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Master: NUOVA DIDATTICA PER LE LINGUE: MULTIMODALE, FLIPPED LEARNING E CLIL

Insegnamento: DIDATTICA DEL TESTO LETTERARIO IN LINGUA SPAGNOLA


Lezione n°: 3
Titolo: Definiamo la letteratura (2)
Attività n°: 1

Lezione 3

2. DEFINIAMO LA LETTERATURA
Master: NUOVA DIDATTICA PER LE LINGUE: MULTIMODALE, FLIPPED LEARNING E CLIL
Insegnamento: DIDATTICA DEL TESTO LETTERARIO IN LINGUA SPAGNOLA
Lezione n°: 3
Titolo: Definiamo la letteratura (2)
Attività n°: 1

2. DEFINIAMO LA LETTERATURA

Come già abbiamo anticiapato, un altro elemento che fa di un


testo un'opera letteraria è il tipo di linguaggio adottato.
Il linguaggio usato in un'opera letteraria è diverso da quello
quotidiano e colloquiale. Un autore usa un tipo di linguaggio più
elevato (l’uso dell’allusività e delle figure retoriche) a meno che
non rappresentare una determinata realtà sociale, caso in cui
anche il registro da lui utilizzato sarà più colloquiale, fino ad
arrivare anche all'uso del dialetto.
Master: NUOVA DIDATTICA PER LE LINGUE: MULTIMODALE, FLIPPED LEARNING E CLIL
Insegnamento: DIDATTICA DEL TESTO LETTERARIO IN LINGUA SPAGNOLA
Lezione n°: 3
Titolo: Definiamo la letteratura (2)
Attività n°: 1

2. DEFINIAMO LA LETTERATURA

Detto questo, occorre precisare che l’uso dell’allusività e delle


figure retoriche è presente anche in altri tipi di discorso, ad
esempio in quello pubblicitario o giuridico, per cui la
connotazione è condizione necessaria ma non sufficiente per
definire cosa è la letteratura, cosa sia specificamente "letterario".
Altra caratteristica del testo letterario è l'intertestualità: in ogni
opera sono sempre presenti altri testi, con riferimenti più o meno
espliciti. Ogni autore porta infatti nella sua opera il proprio
background, la propria formazione culturale dalla quale non può
non essere influenzato.
Lezione 3

2. DEFINIAMO LA LETTERATURA
2. DEFINIAMO LA LETTERATURA

Si apre, a questo punto, ancora un'altra questione: quella dell’


interpretazione del testo, su un piano non solo linguistico, ma
anche contenutistico. Un testo può essere pertanto recepito in
modo diverso da lettori diversi, i quali, a loro volta, possono
addirittura intendere qualcosa di ancora differente da ciò che
l'autore voleva comunicare.
2. DEFINIAMO LA LETTERATURA
Ai fini del nostro discorso, risulta interessante la citazione che l’autore
trae da Umberto Eco sulla lettura di un testo letterario:
«La lettura di opere letterarie ci obbliga ad un esercizio della fedeltà e
del rispetto nella libertà di interpretazione. C’è una pericolosa eresia
critica, tipica dei nostri giorni, per cui di un’opera letteraria si può fare
quello che si vuole [...]. Non è vero. Le opere letterarie ci invitano alla
libertà dell’interpr etazione, perché ci propongono un discorso su molti
piani di lettura e ci pongono di fronte alle ambiguità del linguaggio e
della vita. Ma per procedere in questo gioco, per cui ogni generazione
legge le opere letterarie in modo diverso, occorre essere mossi da un
profondo rispetto verso [...] l’intenzione del testo (Eco, 2002: 11)
2. DEFINIAMO LA LETTERATURA

Concludiamo con la definizione di Balboni per cui:


Insegnare «letteratura» significa insegnare a «leggere» queste
deviazioni, che rendono «letterario» un testo – anche se il fatto che
ci siano le caratteristiche formali non è sufficiente a fare un
«buon» testo. Il «valore» di un testo è dato anche dal suo tema, dal
suo contenuto, dalle idee, dalle emozioni che veicola [...] (2004:
30).
Lezione 3

2. DEFINIAMO LA LETTERATURA
2. DEFINIAMO LA LETTERATURA

Si apre, a questo punto, ancora un'altra questione: quella dell’


interpretazione del testo, su un piano non solo linguistico, ma
anche contenutistico. Un testo può essere pertanto recepito in
modo diverso da lettori diversi, i quali, a loro volta, possono
addirittura intendere qualcosa di ancora differente da ciò che
l'autore voleva comunicare.
2. DEFINIAMO LA LETTERATURA
Ai fini del nostro discorso, risulta interessante la citazione che l’autore
trae da Umberto Eco sulla lettura di un testo letterario:
«La lettura di opere letterarie ci obbliga ad un esercizio della fedeltà e
del rispetto nella libertà di interpretazione. C’è una pericolosa eresia
critica, tipica dei nostri giorni, per cui di un’opera letteraria si può fare
quello che si vuole [...]. Non è vero. Le opere letterarie ci invitano alla
libertà dell’interpr etazione, perché ci propongono un discorso su molti
piani di lettura e ci pongono di fronte alle ambiguità del linguaggio e
della vita. Ma per procedere in questo gioco, per cui ogni generazione
legge le opere letterarie in modo diverso, occorre essere mossi da un
profondo rispetto verso [...] l’intenzione del testo (Eco, 2002: 11)
2. DEFINIAMO LA LETTERATURA

Concludiamo con la definizione di Balboni per cui:


Insegnare «letteratura» significa insegnare a «leggere» queste
deviazioni, che rendono «letterario» un testo – anche se il fatto che
ci siano le caratteristiche formali non è sufficiente a fare un
«buon» testo. Il «valore» di un testo è dato anche dal suo tema, dal
suo contenuto, dalle idee, dalle emozioni che veicola [...] (2004:
30).
LEZIONE 3

2. ESERCITAZIONE
ESERCITAZIONE
L’esercitazione ha valore di approfondimento e autoverifica.
Lo studente è invitato a svolgere l’argomento proposto utilizzando
un massimo di 400 parole.
Il tempo previsto per il completamento dell’esercizio è di 30
minuti.
Una volta completata l'esercitazione, il docente rimane comunque
a disposizione per fornire un feedback allo studente, previo
upload dell'elaborato sul suo e-portfolio e relativo avviso al
docente dell'avvenuto caricamento.
ESERCITAZIONE

Lo studente, a conclusione di questa lezione, approfondisca –


attraverso una breve ricerca in rete – e illustri più nel dettaglio,
utilizzando un massimo di 400 parole, la serie di caratteristiche
formali che permettono ad una società di identificare un testo
come “letterario’’.

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