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Il Lupo Sdentato

Tanto tempo fa, in un bosco lontano, c’era un parco avventura. Tutti i bambini

accompagnati dai loro genitori ci andavano a passare un pomeriggio

divertente, arrampicandosi in cima agli alberi e scendendo veloci appesi a

delle carrucole che li faceva volare attraverso il bosco. I genitori li guardavano

contenti, aspettavano che terminassero la loro avventura, e poi facevano

merenda tutti insieme. Portavano sempre delle cose golosissime, kinder

pinguì, caramello gommose, caramelle dure, panini con la nutella. Non

sapevano però che mentre mangiavano venivano osservati con due occhi

grandi e una lingua penzoloni dal lupo del bosco. Era il lupo più ghiotto che

esistesse, appena le famiglie si distraevano un attimo lui quatto quatto ma

veloce veloce andava a rubare le cose più dolci che trovava. E così, giorno

dopo giorno, caramella dopo caramella, i suoi denti cominciarono a cadere a

uno a uno. Eh già, avrebbe dovuto mangiare la ciccia, ma non ce la faceva

proprio. Se almeno si fosse lavato i denti! Ma si sa, i lupi non lo sanno fare. E

poi nessuna di quelle famiglie portava mai uno spazzolino e un dentifricio. E

così, la notte, ululava alla luna per il mal di denti e per la tristezza. Purtroppo

arrivò il giorno in cui non aveva più nemmeno un dente. E ora? Come avrebbe

mangiato? Provo a masticare un po’ d’insalata ma era troppo cattiva. Per non

parlare del cavolo, quello sì che non ci piaceva! Aveva così tanta fame che gli

venne un’idea.
Quando arrivò la notte uscì dal bosco ed andò senza farsi scoprire nella

fattoria del contadino. Scavò un buco sotto la rete ed arivvò fino al pollaio.

Entrò dentrò stando attento a non far nessun rumore, non voleva svegliare le

galline che dormivano tutte. Ne vide una bella cicciotella e, zac, la prese con

la bocca a la portò via.

La mattina il contadino si svegliò presto presto ed andò nel pollaio. Quando

vide che mancava Rosina, la gallina che faceva più uova di tutte, fece un urlo:

“Acci e poi denti! Qui c’è stato un lupo! Ma ora ci penso io!”

Il contadino andò nel capanno degli attrezzi, prese una tagliola, e la mise

subito dopo il buco che aveva scavato il lupo per entrare nel pollaio.

Quando arrivò la notte il lupo tornò alla fattoria. C’era anche la gallina con lui,

che gli camminava accanto. Ridevano. Non si era mai vista un cosa del

genere. Quando arrivarono alla rete del pollaio il lupo era contento più che

mai. “Come sono felice”, gridò. Stando attento a non farsi male prese la

tagliola e se la mise in bocca. Quelli sì che erano dei denti forti capaci di

resistere a tutto! Fece vedere la sua nuova bocca alla gallina che sbatteva le

ali per la felicità. Il lupo fece un inchino di ringraziamento e disse: “Scusami

Rosina per lo spavento, ma senza di te non avrei potuto realizzare il mio

piano.”

“Non ti preoccupare lupo, però mi raccomando, mangia meno caramelle!”

Da quel giorno il lupo tornò al parco avventura, però smise di rubare solo dolci

e caramelle. Adesso mangiava anche i panini al prosciutto e al salame.

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