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«Le voei della sera 8 una storia di persone cho di sotterrare i pensieri didentiicarsi soltanto nei gesti che compiona e nelle parole che dicona e finiscono por ritrovarsi strettein una morsa di assurditae di dolore. Inquestoromanze, srite durante sogiorno diNatalia ine Durga Londra e acto pela primavote ne 196, eracchiuso iisensodelstriedifamigi la presenza deglianzianielve rirsu de gevani quello crescere divers da quant cisisa rebbearpetat,allaciarsieil mutare cepliamen cele ami Cie dele antipatie tutte case che fautriceesprime con un ardore senza ugual urlassortacaparbiet3, quasiper soar lela devastazione ela pert, Come in na nga saga fa inlet personaggiele vende sisveiano con uno stile spo alo. ela taciturna ragazza che scrive in prima persona sof fromole speranze elec 0 giao intosperine. Fi modo di raccontare della ine burg, fedele al rigore cele notazion’ oggetive attento apo tate le batute dun dogo cadenza dluna fase soni senza una iga di commento Utiione@ corredata da un apparato comprendente fe Note sul te ‘5, uiantlogs ela cr graf e una cronoioga dla vi tae debe opere Natalia Ginzburg [Palermo 1946 Roma 1991) hascrittomalte opere inarrativae okra sage cities letteraria el attuata politica. Hegl«ET» sono disponitils stato cos Tutti nose en, Volentnn, epee vito, La stra che von cit tr racean, Lessic famighare, Cinque romana bre, Famigh, Lafamighia Manzon,Lacittae la case, Mai devi demand, aro Michel. Incapri os etifedeeion he mage Bank Gay rapes, Puget gai: EP scrittori | NMI ! sliraasoolzo54 2S [Jap 190A9] Bunqzuig Ipneuyg Natalia Ginzburg Le voci della sera Introduzione di Italo Calvino Nuova edizione a cura di Domenico Scarpa Einaudi Dello stesso autore nel cataloge Einaudi La strc obe vain cittde alii raccont E stato cost Tet i nortr ie Valentino Le piceole vir Lessico famiglisne Gingue romans breoi Tio sposato per allegia Sagittario La fomiglia Manzoni Lacitté ela caso Mai devi domandarmi L'intevista. Commedia in tre attt Serena Crus 0 lav Teatro Cinque romanci bevie abt racconti Caro Michele E difficile parlare di sé Nom possanso saperlo. Sagei 1975-1990 Tato if teatro ra giustizia Natalia Ginzburg Le voci della sera Introduzione di Italo Calvino Nuova edizione a cura di Domenico Scarpa © 16s, 2003 € 013 Gillon editone sp, Tvino Pa saione a corals Neu pretete esa Perla eters dt Blo Visi Calan |p. 127) Ered Elo edie on ants da Ageia Letters Eerazin Pe nerves a Blea Morante (p, #95) © Eset Els Morante: “Tus iieserva tata da Agere Letra Itoreazinae, Milano Perla reeensione di Oreste Del Buono (pp. 127-8) © red Oreste Del Buon, Tus st sere rata da genni Lettre Incense, Milan, an 78 BG 2054053, Natalia Ginzburg o le possbili del somanzo borghese! C8 una fcase che dicono aun certo punto i due per sonaggi principali di Le vaci della sera (Einaudi, 1961), di Natalia Ginzburg, ¢ che definisce bene il vero tema del romanzo ¢ anche il suo stile: «Abbiamo sotterrato i nostri pensieri». Le voci della sera & una storia di per- sone che cercano di sotterrare i pensier?, Pidentificarsi soltanto nei gesti che compiono ¢ nelle parole che di- cono e finiscono per ritrovarsi stretie in una morsa di assurdita e di dolore Natalia Ginzburg racconta sempre in prima persona, E questa «prima persona» de Le voct della sera assomi- alia a tanti altri personaggi che dicono «io», dei suoi romanzi e racconti precedenti, giovani donne assarte fino al punto di apparize un po’ tonte, abituate a stare in margine, vittime designate da sempre dell'egoismo altcui. Ma la «prima persona» in Natalia & qualcosa di pid di un espediente narrativo: @ la via per esprimere tun rapporto col mondo, un rapporto diretto, mai psi cologizzato, mai intellettualizzato, mai liricizzato. E il contracio insomma di come la prima persona viene tsa- ta di solito dai narratori: in senso appunto lirico, o psi cologico, o intellettuale. Natalia esprime il suo lirismo nella cadenza e nel taglio delle sue storie, costruisce le sue psicologie attraverso il comportamento, e non com- Presentaione peri Premio Steege dl volume Le or dll en (ine sma Fiatnseta, Rohs, 23 gio 1960), pubblieste so Essopa Leteen, en, a9 lug toby pps 132-38; or in I. Cale, Saul 0454055, Seuia iM. Barenghi, Mondadori, Milano 1995, tom T, pp. 108 102 LE VOCI DELLA SERA, Dice: - Pert la carne la manderei sempre a prendere gai, una volta la settimana, Qui costa molto di meno. Se vendo Ia stanza da pranzo, compero un frigorifero. La Giuliana ne ha uno, e si trovano tanto content Dice: ~ Perd il burzo, i formaggi, si trovano meglio a Cignano. Di formaggi, fanno quelle tome, certi penetti piccoli, tondi, salati. Tina bon Dice: ~ Cignano é un po’ pid basso. Va meglio, per Ja mia pressione, Cignano, Chissa se ci vorrd venire, ~ dice, ~ l’Antonia, @ Cignano? = Chissa se non si mette in testa che le fa male I aria? ~ Del resto se non viene, faccio senza. Col frigori- fero, con tante comodita, che bisogno c’? della serva? ‘Guelfalloggio sopra la farmacia, & piccolo, ma & tun gioiello, To noa Pho visto, me "ha detto la Olga, questa figlia del Nino. ‘Dice: ~ Vuol dize che se stiamo un po’ allo strett, puoi dormire con la zia Ottavia. Non ti da mica noia la ‘ia, basta mettetla con wn libro, non sisente nemmeno. ‘Dice: ~ Chissa se ci saranno armadi a muso? Chiss& posto per il mio comb? = ‘Adesso, appena a casa, mi misuro la temperatura. Facile che ho un po’ di febbre. ~ Chissi se devo prendere un’ aspitina? non la diger sco, di solito. Misi fa come un piombo, nello stomaco. ~ Lunico difetto di quell’alloggio sopra la farmacia, € che ei passa vicinissimo il treno. Lo che ho il sonno ccosi leggero, come dotmnird? Chissa se, la notte, ci sveglier’ il campanello della farmacia? chissa se suona molto forte? ~ Perd sari comodo avere la farmacia proptio al pia- no di sotto, bastera scendere pochi scalini, se avremo bisogno Chiesa se la tengono in farmacia quella roba che prendo io per la mia pressione, a Cignano? tu 20 mateo - 12 aprile x96 Appendice Notizie sul testo Natalia Ginzburg scrisse Le voci della sera a Londra, dove si era trasferita nelPaprile del 1959 per seguire il suo secondo marito, l'anglista Gabriele Baldini, chia. mato a ditigere I'Istituto italiano di cultura della capi- tale britannica, Grazie a questa distanza si pud seguire il percorso editoriale dell'opera attraverso il carteggio fra Pautzice ¢ i suoi interlocutori in casa Einaudi, Le lettere di lei sono sempre manoscritte, in parecchi casi prive di data o con date incomplete, menise sono dat tiloscritte quelle einaudiane. La corzispondenza comincia il 20 aprile del ’39 con una lettera dove la Ginzburg comunica a Luciano Fos il nuovo indirizzo: 13, South Terrace, London SW7. Siamo a Kensington, nei pressi del Vietoria & Albert ‘Muscum, Dopo questo messaggio, silenzio per oltre due mesi. Foa riprende i contatti il 27 giugno: Cara Notas rstnesapeseprnaditate ome sin com ate come vvee Taolte pense chet sian una possi ele pe fre! dell scgislcion! di bailed, per dace oforazionl intresan, Boome pes ener! ap" coment ceive terrs and roe Pari ache con Gables vedere vn pr sen pote, Eiseme, soles, ano in ent, appeal paone isi ibn? Rett Noto Fan sapere cos Uh se dobbs mandarteglarente le ov Git da vari anni i sapporti ea la Ginzburg e la sua casa editrice sisvolgevano perlopitia distanza: da quan. 108. APPENDICE do, nel 1952, aveva lasciato Torino per Roma, anche in quel caso per il lavoro di Baldini. «ll padrone» era il nome che i dipendenti della casa editrice davan Giulio Einaudi (soprattutt ani: era stato Ce sare Pavese, predece nel ruolo di respon sabile editoriale, a inaugurare la tradizione). Senza in dicare la data, Natalia rispose a Fo’ su carta intestata dell Tstituto di cultura: Caro Luciano, Binaudi ha veramente regione; avrei dovato sesivervi da un pezzo, ma i primi tempi qui sono stati un po! Gllficl per we perehé ero piuttostodisorientata; adesso comin- Tard del mio meglio per segnalarvi i libri nuovi; © anche Gabriele lo fara ‘Siam bene; abbiamo una bella casa con un giardinetto,ab- bstanza centile, F veauta a tovarci Lalla Romano ed wemto Cantimor, che ritornera qui nel mese di agosto. Vorte pregarti sefoste posible, di mandare una o doe copie dl Tui nost duc tredi Valentino: Valentino potrei darlo a qualcuno qui, per esempio Angus Davidson, per eventuale tradurione; lato Fp tegalerd a qualeuno che me I'ha chiest. peaso tutti sempre, Calvino, Bollati, rtti. Parlo inglese un poco. Vi mando a tutti un cao salute, « Einaudi in modo speciale La Ginzburg chiedeva copie delle sue ultime opere narrative, uscite rispettivamente nel x952 {il romanzo Tutti inostéier) e nel 1957 (i tre racconti di Valentino); ‘Angus Davidson aveva tradotto il primo nel 1956, per Secker é& Warburg, col titolo Dead Yesterdays, mentre Valentino sarebbe stato tradotto solo nel 1987. ‘A Londra, tra il 59 ¢ il "60, la Ginzburg abbandbo- nd definitivamente le traduzioni da Maupassant per Je quali si era impegnata con Einaudi, destinate alla collana «I millenni»: «To lavoro adagio e soprattutto a scatti, Smetto quando tento di scriverem, spicgava nell’ aprile x960 a Fo’. Ma fin dal principio dell’ anno segnald a pid riprese Ivy Compton-Burnett: era pronta a tradurre uno o due dei suoi romanzi, in particolare Mother and Son e Elders and Betters. In giugno si sa Caretaker di Harold Pinter, com: media che la Ginzburg aveva visto in teatro prima an- cora che fosse stampata. Nemmeno queste traduzioni NOTIZIE SUL TESTO 1 entrambi gli scrittori ardi nel catalogo Einaudi, cosi come il romanzo Hurry On Down di John Wain suggerito in quello stesso periodo da Baldini Nellestate 1960 i coningi Baldini-Ginzburg cambia rono casa. Linditizzo al 47 di Campden Hill Sq era a Notting Hill, pochi passi da Holland Park. Nel mese di Tuglio la lettera a Fo’ che annunciava il traslo- co conteneva anche ringraziamenti e rimproveri: «Ti ringrazio d’avermi mandato il catalogo. E in che modo volete che io sia al corrente di quello che fate, visto che non mi avevate mai mandato un eatalogo prima do Manco dal? Ttalia da un anno © mezzo: le notizie che qui mi arrivano, di voi, sono sfocate ¢ imprecise». Ma da parte sna cera un’altra notizia positiva: era pron taatradurre, della Compton-Burnett, A House and Its Head. I contratto le fu spedito e la tzaduzione inco: minciata, ma nemmeno stavolta arrivd in fondo. Questa serie di lavori incompiuti segnala comunque la durata dell’immersione in un’opera che avrebb successive romanzo della Ginzburg, ¢ alcuni anni pit ardi il suo teatro. : Lepistolario Einaudi-Ginzburg tace o quasi tra Ja seconda meta del r960 ¢ i primi mesi dell'anno su sivo. Fu un romanzo di scarso valore a riaprite indie tamente la discussione. Seriveva Foa il 24 marzo 1961 «Cara Natalia, ci chiedono con urgenza tna risposta per quel romanzo di Louise Bellocq (La porte retombée [Gal limard, Paris 1960, N.d.R.J) che ti ho dato da leggere quando sei stata a Torino. Potresti scriverci qualcosa ¢ farmi avere il volume al pi presto?». Fod annunciava inoltre che stava negoziando i diritti di due commedie di Pinter, The Birthday Party ¢ A Slight Ache. In caso po- influenzato i sitivo entrambe erano destinate a un volume antologico di teatro contemporaneo a cura di Luciano Codignola. Ed ecco, anche qui senza data, Ia risposta di Natalia: Carissimo Luciano, ‘Titimando, eon mio figio Carlo che vitorna in Italia, illibro i Louise Belloc, prix Femina. E molto, molto stupid 108 APPENDICE 2 In stowia di toe Fratelli, che devono vendere uns casa evi vocano il passat. Rimancatelo a chi ve "ba dato, Fammi pol sapere qualeose, signardo a Pinte, a dirs To ota setive tn romanza, ¢ ve lo manderd da leggere appe na fiato, altima frase, cosf semplice, ci dice in assoluto che cos’é uno scrittore. Sembra che la Ginzburg stia ren- dendo pubblica una notizia, invece & come se chiudes: sse porte ¢ finestre per isolarsi. II suo spazio & occupato da qualcosa che esclude tutto il resto; ¢ quella frase, per come & formulaca, sembra che ci parli di un fenomeno natuzale. Indicative presente, «io ora scriva». Impossi bile sapere se nel linguaggio di Natalia Ginzburg questo tempo verbale, messo git con tutto il suo peso alla fine di una lettera che parla di altre cose, indichi un’azione in corso o un'azione sul punto d'incominciare, Questo non ha importanze, perché & fampante la sicurezza del fatto e del risultato ~ lo scritiore che sa di essere tale ¢ lo dice ~ a differenza di quanto stava capitando con le traduzioni. I presente semplice esprime la certezza, an- ie senza voler considerate le date che la Ginzburg in: dichera nell’ ultima pagina del suo romanzo: «20 marzo - 12 aprile r96r», ventiquattro giorni in tutto. Questa ra piditi insolita anche per una serittrice quasi sempre ve- foce non deve far trascurare un ulteriore aspetto della suia breve lettera: dove si pud cogliere ~ come in quelle subito successive —la «gioia matta» di anclare a capo che la visitd proprio durante la stesura delle Vocis ne parler’ la stessa Ginzburg nella Nota seritta nel novembre 1964 per il volume che raccoglie i suoi Cinque romanzi revi Poco pit tardi, con una lettera una volta di pit sen- zaladata (ma del r2 aprile, se dobbiamo prestare fede al calendario di stesura) e scritta come la precedente sui mezzi foali che usava spesso mettendoli per lungo, Natalia Ginaburg fu in grado di annunciace: Caco Luciano, Ho fivito il mio romanzo propria stamatsna, Tho daco da battete a macchins, © penser! di mandarvelo NOTIZIE SUL TESTO 109 Saampato comme quello di Lalla Romano, errebbe lung 0 coe tl googie, Vou sang dso, nef a tino. Da solo, 7 ae : Ti sal os es dela, Se pe Cabins, ge Wort ehe Calvino mi srvese in ogni ml, avendo to. Ehlih se, nel ean ci fosse ia possiblity, pet me, om comer al reno Steg, pote! averla stampa prose? Si, Diner, lo wade! con piacere Dimi, alors, s aete sn Iteso di Biehdoy pay ce Tn. Dell lca cnet pote era “Hisalare i affett, ae L'nomo cbe parlava solo di Lalla Romano era usc tol principio di quell’anno, come numero 123 della collaaa «I coralli» e con efinito di stampare» 30 gen naio 961. Contava 172 pagine. La Ginzburg, come vedremo, aveva sovrastimato un bel po” la Junghezza del proprio manoscritto, e anche con Pinter, come or- mai sappiamo, fu un nulla di fatto. Ma la notizia im postante esa P’altra, e Casa Einaudi si mosse allistante per Le voci della sera Ttelegramma é del 19 aprile r96r, mentee indi in- teri al carteggio consentono di datare al 24 successi vo la lettera personale per Calvino, che in cima porta sctitto unicamente «Lunedi» a spedicastarmatin il mio sacconto, If da vo. Selo legs, ‘cme ne ci qualcon, Hath siconoscente sas ‘Dimi anche se viene in testa un etlo msgiee. ‘Quel paraprafetto che ho anteposto, tisembrer forse stp do, ta devo metieto, per moti! mie! personal ut aprogrammazione linesce» buna cosa che xst in nas, «Andres sta facendo ina tea su quello, Solo che non tet quello che fot dio che &, Spero ce abba ug tina sue veri Se, come speto, pens! che possa andar, io lo worei pato da solo, non con isieme Valontin ew slisi wie accom q10 APPENDICE i Non moto lingo, ia stampate un po" largo, non s nemmeno tanto breve. Cegailo con amete, ¢dimmene qualche cosa Tissluro con affetto, Natalia Andrea, che studiava economia, era il secondogenito di Natalia e Leone Ginzburg. Il «paragrafettay varrd la pena trascriverlo anche qui: «In questo racconto, i Juoghi e i personaggi sono immaginari. Gli uni non si trovano sulla carta geografica, gli altri non vivono, né sono mai vissuti in nessuna parte del mondo. E mi di spiace dirlo, avendoli amati come fossero veri> Forse ¢’erano davvero ragioni private a suggerire la cautela di allontanare verso le fantasia storie, ambien- tie persone in cui qualcuno avrebbe potuto ritrovarsi. Non per niente, tra le opere narrative della Ginzburg, proprio questa é stata letta pti volte a chiave, decifran- do nella sua filigeana vicende della dinastia e della fab- brica Olivetti, famiglia con cui Natalia era imparentata come sappiamo da Lessico famigliare. Ma sara lio rivolgere l’attenzione agli stati d’ani- mo che la Ginzburg manifesta in queste righe, perché sono motivati (come Ia stima eccessiva della pagina- vione, che potrebbe non essere un errore di calcofo) da un antefatto di due anni prima. I] 3r ottobre 1958 Luciano Foa aveva scritto alla Ginzburg proponendo- le diallestire un «Supercoralloy. In questa collezione, che Einaudi riservava ai suoi autori ormai riconosciuti e con buone attese di vendita, Natalia avrebbe dovu- to riunire secondo Fod i «tre tacconti di Valentino, La sivada che va in cittd con racconti annessi ¢ E stato cox. Se tu avessi in preparazione qualche nuovo racconto da aegiungere sarebbe une bella cosa. Se i dicessi quando potresti consegnarcelo, noi fisseremmo di conseguenza la data di pubblicazione del volume» La lettera é il primo aonuncio della raccolta Cingue romanzi brevi che uscica solo sei anni piti tardi, come strenna natalizia per il 1964. Pud darsi che Pidea edi- toriale fosse nata grazie allimmediato precedente di NOTWZIE SUL TESTO un Calvino, che proprio in quelle settimane dell’autunno 58 e nei «Supercoralli> mandava in libreria un repertorio della sua produzione breve © medi tolo I raeconti. Ora, se a quel libra Calvino consegna- va una molteplictd di esperimenti nartativi, disposto com’era non tanto a tirare le somme del proprio lavo- 10 (sarebbe stato prematuro) quanto a ticonoscere a sé medesimo un curriculum di sicerche che poteva meri- tare una forma provvisoria, Natalia Ginzburg sentiva di essere in pieno movimento e di non potersi né vo- lersi fermare. Aspett® prima di rispondere, ed ecco il suo messaggio privo di data: Carissimo Luciano, Ti devo una posta; tempo fat mi ayeu! sctitto chieden domi se tvevo un racconto lango da pubblicare in value con lealce core. Poriroppo ton ho racont hugh arta aterm neg av gun er Uo fre pest ma etl fae vole volte aspttare, septate; fe vost pub blicawe uh supercorall d be vechia, ew anche bene, fo nop so Migattaspettan, Naturalmente non se ne fece nulla. E proprio nella sua Nota ai Cinque romanzi la Ginzburg avrebbe raccontato che solo quando era giovane le eflottavano sempre in testa idee di racconti. Oggi non possiedo nessuna idea, mai; penso a tutt’altro, penso sempre a tutt'altro, fino al giorno in cui mi metto a scrivere: quando mi metto a scrivere, oggi come allora, mi calo a fondo nella sto- ria che setivo. Ma uso vivere senza piti una sola storia nella testa, non una: non sento pict nella testa quel pe renne, indistinto e dolce flottare». La Ginzbarg sapeva di essere ancora in transite € capiva Pimportanza dina stazione come Le voci del: la sera, che proprio per la sua importanza doveva ave re uaa sede tutta per sé, senza annessi né estranci. 1 siepiloghi potevano aspettare, D'altronde gia le era capitato di farne, anche se parziali. Nel 945 il sua primo romanzo era apparso in un volume intitolato La strada che va in cittd¢ alti racconti, mentre tre an- ni prima, nel pieno della guerra, eza stato pubblicato oe APPENDICE da solo malgrado la sua brevita. I tre racconti che lo accompagnarono nel ’45 erano stati scritti nell’ante- guerra e nel periodo def confino a Pizzoli con il primo imarito Leone Ginzburg. Per quell’aggiunta c’erano dunque motivi legati alla mole del libro e motivi do- cumentari. Dopo aver debuttato col nome anagral co Natalia Levi e dopo che le leggi razziali l’avevano costretta a pubblicare La Sirada con lo pseudonimo Alessandra Tornimparte, al momento di scegliere il nome che avrebbe poi portato per sempre ~ Natalia Ginzburg - 'auttice volle riproporre [a parve essen- ziale del suo appzendistato. E probabile invece che ancora in quel 1961 la Ginz- burg non riuscisse a venire a patti con la steuttura del libro da lei pubblicato quattro anni prima delle Voei, € che sotto il titolo Valentino presentava in apertura il racconto omonimo (del r952, uscito solo in rivista), in posizione mediana Sagittario (romanzo breve scrit- to in quello stesso 1957) ¢ in chiusura il testo pitt bre- ve dei tre, il racconto La madre risalente al 1948. Nel trittico, diunque, la novitd era collocata in seconda po- sizione, una scelta giusta sotto l'aspetto estetico ~ fra quei zacconti Valentino era il pit felice ~ ma destinata a lasciare un’ombra di disagio. Sensibile non al tempo storico ma alle variazioni dello stile e dei suoi umozi, Ia Ginzburg doveva essere rimasta sottilmente scon- tenta di quel libra, ed eccola preoccupatsi in anticipe di scongiurare un’iniziativa editoriale intesa a rimette- re in cixcolazione ~ magari con Ja buona intenzione di conquistare ua pubblico pit largo, ma non era questo il modo - «roba vecchia» in un contenitore nuovo. Si spiegano cosé quel suo dire e ripetere che Le voci della sera doveva uscire da solo e anche, forse, la troppa ge- nerosita nel calcolarne le pagine. Per ultimo rimane, dopo essersi cosf allontanati dal punto di partenza, l'amore che la Ginzburg nomina sia nella nota al racconto sia nella ettera d’invito per Cal: vino, E Calvina fe rispose il 12 maggio: NOTIZIE SUL. TEST Cara Natalia, ri piace molessino, 'ho letto tutto li seguito, & pit bl somanzo che hai stito, ‘Questo sense delle storie fomiliai, Pintrecciasi delle sto sie delle famiglie, # una cosa che ormei ce I'bsi soltanto tw. E Al senso dei voechi, e del venive su del plows, e del caine ven: gono su, dolorosamente. Triste, uiste da morice. Mba buttato sit completamente pranzo di Tormasino a casa di let il panto pit belle, ‘uate cos hao a sfferenza if a sentir fdisk, senza mai che sia detto. tf ‘Quest made che incom arto libro senaa che entamo altro che queso suo retnen prlre,& formidebie “uta ln storia del idansamento, «quell adi, cos recon sato bene tutto moze dels cosa, solo attravervo ie bacar te del dinlogo,seaza mai una batted inrospezione veo mento psicologieo. Un modelo di condorta naratva, dt un rigor pefeto. ‘Un poco Inditro neg anni, come stile, came cadena? Un poco come a temp’ dsla Tomimparte? Mano, scolutemente Ete, quests i lites. Et amito perch I se simecta Fe Gee, = tuto Pempictomo statin guest ann Facend ~bisogna ce ~ del grand pas in avanti su questa linen come sicchesas interior che ci fai enue, unto pid i pecio sen pi quel tanta cl generca di op io che st sentiva ovina in Valentino cot ella cose fa pic mare 1 Puro anche & molto bello. Cos! nflicenelssee tpi Seg flee a eanche sn ina pon C'e on approfondimento anche dicamo cost eoyeaica, Questo Phomonte, ora che ne sei fontan, mentre petra sen fre lo sfumavie lo geneiizzevi, ora ti ee fuod de ttt or. Ma lets ona cosa cot piemeontese, pemontese Ga fa Bisngere, Anche i linguaggio,paemontee da fri sentir i Piemonte come una tombs choc i #entatoe condannaro po questa tu esa opgettiva veramenteimparzale, edi costo ti sono particlarmente gato, perch con tt fat pasion «tg if viii machine dl ovr ap {oper esempionaorsmentesliivo oko pat per Toman Sino a vederloandave a sposas seca vogin, perch fu Galt opr etre I bers sttsine pore pace. * Passo manorrtto a Nolan, Cito, Anche crane pics Is forse nor sev pie vivo bene lo ste, Piocole Vin Calvino APPEN m4 Toccata da questo entusiasmo Natalia rispose met- tendo il luogo e la data - Londra, 23 maggio - ma non: Vanno: Rea Fee etna? Le voci della sera ebbe in copertina un Matisse, un particolate da Les trois seeurs, 1915. Ma qui appare di- sarmante la malizia con cui Natalia Ginzburg, inflessi bile sempre nef pretendere le verita, propone una dara {alsa per il proprio romanzo. Sapeva di aver scritto un libro migliore degli altri, sapeva di aver trovato una voce nuova € di aver raggiunto la padronanza di un tutto indivisibile: fatei, luoghi, persone. Ora, a diffe- renza che nel passato, voleva competere pubblicamen- te anche a prezzo di una leggera infrazione. Ela casa editrice agi come lei aveva suggerito. Quello stesso 23 ‘maggio parti da Torino una lettera di Daniele Ponchi- oli, che conchideva lui puze con la questione-copertina (hai particolari desideri o facciamo noi?») ma solleci- tava con la massima urgenza le bozze ancora nelle ma- ni di Natalia: «Quanto ai refusi ¢ alla rispondenza col dattiloscritto, garantiamo una assoluta esattezza. La fretta & dovuta al fatto che Einaudi desidera che il tuo libro concorra al premio Strega, ¢ quindi deve uscire entro il 10 giugno». i Le cortezioni, due in tutto, furono mandate a Cal: NOTWaE SUL TESTO 15 vino con le bozze. Natalia gli raccomandd ancora una volta di inserire {a nota iniziale. I 29 maggio, ecco tun telegramma di Calvino: easoravia VITTORINI TUOr PRESENTATORI STREGA». Nel frattempo il libro veniva chiuso: con un «finito di stampare» al 30 aprile r961 ¢ come numero 129 de «I corallin; le pagine a stampa risultarono 152. ‘La Ginzburg viaggid da Londsa a Roma per presen: tare Le voci della sora alla libreria Einaudi di via Vene- to, la sera del lunedi 12 gingno. Portava «un tailleur semplicissimo, a righine bianche ¢ nere, e i capelli li sci tagliati corti che incorniciavano il viso leggermente arrossaton. Cosi la descrive, nello stile contidenziale di allora, un articolo anonimo ma attribuibile a Ma. sia Livia Serini, uscito sull’«Espresso» del 18 giugno. Ad accoglierla a Roma Natalia aveva trovato Calvino, Carlo Levi, Moravia ¢ Luciano Foi, che di li a pache settimane avzebbe lasciato il suo incarico di segrctario generale della casa editrice. I! libro era stato distribu- 10 ai gionalisti proprio quella mattina; Natalia lo vide allora per la prima volta. «Sapete, fa sempre un certo effetto quando si ritrova un manoscritto stampaton. Agli amici raccont® che questa libra l'aveva scticto d'un fiato, in ventidue giocni una mattina s'era sveslate nella vecchia casa ad Holland Parke Avenue, sera affeciats ala Finestra sul plardino, indugiando a {guardare al dia deglalber' Ia pinzzertatranguillaolre il muro dd pictra improvvisamente aveva sentito qualeosa dentro che Ta sollecitava x mancare all'acia gli impegni, a mettere da paxte tuna tzadusione quasi wltimata ed riempize con quella sua cal ligrafia chiara e infantile foie fog di carc bianca, E una storia che conoseiamo: spesso Maria Livia Serini inventava, ma non in questo caso; cera semmai qualche frangia liiea di troppo. Per la Ginzburg il ma- nifestarsi del suo nuovo romanzo in un luogo alieno do- vette essere una sorpresa, di cui si ritrovano tracce un po’ in tutte le testimonianze di allora. A Roma aveva dato un’intervista a Adolfo Chiesa di «Paese Sera li- APPENDICE, bri», il supple mento culturale del quotidiano (una no- wit per quel tempi) che useiva di venerdi eal ale lei stessa aveva collaborato. Sotto l'occhiello «Gli serittori siconfessano», Pintervista fu titolata Natalia Ginzburg ‘vvero, fa semplict’. Becone Pultima parte: seonbes qual incapacel sevice prlate lla se opera, debe che a sents Le che dl suo nuovo racconto Le #0 oFidle son, act inquest giro dal tore di Ein. Ena , Ugo Reale, A Raffaele Le Ca Sud», Ragusa, I (1962), giugno dicembse, pp 1 st. vi. [Nella Santovito Viehi, in «La Pavol pennaio 1962, pp. 29-30. Nicola Vernier, it «L’Tealia che scrive», Roma, XLV (1962) Maria Graaia Amadori, Natalia Ginzburg alti Fiera Lettecaria», Roma, XVIL (962), 4, 28 pennaio, > Piero De Tommaa, Elegie ironia in Natalie Gi in «Bella XVI (1962), 1, 51 gennaio, pp. Sergio Pacific, in «Books Abroud’, University of Norman (Ok), 36, primavera 2562 Anonimo, in eil Mulino», Bologna, XI (2962), 215, maggio Felice Chilanti, A Natalia Ginzburg presio Giulio Finan Euitore Torino, in «Vie nuove», Roma, 3 maggia 1962. L’articalo forma di letra aperta ‘Thomas G. Bergin, Le Vito Bvaded Them Ad, in «The Saturday Reviews, New York, 21 settembre 1965, p. zine statunitense: Voices én the Event, trad Low, Dutton, New York 1963 Angnimo [Bernard Wall), lslien Overtones, in «The Times Litera Supplements, Londra, 27 settembre 2965, p. Pedizione ingiese: Voi Spattaco Gamberini, 1 eSagai di Leone Ginzburg ia if Premio Sto, in «ll bandltoce 36. Recensise ei. al di D.M 9. Recensisce inthe Evening cit 338 APPENDICE settembre 1964, e Lesico famiglia is}, XLIX Ginabur, in «Nuove dimension», La Sp pp. 75-77, Recensisce anche Le piccole vin Gianna Sommi Panafsley, in altalicay, Menasha ¢ (eo72), 3, autwana, pp. 33253 ‘T.fom O'Neill, in wltalian Studies», Leeds, 124-25 Michael Caesar, in «Modetn Language Reviews, Londra, 73, 1984, XXAVIL (2982), pp. . », 23 ottobre 1989, pp. 146-37 ‘Kendal, The Village Stl! Weighed by War, ine Las Angeles imes Book Reviews, 5 navembre 1985, p.3 Siclencano in crdine cronologico gli artical ei saggi (o porzio zi di sage) appatsi a sivisa o in volume, nonebé le monogratie dedicate a Natalia Ginzburg, Lilla Crocensi, Nanatrei d'cgg, Monglarotti, Cremona 1966, pp. 76-97 Giargio Barberi Squavott, La nation italiana del dopoguena, Cap peli, Bologna 1968, pp. Pieto De Tommaso, Netalie Gincbur, ia Lettratura Italiane, UL, 1 Coutemsporanel, Marzorati, Milano 1969, pp. 817-3 Donald Heiney, Natola Ginzburg The Fabric of Voices, in elowa Reviews, Tawa City, [(r970), 4, urunno, pp. 87-93 lena Clemente, leita alla letra di Natalia Gintburg, Mussia, ‘Milano 1972; ultima edizione 1997. 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