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Dante Alighieri
e il peccato originale .
Nel canto VII del Paradiso Dante sostiene una tesi discutibile : Dio
avrebbe punito , con la distruzione del tempio di Gerusalemme , il
popolo Ebreo perché responsabile della crocifissione di Cristo: le
armi Romane furono lo strumento con cui Dio punì gli Ebrei per
essersi macchiati della colpa infamante della crocifissione del
Redentore .La Chiesa attuale credo che non fa propria questa
opinione di Dante .Non penso che si pensi alla Provvidenza quando si
parla di una vendetta :Dio non credo nutra sentimenti degni degli
uomini peggiori.
Dante , quel grande che il mondo intero onora, anche il Nostro Padre
Dante accetta come autentica la colpa primigenia , infatti dice, nel
canto XIII del Paradiso parla di una colpa che costa molto cara
all’umanità intera .Con una battuta umoristica qualcuno disse che il
prezzo delle mele, il frutto proibito, costa l’ira di Dio .
Ma anche Dante, se avesse conosciuto quel qualcosa in più che
l’uomo contemporaneo conosce, sull’origine della specie , penso che
avrebbe disquisito diversamente su Adamo ed Eva . Forse
avremmo perso molto della squisita poetica dantesca, ma saremmo
meno discosti dal vero se il poeta fosse stato un discreto conoscitore
delle scienze e della biologia.
E qui è bene fare una precisazione: quando sono in gioco il nostro
destino , le scelte importanti della nostra esistenza non si può
mettere sullo stesso piano la verità virtuale e la verità sostanziale ,
le favole con finalità didattiche con la verità scientifica .
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(L’anima primaia)
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Dante accetta per buona la datazione , la cronologia di Eusebio che
pose la nascita di Cristo a 5232 anni dalla creazione di Adamo,
morto a 930 anni rimasto per 4302 anni nel limbo ad aspettare la
liberazione compiuta da Cristo : certo che la mitologia biblica ,
alla luce delle nuove conoscenze, appare in tutta la sua stranezza
e inverosimiglianza .
sulle ali della immaginazione , della irrazionalità . Ma in cima ai
nostri pensieri ci deve essere una sola preoccupazione :la verità,
dopo, molto dopo vengono le favole , le disquisizioni, i voli pindarici
tutte l’attività mentale del nostro cervello libero di inseguire le più
sbrigliate fantasticherie .
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(L’anima primaia)
letto, perché la sua affannosa ricerca della verità non approdava
ad un sicuro porto, o,se si vuole, non perveniva ad una
ragionevole conclusione, molti appassionati “ cercatori “ di verità
vissero intere notti insonni e disperati perché la sola ragione non
trovava una risposta degna del credito che essi e le loro intransigenti
e rigorose coscienze s’attendevano, insomma perché le conclusioni
teoriche attese
non erano tanto consistenti quanto i dati osservati lasciavano sperare:
(nel mondo della scienza non basta fare delle ipotesi, forse tutte
possibili, per suffragarle occorre addurre delle prove al di là di ogni
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ragionevole dubbio ).
Se la verità è un valore, è importante per tutta l'umanità, quale
tributo di riconoscenza si deve a chi ha coraggiosamente
rifiutato le favole comode e vantaggiose
per seguire l’imperativo della ragione , preferendo così la evidenza
della scienza sperimentale alle elucubrazioni dei fondamentalisti
intransigenti , la conquista attraverso la faticosa ricerca , alle
risposte dogmatiche gratuite in
ossequio del discutibile principio - credo quia absurdum --.!Che
sarebbe , come dire , il teorema di Urbano VIII. ” Le più recenti
esplorazioni celesti effettuate, con i telescopi
satellitari, hanno permesso di dedurre che ogni stella della Via Lattea
e di tutte le altre galassie, è,con molta probabilità un sistema solare,
simile al nostro sistema solare :e così
si può facilmente arguire che i pianeti di questi sistemi solari siano
abitati, o abitabili;questi nuovi osservatori astronomici confermano la
teoria della pluralità dei mondi abitati di
Giordano Bruno, uno dei capi d’accusa che lo condusse al rogo, per
eresia: i giudici del Sant’Uffizio ritennero eretica la teoria della
pluralità dei mondi abitati , perché il Figlio
di Dio , Unigenito , cancellò un solo ed unico Peccato originale :non
accettavano più Reincarnazioni . Da qui si capisce come le sacre
scritture siano responsabili di una infinità di condizionamenti e
ostruzioni varie . La scienza moderna non può non scontrarsi con le
diverse chiese, se vuole avere mano libera nello scandagliare il mondo
fisico.
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PRO E CONTRO
Qualcuno potrebbe rimproverare il demolitore di qualche
struttura sociale, religiosa, politica ,culturale amministrativa ecc
di non proporre qualcosa di alternativo, un surrogato che
possa supplire il vuoto lasciato, ma penso che il problema è
difficilmente solubile, perché è molto più facile scoprire i difetti
di una istituzione che cercare o suggerire risposte valide e
alternative, allora si corre il rischio di creare una situazione
peggiore della preesistente? Penso di sì , ma alla distanza penso
che ne potrebbe derivare anche un bene, insomma il meglio
è nemico del bene ! Per me è un bene sconfiggere la menzogna!
Quale è invece il modo migliore per affrontare la questione in
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LA Rivelazione
La mia scoperta non è sostenuta da un piccolo indizio ,da una
percezione vaga,
indefinita ,ma validamente suffragata da profonde e sofferte
meditazioni ampiamente dibattute ; ecco dunque spiegato il titolo :IL
RE NUDO; come nella fiaba di Andersen, anche qui ci troviamo di
fronte ad una comune opinione pubblica, accettata dal senso comune
irriflessivamente, perché proveniente da autorevoli
benefiche fonti culturali .Penso, che ,se appare lapalissiana questa
scoperta, essa è rimasta oscurata dalla indifferenza e dalla credulità
popolare ,incline a accettare acriticamente certe attestazioni, certe
affermazioni .
Come si fa ad accettare per verità rivelata una notizia che la
storia recente smentisce e condanna senza appello e spiega i molti
dubbi che nutrono nei confronti della Rivelazione figure importanti
del mondo culturale Italiano non escluso qualche prestigioso
esponente della Chiesa come l’Arcivescovo di Milano, di qualche
anno fa , il Cardinale Martini ?.
Io ho ascoltato con molta sorpresa la dichiarazione di questo
cardinale : prima pensavo che i dubbi sulle verità rivelate, fossero
esclusivo appannaggio dei pensatori laici , invece adesso so che i
dubbi affiorano anche sulla mente degli uomini di chiesa .
Comunque la moltitudine dei prelati ed i più importanti personaggi
della religione ufficiale fanno aperta professione di fede nel Verbo
Divino e non sono sicuramente sfiorati da alcun dubbio sulla
autenticità delle verità della fede professata .
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Nel mondo culturale Italiano chi è schierato con la teoria del
peccato originale
e chi invece è negatore della teoria del peccato originale ? Questo
atteggiamento
può derivare da ragioni filosofiche o da ragioni scientifiche
biologiche .
Tra i più noti poeti Italiani, Giosuè Carducci , è stato l’autore di
una celebre ODE anticristiana, in rotta di collisione con la tesi del
peccato originale di derivazione biblica: ALLE FONTI DEL
CLITUMNO , di cui si riporta qualche strofa .
Una attenta rilettura di questi versi ci dice che il poeta ha una forte
nostalgia per il mondo pagano , a fondamento del quale era la forza
delle armi e l’ardimento degli eroi, quel mondo era immune del
complesso di colpa per il peccato originale, anche se aveva una
diversa nozione di fratellanza, di p i e t a s tra gli uomini e vi si
praticava il mercato degli schiavi; il mondo romano e la religione
pagana non prevedevano la pari dignità di tutti gli uomini e quindi
accettavano una grave discriminazione tra gli uomini . Anche se, ad
alcuni pensatori Latini ripugnava quella discriminazione (vedi
Seneca ecc.).Comunque non va dimenticato che la croce di cui
parla il Carducci è il supplizio con cui si riscatta l’umanità dal
peccato originale : colpa inventata di sana pianta dalla parte
preponderante dei seguaci di Cristo . Il Carducci non lo dice, ma
vorrebbe trovare delle ragioni per far riemergere quel mondo eroico
e non lo trova, eppure, se avesse avuto una approssimata nozione
scientifica poteva benissimo avere elementi più che sufficienti per
scrollare dall’uomo contemporaneo il fardello della colpa originale che
lo rendeva e lo rende debitore verso Dio e perseguitato e vessato da
un creditore inventato di sana pianta dai miti . Insomma l’uomo biblico
è un uomo vittima di una colpa inesistente, di un gravame più che
ingiusto e ipotetico, decisamente non dovuto per non aver commesso
il fatto o per inconsistenza del fatto. Io non insinuo che il pensiero
del peccato originale sia nato con intenzioni dolose, però penso che
gran parte dei sostenitori di questa teoria hanno peccato di leggerezza
quando hanno cominciato a ritenerla verosimile: nella storia
dell’umanità credo che non esistano errori più gravi di questo per
costo di dolori e di sofferenze. Credo di non esagerare se definisco
il peccato originale la più grossa menzogna degli ultimi diecimila anni
.Anche se il Carducci non ignorava la teoria darwinista , non ha fatto
nessun tentativo esplicito per contestare la tesi del peccato
originale al cristianesimo, usando l’evoluzionismo poteva benissimo
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