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ISTITUTO DI SPIRITUALITÀ
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Roma 2017
INTRODUZIONE
1
A. BARRUFFO, Laico in Nuovo Dizionario di Spiritualità, 810-828.
2
In questo studio, la familia cottolenghina riferisce ai sacerdoti, religiosi consacrati, e laici
che seguono da vicino la spiritualità di San Giuseppe Cottolengo.
3
Cf. B. LONERGAN, SJ, Method in Theology, 13-14.
i
soggetto4, ossia l’appropriazione personale dei propri dinamismi coscienziali. Si
tratta, in fatti, di porsi nella prospettiva di rendere le persone sempre più capaci
di fare attenzione, comprendere, giudicare e scegliere le proprie operazioni
coscienzali—di favorie una valutazione e differenziazione della coscienza dove
il soggetto sappia integrare i diversi ambiti di significato.
Autoappropriazione è più specificatamente un metodo operativo, ovvero un
insieme di operazioni il cui esercizio e la cui appropriazione segna il formasi di
ognuno—esso può costituire il punto di partenza e di riferimento attorno a cui
pensare la spiritualità. Questo, è da precisare che, conviene proprio perchè
l’autoappropriazine fa si che lo studio sia privo di pregiudizi, ovvero,
preconcetti, capaci di fare assumere atteggiamenti ingiusti anche nello studio
della spiritualità, e per lo di più, lo studio di questo tipo sia fatto a uno delle otto
specializzazioni funzionali del metodo, per noi la dialettica. Infatti ―il modo in
cui affrontiamo i preconcetti è, dunque, la principale questione in cui i progressi
a ogni livello in ogni dimensione dell'impresa umana sorgono o cadono‖ 5.
Questo elaborato presenta il tema della teologia e spiritulità di laicato
attingendo sia dai documenti del II Concilio Vaticano e il Magistero di Papa
Giovanni Paolo II. La I Parte tratta del tema nel fondamento teologico
prendendo spunto da questi fonti. La II parte si occupa del laicato nella Famiglia
Cottolenghina, quindi attingendo dai scritti riguardanti il carisma e la spiritualità
cottolenghina. Segue una conclusione.
4
Cf. F. CROWE, SJ, Method in Theology: An Organon for our Time, 38.
5
J. NILSON, Beyond Moral Suasion: A Reading Method in Theology in Racist America,
ii
I. UN FONDAMENTO TEOLOGICO DEL LAICATO
Gli stati di vita nella Chiesa, cioè, la vita consacrata, sacerdozio ministeriale,
laicato– non si possono distinguere in base ad un ―più‖ o un ―meno‖ nell’amore,
appunto perché tutti gli uomini sono chiamati ad amare senza limiti, con la
pienezza della santità6. Lo stato di vita laicale ha nell’indole secolare la sua
specificità e realizza un servizio ecclesiale nel testimoniare e nel richiamare, a
suo modo, ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose il significato che le realtà
terrene e temporali hanno nel disegno salvifico di Dio. A sua volta il sacerdozio
ministeriale rappresenta la permanente garanzia della presenza sacramentale, nei
diversi tempi e luoghi, di Cristo redentore. Lo stato religioso testimonia l’indole
escatologica della chiesa, ossia la sua tensione verso il regno di Dio, che viene
prefigurato e in qualche modo anticipato e pregustato dai voti di castità, povertà
e obbedienza.
6
Paul O'Callaghan, Gli stati di vita del cristiano. Riflessioni su un’opera di Hans Urs von
Balthasar, en "Annales Theologici", 21 (2007), pp. 61-100.
7
Brambilla, G., Oltre la teologi del laicato: siamo tutti Cristiani testimoni, nel Avvenire, 08
nov.,2017.
8
Giovanni Paolo II, Christifedelis Laici, 55.
9
Gioanni Paolo II, Vita Consecrata, 16.
1
Questo coinvolgimento di tutti i fedeli (preti, religiosi e laici) nella missione
di carità universale della Chiesa nella storia, è anche (come già abbiamo
accennato) l’anima del Vaticano II. Nel capitolo secondo, dedicato al Popolo di
Dio e nel capitolo quarto della “Lumen Gentium”, dedicato ai laici, come infine
nella Costituzione ―Gaudium et spes‖ viene definito in modo solenne ed
esplicito, attingendo alle stesse radici del pensiero cristiano, quello che
implicitamente era già compreso nella spiritualità del Cottolengo10.
10
M. ENOC., Quali forme del vangelo della carità per i laici di oggi?, in Atti del
Convegno: Spinti dalla carità di Cristo sulle orme di san Giuseppe Benedetto Cottolengo a
150 anni dalla morte 1842-1892, Torino 13-14-15 novembre 1992, Piccola Casa della Divina
Provvidenza, Torino, 1992, p. 157.
11
La realtà della chiesa-comunione è parte integrante, anzi rappresenta il contenuto
centrale del “mistero”, ossia del disegno divino della salvezza dell’umanità. (CfL, 19).
12
L. GUCCINI, Religiosi e laici. Il prezzo dell’incontro, cit., p. 84.
13
Giovanni Paolo II apre la sua Esortazione Apostolica Chiristifideles laici con
l’immagine della significativa parabla evangelica degli operai mandati nella vigna. (Mt. 20,1-
2) [cfr. CfL, 1].
2
―aperto‖ a tutti. Certo i religiosi hanno il compito e la responsabilità di
mantenerlo nella sua genuinità ma non hanno il diritto di considerarlo
esclusivamente loro. Di natura, il carisma è inclusivo.
Lo ribadisce con P. Guccini, quando dice che ―il carisma non è mai possesso
esclusivo di qualcuno - neanche dei religiosi - ma piuttosto una realtà di
comunione. Esso è dato alla chiesa e per la chiesa. Anche quando raggiunge
qualcuno in particolare ha per destinazione tutti. È dato per l’edificazione della
chiesa, ma non nel senso che faccia di alcuni dei carismatici e degli altri dei
semplici recettori. Tutta la chiesa è carismatica; tutti sono chiamati a ricevere e a
donare e ciò che si scambiano è sempre dono di Dio.‖14
La teologia messa in evidenza da Giovanni Paolo II sottolinea che ―la
comunione ecclesiale si configura, più precisamente, come una comunione
―organica‖, analoga a quella di un corpo vivo e operante: essa, infatti, è
caratterizzata dalla compresenza della diversità e della complementarietà delle
vocazioni di vita, dei ministri, dei carismi e delle responsabilità. Grazie a questa
diversità e complementarietà ogni fedele laico si trova in relazione con tutto il
corpo e ad esso offre il suo proprio contributo.‖15
Questa nuova concezione di Chiesa, ovviamente lavoro fatto tanti hanni prima
del concilio,16 fa si che i laici non siano più considerati in funzione dei religiosi-
clero e delle loro opere, come beneficiari di prestazioni erogate dai ―perfetti‖,
ma responsabili in solido della missione di salvezza ricevuta da Cristo a favore
del mondo.
A tutti è rivolto l’invito di Gesù a lavorare nella sua vigna (cfr. Mt. 20, 1-4),
cui fa eco l’appello della Chiesa a ―prendere parte viva, consapevole e
responsabile alla sua missione‖ (CfL, 3). Tutti siamo chiamati a rendere ragione
della speranza che è in noi di fronte al mondo e ai suoi gravi e complessi
problemi (cfr. CfL, 60). Tutti i ―Christifideles‖, laici compresi, sono responsabili
della vita interna della Chiesa, e tutta la vita interna della Chiesa è carità
destinata a trasformare la storia17. Quindi i fedeli laici non devono essere
considerati ―forze di rincalzo per mancanza di vocazioni, ma come una presenza
nuova, che aiuta i religiosi a ripensare anche radicalmente il loro apostolato e i
servizi a cui si dedicano‖18, presenza nuova partecipante ad un grado di
responsabilità ben più profondo che quello della ripartizione di pesi e di compiti.
14
GUCCINI L., Religiosi e laici. Il prezzo dell’incontro, cit., p. 85.
15
CfL, 20
16
Cfr. Y. Congar, I Laici nella Chiesa, 1957.
17
ENOC M., Quali forme del vangelo della carità per i laici di oggi?, cit., p. 160.
18
GUCCINI L., Insieme verso il domani, in ―Testimoni‖ 6 (1997), p. 27.
3
Da tutto ciò è evidente che la presenza del personale laico risulta tanto più
efficace quanto migliori sono le relazioni che si stabiliscono tra i religiosi\e, nel
rispetto dei ruoli propri e di ciascuno.
19
Mattarella, Discorso alla Piccola Casa della Divina Provvidenza, 7 nov.,2017, (vedi
Avvenire 8 Nov.,2017)
20
Cfr. MAZZUCONI D., Spiritualità cottolenghina e laicato: pluralità e armonie tra stili
di vita, cit., p. 169.
21
Cfr. GUCCINI L., Insieme verso il domani, in ―Testimoni‖ 6 (1997), p. 27; La necessità
di condividere il ―nostro‖ carisma con i laici è ribadito con chiarezza in una lettera dell’attuale
Madre Generale Emiliana di M. ALLASIA, indirizzata alla congregazione delle suore (Cfr.
ALLASIA E., La parola della Madre, in ―Vita di Famiglia‖, Anno XXXIV - novembre 1998
n°3, p. 14.)
4
2.2 Una Rilettura a due Occhi: I Consacrati e i Laici Cottolenghini attuano
un Carisma
22
MAZZUCONI D., Spiritualità cottolenghina e laicato: pluralità e armonie tra stili di
vita, cit., p. 170.
23
Ibid., 170.
24
Atti del VII Capitolo Generale delle Suore di San G.B. Cottolengo, Giaveno ―Casa della
Madonna‖, 1 novembre – 3 dicembre 1997, p. 113.
25
Ibid., p. 213.
5
chiamati ad attingere al carisma dell’Istituto, sia per la propria vita spirituale, sia
per usufruire dei vari servizi apostolici.26
L’Esortazione Apostolica post-sinodale ―Vita Consecrata‖ al n° 55 dice
significativamente che ―la partecipazione dei laici non raramente porta inattesi e
fecondi approfondimenti di alcuni aspetti del carisma, ridestandone
un’interpretazione più spirituale e spingendo a trarne indicazioni per nuovi
dinamismi apostolici‖.
I consacrati sono chiamati a regolare l’esercizio dei carismi che hanno modo
di scoprire tra i laici che avvicinano, valorizzandoli e affidando loro ministeri e
servizi pastorali corrispondenti ai carismi ricevuti dallo Spirito.27
26
POLI G.F., Laici: spettatori o protagonisti? Analisi della situazione (3° parte), ―Vita
Consacrata‖ XXXIV, 3 (1998), p. 260.
27
POLI G.F., Religiosi e laici: osare la svolta, cit., p.42.
6
CONCLUSIONE
28
G. F. POLI., Laici: spettatori o protagonisti?, cit., p. 256.
29
7
SIGLE E ABBREVIAZIONI
PV Pastorale Vocazionale
SS Sacra Scrittura
8
Bibliografia
A) FONTI E MAGISTERO
GIOVANNI PAOLO II, Christifideles Laici. Esortazione apostolica postsinodale,
30 dicembre 1988: AAS 81 (1989) 393-521; EnchVat 11/1606-1900.
B) ARTICOLI E LIBRI
BARRUFFO A., Laico in Nuovo Dizionario di Spiritualità, Milano 1999, 810-828.
CROWE F., SJ, Method in Theology: An Organon For Our Time, London 1980.
ENOC M., Quali Forme Del Vangelo Della Carità Per i Laici Di Oggi?, in atti del
convegno: spinti dalla carità di cristo sulle orme di san giuseppe benedetto cottolengo
a 150 anni dalla morte 1842-1892, Torino 1992.
NILSON J., Beyond Moral Suasion: A Reading Method In Theology In Racist America,
London, 2006.
O'CALLAGHAN P., Gli Stati Di Vita Del Cristiano. Riflessioni Su Un’opera Di Hans
Urs Von Balthasar, In "annales theologici", 21 (2007), 61-100.
d) Sitografia
9
MATTARELLA S., Discorso Alla Piccola Casa Della Divina Provvidenza, 7 nov.,2017,
(www.avvenire.it L’ultimo accessed 17 novembre 2017)
BRAMBILLA, G., Oltre la Teoloia Del Laicato: Siamo Tutti Cristiani Testimoni in
avvenire, (www.avvenire.it L’ultimo accesso 08 novembre 2017)
INDICE GENERALE
INTRODUZIONE .............................................................................................. i
I. Un Fondamento Teologico del laicato...................................................... 1
1.1. Gli stati di Vita nella Chiesa-Communione ....................................... 1
1.2. Gli Stati di Vita nella Missione della Chiesa ..................................... 2
1.3. Gli Stati di Vita e Il Carisma Cottolenghino ..................................... 2
II. La Spiritualità Cottolenghina e il Laicato. ............................................... 4
2.1 Un Carisma e una Spiritualità aperta ai Laici........................................ 4
2.2 Una Rilettura a due Occhi: I Consacrati e i Laici Cottolenghini attuano
un Carisma ......................................................................................................... 5
2.3 Collaborazione e Corresponsabilità tra i Consacrati Cottolenghini e il
Laicato Cottolenghino ........................................................................................ 5
CONCLUSIONE ............................................................................................... 7
Sigle e Abbreviazioni ........................................................................................ 8
INDICE GENERALE ..................................................................................... 10
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