CAPITOL 3 Gente d'Italia
@ Susanna Agnelli
Vestivamo alla marinara
Nata a Torino nel 1922, Susanna Agnelli appartiene alla storica famiglia torinese
proprietaria della Fiat, la principale azienda automobilistica italiana. Siimpegna
per tutta la vita sia in campo imprenditoriale sia in campo politico, anche a livello
‘europeo. Scrive opere dinarrativa e tiene alcune rubriche fisse su settimanali
popolarr Il suo libro pi famoso é la sua autobiografia, Vestivamo alla marinara,
che vince il Premio Bancarella nel 1975 e diventa un best seller in Italia e all'estero.
‘Muore a Roma nel 2009,
Q Verso il testo
1. Guarda le immagini e leggi le didascalie, poi rispondi alle domande nella pagina seguente.
Ahn Fra la fine dell’Ottocento e l'inizio
del Novecento si difuse in talia la
moda del abito alla marinara peri
bambini di entrambi i sessi. Di
colore blu o bianco, assomigliava
alla divisa dei marinai, con la
gonna per le bambine e
calzoncini peri bambini. In
seguto, la moda siestese anche
ali abit per adult
La divisa della
Marina Militare
italiana: di panno
blu quella invernale,
ditela bianca quella
estiva,
af
lI vestire alla marinara
viene periodicamente
ripreso dalla moda
moderna e viene
=e definito stile navy.
| Questo sie 6
caratterizzato dall uso
ditre colori, blu, bianco
er0ss0, e da
decorazioni di ancore
J enodi che si estendono
f anche agli accessori
come scarpe, borse
e occhial
@°02@OOOCOOOOO000C0O0 La famiglia
a. Quali sono gli aspetti che caratterizzano la moda del “vestito alla marinara"?
O ilcolore O lagonna
O ipantaloni O la forma del colletto
O iltessuto O i bottoni dorati
C1 le decorazioni a nodi e ancore
inovazioni sono state introdotte in epoca moderna nella moda alla marinara?
inomi alle defi
a. Orapa
b. Ocréme caramel
c. Ocrema
d
e
joni corrispondenti, come nell’esempio.
|. Cimarzapane
. Efondant
1. dolcetto o caramelia fatto di pasta di zucchero
composto fatto generalmente con uova, zucchero, farina € latte, usato per farcire o per
decorare dolci
pasta di mandorle, con cui si creano dolcetti modellati in varie forme, spesso di frutta
dolce al cucchiaio fatto con il latte e ricoperto di caramello
radice commestibile di forma rotonda, polposa e poco saporita
paw
Iltesto é tratto dalle pagine iniziali del libro, in cui la scrittrice descrive la
routine familiare della sua infanzia, vissuta insieme alle sorelle e ai fratelli,
sotto le cure diuna governante inglese, Miss Parker.
‘estivamo sempre alla marinara: blu d’inverno, bianca e blu a mezza sta-
gione e bianca in estate. Per pranzo ci mettevano il vestito elegante e le
mp3 calze di seta corte. Mio fratello Gianni’ si metteva un’altra marinara.
Lora del bagno era chiassosa, piena di scherzi e spruzzi;ci affollavamo nella ca-
5 merada bagno, nella bagnarola’,e le cameriere impazzivano. Ci spazzolavano e
pettinavano i capellilunghie ricci, poi li legavano con enormi nastri neri.
Arrivava Miss Parker. Quando ci aveva radunati tutti: «Let's go», diceva, «e
non fate rumore». Correvamo a pazza velociti lungo il corridoio, attraverso
Yentrata di marmo, giravamo langolo appoggiandoci alla colonnina dello scalo-
10 nee via fino alla saletta da pranzo dove ci fermavamo ansimanti [senza fiato).
«Viho detto di non correre», diceva Miss Parker, «one day* vi farete male e la
colpa sara soltanto vostra. A chi direte grazie?»
Ci davano da mangiare sempre quello che pitt odiavamo; credo che facesse
parte della nostra educazione britannica. Dovevamo finire tutto quello che ci
1 Gianni: Gianni Agnelli, fratello 1996, pochi anni prima della suamor- 3. Let’s go: “andiamo”.
maggiore di Susanna, nato nel 1921 e te, avvenutanel 2003. 4.one day: “un giorno oFaltro”
noto come “TAvvocato”. Ha guidato 2. bagnarola: recipiente di legno o di
Yazienda automobilistica Fiat fino al ghisa usato per fare ilbagno.
3@
LLoescher Editore - Vietata la vendita e la diffusionecaPiToLo 3 Gente d'Italia
20
25
30
5
@ Torino, Piazza
dArmi nel 1939
durante una
manifestazione
fascista.
veniva messo sul piatto. I mio incubo erano le rape e la carne, nella quale app
rivano piccoli nervi bianchi ed elastici. Se uno non finiva tutto quello che aveva
nel piatto se lo ritrovava davanti al pasto seguente.
I dolce lo sceglievamo a turno, uno ogni giorno. Quando era la volta di Maria
Sole noi le dicevamo: «Adesso, per amor del cielo, non scegliere “creme cara-
mel” che nessuno pud soffrire». Invariabilmente Miss Parker chiedeva: «So°,
Maria Sole, che dolce, domani? It’s your turn®», Maria Sole esitava, arrossiva e
sussurrava: «Creme caramel».
«Ma perché continui a dire “créme caramel” se non ti piace?»
«Non mi viene in mente nientaltro».
Ancor oggi non ho scoperto se quella dannata fociato] “créme caramel” le pit
cesse davvero e non osasse ammetterlo o se fosse troppo grande lo sforzo di
pensare a un altro dolce.
Dopo colazione facevamo lunghe passeggiate. Attraversavamo la citt& fino a
piazza d’Armi, dove i soldati facevano le esercitazioni. Soltanto se pioveva ci era
permesso camminare sotto i portici (i famosi portici di Torino) e guardare le
vetrine dei negozi. Guardarle senza fermarsi, naturalmente, perché una pas
giata é una passeggiata e non un trascinarsi in giro che non fa bene alla salute.
Torino era, anche allora, una citta nota per le sue pasticcerie. Nella luce artifi-
ciale delle vetrine apparivano torte arabescate [decorate], paste piene di crema,
cioccolatini, marzapani, montagne di brioches, fondants colorati disposti in
tondo sui piatti come fiori, ma noi non ci saremmo mai sognati di poter entrare
in un negozio a comprare quelle tentatrici delizie. «Non si mangia tra i pasti; it
ruins your appetite”» era una regola ferrea® che mai ci sarebbe venuto in mente
didiscutere,
5, $0: “allora”
7. it ruins your appetite: “ti rovina 8, regola ferrea: regola che non si pud
6.Itsyourtumn:*®iltuoturno,toccaate”. Fappetito”. assolutamente infrangere,
eu
Lovscher Editore - Vietsta Ia veodita ola diffusions@00000000000000 la vn OM
40 Cosicamminavamo dalle due alle quattro, paltd [coppotto) alla marinara e ber-
rettino tondo con il nome di una nave di Sua Maesta Britannica scritto sul na-
stro, Miss Parker in mezzo a due di noi da una parte e uno o due di noi dall'altra
finché non era lora di tornare a casa.
(S.Agnelli, Vestivamo alta marinara, Mondadori, Milano 1975)
Of est: vincito tees vache) S. Agnelli, Addio, addio mio ultimo amore