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•• 2 BOLOGNA PRIMO PIANO MERCOLEDÌ 23 FEBBRAIO 2011

LA PROPOSTA
LA CITTA’ DEL FUTURO «SE CE LO CHIEDONO, SIAMO DISPONIBILI A COORDINARE
I SOGGETTI INTERESSATI. INSIEME AD ALTRI, POSSIAMO
METTERCI ANCHE UN CONTRIBUTO ECONOMICO»

«Reti senza fili, pronti


Il presidente della Camera di Commercio, Filetti:
di MARCO GIRELLA
SE PER REALIZZARE una rete
I COMMERCIANTI COL WI-FI
wi-fi nel centro di Bologna biso-
gna coordinare un tavolo di lavo-
ro, nessuno meglio di Bruno Filet-
In quel caffè si chatta
ti è adatto per apparecchiarlo. Pre- DALLO SCORSO gennaio, in Corte Isolani 5, è possibile sperimen-
sidente della Camera di Commer- tare cosa significa abbattere il «digital divide» nel centro storico bolo-
cio dal 2008, nel suo ruolo rappre- gnese. Al Caffè della corte ci si può connettere ad internet in un click,
senta le categorie economiche bo- evitando seccanti burocrazie, con le stesse credenziali di accesso alla
lognesi. Sull’idea, lanciata dal Car- rete Iperbole Wireless già esistente. Il titolare, Antonio Villani, consi-
lino, di finanziare gli impianti dera la connessione offerta ai clienti una vittoria della caparbietà:
che permettano di connettersi a «Con mille euro ho esteso al mio bar la stessa infrastruttura comunale.
internet senza fili dalle strade del E’ bastato un apparecchio trasmittente».
centro storico, Filetti è chiarissi- Col sistema approntato da Goonet e Comune di Bologna tutti i clienti
mo: «Aumentare le possibilità di che catturano la connessione in wi-fi hanno la garanzia di tre ore di
collegamento con la rete non è so- navigazione gratuita sul web. «Da ogni posizione il segnale è eccellen-
lamente utile. E’ indispensabile». te — fa notare il gestore —, anche all’esterno. Siamo contenti di poter
La Camera di Commercio è di- offrire questo servizio. Ora il problema di tracciare gli accessi alla rete
L’INTERNAUTA FABIO MAURI sponibile a guidare il coordi-
namento dei soggetti interes-
è semplificato. Per noi sarebbe stato impossibile registrare i documen-
ti agli utenti».
sati?

«L’invisibile segnale «Nessun problema. Realizzare


una rete efficiente di wi-fi è un’esi-
genza fondamentale e se ci chiedo-
Un esempio che speriamo tanti vogliano seguire per dare a cittadini,
turisti, studenti e lavoratori fuorisede la libertà di godere in tempi bre-
vi del wi-fi in tutte le strade e piazze dentro le mura.
d.p.

che tiene insieme no di intervenire noi siamo dispo-


nibili».
Portare duecento hotspot,
cioè duecento impianti a bas-

futuro e tradizione» sa frequenza, nel centro città


ha un costo...
«Possiamo dare anche un contri-
buto economico, insieme ad altri
HA MESSO SU una pagina di no, apriva il portone. Ed ecco soggetti naturalmente. Perché il
Facebook con un nome che è che dammi il tiro è diventato si- progetto è molto convincente.»
tutto un programma: «Succede nonimo di apri la porta». L’accordo tra il Comune e Go-
solo a Bologna». Poi ha raccol- Si è insediato nel web con i onet, però, prevede solo tren-
piedi ben piantati nel pas- ta hotspot da qui al 2015.
to oltre quarantamila iscritti e «Se i termini sono questi, dico
ha aggiunto alla pagina una ru- sato.
«Cerco di sfruttarne al massi- che è meglio ragionare diversa-
brica sul Carlino, con lo stesso mente. Le buone idee non basta-
titolo, un sito, un libro e un’as- mo le potenzialità. Ed essendo
ancora uno studente mi piace- no. Bisogna anche metterle in con-
sociazione no profit, appena na- rebbe che Bologna fosse più di- dizioni di camminare, e bisogna nua a parlare e non si fanno mai: «Non voglio prendere in giro la
ta. gitale di quello che è». farlo velocemente». People mover, Metrò, Passante gente, fare promesse senza conclu-
Perciò Fabio Mauri, ventisette Le teste da mettere d’accordo
Nord. Noi siamo disponibili a pro- dere niente. Mi piace realizzare i
Che ne pensa della propo-
anni, studente di Lettere e Filo- sta di moltiplicare gli im- non sono poche... muovere il coordinamento sul wi- progetti che servono a Bologna.
sofia nonchè internauta di lun- pianti per la connessione «Unire le forze è un’ottima cosa. fi in centro, ma i tempi devono es- Quando si parla di crisi, si dice
go corso, ha le carte in regola gratuita? Però se cominciamo a discuterne sere certi». sempre che la risorsa più impor-
per discutere di Bologna, città «Eccezionale. La città è piena seriamente serve anche rapidità In pratica, suggerisce una tante da catturare è il turismo. Be-
perennemente divisa tra l’amo- di studenti fuori sede che non d’esecuzione. Altrimenti rimania- programmazione che preve- ne, allora è giusto promuovere tut-
re per le sue tradizioni e la vo- avendo l’Adsl sono costretti a mo a quei progetti di cui si conti- da le date di realizzazione. ti i sistemi che lo aiutano. Il wi-fi
comprare chiavette. Se ci fosse-
ro più possibilità di connessio-
OPPORTUNITÀ ne wifi sarebbero molto più
«Il web è un buon posto contenti».
per trovare temi comuni Ma forse anche molto più
connessi, col rischio di tene-
e darsi appuntamento fuori» re la testa troppo in rete e
poco nella realtà.
«Rischio relativo. Ormai è più
glia di reinventarsi più moder- facile conoscere gente sul web
na delle altre. piuttosto che al bar. Però io ap- Carlos Paola Silvia
Pensare che lei ha usato in- Galan Vitullo Mongardi
profitto del sito e della pagina
ternet per discutere dell’ori- di Facebook per portare gli
gine di vecchi modi di dire. iscritti fuori da lì, quando è pos-
«Sì, all’inizio ci interrogavamo
sul senso di certe frasi bologne-
sissime. Per esempio, perché so-
sibile».
Come?
I giovani in coro: «Splendida
lo qui si dice ‘dammi il tiro’ in- «Organizzando eventi gratuiti, «SI DEVE FARE, si deve fare». È società privata chiamata Goonet. da alla Bologna che vuole bene al
vece di apri la porta?» incontri culturali, cene, aperiti- sufficiente notare quanti sono sul L’accordo tra amministrazione e proprio futuro, quella che vuole di-
vi, dove magari si stabilisce di Crescentone di piazza Maggiore, Goonet prevede di installare in tut- ventare europea e connessa alla re-
Bella domanda, perché? parlare solo in dialetto bologne-
«Perchè fin dal Medio Evo sot- dentro e fuori la Sala Borsa o nel to trenta impianti di diffusione, co- te, all’avanguardia dell’accoglien-
se». cortile interno di Palazzo d’Accur- siddetti hotspot, entro il 2015. Ma za.
to i portici trovavano posto ma- Colgo un paradosso: usare
gazzini e stalle. Quando qualcu- sio, con un computer portatile sul- sono troppo pochi per estendere il Pietro Bonazzi spera che le catego-
il web per portare la gente
no bussava si usava una specie fuori dal web. le ginocchia o un telefono cellula- wi-fi a tutta l’area dentro le mura: rie produttive rispondano alla
di occhio artificiale che dal pri- « Il paradosso è solo apparente. re moderno tra le mani: tutti alla ne servirebbero duecento, al costo chiamata: «Splendida iniziativa
mo piano permetteva di vedere Una volta fatta amicizia in rete, ricerca di un’onda wi-fi abbastan- approssimativo di duecentomila del Carlino, sono informatissimo.
chi era il visitatore. Una volta sulla base di interessi comuni, za potente per navigare spediti. In- euro, che però il Comune non ha. Mio figlio quando torna dall’este-
che il padrone di casa si era ac- vedersi fuori, in piazza, diventa ternet senza fili e gratuito (per un La gente però è convinta che si ro va in crisi, perchè deve faticare
certato della sua identità, tirava più facile». tempo definito) in centro c’è solo debba fare. per fare cose altrove normali. Si
una corda che, dal primo pia- Marco Girella dove più centro non si può, distri- parla di turismo a Bologna e poi bi-
buito dal Comune insieme ad una IL NOSTRO giornale lancia la sfi- sogna fare i salti mortali per aggan-

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