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Essi possono insorgere sia a riposo che durante esercizio (soprattutto se intenso!) e possono
avere una origine “fisiologica” (cause metaboliche o meccaniche!), o essere legati a cause
patologiche!
Nel caso del ciclista i “crampi” insorgono soprattutto nel caso in cui non si è sufficientemente
allenati alla durata ed all’intensità dello sforzo (es. si corre una granfondo troppo lunga come
kilometraggio o con troppe salite per l’allenamento fatto!), insorgono quando non si beve a
sufficienza acqua e sali minerali e magari fa troppo caldo, e insorgono quando si pedala con
rapporti troppo “duri”, sovraffaticando troppo i muscoli delle gambe!
In genere poi viene colpito un solo arto, questo perché quando si pedala difficilmente si
“sforza” con la stessa intensità con tutte e due le gambe, e poi ci sono spesso delle
“asimmetrie posturali” le quali determinano che la muscolatura di un arto sia un po’ più
“debole” perché già impegnata nel mantenere l’equilibrio articolare!
• per prima cosa allenarsi adeguatamente per l’impegno sportivo che si vuole portare a
termine;
• riscaldarsi adeguatamente prima dell’impegno (l’ideale sarebbe 15 minuti a ritmo
blando + altri 15 minuti in progressione per arrivare alla “velocità di crociera”);
• comprendere prima del riscaldamento in bici l’effettuazione di esercizi di stretching e
di mobilità articolare…da ripetere 3 volte per ogni distretto muscolare;
• gli stessi esercizi sarebbe opportuno ripeterli dopo lo sforzo, per facilitare il recupero e
come “defaticamento”;
• bere adeguatamente acqua e sali minerali (le classiche soluzioni idrosaline ipotoniche
che contengono sodio,potassio,magnesio,cloro e calcio) – e valutare eventualmente
l’utilizzo di “integratori anticrampi” (composti da magnesio,potassio e vitamina B6);
• nel corso dell’attività ciclistica cambiare spesso posizione, alzandosi in piedi senza
cambiare rapporto ad intervalli regolari, in modo da far “rilassare” momentaneamente
i muscoli ed “alleggerire” lo sforzo (alzandosi in piedi senza indurire il rapporto si va
più agili, quindi diminuisce un po’ lo sforzo muscolare!);
• preferire l’agilità ed evitare di usare rapporti troppo duri soprattutto se lo sforzo è da
mantenersi a lungo ed a pendenze impegnative (tipo “la marmotte”!).
E se mi prendono i crampi mentre sono in bici cosa faccio?
Premesso che seguendo questi consigli i crampi è molto difficile che si verifichino…nel caso
però che compaiano è opportuno fermarsi subito e scendere dalla bici stirando, magari con
l’aiuto di un amico il muscolo colpito, massaggiando contemporaneamente l’agopunto V57
(vedi figura), nel caso che dal crampo sia colpito il polpaccio, per circa 1 minuto!
Gli agopunti sono i punti lungo il percorso dei “meridiani energetici”, canali dove scorre
“l’energia vitale” (chiamato Qi dai cinesi!)che alimenta gli organi interni e tutti i tessuti del
corpo….l’agopuntura, questa antichissima medicina orientale, è molto utile in molti disturbi ed
in particolare nelle affezioni che colpiscono i muscoli (ma non solo!)
Massaggiando quindi questo punto posto appena sotto al polpaccio al centro della gamba
l’energia torna a scorrere in modo “corretto”, facendo sì che il polpaccio stesso si
decontragga e quindi il dolore scompaia!
Da aggiungere che il ruolo dello stretching è soprattutto quello di stirare i meridiani oltre che i
muscoli stessi, per fare in modo che l’energia scorra in modo corretto senza incontrare
“blocchi” causa di disturbi a volte molto fastidiosi!
Nel caso in cui però questo fastidioso dolore si ripresentasse con frequenza, magari a riposo
e di notte, è opportuno consultare un medico e poi magari anche un osteopata, che
controllerà la postura e sarà in grado di eliminare eventuali anomalie muscolo-articolari!
APPENDICE