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UN SISTEMA ISTITUZIONALE AMBIGUO E INCOMPLETO

La Francia aveva un sistema statale non compiuto in cui a volte i poteri potevano accavallarsi, sia perché sono i primi
decenni dell'organizzazione statale sia proprio perché non c'è una vera e propria mente organizzativa.

A questo bisogna aggiungere i numerosi rapporti clientelari che ogni famiglia nobiliare intesseva nella corte e fuori dalla
corte, e, al tempo stesso, la complicità di parte degli altri ordini a questo sistema
IL TERZO STATO: DAL POVERO CONTADINO AL RICCO BORGHESE

La divisione di ordine in qualche modo era anche cetuale e poneva nello stesso ambito giuridico classi
sociali molto diverse: i contadini e il proletariato urbano, e i borghesi, non nobili MA di condizione
agiata O MOLTO AGIATA
 Nelle campagne braccianti, piccoli proprietari, fittavoli vivevano alle soglie della povertà: venivano
chiamati con disprezzo “massa consumatrice”, perché quello che producevano e guadagnavano non
era abbastanza per le loro necessità. L’aumento dei prezzi agricoli impennatisi nella seconda metà del
‘700 determinò un aggravamento della loro condizione di difficoltà, perché alzò il costo dei generi di
prima necessità e si aggiungeva al pesante carico fiscale da pagare.

 I borghesi erano una classe sociale composta da imprenditori e mercanti,presenti soprattutto nelle
città portuali(Marsiglia, Bordeaux,Nantes); finanzieri e banchieri (Parigi, Lione); medici, avvocati,
notai,avvocati.
 Essi producevano una parte consistente della ricchezza del paese, erano informati sulle idee illuministe
che condividevano: eguaglianza giuridica naturale, libertà d’impresa e di mercato, autoaffermazione
individuale come diritto. Puntavano a un maggiore riconoscimento politico del loro ruolo sociale, quindi
volevano contare di più nella politica nazionale, che era sostanzialmente guidata e gestita solo dal re e
dalla nobiltà. Ad esempio, i gradi superiori dell’esercito erano riservati solo ai nobili, e questo era
percepito come un’ingiustizia dai borghesi.
O RRE’
Luigi XVI era un uomo poco dotato politicamente, sempre indeciso tra le istanze della corte, che
influiva su di lui per mezzo della NON AMATA regina, l’austriaca Maria Antonietta, e che non voleva alcun
mutamento dei tradizionali diritti e privilegi;
 e le necessità dei cambiamenti giuridici e economici, indispensabili per salvare un paese sull’orlo del disastro
economico e sociale

 Una serie di pessimi raccolto causò una riduzione dei prodotti alimentari: di conseguenza
aumentarono i prezzi, a cominciare da quello del pane. Pertanto il popolo, che era la stragrande
maggioranza dei consumatori, vide esautorate le poche piccole risorse dalle spese alimentari e non poté
permettersi ulteriori spese (i cosiddetti beni non di prima necessità): conseguentemente l'industria tessile e le
altre industrie collegate entrarono velocemente in crisi determinando un ulteriore peggioramento delle casse dello
Stato

 Il re dovette ammeTtere la crisi, e sollecita nei mesi successivi il popolo francese a fargli pervenire richieste e
suppliche mediante le Assemblee provinciali che devono eleggere i deputati, I FAMOSI cahiers de doleances

 A corte vengono recapitati circa 60.000 “Cahiers de doleances” (quaderni di doglianza


• I Cahiers de doléances (letteralmente, “quaderni di lamentele”) erano i documenti di protesta
redatti in Francia dai tre ordini sociali (clero, nobiltà e Terzo Stato) fin dal XV secolo: in essi
erano elencati e denunciati all'autorità regale le ingiustizie e i soprusi che i cittadini dovevano
subire.
• In preparazione della convocazione degli Stati generali (maggio 1789), ne vennero redatti
moltissimi. I più numerosi e ricchi di lamentele furono quelli del Terzo Stato: le rimostranze
venivano raccolte da alcuni rappresentanti che le sottoponevano poi al sovrano. La nobiltà e il
clero invece redigevano i cahiers che venivano presentati direttamente al re.
• Tutti i i cahiers del 1789 ebbero in comune una velata critica all'assolutismo dell'Ancien
Régime, ma differenti furono le proposte elencate.
• Nei cahiers preparati dal Terzo Stato si presentavano in particolare richieste riguardanti la
riforma del sistema fiscale e delle istituzioni, la limitazione dei poteri del re e l'abolizione
dei privilegi.
1.Di seguito le mosse del re
e dei nobili per provare ad
arginare la crisi
SU CIO’ CHE EFFETTIVAMJENTE ACCADA I LIBRI NON SONO
UNIVOCI NELLA INFORMAZIONE E CI VARIE IPOTESI:

ANTEFATTO COMUNE A TUTT I TESTI:


VARI MINISTRI DELL’ECONOMIA SUGGERISCONO TUTTI LA
STESSA COSA: LA CRISI ECONOMICA PUO’ ESSERE SUPERATA
MA I NOBILI DEVONO INIZIARE A PAGARE LE TASSE SUGLI
IMMOBILI (PERDITA DI UN PRIVILEGIO)

1. I NOBILI CHIEDONO E OTTENGONO LA RIUNIONE DEI


PARLAMENTI PERCHE’, SICURI DI VINCERE,
ALLONTANEREBBERO L’IPOTESI,,DI DOVER PAGARE ANCHE
LORO LE TASSE

2. IL RE, CONVINTO DAL MINISTRO DELL’ECONOMIA NECKER


AVREBBE PERMESSO UN INCREDIBILE AUMENTO DEI
«PARLAMENTARI» DEL 3 STATO, CONVINTO DI POTERLI
MANOVRARE, PERCHE’ SI APPROVI (RIMANENDO
NELL’OMBRA) LA SOLUZIONE DELLE TASSE PER I NOBILI
il 24 gennaio 1789 furono rese pubbliche la lettera di
convocazione degli Stati generali
lL 2 maggio 1789 i deputati degli Stati generali furono presentati al re:
secondo un'antica usanza, Luigi XVI ricevette nella sua stanza di lavoro con
entrambi i battenti aperti i rappresentanti del clero poi, con un solo battente
aperto, i deputati della nobiltà. Il re si trasferì infine nella sua camera da
letto, per assistere alla sfilata dei deputati del Terzo Stato: questa curiosa
etichetta ricordava ai rappresentanti della nazione che le divisioni sociali -
espressione della medievale distinzione di clero, guerrieri e lavoratori -
avevano un carattere trascendente e poi erano istituzione di Stato, e
pertanto non potevano essere nemmeno messe in discussione.
La seduta inaugurale ebbe luogo il 5 maggio, in una sala dell'Hôtel
des Menus-Plaisirs, a Versailles, ribattezzata per la
circostanza Sala dei tre Ordini. Alla presenza di Luigi XVI e
di Maria Antonietta, i deputati presero posto: il clero sedette alla
destra del trono, la nobiltà alla sinistra e i deputati del Terzo Stato,
entrati nel palazzo da una porta laterale e dopo aver atteso in un
corridoio, entrarono uno a uno nella sala, prendendo posto di
fronte ai reali. Quando il re si mise il cappello, clero e nobili fecero
altrettanto, secondo regola: anche i deputati del Terzo si coprirono
il capo, violando così l'antica consuetudine che li voleva a capo
scoperto
INIZIA COSI’ L’ASSEMBLEA CHE
PORTO’, IN POCHE SETTIMANE
UNO DEI CAMBIAMENTI PIU’
RADICALI DELLA STORIA
DELL’OCCIDENTE
COME E’ POSSIBILE
VEDERE DA CHE MONDO E’
MONDO LA CORONA,
NELLE SUE VARIE FORME,
NON HA MAI FATTO BENE
A NESSUNO……

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