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Perché un buon testo riesca bene, come in molte attività è necessario preparare un buon progetto.
Fare un progetto significa pensare e studiare qualcosa prima di realizzarla.
PRIMA DI SCRIVERE …
1. PENSA AL MOTIVO PER CUI SCRIVI
2. PENSA AL LETTORE CHE LEGGERA’ CIO’ CHE STAI PER SCRIVERE
3. PENSA A QUELLO CHE SAI SULL’ARGOMENTO
4. PENSA AL TIPO DI TESTO CHE DEVI FARE E ALLE SUE CARATTERISTICHE
5. PENSA A TUTTE LE IDEE CHE TI VENGONO IN MENTE SULL’ARGOMENTO
6. METTILE IN ORDINE LOGICO (CON UNO SCHEMA “A SOLE”) O CRONOLOGICO (DIAGRAMMA DI FLUSSO)
7. NEGLI SCHEMI A SOLE DAI UN NUMERO PER OGNI IDEA SECONDO IL CRITERIO CHE RITIENI MIGLIORE
8. ELIMINA LE IDEE NON COERENTI, IN CONTRADDIZIONE, INUTILI O GIÀ DETTE
9. INIZIA A SCRIVERE IL TESTO
LA COERENZA
Innanzi tutto, quando scriviamo un testo, dobbiamo star attenti che ogni sua parte sia
coerente con le altre, cioè le sue parti non devono contraddirsi.
Es. Sono salito sul pullman. Ma il pullman non era arrivato.
IL FILO LOGICO
Quando scrivi un testo ricorda che deve avere un filo logico che collega le informazioni
come anelli di una catena. Se mancano parole o frasi oppure se sono presenti frasi
superflue o che non c’entrano (incoerenti) il filo “si spezza”.
SCRIVERE SENZA RIPETIZIONI
Per scrivere un testo scorrevole occorre evitare, se è possibile, di ripetere le parole. Lo si
può fare sostituendo alcune parole od espressioni con altre che abbiano lo stesso
significato: ad esempio un sinonimo o un pronome.
Es.Ho visto Luca e Luca mi ha detto che non poteva venire da me. Allora ho risposto a
Luca che sarei andato io da Luca e Luca mi ha ringraziato.
Ho visto Luca e mi ha detto che non poteva venire da me. Allora gli ho risposto che sarei
andato io da lui e il mio amico mi ha ringraziato.
IL RITMO DEL RACCONTO
I nostri testi devono avere un buon ritmo perché così sono più piacevoli da leggere. Per
fare ciò, arricchiamo i fatti con qualche frase descrittiva, vivacizziamo con alcuni dialoghi
e aggiungiamo una o più riflessioni dei personaggi o del narratore
SEQUENZE BEN LEGATE
Il filo logico del mio testo è come una catena, che deve avere gli “anelli” (sequenze) ben
“saldati” uno con l’altro.
Le parole che ci servono per agganciare bene le sequenze, in “scrittura” si chiamano
“parole-gancio”.
Scuola di scrittura
SCEGLIAMO I TEMPI
In un testo corretto i verbi che segnano il passaggio da un fatto all’altro devono avere
lo stesso tempo. Per esempio, se decidi di scrivere il tuo testo al passato remoto,
continua con questo tempo.
Ricorda che l’imperfetto è un verbo che indica un’azione che si prolunga nel
tempo e che si accorda bene con gli altri tempi passati.
Ricorda anche che nel discorso diretto i tempi dei verbi possono essere diversi
da quelli della narrazione.
IL VALORE DI UN’AMICA
È un po’ di tempo che Lucilla non è contenta di stare nella sua classe. Le compagne
parlavano fitto fitto tra loro e spesso smettono di parlare quando lei si avvicinava.
Lucilla le guardò: Clara si nota per lo zainetto firmato, Maristella aveva un walk-man
con l’antenna, Nadia sfoggiò un cellulare fiammante.
Lucilla è avvilita: vorrebbe essere uguale alle sue compagne, ma si sentì diversa. E
soprattutto incompresa. Per fortuna c’è Zoe, la sua amica di sempre. Le due bambine
fanno i compiti insieme e poi hanno giocato con le scarpe e le borse della mamma:
_ Ma dove compri questi accessori così personali? _ si domandano e scoppiavano a
ridere.
Per farsi accettare da Zoe, Lucilla non ha bisogno di avere oggetti alla moda. Le
bastava semplicemente essere … Lucilla.
RILEGG
ERE IL
TESTO
1. Controlla di aver sviluppato tutti i punti del tuo schema.
2. Per ogni sequenza controlla di aver scritto tutto per esaurire l’argomento,
insieme.
4. Aggiungi anche qualche sequenza riflessiva che renda il tuo lavoro più
originale e personale.
5. Controlla gli aggettivi: cerca di non usare i soliti, ma di essere un po’ più
6. Controlla che il testo abbia un filo logico resistente (ci sono dati
IL TESTO NARRATIVO
CARATTERISTICHE
Tutti i TESTI NARRATIVI sono scritti seguendo uno schema preciso, formati principalmente da tre sequenze:
SITUAZIONE INIZIALE (INTRODUZIONE), SVILUPPO E CONCLUSIONE.
Ogni TESTO NARRATIVO si svolge in un luogo e i fatti si sviluppano nel tempo, in ordine cronologico.
Il TESTO NARRATIVO racconta la storia di uno o più personaggi: alcuni sono più importanti (protagonista) altri meno
(personaggi secondari)
Può essere scritto in prima persona (chi parla è anche il protagonista del racconto) o in terza persona (il narratore è
esterno al racconto)
In ogni racconto possono esserci vari tipi di sequenze diverse: narrative, descrittive, di dialogo (discorsi diretti o
indiretti) e riflessive.
L’INTRODUZIONE di una storia è importante perché, se è ben fatta, il lettore è incuriosito a continuare nella lettura. A
volte si hanno tante idee belle ma è difficile cominciare a raccontare, non si sa da dove cominciare …ecco dei
suggerimenti che potrebbero aiutanti:
INTRODUZIONE N.1: si caratterizza il protagonista con qualche pennellata che ci fa capire brevemente il suo aspetto
fisico e il suo carattere, tenuto conto di quello che avviene dopo.
INTRODUZIONE N.3: si può cominciare con una sequenza riflessiva che ci spiega ciò che pensa il protagonista o il
narratore sull’argomento che verrà sviluppato.
CONTINUARE LA STORIA
Lo SVILUPPO è il cuore della storia. È il punto del racconto dove accadono dei fatti che modificano la situazione
iniziale per arrivare alla conclusione. Di solito è formato da più sequenze, anche diverse fra loro: narrative,
descrittive, riflessive, emotive, di dialogo, …)
LA FIABA
La fiaba è un testo narrativo di fantasia di origine popolare, tramandata per lungo tempo.
Tempo: imprecisato (c’era una volta, tanto tempo fa,..)
Luogo : imprecisato (bosco, castello regno,…)
Schema classico:
introduzione (viene presentato il protagonista)
incontro di difficoltà (arriva l’antagonista che danneggia il protagonista )
superamento della difficoltà (arriva l’aiutante che aiuta il protagonista con un elemento magico)
lieto fine
LA FAVOLA
Le favole sono racconti molto brevi che hanno lo scopo di insegnare qualcosa. La morale (insegnamento) può essere
espressa o sottintesa.
Tempo e luogo: indeterminato.
Personaggi: animali parlanti con pregi e difetti degli uomini.
Schema classico:
introduzione
sviluppo
conclusione
morale (espressa o sottintesa)
IL MITO
I miti sono narrazioni fantastiche che riguardano l’origine dell’universo, degli astri, delle creature viventi. Spesso
hanno i protagonisti sono dotati di poteri straordinari.
Tempo origini del mondo o di una civiltà
Luogo: la terra o l’universo
Personaggi principali: dei ed eroi
Struttura:Introduzione,Sviluppo,Conclusione
LA LEGGENDA
La leggenda è un racconto di fantasia dove si dà una spiegazione inventata ad una realtà che esiste davvero.
Ad esempio si può parlare del perché di alcune usanze, di alcune caratteristiche fisiche di animali o piante, di
fenomeni naturali, ecc …
Tempo e luogo: indeterminato.
Struttura:
introduzione (che spiega che all’inizio le cose non stavano così come ora: sequenza fantastica)
sviluppo (accade un fatto per cui la situazione cambia: sequenza fantastica)
conclusione (ora invece le caratteristiche sono cambiate:sequenza realistica
IL RACCONTO REALISTICO
E un testo narrativo che racconta storie vere o verosimili. Possono narrare anche fatti storici
Personaggi: persone normali e familiari
Tempo: di solito preciso (presente o passato)
Luogo: reale
Struttura:Introduzione,Sviluppo,Conclusione
Narratore: esterno o interno
IL RACCONTO D’AVVENTURA
Il racconto d’avventura è un testo narrativo che racconta vicende emozionanti e rischiose. Il ritmo è veloce, ricco di
suspense e colpi di scena.
Tempo : passato o presente
Luogo: posti esotici e inesplorati e pericolosi
Personaggi:
protagonista furbo, coraggioso, giusto e con una gran forza d’animo
antagonista malvagio violento e senza scrupoli
possono esserci aiutanti del protagonista ma anche dell’antagonista
IL RACCONTO UMORISTICO
È un testo narrativo che ha lo scopo di far ridere e racconta di situazioni ridicole e finiscono sempre con un lieto fine.
Personaggi :sono strani, con pregi e difetti esagerati
Tempi e luoghi: di solito verosimili
Tecniche per far ridere:
Imprevisto
inverosimile
Capovolgimento dei ruoli
Giochi di parole
Equivoci
esagerazione
IL RACCONTO AUTOBIOGRAFICO
È un testo narrativo dove il narratore è anche il protagonista (narratore interno)
È ricco di sequenze emotive e riflessive
TEMPO contemporaneo o del passato
LUOGO: reale e familiare
LINGUAGGIO : intimo e familiare
PERSONAGGI : oltre all’autore interno, i personaggi sono familiari, amici, parenti, conoscenti …
IL DIARIO
È un testo narrativo autobiografico in cui ci si rivolge ad un diario in seconda persona (TU) come ad un
amico esprimendo liberamente pensieri, riflessioni, emozioni, segreti.
TEMPO: si scrive prima data e ora
Si annotano i propri pensieri di solito ogni giorno
STILE:intimo e amichevole
DIARIO DI VIAGGIO è un diario particolare dove si annotano descrizioni dei luoghi visitati.
LA LETTERA
È un testo dove emittente e destinatario comunicano a distanza.
SCHEMA:
LUOGO E DATA
INTESTAZIONE
TESTO
CHIUSURA
FIRMA
Esistono due tipi di lettera: la LETTERA PERSONALE (intima e amichevole) e la LETTERA FORMALE (più rispettosa)
LA BIOGRAFIA
La BIOGRAFIA (da BIOS, vita e GRAPHIA, scrittura) è il racconto della vita di una persona reale. È scritta in
terza persona e si basa su fatti reali su cui il narratore si è documentato. Di solito si tratta di personaggi
importanti e famosi oppure persone comuni che hanno avuto una cita molto interessante e significativa.
Accanto ai fatti reali il narratore può anche aggiungere elementi di fantasia che rendono il racconto più
avvincente o più interessante. In questo caso si dice che la biografia è romanzata. La biografia può essere
corredata anche da fotografie, pagine di diari, lettere che illustrano aspetti particolari della vita di quel
personaggio.
IL RACCONTO DI
FANTASCIENZA
Il racconto di fantascienza unisce la scienza alla fantasia. È collocato nel futuro (di solito). I luoghi sono
pianeti sconosciuti, lo spazio, ambienti virtuali. I personaggi sono esseri umani, alieni, robot, mutanti e
androidi.
Il contenuto di questi racconti riguarda l’esplorazione dello spazio, la scoperta di nuovi pianteti, le facoltà
paranormali, un avvistamento di ufo o un contatto con gli alieni, viaggi nel tempo con macchine speciali.
IL RACCONTO FANTASY
È un testo di fantasia con una trama spesso molto complessa. Il protagonista del
racconto di solito deve affrontare un’impresa difficilissima o un viaggio alla ricerca di
qualcosa (un oggetto che è stato smarrito o che è nelle mani del nemico) in un luogo
pieno di pericoli popolato di personaggi di fantasia da maghi, troll, elfi, cavalieri,
nani, giganti, hobbit, draghi, gnomi, folletti, fate, demoni,streghe e stregoni. Il
protagonista è un eroe buono. Può essere un personaggio semplice e comune,
povero e umile (un orfano, un contadino, un servo, un pastore, ecc…)che scopre
di essere predestinato, cioè l’unico in grado di salvare il mondo o la sua terra da
una minaccia molto più grande di lui. Egli affronta questo destino con forza
d’animo e coraggio, aiutato di solito da altri personaggi buoni.
I luoghi del racconto fantasy sono di solito boschi e foreste incantate, grotte
scure e palazzi meravigliosi, terre immaginarie ambientate in epoca imprecisata
ma che assomiglia di solito al medioevo, dove il Bene e il Male si affrontano usando armi come la magia e
la guerra. Di solito vince il Bene, quindi l’eroe.
IL RACCONTO GIALLO
È un testo narrativo realistico nel quale succede un reato (furto, omicidio, rapimento) in cui non si conosce
il colpevole né il movente (motivo per cui è stato compiuto). L’investigatore deve compiere un’inchiesta
(indagine) raccogliendo indizi (i particolari sull’accaduto) e ricostruendo i fatti. A volte deve verificare gli
alibi dei sospettati (la dimostrazione che il sospettato era in un altro luogo al momento del reato).
Spesso lo scrittore introduce alcuni elementi che confondono le idee facendo ricadere i sospetti su persone
innocenti, in modo tale che, una volta scoperto il colpevole, sia ben evidente
prima la suspence e poi il colpo di scena. Dopo aver trovato il colpevole
l’investigatore spiega il movente (il motivo che ha spinto il colpevole a
commettere quel reato.
IL RACCONTO STORICO
È la narrazione di una vicenda inventata dallo scrittore ma ambientata in una realtà storica rappresentata
con molta cura e attenzione alle usanze e alla mentalità del tempo.
Gli avvenimenti storici cono realmente accaduti mentre la vita dei personaggi sono invece inventate.
I protagonisti, infatti, non sono realmente esistiti, mentre può accadere che si parli anche di personaggi
storici ma essi hanno solo un ruolo secondario.
Perché
Poiché sono usate per Spiegare la causa di un
Siccome, ecc … fatto
Affinchè
sono usate per
In modo che,
Indicare uno scopo
perché ecc…
Indicare una
Quindi sono usate per conclusione
perciò
dunque
per questo ecc…
Ma
Però
Tuttavia
Bensì, benchè sono usate per Introdurre una frase in
Invece contrasto con la
anzi precedente
o
oppure
al contrario , nonostante
sebbene, ecc. …
improvvisamente,
sono usate per
all’improvviso, per indicare il modo
Con gioia con cui avvengono i
Con enorme sorpresa … fatti
Ovviamente ecc…
L’ORDINE CRONOLOGICO
Di solito nei racconti i fatti sono narrati in ordine cronologico (cioè nell’ordine in cui accadono).
Le parole del tempo in questi testi:
- Precisano la DURATA delle azioni (per un’ora, tra un mese, l’anno dopo, ecc…)
- Di cono il momento in cui avvengono (domani, ieri, all 12130, ecc…)
- Sottolineano la CONTEMPORANEITà o la SUCCESSIONE TEMPORALE (prima,, poi, durante, …)
FLASHBACK
Può succedere a volte che l’autore interrompa la narrazione per parlare di fatti che sono accaduti prima di quelli che sta
raccontanto: questa tecnica si chiama FLASHBACK.
Si creano così due tipi di schemi:
LA FABULA, in cui i fatti sono narrati cronologicamente e l’INTRECCIO, dove i fatti sono intrecciati secondo uno schema scelto
dall’autore, che inserisce dei FLASHBACK per rendere il racconto più avvincente o scorrevole.
Schema:
Fabula:
testo in ordine cronologico
Intreccio:
testo intrecciato da inserimenti di flashback
AMPLIARE UN TESTO
Su scuola scrittura:
A volte capita di fare bei testi, ma troppo brevi perché non ci viene in mente cosa poter aggiungere . La prima tecnica per
ampliare un testo è quella di soffermarsi su ogni frase e porsi delle domande. Si può ampliare un testo aggiungendo anche
aggettivi, descrizioni (sequenze descrittive) riflessioni (sequenze riflessive) o dialoghi (sequenze dialogiche). In questo modo il
lavoro risulterà piacevole da leggere.
Breve testo:
Di solito non chiedo mai niente, ma quando ho visto quel paio di scarpe, ho chiesto alla mamma di comprarmele.
Purtroppo lei non era d’accordo e non mi ha accontentata.
Poi è arrivato il giorno del mio compleanno e quando ho aperto la scatola, ho trovato proprio le scarpe che desideravo.
Ero la bambina più felice del mondo.
Quando descriviamo qualcosa o qualcuno, dobbiamo far attenzione a non cadere nella banalità: le
caratteristiche del soggetto da descrivere devono essere presentate senza fare un noioso elenco.
LA GIOVANE DONNA.
La donna era vestita in maniera elegante. Non sembrava avesse fretta, anzi: si muoveva con il passo lento e
costante dei viaggiatori esperti. Poi la donna sbucò da dietro una curva e lui rimase senza respiro. Era alta
quanto lui, doveva avere più o meno la sua stessa età e aveva una cascata di lunghi capelli castani che le
scendevano lungo i fianchi. Il vestito che indossava era molto particolare: squadrato, con una cintura di
cuoio intorno alla vita. Il tessuto era di ottima fattura, morbido, quasi brillante. Non ne aveva mai visto uno
così, era un abito molto elegante nella sua semplicità. Non vi erano i merletti che era solito vedere sui
vestiti delle donne, non c’era nessun lustrino che distraesse gli occhi di chi guardava colei che lo indossava.
La donna si fermò e le pieghe della stoffa si drappeggiarono introno alle sue gambe. Al vedere il ragazzo,
rimase ferma con le mani lungo i fianchi. Le sopracciglia ricordavano il profilo delle ali di un predatore in
volo e i suoi occhi verdi non mostravano nessuna paura. Quello sguardo, di una volontà ferrea era molto
intenso e permetteva a Richard di scorgervi la cosa che lo attraeva più di tutto: l’intelligenza. (Da “La Spada
della Verità” , di Terry Goodkind)
LA STREGA.
Richard si girò verso la strega. Shota portava un lungo vestito color grigio sfumato le cui pieghe si
agitavano lievemente mosse dalla brezza. I folti capelli dai riflessi ramati erano mossi, la pelle era morbida
e liscia e gli occhi erano color mandorla. Era così bella da togliere il fiato. La sua voce aveva un tono
tranquillo, dolce e vellutato. Un accenno di sorriso le apparve sulle labbra turgide. (Da “La Spada della
Verità” , di Terry Goodkind)
LA DONNA GUERRIERA.
Il capo di quel gruppo di uomini armati era una donna dai lunghi capelli castano chiaro che le scendevano
dietro le spalle. Indossava un vestito di cuoio rosso sangue, decorato all’altezza del ventre con una mezza
luna gialla, affiancata da una stella dello stesso colore. La donna lo fissò con uno sguardo privo di emozione
sfoderando un accenno di sorriso. Aveva gli occhi colmi di scherno. La donna continuò a tenere le mani sui
fianchi e a sorridere in tono beffardo. Lo afferrò per i capelli e lo costrinse a guardarla negli occhi: “Io sono
Denna, sono una Mord-Sith!”- disse, mentre il suo sorriso mostrò una fila di denti perfetti. (Da “La Spada
della Verità” , di Terry Goodkind)
LA NONNA.
Mia nonna si chiama Anna, ma tutti ormai la chiamano "Nina". E’ una vecchietta piccola e un po'
grassoccia che veste ancora all'antica con quei vestiti lunghi fino al polpaccio e sempre di colore scuro.
Penso che sia ormai uno dei rari casi in via di estinzione, infatti la maggior parte delle nonne dei miei
compagni di scuola hanno un aspetto più giovanile e moderno. Nonna Nina ha un viso tondo, con qualche
ruga e con degli piccoli occhi castani molto dolci ed espressivi. Il suo naso è leggermente piatto e le labbra
sono pallide ma carnose. Porta la dentiera e, a volte, quando parla sembra che da un momento all'altro
debba scapparle di bocca. I suoi capelli, lunghi e raccolti sulla nuca, sono castani, o meglio erano, perché
ora sono brizzolati. La nonna non dimostra la sua età; è infatti sempre in movimento, non sta mai ferma!
Quando si mette a tavola dice sempre che ha poco appetito, ma poi, tra una chiacchiera e l'altra, finisce col
mangiare il doppio di noi. Parla in continuazione e ci racconta spesso episodi accaduti nella sua gioventù; a
me piace ascoltarla, anche se i suoi racconti li ho già sentiti più volte. Nina è una persona molto buona,
generosa e benvoluta da tutti perché è sempre disponibile ad aiutare gli altri. Ama molto gli animali, infatti
possiede un vivacissimo cane chiamato Birba e un docilissimo gatto bianco. Alla nonna piacciono
moltissimo i bambini ed è veramente felice e contenta quando è circondata dai suoi nipotini. Io penso di
essere la sua nipotina preferita perché fin da piccola ho sempre ricevuto da lei particolari attenzioni e
regali. Ogni volta che la vado a trovare mi abbraccia in continuazione e mi riempie sempre le tasche di
caramelle. E’ proprio un'ottima persona; mi ritengo molto fortunata ad avere una nonna così! (Testo di
Marzia, 10 anni)
Domande guida:
i miei interessi:
il mio carattere:
le mie emozioni:
come mi vedo,
come vedo la mia vita,
cosa mi aspetto
e cosa vorrei,…
sequenza riflessiva-conclusiva.
Arricchimento
lessicale
RACCONTARE LE EMOZIONI
Quando scrivo un testo, soprattutto i testi personali e tutti i narrativi, devo fare
molta attenzione ad inserire spesso delle sequenze “emotive”, cioè che spiegano le
emozioni provate dal personaggio.
Altrimenti il mio testo rischia di essere “freddo”, come se lo scrivesse un robot che
non prova emozioni.
Ecco quattro specchietti che ti aiuteranno a trovare le parole giuste per esprimerti.
L’EMOZIONARIO DELLA GIOIA
al settimo cielo (quando ti ho incontrato ero al settimo cielo!)
in estasi (quando vedo un quadro bellissimo sono in estasi)
raggiante (quando mi hai detto che venivi con me ero raggiante di
gioia)
elettrizzato (ero elettrizzato all’idea di giocare con la vostra squadra)
esultante (il pubblico era esultante)
euforico (quando sono euforico non riesco a stare fermo)
entusiasta (Luca era entusiasta della proposta)
su di giri (oggi sono su di giri e non riesco a combinare niente)
beato (il bimbo dorme beato tra le braccia della mamma)
deliziato (ero deliziato nell’ascoltare quella bellissima musica)
contento (sono contento di vederti)
felice (sono felice per te)
gioioso (oggi è un giorno gioioso perché si sposa il mio amico)
allegro (oggi in classe c’è un clima allegro)
di buon umore ( mi sono alzato di buon umore)
gratificato (un bel voto mi gratifica sempre)
compiaciuto (sono compiaciuto per il mio goal)
appagato (dopo una merenda e un bel pisolino mi sento appagato)
sereno (non preoccuparti per me: sono sereno perché so di avere
ragione)
spensierato (i bambini piccoli sono spensierati)
ottimista (dopo la verifica che avevo fatto, mi sentivo ottimista: sarei
andato bene!)
lieto (sono lieto di conoscervi)
soddisfatto (sono soddisfatto del mio lavoro)
confortato (quando mi hai abbracciato mi sono sentito molto
confortato)
confortato (quando mi hai abbracciato mi sono sentito molto
confortato)
ESEMPIO
La mamma RICONOSCE: “Hai avuto una buona
idea!”
GIOVANNA DICE: “MAMMA, MI FAI MALE!“
LA MAMMA DICE: “TI STO SOLO PETTINANDO
I CAPELLI!“
GIOVANNA DICE: “SÌ, MA MI FAI MALE: FAI
PIÙ PIANO!”
LA MAMMA DICE: “TI HO DETTO CHE TI STO
SOLO PETTINANDO, NON FARLA LUNGA!”
GIOVANNA DICE ANCORA: “ SE TIRI ANCORA
RIMARRÒ PELATA!”
LA MAMMA DICE: “VA BENE, FORSE HO
TIRATO UN PO‘ TROPPO: CERCHERÒ DI STARE
PIÙ ATTENTA”
GIOVANNA DICE: “PERCHÉ NON PROVIAMO
A METTERE UN PO’ DI BALSAMO?”
LA MAMMA DICE: “HAI AVUTO UNA BUONA
IDEA!”
UNA PERSONA
REGOLA D’ORO:
1. Leggi bene tutte le parole prima di scegliere quella giusta.
2. Scegli solo una parola di cui conosci bene il significato (se hai dubbi, chiedi a
qualcuno).
3. Evita di fare un elenco troppo lungo di parole per un solo elemento.
Ad esempio: aveva un viso bello, affascinante, triste, roseo, simpatico e con un neo
(troppo!).
LE VOCI DEGLI ANIMALI
Alce bramisce Aquila grida
Allodola trilla, canta Asino raglia
Allocco bubola Avvoltoio pulpa
Anatra anatra, starnazza Balena canta
Ape bombisce Bue muggisce
Calabrone ronza, bombisce Leone ruggisce
Cammello bramisce (rummel) Lupo ulula
Canarino canta, cinguetta, gorgheggia Maiale grugnisce, grufola, grugna,
Cane abbaia, gagnola, guaiola, guaisce, strogola
latra, mugola, ringhia, uggiola, ulula Merlo fischia, zufola, chioccola
Capinera cinguetta, gorgheggia Mosca ronza
Capra bela Mucca muggisce
Cardellino trilla Oca starnazza
Cavalletta zilla Orso bramisce, ruglia
Cavallo nitrisce, sbuffa Pappagallo ciangotta
Cervo bramisce Passero cinguetta, pispiglia,
Cicala frinisce schiamazza
Cigno stride Pavone paupula
Cinghiale bofonchia Pecora bela
Civetta stridisce Pettirosso chiccola, spittina
Colombo tuba Piccione tuba, gruga
Coniglio ziga Pipistrello stridisce
Cornacchia gracchia Pulcino pigola
Elefante barrisce Rana gracida
Foca soffia Rondine garrisce, zinzilula, cinguetta
Fringuello chioccola Rondone garrisce
Furetto potpotta Sciacallo ulula
Gabbiano garrisce Scimmia grida, farfuglia
Gallina chioccia, schiamazza, coccodia Serpente sibila
Gallo canta, chicchiricchia Tacchino gloglotta
Geco schiocca Topo squittisce
Gatto miagola, ustola, ronfa, fa le fusa, Tordo zirla
gnaola Tortora gruga
Ghiandaia grida Usignolo gorgheggia
Grillo frinisce Vacca muggisce
Gufo bubola Volpe guaiola, gagnòla, gannisce
Iena ride Zanzara ronza, zufola
DESCRIVERE GLI ANIMALI
Dati statici
Corpo: piccolo, medio, regolare, grosso, Mammiferi: si nutre, si disseta, nasce,
massiccio, largo, tozzo robusto, vive, muore, si riproduce, allatta la prole,
muscoloso, forte, affusolato, allungato, …
appiattito, cilindrico, magro, esile, snello, Cammina, salta, balza, galoppa, trotta,
goffo, elegante … trotterella, si
Pelle: dura, arrampica, si
coriacea, cornea, nasconde, si
robusta, provvista acquatta, si
di squame, piastre, divincola, lecca, fa
placche, nuda, le fusa, …
umida, liscia, Afferra, artiglia,
viscida,… ghermisce la
Pelo: maculato, striato, chiazzato, corto, preda, mostra i denti, aggredisce, uccide,
lungo, ruvido, ispido, liscio, morbido, divora, sbrana,
lucente, arruffato, … bruca, rumina,…
Collo: lungo, flessuoso, mobile, corto, Uccelli: aprono,
robusto, tozzo, … stendono,
Coda: fragile, robusta, diritta, cadente, spiegano,
mozza, prensile, liscia, arricciata, folta, drizzano,
spelacchiata, biforcuta, elegante, a frullano,
ventaglio, … dibattono,
Piume: corte, lunghe, rade, folte, leggere,
morbide, ispide, variopinte, screziate, …
Ali: appuntite, arrotondate, ampie,
robuste, membranose, variopinte,
iridescenti,
trasparenti,
fragili, …
Orecchie: dritte,
cadenti, mobili,
tagliate, … agitano,
Becco: adunco, raccolgono le ali …
ricurvo, appuntito, Volano, si librano, planano,…
diritto, seghettato, Si lisciano, gonfiano le piume, …
piatto, largo, … Si accovacciano, si alzano, si abbassano,
Zanne o denti: radi, fitti, lunghi, robusti, saltellano, …
aguzzi, affilati, appuntiti, acuminati, Beccano, razzolano, raspano, …
taglienti, … Pesci: risalgono la corrente, nuotano, si
Lingua: lunga, vischiosa, bifida, tuffano, guizzano, galleggiano,
biforcuta, … boccheggiano, …
Rettili: strisciano, si attorcigliano, si
Dati dinamici divincolano, scattano, saettano la lingua,
si rizzano, avvolgono nelle spire,
fischiano, sibilano, stritolano, …
LE FOGLIE
Dati statici Gialle, rossastre, rugginose …
Persistenti, caduche, ovali, rotonde, Dati dinamici
cuoriformi …
Frusciano, fremono, tremano, vibrano,
Verdi, fresche, novelle … frondeggiano, mormorano …
Secche, aride, inaridite, Si staccano, cadono, scricchiolano,
appassite, vizze, turbinano, volano, si posano, volteggiano,
accartocciate, fragili … ricoprono …
LA NEVE
Dati statici Dati dinamici
Bianca, candida, … Cade,fiocca, scende, turbina, si posa,
Fredda, densa, dura, gelata, ghiacciata … mulina, sfarfalla, volteggia, ricopre,
imbianca, ammanta, nasconde, infarina, si
Lieve, leggera, soffice, farinosa … accumula, si scioglie, si
Acquosa, sudicia, fangosa … squaglia…
Eterna, perenne …
IL VENTO
Dati statici
Marino, montano, umido, secco … scatenato, rabbioso, violento,
temporalesco …
Lieve, gentile, dolce …
Dati dinamici
Fresco, frizzante …
Alita, fiata, sospira, spira, si sprigiona,
Freddo, gelido,
soffia, sbuffa, sussurra, mormora,
pungente, caldo,
rumoreggia, stormisce …
infuocato, tiepido,
piacevole ... Fischia, sibila, mugola, muggisce, urla,
ulula, si alza, s’infuria, si scatena, sradica,
Forte, impetuoso,
abbatte, muta, cala, cessa, si rabbonisce,
gagliardo, infuriato,
si calma …
IL SOLE
Dati statici splendente, sfolgorante, sfavillante,
smagliante…
Pallido, opaco, languido, annacquato,
malinconico, velato, spento, rannuvolato, Dati dinamici
debole, fioco, malato, moribondo …
Sorge, si leva, si alza, nasce, spunta …
Forte, caldo, vivido,
Fiammeggia, abbronza, riscalda, scotta,
ardente, raggiante,
brucia, brilla, splende, arde, illumina,
rovente, cocente,
dardeggia, folgora, percuote, riverbera,
saetta, sferza …
Cala, scende, tramonta, declina …
LE NUVOLE
Dati statici Dati dinamici
Alte, basse, piccole, grandi … Si addensano, si intorbidano …
Leggere, vagabonde … Si spostano,
fuggono, strisciano,
Bianche, bigie, brune, cenerognole,
corrono, veleggiano
dorate, rossastre, grigie, infuocate …
…
Dense, scure, oscure, torbide, nere,
Si rompono, si
minacciose, procellose, tetre …
squarciano, si
aprono, si
disperdono, si
dissipano …
LE REGOLE D’ORO DI UN BUON RIASSUNTO
o Leggere bene il testo, per comprendere bene il suo contenuto ed
il significato delle parole che contiene (altrimenti usare il
vocabolario)
o Dividere il testo in sequenze, con una barretta (ci si accorge che è cambiata
la sequenza quando si cambia personaggio, luogo, tempo, azione, o
argomento).
o Ad ogni sequenza, da’ anche un titolo per verificare di aver capito bene
l’argomento.
o Scrivere su quaderno una frase per ogni sequenza,utilizzando domande
guida:
CHI? COSA FA? DOVE? QUANDO? PERCHÉ? CON CHI?