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1.

Perché il romanzo Candido è considerato un importante punto di svolta nel percorso verso la
conoscenza e la lotta contro gli oscurantismi?
Candido è considerato un importante punto di svolta nel percorso verso la conoscenza e la lotta contro gli
oscurantismi, perché egli si può definire l’ottimismo in persona, dato che non si limita a vivere nel
migliore dei mondi possibili, ma è sempre in cerca di una prospettiva migliore e cerca di non vivere
limitandosi ad un ideale.
2. Quali valori simbolici hanno Candido, Pangloss e Martino?
Candido si può definire il classico ragazzo dell’epoca dell’Illuminismo che si affida al lume della ragione
e ch’è vittima di tanti malanni ed è la rappresentazione dell’ottimismo, dato che riesce a superare
qualsiasi peripezia con ottimismo. Pangloss è il classico saggio maestro, che vive in maniera pessimistica
gli ultimi momenti della sua vita e raffigura la parodia dei leibniziani, dato che egli crede di vivere nel
migliore dei mondi possibili, nonostante tutto quello che è capitato.Martino è molto avverso all’ideologia
di Pangloss,è un manicheo pessimista ed è per l’opinione del ​lavorare ciascuno il proprio orto​, dove
l’operosità e l’impegno concreto si contrastano alle speculazioni astratte di Pangloss ed alle illusioni di
felicità di Candido.
3. Il filo conduttore della narrazione di Voltaire e che si svela a metà dell’opera, è il problema del
male: discutine.
Il filo conduttore della narrazione di Voltaire e che si svela a metà dell’opera, è il problema del male.
Il problema del male è ben condivisibile e ben visto nella maggior parte dei personaggi, tra cui
Cunegonda, Pangloss, Candido e la vecchia che fece incontrare i due amanti.
Il problema del male si può definire come filo conduttore per tutta l’opera di Voltaire, che va a
concludersi con la morale detta dal protagonista, sul lavorare per proprio conto.
4. Qual è la frase che sembra costituire la morale di tutto il romanzo e quale significato
attribuire?
La frase che sembra costutuire la morale di tutto il romanzo e che mi ha fatto molto riflettere è stata detta
dal protagonista del romanzo.La frase è presente nel seguente passo ed è frutto di una conversazione tra
Pangloss, Candido e Martino:
“Pangloss talvolta diceva a Candido: “In questo migliore dei mondi possibili, tutti i fatti son connessi fra
loro. Tanto è vero che se voi non foste stato scacciato a gran calci nel sedere da un bel castello, per amor
di madamigella Cunegonda, se non foste capitato sotto l’Inquisizione, se non aveste corso l’America a
piedi, se non aveste infilzato il Barone, se non aveste perso tutte le pecore del bel paese di Eldorado, voi
ora non sareste qui a mangiar cedri canditi e pistacchi”. ​“Voi dite bene”,​ rispondeva Candido; ​“ma noi
bisogna che lavoriamo il nostro orto”​.”
Candido col rispondere in quel modo al suo vecchio maestro Pangloss vuole dire che ciascuno deve agire
e reagire per proprio conto e con ottimismo per sopravvivere in un mondo pieno di male.

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