Summit voluto dalla Camera di commercio. Il presidente Sabatini: «Fermare la fuga di giovani e superare i classici distretti produttivi»
no poi sono le competenze che
ANCONA emergono dopo il percorso for- REGIONE MARCHE Un summit, quello che il presi- mativo e dell’alta formazione. dente della Camera di Commer- Guardi, il lavoro che sta dietro il ‘Nel 2035 solo il 10% cio regionale, Gino Sabatini (fo- documento che abbiamo pre- to), ha tenuto con i rettori dei sentato al presidente della Re- di rifiuti in discarica’ quattro atenei marchigiani. Tut- gione, Francesco Acquaroli, È l’obiettivo del nuovo ti al capezzale di una regione conferma che abbiamo atenei e che non è più un esempio da stu- docenti di spessore internazio- Piano mirato al riciclo diare – il celebre modello mar- nale e in settori diversi». «Infastrutture potenziate» chigiano –, e che mostra proble- Tutti parlano del digitale. Ma mi di natalità, di perdita di popo- basta? Avviato il percorso, lazione, con tanti giovani che se «Non basta se non è accompa- tecnico e amministrativo, ne vanno e anche industrie che gnato da una visione strategica di aggiornamento del chiudono. sul medio-lungo periodo. Come Piano regionale dei rifiuti Sabatini, come recuperare la Camera di Commercio, ad delle Marche. «L’obiettivo débâcle di iscrizioni di azien- esempio, abbiamo destinato ri- è migliorare la gestione, de nei settori trainanti? sorse importanti proprio sulla di- con il potenziamento «Nel corso del 2020 il saldo tra gitalizzazione, e la risposta del infrastrutturale, nel le imprese che hanno chiuso e sistema imprenditoriale è stata rispetto ambientale e del quelle nate risulta ovviamente eccellente: il digitale e l’innova- contenimento dei livelli in leggero calo (0,42% su un to- zione, così come le buone idee, tariffari – dice l’assessore tale di 145.735), ma sono certo servono per partire. Poi serve la regionale Stefano Aguzzi che le circa 7mila nuove nate ab- strategia e la capacità di andare – partendo dall’analisi biano nel loro Dna innovazione sul mercato e di restarci». Su quali settori puntare? Rima- della situazione attuale, e digitalizzazione». dal dibattito sulla dimensione nei marchigiani dove vanno? niamo sempre grandi terzisti che vede non attuati gli Sì, ma la nostra popolazione di- delle imprese: possiamo torna- Si possono trattenere? di noti brand? obiettivi previsti dal minuisce e invecchia. Come in- re ad avere un saldo positivo di «Possiamo fermarli mettendo le «I settori sono quelli che hanno precedente Piano vertire la rotta? aziende se guardiamo alle co- nuove generazioni al centro dei fatto grandi le Marche nel mon- regionale del 2015, che «Per la prima volta abbiamo munità come a dei flussi, anima- modelli di business, favorendo do, ma non più i classici distretti ha sì raggiunto il 70% di messo in relazione la demogra- ti non solo da chi vive qui, ma il ricambio generazionale, inno- chiusi in se stessi: sto parlando raccolta differenziata, ma fia delle nostre comunità (dal anche a visitatori, clienti, investi- vando e digitalizzando, che so- non è stato in grado di 2008 un calo di 32 mila abitanti, di cluster, ecosistemi, filiere. ma soprattutto un +15,8% di tori, turisti, persino ai pazienti e Dobbiamo andare verso una or- realizzare l’adeguata over 80enni) con il sistema del- ai loro familiari. E l’altro aspetto DEMOGRAFIA E IMPRESE ganizzazione non settoriale, ma impiantistica per il le imprese: se i cittadini invec- è quello della capacità di conta- mettere insieme, ad esempio riutilizzo e il riciclaggio». minarsi: non più silos blindati, «I residenti over 80 L’obiettivo più ambizioso chiano, si deprimono ulterior- per andare all’estero, contoterzi- mente i consumi, e se si depri- ma settori capaci di interagire cresciuti del 15,8% sti, esportatori e aziende che vo- è il raggiungimento, mono i consumi non c’è vocazio- tra loro, con il supporto dei fon- L’invecchiamento gliono internazionalizzarsi. entro il 2035, di un limite ne al cambiamento, ma solo alla di pubblici e di un sistema del deprime i consumi e Guardi che il contoterzismo di massimo di conferimento resilienza». credito capace di guardare ai qualità è una forza delle Mar- in discarica non superiore La ricetta? progetti e non agli algoritmi». non spinge le aziende che, non un punto di debole». al 10% dei rifiuti prodotti. «Bisogna cambiare, uscendo Ma i giovani laureati degli ate- al cambiamento» Maurizio Gennari
Il depuratore di Corticella ma anche la rete del gas di Modena tra i laboratori della nuova partnership
Idrogeno ’verde’ da elettricità e acqua: intesa Hera-Snam
Bologna, avviata la collaborazione tecnologica nell’ambito dei progetti di decarbonizzazione dell’Emilia Romagna due società studieranno l’appli- «L’idrogeno sarà un elemento sviluppo sostenibile che da sem- BOLOGNA cazione dell’idrogeno per usi decisivo, insieme all’elettricità pre guida le nostre azioni – affer- termici nei settori più energivo- da fonti rinnovabili, per consen- ma Stefano Venier (nella foto), Idrogeno ‘verde’ dall’eccesso ri e con processi difficilmente tire all’Europa di diventare il pri- amministratore delegato del di energia elettrica rinnovabile, elettrificabili. Tra le altre opzio- mo continente a zero emissioni gruppo Hera – La firma di que- e, in futuro, anche dall’acqua. Il ni allo studio c’è la realizzazione nette nel 2050. Snam intende sto protocollo s’iscrive nella depuratore di Corticella, a Bolo- di impianti per estrarre idroge- contribuire a questo percorso, strategia disegnata dal nostro gna, diventerà il luogo dove spe- no verde dall’acqua, usando mettendo a disposizione la pro- Piano industriale al 2024, che rimentare e realizzare un proget- l’energia rinnovabile generata pria infrastruttura, insieme alle prevede numerose azioni e inve- to che guarda verso l’orizzonte dai termovalorizzatori di Hera, proprie competenze e capacità stimenti per la transizione ener- della decarbonizzazione con l’obiettivo di contribuire al- di innovazione, per creare una fi- getica e la tutela ambientale in dell’Emilia-Romagna. Partner di la decarbonizzazione di settori liera nazionale dell’idrogeno in linea con le strategie europee e industriali come quelli della pro- grado di accelerare il percorso gli obiettivi dell’Agenda Onu Hera in questa operazione è duzione di fertilizzanti e dei car- di decarbonizzazione e creare 2030. I gas verdi, tra i quali rien- Snam, che ha appena firmato buranti. nuove opportunità di sviluppo e tra l’idrogeno, sono per noi una con la multiutility una lettera La multiuservizi e Snam, infi- occupazione», spiega l’ammini- frontiera particolarmente inte- d’intenti che formalizza l’avvio cesso di energia elettrica rinno- ne, potrebbero spingersi oltre, stratore delegato di Snam, Mar- ressante proprio perché operia- di una collaborazione tecnologi- vabile in idrogeno ‘verde’ da im- sperimentando assieme l’immis- co Alverà. mo in più business: mettendo a ca per lo sviluppo dell’idroge- mettere nelle reti sfruttando sione di una miscela di gas natu- «Con questa alleanza vogliamo disposizione la nostra expertise no. l’acqua depurata, ma anche di ri- rale e idrogeno in una porzione dare un contributo concreto al- trasversale e la nostra ampia Al depuratore di Hera a Corticel- portare, nel processo di depura- di rete di distribuzione del gas lo sviluppo dell’opzione idroge- piattaforma infrastrutturale pos- la è in fase avanzata di progetta- zione delle acque, ossigeno, di Hera a Modena, replicando no per perseguire la carbon neu- siamo dare vita a innovativi zione un impianto che consenti- biogas e fanghi. l’esperienza fatta da Snam sulla trality dei territori, coerente- esempi di circolarità carbon rà non solo di trasformare l’ec- Sempre in ambito industriale, le propria rete di trasmissione. mente con l’impegno per uno neutral tra filiere».