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UN NUOVO PARASSITA XILOFAGO E’ STATO RECENTEMENTE IMPORTATO DAL SUDAMERICA. LIMITATO PER ORA
AL CASERTANO, POTREBBE IN POCHI ANNI RAGGIUNGERE LA PIANURA PADANA DOVE, CONDIZIONI CLI-
MATICHE PERMETTENDO, POTREBBE CAUSARE DANNI GRAVISSIMI ALLA PIOPPICOLTURA E ALLE COLTIVAZIONI
ARBOREE.
Proprio nel momento in cui uno degli autori (G. DELLA BEFFA) era in richiesti dall’industria utilizzatrice non sono particolarmente eleva-
Argentina nell’ambito di un progetto di cooperazione tecnica inter- ti poiché la maggior parte del prodotto legnoso è ancora destinata
nazionale mirato ad affrontare il problema dei gravi danni causati agli imballaggi, non è difficile immaginare quale danno il parassita
in quel Paese da Platypus mutatus (=Platypus sulcatus) Chapuis, su potrebbe provocare in Italia, dove l’industria del compensato
“L’Informatore Agrario” (n. 48/2000) compariva un articolo a firma richiede tronchi di pioppo praticamente esenti da difetti. La situa-
di TREMBLAY et al. che segnalava la presenza dello stesso parassita in zione risulta complicata dal fatto che il parassita esibisce una vasta
Italia, nel Casertano, dove era stato probabilmente trasportato dal polifagia, ragion per cui non sono da escludere negli anni a venire
Sudamerica con materiale legnoso d’importazione (Figura 1). Nello danni non soltanto al pioppo ma anche ad altre colture arboree da
stesso articolo venivano anche segnalati gli ingenti danni già pro- legno, alle piante da frutto e alle alberate di parchi, viali e giardini.
curati ai pioppi della zona. Si era quindi nuovamente verificato, Fortunatamente questo scenario apocalittico è per ora soltanto un’i-
dopo gli eclatanti casi dell’Ifantria americana, della Corituca ciliata potesi, perché se è vero che P. mutatus è già presente sul territorio
e della Metcalfa pruinosa, l’ingresso nel vecchio continente di un italiano, sono ancora da verificare le sue possibilità di sopravviven-
temibile parassita americano, con esiti ancora difficilmente valuta- za negli ambienti e nei climi della Pianura Padana, dove si concen-
bili sull’economia dei Paesi di nuova introduzione. Infatti P. muta- tra il 70% della pioppicoltura italiana e la maggior parte delle pro-
tus potrebbe rappresentare, per molti aspetti della sua duzioni qualitativamente più elevate.
biologia, un vero e proprio flagello per le coltiva- In questo articolo vengono fornite informazioni sul paras-
zioni arboree europee. sita desunte dalla letteratura disponibile (in gran parte
I danni causati da P. mutatus erano già stati basata su studi realizzati in Argentina) o derivate
osservati anche dall’altro autore (G. dalle osservazioni condotte dagli autori durante i
ALLEGRO) in un viaggio di studio condotto loro brevi soggiorni sudamericani, nell’ottica di
in Argentina nel marzo 1990, in occasio- fornire un primo strumento utile a fronteggiare
ne della 35a riunione del Comitato P. mutatus nella sua probabile diffusione euro-
Esecutivo della Commissione pea dei prossimi anni.
Internazionale del Pioppo, organismo
FAO che organizza periodici meeting tra CENNI SISTEMATICI E DISTRIBUZIONE
gli studiosi e gli operatori in campo piop- P. mutatus è un coleottero appartenente alla fami-
picolo. Il parassita era indicato dai colleghi glia Platypodidae, che raggruppa circa 1500 spe-
argentini come l’insetto xilofago più perico- cie di origine prevalentemente tropicale. I
loso per la pioppicoltura del loro Paese, Platipodidi sono strettamente imparentati con gli
contro il quale non erano ancora stati tro- Figura 1 - Areale originario (cerchio Scolitidi, dai quali sono tuttavia agevolmente
vati mezzi di lotta pratici ed efficaci rosso grande) e di nuova introduzio- distinguibili per il corpo caratteristicamente
(ALLEGRO 1990). Se questa è la situazione in ne (cerchio rosso piccolo) di Platypus cilindrico, con la testa appena più stretta del pro-
Argentina, dove gli standard qualitativi mutatus Chapuis. torace, per gli occhi rotondi e per il primo seg-
mento dei tarsi molto più lungo dei tre seguen- CHIAVE ANALITICA anche casi di attacchi a piante sane e vigorose,
ti presi insieme (DUFFY 1953). Prima dell’intro- PER LA DETERMINAZIONE DELLE SPE- nel qual caso tuttavia la mortalità naturale del
duzione di P. mutatus, due sole specie erano CIE DEL GENERE PLATYPUS parassita risulta molto elevata. In Argentina P.
presenti in Italia, Platypus oxyurus Dufour PRESENTI IN ITALIA mutatus è stato osservato attaccare unicamente
1. Interstrie delle elitre carenate su tutta
(Figura 2A) e Platypus cylindrus (Fabr.) (Figura la loro lunghezza fino all’inizio della piante vive, ed è pertanto considerato un vero e
2B), il primo legato all’abete bianco e il secon- declività apicale, che è obliquamente proprio parassita primario (CERRILLO 1996).
do alle querce e ad altre latifoglie (POLLINI 1998). tronca e nel maschio è al più munita di Nel continente d’origine gli adulti di P. mutatus
Esse sono agevolmente distinguibili tra loro e da un corto processo sporgente. Specie sfarfallano nei mesi di novembre-dicembre
legate alle latifoglie
P. mutatus sulla base dei caratteri riportati nella >2 (corrispondenti al periodo tardo-primaverile
chiave analitica allegata. dell’emisfero boreale), con un leggero anticipo
L’areale originario di P. mutatus comprende • Interstrie delle elitre piane e lisce. Nel da parte dei maschi, che rapidamente si porta-
gran parte del Sudamerica: Venezuela, Perù, maschio le elitre sono munite di un lungo no su nuove piante preferendo quelle con dia-
prolungamento chitinoso che le fa appari-
Bolivia, Guyana Francese, Uruguay, Paraguay, re bifide all’estremità; nella femmina la metro del tronco superiore a 15 cm (SANTORO
Argentina e Brasile (SCHEDL 1972). declività è pressoché verticale. Colore 1965b). I maschi iniziano così lo scavo di una
bruno-rossiccio chiaro, appena imbrunito galleria che penetra radialmente nel tronco,
NOTE MORFOLOGICHE verso l’apice. Lunghezza 4,5-5 mm.
Legato all’abete bianco
portandosi poi in prossimità del foro d’ingresso
E BIOLOGICHE P. oxyurus in attesa di una femmina da fecondare, che
L’adulto di P. mutatus (Figura 3) presenta il carat- viene probabilmente attratta mediante l’emis-
teristico corpo cilindrico dei Platipodidi, ed è 2. Dimensioni maggiori (lunghezza 7,5-9 sione di un feromone sessuale. Dopo la copula,
lungo circa 7,5 mm (maschi) fino a 8-9 mm mm). Superiormente di colore bruno- la coppia prolunga la galleria iniziale deviando
piceo uniforme
(femmine). Il colore è superiormente bruno P. mutatus dalla direzione radiale e proseguendo in modo
scuro, con parte ventrale nera nei maschi e irregolare e tortuoso lungo un piano normale
castana nelle femmine. Da queste ultime i • Dimensioni minori (lunghezza 4,5-5,5 all’asse del tronco (TREMBLAY et al. 2000). Le
maschi si distinguono, oltre che per le dimen- mm). Superiormente di colore bruno- uova vengono deposte in brevi diverticoli delle
rossiccio con il pronoto sovente più
sioni e la colorazione ventrale del corpo, per il chiaro delle elitre gallerie principali, nella zona più interna dello
fatto di possedere alcune interstrie delle elitre P. cylindrus scavo. Circa due mesi dopo la comparsa del
(in genere 4 per lato) prolungate in piccole cal- foro di penetrazione dell’adulto, viene espulsa
losità all’inizio del declivio apicale, ed anche all’esterno la prima rosura larvale, che è di
A
per due processi odontoidi laterali al termine aspetto farinoso, bruno rossiccia, facilmente
della declività. Gli adulti sono alati e possono distinguibile da quella prodotta dagli adulti
diffondere l’infestazione volando, anche se non nella fase iniziale di colonizzazione, che è chia-
sembrano allontanarsi troppo dal luogo dello ra, formata da particelle grossolane delle dimen-
sfarfallamento. sioni di 2-3 mm (Figura 4). Nell’intrico delle gal-
Le larve, che attraversano cinque stadi di svi- lerie prodotte da ogni singola coppia di adulti,
luppo prima dell’impupamento, sono apode, di tutte comunicanti con l’esterno attraverso un
colore chiaro (tranne il capo che è bruno) e rag- unico foro (quello di entrata del maschio), pos-
giungono una lunghezza massima di 9-11 mm sono svilupparsi alcune centinaia di larve,
(SANTORO 1965a). Le uova sono lucide, ellitti- anche se il numero medio di adulti sfarfallati da
che e misurano circa 1 mm. un singolo foro è di circa 40 secondo ricerche in
P. mutatus condivide con gli altri esponenti atto presso presso l’I.N.T.A. (Instituto Nacional
della famiglia Platypodidae (e con alcuni grup- de Tecnologia Agropecuaria) di Neuquén, in
pi di Scolitidi) una peculiare strategia alimenta- B Patagonia. Nonostante le infestazioni siano
re: gli adulti che colonizzano un nuovo albero distribuite sulle piante senza una particolare
portano infatti con sé in speciali strutture del relazione con il loro stato fitosanitario (CERRILLO
corpo (micetangi) le spore di alcuni funghi (in 1996; TREMBLAY 2000), occorre considerare che
passato collettivamente battezzati con il nome il 90-95% degli attacchi rimane senza esito,
di “ambrosia”). Questi funghi si sviluppano probabilmente in relazione ad una elevata mor-
sulle pareti delle gallerie scavate nel legno dagli talità naturale cui non deve essere estranea la
adulti e rappresentano il cibo principale delle capacità di reazione delle piante vigorose allo
larve, che tuttavia nella loro ultima età sembra- sviluppo del micelio fungino. Sfortunatamente
no nutrirsi anche di legno, per cui si deve più non sono noti efficaci nemici naturali di P.
correttamente parlare di comportamento xilo- mutatus nel suo continente d’origine. Il periodo
micetofago (SANTORO 1965a). Per questa singo- freddo viene affrontato dall’insetto principal-
lare simbiosi tra fungo e insetto, i Platipodidi mente allo stato larvale, con mortalità significa-
(insieme ad alcuni Scolitidi) sono anche noti tive qualora all’interno del cilindro legnoso ven-
con il nome di “coleotteri dell’ambrosia”. Di gano raggiunte temperature inferiori al punto di
Figura 2A - Adulto maschio di
solito questi insetti prediligono alberi già depe- Platypus oxyurus Du four (da congelamento (SANTORO 1963). Nello stesso
rienti o tagliati da poco, che probabilmente BALACHOWSKY 1949). Figura 2B - lavoro l’autore ipotizza problemi di sopravvi-
offrono le migliori condizioni di sviluppo ai Adulto maschio di Platypus venza per la specie nelle località in cui la tem-
funghi simbionti, ma non sono da escludere cylindrus Fabr. (da DUFFY 1953). peratura media dei mesi più freddi sia inferiore