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PER PROGETTARE,
INSEGNARE, VALUTARE
G. Girotti - D. Merlo
PRESENTAZIONE
DEL PROGETTO
Cittadini
PROGETTAZIONE
PER COMPETENZE
MATEMATICA
© 2019 by Mondadori Education S.p.A., Milano
Tutti i diritti riservati
www.mondadorieducation.it
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pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.
Il progetto INSIEME è FACILE è stato curato dal Dott. Gabriele Zanardi, professore a contratto presso Università di Pavia, Dipartimento
di Sanità Pubblica, Neuroscienze, Medicina Sperimentale e Forense; Responsabile scientifico Studio Omega, Centro di valutazione,
intervento e riabilitazione per disturbi specifici, aspecifici e difficoltà di apprendimento.
Contenuti digitali
Progettazione Fabio Ferri, Chiara Maganza
Redazione e realizzazione duDAT s.r.l., EICON s.r.l., IMMAGINA s.r.l., Lumina Datamatics, Sidecar studio, Silvia Sferruzza
Audio Sidecar studio
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La realizzazione di un libro scolastico è un’attività complessa che comporta controlli di varia natura. Essi riguardano sia la correttezza dei contenuti che la coerenza tra testo,
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Mondadori Education ringrazia fn da ora chi vorrà segnalarli a:
GUIDE PER
PROGETTARE,
INSEGNARE, VALUTARE
la lezione animata
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PROGETTARE
La progettazione didattica ha come obiettivo principale
quello di realizzare interventi di educazione, formazione
e istruzione, adeguati ai diversi contesti, mirati allo sviluppo Ogni unità dei libri di testo
degli alunni, ciascuno con le proprie attitudini e caratteristiche. è introdotta da una tabella
Nella progettazione i Traguardi di sviluppo delle competenze di programmazione e da una
sono riferimenti fondamentali. presentazione della lezione.
Nella programmazione
si defniscono la previsione LE frazioni
Sussidiario di Matematica pp. 48-65
di massima dei tempi di lavoro,
ProGraMMazionE
i materiali e gli strumenti
TEMPI MATERIALI CONTENUTI DIGITALI
occorrenti per condurre In classe • Volume di Matematica HUB Kids:
9 lezioni da 2 ore in classe • Quaderno per la valutazione • Audiolibro
la lezione, le soluzioni + 1 ora per la prova Invalsi • Testi semplificati e studio • DJ dizionario integrato
organizzative degli spazi + 1 ora per la verifica assistito – Scienze e Matematica
• Materiali per le attività
online
• Esercizi
in funzione dell’attività, A casa
Le lezioni richiedono anche alcune
(cartelloni, pennarelli...)
• LIM
• Video
• Approfondimenti
i contenuti digitali. ore di tempo per l’esercitazione
individuale, da svolgere a casa SOLUZIONI ORGANIZZATIVE HUb Scuola:
come consolidamento di quanto • Conversazioni e discussioni • INVALSI
è stato spiegato e presentato in collettive
classe. • Lavoro a coppie e lavoro
di gruppo
• Esercitazioni individuali
dell’unità.
LE frazioni
Le frazioni sono presenti nella vita di ogni giorno e le usiamo senza accorgercene in molte
occasioni, dalla lettura dell’orologio all’uso del denaro; l’introduzione della moneta europea,
infatti, ci ha portato a dover fare i conti anche con i centesimi di euro.
Lo studio delle frazioni può sembrare un argomento semplice, ma va affrontato con calma
e gradualità, con particolare attenzione anche all’aspetto del linguaggio. Come precisano le
Indicazioni ministeriali, “la costruzione del pensiero matematico è un processo lungo e progressivo
nel quale concetti, abilità, competenze e atteggiamenti vengono ritrovati, intrecciati, consolidati e
sviluppati a più riprese”. Occorre quindi recuperare quanto proposto in classe terza con esempi
semplici e concreti, ma che hanno già sicuramente condotto gli alunni alle prime definizioni teoriche.
Per guidare i bambini a integrare le nuove conoscenze con quelle già possedute, riproponiamo
la frazione come operatore su una grandezza continua o discreta, che si evolve poi in un
MATEMATICA
vero e proprio numero (numero razionale) sul quale è possibile compiere anche operazioni,
confronti e ordinamenti. Poniamo particolare attenzione alla terminologia specifica e alla
classificazione; soffermiamoci tutto il tempo necessario sul confronto e sull’ordinamento, che
non può avvenire in modo spontaneo, come per i numeri naturali, ma deve essere oggetto
di insegnamento specifico con l’ausilio della linea dei numeri. Guidiamo infine i bambini alla
soluzione dei problemi che richiedono un calcolo di frazione e che verranno riproposti in classe
quinta a un maggiore livello di difficoltà.
In ciascuna unità si trova
una presentazione generale
dell’argomento di studio e una
rifessione sull’impostazione
didattica con cui afrontarlo.
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INSEGNARE
Insegnare non è solo trasmettere conoscenze ma è soprattutto stimolare
negli alunni la curiosità, il senso critico, l’entusiasmo, per riconoscere
le proprie abilità e acquisire competenze.
L’uso di metodologie didattiche differenziate e personalizzate, l’attenzione
agli stili di apprendimento e alle attitudini degli alunni sono requisiti
fondamentali per costruire esperienze formative valide.
FASE 2 • SVOLGIMENTO
DEL PERCORSO DIDATTICO
• Spiegazione dettagliata delle
attività e dei contenuti presenti nel
libro, pagina per pagina, rubrica per
rubrica, esercizio per esercizio...
• Possono essere presenti suggerimenti
per il potenziamento del lavoro
cooperativo, di gruppo e a coppia.
• Spiegazioni puntuali sui collegamenti
tra le discipline e tra i vari volumi.
• Suggerimenti sulla didattica per
alunni BES, DSA o con difcoltà di
apprendimento.
• Idee aggiuntive che approfondiscono
e ampliano i contenuti delle attività
proposte in pagina.
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VALUTARE
La scuola deve assicurare a ogni alunno
il successo formativo. La valutazione FASE 3 • VERIFICA E VALUTAZIONE
Attenta e puntuale spiegazione del sistema
assume quindi una preminente funzione di
di valutazione proposto nei suoi vari aspetti
accompagnamento continuo dei processi di e con suggerimenti su quando e come usare
apprendimento e di stimolo al miglioramento. gli strumenti messi a disposizione dal progetto.
indicatori
p. 66-67 a livelli. Facciamo attenzione
atte di a come sono svolti livelli da ciascun alunno gliosservazioni esercizi deldell’inseGnante
griglie di autovalutazione dell’alunno terzo livello: quantii hanno
ha
competenza
utilizzato il supporto visivo per risolvere l’esercizio?
lettura e comprensione
Comprendere il significato • L’alunno comprende il significato A .....................................................................................
MATEMATICA
D .....................................................................................
CognitivaMENTE
.....................................................................................
C .....................................................................................
D .....................................................................................
e in più…
GUIDE PER PROGETTARE,
INSEGNARE, VALUTARE IN TUTTE LE GUIDE AI CORSI:
Verifche sommative • Presentazione del progetto con linee guida didattiche,
su due livelli con rubriche suggerimenti sull’uso dei volumi…;
per la valutazione; • Progettazione per competenze: la programmazione
Prove di competenza è stata recepita dalla nuova Raccomandazione
con rubriche e tabelle dell’Unione Europea del 22 maggio 2018;
di osservazione. • Compiti di realtà, prove INVALSI con griglie di valutazione.
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INDICE
della Guida per l’insegnante Progettare, Insegnare, Valutare
SCIENZE e MATEMATICA classe 4a
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INDICE
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INDICE
8
CITTADINI DEL 21° SECOLO
Sussidiario delle discipline - classi 4a e 5a
Cittadini del 21° secolo è un progetto completamente nuovo ideato da autrici e insegnanti di gran-
de esperienza: Tiziana Canali, Germana Girotti e Donatella Merlo.
Il testo vuole coniugare le novità della didattica, della cittadinanza e della tecnologia con le “buone
pratiche” della scuola.
Il progetto si articola in 5 volumi per classe: ogni disciplina è sviluppata in un volume dedicato e
autoconsistente, dove le pagine di studio si alternano con quelle del Quaderno dei compiti, in
modo da avere un percorso coeso e graduale, perfettamente integrato. In questo modo gli alunni
avranno a disposizione per ogni disciplina un solo volume per studiare ed esercitarsi, rendendo la
fruizione più semplice e integrata.
Al pacchetto di classe quarta è allegato anche l’Atlante multidisciplinare di 4a e 5a.
Ai volumi disciplinari si aggiunge il Quaderno per la valutazione, un quaderno innovativo per la
valutazione e autovalutazione strategica.
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PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Per la classe 5a
I libri facilitati
A richiesta dell’insegnante, sono disponibili i Testi facilitati e studio assistito (area antropologica
e area scientifica per classe 4a e classe 5a) con i testi semplificati e facilitati del Sussidiario, pagina a
pagina, strategie didattiche mirate e personalizzate per lavorare tenendo conto della presenza in
classe di alunni con diverse abilità cognitive e per rendere più agevole l’apprendimento degli alunni
con Bisogni Educativi Speciali (BES).
* Il Professor Gabriele Zanardi è psicologo, neuropsicologo, psicoterapeuta e insegna all’Università di Pavia. Presidente del
Centro Clinico Omega, certifcatore DSA per regione Lombardia e autore Mondadori Education; presidente della sezione
Lombardia della Società Italiana Tossico Dipendenze (SITD).
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PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Parità di genere
Il POLITE è un codice di autoregolamentazione per sviluppare le pari opportunità nei libri di testo.
Il sussidiario cerca non solo di osservarlo appieno ma anche di sviluppare una sensibilità in ge-
nerale verso il rispetto degli altri e in particolare per la parità di genere.
Ciò avviene sia in maniera esplicita, spiegando per esempio che con “scienziati” si intende parla-
re anche delle donne scienziate, ma anche implicitamente, nelle immagini, nell’uso di espressioni
come “lavora in coppia con una compagna o un compagno”, nell’evitare gli stereotipi.
* Per una ricognizione completa degli strumenti digitali dell’HUB Kids si vedano le pagine dedicate della Guida.
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PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
GEOSTORIA e STEAM
Fili conduttori interdisciplinari di elezione saranno:
• la GEOSTORIA, cioè la visione interdisciplinare
della realtà passata, presente e futura;
Per un approfondimento si vedano le pp. 29-31 della Guida
antropologica di Storia e Geografa.
• lo STEAM (Science, Technology, Engineering
and Mathematics a cui si aggiunge l’Arte), che
verrà sviluppato in doppie pagine di apertura e
in box specifici, presenti nei percorso di Scien-
ze e Matematica.
Per un approfondimento si vedano le pp. 30-33 della Guida.
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PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Questa filosofia, che permea un po’ tutte le pagine del testo, si esprime in particolar modo nei box
e nelle pagine Cittadini del 21° secolo, in cui vengono sviluppati argomenti di cittadinanza, sempre
con proposte operative non solo di lavoro personale, ma anche di gruppo, come quelle dedicate al
debate.
In ogni disciplina, inoltre, al termine delle macro-unità, si trova una doppia pagina che permette
di verificare l’apprendimento degli elementi dello studio disciplinare che sono indispensabili per
affrontare in maniera consapevole e competente un problema tra quelli proposti nell’Agenda 2030
delle Nazioni Unite.
Per un approfondimento si vedano le pp. 18-20 della Guida.
Imparare a imparare
Un’attenzione particolare è posta al metodo di studio, il cui apprendi-
mento è considerato un traguardo fondamentale al termine della Scuo-
la Primaria. Questo obiettivo viene raggiunto attraverso suggerimenti di
strategie differenti, distribuite all’interno di ciascun volume e proposte
in maniera graduale e sempre operativa. Il percorso è stato studiato in
modo da risultare utile anche allo sviluppo di una didattica inclusiva, in
quanto permette a tutti gli alunni di “costruire il proprio sapere”.
In ogni unità di ogni disciplina sono quindi presenti numerose pagine
di attività che permettono all’alunno di esercitarsi e di autovalutare
passo passo i propri progressi, non solo rispetto alle conoscenze ap-
prese, ma anche in relazione alle strategie di metodo di studio impa-
rate; inoltre si trovano le prove INVALSI inglese, le competenze di CLIL e digitali.
Particolarmente interessanti i suggerimenti per il questioning (“porsi domande”), che insegna agli
alunni a porsi buone domande (chiare, concise, pertinenti…) per darsi buone risposte: il lavoro è
guidato puntualmente attraverso gli approfondimenti digitali di HUB Kids.
Per un approfondimento si vedano le pp. 21-29 della Guida.
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PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Come segnalato al piede delle verifiche formative, il percorso di valutazione prosegue sul Quader-
no per la valutazione, dove gli alunni trovano le verifiche e le griglie per la valutazione cognitiva
strategica e per l’autovalutazione. Il quaderno si chiude con il diploma delle strategie apprese.
Il Quaderno per la valutazione, un progetto ideato e realizzato dal professor Zanardi, presenta per
ogni unità apposite schede per la valutazione dei livelli cognitivi e per l’autovalutazione dell’a-
lunno. Una Guida dedicata aiuta l’insegnante nell’uso di questo quaderno dispensando ulteriori
materiali per il recupero e il potenziamento, e per un’analisi strategica dell’errore.
Infine, in Guida l’insegnante trova le verifiche sommative, in versione per alunni con BES e standard
equipollenti.
Sempre in Guida, per le proposte di sviluppo delle competenze inserite nel progetto (CLIL, compe-
tenze digitali, Flipped Classroom…), sono proposte rubriche e griglie per l’osservazione e l’accer-
tamento delle competenze e per l’autovalutazione dell’alunno.
Per un approfondimento si vedano le sezioni dedicate della Guida.
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PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
• Lavoriamo a coppie : per lo sviluppo della peer education. Gli alunni, attraverso un’attività gui-
data, comprendono il valore e i vantaggi della collaborazione per raggiungere un comune obiettivo;
Per un approfondimento si vedano le pp. 34-35 della Guida.
• Discutendo s’impara: proposte per lo sviluppo del debate, attraverso attività guidate e arricchite
dalle bacheche online, uno strumento su HUB Kids che fornisce testi, immagini, video, link… per
sviluppare nel modo migliore queste proposte.
Diversamente da Lavoriamo insieme l’attività di debate prevede che gli alunni, divisi in gruppi,
si confrontino prendendo posizioni diverse rispetto alla domanda di partenza. Gli alunni devono
così imparare a osservare le situazioni da punti di vista differenti, a volte a dover “difendere” posi-
zioni diverse da quelle che vorrebbero tenere. Questo aiuta ad approfondire, a imparare a parlare
ma anche ad ascoltare, a sviluppare il pensiero critico. Le proposte sono arricchite dai materiali di
consultazione inserite nelle Bacheche Online di HUB Kids;
Per un approfondimento si vedano le pp. 36-37 della Guida.
• Flipped Classroom, ovvero la classe rovesciata, in cui l’alunno diventa “insegnante” nei confronti
degli altri compagni. Queste attività, oltre a essere molto motivanti per i bambini, stimolano uno
studio approfondito (perché per insegnare un concetto dobbiamo averlo compreso in profondi-
tà) e sviluppano competenze diverse.
Per un approfondimento si vedano le pp. 38-41 della Guida.
Il mio vocabolario
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PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
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IL PROGETTO DIDATTICO
APERTURA
GeoStoria GeoStoria STEAM STEAM
DI MACROUNITÀ
Uno sguardo
Uno sguardo
Pagine speciali sul mondo. Laboratorio
sulla civiltà STEAM
disciplinari Uno sguardo INVALSI
(apertura dell’unità)
sull’Italia
Pagine speciali
Cittadini del 21° secolo
e Rubriche
Coding
INVALSI-CLIL
In laboratorio
Lapbook
Al termine
del percorso Tabella di autovalutazione
di apprendimento
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CITTADINE E CITTADINI DEL 21° SECOLO
Sviluppare la competenza
in tema di cittadinanza
di Tiziana Canali
Questa accezione semantica di appartenenza è presente ancora oggi, nel 21° secolo, con la grande
differenza che attualmente ogni uomo e ogni donna sono a pieno titolo dei cittadini, in quanto
appartengono alla comunità umana, al villaggio globale: ciascuno è cittadino del mondo e in quanto
tale ha il diritto di partecipare al suo sviluppo, il privilegio di conoscerlo, la facoltà di farne parte
attiva e, al contempo, il dovere di difenderlo, di tutelarlo, di rispettarlo.
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IL PROGETTO DIDATTICO
È in questo senso più profondo e più personale, più attivo e interattivo che si è pensato ai bambini
e alle bambine, cittadini del 21° secolo: essi non devono solo “essere dei cittadini”, ma “sentirsi dei
cittadini”, ovvero maturare gradualmente la consapevolezza e la responsabilità di conoscere, di
apprendere, di progettare, di far parte di qualcosa che appartiene loro, di andare oltre gli errori
finora commessi. In questo modo potranno esercitare la loro cittadinanza, viverla attraverso il
confronto e l’esempio, mettendola al servizio di se stessi, del bene comune e della collettività.
A tale proposito, per dare concretezza e attualità a tali modalità di essere e di conoscere, sono state
inserite nel testo, oltre a rubriche specifiche, anche pagine dedicate alla verifica di competenze
di cittadinanza, in cui si affrontano tematiche relative ai 17 obiettivi identificati nell’Agenda 2030
redatta dall’ONU per lo sviluppo sostenibile: questa scelta è stata fatta per stimolare il bambino a
prendere coscienza delle più significative criticità planetarie e soprattutto per guidarlo nell’esercizio
della cittadinanza attiva, sfidando il suo tempo per renderlo migliore.
SAPERE
AUTONOMIA INTELLETTUALE
CITTADINANZA CONSAPEVOLE,
RESPONSABILE E ATTIVA
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IL PROGETTO DIDATTICO
Pagine e rubriche Rispetto dei diritti umani e sostegno alla Storia • Geografia •
Cittadini del 21° secolo diversità sociale e culturale, alla parità di genere Scienze
(Educazione alla cittadinanza, e a stili di vita sostenibili.
all’ambiente, alla salute...)
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Imparare a imparare:
una competenza per la vita
Inquadramento didattico
di Tiziana Canali
Il progetto del Sussidiario Cittadini del 21° secolo è caratterizzato da un’impostazione olistica
dell’attività didattica e formativa: infatti la presentazione dei contenuti, del metodo di studio, delle
varie macroaree concettuali e contenutistiche, delle rubriche… non è strutturata in sezioni specifi-
che, ma pensata ed elaborata in un contesto unitario, multifattoriale e d’insieme, così come lo è
la mente e l’esperienza di un bambino nella sua fase di apprendimento.
Egli “impara a imparare” non solo assimilando passivamente contenuti e conoscenze, ma soprat-
tutto attivando procedure mentali per lui significative e motivanti. In tal senso questa competenza
costituisce la finalità formativa che attraversa tutto il testo, orientandone l’impostazione, la strut-
tura concettuale e le strategie metodologiche.
Si tratta di una competenza trasversale, caratterizzata da processualità mentali significative e da
strategie metodologiche di apprendimento mirate e strutturate che, pur avvalendosi del contri-
buto specifico delle varie discipline, le oltrepassano per elaborare un sapere reticolare, dinamico,
aperto e interattivo.
“Imparare a imparare”, dunque, non è tanto una competenza che si impartisce e si assimila dall’e-
sterno, ma un processo che coinvolge in prima persona il bambino, colui che apprende: è lui che
gradualmente acquisisce la capacità di gestire il suo apprendimento attivando e orchestrando le
proprie risorse interne (cognitive, affettive, motivazionali…) ed esterne (informazioni, conoscenze,
esperienze…) e utilizzandole in modo coerente e finalizzato.
A tale proposito, dopo aver valutato i bisogni formativi dei bambini e selezionato le fonti formative
e informative, sono state proposte alcune strategie, avendo sempre come obiettivi la promozione
della consapevolezza di ciò che si apprende (metacognizione), il coinvolgimento motivazionale
(il bambino come coautore del proprio apprendimento) e l’attinenza con l’esperienza di vita e la
realtà attuale (l’alunno come cittadino del 21° secolo).
Ecco dunque che nel testo sono presenti itinerari trasversali volti a sviluppare percorsi interdiscipli-
nari multiscalari che collegano i vari ambiti di studio: essi propongono da un lato una chiave di let-
tura ampia e articolata della realtà attuale, e dall’altro forniscono vari input per riflettere e orientare
il proprio comportamento in relazione alle problematiche emergenti di cittadinanza.
Collegato a questo genere di impianto, è stato pensato anche un graduale percorso guidato mirato
all’acquisizione del metodo di studio, sia dal punto di vista della documentazione e della ricerca,
sia per quanto riguarda lo studio individuale, l’interpretazione e la rielaborazione.
Si tratta di un metodo di studio che si connota sia come strategia operativa (lavoro di analisi, sele-
zione, sintesi, schematizzazione… sul testo) sia come processo mentale di apprendimento (rielabo-
razione, interpretazione, argomentazione, riflessione).
In questo percorso metodologico si fa sempre riferimento sia al sapere pregresso per recuperare e
consolidare le conoscenze acquisite in precedenza, sia a ciò che sarà presentato, al fine di favorire
l’elaborazione di ipotesi e stimolare la problematizzazione della conoscenza.
In questo contesto interattivo e comparativo, le conoscenze concorrono a elaborare un unico
sapere interdisciplinare e coeso che dà al bambino un senso logico e semantico utile a spiegare
21
IL PROGETTO DIDATTICO
e incrementare la necessità di imparare, facendo uso anche di mappe cognitive e schemi di sintesi
oppure di strumenti multimediali di approfondimento o con funzione esplicativa.
Di particolare importanza è anche il continuo riferimento al lavoro di gruppo, proposto talvolta
in coppia, in altri casi nel piccolo gruppo o anche in gruppo classe, al fine di favorire sempre il con-
fronto, l’interazione comunicativa e operativa oltre alla suddivisione e allo svolgimento dei compiti:
questa modalità stimola anche la cittadinanza attiva, in quanto implica il decentramento cognitivo,
l’elaborazione e il rispetto di regole comuni, la condivisione di obiettivi, la decisione di strategie
procedurali e modalità di esecuzione, l’integrazione e la rielaborazione dei risultati ottenuti.
Affinché imparare a imparare non si connoti soltanto come una competenza richiesta in ambito
scolastico (una tra le tante modalità di apprendimento), ma diventi invece un “abito mentale” per
il bambino, un modus vivendi attraverso cui rapportarsi con la realtà e la conoscenza, è necessa-
rio procedere anche attraverso step valutativi e autovalutativi: ciò per monitorare la graduale e
costante acquisizione degli apprendimenti e per cogliere la processualità socio-cognitiva e moti-
vazionale, così da adeguare e aggiornare costantemente il percorso formativo e l’attività didattica.
IMPARARE A IMPARARE
significa acquisire
COMPETENZE
VALUTATIVE E AUTOVALUTATIVE
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IL PROGETTO DIDATTICO
Esposizione Orale
• Dalla mappa... al testo
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Il lavoro in classe e gli strumenti del testo
di Donatella Merlo
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IL PROGETTO DIDATTICO
Leggere e rileggere
Leggere il testo una sola volta non basta per studiare! Invitiamo i bambini a leggere più volte il testo,
con obiettivi differenti.
• La prima volta suggeriamo di leggere tutto il testo di seguito per individuare i punti essenziali del
discorso e per evidenziare dubbi e incertezze: i punti essenziali si sottolineano, i dubbi si appun-
tano su un foglio di carta per chiedere spiegazioni prima di proseguire.
• La seconda lettura, guidata dalle parti evidenziate in precedenza, serve a concentrarsi sui conte-
nuti essenziali da ricordare e può essere utile per acquisire una memoria visiva del testo.
Dopo queste prime due letture, passiamo all’analisi del testo attraverso strategie differenti.
Dividere in paragrafi
Invitiamo gli alunni a leggere tutto il testo e a dividerlo in parti ognuna di senso compiuto, cioè in
paragrafi. Invitiamo a dare un titolo a ognuno di questi paragrafi e a scriverlo di fianco.
Quando questa procedura sarà acquisita, invitiamo i bambini a scrivere loro, per ogni titolo, una
frase che spieghi molto brevemente il contenuto, cercando di non usare le parole del sussidiario.
L’attività può essere anche proposta in maniera più “ludica”. Facciamo scrivere su alcuni bigliettini i
titoli di tutti i paragrafi del testo da studiare. Facciamo pescare a caso un bigliettino e chiediamo di
esporre con una sola frase il contenuto di quel paragrafo.
Ripetiamo più volte il gioco finché gli alunni saranno in grado di ricordare tutti i contenuti, anche se
non si segue l’ordine del testo.
Evidenziare informazioni
Nel testo i bambini incontrano fin da subito delle parole scritte in grassetto, perché hanno più im-
portanze di altre: sono le parole-chiave, perché “aprono” il significato del testo, proprio come una
chiave ci permette di aprire la porta di una stanza.
In alcuni casi, saranno proprio i bambini a doverle riconoscerle e sottolineare: chiediamo loro il
perché delle loro scelte.
Chiediamo di cerchiare tutte le parole-chiave (già evidenziate o trovate in autonomia) e di scriverle
in ordine: potranno utilizzarle per ricordare il contenuto del testo.
Possiamo anche suggerire agli alunni di sottolineare nel testo con la matita le espressioni o le pa-
role che secondo loro sono più importanti. Quando avranno finito, facciamo rileggere di seguito
solo le parole sottolineate. Il contenuto ha un senso logico?
Con la gomma facciamo cancellare le parole che sono di troppo e sottolineare le parole che man-
cano.
Quando questa strategia è sufficientemente allenata, chiediamo di utilizzare le parole sottolineate
per costruire un discorso che abbia senso collegandole con connettivi adatti o, se necessario, con
altre frasi.
Formulare delle domande (Questioning)
Porsi “buone” domande è un metodo efficace per uno studio approfondito e duraturo.
Iniziamo col chiedere agli alunni di rileggere tutto il testo, individuare le informazioni più impor-
tanti e numerarle: quante sono?
Chiediamo di preparare una tabella con tante righe quante sono le informazioni trovate e di scrivere,
per ognuna di esse, una domanda e, in seguito, la relativa risposta. Facciamo fare un controllo
dell’esattezza della risposta controllando sul testo.
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IL PROGETTO DIDATTICO
A partire da domande e risposte, possiamo far scrivere un testo continuo, ordinato logicamente,
che contenga tutte le risposte.
Le proposte del Sussidiario si prestano a realizzare semplici attività di questioning e in HUB Kids
sono inseriti spunti e suggerimenti per gli alunni.
Analizzare immagini
Le immagini (e le relative didascalie) sono parte integrante del testo da studiare, indispensabili per
la comprensione e in molti casi utili per la memorizzazione.
Nel Sussidiario ci sono immagini di vario tipo: fotografie, grafici, cartine, disegni… Invitiamo gli alunni
a osservare attentamente queste immagini e descriverne il contenuto.
Quando la pagina si presta, facciamo anche collegare le immagini alle parti di testo corrisponden-
ti, chiedendo sempre agli alunni di motivare le loro decisioni.
Schematizzare
In molti casi il testo contiene informazioni che si possono ordinare in una tabella. Avviamo una
discussione, almeno le prime volte, nella quale chiediamo alla classe quali informazioni vorrebbe
inserire nelle righe e nelle colonne.
Facciamo alcune prove insieme ai bambini per trovare una soluzione soddisfacente che ciascun
alunno riporterà sul proprio quaderno e potrà utilizzare per ricordare il contenuto del testo.
Oltre alle tabelle, è importante avviare anche un lavoro sulla lettura di schemi e mappe che trova
il suo traguardo nella mappa finale di unità (Esposizione orale).
In classe quinta l’attività si svilupperà ulteriormente fino a insegnare a costruire mappe in autonomia.
Qui verranno riprese e approfondite le strategie proposte in classe quarta. In particolare, in colle-
gamento con Italiano, si affronterà in maniera sistematica il riassunto del testo.
Il riassunto scritto è un ottimo metodo per studiare, perché nel momento in cui vengono corretta-
mente selezionate le informazioni da inserire, significa che si sono colti i concetti importanti, quelli
da conoscere e ricordare.
Anche questa attività verrà sviluppata in maniera graduale, a partire dalle strategie apprese in quar-
ta; per esempio verrà chiesto di riassumere ogni paragrafo della pagina con una sola frase.
Il costante confronto tra pari aiuterà il bambino a sincerarsi di aver colto le informazioni principali.
Le mappe mentali
Costruire una mappa mentale non è facile. Per farlo bisogna già avere
una certa competenza sull’argomento, essere dotati di capacità di sin-
tesi e avere sufficienti competenze nell’organizzare logicamente una
serie di informazioni. Quindi la mappa si può fare solo alla fine di un
percorso e inizialmente deve essere costruita dall’insegnante con gli
allievi durante una discussione in cui si fa un riepilogo delle nuove co-
noscenze costruite. Nel Sussidiario di classe quarta le mappe, infatti,
vengono proposte già complete agli alunni (che possono comunque
modificarle in HUB Kids).
Le mappe costruite collettivamente dalla classe o inserite nel Sussidia-
rio possono diventare il punto di partenza per lo studio individuale.
Ogni voce può essere arricchita e approfondita con ricerche personali,
con esempi…
26
IL PROGETTO DIDATTICO
Costruire una mappa può diventare un modo per studiare ma questo deve avvenire per gradi.
Ad esempio:
• lettura di una mappa già data da trasformare in un testo lineare tenendo presenti i collegamenti,
come viene proposto nei testi nelle doppie pagine di Esposizione Orale;
• completamento di mappe con parole chiave date rispettando il senso e la logica delle parole già
inserite;
• costruzione di una mappa a partire da parole chiave date che devono essere riordinate e collega-
te logicamente;
• costruzione completa di una mappa a partire da un testo lineare.
Per costruire una mappa che funzioni bisogna avere in testa una specie di triangolo in cui ordinare
i concetti da studiare suddividendoli in:
• concetti chiave: sono quelli che si considerano più importanti, da cui si deve partire per intro-
durre un certo discorso; sono pochi e di solito sono evidenziati nel testo come titoli di paragrafi
o come parole in grassetto. Sono quelli al vertice del triangolo;
• concetti secondari: sono di più, derivano dai precedenti e sono collegati con essi.
La base del triangolo si può ulteriormente ampliare se nel discorso si introducono esempi e/o ap-
profondimenti:
• esempi: per far capire meglio quanto espresso prima con riferimenti a qualcosa di pratico, di con-
creto, citato nel testo o che fa parte dell’esperienza comune;
• approfondimenti: per entrare più nel dettaglio del discorso, fornire ulteriori particolari, eviden-
ziare casi specifici, situazioni differenti dal solito, eccezioni alle regole.
CONCETTO CHIAVE
Ecco alcune domande guida e suggerimenti per aiutare gli alunni a costruire una mappa.
• Qual è l’argomento del testo? Scrivilo come punto di partenza della mappa in alto o al centro.
• Leggi tutto il testo e a mano a mano che procedi segnati su un foglio le parole che secondo
te sono importanti; puoi anche scriverle direttamente su bigliettini per comporre poi fisica-
mente la mappa e poterli spostare secondo le necessità.
• Metti in ordine le parole su un foglio e collegale tra di loro con delle frecce che per te ab-
biano un senso. Se serve aggiungi altre parole.
• Dai un significato alle frecce scrivendo su di esse delle espressioni o dei semplici connettivi
in modo che sia possibile leggere la mappa dando un senso complessivo alle diverse parole
collegate.
27
IL PROGETTO DIDATTICO
28
IL PROGETTO DIDATTICO
Le flash card
Facciamo individuare agli alunni le informazioni principali contenute in un capitolo e guidiamoli nel-
la costruzione di flash card con una domanda relativa a ogni informazione sul davanti e la risposta
relativa sul retro. Facciamo creare le flash card con carta e penna e del semplice cartoncino, oppure
con applicazioni apposite sul tablet o sul computer.
Le flash card si possono anche usare al contrario, cioè a partire dalla risposta: in questo caso si deve
indovinare la domanda.
Indovina chi?
Il gioco “Indovina chi?” consiste nell’indovinare un "personaggio" (può essere un qualsiasi elemento di
rilievo contenuto nel testo) basandosi sulle sue caratteristiche. Per scoprire chi è si devono fare delle
domande all’avversario e interpretare correttamente la sua risposta, che può essere solo sì o no.
Ad esempio:
Immagini da riordinare
Facciamo preparare ai bambini una serie di immagini che illustrino i punti principali del testo. Posso-
no ricopiarle dal libro o produrle loro direttamente in base alla descrizione scritta.
Mescoliamo le immagini e, senza aprire il libro, invitiamo i bambini a riordinarle e a spiegare che cosa
rappresenta ciascuna di esse.
Questo gioco si può fare a coppie, ognuno riordina i disegni e poi spiega. Chi ascolta controlla sul
libro.
Ecco un esempio di questo gioco, fatto sui passaggi di stato dell’acqua:
disegna su alcuni cartoncini le fasi dei passaggi di stato dell’acqua. Mischia i cartoncini, poi dalli
a un tuo compagno che dovrà ricostruire tutti i passaggi mettendoli nell’ordine giusto e spiegare
che cosa succede.
Controlla le risposte del tuo compagno consultando le figure e il testo.
Se svolgi il gioco con più compagni puoi segnare un punto per ogni cartoncino al posto giusto e
un punto per ogni spiegazione corretta. Vince chi avrà più punti.
L’intervista
Questo è un gioco da fare a coppie.
Invitiamo i bambini a immaginare di essere in uno studio televisivo dove un giornalista li intervisterà
su uno dei temi del Sussidiario. Un bambino svolgerà il ruolo dell’intervistatore e porrà all’altro
alcune domande, dopo aver letto attentamente il testo del libro. Per prepararsi per l’intervista,
suggeriamo di scrivere alcuni appunti su un post-it.
Diamo un tempo: l’intervista durerà non più di 5 minuti, quindi i bambini devono trovare il modo di
dire più cose possibili in quel breve tempo. Consigliamo loro di fare delle prove usando un crono-
metro per non superare il tempo previsto.
Quando sono pronti, diamo il via all’intervista e registriamola.
Dal testo al fumetto
Invitiamo i bambini a raccontare con un fumetto il contenuto di uno dei capitoli del Sussidiario.
Ad esempio, per la fabbricazione dei fogli di papiro nella civiltà egizia:
racconta in un fumetto le fasi della fabbricazione dei fogli di papiro immaginando di essere un
artigiano nell’antico Egitto. Puoi usare carta e matita oppure un’applicazione per creare fumetti
sul computer o sul tablet.
29
L’EDUCAZIONE STEAM
di Donatella Merlo
Il metodo delle 4 C
L’ambiente in cui si sviluppa l’educazione STEAM è tipicamente il laboratorio, inteso non tanto
come luogo fisico ma come spazio in cui si progetta, si costruisce, si riflette, si rielaborano le proprie
conoscenze in funzione di un obiettivo.
Imparare facendo, learning by doing: sono parole che rischiano di restare un semplice slogan se
non si traducono in azioni didattiche concrete. Alcuni metodi risultano più funzionali di altri al
raggiungimento degli obiettivi dell’educazione STEAM, ad esempio il metodo cosiddetto delle
4 C (Connect, Construct, Contemplate, Continue), che segue il modello costruttivista dell’apprendi-
mento*.
Da una fase di avvio in cui si crea il contesto partendo dalle conoscenze e dalle esperienze che gli
allievi hanno già maturato (Connect), si passa a una fase operativa di progettazione e di costruzione
di oggetti (Construct) che richiedono l’uso di certe tecniche, di certi materiali e soprattutto
incorporano saperi scientifici e tecnologici che gli allievi devono fare propri. Questi saperi sono
sempre collegati ai percorsi curricolari della classe e si inseriscono in modo coerente dentro la
progettazione didattica.
Spesso i prodotti assumono un significato anche dal punto di vista artistico, quindi educano al
senso estetico e stimolano alla ricerca anche in questo campo attingendo a svariate fonti: visita a
mostre, visione di filmati di artisti al lavoro, uso di cataloghi e di libri che documentano le opere di
determinati artisti evocati nel corso dell’attività.
* Questo modello è stato elaborato dagli esperti di Lego Education e viene utilizzato nelle attività STEAM proposte dal
gruppo come si legge nel loro manifesto “A System for Learning”. https://le-www-live-s.legocdn.com/sc/media/fles/
marketing-tools/lego-education-manifesto-d218aa7fac50c89c1b307b8f1ab94b16.pdf
30
L’EDUCAZIONE STEAM
Il percorso ha come momento centrale la fase riflessiva (Contemplate), quella in cui, a partire
dalle domande stimolo dell’insegnante, gli allievi evidenziano i “saperi” messi in campo durante
l’esperienza laboratoriale, li collegano con le loro conoscenze precedenti e li strutturano in una rete
di significati.
La fase finale è un rilancio verso nuove attività (Continue) che prendono spunto da quelle appena
svolte, ne individuano ampliamenti e approfondimenti così come possibili cambiamenti o variazioni
che conducono a ulteriori scoperte.
Il processo è ciclico perché ogni volta che si termina un’attività ne può partire una nuova che
sviluppa altre competenze e permette di reinvestire quelle appena acquisite.
Il ruolo dell’insegnante è fondamentale perché svolge inizialmente la funzione del “prestamano”, fa
vedere agli allievi “come si fa” ricreando in un certo senso l’ambiente della bottega artigiana in cui
il garzone impara dal maestro e man mano che acquisisce esperienza diventa autonomo e creativo.
Successivamente l’insegnante guida alla riflessione e aiuta a ricostruire i percorsi concettuali facendo
riferimento alle discipline coinvolte.
CONSTRUCT
CONNECT CONTEMPLATE
CONTINUE
Il laboratorio STEAM
Nell’aula è opportuno creare un piccolo spazio in cui collocare di volta in volta materiali e
strumenti e in cui esporre i prodotti.
• I materiali sono in gran parte di recupero e variano in base all’attività (carta, elastici, polistirolo,
colla, colori di vario genere, listelli e cubetti di legno, bottiglie e contenitori di plastica, motorini,
batterie, led, fili elettrici, nastro adesivo normale e biadesivo, nastro isolante…).
Le famiglie in genere contribuiscono volentieri alla raccolta di questi materiali che sono di uso
comune.
Le “collezioni” si ripongono dentro scatole di cartone etichettate per poter reperire facilmente al
bisogno i materiali e abituare gli allievi a tenerli in ordine.
• Gli strumenti si dispongono su pannelli o in altri contenitori e devono essere in quantità sufficiente
per far lavorare alcuni gruppi di allievi (forbici, righelli, seghetti, cacciaviti, martelli…).
31
L’EDUCAZIONE STEAM
32
L’EDUCAZIONE STEAM
STEAM e competenze
L’introduzione di attività STEAM nella quotidianità del lavoro di classe, in Italia, è ben lungi dall’essere
un modello consolidato, nonostante gli stimoli provenienti da diverso tempo dal MIUR, che ha
finanziato molti progetti. Le scuole, gli insegnanti hanno bisogno di formazione, di imparare a
progettare le attività della classe in un altro modo e di diventare competenti nell’uso di tutti gli
strumenti che la tecnologia offre. Per farlo hanno bisogno di buoni esempi da imitare.
Come abbiamo visto nella tabella precedente, si parte da un progetto che si vuole realizzare e
intorno a esso si evidenziano tutti i collegamenti disciplinari.
Ognuna delle fasi di realizzazione dell’attività STEAM richiede competenze diverse che non si
possono attribuire a un’unica disciplina: le discipline sono necessariamente “mescolate” e le
conoscenze devono continuamente esser tradotte in competenze spendibili in questa come in altre
circostanze. L’allievo apprende le discipline direttamente attraverso la pratica, il suo obiettivo è
quello di divertirsi nel risolvere piccole e grandi sfide ma, nello stesso tempo, deve sapere quali
conoscenze usare per ottenere il risultato che gli serve.
La consapevolezza di ciò che si sa è un passaggio fondamentale nel processo di apprendimento:
solo quando si sa usare la conoscenza giusta al momento giusto si è competenti.
Nelle attività proposte l’allievo è coinvolto in prima persona, deve usare le sue capacità e sentirsi
responsabile. Questo concorre anche alla formazione delle competenze di cittadinanza e, quando
il lavoro si svolge in gruppo, delle competenze sociali per l’esigenza di suddividere i compiti, di
rispettare i tempi, di collaborare per raggiungere un obiettivo comune.
Le 4 C del nostro modello didattico sono in sintonia con le competenze chiave di cittadinanza
elaborate dall’Unione Europea e fanno il paio con altre 4 C riguardanti le competenze di base
per il 21° secolo, elaborate negli Stati Uniti, consistenti in Creativity (creatività), Critical thinking
(pensiero critico), Communication (comunicazione) and Collaboration (collaborazione)*.
Tutte queste competenze costituiscono il quadro entro cui è stata elaborata questa proposta
didattica, che vuole essere in linea con i processi di innovazione didattica in atto nella nostra scuola
per condurre a un cambiamento graduale delle metodologie di insegnamento.
STEAM e valutazione
La valutazione, in questo contesto, diventa qualcosa di molto diverso dal ricevere un voto: i criteri
per valutare questa attività vanno esplicitati in partenza per far sì che l’allievo possa “autovalutarsi”
nel corso del lavoro e impieghi tutte le sue energie per ottenere il risultato voluto e per migliorare
nel tempo le proprie prestazioni.
Spesso l’oggetto stesso consente di “validare” tutto il processo precedente: l’oggetto costruito o
funziona o non funziona e se non funziona bisogna tornare indietro per capire come mai. Il valore
positivo dell’errore, il superamento dell’inciampo sono tutte abilità che contribuiscono a creare
uno spirito critico e a far maturare negli allievi il senso di responsabilità di fronte al compito.
Nelle pagine seguenti sono raccolti i suggerimenti e i materiali per lo sviluppo delle proposte
STEAM del Sussidiario.
* http://www.p21.org
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COOPERATIVE LEARNING
Il Cooperative learning (apprendimento cooperativo) consiste in una modalità di apprendimento
pensata e gestita attraverso l’interazione comunicativa all’interno di un gruppo. Attivando processi
di collaborazione, confronto e interscambio comunicativo, i bambini sono chiamati a raggiungere
un obiettivo comune, seguendo un percorso di approfondimento delle conoscenze e di acquisizio-
ne consapevole di nuove competenze.
L’apprendimento cooperativo si basa su cinque caratteristiche essenziali.
1. Interdipendenza positiva: nel gruppo tutti sono coinvolti e lavorano per ottenere il risultato
finale, nel rispetto dei ruoli e degli impegni assunti.
2. Responsabilità individuale: ciascun componente deve essere consapevole e responsabile del
proprio impegno e di quello degli altri.
3. Interazione: le diverse individualità e i diversi compiti devono esprimersi in un contesto so-
cio-relazionale paritario, attraverso il confronto, il dialogo, la discussione, la condivisione di co-
noscenze, la ricerca di soluzioni condivise, così che i bambini possano costruire insieme nuove
conoscenze e competenze.
4. Sviluppo delle abilità sociali: il lavoro interattivo e condiviso promuove l’intenzionalità comu-
nicativa e la socializzazione; la cooperazione stimola e sviluppa le abilità sociali dei bambini, in
quanto favorisce il definirsi di una leadership positiva e propositiva, la comunicazione attiva e
motivata, il saper prendere decisioni e sostenerle, la prevenzione o comunque la gestione delle
conflittualità nei rapporti interpersonali.
5. Autovalutazione: in questo contesto operativo i vari componenti del gruppo acquisiscono una
maggiore consapevolezza del proprio lavoro: sono perciò in grado di capire e giudicare il modo
in cui stanno procedendo verso l’obiettivo stabilito e quindi di apportare eventuali adeguamenti
per renderlo più efficace.
34
COOPERATIVE LEARNING
COOPERATIVE LEARNING
METODOLOGIA D’INSEGNAMENTO,
ma anche
MODALITÀ DI APPRENDIMENTO
prevede
INTERAZIONE tra GRUPPI
che lavorano attraverso
in cui
L’INSEGNANTE ASSUME
UN RUOLO
di
FACILITATORE ORGANIZZATORE
gestendo e strutturando
AMBIENTE D’APPRENDIMENTO
caratterizzato da
CLIMA RELAZIONALE POSITIVO
E RESPONSABILE
in cui
I BAMBINI
procedono attraverso
così da conseguire
TRAGUARDI EDUCATIVI
attraverso il
CONTRIBUTO CONSAPEVOLE
E MOTIVATO DI TUTTI
35
Debate
L’attività di Debate (dibattito, discussione) prevede il confronto
fra due gruppi di bambini impegnati a sostenere o controbattere
un’affermazione o una posizione fra due opposte, circa un
determinato argomento (per esempio, sul tema “la forma della
Terra”: “Terra piatta”, “Terra simile a una sfera”). La discussione che
si avvia non è “libera”, ma disciplinata da regole e tempi precisi; le
regole interessano: la struttura del dibattito, il lessico da utilizzare
e le espressioni più adeguate al contesto.
Per prepararsi al debate, gli alunni devono prima imparare a cer-
care e selezionare le fonti con l’obiettivo di formarsi un’opinione,
sviluppare le competenze di public speaking e di educazione all’a-
scolto, ad autovalutarsi e a migliorare la propria consapevolezza
culturale.
Nel Sussidiario l’attività di debate viene attivata attraverso le rubriche DISCUTENDO S’IMPARA,
che implicano tematiche e contesti allargati e multidisciplinari e supportate da contenuti multime-
diali (BACHECA ONLINE in HUB Kids) che forniscono documenti e materiale di approfondimento
pertinente all’argomento oggetto di dibattito.
36
COOPERATIVE LEARNING
Peer education
La Peer education (educazione tra pari) rappresenta un approccio innovativo nel processo di in-
segnamento e apprendimento, che colloca i bambini al centro del sistema formativo. Elemento
cardine di questa strategia è il gruppo dei pari, all’interno del quale si sviluppano relazioni positive e
si progettano e si sperimentano attività ed esperienze condivise, migliorando la capacità interattiva,
l’autostima e l’integrazione.
In questo tipo di approccio formativo, in cui tutti i componenti sono coinvolti alla pari nel processo
di apprendimento (non più formatori da un lato e discenti dall’altro), si passa da un’interazione uni-
direzionale, a una relazionalità di tipo integrato, circolare. Il bambino diventa un elemento centrale
e strategico nella costruzione del proprio processo d’apprendimento, in quanto non solo condivide
contenuti, ma progetta e interviene direttamente all’interno dello scambio comunicativo, modifi-
candolo: genera dunque nuove situazioni d’apprendimento e opportunità educative.
Ogni componente del gruppo partecipa infatti in maniera coo-
perativa all’acquisizione della conoscenza, dando vita a un con-
testo di co-costruzione reciproca. Questo tipo di educazione
alla socialità, che si avvale di strumenti innovativi e alternativi
grazie ai quali è possibile un maggiore coinvolgimento dei bam-
bini, orienta la comunità dei pari verso una cittadinanza atti-
va e responsabile: gli alunni diventano pertanto una comunità
educante, in cui si sperimentano direttamente delle forme di
aiuto reciproco, la presa di coscienza di visioni e pareri diversi,
la necessità di mettersi in discussione, la capacità e la gioia di
stabilire e raggiungere obiettivi comuni attraverso il contributo
di tutti.
37
LA FLIPPED CLASSROOM
Che cos’è la
Flipped Classroom?
2007 Due professori di chimica in una scuola superiore nordamericana si La Woodland Park High School
trovarono ad afrontare disagi che ogni insegnante ben conosce: subivano di Woodland Park, Colorado.
la difcoltà di non riuscire a esaurire le spiegazioni teoriche in modo
adeguato a causa delle assenze ripetute degli alunni e non riuscivano
a portare a compimento con proftto la parte esercitativa perché i concetti
erano spesso complessi e gli alunni, inevitabilmente, mostravano velocità
diverse nell’apprendere e nell’applicare quei concetti.
Con la semplicità e la concretezza di chi nella scuola vive davvero,
si afdarono a un semplice stratagemma: chiedere agli alunni di arrivare
in classe avendo già avuto un primo contatto con l’argomento
da afrontare. Tecnologia impiegata: registrare le lezioni in classe, montarle
e pubblicarle online. Budget a disposizione: 50 dollari.
Nasceva così la Flipped Classroom.
38
LA FLIPPED CLASSROOM
Sulla Montessori, sempre attuale all’estero e di Sulla Tassonomia di Bloom molto si è scritto
nuovo di moda in Italia, basterà rilevare che uno e molto si legge di questi tempi in Rete. A tal
dei libri italiani dedicati al modello della Flipped punto che lo stesso psicologo statunitense,
Classroom – e la cosa non è sfuggita al prefatore con ironia, già nel 1994 rilevava che il suo libro,
Tullio De Mauro – con generosa persistenza pubblicato nel 1956 col titolo Taxonomy of
ripropone, all’apertura di molti paragraf, citazioni educational objectives: the classifcation of
dell’educatrice anconetana. La prima delle quali, educational goals, era uno dei testi “meno
forse, la più rappresentativa: Aiutiamoli a fare da letti e più citati” nel contesto della rifessione
soli. educativa. E ne sono testimonianza anche le
innumerevoli variazioni del modello.
È perfettamente
Produrre qualcosa di bello e interessante. Creare comprensibile che Flipnet,
l’associazione che riunisce
apprendimento
39
LA FLIPPED CLASSROOM
Lavora Lavora per gli Lavora per gli Lavora per gli
costantemente e obiettivi del obiettivi del obiettivi del
attivamente per gruppo senza gruppo con gruppo solo
Contributo al gli obiettivi del sollecitazioni; occasionali quando invitato
raggiungimento gruppo; svolge accetta e svolge sollecitazioni. a farlo.
degli obiettivi volentieri il proprio il proprio ruolo
ruolo all’interno individuale
del gruppo. all’interno del
gruppo.
40
LA FLIPPED CLASSROOM
autonomamente organizzare
e organizzare e organizzare alcune risorse dall’insegnante.
coerentemente in modo coerente di semplice
le informazioni. le informazioni. reperibilità.
Rielaborata da Pier Cesare Rivoltella, Fare didattica con gli EAS. Episodi di Apprendimento Situati, 2013
41
LA COMPETENZA DIGITALE
“L’analfabeta del ventunesimo secolo non sarà chi non sa leggere
o scrivere, sarà chi non sa imparare, dis-imparare e re-imparare.”
Alvin Tofer
«La competenza digitale presuppone l’interesse per le tecnologie digitali e il loro utilizzo con
dimestichezza e spirito critico e responsabile per apprendere, lavorare e partecipare alla società»:
così definisce la competenza digitale la Raccomandazione del Consiglio Europeo relativa alle
competenze chiave per l’apprendimento permanente del 2018.
Una definizione che ha il pregio di individuare le due estremità di questo arco voltaico:
• la dimestichezza;
• lo spirito critico.
La dimestichezza non è altro che la facilità – derivata dalla consuetudine – nell’impiegare le prin-
cipali applicazioni informatiche (trattamento di testi, fogli elettronici, banche dati, memorizzazione
e gestione delle informazioni ma anche email e strumenti della Rete).
Lo spirito critico è invece legato alla consapevolezza: consapevolezza delle opportunità e dei
potenziali rischi di applicazioni e social media; consapevolezza delle problematiche legate alla
validità e all’affidabilità delle informazioni disponibili; consapevolezza dei principi giuridici ed etici
che si pongono nell’uso interattivo delle tecnologie della società dell’informazione; consapevolezza,
infine, del ruolo che le nuove tecnologie possono assumere nei processi creativi. Ma forse –
anche – consapevolezza delle abilità cognitive oggi a rischio: come ammoniva Clifford Stoll nel
suo coraggioso Confessioni di un eretico high-tech, a chiunque oggi si trovi a transitare in un’aula
scolastica sarà evidente che i bambini non sono a disagio con la tecnologia quanto – oggi più che
mai – con la lettura esperta e la scrittura argomentativa.
Sempre l’Europa, prima nel 2013 e poi nel 2017 (con la versione 2.1), è tornata sulla definizione di
competenza digitale, parametrandola ai bisogni di cui ogni cittadino della società dell’informazione
è portatore: bisogno di informarsi, bisogno di comunicare e interagire, bisogno di creare ed espri-
mere sé stesso, bisogno di sicurezza, bisogno di gestire le difficoltà connesse alle tecnologie.
Il nuovo framework, il DigComp 2.1 (The Digital Competence Framework for Citizens), è una
suggestiva quanto intricata costruzione a 5 dimensioni:
• area;
• sotto-competenza;
• livello di abilità (proficiency);
• conoscenze, abilità e attitudini legate a ciascuna sotto-competenza;
• esempi d’uso per due differenti ambiti (professionale oppure educativo).
È bene ricordare che gli 8 livelli di proficiency, con relativi descrittori, vengono in aggiunta inca-
stonati nei 6 gradi della versione rivista da Anderson e Krathwohl della Tassonomia di Bloom
(ricordare, capire, applicare, analizzare, valutare, creare).
Nel 2017 la Commissione Europea ha pubblicato una versione specifica del framework destinata
a docenti e formatori: il DigCompEdu (European Framework for the Digital Competence of
Educators). Infatti, «l’ubiquità dei dispositivi digitali e il dovere di aiutare gli studenti a diventare
digitalmente competenti richiede che gli educatori sviluppino la propria competenza digitale»:
l’assunto di base di questo nuovo documento potrà apparire banale, ma lo è meno quando si
ricordi che lo sguardo europeo abbraccia sia il singolo individuo come cittadino sia gli Stati membri
con la loro attività legislativa e con le loro politiche scolastiche.
42
LA COMPETENZA DIGITALE
Un ultimo passaggio – e forse il più importante di tutti – è sottolineare che la competenza digitale
oggi implica qualcosa di più che essere “smanettoni”: è il fondamento di una cittadinanza attiva e
consapevole.
Lo disegna con la forza di un semplice diagramma l’Unesco nel documento Media and Information
Literacy – Curriculum for Teachers:
Democrazie e buon governo
E lo esprime con parole intense, sempre sotto l’alto patrocinio dell’Unesco, Edgar Morin:
«L’umanesimo non dovrebbe più essere portavoce dell’orgogliosa volontà di dominare l’Universo.
Dovrebbe diventare essenzialmente il portavoce della solidarietà umana, che implica una relazione
ombelicale con la natura e il cosmo. Questo significa che un modo di pensare capace di intercon-
nettere e solidarizzare le conoscenze è capace di prolungarsi in un’etica d’interconnessione e di
solidarietà tra umani. Un pensiero capace di non richiudersi nel locale (nel particolare), ma capace
di concepire gli insiemi (glo-cale), sarebbe adatto a favorire il senso di responsabilità e il senso della
cittadinanza. La riforma di pensiero avrebbe, dunque, conseguenze esistenziali, etiche e civiche».
Nel Sussidiario di Scienze-Matematica sono previsti vari strumenti e pagine specifiche dedicate alle
Competenze digitali.
SCIENZE MATEMATICA
HUB Kids con audiolibro, video, videotutorial, HUB Kids con audiolibro, video, videotutorial,
immagini commentate, questioning, esercizi, esercizi, approfondimenti, file sorgente aperti per
bacheche online e approfondimenti attività con Scratch
HUB Smart con video e audio fruibili tramite App HUB Smart con video e audio fruibili tramite App
Mappe interattive modificabili per l’esposizione orale Mappe interattive modificabili
E-book: il libro digitale – pp. 54-55 Un grafico al computer – pp. 172-173
43
IL CODING
Quasi tutti i dispositivi che utilizziamo nella nostra vita quotidiana sono controllati tramite
programmi: smartphone, tablet, videogiochi, automobili, elettrodomestici, ascensori, sportelli
bancomat...
Coding è il termine inglese che corrisponde all’italiano “programmazione”.
Il programma, in ambito informatico, è una lista sequenziale di cose da fare, la scomposizione di
un processo in azioni di base. Imparare a programmare significa quindi imparare a scomporre e a
descrivere nel dettaglio realtà anche molto complesse.
Così come non si impara a leggere e a scrivere con l’unico scopo di diventare scrittori, non si
impara a programmare esclusivamente per diventare programmatori, ma per imparare a pensare in
modo creativo, a lavorare in maniera collaborativa, a schematizzare e a capire meglio la realtà che
ci circonda.
Le nozioni di base sulla programmazione, come abbiamo detto, non necessitano di un rapporto
diretto con una macchina ma creano le condizioni perché questo rapporto possa diventare
fruttuoso in futuro. In pratica con attività unplugged gli allievi imparano a:
• scomporre un problema in sottoproblemi;
• tradurre ogni sottoproblema in una sequenza di istruzioni esprimibili con un diagramma di flusso
o con altre modalità;
• esprimere le istruzioni usando un codice;
• controllare gli errori nella procedura codificata.
Con la programmazione gli allievi acquisiscono famigliarità con l’uso di linguaggi diversi da quello
comune tenendo presente che il linguaggio di una macchina ha una specifica sintassi che non lascia
margini di errore, a differenza del nostro parlato dove è quasi sempre il contesto a determinare il
significato reale delle parole.
Rispetto al codice differenziamo tra linguaggi di tipo iconico, più adatti ai bambini, e linguaggi
testuali, orientati a una programmazione più evoluta ma accessibili anche ai più piccoli tramite
software specifici. Un esempio di questo tipo di software è Scratch in cui le istruzioni testuali sono
44
IL CODING
già scritte (e quindi si evitano gli errori di sintassi) ma bisogna riconoscerle, interpretarle, completarle
con i parametri necessari, collegarle in modo coerente fra di loro come i pezzi di un puzzle. Nel
testo sono presenti esempi di entrambi i linguaggi.
Scritto il programma in codice gli allievi fanno il debugging cioè verificano che le sequenze di
istruzioni producano il risultato voluto, e, nel caso non funzionino, intervengono per modificarle.
Questa attività ha senso anche nel momento iniziale del processo, cioè quando si scompone un
problema complesso in sottoproblemi, e soprattutto si può sfruttare in contesti diversi da quello
del coding, per esempio nel problem solving in matematica o in scienze: percorrere a ritroso una
procedura che non funziona e capire dove si inceppa è un utile esercizio che aiuta nella presa di
coscienza del proprio sapere e sviluppa capacità di controllo che sono fondamentali per costruire
abilità metacognitive negli allievi.
Il contesto in cui si inserisce questa attività è relativo alle scienze. Per classificare gli animali o
le piante si prendono in considerazione le loro caratteristiche comuni e a mano a mano che si
procede si formano categorie sempre più ristrette di specie fino ad arrivare al singolo individuo.
Questa procedura funziona se, alla fine della procedura, tutte le specie prese in considerazione
trovano una loro collocazione in un “albero
decisionale”, in pratica un diagramma ad
albero intervallato da domande pensate in
una sequenza non casuale e collocate nei
punti di snodo fra una classe e l’altra, dove
esistono delle differenze. Queste domande
variano in base al tipo di classificazione che
si vuole realizzare.
L’attività è supportata da materiali concreti
che facilitano la costruzione della procedura
e la visualizzazione dei risultati.
Obiettivi
L’attività inizia con la definizione degli obiettivi che in questo caso sono duplici:
• costruire un albero decisionale e controllare la correttezza della sequenza di istruzioni;
• imparare una strategia per controllare i propri errori ripercorrendo passo dopo passo una
procedura.
Materiali e strumenti
Piatti di plastica, fili di lana rossi e verdi, cartoncini, pennarelli, nastro adesivo, riviste con immagini
di animali.
Attivazione
Partiamo dalle caratteristiche di un animale, per esempio il lupo grigio. Spieghiamo agli alunni che
ogni vivente è stato classificato e in base a questa classificazione occupa un determinato posto in
un “albero” che contiene teoricamente tutte le specie.
Nel linguaggio scientifico ogni animale ha un nome e un... cognome che indicano il genere (Canis) e
45
IL CODING
la specie (lupus). Si usa il latino, la lingua degli antichi romani, perché un tempo questa era la lingua
condivisa dagli scienziati, quella con cui comunicavano tra di loro e queste denominazioni non
sono cambiate nel tempo. Il lupo grigio, con questa terminologia, si chiama Canis lupus. La stessa
modalità è utilizzata per le piante.
Sviluppo
Per coinvolgere maggiormente gli allievi l’attività di classificazione è proposta sotto forma di gioco.
Procuriamo i materiali necessari e facciamo realizzare tante schede con l’immagine di un animale e
il suo nome sia comune sia scientifico. Usiamo le schede descrittive di pp. 79-81, le informazioni su
altri animali presenti nelle pagine precedenti del Sussidiario oppure facciamo condurre agli alunni
brevi ricerche su altri animali di loro interesse. Facciamo riportare le informazioni su una scheda
a parte, della stessa dimensione di quella con l’immagine ma scrivendo il nome dell’animale su
una facciata e il testo sull’altra. Gli alunni utilizzeranno questo secondo schedario per controllare
l’esattezza delle risposte date alla fine del gioco.
Gli alunni costruiscono con i piatti lo schema visibile nella figura di pp. 82-83, mettendo le domande
suggerite al posto giusto, e formano le coppie di giocatori. Uno dei due giocatori, a turno, pesca una
scheda con l’immagine di un animale, la guarda e poi la dispone capovolta sul primo piatto. L’altro
alunno, che non ha visto l’immagine, pone la domanda attaccata al piatto e in base alla risposta data
dal compagno sposta la scheda nel piatto adatto. Alla fine i due bambini insieme controllano che
la scheda sia finita nel piatto giusto cioè quello corrispondente alla classe cui l’animale appartiene.
Conclusione
La conclusione è un momento di riflessione sull’esperienza condotta durante la quale si mettono in
luce gli apprendimenti; in questo caso gli allievi impareranno a chiamare la procedura di controllo
debug e proveranno ad applicarla ad altre situazioni come quella suggerita, cioè al controllo della
procedura risolutiva di un problema.
Possibili sviluppi
1. Incollando le due schede, in modo che su una facciata ci sia l’immagine e sull’altra il testo scritto,
si creano delle flash card utili per ricordare le caratteristiche degli animali: se la scheda è girata
dalla parte dell’immagine si devono dire le caratteristiche dell’animale, se invece è girata dalla
parte delle caratteristiche si deve indovinare a che animale si riferiscono. Il gioco si può fare a
coppie o a squadre stabilendo dei punteggi.
2. Due bambini hanno risolto un problema ottenendo due risultati diversi. Chi ha ragione?
Ogni alunno descrive il suo procedimento risolutivo tramite un diagramma tipo quelli che si
trovano a p. 9 del testo di matematica di quarta. Qual è la differenza tra i due diagrammi? Dove
sono diversi? Perché? Che ragionamento è stato fatto per impostare la risoluzione in quel modo?
Che cosa non funziona? Perché? Le domande chiave sono i “perché” riferiti ai punti di snodo
rappresentati dai simboli delle operazioni. Perché hai sommato questi due valori? Perché li hai
addizionati?
Svolgendo questo tipo di attività gli alunni imparano a giustificare le proprie scelte e acquisiscono
la capacità di argomentare, fondamentale per costruire la competenza matematica1.
1 “In particolare, la matematica […] contribuisce a sviluppare la capacità di comunicare e discutere, di argomentare in
modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni degli altri”, in Indicazioni nazionali per il curricolo
della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (2012) p. 51, testo ripreso nel recente documento del MIUR
Indicazioni nazionali e nuovi scenari (2018) p. 12.
46
IL CODING
Obiettivi
• Comprendere il significato di “codice”.
• Sperimentare l’uso di un codice con
semplici istruzioni di tipo iconico-
numerico.
Materiali e strumenti
Penna, matite colorate, carta quadrettata.
Attivazione
Leggiamo l’introduzione in cui il robot spiega la funzione di un codice e raccogliamo le conoscenze
degli allievi in merito a questa nuova parola. Facciamo raccontare le loro esperienze con robot
giocattolo che certamente hanno visto e probabilmente hanno potuto usare. Spieghiamo che il
robot del libro è capace di realizzare un disegno se noi gli diamo le istruzioni giuste. Dovrà identificare
un quadretto sulla griglia e poi versare nel quadretto il colore necessario.
Sviluppo
Presentate il “mondo” in cui agirà il robot “versacolori”: un piano quadrettato in cui le righe di
quadretti sono tutte numerate dall’alto verso il basso da 1 a 10... ma è possibile anche creare un
mondo più grande come quello a p. 187 di 15 × 15 quadretti oppure di altra forma, per esempio
rettangolare.
Nel testo si propongono due tipi diversi di esercizio.
A p. 186 sulla griglia 10 × 10 gli alunni devono completare le istruzioni inserendo il numero di quadretti
da contare in ogni riga con il rispettivo colore in modo da realizzare il pulcino della figura in alto.
Le prime tre righe sono compilate in modo che l’alunno capisca da solo come funziona il codice.
Lasciamo ai bambini il tempo di interpretare il codice poi poniamo delle domande: Chi ha capito
come funziona questo codice? Che cosa significa la prima istruzione Riga n. 1? E la seconda 3 con
vicino il quadratino colorato di bianco? E la successiva?
47
IL CODING
Dopo avere ricostruito tutti insieme il significato del codice, facciamo lavorare i bambini
individualmente in modo che si concentrino bene sul compito e non compiano errori. Alla fine
confrontiamo le risposte date proponendo la pagina del sussidiario alla LIM e inserendo i numeri
mancanti collettivamente. Ogni alunno farà le sue correzioni, se necessario.
Proponiamo poi il secondo esercizio: questa volta tutto il codice è dato e gli alunni devono
realizzare il disegno. Consigliamo loro di fare solo un puntino colorato nella griglia in modo da poter
eventualmente correggere.
Confrontiamo poi i disegni ottenuti dagli alunni e stimoliamoli a produrre altri disegni con la stessa
modalità lavorando in piccoli gruppi di quattro su carta quadrettata con le righe numerate (facciamo
usare poche righe inizialmente): due alunni creano un disegno colorando i quadretti e poi scrivono
le istruzioni, passano le istruzioni agli altri due che a loro volta avranno prodotto un disegno e
le istruzioni per realizzarlo. Realizzati i due disegni, gli alunni confrontano il risultato con i disegni
originali e mettono per scritto le loro osservazioni. Realizziamo un cartellone in cui esporre tutte
le opere, invitiamo gli allievi a visitare la galleria di immagini e a scrivere le loro considerazioni su dei
cartellini adesivi da porre sotto ogni opera.
Conclusione
Questa attività aiuta a capire come funzionano i pixel di uno schermo: se i quadratini diventano
molto piccoli il contorno della figura diventa continuo perché il nostro occhio non percepisce più la
quadrettatura sottostante. Un altro aspetto interessante è che accostando tre colori, rosso, verde
e blu, si producono tutti gli altri. La spiegazione di questo fenomeno è troppo complessa per i
bambini ma è importante far loro conoscere come siano composte le immagini che vedono ogni
giorno sullo schermo televisivo perché si costruiscano mentalmente un modello utile a capire in
futuro la differenza tra digitale e analogico.
In movimento
Sussidiario di Matematica pp. 188-189
48
IL CODING
Obiettivi
• Scomporre uno spostamento lungo un percorso nelle sue componenti, cioè rotazioni e traslazioni.
• Tradurre il linguaggio naturale in un linguaggio codificato dal significato univoco, comprensibile
da una macchina.
Materiali e strumenti
Un pavimento con piastrelle quadrate o cartelloni che riproducano la griglia presentata a p. 188,
quadretti colorati per segnare il percorso sulla mappa, cartellini con i tre comandi (rotazione verso
destra, rotazione verso sinistra, traslazione).
Attivazione
Gli alunni devono comprendere bene la differenza tra i due tipi di movimento, quindi è necessario
che prima lo sperimentino su loro stessi. Usando il pavimento dell’aula o una griglia predisposta
sufficientemente grande, proponiamo inizialmente situazioni “realistiche” ponendo i punti di
partenza e di arrivo nella classe stessa. La presenza dei banchi servirà per strutturare lo spazio e
quindi dare forma ai percorsi. Introduciamo subito i cartellini per segnare il percorso sul pavimento.
Un bambino esegue le istruzioni che la classe gli dà, un altro bambino attacca i cartellini con le
istruzioni alla lavagna in sequenza. Alla fine gli alunni vedranno il loro primo programma. In questa
fase è importante che gli alunni si rendano conto che la rotazione avviene mantenendo il “robot”
fermo nella stessa posizione.
Sviluppo
Per passare a situazioni più generali rappresentiamo alla lavagna uno dei percorsi fatti in classe
disegnando la griglia e colorando le caselle che lo compongono. Chiediamo agli alunni di ricomporre
il programma ponendo le istruzioni utilizzate in sequenza. Dopo questo momento collettivo di
sintesi, i bambini organizzati a coppie seguono l’esercizio di p. 188.
Per mantenere il senso di ciò che fanno e il collegamento tra linguaggio comune e codice, scriviamo
sul retro dei cartellini il loro significato come indicato nell’esercizio di p. 189.
Un passaggio importante per il coding è l’uso di istruzioni per unificare azioni ripetitive, per esempio
sostituire “avanti avanti avanti avanti” con “avanti 4”, abbinando un numero all’istruzione di base.
Oppure “ripeti 2 volte... ripeti 5 volte...” dove al posto dei puntini abbiamo la sequenza di istruzioni
da ripetere. Per esercitare gli alunni è utile il sito codeweek.it dove sono riproposte situazioni
analoghe che gli alunni possono sperimentare in modo autonomo anche a casa. In particolare nella
pagina http://codeweek.it/cody-roby-en/ sono suggeriti dei giochi da svolgere in coppia o a
squadre.
Conclusione
L’esercizio finale invita gli alunni a produrre loro stessi un percorso da codificare inserendo nella
griglia predisposta degli “ostacoli” da evitare.
Come suggerito dall’immagine di fondo pagina (un ambiente cittadino), i percorsi potrebbero
essere delle rappresentazioni di situazioni realistiche, per esempio il percorso da casa a scuola o
da casa al parco giochi. Trovare il modo di codificare un percorso di questo tipo amplia il campo
di esperienze e pone nuovi problemi, per esempio: Che cosa fare se l’angolo di rotazione non è di
90°? Occorrono nuove istruzioni...
49
IL CODING
Obiettivi
• Costruire un programma per definire le azioni di “oggetti” diversi: personaggi che si muovono,
sfondi con diverse ambientazioni, suoni per animare la situazione e renderla più realistica.
• Passare da una programmazione iconica a una testuale con dei facilitatori (in questo caso le
istruzioni sono già scritte su blocchi che vanno semplicemente assemblati in sequenza).
• Determinare la sequenza logica di una serie di istruzioni anche per tentativi ed errori.
Materiali e strumenti
Computer con connessione a Internet per utilizzare il software in modalità online oppure programma
in versione desktop, fogli e occorrente per scrivere e disegnare per preparare lo storyboard.
Attivazione
Proponiamo agli alunni di realizzare una storia utilizzando il gattino di Scratch. Aiutiamoci con il
testo e le immagini inserite nella prima parte di p. 190 che si può presentare alla LIM per dare le
informazioni di base.
Spieghiamo che nel testo è presentata una breve storia da prendere come modello per crearne di
nuove modificando personaggi e situazioni. Indirizziamo i bambini all’uso dei tutorial online https://
scratch.mit.edu/projects/editor/?tutorial=getStarted perché ricevano ulteriori informazioni
e imparino a gestire in modo autonomo il programma. Spieghiamo che nella programmazione è
importante sviluppare logicamente le diverse azioni e che per farlo è consentito sbagliare e rifare
perché il programma consente di cancellare, modificare, tornare indietro... Mostriamo queste azioni
concretamente usando il programma alla LIM in un momento collettivo.
50
IL CODING
Sviluppo
Il primo passo per creare una storia è scegliere uno Sfondo come indicato a p. 190.
La scelta di sfondi a disposizione è molto ampia: ambienti interni e esterni, luoghi specifici e
sfondi non realistici, per esempio strisce colorate o, utili per sviluppare attività matematiche, due
quadrettature differenti e il piano cartesiano.
Il secondo passo consiste nella scelta dei personaggi denominati Sprite. Per selezionarne uno seguire
le istruzioni di p. 191 in alto. Anche in questo caso la scelta è molto ampia: alcuni sono disegni, altri
fotografie, rappresentano personaggi ma anche oggetti e alcuni di essi hanno diversi “costumi” cioè
differenti posizioni o colori già incorporati, visibili passando su di essi il mouse. Questo consente
semplici animazioni.
Per esempio il battitore di baseball ha 4 costumi diversi. Nell’editor di immagini si possono fare delle
modifiche in base alle necessità della storia.
51
IL CODING
Il terzo passo consiste nell’inserire i Suoni sia usando quelli già predisposti per un certo personaggio
sia scegliendo nella libreria di suoni sia creandoli ad hoc con un registratore incorporato nel
software. Questa modalità è utile, per esempio, per far parlare i personaggi con le voci dei bambini.
Per accedere a queste funzioni si deve cliccare nell’icona in basso a sinistra nella scheda Suoni.
I suoni sono presentati con la forma dell’onda sonora e a essi si possono abbinare alcuni effetti
come l’eco. I comandi relativi ai suoni da inserire nel codice sono molteplici. In questo caso useremo
“riproduci suono ...... e attendi la fine” per cui finché il suono non è stato riprodotto il programma
non procede.
Per completare il programma si inserisce un tipo di situazione che avvii le diverse azioni, in questo
caso si clicca sulla bandierina verde. Lo stesso programma si deve inserire sia per il primo che per il
secondo personaggio in modo da farli incontrare nello stesso punto o, ancora meglio, in punti vicini
in modo che non si sovrappongano.
La papera è stata orientata correttamente usando l’editor e realizzando una simmetria assiale con
il pulsante apposito:
52
IL CODING
Il gattino si trova a (-142, 49), la papera a (167, -85). Registriamo queste coordinate per riposizionare i
due personaggi al termine dell’azione programmata usando questo comando:
53
IL CODING
Conclusione
Acquisite le nozioni di base con l’esempio del testo gli alunni vorranno inventare una loro storia.
Dovranno quindi produrre uno storyboard da tradurre poi in una sequenza di istruzioni. Per
realizzare la storia si deve definire lo sfondo da usare, i personaggi da far agire e il tipo di azioni, gli
effetti visuali, l’audio...
In rete si trovano molti esempi di “template” cioè di griglie già strutturate utili per lo storytelling;
nella figura vediamo un esempio tratto da:
http://blogs.ubc.ca/cburgoyne530/files/2012/04/storyboard-template.jpg
Visuals
Effects
Audio
Script
Visuals
Effects
Audio
Script
54
IL CODING
Incoraggiamo gli alunni ad approfondire la conoscenza del software con attività individuali da
presentare alla classe e con il “remix” cioè con la modifica di progetti già esistenti cambiando
qualche personaggio, aggiungendo o modificando qualche azione. A questo proposito è utile
attingere al repertorio che si trova sul sito ufficiale di Scratch https://scratch.mit.edu.
Per gli educatori esiste anche una Community apposita http://scratched.gse.harvard.edu in cui
scambiare progetti e trovare risorse alcune anche tradotte in Italiano per esempio:
http://scratched.gse.harvard.edu/sites/default/files/story-cards-it.pdf.
55
LE PROVE NAZIONALI INVALSI
La logica sottesa agli esercizi INVALSI si articola all’interno di tutto il progetto Cittadini del 21° se-
colo con proposte diverse, adatte a sviluppare competenze differenti, sia nei volumi per l’alunno
sia in questa Guida.
Nelle pagine del Quaderno all’interno del Sussidiario di Matematica sono presenti pagine
specifiche (Laboratorio INVALSI) che ripropongono quesiti delle Prove nazionali con svolgimento
guidato (Procedo così) ed esercizi (Provo io) da svolgere autonomamente stimolando la riflessione
autonoma o di gruppo.
Nel Quaderno del Sussidiario di Scienze numerosi esercizi sono strutturati sul modello delle prove
nazionali di italiano, testo informativo.
Nella presente Guida è inserita, infine, una simulazione di prova con quesiti sull’intero programma
di Matematica e su un argomento di Scienze.
I processi
I processi utilizzati per costruire le domande sono i medesimi utilizzati dall’INVALSI.
In Matematica:
1. conoscere e padroneggiare i contenuti specifici della Matematica;
2. conoscere e utilizzare algoritmi e procedure;
3. conoscere diverse forme di rappresentazione e passare da una all’altra;
4. risolvere problemi utilizzando strategie in ambiti diversi;
5. riconoscere in contesti diversi il carattere misurabile di oggetti e fenomeni, utilizzare strumenti
di misura, misurare grandezze, stimare misure di grandezze;
6. acquisire progressivamente forme tipiche del pensiero matematico;
7. riconoscere le forme nello spazio e utilizzarle per la risoluzione di problemi geometrici o di mo-
dellizzazione.
In Scienze:
1. comprendere un testo di argomento scientifico;
2. utilizzare strumenti, modelli e rappresentazioni nel trattamento quantitativo dell’informazione.
56
Le prove INVALSI di Inglese
Il decreto legislativo n. 62/2017, attuativo della legge 107/2015 e recante norme in materia di valu-
tazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo e per gli esami di Stato, ha introdotto,
come novità principale nella scuola primaria, la prova INVALSI di Inglese per la classe 5a. Le nuove
disposizioni sono entrate in vigore il 1° settembre 2017.
Il Ministero stabilisce che la nuova prova INVALSI d’Inglese sia strutturata in modo da valutare le
abilità di comprensione e uso della lingua, riportate dal Quadro comune di riferimento Europeo per
le lingue. Secondo le Indicazioni Nazionali, infatti, gli alunni dovrebbero uscire dalla scuola primaria
con il livello A1 del Quadro comune delle lingue. Nella pratica scolastica il livello degli alunni italiani in
realtà è spesso molto più basso. È quindi particolarmente importante che i bambini comincino pre-
sto a familiarizzare anche con i test INVALSI d’Inglese in modo da raggiungere lo standard richiesto.
La prima prova INVALSI d’Inglese ha avuto luogo il 3 maggio 2018: fino a quella data, quindi, non se
ne conoscevano esattamente le caratteristiche. Il 9 novembre 2017, però, l’Istituto Nazionale per la
Valutazione aveva pubblicato un documento che ne illustrava le linee guida.
Di seguito le caratteristiche principali previste dall’INVALSI che sono state utilizzate nella realizza-
zione delle prove proposte negli Eserciziari e in questa Guida.
• La prova INVALSI d’Inglese ha la durata di 1 ora. Essa si compone di due parti di 30 minuti ciascu-
na: Reading e Listening. Tra una parte e l’altra è prevista una pausa di 15 minuti.
• La prova di Reading propone 3 o 4 testi in lingua che l’alunno deve leggere e comprendere in
autonomia.
I testi vanno da semplici frasi a brani di massimo 110 parole: si tratta di situazioni familiari ai bambini
(costruire qualcosa, leggere una locandina, interpretare immagini...). Ogni testo presenta fino a un
massimo di 8 item.
• Per il Listening sono previsti 3 o 4 compiti, costituiti da brani in inglese della durata massima di
due minuti.
Anche i contenuti delle prove di ascolto presentano situazioni familiari con brani autentici. Per ogni
brano sono presenti da un minimo di 3 a un massimo di 8 domande di comprensione. Ogni testo
sarà preceduto e seguito da una pausa di 20 secondi, la prima per osservare la prova, la seconda per
il completamento e la verifica delle risposte da parte dell’alunno.
• Il layout è user friendly con domande e testo affiancati. I comandi sono sempre in lingua, ma
usano un linguaggio standardizzato e noto ai bambini. Tutte le prove hanno sempre un esempio.
• Le tipologie degli esercizi sono varie: scelta multipla, matching, risposte brevi univoche, vero,
falso e non dato, sequenze da riordinare…
• Le indicazioni dell’INVALSI esplicitano che non sono presenti attività sugli aspetti formali della
lingua (esercizi di tipo grammaticale); i test si concentrano infatti sulle competenze comunicative
ricettive.
In analogia con quanto previsto per le prove INVALSI di Italiano e Matematica, per gli alunni disabili
e per quelli con DSA sono previste delle misure compensative o dispensative, in armonia con quan-
to riportato sul PEI e sul PDP di ciascun alunno (art. 11, c. 4 del D. Lgs. 62/2017 e nota MIUR 1865 del
10.10.2017).
Quando prevista, nell’HUB Kids la funzione Dizionario di lingua permette di trovare la traduzione in
italiano delle parole inglesi.
All’interno di questa Guida, insieme alle due prove INVALSI al termine delle due sezioni sulle Lezioni
animate, presentiamo due schede di Reading (una di Scienze e una di Matematica) da somministrare
agli alunni, che contengono le caratteristiche richieste dal MiUR per le prove INVALSI di Inglese.
57
IL MIO LAPBOOK
Per il progetto Cittadini del 21° secolo si è scelto di sviluppare la messa in atto delle competenze
anche attraverso la progettazione e realizzazione di lapbook. Questo nuovo strumento didattico
infatti permette di mettere in campo differenti competenze stimolando al contempo la creatività
degli alunni, un ambito fondamentale non solo per la scuola Primaria, ma anche come competenze
del XXI secolo.
Un lapbook è una cartelletta che può
avere forme e dimensioni diverse in cui
vengono raccolte, in minibook o template
realizzati con forme e caratteristiche
varie, le informazioni essenziali relative
a un argomento di studio. Può essere
considerato come una mappa concettuale
tridimensionale e interattiva e in quanto
tale può essere costruito in itinere mentre
si affronta un argomento di studio o al
termine come strumento di sintesi.
58
IL MIO LAPBOOK
La manualità è fortemente chiamata in causa. Pertanto il lapbook si presenta come un oggetto che
può sollecitare abilità diverse e valorizzare stili di apprendimento diversi.
Anche la sfera motivazionale e affettiva è molto coinvolta: i bambini sono impegnati a realizzare
qualcosa che sentono fortemente come un loro prodotto, che hanno pensato e organizzato in
modo a loro congeniale e pertanto risulterà particolarmente utile nel suo utilizzo, ad esempio nella
fase di ripasso o di memorizzazione dei contenuti.
La realizzazione di un lapbook offre inoltre ottime opportunità di praticare esperienze di lavoro
cooperativo: realizzare insieme ai compagni un lapbook significa confrontare idee, negoziare,
discutere per trovare le strategie più opportune, dare individualmente il proprio apporto per la
realizzazione del prodotto in base anche alle proprie attitudini e peculiarità e questo fa sì che
realizzare un lapbook si connoti anche come un lavoro altamente inclusivo.
Il lapbook può ovviamente essere utilizzato per la presentazione ad altri di contenuti appresi.
Realizzare un lapbook significa svolgere un autentico compito di realtà: le conoscenze e le abilità
acquisite vengono orchestrate per affrontare un compito nuovo, mirato alla realizzazione di un
prodotto in cui sono chiamate in causa anche capacità di relazionarsi e di riflettere sul proprio
operato valutando il proprio lavoro.
* Dall’HUB Kids alunno è possibile scaricare i modelli per realizzare i lapbook proposti.
59
PROGETTARE PER COMPETENZE
Le competenze di Cittadini del 21° secolo
Nel percorso di Scienze e Matematica di Cittadini del 21° secolo, l’alunno, messo al centro del
processo di apprendimento, diventa protagonista della costruzione del suo sapere, acquisisce
abilità e conoscenze e matura gradualmente le competenze.
L’acquisizione delle competenze si sviluppa in parallelo alla conoscenza di sé, all’autostima e
all’autonomia personale grazie all’uso di specifiche strategie cognitive e metacognitive.
Questo percorso, proprio per la sua natura dimensionale e inclusiva, fornisce strumenti e modalità
di ricerca per promuovere e ottimizzare il lavoro a coppie e di gruppo: le operative Discutendo
s’impara, Lavoriamo insieme, Lavoriamo a coppie, i compiti di realtà e i lapbook stimolano lo
sviluppo delle competenze relazionali, l’intenzionalità comunicativa e l’operatività condivisa.
Il filo conduttore del testo è un percorso integrato di apprendimento che, gradualmente, aiuta
il bambino a imparare per diventare un cittadino del 21° secolo, ovvero una persona in grado di
leggere e interpretare il passato, capire il presente e progettare un futuro migliore per se stesso e
per il Pianeta.
Nelle pagine e rubriche Cittadini del 21° secolo di Scienze si fanno approfondimenti con la realtà
attuale, tenendo presenti anche traguardi futuri, al cui riguardo vengono presentati alcuni degli
obiettivi dell’Agenda 2030: si tratta di alcune pagine di verifica delle competenze di cittadinanza
in cui, oltre alla chiarificazione del lessico e degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile, si valorizza
l’esperienza vissuta dai bambini, si stimola a fare proposte per il futuro.
Tutto questo percorso formativo è inserito in un adeguato e graduale processo di digitalizzazione
attraverso le pagine dedicate al coding, alle competenze digitali e ai numerosi richiami a prodotti
multimediali fruibili online (bacheca online, HUB Kids, video per le attività di flipped classroom ecc.),
in cui il bambino, opportunamente guidato, possa acquisire consapevolezza di questi strumenti e
farne uso con sempre maggiore autonomia e senso critico.
60
PROGETTARE PER COMPETENZE
Rimangono invariate le modalità di ammissione degli alunni alla classe successiva nella Scuola
Primaria. L’articolo 9 del Decreto Legislativo n. 62/2017 indica poi la finalità e i tempi di rilascio della
certificazione delle competenze, che dev’essere redatta in sede di scrutinio finale e rilasciata alle
alunne e agli alunni al termine della classe 5a della scuola primaria.
Il decreto precisa che i modelli sono adottati con provvedimento del Ministro dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca e che i principi generali per la loro predisposizione fanno riferimento
al profilo dell’alunno (così come definito dalle Indicazioni nazionali per il curricolo), alle competenze
chiave individuate dall’Unione europea e alla descrizione dei diversi livelli di acquisizione delle
competenze medesime.
Il modello nazionale di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria è allegato
al Decreto Ministeriale del 3 ottobre 2017 n. 742 e rappresenta il punto di arrivo della sperimentazione
triennale avviata nel 2015. Il nuovo modello ministeriale consente anche di valorizzare eventuali
competenze ritenute significative dai docenti della classe o dal consiglio di classe, sviluppate in
situazioni di apprendimento non formale e informale.
La certificazione della classe 5a va letta nel quadro di un processo a lungo termine che ha come
traguardo finale la maturazione delle competenze attese al termine del processo formativo dell’obbligo.
* Dall’HUBKids è possibile scaricare il fac-simile della Certifcazione delle competenze al termine della Scuola Primaria.
61
PROGETTARE IL PIANO ANNUALE
PER COMPETENZE
Il concetto di competenza
Già da alcuni anni, gli insegnanti sono chiamati a progettare il piano annuale per competenze. Ma
che cosa si intende con il termine competenza? Nel corso degli anni ci sono stati lunghi dibattiti tra
pedagogisti e responsabili delle politiche scolastiche che hanno portato a definizioni molto diverse
del concetto di competenza.
• La competenza è la “capacità di far fronte a un compito, o a un insieme di compiti, riuscendo
a mettere in moto e a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a
utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo” (Pellerey, 2001).
• La competenza è “un saper fare personalizzato basato su conoscenze e abilità, applicato a
compiti unitari in situazione” (Puricelli, 2003).
• Le competenze sono “strategie contestualizzate finalizzate alla risoluzione di problemi complessi.
Hanno per elementi costitutivi un insieme strutturato di conoscenze e abilità, la finalizzazione al
raggiungimento di uno scopo e un contesto in cui tale insieme è applicato” (Rossi e Wassermann, 2003).
Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo
personali, l’occupabilità, l’inclusione sociale, uno stile di vita sostenibile, una vita fruttuosa in
società pacifiche, una gestione della vita attenta alla salute e la cittadinanza attiva”.
Il sistema educativo si deve basare sulle competenze perché solo un percorso formativo che aiuti
i bambini e i ragazzi a padroneggiarle può garantire loro un futuro da adulti consapevoli.
Le competenze possono assicurare ai giovani un apprendimento duraturo: imparare a comunicare
nella madrelingua e nelle lingue straniere, ragionare in modo matematico, applicare il metodo
scientifico in attività quotidiane, sfruttare criticamente le potenzialità delle nuove tecnologie,
collaborare con gli altri per un progetto comune; tutto questo e altro ancora porterà ciascun
individuo a essere un cittadino consapevole del proprio sé e della realtà che lo circonda.
63
PROGETTARE PER COMPETENZE
CLASSE 4a
3) COMPETENZA IN SCIENZE, TECNOLOGIE E INGEGNERIA
Per competenza in scienze si intende la capacità di spiegare il mondo che ci circonda usando l’insieme
delle conoscenze e delle metodologie, comprese l’osservazione e la sperimentazione, per identificare
le problematiche e trarre conclusioni che siano basate su fatti empirici, e alla disponibilità a farlo. Le
competenze in tecnologie e ingegneria devono contribuire a dare risposta ai desideri o ai bisogni avvertiti
dagli esseri umani, far comprendere i cambiamenti determinati dall’attività umana e la responsabilità
individuale del cittadino.
CURRICOLO DI SCIENZE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE AL TERMINE CONTENUTI E ATTIVITÀ
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
DELLA SCUOLA PRIMARIA DEL PROGETTO
(INDICAZIONI NAZIONALI 2012)
• L’alunno sviluppa atteggiamenti Oggetti, materiali CONTENUTI
di curiosità e modi di guardare e trasformazioni Oggetti, materiali e trasformazioni
il mondo che lo stimolano a • Individuare, nell’osservazione • Le fasi del metodo scientifico.
cercare spiegazioni di quello che di esperienze concrete, alcuni • Gli scienziati e le discipline.
vede succedere. concetti scientifici quali: • Gli strumenti degli scienziati.
• Esplora i fenomeni con un dimensioni spaziali, peso, peso • Oggetti, materiali e proprietà.
approccio scientifico: con l’aiuto specifico, forza, movimento, • Atomi e molecole.
dell’insegnante, dei compagni, pressione, temperatura, calore, • Legami tra atomi, legami tra
in modo autonomo, osserva ecc. molecole.
e descrive lo svolgersi dei • Cominciare a riconoscere • Formule chimiche.
fatti, formula domande, anche regolarità nei fenomeni e a • Calore e temperatura.
sulla base di ipotesi personali, costruire in modo elementare il • Trasformazioni fisiche (soluzioni,
propone e realizza semplici concetto di energia. passaggi di stato)
esperimenti. • Osservare, utilizzare e, quando • Trasformazioni chimiche (reazioni).
• Individua nei fenomeni è possibile, costruire semplici
Osservare e sperimentare sul campo
somiglianze e differenze, strumenti di misura: recipienti
• I legami tra viventi e ambiente.
fa misurazioni, registra dati per misure di volumi/capacità,
• Ecosistema, fattori fisici
significativi, identifica relazioni (bilance a molla, ecc.) imparando
dell’ambiente, equilibrio
spazio/temporali. a servirsi di unità convenzionali.
ambientale e reti alimentari.
• Individua aspetti quantitativi • Individuare le proprietà di alcuni
• Vivere nel mare: un esempio di
e qualitativi nei fenomeni, materiali come, ad esempio:
ambiente marino.
produce rappresentazioni la durezza, il peso, l’elasticità,
• Vivere in un bosco: un esempio di
SCIENZE
64
PROGETTARE PER COMPETENZE
SCIENZE
• tabella di autovalutazione;
• verifiche cognitive (quaderno
Cognitivamente);
• verifiche formative (in Guida).
Esposizione orale – Dalla mappa
al testo
Avvio alla:
• lettura, manipolazione,
costruzione di mappe;
• sintesi degli argomenti dell’unità.
65
PROGETTARE PER COMPETENZE
3) COMPETENZA MATEMATICA
La competenza matematica è la capacità di sviluppare e applicare il pensiero e la comprensione matematici
per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza della
competenza aritmetico-matematica, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che sulla
conoscenza. La competenza matematica comporta, a differenti livelli, la capacità di usare modelli matematici
di pensiero e di presentazione (formule, modelli, costrutti, grafici, diagrammi) e la disponibilità a farlo.
CURRICOLO DI MATEMATICA
NUMERI
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE AL TERMINE CONTENUTI E ATTIVITÀ
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
DELLA SCUOLA PRIMARIA DEL PROGETTO
(INDICAZIONI NAZIONALI 2012)
• Sviluppa un atteggiamento • Leggere, scrivere, confrontare e CONTENUTI
positivo rispetto alla matematica, ordinare i numeri fino a 999 999. • Numeri naturali e relazioni fra
attraverso esperienze • Acquisire il concetto di numeri.
significative, che gli hanno frazione e la corrispondente • Il periodo delle migliaia.
fatto intuire come gli strumenti rappresentazione simbolica. • Operazioni: proprietà e calcolo
matematici che ha imparato a • Operare con le frazioni. mentale.
utilizzare siano utili per operare • Leggere, scrivere, confrontare e • Algoritmi delle operazioni;
nella realtà. ordinare i numeri decimali. addizioni e sottrazioni in colonna
• L’alunno si muove con sicurezza • Utilizzare numeri naturali, numeri con numeri interi e decimali;
nel calcolo scritto e mentale con decimali e frazioni per descrivere moltiplicazioni e divisioni per
i numeri naturali. situazioni quotidiane. 10, 100, 1000 con numeri interi
• Riconosce e utilizza • Eseguire le quattro operazioni e decimali; moltiplicazioni e
rappresentazioni diverse di con sicurezza, valutando divisioni in colonna con numeri
oggetti matematici (numeri l’opportunità di ricorrere al interi e decimali.
decimali, frazioni, scale di calcolo mentale o scritto a • Unità frazionaria, frazioni
riduzione ecc.). seconda delle situazioni. complementari, proprie, improprie,
apparenti, equivalenti; frazioni di
un numero.
• Numeri decimali: decimi, centesimi
e millesimi; decimali sulla linea dei
numeri; confrontare e ordinare
numeri decimali; frazioni decimali.
MISURE, SPAZIO E FIGURE
• Riconosce e rappresenta forme • Utilizzare le principali unità CONTENUTI
del piano e dello spazio, relazioni di misura per lunghezze, Misure
e strutture che si trovano in angoli, aree, capacità, pesi per • Misure di lunghezza.
natura o che sono state create effettuare stime e misure. • Misure di peso (peso lordo, peso
dall’uomo. • Passare da un’unità di misura a netto e tara).
• Descrive, denomina e classifica un’altra, limitatamente alle unità • Misure di capacità.
figure in base a caratteristiche di uso più comune, anche nel • Misure di valore: l’euro.
geometriche, ne determina contesto del sistema monetario. • Costo unitario e costo totale.
misure, progetta e costruisce • Confrontare e misurare • Spesa, ricavo e guadagno.
modelli concreti di vario tipo. angoli utilizzando proprietà e • Misure di tempo.
MATEMATICA
66
PROGETTARE PER COMPETENZE
CONTENUTI E ATTIVITÀ
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
DEL PROGETTO
• Riprodurre una figura in base a • Misure di superficie.
una descrizione utilizzando gli • Figure equiestese e congruenti.
strumenti opportuni. • Superficie e area di triangoli e
• Riconoscere figure ruotate, quadrilateri.
traslate, riflesse. • Isometrie: simmetria, traslazione
• Calcolare il perimetro di una figura e rotazione.
utilizzando le più comuni formule. • Triangoli e quadrilateri.
• Calcolare l’area di quadrilateri e • Perimetro dei quadrilateri e
triangoli per scomposizione o figure isoperimetriche.
utilizzando le più comuni formule.
PROBLEMI, RELAZIONI, DATI E PREVISIONI
• Legge e comprende testi che • Rappresentare relazioni e dati e CONTENUTI
coinvolgono aspetti logici e utilizzare le rappresentazioni per Problemi
matematici. ricavare informazioni. • Il testo e la domanda. I dati.
• Riesce a risolvere facili problemi • Usare le nozioni di moda e di • La rappresentazione grafica.
in tutti gli ambiti di contenuto, media aritmetica, se adeguata • La pianificazione della soluzione.
mantenendo il controllo sia alla tipologia dei dati a • Coding e problemi informatici.
sul processo risolutivo sia sui disposizione. Relazioni, dati e previsioni
risultati. • In situazioni concrete, di una • Relazioni.
• Descrive il procedimento seguito coppia di eventi intuire e • Classificazioni.
e riconosce strategie di soluzione cominciare ad argomentare qual • L’indagine statistica.
diverse dalla propria. è il più probabile, dando una • Istogrammi e ideogrammi.
• Costruisce ragionamenti prima quantificazione nei casi • La moda e la media.
formulando ipotesi, sostenendo più semplici, oppure riconoscere • Calcolo delle probabilità.
le proprie idee e confrontandosi se si tratta di eventi ugualmente • Previsioni.
con il punto di vista di altri. probabili. • Certo, probabile, impossibile.
• Ricerca dati per ricavare
ATTIVITÀ
informazioni e costruisce
Comprensione e
rappresentazioni (tabelle e
approfondimento:
grafici). Ricava informazioni • esercizi Provo io;
anche da dati rappresentati in • esercizi Nella realtà.
tabelle e grafici.
• Quantifica, in casi semplici, Consolidamento:
situazioni di incertezza. • Quaderno dei compiti;
• Studiare con la mappa.
Pagine di approfondimento:
• Fare per capire;
• Matematica-Storia;
• Competenze digitali;
• Coding;
• CLIL.
Confronto e ricerca-azione:
• Lavoriamo insieme;
• Lavoriamo a coppie;
• Flipped Classroom;
MATEMATICA
• Compiti di realtà;
• Laboratori INVALSI.
Verifica e valutazione:
• Verifiche saperi di base e
Verifiche formative;
• Verifiche di competenze e di
cittadinanza.
67
PROGETTARE PER COMPETENZE
68
PROGETTARE PER COMPETENZE
2) COMPETENZA MULTILINGUISTICA
Per competenza multi-linguistica si definisce la capacità di utilizzare diverse lingue in modo appropriato
ed efficace allo scopo di comunicare e condivide le abilità principali con la competenza alfabetica come
comprendere, esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale
sia scritta in una gamma appropriata di contesti sociali e culturali a seconda dei desideri o delle esigenze
individuali.
TUTTI I CURRICOLI
CONOSCENZE, ABILITÀ E ATTEGGIAMENTI
ATTIVITÀ E CONTENUTI
ESSENZIALI (DALLA RACCOMANDAZIONE
DEL PROGETTO
DEL CONSIGLIO – MAGGIO 2018)
• Conoscenza del vocabolario. • CLIL – INVALSI di Inglese.
• Sviluppo delle abilità essenziali come la capacità di • WORD LIST CLIL.
TUTTI I CURRICOLI
comprendere messaggi orali, iniziare, sostenere e
concludere conversazioni, leggere, comprendere
e redigere testi, a livelli diversi di padronanza in
diverse lingue, a seconda delle esigenze personali.
69
PROGETTARE PER COMPETENZE
4) COMPETENZA DIGITALE
La competenza digitale presuppone l’interesse per le tecnologie digitali e il loro utilizzo con dimestichezza
e spirito critico e responsabile per apprendere, lavorare e partecipare alla società. Essa comprende
l’alfabetizzazione informatica e digitale, la comunicazione e la collaborazione, l’alfabetizzazione mediatica, la
creazione di contenuti digitali, la sicurezza, la risoluzione di problemi e il pensiero critico.
TUTTI I CURRICOLI
CONOSCENZE, ABILITÀ E ATTEGGIAMENTI
ATTIVITÀ E CONTENUTI
ESSENZIALI (DALLA RACCOMANDAZIONE
DEL PROGETTO
DEL CONSIGLIO – MAGGIO 2018)
• Conoscenza del funzionamento e utilizzo di base di • Attività di ricerca autonome degli allievi con
diversi software. l’utilizzo di Internet.
• Sviluppo di un approccio critico nei confronti • Creazione di presentazioni o altri prodotti con
TUTTI I CURRICOLI
Attività STEAM
SCIENZE
• Il riciclo dell’acqua
• Crea il tuo animale!
• Costruire strutture
• Un braccialetto di cristalli
• Una reazione particolare
MATEMATICA
• Contatori e calcolatrici
• Arte di linee e di forme
Coding
SCIENZE
• Coding: Errori sotto controllo
MATEMATICA
• Che… combinazione!
• Un codice per disegnare
• In movimento
• Un saluto tra amici
70
PROGETTARE PER COMPETENZE
TUTTI I CURRICOLI
• Sviluppo della capacità di concentrarsi, di gestire • Produzione di mappe per organizzare le
la complessità, di riflettere criticamente e di conoscenze.
prendere decisioni, sia in modalità collaborativa sia • Traduzione di mappe in testi sequenziali.
in maniera autonoma. • Verifiche formative a fine unità.
• Sviluppo della abilità di organizzare, valutare e
condividere il proprio apprendimento, perseverare SCIENZE
e cercare sostegno per raggiungere gli obiettivi • Dalla mappa al testo
sapendo come gestire l’incertezza e lo stress, saper • Flipped Classroom: Facciamo... la differenza!
comunicare costruttivamente in ambienti diversi, • Flipped Classroom: Costruiamo una mini serra
collaborare nel lavoro in gruppo e negoziare. • Lapbook: I cicli in natura
• Atteggiamento improntato ad affrontare i problemi • Tabella di autovalutazione
per risolverli sia per il processo di apprendimento
sia per la capacità di gestire gli ostacoli e i MATEMATICA
cambiamenti. • Verifiche formative a fine unità
• Studiare con la mappa
• Flipped Classroom: Al ritmo di frazioni
• Flipped Classroom: Disegno e tassellazioni
• Tabella di autovalutazione
71
PROGETTARE PER COMPETENZE
• Conoscenza degli obiettivi, dei valori, dei sistemi • Osservazioni ambientali e studio delle relazioni tra
sostenibili, in particolare dei cambiamenti climatici viventi e ambiente.
e demografici a livello globale e delle relative cause. • Discussioni in classe e nei piccoli gruppi.
• Conoscenza dell’integrazione europea, unitamente
alla consapevolezza della diversità e delle identità Pagine del Sussidiario dedicate agli
culturali in Europa e nel mondo. OBIETTIVI PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE
• Capacità di impegnarsi efficacemente con gli altri DELL’AGENDA ONU 2030
per conseguire un interesse comune o pubblico,
come lo sviluppo sostenibile della società. SCIENZE
• Sostegno della diversità sociale e culturale, della • Acqua pulita e igiene
parità di genere e della coesione sociale, di stili di • La vita sott’acqua e sulla Terra
vita sostenibili, della promozione di una cultura • Ecosistemi
di pace e non violenza, nonché della disponibilità
a rispettare la privacy degli altri e a essere MATEMATICA
responsabili in campo ambientale. • Povertà zero
• Fame zero
72
PROGETTARE PER COMPETENZE
7) COMPETENZA IMPRENDITORIALE
La competenza imprenditoriale si riferisce alla capacità di agire sulla base di idee e opportunità e di
trasformarle in valori per gli altri. Si fonda sulla creatività, sul pensiero critico e sulla risoluzione di problemi,
sull’iniziativa e sulla perseveranza, nonché sulla capacità di lavorare in modalità collaborativa al fine di
programmare e gestire progetti che hanno un valore culturale, sociale o finanziario.
TUTTI I CURRICOLI
CONOSCENZE, ABILITÀ E ATTEGGIAMENTI
ATTIVITÀ E CONTENUTI
ESSENZIALI (DALLA RACCOMANDAZIONE
DEL PROGETTO
DEL CONSIGLIO – MAGGIO 2018)
• Consapevolezza che esistono opportunità e • Attività a coppie e di gruppo
contesti diversi nei quali è possibile trasformare le • Lavoriamo a coppie
idee in azioni. • Lavoriamo insieme
TUTTI I CURRICOLI
• Conoscenza e comprensione degli approcci di • Discutendo s’impara
programmazione e gestione dei progetti.
• Sviluppo della creatività, che comprende
immaginazione, pensiero strategico e risoluzione
dei problemi.
• Capacità di lavorare sia individualmente sia in
gruppo, di mantenere il ritmo dell’attività.
• Capacità di comunicare e negoziare efficacemente
con gli altri e saper gestire l’incertezza, l’ambiguità
e il rischio.
• Capacità di motivare gli altri, di valorizzare le loro
idee, di provare empatia e di prendersi cura delle
persone e del mondo, e di accettare responsabilità.
73
MODELLO PER L’ANIMAZIONE
DELLE UNITÀ
Nelle pagine seguenti verranno sviluppate le proposte di “lezioni animate”, relative a tutte le unità
del Sussidiario, secondo la struttura descritta qui di seguito.
Ciascuna animazione viene preceduta da una tabella di programmazione in cui si definiscono
gli obiettivi minimi dell’esperienza, la previsione di massima dei tempi di lavoro, l’indicazione
sull’ambiente più idoneo o su come predisporre uno spazio adeguato all’attività, l’elenco dei
materiali occorrenti per condurre la lezione ed eventuali soluzioni organizzative utilizzabili.
La lezione viene quindi articolata in tre fasi, a loro volta modulate in step, al fine di sviluppare
le diverse unità in maniera completa ed esaustiva, integrando tutti gli alunni, da quelli con BES
alle eccellenze, e di trattare ciascun argomento in un più ampio contesto sia conoscitivo che
concettuale, attraverso approfondimenti disciplinari e interdisciplinari.
FASE 1 – ATTIVAZIONE
Nelle pagine seguenti si descrivono in dettaglio le finalità e i modi (anche in relazione ai materiali
del Sussidiario) con cui l’insegnante può sviluppare la propria lezione, su qualsiasi argomento
desideri, così da lavorare in piena consapevolezza e autonomia.
74
LE LEZIONI ANIMATE
75
LE LEZIONI ANIMATE
76
LE LEZIONI ANIMATE
77
LE LEZIONI ANIMATE
CONFRONTO (In che cosa assomiglia a...? Quali elementi lo distinguono da…?)
Obiettivo formativo – Favorire nel bambino la capacità di cogliere nessi e relazioni, di fare
collegamenti, abituandolo a decontestualizzare gli apprendimenti disciplinari e a utilizzarli
in modo trasversale per un apprendimento significativo e reticolare.
78
LE LEZIONI ANIMATE
79
LE LEZIONI ANIMATE
GUIDA per l’insegnante Utilizziamo le schede della Guida dedicate alla Verifica
Verifica sommativa sommativa e registriamo i risultati di ogni alunno utilizzando
l’apposita rubrica: ci saranno utili per un confronto nel corso
dell’anno scolastico. Tale confronto ci permetterà
di delineare il percorso di ciascuno.
Per una visione completa della situazione della classe,
possiamo costruire una griglia con i nomi dei bambini
nella prima colonna e gli indicatori nella prima riga.
Per ogni indicatore registriamo il livello di ciascun bambino.
80
IL METODO SCIENTIFICO
Sussidiario di Scienze pp. 2-5
PROGRAMMAZIONE
TEMPI MATERIALI CONTENUTI DIGITALI
In classe • Sussidiario di Scienze HUB Kids:
2 lezioni da 2 ore in classe • Quaderno per la valutazione • Audiolibro
• Testi semplificati e studio • DJ dizionario integrato
A casa assistito – Scienze e Tecnologia online
Le lezioni richiedono anche • Un cartellone per il brain storming • Esercizi
alcune ore di tempo (da 1 a 2) iniziale • Video
per l’esercitazione individuale, • Alcuni strumenti scientifici: lenti, • Bacheca online
da svolgere a casa come microscopio, strumenti di misura • Approfondimenti
consolidamento di quanto è stato a disposizione della scuola
spiegato e presentato in classe.
SOLUZIONI ORGANIZZATIVE
• Conversazioni e discussioni
collettive
• Lavoro di gruppo
• Esercitazioni individuali
OBIETTIVI
• Gli obiettivi di questa unità sono trasversali a tutti i contenuti sviluppati nel testo e vanno quindi riferiti ai
traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria.
Il metodo scIentIfIco
Il metodo scientifico o meglio “sperimentale” si articola in diverse fasi che si ripetono
ciclicamente e partono sempre da una domanda, un problema che lo scienziato si pone dopo
aver osservato dei fenomeni che avvengono nel mondo reale. Le Indicazioni nazionali di Scienze
richiamano il metodo con cui nel tempo si è costruita “la moderna conoscenza scientifica del
mondo” e cioè attraverso:
• l’osservazione dei fatti;
• la loro interpretazione;
• la ricerca di spiegazioni;
• la costruzione di modelli, non dati una volta per tutte, ma suscettibili di revisione e di
riformulazione. SCIENZE
Per un insegnamento efficace delle Scienze la classe deve trasformarsi in una piccola comunità
scientifica che adotta gli stessi metodi degli scienziati. L’insegnante quindi stimola gli alunni a
osservare fenomeni che avvengono nel mondo reale, a porsi domande, a formulare congetture
per spiegare i fatti osservati e a trovare metodi adatti per confermare o meno le spiegazioni
scaturite dalla loro mente. Per conoscere il mondo non basta osservare.
Citando Galileo, occorrono anche “sensate esperienze”, cioè esperimenti pensati ad hoc, e
“necessarie dimostrazioni”, cioè argomentazioni valide per tutti.
Gli allievi attraverso esperienze concrete ed emblematiche imparano i fondamenti delle scienze
naturali e sperimentali, unificate da un comune metodo di indagine. Imparano anche a usare
gli strumenti degli scienziati (lenti, microscopi e strumenti di misura) per acquisire i dati oggettivi
necessari a supportare le loro argomentazioni.
81
LEZIONE ANIMATA: IL METODO SCIENTIFICO
FASE 1 • ATTIVAZIONE
SUSSIDIARIO AnAmnesi
di SCIENZE • Il testo introduttivo serve per aprire il discorso sul metodo scientifico
p. 1 richiamando alla memoria dei bambini le esperienze fatte gli anni precedenti
e puntualizzando i diversi momenti:
– osservare un fenomeno e porsi un problema;
– cercare spiegazioni e formulare ipotesi;
– cercare una regola;
– documentare la ricerca;
– verificare la regola.
• Prendiamo in mano i quaderni degli anni passati e sfogliamoli con gli allievi.
Individuiamo alcuni problemi non risolti e domande interessanti formulate ma
rimaste senza risposta. Concludiamo esponendo il piano di lavoro di questo
anno scolastico (facciamo riferimento all’indice del Sussidiario a p. 1).
motivAzione
• Partiamo dai ricordi degli allievi e scriviamo su un cartellone quali attività sono
state svolte negli anni precedenti seguendo il metodo scientifico. Facciamo
notare come, attraverso esperienze concrete, alcune loro idee siano state
confermate. Ricordiamo come abbiano documentato le loro osservazioni
e le loro scoperte per comunicarle alla classe.
DIDATTICA Agli alunni con BES, in particolare se segnalato nel PdP, o qualora ci sembri
INCLUSIVA necessario (per esempio nelle prime fasi di studio autonomo), possiamo proporre,
in accordo con genitori, di svolgere lo studio personale sui Testi semplificati
Testi semplificati
e studio assistito – Scienze e Matematica. Appena possibile, però, sospenderemo
e studio assistito l’uso di questi facilitatori per avviare il bambino verso l’autonomia.
– Scienze e
Matematica p. 2
AUDIOLIBRO L’uso dell’audiolibro del Sussidiario sarà di particolare aiuto non solo per alunni con
DSA, ma anche per i bambini non italofoni o comunque con basse competenze
linguistiche, non solo per superare l’ostacolo presentato dalla lettura ma anche per
aiutarli a migliorare le proprie abilità di espressione orale.
p. 2 • Spieghiamo agli alunni che le esperienze concrete che si faranno durante l’anno a
piccoli gruppi dovranno essere documentate per comunicarne alla classe i risultati.
La classe, quindi, agirà come una comunità scientifica con il compito di validare ciò
che ogni gruppo avrà sperimentato. Questo approccio ha lo scopo di stimolarli a
produrre documentazioni ben fatte perché dovranno essere sottoposte al vaglio
di “giudici” molto severi... i compagni e le compagne!
• Leggiamo con il gruppo classe il secondo paragrafo di p. 2.
• Focalizziamo l’attenzione degli alunni su “come agiscono” Carlo e Maryam
nei vari momenti, quali strumenti usano, quali ragionamenti fanno...
Lasciamo che i bambini mettano a confronto questa esperienza con le loro
esperienze personali, trovando tratti comuni oppure fasi mancanti.
HUB KIDS
Video: Il metodo
scientifico
É
82
LEZIONE ANIMATA: IL METODO SCIENTIFICO
DIDATTICA • Prepariamo dei cartelli con le scritte delle varie fasi del metodo e diamo agli alunni
INCLUSIVA il compito di segnare con uno stacco il passaggio da una fase all’altra.
Dovranno inventare dei movimenti (passi, giravolte...), leggere il testo del cartello
e farlo passare davanti ai compagni spettatori.
• La recita può essere proposta anche ad alunni della classe terza della stessa scuola
e costituisce un valido avvio delle attività di Scienze.
SUSSIDIARIO • Facciamo scegliere agli alunni uno scienziato fra quelli di cui si è parlato in classe o
di SCIENZE di cui hanno raccolto informazioni.
SCIENZE
p. 3 Poi chiediamo di raccontare per iscritto una giornata tipo di uno di loro oppure un
Costruisco momento particolare della loro vita (per esempio, la vincita di un premio Nobel).
le competenze
SUSSIDIARIO • Per ripassare quanto proposto finora e consolidare le conoscenze, proponiamo gli
di SCIENZE esercizi di pp. 4-5. Stimoliamo gli alunni a una costante autocorrezione e, quando
QUADERNO DEI necessario, discutiamo insieme sulle difficoltà incontrate e chiariamo i dubbi.
COMPITI Se necessario, rivediamo i concetti non ancora completamente acquisiti e
pp. 4-5 proponiamo attività mirate per il recupero.
• Nel corso delle attività di laboratorio Lavoriamo a coppie i bambini dovranno
collaborare con i compagni, lavorare in modo ordinato e proficuo usando
materiali di diversi tipo e manipolandoli con attenzione e con cura.
Quindi negli esercizi sono evidenziati maggiormente aspetti di metodo e di
relazione.
Prima gli alunni devono riflettere sul fatto che senza l’aiuto di un compagno certe
esperienze non si possano realizzare (fumetto con i due bambini che si aiutano a
vicenda).
É
83
LEZIONE ANIMATA: IL METODO SCIENTIFICO
GUIDA per la Per rispondere a eventuali difficoltà incontrate dall’alunno, possiamo usare le
valutazione schede per potenziare, rimodulare e diversificare l’approccio all’argomento che
troviamo sulla Guida per la valutazione strategica.
strategica
Inoltre la Guida propone un’ulteriore verifica personalizzata con la valutazione e
l’analisi strategica dell’errore.
AutovAlutAzione
Al termine dell’unità chiediamo agli allievi di classificare le varie fasi del metodo
scientifico in base a fattori come l’interesse che ha per loro, l’impegno che richiede,
la necessità di collaborare con i compagni...
vAlutAzione
Registriamo i risultati degli alunni nella Griglia per la valutazione. Se alcuni
bambini mostrano ancora incertezze su un particolare argomento riprendiamo la
spiegazione con una modalità differente. Per gli alunni che evidenziano difficoltà
SCIENZE
84
LEZIONE ANIMATA: IL METODO SCIENTIFICO
SCIENZE
85
SCIENZE ...è FACILE VERIFICA 1
1
........
Osservo un fenomeno naturale con degli
strumenti e con i sensi, cioè guardo, tocco ecc.
........
Faccio un’ipotesi, cioè trovo una risposta,
ma non so ancora se è giusta o sbagliata.
........
Arrivo a delle conclusioni, cioè controllo se
i dati analizzati confermano la mia ipotesi.
........
Analizzo i risultati dell’esperimento, cioè
organizzo i dati raccolti e faccio dei calcoli.
........
Mi faccio una domanda sul fenomeno, cioè
su quello che succede. Qual è la causa?
........
Faccio un esperimento, cioè faccio delle prove
per capire se la risposta che ho trovato è giusta.
chimica
Studia com’è fatta la Terra.
geologia
Studia tutte le forme di vita.
© Mondadori Education
astronomia
Studia il movimento, l’energia, la materia.
........ ........
Osservazione Esperimento
Per osservare un fenomeno usa i tuoi Verifica la tua ipotesi con
sensi e gli strumenti di osservazione un esperimento. Compi delle
e misura adatti. Raccogli tutte le osservazioni e raccogli i dati,
informazioni possibili. misurandoli con strumenti adatti.
........ ........
Analisi dei risultati Ipotesi
Organizza i dati raccolti in tabelle Se non trovi una risposta alle tue
e grafici. Se devi fare calcoli domande formula un’ipotesi,
complessi, usa strumenti adatti, cioè una risposta provvisoria,
come il computer. sul fenomeno che osservi.
STEAM
Il ri-ciclo dell’acqua
Sussidiario di Scienze pp. 6-7
Strumenti un computer con un software di montaggio video, alcuni registratori audio o cellulari,
una fotocamera digitale o un tablet con l’app Stop Motion (per iOS https://itunes.apple.com/
us/app/stop-motion-studio id441651297?mt=8; per Android https://play.google.com/store/apps/
details?id=com.cateater.stopmotionstudio&hl=it).
Materiali Plastilina colorata, cartoncino bianco e
colorato, pennarelli, matite, forbici, carta stagnola, tubi
di cartone, cannucce di plastica, fili colorati, contenitori
di varie forme e dimensioni, materiali di recupero di
vario genere, acqua…
Svolgimento
• Ogni allievo può svolgere più ruoli perché non si fa
tutto nello stesso momento.
• Per controllare il flusso del lavoro, prepariamo un
cartellone, la cosiddetta Scrum Board*, con tre colonne su cui attaccare dei foglietti che descrivano
in modo sintetico tutte le attività da fare. I cartellini sono di colore diverso per ogni gruppo.
Inizialmente mettiamo tutti i cartellini nella prima colonna a sinistra, che chiameremo Lavori da
fare (To do). Quando gli allievi cominciano un lavoro spostano il foglietto nella seconda colonna,
Lavori in corso (On going) e quando lo finiscono nella colonna Lavori conclusi (Done).
La Scrum Board si colloca all’interno del discorso sul pensiero computazionale ed è uno strumento
utilizzato in ambito tecnologico per guidare i flussi di lavoro. A scuola è un’attività che può servire
sia per la comprensione delle consegne, perché i bambini devono imparare a scriversele da soli,
sia per la valutazione metacognitiva, e si può esportare in tutte le attività di storytelling e in
quelle che richiedono comunque una suddivisione del lavoro fra vari gruppi.
TO DO ON GOING DONE
• Gli alunni scrivono il testo per la voce narrante, che spiegherà che cosa succede a ogni tappa del
ciclo dell’acqua, e lo suddividono in scene indicando per ognuna: sfondo, personaggi, movimento,
colonna sonora.
• Decidono le misure dello sfondo che dovranno fissare alla parete dell’aula. Prendono le misure del
tavolo che fungerà da palcoscenico e preparano i cartoncini su cui disegnare.
• Costruiscono tutti i personaggi con la plastilina o altri materiali di recupero.
• Imparano a utilizzare bene la fotocamera o l’app Stop Motion facendo delle prove.
Se non utilizzano il tablet, imparano a usare il software di montaggio video facendo qualche
montaggio di prova.
* Si trovano Scrum Board su Amazon ma sono abbastanza costose; esistono anche app su tablet, ma in classe la cosa
migliore è fare un grande cartellone!
88
STEAM: IL RI-CICLO DELL’ACQUA
Esempio di sceneggiatura
Una parte di quest’acqua cade sul mare, Sfondo: paesaggio con fiume e sottosuolo di terra
sui fiumi o sui laghi, e una parte penetra con fessure per far passare le goccioline, rocce,
sottoterra ma continua a scorrere verso sbocco per sorgente
Personaggi: goccioline
il basso, deviata solo da rocce o terreni Movimento: goccioline che si fermano sul fiume,
molto compatti e impermeabili. L’acqua può goccioline che penetrano sottoterra, scorrono
essere filtrata dal terreno e uscire formando verso il basso seguendo un percorso deviato da
sorgenti. rocce, escono da una sorgente
Sonoro: voce narrante, suono goccioline che
penetrano, scorrono, escono, musica
La neve che cade in montagna si deposita e Sfondo: paesaggio di montagna con neve
forma con il tempo dei ghiacciai, grandissime Personaggi: fiocchi di neve
riserve di acqua. Movimento: fiocchi di neve che cadono e si
accumulano formando un ghiacciaio
Sonoro: voce narrante, suono fiocchi che si
depositano, musica
Il Sole, nella stagione calda, fa fondere Sfondo: paesaggio di montagna con neve
l’acqua dei ghiacciai. L’acqua scorre sulle Personaggi: fiocchi di neve
rocce verso il basso e si formano corsi Movimento: fiocchi di neve che cadono e si
accumulano formando un ghiacciaio
d’acqua che dalle montagne scorrono nelle Sonoro: voce narrante, suono fiocchi che si
pianure e arrivano fino al mare. depositano, musica
89
STEAM: IL RI-CICLO DELL’ACQUA
L’acqua che passa nelle condotte forzate e Sfondo: paesaggio con acqua deviata: nelle
viene utilizzata per produrre energia elettrica condotte forzate collegate a centrale elettrica, nei
esce pulita come prima. Anche quella che campi, acqua che entra ed esce da un’industria,
acqua che entra ed esce da una casa
viene deviata per irrigare i campi non si Personaggi: goccioline sporche, goccioline pulite
dovrebbe sporcare, ma molte sostanze Movimento: goccioline che passano nei campi,
usate in agricoltura sono dannose e possono nelle industrie e nelle case e si sporcano, goccioline
contaminarla. Quella che entra nelle industrie che passano nelle condotte forzate, restano pulite
per fare delle lavorazioni e nelle case per i e ritornano nel fiume
nostri usi si sporca sempre e va depurata. Sonoro: voce narrante, suono pianta, animale,
uomo che prende goccioline, musica
Nelle città ci sono grandi serbatoi per
conservare l’acqua potabile e non farci mai
restare senza.
L’acqua, se non viene deviata o raccolta, Sfondo: paesaggio con acqua che scorre: ruscello,
continua la sua corsa inarrestabile verso i piante, spaccato di casa con lavello in cucina e
punti più bassi della Terra e lì si deposita, rubinetto
Personaggi: pianta, animale, uomo, goccioline
viene assorbita dalle piante e disseta i viventi. Movimento: pianta che prende goccioline dalla
terra, animale che beve al ruscello, uomo che beve
acqua dal rubinetto
Sonoro: voce narrante, suono pianta, animale,
uomo che prendono goccioline, musica
La sua corsa finisce nel mare. Sfondo: paesaggio iniziale con fiume che porta
acqua al mare
Personaggi: goccioline
Movimento: goccioline che scorrono e si tuffano
nel mare
Sonoro: voce narrante, suono goccioline che si
tuffano, musica
Sai dire ora dove finisce l’acqua che hai Sfondo: paesaggio precedente
risparmiato? Personaggi: gocciolina in varie dimensioni
Movimento: gocciolina che diventa sempre più
grande
Sonoro: voce della gocciolina che pone la
domanda: “Sai dire ora dove finisce l’acqua che hai
risparmiato?”
90
STEAM: IL RI-CICLO DELL’ACQUA
Il filmato si potrebbe concludere con una domanda, come nell’esempio, che suggerisce l’attività
successiva di riflessione sugli sprechi e sulle modalità per risparmiare acqua.
Avviamo la discussione ponendo agli allievi questa domanda: “In quali modi possiamo risparmiare
acqua?”.
Facciamo un elenco su un cartellone poi chiediamo agli alunni, suddivisi in gruppi, di scrivere uno
slogan da riportare su uno striscione da appendere nella scuola. In questo modo anche bambini di
altre classi saranno coinvolti e questo prepara la fase finale: la presentazione a un’altra classe del
film realizzato.
Chiediamo a un gruppo di allievi di preparare alcune domande da porre agli spettatori alla fine
della proiezione per verificare se il film è stato utile per capire come funziona il ciclo dell’acqua, per
esempio: “Come si trasforma la gocciolina durante il suo viaggio dal mare fino a diventare neve?
Perché? Chi la fa trasformare? Come?”.
Dopo aver concluso l’attività, una volta tornati in classe, chiediamo se secondo loro i bambini
dell’altra classe hanno capito come avviene il ciclo dell’acqua e da che cosa l’hanno capito.
91
L’ACQUA E L’ARIA
Sussidiario di Scienze pp. 8-11 e 14-15
PROGRAMMAZIONE
TEMPI MATERIALI CONTENUTI DIGITALI
In classe • Sussidiario di Scienze HUB Kids:
2 lezioni da 2 ore in classe • Testi semplificati e studio • Audiolibro
assistito – Scienze e Matematica • DJ dizionario integrato
A casa online
Le lezioni richiedono anche SOLUZIONI ORGANIZZATIVE • Approfondimenti
alcune ore di tempo (da 1 a 2) • Conversazioni e discussioni
per l’esercitazione individuale, collettive
da svolgere a casa come • Lavoro di gruppo
consolidamento di quanto è stato • Esercitazioni individuali
spiegato e presentato in classe.
OBIETTIVI
• Conoscere le caratteristiche fondamentali di acqua e aria.
• Riflettere sui comportamenti umani che modificano queste caratteristiche.
l’arIa e l’acqua
L’acqua e l’aria sono i due elementi fondamentali su cui si basa la vita sulla Terra. Per capire
qual è il legame tra questi elementi e i viventi è necessario conoscerne le caratteristiche che
dipendono sia dalla loro composizione chimica sia dall’ambiente in cui si trovano. Alcuni
fenomeni fondamentali che riguardano la nostra vita quotidiana sono influenzati dalle
condizioni dell’acqua e dell’aria e, nello stesso tempo, le caratteristiche di acqua e aria si
modificano continuamente nell’interazione con i viventi producendo effetti spesso dannosi
nell’ambiente, se alterano certi equilibri. Questa unità offre alcune informazioni di base su questi
elementi, ma invita anche gli alunni a riflettere sulle conseguenze di determinati comportamenti
umani che andrebbero modificati per preservare questi due elementi, fondamentali per la
sopravvivenza dei viventi.
FASE 1 • ATTIVAZIONE
AnAmnesi
SCIENZE
• Gli alunni hanno già sviluppato un laboratorio STEAM sul ri-ciclo dell’acqua
quindi hanno acquisito determinate conoscenze a livello fenomenologico. Il testo
introduttivo invita gli alunni a confrontarsi su tre aspetti: dove si trova l’acqua nel
nostro pianeta; l’acqua come elemento in cui si sono sviluppate le prime forme di
vita; le caratteristiche visibili dell’acqua.
motivAzione
• Facciamo raccontare agli alunni le esperienze che hanno fatto relativamente ai
tre aspetti citati e raccogliamo le idee su un cartellone diviso in due colonne: Che
cosa so? Che cosa dovrei/vorrei ancora sapere? Nel corso del testo si parlerà più
volte di questo elemento e, man mano che si procede, certe domande troveranno
una risposta e altre ne nasceranno.
• L’immagine stereotipata della goccia d’acqua serve per introdurre una discussione
su come mai viene sempre rappresentata in questo modo e se è sempre così nella
realtà.
92
LEZIONE ANIMATA: L’ACQUA E L’ARIA
DIDATTICA Agli alunni con BES possiamo proporre di svolgere lo studio personale sui Testi
INCLUSIVA semplificati e studio assistito - Scienze e Matematica.
Testi semplificati
e studio assistito
Per alunni con DSA, bambini non italofoni o con basse competenze linguistiche
– Scienze e possiamo utilizzare l’audiolibro.
Matematica pp.
3-4
AUDIOLIBRO
UN’IDEA IN PIÙ… • In seguito proviamo a chiedere se qualcuno conosce lo strumento che sfrutta
questa caratteristica dell’acqua. Se nessuno sa rispondere, procuriamoci una livella
ad acqua e facciamo fare alcuni esperimenti con questo strumento. A gruppi, i
bambini potranno scrivere un breve testo che ne spieghi l’utilizzo.
SUSSIDIARIO
di SCIENZE
• Riprendiamo il discorso avviato sugli usi dell’acqua per capire quali siano le
possibili fonti di inquinamento. Gli allievi posso fare a casa una piccola ricerca
SCIENZE
p. 9 anche intervistando i genitori e poi riportare a scuola le informazioni avute.
Chiediamo loro di immaginare dove va a finire l’acqua inquinata dai detersivi
e di rappresentare con un disegno questo percorso. Lo scopo è far capire che
alla fine tutto va a finire nel mare, ma prima si infila nelle falde sotterranee e
va ad avvelenare anche l’acqua che beviamo se non ci fosse qualcuno che la
controlla continuamente. Apriamo così il discorso sulla depurazione dell’acqua
con l’esperienza del Laboratorio di p. 9 e, con lo schema del depuratore (box
Tecnologia), completiamo la ricerca su questo tema. A questo punto sarebbe utile
riprendere anche l’immagine di pp. 6-7 e rivedere insieme il filmato prodotto.
HUB KIDS
L’oro blu
É
93
LEZIONE ANIMATA: L’ACQUA E L’ARIA
DIDATTICA Facciamo costruire un modellino degli strati dell’aria con cerchi concentrici di
INCLUSIVA cartone. Il cerchio centrale rappresenterà la Terra.
Incolliamo sui cerchi gli oggetti volanti o gli elementi che caratterizzano quello strato
guardando l’immagine di p. 10. Sarà un modello “piatto”, ma utile per ricordare.
SUSSIDIARIO • Per ripassare quanto proposto finora e consolidare le conoscenze, proponiamo gli
di SCIENZE esercizi 1, 3, 4 e 5 di pp. 14-15.
QUADERNO DEI Gli alunni eseguono individualmente gli esercizi per verificare le conoscenze
COMPITI acquisite su acqua e aria.
pp. 14-15 In gruppo, dopo avere osservato il disegno del box Discutendo s’impara e aver
spiegato che cosa succede, affrontano il debate partendo da questa domanda:
Possiamo fare qualcosa per diminuire il riscaldamento terrestre dovuto
all’effetto serra?
Al termine del debate chiediamo di scrivere sul quaderno i loro pensieri personali.
É
94
LEZIONE ANIMATA: L’ACQUA E L’ARIA
AutovAlutAzione
Al termine dell’unità chiediamo gli alunni di compilare un breve questionario di
feedback (Che cosa ho imparato di nuovo? Come potrei utilizzare queste nuove
conoscenze? Quali argomenti vorrei ancora approfondire e perché?).
vAlutAzione
Osserviamo in particolare:
– come gli alunni intervengono durante i momenti di attivazione;
– come si organizzano nel realizzare gli esperimenti e nel fare ricerche;
– come collaborano nei gruppi e se partecipano in modo attivo al debate.
SCIENZE
e aria. testo. C .....................................................................................
• Essere consapevoli D .....................................................................................
del carattere finito
delle risorse, nonché • L’alunno comprende e usa in A .....................................................................................
dell’ineguaglianza maniera appropriata il lessico B .....................................................................................
dell’accesso a esse. specifico. C .....................................................................................
D .....................................................................................
95
materIa ed energIa
Sussidiario di Scienze pp. 12-29
PROGRAMMAZIONE
TEMPI MATERIALI CONTENUTI DIGITALI
In classe • Sussidiario di Scienze HUB Kids:
7 lezioni da 2 ore + 7 ore • Quaderno per la valutazione • Audiolibro
per i laboratori + 1 ora per la • Testi semplificati e studio assistito – • DJ dizionario integrato
verifica + 1 ora per la mappa Scienze e Matematica online
e l’esposizione orale • Pennarelli, carta da pacchi, cartelloni • Esercizi
• Oggetti di materiali diversi, smontabili e • Video
A casa rimontabili • Approfondimenti
Le lezioni richiedono anche • Sabbia, ghiaia, sale grosso e fino, riso • Carte gioco
alcune ore di tempo (da • Acqua, limone, bicarbonato di sodio
8 a 10) per l’esercitazione • Setacci, scatole e contenitori vari,
individuale, da svolgere a pennarelli, un sacchetto di stoffa
casa come consolidamento • Cioccolato, burro
di quanto è stato spiegato e • Termometri di tipo diverso (per
presentato in classe. ambienti, clinici, per liquidi…)
Come attività da svolgere • Cestini per la raccolta differenziata
a casa è prevista anche • Un vocabolario
la Flipped Classroom
Facciamo… la differenza! SOLUZIONI ORGANIZZATIVE
• Conversazioni e discussioni collettive
• Lavoro di gruppo
• Esercitazioni individuali
OBIETTIVI
• Distinguere i materiali di cui sono fatti gli oggetti quotidiani.
• Riconoscere e denominare alcune proprietà dei materiali.
• Modellizzare la struttura della materia in atomi e molecole.
• Comprendere e descrivere semplici interazioni tra sostanze diverse.
• Costruire modelli delle trasformazioni osservate.
• Individuare i trasferimenti di energia in semplici trasformazioni.
materIa ed energIa
SCIENZE
Nelle Indicazioni nazionali, il primo degli obiettivi di apprendimento suggeriti per fine terza è il
seguente: “Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne
qualità e proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli,
riconoscerne funzioni e modi d’uso”. Negli obiettivi di apprendimento a fine quinta viene ripreso
il discorso sulle proprietà in modo più specifico: “Individuare le proprietà di alcuni materiali come,
ad esempio: la durezza, il peso, l’elasticità, la trasparenza, la densità, ecc.”.
Il contenuto di questa unità prende avvio dalle preconoscenze degli alunni relativamente
agli oggetti e ai materiali, senza darle per scontate, ma suggerendo approfondimenti e
manipolazioni adatte a riconoscere anche proprietà che non cadono immediatamente sotto
i nostri sensi.
Le pagine sulle proprietà dei materiali propongono agli alunni osservazioni su oggetti di uso
comune a portata di mano in classe. L’approfondimento sulle proprietà dei materiali ha
lo scopo di preparare il terreno al lavoro successivo sulla struttura della materia, ben più
complesso.
96
LEZIONE ANIMATA: MATERIA ED ENERGIA
Nelle pagine successive ci si addentrerà sempre più nel microscopico fino a raggiungere
l’invisibile, cioè la struttura della materia in atomi e molecole e i modelli che la rappresentano.
Le informazioni sulla struttura della materia sono indispensabili per comprendere i due tipi di
trasformazioni che subisce la materia cioè quelle fisiche (soluzioni e passaggi di stato) e quelle
chimiche. Sia le trasformazioni fisiche sia quelle chimiche coinvolgono il calore come fonte di
energia necessaria per produrre cambiamenti. Mentre nei passaggi di stato cambiano solo i
legami a livello molecolare, nelle trasformazioni chimiche il cambiamento coinvolge gli atomi
che vengono prima separati e poi riassemblati con regole diverse per costituire nuove molecole.
Le conoscenze si integrano con le competenze di cittadinanza attraverso l’attività consigliata
nella Flipped Classroom sulla raccolta differenziata e con le pagine sull’Obiettivo 6 per lo
sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030 relativa ad Acqua pulita e igiene.
FASE 1 • ATTIVAZIONE
SUSSIDIARIO AnAmnesi e motivAzione
di SCIENZE • Ogni lezione contiene indicazioni sul Metodo di studio che variano sempre
p. 12 e servono a costruire competenze specifiche in merito. In questo caso il box
relativo è situato all’inizio perché suggerisce di far esplorare all’alunno la doppia
pagina prima di passare alla lettura effettiva.
• Facciamo ipotizzare ai bambini quale sarà il ruolo delle immagini, del titolo e delle
parole evidenziate. Annotiamo o facciamo annotare quanto dicono perché al
termine dell’attività dovremo tutti insieme verificare se le idee espresse all’inizio
sono state confermate o meno dalla lettura. Questo modo di procedere ci
consente, per esempio, di far riflettere gli alunni sul ruolo delle immagini in un
testo scientifico: Sono solo ornamentali o hanno un ruolo nella comprensione
degli argomenti di studio? Nel caso delle proprietà dei materiali è importante
che gli alunni vedano nelle immagini gli stessi oggetti che possono reperire nel
loro portapenne per riconoscersi nel testo e avere subito degli agganci con il
reale. Ma le illustrazioni presentano anche oggetti e/o materiali che non sono di
immediato reperimento (per esempio la grafite) e quindi grazie alle immagini gli
alunni imparano a riconoscere anche nuovi materiali e sono stimolati a ricercare
autonomamente altre immagini di materiali poco conosciuti da condividere a
scuola. Se trovano a casa oggetti costruiti con materiali particolari, con il consenso
dei genitori, possono portarli a scuola e collaborare così attivamente allo
svolgimento della lezione. Soffermarsi sulle immagini per far parlare gli alunni è
sempre una buona strategia didattica. Per questo nel testo si è preferito utilizzare,
dove possibile, fotografie autentiche anziché semplici disegni, proprio per legare
SCIENZE
maggiormente la parola alla realtà concreta e alle esperienze reali dei bambini.
DIDATTICA Agli alunni con BES possiamo proporre di svolgere lo studio personale sui Testi
INCLUSIVA semplificati e studio assistito - Scienze e Matematica.
Testi semplificati
e studio assistito
– Scienze e
Matematica
pp. 5-12
AUDIOLIBRO Per alunni con DSA, bambini non italofoni o con basse competenze linguistiche
possiamo utilizzare l’audiolibro.
É
97
LEZIONE ANIMATA: MATERIA ED ENERGIA
UN’IDEA IN PIÙ… • Realizziamo un cartellone a tre colonne: nella prima colonna facciamo scrivere il
nome di un oggetto, nella seconda i materiali utilizzati per costruirlo, nella terza le
proprietà dei diversi materiali. In questo modo gli alunni vedranno che a materiali
diversi corrispondono proprietà diverse, ma che ci sono anche delle somiglianze
tra proprietà di materiali diversi.
SUSSIDIARIO • Anche se la scuola non ha un laboratorio di scienze, le attività suggerite nei box
di SCIENZE In laboratorio si possono sempre svolgere in aula e con una dotazione minima
In laboratorio di materiali, quasi sempre di recupero. Queste attività stimolano gli allievi a porsi
p. 12 domande, a formulare ipotesi, e a immaginare che cosa succede se si cambiano
alcune variabili, se si cambiano le condizioni in cui si osserva ecc.
SCIENZE
• Le due pagine sulle proprietà dei materiali suggeriscono attività pratiche che gli
alunni possono svolgere singolarmente, a coppie, a piccoli gruppi. La prima, a p. 12,
si può svolgere anche come compito a casa e non richiede particolari attenzioni
da parte di un adulto.
• Gli alunni devono avere un quaderno su cui scrivere le loro “relazioni scientifiche”.
In questa attività devono smontare un oggetto, individuarne le parti e i materiali
di cui sono composte, devono disegnare e scrivere organizzando in modo
coerente la pagina del quaderno.
• Si suggerisce di usare per l’attività una penna che contenga parti di plastica e in
metallo oltre all’inchiostro, che è un materiale liquido, oppure un temperino che
non è necessariamente da smontare in quanto le parti di cui è composto sono
tutte visibili dall’esterno.
• Per comporre i loro testi i bambini possono rileggere il primo paragrafo del testo
di p. 12 e le didascalie delle immagini inserite che offrono esempi di integrazione
tra testo e immagini: possiamo utilizzare queste o altre pagine del testo per far
riflettere gli alunni sulle caratteristiche di un testo scientifico in cui le parole si
devono integrare con le immagini per “spiegare, far capire” .
É
98
LEZIONE ANIMATA: MATERIA ED ENERGIA
UN’IDEA IN PIÙ… Un’attività che si lega facilmente con la ➜ Tecnologia può consistere nel chiedere
agli alunni di immaginare come siano state realizzate queste diverse parti e
ripercorrere con loro, per esempio, la “storia di una molla”, dal minerale di ferro
(risorsa esistente in natura) alla produzione dell’oggetto che tengono in mano, con
le lavorazioni successive che lo hanno trasformato.
SUSSIDIARIO • Ci sono proprietà misurabili come il peso e proprietà non misurabili come la
di SCIENZE finezza. Le proprietà sono misurabili se è possibile definire un’unità di misura che
Tecnologia sia contenuta un certo numero di volte nella grandezza da misurare. Se non è
p. 13 possibile, le proprietà si possono solo ordinare.
• Si consiglia di far svolgere un’attività laboratoriale sulla finezza chiedendo agli
alunni di mettere in ordine in base a questa proprietà materiali come riso,
fagioli secchi, sabbia, farina, ghiaia… Quale strumento può aiutare a costruire
l’ordinamento? Il setaccio. Mescolando, per esempio sabbia e ghiaia o riso e farina,
con un setaccio adatto questi si possono separare e, in base a ciò che succede, si
possono costruire degli ordinamenti.
• La tecnologia, intesa come conoscenza di pratiche, utilizzo di strumenti,
descrizione di procedure, si integra perfettamente con questa parte
delle scienze che prevede l’uso di materiali diversi con caratteristiche diverse.
Nel box Tecnologia si parla di una proprietà non misurabile, la durezza. Viene
presentata una parte della scala di Mohs con i relativi numeri che costituiscono
un ordinamento. I bambini possono trovare la scala completa su Internet
con facilità e imparare nomi e caratteristiche di sostanze meno note.
• Poi, per fissare quanto hanno scoperto, proponiamo agli alunni di svolgere, anche SCIENZE
come compito a casa, l’esercizio 6 a p. 15 del Quaderno dei compiti.
É
99
LEZIONE ANIMATA: MATERIA ED ENERGIA
SUSSIDIARIO • Dopo queste esperienze gli alunni hanno raggiunto competenze adeguate sui
di SCIENZE materiali e sulle loro proprietà e quindi saranno in grado di scegliere materiali
In laboratorio adatti per semplici costruzioni.
p. 13 • In classe discutiamo su quali oggetti e materiali sarebbero necessari per costruire
un gioco, un ornamento, un oggetto di uso personale...
• Nel laboratorio, facciamo riflettere i bambini in particolare su come realizzare
una casetta usando diversi tipi di materiali.
• Dopo aver scelto i materiali, invitiamo gli alunni a fare un semplice progetto della
loro casetta, prima di realizzarla concretamente, in modo da avere una traccia.
• La conclusione ideale del laboratorio è proprio la costruzione della casetta.
Una volta realizzata, chiediamo ai bambini di confrontare i prodotti ottenuti con
il progetto, indicando le difficoltà che hanno avuto e come le hanno superate.
UN’IDEA IN PIÙ… • Incoraggiamo gli alunni a svolgere a casa attività simili a quelle sperimentate nel
laboratorio. Con alcuni materiali di supporto e semplici guide, seguiti da un adulto,
possono così ampliare le proprie esperienze e acquisire nuove conoscenze non
solo pratiche ma anche teoriche.
• Queste attività vengono ora definite tinkering (e chi le applica tinkerer). Tinkering
è un termine inglese che vuol dire letteralmente “armeggiare, adoperarsi, darsi da
fare”; è un modo di sperimentare la scienza attraverso attività di costruzione che
valorizzano la creatività, l’indagine e l’esplorazione basandosi sulle capacità e le
conoscenze di ciascuno.
• Il tinkering insegna a “pensare con le mani” e quindi avvicina tutti gli allievi allo
studio delle materie STEAM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arte, Matematica) in
modo pratico, giocando. Il termine è stato utilizzato per la prima volta in senso
educativo all’Exploratorium di San Francisco e le attività sperimentate in quella
sede si sono diffuse rapidamente in altri contesti educativi, tra cui le scuole.
• Sul sito dell’Exploratorium si trova un settore apposito dedicato a questa attività
https://www.exploratorium.edu/tinkering/
SUSSIDIARIO • Nelle pagine dedicate agli esercizi troviamo attività che richiedono agli alunni
di SCIENZE di ritornare sulle pagine studiate per fissare gli argomenti e, in genere, anche
QUADERNO DEI un’ulteriore attività pratica che integra quelle precedenti e serve a completare
COMPITI o approfondire l’argomento. Per controllare le risposte date, in classe a turno
pp. 14-15 un alunni dice come ha risposto, gli altri confrontano la loro risposta e se hanno
fatto scelte diverse spiegano perché. Questo vi facilita anche il momento della
correzione e consente di approfondire ulteriormente le conoscenze evitando che
SCIENZE
SUSSIDIARIO • Il box Discutendo s’impara propone un’attività utile non solo a sviluppare
di SCIENZE il lessico specifico, ma anche le capacità argomentative degli alunni. Inoltre
QUADERNO DEI permette di avviare il percorso sul debate proposto nel testo, volto a far prendere
COMPITI coscienza dell’importanza del confronto di opinioni tra compagne e compagni,
p. 14 non allo scopo di aver ragione ma di comprendere meglio.
• Le prime volte sarà necessario guidare gli alunni nella discussione, stimolandoli
Discutendo con opportune domande a raccogliere le informazioni necessarie per difendere
s’impara le proprie tesi (Quali sono le cause dell’effetto serra? Quindi che cosa si può fare
per fermarlo? È possibile arrestare questo processo? Basta modificare le nostre
abitudini o ci vuole altro?) e badando che i bambini imparino a parlare senza
sovrapporsi e a esprimere in modo chiaro e ordinato le proprie tesi.
É
100
LEZIONE ANIMATA: MATERIA ED ENERGIA
DIDATTICA • Si veda a p. 11 l’attività Discutiamo insieme che propone un’attività simile a quella
INCLUSIVA suggerita qui di seguito utile a sviluppare sia il lessico sia le capacità argomentative
dei bambini, oltre a far prendere coscienza dell’importanza della collaborazione
con i compagni.
• Prepariamo dei cartellini con il nome dei materiali e mettiamoli su scatole diverse
in cui far confluire piccoli oggetti composti di un unico materiale. Prepariamo poi
altre scatole per oggetti composti di due materiali diversi e così via.
• Mettiamo in un sacchetto di stoffa alcuni oggetti presi da un portapenne: gli
alunni dovranno riconoscerli solo al tatto e descriverli dicendo che cosa sentono
con le mani. Questa attività si presta a collegamenti con Arte e immagine se gli
oggetti riconosciuti vengono anche disegnati prima di guardare nel sacchetto.
➜ Arte e immagine
• Facciamo inventare agli alunni altri giochi con materiali diversi. Sfruttiamo
questa attività per stimolare la creatività degli allievi nel costruire oggetti di
materiali diversi perché attraverso la manipolazione si rendono conto della
loro composizione e delle loro caratteristiche e imparano una terminologia
appropriata.
UN’IDEA IN PIÙ… L’esercizio 7 di p. 15, quello sui giocattoli di gomma, si presta a successive riflessioni
in classe per definire in modo sempre più puntuale le caratteristiche di certi
materiali. Quali altri materiali si usano per costruire giochi per bimbi piccoli (legno,
plastica…)? Quali accorgimenti bisogna adottare nel costruirli (fare attenzione alle
parti piccole staccabili; compilazione di precisi avvertimenti sulle confezioni…)?
Perché secondo te alcuni materiali non possono essere usati nella costruzione di
giocattoli per i più piccini?
Così questo esercizio può diventare un momento di costruzione di ulteriori
competenze, per esempio quelle di cittadinanza.
STEAM
Costruire strutture
Sussidiario di Scienze p. 16
101
STEAM: COSTRUIRE STRUTTURE
Svolgimento
• La prima parte di esplorazione delle figure resistenti per forma è molto importante per capire
come funziona la struttura prima di procedere alla costruzione della cupola.
• Per far sperimentare agli alunni che il triangolo è una struttura rigida, chiediamo di unire tre
cannucce con gli scovolini e mostriamo che non si deforma. Poi chiediamo di costruire un
quadrato con 4 cannucce: questa figura si deforma, cambiano gli angoli e diventa un rombo
perché ha i lati uguali. Con 5 cannucce si ottiene un pentagono anch’esso deformabile. Per
rendere indeformabile il pentagono aggiungiamo delle cannucce in modo da suddividerlo in
tanti triangoli. Se restiamo sul piano, il lato interno di questi triangoli ha una misura fissa, ma se
usiamo cannucce un po’ più lunghe la forma esce dal piano e diventa tridimensionale. A questo
punto è necessario trovare la lunghezza giusta (7 cm nel nostro caso) per ottenere la sagoma
“rotondeggiante” che caratterizza la cupola.
• Nella terza fase del laboratorio gli alunni dovranno riflettere sugli aspetti appena enunciati.
• Torniamo poi di nuovo alla realtà e mostriamo un pallone da calcio: gli alunni dovrebbero essere
in grado di descrivere questa nuova struttura e di ricostruirla questa volta usando come materiale
il cartoncino e come strumenti la riga e il compasso. Costruire esagoni è molto semplice: è
sufficiente segnare punti alla stessa distanza sulla circonferenza con apertura uguale al raggio
e poi unirli con un segmento. Meno facile costruire pentagoni, perché bisogna dividere la
circonferenza in 5 parti uguali. Seguiamo una delle seguenti modalità.
1. Annodiamo una striscia di carta e appiattiamola bene. Poi tagliamo via le parti di striscia eccedenti
e usiamo il pentagono risultante come modello da ricalcare.
SCIENZE
2. Dividiamo l’angolo al centro di 360° in 5 angoli di 72°, poi prolunghiamo i lati fino a incontrare la
circonferenza. Infine uniamo i punti di incrocio.
3. Seguite le istruzioni di un manuale o di un filmato tipo il seguente https://www.youtube.com/
watch?v=lIaIPTFTyd0 (ultima apertura 19 dicembre 2018) che presentino la costruzione canonica
con riga e compasso.
102
LEZIONE ANIMATA: MATERIA ED ENERGIA
In laboratorio L’attività del laboratorio è una metafora utile per immaginare la struttura della
p. 17 materia perché, anche continuando a spezzare in parti sempre più fini i materiali
come il biscotto o la carota, alla fine non si riesce a isolare una singola molecola.
Le particelle qui sono “briciole” se pur finissime di materia, non molecole. Queste
possono solo essere ipotizzate portando idealmente le frantumazioni fino a un
punto in cui non sia più possibile procedere oltre. Gli alunni, però, sperimentando
si rendono conto della differenza fra una materia e l’altra anche nei tipi di legami
interni oltre che nelle proprietà visibili all’esterno.
DIDATTICA Nei tre stati di aggregazione le molecole sono legate tra loro in modo diverso o
INCLUSIVA sono libere come illustrano le figure di p. 19. Facciamo drammatizzare i tre modi di
aggregarsi dell’acqua: ogni bambino è una molecola e si lega alle molecole vicine: le
mani servono per creare i legami che saranno più o meno rigidi o... non ci saranno
nel caso del vapore acqueo.
SUSSIDIARIO • In questa pagina si insiste molto sui modelli perché sono questi che supportano SCIENZE
di SCIENZE i ragionamenti: le formule di struttura rappresentano sia gli atomi sia i legami tra
In laboratorio gli atomi; le formule con in numeri ci dicono invece quanti atomi di ogni tipo
p. 19 compongono la molecola.
• Chiediamo di costruire il modello di molecola con i mattoncini da costruzione
o altri materiali per rendere più chiaro il concetto e capire che la molecola è
composta di più atomi che si legano tra di loro in modi diversi in base alle loro
caratteristiche.
• L’incastro dei mattoncini rappresenta questi legami e i bambini sanno per
esperienza che non funziona se si usano mattoncini di tipo diverso.
I legami chimici tra gli atomi che costituiscono una molecola non si possono
modificare se non con apparecchiature e procedure specifiche che dipendono
dalle caratteristiche di ogni atomo.
É
103
LEZIONE ANIMATA: MATERIA ED ENERGIA
• Gli allievi devono comprendere il significato della parola sciogliere dal punto
di vista scientifico che non è lo stesso del linguaggio comune. Sciogliere nel
linguaggio comune si usa anche nel senso di fondere (la neve si scioglie), nel
linguaggio scientifico la fusione è un processo in cui interviene il calore e dipende
dal punto di fusione specifico di ogni sostanza.
• Nelle soluzioni sciogliere significa che un solvente riesce a circondare
completamente le molecole del soluto rendendole invisibili come si vede
nell’immagine del bicchiere con acqua e zucchero di p. 20.
• Facciamo attenzione a specificare che le palline gialle e blu sono molecole, la
molecola di acqua è simile a quella della pagina precedente solo che non si
vedono le mani-idrogeno. Anche lo zucchero, come studieremo più avanti, è una
molecola complessa fatta di atomi di carbonio, idrogeno e ossigeno che qui non
sono rappresentati.
DIDATTICA Facciamo realizzare un miscuglio di acqua e sale e poi facciamo riprodurre il disegno
INCLUSIVA di p. 20 per questo nuovo miscuglio facendo cambiare il colore delle molecole
di sale (invece di arancioni, verdi). Che cosa cambia? Facciamo scrivere agli allievi i
cambiamenti che potrebbero esserci (nel gusto della soluzione per esempio).
SCIENZE
SUSSIDIARIO • In base alla quantità di soluto che si utilizza, la soluzione può risultare satura cioè
di SCIENZE si arriva a un punto in cui il solvente non riesce più a “sciogliere” il soluto: questo
In laboratorio si deposita allora sul fondo. Se aumenta la quantità di soluto ma la quantità di
p. 21 solvente rimane la stessa, aumenta la “concentrazione”, altro concetto importante
da approfondire come suggerito nel laboratorio. Teniamo presente che il numero
di cucchiaini è indicativo perché non sempre con 4 cucchiaini di zucchero, come
si vede nell’immagine, si satura una soluzione di zucchero in poco meno di mezzo
bicchiere di acqua. Nell’esperimento intervengono anche altri fattori, per esempio
la temperatura dell’acqua e il tempo in cui si lasciano a contatto.
La diversa concentrazione di soluti è un elemento da prendere in considerazione,
per esempio, in tutti i passaggi tra pareti cellulari.
104
STEAM: UN BRACCIALETTO DI CRISTALLI
STEAM
Un braccialetto di cristalli
Sussidiario di Scienze p. 21
La costruzione di una struttura formata da cristalli dipende dalla forma del supporto che si immerge
nella soluzione di acqua e sale. L’attività ha l’obiettivo di far comprendere come la materia si organizzi
secondo regole che dipendono dalla sua composizione chimica, da come sono fatti gli atomi che la
costituiscono e dalle loro caratteristiche. In questo caso i cristalli assumono la caratteristica forma
cubica determinata dalla disposizione degli atomi nella struttura molecolare del sale utilizzato. Un
altro elemento importante messo in luce da questo tipo di esperienze è come una soluzione possa
ritornare a dividersi nei suoi componenti, in questo caso acqua e cloruro di sodio, in determinate
condizioni. In questo caso la soluzione deve essere satura e quindi gli allievi approfondiscono il
concetto di concentrazione di una soluzione che sarà utile anche per comprendere i passaggi tra
pareti cellulari negli organismi viventi.
Strumenti Microscopio stereoscopico o lente di ingrandimento.
Materiali Acqua, un barattolo sufficientemente grande per contenere il braccialetto in
sospensione, nettapipe, una matita, un filo di nylon, pellicola trasparente per ridurre l’evaporazione,
colorante alimentare, stuzzicadenti, plastilina colorata.
Svolgimento
• Nel laboratorio che precede questa proposta, gli alunni hanno fatto esperienza con le soluzioni
di acqua e zucchero quindi sanno che l’acqua è un solvente ed è in grado di sciogliere una
sostanza. La soluzione del sale nell’acqua fa parte dell’esperienza quotidiana.
• Prima di tutto i bambini devono realizzare la soluzione satura. Facciamolo insieme a loro. Ogni
alunno deve avere i materiali necessari per costruire il proprio oggetto di cristalli, che non
necessariamente è un braccialetto: cambiando la forma del nettapipe di supporto cambia anche
la forma finale. In alternativa costruiamo un oggetto solo come esempio per la classe e diciamo
ai bambini di ripetere l’esperienza a casa con l’aiuto dei genitori.
• Versiamo cucchiaini di sale nell’acqua finché vedremo che non si scioglie più e si accumula sul
fondo del barattolo. Se usiamo acqua calda, riusciremo a far sciogliere una maggiore qualità di
sale e quindi otterremo più cristalli. Aggiungiamo un po’ di colorante alimentare per rendere
l’oggetto esteticamente più attraente.
• Leghiamo alla matita il supporto realizzato con il nettapipe dandogli la forma voluta e poi SCIENZE
immergiamolo nella soluzione. Infine copriamo il barattolo con la pellicola trasparente e mettiamolo
in un luogo non troppo caldo. Ci vuole parecchio tempo prima di veder comparire i cristalli.
Segniamo sul calendario il giorno in cui abbiamo compiuto l’operazione e diciamo agli alunni di
tenere sotto controllo il barattolo. Appena compare qualche cristallo, facciamolo disegnare in
modo da costruire una specie di film delle fasi successive di nascita e crescita dei cristalli. Chiediamo
di osservare con la lente o con il microscopio stereoscopico per farne rilevare bene le forme.
• Quando tutto il supporto è ricoperto di cristalli, togliamo il braccialetto dal barattolo e facciamolo
asciugare su un pezzo di carta assorbente. Alla fine potremo indossarlo.
• A questo punto chiediamo agli alunni di spiegare che cosa è successo disegnando dei “modelli”
di come il sale si separi dall’acqua e vada a costituire i cristalli. Confrontiamo i vari modelli in una
discussione collettiva e realizziamo un cartellone che sintetizzi la spiegazione condivisa nella classe.
• Presentiamo poi il modello chimico del cristallo di cloruro di sodio facendo osservare la disposizione
caratteristica degli atomi. Chiediamo agli alunni di realizzarne un modello tridimensionale con
stuzzicadenti e plastilina colorata lavorando in gruppi di 3/4.
105
LEZIONE ANIMATA: MATERIA ED ENERGIA
SUSSIDIARIO Calore = movimento sarà un’equazione che gli alunni dovranno assimilare ben
di SCIENZE presto, quindi conviene dedicarci il tempo necessario.
In laboratorio Per esempio è interessante proporre il laboratorio di p. 22 per far simulare con il
SCIENZE
É
106
LEZIONE ANIMATA: MATERIA ED ENERGIA
SUSSIDIARIO • Rispetto alla temperatura la cosa importante è che gli alunni capiscano che si
di SCIENZE tratta di una proprietà misurabile (cfr. p. 13 dove si parla delle proprietà).
p. 23 La possibilità di misurarla si basa sul fatto che il calore si trasmette da un corpo
all’altro, da dove ce n’è di più a dove ce n’è di meno.
• Il riscaldamento però produce anche degli effetti particolari, per esempio fa
fondere determinati materiali (il burro, la cioccolata...). L’effetto che ci interessa in
questo caso è un altro: la “dilatazione” di un materiale cioè il fatto che scaldandosi
occupa più spazio (si veda In laboratorio di p. 22). Se l’oggetto in questione è un
liquido inserito in un tubicino sottile, per occupare più spazio si allungherà nel
tubicino e questo allungamento sarà proporzionale alla temperatura del materiale:
più temperatura, più allungamento. Ed ecco quindi un modo per misurare in
modo indiretto una temperatura: questo è ciò che succede nel termometro,
come spiegato nel Sussidiario a p. 23. L’esperienza illustrata a p. 23, le mani
HUB KIDS immerse in acqua a temperature diverse fa parte delle esperienze quotidiane e
Approfondimento: serve a mettere in discussione le capacità predittive del nostro corpo. L’uso di un
Il termometro termometro che reagisce alla differenza di temperatura sempre nello stesso modo
è indispensabile per poter comunicare ad altri una misura effettuata.
UN’IDEA IN PIÙ… Facciamo maneggiare ai bambini diversi tipi di termometri e facciamo osservare
le diverse scale graduate che sono differenziate in base al loro uso. Per esempio il
termometro clinico per misurare la febbre non ha una scala che parte da 0 perché
la temperatura media del nostro corpo è di 37°, al di sotto di 34° e al di sopra di
42° meglio non arrivarci mai! I termometri per ambienti o per esterni hanno anche
temperature che vanno al di sotto dello zero.
SUSSIDIARIO Facciamo eseguire gli esercizi 6 e 7: l’esercizio 6 si presta a una discussione in classe
di SCIENZE per puntualizzare la differenza tra calore e temperatura.
QUADERNO DEI
COMPITI
p. 25
É
107
LEZIONE ANIMATA: MATERIA ED ENERGIA
UN’IDEA IN PIÙ... • Per approfondire il discorso e far usare concretamente gli strumenti di misura si
possono realizzare esperienze di fusione a temperature molto basse come quelle
dei termosifoni (30°-40°). Si rilevano le temperature a cui certe sostanze fondono
e a quali invece solidificano. Due materiali adatti sono la cioccolata e il burro. Per
misurare le temperature occorrono termometri da cucina o per liquidi. Teniamo
il burro e la cioccolata in frigo in modo che inizialmente la temperatura sia molto
bassa e i bambini la vedano poi crescere gradualmente.
SUSSIDIARIO Fate eseguire gli esercizi 1, 2 e 3. I primi due esercizi sono situazioni problematiche
di SCIENZE che si prestano a una discussione in classe in cui gli alunni argomentano rispetto a
QUADERNO DEI quanto viene affermato per giustificare le loro scelte.
COMPITI
p. 30
UN’IDEA IN PIÙ… • Si possono realizzare altri modelli di scambio tra atomi usando le lettere di due
parole. Cerchiamo parole brevi come CASA e LETTO. Facciamo tagliare tutte le
lettere e mescoliamole. Poi facciamo produrre nuove parole, per esempio SETTO
e CALA.
• Una variante consiste nel produrre nuove parole da quelle esistenti, ma con un
avanzo; per esempio: TERRA e CIELO si trasformano in TELO e CERA con l’avanzo
di IR (parola misteriosa!).
• Il laboratorio di p. 28 può essere replicato con altri oggetti, come stecche per
gelati o pinze da bucato in legno. Ai bambini chiediamo di osservare gli oggetti,
riflettere sulle possibili strutture che si possono creare e, quindi, inventare
delle regole. I pezzi si possono combinare in un solo modo? Poi con gli stessi
pezzi utilizzati per una prima struttura, chiediamo di realizzarne una seconda.
Chiediamo di tenere traccia dei passaggi e delle forme ottenute con disegni.
É
108
LEZIONE ANIMATA: MATERIA ED ENERGIA
SUSSIDIARIO La combustione è un fenomeno conosciuto che può essere analizzato dagli alunni
di SCIENZE anche dal punto di vista chimico con semplici esperienze che però difficilmente si
p. 29 possono realizzare in classe.
Per questo a p. 29 si offre un modello di ciò che succede mettendo in evidenza i
vari componenti del sistema: combustibile e ossigeno dell’aria reagiscono, dopo che
la reazione è stata innescata dalla fiamma di un fiammifero, e generano anidride
carbonica e acqua oltre al fumo che contiene altre sostanze e particelle varie in
sospensione.
Idrogeno e carbonio che vanno a costituire l’anidride carbonica, liberata nella
combustione, prima dove erano? Erano nella carta che deriva da sostanze
organiche (le piante) ed è quindi composta di carbonio, idrogeno e ossigeno oltre
ad altri componenti.
Facciamo simulare agli alunni la reazione chimica seguendo il modello del
laboratorio di p. 28 con i mattoncini da costruzione in modo che si veda lo scambio
di atomi.
STEAM
Una reazione particolare
Sussidiario di Scienze p. 29
SCIENZE
contatto è sufficiente e, mentre con bicarbonato e aceto si formavano delle bolle, qui la reazione si
manifesta con un movimento rapido di particelle che si spostano nel liquido, in cerca di un nuovo
equilibrio.
Passato un po’ di tempo tutto il sistema si ferma, segno che l’equilibrio si è ristabilito, cioè ogni
atomo ha trovato una collocazione adatta. Sfruttando questo movimento di particelle, il colore si
spande e crea degli effetti che si possono catturare su un foglio di carta.
Il risultato è una carta “marmorizzata” cioè con disegni che ricordano quelli del marmo, molto
irregolari e fantasiosi.
109
STEAM: UNA REAZIONE PARTICOLARE
110
LEZIONE ANIMATA: MATERIA ED ENERGIA
SUSSIDIARIO • L’attività CLIL mette in gioco le conoscenze degli alunni rispetto alle
di SCIENZE trasformazioni fisiche e chimiche.
CLIL – INVALSI DI • Immaginiamo che gli alunni realizzino veramente i brownies con la supervisione di
INGLESE un adulto: le nocciole sono tagliate in piccoli pezzi (trasformazione fisica). Anche
p. 31 raggiungendo certe temperature non cambiano di stato, rimangono solide, ma la
cottura sicuramente produce qualche modificazione nella loro struttura interna. Si
osserva bene un cambiamento di stato con la liquefazione di cioccolato e burro,
lo zucchero e le uova formano un miscuglio molto interessante da osservare
perché cambiano le proprietà dei due materiali, se vengono miscelati per un certo
periodo di tempo. La cottura modifica sostanzialmente le caratteristiche del
miscuglio di cioccolato, burro, uova e zucchero, da liquido diventa solido e soffice,
i dolci assumono la consistenza, il colore e l’odore che li rendono appetitosi.
SUSSIDIARIO Approfondimento
di SCIENZE Le pagine 32-33 propongono attività utili per lavorare con la modalità della Flipped
FLIPPED Classroom (nelle prossime pagine di questa Guida si trovano le indicazioni su come
CLASSROOM sviluppare questa lezione).
pp. 32-33 • Invitiamo gli alunni a completare la mappa riassuntiva dell’esercizio 1 di p. 32 e gli
esercizi 2 e 3.
• Formiamo dei gruppi e assegniamo il compito di realtà di p. 33.
Nella HUB Kids i bambini troveranno tutti i materiali per sviluppare la Flipped SCIENZE
Classroom.
É
111
LEZIONE ANIMATA: MATERIA ED ENERGIA
SUSSIDIARIO • Nella mappa di sintesi della sezione gli alunni vedono come si colloca il contenuto
di SCIENZE delle pagine studiate in una struttura che mette in rete le diverse conoscenze
ESPOSIZIONE per dare loro un senso complessivo. In questo caso il punto centrale è dato
ORALE dalla materia con la sua struttura fatta di atomi e molecole. Mettendo insieme
pp. 36-37 le diverse informazioni gli alunni dovrebbero capire che a seconda di questa
struttura si ottengono materiali diversi con caratteristiche diverse, quindi è
necessario guidarli, al termine della sezione, in una specie di percorso a ritroso in
modo che si rendano conto che le proprietà della gomma dipendono dal tipo
di molecole che la compongono e da come sono legate tra di loro; scendendo
ancora di livello le molecole della gomma sono costituite a loro volta di particelle
più piccole, gli atomi che hanno anch’essi determinate caratteristiche. A questo
livello scolare non si va oltre perché è sufficiente che gli alunni capiscano la
differenza tra ciò che cade sotto i loro sensi e possono sperimentare e ciò che
invece non è visibile e gli scienziati hanno modellizzato con atomi e molecole.
Nello stesso modo ripercorriamo la parte relativa alle trasformazioni in modo che
gli alunni differenzino tra fisiche e chimiche richiamando le esperienze fatte.
• Dalla mappa si passa a un testo espositivo continuo. Gli alunni sono attivi anche
in questa fase perché devono passare continuamente dalla mappa al testo
per aggiungere parole mancanti. In questo modo acquisiscono un metodo per
SCIENZE
GUIDA per la A seconda del punteggio raggiunto da ciascun bambino, assegniamo la scheda più
valutazione adatta per la rivalutazione strategica dell’errore.
strategica
É
112
LEZIONE ANIMATA: MATERIA ED ENERGIA
AutovAlutAzione
Al termine dell’unità gli alunni compilano un breve questionario di feedback in cui
esprimono le loro idee rispetto alle attività svolte e ai concetti appresi (Quali sono
piaciute di più e perché? Quali hanno creato maggiore difficoltà e perché? Come
sono state superate le difficoltà? Hanno avuto bisogno di aiuto? Quando? Che
cosa hanno imparato di nuovo?)
vAlutAzione
Durante l’attività prendiamo nota di ciò che fanno i singoli alunni:
– nelle attività individuali (Capiscono le consegne? Sono autonomi nello
svolgimento del lavoro? Trovano soluzioni originali ai problemi? );
– nell’attività laboratoriale (Collaborano con i compagni? Assumono un ruolo attivo
o passivo? Sanno usare strumenti? Sanno organizzarsi rispetto ai tempi?;
– nella discussione collettiva (Esprimono idee personali? Fanno riferimento
a esperienze vissute? Inventano “esperimenti”? Ascoltano i compagni e
argomentano pro o contro le idee di altri? Sanno o provano a giustificare fatti
che vedono succedere? Sanno spiegare procedure sulla base delle conoscenze
acquisite?).
Registriamo i risultati degli alunni nella Griglia per la valutazione. Se alcuni bambini
mostrano ancora incertezze riprendiamo la spiegazione con una modalità differente
da quella proposta in precedenza.
SCIENZE
e le caratteristiche della sul testo. C .....................................................................................
materia. D .....................................................................................
113
SCIENZE ...è FACILE VERIFICA 2
COMBURENTE
© Mondadori Education
2 Scrivi le definizioni dei passaggi di stato della materia. Poi completa lo schema:
scrivi le lettere al posto giusto.
A Evaporazione: .
B Condensazione: .
C Solidificazione: .
D Fusione: .
SCIENZE
+
OdA: Conoscere la materia e le sue trasformazioni.
Verifica sommativa 115
FLIPPED CLASSROOM
FLIPPED CLASSROOM
Facciamo… la differenza!
Sussidiario di Scienze pp. 32-33
Materia: Scienze
Classe: 4a
Argomento: Il riciclo dei rifiuti per il recupero dei materiali.
Obiettivi: Analizzare le tipologie di rifiuti prodotti e le rispettive quantità attraverso
la raccolta differenziata al fine di ridurre il proprio impatto sull’ambiente.
Descrizione dell’attività
Organizzare la raccolta differenziata dei rifiuti in classe o nella scuola, misurarne e analizzarne
la composizione.
1. Conoscere:
la raccolta differenziata, le tipologie di rifiuti prodotti e il riciclo.
2. Capire:
quali rifiuti hanno un maggiore impatto ambientale (tempi di degradazione, quantità di rifiuti
prodotti).
3. Applicare
Tenere un Diario di classe dei rifiuti, in cui indicare le tipologie di rifiuti prodotti nel corso di una
settimana e il loro peso. Svolgere esercizi sulla raccolta differenziata e il riciclo.
4. Analizzare
SCIENZE
Materiale necessario
• Video sul riciclo e scheda di analisi del video*;
• pagine del Sussidiario Cittadini del 21° secolo (in particolare pp. 12-13).
116
FLIPPED CLASSROOM
SCIENZE
b) Rubrica di osservazione e valutazione dell’insegnante.
117
FLIPPED CLASSROOM
118
FLIPPED CLASSROOM
SÌ NO IN PARTE
Ho compreso la consegna del compito. A K F
Ho partecipato all’organizzazione del lavoro. A K F
Ho rispettato i tempi di consegna. A K F
SCIENZE
Ho individuato le informazioni adeguate alla richiesta. A K F
Ho sintetizzato le informazioni in modo adeguato. A K F
Ho usato un lessico corretto. A K F
Mi è piaciuta la proposta di lavoro di questo compito. A K F
Mi è piaciuto lavorare in gruppo. A K F
Ho collaborato con i compagni. A K F
Ho controllato le mie emozioni durante la presentazione. A K F
L’attività che mi è piaciuta di più è ..........................................................................................................................................................................................................
119
AGENDA ONU 2030
Obiettivo 6: Acqua pulita e igiene
Sussidiario di Scienze pp. 38-39
Argomento
L’acqua potabile è un bene indispensabile per
la vita degli esseri umani, per questo la sua
x redazione: possiamo
distribuzione è un problema di grandissima ricevere il minimale pp
36-37?
importanza. Possiamo rendercene conto sia
guardandoci intorno nel mondo, sia osservando
la realtà più vicina a noi.
Percorso di lavoro
Possiamo partire mostrando alla classe il video dedicato in HUB Kids e da qui avviare una breve
discussione per accendere l’interesse degli alunni sull’argomento. Aiutiamo gli alunni a recuperare il
lessico e le conoscenze apprese nel capitolo dedicato alla materia e in particolare all’acqua.
Invitiamo quindi ogni alunno a riflettere sulla propria esperienza relativamente alla raccolta e
distribuzione dell’acqua potabile e allo smaltimento delle acque sporche.
Proponiamo poi di sviluppare il compito di realtà, da soli, in coppia o a piccoli gruppi a seconda
dell’autonomia e delle competenze degli alunni.
SCIENZE
120
VERIFICA DI COMPETENZE DI CITTADINANZA
SCIENZE
• Utilizza un il lessico specifico. lessico specifico in modo il supporto dei
linguaggio adatto Dispone il delle discipline. essenziale. compagni.
• Organizza le materiale con Dispone il Dispone alcuni
informazioni in consapevolezza materiale materiali
testi coerenti e ed efficacia con efficacia con efficacia
schemi comunicativa. comunicativa. comunicativa.
121
STEAM
Crea il tuo animale
Sussidiario di Scienze pp. 40-41
Questa attività ha lo scopo di far comprendere come le caratteristiche di ogni specie vivente
dipendano da quelle dei genitori. Ogni parte del corpo di un vivente è diventata come la vediamo
ora per effetto di meccanismi evolutivi lentissimi. Nelle successive trasformazioni il corpo mantiene
una coerenza interna tra le parti, altrimenti non funziona e l’organismo muore. La sopravvivenza è
determinata dai legami che ogni “corpo”, per come è fatto, riesce a stabilire con l’ambiente.
Strumenti : Forbici, colla, pinzatrice, nastro biadesivo, software per creare presentazioni, accesso
a Internet.
Materiali : Riviste, giornali con immagini di animali, fogli di carta, cartoncino colorato, materiali
vari di recupero (flaconi di plastica, cannucce, scovolini, pezzi di stoffa, fili colorati, carta stagnola,
tubi di cartone, fil di ferro…).
Svolgimento
• Diamo come consegna agli alunni, suddivisi in gruppi di 3/4, di guardarsi intorno e fare un elenco
di animali (grandi, piccoli, microscopici) che incontrano comunemente. Accanto al nome devono
scrivere il luogo in cui è stato visto e dire quali risorse trova quell’animale in quell’ambiente, cioè
descrivere le condizioni della sua sopravvivenza, anche cercando informazioni per approfondirne
la conoscenza.
• Da questa prima ricognizione dovrebbero emergere i legami fondamentali tra organismi e
ambiente che nel Sussidiario saranno analizzati in modo più sistematico.
• La seconda fase del lavoro mette in gioco la creatività dei bambini. Chiediamo di portare a scuola
con il consenso dei genitori delle riviste, dei vecchi libri, dei giornaletti da ritagliare. Suddividiamo
i materiali raccolti in modo che ce ne sia a sufficienza per ogni gruppo.
• Diamo la seguente consegna: “Cercate sulle riviste immagini di animali e ritagliatene alcune.
Prendendo la testa da un animale, il corpo da un altro, le zampe da un altro ancora, costruite
un animale immaginario a cui darete un nome”.
• Una volta realizzati gli animali, consegniamo a ogni gruppo una scheda da compilare.
SCIENZE
Nome dell’animale:
Chi sono i genitori di questo animale?
Che dimensioni ha il suo corpo?
Di quali parti è composto?
Come sono fatte le varie parti?
Che cosa mangia?
Come si muove?
Come respira?
Come si riproduce?
In quale ambiente vive?
Dove ha la sua tana?
122
STEAM: CREA IL TUO ANIMALE
• Dopo aver descritto nei particolari l’animale, si passa alla sua costruzione con materiali di recupero
vari in modo da darne una visione tridimensionale. Utilizziamo questa attività per far riflettere
gli alunni sui collegamenti tra le varie parti del corpo che nell’immagine ritagliata e incollata non
venivano ovviamente evidenziati. Iniziamo chiedendo loro di suddividere il lavoro in modo che
ogni componente del gruppo sappia che cosa fare (per esempio ogni bambino deve costruire
una parte del corpo). Tutti insieme, aiutandosi a vicenda, devono poi decidere come assemblare
le varie parti, quali collegare per prime, quali materiali e strumenti usare per fare i collegamenti
tra le parti.
• Nella terza fase dell’attività gli alunni devono ragionare sui legami tra organismo e ambiente.
• Chiediamo agli alunni di mettere in relazione le caratteristiche del corpo dell’animale con quelle
dell’ambiente in cui vive spiegando come sfrutta le risorse ambientali per la sua vita. A questo
scopo chiediamo di realizzare delle mappe o di disegnare l’animale nel suo ambiente segnalando
con delle frecce i diversi legami individuati che andranno poi spiegati verbalmente o per iscritto.
• Dopo questa presa di coscienza dei legami organismo-ambiente, poniamo un problema:
Immaginate che a causa delle forti piogge un fiume vicino al luogo in cui vive questo animale
straripi e allaghi il territorio circostante. Come cambiamo le condizioni di vita del vostro
animale? Potrebbe sopravvivere in questa situazione? Come? Che cosa potrebbe fare?” Gli
alunni devono raccontare una storia plausibile per tentare di “salvare” il loro animale ricorrendo
alle caratteristiche del suo corpo, per esempio, la possibilità di nuotare, di camminare sul fango,
di trovare cibo in questo ambiente mutato. Questo comporta dei cambiamenti nelle sue
abitudini. Se questi cambiamenti sono “sopportabili”, l’animale si adatterà al nuovo ambiente e le
caratteristiche che gli hanno consentito di sopravvivere diventeranno determinanti anche per le
future generazioni per cui solo chi le erediterà potrà sopravvivere.
• Bisogna insistere molto su questi concetti con i bambini ed evitare di far credere che i cambiamenti
determinati dall’ambiente dipendano dalla “volontà” dell’animale di modificarsi e avvengano nel
corso di una vita… non è così. I cambiamenti sono lentissimi e dipendono tutti dalla genetica,
cioè dalla trasmissione di determinate caratteristiche ai propri discendenti e dalla selezione
naturale. Questa attività quindi vi porta nel cuore del tema dell’evoluzione che sarà affrontato
nelle pagine successive del libro.
• Questo percorso molto variegato si conclude con la realizzazione di un prodotto che serve a
mettere in memoria quanto fatto e a comunicarlo ad altri. Inizia quindi la parte tecnologico-
informatica del lavoro che rappresenta il “passo in più”.
• Diciamo agli alunni di fare una fotografia del loro animale e di inserirla nella pagina iniziale di una
presentazione da mostrare alla classe. Nelle slide successive dovranno spiegare le caratteristiche
SCIENZE
dell’animale inserendo i dati della scheda compilata nella seconda fase integrati con disegni che
ne illustrino in modo creativo il contenuto, per esempio disegnare l’ambiente in cui immagina
di far vivere l’animale, rappresentare il momento dell’allagamento con disegni, immagini, suoni
autoprodotti in modo da far comprendere la tragicità dell’evento per il loro animale e così via.
• Il lavoro si conclude realizzando uno strumento per la comunicazione all’esterno del proprio lavoro
tramite un sito Internet (si consiglia di usare quello protetto della scuola). Poi carichiamo le slide nello
spazio dedicato ai lavori delle classi chiedendo a qualche alunno di scrivere un breve testo introduttivo
che spieghi il percorso fatto e i risultati raggiunti (che cosa hanno imparato facendo questa attività).
• Per rendere più facile l’accesso alla pagina Internet creata è sufficiente copiare l’indirizzo della
pagina web e, tramite siti che offrono il servizio gratuito online come https://qrcode.tec-it.com/it,
trasformarlo in un codice QR. Spieghiamo ai bambini che cosa è un codice QR e mostriamo loro
alcuni casi di utilizzo (per esempio nei biglietti del treno oppure quelli di HUB Smart inseriti sul
Sussidiario). Il codice così creato si può inserire come immagine in qualsiasi documento, oppure
si può realizzare una galleria virtuale degli animali assemblati esponendo in un luogo di passaggio
della scuola dei cartoncini con l’immagine l’animale e il codice sotto.
123
I VIVENTI
Sussidiario di Scienze pp. 42-51
PROGRAMMAZIONE
TEMPI MATERIALI CONTENUTI DIGITALI
In classe • Sussidiario di Scienze HUB Kids:
7 lezioni da 2 ore + 1 ora • Quaderno per la valutazione • Audiolibro
per la verifica + 1 ora per • Testi semplificati e studio assistito – • DJ dizionario integrato
la mappa e l’esposizione Scienze e Matematica online
orale • Lenti, microscopio, libri e filmati • Esercizi
• Cartelloni per brainstorming e sintesi, fogli • Video
A casa bianchi, cartoncini di vario spessore per • Approfondimenti
Le lezioni richiedono costruire libri
anche alcune ore di • Materiali organici reperiti in diversi ambienti
tempo (da 8 a 10) per per fare le esperienze suggerite
l’esercitazione individuale, • Contenitori di plastica per costruire ambienti
da svolgere a casa come artificiali
consolidamento di • Strumenti per misurare capacità e
quanto è stato spiegato e temperature (aria e terra)
presentato in classe. • Macchina fotografica
SOLUZIONI ORGANIZZATIVE
• Conversazioni e discussioni collettive
• Lavoro di gruppo
• Esercitazioni individuali
OBIETTIVI
• Conoscere le caratteristiche delle cellule animali e vegetali.
• Comprendere il ruolo delle cellule in un organismo.
• Capire i meccanismi che governano i processi evolutivi.
• Riconoscere e descrivere le relazioni tra viventi in un ambiente.
• Individuare un ecosistema in base alle relazioni che si osservano in un determinato luogo.
I vIventI
L’unità fondamentale della vita è la cellula sia nel mondo animale sia vegetale.
Ciò che gli alunni devono comprendere è come tutto ciò che vedono succedere a livello macro
SCIENZE
nel loro corpo o nei viventi che osservano è il risultato di ciò che avviene nel micro in ogni
cellula. Per questo motivo la parte del Sussidiario dedicata agli organismi si apre con lo studio
delle cellule.
Un altro aspetto fondamentale per comprendere i viventi è conoscerne la storia evolutiva e
capire che gli animali e le piante che vediamo ora sono il risultato di trasformazioni che sono
avvenute in milioni di anni attraverso meccanismi fondamentali.
In questa unità si introduce il tema degli ecosistemi che verrà ripreso più avanti nel Sussidiario
dopo aver studiato le caratteristiche delle piante e degli animali (unità 5 e 6).
124
LEZIONE ANIMATA: I VIVENTI
FASE 1 • ATTIVAZIONE
SUSSIDIARIO AnAmnesi
di SCIENZE • Non facciamo aprire il libro agli alunni: leggiamo a voce alta il testo introduttivo
p. 42 e chiediamo ai bambini di dire che cosa sanno di queste “parti piccolissime” che
costituiscono gli organismi viventi. Molto probabilmente qualcuno nominerà la
cellula...
motivAzione
• Sapete come è fatta una cellula? Dove si trovano le cellule? Sono tutte uguali fra
di loro? Queste e altre domande-stimolo mettono in gioco le conoscenze che gli
alunni possono già avere prima di approfondire lo studio attraverso le pagine del
Sussidiario e l’uso di altri strumenti.
UN’IDEA IN PIÙ… • Possiamo raccogliere su un cartellone le idee di partenza degli alunni su cui
progredendo nel lavoro torneremo per verificare la completezza e la correttezza
delle informazioni. Si possono osservare prima con la lente e poi con un
microscopio pellicole di cipolla o cuticole di foglie per individuare le cellule, gocce
di acqua prelevata da uno stagno per vedere alcuni organismi unicellulari.
DIDATTICA Agli alunni con BES possiamo proporre di svolgere lo studio personale sui Testi
INCLUSIVA semplificati e studio assistito - Scienze e Matematica.
Testi semplificati
e studio assistito
– Scienze e
Matematica pp.
13-18
AUDIOLIBRO Per alunni con DSA, bambini non italofoni o con basse competenze linguistiche
possiamo utilizzare l’audiolibro.
SCIENZE
• Anche la cellula nel suo piccolo svolge tutte queste funzioni. Usando il disegno
di p. 43, dovremo far vedere quali sono gli organi che svolgono queste funzioni
leggendo le didascalie e colorando le caselle numerate secondo quanto indicato
nel box Costruisco le competenze.
• Possiamo far scrivere in una tabella a due colonne a destra le caratteristiche della
cellula vegetale e a sinistra quelle della cellula animale in modo che si vedano bene
le somiglianze e le differenze.
É
125
LEZIONE ANIMATA: I VIVENTI
SUSSIDIARIO • Possiamo anticipare gli esercizi 1 e 2 del Quaderno dei compiti che propone due
di SCIENZE pagine di esercizi sull’intero percorso sui Viventi. Correggiamo in classe le risposte
QUADERNO DEI e chiariamo eventuali difficoltà.
COMPITI
p. 52
126
LEZIONE ANIMATA: I VIVENTI
UN’IDEA IN PIÙ… • Costruiamo un modellino dei due tipi di betularia e poi facciamo simulare
agli alunni la sua storia. Prepariamo i due tipi di tronco di betulla e facciamo
intervenire dei personaggi che descrivano i cambiamenti.
SUSSIDIARIO • Se non lo abbiamo già fatto, possiamo anticipare gli esercizi 1 e 2 del Quaderno
di SCIENZE dei compiti che propone due pagine di esercitazioni sull’intero percorso sui
QUADERNO DEI Viventi. A essi possiamo aggiungere l’esercizio 3. Commentiamo in classe le
COMPITI risposte date dagli alunni. Chiediamo loro di costruire esercizi simili da proporre ai
p. 52 compagni e alle compagne organizzando un lavoro di gruppo.
UN’IDEA IN PIÙ… • Diamo agli alunni degli incarichi rispetto al mantenimento del microambiente,
per esempio tenere la terra umida, trovare un posto con l’illuminazione giusta,
controllare la temperatura, garantire l’aerazione. Se questo non è possibile,
incarichiamoli di cercare fotografie di ambienti che conoscono e di descrivere
i fattori fisici che li caratterizzano preparando una tabella in cui inserire le
informazioni trovate.
É
127
LEZIONE ANIMATA: I VIVENTI
Internet.
UN’IDEA IN PIÙ… • Gli alunni devono capire come funziona una rete alimentare, ma anche acquisire la
terminologia specifica relativa allo studio di un ecosistema. Per questo possiamo
leggere e commentare con loro i due box EcoSistema di pp. 49-50 e invitare
i bambini a produrre reti alimentari individuando produttori e consumatori
nell’ecosistema oggetto di studio.
É
128
LEZIONE ANIMATA: I VIVENTI
SUSSIDIARIO • Imparare a formulare domande e trovare le risposte nel testo è una buona pratica
di SCIENZE perché per formulare le domande bisogna prima andare a cercare le risposte
pp. 48, 51 rileggendo con cura i testi.
La tabella di confronto già compilata per i due esempi proposti nelle pagine
del Sussidiario è utile per fare una sintesi delle conoscenze costruite anche con
eventuali esperienze sul campo.
SUSSIDIARIO • Se abbiamo già assegnato in precedenza esercizi del Quaderno dei compiti,
di SCIENZE chiediamo agli alunni di completare le pagine ed eseguire l’esercizio 4 di p. 52
QUADERNO DEI e gli esercizi 5 e 6 di p. 53 che ampliano le conoscenze degli ambienti studiati
COMPITI o conosciuti e propongono ulteriori argomenti di riflessione come le migrazioni
pp. 52-53 degli uccelli.
SUSSIDIARIO • Le pagine di Competenze digitali E-book: il libro digitale offrono agli alunni degli
di SCIENZE strumenti per imparare a utilizzare come fonte di informazioni un libro digitale. Le
COMPETENZE operazioni che consente questo tipo di libro possono essere sfruttate dai bambini
DIGITALI per produrre relazioni illustrate (uso delle immagini che si possono copiare
pp. 54-55 e incollare in un testo), per imparare a evidenziare, selezionare informazioni,
costruire appunti anche con strumenti digitali.
Su HUB Kids si trovano il Vocabolario Devoto-Oli per cercare il significato di
parole sconosciute ricorrenti nei testi e le pagine stesse del Sussidiario su cui si
può intervenire nel modo descritto prima.
HUB KIDS
Esercizi interattivi
É
129
LEZIONE ANIMATA: I VIVENTI
GUIDA per la A seconda del punteggio raggiunto da ciascun bambino, assegniamo la scheda più
valutazione adatta per la rivalutazione strategica dell’errore.
strategica
AutovAlutAzione
Facciamo dire agli alunni quali sono i concetti che per loro sono stati più complessi
da comprendere e come hanno fatto per superare le difficoltà (richiesta di aiuto
all’insegnante o a un compagno, ricerca di informazioni su altre fonti oltre al
Sussidiario...).
vAlutAzione
Registriamo i risultati degli alunni nella Griglia per la valutazione. Se alcuni bambini
mostrano ancora incertezze riprendiamo la spiegazione con una modalità differente
da quella proposta in precedenza. Per gli alunni che evidenziano difficoltà rilevanti,
predisponiamo interventi di recupero e consolidamento.
Questa unità è essenzialmente di studio e di ricerca personale, se gli alunni
desiderano approfondire qualcuno dei temi sviluppati. Si possono osservare:
– la capacità di rielaborare a livello personale i contenuti anche in forme non verbali
(disegni, oggetti prodotti...);
SCIENZE
130
LEZIONE ANIMATA: I VIVENTI
SCIENZE
131
LE PIANTE
Sussidiario di Scienze pp. 60-69
PROGRAMMAZIONE
TEMPI MATERIALI CONTENUTI DIGITALI
In classe • Sussidiario di Scienze HUB Kids:
5 lezioni da 2 ore • Quaderno per la valutazione • Audiolibro
(tenendo conto • Testi semplificati e studio assistito – Scienze e • DJ dizionario integrato
del fatto che Matematica online
certi esperimenti • Materiali di recupero per realizzare i modelli di • Esercizi
richiedono poco funzionamento delle piante (tubicini di plastica, • Video
tempo per essere cannucce, palline colorate, fili, scatolette, bottigliette • Approfondimenti
realizzati ma poi di plastica...) • Immagini commentate
le osservazioni • Cartoncino per realizzare schede e scatole per ordinarle • Questioning
durano per un certo • Fogli e buste di plastica per la realizzazione di erbari
periodo) + 1 ora • Contenitori vari e piatti di plastica, semi di vari tipi di
per la verifica + 1 piante (fagioli, lenticchie, ceci...)
ora per la mappa e • Vasi, terra
l’esposizione orale • Sacchetti di plastica da freezer
• Lievito, farina, acqua, zucchero
A casa • Mattoncini da costruzione di vari colori
Le lezioni richiedono • Strisce lunghe di carta per costruire linee del tempo
anche alcune ore • Macchina fotografica
di tempo (da 5 a 6) • Coltellini di plastica per sezionare fiori e altre parti di
per l’esercitazione piante
individuale, da • Lenti, microscopi
svolgere a casa come
consolidamento SOLUZIONI ORGANIZZATIVE
di quanto è • Conversazioni e discussioni collettive
stato spiegato e • Lavoro di gruppo
presentato in classe. • Esercitazioni individuali
OBIETTIVI
• Riconoscere le varie parti di una pianta e le loro funzioni.
• Capire come avviene la fotosintesi e che cosa produce.
• Comprendere il ruolo delle piante in un ecosistema come organismi autotrofi.
• Classificare le piante in base a caratteristiche comuni pur nella diversità delle specie.
SCIENZE
le pIante
La pianta è un vivente che assume un ruolo particolare all’interno di un ecosistema per la sua
capacità di trasformare sostanze inorganiche in sostanze organiche. La fotosintesi è uno dei
concetti fondamentali su cui si deve lavorare per far comprendere il “funzionamento” di una
pianta. A livello globale senza i trasferimenti di energia e la trasformazione di materia che
compie una pianta le specie viventi che popolano il pianeta non potrebbero sopravvivere.
È quindi importante comprendere sia i meccanismi che avvengono a livello micro, sia ciò che
avviene a livello macro, nella pianta e negli elementi, viventi e non, che sono in relazione con
essa. Sono questi salti di scala che fanno comprendere il ruolo delle piante e quindi l’importanza
di preservarle. Entreremo dentro una pianta e ne osserveremo le varie parti (fiore, foglie, radici,
tronco...), costruiremo dei modelli di funzionamento, studieremo alcune tipologie di piante
classificate in base a caratteristiche comuni.
Concluderemo lo studio con i funghi, che non sono organismi autotrofi perché si sviluppano
trasformando le sostanze organiche presenti nel terreno.
132
LEZIONE ANIMATA: LE PIANTE
FASE 1 • ATTIVAZIONE
SUSSIDIARIO AnAmnesi
di SCIENZE • Il breve testo introduttivo di p. 60 stimola gli alunni a ricordare quanto appreso
P. 60 negli anni precedenti. Chiediamo loro di scrivere a gruppi un racconto che ampli la
frase di partenza immaginando di essere un seme nella terra. Raccogliamo i testi,
leggiamoli e discutiamoli con la classe.
motivAzione
• Dal confronto dei testi emergeranno le cose ancora da imparare che si possono
annotare su un cartellone e diventare una guida per il percorso successivo: a mano
a mano che si definiscono meglio certi concetti questi vengono sintetizzati nel
cartellone iniziale. Questo può diventare la base per costruire tutti insieme una
mappa sulle piante alla fine del percorso.
DIDATTICA Agli alunni con BES possiamo proporre di svolgere lo studio personale sui Testi
INCLUSIVA semplificati e studio assistito - Scienze e Matematica.
Testi semplificati
e studio assistito
– Scienze e
Matematica
pp. 19-23
AUDIOLIBRO Per alunni con DSA, bambini non italofoni o con basse competenze linguistiche
possiamo utilizzare l’audiolibro.
SCIENZE
quando avvengono dei cambiamenti significativi (nascita di nuove foglie, fiori...).
• Confrontiamo ciò che succede nella realtà con il testo di p. 61 e rileviamo
HUB KIDS somiglianze e differenze tra i diversi tipi di piante.
Video: La
riproduzione delle
piante
Immagine
commentata: Il
fiore e le sue parti
UN’IDEA IN PIÙ… • Per fare esperienza anche di piante senza semi chiediamo di portare a scuola delle
foglie di felce da osservare con la lente: Dove saranno le spore? Che cosa succede
alle spore trasportate dal vento e dall’acqua? Possiamo confrontare quanto
scritto sulle felci con La storia delle piante a p. 66.
É
133
LEZIONE ANIMATA: LE PIANTE
La fotosintesi della pianta. Lo zucchero entra nei tubicini di trasporto della linfa elaborata, che
sono diversi da quelli della linfa grezza, e viene trasportato in tutte le cellule.
Immagine Importante anche sottolineare la differenza tra inorganico (acqua e anidride
commentata: carbonica iniziali) e organico (lo zucchero prodotto). L’ossigeno che prima era
La fotosintesi combinato nell’acqua liquida torna a essere un gas che può espandersi nell’aria.
DIDATTICA Facciamo drammatizzare il percorso della linfa e gli scambi che avvengono
INCLUSIVA all’interno delle cellule per far capire come nulla vada perduto ma ogni elemento
entri nella composizione di nuove sostanze. Ogni alunno interpreta la parte di un
elemento che viene trasportato (acqua, anidride carbonica, ossigeno, zucchero);
nell’aula si traccia con il gesso sul pavimento la sagoma della pianta e poi si dà il via
alla rappresentazione.
É
134
LEZIONE ANIMATA: LE PIANTE
UN’IDEA IN PIÙ… • Ogni argomento trattato può essere approfondito con ricerche personali, in
particolare sarebbe utile far produrre agli alunni altre schede descrittive sulle
piante che fanno parte del loro ambiente di vita usando le schede del Sussidiario
come modelli. Lo schedario deve essere organizzato in diverse scatolette con il
nome della classe studiata (alghe, briofite, angiosperme...) e la descrizione delle
caratteristiche fondamentali prese dal testo del Sussidiario, in modo da far
memorizzare anche la terminologia, utile per capire testi scientifici sul tema.
SUSSIDIARIO • Gli esercizi sulla fotosintesi clorofilliana invitano a riflettere sulle conoscenze
di SCIENZE appena acquisite; negli esercizi 2 e 3 vengono applicate a situazioni nuove
QUADERNO DEI
COMPITI
(sviluppo di competenze). Sulle risposte date dagli alunni si può intavolare una
discussione nella classe che servirà per puntualizzare i concetti appena studiati e
SCIENZE
p. 70 risolvere dubbi.
É
135
LEZIONE ANIMATA: LE PIANTE
SUSSIDIARIO Approfondimento
di SCIENZE • Pagina 71 propone attività utili per lavorare con la modalità della Flipped
FLIPPED Classroom (nelle prossime pagine di questa Guida si trovano le indicazioni su
CLASSROOM come sviluppare questa lezione).
p. 71 • In questa lezione sono gli alunni a dover fare delle scelte in base alle conoscenze
che hanno sulla crescita e lo sviluppo delle piante e quindi a predisporre le
condizioni migliori per il “funzionamento” della serra di cui viene suggerita la
costruzione.
Nella HUB Kids i bambini troveranno tutti i materiali per sviluppare la Flipped
Classroom.
HUB KIDS
Esercizi interattivi
SUSSIDIARIO • Anche le pagine Dalla mappa… al testo sono inserite al termine dell’intero
di SCIENZE percorso su piante, animali ed ecosistemi.
ESPOSIZIONE Si può comunque leggere la parte della mappa di p. 90 relativa alle piante e i primi
ORALE tre punti della sintesi per l’esposizione orale di p. 91, facendo completare con le
pp. 90-91 parole mancanti.
AutovAlutAzione
Chiediamo agli alunni di esprimere il loro parere su quali parti dell’attività sono
stati per loro più coinvolgenti e perché, quali hanno creato difficoltà o non li
hanno interessati e perché, quali apprendimenti pensano di avere raggiunto e quali
secondo loro non padroneggiano ancora.
vAlutAzione
Osserviamo come i bambini si organizzano nel momento del lavoro a gruppi
o individuale soprattutto quando viene richiesta un’esperienza di tipo pratico.
Controlliamo i prodotti che realizzano, la capacità di collaborare con gli altri in vista
di un obiettivo comune, il senso di responsabilità nello svolgimento degli incarichi,
il rispetto del proprio turno nei momenti di osservazione libera e nei momenti di
discussione in classe e nel gruppo, la produttività dei loro interventi.
Registriamo i risultati degli alunni nella Griglia per la valutazione. Se alcuni bambini
mostrano ancora incertezze riprendiamo la spiegazione con una modalità differente
da quella proposta in precedenza. Per gli alunni che evidenziano difficoltà rilevanti,
predisponiamo interventi di recupero e consolidamento.
136
LEZIONE ANIMATA: LE PIANTE
SCIENZE
137
SCIENZE ...è FACILE VERIFICA 3
LE PIANTE
1 Ordina le fasi della fotosintesi clorofilliana: numera da 1 a 5.
La clorofilla nelle foglie cattura la luce e la usa per “mescolare”
...........
l’acqua e l’anidride carbonica, e ottenere gli zuccheri.
1
........... Le radici assorbono dal terreno acqua e sali minerali.
...........
Le foglie, attraverso gli stomi, assorbono l’anidride carbonica dall’aria.
corolla antera
stame ovario
ovario calice
SCIENZE
Le gimnosperme sono piante senza veri e propri fiori. con veri e propri
fiori. I loro semi sono racchiusi all’interno dei coni, chiamati anche pigne.
• Le angiosperme producono non producono fiori e frutti.
LE PIANTE
1 Completa le frasi: colora con la stessa tinta le parti che si completano.
Poi riassumi l’argomento su un foglio.
Le piante per effettuare la fotosintesi clorofilliana utilizzano:
la clorofilla che si trova… … dal Sole.
alghe e i muschi.
• Le piante vascolari hanno radici e fusto. Alcune, come le felci, si riproducono
attraverso le ………….......................................................................……….. Altre si riproducono attraverso i semi e si
dividono in due gruppi: ………….......................................................................………. e ………….......................................................................………..
© Mondadori Education
Le gimnosperme sono piante senza veri e propri fiori. I loro semi sono racchiusi
all’interno dei ………….......................................................................………., chiamati anche pigne.
Le angiosperme producono fiori e ………….......................................................................……….. Comprendono alberi
ad alto fusto, arbusti e piante erbacee come i fiori dei prati.
FLIPPED CLASSROOM
Costruiamo una mini serra
Sussidiario di Scienze p. 71
Materia: Scienze
Classe: 4a
Argomento: La fotosintesi clorofilliana.
Obiettivi: Conoscere il fenomeno della fotosintesi clorofilliana e i processi vitali delle piante
a essa associati.
Descrizione dell’attività
Progettare e realizzare una piccola serra da conservare in classe per monitorare la crescita
e le funzioni vitali delle piante.
1. Conoscere:
i processi vitali delle piante, in particolare la fotosintesi clorofilliana, e il modo in cui avvengono.
2. Capire:
le condizioni ambientali necessarie alla sopravvivenza delle piante.
3. Applicare
Saper risolvere esercizi sulla fotosintesi e sperimentare le diverse modalità con cui le piante
svolgono tale funzione vitale.
4. Analizzare
Individuare gli elementi necessari alla realizzazione di una piccola serra e le caratteristiche che
ognuno di essi deve avere (scelta della pianta, del contenitore e del luogo più adatti per la
SCIENZE
Materiale necessario
• video sulla fotosintesi e scheda di analisi del video;
• immagine commentata sulla fotosintesi;
• pagine del Sussidiario Cittadini del 21° secolo (in particolare pp. 64-65)
140
FLIPPED CLASSROOM
141
FLIPPED CLASSROOM
142
FLIPPED CLASSROOM
SÌ NO IN PARTE
Ho compreso la consegna del compito. A K F
Ho partecipato all’organizzazione del lavoro. A K F
Ho rispettato i tempi di consegna. A K F
A K F SCIENZE
Ho individuato le informazioni adeguate alla richiesta.
143
GLI ANIMALI
Sussidiario di Scienze pp. 72-82
PROGRAMMAZIONE
TEMPI MATERIALI CONTENUTI DIGITALI
In classe • Sussidiario di Scienze HUB Kids:
4 lezioni da 2 ore + • Quaderno per la valutazione • Audiolibro
tempi variabili per le • Testi semplificati e studio assistito – Scienze • DJ dizionario integrato
osservazioni sul campo e Matematica online
+ 1 ora per la verifica • Materiali di recupero per costruire modelli di • Esercizi
+ 1 ora per la mappa e animali (tubi, bottigliette di plastica, scovolini, • Approfondimenti
l’esposizione orale tappi di plastica, ritagli di plastica trasparente...)
• Cartelloni, riviste con immagini di animali, carta
A casa velina
Le lezioni richiedono • Miele per fare esche o altri cibi come pezzi di
anche alcune ore mela, biscotti, insalata
di tempo (da 6 a 7) • Macchina fotografica o videocamera (per fare
per l’esercitazione riprese degli animali osservati)
individuale, da
svolgere a casa come SOLUZIONI ORGANIZZATIVE
consolidamento di • Conversazioni e discussioni collettive
quanto è stato spiegato • Lavoro di gruppo
e presentato in classe. • Esercitazioni individuali
OBIETTIVI
• Conoscere la struttura degli animali.
• Individuare somiglianze e differenze nei modi di muoversi, nutrirsi, riprodursi.
• Comprendere il ruolo degli animali all’interno di un ecosistema come organismi eterotrofi.
• Classificare gli animali in base a caratteristiche comuni pur nella diversità delle specie.
glI anImalI
Questa unità sviluppa il discorso sugli animali focalizzando l’attenzione su tre aspetti importanti:
la struttura scheletrica (e corporea), il modo di nutrirsi e riprodursi. Lo studio che viene proposto
si basa sul confronto di specie appartenenti a classi diverse per acquisire informazioni basilari
sulle caratteristiche comuni. Sulla base di queste somiglianze si propone poi la classificazione
con schede descrittive che evidenziano tratti comuni e differenze e invitano all’osservazione di
SCIENZE
specie animali che gli alunni possano osservare da vicino, quando possibile.
La conformazione di ogni specie è strettamente legata all’ambiente in cui vive. La presenza
o meno dello scheletro è collegata con il movimento e quindi con i modi in cui ogni animale,
spostandosi in un ambiente acquatico, terrestre o aereo, va alla ricerca del cibo. La
trasformazione delle sostanze nel corpo e l’espulsione dei rifiuti sono correlati con due forme
principali dell’apparato digerente: quella a tubo e quella a sacco.
La parte relativa alla riproduzione introduce alcuni elementi che verranno poi ripresi nel
Sussidiario di quinta per lo studio del corpo umano. La fecondazione con l’unione di cellule
riproduttive maschili e femminili e la formazione di un embrione. Fra gli animali però esistono
anche forme di riproduzione che sono molto differenti rispetto a quelle umane e sono
caratteristiche di specie diverse dai mammiferi.
L’unità termina con l’invito a confrontare le caratteristiche degli animali riferendosi anche alla
loro storia evolutiva per dare senso alle classificazioni. Si fa osservare come le forme gli animali
si possano ricondurre a strutture molto semplici che nel corso del tempo si sono evolute in
forme più complesse, senza che queste forme semplici sparissero.
144
LEZIONE ANIMATA: GLI ANIMALI
FASE 1 • ATTIVAZIONE
SUSSIDIARIO di AnAmnesi
SCIENZE • Chiediamo agli alunni di confrontare la forma del corpo di alcuni animali presentati
p. 72 alla LIM o visti nella pagina del Sussidiario e di dire se secondo loro sono così già
dalla nascita o se la forma del loro corpo cambia nel tempo. Annotiamo ciò che
dicono i bambini in una tabella a due colonne: a sinistra scriviamo che cosa dicono
degli animali, a destra scriviamo che cosa dicono dei cambiamenti del loro corpo.
Invitiamoli poi a fare dei confronti: Qual è la forma che assomiglia di più alla
nostra? Quale forma invece è totalmente diversa?
motivAzione
• Le domande che sorgono da questo confronto dovrebbero essere annotate e
diventare un punto di riferimento come già suggerito nelle altre unità. Molte
curiosità andranno soddisfatte con ricerche specifiche che gli alunni potranno
condurre autonomamente. Le informazioni date nel Sussidiario sono già
emblematiche della varietà esistente in natura e possono quindi diventare una
base per ulteriori espansioni seguendo anche i modelli di indagine proposti.
DIDATTICA Agli alunni con BES possiamo proporre di svolgere lo studio personale sui Testi
INCLUSIVA semplificati e studio assistito - Scienze e Matematica.
Testi semplificati
e studio assistito
– Scienze e
Matematica
pp. 24-27
AUDIOLIBRO Per alunni con DSA, bambini non italofoni o con basse competenze linguistiche
possiamo utilizzare l’audiolibro.
SCIENZE
muovono affatto come anemoni di mare, coralli, spugne. La conformazione del
corpo è strettamente legata all’ambiente in cui vivono gli animali. Ci sono animali
che vivono in ambienti diversi pur avendo strutture simili e animali con strutture
molto diverse che popolano lo stesso ambiente. Facciamo notare questi fatti agli
alunni invitandoli a raggruppare gli animali anche in base al luogo in cui vivono.
DIDATTICA Cerchiamo con gli alunni, su libri o su Internet, le strutture scheletriche di alcuni
INCLUSIVA animali molto diversi fra loro e facciamoli ricalcare con carta velina. Facciamo poi
classificare le tipologie simili facendo dire in che cosa sono uguali e in che cosa
sono diverse le une dalle altre. Per esempio, cerchiamo due vertebrati (come il
serpente), due invertebrati senza scheletro (come la medusa) e due con scheletro
esterno (come la cavalletta). Incolliamo i disegni su un cartellone affinché servano
come promemoria per la classe.
É
145
LEZIONE ANIMATA: GLI ANIMALI
UN’IDEA IN PIÙ… • Facciamo costruire dei diorami che contengano più specie viventi nello stesso
ambiente, comprese le piante con cui hanno relazioni di tipo alimentare o
altro. Per costruire il diorama usiamo delle scatole di cartone con il coperchio
trasparente (per esempio quelle delle camicie) o contenitori di plastica, se
l’ambiente è umido.
• Prima di passare alla realizzazione, gli alunni progettano il diorama su un foglio ed
elencano i materiali necessari per costruirlo. Per prima cosa realizzano il fondale,
poi mettono i materiali che costituiscono la base (sassi, sabbia, terra...).
• Poi riproducono i disegni degli animali e delle piante che lo caratterizzano e li
dispongono sullo sfondo o sulla base. La parte anteriore deve essere coperta con
un foglio di plastica trasparente.
• Se vogliamo che il diorama sia più realistico, chiediamo agli alunni di usare
modellini di animali e piante di plastica o facciamoli realizzare con la plastilina.
• Prepariamo una copia del diorama su carta con il contorno di tutti gli elementi
presenti. Su questa copia facciamo inserire ai bambini i nomi degli animali e delle
piante che sono stati introdotti in modo che i “visitatori” possano capire. Di ogni
animale i bambini possono realizzare una breve scheda informativa da appendere
su un filo sotto il diorama.
UN’IDEA IN PIÙ… • Per osservare il comportamento di piccoli animali è possibile preparare delle
esche e disporle in posti strategici nel cortile della scuola: per esempio si
possono mettere delle gocce di miele dentro tappi di plastica e disporli in luoghi
SCIENZE
É
146
LEZIONE ANIMATA: GLI ANIMALI
UN’IDEA IN PIÙ… • Le conoscenze degli alunni si possono ampliare con la visita a musei (per vedere
scheletri di animali esistenti o estinti) e con la visione di filmati e documentari. Per
sfruttare queste risorse è utile preparare delle schede-guida che aiutino gli alunni
a osservare e prendere nota delle informazioni significative che dovranno poi
condividere nei momenti di discussione in classe. Le schede guida si preparano
con i bambini prima della realizzazione dell’attività in modo che si possano
ricavare le informazioni utili ad approfondire la conoscenza degli animali studiati.
Devono quindi contenere delle domande a cui gli alunni devono cercare risposta
o nei reperti del museo o nel filmato. Meglio se le domande sono poche, ma
significative.
É
147
LEZIONE ANIMATA: GLI ANIMALI
UN’IDEA IN PIÙ… • Partendo da altri elementi, per esempio dallo sviluppo embrionale è possibile
individuare forme molto simili nei primi stadi della loro vita che poi si
differenziano in modo notevole: per esempio l’embrione di un pulcino o di un
maiale può assomigliare molto a un embrione umano.
• Altro elemento di interesse è la ricerca di antenati comuni fra specie ora molto
differenziate; per esempio si possono ricostruire le storie evolutive attraverso
i cladogrammi partendo da specifiche caratteristiche che segnano il passaggio
da un ramo a un altro.
SUSSIDIARIO • La pagina dedicata al coding, pur avendo altri obiettivi, si integra in questa
di SCIENZE unità perché fa ragionare su alberi decisionali utilizzabili anche per definire le
pp. 82-83 caratteristiche che differenziano alcune classi di animali da altre: nei vertebrati, per
esempio, una prima differenziazione può avvenire tra chi allatta i piccoli e chi non
li allatta, poi in base al tipo di respirazione e così via.
• Stimoliamo gli alunni a produrre un albero analogo anche per gli invertebrati
cercando le domande adatte dopo aver individuato le differenze tra una specie
e l’altra di questa classe.
Coding
FASE 3 VERIFICA E VALUTAZIONE
SUSSIDIARIO verifiche
di SCIENZE Le Verifiche sono comprensive dell’intero percorso sui Viventi (piante, animali,
VERIFICA DEI ecosistemi) e si prevede che vengano svolte una volta acquisite tutte le conoscenze.
SAPERI DI BASE Possiamo anticipare chiedendo di rispondere ai quesiti 3 e 4 di p. 88 e al quesito 3 di
p. 88 p. 89 che può essere utilizzato per sviluppare una discussione in classe.
VERIFICA
SCIENZE
FORMATIVA p. 89
HUB KIDS
Esercizi interattivi
SUSSIDIARIO • Anche le pagine Dalla mappa… al testo sono inserite al termine dell’intero
di SCIENZE percorso su piante, animali ed ecosistemi.
ESPOSIZIONE Si può comunque leggere la parte della mappa di p. 90 relativa agli animali e i primi
ORALE tre punti della sintesi per l’esposizione orale di p. 91, facendo completare con le
pp. 90-91 parole mancanti.
É
148
LEZIONE ANIMATA: GLI ANIMALI
AutovAlutAzione
Chiediamo agli alunni di esprimere il loro parere su quali parti dell’attività sono
stati per loro più coinvolgenti e perché, quali hanno creato difficoltà o non li
hanno interessati e perché, quali apprendimenti pensano di avere raggiunto e quali
secondo loro non padroneggiano ancora.
vAlutAzione
L’osservazione in questa unità è diretta in modo particolare a verificare il grado di
autonomia degli alunni nel:
– rielaborare in modi diversi le informazioni del testo, per esempio utilizzando
tabelle o altre forme di organizzazione dei contenuti;
– ricercare informazioni per approfondire la conoscenza degli animali;
– predisporre semplici esperienze per osservare il comportamento degli animali.
Registriamo i risultati degli alunni nella Griglia per la valutazione. Se alcuni bambini
mostrano ancora incertezze riprendiamo la spiegazione con una modalità differente
da quella proposta in precedenza. Per gli alunni che evidenziano difficoltà rilevanti,
predisponiamo interventi di recupero e consolidamento.
149
SCIENZE ...è FACILE VERIFICA 4
GLI ANIMALI
1 Colora le parole che completano correttamente le frasi.
Possiamo classificare gli animali in base alle loro funzioni vitali.
• Gli animali sono filtratori carnivori se si nutrono filtrando l’acqua
che li circonda, sono onnivori erbivori se si cibano di vegetali,
sono erbivori carnivori se si nutrono di altri animali, sono
onnivori filtratori se mangiano sia altri animali, sia vegetali.
• Gli animali più semplici respirano attraverso la testa. superficie del corpo.
Gli insetti respirano attraverso le zampe. trachee. Alcuni animali, come
i mammiferi, respirano con i polmoni. capelli. Alcuni animali respirano
per mezzo di pinne, branchie, come i pesci.
• Gli animali vivipari, ovipari, come le galline, depongono le uova
in cui cresce l’embrione; negli uccelli, ovovivipari, come i rettili,
l’uovo si sviluppa all’interno del corpo della madre; i vivipari filtratori
partoriscono piccoli non ancora autonomi.
vertebrati • invertebrati
• Gli ……………….......................................................................……… sono gli animali che non hanno uno scheletro
che li sostiene.
• I ……………….......................................................................……… sono gli animali con uno scheletro interno
che li sostiene.
SCIENZE
OdA: Classificare gli animali secondo le loro funzioni vitali e la loro struttura, anche
150 attraverso collegamenti con immagini-chiave.
Verifica sommativa
SCIENZE VERIFICA 4
GLI ANIMALI
1 Completa il testo sulle classificazioni degli animali.
Gli animali possono essere classificati a seconda di come svolgono le loro funzioni
vitali.
• Gli animali sono ………………......................................................……… se si nutrono di piccoli organismi filtrando
l’acqua che li circonda, sono ………………......................................................……… se si cibano di vegetali, sono
carnivori se si nutrono di altri animali, sono ………………......................................................……… se mangiano sia
altri animali, sia vegetali.
• Gli animali più semplici respirano attraverso la superficie del corpo. Gli insetti
respirano attraverso le ………………..........................................................………. Alcuni animali, come i mammiferi,
respirano con i ………………......................................................………. Ci sono animali che respirano per mezzo di ………
………......................................................………, come i pesci.
2 Ripassa di blu le cornici delle immagini degli animali invertebrati, di rosso quelle degli
animali vertebrati. Poi scrivi il nome del gruppo a cui appartengono. Usa i nomi qui sotto.
mammifero • mollusco • rettile • artropode • celenterato • anfibio
SCIENZE
© Mondadori Education
OdA: Classificare gli animali secondo le loro funzioni vitali e la loro struttura,
Verifica sommativa
anche attraverso collegamenti con immagini-chiave. 151
L’ECOSISTEMA
Sussidiario di Scienze pp. 84-87
PROGRAMMAZIONE
TEMPI MATERIALI CONTENUTI DIGITALI
In classe • Sussidiario di Scienze HUB Kids:
3 lezioni da 1 o 2 ore + 1 ora per • Quaderno per la valutazione • Audiolibro
la verifica + 1 ora per la mappa • Testi semplificati e studio • DJ dizionario integrato
e l’esposizione orale. Alcune assistito – Scienze e Matematica online
attività consigliate si sviluppano su • Cartelloni per brainstorming e • Esercizi
lunghi periodi perché richiedono sintesi, foglio bianchi, cartoncini • Approfondimenti
osservazioni periodiche. di vario spessore
• Materiali organici reperiti in
A casa diversi ambienti per fare le
Le lezioni richiedono anche esperienze suggerite
alcune ore di tempo (da 2 a 3)
per l’esercitazione individuale, SOLUZIONI ORGANIZZATIVE
da svolgere a casa come • Conversazioni e discussioni
consolidamento di quanto è stato collettive
spiegato e presentato in classe. • Lavoro di gruppo
• Esercitazioni individuali
OBIETTIVI
• Riconoscere e descrivere le relazioni tra viventi e tra viventi e non viventi in un ambiente.
• Individuare un ecosistema in base alle relazioni che si osservano in un determinato luogo.
• Cogliere il ruolo dei decompositori nel ciclo della materia e in un ecosistema.
l’ecosIstema
In questa unità si riprende il tema dell’ecosistema già anticipato nell’unità sui viventi.
Ambiente ed ecosistema sono due concetti correlati ma distinti.
L’ambiente è un sistema aperto le cui caratteristiche dipendono dalla presenza di determinati
fattori fisici (abiotici) e di organismi (fattoti biotici) e dal flusso di energia che proviene
principalmente dal Sole.
Un ambiente può essere più o meno irraggiato dal Sole, più o meno ricco di acqua, e quindi
abitato da organismi di diverso genere a seconda delle risorse che offre. In uno stesso ambiente si
SCIENZE
possono costituire diversi ecosistemi a seconda delle relazioni che si stabiliscono tra l’ambiente e i
viventi che lo popolano.
Un ecosistema, infatti, è l’insieme degli esseri viventi di specie diverse e delle relazioni chimiche e
fisiche, tra questi organismi e l’ambiente. Un ecosistema ha dei confini definiti dalle relazioni che si
creano in un luogo particolare.
Nella scuola primaria si sviluppano entrambi i concetti a partire però da situazioni che cadano
sotto gli occhi degli alunni: l’osservazione diretta di ambienti vicini per riconoscere le relazioni
che legano viventi e non viventi in un determinato luogo fa capire quali fattori possono
modificare l’equilibrio esistente in un determinato momento e quali conseguenze abbia ogni
cambiamento sulla vita degli animali, delle piante e dell’uomo.
152
LEZIONE ANIMATA: L’ECOSISTEMA
Nelle Indicazioni nazionali e nuovi scenari (2018) si sottolinea l’importanza di “una didattica
delle scienze basata sulla sperimentazione, l’indagine, la riflessione, la contestualizzazione
nell’esperienza, l’utilizzo costante della discussione e dell’argomentazione.” Questo può avvenire
solo se gli alunni possono fare esperienze di prima mano anche nello studio degli ambienti e
degli ecosistemi.
In questa unità si affronta il punto conclusivo del tema degli ecosistemi che riguarda il ruolo dei
decompositori che con la loro azione riciclano continuamente la materia e la trasformano da
organica in inorganica. In questa trasformazione evidenziamo ciò che avviene a un elemento
fondamentale per la vita, il carbonio, che da anidride carbonica (inorganica) presente nell’aria
prima viene trasformato in sostanza organica per opera dei produttori (le piante) e poi assimilato
dagli animali entra nella composizione di sostanze organiche di tipo diverso fino a essere
riconsegnato all’aria sotto forma di anidride carbonica attraverso i processi di respirazione.
FASE 1 • ATTIVAZIONE
SUSSIDIARIO AnAmnesi e motivAzione
di SCIENZE • Il momento iniziale deve essere un ripercorso di quanto fatto nel corso dell’anno
p. 84 scolastico seguendo il Sussidiario e integrando i suoi contenuti con esperienze sul
campo.
• Leggiamo quindi il testo introduttivo e, attraverso un dialogo con gli alunni,
compiliamo un cartellone di brainstorming in cui i bambini raccontano tutto ciò
che hanno imparato sui legami tra viventi e non viventi in un ecosistema.
• Poniamo poi alcune domande stimolo per avviare il discorso sui decompositori:
Che fine fa la materia di cui sono fatti i viventi quando muoiono? Che cosa
succede alle foglie che cadono ai piedi di un albero in un bosco?
• Registriamo le loro risposte come ipotesi di partenza e poi proseguiamo nelle
attività.
DIDATTICA Agli alunni con BES possiamo proporre di svolgere lo studio personale sui Testi
INCLUSIVA semplificati e studio assistito - Scienze e Matematica.
Testi semplificati
e studio assistito
– Scienze e
Matematica
pp. 28-30
SCIENZE
AUDIOLIBRO Per alunni con DSA, bambini non italofoni o con basse competenze linguistiche
possiamo utilizzare l’audiolibro.
É
153
LEZIONE ANIMATA: L’ECOSISTEMA
DIDATTICA • Facciamo preparare agli alunni dei cartellini con i nomi e i disegni dei diversi
INCLUSIVA decompositori che si possono riconoscere nel disegno del Sussidiario e facciamo
cercare informazioni su ciascuno di essi usando sia il libro (schede descrittive degli
animali) sia altre fonti.
• Chiediamo poi di costruire delle catene di decompositori che partano da
un oggetto reale che si può trovare ai piedi di un albero o nel terreno fino
a scomporre totalmente l’oggetto in semplici molecole. Facciamo disegnare
l’oggetto trasformato dopo ogni passaggio. Deve essere chiaro che c’è una
SCIENZE
HUB KIDS
Esercizi interattivi
SCIENZE
É
155
LEZIONE ANIMATA: L’ECOSISTEMA
SUSSIDIARIO • Anche le pagine Dalla mappa… al testo sono inserite al termine dell’intero
di SCIENZE percorso su piante, animali ed ecosistemi.
ESPOSIZIONE • A questo punto del percorso è particolarmente utile sollecitare i bambini a usare
ORALE la mappa e a completare i testi così da poter ripassare il quadro riassuntivo.
pp. 90-91
AutovAlutAzione
Chiediamo agli alunni di compilare delle schede di autovalutazione relativamente
agli apprendimenti (per esempio Che cosa ho imparato di nuovo? Che cosa
sapevo già? Che cosa ho approfondito?) e all’interesse personale relativamente ai
temi trattati (Quale argomento mi ha/non mi ha interessato e perché? Che cosa
mi sarebbe piaciuto conoscere meglio? Come potrei fare per approfondire un
argomento di mio interesse?).
vAlutAzione
Le attività di questa unità a seconda delle scelte fatte possono essere basate:
– su esperienze pratiche e su ricerche autonome degli alunni;
– su uno studio delle pagine del Sussidiario facendo riferimento anche a esperienze
extra-scolastiche dei bambini.
Il tipo di osservazioni da fare nel primo caso riguarda la capacità di osservare e
di raccogliere informazioni in una situazione reale, di organizzare una ricerca e di
rielaborare le informazioni raccolte da varie fonti in funzione del prodotto richiesto.
Nel secondo caso si osserva la capacità di riportare esperienze personali
partecipando ai momenti di discussione collettiva in cui le conoscenze di tutti
vengono condivise, e la capacità di ricavare informazioni da varie fonti e rielaborarle
in funzione dell’esposizione orale.
Registriamo i risultati degli alunni nella Griglia per la valutazione.
Se alcuni bambini mostrano ancora incertezze riprendiamo la spiegazione con una
modalità differente da quella proposta in precedenza.
Per gli alunni che evidenziano difficoltà rilevanti, predisponiamo interventi di
recupero e consolidamento.
SCIENZE
156
LEZIONE ANIMATA: L’ECOSISTEMA
SCIENZE
157
SCIENZE ...è FACILE VERIFICA 5
GLI ECOSISTEMI
1 Indica se ogni affermazione è vera o falsa.
produttori
• Alla base della piramide quali organismi viventi ci sono? Animali. Piante.
• Chi si ciba dei vegetali? Gli erbivori. I carnivori.
• Sono di più i produttori o i consumatori di terzo livello?
I produttori. I consumatori di terzo livello.
Questo mantiene non mantiene l’ecosistema in equilibrio.
© Mondadori Education
GLI ECOSISTEMI
1 Rispondi alle domande.
• Cos’è un ecosistema?
.
• Quanti tipi di ecosistemi esistono?
.
• Quali sono le possibili relazioni all’interno di un ecosistema?
.
consumatori di
consumatori di
consumatori di
SCIENZE
.
• Che cosa noti man mano che si sale nella piramide alimentare? .
• Che ruolo hanno i decompositori? .
Argomento
Preservare l’ambiente è determinante per
consentire alle diverse specie viventi di trovare
le risorse necessarie alla loro sopravvivenza.
Modificando gli habitat e creando condizioni
sfavorevoli agli altri viventi creiamo danni che si
ripercuotono poi sulle nostre stesse possibilità
di vita nel pianeta.
Percorso di lavoro
SCIENZE
Mostriamo alla classe i video su HUB Kids La vita sott’acqua e La vita sulla Terra che illustrano
gli obiettivi 14 e 15 dell’Agenda 2030 e introducono quindi l’argomento. Facciamo parlare gli alunni
dei problemi illustrati nei video per far scattare l’interesse e motivarli al lavoro successivo. Nei
video sono introdotti molti termini che gli alunni devono conoscere per potersi esprimere in modo
appropriato rispetto a questi temi. L’esercizio iniziale di p. 94 li invita a contestualizzare queste
parole nuove in un breve testo di senso compiuto. I bambini deducono il significato delle parole
sconosciute dal contesto e verificano successivamente sul vocabolario le loro ipotesi.
I fatti esposti nell’esercizio di p. 94 fanno sicuramente parte dell’esperienza comune dei bambini
che quindi non avranno difficoltà a condividere con i compagni i propri comportamenti in quelle
situazioni. Ma è anche importante che gli alunni si mettano nei panni di chi non assume il loro
stesso comportamento per capirne i pensieri e le motivazioni e trovare quindi modi adatti per
sensibilizzarlo. Il fumetto è un genere testuale che rende immediata la comunicazione perché
utilizza il dialogo. Confrontiamo i fumetti prodotti dagli alunni e avviamo una riflessione comune
per trovare anche altre modalità comunicative efficaci, per esempio la simulazione di un dialogo
sincrono su un social network.
160
VERIFICA DI COMPETENZE DI CITTADINANZA
L’esercizio finale di p. 94 richiama alcune conoscenze importanti rispetto al ruolo dei diversi
organismi nell’ambiente usando la terminologia scientifica appresa nelle pagine del testo dedicate
a questi temi (viventi pp. 44-45, ambiente ed ecosistema pp. 46-51, piante pp. 60-69, animali pp.
72-81). Invitiamo gli alunni a cercare mappe tematiche che illustrino i fenomeni di desertificazione
e deforestazione che influiscono sulla vita degli organismi collocando le zone interessate da
questi fenomeni sul planisfero. Esponiamo le mappe in aula in modo che gli alunni le utilizzino per
supportare i ragionamenti e le discussioni successive.
Il compito di realtà che segue è focalizzato sulla ricerca di “somiglianze” tra organismi animali e
vegetali e riguarda nello specifico il comportamento delle piante, componenti essenziali di tutti gli
ecosistemi, che secondo recenti ricerche sono in grado di provare sensazioni e rispondere in modo
intelligente a determinati stimoli. L’attività proposta richiede l’investimento di molteplici risorse da
parte degli alunni, non solo conoscenze ma anche capacità organizzative e logistiche.
Il percorso si conclude con un’affermazione che nega la necessità di impegnarsi per la salvaguardia
dell’ambiente di vita delle specie viventi. Gli alunni sono invitati, a fronte di questa presa di
posizione molto netta, ad argomentare dimostrando di aver compreso il messaggio dell’Agenda
2030: la nostra vita è strettamente legata a quella degli altri viventi, quindi ciascuno di noi deve
agire concretamente, nei limiti delle sue possibilità, per preservare la natura e le specie viventi che
popolano il pianeta.
161
VERIFICA DI COMPETENZE DI CITTADINANZA
162
SCIENZE PROVA
VERIFICA
INVALSI1 1
1 Scaldata al sole, l’acqua del mare 4 Indica se le risposte sono vere o false.
subito: A. L’esperimento spiega come sono
A. si solidifica. fatte le nuvole. V F
B. diventa vapore. B. L’esperimento può essere fatto
C. rimane acqua. con acqua fredda. V F
D. scompare. C. Per fare l’esperimento serve SCIENZE
un piatto di plastica. V F
2 Le nuvole sono formate da: D. L’esperimento spiega come
A. goccioline d’acqua. creare la pioggia. V F
B. aria.
C. ghiaccio. 5 Alla fine dell’esperimento si crea:
D. neve. A. una nuvola.
B. dell’acqua.
3 L’aria calda e umida è formata da:
© Mondadori Education
C. del ghiaccio.
A. aria e vapore acqueo. D. niente.
B. acqua.
C. vapore acqueo.
D. pioggia.
163
PROVA INVALSI 2
SCIENZE INGLESE
ANIMALS
Match the animals (A-B-C) with the sentences (1-6). You can use a letter more than
once. Write your answers in the boxes.
The first one (0) is an example.
A B C
164
STEAM: CONTATORI E CALCOLATRICI
STEAM
Contatori e calcolatrici
Sussidiario di Matematica pp. 4-5
165
STEAM: CONTATORI E CALCOLATRICI
DISPLAY
VISIBILE
DATI IN MEMORIA
INVISIBILE
PROCEDURA
DISPLAY
MATEMATICA
VISIBILE
• Gli alunni sono pronti ora per costruire a coppie il contatore “manuale” con i materiali e le
istruzioni indicate a pagina 5. Ogni coppia ne costruisce due in modo che alla fine ogni bambino
o bambina abbia un contatore personale.
In un primo momento facciamo comporre solamente numeri con una, due, tre cifre facendo
166
STEAM: CONTATORI E CALCOLATRICI
notare come tutte le caselline debbano essere sempre riempite e quindi gli zeri fungano da
segnaposto per le cifre mancanti: 005 rappresenta il numero 5, 012 il numero 12. In seguito,
avvicinando due contatori si costruiscono numeri con più di 3 cifre come 12 500.
• Facciamo esercitare i bambini a comporre numeri con zeri iniziali, finali e interni come 706
scrivendo alla lavagna in lettere il numero voluto. In questo modo gli alunni si esercitano anche a
tradurre i numeri da lettere a cifre.
Chiediamo anche di scrivere le procedure “manuali” seguite per comporli, per esempio quale
anello hanno fatto muovere per primo e perché, se sia necessario o meno seguire un ordine
nell’immettere le cifre come nella calcolatrice elettronica e così via. Queste attività aiutano a
interiorizzare le regole del sistema posizionale anche agli alunni più in difficoltà.
• Infine diamo come compito di eseguire addizioni e sottrazioni sempre scrivendo le procedure
da seguire: Come si deve far girare l’anello per addizionare… per sottrarre? Come avviene il
riporto… il prestito?
Gli alunni devono spiegare che per eseguire addizioni e sottrazioni si devono contare tanti “scatti”
quanti ne indica il numero da addizionare o sottrarre nelle diverse caselline, se si addiziona l’anello
ruota in senso orario, se si sottrae in senso antiorario.
La procedura si differenzia quindi da quella usata per la calcolatrice elettronica. Facciamo spiegare
la differenza.
• L’uso di questo strumento aiuta a comprendere meglio gli algoritmi di calcolo e soprattutto a
tenerli sotto controllo.
Un messaggio importante da trasmettere agli alunni è che la calcolatrice elettronica fa i calcoli
giusti solo se si premono i tasti giusti. Quindi, nell’epoca dell’automazione totale del calcolo,
bisogna imparare a controllare l’ordine di grandezza del risultato per accorgersi di eventuali errori.
La scuola, quindi, deve coltivare le strategie di “calcolo mentale approssimato” con opportune
attività, oltre a quelle di calcolo scritto, per dare agli alunni la competenza necessaria a utilizzare
questi strumenti.
MATEMATICA
167
I PROBLEMI
Sussidiario di Matematica pp. 6-17
PROGRAMMAZIONE
TEMPI MATERIALI CONTENUTI DIGITALI
In classe • Sussidiario di Matematica HUB Kids:
6 lezioni da 2 ore in classe • Quaderno per la valutazione • Audiolibro
+ 1 lezione per la prova Invalsi • Testi semplificati e studio • DJ dizionario integrato
+ 1 lezioni per la Verifica assistito – Matematica online
• Esercizi
A casa SOLUZIONI ORGANIZZATIVE • Approfondimenti
Le lezioni richiedono anche • Conversazioni e discussioni
alcune ore di tempo (da 7 a 9) collettive HUB Scuola:
per l’esercitazione individuale, • Lavoro a coppie e lavoro di • INVALSI
da svolgere a casa come gruppo
consolidamento di quanto è stato • Esercitazioni individuali
spiegato e presentato in classe.
OBIETTIVI
• Comprendere la struttura di un testo problematico.
• Identificare i termini rilevanti per una piena comprensione del testo.
• Comprendere il ruolo della domanda ai fini della soluzione.
• Individuare dati utili, inutili, nascosti.
• Individuare domande implicite in problemi con una domanda finale e più operazioni.
• Produrre la rappresentazione grafica più adatta a un testo proposto.
I problemI
Una delle competenze chiave europee prevede di sviluppare lo spirito di iniziativa e
imprenditorialità, cioè la capacità di individuare e risolvere problemi, prendere decisioni,
stabilire priorità, assumere iniziative, pianificare e progettare, agire in modo flessibile e
creativo. In quest’ ottica si sviluppa il percorso sui problemi intesi come questioni autentiche e
significative, legate alla vita quotidiana e non solo esercizi a carattere ripetitivo.
Il percorso è collocato in apertura al Sussidiario poiché la soluzione di problemi è un’abilità
trasversale che viene ripresa, approfondita e ampliata in ogni contenuto della disciplina.
Molti bambini manifestano difficoltà nella risoluzione di problemi, attività che provoca ansia
e preoccupazione poiché non esiste una procedura che, una volta acquisita, ne permetta la
risoluzione meccanica.
Per aiutare i bambini ad affrontare con serenità i problemi matematici lavoriamo quindi su
tutte le componenti cognitive coinvolte nell’abilità di soluzione:
• la comprensione attraverso l’identificazione e l’utilizzo delle informazioni verbali e aritmetiche
(dati e domande);
• la rappresentazione con diverse tipologie di schemi, diagrammi, disegni;
• la pianificazione delle procedure e delle operazioni;
• il monitoraggio continuo del procedimento.
MATEMATICA
168
LEZIONE ANIMATA: I PROBLEMI
FASE 1 • ATTIVAZIONE
AnticipAzione e AnAmnesi
• Avviamo una discussione sui problemi con alcune domande-stimolo
che, a discrezione dell’insegnante, possono anche essere somministrate
individualmente per iscritto: Che cosa è per te un problema di matematica?
Ti piacciono i problemi di matematica? Perché? Come ti senti di fronte
a un problema? Che cosa fai quando un problema ti sembra molto
difficile? Secondo te, quali sono le cose più importanti da fare per risolvere
correttamente un problema?
Sono domande che si pongono, più o meno simili, all’inizio di ogni anno, ma
risulta interessante notare come le risposte dei bambini variano in base a un
accresciuto livello di maturità e al più ricco bagaglio di conoscenze pregresse.
motivAzione
• Invitiamo gli alunni a cercare situazioni problematiche di vita quotidiana e
trascriviamone alcune alla lavagna.
• Stimoliamoli a trovare le possibili soluzioni poi facciamo individuare, se presenti,
i problemi aritmetici.
In questa unità è particolarmente importante partire dalla vita quotidiana dei
bambini con problemi “reali”. È utile anche lavorare in gruppi per costruire
insieme e risolvere problemi, ragionando sugli elementi essenziali.
É
169
LEZIONE ANIMATA: I PROBLEMI
HUB KIDS
Strategie di problem
solving
É
170
LEZIONE ANIMATA: I PROBLEMI
HUB KIDS
Strategie
di problem solving
SUSSIDIARIO confronto
di MATEMATICA Queste pagine del Sussidiario presentano attività di studio e analisi delle varie
pp. 31-39 (Problemi componenti del problema (comprensione, rappresentazione, svolgimento).
con le operazioni); All’interno del testo si propongono poi problemi relativi ai diversi contenuti del
programma di classe quarta nella soluzione dei quali l’alunno potrà mettere in
pp. 58-59 (Problemi pratica le procedure di lavoro analizzate nelle prime pagine.
MATEMATICA
con le frazioni);
p. 83 (Problemi con
i decimali); pp. 103,
108, 109, 111 (Problemi
con le misure); pp.
143, 145 (Problemi di
geometria) É
171
LEZIONE ANIMATA: I PROBLEMI
SUSSIDIARIO • Sollecitiamo gli alunni a usare la mappa di p. 16 sia per recuperare di volta in volta
STUDIARE regole e definizioni, sia come quadro riassuntivo dell’unità utile per un ripasso
finale.
CON LA MAPPA
p. 16
SUSSIDIARIO rielAborAzione
LABORATORIO Per consentire di rielaborare conoscenze e abilità acquisite, sollecitando in
INVALSI particolar modo il pensiero critico e divergente, proponiamo la soluzione guidata
p. 17 di un test INVALSI. Prendiamo p. 17 del Sussidiario, leggiamo il quesito e la
procedura. Soffermiamoci su ogni passaggio e verifichiamo che tutti abbiamo
compreso. Infine facciamo svolgere individualmente l’esercizio 1 del Provo io,
risolvibile con un ragionamento analogo.
GUIDA per la A seconda del punteggio raggiunto da ciascun bambino, assegniamo la scheda più
valutazione adatta per la rivalutazione strategica dell’errore.
strategica
AutovAlutAzione
Al termine dell’unità chiediamo agli alunni se hanno chiari i passaggi fondamentali
per operare con un problema matematico, guidiamoli a riflettere sui propri errori
e a prendere coscienza degli eventuali dubbi.
Rassicuriamoli e spieghiamo che i problemi saranno il “filo conduttore” di tutto il
percorso matematico quindi, di volta in volta, affronteremo insieme le difficoltà.
Così facendo acquisteranno sempre maggiore sicurezza.
MATEMATICA
172
LEZIONE ANIMATA: I PROBLEMI
vAlutAzione
Registriamo i risultati degli alunni nella Griglia per la valutazione. Se alcuni
bambini mostrano ancora incertezze su un particolare argomento riprendiamo la
spiegazione con una modalità differente da quella proposta in precedenza. Per gli
alunni che evidenziano difficoltà rilevanti, predisponiamo interventi di recupero e
consolidamento.
MATEMATICA
173
MATEMATICA ...è FACILE VERIFICA 1
I PROBLEMI
1 Leggi il testo del problema e completa: segui le indicazioni.
€ 1,50 € 1,50
€ 0,70 € 0,70
Operazioni: 1.
© Mondadori Education
2.
3.
I PROBLEMI
1 Leggi il testo del problema e completa seguendo le indicazioni.
Per la festa di classe le maestre acquistano 3 crostate, al costo unitario di € 15,70,
e 8 confezioni di succo d’arancia, spendendo in tutto € 59,10. I bambini portano a
scuola dei festoni colorati, che costano in tutto € 12,40.
Quanto costa ogni confezione di succo?
€ 59,10
€ 59,10
2•
3•
OBIETTIVI
• Leggere, scrivere e rappresentare i numeri naturali entro il milione, con particolare attenzione al valore
posizionale delle cifre.
• Confrontare e ordinare i numeri naturali.
176
LEZIONE ANIMATA: IL SISTEMA DI NUMERAZIONE DECIMALE
FASE 1 • ATTIVAZIONE
AnticipAzione e AnAmnesi
• Portiamo in classe alcuni abachi e i B.A.M. e utilizziamo il materiale per indagare
le conoscenze pregresse degli alunni relativamente ai numeri fino a tre cifre.
motivAzione
• Chiediamo agli alunni di cercare svariate situazioni in cui si utilizzano i numeri
nella vita quotidiana. Se necessario, aiutiamoli con alcuni suggerimenti: I
numeri servono per contare i giorni, i mesi, valutare il tempo a disposizione
per eseguire un compito; contare e tenere a mente il numero di movimenti
effettuati in palestra; fare giochi e calcolare i punteggi…
DIDATTICA • Per gli alunni con maggiori difficoltà, affidiamo lo studio della teoria, lezione per
INCLUSIVA lezione, ai Testi semplificati e studio assistito – Scienze e Matematica, dove il
supporto visuale aiuterà la comprensione e la memorizzazione.
Testi semplificati e
• Segnaliamo agli alunni, se ancora non sono autonomi, in quali casi può
studio assistito –
comunque riuscire utile ascoltare i testi dell’audiolibro o piuttosto utilizzare la
Matematica pp. 38-41 funzione text-to-speech.
É
177
LEZIONE ANIMATA: IL SISTEMA DI NUMERAZIONE DECIMALE
SUSSIDIARIO Approfondimento
di MATEMATICA Proponiamo le attività con i numeri triangolari per stimolare gli alunni a utilizzare
p. 23 alcune proprietà dei numeri che, applicate in contesti non usuali, li condurranno a
scoperte interessanti e imprevedibili.
SUSSIDIARIO confronto
di MATEMATICA In parallelo con lo studio delle relative civiltà in Storia, illustriamo agli alunni le
pp. 24-25 principali caratteristiche della numerazione mesopotamica e di quella egizia.
Facciamo svolgere in coppia o in piccolo gruppo gli esercizi proposti.
➜ Storia – Sussidiario di Storia – La civiltà babilonese pp. 34-39 – La civiltà egizia –
pp. 60-81
MATEMATICA
É
178
LEZIONE ANIMATA: IL SISTEMA DI NUMERAZIONE DECIMALE
AutovAlutAzione
Al termine dell’unità chiediamo agli alunni di riflettere sulle difficoltà che hanno
trovato nell’affrontare i numeri grandi e se hanno chiari i concetti fondamentali:
il valore posizionale, il confronto tra numeri e l’ordine crescente e decrescente.
vAlutAzione
Registriamo i risultati degli alunni nella Griglia per la valutazione.
Se alcuni bambini mostrano ancora incertezze riprendiamo la spiegazione con
una modalità differente da quella proposta in precedenza. Per gli alunni che
evidenziano difficoltà rilevanti, predisponiamo interventi di recupero.
D .....................................................................................
179
MATEMATICA ...è FACILE VERIFICA 2
254 189 =
79 304 =
2 971 =
Completa le tabelle.
- 1 + 1
605 987 • 651 310 • 600 598 • 650 102 559 742 • 590 583 • 580 878 • 600 3875
hk dak uk h da u
2 hk 7 dak 9 h 5 u
9 hk 3 dak 2 uk 6 h 7 da 1 u
4 hk 9 uk 7 h 3 da
duecentoquarantaduemila
ottocentoventitremilaseicentouno
559 742 • 590 583 • 605 987 • 651 310 • 600 598 • 650 102
651 305 561 583
OBIETTIVI
• Eseguire le quattro operazioni in colonna con i numeri interi.
• Applicare le proprietà delle operazioni e padroneggiare strategie di calcolo veloce.
• Individuare i multipli e i divisori di un numero naturale.
• Risolvere problemi con le quattro operazioni.
182
LEZIONE ANIMATA: LE OPERAZIONI CON I NUMERI INTERI
FASE 1 • ATTIVAZIONE
AnticipAzione e AnAmnesi
• Facciamo trovare sulla lavagna la parola “Addizione” poi chiediamo agli alunni di
scrivere, a turno, tutto ciò che questa parola fa venire loro in mente.
• Procediamo nello stesso modo anche per le altre operazioni
motivAzione
• Osserviamo insieme la lavagna e spieghiamo agli alunni che bisogna
procedere con metodo per rivedere caratteristiche dell’addizione, partendo
dall’individuare situazioni che si affrontano con questa operazione. Chiediamo
agli alunni qualche esempio, poi leggiamo il problema di p. 26.
• Introduciamo nello stesso modo ogni operazione.
DIDATTICA • Per gli alunni con maggiori difficoltà, affidiamo lo studio della teoria, lezione per
INCLUSIVA lezione, ai Testi semplificati e studio assistito – Scienze e Matematica, dove il
supporto visuale aiuterà la comprensione e la memorizzazione.
Testi semplificati
• Segnaliamo agli alunni, se ancora non sono autonomi, in quali casi può
e studio assistito –
comunque riuscire utile ascoltare i testi dell’audiolibro o piuttosto utilizzare la
Matematica pp. 42-57 funzione text-to-speech.
É
183
LEZIONE ANIMATA: LE OPERAZIONI CON I NUMERI INTERI
SUSSIDIARIO Per consolidare le conoscenze applicandole anche alla soluzione dei problemi,
di MATEMATICA proponiamo gli esercizi di pp. 30 e 31.
QUADERNO
DEI COMPITI
pp. 30-31
É
184
LEZIONE ANIMATA: LE OPERAZIONI CON I NUMERI INTERI
concetto molto astratto, ossia che la divisione per 0 è impossibile. Per darne
una motivazione, infatti, bisogna spiegare agli alunni che quando un numero è
multiplo di un altro allora il secondo è divisore del primo ➞ 20 è multiplo di 5,
quindi 5 è divisore di 20 ➞ 4 3 5 = 20 allora 20 : 5 = 4;
invece nel caso dello 0 la regola non è valida.
• Assegniamo individualmente gli esercizi del Provo io.
É
185
LEZIONE ANIMATA: LE OPERAZIONI CON I NUMERI INTERI
SUSSIDIARIO Approfondimento
di MATEMATICA • Chiediamo agli alunni di portare una calcolatrice con un’etichetta recante il
FARE PER CAPIRE nome.
p. 43 • Conserviamo tutte le calcolatrici nell’armadio di classe o nelle buste individuali
del materiale di geometria.
• Proiettiamo p. 43 sulla LIM, se possibile, poi analizziamo le funzioni principali
dello strumento e svolgiamo insieme gli esercizi proposti alimentando la
discussione e il confronto.
• Lasciamo che i bambini utilizzino la calcolatrice quando devono verificare i
risultati in esercizi di stima e approssimazione o quando, nel corso di un’attività
di gruppo, viene richiesto di fare calcoli molto complessi.
HUB KIDS
Esercizi interattivi
SUSSIDIARIO • Sollecitiamo gli alunni a usare la mappa di p. 46 sia per recuperare di volta in volta
di MATEMATICA regole e definizioni, sia come quadro riassuntivo dell’unità utile per un ripasso
STUDIARE CON finale.
LA MAPPA p. 46
SUSSIDIARIO rielAborAzione
di MATEMATICA Per consentire di stimolare i processi di pensiero, sollecitando in particolar modo il
LABORATORIO pensiero critico e divergente, proponiamo la soluzione guidata di un test Invalsi.
Prendiamo p. 47 del Sussidiario, leggiamo il quesito e la procedura. Soffermiamoci
INVALSI p. 47
a ogni passaggio e verifichiamo che tutti abbiamo compreso.
Infine facciamo svolgere individualmente l’esercizio del Provo io risolvibile con un
MATEMATICA
ragionamento analogo.
É
186
LEZIONE ANIMATA: LE OPERAZIONI CON I NUMERI INTERI
GUIDA per la A seconda del punteggio raggiunto da ciascun bambino, assegniamo la scheda
valutazione più adatta per la rivalutazione strategica dell’errore.
strategica
AutovAlutAzione
Durante lo svolgimento dell’unità chiediamo spesso agli alunni di manifestare
i dubbi e le difficoltà. Soffermiamoci su una procedura o su un solo passaggio
che per alcuni non è risultato sufficientemente chiaro e analizziamolo insieme.
Ricorriamo, ogni qualvolta sia possibile a esempi tratti dalla vita quotidiana
operando quindi con situazioni problematiche vicine ai vissuti dei bambini e
analizzandole anche secondo i criteri utilizzati nell’unità sui Problemi.
vAlutAzione
Registriamo i risultati degli alunni nella Griglia per la valutazione. Se alcuni bambini
mostrano ancora incertezze riprendiamo la spiegazione con una modalità
differente da quella proposta in precedenza. Per gli alunni che evidenziano
difficoltà rilevanti, predisponiamo interventi di recupero e consolidamento.
D .....................................................................................
187
MATEMATICA ...è FACILE VERIFICA 3
LE 4 OPERAZIONI
Calcola: applica le proprietà.
1 2 800 + 4 200 = 2 3 600 − 490 =
+ = − =
Calcola a mente.
3 10 × 10 = ............................... 4 5 × 1 000 = ............................................
5 hk dak uk h da u 6 hk dak uk h da u
2 0 3 9 6 4 + 3 2 8 5 6 8 −
4 6 3 6 1 = 1 3 8 5 7 9 =
7 uk h da u 8 h da u
1 0 6 × 6 3 0 3 0
2 2 =
102 – 95 =
MATEMATICA
LE 4 OPERAZIONI
Calcola a mente.
1 187 + 23 = 2 570 − 420 = 3 2 570 − 1 570 =
4 4 × 5 × 100 = 5 24 : 12 = 6 7 × 10 × 9 =
19 × 10 = 6 040 : 10 = 16 × 1 000 =
14 Per la festa di Laura, la mamma prepara 128 pizzette che vuole disporre in parti
uguali su 4 piatti. Quante pizzette su ogni piatto? La mamma ha preparato
anche 7 piattini con 12 cioccolatini ciascuno. Quanti cioccolatini in tutto?
OBIETTIVI
• Rappresentare graficamente la frazione di un intero.
• Determinare la frazione complementare di una frazione data.
• Rappresentare frazioni sulla linea dei numeri.
• Riconoscere frazioni proprie, improprie, apparenti.
• Confrontare e ordinare frazioni con denominatore uguale.
• Confrontare e ordinare frazioni con numeratore uguale.
• Riconoscere frazioni equivalenti.
• Calcolare la frazione di un numero dato.
• Risolvere problemi con un calcolo di frazione.
le frazIonI
Le frazioni sono presenti nella vita di ogni giorno e le usiamo senza accorgercene in molte
occasioni, dalla lettura dell’orologio all’uso del denaro; l’introduzione della moneta europea,
infatti, ci ha portato a dover fare i conti anche con i centesimi di euro.
Lo studio delle frazioni può sembrare un argomento semplice, ma va affrontato con calma
e gradualità, con particolare attenzione anche all’aspetto del linguaggio. Come precisano le
Indicazioni ministeriali, “la costruzione del pensiero matematico è un processo lungo e progressivo
nel quale concetti, abilità, competenze e atteggiamenti vengono ritrovati, intrecciati, consolidati e
sviluppati a più riprese”. Occorre quindi recuperare quanto proposto in classe terza con esempi
semplici e concreti, ma che hanno già sicuramente condotto gli alunni alle prime definizioni teoriche.
Per guidare i bambini a integrare le nuove conoscenze con quelle già possedute, riproponiamo
la frazione come operatore su una grandezza continua o discreta, che si evolve poi in un
MATEMATICA
vero e proprio numero (numero razionale) sul quale è possibile compiere anche operazioni,
confronti e ordinamenti. Poniamo particolare attenzione alla terminologia specifica e alla
classificazione; soffermiamoci tutto il tempo necessario sul confronto e sull’ordinamento, che
non può avvenire in modo spontaneo, come per i numeri naturali, ma deve essere oggetto
di insegnamento specifico con l’ausilio della linea dei numeri. Guidiamo infine i bambini alla
soluzione dei problemi che richiedono un calcolo di frazione e che verranno riproposti in classe
quinta a un maggiore livello di difficoltà.
190
LEZIONE ANIMATA: LE FRAZIONI
FASE 1 • ATTIVAZIONE
SUSSIDIARIO AnticipAzione e AnAmnesi
di MATEMATICA • Prendiamo spunto dal disegno in alto a destra della pagina e poniamo
p. 48 alcune domande per indagare le conoscenze pregresse degli alunni: che cosa
significano le frasi: un quarto d’ora, mezz’ora, tre quarti d’ora? A quanti minuti
corrispondono? Comprare mezzo chilogrammo di pane significa comprarne
più o meno di un chilogrammo? E un chilo e mezzo?
• Facciamo alzare alcuni bambini e chiediamo loro di fare un quarto di giro su se
stessi, mezzo giro, tre quarti di giro. Domandiamo agli alunni se conoscono altre
situazioni nelle quali si utilizzano le frazioni.
• Infine recuperiamo le conoscenze degli alunni anche da quanto già proposto in
classe terza. Se ne abbiamo la possibilità, chiediamo di portare a scuola il libro
di testo o il quaderno di terza e sfogliamolo insieme.
motivAzione
• Spieghiamo che il campo di utilizzo delle frazioni è molto ampio (musica, sport,
cucina...), per cui il loro studio continuerà quest’anno e sarà approfondito in
classe quinta.
É
191
LEZIONE ANIMATA: LE FRAZIONI
e così via... 5
Facciamo tracciare le tacche in corrispondenza dei lati dei quadretti e
collochiamo le frazioni sotto le tacche.
• Assegniamo quindi gli esercizi di Provo io da svolgere individualmente.
• A conclusione della lezione formiamo delle coppie e proponiamo agli alunni di
eseguire l’ultima attività.
É
192
LEZIONE ANIMATA: LE FRAZIONI
É
193
LEZIONE ANIMATA: LE FRAZIONI
SUSSIDIARIO Per ripassare quanto proposto nelle lezioni finora presentate e consolidare
QUADERNO le conoscenze, proponiamo di svolgere gli esercizi di pp. 52-53.
DEI COMPITI Poiché la difficoltà di ciascun esercizio è indicata dal codice colore, possiamo
assegnare gli esercizi anche in maniera differenziata agli alunni, per esempio
pp. 52-53
come compito a casa.
SUSSIDIARIO Approfondimento
FLIPPED Le pagine 60-61 utilizzano le frazioni per fare musica e propongono attività utili
CLASSROOM per lavorare con la modalità della Flipped Classroom (troviamo un approfondimento
pp. 60-61 su come sviluppare le lezioni in modalità “capovolta” nelle prossime pagine
di questa Guida).
• Invitiamo gli alunni a completare la mappa riassuntiva dell’esercizio 1 di p. 60
e facciamo loro utilizzare il muretto delle frazioni per guidarli a riconoscere
il valore delle note (esercizi 2 e 3).
• Facciamo completare individualmente o in coppia gli esercizi 4, 5 e 6 di p. 61.
• Infine formiamo dei gruppi e assegniamo il compito di realtà di p. 61.
HUB KIDS Nella HUB Kids i bambini troveranno tutti i materiali per sviluppare la Flipped
Classroom: il muretto delle frazioni e il video.
Gli Egizi sono stati fra i primi popoli a usare la nozione di frazione, da essi sempre
usata con numeratore 1 (frazione unitaria).
Leggiamo con gli alunni la leggenda dell’occhio di Horus (riportata alla pagina seguente)
e osserviamo insieme a loro come questo popolo raffigurava le frazioni.
➜ Storia – Volume di Storia – La civiltà egizia – pp. 60-81
É
195
LEZIONE ANIMATA: LE FRAZIONI
Il mito di Horus
Horus era un dio egizio, figlio di due dèi potenti:
Iside, la dea della Luna, e Osiride, il dio dell’oltretomba.
Suo padre, Osiride, era stato ucciso dal fratello Seth, il dio
del caos. Per vendicare il padre, Horus sfidò lo zio Seth,
ma nello scontro perse l’occhio sinistro, che si divise in sei
parti. A ricomporre l’occhio perduto di Horus intervenne
un altro dio, Thot, il signore della sapienza e l’inventore
della scrittura. Gli antichi Egizi usavano l’occhio di Horus
per descrivere le frazioni, che avevano tutte numeratore
uguale a 1 (frazioni unitarie).
SUSSIDIARIO • Invitiamo gli alunni a usare la mappa di p. 64 sia per recuperare di volta in volta le
di MATEMATICA definizioni delle frazioni, sia come quadro riassuntivo dell’unità, utile per un ripasso finale.
STUDIARE Sottolineiamo l’importanza di esporre le regole con precisione, utilizzando in modo
appropriato il lessico specifico della materia.
CON LA MAPPA • Possiamo anche sollecitare un’attività di didattica cooperativa in coppia, con un
p. 64 compagno che ripete la regola osservando solo la colonna di sinistra della mappa
o in completa autonomia, mentre l’altro verifica la correttezza con i testi della
colonna di destra.
SUSSIDIARIO rielAborAzione
di MATEMATICA Per consentire di rielaborare conoscenze e abilità acquisite, sollecitando in
LABORATORIO particolar modo il pensiero critico e divergente, proponiamo la soluzione
INVALSI guidata di un test INVALSI. Facciamo leggere a p. 65 del Sussidiario il quesito e
p. 65 la procedura risolutiva. Soffermiamoci su ogni passaggio e verifichiamo che tutti
abbiano compreso. Infine facciamo svolgere individualmente gli esercizi 1 e 2 del
Provo io, risolvibili con un ragionamento analogo.
MATEMATICA
GUIDA per la A seconda del punteggio raggiunto da ciascun bambino, assegniamo la scheda più
valutazione adatta per la rivalutazione strategica dell’errore.
strategica
AutovAlutAzione
Al termine dell’unità chiediamo agli alunni se hanno trovato dei vantaggi nell’usare
le frazioni al posto dei numeri naturali (facciamo anche dei casi specifici tratti dalla
vita quotidiana) oppure se restano ancora degli “oggetti” difficili da “maneggiare”,
che creano loro più problemi che vantaggi.
vAlutAzione
Registriamo i risultati degli alunni nella Griglia per la valutazione. Se l’intera classe
mostra difficoltà su un particolare argomento, potrebbe valere la pena di riprendere
la spiegazione con una metodologia differente da quella proposta. Per esempio, per
il calcolo di frazioni, potremmo attivare una Flipped Classroom dove gli alunni che
si sono mostrati più competenti spiegano ai compagni la regola utilizzando materiali
differenti (scatole di caramelle, pacchi di fogli, euro...)
INDICATORI
LIVELLI E OSSERVAZIONI DELL’INSEGNANTE
DI COMPETENZA
LE FRAZIONI
Comprendere il significato • L’alunno comprende il significato A .....................................................................................
e il valore delle frazioni e il valore delle frazioni e le B .....................................................................................
e operare con esse. rappresenta. C .....................................................................................
D .....................................................................................
D .....................................................................................
197
MATEMATICA ...è FACILE VERIFICA 4
LE FRAZIONI
1 Colora la parte di figura indicata dalla frazione.
1 2 3 2
6 7 4 3
1 3 4 2
2 4 7 5
3 Collega ogni frazione alla rappresentazione giusta.
3 4 2
4 7 5
3 2 4
di 16 = ............ di 10 = ............ di 21 = ............
4 5 7
© Mondadori Education
4
Maria ha 35 biglie: sono bianche.
7
Quante sono le biglie bianche?
LE FRAZIONI
1 Colora la parte di figura indicata dalla frazione.
2 3 1
2
7 4 6
3
2 Suddividi ogni figura in modo opportuno e colora la parte indicata dalla frazione.
3 1 2 4
4 2 5 7
3 Suddividi gli oggetti in modo opportuno e colora la parte indicata dalla frazione.
3 3 4
5 4 7
4 Scrivi le frazioni corrispondenti alle parti colorate e indica se sono proprie (P),
improprie (I) o apparenti (A).
FLIPPED CLASSROOM
Frazioni e musica
Sussidiario di Matematica pp. 60-61
Materia: Matematica
Classe: 4a
Argomento: La durata delle note musicali espressa attraverso le frazioni.
Obiettivi: Acquisire il concetto di frazione e la corrispondente rappresentazione simbolica.
Operare con le frazioni.
Descrizione dell’attività
Leggere e confrontare la durata delle note musicali per realizzare una breve melodia da riprodurre
con la voce o con uno strumento (flauto).
1. Conoscere:
le frazioni e il loro valore.
2. Capire:
la funzione delle frazioni in ambito musicale.
3. Applicare
Calcolare il valore complessivo delle note che corrispondono a ogni battuta.
4. Analizzare
Classificare e confrontare le frazioni per individuare la durata delle note musicali.
5. Valutare
Confronto sulle modalità per la stesura del rigo musicale e il risultato della riproduzione vocale
o strumentale.
6. Creare
Comporre un rigo musicale da riprodurre con la voce o con uno strumento.
Materiale necessario
• Video (Frazioni in musica) sul valore delle note e sul loro rapporto di durata;
• muretto delle frazioni*;
MATEMATICA
• pagine del Sussidiario Cittadini del 21° secolo da 48 a 65, in particolare pp. 60-61.
200
FLIPPED CLASSROOM
a) Restituzione: controlliamo che ogni alunno abbia appreso i contenuti trattati in maniera autonoma:
• proponiamo un’attività con le note presentate nel video e chiediamone il valore in frazione;
• facciamo costruire il muretto delle frazioni equivalenti affiancando a ogni frazione la nota
corrispondente; 4
• facciamo individuare composizioni di note il cui valore totale sia sempre 4 .
b) Attivazione delle conoscenze acquisite per trasformarle in competenze attraverso un compito
di realtà: gli studenti, divisi in gruppi, svolgono l’attività del Quaderno degli esercizi a p. 61,
che consiste dapprima nella lettura di un rigo musicale e nella sua riproduzione con le sillabe. In
seguito provano a scrivere un rigo musicale a loro piacere e, riproducendolo con la voce o con
un semplice strumento (per esempio un flauto), a comporre una semplice musica.
c) Debriefing: ogni gruppo espone al pubblico, il resto della classe, il proprio lavoro. La classe e
l’insegnante ascoltano, offrono consigli, sollevano dubbi e propongono soluzioni. Da parte di chi
ascolta, particolare attenzione va posta a due elementi fondamentali che le brevi composizioni
musicali devono assolutamente rispettare: il ritmo e l’armonia. Segue poi una riflessione collettiva
sulle composizioni create.
a) Compilazione di un Diario di bordo per esprimere il proprio giudizio su come hanno lavorato
MATEMATICA
in gruppo e se è stato interessante e utile l’attività per loro (scaricabile anche da HUB Kids e
stampabile).
b) Rubrica di osservazione e valutazione dell’insegnante (vedi p. seguente).
201
FLIPPED CLASSROOM
202
FLIPPED CLASSROOM
SÌ NO IN PARTE
Ho compreso la consegna del compito. A K F
Ho partecipato all’organizzazione del lavoro. A K F
Ho rispettato i tempi di consegna. A K F
Ho individuato le informazioni adeguate alla richiesta. A K F
Ho sintetizzato le informazioni in modo adeguato. A K F
Ho usato un lessico corretto. A K F
Mi è piaciuta la proposta di lavoro di questo compito. A K F
Mi è piaciuto lavorare in gruppo. A K F
MATEMATICA
203
I NUMERI DECIMALI
Sussidiario di Matematica pp. 66-91
PROGRAMMAZIONE
TEMPI MATERIALI CONTENUTI DIGITALI
In classe • Sussidiario di Matematica HUB Kids:
14 lezioni da 2 ore in classe • Quaderno per la valutazione HUB Kids:
+ 1 lezione per la prova Invalsi • Testi semplificati e studio • Audiolibro
+ 2 lezioni per la Verifica assistito – Matematica • DJ dizionario integrato
• LIM online
A casa • Esercizi
Le lezioni richiedono anche SOLUZIONI ORGANIZZATIVE • Video
alcune ore di tempo (da 14 a 16) • Conversazioni e discussioni • Approfondimenti
per l’esercitazione individuale, collettive
da svolgere a casa come • Lavoro a coppie e lavoro di HUB Scuola:
consolidamento di quanto è stato gruppo • INVALSI
spiegato e presentato in classe. • Esercitazioni individuali
OBIETTIVI
• Riconoscere frazioni decimali.
• Trasformare frazioni decimali in numeri decimali.
• Acquisire il valore posizionale delle cifre nei numeri decimali.
• Ordinare sulla retta numerica i numeri decimali.
• Leggere, scrivere, confrontare e ordinare numeri decimali.
• Eseguire le quattro operazioni con i numeri decimali, a mente e in colonna.
• Utilizzare i numeri decimali per descrivere situazioni quotidiane.
• Risolvere problemi con i numeri decimali.
• Approssimare i numeri decimali
I numerI decImalI
Riprendiamo i numeri decimali attraverso l’uso del denaro che fa parte del quotidiano del
bambino e offre molte opportunità per rafforzare e approfondire questioni legate ai numeri
con la virgola. Dopo aver proposto semplici attività di compravendita per dare le possibilità
di leggere e scrivere numeri decimali fino ai centesimi, prendiamo in considerazione i numeri
decimali in se stessi.
Operando con i numeri naturali gli alunni hanno imparato a considerare l’unità come un
elemento indivisibile e base per la costruzione di numeri più grandi, ora invece guidiamoli a
immaginare l’unità come vista attraverso una lente di ingrandimento in modo da riconoscerle
la possibilità di essere divisa in 10, 100, 1 000 parti uguali. Per agevolare il passaggio dalla frazione
decimale al numero decimale costruiamo insieme procedure adeguate, poi, con l’aiuto della
tabella già proposta per i numeri naturali e prolungata a destra con il periodo dei decimali,
lavoriamo sul valore posizionale. Utilizziamo l’espediente dell’ingrandimento anche per collocare
numeri decimali minori di 1 sulla linea dei numeri che supporta attività sia di ordinamento che di
confronto.
MATEMATICA
Quando gli alunni hanno acquisito sicurezza nell’operare con i decimali, avviamo lo studio
delle quattro operazioni. Assumiamo già come valide le proprietà delle analoghe operazioni tra
numeri naturali e privilegiamo gli algoritmi, mettendo in evidenza le specificità delle operazioni
tra decimali rispetto a quelle tra numeri naturali. Infine approfittiamo delle operazioni tra
decimali per proporre situazioni tratte dal quotidiano connesse all’arrotondamento e al calcolo
approssimato.
204
LEZIONE ANIMATA: I NUMERI DECIMALI
FASE 1 • ATTIVAZIONE
SUSSIDIARIO AnticipAzione e AnAmnesi
di MATEMATICA • Poniamo alcune domande per indagare le conoscenze pregresse degli alunni.
p. 48 Ricordate come si scrive un centesimo? A quale parte di un intero corrisponde?
Come si può rappresentare? Quante monete da 1 centesimo per formare
1 euro? Quante da 20 centesimi?
motivAzione
• Domandiamo agli alunni se conoscono situazioni quotidiane nelle quali
si utilizzano i numeri decimali e chiediamo di fare qualche esempio.
DIDATTICA • Per gli alunni con maggiori difficoltà, affidiamo lo studio della teoria, lezione per
INCLUSIVA lezione, ai Testi semplificati e studio assistito – Scienze e Matematica, dove il
supporto visuale aiuterà la comprensione e la memorizzazione.
Testi semplificati e
• Segnaliamo agli alunni, se ancora non sono autonomi, in quali casi può
studio assistito –
comunque riuscire utile ascoltare i testi dell’audiolibro o piuttosto utilizzare
Matematica pp. 69-79 la funzione text-to-speech.
HUB KIDS esempio il tratto tra 7,48 e 7,49 per inserire i numeri 7,481 – 7,482 – ....... 7,489 –
Video: Decimali in 7,49).
linea • Assegniamo poi gli esercizi del Provo io, individualmente o a coppie.
É
205
LEZIONE ANIMATA: I NUMERI DECIMALI
SUSSIDIARIO Approfondimento
di MATEMATICA Uno strumento molto utile per rappresentare i numeri decimali e visualizzarne la
FARE PER CAPIRE progressione è la linea dei numeri. Costruire la linea dei numeri decimali però è più
p. 70 complesso rispetto a quella dei numeri interi ed è necessario che gli alunni operino
con la carta millimetrata.
Se possibile, proiettiamo le pp. 70-71 sulla LIM, e leggiamo insieme le istruzioni.
Poi facciamo costruire altre linee sulla carta millimetrata che i bambini avranno
portato a scuola; lasciamo che lavorino da soli, ma rimaniamo a loro disposizione
per qualsiasi chiarimento.
e sottrazioni con completato in coppia o nel piccolo gruppo. Oppure può essere proposto più
i decimali avanti, dopo L’arrotondamento e Il calcolo approssimato (pp. 77-78).
É
206
LEZIONE ANIMATA: I NUMERI DECIMALI
HUB KIDS
INCOLONNATORE
Video
HUB KIDS
Video: Divisioni
con dividendo e
divisore decimale
É
207
LEZIONE ANIMATA: I NUMERI DECIMALI
SUSSIDIARIO Per ripassare quanto proposto e consolidare le conoscenze applicandole anche alla
di MATEMATICA soluzione dei problemi, svolgiamo gli esercizi delle pp. 80-83.
QUADERNO DEI Quando necessario, rivediamo i concetti non ancora completamente acquisiti e
puntiamo su attività mirate per il recupero.
COMPITI
pp. 80-83
HUB KIDS
Esercizi interattivi
SUSSIDIARIO • Sollecitiamo gli alunni a usare la mappa di p. 86 sia per recuperare di volta in volta
di MATEMATICA regole e definizioni, sia come quadro riassuntivo dell’unità utile per un ripasso
STUDIARE CON finale.
MATEMATICA
LA MAPPA p. 86
SUSSIDIARIO rielAborAzione
di MATEMATICA Proponiamo la soluzione guidata di alcuni test INVALSI. Prendiamo pp. 87-89
LABORATORIO del Sussidiario, leggiamo i quesiti e la procedura. Infine facciamo svolgere
gli esercizi del Provo io risolvibili con ragionamenti analoghi.
INVALSI p. 87
É
208
LEZIONE ANIMATA: I NUMERI DECIMALI
GUIDA per la A seconda del punteggio raggiunto da ciascun bambino, assegniamo la scheda più
valutazione adatta per la rivalutazione strategica dell’errore.
strategica
AutovAlutAzione
Al termine dell’unità proponiamo agli alunni di riflettere sulle difficoltà incontrate e
promuoviamo un confronto con i compagni. Chiediamo poi di ipotizzare azioni per
il miglioramento del proprio operato e suggeriamo di utilizzare ogni situazione del
quotidiano per rinforzare i concetti proposti. Ricordiamo che un importante aiuto
allo studio dei decimali ci viene dall’uso del denaro.
vAlutAzione
Registriamo i risultati degli alunni nella Griglia per la valutazione. Se alcuni bambini
mostrano ancora incertezze riprendiamo la spiegazione con una modalità
differente da quella proposta in precedenza. Per gli alunni che evidenziano
difficoltà rilevanti, predisponiamo interventi di recupero e consolidamento.
D .....................................................................................
209
MATEMATICA ...è FACILE VERIFICA 5
I NUMERI DECIMALI
1 Scomponi i numeri. Segui l’esempio.
uk h da u , d c m
0,94 0 , 9 4 9d 4c
8,901
23,503
2400,78
0,8 4,9
1,234 10,4
5 uk h da u , d c 6 uk h da u , d c
2 , 4 5 3 5 8
× 10 : 10
× 1 00 : 1 00
7 , 6 0 5 + 5 4 , 3 2 0 −
© Mondadori Education
1 3 , 4 8 0 = 4 8 , 0 0 9 =
I NUMERI DECIMALI
1 Trasforma i numeri in frazioni decimali o viceversa.
18 ............... 63 ...............
= = 0,128 = = 7,36
10 ................ 100 ................
Calcola a mente.
4 3,3 + 10,2 = 0,4 + 25 = 5,3 + 4,7 =
Argomento
La povertà estrema presente in particolare in
alcune zone del mondo è un tema di cui prendere
coscienza. Non tutti gli uomini, le donne e, in
particolare, i bambini e le bambine hanno uguali
diritti alle risorse economiche. La distribuzione
della ricchezza non è equa e pone grandi fasce
di popolazione mondiale in condizioni di povertà
estrema e ingiustizia.
Percorso di lavoro
Mostriamo alla classe il video su HUB Kids che illustra l’obiettivo 1 dell’Agenda 2030 e introduce
quindi l’argomento. Aiutiamo gli alunni a recuperare il lessico e le conoscenze apprese nel capitolo
dedicato ai numeri (frazioni, decimali) e alle operazioni.
Invitiamo ogni alunno a riflettere sulla propria esperienza sul valore della cifra di € 1,80 posta
come soglia della povertà estrema.
Proponiamo poi di sviluppare il compito di realtà, da soli, in coppia o a piccoli gruppi a seconda
dell’autonomia e delle competenze degli alunni.
Al termine di questo percorso i bambini arriveranno a trarre le proprie conclusioni sulla situazione
della distribuzione economica mondiale e sul diritto per ogni persona a non vivere in stato di
povertà.
Compito di realtà
L’attività inizia con un lavoro individuale di osservazione, lettura e interpretazione del grafico che
rappresenta la distribuzione della ricchezza mondiale. Contestualmente a questa fase, possiamo
far emergere eventuali conoscenze del gruppo classe sul tema della povertà. Da un brainstorming
collettivo possono emergere diversi punti di vista e differenti interpretazioni del concetto di
povertà. Alcuni bambini possono fornire conoscenze apprese da vari mezzi di comunicazione.
MATEMATICA
L’interpretazione dei dati presenti nel testo e nel grafico fornisce un punto di vista oggettivo sul
tema. Dividiamo quindi la classe in piccoli gruppi per svolgere l’attività del compito di realtà.
Nella fase di restituzione ogni gruppo espone i risultati che vengono confrontati e verificati.
212
VERIFICA DI COMPETENZE DI CITTADINANZA
213
STEAM: ARTE DI LINEE E DI FORME
STEAM
Arte di linee e di forme
Sussidiario di Matematica pp. 92-93
La geometria ha influenzato le composizioni pittoriche di molti artisti tra cui Piet Mondrian. Lo scopo
di questa attività è far applicare agli alunni le conoscenze geometriche per comporre dei quadri che
si ispirano a questo artista. Così facendo approfondiscono i concetti e ne esplorano nuovi aspetti.
In particolare, Mondrian abbina l’ortogonalità delle linee all’uso dei colori fondamentali per creare
effetti estetici diversi al variare di colori e dimensioni dei rettangoli definiti dall’incrocio di rette
parallele e perpendicolari.
Strumenti Riga, squadra, forbici, pennarelli neri e colorati, acquarelli, punteruolo.
Materiali Cartoncino bianco e colorato, leggero e pesante, fili di lana colorati, stecchi per gelati,
fogli di carta bianca in formato A4.
Svolgimento
• Avviamo l’attività con la visita a un museo in cui siano esposte opere di Mondrian o con una
ricerca in Internet in modo da avere a disposizione una galleria di quadri di questo autore a cui
attingere. Facciamo descrivere agli alunni una delle opere scelte chiedendo anche di esprimere le
impressioni che suscita in loro una composizione di questo tipo. Discutiamone in classe.
• Infine chiediamo agli alunni di spiegare la procedura seguita dall’artista, secondo loro, per
realizzare una di queste opere, scelta fra quelle che gli alunni preferiscono. Confrontiamo le
diverse descrizioni.
• Dopo questa ricerca e l’analisi preliminare che hanno creato il contesto, dividiamo la classe in
tre gruppi e a ogni gruppo diamo una consegna differente come indicato a p. 93 del Sussidiario.
Distribuiamo a ogni gruppo i materiali necessari e organizzate gli alunni in modo che lavorino a
coppie all’interno del loro gruppo per aiutarsi a vicenda nella realizzazione della composizione.
• Il primo gruppo realizza le sue opere piegando un foglio in formato A4: discutiamo con il gruppo
su come fare per ottenere piegature parallele e poi su come ottenere quelle perpendicolari.
Facciamo notare la differenza tra fare piegature tutte alla stessa distanza e piegature a distanze
diverse conservando però il parallelismo. Chiediamo di ricalcare alcune piegature con un
pennarello nero, imitando l’opera proposta come modello. Infine dovranno colorare i rettangoli
evidenziati.
• Il secondo gruppo opera in modo simile, ma utilizzando riga e squadra. Facciamo vedere agli
alunni come tenere la riga e far traslare la squadretta in modo da ottenere rette parallele a
diverse distanze. Terminato il disegno, gli alunni colorano i rettangoli con acquarelli in modo da
ottenere colori più sfumati e irregolari, non netti come quelli di Mondrian. Alla fine ripassano le
linee dove necessario con il pennarello nero e la riga.
• Il terzo gruppo procede in un modo diverso: inizia con la costruzione dei rettangoli del quadro
modello disegnandoli uno per uno con riga e squadra. Ogni rettangolo deve avere misure e
collocazioni precise quindi il gruppo deve dividersi i lavori prima di iniziare in modo che ogni
coppia ne realizzi uno o due e poi alla fine tutti combacino perfettamente. I rettangoli sono poi
MATEMATICA
214
STEAM: ARTE DI LINEE E DI FORME
mostra. Componiamo un testo collettivo di sintesi. Fotografiamo i quadri realizzati dagli alunni e
trasformiamo la mostra in una galleria fotografica che potremo utilizzare per documentare tutti
l’attività ispirata dalla visione dell’opera di Mondrian.
• La tessitura è una delle attività artigianali in cui si sono cimentati gli uomini fin dall’antichità. La
trama e l’ordito di una stoffa non sono altro che fili tesi e intrecciati nei due sensi ortogonali.
Se ne abbiamo la possibilità visitiamo un museo locale in cui siano conservati dei vecchi telai in
modo che gli alunni conoscano anche le origini dell’attività che si prestano a svolgere.
• Chiediamo di portare a scuola, in accordo con i genitori, avanzi di gomitoli di lana di vario colore.
Gli alunni lavorano a coppie: mentre un bambino arrotola su uno stecco dei gelati il filo di un
colore, il compagno con una matita e il righello fa i segni per i buchi da fare sul cartoncino
pesante, con il punteruolo, sotto la nostra supervisione, perfora il cartonino e poi tende i fili
dell’ordito in questo modo:
• Gli alunni si alternano nel realizzare la trama nel modo indicato dalle figure di p. 93 del Sussidiario.
• Alla fine annodano bene i cappi dei fili ed eliminano il cartoncino servito come supporto: è
sufficiente aprire con le forbici i buchi e sfilare delicatamente il tessuto.
MATEMATICA
Chiediamo a ogni bambino e bambina di dire come intende utilizzare il tessuto ottenuto e
realizziamo una piccola mostra dei lavoretti da mostrare ai genitori.
215
LA MISURA
Sussidiario di Matematica pp. 94-115
PROGRAMMAZIONE
TEMPI MATERIALI CONTENUTI DIGITALI
In classe • Sussidiario di Matematica HUB Kids:
13 lezioni da 2 ore in classe • Quaderno per la valutazione • Audiolibro
+ 1 lezione per la prova Invalsi • Testi semplificati e studio • DJ dizionario integrato
+ 2 lezioni per la Verifica assistito – Matematica online
• LIM • Esercizi
A casa • Strumenti di misura • Video
Le lezioni richiedono anche • Approfondimenti
alcune ore di tempo (da 12 a 14) SOLUZIONI ORGANIZZATIVE
per l’esercitazione individuale, • Conversazioni e discussioni HUB Scuola:
da svolgere a casa come collettive • INVALSI
consolidamento di quanto è stato • Lavoro a coppie e lavoro di
spiegato e presentato in classe. gruppo
• Esercitazioni individuali
OBIETTIVI
• Conoscere e utilizzare in contesti significativi le unità di misura convenzionali di lunghezza, capacità, peso,
tempo.
• Attuare semplici conversioni tra misure omogenee.
• Mettere in relazione e calcolare peso netto, peso lordo e tara.
• Conoscere il sistema monetario europeo.
• Operare con il denaro in contesti significativi:
– costo unitario e costo totale;
– compravendita (spesa, guadagno, ricavo).
la mIsura
Avviamo il discorso sulla misura dalla realtà per condurre gli alunni a operare, utilizzare
strumenti, compiere misurazioni, fare esperienze critiche che evidenzino lo specifico di ogni
grandezza. Ciò è particolarmente importante per le misure di lunghezza, superficie, peso
e capacità ma anche per il tempo e il denaro. Gli alunni devono imparare a utilizzare con
disinvoltura gli strumenti di misura e operare con fac-simili di monete e banconote, ma sono
indispensabili anche numerose esperienze di stima e di approssimazione perché i bambini di
oggi, che vivono più in un ambiente virtuale che reale, non hanno percezione della misura di un
oggetto. Quello sulla misura è un itinerario didattico molto ampio che si avvale del contributo
di più discipline (scienze, storia, geografia) ma non richiede una specifica successione temporale
nella trattazione delle grandezze. In genere si avvia il percorso dalle lunghezze che trovano
applicazione pratica anche nella geometria ma l’insegnante può scegliere quale grandezza
affrontare per prima in base alla concreta situazione didattica della classe. Si fa presente che
nei volumi è stato scelto di indicare come peso la grandezza che, correttamente, sarebbe da
chiamare massa, poiché nella quotidianità la parola “massa” non viene utilizzata; si lascia ai
MATEMATICA
216
LEZIONE ANIMATA: LA MISURA
FASE 1 • ATTIVAZIONE
AnticipAzione e AnAmnesi
• Poniamo alcune domande per indagare le conoscenze pregresse degli alunni.
Che cosa è secondo voi la misura? Perché si misura? Che cosa si può misurare?
Quali strumenti si usano per misurare? Perché si usano strumenti diversi?
Quali unità di misura conoscete?
motivAzione
• Misure di lunghezza. Portiamo gli alunni in palestra, organizziamo una gara di
salto in lungo o una gara di lancio con il vortex. In entrambi i casi consegniamo
ai bambini una rotella metrica e, a turno, facciamo fare le misurazioni.
• Misure di peso. Se possibile, procuriamoci diversi tipi di bilance, facciamo
osservare le scale di misura e leggere il peso di oggetti diversi.
• Misure di capacità. Prendiamo misurini diversi, osserviamo le scale con i
bambini, riempiamo con quantità diverse di acqua e leggiamo le misure.
• Misure di tempo. Utilizziamo orologi sia analogici sia digitali per la lettura
dell’ora. Facciamo fare stime relative al tempo e poi confrontiamole con le
durate reali che abbiamo registrato noi.
• Denaro. Facciamo realizzare facsimili di monete e banconote che utilizzeremo
per gli esercizi.
DIDATTICA • Per gli alunni con maggiori difficoltà, affidiamo lo studio della teoria, lezione per
INCLUSIVA lezione, ai Testi semplificati e studio assistito – Scienze e Matematica, dove il
supporto visuale aiuterà la comprensione e la memorizzazione.
Testi semplificati e
• Segnaliamo agli alunni, se ancora non sono autonomi, in quali casi può
studio assistito –
comunque riuscire utile ascoltare i testi dell’audiolibro o piuttosto utilizzare la
Matematica pp. 80-91 funzione text-to-speech.
HUB KIDS
Video:
I multipli del metro
É
217
LEZIONE ANIMATA: LA MISURA
HUB KIDS
EQUIVALENZE
É
218
LEZIONE ANIMATA: LA MISURA
SUSSIDIARIO Per ripassare quanto già affrontato e consolidare le conoscenze proponiamo gli
di MATEMATICA esercizi delle pp. 100-101.
QUADERNO DEI
COMPITI
pp. 100-101
É
219
LEZIONE ANIMATA: LA MISURA
HUB KIDS
Educazione
finanziaria
220
LEZIONE ANIMATA: LA MISURA
Gli studi degli archeologi hanno permesso di scoprire che sia gli Egizi che i
Babilonesi utilizzavano sistemi e strumenti di misura. Cerchiamo informazioni,
fotografie e immagini e costruiamo dei cartelloni con il materiale raccolto.
➜ Storia – Sussidiario di Storia – La civiltà babilonese – pp. 34-39; La civiltà egizia –
pp. 60-81
221
LEZIONE ANIMATA: LA MISURA
HUB KIDS
Esercizi interattivi
SUSSIDIARIO • Sollecitiamo gli alunni a usare la mappa di p. 114 sia per recuperare di volta in volta
di MATEMATICA regole e definizioni, sia come quadro riassuntivo dell’unità utile per un ripasso
STUDIARE CON finale.
LA MAPPA
p. 114
SUSSIDIARIO rielAborAzione
di MATEMATICA Per consentire di stimolare i processi di pensiero, sollecitando in particolar modo il
LABORATORIO pensiero critico e divergente, proponiamo la soluzione guidata di un test INVALSI.
Prendiamo p. 115 del Sussidiario, leggiamo il quesito e la procedura. Soffermiamoci
INVALSI
a ogni passaggio e verifichiamo che tutti abbiamo compreso. Infine facciamo
p. 115 svolgere individualmente gli esercizi del Provo io risolvibili con un ragionamento
analogo.
GUIDA per la A seconda del punteggio raggiunto da ciascun bambino, assegniamo la scheda più
valutazione adatta per la rivalutazione strategica dell’errore.
strategica
AutovAlutAzione
Al termine dell’unità chiediamo agli alunni di esprimere le eventuali difficoltà
incontrate. Stimoliamoli a riflettere a voce alta sul proprio lavoro attraverso il
confronto con i compagni, a coppie o a piccoli gruppi.
Valorizziamo l’autocorrezione anche se non dovesse dare, almeno inizialmente,
risultati di effettiva esattezza.
vAlutAzione
MATEMATICA
Registriamo i risultati degli alunni nella Griglia per la valutazione. Se alcuni bambini
mostrano ancora incertezze riprendiamo la spiegazione con una modalità
differente da quella proposta in precedenza. Per gli alunni che evidenziano
difficoltà rilevanti, predisponiamo interventi di recupero e consolidamento.
Teniamo presente che l’unità sulle misure richiede la comprensione di concetti
affrontati in precedenza (numeri decimali e operazioni), per cui le difficoltà
possono riguardare tali aspetti che vanno, eventualmente, ripresi e rinforzati.
É
222
LEZIONE ANIMATA: LA MISURA
MATEMATICA
223
MATEMATICA ...è FACILE VERIFICA 6
MISURE
Completa le tabelle. Segui l’esempio.
1 m dm cm mm 2
kg hg dag g
8 80 800 8 000 8,2
0,24 2 000
x 10 : .......... : 10
2,3 km 23 hm 200 g ............ kg 2,35 l 0,235 dal
MISURE
Completa le tabelle.
1 m dm cm mm 2 kg hg dag g
8 8,2
0,24 2 000
5,8 40
138 0,08
OBIETTIVI
• Riconoscere e descrivere rette, semirette e segmenti.
• Individuare la posizione reciproca di due rette nel piano (incidenza, perpendicolarità, parallelismo).
• Riconoscere, denominare e classificare angoli.
• Misurare ampiezze angolari.
• Riconoscere, descrivere e denominare gli elementi di un poligono.
• Classificare poligoni in base al numero dei lati e degli angoli.
• Costruire, riconoscere e classificare triangoli e quadrilateri.
• Riconoscere poligoni congruenti, equiestesi e isoperimetrici.
• Calcolare il perimetro di triangoli e quadrilateri.
• Conoscere e utilizzare le unità di misura fondamentali di superficie.
• Calcolare l’area di triangoli e quadrilateri.
le fIgure geometrIche
Il percorso sulle figure geometriche prende avvio dall’osservazione dell’ambiente e prosegue con
la costruzione dei poligoni (con cannucce, palline di pongo, strisce perforate, carte colorate).
Poniamo particolare attenzione all’uso degli strumenti (goniometro e righello) e al rinforzo delle
abilità di disegno. Un poligono disegnato bene consente di intuire rapidamente le proprietà
e di risolvere facilmente un problema di geometria. Abituiamo gli alunni a “manipolare” le
figure per evitare, per esempio, il classico errore di un quadrato ruotato e interpreto come
un rombo; spieghiamo che qualsiasi poligono può avere diverse posizioni nel piano in cui lo
stiamo rappresentando e per riconoscerlo dobbiamo osservare i suoi elementi e conoscere le
sue proprietà. Proseguiamo con il calcolo dei perimetri lasciando ai bambini la possibilità di
utilizzare anche la formula valida per tutti i poligoni (<l + <l + <l ...). Dedichiamo molto tempo
alla costruzione del concetto di estensione, poi passiamo alla costruzione del concetto di area
MATEMATICA
come misura dell’estensione di una figura operando inizialmente con misure arbitrarie. Infine
guidiamo gli alunni a scoprire le formule per calcolare l’area di quadrilateri e triangoli attraverso
trasformazioni, da loro scoperte, che riconducono il calcolo dell’estensione di quelle figure a
quella di un opportuno rettangolo o romboide.
226
LEZIONE ANIMATA: LE FIGURE GEOMETRICHE
FASE 1 • ATTIVAZIONE
AnticipAzione e AnAmnesi
• Per indagare le conoscenze pregresse degli alunni chiamiamoli alla lavagna
a chiediamo di disegnare un segmento, una retta, un angolo, un poligono...
Oppure chiediamo di definire un triangolo o un quadrilatero.
DIDATTICA • Per gli alunni con maggiori difficoltà, affidiamo lo studio della teoria, lezione per
INCLUSIVA lezione, ai Testi semplificati e studio assistito – Scienze e Matematica, dove il
supporto visuale aiuterà la comprensione e la memorizzazione.
Testi semplificati e
• Segnaliamo agli alunni, se ancora non sono autonomi, in quali casi può
studio assistito –
comunque riuscire utile ascoltare i testi dell’audiolibro o piuttosto utilizzare la
Matematica funzione text-to-speech.
pp. 92-109
FASE 2 • SVOLGIMENTO DEL PERCORSO DIDATTICO
SUSSIDIARIO 1a lezione – Rette, semirette, segmenti
di MATEMATICA • Leggiamo con il gruppo classe p. 116. Soffermiamoci su ogni elemento e
p. 116 chiamiamo gli alunni alla lavagna a disegnarlo. Spieghiamo la procedura per
tracciare rette parallele, perpendicolari e incidenti utilizzando righello e squadra
e facciamo esercitare i bambini sul quaderno.
• Assegniamo gli esercizi del Provo io.
piatto che parte è dell’angolo giro? Quindi quanti gradi misura? Che calcolo
dovete fare per scoprirlo? Quanti gradi è ampio l’angolo retto? L’angolo acuto
misura più o meno di 90°? E quello ottuso?
• Leggiamo insieme il Procedo così, disegniamo alla lavagna diversi tipi di angoli e
facciamoli confrontare con il modello di angolo retto. Completiamo insieme gli
esercizi del Provo io.
É
227
LEZIONE ANIMATA: LE FIGURE GEOMETRICHE
SUSSIDIARIO Quando gli alunni hanno acquisito sicurezza, assegniamo gli esercizi di p. 119.
di MATEMATICA
QUADERNO DEI
COMPITI p. 119
É
229
LEZIONE ANIMATA: LE FIGURE GEOMETRICHE
HUB KIDS
I trapezi
MATEMATICA
É
230
LEZIONE ANIMATA: LE FIGURE GEOMETRICHE
SUSSIDIARIO Per ripassare quanto proposto e consolidare le conoscenze, assegniamo gli esercizi
di MATEMATICA di pp. 130 e 131.
QUADERNO DEI
COMPITI
pp. 130-131
FARE PER CAPIRE • Per approfondire ulteriormente il concetto di congruenza e equivalenza tra
poligoni, facciamo costruire e ritagliare il tangram come indicato a p. 135.
p. 135
Chiediamo ai bambini di riprodurre le figure dell’esercizio 2 e di utilizzare come
HUB KIDS unità di misura il triangolo rosso per misurare l’area di ognuna e individuare quelle
Il tangram equivalenti.
É
231
LEZIONE ANIMATA: LE FIGURE GEOMETRICHE
233
LEZIONE ANIMATA: LE FIGURE GEOMETRICHE
HUB KIDS
Esercizi interattivi
SUSSIDIARIO • Sollecitiamo gli alunni a usare la mappa di p. 148 sia per recuperare di volta in
di MATEMATICA volta regole e definizioni, sia come quadro riassuntivo dell’unità utile per un
STUDIARE CON LA ripasso finale.
MAPPA
p. 148
SUSSIDIARIO rielAborAzione
di MATEMATICA Per consentire di stimolare i processi di pensiero, sollecitando in particolar modo il
LABORATORIO pensiero critico e divergente, proponiamo la soluzione guidata di un test INVALSI.
INVALSI Prendiamo p. 149 del Sussidiario, leggiamo il quesito e la procedura. Soffermiamoci
a ogni passaggio e verifichiamo che tutti abbiamo compreso. Infine facciamo
p. 149 svolgere individualmente gli esercizi del Provo io risolvibili con un ragionamento
analogo.
GUIDA per la A seconda del punteggio raggiunto da ciascun bambino, assegniamo la scheda più
valutazione adatta per la rivalutazione strategica dell’errore.
strategica
AutovAlutAzione
Al termine dell’unità facciamo emergere eventuali difficoltà incontrate durante
il percorso. Favoriamo l’osservazione e l’analisi delle figure stimolando la
comunicazione ad alta voce delle proprietà emerse e la valutazione reciproca;
incoraggiamo il lavoro e il confronto a coppie e a piccoli gruppi.
MATEMATICA
vAlutAzione
Registriamo i risultati degli alunni nella Griglia per la valutazione. Se alcuni bambini
mostrano ancora incertezze riprendiamo la spiegazione con una modalità
differente. Per gli alunni che evidenziano difficoltà rilevanti, predisponiamo
interventi di recupero e consolidamento.
234
LEZIONE ANIMATA: LE FIGURE GEOMETRICHE
MATEMATICA
235
MATEMATICA ...è FACILE VERIFICA 7
SPAZIO E FIGURE
1 Classifica i seguenti triangoli rispetto ai lati e rispetto agli angoli:
colora il riquadro giusto.
4 Colora con lo stesso colore ogni figura e le sue formule per calcolare
il perimetro (p) e l’area (A).
d
l
D
p = l × 4 A = l 1
× l 2
MATEMATICA
l l l +l l
© Mondadori Education
2
p = 1
+ 2 1
+ 2
A = D × d : 2
l 1
SPAZIO E FIGURE
1 Classifica i seguenti triangoli rispetto ai lati e rispetto agli angoli.
50° 50° ° °
D C p=
© Mondadori Education
AB = 12 cm
AD = 9 cm
A=
DH = 6,5 cm
A H B
OBIETTIVI
• Acquisire i concetti di simmetria, traslazione, rotazione, similitudine.
• Rappresentare figure simmetriche, traslate e ruotate.
• Riprodurre in scala una figura assegnata
le trasformazIonI geometrIche
La geometria è la scienza che studia la forma e l’estensione dei corpi ma anche le
trasformazioni che questi possono subire. Una trasformazione geometrica è uno spostamento
nel piano oppure un rimpicciolimento o un ingrandimento.
Tutte le trasformazioni geometriche che hanno come invarianti la forma e le dimensioni delle
figure, prendono il nome di trasformazioni isometriche o isometrie (dal greco iso, “uguale”
e metron, “misura”); sono traslazioni, rotazioni, simmetrie. La similitudine invece è una
trasformazione non isometrica che converte una figura nella sua immagine: le due figure hanno
la stessa forma ma non la stessa estensione e sono dette simili.
Gli alunni operano con le trasformazioni già dagli anni passati ma riprendiamo comunque il
percorso osservando la realtà e poi utilizzando attività con la carta (piegatura, origami, ritaglio)
e tutte le possibili esperienze pratiche di costruzione e manipolazione. Maneggiando le figure
prima di disegnarle, i bambini imparano a conoscerle più facilmente scoprendo relazioni,
analogie e differenze.
Dopo l’osservazione della realtà e la manipolazione conduciamo gli alunni a operare sulla
carta quadrettata che costituisce un valido supporto all’intuizione e alla applicazione delle
MATEMATICA
proprietà delle trasformazioni. Utilizziamo la carta quadrettata anche per guidare gli alunni a
familiarizzare con i metodi grafici che consentono di ottenere ingrandimenti e rimpicciolimenti.
Poniamo particolare attenzione alla scrittura dei rapporti di scala e, se possibile, procediamo in
parallelo con lo studio delle carte in Geografia.
238
LEZIONE ANIMATA: LE TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE
FASE 1 • ATTIVAZIONE
AnticipAzione e AnAmnesi
• Per indagare le conoscenze pregresse disegniamo alla lavagna coppie di
figure ribaltate, ruotate, traslate e chiediamo agli alunni dove individuano una
simmetria, dove una rotazione o una traslazione.
DIDATTICA • Per gli alunni con maggiori difficoltà, affidiamo lo studio della teoria, lezione per
INCLUSIVA lezione, ai Testi semplificati e studio assistito – Scienze e Matematica, dove il
supporto visuale aiuterà la comprensione e la memorizzazione.
Testi semplificati
• Segnaliamo agli alunni, se ancora non sono autonomi, in quali casi può
e studio assistito –
comunque riuscire utile ascoltare i testi dell’audiolibro o piuttosto utilizzare la
Matematica pp. 110-113 funzione text-to-speech.
É
239
LEZIONE ANIMATA: LE TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE
SUSSIDIARIO Approfondimento
di MATEMATICA Le pp. 156-157 propongono attività sul disegno geometrico in modalità della
FLIPPED Flipped Classroom.
CLASSROOM Invitiamo gli alunni a completare la mappa dell’es. 1 di p. 156 e a svolgere gli
pp. 156-157 esercizi 2 e 3.
Forniamo dei gruppi e assegniamo il compito di realtà di p. 157.
Nella HUB Kids i bambini troveranno tutti i materiali per sviluppare la Flipped
Classroom sul disegno geometrico.
VERIFICA
FORMATIVA p. 159
HUB KIDS
Esercizi interattivi
É
240
LEZIONE ANIMATA: LE TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE
SUSSIDIARIO • Sollecitiamo gli alunni a usare la mappa di p. 160 sia per recuperare di volta in
di MATEMATICA volta regole e definizioni, sia come quadro riassuntivo dell’unità utile per un
STUDIARE CON ripasso finale.
LA MAPPA p. 160
SUSSIDIARIO rielAborAzione
di MATEMATICA Per consentire di stimolare i processi di pensiero, sollecitando in particolar modo il
LABORATORIO pensiero critico e divergente, proponiamo la soluzione guidata di un test INVALSI.
Infine facciamo svolgere gli esercizi del Provo io risolvibili con un ragionamento
INVALSI p. 161
analogo.
AutovAlutAzione
Al termine dell’unità chiediamo agli alunni di riflettere sugli eventuali errori
commessi nelle verifiche che abbiamo somministrato e cerchiamo di far emergere
incertezze. Favoriamo una discussione guidata e stimoliamo il confronto.
vAlutAzione
Registriamo i risultati degli alunni nella Griglia per la valutazione. Se alcuni bambini
mostrano ancora incertezze riprendiamo la spiegazione con una modalità
differente da quella proposta in precedenza.
D .....................................................................................
241
MATEMATICA ...è FACILE VERIFICA 8
LE TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE
1 Esegui le traslazioni indicate dalle frecce.
D C
A B E F
MATEMATICA
© Mondadori Education
LE TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE
1 Scrivi direzione, verso e misura 2 Trasla la figura secondo le indicazioni
della traslazione: disegna la freccia. del vettore.
FLIPPED CLASSROOM
Disegno e tassellazioni
Sussidiario di Matematica pp. 156-157
Materia: Matematica
Classe: 4a
Argomento: Il disegno geometrico e le tassellazioni.
Obiettivi: Utilizzare correttamente gli strumenti per il disegno geometrico.
Riconoscere i poligoni, individuare, denominare e tracciare gli elementi principali.
Riconoscere e produrre figure ruotate, traslate, riflesse.
Descrizione dell’attività
Realizzare carte colorate mediante il metodo della tassellazione che consente di ricoprire il piano
con figure geometriche ripetute all’infinito.
1. Conoscere:
i poligoni; le regole per l’uso di riga, squadra e compasso.
2. Capire
Comprendere e confrontare le proprietà dei poligoni; capire l’importanza della precisione nel
disegno geometrico e le caratteristiche delle isometrie.
3. Applicare
Rappresentare forme nel piano; progettare e costruire modelli concreti di vario tipo.
4. Analizzare
Osservare le modalità per realizzare le tassellazioni grazie a trasformazioni geometriche.
5. Valutare
Individuare armonia stilistica e cromatica nei diversi prodotti finiti, tenendo conto delle modalità
per la realizzazione delle tassellazioni, del rispetto delle regole geometriche e dell’abilità nell’uso
degli strumenti.
6. Creare
Comporre un rigo musicale da riprodurre con la voce o con uno strumento.
Materiale necessario
MATEMATICA
244
FLIPPED CLASSROOM
a) Restituzione: l’insegnante controlla che ogni alunno abbia appreso i contenuti trattati in maniera
autonoma. Propone attività per l’uso degli strumenti:
• disegno di altezze nei triangoli;
• disegno di figure geometriche data la lunghezza dei lati e l’ampiezza degli angoli.
b) Attivazione delle conoscenze acquisite per trasformarle in competenze attraverso un compito
di realtà: gli studenti, divisi in gruppi, svolgono l’attività del Sussidiario di p. 157, che consiste nella
realizzazione di carte colorate con tasselli di forma geometrica accostati mediante ribaltamento,
traslazione o rotazione. Le carte così decorate potranno essere utilizzate per ricoprire scatole di
cartone.
c) Debriefing: osservazione e riflessione collettiva delle carte create dai bambini. Ogni gruppo
espone al resto della classe il proprio lavoro. Le compagne, i compagni e l’insegnante ascoltano,
offrono consigli, sollevano dubbi e propongono soluzioni. Da parte di chi ascolta, particolare
attenzione va posta alla correttezza geometrica dei prodotti finali, alla loro armonia stilistica e
cromatica.
a) Compilazione di un Diario di bordo per esprimere il proprio giudizio su come hanno lavorato in
gruppo e se per loro è stato interessante e utile svolgere l’attività (scaricabile anche da HUB Kids
e stampabile).
MATEMATICA
245
FLIPPED CLASSROOM
ciascuno
246
FLIPPED CLASSROOM
SÌ NO IN PARTE
Ho compreso la consegna del compito. A K F
Ho partecipato all’organizzazione del lavoro. A K F
Ho rispettato i tempi di consegna. A K F
Ho individuato le informazioni adeguate alla richiesta. A K F
Ho sintetizzato le informazioni in modo adeguato. A K F
Ho usato un lessico corretto. A K F
Mi è piaciuta la proposta di lavoro di questo compito. A K F
Mi è piaciuto lavorare in gruppo. A K F
MATEMATICA
247
RELAZIONI, DATI E PREVISIONI
Sussidiario di Matematica pp. 162-189
PROGRAMMAZIONE
TEMPI MATERIALI CONTENUTI DIGITALI
In classe • Sussidiario di Matematica HUB Kids:
10 lezioni da 2 ore in classe • Quaderno per la valutazione • Audiolibro
+ 2 lezioni per la prova Invalsi • Testi semplificati e studio • DJ dizionario integrato
+ 2 lezioni per la Verifica assistito – Matematica online
• LIM • Esercizi
A casa • Video
Le lezioni richiedono anche SOLUZIONI ORGANIZZATIVE • Approfondimenti
alcune ore di tempo (da 10 a 12) • Conversazioni e discussioni
per l’esercitazione individuale, collettive HUB Scuola:
da svolgere a casa come • Lavoro a coppie e lavoro di • INVALSI
consolidamento di quanto è stato gruppo
spiegato e presentato in classe. • Esercitazioni individuali
OBIETTIVI
• Classificare numeri, figure, oggetti in base a uno o più attributi utilizzando opportune rappresentazioni.
• Stabilire relazioni tra due o più elementi e rappresentarle usando frecce e tabelle.
• Effettuare semplici rilevamenti statistici.
• Rappresentare dati con grafici e tabelle.
• Interpretare dati mediante l’uso di indici statistici: moda e media.
• Intuire la probabilità del verificarsi di un evento.
• Calcolare la probabilità del verificarsi di un evento.
248
LEZIONE ANIMATA: RELAZIONI, DATI E PREVISIONI
FASE 1 • ATTIVAZIONE
AnticipAzione e AnAmnesi
• Indaghiamo le conoscenze pregresse degli alunni chiedendo se ricordano che
cosa significa “classificare” e se qualcuno si sente di spiegarlo ai compagni. Poi
dividiamo gli alunni in gruppi con la richiesta di formare uno o più insiemi e di
rappresentarli nel modo che preferiscono. Infine chiamiamo alla lavagna un
portavoce che condivida con i compagni il lavoro del gruppo.
• Indaghiamo le conoscenze pregresse mostrando agli alunni un istogramma e un
ideogramma che, solitamente, vengono proposti sin dalla classe prima.
motivAzione
• Spieghiamo che anche gli scienziati utilizzano le classificazioni per “fare ordine”
nella natura formando gruppi di esseri viventi con caratteristiche comuni (ad
esempio gli invertebrati e i vertebrati ...) ma che la capacità di classificare può
esserci d’aiuto anche nella vita di tutti i giorni.
• Domandiamo agli alunni se conoscono altri grafici oltre agli istogrammi e agli
ideogrammi, in quali occasioni li hanno visti e se hanno capito a che cosa
servono. Sicuramente ricorderanno di averli visti nel Sussidiario di geografia
quindi apriamolo insieme e, se la parte è già stata svolta, facciamoci raccontare
ciò che ricordano.
DIDATTICA • Per gli alunni con maggiori difficoltà, affidiamo lo studio della teoria, lezione per
INCLUSIVA lezione, ai Testi semplificati e studio assistito – Scienze e Matematica, dove il
supporto visuale aiuterà la comprensione e la memorizzazione.
Testi semplificati
• Segnaliamo agli alunni, se ancora non sono autonomi, in quali casi può
e studio assistito –
comunque riuscire utile ascoltare i testi dell’audiolibro o piuttosto utilizzare la
Matematica funzione text-to-speech.
pp. 114-120
FASE 2 • SVOLGIMENTO DEL PERCORSO DIDATTICO
SUSSIDIARIO 1a lezione – Classificare: insiemi e sottoinsiemi
di MATEMATICA • Leggiamo con il gruppo classe p. 162 e facciamo altri esempi alla lavagna (cibi
p. 162 dolci e non dolci, mezzi di trasporto a quattro ruote e a due ruote...). Quando
siamo sicuri che tutti abbiano compreso quanto letto e spiegato, invitiamo
qualche volontario alla lavagna a rappresentare insiemi con i relativi sottoinsiemi
utilizzando il “non” per definire il complementare.
• Facciamo svolgere individualmente o in coppia gli esercizi del Provo io.
É
249
LEZIONE ANIMATA: RELAZIONI, DATI E PREVISIONI
SUSSIDIARIO confronto
di MATEMATICA Proponiamo agli alunni un’attività di classificazione in lingua inglese.
CLIL – INVALSI di Svolgiamo l’esercizio con il gruppo classe o assegniamolo individualmente o nel
INGLESE p. 167 piccolo gruppo, a seconda del livello di padronanza della lingua che la classe
possiede.
UN’IDEA IN PIÙ… Chiediamo ai bambini di cercare argomenti che potrebbero essere oggetto
di un’indagine per la vostra scuola, scriviamo alla lavagna tutte le proposte
e facciamone scegliere una per votazione. Una volta definito l’argomento
MATEMATICA
dividiamo gli alunni a coppie o a piccoli gruppi e inviamoli nelle classi della scuola
per presentare l’indagine e intervistare i compagni. Un gruppo rimarrà in classe e
avrà il compito di raccogliere i dati man mano che arrivano. Quando la tabella di
frequenza è completata, facciamo realizzare sul quaderno il relativo istogramma.
É
250
LEZIONE ANIMATA: RELAZIONI, DATI E PREVISIONI
con le palline colorate, poi facciamo completare le frasi nei riquadri gialli.
É
251
LEZIONE ANIMATA: RELAZIONI, DATI E PREVISIONI
SUSSIDIARIO Approfondimento
di MATEMATICA • Le attività concernenti la probabilità consentono di accennare al calcolo
CODING combinatorio.
p. 179 • Proponiamo agli alunni l’esercizio di p. 179 e, quando ne abbiamo l’occasione,
anche in altre discipline, favoriamo attività di questo tipo utilizzando i
diagrammi ad albero... sembrano complesse e noiose ma i bambini si divertono
molto e dimostrano capacità logiche impensabili!
HUB KIDS
Esercizi interattivi
SUSSIDIARIO • Sollecitiamo gli alunni a usare la mappa di p. 160 sia per recuperare di volta in volta
di MATEMATICA regole e definizioni, sia come quadro riassuntivo dell’unità utile per un ripasso
STUDIARE CON finale.
LA MAPPA
p. 182
MATEMATICA
SUSSIDIARIO rielAborAzione
di MATEMATICA Per consentire di stimolare i processi di pensiero, sollecitando in particolar modo il
LABORATORIO pensiero critico e divergente, proponiamo la soluzione guidata di un test INVALSI.
INVALSI Prendiamo pp. 161 e 183 del Sussidiario, leggiamo il quesito e la procedura.
Soffermiamoci a ogni passaggio e verifichiamo che tutti abbiamo compreso.
pp. 161 e 183 Infine facciamo svolgere individualmente gli esercizi del Provo io risolvibili con un
ragionamento analogo.
É
252
LEZIONE ANIMATA: RELAZIONI, DATI E PREVISIONI
GUIDA per la A seconda del punteggio raggiunto da ciascun bambino, assegniamo la scheda più
valutazione adatta per la rivalutazione strategica dell’errore.
strategica
AutovAlutAzione
Al termine dell’unità conduciamo gli alunni a riflettere su questo percorso che
comporta l’acquisizione di concetti piuttosto complessi. Chiediamo se ritengono
significative le nuove conoscenze e se hanno compreso che possono aiutarli a
migliorare le loro prestazioni in altri ambiti della matematica. Favoriamo discussioni
guidate e confronti costruttivi.
vAlutAzione
Se alcuni bambini mostrano ancora incertezze riprendiamo la spiegazione
con una modalità differente da quella proposta in precedenza. Per gli alunni
che evidenziano difficoltà rilevanti, predisponiamo interventi di recupero e
consolidamento.
D .....................................................................................
253
MATEMATICA ...è FACILE VERIFICA 9
L’INDAGINE STATISTICA
1 Cerchia la tabella che riporta i dati corretti dell’ideogramma.
Legenda: = 5 pizze
pizze numero 35
margherita 25 30
25
peperoni 30
20
4 formaggi 35 15
totale 10
5
margherita peperoni 4 formaggi
© Mondadori Education
L’INDAGINE STATISTICA
1 Completa la tabella che riporta i dati corretti dell’ideogramma. Poi rispondi.
B …..............
negozio C
C …..............
negozio D D …..............
2 Nella tabella è riportato il numero di pizze vendute in una settimana nella pizzeria
di Paolo. Completa la tabella, riporta i dati sul grafico e rispondi.
Legenda: = 5 pizze
pizze numero
50
Napoli 50
45
peperoni 30 40
4 formaggi 45 35
30
funghi 25
25
margherita 50 20
prosciutto 40 15
10
totale
5
Napoli peperoni 4 formaggi funghi margherita prosciutto
…............
….............. : 6 = …..............
© Mondadori Education
RELAZIONI E PROBABILITÀ
1 Scrivi l’iniziale dei nomi degli animali al posto giusto, secondo
le caratteristiche indicate nei cartellini. Poi completa il diagramma.
balena • delfino • pecora • medusa • tigre • foca
animali
scimmia • gallina • orca • cavalluccio marino
caramella al latte
© Mondadori Education
caramella alla
menta
RELAZIONI E PROBABILITÀ
1 Scrivi i nomi degli animali al posto giusto secondo le caratteristiche
indicate nei cartellini. Poi completa il diagramma.
balena • delfino • pecora • medusa • tigre • foca
scimmia • gallina • orca • cavalluccio marino animali
2 Traccia tutte le frecce necessarie per stabilire la relazione “… è più ampio di…”.
Argomento
È importante prendere coscienza che a livello
mondiale ci sono diversi livelli di accesso al cibo
e situazioni diffuse di fame e malnutrizione. Ciò
si lega anche alla necessità di una produzione
agricola sostenibile sia dal punto di vista
ambientale sia economico.
Percorso di lavoro
Mostriamo alla classe il video su HUB Kids che illustrano l’obiettivi 2 dell’Agenda 2030 e introduce
l’argomento. Aiutiamo gli alunni a recuperare il lessico e le conoscenze apprese nei capitoli dedicati
alle misure e ai grafici. Invitiamo ogni alunno a riflettere sulla propria esperienza quotidiana in
particolare per prendere coscienza delle quantità di cibo delle razioni giornaliere del Programma
Alimentare delle Nazioni Unite.
Proponiamo poi di sviluppare il compito di realtà, da soli, in coppia o a piccoli gruppi a seconda
dell’autonomia e delle competenze degli alunni. Al termine di questo percorso i bambini arriveranno
a trarre le proprie conclusioni sulla situazione alimentare globale e sulle possibili cause della fame.
Compito di realtà
L’attività inizia con un lavoro di osservazione e interpretazione del cartogramma che descrive la
situazione relativa alla fame nei diversi Paesi mondiali.
Prima dell’attività di gruppo può essere utile proporre un brainstorming e una ricerca guidata con il
gruppo classe sul tema. Il compito di realtà è un’attività di ricerca e presentazione di informazioni
che i bambini devono reperire. Ogni gruppo in cui la classe viene divisa avrà assegnato un continente
MATEMATICA
258
VERIFICA DI COMPETENZE DI CITTADINANZA
259
MATEMATICA PROVA INVALSI 1
PROVA DI MATEMATICA
1 Quale numero devi scrivere sulla linea dei numeri al posto del simbolo ?
0 1
A. 3
B. 0,3
C. 0,2
D. 30
3100 0,025
A. >
B. <
C. =
D. Nessuno di questi.
= 1 cm2
A. 10 cm2 C. 11 cm2
B. 9 cm2 D. 8 cm2
260
MATEMATICA PROVA INVALSI 1
A. 90°
B. 45°
C. 30°
D. 75°
b. tredici centesimi
A. 1,3 B. 0,13 C. 13 D. 0,013
Risposta:
261
MATEMATICA PROVA INVALSI 1
A. B. C. D.
SÌ NO
A. La figura disegnata ha un angolo retto.
B. La figura disegnata ha tre lati.
C. La figura disegnata ha tre lati uguali.
D. La figura disegnata ha almeno un angolo acuto.
262
MATEMATICA PROVA INVALSI 1
10 Lucia piega a metà un foglio di carta di forma quadrata e lo taglia lungo la linea
tratteggiata (Fig. 1). Con i pezzi ottenuti, realizza una figura a forma di T (Fig. 2).
Fig. 1
Fig. 2
Quale affermazione è vera?
A. L’area della figura 2 è maggiore dell’area del quadrato.
B. L’area della figura 2 e l’area del quadrato iniziale sono uguali.
C. L’area della figura 2 è minore dell’area del quadrato.
D. È impossibile stabilire qual è l’area più grande senza misurare.
? ?
1 2 3 4 5
12 Per preparare una focaccina occorrono 75 g di farina. Paola vuole preparare 5 focaccine
e ha a disposizione 4 hg di farina. Può preparare tutte le focaccine?
263
MATEMATICA PROVA INVALSI 1
Fig. 1 Fig. 2
Fig. 3 Fig. 4
264
MATEMATICA PROVA INVALSI 1
Fig. 1 Fig. 2
Fig. 3 Fig. 4
0 0 A. ×2
B. ×0
2 10
C. ×3
4 20 D. ×5
265
MATEMATICA PROVA INVALSI 1
l
20 Una bottiglia contiene 1,5 di aranciata. Si possono riempire 6 bicchieri
con la capacità di:
A. 30 c l C. 25 c l
B. 1,5 d l D. 0,5 l
dis Parco
2,7 km 3,2 km
A. 5,8 C. 580
B. 5 800 D. 58
266
MATEMATICA PROVA INVALSI 1
267
MATEMATICA PROVA INVALSI 1
26 Federica prepara una coperta cucendo insieme dei quadrati in questo ordine:
Fondente
Nocciola
Al latte
28 Considera le cifre 3 – 5 – 7.
a. Quanti numeri puoi ottenere combinando in tutti i modi possibili queste cifre?
268
PROVA INVALSI 2
INGLESE INGLESE
SHAPES
• Write these words and complete.
• Scrivi le seguenti parole e completa.
triangle • roof • circle • flag • square • dice • wheel • rectangle • rhombus • kite
triangle roof
269
INSIEME è FACILE NORMATIVA E PROSPETTIVE COGNITIVE E DIDATTICHE
Nelle schede di matematica è stato ridotto il numero degli esercizi e di item all’interno di ogni
esercizio. Quando possibile, sono state inserite rappresentazioni grafiche per facilitare la com-
prensione delle consegne. In alcune operazioni sono stati usati dei numeri più bassi, in modo
che lo studente si concentri sulla procedura piuttosto che sul calcolo. Le consegne sono brevi
e con un unico comando per frase.
* Il Dott. Gabriele Zanardi è professore a contratto presso Università di Pavia, Dipartimento di Sanità Pubblica, Neuroscienze, Medicina
Sperimentale e Forense. È, inoltre, Responsabile scientifico Studio Omega, Centro di valutazione, intervento e riabilitazione per disturbi
specifici, aspecifici e difficoltà di apprendimento. Ha curato i percorsi educativi personalizzati e tutti i materiali per la didattica inclusiva
non solo di questa Guida ma dell’intero progetto Cittadini del 21° secolo.
270
NORMATIVA E PROSPETTIVE COGNITIVE E DIDATTICHE INSIEME è FACILE
271
INSIEME è FACILE NORMATIVA E PROSPETTIVE COGNITIVE E DIDATTICHE
• DSA
• Deficit del
• Fisica, psichica, linguaggio, delle • Svantaggio sociale,
sensoriale • Funzionamento abilità non verbali, economico,
• Stabilizzata intellettivo limite della coordinazione culturale
o progressiva motoria e linguistico
• Disturbo da deficit
dell’attenzione /
Iperattività
272
NORMATIVA E PROSPETTIVE COGNITIVE E DIDATTICHE INSIEME è FACILE
I concetti espressi trovano la propria naturale applicazione nella didattica inclusiva, che per metodo
e struttura rappresenta uno strumento facilitante e validato di un’azione consapevole dell’insegnante.
Il PDP deve contenere tutte quelle indicazioni strategiche finalizzate alla possibilità di verifica
dell’efficacia dell’intervento. Gli elementi del Piano Didattico Personalizzato, definiti entro il pri-
mo trimestre dell’anno scolastico, possono essere modificati in qualsiasi momento durante l’anno.
Infatti docenti e specialisti possono osservare che alcune strategie non sono più adatte ai bisogni
dell’alunno in crescita, oppure che lo studente ha raggiunto un sufficiente livello di autonomia.
Vengono presentati di seguito a titolo indicativo alcuni accorgimenti didattici e strumenti utili all’in-
segnante nell’elaborazione di una didattica personalizzata.
273
INSIEME è FACILE NORMATIVA E PROSPETTIVE COGNITIVE E DIDATTICHE
Esiste la possibilità per gli alunni con BES (e l’obbligo per quelli con DSA) di essere dispensati da
alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere.
L’alunno con BES può altresì usufruire di strumenti che gli consentano di compensare le caren-
ze funzionali determinate dal disturbo o dalla situazione di disagio. Questi strumenti, aiutando
l’alunno nella parte automatica dell’attività proposta, gli permettono di concentrarsi sui compiti
cognitivi e hanno così importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza dello svolgimento.
Verifica e valutazione
Allo scopo di verificare i risultati raggiunti ed esprimere una valutazione dell’alunno che tenga
conto delle difficoltà di partenza, si consiglia di:
• predisporre verifiche scalari;
• programmare e concordare con l’alunno le verifiche;
• prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera);
• valutare tenendo conto maggiormente del contenuto più che della forma;
• far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove, sia scritte sia orali;
• introdurre prove informatizzate;
• programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove.
Somministrazione
e condivisione strategica Verifica
274
NORMATIVA E PROSPETTIVE COGNITIVE E DIDATTICHE INSIEME è FACILE
275
INSIEME è FACILE NORMATIVA E PROSPETTIVE COGNITIVE E DIDATTICHE
Le strategie didattiche
Consigliamo di trovare un momento per seguire individualmente o in piccolo gruppo solo gli alun-
ni di bassa competenza, in modo da sostenere la loro motivazione attraverso la presenza attiva del
docente e al tempo stesso cogliere in modo immediato e preciso abilità e difficoltà.
All’inizio verrà richiesta una comprensione semplice, limitata agli elementi principali presentati nel
testo (personaggi, luoghi, azioni), per arrivare poi a un livello più complesso, in cui si chiederà di
riflettere sui significati di gesti o pensieri, di stabilire relazioni, di compiere facili inferenze.
Un altro approccio molto funzionale in termini di didattica inclusiva è quello di istituire delle ses-
sioni di tutoraggio fra pari tra alunni con competenze linguistiche nella norma e i compagni non
esperti. La collaborazione e il sostegno all’interno della classe sviluppano l’inclusione e il senso di
appartenenza al gruppo, con conseguenti benefici sul fronte motivazionale ed emotivo.
Il sostegno offerto dal docente all’alunno può estendersi alla semplificazione dei testi, rivolta ad
alunni con difficoltà specifiche, e ad attività di facilitazione del testo con il fine di fornire strategie
di studio a lungo termine per l’acquisizione delle competenze di lettura e comprensione.
276
NORMATIVA E PROSPETTIVE COGNITIVE E DIDATTICHE INSIEME è FACILE
HUB Kids:
inclusività e bisogni educativi speciali
L’HUB Kids è uno straordinario strumento per sviluppare una didattica inclusiva attraverso l’ap-
prendimento cooperativo.
La scuola deve riuscire a sfruttare strumenti diversi al fine di favorire in ogni modo l’apprendimento
nei soggetti con BES.
I materiali dell’HUB Kids possono essere personalizzati in modo da creare pagine utili a tutti, ma
con specifico riguardo alle difficoltà di determinati soggetti. Utilizzando gli strumenti offerti, è pos-
sibile mettere in atto accorgimenti particolari atti a facilitare la fruizione dei materiali e lo studio agli
alunni con difficoltà, perché raggiungano le stesse competenze dei compagni.
Per esempio, è possibile:
• evidenziare a righe alterne un testo, per permettere di orientarsi meglio nello spazio e seguire le righe
nel corretto ordine;
• numerare le righe;
• rispondere alle domande cerchiando, collegando il testo ecc., anziché scrivendo le risposte. Si
permette in questo modo agli alunni di sviluppare la competenza della comprensione di un
testo, senza chiedere loro anche di scrivere;
• evidenziare parti del comando per segmentarlo in input operativi;
• presentare gli esercizi secondo un diverso ordine;
• evidenziare parti di parole e singole lettere anche con colori diversi per focalizzare l’attenzione su
determinati grafemi o determinate coppie fonologiche complesse da rintracciare (perché simili)
o difficili da pronunciare (nel caso di ragazzi stranieri che ancora non parlino bene l’italiano);
• sottolineare le parole che nel testo sono colorate; questo è soprattutto utile per i soggetti con
daltonismo, oltre che con DSA;
• fare collegamenti ad altre pagine o a regole, formule ecc. Infatti, in un’ottica metacognitiva,
utile a tutto il gruppo classe indiscriminatamente, viene sottolineata l’importanza di lasciare agli
alunni sempre esplicitati i richiami alle regole nello svolgimento di un compito o il richiamo al
ragionamento corretto da effettuare di volta in volta;
• sfruttare risorse audio/video per rendere più semplice la fruizione dei contenuti ai bambini con
problemi di lettura o comprensione del testo scritto.
Il pulsante accessibilità
Il pulsante ACCESSIBILITÀ di HUB Kids rende possibile la fruizione del testo anche in formato accessibile.
Dove è attivabile l’accessibilità, il testo può essere ulteriormente modificato per agevolare la lettura,
in particolare è possibile:
• ingrandire/ridurre il corpo del testo;
• portare tutto il testo in stampato maiuscolo;
• riportare il testo nel formato standard, che utilizza insieme lo stampato maiuscolo e minuscolo;
• avviare/fermare la lettura vocale del testo tramite voice reader, quando disponibile;
• cambiare il carattere del testo in uno ad alta leggibilità;
• aumentare l’interlinea del testo;
• aumentare lo spazio tra le lettere e le parole;
• impostare lo sfondo a contrasto;
• attivare il dizionario Il NUOVO Devoto-Oli JUNIOR, di Mondadori Education.
277
STUDIARE ...è FACILE SCIENZE 1
STUDIARE IL SUSSIDIARIO
Osserva le pagine del tuo libro Cittadini del 21° secolo: ci sono
testi scritti e immagini di tanti tipi. Impara a leggere con ordine
gli elementi delle pagine, senza andare a caso da uno all’altro:
sarà più facile studiare! Prima studia il testo, poi analizza le immagini.
STUDIARE IL TESTO
1 Leggi la testatina in alto: ti ricorda l’argomento generale
che stai studiando e che viene spiegato in più di una pagina.
2 Leggi il titolo più grande:
ti dice che cosa studierai
in questa pagina.
3 Leggi il paragrafo una prima
volta e cerca di capire che
cosa dice. Poi concentrati
sulle parole evidenziate.
4 Le parole in rosso sono termini
che forse non conosci:
nella pagina trovi la loro
spiegazione. Dopo aver letto
il paragrafo la prima volta,
ricerca la parola evidenziata, leggi il suo significato
e cerca di memorizzarlo. Poi rileggi il paragrafo da capo.
5 I termini in grassetto sono le parole chiave. Le parole chiave
ti permettono di capire l’argomento che stai studiando, come
una chiave serve per aprire una porta. È importante ricordarle.
6 Il testo è spezzato in paragrafi per aiutarti a studiare un passo
alla volta. Cerca di capire e memorizzare le informazioni
di un paragrafo prima di passare al successivo.
CONOSCERE IL LESSICO
Quando studi, puoi incontrare alcune parole difficili tipiche di una
materia. Altre parole magari le conosci già, ma potrebbero avere un
significato molto diverso. Costruisci quindi un vocabolario “tutto tuo”:
ti aiuterà nello studio. Non avere paura di chiedere il significato
delle parole che non conosci.
Anche il dizionario può essere utile: se fai fatica a consultarlo, chiedi
aiuto a un compagno o a un adulto! Può essere molto utile anche il
vocabolario digitale disponibile nell’HUB Kids!
OdA: Capire l’importanza del significato corretto dalle parole e imparare a costruire un vocabolario personale.
279
STUDIARE ...è FACILE SCIENZE 3A
MEMORIZZARE I CONCETTI
1 Leggi l’idea principale e sottolinea le parole chiave
di ogni paragrafo.
IDEA PRINCIPALE
© Mondadori Education
OdA: Evidenziare sulla pagina i collegamenti tra le varie parti del testo. • Usare tabelle per operare confronti.
280
STUDIARE ...è FACILE SCIENZE 3B
possono
Le piante
essere
si riproducono
grazie al
(parte femminile)
formato
da
(parte maschile)
che fa i
Sì No
LE SCIENZE
1 Indica con una X il completamento corretto.
La scienza studia:
i fenomeni naturali.
gli strumenti per osservare i fenomeni naturali.
per ………………..............................................................................................................…... .
Falso
LA MATERIA
1 Indica con una X il completamento corretto.
Un materiale è elastico se:
dopo averlo deformato torna alla sua forma iniziale.
è difficile da incidere.
LE PIANTE
1 Indica con una X se la seguente affermazione è vera o falsa.
Le cellule animali e le cellule vegetali sono uguali.
Vero
Falso
come i ........................................
Vero
Falso
GLI ANIMALI
1 Colora le parole che completano correttamente il testo.
GLI ECOSISTEMI
1 Completa il testo. Scegli tra le seguenti parole.
Attenzione, c’è un intruso.
aria • viventi • ecosistema • relazioni
piante.
altri animali.
idrosfera / atmosfera .
e il vapore acqueo.
= = =
PROBLEMI E DATI
1 Leggi con attenzione il testo del problema e usa la tabella
per rispondere alla domanda. Prima fai una X nei giorni in cui
è libera ogni bambina. Poi osserva: in quale giorno ci sono 3 X?
Elisa, Paola e Silvia vogliono cenare insieme.
Elisa è libera il lunedì, il mercoledì e il venerdì.
Paola è libera i primi quattro giorni della settimana.
Silvia c’è il martedì e il mercoledì.
Elisa
Paola
Silvia
12 – 9 = ..............
12 + 9 = ..............
PROBLEMI E RAPPRESENTAZIONE
1 Nel seguente problema sono stati sottolineati i dati importanti.
Disegnali nei riquadri.
Poi scrivi nei cerchietti i segni di operazione necessari a risolvere
il problema e calcola i risultati. Risolvi l’operazione finale.
PROBLEMA
Nello zaino di Michele ci sono 4 pennarelli, 6 penne e 2 gomme.
I pennarelli costano 2 euro l’uno, le penne costano 3 euro l’una
e le gomme 1,50 euro l’una.
Quanto ha speso in tutto Michele per questi materiali scolastici?
€ € € € =
€ € € € € € =
€ € =
+ + = €
RIPASSIAMO IL MIGLIAIO
1 Scrivi i numeri corrispondenti alle caselle vuote sulla linea dei numeri.
Ricorda: a ogni pallino corrisponde una decina!
600 700 800 900 1000 1100 1200 1300
hk dak uk h da u
371 924
3 7 1 • 9 2 4
hk dak uk h da u
85 319
•
hk dak uk h da u
41 972
•
© Mondadori Education
hk dak uk h da u
26 173
•
OdA: Leggere, scrivere, riconoscere e confrontare numeri naturali fino al 999 999.
295
STUDIARE ...è FACILE MATEMATICA 2
281 094
DUECENTO OTTANT UNO MILA NOVANTA QUATTRO
570 032
MILA
900 360
MILA
70 028
© Mondadori Education
MILA
57 002
MILA
OdA: Leggere, scrivere, riconoscere e confrontare numeri naturali fino al 999 999.
296
STUDIARE ...è FACILE MATEMATICA 3
<
>
OdA: Leggere, scrivere, riconoscere e confrontare numeri naturali fino al 999 999.
297
IMPARARE ...è FACILE MATEMATICA 1A
LE QUATTRO OPERAZIONI
1 Prima scopri la regola giusta per completare le sequenze.
Poi scrivi il numero mancante.
3 • 6 • 9 • 12 • ….....…. • 18 • 21 • 24 La regola è:
segui la tabellina del 3.
segui la tabellina del 4.
6 • 13 • ….....…. • 27 • 34 • 41 • 48 La regola è:
segui la tabellina del 7.
aggiungi sempre 7.
63 • 54 • 45 • 36 • ….....…. • 18 • 9 La regola è:
segui la tabellina del 9 al contrario.
segui la tabellina del 7 al contrario.
7 • 9 • 11 • 13 • 15 • ….....…. • 19 • 21 La regola è:
segui la tabellina del 2.
aggiungi sempre 2.
moltiplica per 2.
moltiplica per 3.
x 100 : 10
uk h da u uk h da u
x 10 x 1 000
uk h da u dak uk h da u
30 x 9 = .........
30 x 10 = 300
300 – 30 = .........
30 x 9 = ...........
20 x 14 = .........
20 x 15 = 300
300 – 20 = .........
20 x 14 = ..........
60 : 5 = .........
60 x 2 5 x 2
120 : 10 = .........
900 : 30 = .........
© Mondadori Education
900 : 3 30 : 3
Anna 8 + 3 = .........
Sara 8 − 3 = .........
56 56 56 56 56 x 4 = .........
fogli fogli fogli fogli 56 : 4 = .........
Numero
8 30 10
camere
Numero
persone ............. ............. .............
© Mondadori Education
INCOLONNARE LE MIGLIAIA
1 Esegui le operazioni in colonna: segui le indicazioni qui sotto.
b. Scrivi in colonna i numeri: parti dalla cifra delle unità, quella azzurra.
hk dak uk h da u
33•427 + 61•894 =
+ + + + +
• +
• =
•
hk dak uk h da u
16•120 + 14•287 + 27•609 =
+ + + + +
• +
• +
• =
•
hk dak uk h da u
27•634 – 16•881 =
- - - - -
• -
© Mondadori Education
• =
CONFRONTARE FRAZIONI
1 Confronta le frazioni con denominatore uguale.
Segui le indicazioni qui sotto.
a. Cerchia solo le frazioni che hanno denominatore uguale.
b. Copia le frazioni che hai cerchiato nei riquadri.
c. Per ciascuna frazione colora tanti quadretti quante sono le parti
indicate dal numeratore.
d. Confronta le parti colorate e cerchia il riquadro che contiene
la frazione maggiore.
2 4 3 2 3 1 3
6 5 8 5 7 5 5
3 6 4 8
DECIMI
1 Per trasformare una frazione in decimi, segui le indicazioni
e l’esempio qui sotto.
a. Colora tanti quadretti quanti ne indica la frazione.
b. Indica con una dove si trova ogni frazione sulla linea dei numeri:
conta il numero di barrette dopo lo zero. Ogni barretta equivale a un decimo.
c. Scrivi sopra la freccia la frazione relativa.
d. Infine scrivi a quanti decimi corrisponde la frazione
e il numero decimale.
1
= 1 decimo = 0,1
10
1
10
0 1
0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9
5
=
10
0 1
0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9
8
=
10
© Mondadori Education
0 1
0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9
CENTESIMI
1 Per trasformare una frazione in centesimi, segui le indicazioni
qui sotto.
a. Indica con una dove si trova ogni frazione sulla linea dei numeri:
conta il numero di pallini dopo lo zero: ogni pallino equivale
a un centesimo.
b. Scrivi sopra la freccia la frazione relativa.
c. Infine scrivi a quanti centesimi corrisponde la frazione e il numero
decimale.
12
= = 0,12
100
0 1
0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9
25
= =
100
0 1
0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9
82 = =
100
0 1
0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9
................. .................
• TRENTACINQUE • SETTE
MILLESIMI ................. CENTESIMI .................
4 8
10 100
25 18
100 100
36 92
1 000 1 000
© Mondadori Education
78 65
1 000 1 000
h da u , d c m
0,06
0,247
0,003
0,42
0,302
0,2
10 + 0,8 = …........................................
10 11
2 + 0,3 = …........................................
2 3
4 – 0,4 = …........................................
3 4
8 – 0,6 = …........................................
7 8
DECIMALI IN COLONNA
1 Segui le indicazioni per svolgere le operazioni in colonna.
h da u , d c m
33,654 + 13,77 + 6,243 =
+ + + + +
+
+
=
124,864 – 86,65 = h da u , d c m
- - - - -
© Mondadori Education
-
=
LE OPERAZIONI
CON I NUMERI DECIMALI
1 Prima scopri la regola giusta per completare le sequenze.
Poi scrivi il numero mancante.
da u d c m da u d c m
0 , 0 7 ......... 1 , 3 .........
0 , 4 0 = 2 , 5 =
0 , 4 7 3 , 8
da u d c m da u d c m
1 , 7 0 ......... 4 5 , 0 .........
0 , 5 5 = 8 , 5 =
1 , 1 5 3 6 , 5
da u d c m da u d c m
9 , 0 ......... 0 , 0 1 1 .........
2 , 4 = 0 , 0 0 9 =
6 , 6 0 , 0 2 0
da u d c m h da u d c m
5 0 , 2 4 5 ,
: 100
: 1000
, ,
• 15 x 12 = 180
h da u Ricorda!
1 5 x Nel prodotto finale devi inserire
1 2 = la virgola: parti da destra e
separa con la virgola tante cifre
3 0
quante sono quelle decimali
1 5 – dei due fattori.
1 8 0
1, 5 x 1 5 x
1 2 = 1, 2 =
- -
1, 5 x
1, 2 =
© Mondadori Education
• 286 : 2 = 143
• 28,6 : 2 = ............
Quante sono le cifre decimali Ricorda!
del dividendo in questo caso? ................ Nel risultato devi inserire la
virgola: parti da destra e separa
• 2,86 : 2 = ............ con la virgola tante cifre quante
Quante sono le cifre decimali sono quelle decimali del dividendo.
del dividendo in questo caso? ................
• 96 : 6 = 16
• 9,6 : 6 = ................
Quante sono le cifre decimali
del dividendo in questo caso? ................
• 96 : 0,6 = ................
© Mondadori Education
96 : 0,6 =
x ........ x ........
LE MISURE
MISURE DI LUNGHEZZA
CHILOMETRO ETTOMETRO DECAMETRO METRO DECIMETRO CENTIMETRO MILLIMETRO
km hm dam m dm cm mm
MISURE DI CAPACITÀ
ETTOLITRO DECALITRO LITRO DECILITRO CENTILITRO MILLILITRO
h da d c m
MISURE DI PESO
MEGAGRAMMO CHILOGRAMMO ETTOGRAMMO DECAGRAMMO GRAMMO
Mg kg hg dag g
DECIGRAMMO CENTIGRAMMO MILLIGRAMMO
dg cg mg
1 Indica con una X l’unità di misura più adatta per ogni elemento.
• Lunghezza di un fiume: km cm
• Peso di un sacchetto di patatine: kg g
• Capacità di una lattina: c h
• Altezza di una collina: m km
5 hg + .............. hg = 1 kg
1 kg = .............. hg
.............. hg – 5 hg = .............. hg
1 km = .............. dam
50 c + .............. c = 1
1 = .............. c
.............. c – 50 c = .............. c
• 1 hg = ......................... hg = ......................... g
2
1
• 1 kg e
2
= 1 kg + ......................... kg = ......................... kg = ......................... g
110 mm • 13 cm 63 d • 150 c
3 h 2 da 40
3 h + 2 da + 40 = ..............
3 h = .............. 2 da = ..............
© Mondadori Education
MISURE DI SUPERFICIE
1 Componi le misure di superficie, come nell’esempio.
7 cm2,
31 mm2 ............. mm2
65 km2,
............... km2
30 hm2
3 dm2,
.............. dm2
9 cm2
1 cm2
© Mondadori Education
SPAZIO E FIGURE
1 Completa la definizione di poligono: cancella con una X le parole
sbagliate. Poi colora di rosso i poligoni.
Una linea spezzata / curva semplice chiusa / aperta forma una figura
La figura ha:
• quattro lati, tutti uguali;
• gli angoli tutti uguali e retti;
• le diagonali uguali
e perpendicolari tra loro. .............................................................................
La figura ha:
• quattro lati;
• i lati opposti uguali;
• gli angoli tutti uguali e retti;
• le diagonali uguali.
.............................................................................
La figura ha:
• quattro lati, tutti uguali;
• gli angoli opposti uguali;
• le diagonali diverse
e perpendicolari tra loro. .............................................................................
Sì No Sì No
1 cm2
• A = ............................. cm2
• B = ............................. cm2
36 cm
14 cm
A 30 cm B
© Mondadori Education
STATISTICA E PROBABILITÀ
1 Gli alunni delle classi quarte devono scegliere quale museo visitare.
Ogni alunno dà una preferenza. Le maestre hanno fatto questo diagramma.
...................................................................................................................................................................................................................
• Quale museo ha avuto più preferenze, cioè rappresenta la moda?
...................................................................................................................................................................................................................
• Quale museo ha avuto meno preferenze?
...................................................................................................................................................................................................................
Adele mette una mano nel sacchetto e sceglie il dolce a occhi chiusi.
Scrivi con una frazione la possibilità di estrarre:
n. cioccolatini ...........
• un cioccolatino: =
n. dolci ...........
.......................................... ...........
• una caramella: =
n. dolci ...........
n. .......................................... ...........
• un confetto: =
n. .......................................... ...........
© Mondadori Education
n. .......................................... ...........
• un dolce: =
n. .......................................... ...........
Dalla piattaforma si accede a HUB Kids: il libro digitale per studiare online
e offline. Ricco di risorse integrate, HUB Kids favorisce un apprendimento
personalizzato perché facilita l’inclusione e potenzia i risultati individuali.
Lo studente può attivarlo tramite PIN e trovarlo tra i propri libri in HUB Scuola;
il docente può richiederne la copia saggio digitale gratuita e ritrovarlo sempre
su HUB Scuola tra i libri attivati.
I contenuti digitali integrativi del libro di testo sono raccolti nell’HUB Kit del
libro digitale. In HUB Kit trovano spazio le risorse digitali: audio, video, esercizi
interattivi, materiali aggiuntivi e contenuti scaricabili, mappe concettuali,
laboratori digitali e gallerie d’immagini.
LINK UTILI
La piattaforma per la didattica digitale ➝ hubscuola.it
Il portale con le novità editoriali ➝ mondadorieducation.it
L’assistenza per tutti ➝ assistenza.hubscuola.it
324
LA DIDATTICA E IL MONDO DIGITALE
NOVITÀ 2019
HUB Smart è la nuova App che permette di guardare i video e ascoltare gli audio del
libro di testo, consente inoltre allo studente di allenarsi con i Test direttamente dallo
smartphone e dal tablet senza necessità di registrazione.
HUB Test è la piattaforma per docenti e studenti, per creare verifiche e mettersi alla
prova. Contiene un ricco database di quesiti disponibili ed è utilissima per gli studenti che
possono allenarsi nelle varie materie e tenere traccia dei propri progressi.
I Test sono autocorrettivi e sono restituiti dal sistema con feedback.
L’ambiente in cui lo studente può prepararsi alle prove ufficiali: è creato per avvicinare
l’alunno all’interfaccia della piattaforma INVALSI e gli consente di svolgere le prove in
INVALSI
modalità Computer Based.
Su HUB Scuola sono a disposizione esercitazioni in italiano, matematica e inglese come
previsto dalla normativa INVALSI.
Il docente che richiede il saggio digitale di una Novità 2019 riceverà in automatico anche
GUIDA il saggio della Guida docente: la ritroverà tra i contenuti digitali per il docente del libro di
testo. La guida non sarà più un saggio digitale separato.
Si riceverà una email di conferma, necessaria per poter completare la registrazione. Dopo averla aperta
occorre cliccare sul link inserito nel testo per confermare la registrazione.
Il passo successivo è fare il login con la propria email e password nell’apposita maschera di accesso dalla
homepage del sito.
325
LA DIDATTICA E IL MONDO DIGITALE
2. Puoi richiedere i saggi digitali dei libri utili per la tua professione
Come prima cosa vai sul sito mondadorieducation.it ed effettua il login con email e password scelti in fase
di registrazione.
A questo punto, cerca il libro che desideri attraverso la maschera di ricerca, accedi alla scheda opera del
volume e clicca sul pulsante di richiesta saggio digitale.
Nella finestra che si apre, seleziona i volumi dei quali richiedi la copia digitale e aggiungili ai tuoi saggi.
Il tuo agente di zona prenderà in carico la richiesta e tu riceverai − non appena possibile − una mail con la
notifica di attivazione dei saggi che potrai visualizzare su HUB Scuola.
La versione saggio avrà i contenuti digitali integrativi solo di un capitolo demo. Quando la versione
definitiva del libro digitale verrà pubblicata, di norma nel mese di settembre, potrai vedere i contenuti
digitali completi, sia quelli dedicati allo studente sia i materiali riservati a te e specifici per la didattica, la
verifica e la programmazione. Un sistema di notifiche ti aggiornerà sul rilascio di nuovi contenuti.
Come docente qualificato, oltre al libro digitale e ai contenuti integrativi, trovi anche le risorse docente
a te dedicate: tanti contenuti digitali che l’editore ha predisposto appositamente per agevolare
la didattica, tra cui verifiche personalizzabili, tavole di programmazione, lezioni LIM e molto altro.
I materiali sono in formato modificabile, comodi da personalizzare e stampare.
NOVITÀ 2019
Il docente che richiede il saggio digitale di una Novità 2019 riceverà in automatico anche il saggio della
Guida docente: la ritroverà tra i contenuti digitali per il docente del libro di testo. La guida non sarà più un
saggio digitale separato.
La Guida è in formato pdf scaricabile e stampabile.
3. Con HUB Test puoi creare una verifica e assegnarla alla classe
HUB Test è il nuovo strumento semplice e intuitivo per creare verifiche personalizzate, sulla base delle
esigenze della classe. Puoi accedere a HUB Test dal Menù di HUB Scuola.
326
LA DIDATTICA E IL MONDO DIGITALE
NOVITÀ 2019
La piattaforma genera in automatico le verifiche, con la possibilità di chiedere fino a tre file differenti.
4. INVALSI
L’ambiente in cui lo studente può prepararsi alle prove ufficiali: è creato per avvicinare l’alunno all’interfaccia
della piattaforma INVALSI e gli consente di svolgere le prove in modalità Computer Based.
Su HUB Scuola sono a disposizione esercitazioni in italiano, matematica e inglese come previsto dalla
normativa INVALSI.
Grazie alla Classe virtuale, il docente può condividere con la classe le risorse e le verifiche create con HUB
Test; può inoltre assegnare le Lesson plan per costruire lezioni personalizzate da assegnare a tutta la classe
o a singoli studenti. La programmazione, l’apprendimento e la pianificazione dei tempi di studio diventano
così sempre più personalizzati per ciascuno studente.
327
LA DIDATTICA E IL MONDO DIGITALE
Come prima cosa il genitore (o chi ne fa le veci) deve accedere a hubscuola.it ed effettuare il login con
email e password scelti in fase di registrazione. Cliccando sul bottone “Attiva Libro“ nella homepage di
HUB Scuola si aprirà la schermata corrispondente che permette di cercare il libro da attivare.
Il genitore dovrà inserire il Titolo del libro o il codice ISBN nella buca di ricerca e trovare il libro
desiderato, poi potrà passare all’attivazione.
Si devono inserire nella maschera di attivazione tutte le cifre del PIN DI ATTIVAZIONE stampato sulla
seconda pagina della copertina del volume. Dopo aver inserito il PIN, il libro digitale e HUB Kit saranno
comodamente raggiungibili dalla libreria di HUB Scuola.
328
LA DIDATTICA E IL MONDO DIGITALE
2. HUB Smart: la nuova App che permette di avere molti contenuti digitali sempre a portata di mano.
HUB Smart è la nuova App che permette di fruire dei video e degli audio direttamente dallo smartphone
e dal tablet senza necessità di registrazione. È lo strumento che rende la didattica digitale alla portata di
tutti: facile e veloce, permette di ripassare la lezione con le risorse del libro online e di mettersi alla prova
con i Test.
Per prima cosa è necessario verificare che sulla quarta di copertina del libro di testo ci sia l’icona Hub Smart.
Se i contenuti digitali integrativi previsti per il volume sono molti, il QR Code sarà collocato nelle pagine di
apertura dell’Unità o del capitolo.
Inquadrando questo codice si potrà visualizzare l’elenco completo di tutti i contenuti digitali subito fruibili
con lo smartphone, grazie a HUB Smart.
I contenuti visualizzati saranno sempre disponibili nella Cronologia dell’App e potranno essere spostati tra
i Preferiti, per essere recuperati in qualsiasi momento.
329
LA DIDATTICA E IL MONDO DIGITALE
HUB Kids è il libro digitale pensato per andare incontro alle esigenze della scuola primaria: è arricchito
di tanti strumenti per la personalizzazione delle pagine e contiene i Contenuti Digitali Integrativi per
l’apprendimento e la didattica.
HUB Kids è multidevice: questo significa che è utilizzabile su qualunque dispositivo, computer e tablet.
Il libro digitale, è fruibile da sia da HUB Scuola (solo online) sia dall’App HUB Kids (online e offline).
Per utilizzarlo online, fai il login su HUB Scuola oppure da HUB Kids e troverai tutti i libri digitali che hai
attivato. Puoi anche consultare il tuo libro digitale dall’App di Hub Kids in versione offline scaricandolo per
intero o in singoli capitoli sul tuo dispositivo.
Per consultare il tuo libro dall’App HUB Kids segui questa semplice procedura:
scarica l’App che trovi sul sito www.hubscuola.it o sui principali store,
installa l’App,
inserisci email e password scelte all’atto della registrazione come illustrato nelle pagine precedenti,
nella libreria ritroverai tutti i libri attivati, accessibili con un semplice clic dalla copertina.
330
LA DIDATTICA E IL MONDO DIGITALE
1 2
3 FRECCE LATERALI
Per poter scorrere i libri, basta cliccare sulle frecce
poste ai lati della schermata. Se la miniatura del libro
non presenta icone aggiuntive, significa che i relativi
contenuti non sono ancora stati scaricati. Un primo clic
sulla copertina fa scaricare immediatamente l’indice dei
contenuti. Un secondo clic sulla copertina, dopo aver
3
scaricato l’indice, permette di accedere al visore del
libro digitale e quindi ai contenuti digitali del libro.
5 4
4 24% SCARICATO
Segnala la percentuale di pagine del libro che sono
6 7 state scaricate.
Visualizzazione della Libreria dall’App HUB Kids
5 CESTINO
Consente di rimuovere tutti i contenuti relativi al libro che sono già stati scaricati, quindi riporta alla situazione iniziale. Non
vengono però rimosse le annotazioni e gli altri contenuti prodotti dall’utente. Un messaggio chiede conferma dell’azione
di rimozione e comunque i contenuti rimossi potranno essere nuovamente scaricati.
331
LA DIDATTICA E IL MONDO DIGITALE
HUB KIDS È
SINCRONIZZABILE
ACCESSIBILE
PERSONALIZZABILE
CONDIVISIBILE
Tutte le modifiche sono apportate alle pagine del libro sotto forma di
annotazioni o testo vengono salvate in automatico sul Quaderno e potrete
esportarle, condividerle con gli studenti e riutilizzarle a vostro piacimento.
Il Quaderno contiene l’elenco completo di tutti i materiali personalizzati
creati dall’utente. In questo modo è molto più semplice orientarsi tra i
contenuti aggiunti, reperibili in un solo luogo. I contenuti testuali possono
essere esportati in un documento Word. Il quaderno della classe, invece,
raccoglie i materiali condivisi con altri utenti attraverso una classe virtuale.
332
LA DIDATTICA E IL MONDO DIGITALE
STRUMENTI
HUB Kids è molto semplice e intuitivo, con una grafica adatta a bambini della scuola primaria. La barra dei
comandi è facilmente accessibile e raccoglie in sé tutte le funzionalità e gli strumenti che consentono di
personalizzare e sfogliare il libro digitale e i suoi contenuti integrativi. Può inoltre essere spostata su un lato
a scelta dello schermo, oppure nascosta per aumentare la visibilità della pagina. Un compagno di viaggio
animato darà consigli e indicazioni su come utilizzare al meglio il libro digitale: aiuterà anche gli alunni
nell’apprendimento, correggendo con loro gli esercizi interattivi in pagina.
HUB Kids dispone di un ampio corredo di contenuti digitali integrativi: audio, video, esercizi, giochi didattici
e molto altro ancora per arricchire le vostre lezioni e coinvolgere la classe.
MATITA Disegna una linea coprente che segue la direzione del mouse. È utile per cerchiare concetti e immagini
essenziali alla spiegazione.
PENNELLO Disegna una linea semitrasparente che segue la direzione del mouse. È utile per evidenziare la pagina con
tratti non rettilinei senza coprire il contenuto sottostante.
FORMA Inserisce una forma a scelta tra un rettangolo, un cerchio e un esagono. Si può inserire una forma piena o
solamente il contorno. È utile per circoscrivere porzioni di pagina o schermare totalmente la porzione selezionata per fare
domande sulle preconoscenze e verificarne la correttezza.
EVIDENZIAZIONE Traccia righe orizzontali di colore semitrasparente, allo scopo di evidenziare un testo. È altresì utile
per evidenziare le righe in maniera alterata così da facilitare la lettura ad alunni con difficoltà di lettura o di orientamento
spaziale.
FRECCIA È utile per visualizzare i collegamenti fra le varie sezioni di una pagina, collegare immagini al testo
corrispondente e svolgere esercizi di matching.
AGGIUNGI NOTA Utile per registrare informazioni, comandi e memo che non devono essere immediatamente visibili,
oppure per quei testi che si desidera condividere con gli altri utenti. Il contenuto di una Nota è condivisibile con altri ma
non è visibile direttamente in pagina, va cioè recuperato cliccando sull’apposita icona.
RITAGLIA Permette di ritagliare una parte della pagina visualizzata. È uno strumento utile se si desidera far concentrare
i bambini su specifiche immagini, esercizi e parti di testo, o aggiungere appunti dettagliati relativi a un argomento.
SCRIVI Per aggiungere un testo personalizzato che sia visibile direttamente in pagina. Questa funzionalità offre
molteplici opzioni di formattazione del testo che ben si adattano alla personalizzazione dei contenuti in pagina. È possibile
per esempio, modificare, il corpo del testo, scegliere tra diverse font, assegnare un colore di sfondo alla casella di testo per
renderla più visibile rispetto allo sfondo e coprire i contenuti sottostanti.
DIZIONARIO
Quando prevista, la funzione Dizionario di lingua
permette di trovare la traduzione in italiano delle parole
dall’inglese, francese e tedesco.
333
LA DIDATTICA E IL MONDO DIGITALE
AUDIOLIBRO
Tutti i testi dei volumi sono forniti in versione audio integrale, letti da esperti in BES.
L’audio è particolarmente indicato per alunni con DSA e ipovedenti o per alunni non italofoni.
Inoltre, nel menù dei contenuti digitali del sussidiario, viene fornito l’audiolibro scaricabile dei testi
semplificati di Cittadini del 21° secolo.
Consentono il ripasso dei contenuti presentati nelle pagine con un uso più ludico: propongono attività di
tipologie diverse e forniscono sempre un riscontro positivo o negativo dell’esercizio svolto, che permette
all’alunno di verificare subito il proprio apprendimento.
Queste attività sono particolarmente adatte ad alunni con difficoltà di attenzione, demotivati o
particolarmente ansiosi.
Nelle pagine che riportano l’indicazione “Attiva gli esercizi sul tuo HUB Kids” è possibile svolgere gli
esercizi autocorrettivi direttamente sul libro digitale.
HUB Test è una piattaforma sia per l’insegnante sia per l’alunno, in cui il docente può:
1) assegnare esercizi selezionandoli dal database, a seconda delle esigenze del programma svolto e nel
rispetto del livello raggiunto da ciascuno;
2) creare delle verifiche personalizzate usando gli strumenti di creazione e condivisione di HUB Test.
VIDEO E VIDEOTUTORIAL
MAPPE MODIFICABILI
Le mappe modificabili offrono molteplici attività di verifica e consolidamento delle conoscenze, sia
per alunni con BES sia per tutta la classe. Tali materiali sono accessibili dalle pagine è FACILE, in
corrispondenza della mappa riassuntiva dell’unità.
Le mappe modificabili (accessibili anche da QR code) sono dotate dell’audio e della sua trascrizione, che
si trova su un file scaricabile. L’audio contiene una simulazione dell’esposizione orale di un argomento
a partire dalla mappa.
334
LA DIDATTICA E IL MONDO DIGITALE
APP LUDICO-DIDATTICHE
Sono applicazioni che permettono alla classe e agli alunni di allenarsi e di imparare giocando.
Le carte gioco sono composte da coppie di carte da ruotare e accoppiare correttamente, in analogia
con il gioco del memory, per stimolare l’attenzione ai particolari e allenare la memoria.
Incolonnatore ed Equivalenze interattive per Matematica: spiegazioni e approfondimenti sulle due
app si trovano nell’HUB Kids per l’insegnante.
Numerosi strumenti permettono di apprendere attraverso le immagini, con modalità differenti e sempre
accattivanti e stimolanti, utilizzabili sia con l’intero gruppo classe sia a livello individuale.
Le bacheche sono raccolte di materiali differenti (video, immagini, testi…) collegati a un unico centro
d’interesse che permettono anche all’alunno, in autonomia e sicurezza, di esplorare un argomento,
quasi simulando una ricerca in rete.
Immagini commentate: prendono le mosse da un’immagine e propongono un percorso alla sua
scoperta attraverso didascalie che via via si aprono.
DOCUMENTI
Su HUB Kids sono reperibili documenti con materiali scaricabili e stampabili per usi differenti.
Materiali compensativi per BES, da stampare e distribuire al singolo alunno o all’intera classe a seconda
delle esigenze.
Numerosi documenti in PDF arricchiscono i contenuti del sussidiario con approfondimenti su argomen-
ti specifici.
Attività guidate sul problem solving.
In Matematica, un percorso di educazione finanziaria, per lo sviluppo dell’alfabetizzazione finanziaria:
è composto da lezioni in formato PDF, che affrontano le principali problematiche legate all’educazione
finanziaria in maniera piacevole e adatta ad alunni della scuola primaria, e da modelli cartacei di euro da
ritagliare, per organizzare attività didattiche ludiche e inclusive.
Alcuni materiali forniti nell’HUB Kids possono essere modificati per motivi didattici nel rispetto dei
diritti d’autore.
Le mappe modificabili in Cmap.
I documenti in formato Acrobat permettono di copiare il testo e manipolarlo con programmi di
videoscrittura.
Le bacheche possono essere modificate e implementate con la WebApp Padlet.
Inoltre nell’HUB Kids per l’insegnante vengono forniti alcuni materiali direttamente in formato Word,
come i modelli per i PDP, le programmazioni, le verifiche e le esercitazioni INVALSI.
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