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LIBERE DI AUTODETERMINARCI!

ABORTIAMO IL MOVIMENTO PER LA VITA.

A Torino e in Piemonte è in corso un ennesimo e grave attacco all'autodeterminazione delle donne,


il 15 ottobre 2010 in Regione è stata approvata la proposta dell'assessore Caterina Ferrero, nota
come "Protocollo Ferrero", che vorrebbe “Migliorare l'assistenza per la donna che richiede
l'interruzione volontaria di gravidanza”. Nei fatti si tratta di un passo indietro di 33 anni, ai tempi
della criminalizzazione delle donne che decidono di abortire, a prima della legalizzazione
dell'aborto.
Questo protocollo colpisce i consultori per colpire le donne, in particolare le giovani, le precarie e le
migranti e vuole ledere il diritto all'assistenza sanitaria pubblica attraverso i tagli ai servizi e il
subappalto a favore di una sanità delegata alle associazioni del privato sociale.
Si tratta di un escamotage politico per far entrare nei consultori i volontari del Movimento Per la
Vita*, un favore elettorale del governatore Cota all'elettorato cattolico oltranzista e fascista.
Questa delibera cita esplicitamente l'articolo 2 della 194, in particolare il comma d) che riguarda le
funzioni dei consultori stessi: “ contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la
donna all'interruzione della gravidanza. I consultori sulla base di appositi regolamenti o
convenzioni possono avvalersi, per i fini previsti dalla legge, della collaborazione volontaria di
idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la
maternità difficile dopo la nascita”.
Questo punto -già molto ambiguo- della legge viene utilizzato dal nuovo Protocollo per dare spazi
ai volontari antiabortisti del MPV che faranno di tutto per convincere la donna condizionandola
nella sua scelta.
Un elemento preoccupante riguarda le caratteristiche delle persone che saranno delegate alla presa
in carico delle donne che si rivolgono ai consultori per l'IVG: si tratta di personale non qualificato,
che non deve possedere nessuna conoscenza nè qualifica in ambito medico o psicologico. Personale
che sarà confuso con quello medico che chiunque si aspetta di trovare in una struttura sanitaria.
A livello regionale si vuole sperimentare sul corpo delle donne una forzatura e uno stravolgimento
della legge 194, si vuole aprire le porte a chi concepisce la donna unicamente come madre e moglie
o meglio come incubatrice.
A Torino il Protocollo ha visto l'opposizione di diverse soggettività, dalla Casa delle Donne a Me-
Dea, a Sui generis e a tutte le singole e singoli interessati a difendere la libertà e la laicità di quello
che fino ad oggi era un servizio pubblico che non può rispondere alle esigenze delle gerarchie
ecclesiastiche o ai governatori di turno.
La mobilitazione in corso ha previsto sino ad ora momenti di controinformazione, assemblee
partecipate e anche gli operatori del mondo sanitario -come le ostetriche- hanno iniziato a
rispondere ad una politica calata dall'alto che vuole sconvolgere la natura della 194. Una legge
ottenuta dopo una battaglia storica, frutto anche di enormi compromessi, ma che fino ad oggi ha
significato la concreta possibilità per le donne di scegliere liberamente se portare avanti una
gravidanza o meno. Per i politici del centrodestra questa libertà non è contemplata: Formigoni,
Polverini e Cota l'hanno dimostrato chiaramente lo scorso maggio quando -da neoeletti-
presenziarono ad un incontro del MPV “Regioni: quali politiche per la vita?” e schierandosi
palesemente con gli antiabortisti. In Piemonte Cota lo annunciò pubblicamente firmando il
scellerato "Patto per la Vita".
Le donne non sono state zitte un anno fa e continueremo ad opporci a chi vuole sovradetermianrci.
La nostra vita ha dignità che siamo madri o meno, eterosessuali o lesbiche. Per noi difendere i
consultori significa difendere la sanità pubblica e i diritti di tutte e tutti. Siamo stufe di minacce e
intimidazioni anche quelle che passano attraverso le leggi. Come è stato in passato per la proposta
di legge sui "medici spia", che avrebbero dovuto denunciare i clandestini, pensiamo sia possibile
bloccare sul nascere chi specula e chi violenta ancora una volta i nostri corpi e le nostre libertà.
La delibera Ferrero aspetta ancora i tempi burocratici per diventare esecutiva. Ribadiamo che le
donne che si rivolgono ai consultori non saranno obbligate ad aver a che fare con questi personaggi
ambigui che si presenteranno all'accoglienza, ma potranno esigere di parlare soltanto con il
personale medico specializzato.
Da parte nostra la lotta continua e continueremo ad opporci a questo ritorno al Medioevo che ci
vogliono imporre.
Giù le mani dai consultori!
Le compagne del CSOA Gabrio-Torino

*vedi riquadro

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Pensavamo che le restanti 1500 battute potrebbero essere messe in un riquadro di approfondimento
sul Movimento Per La Vita

SE LI CONOSCI LI EVITI!
CHI SONO I VOLONTARI DEL MOVIMENTO PER LA VITA?

Il Movimento Per La Vita è un'associazione nazionale antiabortista. Nel suo statuto nazionale viene
dichiarato che essa si batte contro la Legge 194. Si tratta di cattolici oscurantisti che credono che la
donna sia un essere compiuto solo se madre, che l'uomo sia la figura di riferimento e che le donne
non possano arrogarsi diritti. Le emanazioni dirette del MPV sono i CAV (Centri di Aiuto alla Vita)
a cui si rivolgono soprattutto donne sposate tra i 25-34 anni di cui l'82% migranti. In questi centri
viene dato un aiuto economico per portare a termine la gravidanza e in seguito tanti saluti. La vita
per loro va tutelata dal concepimento al parto, dopo di che non è più un problema di questi
"benefattori"!
I nostri "prodi" fanno leva sull'aiuto economico e sul senso di colpa per convincere una donna a non
abortire. Si sono resi protagonisti di veri e propri attacchi verbali e fisici a donne in procinto di fare
l'intervento di IVG.
In Piemonte si preparano ad entrare nei consultori, cosnigliamo di leggere l'articolo delle compagne
di Me-Dea che si sono "fatte formare" ad un corso tenuto per aspiranti volontari.
Link utili:
www.medea.noblogs.org
www.csoagabrio.info
Per farsi un'idea e constatare direttamente di chi stiamo parlando: www.mpv.org

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