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16 febbraio 2021 - 06:56 > Versione online

Santolini: "La battuta al cinghiale non

aiuta l’agricoltura"
Il futuro dell’oasi di Torriana. Montebello: incontro . quest’oggi tra comitato. e assessori
regionali CondividiTweetWhatsAppInvia tramite email
E’ stato fissato per oggi un incontro tra gli assessori all’Agricoltura e alla
Programmazione territoriale della Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi e Barbara
Lori, e il comitato per l’Oasi di Torriana e Montebello. Nonostante le oltre mille firme
raccolte, il comitato riminese non ha ancora visto ripristinati i confini di quest’area della
Valmarecchia che una delibera regionale del 2019 ha ridotto di oltre il 60%. La porzione
maggioritaria è stata concessa alla caccia in braccata dei cinghiali. Cia e Confagricoltura
lamentano i danni alle coltivazioni, ma dati alla mano, come sottolinea il comitato, dal
2008 al 2018 i danni all’agricoltura provocati da fauna selvatica pervenuti all’assessorato
regionale competente sono passati da 24 mila a novemila. "C’è un’economia e un
interesse che quel luogo sia per tutti e non solo per qualcuno", afferma dal comitato il
professor Riccardo Santolini, docente di Ecologia all’Università di Urbino, nonché uno
dei dieci ecologi italiani del Comitato per il Capitale naturale del ministero dell’Ambiente.
Il sovrannumero di cinghiali è un problema italiano, ma "la braccata non è la soluzione",
anzi, "l’Ispra - aggiunge Santolini - sottolinea come la braccata sia il modo più deleterio
per affrontare il problema". Nel rapporto citato dal professore, si legge che questa forma
di caccia "favorisce una maggior mobilità dei cinghiali verso aree meno disturbate".
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