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Balena

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Balena (disambigua).

Balena in emersione
Il termine balena definisce, in senso lato, qualsiasi cetaceo di taglia gigantesca
(capodoglio, balenottera, megattera e balenide). Il termine è usato in questo senso
in espressioni come "caccia alla balena", "canto delle balene", "protezione delle
balene". Esso deriva dal latino bālaena, bāllaena o bālēna (dal greco antico:
φάλαινα, phálaina o φάλη, phálē dalla stessa radice indoeuropea del tedesco Wal,
dell'inglese whale e dello svedese val[1]).

Indice
1 Comportamento
2 Riproduzione
3 Filogenesi
4 Numeri
5 Balene ed esseri umani
5.1 Conservazione
5.2 Caccia alla balena
5.3 Reti da pesca
5.4 Sonar e test sismici
6 Cultura di massa
6.1 Miti e leggende
6.1.1 Bibbia
6.1.2 Luciano di Samosata
6.1.3 Within Piscator
6.2 Narrativa
6.2.1 Moby Dick
6.3 Cinema
7 Note
8 Voci correlate
9 Altri progetti
10 Collegamenti esterni
Comportamento
A causa del loro habitat, le balene sono "respiratrici coscienti": devono decidere
quando respirare. Riguardo al sonno, tutti i mammiferi dormono e così fanno anche
le balene, con l'unica differenza che non possono cadere in stato di incoscienza
per periodi troppo lunghi, proprio perché devono essere coscienti per poter
respirare. La soluzione a questo problema è ottenuta facendo sì che dorma solo un
emisfero per volta del loro cervello. Così le balene non sono mai completamente
addormentate ma possono comunque riposare secondo i loro bisogni. I cetacei dormono
circa 8 ore al giorno.

Sulla sommità del dorso si può riconoscere un foro denominato sfiatatoio che viene
utilizzato dal mammifero per espellere i residui idrici e mucosi presenti
nell'apparato respiratorio.

Riproduzione
Le femmine di balena danno alla luce normalmente un solo cucciolo lungo dai 5 ai 7
m. Sono dei placentati. Nella maggior parte delle balene la maturità riproduttiva
arriva tardi, tipicamente a sette-dieci anni. Questa strategia fornisce a ogni
nuovo nato un'alta percentuale di sopravvivenza.

Al parto il piccolo nasce facendo uscire prima la coda, in modo da minimizzare il


rischio di affogare. Le madri delle balene nutrono i giovani in modo attivo,
spruzzando il latte grasso nelle loro bocche.

Filogenesi
Le balene sono discendenti dei mammiferi che vivevano sulla terraferma. I loro
antenati hanno iniziato ad adattarsi alla vita acquatica approssimativamente 50
milioni di anni fa. Una recente scoperta (2009: la notizia è stata pubblicata dalla
rivista statunitense online PLosOne, Public Library of Science) conferma l'ipotesi
che i più antichi antenati dei cetacei attuali avevano origini terrestri: le balene
venivano a terra per partorire.

Numeri
La balenottera azzurra (balaenoptera musculus) è il più grande tra i cetacei
viventi, le sue dimensioni arrivano a 33 metri di lunghezza per 160 tonnellate di
peso, l'equivalente di 28-30 elefanti africani adulti.[2]

Balene ed esseri umani


Conservazione
La maggior parte delle specie di grandi balene è a rischio di estinzione a causa
della caccia a cui sono sottoposte.

Caccia alla balena


Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Caccia alla
balena.
Durante i secoli, le grandi balene sono state cacciate per l'olio, la carne, i
fanoni e l'ambra grigia. Fino alla metà del ventesimo secolo, la caccia alla balena
ha condotto molte popolazioni di balene alla quasi estinzione. La commissione
internazionale di caccia alla balena ha introdotto una moratoria sulla caccia alla
balena nel 1986. Per vari motivi alcune eccezioni a questa moratoria esistono; le
nazioni che nonostante i limiti imposti dalla Commissione internazionale per la
caccia alle balene praticano la caccia sono: la Norvegia, l'Islanda e il Giappone.
Oltre a queste ci sono anche le comunità aborigene della Siberia, dell'Alaska e del
Canada del Nord, perché la caccia alla balena fa parte della loro tradizione
culturale e un mezzo di sostentamento primario della popolazione. Il 21 dicembre
2007 il Giappone rinuncia alla caccia alle specie a rischio di estinzione, tuttavia
non abolendola del tutto.[3]

Il 1 luglio 2019 la caccia alle balene per scopi commerciali viene nuovamente
legalizzata, dopo il ritiro del Paese nipponico dalla Commissione internazionale
per la caccia alle balene, avvenuto nel 2018.[4]

Reti da pesca
Parecchie specie di piccole balene restano impigliate nelle reti dei pescatori
durante le fasi di pesca, questa situazione può impedire alle balene di risalire in
superficie a respirare e le condanna ad una morte per annegamento. Questo capita
specialmente durante la pesca del tonno nell'Oceano Pacifico dove ogni anno
migliaia di delfini muoiono annegati. In vari paesi le piccole balene sono
ricercate come fonte alimentare pregiata, per l'olio o per la carne da usare come
esca.

Sonar e test sismici


Gli ecologi lungamente hanno sostenuto che alcuni cetacei, comprese le balene, sono
messi in pericolo dai sonar usati nei mezzi navali più moderni.

Nel 2003 scienziati britannici e spagnoli hanno suggerito con vari articoli
pubblicati sulla rivista Nature che i sonar possono causare spiaggiamenti e causare
embolie gassose.[5] Gli spiaggiamenti di balene sono diffusi tra varie specie
(maggiormente tra quelle che usano un sistema di ecolocazione). Per studiare il
fenomeno, sono state prese in considerazione tutte le registrazioni di
spiaggiamenti degli ultimi 1.000 anni riportate in scritti religiosi e nelle
indagini scientifiche per cercare di valutare l'incidenza dei sonar in questo
fenomeno.

A seguito di un crescente interesse pubblico, l'ordinamento giudiziario degli Stati


Uniti ha ordinato al reparto della difesa degli Stati Uniti di limitare
rigorosamente l'uso del sonar a bassa frequenza durante i periodi di pace.
Tentativi per ottenere simili risultati sulle navi inglesi, effettuati in Gran
Bretagna dalle società per la conservazione delle balene e dei delfini, non hanno
per ora ottenuto esiti positivi. Il Parlamento europeo d'altra parte ha chiesto ai
membri dell'UE di limitare l'uso di sistemi sonar di una certa potenza fino a
quando non si saranno fatti studi sugli impatti ambientali di tali tecnologie.[6]

Inoltre i conservazionisti sono preoccupati anche che i test sismici usati per
rilevare giacimenti di petrolio e di gas sottomarini possono danneggiare le
capacità di ecolocazione e di udito delle balene. Suggeriscono anche che le
modifiche, ai campi magnetici naturali, causate dai test possono essere a loro
volta responsabili degli spiaggiamenti.[7]

Cultura di massa
Miti e leggende
Bibbia
La Bibbia sembra accennare alle balene per cinque volte:

«e Dio creò le grandi balene (mostri marini)»

(Genesi 1:21)
«Son io forse il mare oppure una balena (mostro marino), perché tu mi metta accanto
una guardia?»

(Giobbe 7:12)
«tu sei come un giovane leone delle nazioni, e tu sei come una balena nel mare»

(Ezechiele 32:2)
«Ma il Signore dispose che una grossa balena (pesce) inghiottisse Giona; Giona
restò nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. Dal ventre della balena (pesce)
Giona pregò il Signore suo Dio e disse»

(Giona 2:1-3)
«per come Giona erano tre giorni e tre notti nella pancia della balena; così il
figlio dell'uomo sarà di tre giorni e tre notti nel cuore della terra»

(Matteo 12:40)
Tutte queste citazioni sono desunte dalla versione protestante di re Giacomo che
traduce con "balena" il termine greco κῆτος. Nei testi biblici, tuttavia, non c'è
evidenza che questi animali del mare fossero effettivamente balene, tant'è vero che
il termine ebraico, per esempio nel libro di Giona, è dag gadòl (‫)דג גדול‬,[8]
letteralmente "grande pesce".[9]

Luciano di Samosata
Nel romanzo fantascientifico di Luciano di Samosata, Storia Vera, l'autore e il
gruppo di compagni è inghiottito, nel libro II, da un κῆτος, cioè un cetaceo, una
balena. I personaggi possono vivere per alcuni mesi nel corpo della balena
nutrendosi dei pesci e degli uccelli che entrano nel corpo del cetaceo, costruendo
abitazioni sui sedimenti che si trovano nell'enorme corpo della bestia.

Within Piscator
Il pometto in latino medievale Within Piscator, risalente al X secolo e attribuito
a Letaldo di Micy, narra la storia di un pescatore di Rochester che durante una
battuta di pesca viene ingoiato da una balena e rimane nel suo ventre per diverso
tempo prima di riuscire a fuggirne.

Narrativa
Moby Dick
La caccia delle balene è l'argomento di uno dei classici della letteratura
americana, Moby-Dick di Herman Melville, ove Ismaele, il narratore, dedica una
digressione alla cetologia (capitolo XXXII). In continuità con il racconto biblico
ed in accordo con l'opinione conservatrice dei marinai di Nantucket, egli
preferisce definire la balena come "un pesce sputante con una coda orizzontale",
[10] pur dimostrando di conoscere gli studi di Linneo che, da più di ottant'anni,
classificavano i cetacei tra i mammiferi.

Cinema
Nella versione di Walt Disney del romanzo per ragazzi Pinocchio di Carlo Collodi il
burattino protagonista della storia viene ingoiato da una balena, che nella
versione originale porta il nome di Monstro. Va però notato che nel romanzo
originale Pinocchio finisce nella pancia di un pescecane, un gigantesco pesce
mostruoso.

Note
^ Balena, su etimo.it, Francesco Bonomi. URL consultato il 28 novembre 2015.
^ International Mediterranean Sea Cetacean Sanctuary
^ ansa.it
^ Giappone, si riapre la controversa caccia alle balene dopo 30 anni di
interruzione, su Repubblica.it, 1º luglio 2019. URL consultato il 2 luglio 2019.
^ bbc.co.uk
^ businesswire.com, su home.businesswire.com. URL consultato il 22 ottobre 2007
(archiviato dall'url originale il 25 agosto 2007).
^ Lindy Weilgart, Test sismici e l'impatto di suoni ad intensità molto elevate
sulle balene (PDF)[collegamento interrotto], Dipartimento di Biologia Dalhouise
University.
^ Ancien Testament interlinéaire hébreu-français, texte de la Biblia Hebraica
Stuttgartensia, Alliance Biblique Universelle - Société Biblique Française 2007,
ISBN 978-2-85300-710-8, Giona 2.1 e seg.; pag. 1902
^ Giona/Ionà, Erri de Luca, Feltrinelli, 1995, ISBN 88-07-82122-2, p. 29
^ Herman Melville, Moby-Dick [1], Penguin Classics, 2003, ISBN 0-14-243724-7, Cap.
32, p. 145-157

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