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Appendice del “ Il Re nudo “

Dante  Alighieri  

e il peccato  originale .

Tutti  i pensatori  Cristiani del passato,  (dal Manzoni  al  Tommaseo ,


dal  Monti al Petrarca) che  io  sappia, accettano,        senza  battere 
ciglio ,  la teoria  del  peccato  originale, ed  anche il sommo  Dante
interpreta  coerentemente il  pensiero della teologia cattolica.

Nel canto VII  del  Paradiso  Dante  sostiene  una  tesi discutibile : Dio 
avrebbe punito , con la distruzione  del  tempio  di  Gerusalemme ,  il 
popolo  Ebreo perché  responsabile  della  crocifissione  di  Cristo: le 
armi  Romane  furono  lo strumento  con  cui   Dio  punì  gli  Ebrei  per 
essersi  macchiati  della  colpa  infamante  della crocifissione  del 
Redentore .La   Chiesa   attuale  credo  che  non  fa propria  questa  
opinione  di Dante .Non  penso che si pensi alla Provvidenza  quando  si
parla di una vendetta :Dio  non  credo  nutra  sentimenti  degni  degli 
uomini peggiori. 

Per non soffrire  alla  virtù che vole                                     25


Freno  a sua  prode ,quell’uom che non  nacque
Dannando sé ,dannò tutta sua prole ;
onde l’umana specie  inferma giacque
giù  per secoli molti in gran errore,
fin ch’al Verbo di Dio discender piacque
u’ la natura, che  dal suo fattore
s’era allungata,unì a se’ in persona
con l’atto sol del suo etterno amore  .                            33
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Non si dee ormai parer più forte ,              49


quando si dice  che giusta vendetta 
poscia  vengiata  fu la giusta  sorte . 

L’aquila  Romana  portata  da  Tito,    secondo  Dante ,  ha giustamente 


punito  gli  Ebrei con  la  distruzione  del tempio e l’abbattimento  delle 
mura  di  Gerusalemme. 
Però  Dante  come  cristiano  scrive  nel canto  del  conte  Ugolino:
Ahi  Pisa , vituperio  delle  genti
 Del  bel  paese  là  dove ‘l  sì  suona,
  poi che  i vicini  a te punir  son  lenti,
  muovasi la Capraia  e la Gorgona,
  e faccian siepe ad Arno  in su la foce,
  sì  ch’elli  annieghi  in  te  ogni persona !
  Che se ‘l conte  Ugolino  aveva voce 
 D’aver  tradita  te  delle castella
 Non  dovei  tu  i figliol  porre  a tal croce .
 Innocenti  facea  l’età novella,
 novella  Tebe,  Uguccione e  ‘l  Brigata
  e li  altri due  che il canto suso  appella.
  Qui  si  capisce  chiaramente  che  ai figli  non è giusto  infliggere   
le  pene  spettanti  ai  padri  o meglio  ai  genitori .Da noi  si parla  di
colpe  dei  padri  sia  perché  vige un  marcato regime  patriarcale  e   si
parla  meno  delle colpe  delle  madri  forse  perché  le  madri  sono 
meno inclini  a delinquere  dei padri  . Qui Dante allude chiaramente
alla consuetudine mesopotamica di coinvolgere i figli nelle colpe
dei padri . (vedi codice di Hamurabi.

Penso, poi, sia blasfemo attribuire a Dio l’esistenza del male, ecco allora


che, tutto  quanto di negativo, di doloroso ci affligge  è puramente 
casuale,fortuito, fatale , cioè  non proviene  da una  volontà, da una 
intenzione divina.
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Dante , quel  grande che il mondo  intero  onora, anche  il Nostro  Padre
Dante  accetta  come  autentica  la colpa primigenia ,  infatti dice, nel
canto  XIII del  Paradiso  parla  di una   colpa  che   costa  molto  cara 
all’umanità intera  .Con  una  battuta umoristica  qualcuno  disse  che  il 
prezzo  delle  mele,  il frutto proibito,  costa  l’ira  di  Dio .

= Tu  credi  che  nel  petto  onde la costa                         37


Si trasse per  formar la  bella guancia
Il  cui palato  a tutto il  mondo  costa  ,
ed in quel che ,forato dalla lancia,
e poscia  e prima tanto sodisfece
che d’ogni  colpa vince  la bilancia  ,
quantunque alla natura umana  lece
aver di lume ,tutto fusse infuso
da quel valor che l’uno e l’altro fece;
e però  miri a ciò ch’io dissi  suso
quando narrai che non ebbe  ‘l  secondo
lo ben che nella quinta  luce è chiuso.             48

Ma  anche  Dante,  se  avesse  conosciuto  quel  qualcosa  in più  che
l’uomo contemporaneo conosce, sull’origine  della  specie , penso che 
avrebbe  disquisito  diversamente  su Adamo  ed  Eva . Forse 
avremmo  perso  molto  della  squisita  poetica dantesca, ma saremmo 
meno  discosti  dal vero se il poeta fosse stato un discreto  conoscitore 
delle scienze e della  biologia.
E  qui è bene  fare  una  precisazione:  quando  sono  in  gioco  il nostro 
destino  ,  le  scelte  importanti  della  nostra  esistenza  non  si  può 
mettere  sullo  stesso  piano la verità  virtuale e  la  verità  sostanziale  ,
le  favole  con  finalità   didattiche con  la  verità  scientifica  .
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Dal  verso  82   del  canto   XXVI  del  Paradiso 

E la mia  donna: “  Dentro  da quei  rai                                82


Vagheggia  il  suo  fattor  l’anima  prima
Che la prima  virtù creasse  mai  “
Come  la  fronda  che  flette  la  cima
Nel transito del  vento, e poi  si leva
Per la propria  virtù che  la sublima,
fec’io in tanto  in quant’ella diceva ,
stupendo ,e poi  mi rifece  sicuro
un  disio  di parlare  ond’io ardeva .

(L’anima  primaia)

Dal  verso  142  del  canto  XXVIII    del  Purgatorio .


L’EDEN

Qui  fu innocente  l’umana  radice ;                  142


qui  primavera   sempre  ed  ogni  frutto ;
nettare  è questo  di che  ciascun  dice  .

La  DIVINA COMMEDIA  di  Dante contiene un grande numero di  passi


con chiari riferimenti,  allusioni significative  alla questione  del peccato 
originale  di  Adamo: qui bisognerebbe  chiedere  l’intervento  di 
commentatori  autorevoli  e responsabili per effettuare una esegesi 
accurata di   tutti  i canti   danteschi .
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Canto  XXXII     del  Purgatorio

 
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Sì  passeggiando l’alta selva  vota ,                     31


colpa  di quella ch’al serpente  crese,
temprava i passi un’angelica  nota .
Forse  in  tre  voli tanto  spazio prese
Di sfrenata saetta,quanto   eramo
rimossi,     quando   Beatrice  scese.
Io  senti ‘ mormorare a tutti  “Adamo”;
poi  che   cerchiaro  una pianta  dispogliata
di foglie  e d’altra  fronda in ciascun ramo .                         39

Versi  del  canto  XXXIII    del    Purgatorio

E  aggi a mente  ,quando tu lo scrivi,


di non  celar   qual  hai vista  la pianta ,
ch’è   or   due volte   dirubata  quivi.
Qualunque  ruba  quella  o quella  schianta
Con  bestemmia  di fatto  offende   a  Dio,
che solo all’uso suo  la creò santa.
Per  morder quella,  in pena ed  in disio 
Cinquemila  anni  e più  l’anima prima 
Bramò colui  che che il morso  in sé punio .

Dante  accetta  per  buona  la  datazione  , la cronologia  di  Eusebio che
pose  la nascita  di  Cristo  a 5232  anni  dalla  creazione  di Adamo,
morto  a 930 anni  rimasto  per  4302  anni  nel  limbo  ad  aspettare   la 
liberazione  compiuta  da   Cristo :  certo  che  la  mitologia  biblica , 
alla  luce   delle  nuove  conoscenze,  appare  in tutta  la  sua  stranezza 
e  inverosimiglianza .

Anche  assumendo  la più prudente  delle riserve mentali ,  non  si può 


dare  credito,  come è  avvenuto  nel  passato ,   alle favole,   alle
leggende de  Vecchio  Testamento.  Fa un  insulto  imperdonabile 
all’intelligenza  chi  accetta ,  e le propone ad altri ,   come vere   questi 
miti,  queste  favole .
A proposito  di  favole ,   gli psicologi  infantili  riconoscono  alle  favole 
un  utile  funzione  educativa  forse  perché  le vicende  fiabesche 
alimentano  la fantasia  ,  fanno galoppare  la nostra   mente  infantile 
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sulle  ali  della  immaginazione , della  irrazionalità . Ma  in  cima ai 
nostri  pensieri ci  deve  essere  una  sola  preoccupazione :la  verità,
dopo, molto  dopo  vengono  le favole , le  disquisizioni,  i voli  pindarici 
tutte  l’attività  mentale  del  nostro  cervello  libero di inseguire  le più 
sbrigliate  fantasticherie . 

L’uomo  ebreo, l’uomo  cristiano  e  l’uomo  islamico sono  tutti e tre 


portatori     del peccato  originale  che  ha  privato l’uomo   di  doni 
preziosi, almeno   loro  sono  convinti  di  questo:io  penso  che 
soltanto   per  masochismo  può,  uno,  che si chiami  Tizio ,Caio  o 
Sempronio,  caldeggiare  l’idea  di   ereditare  fin dal concepimento 
questa colpa originale .
Se, supponiamo ,  si potesse  creare  in  laboratorio  un  uomo con  il 
corredo, con  la formula  genetica  della  specie  uomo,  senza  far 
intervenire  i partner   umani  ,   si otterrebbe  un  uomo  con il  peccato, 
o  no? 
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Qui  casca  l’asino  , ecco  perché  queste religioni, per bocca  dei 
ministri  di  Dio  rappresentanti  di  queste  religioni,  sono  acerrime 
nemiche  delle biotecnologie,   delle  manipolazioni  genetiche  che 
potrebbero  creare  una  specie  uomo  non   infettata , non  colpita dalla
calamità  originaria. Per salvare il  mito  della  creazione  soprannaturale
qualcuno  potrebbe   ricorrere   all’escamotage  di  Chicchibio  cuoco  e 
le  gru: soltanto  una  formula  magica,  pronunciata  all’atto  della 
creazione  e un  Operatore eccezionale,  può   produrre   il  miracolo 
della  creazione .Queste  dissertazioni  sembrano  spregiudicate  e 
irriguardose , ma  sono   inevitabili  se  si parte  da certi  presupposti 
da  certe  premesse:  ormai  il  tempo è  maturo  per  fare  luce  sulla 
nostra  origine  naturale, forse perderemo qualche  privilegio virtuale,
ma guadagneremo un più alto grado  di libertà sostanziale. .         
Per evitare una specie di contagio dalla madre al figlio
bisognerebbe ricorrere ad un artificio:usare un ovulo immune ed
una placenta artificiale , cioè un utero artificiale, perciò si
eviterebbe quello che gli allevatori dei cani chiamano
impregnazione. Sembra che, secondo quanto credono i cacciatori,
una cagna di razza, fecondata da un cane bastardo, non sarebbe più
in grado di produrre figli con pedigree perché nel corpo della
madre rimarrebbe traccia del parto incrociato . In questo caso la
riproduzione avverrebbe mediante organi non contagiati da linee
genetiche impure .

 
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Non si dee ormai parer più forte ,              49


quando si dice  che giusta vendetta 
poscia  vengiata  fu la giusta  sorte . 

L’aquila  Romana  portata  da  Tito,    secondo  Dante,  ha giustamente 


punito  gli  Ebrei  con  la  distruzione  del   tempio   e  l’abbattimento 
delle  mura  di  Gerusalemme.

Dal  verso  82   del  canto   XXVI  del  Paradiso


Che la prima  virtù creasse  mai  “
Come  la  fronda  che  flette  la  cima
Nel transito del  vento, e poi  si leva
Per la propria  virtù che  la sublima,
fec’io in tanto  in quant’ella diceva ,
stupendo ,e poi  mi rifece  sicuro
un  disio  di parlare  ond’io ardeva .

(L’anima  primaia)

Dal  verso  142  del  canto  XXVIII    del  Purgatorio .


L’EDEN

Qui  fu innocente  l’umana  radice ;                  142


qui  primavera   sempre  ed  ogni  frutto ;
nettare  è questo  di che  ciascun  dice  .

     

Canto  XXXII     del  Purgatorio

Sì  passeggiando l’alta selva  vota ,                     31

colpa  di quella ch’al serpente  crese,


temprava i passi un’angelica  nota .
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Forse  in  tre  voli tanto  spazio prese


Di sfrenata saetta,quanto   eramo
rimossi,     quando   Beatrice  scese.
Io  senti ‘ mormorare a tutti  “Adamo”;
poi  che   cerchiaro  una pianta  dispogliata
di foglie  e d’altra  fronda in ciascun ramo .                         39

E  aggi a mente  ,quando tu lo scrivi,


di non  celar   qual  hai vista  la pianta ,
ch’è   or   due volte   dirubata  quivi.
Qualunque  ruba  quella  o quella  schianta
Con  bestemmia  di fatto  offende   a  Dio,
che solo all’uso suo  la creò

 DUE  LETTERE   DI    IERI         (  circa    1996 )


 1)                                      Qualora avessi le certezze, in materia di
religione di molti    insigni  esponenti  della Chiesa o di altri
"Credi", mi soffermerei  prudentemente a meditare sulle
considerazioni sotto riportate!
"Nei secoli andati ,se qualche teologo, con  le  sue  sottili  
disquisizioni avesse fatto dipendere lo stato di miseria dell'Uomo 
dal Peccato Originale,  non avrebbe avuto che obiettori accademici
o critiche di carattere dialettico  cioè contestazioni teoriche, voglio
dire non fondate  su  riscontri concreti,  obiettivi;   oggi, dopo aver
acquisito le  nozioni  scientifiche della biologia, della genetica ,
dell’astronomia ,ma soprattutto         dell’embriologia della
genetica molecolare e della bioingegneria ,e molte  altre  
branche       della
scienza, non solo la teoria del peccato originale  viene confutata 
e  rifiutata dal pensiero   di ispirazione razionale perché 
contraddice la norma    etica   per la  quale e' ingiusto  fare
ricadere le colpe dei padri sui figli, ma, penso, la teoria su
accennata è indifendibile perché ,appunto, la biologia moderna
non lascia alcun dubbio circa l'origine naturale dell'uomo e di tutto
il regno  animale e  toglie    quindi credibilità e consistenza alla 
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ipotesi mitologico -  leggendaria  della Bibbia, tesi creazionista ,


soprannaturale  ,   privandola così del credito, immeritato, 
indebito  goduto nel passato.
Tanto  e'  stato  questo   credito che perfino gli  illuministi come il
Voltaire e il Rousseau e fior di scienziati ,vicino ai tempi nostri , 
non disdegnarono di ritenerla autentica  o addirittura
inattaccabile   per ragioni finalistiche , escatologiche: per il loro
tempo abbastanza plausibili; ma, ai nostri giorni ci  si    può
permettere  di   ignorare   le  clamorose   scoperte del     nostro
tempo, fingendo che  , sotto il cielo non sia accaduto niente dal
Seicento in      in poi?
E poi, supponendo vera l'ipotesi  biblica, stando a  quanto detto
dalle
Sacre   Scritture e  affermato dalla Ortodossia ,perché  l'uomo ha
perso  lo stato di grazia ed è divenuto mortale e caduco se,
all'origine era onnisciente  ed   immortale?
Intanto, sempre   riprendendo   le affermazioni  della gerarchia
Cattolica , la perdita dei doni  preternaturali, si è avuta perché la
disobbedienza, il morso del frutto proibito, ha provocato una
modifica del corredo  cromosomico o no? (stando  a quanto si  
sa  sono i cromosomi   i  depositari    dei caratteri 
individuali)  :se sì ,allora   possiamo avere , la speranza  di saper 
provocare, in un futuro  più  o  meno lontano, con interventi  di
carattere  genetico , la  rimozione  della malefica  mutazione
genetica  che ci   fa così caduchi      e ignoranti?
Se, invece, si esclude  un'eventuale   alterazione del   corredo 
cromosomico indotto dal Peccato Originale ,   perché questa colpa
non avrebbe provocato alterazioni a livello genetico e tutta la
storia di Adamo ed Eva non  sarebbe altro che una semplice
allegoria ,un artificio  metaforico per far      capire ai  semplici un
complesso e geniale meccanismo, per cui un nostro  progenitore
imprevidente avrebbe irreparabilmente   compromessa   la  sorte    
dei suoi
discendenti; allora come si può spiegare una mutazione strutturale
e psico-somatica tanto radicale e catastrofica da privare l'uomo
sia dell’onniscienza che dell'immortalità , se la disobbedienza non
ha  alterato la configurazione originaria ed il substrato fisico
dell'uomo?
Già in una trasmissione televisiva di qualche anno fa, un teologo
disse che la storia del peccato originale non si  dovrebbe
interpretare alla lettera,  ma sarebbe una specie di figura retorica,
una pura e semplice finzione letteraria ,senza nessuna relazione
con i fatti reali, con gli accadimenti  naturali vissuti  dai   nostri  
predecessori umani,
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una specie  di licenza poetica ,meglio ,una allegoria  senza  alcun


riscontro reale, autentico; allora  ,come  ha fatto acutamente 
osservare   una ragazza  non  priva d ' ingegno(è una ragazza
,probabilmente studentessa, che viaggiava sulla corriera che fa
servizio per la linea ROMA –SAN VITO ROMANO, A.D. 1992 ore
pomeridiane), se si tratta  di  una figura  retorica  o di  una  pura e
semplice finzione  il peccato  originale non avrebbe  dovuto    
avere alcuna ricaduta pratica sui discendenti del nostro
improvvido progenitore, il nostro       peccato originale
apparterebbe  così   a quella      realtà che  modernamente viene
chiamata  virtuale per  denotare il suo carattere irreale , fittizio.
Insomma si tratterebbe di un apologo , con una sua "morale",
paragonabile, somigliante  a quello di Menenio Agrippa;   ma allora
il mito di   Adamo non ha alcuna valenza scientifica .! .è soltanto
una parabola didascalica per gli adepti desiderosi di pervenire ad
una facile soluzione  di un     problema      che dovrebbe darci la
risposta: perché  nel mondo si piange e muore .  
Per quanto esposto non trovo una plausibile spiegazione a questa
ricorrente, ripetuta, riaffermazione di una tesi che, alla luce  delle 
attuali    conoscenze scientifiche, è , a
dir poco, incerta molto incerta e improponibile. *
 Possibile  che   per  spiegare  il  male  del   mondo  e   le
insufficienze della specie  uomo si debba  ricorrere  a  
spiegazioni     in stridente contrasto con  il pensiero scientifico,
con la logica  e con la morale naturale?
                                                                       Ilario favero

*Vedi “ Catechismo della  Chiesa Cattolica “ –    1993

La  Chiesa  sembrava  disponibile  ad accettare  la teoria  evoluzionista,


ma credo  di  aver preso  un  abbaglio.

2)                (  circa  1998)


Finalmente anche la Chiesa, per bocca dei suoi   più eminenti
rappresentanti, ha  accettato   ufficialmente  la   teoria   
dellaEvoluzione, riconoscendo, così, che  la biologia ha fornito tali e
tante prove a sostegno di questa tesi   che non sarebbe più 
ragionevole  accettare per buona la leggenda, il mito della creazione,
così come è adombrata dalla  indicazione  della Bibbia  .
Ci sono voluti  lunghi ,interminabili dibattiti con la  gerarchia
ecclesiastica  e con il   mondo accademico ancorato    ad una 
concezione del    mondo  metafisica   e   dogmatica       , per
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riconoscere la   ragionevolezza  dell'ipotesi    darwiniana sulla


origine della  specie ,e per smentire le tesi  prodotto più della fantasia
che della ragione, tesi   creazioniste ,mitologiche.
Già verso gli anni ’60 o più del secolo scorso    il coraggioso e tenace 
Charles  Darwin , dotato di  una forte tempra  e  di un acume
eccezionale, dovette  scontrarsi con l’intransigenza cocciuta della
Chiesa Anglicana  e del Vescovo Vilberforce che ridicolizzava il geniale
scienziato ed  i suoi collaboratori con capziose interrogazioni sulle
loro ascendenze materne o paterne.
        E pure, or non è   molto, bastava    appena  affacciare l'ipotesi
della origine naturale dell'uomo per essere colpiti davere e proprie
persecuzioni, fortunatamente  solo ideologiche,
con  pene di vario genere ,o comunque gravemente discriminati come
pericolosi eresiarchi.
E  adesso,  come la ingenua  giovinetta  della celebre novella
boccaccesca, anche la teologia ,   scopre una verità palmare,
lapalissiana, cioè che l'evoluzionismo non e' poi  così assurdo
e inaccettabile come si pensava nel  recente passato, ma acquista
tale valenza da  ricevere  il riconoscimento formale addirittura  dei
suoi  più acerrimi avversari..
L'idea finalistica, che grande favore e   credito ebbe  per secoli (e che fa 
il paio con la     teoria della fissità della  specie cara a tutti gli esegeti
della Bibbia di  un certo tempo: basti  ricordare la definizione
di specie del pur grande Linneo, il padre delle scienze
naturali,della nomenclatura binomia e della tassonomia strutturale )ad
un certo punto, grazie alle scoperte delle scienze  fisiche  e  della
biologia , non ha  retto più  e si   sono  fatte  strada la teorie   della
variabilità più o meno casuale  delle specie viventi e della selezione
naturale delle stesse: quante faticose e struggenti  meditazioni  è 
costata una conquista  cosi  importante  per la nostra storia ,  per la 
nostra  nozione del mondo.!
Un po’ più prossima al vero ,penso.! Così come  il Leopardi
visse veglie assillanti sul doloroso

letto, perché  la    sua affannosa  ricerca  della  verità   non approdava
ad un sicuro porto, o,se si vuole, non  perveniva ad     una     
ragionevole  conclusione, molti     appassionati  “ cercatori  “ di verità 
vissero intere notti insonni e disperati  perché  la sola ragione  non
trovava  una  risposta degna del credito  che essi  e le loro intransigenti 
e rigorose  coscienze  s’attendevano, insomma perché le conclusioni
teoriche attese
non erano tanto consistenti quanto i dati osservati  lasciavano  sperare:
(nel mondo della scienza  non basta fare delle ipotesi, forse  tutte 
possibili, per suffragarle occorre  addurre delle  prove  al di là  di ogni
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ragionevole  dubbio ).
Se la verità è un valore, è importante  per  tutta l'umanità, quale   
tributo    di  riconoscenza    si   deve   a  chi      ha coraggiosamente
rifiutato le favole  comode e vantaggiose
per  seguire l’imperativo della ragione , preferendo   così la evidenza 
della scienza  sperimentale alle       elucubrazioni  dei fondamentalisti 
intransigenti ,  la  conquista  attraverso la faticosa  ricerca ,  alle 
risposte  dogmatiche gratuite in 
ossequio del discutibile  principio  - credo quia  absurdum --.!Che
sarebbe  , come dire ,  il teorema di Urbano  VIII.    ” Le più recenti
esplorazioni celesti effettuate, con  i telescopi
satellitari, hanno permesso  di dedurre  che ogni  stella della Via Lattea
e di tutte le altre galassie, è,con molta probabilità un sistema  solare,
simile  al nostro sistema solare :e così
si può facilmente arguire che i pianeti di questi sistemi solari  siano
abitati, o abitabili;questi nuovi osservatori astronomici  confermano  la
teoria   della pluralità  dei    mondi  abitati di 
Giordano  Bruno, uno dei capi  d’accusa che lo condusse  al rogo, per 
eresia: i giudici del  Sant’Uffizio ritennero eretica la  teoria  della
pluralità dei mondi abitati ,  perché il  Figlio 
di  Dio , Unigenito  , cancellò un solo  ed unico Peccato  originale :non 
accettavano  più  Reincarnazioni  . Da  qui  si capisce  come  le  sacre
scritture siano responsabili di una infinità  di  condizionamenti e
ostruzioni varie . La  scienza  moderna  non può  non  scontrarsi  con le 
diverse  chiese, se vuole avere mano libera nello scandagliare il mondo
fisico. 

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PRO  E CONTRO
         Qualcuno  potrebbe  rimproverare  il  demolitore  di qualche
struttura sociale, religiosa, politica ,culturale  amministrativa  ecc
di non proporre qualcosa di alternativo, un surrogato che
possa supplire  il  vuoto  lasciato, ma  penso  che  il problema    è
difficilmente  solubile,  perché è molto  più  facile  scoprire i difetti
di una  istituzione  che cercare  o   suggerire  risposte  valide      e
alternative, allora  si  corre  il  rischio  di  creare  una situazione         
peggiore della preesistente?  Penso  di sì , ma alla  distanza penso
che  ne  potrebbe  derivare  anche un bene,    insomma il  meglio
è nemico  del bene  ! Per me è un bene sconfiggere  la menzogna!
Quale è  invece  il  modo migliore  per affrontare la  questione   in 
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parola?  E’  questa  :  una istituzione  fondata su false fondamenta


non  merita di  sopravvivere: il  dopo  troverà la  sua  strada, come
l’acqua trova la strada verso  il  mare. 
E’ un  caso simile  a “tangentopoli”:  i  giudici, i pm mica  si  sono
preoccupati  della scomparsa dalla  scena politica   dei  vari partiti
politici della  Prima  Repubblica,  ma sono  andati dritti  verso la
loro   falsificazione. L’operazione  è  costata  cara, i danni economici
prodotti  da tangentopoli non  sono  facilmente  quantificabili  : l’Italia  è
passata 
dalla   quinta  potenza   economica  allo stato  di bancarotta  ma  s’è 
curato
il malcostume  allora  imperante, e se perdura tuttavia, almeno  fa
sentire la necessità  di  una terapia d’urto,  che,   però, è   ancora 
ignorata  da tutti. Qui, per giustificare un’operazione dialettica  non
universalmente condivisa, son costretto a ricorrere al noto imperativo   
 
categorico di  Kant ,  che ricorre  ogni volta   che l’uomo, ogni uomo,  
viene a trovarsi di fronte a scelte ineludibili, eticamente indefettibili:  
se  si pensa utile alla ricerca della  verità la propria azione  non  si  
deve fermare davanti a niente,  ogni ostacolo  deve  essere  superato .  
 
   
 
APPENDICE  
 
   
 
 

Considerazioni un po’ spregiudicate.


Gesù condivideva la verità delle sacre scritture , cioè accettava  per
buoni  i       miti  biblici
  sull’origine dell’uomo,  e degli animali,  la cosmologia  dei popoli 
mediorientali :       con 
tutte  le inesattezze  storico  scientifiche  del testo biblico 
Premessa .  Ci sono verità di fede che hanno valore probante soltanto
per chi le accetta acriticamente . Non è facile fissare il confine tra il
fantastico ed il reale nella vita dei personaggi preistorici o storici 
remoti  che siano.
Di Gesù addirittura non si conosce con certezza neanche la data di
nascita ,figuriamoci se ci sono certezze sulle sue vicende personali .
Una cosa è certa ,Gesù condivideva le “verità “ delle Sacre Scritture .
Penso che non si possa nascondere il fatto che gran parte delle teorie
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bibliche sull’origine dell’uomo provengono dalle leggende


mesopotamiche: e da lì derivano la concezione geocentrica, la credenza
della natura divina dei corpi celesti ,la legge del taglione per cui le colpe
dei padri ricadono sui figli e la nozione dell’azione redentrice del
sacrificio .( Concetto, questo, presente in molte religioni politeiste) .
Di là deriva l’idea della creazione dell’uomo plasmando l’argilla, quindi
l’immutabilità dello stesso : se mutasse potrebbe perdere le
caratteristiche negative subite o acquisite per aver trasgredito l’ordine
di non cibarsi del frutto proibito .
Alcune tesi bibliche sono da rifiutare o da mettere in dubbio :
1)Israele è il popolo eletto , quindi un  popolo privilegiato rispetto  agli 
altri      popoli
ed a questo popolo doveva appartenere il Messia : gli altri popoli non
hanno pari dignità,
qui  qualcuno  pecca  di  millantato  credito  o di eccesso di 
plusvalenza
2) La tesi del Peccato Originale fa a pugni con la logica : l’uomo
medio ,e forse anche quello perfido , ritiene ingiusto che le colpe dei
padri ricadano sui figli .
3) Il Messia dovrebbe riscattare l’umanità da una colpa che è stata
commessa dal progenitore : ma i figli dovrebbero essere redenti
solamente se avessero trasgredito personalmente . Le colpe o sono
personali ( il mal seme di Adamo) ,o non sono .
4) Se il peccato Originale , ammesso e non concesso , ha danneggiato o
alterato il corredo cromosomico originario , è suscettibile di essere
riparato geneticamente questo danno ?
5) Se , invece , la trasgressione di Adamo ed Eva non ha alterato il
cariotipo ,perché la caduta dallo stato di grazia alla miseria dello stato
attuale.
6) Se noi accettiamo per buona la teoria dell’evoluzione , perché si
vuole negare la possibilità che una eventuale mutazione genetica
corregga gli effetti della colpa primigenia .(casuale o artificiale che  sia 
questa mutazione )
7) Le Sacre Scritture non parlano di casualità del processo evolutivo,
anzi si parla di un intervento deliberato del Creatore :come fa il vasaio
con la creta .
8) Se si doveva cancellare gli effetti della colpa Originale, perché non si
è fatto ricorso alla genetica , visto che la colpa ha alterato i caratteri
ereditari della specie Uomo , ( se li ha  alterati ).
9) Duemila anni fa si accettava per buona la teoria tolemaica o
geocentrica : la terra centro del Creato e privilegiato corpo celeste
abitato : era facile ritenersi gli unici esseri viventi dell’universo .
10) Ascendere in Cielo ha un significato diverso ai nostri giorni, rispetto
ai secoli andati : un corpo è in cielo anche se vive in terra .
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11) S ogni stella delle innumerevoli galassie è un sistema solare con


pianeti più o meno abitati; allora quanti peccati originali dovranno
essere cancellati o riscattati e quanti Messia dovranno intervenire in
questa operazione purificatrice . Infatti uno dei capi d’accusa che
portarono Giordano Bruno al rogo  costituito proprio dalla sua
credenza nella pluralità dei mondi abitati.
Il Figli Unigenito sarebbe stato contraddetto dalla necessità di
cancellare più peccati originali.
12) Se il DNA è il codice genetico delle più diverse specie viventi,
perché in nessun documento della sacra scrittura se ne fa cenno ? Anzi
si ignora completamente la sua esistenza e si prospettano risposte in
antitesi con l’evoluzionismo .
13) Il dono della vita , va detto ,poi, che o ha valenza positiva ,se no, è
una punizione .
14) Noi comuni mortali soffriamo per la sofferenza altrui , se qualcuno
soffre ,per compassione produce sofferenza ecc. anche il beato se ama
il sofferente soffre. Inoltre si può conciliare l’ipotesi del Figlio di Dio
con la teoria scalare della materia?
Comunque va detto che :
La grandezza di Gesù , risiede nel fatto che ha difeso due principi
essenziali : a) la pari dignità degli uomini ; b) non fare agli altri quello
che non vorresti sia fatto a te , principi  questi presenti  anche  in  altre 
confessioni  religiose, diverse  dal cristianesimo. Una carta vincente di
Gesù è la fede nella sopravvivenza .Papa ,Benedetto XVI , ha rilasciato
(non  ne sono certo )
alla  stampa  una  dichiarazione a dir  poco  rivoluzionaria  per  chi
siede  sul  soglio  di  San Pietro  :  anche per  un  cristiano  è dura 
accettare  il  mistero  della  Croce,
credere che  l’Onnipotente  soffrisse,   piangesse,  gemesse  come 
un  povero  Cristo  qualsiasi:se può  tutto,  può  non  soffrire  , se 
soffre  è perché  lo  vuole Lui dunque…….    
        

CELSO  ,   scoliasta  ad  Alessandria, o il  falso  profeta


Qualcuno  vuole  identificarlo  con   Publio  Giuvenzio   Celso

Giurista  ed  alto  funzionario  dell’impero  nel  2° sec    d.C.


Il   libro       DISCORSO DELLA VERITA’  scritto  nel  178 d.C.
In   questo  libro   Celso   muove  alla  nuova  religione  cristiana delle 
critiche  più  o meno  condivisibili  e,  tendenziosamente,   tace sui
risvolti  positivi  del pensiero
Cristiano  quando  si parla  della  pari  dignità  sociale  di tutti  gli
uomini  .
Celso ,però, tace anche  su  un punto  importantissimo  del  pensiero 
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Cristiano   cioè   sulla fondatezza  della colpa  originale  del genere 


umano  ,cioè  sulla  teoria  del  peccato  originale  :Celso  non  contesta 
ai  cristiani  la  veridicità  di  questa  colpa che sarà  riscattata  dal
Redentore   
Il  cantante  Vecchioni  , commentando la  visita  del  Papa  alla 
Sinagoga   ha  auspicato  che  le tre  religioni  monoteistiche si 
unifichino  :  se  tutte  e tre  partono dal presupposto  del  peccato 
originale,  si basano  su di un  falso manifesto, quindi  dovrebbero 
cercare  un  diverso  elemento  unificante,  perché se  fosse  falsa la
teoria  del peccato  originale,  l’unico  elemento unificante alternativo 
potrebbe  essere  il  monoteismo .

LA  Rivelazione  
La  mia  scoperta  non  è  sostenuta  da  un  piccolo indizio  ,da una
percezione  vaga,
indefinita ,ma validamente suffragata  da profonde e sofferte 
meditazioni  ampiamente  dibattute  ;  ecco  dunque  spiegato il titolo :IL
RE NUDO; come nella fiaba di Andersen, anche qui  ci troviamo di
fronte ad una comune opinione pubblica, accettata dal senso comune
irriflessivamente,   perché proveniente  da autorevoli
benefiche fonti culturali .Penso, che ,se appare lapalissiana questa
scoperta,  essa  è rimasta oscurata dalla indifferenza e dalla credulità
popolare ,incline a  accettare acriticamente certe attestazioni,  certe
affermazioni .
   Come  si fa  ad accettare  per  verità  rivelata  una  notizia  che la
storia  recente  smentisce  e condanna  senza  appello   e spiega  i molti 
dubbi  che nutrono  nei  confronti  della  Rivelazione  figure  importanti
del mondo culturale Italiano  non  escluso qualche prestigioso
esponente della  Chiesa  come  l’Arcivescovo  di   Milano, di  qualche 
anno  fa ,  il  Cardinale  Martini  ?.
Io  ho ascoltato con  molta sorpresa  la dichiarazione di questo
cardinale : prima  pensavo che i dubbi sulle verità  rivelate, fossero
esclusivo appannaggio dei pensatori  laici , invece  adesso  so  che   i 
dubbi  affiorano  anche sulla mente  degli  uomini  di chiesa  . 
Comunque la  moltitudine  dei  prelati ed i più  importanti  personaggi 
della  religione  ufficiale   fanno aperta professione  di fede nel  Verbo
Divino  e non  sono sicuramente sfiorati da alcun  dubbio  sulla 
autenticità delle verità della  fede  professata  .

 
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Nel  mondo  culturale  Italiano  chi è schierato   con  la teoria del
peccato originale
e  chi invece   è negatore della  teoria  del  peccato originale ?  Questo
atteggiamento
può  derivare da ragioni  filosofiche   o da ragioni  scientifiche
biologiche . 

Tra  i più  noti   poeti  Italiani, Giosuè   Carducci , è  stato  l’autore  di 
una  celebre  ODE  anticristiana,  in rotta di collisione con la tesi del
peccato originale  di  derivazione  biblica: ALLE  FONTI   DEL 
CLITUMNO , di cui  si  riporta  qualche strofa .

Alle fonti del  Clitumno

Non più perfusi del tuo fiume sacro


Menano i tori ,  vittime orgogliose
Trofei romani a i templi aviti:Roma
Più non trionfa.

Più non trionfa,  poi che un  galileo


Di rosse  chiome il  Campidoglio  ascese
Gittolle in braccio una  sua croce, e disse
Portala e servi.

Fuggir  le ninfe a pianger  ne’ fiumi 


Occulte e dentro  i cortici  materni,
ed  ululando  dileguaron    come
nuvole ai monti,
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quando  una  strana compagnia,  tra i bianchi


templi spogliati  e i  colonnati infranti  
procede lenta  ,in neri  sacchi  avvolta 
litaniiando,

e sovra  i campi  del  lavoro umano 


sonanti  e  i clivi  memori  d’impero
fece deserto , ed il deserto   disse
regno  di  Dio  .

Una  attenta  rilettura di questi  versi  ci dice che il  poeta ha una forte
nostalgia per il  mondo pagano , a fondamento del quale era la forza
delle armi e l’ardimento degli   eroi, quel mondo era  immune   del 
complesso  di colpa per  il  peccato  originale,  anche se aveva una
diversa nozione  di fratellanza,  di   p i e t a s   tra gli  uomini e vi si
praticava il mercato degli schiavi; il  mondo  romano  e la religione 
pagana  non  prevedevano  la pari  dignità  di  tutti  gli uomini  e quindi 
accettavano una grave discriminazione  tra gli uomini . Anche se,  ad
alcuni pensatori Latini ripugnava  quella discriminazione  (vedi  
Seneca  ecc.).Comunque  non va  dimenticato che la  croce  di cui 
parla  il  Carducci  è il supplizio con  cui  si riscatta  l’umanità  dal 
peccato originale : colpa inventata di sana pianta  dalla parte
preponderante  dei seguaci di  Cristo .  Il Carducci non lo dice, ma
vorrebbe  trovare  delle ragioni  per far  riemergere  quel  mondo  eroico 
e non  lo  trova,   eppure,  se  avesse avuto una approssimata  nozione 
scientifica   poteva benissimo avere elementi   più che sufficienti per
scrollare dall’uomo contemporaneo il  fardello  della colpa originale che
lo rendeva e lo rende debitore verso  Dio  e   perseguitato e vessato  da 
un creditore  inventato di sana pianta dai miti .  Insomma l’uomo biblico 
è un uomo  vittima di una colpa inesistente, di un gravame  più che 
ingiusto e ipotetico, decisamente non dovuto per non aver commesso  
il fatto o per  inconsistenza  del fatto. Io  non  insinuo che  il pensiero
del peccato  originale  sia  nato con intenzioni dolose,  però  penso  che
gran parte dei sostenitori di questa  teoria  hanno peccato di leggerezza 
quando hanno  cominciato a ritenerla verosimile: nella  storia
dell’umanità  credo che  non esistano  errori  più  gravi  di questo per
costo di dolori  e di  sofferenze. Credo  di non  esagerare  se definisco
il  peccato originale   la più grossa  menzogna degli ultimi diecimila anni
.Anche se il Carducci non  ignorava  la teoria   darwinista ,  non ha fatto 
nessun tentativo  esplicito per  contestare   la  tesi  del  peccato 
originale  al cristianesimo,  usando l’evoluzionismo  poteva benissimo  
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avere  una   prova  consistente  contro l’autolesionismo delle leggende


creazioniste .------------------

Post scriptum 

Nel  film  Jurassic  park   si  racconta  quanto  avviene  in un 


laboratorio  genetico :
viene  copiato,   da un reperto  fossile   ben  conservato,  il  codice
genetico  di   un dinosauro  che  viene  clonato  dagli  scienziati  e che
sfugge di mano per    colpa
della  loro  impreparazione e imprudenza . Questo  rettile antidiluviano 
ha una velocità riproduttiva  prodigiosa  e  per la sua  voracità 
costituisce  una  minaccia mortale  per  l’intera  umanità.  Per 
affrontare  questa  temibile avversità  non  naturale  si mobilitano  le 
forze  armate  degli  stati  più  potenti  della  terra  e alla  fine  si  riesce 
a  sconfiggere  questo  feroce animale distruggendone  tutti  gli 
esemplari .
Se  si è potuto, per  ipotesi, ottenere una copia  del dinosauro  si potrà 
ottenere anche
un clone di Adamo  prima  della caduta per il peccato originale, se si
arriverà a tanto,
potremo avere un uomo non deturpato dal peccato e immune dei mali
che affliggono
i  comuni   mortali: avremo  così  un  uomo  immortale  e  onnisciente 
non  soggetto  alle  malattie  che  tormentarono  l’umanità dopo  che 
Adamo  ha  violato  il  dettato  divino  di non  cibarsi  del  frutto  del 
bene e del male. Ci sarà sempre qualcuno  che rifacendosi  alle  sacre 
scritture  vorrà  contestare  questa  evenienza  al  limite  della 
possibilità,  ma  mi  si  dovrebbe  addurre  prove  a   favore  o  contro la
questione  in  parola:  penso   non  si  troveranno  ragioni  plausibili 
per  negare  la  possibilità    di  clonare  un   uomo  in una  qualsiasi 
fase  della  sua  evoluzione,  almeno  come ipotesi  di lavoro.  Qui 
qualcuno  potrebbe  obiettare:           il dinosauro  s’è  potuto  clonare
perché s’é trovato il codice  genetico  rinvenuto nelle cellule  del
reperto  fossile , ma  chi    ci fornirà  il  codice  di  Adamo  pre-caduta ;
io  penso  che  questo  codice  si  potrebbe  ricavare  confrontando  i 
codici  dei  preominidi  e  con quelli  degli uomini contemporanei : 
qualche  piccolo indizio  si potrebbe  ottenere .      Per  me  la 
decifrazione  del    DNA,  nell’ormai  lontano  1953,  ha  sconfitto    così
definitivamente la  teoria  della  fissità della  specie  e  dunque  anche  la
teoria  della 
incancellabilità del  Peccato  Originale. Una volta sfatata la leggenda 
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biblica  cosa  rimarrebbe del cristianesimo, che tipo di mondo ci


apparirebbe, la prospettiva che si affaccia davanti all’uomo nuovo
all’uomo affrancato  da  una colpa  inconsistente quale sarebbe?
Intanto  continuerebbe  a  valere per gli uomini civili   il  principio  della 
comune appartenenza ad una stessa specie:  lo si capisce     dalla
struttura cromosomica   e dai tipici comportamenti umani  : se   
considereremo l’uomo   un    animale    del   regno omonimo  potremo 
scegliere  le  nostre  principali  caratteristiche  antropologiche  come 
virtù  da prediligere  e soprattutto  non  potranno  più  gli uomini 
giustificare le  loro  perversioni   con la caduta leggendaria  e fiabesca :
l’amore  per  il  prossimo e la pari dignità  di tutte  le razze  della  specie
uomo  continuerebbero ad essere  dei valori indiscutibili e
fondamentali. Se gli obiettivi didattici degli insegnanti religione si
ispirano  ai piani  di studio ancorati alla teologia Cattolica  partono  da 
un presupposto  falso, perché ancorati,basati, sulla teoria del peccato
originale.
Mi  piacerebbe   sapere  cosa  sarebbe  successo  se a mangiare  il 
frutto  proibito  fosse  statasolo  Eva  ?  Comunque, secondo  la 
tradizione,  la  colpa principale  del  Peccato  Originale  ricadrebbe  su 
Eva,  perché  è stata  lei,  per  prima, ad assaggiare  il  frutto  prodotto 
dalla    pianta  DEL BENE E DEL MALE, ed  è  stata  Eva   a  subire la 
tentazione  del  serpente  parlante,  insomma  Eva  è  stata il  tramite 
che condusse  Adamo  verso  il  baratro della  perdizione .Tutti  questi
interrogativi  da ora  i  poi  non  avranno  più  ragione  di essere 
perché   tutti  avranno  la  certezza  che  la  storia  di  Adamo  ed  Eva è 
solo  un favola, una fola, una  bufala madornale. 
Da  ora  in avanti  dovrà  essere  doveroso  condurre  una costante e
assidua  battaglia  culturale  per affermare la antica e  nuova  Verità e
rimuovere  così  dalla  Terra   la
bugia  che ci  fa debitori di QUESTA COLPA  storica  : gli  uomini  non 
sono  creditori  di  qualcosa, ma non si  devono  neanche sentire 
debitori  di  qualcosa verso  nessuno che non  sia la natura,  madre 
natura.   AHIME’ , ahimè  che cosa ho  fatto,   ho  aperto il  vaso  di 
Pandora ?Non  credo  che  il  poi  sia  tanto  diverso  dal  prima,eccetto 
per  un  piccolo  particolare:  il  prima  è fondato  sul  falso,  il  dopo  è
fondato sulla  pura verità,  anche se apparentemente  piccola .
Vorrei finire questo incauto libello con un doveroso  ringraziamento a
Bettino Craxi
per  aver  con il  suo  Concordato   del  1984  depennato  dall’Art  / 7
della nostra Costituzione il titolo di  Chiesa  di Stato, attribuito 
precedentemente  alla  Chiesa Cattolica ,così gli Italiani   nasceranno 
senza il marchio precostituito del peccato  originale  che per un certo
tempo  incombeva  su di noi Italiani, non allineati col pensiero
dominante, come l’ombra di  Banco   su Macbeth . 
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