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Una zanzara di Zanzibàr Per saltar di palo in frasca,


andava a zonzo, entrò in un bar, vi dirò che amo la pesca,
"Zuzzurellona!" le disse un tal ho uno squalo nella vasca,
"mastica zenzero se hai mal di mar”. schizza l’acqua, fa burrasca:
(Toti Scialoja) spero bene che non esca
(Toti Scialoja)
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L’arrotino Un signore molto piccolo di Como
O quell’ometto, con quel carretto, una volta salì in cima al Duomo.
che giri la ruota in quel vicoletto, E quando fu in cima
che giri la ruota tutto il dì: era alto come prima
pedali, pedali e sei sempre lì quel signore molto piccolo di Como
(Gianni Rodari) (Gianni Rodari)

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Un tale mi venne a domandare: Un melone
“Quante fragole crescono in mare?” andava a Frosinone.
Io gli ho risposto di mia testa: Incontrò una pera
“Quante sardine nella foresta!” che andava a Voghera.
(Gianni Rodari) Si dissero buongiorno?
No, perché era sera
4 (Gianni Rodari)
La galleria è una notte per gioco:
è corta, corta e dura poco. 10
Che piccola notte scura, scura: C’era una volta un gatto
non si fa in tempo ad avere paura! che andava in Canadà
(Gianni Rodari) e questa è la metà.
Portava un cartoccetto
5 di pane col prosciutto
Chiedo scusa alla favola antica e questo è tutto
se non mi piace l’avara formica (Gianni Rodari)
io sto dalla parte della cicala
che il più bel canto non vende… 11
regala! Suona il campanello
(Gianni Rodari) gobba di cammello
suona la trombetta
6 braccia di scimmietta
La marmotta e il vecchio ghiro suona coi legnetti
passeggiavano a braccetto; ali di uccelletti
terminato un breve giro batti sul legnone
con un rapido sospiro corna del caprone
si rimisero nel letto batti le tue mani
(Toti Scialoja) coda come i cani
dito contro dito
e così ho finito
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Nei mari della luna Pronto, chi fischia?
tuffi non se ne fanno: L’arbitro,
non c'è una goccia d'acqua, il merlo,
pesci non ce ne stanno. il vaporetto
Che magnifico mare che va a Ischia …
per chi non sa nuotare! Pronto, chi fischia?
(Gianni Rodari) Sono io. Perché?
Ho fatto uno sbaglio
13 e mi fischio da me
Sul diretto di Campobasso (Gianni Rodari)
Ho visto un signore grasso grasso,
tutti in piedi, e lui seduto 17
su un cuscino di velluto, La minestra
e covava il suo cuscino Un po’ per la mamma
come un uovo d’oro zecchino un po' per il papà,
(Gianni Rodari) un po' per la nonna
di Santhià,
14 un po' per la zia
Io so che un giorno l’ascensore che sta in Francia...
al quarto piano non si fermerà, Fu così che al bambino
continuando la sua corsa venne il mal di pancia
il soffitto bucherà, (Gianni Rodari)
salirà tra due comignoli
più su delle nuvole e del vento 18
e prima di tornare a casa O caso proprio strano
farà il giro del firmamento ma da giocarci al lotto:
(Gianni Rodari) ho visto per la strada
camminare un cappotto.
15 Senza piedi, senza mani
Chi è più forte del vigile urbano? se ne andava via di là
Ferma i tram con una mano. un piccolino
Con un dito, calmo e sereno, nella giacca del papà.
tiene indietro un autotreno: (GIanni Rodari)
cento motori scalpitanti
li mette a cuccia alzando i guanti. 19
Sempre in croce in mezzo al baccano: Dolcetto o scherzetto?
Chi è più paziente del vigile urbano? Mi viene un sospetto:
(Gianni Rodari) se un dolce non do
che fine farò?
Scherzetto o dolcetto?
Non voglio il dispetto!
Vi porgo un dolcino
mi fate l’inchino?
(Jolanda Restano)
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Pipistrel con un orecchio C’era un gran cuoco
che si guarda nello specchio di nome Ugo
nello specchio c’era un mago che era assai bravo
che cavalca sopra un drago a preparare il sugo
drago fuoco drago fiamma A luna nòva
salta al collo della mamma ci mette l’uva
Per la Befana
drago qui drago là la valeriana
salta al collo di papà A Carnevale
(Elena Enrico) prova il caviale
Questo gran cuoco
21 di nome Ugo
Filastrocca impertinente, era proprio bravo
chi sta zitto non dice niente; a preparare il sugo?
chi sta fermo non cammina; (Francesca Giovannelli)
chi va lontano non s’avvicina;
chi si siede non sta ritto; 24
chi va storto non va dritto; Poveretto chi non sa
e chi non parte, in verità, sciare né pattinare
in nessun posto arriverà Di tanta neve che se ne fa?
(Gianni Rodari) Tutto quel ghiaccio
non gli serve a nulla.
22 Di tanta gioia lui non può godere:
Tre dottori di Salamanca al massimo si farà
si misero in mare su una panca, una granita in un bicchiere.
e se non andavano subito a fondo (Gianni Rodari)
facevano certo il giro del mondo.
Tre dottori di Saragozza 25
si misero in mare in una tinozza, Un punto piccoletto,
e se la tinozza a galla restava superbo e iracondo,
qui la storiella non terminava. “Dopo di me” gridava
(Gianni Rodari) “verrà la fine del mondo!”.
Le parole protestarono:
“Ma che grilli ha pel capo?
Si crede un Punto-e-basta,
e non è che un Punto-e-a-capo”
Tutto solo a mezza pagina
lo piantarono in asso
e il mondo continuò
una riga più in basso.
(Gianni Rodari)

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