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NATUROPATIA Cinese pag.

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Corrispondenze nel Cosmo e nell’uomo dei Cinque Elementi

Corrispondenze nel Cosmo e nell’uomo dei Cinque Elementi

I Cinque Elementi tra Cosmo e individuo

I modelli ai quali si ispira la Medicina Cinese sono sempre derivanti dall’osservazione dei processi naturali e, come
abbiamo visto, dalla semplicità del principio Yin / Yang è possibile ricavare una grande vastità di casistiche, sia dal punto
di vista della costituzione basale dell’individuo, che dei possibili squilibri patologici.
Il motivo per il quale l’antico pensiero cinese prestava attenzione alla Natura era per la semplicità con cui ricavava
un’analogia con quanto avveniva nella persona.

L’idea che quanto avveniva nel Grande (il Cosmo) si riflettesse nel piccolo1 (il microcosmo, cioè l’individuo) è alla
basa del principio dell’analogia, da cui deriva anche il concetto di “parte per il tutto”, che indica il riflettersi in ogni
particolare l’elemento generale.

Osservare il libro della Natura, sostituiva i testi scritti, spesso opinabili e


permetteva una conoscenza reale, adattabile ad ogni circostanza

Le leggi della Natura sono esatte, i suoi modelli estendibili ai vari aspetti della
persona (microcosmo) e il saggio che sa riflettere, ne è in grado di coglierne i
significati più profondi.

Nel testo tradizionale che tratta di ciò, il Nei Ching Wang Di So Wen2 (Le
Domande Semplici del Capo degli Dei, Saturno, nel Libro degli Arcani), nell’iniziare
la trattazione di ciascun elemento vengono messi in risalto i principi cosmici,

1 E viceversa, sicché si cercavano i segreti del Cosmo, traendoli dall’essere umano - “così in alto, come in basso”, recita
la Tabula Smaragdina (Tavola di Smeraldo), un testo gnostico dei primi secoli d.C..
2 Il “Huángdì Nèijīng Suwen”, solitamente definito “Suwen” viene rozzamente tradotto come il “Classico di Medicina
Interna dell’Imperatore Giallo”, falsandone il significato. Il “So Wen” appare nello stesso Canone con un secondo testo, il
“Ling Shu”, l’ “Asse Spirituale”; anche quest’ultimo dovrebbe essere definito “Huángdì Nèijīng Lingshu”.
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successivamente miscelati ad alcune componenti dell’individuo:


tessuti, tono di voce, impronta psichica, ecc.

Le caratteristiche di ciascun elemento si riferiscono ad uno dei 4


quadranti (punti cardinali, stagioni), più la terra definita come “la
regione centrale”.

Dall’osservazione di una stagione, individuando quel che in essa si


attua e si esprime, si individua all’elemento che la caratterizza e a tutte le
sue qualità inerenti (relative a quello specifico elemento).

E attraverso il ragionamento analogico quelle stesse caratteristiche


dell’elemento stagionale si riportano nell’individuo, il piccolo cosmo
che riflette in sé i processi del Cosmo.

Prendiamo come esempio la descrizione della Natura riguardo a


Primavera e all’Alba (Est) che caratterizzano il Xiǎo Yáng che a sua
volta esprime l’elemento Legno, e trasferiamola nella persona: avremo
la descrizione fisiologica dell’elemento Legno umano, che
corrisponde perfettamente a quanto si esprime in natura.

Questa visione era così tanto radicata nel pensiero cinese antico, che
il termine “Hun” (relato all’elemento Legno) viene utilizzato tanto per
indicare le potenze che in natura regolano la primavera, che le forze
psichiche che operano nell’individuo e ne presiedono all’attività
fisiologica.

Il modello dei Cinque Elementi (Wu Cai - lett. “Cinque Colori”) o dei
Cinque Movimenti (Wu Xing) ci mostra il fluire dell’uno nell’altro e
l’interdipendenza di ciascuno con tutti gli altri.

Questo è un modello estremamente efficace e preciso per


descrivere la fisiologia dell’individuo3.

Possiamo dire che l’essere umano è costituito da questi 5 aspetti, ciascuno dei quali sottende a
• funzioni superiori (intellettive),
• funzioni psichiche (emotive, passionali e pulsionali)
• funzioni fisiologiche.

Il Lingshu associa a ciascuno dei Cinque Movimenti, una Costituzione sua propria, caratterizzata da specifiche
caratteristiche somatiche, fisiologiche, psichiche e mentali che ne evidenziano le peculiarità e il modo di essere, in
modo analogo a quanto abbiamo già trattato a proposito dei principi Yin e Yang.

Nella diagnosi cinese è importante tener conto dell’impronta base della persona, costituita dai lati forti e da lati
deboli, per prevederne le reazioni, da un lato in rapporto al clima, agli stimoli esterni e al cibo (Macrocosmo) e da un
altro in conseguenza del suo stato psicologico, emotivo e mentale interiore (microcosmo).

3 Con il termine fisiologia nella Medicina Cinese si intende si intende sia l’aspetto fisiologico che i livelli impalpabili, quali
lo Shén, il Qì e lo Jīng
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I Cinque Elementi

Nelle tabelle sono riportate le considerazioni di entrambi i testi Suwen e Lingshu, partendo dalla stagione (aspetti
macrocosmici), passando poi a elencare le caratterizzazioni specifiche dell’essere umano, per poi andare a
identificare alcune tendenze patologiche (degli squilibri patologici ci occuperemo successivamente).

E questo perché, nel pensiero cinese dalla stagione e dal momento della giornata è possibile risalire a ogni
possibile aspetto, sia del Cosmo che dell’uomo.

Primavera: Elemento Legno

Ci troviamo nel momento dell’anno in cui le forze della natura iniziano ad attivarsi con impeto (lo Yáng entra nello
Yīn), e cercano di manifestarsi con una potenza ancora in nuce e che si attuerà nella sua pienezza in estate,
manifestandosi concretamente.

Questo slancio di una Natura giovane (giovane yáng = xiǎo yáng)


• si associa facilmente alla giovinezza dell’alba,
• alla forza del vento, al colore verde-azzurro (il colore della natura in primavera),
• al sapore acido (il sapore della maggior parte delle bacche o dei frutti ancora acerbi di questa stagione).

Al rumore e alla forza del vento, nell’essere umano si associa


• il grido e l’impeto di collera,
• così come la contrazione con forza,
• e tutte le reazioni forti e violente
• ma che nello stesso tempo hanno una durata limitata,
• tipica di una forza giovane
• che monta e sale
• ma che si esaurisce velocemente.

Il FEGATO è l’organo che più di tutti gli altri esprime queste caratteristiche,
• tanto fisiche (vedi il colore), c
• he psichiche (la collera che ad esso si associa).

Nella comparazione analogica dell’ELEMENTO LEGNO


• in riferimento alla PIANTA:
• la forza del Legno garantisce
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• stabilità, nutrimento, flessibilità, adattamento,


• così come provvede a conservare, dinamizzare e distribuire nella giusta misura la linfa vitale.
• in riferimento all’UOMO:
• la forza del Legno rende attivi e ben funzionanti
• i muscoli e i tendini (tonici, flessibili, ben nutriti, equilibrati tra di loro)
• per questo motivo la tipologia costituzionale LEGNO
• ha una buona struttura osteo-articolare e muscolo-tendinea.

Lo slancio vitale dell’Elemento LEGNO porta l’individuo ad aprirsi verso l’ESTERNO e verso l’ALTO
• e questo si esprime negli Occhi,
• ben riforniti, dalla spinta verso l’alto, del nutrimento che permette ad essi di vedere bene
• che costituiscono l’Organo più direzionato verso l’esterno,
• in quanto lo stimolo visivo è quello che si muove più rapidamente in tutte le direzioni (vedi la mobilità
oculare in rapporto a quelle degli altri quattro sensi).

Questa spinta verso l’alto rende vulnerabili le parti alte del corpo (testa e collo),
• facilmente soggette a dolori di tipo Vento (vertigini, capogiri, cefalee soprattutto in zona oftalmica e parietale)
• e di eccesso di Fegato (arrossamenti, pruriti, bruciori, irritabilità, collera).

Da quanto detto risulta evidente che


• le caratteristiche psichiche della tipologia costituzionale LEGNO
• sono orientate verso l’estroversione, la socializzazione;
• mentre le caratteristiche mentali, grazie agli “Hun” che combattono l’inerzia,
• si esprimono in un pensiero che
• si muove con velocità,
• spazia creativamente ed emotivamente,
• manifesta una buona capacità intellettiva.
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Estate: Elemento Fuoco

Ci troviamo nel momento dell’anno in cui la Natura esprime le forze Yang (grande Yáng = Tài Yáng) nel loro
massimo:
• della luce,
• del calore,
• della forza realizzativa,
• dell’espressione vitale,
• dei colori,
• della manifestazione nel Mondo.

Dall’alba del LEGNO si passa adesso al mezzogiorno del FUOCO, il momento della giornata che esprime al meglio
le caratteristiche dello Yáng;
• il colore ROSSO è il colore del FUOCO,
• così come della forza vitale
• e di una mente ardente che, come il fuoco, va verso l’alto, verso il cielo.

• Se il movimento LEGNO simboleggia le forti emozioni,


• il FUOCO simboleggia l’intelletto, la saggezza, la lucidità (aspetto che mancava al legno).
• Il CUORE (organo del fuoco) è l’Imperatore che agisce senza agire (wèi wu wèi)
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• perché le azioni e l’attività fisiologia dell’Elemento FUOCO sono connesse al Ministro del Cuore
• da cui la suddivisione in “FUOCO Imperiale” e “FUOCO Ministeriale” (di questa distinzione ci occuperemo
nella prossima lezione).

Il Sapore legato al FUOCO è l’Amaro,


• sia in natura,
• dove i cibi che subiscono il processo di tostatura (azione del Fuoco) poi presentano un sapore amaro,
• sia nel corpo umano,
• dove gli squilibri di tale elemento
• si esprimono con un sapore di amaro in bocca.

Tra le emozioni
• la Gioia è quella manifesta la massima apertura,
• e con essa la luminosità dell’animo
• e in particolare quel che più la esprime e la manifesta è la luminosità del volto
• anche il CUORE è particolarmente sensibile alla Gioia
• e ne soffre per gli eccessi.

Tra i Cinque Sensi


• il tatto è quello che dona e esprime più gioia
• toccando dona una sensazione sensuale
• e quando c’è Gioia si vuole toccare, abbracciare, sentire l’altro.

L’Intestino TENUE è il VISCERE (Fu) che più degli altri esprime il “FUOCO Digestivo” (Sānjao)
• esso, grazie al calore, separa il PURO dall’IMPURO, nelle sostanze ingerite
• grazie all’INTELLIGENZA PROFONDA (Shén)
• che SA discernere (“vede e comprende in un istante” - Fuoco = Vista) ciò che è utile al corpo (Puro) da ciò
che lo danneggerebbe (Impuro), cioè scorie e tossine
• in quanto l’Elemento FUOCO è l’INTELLETTO superiore (Shén)
• che sa discernere tra ciò che è buono e ciò che è cattivo,
• e che dunque sa separare il puro dal torbido.

Nel CORPO umano i VASI sanguigni,


• attraverso il sangue (Xue),
• veicolano l’ANIMA, o SHÉN, in ogni parte del corpo
• (nel pensiero cinese ci si riferisce soprattutto al Qì più che ai fluidi materiali),
• e sempre lo SHÉN gestisce il CUORE perché fornisca la spinta al SANGUE più corretta in base al momento.

A livello della PSICHE,


• se il FUOCO è corretto
• lo SHÉN riesce ad esprimere tutto il suo splendore
• e la persona risulta ben equilibrata a livello psichico;
• mentre, in caso di problemi a livello Fuoco, si verificano vari problemi di instabilità mentale.

Il percorso somatico dei Meridiani Cuore e Ministro del Cuore,


• evidenzia le zone del corpo più sensibili al Movimento FUOCO,
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• e in particolare il costato e l’interno del braccio sono tra le zone che possono risultare dolenti in caso di
problemi.

• Tra le secrezioni lo squilibrio del FUOCO si manifesta nel sudore,


• il che avviene quando detto Fuoco non sia adeguato alle attività e alla costituzione del soggetto.
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Inter-stagioni: Elemento Terra

La Terra rappresenta il CENTRO, sia del Cosmo che dell’uomo,


• in quest’ultimo è la MENTE,
• che controlla il regolare manifestarsi della vita,
• tanto a livello fisico e fisiologico (Sistema Nervoso Vegetativo)
• che psichico (attività razionale).

Quando la MENTE è al suo posto,


• vale a dire al di sopra delle pulsioni e delle passioni
• che non devono condizionarla quanto piuttosto essere controllati da sessa,
• la persona è lucida, equilibrata
• in tal modo l’individuo preserva la propria essenza vitale,
• il Jīng custodito nei Reni,
• quell’essenza che permette di vivere a lungo.

In quanto “centro di equilibrio”,


• la TERRA non può essere rappresentata da una Stagione precisa,
• ma da quei momenti di transizione tra una Stagione e l’altra,
• caratterizzati da un equilibrio di condizioni (non è né caldo, né freddo, né umido, né secco, ecc.)
• che noi conosciamo come mezze Stagioni.

Questi momenti particolari consentono alla Natura e all’uomo


• di metabolizzare la Stagione passata
• e di prepararsi a quella in arrivo.

È questo il periodo ideale per le depurazioni.

• Più la persona è “centrata”,


• più si adatta plasticamente alle nuove condizioni
• e meno soffre le variazioni che andranno a manifestarsi;
• mentre più è “decentrata”,
• più è rigida nella sua omeostasi
• e meno riesce ad adattarsi alle nuove condizioni.

Nell’uomo e in natura, la TERRA presiede


• al nutrimento,
• alle trasformazioni,
• all’elaborazione
• e al trasporto
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• di tutte le essenze vitali e nutritive


• a tutti i livelli dell’Organismo (organici, fisiologici, vitali e psichici),
• rifornendolo con equanimità in tutte le sue componenti
• distribuendo il tutto con equanimità, equilibrio e armonia,
• senza escluderne o tralasciarne alcuna componente.

Infatti, se una parte del corpo non è “nutrita” dalla Mente (Terra = Mente)
• tende a deperire,
• tanto nella forma che nella vitalità,
• e questo perdere il riferimento con il proprio centro
• la allontana progressivamente dall’unitarietà sinergica dell’Organismo
• verso quelle espressioni fisiologiche e psicologiche alterate
• che non fanno parte più di un insieme funzionale all’organismo
• e che si configurano in distonie, malattie e comportamenti aberranti.

La TERRA (Milza nel corpo umano) presiede alla FORMA, intesa come
• armonia ed equilibrio tra le sue componenti,
• consistenza, trofismo e giusta umidificazione di
• Tessuti, Apparato muscolare e tessuto Connettivo,
• Vasi sanguigni e Organi addominali.
E quando la MILZA perde il controllo si evidenziano patologie quali
• emorragie,
• ristagni edematosi (cattiva gestione dell’umidità),
• ptosi (gli organi non vengono più sostenuti al loro posto).

Questi aspetti di centralità della TERRA


• sono ben rappresentati da MILZA e STOMACO,
• strettamente collaborativi tra loro per garantire il sostegno della persona da parte del “Qì del Cielo
Posteriore”.

Il GIALLO è il colore che meglio interpreta la TERRA (che nel suo aspetto più puro è l’Oro).

• Il sapore che la caratterizza è il DOLCE (espresso nella principale fonte di nutrimento, i Cereali),
• il senso è il GUSTO e la BOCCA l’Orifizio
• e tali aspetti evidenziano la centralità del NUTRIMENTO
• e che l’Organismo sa riconoscerlo come buono, tramite il sapore DOLCE che risulta il più gradito.

L’equilibrio del Movimento TERRA si evidenzia


• dalla condizione delle LABBRA (carnosità, trofismo, colore, umidificazione, estetica)
• dalla VOCE, espressione di dolcezza e armonia,
• che si esprime in una voce melodiosa, quasi un canto
• e che in caso di distonia, diviene un esprimersi cantilenante.

Tale equilibrio si realizza a meglio nella MENTE che si mostra


• lucida e riflessiva
• calma e contemplativa,
• semplice e parca nelle abitudini.
Mentre allorché essa non è più in equilibrio e cade nell’eccesso
• eccola rimuginare, pensare ossessivamente, preoccuparsi
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• questa una condizione distonica che altera la funzionalità di Milza e Stomaco.

L’addome è la zona del corpo che rappresenta la sede dell’elemento TERRA,


• ed è quindi la più sensibile,
• così come la sintomatologia gastrica è quella più frequente nel caso di problemi alla coppia Milza - Stomaco
• il vomito e l’eruttazione ne sono le reazioni tipiche.
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Autunno: Elemento metallo

Ci troviamo nel momento dell’anno in cui le forze della Natura iniziano a ritirarsi
• essendosi già espresse in tutto il loro splendore e avendo dato i frutti,
• esse devono prepararsi all’Inverno
• questo è il momento in cui lo Yīn entra nello Yáng dando vita al Xiǎo Yīn (Yīn giovane),

Tale ritrarsi della Natura,


• a livello cosmico gestito dai Sette Po
• l’azione dei quali fa diminuire progressivamente la Luce e il Calore
• porta a giornate sempre più corte,
• e questo spegnersi del giorno si esprime al meglio nel momento del Tramonto.

Anche nell’individuo ritroviamo le stesse forze, i “Po”,


• che lo portano a ritrarsi in se stesso.

Il suo COLORE (Cai) è il riflesso BIANCO dei Metalli


• ma è anche il colore dei Polmoni
• e a quello delle nuvole.

Il SAPORE è PICCANTE
• che attiva la traspirazione cutanea,
• e l’umidificazione delle mucose (ovvero alla loro traspirazione interna)
• funzioni queste connesse al Polmone.

La secchezza4 è un’influenza esterna (del Cosmo)


• alla quale il Polmone e l’Intestino Crasso sono particolarmente sensibili
• il movimento METALLO controlla la secchezza dei tessuti polmonare e cutaneo.

La Melanconia è l’emozione che si associa ai momenti di


• introspezione, calma, ritiro dei sensi all’interno
• quando essa è in eccesso
• scivola verso la tristezza e l’abbattimento,

4 tipica della Cina nella stagione autunnale


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• che spesso sono causa di problemi polmonari


• e danno adito a pianto o singhiozzo.

La limpidezza del METALLO,


• si rispecchia in un carattere di tipo METALLO
• altrettanto limpido, pulito, leale, silenzioso,
• con tratti somatici ben definiti e minuti.

Il POLMONE è definito maestro del Qì (o meglio degli Spiriti Vitali) per la sua funzione di
• accogliere il Qì del cielo (il più puro ed elevato)
• elaborarlo assieme alle Essenze estratte dal cibo
• che giungono al Riscaldatore superiore grazie alla Milza
• e diffonderlo per l’Organismo.

Il POLMONE è l’Organo e il CRASSO il VISCERE che sono più in diretto contatto con l’esterno,

Tra i Tessuti corporei la PELLE è quella che si avvicina più al POLMONE


• in quanto superficie di scambio con l’esterno (anche di ossigeno),
• i cinesi la consideravano come il proseguimento del tessuto alveolare.

Particolarmente evidente è la connessione con il NASO e l’OLFATTO


• e naturalmente con tutte le problematiche a carico dell’Apparato Respiratorio.
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Inverno: Elemento ACQUA

Ci troviamo nel momento dell’anno in cui le forze della Natura si manifestano al minimo,
• soprattutto all’interno delle viscere della terra
• e lo Yīn è al suo massimo (grande Yīn = Tài Yīn).

L’ACQUA rappresenta
• il freddo,
• l’Inverno,
• il buio,
• il basso,
• l’inconscio,
• il minimo dell’espressione vitale.

Le caratteristiche di spegnimento e di introspezione


• iniziate con il movimento METALLO
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• trovano la loro massima espressione nel movimento ACQUA,


• a cui si connette la Mezzanotte, il colore NERO.

La vitalità del movimento ACQUA è profonda, nascosta, ma non per questo meno presente o importante.

Il RENE è l’organo dell’elemento ACQUA,


• e in esso è racchiuso il JĪNG, l’essenza vitale di base,
• fondamento del QÌ, in tutte le sue manifestazioni
• tanto prima che dopo la nascita:
• senza il patrimonio del JĪNG trasmesso dai genitori non è possibile la vita,
• le malattie sono la conseguenza di suo indebolimento
• il suo esaurimento provoca la morte.

Il RENE controlla anche tutto ciò che è profondo e alla base del sostegno vitale:
• le ossa e il midollo (compresa la massa cerebrale),
• l’apparato genitale Riproduttivo.

Lo “Zhi”, che ha sede nel RENE, è la VOLONTÀ (il “voler vivere”),


• che nel suo aspetto degenerativo diviene Paura,
• la quale blocca ogni realizzazione
• e genera un tono di voce lamentoso-pauroso,
• e i brividi come reazione istintiva ad essa.

Il SALATO è il sapore legato all’ACQUA


• in quanto il Sale assorbe l’acqua,
• la gran parte dei nostri processi fisiologici si basa su fenomeni osmotici,
• e, nel corpo umano, i RENI controllano l’equilibrio idrosalino.

La POTENZA dei RENI viene evidenziata


• dalla salute dei denti,
• da capelli, forti e vigorosi e che mantengono il loro colore naturale.
• L’orecchio li rappresenta a livello organico
• e l’udito a livello dei sensi.

La schiena, in particolare la zona lombare, è la parte più sensibile del Movimento ACQUA.

Tra la 2ª e la 3ª vertebra lombare troviamo il punto più importante:


• il Ming Men, la Porta della Vita,
• dal quale ci è stata trasmessa la vita dai nostri genitori,
• dal quale il feto si è sviluppato,
• dal quale originano tutti i meridiani,
• nel quale è custodita l’ESSENZA VITALE ANCESTRALE, il Jīng
• che non è possibile incrementare,
• e che va consumato con moderazione, evitando di sperperarlo
• perché è il sostegno del nostro essere in vita.
Il VISCERE connesso con il Movimento ACQUA è la Vescica,
• che in MTC ha una funzione molto importante
• sia in quanto VISCERE del RENE, con il quale è in stretta relazione,
• sia per il percorso del Meridiano principale,
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• il più lungo e il più ricco di punti,


• che percorre tutta la parte posteriore del corpo,
• in particolare i lati delle colonna vertebrale
• dove ci sono molti punti in prossimità delle radici nervose che fuoriescono dalle vertebre,
• e dove troviamo i punti Bei-Shu che controllano tutti gli organi.

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