UTILIZZARE I SOCIAL PER VINCERE LE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI.
L’apertura mentale di valutare nuovi canali e nuove strategie ti mette nella condizione potenziale di vantaggio, ora sta a te approfittarne e sfruttarli. Con questo, non è che sia inutile una forte presenza off-line… anzi. Semplicemente i social hanno un impatto devastante come veicolo di informazioni.
Basta guardare i risultati delle ultime elezioni, italiane e non: nel nostro Paese prima il M5S e poi con ancora più forza con la Lega si è imposto il modello di comunicazione online. Mentre la gente critica, sogghigna e non si capacita delle motivazioni che portano leader politici ad utilizzare i social in un determinato modo, questi accumulano simpatie, consensi, voti. E vincono.
Abbiamo fatto vincere decine di elezioni comunali, con diverse forze politiche, accomunate spesso solo dall’intuizione di voler efficace la lo presenza online. Quello che stai per leggere non è frutto di trattati teorici, ma di esperienza sul campo. Non vogliamo farti perdere altro tempo, iniziamo.
1. Pagina Facebook Non puoi usare solo il tuo profilo. Né quello dei tuoi collaboratori. Non c’è tempo per spiegarti tutti i motivi, ti basti sapere che Facebook, per chi fa business - o in questo caso politica, che è percepita dalla rete come comunicazione -, è uno strumento a pagamento.
L’aumentare di contenuti ed inserzioni pubblicitarie ha portato la penetrazione organica, cioè le persone che puoi raggiungere con post fatto da un profilo personale, ad un numero che orami è tra il 3-4% dei tuoi amici. Certamente, è una media. Alcuni post vengono valutati dall’algoritmo di Facebook particolarmente interessanti e diventano ‘virali’ raggiungendo molte più persone, ma è un principio incontrollabile. E noi non possiamo affidare la tua campagna al caso.
Pagando, Facebook ci permette di raggiungere persone residenti in una determinata area di una specifica fascia d’età e con interessi specifici. Ti spiegheremo fra pochissimo come sfruttare queste possibilità a tuo vantaggio. Per adesso devi sapere che con circa 1,20€ riuscirai a raggiungere 1.000 persone.
ALT! Se stai moltiplicando i migliaia di elettori del tuo Comune per 1,20€, ti fermiamo subito. Il messaggio dovrà essere ripetuto, gli utenti potrebbero non essere nelle condizioni di guardare tutto il tuo video o di leggere tutto il tuo post: Dobbiamo aumentare il numero delle volte che gli proporremo il contenuto e dovremo cercare angoli diversi e diversi argomenti per fare breccia, cercando i trend più coinvolgenti del momento. Gli argomenti che interessano più persone e che possono esserti di aiuto. Se pensi sia una stupidaggine investire soldi in Facebook, non proseguire, risparmierai tempo. C’è una buona notizia: in Italia gli utenti Facebook non brillano per digitalizzazione e l’80% non distingue una inserzione pubblicitaria da un semplice post di un amico.
Non vuoi perdere questa occasione, vero?
Bene, proseguiamo.
2. Targetizzazione
Lo strumento più potente che Facebook ci mette a disposizione è la targetizzazione. Per capirci, è considerato lo strumento che ha fatto la differenza nella vittoria di Trump. Che ha scatenato polemiche mondiali per il suo potere di presa sulla gente.
Ho la tua attenzione adesso? Ti spiego come funziona.
Ogni volta che accediamo a Facebook, navighiamo su siti dove è presente il pixel di Facebook (circa il 67% dei siti visitati): il pixel di Facebook è un codice che permette all’algoritmo stesso di Facebook di collezionare informazioni. Informazioni su tutti. Non solo.
Facebook sa anche dove abitiamo. Dove lavoriamo. Dove siamo andati in vacanza. Cosa ci piace. Cosa vogliamo. E tu, insieme a noi, puoi sfruttare tutte queste informazioni.
Ti facciamo un esempio: quanto ti piacerebbe avere la possibilità di poter utilizzare un messaggio politico diverso per il centro rispetto ai quartieri periferici del tuo Comune?
Oppure quanto sarebbe comodo e intelligente differenziare il messaggio fra tuoi sostenitori, gli indecisi o addirittura i tuoi detrattori? Si può fare.
Pensiamo di averti convinto e ti abbiamo spiegato solamente il 10% delle potenzialità. Non rinunciare a questa possibilità.
3. Instagram
La maggior parte dei consulenti che puoi assoldare non ti consiglierà nemmeno questo canale. Nelle nostre strategia ha fatto spesso la differenza. Per incominciare è un canale molto più economico di Facebook e, a parità di budget, raggiungerai più persone. E ti distinguerà dai rivali: se la pagina Facebook è d’obbligo, non tutti colgono la potenzialità di Instagram.
E tu vorrai certamente parlare di innovazione nel tuo programma elettorale, no? Non potrai riciclare tutti i contenuti per sfruttarlo al meglio: serviranno formati e durate apposite. La fascia di età che intercetterai sarà quella dai 18 ai 35 anni.
Gli script sono abbastanza standard: “Avete perso fiducia nella politica? Ritroviamola qui e ora” “Non fate prendere decisioni a chi non sa come parlarvi” “Fatemi sapere come posso aiutarvi, avanzate proposte”
Soprattutto l’ultima frase introduce il prossimo punto.
4. Sii presente
Non basta creare contenuti e sponsorizzarli, è necessario costruire una relazione con gli utenti. Come? Raccogliendo e rispondendo a domande. Instagram ha una funzione apposita, peraltro. Coinvolgendo in live. Banalmente, rispondendo ai commenti sotto i post e ai messaggi che riceverai.
Soprattutto nelle elezioni comunali, la componentistica umana, il mettersi al livello dell’elettore fa tutta la differenza. Non essere mai in minoranza online. Non mettere like da solo. Non commentare senza che i tuoi sostenitori ti mettano like. Dare sempre l’impressione di essere sempre leader, a prescindere da quale parte si stia. Alcuni consigli ti sembreranno banalità ma ti garantisco che mi sono capitati moltissimi casi dove, a lungo andare, di trascurano aspetti sopra citati.
5. Crea broadcast
Non è importante la piattaforma, sia questa WhatsApp, Telegram o bot di Facebook Messenger. Inizialmente popolalo con la tua lista, i tuoi sostenitori e dai la possibilità a tutti di poter aggiungere nuovi membri. N.B. Non aggiungere persone a caso o senza il loro consenso.
Ti servirà per più motivi: inviare comunicazioni logistiche, avvisare dell’uscita di un articolo o di un video o post. In questi casi potrai richiedere commenti e condivisioni. Facebook considererà il tuo contenuto molto rilevante se un alto numero di persone vi interagirà, ‘aprendo’ il suo algoritmo e favorendo la penetrazione del tuo messaggio.
6. Youtube
Questa piattaforma predilige contenuti tendenzialmente più lunghi rispetto quelli che si trovano su Facebook. Potrai approfittarne per andare nel dettaglio della questione, argomentare tutto il programma e toccare tutte le tematiche. Potrai sia condividere i video condividendo il link o sponsorizzarli nella pubblicità di 5 secondi che ti sarà sicuramente capitato di visualizzare prima dell’inizio di un nuovo video. La pubblicità, di nuovo, si può sia geolocalizzare che settare per fasce d’età.
7. Cura l’immagine
Banale? Vorremmo lo fosse, troviamo ancora centinaia di candidati con immagini imbarazzanti e sgranate, video tremolanti. La foto del candidato dovrà essere sempre la stessa, su tutti i canali, on line ed off line. Le linee guida son le solite, giacca, camicia e sorriso o accenno di tale. Nelle elezioni comunali, la cravatta è facoltativa.
Per quanto riguarda i video… Non serve investire in troupe televisive, e molte volte è impossibile avere professionisti con sé.
Basta un cavalletto https://amzn.to/2ULgkFA per poter fissare il proprio smartphone od un gorillapod: https://amzn.to/2UNEEXq con supporto per smartphone https://amzn.to/2SqLFR8
Fondamentale un microfono per l’audio, questo potrai collegarlo direttamente allo smartphone: https://amzn.to/2BuAQTT
Siamo giunti al termine di questi consigli.
Sono linee guida, applicabili da qualsiasi forza e in qualsiasi Comune, a prescindere dalle dimensioni.
Ovviamente avremmo potuto entrare più nello specifico, ma per farlo ci servono più elementi sulla tua situazione, quella della tua realtà e dei tuoi concorrenti.
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