Sei sulla pagina 1di 13

Gian Pietro Lucini

E’ considerato da Sanguineti il primo dei moderni (fine 800 inizio 900)


Lucini vive in una zona particolare della nostra critica, lo spiega
Alberto Arbasino, che osserva che l’ora topica di Lucini (il momento
d’oro) sembra sempre sul punto di scoccare e poi non scocca mai. C’è
sempre un movimento di interesse critico verso di lui, ma ricade
sempre nel silenzio per poi emergere. Ha infatti raccolto molti critici
attorno a sé, testi critici, versioni critiche, versioni di duoi testi,ecc..
È una figura di intellettuale molto interessante ai nostri occhi, nonché
un esempio morale.
Lucini era un uomo pacifista, scrisse infatti un testo in prosa detto
“L’antimilitarismo” ; egli morì prima della prima guerra mondiale e
visse a Milano, fin quando non si ritirò fuori Milano dopo lo sdegno
militare. Egli si ritirò alla vita privata per la sua malattia, la
tubercolosi ossea, che lo portò addirittura all’amputazione di una
gamba; sua moglie gli fu sempre accanto.
Sia Arbasino che Lucini erano autori Lombardi.
Lucini incarna la figura di un ancipite: ha i piedi sia nell’800 che nel 900
È vicino al simbolismo ed al decadentismo, ma non molto legati al
pessimismo della morte dei famigliari.
Tra le migliori opere saggistiche bisogna ricordare à Il verso libero à egli
ne aveva calcolato 3 volumi, ma arrivò solo a scrivere il primo. Parlare
di verso libero è già molto novecentesco. Verso libero à rivoluzione
metrica del 900 (già Capuana nel 1888 aveva accennato il verso libero,
ma non era un’opera teorica. Lo stesso Marinetti, che fonderà il
futurismo nel 1909, fa una sua inchiesta sul verso libero di carattere
internazionale, e la pubblica, intervistando critici e scrittori, sulla
rivista “Poesia” che dirigeva con altri, che pubblicò nel 1905, prima di
diventare Futurista. E’ un dato importante per capire che le innovazioni
non avvengono all’improvviso, infatti se ne era già parlato del verso
libero. Già nel resto di Europa si utilizzava il verso libero)
Le prime raccolte di Lucini “il libro delle figurazioni ideali” e “il libro
delle immagini terrene” ,entrambi composte da sonetti, costituiti da un
sestetto ed un ottetto (due terzine e due quartine), dove vi è una certa
morbidezza nella descrizione e nell’atmosfera misteriosa che viene
creata.
“Libro delle immagini terrene”
Sonetto 1: “La Notte”
E’ un notturno, quindi una poesia dal punto di vista tematico legato
alla tradizione; è una descrizione molto sfumata che scivola in una
dimensione surreale, poiché parla di apparizioni fantasime, di spettri.
Usa una punteggiatura molto scarsa e frasi molto lunghe.
Gli elementi della natura sono antropomorfizzari. L’atmosfera è molto
diversa da quella del D’annunzio. La descrizione si fa man mano meno
realistica nei dettagli ma estremamente coinvolgente nella dimensione
del coinvolgimento. I suoni della notte si spengono nella notte, quindi
silenzio, che raccoglie un gruppo di fantasmi.
Inimbato: termine molto elevato (sarebbe l’aureola) , ma si parla della
nebbia, si tratta di un notturno nebbioso, con il riflesso della luna, e si
ha l’impressione che si alzino gli spettri.
Immagine metaforica delle piante che costituiscono una cattedrale à
immagine Baudlairiana à immagine simbolista, linea di modernità
Cambia l’ortografia di alcune parole: egli pensava che un vero poeta
dovesse modificarle (catedrale con una t)
I fantasmi sono forme pallide, difficili da definirsi, che si specchiano
nell’acqua come la luna; nel silenzio si sente un grido che richiama
qualcuno che dorme per sempre, richiama quindi la Morte, che vuole la
quiete eterna. Testo molto inquietante, in cui la notte non è affatto
serena, o triste, ma qualcosa di angoscioso, poiché parla dei morti che
cercano di urlare e chiamare qualcuno che non c’è più.
METRICA: Le rime sono alternate nell’ottetto e ripetute a specchio nel
terzetto. ABAB ABAB CDE EDC
2. “L’ora morbida”
Non c’è il dualismo bene/male che c’era in Pascoli (Digitale Purpurea o
nel Vischio).
Qui c’è un’attrazione per qualcosa che sfugge alla razionalità.
E’ una descrizione dello stato: nei pensieri rimangono ferme delle
intime domande senza fine.
Ripresa dantesca de “i paludi” , Dante influenzerà molto Lucini.
Anche qui c’è un’apparizione: 3 bambine che sembrano fare dei gesti
malefici; si tengono per mano, con lo sguardo intento a qualcosa che il
poeta non poteva vedere, a causa di un’erba folta. Queste 3 bambine,
scritte con la B maiuscola, sono figure di cui non conosce l’identità ma
che teme. Le bambine sono spaventate e compiono gesti spaventosi.
Nella poesia c’è l’immagine dell’innocenza ma anche la curiosità di
qualcosa che si muove nell’erba, che turba, che incuriosisce ma
spaventa. La più piccola delle bambine, che è la più lontana, lancia un
grido. Il testo viene chiuso in circolo: con un sospetto del male ed un
segreto non svelato dalla mente. Poesia estremamente sensuale,
immagini femminili che appaiono all’improvviso, molto simbolista.
Viene infatti definito, il Lucini prima del 900, un Lucini Simbolista.

ESPETTORAZIONE DI UN TISICO ALLA LUNA


da “Nuove Revolverate” —> Massima espressione del Lucini del '900,
uscite dopo la morte di Luciano, curate dallo stesso Sanguineti

LESSICO=estremamente crudo dato dai numerosi termini volgari


es:"tisici" espettoravano sangue,segno di una malattia incurabile
all'epoca+scelta di una varietà lessicale elevata;
riferimento Dantesco al "Dante della commedia">ventaglio lessicale
estremo che espone due linee ideologiche (Dante>lessico medio+uso di
tutte le parole,se non esistevano le inventava , petrarca ben diverso da
Dante e Lucini);
Dante usa tutti gli stili nella commedia, dal più basso al più aulico nel
paradiso.
Ricorda un po' l'espressionismo di Gadda o qualcosa del linguaggio
crudo di Delio Tessa.
V1> Esempio di verso libero, isola il vocativo "Luna";
v2>"luogo comune"=di chi non ha nulla da fare;
v3>"prosodica"=articolazione musicale del verso;
v4>richiamo al romanticismo;
v5> riferimento al "maquillage" per gustare i primi rapporti
erotici=condanna morale alle donne di facili costumi che sotto la luce
della luna appaiono più belle nonostante il colore di capelli.
v8>Luna vista come mezza maschera perchè non piena e vuota di
simboli per Lucini;
v9>teglia di ottone=oggetto umile di uso comune\Diana figura
mitologica=dea capricciosa,della luna;
v10>"crachat"=sputo in mezzo allo "stomaco immedagliato";
v12>"ragna"=ragnatela;
v14>buscare=prendere i colpi,vittima di violenza;
v15>falsa verginità,costruita e marcia;
v16>batosta
v18>"clorotico"
v19>modo disgregativo di dire "volto"=faccia
v20>altra testimonianza di un lessico molto basso;
v27>scelta della consonante, tisico che vomita coaguli di sangue
insieme al proprio buon cuore, raggirato dalla donna amata che l'ha
tradito.
La luna appare come una mongolfiera in convulsione nel vento, o come
un utero che può crescere nel cielo che può “scodellare” una primavera,
cioè può far nascere una primavera
 lessico vasto. La luna è nuda, senza velo, che balla la danza del
ventre nel cielo: personificazione. Lucini colpisce sempre gli aspetti
politici.
Se la luna è strabica, egli vomita, egli è lo sposo adatto a lei
 la luna in genere è vergine, non ha uno sposo
 Lucini spezza gli ideali del Romanticismo
 usa infatti il dispregiativo
 immagini ripugnanti. Gli dice infatti che la “pancia della luna”
crescerà come quella di un’adolescente isterica.
La lunga lingua della luna che lecca i fianchi delle nubi
personificazione delle nubi, viste come delle donne straiate a pancia in
giù. Allitterazione L che da senso di bava.
Luna smorta sorella, stessa parte della luna, si sente malato, chiude
con un ossimoro:
“ATROCI VIRTÙ”

Eco poesia Baudelaire mio simile mio fratello fa uguale lucini con la
suggestione

Per chi?

Per chi volli raccogliere


questo mazzo di fiori selvaggi
stringerli in fascio nel gambo spinoso ed acerbo?

Tutti i fiori vi sono di sangue e di lacrime


raccolti lungo le siepi delle lunge strade;
dentro le forre delle boscaglie impervie;
sui muri sgretolati delle capanne lebbrose;
lunghesso i margini che lambe e impingua
il rivolo inquinato dai veleni.
decorso dal sobborgo alla campagna.
Tutti i fiori vi son, che, pei giardini urbani e decaduti,
tra le muffe e i funghi, s'ammalan da morirne,
e gli altri che sboccian sfacciati e sgargianti,
penduli al davanzale d'equivoci balconi meretrici:
tutti i fiori cresciuti col sangue e colle lacrime ai detriti.
Per chi io canto questi fiori plebei e consacrati
dal martirio plebeo innominato,
in codesto sdegnoso rifiuto di prosodia,
per l'odio e per l'amore,
per l'angoscia e la gioia,
e pel ricordo e la maledizione,
per la speranza acuta alla vendicazione?
Ed è per voi, acefale ed oscure falangi,
uscite da un limbo di nebie e di fiumi,
tra il vacillar di fiamme porporine, in sulla sera,
da portici tozzi e sospetti di nere officine?
ed è per voi, pei quali non sorride il sole,
schiavi curvi alla terra, che vi porta,
e rinnovate al torneo dell'armata,
ma non vi nutre, vostra?
ed è per voi, pallide teorie impietosite
di giovani, di vecchie e di bambine
inquiete tra la fède e i desiderii,
tra la tentazione della ricca città
e il pudor permaloso della verginità?
Per chi, per chi, questa lirica nuova,
che bestemmia, sorride, condanna e sogghigna,
accento sonoro e composto dell'anima mia,
contro a tutti, ribelle e superbo,
in codesto rifiuto imperiale d'astrusa prosodia?...

Appartiene alla raccolta REVOLVERATE


1908
Notturno rovesciato, maledizione alla luna
Si domanda a chi indirizzare la poesia
Fiori raccolti in un mazzo spinoso ed acerbo, selvaggi di campo, nascono dal
sangue
Lebbra malattia altera i segni del viso
Strofa al centro intensa e sostenuta, si parla di vendicazione, Sanguineti lo
considera un tema capitale, palingenesi rivoluzionaria
Schiavi curvi alla terra… popolo cambia completamente l’orizzonte, ultime
parole ribellione, superbia, prosodia
Ultima iterazione, lirica nuova, bestemmia, condanna, sorride (ironica e
sarcastica) e sogghigna (sorriso sardonico, non sereno).

Raccolti lungo le siepi: ripetizione lunghezza del cammino


Altro modo di interrogarsi nel senso della poesia (tiene 900 sulle spalle)
Fiori selvatici, appartenevano alla poesia precedente per coglierli fa lavoro
faticoso.
Aggettivi e situazione adatti all’uomo
Capanne colti vicino ai luoghi della povertà, luoghi del contagio, i fiori non
hanno paura della malattia e infatti cerca proprio quelli
Rivolo d’acqua -non pura- fiori avvelenati e malati, rivolo di campagna, al
nord cambiamento urbanistico
Poesia di lucini non rifiuta niente fiori moribondi, funghi, nascono in ambienti
malsani.
Antologia -> anthos fiore, floriegio è parallelo ad antologia, scelta dei fiori,
operazione di cura, lucini accoglie nelle poesie tutti i fiori malati, sbocciano
alcuni sgargianti, sfacciati, intensifica effetto fonetico di sgargianti.
Sonorità aspra, fiori che pendono dal davanzale, donne di facili costumi usati
come lusinga.
Tema politico e sociale, prima potevamo credere alla professione di poeta,
folla non identificata ma è martire, massacro ordinato da Papa Bettaris, non
si riferisce a quello, ma in generale.
Rifiuta la prosodia come era stata fin’ora intesa, suoni duri, non gli
appartiene la musicalità decadente e simbolista.
Ora è piuttosto crudo e rifiuta la musicalità tradizionale e morale, sdegnoso,
ma non estetico.
Lucini parla di un dolore fisico ma soltanto esistenziale, pascoli esistenziale
non c’era un desiderio di riscatto sociale, fanciullino poesia idealizzata,
affonda nell’inconscio, legate a dinamiche sociali, dolore del simbolo di fronte
alla morte che riguarda le condizioni materiali di vita.
Va in climax che cresce, per ricordo e maledizione, due opposti, speranza
acuta vendetta, riscatto del popolo.
Ed è per voi acefale ed oscure.. uomini, non famosi
Usciti dall’oblio non battezzati inferno dantesco, infera
Fiale porporine -> industrie
Portici cupi, per operai raccoglie i fiori masse operai abbandonate a loro
stesse non hanno una guida
Acefale-> non ha capo, testa insulto
Caduta verso, spostamento, errore tipografico, riferito a nome femminile
plurale,
falangi rinnovati al torneo dell’armata, militaresco, va spostato in 2 posizione
e s’interrompe, va messo dopo il verso 23, sanguineti primo studioso di lucini
sintassi sofferta, operai, poi contadini chini sulla terra, sole non sorride brucia
la loro pelle, ma fa crescere i fiori, contadini non padroni ma mezzadri,
sfruttati, separati in ultima posizione vostra, lavorate la terra di altri
sdegno di natura morale e politica tra chi ha e chi non ha
altro gruppo di persone in difficoltà
condanna la stupidità delle donne che per vivere meglio mettono fiori al
balcone per acchiappare gli uomini, per fare più soldi, discorso sociale a tutto
campo.
Donne di varie generazioni da vecchie a bambine, le 3 età della donna inquieta
tra fede sprituali e desideri materiali, tentazione vetrine, coglie le donne tra il
pudore della verginità.
Dolore prostituzione, rima baciata, si oppongono, si respingono, cose non
conciliabili per Lucini, vita promiscua.
Sa che è lirica nuova, ha accento sonoro e composto dall’anima mia… parla di
se e del suo modo di scrivere, rifiuto imperioso di prosodia.
Versi liberi, libera articolazione e dei versi, versi decordanti
Accenti civili introduce temi esistenziali e non solo lirica.
Poeta ancipite due testi piedi nell’800 e 900 ma questa 900 non ha tema vate,
rapporto della tradizione conta, il carducci ribelle per lui conta, sdegno poggia
ed è rivolta non tanto alla tradizione ma odia la consuetudine, l’abitudine che
logora la tradizione, induce noia spegne l’intelletto
la tradizione rinnova, ed è diverso dai futuristi falò unica della tradizione
poeta latino giovenale autore di satire, voleva diventare un giovenale
modernissimo elegante, un castigatore dei costumi.
Interpretazione da Fausto Curi, interpretazione della neoavanguardia, usa
immagine di Boccioni, scultori futurista, immagine parlante, monetine di 20
centesimi sul retro, ha proposto lettura opera boccioni ritratto alla madre
l’antigrazioso, preso da li il termine per definire lucini, l’antigrazioso, perché
non tratta con gentilezza, non scrive testo che lusinga che fa piacere
Definizione di roberto longhi stile critico arte parlava di gnoccosità
espressionista adatto alla statua, complessa delle carni pese,
si inaugura con la scultura del 13 di boccioni, si inaugura l’estetica
dell’antibello, morto in guerra caduto da cavallo

lei della borghesuccia (pagina 243)


1910 epigrafe tratta da Baudelaire, poesia ignota
Figura sociale, lunga canzone si rivolge facendo sarcasmo nel medioevo
davano del tu e la inviavano alle donne, qui invece usa ironia, canzone
dedicata ad una situazione metropolitana abbiamo gioia ed insulti
Verso 81 disincrostiamo l’eufemismo-> vuol dire buono, citare la sua poetica,
si dice al posto della parolaccia, diciamo la verità, facciamo cadere la crosta
lusinga.
Cachino-> termine latino sgradevole significa risata.
Confortamenti dei borghesi dell’epoca che non sopporta

Canzone della cortigianetta (pagina 196)


La cortigianetta racconta la vita, faceva la sarta vive nell’abbaino fiori
davanzale, a milano, divanetto primi baci prostituzione, fare commercio del
proprio corpo.
Ironia verso 51 o cameretta…. Rimando alla poesia di Petrarca del Canzoniere
Usa un archetico luogo chiuso dove riflette sulle pene d’amore, stanza della
sartina.
Riferimenti culturali segnati dalla povertà della morte, canterina apocrifa che
non ha padrone
Verso 70 racconta la sua vita, vi offro sotto la camicia, si sta prostituendo
Cortigiana parla agli uomini borghesi, seduce tutti
Rifiuto donne e uomini della richiesta dell’epoca
Seduzione fisica e intensa e movimento piedino richiama sessualità, scelta
dell’uomo
Questione maschere borghesi, si fa parlare in prima persona
Gestualità li si coglie la critica sociale
Verso 200 lei si è consumata la bellezza si è spenta, la città la rifiuterà
consumo donna che ha venduto la carne
Descrizione pesante di chi va con le prostitute, ti impersonale
Mi rifiuterete ad un certo punto, usa la vendicazione, qui cortigiana con vita
triste vendendosi e finisce in miseria, esce il veleno, rovescia l’immagine della
crisalide, ora parla di larva, riscatto della donna pieno di vigore, disagio
condiviso.

Crepscolari
Poesia crepuscolare 900
1903 escono diverse raccolte poetiche canti castelvecchio pascoli
Corrado govoni pubblica le fiale, giovane autore pubblica libro poesie diverso
armonia in grigio et silenzio, congiunzione alla latina
In italia il critico e filosofo Benedetto Croce fonda la rivista alla critica
Intensa attività di studio, critica, recensioni,polemi, nelle riviste
Secolo di redattori luogo di dibattito ed uscita pubblic più o meno coerente
Linee letterarie attive sulla produzione
Si fonda la rivista fiorentina da giovani chiamata Leonardo e nello stesso
anno D’Annunzio pubblica Le Laudi, sanguineti fa partire il secolo dal 1903
Succedono molte cose in questo secolo
Il crepuscolariso si sviluppa in un tempo contenuto 1903-1911 1915
Tendenza non fanno ne gruppi ne manifesto
Non è ancora avanguardia, lavorano da soli distanti geograficamente tra loro
Govoni ferrara
Corazzini roma
Gozzano torino

Corrispondenze non di scuola, lascia intendere le sue cordinate, si capisce


cosa non amavano e amavano, odiavano d’annunzio amore e odio
Ammirato e stimato ma troppo ingombrante
Lucini prendeva distanze dalla prosodia
Anche i crepuscolari prendono distanza da d’annunzio modello

1904 corazzini morto 21enne malato di tubercolosi come gozzano, esordisce


nel 1904 nato nel 1886, pubblica raccolta d’esordio le dolcezze
1905 amaro calice , cristologia bere il calice, corazzini 2 libro, govoni fuochi
d’artifizio 3 libro
Nuovo poeta aldo palazzeschi poeta fiorentino, aldo giurlani pseudonimo con
cavalli bianchi testi anno precedenti
Non è un vero e proprio crepuscolare poesia liberty, come govoni
1906 libri di corazzini elegia e il libro per la sera, condizione di chiusura della
giornata, vita con riferimenti religiosi
Piccolo libro inutile insieme al suo amico Alberto Tarchiani , tanto
consideravano inutile tanto da aver messo in 4 di copertina indicazione del
prezzo, non lo aveva perchè pensavano che nessuno lo avrebbe comprato.
Si interrogano su questo
Scelta radicale
Poesia in crisi, non è tanto contento, ne si vanta e non vuole essere definito
poeta in parte vera e falsa
Scrivono vergognandosi
Anche palazzeschi sceglie posizione non della tradizione
1907 govoni pubblica gli aborti cose non compiute non finite non vive, schizzi
non conclusi
Gozzano pubblica la via del rifiugio e palazzeschi pubblica qualcisa in stile
liberty lanterna 2 libro
Liberty art nouveau jugend styl stile floreale eleganza raffinatezza
Arte borghese strato sociale arrivato con un certo ritardo
Italia nazione rurale per lo più
1909 palazzeschi poemi futurista
1910 moretti cesena, poesie scritte col lapis ambito di govoni, scritte a
matita, indicazione metaforica, stato stampato, vita quotidiana, cittadina
grigia ambiente provincia,l’uscita determina la nascita del termine
crepuscolarismo, da il termine un critico Borgese e espone poesia al
crepuscolo, poesia ripiegata
Atmosfera poetica si verificherà nel Neorealismo, non è una scuola
1911 anno dove da le sue ultime prove, gozzano i colloqui, govoni abbandona
fase crepuscolare e scrive poesie elettriche, si sta avvicinando al futurismo
Poi rarefazione e parole in libertà
Moretti poesie di tutti i giorni
Palazzeschi codice perelà futurista
Ultimo libro tardo di moretti giardino frutti 1915
Le fiale contengono elementi liberty
Liberty stato selvaggio (sanguineti)
Govoni ha tratti di forza gusto per la lacca, giapponeserie, suppellettili
orientali
100 sonetti perfetti levigati compresa sezione vas luxurie censura con poesie
erotiche
era benestante investe eredità della nonna per stampare il libro
fiale contenitori piccoli
i sonetti sono accomunati alle fiale, 14 versi contengono sostanze preziose in
piccole quantità

armonia in grigio et in silenzio, armonia assenza di colori, muta, titolo


ossimorico e sinestetico

ventagli oggetti eleganti usato da uomini e donne


descrive effrasis, descrive una scena dipinta su un ventaglio

PAESAGGIO
Paesaggio dipinto su un ventaglio
Uso diminutivi che avvcinano l’oggetto modo emotivo di chiamare la casa e
lago
Iris fiore viola e bianco candido
Tensione visiva
Poeta dell’occhio
Laghetto ha onde di seta del ventaglio
Le materie inverse si mescolano
Casina chiusa li dove è dipinta, spazio non molto grande, inserisce oggetti
preziosi giardino profumato di mughetto coinvolge 3 sensi , descrizione
sinestetica
Si specchia anche il cielo dipinto nella parte alta, maiolica lucentezza
Immagine metaforica alba esprime incoronazione di rose trionfo
Sul limitare del laghetto/scena siede donna giapponese in atto di ricamare
Qualche altro elemento piccolo
Vicino, scende dallo sguardo e guarda le lacche e sculture o di legno o avorio
dove i giapponesi appendevano le loro borsette, elaborate
Rosseggia, indicazione cromatica, giallastro peonia fiore dai grandi petali

Senso descrizione di piccola opera d’arte govoni tratteggia ogni dettaglio uno
per uno
Le immagini si succedono una dopo l’altra
Numerazione elenco immagini
Lessico semplice sonetto regolare
Rime incrociate e poi ripetute per le terzine
Potenziamento aspetto percettivo sensoriale
Scena astratta piccolo mondo separato dal resto
Sequenza rime unisce temi rari e comuni prezioni, termini alto al basso
CRIPTOMERIE
Gusto parola rara sono conifere esotiche
Chiaro il lexfrasis rimando al pittore giapponese
Linguaggio del basso casette berrette uso comune
Pontimerie e criptoderie giacinti
Diminutivo berrette persone eleganti
Persone donne vanitose
Trionfo descrizione trapassa da un’immagine ad un’altra
Descrizione anitre cielo migrano, timbuctù fiabesco
Gimè parola giapponese traslitterata
Donna si tuffa, immerge sospensione evanescenza
Pittore giapponese famoso

Villa chiusa
Affronta la posizione del poeta solitudine forzata
Isolamento sociale
Indeterminatezza si apre poesia, villa mai vista
Anticipa parola centrale
Sintassi più complessa periodo tende a scavallare
Aggettivo importante è la chiusura siepe immagine di chiusura
Villa rinsecchtita e non respira
Villa chiusa abbandonata, lente distorce vetro
Insiste su un distanziamento, lente e siepe,
similitudine cuore sembra una villa
cuore poeta secondo termine paragone senso metaforico
poeta recide relazioni sociali privo di acque linfe vitali
ventarola segna direzione vento

rime consonanti e sintassi non presenta coincidenze non è tanto pacata


movimento inutile di rotazione non ha alcuna funzine immobilità e silenzio
che descrive la poesia
immagine e cromie

rose claustrali pagina 270


variante del giardino chiuso chiostro esplosione di primavera fioritura rose ,
similitudine bambino si muove nella culla presenta molte ripetizioni a partire
dal primo verso giardino bianco rose e vestito
insistenza elemento cromatico bianco indica innocenza
allitterazione bianco rima al mezzo giardino mattino
consonanza rima perfetta carnina -> bimbo in culla
suore libera aprile momento pace momento fresco colore ripetizione
cromatica
cielo fresco sinestesia freschezza avvertita con l’epidermide
govoni prezioso e liberty
passaggio a gaiezza poerile
gioia da bambino
non sembra che il convento somigli al bambino nudo
carni di bimbo di lattanti
percezione sinestesia analoga
angioletti cicciottelli
si aspetta risposta positiva
periodo nominale occupa intera terzina non c’è il verbo
fioritura rose nell’orto nel convento suore
apposizione verso aggiunge qualcosa alle rose belle con il muschio
petali molto morbidi come il velluto
borraccina trina, rimanda rima il mezzo carnina
ripetizione ossessiva
tridui di rose congiunge
rima orto risorto poi orto ultimo verso
triangolazione
rosa fiore verginità
trina merletto molto sottile

pendolo di biscotto biscuit è porcellana


amore elementi culturali orientali e arredo

giardini chiusi 2
riflette sul ruolo poeta e scelta
aspetto tecnico
giochi paronomastici
poesia aspicchica orti ricorre
giro che costruisce il sonetto avviluppi noi
orti avvio allocutorio, locuzione nominale
ripetizioni riguardano allitterazione
versi aggangiano e stringono tutto
villa giardino in decadenza, non c’è fioritura
richiamo fonetico a vasi forti
paone non salgono i vasi
non sono padrone
poeta perde funzione
penne disperse
uccelli vanitosi
non sono belli e regali come un tempo
semina ad occhi parte per il tutto delle penne smorti
storti festoni 2 verso
pieno gusto liberty
allitterazione triplice
verbo adatto ad un uomo vigilato
loponzia pianta grassa
in virtù diffonde la parola che diventa il soggetto
soporoso è un sopore indotto dalla ripetizione dei termini
parola nostalgica rinuncia
oggetti sono come consegnati alla designificazione
sono tutti morti o hanno perso la loro funzione
il poeta rinuncia ingresso poetica crepuscolare
poesia che da il posizionamento del poeta
musica per camera
sonetto 2 quartine 2 terzine
elenco di oggetti, suppellettili della casa
amore per il catalogo numerazioni
attitudine contagiosa nel gusto di chi lo ascolta, lo ha amato molto
sanguineti
abbassamento di livello
poesia borghese
attraverso vetri chiusi, luce stanca
rime quasi paronastiche
erbe odorosi
luoghi armadi metafora
erpetici, herpes malati, malattia che corrode riferito alla casa
statuetta di bronzo forse di divintà bisbetico
avola nonna pastello quadro
sulle guance leggera ombra di cosmetici
saettia è un candelabro a 15 luci usato a pasqua si spegne una candela letto il
salmo
stanza esala il cuore profumo vecchio
ultima terzina 3 immagini ognuna ha un verso
barberia producevano organetti nordafrica suonati dai mendicanti
focus poesia crepuscolare molto comune
singhiozzo musica malinconica
malata di tisi
ombra chiude luce rossa riflette nello specchio come piaga quando scende la
sera ombra chiude e stagna
elemento tipico specchio
immagini uditive

immagine metaforica pioggia lane sfilaccia


allegoria
fisarmonica
detronizzata regina si abbassa ha perso il trono
crepuscolo triste

fiori annegano le acque torbide


poesia tendente al grigio smorzata
piante moribonde piano suono
anima pacifica
cielo...smorza similitudine
facciate sciupate rughe
riflesso rosso sui vetri crepuscolo asciuga rossore sulle vetrate

giovanni boine autore vociano scrive la voce definisce govoni poesia di un


bimbo
poesia pure immagini
immagine metaforica
suoni sgranati
osservazione
fiori crescono sui tetti
persiane chiuse oleandro
palissandro componente metonimia
oggetti fanno nascere inquietudini
dentro fuori
progressione cinematografica
apre spiraglio
le rondinelle sguisciano cinguettando verbo impressionistica attratto da
cellula fonetica
immagine analogica esala odore blando gelsomino fiore bianco a 5 petali
stelle bambini la disegnano a 5 punte
alle case malate, pioggia lenitivo cose ovattate poeta non lo vediamo nella
poesia osservatore esterno
immagine movimento fine a se stesso
ventarola ruota
gusto disegno infantile

se ne ricorderà Montale nella casa dei doganieri con la banderuola che gira
senza pietà
tradotto in un immagine moderna

Potrebbero piacerti anche