Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
La prova
Estrattore contro centrifuga
La parola al laboratorio
Bambini
Termometri frontali
8 modelli a confronto
L’inchiesta
Dove va a finire la plastica
che buttiamo nella differenziata
Test su 16 legumi
in lattina, scatola e vetro
E in uno degli alimenti
più salutari per la nostra
dieta abbiamo trovato
il pericoloso erbicida,
pesticidi vietati in Italia
e bisfenolo A
Ecco i prodotti puliti e sani
p.i. 30 ottobre 2020
A occhi aperti
di Riccardo Quintili
novembre 2020 | |3
dispenserstudio.it
Il mese di Vauro
novembre 2020 | |5
Sommario
Vicedirettore
12 Il Test del mese - Ceci e fagioli, mai a scatola chiusa
Abbiamo portato in laboratorio 16 confezioni a caccia di glifosato,
pesticidi vietati, bisfenolo A... e le sorprese non sono mancate
Enrico Cinotti
enrico.cinotti@ilsalvagente.it
di Lorenzo Misuraca
Redazione
Valentina Corvino
valentina.corvino@ilsalvagente.it
Lorenzo Misuraca
lorenzo.misuraca@ilsalvagente.it
Hanno collaborato
Dario Vista
Roberto Quintavalle
Silvia Biasotto
Adriana Picarella
ChiaraAffronte
Francesco De Augustinis
Daniela Molina
Paolo Onesti
Patrizia Pallara
Frank Merenda
Maurizio Bongioanni
Alberto Ritieni
Martino Ragusa
Grafica
Valentina De Pietro
valentina.depietro@editorialenovanta.it
Monica Di Brigida 30 Pasta fresca, facile a dirsi 46 Covid, il filo che lega i contagi
photoeditor@editorialenovanta.it
ma non è sempre domenica nei macelli e i fanghi tossici
Progetto grafico: Alessio Melandri Sfoglia o ripiena, la qualità Uno studio italiano mette in
EditorialeNovanta srl
dipende dal grano scelto evidenza come l’ammoniaca,
Società Unipersonale e dagli additivi impiegati usata nei fertilizzanti e nei centri
c.f. 12865661008
Via Ludovico di Savoia 2/B di Dario Vista di lavorazione delle carni, possa
00185 - Roma essere un veicolo del virus
tel. 06 91501100
info@editorialenovanta.it 35 La prova: meglio un estratto di Enrico Cinotti
Amministratore unico: oppure una centrifuga?
Matteo Fago
Il metodo migliore per mantenere 52 Mondo Italia
Marketing e pubblicità più vitamine. Le nostre analisi Notizie utili dall’estero e non solo
Lorenzo Canti
Fiamma Franceschilli nel centro del Gruppo Maurizi a cura di Adriana Picarella
Mauro Mattei di Roberto Quintavalle
Roberta Parente
Alessandro Reale
tel. 06 91501263
pubblicita@ilsalvagente.it
40 Misuriamo la febbre
ai termometri a infrarossi
Stampa A confronto 8 modelli
Arti grafiche Boccia spa
Via Tiberio Claudio Felice, 7 “a pistola” ma sulla loro
84131 - Salerno precisione restano tanti dubbi
Coordinatore editoriale esterno:
Alberto Isaia - albertoisaia@gmail.com di Silvia Biasotto
Distribuzione
SO.DI.P. spa “Angelo Patuzzi”
Via Bettola, 18
20092 - Cinisello Balsamo (MI)
6| | novembre 2020
Diritti
56 Sulla loro pelle
Il lato oscuro della moda
Milioni di lavoratori del tessile
hanno perso il salario nei mesi
di pandemia. E sono le donne a
pagare il prezzo più alto.
Le responsabilità delle griffe
di Chiara Affronte
Scelte
88 Plastica a fine ciclo
Ecco dove va a finire
La gran parte di quella
differenziata va in discarica
o in inceneritore. Il nostro viaggio
per capire cosa non va e come
i produttori scaricano
la responsabilità sui consumatori
di Maurizio Bongioanni
96 Miti Alimentari
I cibi alleati contro i mali di stagione
a cura di Alberto Ritieni
98 Ricette
nati
a cura di Martino Ragusa bili per gli abbo ssono
Articoli ascolta Sa lvagente, gli abbonati po
ap p de l
Attraverso la re la lettura
es to si m bolo per ascolta a
cliccare su qu ac, invece, li trov
rv iz i. Ch i si co llega da pc o M do po il lo gin
dei se lezionabili
ll’area ris er va ta abbonati, se
ne
novembre 2020 | |7
Comunità
Bonifico bancario
Credem
IT18M0303203204010000005056 L’insalata sfusa deve avere che non presenta difetti, I o II).
Intestato a: il cartellino con il prezzo al chilo?
EditorialeNovanta Srl
Società Unipersonale Caro Salvagente,
Via Ludovico di Savoia, 2B è obbligatorio nei supermercati Abbonamenti in palestra
00185 - Roma esporre il prezzo al chilo dell’insalata la clausola “antilockdown”
Specificare la causale lattuga fresca venduta sfusa?
“Abbonamento a il Salvagente” Carlo Bastianelli Caro Salvagente,
e l’indirizzo dell’abbonato il mio abbonamento in palestra è in
Caro Carlo, scadenza. Per il lockdown mi hanno
Su www.ilsalvagente.it sì, il prezzo al chilo deve essere sempre riconosciuto un voucher da scalare dal
è possibile abbonarsi esposto sul cartellino di frutta e ver- nuovo abbonamento, ma mi hanno
anche senza carta di credito dura fresche vendute sfuse. È un ob- chiesto di firmare un foglio nel quale
bligo di legge, così come la denomina- dichiaro che in caso di un nuovo lock-
Per gli abbonati zione di vendita e la varietà (Insalata down non avrò nulla a pretendere per
lattuga, tanto per rimanere nell’esem- l’eventuale periodo di inattività della
pio che lei cita); il paese di origine e la palestra. È legale?
categoria merceologica (extra, quella L.M.
abbonamenti@ilsalvagente.it
8| | novembre 2020
Le guide Salvagente
di questo mese
Il tuo abbonamento al Salvagente Numero 89 - novembre 2020
Covid, sicuri
che ci permettono di effettuare test di laboratorio sempre più precisi e di fare quel tipo di informazione pulita
in casa e al lavoro
ABBONAMENTO
TRIMESTRALE
richiesta legittima ma ci sono tutti gli €
14,50/3 MESI Cosa fare all’interno
elementi per configurare una pratica Caro Antonio, LA RIVISTA CARTACEA A CASA TUA OGNI MESE
....................................................................................................
L’ACCESSO ALLA RIVISTA IN FORMATO DIGITALE
....................................................................................................
delle mura domestiche
e cosa esigere quando
si è fuori per ridurre
commerciale scorretta. La spendibilità partiamo dalla manutenzione obbliga- GLI ARTICOLI LETTI PER TE IN FORMATO AUDIBLE
....................................................................................................
UN LIBRO “IL PIATTO NATURALE” DIRETTAMENTE A CASA TUA
....................................................................................................
i rischi del coronavirus
del voucher non può essere condizio- toria della caldaia. Se si aveva un con- ASSISTENZA TECNICA E COMMERCIALE A TUA DISPOSIZIONE
nata alla sottoscrizione di una dichia- tratto si può recedere semplicementeannuale ABBONAMENTO
25%
di sconto
utilizzando l’impianto di riscaldamen- UN LIBRO “IL PIATTO NATURALE” DIRETTAMENTE A CASA TUA
....................................................................................................
ASSISTENZA TECNICA E COMMERCIALE A TUA DISPOSIZIONE
a cura della redazione
to, può ovviamente chiedere anche la Per saperne di più vai su ilsalvagente.it/abbonamenti
chiarezza, cosa che non avviene nei “Superbonus al 110%” e non capisco
TRIMESTRALE
€
14,50/ 3 MESI
del mercato libero
Saikebon, sta nel non citare “prodotto se posso sostituire la mia vecchia LA RIVISTA CARTACEA A CASA TUA OGNI MESE
....................................................................................................
L’ACCESSO ALLA RIVISTA IN FORMATO DIGITALE
....................................................................................................
cucinato” ma semplicemente la pro- pompa di calore (11 kW) che in 7 GLI ARTICOLI LETTI PER TE IN FORMATO AUDIBLE
....................................................................................................
UN LIBRO “IL PIATTO NATURALE” DIRETTAMENTE A CASA TUA
quindi il consumatore dovrebbe farsi i nuova generazione. Nel caso, come annuale
ABBONAMENTO
25%
E come evitare
brutte sorprese?
Come leggere la bolletta?
calcoli da solo. Sempre che si districhi “trainato”, vorrei sostituire gli infissi.
di sconto Un vademecum
€
45,00/ anno per risparmiare
Gianfranco Bergesio
GLI ARTICOLI LETTI PER TE IN FORMATO AUDIBLE
....................................................................................................
UN LIBRO “IL PIATTO NATURALE” DIRETTAMENTE A CASA TUA
....................................................................................................
ASSISTENZA TECNICA E COMMERCIALE A TUA DISPOSIZIONE
a cura di
Valentina Corvino
Per saperne di più vai su ilsalvagente.it/abbonamenti
Caro Gianfranco, oppure lascia un messaggio con i tuoi dati al per essere ricontattato
Posso “sospendere” la caldaia per i nuovi infissi possono essere Mercato libero
se non la utilizzo? eseguiti solo in abbinamento a uno senza sorprese
dei lavori indicati (cappotto termico
Caro Salvagente, o sostituzione della vecchia caldaia Una guida per capire quando
io e mia moglie abbiamo un fondo condominiale o domestica con una di conviene passare dal mercato
commerciale con impianto di riscal- quelle indicate). Esattamente il suo tutelato dell’elettricità alle of-
damento. Dato che lo affittiamo a un caso. Sempre a patto di realizzare in- ferte dei fornitori. Ma anche per
rivenditore di frutta e verdura, non terventi che migliorino di due classi la leggere e interpretare la bolletta
occorre l’impianto di riscaldamento. classe energetica dell’appartamento. e farsi un’idea precisa di quanto
si può davvero risparmiare.
Senza brutte sorprese.
novembre 2020 | |9
Il tuo abbonamento al Salvagente
è il tuo supporto contro
le truffe ai consumatori
Il Salvagente non riceve alcun tipo di sovvenzione da parte dello Stato,
né da parte di potenti gruppi societari. Vive e si alimenta grazie al supporto
dei suoi abbonati, che ci permettono di effettuare test di laboratorio
sempre più precisi e di fare quel tipo di informazione pulita che da sempre
ci contraddistingue
PREZZI FERMI
SU TUTTI I PRODOTTI
Anno 29 numero 10 mensile ottobre 2020 4,90 euro
ottobre 2020
A MARCHIO COOP.
Leader nei Test di laboratorio contro le Truffe ai consumatori
Burro
Carne
L’analisi: meglio il pollo rosa
Pollo
Inchiesta
Il prezzo della scienza
Scienza
burro italiano
LA RIVISTA A CASA TUA OGNI MESE valore 58,80 € Le guide
COPIA DIGITALE SU TELEFONO O TABLET valore 58,80 € Salvagente
bonus
IL LIBRO “IL PIATTO NATURALE” RISERVATO AGLI ABBONATI non in vendita
ASCOLTA IL SALVAGENTE: GLI ARTICOLI LETTI PER TE valore 120 € novità
‘
INVECE DI 237,60 € a cura di Enrico Cinotti
c’e da fidarsi?
mo i prezzi fino al 30 settembre. A volte bloccare piano “consumatore esperto”
uò essere il modo migliore per ripartire. Noi di Coop LA RIVISTA A CASA TUA OGNI MESE valore 58,80 €
COPIA DIGITALE SU TELEFONO O TABLET valore 58,80 €
PREZZI
prezzi di oltre 2000 prodotti industriali a marchio Coop. FERMI IL LIBRO “IL PIATTO NATURALE” RISERVATO AGLI ABBONATI non in vendita
bonus Quando, come e per quali cibi
è obbligatoria l’indicazione
o concreto per tutelare la spesa dei nostri soci e clienti. ASCOLTA IL SALVAGENTE: GLI ARTICOLI LETTI PER TE valore 120 € novità
2 NUOVE GUIDE ANTI-TRUFFA OGNI MESE valore 117,60 €
dell’origine in etichetta.
Le leggi italiane, la normativa
comunitaria e le novità
ARCHIVIO STORICO DIGITALE - 63 NUMERI valore 285,50 € novità (non sempre positive)
“QUESTION TIME” A TU PER TU CON LA REDAZIONE imposte da Bruxelles
IN DIRETTA VIDEO RISERVATA valore 240 € novità
UNA BUONA SPESA PUÒ CAMBIARE IL MONDO Abbiamo portato in laboratorio 15 panetti, tra i più venduti in Italia,
99 € 1 anno
p.i. 25 settembre 2020
INVECE DI 880,70 €
per scoprire qualità, igiene e difetti nascosti ai consumatori Anno 29 numero 2 mensile febbraio 2020 4,50 euro
febbraio 2020
Ecco chi “scivola” nelle prove e chi invece convince per pulizia e sapore
Surgelati
Le analisi su 10 pesci:
Pesce surgelato
la qualità convince
Bambini
Dentifrici bambini
Ombre
sul latte
Antinfiammatori,
cortisonici e antibiotici
È il risultato del test su 21 campioni
di latte fresco e Uht
che svela un rischio finora ignorato
p.i. 24 gennaio 2020
18/09/20 16:02
COOP_A4_CarrelloCampagna_21x28,5cm_Salva_trac.indd 1 25/11/19 17:38
Copertina_stesa_FEBBRAIO.indd 2-3 15/01/20 14:59
ilsalvagente.it
ABBONAMENTO
TRIMESTRALE
€
14,50/3 MESI
LA RIVISTA CARTACEA A CASA TUA OGNI MESE
....................................................................................................
L’ACCESSO ALLA RIVISTA IN FORMATO DIGITALE
....................................................................................................
GLI ARTICOLI LETTI PER TE IN FORMATO AUDIBLE
....................................................................................................
UN LIBRO “IL PIATTO NATURALE” DIRETTAMENTE A CASA TUA
....................................................................................................
ASSISTENZA TECNICA E COMMERCIALE A TUA DISPOSIZIONE
ABBONAMENTO
annuale 25%
di sconto
€
45,00/anno
LA RIVISTA CARTACEA A CASA TUA OGNI MESE
....................................................................................................
L’ACCESSO ALLA RIVISTA IN FORMATO DIGITALE
....................................................................................................
GLI ARTICOLI LETTI PER TE IN FORMATO AUDIBLE
....................................................................................................
UN LIBRO “IL PIATTO NATURALE” DIRETTAMENTE A CASA TUA
....................................................................................................
ASSISTENZA TECNICA E COMMERCIALE A TUA DISPOSIZIONE
Fagioli
atola
mai a sc
Il consumo dei legumi pronti ha soppiantato in molte case italiane l’abitudine
di utilizzare quelli secchi. Ma possiamo fidarci? Abbiamo portato in laboratorio
16 confezioni: glifosato, pesticidi vietati, bisfenolo... le sorprese non mancano
di Lorenzo Misuraca
L’
autunno è arrivato in Italia con
pioggie e abbassamento di tem-
perature in tutto il paese. Qua-
si un’anticipazione dell’inverno
che spinge ad adeguare anche le
abitudini alimentari alla nuova
stagione. E come è noto, i legumi
sono tra gli ingredienti principali di zuppe, primi
e contorni nei mesi più freddi. Ma se una volta la
preparazione più comune consisteva nel metterli
in ammollo la sera prima e dopo una sciacquata
buttarli in pentola, adesso, con la vita frenetica
che accompagna la maggior parte delle famiglie
italiane, la soluzione più pratica che stravince in
cucina è quella dei legumi precotti e conserva-
ti in scatola. Fagioli, ceci, piselli e lenticchie, su
tutti: che sia una lattina o un barattolo di vetro,
aprire e versare è la cosa più semplice che ci sia.
Ma siamo sicuri che a fronte di questa facilità
d’uso, non rischiamo qualcosa in termini di si-
curezza alimentare?
I legumi in scatola sono fatti per restare mesi,
se non anni, in una soluzione di acqua, sale, e
spesso conservanti, dentro latte di metallo (o di
vetro o in brick). Come influisce questa lunga
“sosta” sul prodotto finale? E, ancora, da qua-
© Fotofermer/iStock (2)
12 | | novembre 2020
e ceci
chiusa
farmaci, metalli pesanti, micotossine e altre so-
stanze pericolose per la salute come il bisfenolo
A. Cirio, Conad, Esselunga, Coop, Valfrutta,
Heinz, Bonduelle, Delizie del campo (Eurospin)
e Campo largo (Lidl), i brand che sono finiti sot-
to la nostra lente d’ingrandimento, tra 7 lotti di
ceci e 9 di fagioli borlotti.
In 6 prodotti abbiamo trovato tracce di 5 fito-
farmaci tra cui il glifosato. Nessuno dei prodotti
ha riportato residui di sostanze chimiche oltre
i livelli consentiti dalla legge, ma almeno un
paio di casi hanno suscitato perplessità. Si tratta
di quelli in cui abbiamo trovato i pesticidi
cyproconazole e 2,4-D, sostanze vietate
nelle colture di legumi nel nostro paese.
Il fatto che siano presenti in tracce,
seppur contenute, potrebbe essere
dovuto a contaminazione del ter-
reno, a deriva da colture vicine
in cui sono permessi, a utilizzo
improprio del prodotto chi-
mico. O ancora a importa-
zione da paesi in cui sono
consentiti.
Il nostro test, in quest’ulti-
mo caso, mette in evidenza
la lampante contraddizione
della legislazione europea:
un consumatore italiano può prima è coltivata nel nostro paese,
mangiare dei fagioli in sca- all’interno dell’Ue, o in paesi extraeuropei.
tola lavorati con un pesticida Decisamente poco, se si considera che la diffe-
vietato in Italia, ma consentito in Europa. E per renza per il consumatore sta nel sapere se quel
di più, senza avere idea di dove quei fagioli si- prodotto è stato innaffiato da pesticidi conside-
ano stati coltivati. Al contrario di altri prodotti rati potenziali cancerogeni o no.
alimentari, come l’olio o la carne, infatti, i pro- Anche la presenza in un campione di bisfenolo
duttori di legumi non sono tenuti a indicare A - sui 6 testati in lattina - non è un buon segno.
l’origine della materia prima nella confezione, Nonostante sia pienamente nei limiti di legge,
a meno che non facciano volontariamente rife- questo interferente endocrino è sconsigliato
rimento a un’area geografica sulla confezione. dall’Unione europea come sostanza da utilizzare
Se ad esempio si fa riferimento all’Italia, tra gli per le confezioni alimentari, nonché vietato per
ingredienti deve essere specificato se la materia la cosmesi.
novembre 2020 | | 13
Il test del mese
10 8,5
Altri ingredienti:
Acqua, sale Altri ingredienti:
Micotossine: Ottime Acqua, sale
Glifosato mg/kg: No Micotossine: Ottime
Metalli pesanti: Ottimi Glifosato mg/kg: No
Altri pesticidi mg/kg: No Metalli pesanti: Ottimi
Prezzo euro/kg: 2,40 Bisfenolo A mg/kg: No Prezzo euro/kg: 0,90 Altri pesticidi mg/Kg:
Prezzo al kg (sgocciolato): Prezzo al kg (sgocciolato): 2,4-D 0,009
3,70 1,50 Bisfenolo A mg/kg: No
Origine: Non dichiarata Origine: Non dichiarata
Legumi di partenza: Legumi di partenza:
Da secchi Da secchi
8,5 6
14 | | novembre 2020
Il test del mese
Altri ingredienti:
Acqua, sale Altri ingredienti:
Micotossine: Ottime Acqua, sale
Glifosato mg/kg: 0,276 Micotossine: Ottime
Metalli pesanti: Ottimi Glifosato mg/kg: 0,017
Altri pesticidi mg/kg: No Metalli pesanti: Ottimi
Prezzo euro/kg: 1,80 Bisfenolo A mg/kg: No Prezzo euro/kg: 0,90 Altri pesticidi mg/kg:
Prezzo al kg (sgocciolato): Prezzo al kg (sgocciolato): 2,4-D 0,012
2,80 1,50 Piperonyl
Origine: Non dichiarata Origine: Non dichiarata butoxide 0,022
Legumi di partenza: Legumi di partenza: Bisfenolo A mg/kg: No
Da secchi Da secchi
5 3
novembre 2020 | | 15
Il test del mese
10 8,5
9 8
16 | | novembre 2020
Il test del mese
7,5 6,9
6,9 6
novembre 2020 | | 17
Il test del mese
P
ur non avendo trovato in laboratorio piegata per questa produzione è l’Argentina
residui di fitofarmaci in quantità tali da dove è ammesso l’utilizzo del 2,4-D”. E an-
violare la legge, la presenza di molecole cora una volta, il prodotto risulta rispettare
non consentite per la coltivazione di legumi il Regolamento europeo che riporta un limite
in Italia, ci ha spinti a chiedere chiarimenti massimo di 2.4-D pari a 0,05 mg/kg per i le-
alle aziende interessate. In particolare, l’erbi- gumi importati.
cida 2,4-D, considerato potenziale cancero- Sui fagioli borlotti cotti a vapore della Bon-
geno dallo Iarc, è stato rintracciato nel lotto duelle, invece, i nostri test di laboratorio han-
analizzato dei ceci Delizie del sole, prodotti no trovato residui di cyproconazole, classifi-
per conto di Eurospin, nei ceci Campo largo, cato dalla Ue come cancerogeno di categoria
commercializzati dalla Lidl, e in quelli di Esse- 3 come prova limitata. L’azienda risponde al
lunga. Luca Burgazzoli, direttore marketing di Salvagente: “La molecola evidenziata è un fun-
Eurospin risponde alle sollecitazioni del Sal- gicida impiegato ed autorizzato su diverse col-
vagente: “Il prodotto da capitolato può avere ture di cereali, non sulla coltivazione del fagio-
quattro origini: Italia, Usa, Canada, Argentina lo. Il risultato (0,006 ppm) è inferiore al limite
in base ai periodi dell’anno. Difatti, come si di quantificazione che coincide con il limite di
evince dall’etichetta, noi non specificano alcu- contaminazione ambientale (0,01 pmm) ed è
na origine. In questo caso, il lotto di prodotto pertanto da considerare come ritrovamento di
da voi campionato non è di origine italiana”. tracce: le tracce possono essere dovute a effet-
A livello europeo, la normativa vigente fissa ti di deriva per trattamenti di colture adiacen-
un limite massimo residuo di 2,4-D pari a ti, quali cereali. Il lotto è quindi conforme alla
0,05 mg/kg per i legumi secchi, “pertanto - normativa europea in essere - conclude Bon-
scrive il direttore marketing di Eurospin - il duelle, aggiungendo che - il prodotto oggetto
valore da voi riscontrato pari a 0,012 sul pro- di analisi è coltivato in Ungheria”.
dotto reidratato, pur considerando un fattore Come appare evidente dalle risposte delle
di reidratazione pari a 2 portando quindi il aziende, qualcuno punta alla contaminazione
valore pari a 0,024 mg/kg sul prodotto sec- accidentale, qualcun altro al fatto che il fito-
co, risulta conforme e largamente al di sotto farmaco vietato in Italia è permesso entro cer-
del limite”. Eurospin fa presente che, come da ti limiti in altri paesi Ue, o addirittura extra-
database europeo, il principio attivo è autoriz- europei. E in effetti, è questo il punto debole
zato in Italia come erbicida. Ma, aggiungiamo legislativo su cui fanno perno i produttori e
noi, non lo è sulla coltura dei prodotti presi i distributori di legumi: poco importa se un
in esame. principio attivo potenzialmente cancerogeno
Anche Lidl risponde spiegandoci che “i ceci è vietato nelle coltivazioni italiane, quando è
non sono stati coltivati in Italia. Di conseguen- del tutto legale vendere fagioli o ceci che ne
za, la valutazione di conformità del prodotto portano tracce solo perché spruzzati in Cana-
deve essere effettuata considerando i limiti da, in Argentina o in Cina. Tanto il consuma-
previsti dalla regolamentazione europea”. tore non avrà modo di conoscere l’origine del
Medesima comunicazione da Esselunga che fa prodotto, a meno che non sia la stessa azienda
sapere che “l’origine della materia prima im- a volerlo.
18 | | novembre 2020
Il test del mese
© Qiu Haiying/Color China Photo/AP Images
Ma l’effetto cocktail
vale anche per le tracce
È vero che i fitofarmaci rilevati nei campioni analizzati sono in quantità
contenuta, ma un nuovo studio, a cui ha partecipato anche Fiorella Belpoggi
(Ramazzini) spiega come la somma può essere dannosa anche con dosi basse
L
e tracce di fitofarmaci trovate nelle con- si trovano comunemente negli alimenti venduti
fezioni di legumi mandate in laboratorio nella Ue possono avere effetti negativi sulla salu-
dal Salvagente sono sicuramente molto te anche quando ogni singolo pesticida è presen-
contenute. Secondo Roberto Pinton, segretario te a un livello considerato sicuro dalle autorità
di Assobio, “se sono sotto 0,01 mg/kg si tratta, di regolamentazione. A sostenerlo un nuovo stu-
secondo il ministero delle Politiche agricole, di dio curato da ricercatori di un team internazio-
contaminazioni accidentali tecnicamente inevi- nale con sede nel Regno Unito, in Italia, Francia
tabili, anche in caso di sostanze vietate per la e Paesi Bassi, tra cui Fiorella Belpoggi, direttrice
coltivazione di legumi”. Insomma, numeri così scientifica dell’Istituto Ramazzini di Bologna.
bassi da stare tranquilli? Per raggiungere questi risultati sono state uti-
Secondo gli organismi di controllo e regolamen- lizzate tecniche di analisi molecolare note come
tazione europea sì, ma a inizio ottobre è arrivata “omiche”, particolarmente approfondite, sep-
una nuova pesante conferma sulla pericolosità pur molto costose, in grado di rivelare effetti av-
dell’effetto cocktail dei fitofarmaci sull’organi- versi sulla salute che non appaiono nelle prove
smo umano, che potrebbe condizionare questo tossicologiche standard utilizzate per supporta-
giudizio. Le miscele di residui di pesticidi che re le autorizzazioni normative dei pesticidi.
novembre 2020 | | 19
Il test del mese
20 | | novembre 2020
Il test del mese
Lavorato a fresco?
Un’eccezione in Italia
Anche se i produttori non fanno nulla per renderlo evidente, la stragrande
maggioranza di legumi precotti consumato in Italia arriva essiccata dall’estero.
Ecco gli importatori più richiesti e le regioni che ancora producono
T
ra gli amanti dei legumi c’è anche chi com- to secco. La ragione è semplice: la produzione di
pra il prodotto precotto in scatola non legumi in Italia è insufficiente al fabbisogno del
tanto e non solo perché è più rapido da mercato interno, dunque è necessario importarli
cucinare del secco, ma anche perché ritiene di da fuori. Trasportarli e stoccarli sotto forma di
poter fare affidamento su un alimento più nu- granella per reidratarli solo al momento della
triente. Le immagini di fagioli fumanti, a volte lavorazione è decisamente più facile.
accompagnate da contadini curvi su meraviglio- L’Istituto di ricerca in campo agricolo Ismea
si campi coltivati, delle pubblicità e delle etichet- spiega: “Per quanto riguarda i legumi secchi,
te portano molti consumatori a pensare che il l’Italia dipende fortemente dalle importazio-
legume venga raccolto fresco, lavorato, cotto e ni dall’estero che coprono circa i tre quarti dei
immerso nell’acqua di governo per finire insca- consumi degli italiani. Le importazioni dai paesi
tolato sugli scaffali del supermercato. terzi all’Ue rappresentano il 90% delle impor-
In realtà, la stragrande maggioranza dei legumi tazioni complessive. Negli ultimi anni, le im-
precotti sono stati reidratati a partire da prodot- portazioni di legumi hanno superato le 300mila
tonnellate. Per quanto riguarda invece le espor-
tazioni di legumi dell’Italia, queste rappresenta-
no soltanto il 15% della produzione nazionale”.
Va detto che la produzione italiana è crollata del
90% a partire dagli anni 50 a causa della bassa
produttività per ettaro, rispetto alle coltivazio-
ni in altri stati, come Canada e Stati Uniti per
lenticchie e fagioli borlotti, Messico per i ceci,
Argentina per i fagioli cannellini, Turchia e altri
paesi del Medio Oriente e Cina.
La produzione italiana di legumi è prevalente-
mente localizzata al Sud e al Centro Italia, più
del 63% viene prodotto in Sicilia, Abruzzo, To-
scana, Marche e Puglia. Per singola tipologia di
legume, anche alcune regioni del Nord diventano
protagoniste, come la Lombardia l’Emilia-Ro-
magna per i piselli, e il Piemonte per i fagioli.
Questo non vuol dire che anche al supermercato
non si possa scegliere un prodotto interamente
italiano. Tra i nostri campioni, ad esempio, i ceci
Coop e i fagioli Valfrutta e Cirio lo sono. Ma è
bene sapere che in questi casi lo troverete scritto
ben leggibile nella parte frontale dell’etichetta,
così come se il prodotto è lavorato a partire da
fresco (come i fagioli borlotti Valfrutta, unici tra
i nostri 16 campioni).
novembre 2020 | | 21
Paese che vai, legume che trovi
Abituati a fare la spesa al supermercato, i consumatori tendono a pensare che scegliere tra i legumi significhi
prendere la confezione di piselli, ceci o fagioli. Al massimo, questi ultimi tra gli scaffali variano tra borlotti,
cannellini e bianchi di Spagna. In realtà il nostro paese conserva decine e decine di legumi ottimi e antichi.
Ecco, da Nord a Sud, una selezione di prodotti da trovare e provare, magari proprio nelle zone di coltivazione.
Cicerchia
Di colore giallastro è coltivata in centro Italia e ha forma irregolare. Ha pochi grassi e
un alto contenuto proteico e di fibre, oltre a calcio e fosforo. Contiene un aminoacido
chiamato Odap che può risultare tossico per l’organismo, ma solo in quantità molto alte
(un piatto di cicerchia ogni tanto non fa male). Il sapore è un misto tra fave e piselli.
Fagioli Cuneo
Roncoletta La produzione è riconosciuta con il marchio Igp. Striato di
La roncoletta è una varietà di pisello con forma rosa e rosso, sia la granella secca che il baccello ceroso sono
particolarmente incurvata del baccello che viene ricchi di polpa. Inoltre, la granella risulta particolarmente
coltivata nella zona di Labico, vicino Roma. Presenta dotata di ferro e proteine.
un odore vegetale e un sapore dolce e sapido. Ha Ottimo ingrediente per
una buona consistenza e tende a rimanere preparare minestroni,
integra dopo la cottura. In essendo un alimento
cucina si usa soprattutto calorico può essere
nella preparazione di consumato anche come
zuppe e creme. alternativa a pasta e pane.
Fava cottora dell’Amerino Cece di Cicerale
Originaria della zona di Orvieto, Cicerale è un paese nel salernitano, e
ha una buccia di color verde il cece tipico ha una forma rotonda e
giallognolo. Si può cucinare senza un colore giallo intenso con sfumature
prima decorticarla. Infatti la fava nocciola. Il sapore è intenso e a causa
si chiama cottora proprio perché del suo basso contenuto di umidità si
è facile e rapida da preparare. conserva per molto tempo. Il cece nero
Tradizionale è la “striscia con le è il “cugino” del presidio Slow Food,
fave” il piatto che si consuma il da cui differisce per colore e valori
giorno della macellazione del nutrizionali ricchi di vitamine e ferro.
maiale con il grasso suino sciolto
nella cottura. Lenticchia di Castelluccio di Norcia
Può avere diversi colori, verde, rosata, marroncina
o giallastra. Grazie al clima rigido in cui cresce (a
Lenticchie di Villalba 1.500 metri) è l’unico legume che non ha bisogno
In provincia di Caltanissetta si di essere trattato per la conservazione. Le sue
producono le lenticchie di Villalba, proteine, vitamine, fibre e sali minerali la rendono
verdi e di grandi dimensioni. ottima per una dieta ricca di ferro, potassio e
Rispetto alle lenticchie più comuni, fosforo e povera di grassi.
hanno tempo di cottura maggiore,
ma anche una migliore tenuta
allo sfaldamento. Secondo il Cnr Zecchetella (o fagiolo a formella)
di Bari la lenticchia di Villalba si Tra Acerra e Nola, in Campania, cresce la zecchetella, o fagiolo
caratterizza per un elevato tenore a formella, un legume a seme bianco con una caratteristica
di ferro e proteine e basso in forma a bottone e una piccola gobba. Il colore
fosforo e potassio. bianco tende all’avorio in quelli secchi. I tempi
di cottura sono ridotti e il suo sapore richiama
all’ortaggio fresco, dovuto alla concentrazione
di asparagina. Ideale per antipasti e insalate.
| novembre 2020
Il test del mese
D
ei legumi a livello popolare si sa media- do tanta carne e pochi vegetali e frutta, consu-
mente poco: producono aria nello stoma- miamo anche poca fibra. Quindi il nostro intesti-
co, e sono molto proteici. Ma quello di no ha una popolazione di batteri che deve essere
piselli, fagioli e simili è un mondo complesso per abituata.
cui i consigli e i miti da sfatare sono tanti. Come Come è meglio assumere ceci, fagioli e affini?
rivela la nostra intervista a Andrea Ghiselli, di- I legumi sarebbero ideali per qualsiasi tipo di pre-
rigente di ricerca presso Crea e presidente della parazione: possono essere un complemento del
Società italiana di scienza dell’alimentazione primo, come pasta e fagioli, ma anche del secon-
Professor Ghiselli, gli italiani tra carne e legumi, ten- do, come cozze e fagioli, baccalà con i ceci, forse
dono a scegliere la carne. giusto come dolce non vanno bene.
I legumi sono un gruppo di alimenti importan- I carboidrati dei legumi non sono una controindica-
tissimi, soppiantati nel tempo dalle proteine ani- zione per chi è a dieta?
mali, soprattutto carne, ma anche uova e pesce. Contrariamente alla carne, il fagiolo, i ceci, la len-
Noi consigliamo di erodere qualche porzione di ticchia, sono accompagnati da un po’ di amido,
carne, sostituendola con i legumi. In Italia, oggi questo è vero. Ma parlando di diete ipocaloriche,
nella nostra alimentazione stiamo consumando, la risposta dipende dalla quantità. Quella quota
tra carni rosse, bianche e conservate, più di una di carboidrati presente nei legumi è veramente
porzione al giorno, pari a 100 grammi. Di legumi poco significativa.
una a settimana, pochissimi. L’organismo assorbe meglio i legumi se mangiati se-
Quanti invece ne andrebbero mangiati? paratamente o insieme, come nelle zuppe?
Dovremmo seguire la regola del 3: 3 volte carne, È esattamente la stessa cosa, più ne mangiamo
3 pesce, 3 uova a settimana, 3 legumi, 3 formaggi. meglio è. Ben venga qualsiasi modalità di prepa-
Quali sono le caratteristiche nutrizionali dei legumi? razione.
Sono molto simili alla carne per apporto dei co- Non c’è una quantità di assunzione eccessiva nella
siddetti nutrienti specifici, cioè ferro e proteine. In dieta settimanale?
più hanno anche fibra e un po’ di amidi. Quindi No, sono protettivi nei confronti di patologie
a parità di proteine sono più calorici della carne. come diabete, ipertensione, malattie cardiovasco-
L’amido è un punto a favore dei legumi, dà ener- lari, cancro, in qualsiasi quantità vengano consu-
gia ed è facilmente digeribile. L’unico problema mate. Le faccio un esempio: è stata proposta nel
del legume, che si gradisce poco, è che in un inte- 2019, da una commissione di scienziati che ha
stino non abituato come il nostro, produce aria. lavorato per la rivista Lancet, una dieta ‘plane-
Perché? taria’ che è rispettosa al contempo della salute e
Perché i fos, i fosfo oligo saccaridi, fermentano, dell’ambiente.
dando un senso di gonfiore. E come sarebbe composta una dieta così benefica?
È vero che nei decenni questo inconveniente è stato Questa dieta comprende una quota di legumi sec-
limitato dall’industria che ha selezionato varietà che chi di 100 grammi tutti i giorni. Sono due porzio-
producono meno fermentazione nell’intestino? ni al giorno, quindi non ci sono davvero limiti in
È vero, però, c’è il fatto che abbiamo una flora questo senso.
batterica intestinale disabituata, perché mangian- Si può fare una differenza di tipo nutrizionale tra i
24 | | novembre 2020
© Antagain/iStock
diversi tipi di legumi che possiamo portare in tavola?condo piatto e non ha scuse per non mangiarlo.
Piselli e fave sono tra quei legumi che si compor- Convinzioni etiche a parte, lei consiglierebbe di sosti-
tano più come vegetali. Le fave hanno una quan- tuire interamente le proteine animali con quelle dei
tità di proteine molto bassa perché sono molto legumi?
ricche di acqua, più simile alla verdura. I piselli No, la varietà è importante in tutto. Stiamo con-
sono una via di mezzo. Quando parliamo di legu- sumando una quantità di carne esagerata, come
mi secchi, ci riferiamo essenzialmente a fagioli, fossimo grandi felini. Ma anche l’opposto è sba-
ceci e lenticchie. Poi certo c’è anche la cicerchia e gliato, perché la carne ha degli elementi assolu-
la soia, ovviamente. Questi si equivalgono e an- tamente di qualità superiore rispetto ai legumi.
che qui prevale il principio della varietà. Per esempio?
Ma piselli e fave hanno più fibra? Le proteine della carne sono molto migliori. Il
No, anche di fibra ne hanno di meno. ferro della carne è molto più assorbibile rispet-
C’è differenza tra prodotto in ba- to a quello dei legumi. Anzi, le
rattolo, surgelato o secco e i legu- proteine della carne aumentano
mi freschi? Dal punto di vista anche l’assorbimento del fer-
No, ed è bene chiarire che l’uni- nutrizionale, piselli ro vegetale che sarebbe di per
ca differenza che c’è tra quelli in sé poco assorbibile. La carne
scatola e quelli freschi, surgela-
e fave si comportano più tre volte a settimana non è in-
ti, o secchi, è il sale. Perché ov- come verdure che come dispensabile, perché si campa
viamente sono conservati sotto legumi, essendo acquosi anche senza, ma sarebbe scioc-
sale, che sta nell’acqua di gover- co rinunciarvi. Lo si può fare
no. A questo dobbiamo stare attenti. Però consi- in virtù di qualcosa di etico, contro la sofferenza
deriamo che possiamo sciacquare sotto l’acqua animale.
corrente e quindi gran parte del sale se ne va. E Qualche ultima raccomandazione?
vale la pena tenere presente che anche quando Cerchiamo di considerare i legumi non un con-
cuciniamo i legumi secchi o freschi che siano, torno, al contrario di come siamo abituati. Sono
comunque poi mettiamo il sale. Dobbiamo dire un secondo piatto o un complemento di un primo
al consumatore di stare attento perché quei fa- piatto. Altrimenti si finisce per mangiare troppo.
gioli sono ricchi di sale, però lo dobbiamo ras- Li dobbiamo consumare al posto della fettina,
sicurare al tempo stesso che sono un ottimo se- non aggiungerlo come fosse insalata.
novembre 2020 | | 25
Quelle difese naturali
che ci creano problemi
I legumi contengono anti-nutrizionali, molecole come l’acido fitico,
che ostacola l’assorbimento dei minerali. Noi le abbiamo trovate in quantità
ridotte, anche grazie alla scelta delle aziende di varietà selezionate ad hoc
Q
uando si valutano gli aspetti nutrizio- niversità Federico II di Napoli, spiega al Salva-
nali di un cibo, si tende a ragionare gente: “Fagioli, ceci, un po’ meno lenticchie e
per addizione: vitamine, proteine, sali piselli, posseggono sostanze che inibiscono la
minerali, e così via. Non molti sanno, digestione e la rendono in qualche maniera più
invece, che i prodotti della terra possono con- complicata”. Anche in questo caso, la natura
tenere anche molecole che “sottraggono” qual- è stata lungimirante, nel corso dell’evoluzione:
cosa al nostro organismo. Si chiamano fattori “La pianta si sta difendendo - continua Ritie-
anti-nutrizionali e i legumi rappresentano, tra i ni - se tu ti mangi il seme, lei non si riproduce.
vegetali, la categoria che più ne contiene. Quindi la natura ha pensato di inserire moleco-
Alberto Ritieni, professore ordinario di Chimi- le che mangiate creano problemi”. Per fattori
ca degli alimenti alla facoltà di Farmacia dell’U- antinutrizionali si intendono sostanze che, con
26 | | novembre 2020
Il test del mese
differenti meccanismi, influenzano la disponi- buli rossi del sangue - spiega Ritieni - e tra gli
bilità dei principi nutritivi degli alimenti cau- effetti fisiologici ci sono la disgregazione della
sando riduzione della digeribilità, inibizione mucosa intestinale, l’inattivazione degli enzimi
delle funzioni enzimatiche a livello intestinale, epiteliali intestinali, la riduzione dell’assorbi-
competizione a livello di assorbimento. mento dei nutrenti, l’aumento delle perdite di
Tra questi, l’acido fitico ha una forte attività proteine endogene, e disturbi circolatori”.
chelante verso minerali (li rende inassorbibi- Gli inibitori della proteasi, anch’essi presenti nei
li dall’organismo) come calcio, zinco, ferro e legumi, invece interagiscono con la tripsina e la
magnesio. “Tuttavia nei soggetti nei quali per chimotripsina bloccandone l’attività.
lungo tempo si ha una notevole ingestione di Con quali effetti? “Quando nell’intestino tenue
alimenti ricchi di fitati è stato osservato un il livello di attività di tripsina e chimotripsina si
adattamento” spiega Ritieni, che sottolinea riduce, il pancreas, tramite la colecistochinina,
come “i fitati diminuiscano anche la digeribili- aumenta le proprie secrezioni (anche di 3 o 4
tà proteica inibendo gli enzimi che degradano volte rispetto alla norma) divenendo ipertrofi-
le proteine, quali tripsina e pepsina. Anche l’a- co” spiega Ritieni.
milasi, enzima che degrada l’amido, può essere Tira le somme il professore della Federico II:
inibita dalla presenza di fitati”. “Visto il tipo di consumo che si fa oggi dei le-
Nella nostra tornata di analisi noi li abbiamo gumi, questi fattori non dovrebbero generare
quantificato tanto nei ceci che nei fagioli, tro- eccessiva preoccupazione, però se prendi un le-
vando valori compatibili con quelli che ci si gume con troppe di queste molecole anti-nutri-
aspettava, mai sopra la norma. zionali hai svantaggi che dovresti considerare.
L’acido fitico non è l’unico fattore anti-nutri- Potrebbero essere fenomeni digestivi rallentati,
zionale presente nei legumi, anche le lectine sviluppo di gas nell’intestino. Adesso fortuna-
vanno tenute sotto controllo. Si tratta di glico- tamente accade più raramente perché le azien-
proteine resistenti agli enzimi digestivi e nel fa- de hanno selezionato delle varietà dove questi
giolo raggiungono anche il 10% delle proteine aspetti sono più blandi”. E poi resta un punto
totali. “Si legano alle glicoproteine della muco- fondamentale: abituando l’organismo, aumen-
sa intestinale e molte di esse agglutinano i glo- tando il consumo, gli effetti diminuiscono.
novembre 2020 | | 27
Il test del mese
Sull’impatto ambientale
non c’è gara con la carne
La motivazione più comune che spinge a interrompere o ridurre il consumo
di proteine animali è quella etica. Ma anche sul versante della sostenibilità,
i legumi sono un alleato migliore rispetto ai prodotti degli allevamenti intensivi
S
ostituire la carne con i legumi nella pro- in prossimità di allevamenti intensivi potrebbe
pria dieta è una scelta che viene fatta influire negativamente sull’apparato respirato-
spesso per ragioni etiche. Evitare soffe- rio” specifica l’associazione. Sempre secondo
renza agli animali è una delle molle che spinge l’Ispra, in Italia, solo lo 0,4% di rilascio di am-
molte persone a diventare vegane. Meno noto, moniaca dipenda dalle coltivazioni di legumi-
invece, è il fatto che preferire i legumi alla carne nacee, mentre gli allevamenti sono responsabili
corrisponde anche a un grande favore che si fa del 93% di dispersione in ambiente di questa
all’ambiente. A dirlo diversi studi, tra cui una sostanza inquinante.
ricerca del 2017 del Trinity college di Dublino. Eppure, come sottolinea l’associazione ambien-
I risultati dello studio dimostrano che l’impatto talista, la politica agricola comune continua a
ambientale delle fonti di proteine vegetali è più finanziare gli allevamenti intensivi “nonostante
basso rispetto a quelle animali, garantendo una gli impatti disastrosi che questi hanno sull’am-
più alta densità di sostanze nutritive. biente, sul clima e sulla salute pubblica. Invece
Secondo Mike Williams, professore di Botanica dovrebbe promuovere un’agricoltura che rispet-
del Trinity College, “in rapporto all’impronta ta la natura e il benessere di tutti”. Al contra-
ambientale, i piselli hanno una rio, solo le aziende agricole che
densità di nutrienti circa cin- emettono più di 10mila chilo-
que volte superiore a quantità Greenpeace: “Nonostante grammi di ammoniaca all’anno
equivalenti di carne di agnello, gli impatti inquinanti, sono obbligate a comunicare i
maiale, manzo o pollo”. In al- dati al Registro europeo delle
tre parole, spiega lo studioso
gli allevamenti ricevono emissioni e dei trasferimenti di
“ricevi più nutrienti benefici milioni di euro sostanze inquinanti. E al 2018,
per 100 kcal di legumi rispetto dai sussidi europei” delle 2.374 aziende zootecniche
a quantità simili di carne e a un dei principali paesi Ue (tra cui
costo ambientale molto inferiore”. l’Italia) riconducibili alle emissioni di ammonia-
Secondo l’Istituto per la protezione e la ricerca ca incluse nel registro, ben 1.209 hanno ricevuto
ambientale (Ispra), in Italia il settore agricoltura fondi Pac per almeno 104 milioni di euro l’anno,
rappresenta il 7% circa delle emissioni di gas mentre in Italia, i sussidi sono stati erogati a cir-
serra. Di queste, il 79% arrivano dagli alleva- ca il 67% delle 739 società incluse nel registro.
menti, soprattutto quelli bovini (69%). C’è poi La direzione da seguire sarebbe chiara, solo a
l’ammoniaca, il cui rilascio, secondo Greenpea- volerlo. Secondo il rapporto speciale del Grup-
ce, “può causare fenomeni di eutrofizzazione in po intergovernativo sul cambiamento climatico
fiumi, laghi e mari per l’eccessivo arricchimen- dell’Onu: “Le diete bilanciate con alimenti a
to di sostanze nutritive.” L’ammoniaca è causa base vegetale, come cereali a grana grossa, legu-
inoltre di inquinamento atmosferico da parti- mi, frutta e verdura e alimenti di origine animale
colato fine, con conseguenti impatti sulla salute prodotti in modo sostenibile in sistemi a basse
dei lavoratori nel settore agricolo, che possono emissioni di gas a effetto serra offrono impor-
sviluppare asma e altre malattie croniche. tanti opportunità di adattamento e limitazione
“Una ricerca ha mostrato che il semplice vivere dei cambiamenti climatici”.
28 | | novembre 2020
Il nutrizionista
di Dario Vista
L
a domenica mattina italiana si riconosce dalla spia-
natoia adagiata sul tavolo della cucina, infarinata e
ricoperta di piccoli morbidi pezzetti di pasta, tutti
perfettamente allineati. La pasta fresca o meglio “la
pasta di casa” è un sinonimo della giornata del “ripo-
so” in molte case della Penisola.
Negli ultimi anni però, non è necessario aspettare il
giorno festivo per gustarla, poiché al supermercato è possi-
bile acquistarla pronta, tutti i giorni.
La pasta fresca è ancora più comoda della pasta secca, per-
ché cuoce in un tempo minore, quindi è l’ideale per chi ha
una breve pausa pranzo e non tutto il tempo da dedicare al
rito del “fatto in casa”. La troviamo nella vetrina refrige-
rata, perché, a causa del maggior contenuto di acqua, deve
seguire la catena del freddo. I principali obblighi legislativi
riguardanti le paste fresche prevedono che il prodotto deb-
ba avere un’umidità non inferiore al 24% e che subisca un
trattamento equivalente almeno alla pastorizzazione.
La caratteristica principale, però, della pasta fresca è pro-
prio la sua natura: si può produrre con farina di grano
tenero senza limiti. Al contrario, bisogna sapere che la le-
gislazione italiana, in termini di tutela della specificità di
prodotto, dal 1967 al 2001 ha imposto l’utilizzo esclusivo
della semola di grano duro per la produzione della pasta
secca. Nel 2001 con un DPR n.187 è stato concesso, per
questi prodotti, l’uso, fino a un 3%, di farina di grano te-
nero. Il cambio di legge non è un bene per l’economia na-
zionale, visto che parliamo di un bene di prima necessità.
La volontà di difendere la tipicità legata alla semola nelle
paste secche è comunque molto forte, ma nello stesso DPR,
© KroXi/iStock
30 | | novembre 2020
sempre domenica
novembre 2020 | | 31
Il nutrizionista
Tornando al prodotto, per gli aspetti tecnolo- Ad esempio le “Trofiette, ricetta tradizionale
gi e la sua valenza nutrizionale, le fasi di pro- ligure” di Giovanni Rana, sono fatte con 70%
duzione della pasta fresca confezionata sono: farina di grano tenero, acqua e 3,5% di pata-
formatura, pastorizzazione, asciugatura, confe- te disidratate. Di grano duro neanche l’ombra.
zionamento in un’atmosfera protettiva e steri- Anche gli “Spaghetti alla Chitarra” freschi, tipi-
lizzazione in busta, che garantisce una vita al ci dell’Abruzzo li troviamo a marchio “Cuor di
prodotto fino a 4 mesi. Terra” in molti discount e sono fatti prevalente-
Nonostante le concessioni legali esistono mol- mente di farina di grano tenero tipo 00.
ti prodotti in commercio, fatti Diverso è il discorso per un’al-
con il 100% di semola di gra- tra specialità tipica italiana
no duro italiana. Solitamente Le “Trofiette” tradizionali come i “Pici senesi” che per
si tratta di aziende legate a Rana? Di grano duro tradizione sono fatti di solo
territori rurali dove la pasta grano tenero e così infatti li
fresca mantiene un importan-
neppure l’ombra. troviamo al supermercato. Ol-
te valore legato alla tipicità. Solo un esempio di ciò tre alla possibilità di usare fa-
Sono un esempio le orecchiette che ci riservano i big rina di grano tenero mischiata
pugliesi o gli strascinati lucani, alla semola, è lecito anche l’uso
entrambi con semola di grano duro “Senatore di conservanti, antiossidanti ed emulsionanti. In
Cappelli”, oppure i fusilli campani e molisani realtà è davvero difficile trovare questi additivi
di grano duro “Saragolla”. nelle paste fresche in commercio, a meno che
Un’indicazione di tipicità in etichetta non è però non si tratti di paste fresche ripiene. In questo
sempre sinonimo di un prodotto fatto esclusiva- caso vi si trova di tutto e di più, chiaramente
mente con grano duro. all’interno del ripieno. Dall’olio di palma al lat-
tosio, ma anche lecitine, acido lattico e mono
e digliceridi degli acidi grassi per dare corpo al
ripieno e un gusto “esplosivo”.Come prevedibi-
le, la maggior parte di paste fresche ripiene in
commercio sono fatte con farina di grano tenero
o in un quantitativo sicuramente superiore alla
semola di grano duro.
Tra queste marche spiccano gli Sfogliavelo e tut-
te le paste ripiene di Giovanni Rana, i Ravioli
Sfoglia Sottile, i Cappelletti e i Tortellini, tutti a
marchio Conad.bAnche nel banco dei surgelati
è possibile trovare la pasta. Prodotti destinati
solitamente a chi ha poco tempo per cucinare. Si
tratta in genere di paste ripiene o condite precot-
te e surgelate, pronte in pochi minuti. In questa
categoria primeggiano per diffusione i “4 salti
in padella” della Findus, pronti in 7-8 minuti.
Nonostante vantino di non usare conservanti e
aromi, la lista degli ingredienti risulta davvero
lunga. Una nota positiva e davvero inaspettata
è che la pasta, in tutte le diverse ricette varianti,
è fatta esclusivamente di semola di grano duro.
Una lunga lista di ingredienti, però, fa perdere
facilmente le informazioni sulla tracciabilità
dei prodotti utilizzati e comunque quando si
parla di piatti pronti i valori nutrizionali non
sono mai clementi con la salute.
Tanti grassi, calorie soprattutto sale. Si passa
dai 2,1 g per porzione delle Penne Tricolore
fino addirittura a 3,3 g dei Ravioli ricotta e
spinaci al pomodoro.
32 | | novembre 2020
Il nutrizionista
P
olveri bianche e scure che diventano
spaghetti, pagnotte, ravioli e biscotti in
mille forme e consistenze diverse, ma per
ogni prodotto serve una farina specifica.
Innanzitutto bisogna sapere che quando si par-
la di semola di grano duro e di farina di grano
tenero, si identifica il prodotto della molitura
di due diverse specie botaniche, il Triticum
durum e il Triticum aestivum, che presentano
caratteristiche tecnologiche e nutrizionali mol-
to diverse.
A livello tecnologico i parametri che si utiliz-
zano per differenziare le farine, derivanti dalle
due specie, sono l’estendibilità (L) e la tenacità
(P). La prima rispecchia l’attitudine della fa-
rina ad ampliare la superficie della cosiddetta
“maglia glutinica” e quindi indirettamente la
capacità di trattenere acqua e gas di lievitazio- veografo, l’attrezzatura che serve per misurare
ne. L’estendibilità è alta nelle farine di grano di la forza, tenacità ed estensibilità dell’impasto;
tenero e bassa in quelle di grano duro. Ciò giu- più è alto il numero e più forza ci vuole per
stifica la predisposizione delle prime alla pro- raggiungere il punto di rottura e quindi mag-
duzione di pane e lievitati che devono gonfiarsi giore è l’idoneità della farina per la panificazio-
e crescere in volume. ne. Giusto per rendere l’idea, il valore 400 lo
La tenacità invece è la proprietà, tipica degli troviamo sulle farine speciali Manitoba, molto
impasti di semola di grano duro a resistere alle usate nelle pizzerie, che permettono al pizzaio-
sollecitazioni meccaniche senza rompersi; una lo di compiere le stravaganti evoluzioni in aria
caratteristica peculiare che le rende idonee alla con l’impasto, senza romperlo.
formatura e alla trafilatura. Per questo motivo Le altre differenze sono determinate dal quanti-
le semole di grano duro sono usate per la pro- tativo di crusca che viene separata in molitura;
duzione di pasta secca. il cosiddetto livello di “abburattamento”. Più
Sulle confezioni di farina a volte troviamo il crusca rimane nell’impasto più si parla di fari-
rapporto tra questi due parametri (P/L) che ci na integrale. Più se ne rimuove, più si parla di
aiuta a scegliere in base all’utilizzo richiesto. farina raffinata. Tra i due estremi esistono ab-
Più spesso invece è probabile trovare sulle con- burattamenti intermedi. La scala è la seguente:
fezioni il parametro W, ossia la forza della fari- Integrale, 2, 1, 0, 00. Matematicamente, mag-
na, che va da 90 a 400 e tecnicamente rappre- giore è la crusca, minore è il glutine e di conse-
senta il punto massimo oltre il quale avviene la guenza minore è l’idoneità a panificare. Tagliare
rottura dell’impasto. Il numero indica l’energia con farine raffinate risulta inevitabile e questo
necessaria per far scoppiare l’impasto nell’al- giustifica il dilagare del “falso integrale”.
novembre 2020 | | 33
UNA GALLINA
100% UOVA ITALIANE
FELICE FA MEGLIO
LE UOVA !
Scegliere i prodotti BIO TODIS significa perciò non solo
decidere di mangiare sano, ma anche rispettare le bio-
diversità ed i naturali processi produttivi utilizzando le
tecniche più moderne di coltivazione a vantaggio della
nostra salute, della natura e dell’ecosistema. Le aziende
agricole che forniscono i prodotti BIO TODIS sono certifi-
cate e controllate regolarmente da organismi di controllo
accreditati dal Ministero delle Politiche Agricole che assi-
curano la rispondenza dei prodotti ai requisiti del biolo-
gico. Dai freschi dell’orto e del frutteto alle conserve, dai
prodotti caseari alla pasta dalle
uova ai prodotti da forno, un vasto
assortimento capace di soddisfa-
re le esigenze di tutta la famiglia
tutelando l’ambiente.
FIDARSI È BENE,
MA MANGIARLI È MEGLIO ! WWW.TODIS.IT
La prova
© Vera Petrunina/iStock
Meglio un estratto
o una centrifuga?
Sono una delle passioni emergenti degli italiani, ma qual è il metodo per mantenere
più vitamine nella bevanda che consumiamo in casa o al bar?
Il Salvagente ha voluto verificare con questo test nei laboratori del Gruppo Maurizi
di Roberto Quintavalle
S
ono bevande buone e fresche, al bar scalda i vegetali, riducendone il contenu-
non mancano mai e fanno bene. to enzimatico e scartandone una grande
Bere un centrifugato o un estratto quantità con conseguente abbassamento
è certamente una abitudine che ha dell’apporto nutrizionale del succo.
preso piede in Italia relativamente
di recente. E oramai è dilagata an- • Estratti: sono ottenuti con l’estrattore, un
che in casa dove gli elettrodome- apparecchio che gira più lentamente e non
stici, anche a prezzi relativamente bassi, per- scalda il vegetale, “spremendolo” fino a
mettono di conservarla. Restano le domande lasciare pochi residui. Il profilo nutrizio-
di fondo: è come mangiare frutta e verdura nale è superiore.
intere? E tra estratti e centrifughe quale dei
due ha più vitamine? Quanto fanno bene?
Prima di tutto, un distinguo. Queste tipologie
di bevande differiscono per modalità di prepa- La spremitura di frutta e verdura provoca
razione e valori nutrizionali: la perdita delle fibre perché, con estrattori e
centrifughe, la polpa degli ingredienti viene
• Centrifugati: sono prodotti con la centri- separata quasi completamente: questa ope-
fuga che è dotata di lame a motore, che razione riduce di molto il contenuto di fibra,
novembre 2020 | | 35
La prova
che è quindi quasi assente. Oltre alle fibre, nel per valutarne le differenze nutrizionali. Le be-
processo di preparazione vengono persi anche vande scelte contengono frutta e verdura va-
alcuni polifenoli ed antiossidanti che si tro- rie, di tre tipologie che abbiamo individuato.
vano nella polpa degli agrumi e nella buccia Le analisi che mostriamo nelle pagine succes-
di frutta e verdura perché non possono essere sive dimostrano che quasi sempre gli estratti
estratti efficacemente con gli apparecchi che contengono più vitamine rispetto ai centri-
utilizziamo per queste bibi- fugati, il dato è ancora più
te. Queste bevande possono evidente guardando i dati
semmai aiutarci a recuperare Abbiamo analizzato relativi alla vitamina C dell’e-
se nel corso della giornata, tre tipi di centrifugato stratto “vitaminico” con fra-
per la nostra vita frenetica, gola, mela ed ananas: il conte-
non abbiamo bevuto acqua
con altrettanti estratti nuto di vitamina C è massimo
e mangiato frutta o verdura. I risultati depongono nell’estratto ed è circa la metà
Non ci sono però studi scien- a favore di questi ultimi nel corrispondente centrifu-
tifici che dimostrino i vantag- gato.
gi del consumo di centrifugati ed estratti ri- Se vogliamo assumere la vitamina A, invece,
spetto alla frutta ed alla verdura intera. possiamo optare per l’estratto “leggero”, con
carota, finocchi e sedano, che è ricco anche
Conclusioni di vitamina E. In ogni caso, il contenuto di
vitamine va salvaguardato bevendo subito la
Abbiamo analizzato nei laboratori del Grup- bevanda. La vitamina C, in particolare, si ossi-
po Maurizi - specializzato in sicurezza alimen- da e viene persa in poco tempo: quindi meglio
tare - sei campioni di centrifugati ed estratti consumare subito il nostro estratto.
© Alex Raths/iStock
36 | | novembre 2020
La prova
C
hi non ha comprato una centrifuga o un Sicuramente gli estratti di frutta e verdura,
estrattore negli ultimi anni alzi la mano, preparati con un estrattore o una centrifuga
vista la pubblicità pressante che è stata sono ricchi di vitamine e antiossidanti - sem-
fatta a favore di questo apparecchio “dispensa pre che provengano da prodotti di agricoltura
salute” al quale non si può rinunciare. biologica altrimenti il rischio è di concentra-
re i residui di pesticidi, ormai presenti come
multiresiduo nella maggior parte di frutta e
verdura convenzionale - ma anche di zucche-
ri, in questo caso fruttosio, mentre si perdono
alcuni componenti importanti, come le fibre
solubili. Cerchiamo di capire, quale può essere
il bilancio finale per un consumatore abituale
di estratti o centrifughe.
Cosa perdiamo
novembre 2020 | | 37
La prova
Centrifugato Estratto
7 Vit. C Vit. C 16
(mg/100g) (mg/100g)
Vit. A Vit. A
0,07
(mg/100g) Mix (mg/100g)
0,004
vitaminico
Vit. E Vit. E
0,05 (mg/100g) (mg/100g) 0,06
Centrifugato Estratto
Vit. A Vit. A
0,79
(mg/100g) Mix (mg/100g)
0,28
detox
Vit. E Vit. E
0,17 (mg/100g) (mg/100g) 0,03
le proprio perché rispetto agli altri zuccheri sunti attraverso gli alimenti e non superano la
non causa il picco glicemico, in realtà è noto quantità giornaliera, perché in questo modo
oggi per essere una causa dell’aumento dei contribuiscono ad un buono stato di salute
trigliceridi, (grassi dannosi che si formano nel e prevengono non solo l’invecchiamento cel-
sangue) e - quando consumato in eccesso se lulare, ma anche molte patologie, incluso il
si esagera con estratti o succhi - è tossico per cancro, grazie alla potente azione antinfiam-
il fegato dove può stimolare la formazione e matoria di alcuni. Tuttavia, alcuni tipi di an-
accumulo di grasso (fegato steatosico). tiossidanti (come è il caso del b-carotene e del-
Motivo per cui dopo un uso prolungato di la vitamina E) se assunti in quantità elevate,
estratti di frutta e verdura potreste avere la possono avere effetti opposti e aumentare il
brutta sorpresa di vedere il giro vita aumenta- rischio di alcune patologie, come hanno dimo-
re e la glicemia salire. E soprattutto attenzione strato molti studi scientifici.
a chi già soffre di glicemia alta o diabete: asso- È importante sapere che per il nostro corpo
lutamente da sconsigliare. non è uguale ricevere le sostanze nutritive di
frutta o verdura da un alimento integro o da
E gli antiossidanti? un suo estratto, perché l’azione salutare di un
alimento è legata alla migliaia di composti at-
E sul fronte antiossidanti? Sono sicuramente tivi presenti in esso che lavorano in sinergia e
utili alleati della salute, quando vengono as- separarli non è sempre un bene.
38 | | novembre 2020
La prova
Centrifugato Estratto
Vit. A Vit. A
0,95
(mg/100g) Mix (mg/100g) 1,79
leggero
Vit. E Vit. E
0,28 (mg/100g) (mg/100g) 0,22
Lo studio
Abbiamo analizzato in laboratorio sei campioni di centri-
fugati ed estratti per valutarne le differenze nutrizionali. Le
bevande scelte contengono frutta e verdura varie.
• “Vitaminico”: fragola, mela, ananas;
• “Detox”: mela, carota, zenzero e cannella;
• “Leggero”: carota, finocchi, sedano.
Per ogni campione è stato analizzato il contenuto vitaminico,
in particolare:
• vitamina A;
• vitamina C;
• vitamina E.
novembre 2020 | | 39
Bambini
I termometri
danno i numeri
Con la pandemia, sono diventati strumenti di uso quotidiano. A confronto
8 modelli “a pistola”. E sull’efficacia di misurazione tanti dubbi restano.
Gli esperti: “L’ accuratezza dichiarata è troppo ottimistica”
di Silvia Biasotto
N
egli anni passati i termometri a di- Rosalba Mugno, direttore Dipartimento labo-
stanza erano appannaggio di quei ratori di taratura di Accredia - garantisce che il
genitori che tentavano nella notte di prodotto sia sicuro, mentre il fatto che sia un
misurare la febbre al bambino nella dispositivo medico ne garantisce la funzione,
speranza non si svegliasse. Oggi sono ovvero la misurazione della temperatura dell’e-
ovunque e, specie quelli a forma di pidermide di una persona”.
“pistola”, sono diventati strumenti Una volta appurato che si tratta di un prodotto
familiari per la misura della temperatura cor- a norma, la domanda che ci poniamo è: sarà af-
porea, un parametro utile all’identificazione fidabile? I foglietti illustrativi riportano i livelli
precoce di casi sospetti di Covid-19. Per questo di accuratezza della rilevazione con margini tra
abbiamo voluto mettere alla prova questo pro- ± 0,2 °C e ±0,3°C in condizioni di prova a fine
dotto entrato nella quotidianità degli italiani collaudo. “Si tratta di valori più che ottimistici
valutando le etichette di 8 modelli alla ricerca di - commenta la dottoressa Mugno - non sem-
caratteristiche e parametri di affidabilità. Vale pre replicabili al di fuori del laboratorio di col-
la pena prima capire come funzionano: “Questi laudo come nell’uso domestico”. I fattori che
dispositivi misurano l’energia emessa dal corpo possono minare la precisione della rilevazione
umano - rilevata su una piccola superficie di sono molteplici, a partire dallo stato fisico del
epidermide - tramite un detector e sulla base di soggetto, o meglio della minima porzione di
una legge fisica la trasformano in un valore di epidermide su cui viene misurata la tempera-
temperatura. Vi è un’analogia con gli strumenti tura (pensiamo a una persona che ha appena
impiegati nella diagnosi energetica degli edifici, corso sotto il sole).
solo che in questo caso si tratta di dispositivi Ma c’è anche la temperatura ambientale, il li-
medici destinati all’uso umano”, ci ha spiegato vello di umidità, la presenza di capelli. Tutti ele-
Vito Fernicola, ricercatore dell’Inrim, l’Istituto menti a cui bisogna prestare attenzione sia che
nazionale per la ricerca metrologica, e vice pre- ci si trovi in un negozio, in una scuola o in una
sidente di Accredia, l’Ente unico nazionale di casa. “Possiamo affermare - conclude Fernicola
accreditamento. - che per usare in modo efficiente i termometri
Quando si acquista un termometro a distan- a infrarossi bisogna stabilizzare la temperatu-
za bisogna verificare che l’etichetta riporti la ra del corpo da rilevare rispetto all’ambiente
marcatura CE seguita dalle 4 cifre identifica- in cui ci si trova, avendo cura di seguire con
tive dell’ente certificatore e che si tratti di un attenzione le istruzioni del costruttore in fase
dispositivo medico. “L’etichetta CE - precisa di misurazione”.
40 | | novembre 2020
© Viorel/Adobe Stock
novembre 2020
|
| 41
Bambini
7,5 6,6
INNOLIVING MEDEL
DT-8836M NO CONTACT
6,9 6,4
Tempo di risposta
esigenza? Abbiamo confrontato 8 modelli a in- Il tempo di risposta della temperatura è un ele-
frarossi valutando i parametri più utili in termi- mento performante soprattutto quando si usa il
ni di affidabilità e praticità. termometro sulla fronte di bambini che tendono
a muoversi continuamente. Nel nostro caso nes-
Distanza suno ci fa aspettare più di 2 secondi.
La caratteristica principale dei termometri a in-
frarossi è il non contatto con la pelle della per- Accuratezza
sona. Si tratta di una peculiarità che consente Il livello di tolleranza di misurazione dichiarato
una rilevazione su larga scala in modo igienico. è di ± 0.2 °C per quanto riguarda il range di tem-
I range dei nostri modelli vanno da un minimo peratura in generale tra i 34°C e i 43°C. Si tratta
42 | | novembre 2020
Bambini
6,3 6,1
Scarso (sotto 4)
6,3 6
di valori garantiti se rispettato il corretto uso del fronte della intuitività abbiamo preso in con-
dispositivo, condizione non scontata. Leggendo siderazione la presenza o meno di display re-
i manuali d’uso del campione le avvertenze sono troilluminati in tre colori diversi (ad esempio
veramente tante. Innanzitutto, il soggetto sotto- verde/normale, giallo/febbre, rosso/elevata) o di
posto a misurazione e il termometro devono es- smiley. Solo Innoliving e Vega, pur avendo di-
sere in condizioni e in un ambiente stabile. Non splay retroilluminati, non riportano simbologie
mancano le indicazioni per la conservazione o o differenti colori. Per far sì che il termometro
l’impiego ad un livello di temperatura o umidità sia usato in condizioni stabili, viene sempre rac-
che non sia troppo alta o troppo bassa. In alcuni comandato di posizionarlo per un determinato
casi si raccomandano 3 letture e, qualora non periodo di tempo nella stanza dove avverrà la
coincidano, si invita a utilizzare la più elevata. misurazione. Per tutti il tempo suggerito è di 30
Insomma su questo parametro nessuno offre minuti, tranne per Innoliving che scende a 15-20
elevate garanzie di affidabilità. minuti. Tutti i modelli consentono di memoriz-
zare le temperature rilevate, da 24 a ben 60. In-
Praticità d’uso fine il tempo di spegnimento che ha pesato nella
In questa voce abbiamo Ma dobbicompreso valutazione per il risparmio energetico: si va da
una serie di caratteristiche che garantiscono un un minimo di 15 secondi (Innoliving) a un mas-
uso intuitivo, pratico e utile del dispositivo. Sul simo di 60 secondi (Beurer e Vega).
novembre 2020 | | 43
Bambini
“È da preferire
la misurazione ascellare”
Paolo Biasci, presidente della Federazione medici pediatri: “I termometri
a infrarossi sono usati soprattutto per la rapidità ma spesso danno risultati
diversi. A livello casalingo il metodo sotto l’ascella è il più affidabile”
I
sintomi più comuni del coronavirus sono falea, mal di gola e anche sintomi gastrointe-
febbre, tosse e difficoltà respiratorie, un stinali, come nausea, vomito e diarrea. Questi
po’ come una normale influenza. Ed è pro- sintomi fanno sospettare una possibile infe-
prio in autunno e inverno che i virus influen- zione da Covid-19 e sono assolutamente indi-
zali circolano più facilmente, anche perché si stinguibili da altre infezioni virali tipiche della
tende a stare in ambienti chiusi come avviene stagione fredda. Il tentativo di distinguere il
a scuola. In questo contesto per i genitori di- Covid-19 all’interno di questa serie di sintomi
venta fondamentale gestire la presenza di sin- è fallimentare e non esistono riferimenti nella
tomi tipici del Covid-19, come la febbre. Ne letteratura scientifica internazionale. Non c’è
abbiamo parlato con Paolo Biasci, presidente una diagnosi clinica che si risolve attraverso
nazionale della Fimp, la Federazione italiana una visita. Solo il referto di un tampone na-
medici pediatri. so-faringeo può palesare la malattia.
Dottor Biasci, come riconoscere i sintomi da Co- Secondo il Dpcm del 7 settembre 2020 un alunno
vid-19 rispetto alla febbre stagionale o ad altre che presenta una temperatura sopra i 37,5°C o un
sindromi simil-influenzali? sintomo compatibile con Covid-19 deve restare a
Febbre sopra i 37,5°C, tosse, rinite - inteso casa e si deve informare il pediatra. Cosa succede
come scolo di muco/congestione nasale-, ce- a questo punto?
Parte subito un percorso assistenziale che pre-
vede la rilevazione dei sintomi, la prescrizione
e l’esecuzione del tampone, il follow up del
E quello a mercurio resta bandito paziente fino alla guarigione e al tampone ne-
gativo. Solo questo ultimo risultato permette
Fu Galileo Galilei a inventare il termometro. Da allora si al pediatra di redigere un attestato con il qua-
sono fatti passi da gigante. L’Istituto per la salute dell’O- le dichiara di avere eseguito il percorso indi-
spedale Pediatrico Bambino Gesù ha stilato una classifica cato dalla norma e di avere acquisito un esito
di questi dispositivi. Il termometro a mercurio è sconsiglia- di tampone negativo associato alla guarigione
to e non più utilizzato in quanto, in caso di rottura, potreb- clinica. A questo punto il bambino può torna-
be far venire a contatto il bambino con il metallo pesante re a scuola.
molto tossico. Il termometro a gallio, invece, contiene Al genitore spetta il compito di valutare già a
una lega non tossica di stagno. Può essere usato per via casa i possibili sintomi da Covid-19, ad esempio
rettale o ascellare, come il termometro digitale che rileva la febbre. Ci dobbiamo fidare più dei termometri
la temperatura tramite dei sensori riportando i valori su digitali rispetto agli strumenti a infrarossi oramai
un display digitale. Il modello a infrarossi misura il calore diffusissimi?
emesso dalle superfici corporee e può essere cutaneo o I termoscanner o i termometri a raggi infraros-
auricolare. I dispositivi cosiddetti hi tech sono termometri si vengono usati soprattutto per la rapidità di
che tramite connessione bluetooth si collegano allo smar- misurazione su larga scala. Possono però dare
tphone trasmettendo la temperatura rilevata. in sequenza risultati diversi. A livello casalin-
go ritengo che la misurazione cutanea sotto
l’ascella sia il metodo più sicuro e attendibile.
44 | | novembre 2020
Se ha gradito questa rivista e se la ha trovata altrove, significa che ci è stata rubata,
vanificando, così, il lavoro dei nostri uploader. La preghiamo di sostenerci venendo a scaricare
almeno volta al giorno dove è stato creata, cioè su:
www.eurekaddl.website
Senza il suo aiuto, purtroppo, presto potrebbe non trovarla più: loro non avranno più nulla da
rubare, e lei più nulla da leggere. Troverà anche quotidiani, libri, audiolibri, fumetti, riviste
straniere, fumetti e riviste per adulti, tutto gratis, senza registrazioni e prima di tutti gli altri, nel
sito più fornito ed aggiornato d'Italia, quello da cui tutti gli altri siti rubano soltanto. Trova inoltre
tutte le novità musicali un giorno prima dell'uscita ufficiale in Italia, software, apps, giochi per tutte
le console, tutti i film al cinema e migliaia di titoli in DVDRip, e tutte le serie che può desiderare
sempre online dalla prima all'ultima puntata.
Trova sempre il nuovo indirizzo sulla nostra pagina Facebook. Cerchi "eurekaddl" su Facebook,
oppure clicchi sull'immagine qui sotto.
Grazie da parte di tutto lo staff di eurekaddl.website
N.B.: se il sito è stato oscurato per l'Italia, trovate sempre il nuovo indirizzo digitando eurekaddl.eu5.org nella
barra degli indirizzi di qualsiasi browser, salvatelo nei vostri preferiti! Vi preghiamo di salvare tutti i nostri social,
perchè anche qualcuno di essi potrebbe essere chiuso, tutti avranno sempre il nuovo indirizzo sempre aggiornato
in tempo reale!
© Baza178/iStock
Covid, il filo che lega
macelli e fanghi tossici
Uno studio italiano mette per la prima volta in relazione l’ammoniaca,
prodotta dai discussi fertilizzanti impiegati in Pianura Padana e usata come
antimicrobico nei centri di lavorazione delle carni, e la diffusione del virus
di Enrico Cinotti
46 | | novembre 2020
cercatori italiani - Maurizio Manigrasso (Inail),
Carmela Protano (Università di Roma, La Sa-
pienza), Ettore Guerriero (Istituto inquinamento
atmosferico, Cnr), Matteo Vitali e Pasquale Avi-
no (Università del Molise) - è stata pubblicata
da poco sulla rivista internazionale Atmosphere.
Nuovo “veicolo”
L’
colai nei macelli? Il lavoro dei ricercatori italiani
ammoniaca che si genera dagli muove da alcune considerazioni consolidate in
scarti della lavorazione delle car- letteratura scientifica come per esempio il fatto
ne e che viene usata come anti- che c’è un’interazione tra il virus Sars-Cov-2 e le
microbico nei macelli, così come particelle aerodisperse, come ad esempio il Pm, il
quella presente nei reflui degli particolato prodotto dalle emissioni della com-
allevamenti intensivi o nei fanghi bustione da autotrazione. L’ipotesi innovativa
di depurazione usati come fertiliz- che lo studio propone è che tra le particelle-vet-
zanti nella Pianura Padana può creare un am- tore del virus ci sia anche l’ammoniaca, o me-
biente favorevole alla diffusione del Covid-19. A glio che quest’ultima, particolarmente presente
questa prima conclusione, pur se con un punto in Pianura Padana, Valle dell’Ebro (Spagna) e
di domanda in attesa di riscontri analitici, è arri- Cina settentrionale, crei un ambiente alcalino,
vato uno studio italiano che prova a dare una ri- “favorevole alla fusione virus-cellule”.
sposta sul perché i contagi da Sars-Cov-2 hanno
riguardato aree maggiormente inquinante come L’epicentro padano
la Pianura Padana e nello stesso tempo centri
produttivi specifici, come appunto i macelli. La “peculiarità geografica” nella ricerca del-
La ricerca “La diffusione di Sars-Cov-2 può es- le cause della diffusione della pandemia resta
sere favorita dagli aerosol alcalini e dalle emis- “emblematica” e questo si riflette ancora più
sioni di ammoniaca?” condotta da quattro ri- evidentemente “nel caso dell’Italia e di una delle
novembre 2020 | | 47
Covid
18,4 ppm
I livelli medi - elevati - di ammoniaca
registrati negli allevamenti intensivi
di polli. Proprio questa sostanza è
ritenuta un nuovo potenziale veicolo
del coronavirus
sue regioni, la Lombardia, che - scrivono i ricer- depurazione provenienti da allevamenti di be-
catori - ha sofferto il maggior numero di casi stiame e largamente usati come fertilizzanti in
positivi, ricoveri in terapia intensiva e decessi. Pianura Padana. In seconda analisi nei macelli
Diversi studi hanno indagato questo problema e si creano due fonti: l’azione batterica sugli scar-
hanno correlato la morbilità Sars-Cov-2 (il nu- ti animali origina ammoniaca e la stessa viene
mero di casi in rapporto alla popolazione, ndr) usata come “antimicrobico”-disinfettante nella
con le condizioni meteo-climatiche, l’età media lavorazione delle carcasse. Non solo. La disper-
della popolazione e l’effetto combinato di età e sione di ammoniaca in questi centri di lavora-
sesso insieme alle differenze in termini di densità zione può essere legata anche ai sistemi di re-
e dimensione della popolazione e ai livelli di in- frigerazione. Se pensiamo che sia i fertilizzanti
quinamento nelle regioni colpite”. legati all’uso di fanghi da depurazione che i ma-
In particolare, sulla base dei dati in letteratura, celli si concentrano in Pianura Padana è facile
sono cresciute sia un’ipotesi climatica che un’i- ipotizzare che questo possa aver contribuito alla
potesi di inquinamento. La prima, ricordiamo, maggiore diffusione di pazienti Covid-19 nelle
si basa “sul tasso di sopravvivenza del virus in- regione padane, Lombardia, Emilia e Veneto.
feriore in condizioni di bassa umidità relativa Quali sono i prossimi passi? Ci spiega Pasqua-
e temperature ambiente elevate”. Nelle regioni le Avino, ricercatore all’Università del Molise,
settentrionali si registrano alti tassi di umidità tra gli autori dello studio: “Sono due. In pri-
e sicuramente temperature più rigide rispetto mis cerchiamo evidenze analitiche che possano
alle aree meridionali del paese. Per quanto ri- supportare la nostra ipotesi. I dati che ci hanno
guarda l’ipotesi della diffusione del virus legato inviato dall’Olanda sono ora al nostro vaglio:
all’inquinamento atmosferico, particolarmente zone con una forte presenza di attività agricola
pronunciato nella Pianura Padana, è stato os- e con concentrazioni elevate di ammoniaca han-
servato che i danni cardiovascolari prodotti dal no riportato un picco di contagi durante la pri-
particolato sottile sono simili a quelli che in al- ma fase della pandemia rispetto ad aree urbane.
cuni pazienti produce il Covid-19. Il particolato, In seconda analisi cerchiamo conferme anche
tra l’altro, è considerato un potenziale vettore all’ipotesi di inquinamento indoor: uno studio
nell’aria del virus stesso. statunitense sui contagi nei macelli è arrivato a
Ora lo studio in esame prende in considera- delle conclusioni molto simili alle nostre”.
zione una terza causa possibile del propagarsi Le ipotesi, seppur in attesa di conferme, pro-
del virus, ovvero l’ambiente alcalino prodotto mettono insomma di eliminare il cono d’ombra
dall’ammoniaca. Ma come viene diffusa l’am- sulle cause dei contagi nei macelli e di gettare
moniaca? nuove ombre sull’uso indiscriminato dei fanghi
Innanzitutto, spiega lo studio, dai fanghi da tossici specialmente in Pianura Padana.
48 | | novembre 2020
Covid
© Fotokostic/iStock
“A
bbiamo formulato un’ipotesi sulla Professor Avino, come nasce il vostro studio pub-
base di dati di letteratura: ora co- blicato sulla rivista scientifica Atmosphere con
mincia la seconda fase del nostro il titolo “La diffusione di Sars-Cov-2 può essere
studio, ovvero trovare riscontro analitico alla favorita dagli aerosol alcalini e dalle emissioni di
nostra tesi. E devo dire che ricerche a dispo- ammoniaca?”
sizione non mancano”. Pasquale Avino, ri- Nasce innanzitutto per capire perché in alcune
cercatore all’Università del Molise, fa parte aree geografiche lo sviluppo della pandemia è
del gruppo di lavoro - tutto italiano - che ha stato più marcato. Devo dire un tema che in-
ipotizzato una correlazione tra inquinamento contra le competenze dei nostri studi - insieme
da ammoniaca e sviluppo dei contagi da Co- a me hanno lavorato Maurizio Manigrasso,
vid-19 in determinate aree, con elevato inqui- Inail, Carmela Protano e Matteo Vitali, Uni-
namento atmosferico, condizioni climatiche versità di Roma, La Sapienza, Ettore Guerrie-
particolari e forte attività agricola che spesso ro, Istituto inquinamento atmosferico, Cnr - e
utilizza i fanghi da depurazione come fertiliz- la sensibilità alla tematica dell’inquinamento
zanti. Tra queste aree c’è la nostra Pianura Pa- atmosferico.
dana che, nella prima come purtroppo anche In campo prima della vostra pubblicazione c’erano
in questa seconda fase della pandemia, è una già due ipotesi - quella climatica e quella dell’in-
delle zone geografiche al mondo più colpita quinamento - sul perché aree, come la Pianura
dal coronavirus. Padana, fossero state colpite dalla pandemia in
novembre 2020 | | 49
Covid
modo così accentuato. Come le avete trattate? Possiamo dire quindi che l’ammoniaca è un veico-
Cercando di approfondire la correlazione tra lo per la diffusione del Sars-Cov-2?
droplet (le goccioline che rimangono sospese Non abbiamo ancora dati sufficienti per po-
nell’aria per opera di colpi di tosse starnuti, terlo enunciare. Tuttavia è possibile definirla
ndr) e il particolato sottile del Pm 2,5. È vero come una concausa che ha favorito la diffusio-
che molte ricerche si sono concentrate sulla ne del contagio in certe aree che mostrano an-
possibilità che queste microparticelle possano che un determinato livello di inquinamento e
fungere da veicolo per il virus, ma noi abbiamo una certo rapporto tra temperatura e umidità.
guardato a questa possibile correlazione con un La Pianura Padana è tra queste: uso di fanghi da
occhio differente: abbiamo dato maggior peso depurazione, forte attività agricola e localizzazio-
all’aspetto dell’inquinamento ne di macelli, temperatura più
come danno preliminare al si- bassa e umidità più alta rispet-
stema immunitario. “Da uno studio olandese to alle regioni del Centro-Sud…
Analizzando i vari dati di let- e da uno statunitense Insomma più indizi sembrano
teratura siete però arrivati a portare a una medesima conclu-
formulare una terza ipotesi: la
stiamo traendo alcune sione.
presenza di ammoniaca come conferme alle ipotesi Diciamo che il nostro studio
“concausa” dello sviluppo della da noi formulate ” ha individuato un percorso
pandemia. È corretto? possibile dello sviluppo del Co-
Sì direi che è corretto. Ci siamo resi conti che vid-19 e questa ipotesi è supportata dal punto di
sia in ambiente indoor, penso ai centri di lavo- vista bio-chimico. Ora dobbiamo verificare se i
razione delle carni e allo studio condotto dal numeri supportano questa nostra tesi oppure se
Cdc statunitense sui macelli del Kentucky, che siamo di fronte a un evento raro.
in ambiente outdoor, con l’uso di fanghi da de- Come state procedendo ora?
purazione come fertilizzanti, la presenza mas- Abbiamo da poco ricevuto uno studio condot-
siccia di ammoniaca crea un ambiente alcalino to in Olanda dall’Agenzia per l’ambiente che ha
favorevole alla propagazione del virus. messo a confronto quattro diverse aree, in cui
o è molto concentrata l’attività agricola oppure
è del tutto assente come le aree urbane, e sono
state osservate le differenze nella diffusione dei
contagi. Questi dati vorremmo confrontarli an-
Il decreto Fanghi è ancora da “pulire” che mettendo, come hanno fatto gli olandesi, a
confronto l’epidemia in ambiente fortemente
Sono passati esattamente due anni dall’entrata in vigore del agricolo e in aree in cui questo tipo di attività è
decreto Genova approvato dall’allora governo giallo-verde assente. Dopodiché andremo ad analizzare i dati
che, tra le pieghe dell’emergenza del crollo del ponte Moran- in ambiente indoor presenti in altri studi come
di, all’articolo 41 autorizzava l’uso dei fanghi di depurazione quello del Cdc statunitense: il 25% degli addetti
come fertilizzanti e innalzava il livello di alcuni contaminanti, di un mattatoio che si sono ammalati di Covid
ad esempio di 20 volte per gli idrocarburi pesanti C10 a C40, erano a contatto con un utilizzo intensissimo di
che possono essere contenuti fanghi. Il ministro dell’Am- ammoniaca usata per disinfettare le linee pro-
biente Costa aveva promesso di sanare questa “ferita” duttive e per prevenire l’insorgenza di E.coli.
ma, come denunciato dal Salvagente nel febbraio 2020, la Quando avrete a disposizione i dati di questa secon-
“pezza è stata peggiore del buco” ovvero il provvedimento da fase di studio?
che doveva correggere il decreto Genova conteneva addirit- Speriamo nei prossimi mesi. La ricerca l’abbia-
tura degli aspetti peggiorativi. Di fronte alla nostra denuncia mo cominciata a giugno e a settembre abbiamo
la bozza del provvedimento è stata ritirata ma, mentre si pubblicato il primo report. Sulla pandemia or-
continua a sversare una serie di inquinanti classificati ora mai a livello nazionale e internazionale ci sono
come fertilizzati, il decreto Fanghi è ancora da emanare. molti dati statistici che possono essere utilizzati
A quanto risulta al Salvagente il testo ha subito delle modi- dalla ricerca scientifica.
fiche migliorative da parte del ministero dell’Agricoltura ed Attorno al caso dei macelli c’è stata molta attenzio-
ora è tornato al vaglio dell’Ambiente dove però, spiegano ne mediatica e politica: la filiera della carne ha mo-
fonti qualificate, “restano ancora diverse criticità”. strato interesse verso il vostro studio?
Al momento devo dire di no, non siamo stati
contattati da nessuno per avere informazioni.
50 | | novembre 2020
News a cura di Adriana Picarella
52 | | novembre 2020
Germania
L’assicurazione deve rimborsare
le spese per la cannabis
novembre 2020 | | 53
Mondo/Italia
Svizzera
Sostanze nocive, bocciati
due seggiolini per bambini
54 | | novembre 2020
Italia
novembre 2020 | | 55
Abiti sporchi
Sulla loro
pelle
© Clean Clothes Campaign
56 | | novembre 2020
Milioni di lavoratori del tessile hanno Clothes Campaign e Worker Rights Consortium
con il contributo del Solidarity Center. Le Ong
perso il salario nei mesi di pandemia. hanno faticosamente raccolto informazioni su
E sono le donne a pagare il prezzo più sette paesi per tre mesi (marzo, aprile e maggio
2020): Pakistan, Bangladesh, India (le regioni in-
alto di ordini cancellati, mai pagati torno a Delhi, Tirupur e Bangalore), Indonesia,
o saldati solo in piccola parte. Myanmar, Sri Lanka e Cambogia. Un compito
non facile, dove non era possibile riscontrare
Attraverso la ragnatela di subfornitori il numero effettivo di lavoratori rimasti a casa,
i big della moda si tirano fuori. Ma... lo si è ipotizzato sulla base del dato relativo al
numero medio di impiegati nelle fabbriche che
avevano chiuso. Allo stesso modo si è riusciti a
di Chiara Affronte risalire anche alla perdita di reddito sulla base
della riduzione dell’orario di lavoro, sempre te-
nendo conto della messa in campo eventuale di
O
finanziamenti pubblici. La conclusione è dram-
scilla tra i 3,19 e i 5,79 miliardi matica: i 50 milioni di lavoratori stimati impie-
la cifra che i lavoratori dell’in- gati nell’industria tessile, dell’abbigliamento e
dustria tessile nel mondo devo- delle calzature a livello mondiale hanno subito
no ancora ricevere sotto for- una perdita di salario pari a 5,79 miliardi di dol-
ma di salario per i tre mesi di lari per i mesi da marzo a maggio 2020. 101 dol-
pandemia vissuti a inizio 2020. lari a testa, 34 dollari al mese che in gran par te
Milioni di persone dimenticate, di questi paesi sono quanto è appena sufficiente
di cui ufficialmente non si sa quasi niente: non per tirare avanti. Discorso a parte quello della
esistono, infatti, dati ufficiali e precisi sulla chiu- Cina, per la quale è necessario fare un ulteriore
sura totale degli stabilimenti a causa del lock- ragionamento a partire dal fatto che il governo
down e dell’epidemia di Covid-19, ma i numeri interviene maggiormente nel sostegno.
sono stati messi assieme nel report Stipendi ne-
gati in pandemia, frutto del lavoro di istituzioni Soldi a tutti i costi
governative e non, che a partire dalle fonti ri-
cavate dai media, da organizzazioni di settore Clean clothes campaing, all’interno del suo
partner della Clean clothes campaign ha fatto network, ha attivato un blog - nel quale quo-
il punto sulla perdita di diritti dei lavoratori del tidianamente vengono date informazioni quo-
mondo della produzione del fashion - già estre- tidiane, reperite dalla stampa internazionale
mamente precari - e sulla perdita di salario. - dedicato alle ripercussioni della pandemia da
C’è il distretto del jeans, quello del cotone e delle Covid-19 sui lavoratori della moda. Ad esempio,
t-shirt: la maggior parte ormai nei paesi in via la Thomson Reuters Foundation - che si confi-
di sviluppo, ma anche nella vecchia e democra- gura come “la fondazione aziendale di Thomson
tica Europa, non certo immune da questo sfrut- Reuters, la società di notizie e servizi di informa-
tamento, fin da quando si è deciso di esportare zione globale (ente di beneficenza indipendente,
la maggior parte della produzione laddove la registrato nel Regno Unito e negli Stati Uniti
mano d’opera costa poco. che lavora per promuovere la libertà dei media,
economie più inclusive e diritti umani) - a metà
I conti della nuova povertà ottobre scriveva tra le sue news: “Anche se la
pandemia potrebbe essere stata inevitabile, la
A far luce su una crisi che ha colpito duro milioni situazione che ora devono affrontare molti la-
di lavoratori già sfruttati e sottopagati in tempi voratori dell’abbigliamento lo era”. “L’industria
“normali”, come anticipato, la ricerca di Clean della moda - si legge - è gestita nell’ombra, ca-
novembre 2020 | | 57
Abiti sporchi
ratterizzata da una mancanza di trasparenza. Il ri che, a loro volta, sono alla disperata ricerca
modello di business si basa sullo sfruttamento: i di ordini per sopravvivere. La richiesta è pari
marchi cercano le sedi di produzione più econo- in media a meno del 12% di costi rispetto allo
miche, che vanno di pari passo con le leggi sul scorso anno, a quanto riferisce la fondazione
lavoro più permissive”. che cita il Center for Global Workers’ Rights
E vengono fatti i nomi: “Marchi multimiliarda- (CGWR) della Penn State University, dove non
ri, come H&M, Primark e Nike, hanno i soldi si usano mezze parole e si parla di “sfruttamento
per pagare ai lavoratori ciò che è loro dovuto, della disperazione”.
ma non lo fanno. I marchi sanno che possono Infatti, rispondendo ad un sondaggio realizzato
farla franca perché ci sono già riusciti tenendo su 75 stabilimenti in 15 paesi, i fornitori hanno
salari di povertà per così tanto dichiarato di dover aspettare in
tempo. I diritti umani sono trat- media 77 giorni per i pagamen-
In apertura, l’im-
magine creata da
tati come un inconveniente che “Griffe come H&M, ti, rispetto ai 43 giorni previsti
Fridy Visser Knof può essere semplicemente aggi- Primark e Nike prima della pandemia: il timore
su foto di Andrea rato sulla strada per maggiori hanno i soldi per pagare di nuove chiusure di fabbriche
Bruce usata per
profitti”. è elevato. “Stiamo assistendo a
la copertina del
rapporto Non è più possibile fare finta di i lavoratori una drastica riduzione dei prez-
Labour Without niente, insomma. The Business ciò che a loro è dovuto. zi, ordini ridotti e ritardi nei pa-
Liberty pubbli-
cato da Clean standard, uno dei più grandi Ma non lo fanno” gamenti”, ha affermato Mark
Clothes Cam- quotidiani indiani in lingua in- Anner, autore del rapporto e di-
paign. Una testi-
monianza delle
glese, di recente ha fatto sapere che la Bangla- rettore del CGWR. I fornitori hanno dichiarato
condizioni simili desh Sangjukto Garments Shramik Federation di aver già licenziato il 10% dei lavoratori e di
alla schiavitù (United Garments Workers Federation) - Fede- arrivare a doverne tagliare un ulteriore 35% se
in cui vivono
le lavoratrici razione di lavoratori dell’abbigliamento - attra- l’andamento resta lo stesso. “Se questa cifra è
migranti verso un comunicato stampa emanato dal se- vera per l’intero settore a livello globale, milio-
a Bangalore,
la capitale gretario generale della federazione, ha richiesto ni di lavoratori dell’abbigliamento potrebbero
del tessile indiano. un’indennità di emergenza per sé stessi e per i essere senza lavoro”, le parole del referente del
lavoratori di altri settori che hanno continuato a CGWR riportate dalla Thomson Foundation.
lavorare durante la pandemia, per non fermare
l’economia.
58 | | novembre 2020
Abiti sporchi
S
ei donna e ti pago di meno. E ti sfrutto zione”, scandisce Deborah Lucchetti, presidente
anche il più possibile. Non è una provo- di Fair e portavoce della Campagna Anti puliti,
cazione ma una realtà. E se il gender pay sezione italiana di Clean clothes campaign.
gap (la differenza di salario di genere) è un fatto Lucchetti, tutto questo cosa sta a significare?
di cui si discute in molti settori e a vari livelli, è I salari miseri, spesso di povertà, percepiti dai
certo che il comparto dell’abbigliamento è quel- lavoratori dell’abbigliamento, sono la conse-
lo in cui i salari minimi sono una caratteristica guenza della struttura stessa delle filiere ba-
molto diffusa. E lo sono proprio a causa del sate su una forte asimmetria di potere - che si
fatto che si tratta di mansioni che coinvolgono perpetua tra committenti e fornitori, tra ruoli
soprattutto le donne. apicali maschili e ruoli operativi sottopagati in
“Il motivo per cui nel settore dell’abbigliamento cui sono relegate le donne - ma anche su prati-
vigono salari legali minimi al di sotto della so- che di acquisto capestro e su forti pressioni sui
glia di povertà è collegato alla sua femminilizza- tempi di produzione e di consegna. Questa di-
namica costringe le lavoratrici in una condizio-
ne di perenne ricatto, pressione e minaccia, che
può sfociare in forme di abuso e violenza fisica
e verbale. Sussiste, quindi, una stretta correla-
zione tra la violenza fisico-psicologica e quella
economica, perpetrata da un sistema di relazio-
ni commerciali orientate alla massimizzazione
dei profitti e alla compressione massima del co-
sto del lavoro. Le donne lavoratrici, spesso re-
sponsabili del principale reddito familiare, han-
no paura di denunciare gli abusi che subiscono,
temono di perdere il lavoro, di essere licenziate
o picchiate, se non rispettano i target di pro-
duzione e non obbediscono ai capi. Del resto
nelle fabbriche tessili è talmente comune essere
aggredite o insultate che la cosa è vissuta come
un fatto normale.
Cos’è, dal suo punto di vista, che scatena la vio-
lenza di genere?
La violenza è sia una causa sia una conseguenza
della povertà e della disuguaglianza di genere. Il
fenomeno spazia dalla discriminazione di gene-
re, come la mancanza di accesso al congedo di
maternità e alla custodia dei bambini, alla vio-
lenza fisica brutale come lo stupro, ma può sfo-
ciare anche nell’omicidio. Un recente rapporto
novembre 2020 | | 59
Abiti sporchi
© Daniel Kalker/Ap Photo - Wdstock (2) - Heather Shimmin - Jordi de Rueda - Manakin - Tupungato/iStock
rie non sarebbe più stato un problema. Arifa è fuggita dalla ne sono alti e/o le scadenze sono strette. Le altre
stanza dell’ufficio e quando è tornata in fabbrica dopo due forme più comuni di brutalità sono il pestaggio
giorni di ferie, le è stato chiesto dal suo supervisore dove fos- (44%), i calci (42%) e i pugni (11%). Mentre
se stata. Ha descritto l’intero incidente e sono stati coinvolti quella domestica è chiaramente una delle forme
sia la direzione della fabbrica che l’addetto del welfare. L’am- più diffuse di violenza sessuale contro le donne,
ministratore è stato chiamato e intervistato. Ha incolpato di colpisce che tra le intervistate che hanno subito
tutto Arifa. Ad Arifa è stato quindi chiesto dalla direzione della stupri, uno scioccante 6% è stato violentato dal
fabbrica di scusarsi con l’amministratore. “Alla fine, ho dovu- supervisore o caporeparto.
to chiedere perdono a chi mi ha molestato. L’ho fatto perché Come si inserisce in questo contesto il ruolo dei
sono povera. Sono venuta qui per lavorare e guadagnarmi marchi della moda?
da mangiare”. Arifa lavora ancora in quella fabbrica. Quando È chiaro che la pressione sui costi esercitata
deve chiedere un permesso, l’amministratore le risponde: dalle grandi firme tramite pratiche commerciali
“Se non mi fai un favore, perché dovrei farne uno per te?” predatorie spinge al ribasso i salari in manie-
ra strutturale e questo alimenta una dinamica
Fonte: Rapporto “Break the silence, stop the violence” Ban-
che conduce alla violenza sulle donne e le spin-
gladesh Center for Workers Solidarity (BCWS)
ge a una sempre maggiore dipendenza e omertà.
Le donne, in quanto tali ed essendo fisicamente
più vulnerabili e attaccabili, ricevono meno sa-
lario a parità di mansione (gender gap), oltre a
in Bangladesh ha rilevato che il 76% delle la- essere più facilmente ricattabili. I salari di po-
voratrici intervistate ha dovuto affrontare una vertà poi inducono l’obbligo dello straordinario
qualche forma di violenza sul posto di lavoro. eccessivo o del secondo lavoro, per fare quadra-
Quando si esaminano tutti i casi di violenza di re il bilancio familiare. Senza contare il lavoro
60 | | novembre 2020
Abiti sporchi
non pagato, di cura e familiare, un carico ecce- kers’ Rights che ha intervistato 75 fornitori in
zionale, insostenibile. 15 paesi, i marchi stanno imponendo ai loro
Si sta facendo qualcosa per ridurre il problema? fornitori un taglio dei prezzi in media del 12%
Troppo poco. Innanzitutto il problema va com- e un allungamento dei termini di pagamento in-
preso, rilevato e riconosciuto. Nonostante la sostenibili. I big della moda inoltre dovrebbero
prevalenza nel settore dell’abbigliamento, la condannare chiaramente la cultura della violen-
violenza di genere non compare più di tanto za di genere e favorire la possibilità per le donne
negli audit di fabbrica poiché il formato degli di denunciare i casi di abuso in totale sicurezza.
audit classici non coinvolge le lavoratrici a un I governi dovrebbero fissare salari minimi non
livello tale da consentire loro di parlare di que- inferiori alla soglia di povertà, interrompendo
stioni così delicate. Le interviste con le operaie, l’attuale corsa verso il basso, fondata su una
quando si svolgono, avvengono in loco, nor- cultura istituzionalizzata della diseguaglianza
malmente in presenza di superiori maschi che che colpisce prevalentemente le donne.
potenzialmente sono autori di violenze o svol- Le grandi firme della moda sono state sensibiliz-
gono un ruolo di sorveglianza opprimente. zate su questo punto oltre che sul tema dell’assi-
E quindi, cosa suggerite? curazione post Covid?
Le aziende committenti dovrebbero monitorare Le questioni, come dicevo, sono correlate. La
il problema a partire dai dati salariali, rilevando compressione dei costi ricade tutta sulle spalle
il divario nelle loro filiere e rendendo pubbli- dei lavoratori, ma in maniera molto maggiore
ci i salari corrisposti ai lavoratori suddivisi per sulle donne. Queste sono costrette a lavorare
fornitore, paese e genere. Dovrebbero adottare tanto di più e velocemente per rispettare i target
politiche aziendali per riconoscere e prevenire le e portare a casa un salario appena sufficiente.
violenze e gli abusi nelle fabbriche e cessare le Hanno paura se non obbediscono ai superiori
pratiche commerciali predatorie che legittima- che sono uomini, sanno che se si ribellano ri-
no comportamenti lesivi dei diritti fondamen- schiano il posto e possono essere molestate. Vio-
tali da parte dei fornitori, come sta accadendo lenza economica e violenza fisica sono collegate
anche ora, in piena crisi e seconda ondata della e costringono le donne a vivere una condizione
pandemia. Secondo il nuovo rapporto “Levera- di paura e povertà senza via d’uscita. Le donne
ging desperation” del Center for Global Wor- non parlano, non sanno come esprimere il loro
novembre 2020 | | 61
Abiti sporchi
41%
molestie sessuali
15%
”Presa in giro”
3,9% 12,7%
Molestie Altro
9,8% 8,6%
Tocco inappropriato Sesso forzato al lavoro
Fonte: Rapporto “Break the silence, stop the violence” Bangladesh Center for Workers Solidarity (BCWS)
disagio, e soprattutto hanno paura di ritorsioni. Nel 2019 l’Ilo (l’Organizzazione internazionale
Comunque per rispondere alla sua domanda, del lavoro, un’agenzia specializzata delle Na-
sì, i marchi sono stati sensibilizzati sul tema, zioni Unite, ndr) ha approvato la Convenzio-
la nostra Campagna denuncia costantemen- ne 190 contro la violenza sessuale e le molestie
te questo fenomeno. Del resto, disporre di un nei luoghi di lavoro, in quanto violazione di un
esercito produttivo docile e sottopagato, è una diritto umano e perciò incompatibile con un la-
leva strategica formidabile per ottenere merci al voro dignitoso. Si tratta di un passaggio molto
minor costo ed essere competitivi sul mercato. importante che riconosce la natura pervasiva e
Non è un segreto che questo comporta delle di- strutturale del problema. Adesso occorre quin-
namiche coercitive, imbevute di di che tutti i paesi ratifichino la
violenza patriarcale strutturale, Convenzione e che poi adottino
ma basta fare dichiarare ai for- “Disporre di un esercito o implementino leggi naziona-
nitori che rispettano il codice produttivo docile li per la prevenzione e la pro-
di condotta e le regole ed è fat- e sottopagato è una leva tezione delle vittime. I grandi
ta. Il lavoro sporco poi lo fan- nomi del tessile devono adottare
no le gerarchie basse, quei boss per ottenere merci processi di dovuta diligenza in
che hanno il compito di tenere al minor costo ed essere grado di rilevare e prevenire il
a bada la forza lavoro e far rag- competitivi” problema, stabilire meccanismi
giungere i target di produzione sicuri per favorire le denunce,
imposti dai committenti, costi quel che costi. Il proteggere le vittime, adottare misure corretti-
metodo è semplice e funziona: si esternalizzano ve in caso di abusi. I sindacati e le lavoratri-
le responsabilità e si internalizzano i profitti: il ci devono essere coinvolti in tutti i processi di
conto poi li pagano le donne, spesso senza fia- identificazione del problema e definizione delle
tare. soluzioni, compresi gli audit sociali che devo-
Se si ha certezza che queste violenze vengano no prevedere tempi, metodi e personale adegua-
perpetrate, quali sono gli organismi internazio- to a rilevare il fenomeno nei luoghi di lavoro
nali che se ne occupano? L’Europa fa qualcosa? proteggendo le vittime.
62 | | novembre 2020
Abiti sporchi
Fonte: rapporto “Leveraging desperation” del Center for Global Workers’ Rights
Fonte: rapporto “Leveraging desperation” del Center for Global Workers’ Rights
Fonte: rapporto “Leveraging desperation” del Center for Global Workers’ Rights
novembre 2020 | | 63
Abiti sporchi
E di fronte all’emergenza
i marchi non rispondono
Davvero pochi quelli che decidono di spiegare cosa stanno facendo in questo
periodo di crisi coronavirus per tutelare le condizioni di chi produce per loro.
E spesso lo fanno nascondendosi dietro a codici etici e dichiarazioni di intenti
È
evidente che sono le fabbriche a pagare gli trate al lavoro e con quale livello salariale, quante
stipendi ma i grandi marchi a “deciderne” un lavoro non lo hanno ritrovato e sono rima-
l’entità: sono loro a dettare le leggi della di- ste senza fonti di reddito”. E chiarire se i prezzi
stribuzione delle risorse lungo l’intera filiera. Ed corrisposti ai fornitori siano sufficienti a garan-
è per questo che la Clean clothes campaign si è tire salari dignitosi e arrivino effettivamente nel-
rivolta ai grandi marchi, a maggior ragione dopo le tasche dei lavoratori, oltretutto. Ciò a cui, al
che, ad aprile, centoventi firme del settore - su contrario si è assistito, secondo la Clean clothes
spinta dell’Organizzazione internazionale del la- campaign, è che nel caso di crisi come quella sca-
voro (Oil) - hanno sottoscritto la Call to action, tenata dalla pandemia emerge tutta la fragilità di
nata con l’obiettivo di sollecitare le aziende al una filiera basata strutturalmente su salari miseri,
sostegno dei lavoratori: un invito che, tuttavia, che non lasciano alcun margine di protezione.
non ha effetti di obbligatorietà; più che altro una
dichiarazione di intenti. Sotto questo impulso le A chi vanno i fondi?
organizzazioni che si occupano dei diritti di que-
sti lavoratori - come la Clean clothes campaign La Clean clothes campaign si è rivolta ai marchi,
- hanno quindi tentato di concretizzare in fatti gli ma diversi fra quelli contattati fanno riferimento
intenti dichiarati, invitando i marchi a stipulare alla Call to action globale dell’Oil come il mezzo
un’assicurazione salariale che comprendesse una primario attraverso il quale si sta realizzando l’a-
serie di punti: onorare i contratti pagando gli im- zione di supporto ai lavoratori. “In realtà l’obiet-
porti stabiliti in origine, individuare meccanismi tivo di tale programma è raccogliere fondi dagli
di distribuzione più efficaci, sostenere l’istituzio- istituti internazionali e dai governi ed erogarli ai
ne di pacchetti finanziari di emergenza, coopera- datori di lavoro per sostenere le filiere interna-
re con i datori di lavoro per mantenere i salari e zionali; non è la stessa cosa che garantire che i
reintrodurre chi aveva perso il lavoro. fondi siano utilizzati per il pagamento effettivo e
“Le poche risposte, seppure differenziate, delle integrale dei salari dovuti per legge ai lavoratori e
imprese - la maggioranza non le hai mai date - alle lavoratrici più vulnerabili”, spiega Lucchetti.
fanno spesso riferimento a principi contenuti nei Anche noi de Il Salvagente abbiamo interpellato
codici etici o di condotta, senza però fornire in- alcuni grandi marchi, ricevendo poche risposte,
formazioni dettagliate su come tali principi ven- spesso poco centrate sul tema. Abbiamo tentato
gono applicati e rispettati nelle loro filiere a be- di contattare Prada, Geox, Benetton, Oviesse,
neficio dei lavoratori”, spiega Deborah Lucchetti Dolce & Gabbana, Artsana, Max Mara, Teddy,
di Fair. Ma le dichiarazioni di principio, anche se Versace, Michael Khors, Jim, Moncler, al grup-
sottoscritte dai fornitori, non sono sufficienti a po OTB che racchiude Diesel, Maison Margiela,
garantire il benessere degli operai che concreta- Viktor&Rolf, Marni, Amiri, Staff, Brave Kid.
mente producono per i brand, anche per il lusso. “Possiamo dire che la situazione è in continua
Per misurare l’efficacia dei principi alla base dei evoluzione, l’emergenza non è passata e che quin-
codici etici e verificare gli impatti della pandemia di si preferisce raccontare quando la situazione
sui lavoratori è necessario sapere “quante lavora- avrà un consolidamento, alla luce anche delle
trici (poiché sono quasi tutte donne) sono rien- azioni che si stanno mettendo in campo in que-
64 | | novembre 2020
© K M Asad/picture-alliance/dpa/AP Images
sto periodo”, fanno sapere da Teddy, dopo averci lockdown aveva sottolineato che dovesse essere
preannunciato che in poche settimane (!) non si posto un freno alla “frenesia” da cui il mondo
poteva organizzare una conversazione con i refe- della moda era coinvolto: “Non si può pensare
renti specifici. Moncler, dal canto suo, ha dichia- solo al profitto. La moda deve rallentare se vuole
rato che “l’emergenza legata alla pandemia da ripartire. E tornare a essere umana”, le sue parole
Covid-19 ha richiesto e sta richiedendo decisio- ad aprile ebbero molta risonanza mediatica. Ma,
ni, cambiamenti e adattamenti rapidi che hanno contattato in questa occasione, il Gruppo non ha
coinvolto tutta la catena del valore dell’azienda. voluto rilasciare una dichiarazione ufficiale di
In questo contesto Moncler ha aderito alla Call Giorgio Armani ma si è limitato a sottolineare di
to action promossa dall’Organizzazione inter- essere consapevole degli impatti sociali e ambien-
nazionale del lavoro (Oil) a so- tali della propria attività e richia-
stegno delle filiere dell’industria mando le dichiarazioni di aprile.
dell’abbigliamento impiegandosi Giorgio Armani: Come già affermato - sottolinea-
a continuare a rispettare ter- “Non si può pensare no da Armani - il gruppo avrebbe
mini e modalità di pagamento, solo al profitto. tenuto alle proprie obbligazioni
mettendo in campo attività di rispetto alla filiera produttiva
sostegno economico per gli atto- La moda deve rallentare compiendo ogni passo perché
ri della filiera più in difficoltà e se vuole ripartire. ogni rapporto di lavoro avvenga
continuando a monitorare il ri- E tornare umana” nel pieno rispetto del codice etico
spetto dei principi contenuti nel e dei codici di condotta. Inoltre
nostro Codice etico e nel nostro Codice di con- – hanno aggiunto - anche nella grave situazione
dotta fornitori relativi ai diritti umani, alla salute creatasi in tutto il mondo con l’emergenza Covid,
e sicurezza dei lavoratori e al rispetto dell’am- il gruppo continuerà ad agire in questa direzione,
biente”. In calce alla risposta è stato inviato un con particolare attenzione agli aspetti di salute e
link al documento a dimostrazione dell’adesione sicurezza di coloro che.
alla Call to action. Anche il gruppo Prada ha risposto sottolineando
Il Gruppo Armani, poi, ha innanzitutto specifica- che “dall’inizio dell’emergenza sanitaria provoca-
to che ogni virgolettato dell’azienda può scaturi- ta dal Covid 19, è stato costantemente impegnato
re solo dalle parole di Giorgio Armani in perso- a mantenere aperto il dialogo con i suoi diversi
na, il quale - ci hanno ricordato - già durante il stakeholder quali sindacati, rappresentanti dei la-
novembre 2020 | | 65
Abiti sporchi
66 | | novembre 2020
Prodotti in Polistirene Espanso Siterizzato
per l’edilizia e l’imballaggio
in Edilizia... nell’Imballaggio...
Garanzia di una materia prima Sinonimo di imballi di qualità per la cura
selezionata ed elevate prestazioni, di e la conservazione di prodotti alimentari
ricerca e innovazione per uno sviluppo o di altro genere.
sostenibile. Tuitti i nostri articoli in polistirene
La nostra gamma di prodotti in espanso proteggono, isolano dal caldo
Styropor® e Neopor® nasce dalla stretta e dal freddo, sono completamente
collaborazione con la multinazionale atossici, riciclabili al 100% e si
Basf e risponde ai più alti standard di inseriscono perfettamente nel ciclo
qualità e di rispetto dell’ambiente. virtuoso dell’economia circolare.
www.poron.it
Ambiente
di Francesco De Augustinis
E
ra prevedibile, anzi è stato ampiamente piani del Cerrado sono stati aggrediti da altri
previsto: la stagione degli incendi nel 19.408 roghi.
2020 nella foresta Amazzonica si è rive- I numeri raccontano in modo efficace la crisi
lata persino peggiore di quella del 2019 degli incendi che da mesi sta flagellando il Bra-
che sconvolse l’opinione pubblica in sile, ma anche il motivo per cui roghi e defore-
gran parte del mondo. Tra agosto e set- stazione sono legati saldamente a una scelta di
tembre di quest’anno nell’Amazzonia sviluppo economico, fondata sull’espansione
brasiliana i satelliti dell’Istituto nazionale di ri- incontrollata della produzione agricola.
cerche spaziali brasiliano (Inpe) hanno indivi- “Nel 2019 la produzione agricola in Brasile
duato 59.203 roghi, in netto aumento rispetto ha generato 1.5 trilioni di reais (226 miliardi
ai 50.825 che segnarono il record funesto del di euro, ndr), ovvero il 21% del Pil nazionale,
2019 e che tanta notizia fecero sui giornali di e l’allevamento rappresenta un terzo di que-
tutto il mondo. Sempre in Brasile nell’ultimo sto valore”, afferma Bianca Nakamato, ana-
mese i riflettori si sono accesi anche nell’area lista del Wwf Brasile. “Se guardiamo i dati sul
del Pantanal, la più grande zona umida del cambio d’uso delle terre nelle varie aree del
mondo, messa in ginocchio dalle fiamme con Brasile, vedremo che sia in Amazzonia che nel
oltre 6.796 roghi nel mese di settembre (era- Cerrado i terreni vengono convertiti in pascoli
no 2.887 nello scorso anno), mentre gli alti- e coltivazioni. In Amazzonia perdiamo oltre 5
68 | | novembre 2020
fuoco l’Amazzonia?
© Jo’o Paulo Guimar’es/picture-alliance/dpa/AP Images
milioni di ettari di foresta ogni anno, mentre campagna, ancorata a interessi oscuri, di cui
l’agricoltura e i pascoli nell’ultimo anno sono hanno approfittato alcune associazioni brasi-
aumentati rispettivamente di 4,3 e 3,2 milioni liane antipatriottiche con l’obiettivo di colpire
di ettari”. il governo e il Brasile stesso”. Stando alle pa-
Il legame tra deforestazione e sviluppo econo- role di Bolsonaro, la prova è sotto gli occhi di
mico aiuta a capire perché il governo brasilia- tutti: “La nostra foresta è umida e non permet-
no guidato dal presidente Jair Bolsonaro, lungi te la propagazione del fuoco al suo interno”,
dal contrastare in modo efficace il fenomeno, ha detto il presidente del Brasile. Secondo Bol-
ha scelto di avere una posizione addirittura ne- sonaro “i roghi in realtà avvengono nelle aree
gazionista sulla deforestazione. limitrofe, a Est della foresta, dove i locali e gli
“Siamo vittime di una delle più brutali cam- indigeni bruciano le proprie terre per il pro-
pagne di disinformazione sull’Amazzonia e il prio sostentamento, in zone già deforestate”.
Pantanal”, ha detto il presidente Bolsonaro Una favola che potrà anche funzionare tra i
lo scorso 22 settembre, nel suo intervento di fan del governo di destra ma che svela imme-
apertura alla 75esima assemblea generale del- diatamente ogni sua velleità tanto a chi vive
le Nazioni Unite. “Come è noto l’Amazzonia nelle aree della foresta amazzonica così come
brasiliana è ricchissima. Questo spiega perché viene smentita senza pietà dalle immagini dei
le istituzioni internazionali sostengono questa satelliti e dai numeri.
novembre 2020 | | 69
Ambiente
L
e immagini della foresta amazzonica in problema è che “a volte ci dimentichiamo che
fiamme, che hanno fatto il giro del mon- l’industria del cibo è globale”. “Il mondo è
do nel 2019 e nel 2020, hanno sortito sempre più globalizzato e integrato, Santander
alcuni effetti, indignando l’opinione pubblica è una banca globale e deve seguire parametri
e spingendo aziende e fondi di investimento a internazionali, non devono attenersi a stan-
dare maggior peso alla crisi ambientale in Sud dard brasiliani” ha detto Brito.
America. La minaccia della riduzione degli investimenti
A partire dalla fine del 2019 grandi gruppi in- esteri è uno dei motivi che ha spinto la nasci-
dustriali, come H&M, Nestlé o Grieg Seafood, ta in Brasile di una “Coalizione per il Brasile,
hanno interrotto le relazioni commerciali con la foresta e il clima”, un gruppo di lavoro cui
la multinazionale Cargill, a causa del suo ruo- oggi aderiscono 230 organizzazioni brasilia-
lo nella deforestazione in Sud America per la ne, tra cui Ong come Ipam, Imazon e Wwf,
produzione di soia e carne. Lo scorso luglio e grandi gruppi dell’agribusiness e tra questi
la Nordea Asset Management, il più grande proprio i tanto contestati big della carne come
gruppo di servizi finanziari del Nord Europa JBS, mangimi (Cargill) e della trasformazione
con un portafoglio di 230 miliardi di dollari, alimentare, come la Marfrig.
ha annunciato l’esclusione dai “Il settore finanziario, com-
propri investimenti della mul- presi gruppi come Santan-
tinazionale della carne brasi- Nordea Asset der, Brandesco e Itaú (tra i
liana JBS per i continui scan- Management non principali gruppi bancari che
dali legati al coinvolgimento
dell’azienda nella deforesta-
comprerà più titoli della operano in Brasile, ndr), re-
centemente ha espresso serie
zione. multinazionale della carne preoccupazioni per quello
Il cambio di policy degli inve- per i continui scandali che sta succedendo”, ha det-
stitori è qualcosa che già oggi to André Guimaraes, direttore
sta creando effetti tangibili nell’economia bra- dell’Ong Ipam e coordinatore della Coalizio-
siliana: “Quando dobbiamo prestare dei soldi ne, durante un incontro con altri membri del
a un produttore o a un allevatore, ci assicu- mondo produttivo e della società civile. “Dob-
riamo che i capi siano in un allevamento che biamo guardare al mercato, abbiamo bisogno
incontri tutti i criteri sociali e ambientali ri- di avere investimenti, dobbiamo migliorare
chiesti”, ha detto Christopher Wells, direttore la nostra reputazione”. Secondo Guimaraes,
per il rischio sociale e ambientale della Banca “noi siamo un paese che esporta, siamo fieri
Santander. “Diamo sempre più peso a queste del nostro settore agroalimentare, e nell’ottica
analisi, analizzando anche i fornitori indiretti. di continuare a crescere - che in definitiva è
E noi siamo una delle principali banche in Bra- quello che vogliamo - dobbiamo raggiungere
sile che si occupa del settore agroalimentare e un nuovo paradigma”.
di produzione zootecnica”. Il 15 settembre la Coalizione ha presentato
Secondo Marcelo Brito, direttore dell’Asso- al governo sei proposte per fermare la defo-
ciazione agroalimentare brasiliana (Abag), il restazione in Brasile, in Amazzonia e Cerra-
70 | | novembre 2020
Ambiente
© CTK via AP Images
do in particolare, senza ridurre produzione l’ennesima volta negli ultimi mesi di approvvi- Protesta contro
la deforestazione in
e export agroalimentare. Tra queste, il ripri- gionarsi consapevolmente da aree recentemen- Brasile
stino dei controlli ambientali indeboliti dal te deforestate, crea ombre di “greenwashing”
governo Bolsonaro, la trasparenza degli atti su queste proposte.
amministrativi che riguardano l’utilizzo delle “Un ruolo molto importante spetta agli inve-
terre, l’istituzione di nuove aree protette, la stitori internazionali e alle banche estere che
creazione di criteri socio-ambientali vincolan- devono finanziare questa transizione verso
ti per ottenere finanziamenti. Non è chiara la un’agricoltura a basse emissioni”, ha detto in
risposta che darà a queste proposte il governo un incontro della Coalizione Marcio Nappo,
brasiliano, che finora si è mostrato compatto direttore per la sostenibilità di JBS. “Abbiamo
intorno alla linea negazionista del presidente. bisogno di loro per finanziare un aumento della
Un video risalente ad aprile 2020 e pubblicato produttività in Brasile, aumentare la produzio-
dalla stampa mostra il ministro per l’ambien- ne di carne per ettaro, migliorare la genetica
te Ricardo Salles che sostiene in una riunione dei bovini e produrre carne di manzo in meno
privata come la pandemia Covid fosse “un’op- tempo. In questo modo faremo meno pressione
portunità” per il governo per indebolire alcune sulla deforestazione e produrremo più proteine
norme che vietano la deforestazione in alcune per la domanda mondiale di proteine, che è au-
zone del paese. mentata del 70% negli ultimi 20 anni”.
Inoltre la partecipazione alla Coalizione di La JBS è una multinazionale brasiliana, leader
colossi del Brasile storicamente legati alla de- mondiale della produzione di carne con 51,7
forestazione, come Cargill e JBS, accusate per miliardi di fatturato nel 2019.
novembre 2020 | | 71
Ambiente
E intanto l’Europa
continua a importare
Soia, pellame, legno, cellulosa... Nonostante quello che tutti oramai chiamano
ecocidio (e genocidio degli indigeni) non diminuiscono le “materie prime a rischio”
che ci arrivano da quell’area. Anzi, nel caso del manzo addirittura aumentano
S
e da un lato la stretta degli investimenti Su questo costante flusso di merci incombe
internazionali sta già producendo alcu- anche la possibile ratifica da parte degli Sta-
ni effetti, un altro aspetto fondamentale ti Europei del Mercosur, l’accordo di libero
per contrastare la distruzione dell’Amazzonia scambio firmato tra Ue e alcuni paesi del Su-
riguarda l’esportazione, dal Brasile e da altri damerica tra cui il Brasile, che prevede una ri-
paesi del Sud America, di materie prime legate duzione dei dazi e un ulteriore aumento delle
alla deforestazione. importazioni europee di alcune di queste ma-
La Cina ha un ruolo sempre più preponderan- terie prime.
te, tanto in Brasile che in Sud America, per la In senso opposto, nella “Strategia Ue sulla
sua domanda inarrestabile di carne e soia (de- biodiversità per il 2030”, pubblicata a maggio
stinata alla produzione di mangimi). E come 2020, la Commissione europea si è impegnata
abbiamo raccontato nel numero di ottobre a presentare nel 2021 delle normative e delle
sta tentando di sviluppare ra- misure per “evitare o ridurre
pidamente i suoi allevamenti al minimo l’immissione sul
superintensivi per supplire a Ora la Commissione apre mercato dell’Ue di prodotti
questa dipendenza. una consultazione associati alla deforestazione o
Anche senza guardare molto al degrado delle foreste”. Lo
lontano, però, anche rima-
anche ai suoi cittadini stesso impegno è citato anche
nendo in l’Europa le respon- per valutare le strategie nel Green Deal europeo e nel-
sabilità sulla deforestazione per salvare le foreste la strategia sulla produzione
del polmone del mondo sem- alimentare “Farm to Fork”.
brano abbastanza evidenti. Il nostro continen- In vista di queste azioni regolatorie, la Com-
te, infatti, continua a essere un forte importa- missione ha pubblicato sul proprio sito una
trice di “materie prime a rischio” dal Brasile. consultazione aperta a tutti i cittadini (cui si
Nel 2019 i paesi dell’Unione europea hanno può prendere parte fino al 10 dicembre 2020),
importato dal Brasile 5 milioni di tonnellate intitolata “Deforestazione e degrado forestale
di soia (di cui 590mila destinate all’Italia), - riduzione dell’impatto dei prodotti immessi
67mila tonnellate di carne di manzo (27mila sul mercato dell’Ue”. La consultazione propo-
destinate all’Italia), 69mila tonnellate di pelli ne una forma partecipativa per chiedere l’o-
(67mila per Italia), 1,5 milioni di tonnellate di pinione ai cittadini, prima di valutare diverse
prodotti legati al legno (279mila per l’Italia) e strategie per evitare di importare in Europa
altre 3,6 milioni di tonnellate di cellulosa (di prodotti legati alla deforestazione, dall’Amaz-
cui 1 milione di tonnellate per l’Italia). zonia e dalle altre foreste tropicali del mondo.
Dopo gli incendi in Amazzonia del 2019, que- Chissà che questo non serve finalmente a ot-
sti flussi di importazione non hanno subito fi- tenere quella trasparenza sull’origine di carne,
nora contrazioni e in alcuni casi - come quello mangimi, pellame e legno che i consumatori
del manzo - sono persino aumentati rispetto si aspetterebbero di trovare nei prodotto che
all’anno precedente. stanno scegliendo.
72 | | novembre 2020
Salute
di Daniela Molina
L
a vista è un bene prezioso perché permet-
te di raccogliere oltre l’80% delle infor-
mazioni che ci giungono dall’ambiente.
Per questa ragione dobbiamo avere una
particolare cura degli occhi, organo che
ci permette di vedere e ricevere tale mole
di informazioni. Per sensibilizzare i citta-
dini su questo tema, ogni anno, la Giornata
mondiale della vista, promossa dall’Agenzia
internazionale per la prevenzione della ceci-
tà, Iapb Italia Onlus, e dall’Oms, l’Organiz-
zazione mondiale della sanità, è dedicata alla
salute degli occhi, che percepiamo come sani
dal momento che molte malattie di questo or-
gano sono asintomatiche.
“Ladri silenziosi”
74 | | novembre 2020
È proprio su questo semplice rapporto che cosa non va? La maggior parte delle patologie
si basa il nostro servizio sulla salute dell’oc- oculari si possono trattare se affrontate per
chio, realizzato con il supporto dell’Agenzia tempo. E nella malaugurata ipotesi che sia
Iapb. È proprio la Onlus per la prevenzione troppo tardi e le terapie e gli interventi non
della cecità che ammonisce possano più aiutare, si cura
con quello che potrà anche la vista con la riabilitazione
sembrare banale ma così non La prevenzione: visiva, che consente di ricon-
appare dal numero di malati una visita alla nascita, quistare spazi di libertà.
in Italia: la cura degli occhi Grazie alla riabilitazione visi-
inizia sempre prima che si
una entro il terzo anno, va, per esempio, al Polo Na-
ammalino e proprio per evi- poi in adolescenza zionale Ipovisione di Roma,
tarlo. Basta sottoporsi a visite e ogni 2 anni superati i 40 chi ha perso del tutto o in
oculistiche periodiche a ogni gran parte la capacità di ve-
età: alla nascita, entro i tre anni, prima del- dere può ancora allenare il residuo visivo e
la scuola elementare, a 12/13 anni, una volta recuperare tanta autonomia, riducendo l’al-
ogni due anni appena superati i 40 e una vol- tissimo costo umano e sociale dell’ipovisione
ta all’anno dopo i 60. E se si scopre che qual- e della cecità.
novembre 2020 | | 75
Salute
“I
n questo periodo sono in crescita le integrata dopo un certo periodo di tempo. Se
malattie come glaucoma, retinopatia va tutto bene, la visita seguente si fa quando il
diabetica e maculopatia degenerativa, bimbo ha 6 anni, in vista della scuola. E poi le
perché sono legate all’invecchiamento della indicazioni varieranno caso per caso.
popolazione”. Non ha dubbi, il professor Fi- Con le visite oculistiche dei bambini quali patolo-
lippo Cruciani nel tracciare al Salvagente l’e- gie si possono scoprire?
lenco delle malattie agli occhi più diffuse e le Sia sindromi genetiche o acquisite sia eventuali
cause che le provocano. Dal suo osservatorio patologie neurologiche. Ci possono essere astig-
- è il referente scientifico di Iapb Italia, l’A- matismi, differenze di refrazione, strabismi.
genzia internazionale per la prevenzione del- E l’occhio pigro?
la cecità - il professore non sottovaluta però L’ambliopia, o occhio pigro, è una riduzione
l’incidenza che queste patologie hanno sui più della capacità visiva di un occhio, senza che
piccoli. “Anche i bambini soffrono di malattie ci siano danni organici. Si manifesta quan-
oculari - ci dice - anche se molto meno gravi. do il bambino involontariamente non usa un
Il bambino può però nascere con malattie ge- occhio. Dipende da un’alterata trasmissione
netiche ed è per questo che è necessario sot- dell’informazione visiva: il cervello riceve due
toporlo a una visita oculistica addirittura alla immagini tanto diverse tra loro da non essere
nascita”. sovrapponibili e quindi, non potendone crea-
Professor Cruciani, che tipo di visita oculistica si re una unica, sopprime la peggiore. Privilegia
può fare a un neonato? l’occhio da cui arrivano immagini migliori. Se
Si deve fare un controllo completo e non solo si riconosce e la si tratta per tempo, l’amblio-
il cosiddetto ‘test del riflesso rosso’, perché pia è reversibile.
non identifica alcune patologie importanti. Ci sono segnali particolari che il genitore deve no-
In cosa consiste il test del riflesso rosso? tare e comunicare all’oculista?
Si chiama così perché si scatta una normale Sì. Il monitoraggio dei genitori è importante.
fotografia col flash e si controllano i riflessi Deve comunicare al pediatra e all’oculista se
rossi degli occhi che compaiono nella foto: se nota il riflesso rosso del flash irregolare, come
non sono tondi e simmetrici né di uguale co- abbiamo detto prima, oppure se il bimbo ha
lore (rosso-arancione) e senza irregolarità al movimenti oculari non coordinati, se ha pro-
loro interno, bisogna contattare un oculista. blemi nell’afferrare gli oggetti o nel ricono-
E quando il bambino cresce? scere le persone o gli ostacoli sul cammino.
Attorno a un anno di vita si fanno le valu- Ma anche se assume posture anomale, se ha
tazioni dei movimenti oculari per identificare disturbi di apprendimento o se si porta spesso
eventuali strabismi precoci. La visita successi- le mani agli occhi. Sarà il medico a valutare il
va si fa quando il bimbo ha tre anni, anche se significato di queste azioni e a collegarle con
non sempre si riescono a ottenere dati com- possibili patologie degli occhi.
pleti perché il bambino non riesce ancora a Parliamo degli occhiali: in molti non li sopporta-
collaborare a pieno. Per questo la visita va no, figuriamoci i bambini...
76 | | novembre 2020
© Karelnoppe/iStock
Salute
novembre 2020 | | 77
Occhio alle fake news sugli occhi
Sul sito web del ministero della Salute è riportato il decalogo dell’Iapb
per sfatare quei falsi miti popolari che potrebbero creare danni. Eccoli:
1 Se non vedi bene basta prendere un paio 6 Al mare e in piscina si possono sempre
di occhiali da vista già pronti. FALSO mettere le lenti a contatto. FALSO
In caso di problemi di vista è fondamentale farsi visitare dal Non è così, anzi è sconsigliabile. Infatti le lenti a contatto
medico oculista che valuterà lo stato di salute degli occhi, la possono contaminarsi e predisporre maggiormente a
necessità o meno degli occhiali. Mai affidarsi al fai-da-te. cheratiti e congiuntiviti. Chiunque ne facesse uso e avesse un
contatto con l’acqua è opportuno che le levi immediatamente
2 Stare troppo di fronte ad uno schermo e le butti via.
4 Allattare al seno fa calare degli occhiali, però c’è la possibilità di impiantare lenti
intraoculari (IOL) multifocali che potrebbero consentire di
la vista. FALSO farne a meno.
78 | | novembre 2020
Salute
I
mprovvisi bagliori quando si muove la testa, superficie all’interno dell’occhio è in stretto
puntini che si muovono nel campo visivo, contatto con una sostanza gelatinosa, detta
lampi di luce a forma di falce di luna latera- corpo vitreo, formata per la maggior parte da
li, anche ad occhi chiusi: tutti segnali per i quali acqua e da fibre collagene. A seguito di una tra-
dovremmo precipitarci da un oculista perché la zione di queste fibre sulla superficie della retina,
causa potrebbe essere quella di sentirsi rispon- si possono verificare delle rotture e/o il distacco
dere: il corpo vitreo si è “seccato” e sta “tiran- della retina stessa con il conseguente calo della
do via” la retina. vista (più o meno grave in base all’entità del
Cerchiamo di capire cosa accade, soprattutto distacco stesso).
con l’avanzare dell’età. La retina è quel sottile Per evitare che si arrivi alla cecità, in caso di
tessuto cellulare che ricopre la superficie inter- rotture retiniche gravi, bisogna intervenire chi-
na dell’occhio: le sue cellule sono i fotorecetto- rurgicamente il prima possibile.
ri che ci permettono di vedere traducendo gli Le cause della trazione esercitata dal corpo
impulsi luminosi in immagini. Senza le cellule vitreo possono essere traumatiche oppure col-
retiniche, e in particolare senza quelle che com- legate all’idratazione: una brusca o eccessiva
pongono la sua parte centrale (macula), si per- disidratazione. La carenza di acqua può porta-
de la vista. re a una minore elasticità delle fibre collagene
La retina ha una struttura delicatissima: la sua vitreali che possono creare una rottura e, man
mano, un distacco della retina. Poiché il distac-
co inizia dalla retina periferica, spesso ci si ac-
corge che qualcosa non va solo distogliendo lo
10 Parlare di diottrie è lo stesso che sguardo dalla parte centrale del campo visivo.
Oltre ai segnali che abbiamo già elencato, ci
parlare di decimi o di gradi. FALSO potrebbe essere la sensazione di vedere come
Le diottrie sono l’unità di misura del difetto di vista attraverso l’acqua oppure di avere una tenda
(miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia) e che oscura parzialmente la vista. Se il distacco
possono avere segno negativo o positivo. Esprimono di retina è totale e quindi include anche la ma-
il valore delle lenti correttive che annullano il difetto. cula, la vista risulta fortemente compromessa e
Non esistono i “gradi” di vista, ma bisogna parlare al paziente rimane solo la percezione luminosa.
di acuità visiva e per quantificarla si utilizza una Non esiste forma di prevenzione: l’unica cosa
scala decimale. Se abbiamo una vista di 10/10 (dieci da fare è ricordarsi di bere sempre molta ac-
decimi) significa quindi che riusciamo a leggere qua (2 litri al giorno) e di fare visite periodiche
tutte e dieci le righe del tabellone (ottotipo) utilizzato dall’oculista. Solo l’esame del fondo dell’oc-
dall’oculista durante la visita. Se invece ad esempio chio, come per il glaucoma, può individuare se
leggiamo solo le prime due righe in alto abbiamo si sta sviluppando una situazione pericolosa.
2/10 (due decimi), se leggiamo le prime 3 righe Le persone più a rischio sono i grandi miopi e
abbiamo 3/10 (tre decimi) e così via. Le diottrie, chi si è sottoposto a un intervento di cataratta.
quindi, non sono sinonimo né di decimi né di gradi. Ma con l’età, se non si beve a sufficienza, il ri-
schio aumenta comunque.
novembre 2020 | | 79
Salute
L
a seconda causa di cecità è il glaucoma. quotidiane. Se il glaucoma è in stadio avanzato
Nel mondo soffrono di questa patologia si deve intervenire chirurgicamente o con trat-
ben 55 milioni di persone e tra queste 25 tamento laser.
milioni hanno perso la vista del tutto o in par- I soggetti più a rischio sono quelli con una fa-
te. Si tratta di una malattia degenerativa che miliarità della malattia e per questo chi ne sof-
colpisce il nervo ottico e come prima conse- fre dovrebbe far sottoporre i propri familiari a
guenza ha la riduzione del campo visivo (si re- visite di controllo preventive. A rischio anche i
stringe lo spazio che l’occhio riesce a percepire pazienti affetti da miopia, poiché la loro strut-
senza muovere la testa). Se non si interviene per tura oculare è più vulnerabile. Infine, sono a
tempo la malattia avanza e provoca la perdita rischio le persone in età avanzata ma, poiché la
della vista. patologia è subdola, dopo i 40 anni ci si deve
In Italia circa un milione di sottoporre a un controllo ocu-
persone sono glaucomatiche, listico per valutare la situa-
metà sottovaluta l’importan- I soggetti più a rischio zione anche se si pensa di non
za della prevenzione ed è in- sono quelli con una avere problemi. L’oculista,
consapevole delle conseguen- quando gli si presenta un pa-
ze. Eppure per individuare il
familiarità della malattia ziente, dovrebbe fare un con-
glaucoma e fermarne l’avan- e per questo è importante trollo generale per valutare la
zata basterebbe sottoporsi a il controllo preventivo presenza di patologie quali la
visite periodiche di controllo retinopatia diabetica, il glau-
del fondo oculare, della pressione e del cam- coma, la maculopatia e, indipendentemente dai
po visivo. Se individuato per tempo, la terapia valori della pressione oculare, dovrebbe guar-
non è nemmeno invasiva (si tratta di usare un dare sempre il fondo dell’occhio. Del glaucoma
collirio), non altera la qualità della vita, men- in fase conclamata, guardando il fondo oculare
tre la altera grandemente la patologia in fase l’oculista si accorge subito, poiché provoca del-
avanzata: non si riesce più a scendere le scale le alterazioni della papilla ottica (il punto del
o a leggere un libro né a compiere tante azioni fondo oculare dove convergono tutte le fibre
nervose che trasmettono gli impulsi) inconfon-
dibili. Se il glaucoma è allo stadio iniziale e an-
cora non ha provocato danni eccessivi, oggi c’è
l’Oct (tomografia a coerenza ottica) che con-
sente di individuare alterazioni anche minime
del nervo ottico e di fare quindi una diagnosi
precoce. Ma l’esame principe nei casi di glau-
coma è la misurazione del campo visivo, per
valutare come e quanto funziona la trasmissio-
ne dell’impulso nervoso. Per tenere sotto con-
trollo la malattia ed evitare la cecità è essenzia-
le sottoporsi a questi controlli periodicamente.
80 | | novembre 2020
ISCRIVITI 5 buoni motivi per studiare
all’Università LUMSA
Sede di Roma
• Management and Finance
• Marketing & digital communication
• Progettazione e gestione dei servizi socio-educativi e formativi
• Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali
• Psicologia
• Psicologia del lavoro e del benessere organizzativo
Sede di Palermo
• Economia e Management
• Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali
I nuovi disoccupati
figli della crisi Covid Lavoro ridotto
Sono una collaboratrice dome-
Caro Salvagente, lavoratori. Ha quindi ragione chi stica, lavoro presso 2 famiglie
sono terrorizzato dall’idea di sostiene che, rispetto alla crisi per 30 ore settimanali. Una ha
restare presto senza il sostegno del 2008/2009 quella che stiamo sospeso il rapporto di lavoro.
della Cig e che la mia azienda pos- vivendo oggi è ben più grave. Se Mi è stato detto che con meno
sa chiudere l’attività. Mi mancano la crisi del 2008 portò a un crollo di 24 ore di contributi perdo il
pochi anni per andare in pensione del Pil del 5,5%, per la crisi in diritto alla pensione. È vero?
e so bene che cercare un nuovo atto, si parla del 9-10%. Laura Sereni, Bracciano
lavoro sarà un’impresa. Quanto sta succedendo oggi
Corrado Signori, Pomezia deve farci chiedere che cosa Non è proprio come le è stato
accadrà quando verranno meno detto. Le 24 ore settimanali le
Caro Corrado, comprendiamo le la Cassa integrazione e il blocco consentono un contributo “pieno”.
sue preoccupazioni. Se si guarda dei licenziamenti. E salvi ripen- In caso di riduzione, l’Inps proce-
alle dichiarazioni delle forze samenti e proroghe succederà derà a una contrazione rapportata
politiche si ha l’impressione che presto. alle ore lavorate. Un esempio: con
la situazione di incertezza sociale È stato spesso denunciato il peso 24 ore settimanali basteranno 20
e di disagio economico non sia dell’evasione fiscale e contri- anni di lavoro per il diritto alla pen-
sufficientemente avvertita, anzi butiva (107 miliardi di euro sione. Con 12 ore, dovrà lavorare
che quasi la si voglia nascondere nel 2016). Ebbene, il problema per il doppio degli anni.
o quantomeno minimizzare. Una sembra non esistere o è diventa-
delle cause di questo smarrimen- to marginale. La preoccupazione
to di prospettiva va colta nella è che i “nuovi disoccupati” figli
mancanza di un rapporto vero, della crisi Covid possano decide-
costante e consapevole con la re di rifugiarsi nel lavoro nero e
gente. Basti pensare, ai portatori irregolare o in un’attività abusi-
di handicap, lasciati, con poche va. Se così fosse migliaia di lavo- Dal Pin allo Spid
centinaia di euro e senza servizi, ratori, tra l’altro, perderemmo i
a totale carico delle famiglie, loro contributi (Inps, Inail, fisco) Caro Salvagente,
spesso con genitori avanti negli e si creerebbe una concorrenza ho sentito che per collegarsi
anni, o ai giovani, dai 15 ai 34 sleale con chi lavora in regola e con l’Inps occorrerà in futuro
anni, laureati e con master, alla paga tasse e contributi. Negli ul- dotarsi dello Spid. È possibile
disperata e infruttuosa ricerca timi 25 anni, da quando si sono saperne qualcosa di più? A che
di un lavoro anche malpagato ridotti i termini di prescrizione servirà il Pin che avevo?
e senza diritto al reddito di del recupero dei contributi, sono Barbara De Santis, Roma
cittadinanza (se conviventi con i diminuite forze e risorse degli
genitori ). E che dire dei titolari Ispettorati del lavoro e dei servi- Dal 1° ottobre, l’Inps non rilascia
di pensione che, nonostante il zi ispettivi e di vigilanza. più il vecchio Pin per l’accesso
costante aumento del costo della Non sarebbe piuttosto il caso ai servizi dell’Istituto. Il Pin
vita, vedono aumenti di pochi di rilanciare quegli organismi verrà gradualmente sostituito
euro al mese? di controllo? Magari evitando dallo Spid che almeno in teoria
Il Covid non ha creato solo che si ripetano situazioni in cui dovrebbe consentire più ser-
danni alla salute ma ha inciso i responsabili degli uffici del vizi e maggiore affidabilità nel
profondamente sul lavoro e lavoro siano costretti a pagare le riconoscimento di assicurati e
sull’economia. Secondo l’Istat, spese della corrispondenza istitu- pensionati.
entro la fine dell’anno potrebbero zionale di tasca loro, come pure
perdere il lavoro circa 3.600.000 è successo.
novembre 2020 | | 83
Condominio
a cura di Patrizia Pallara
I lavori in condomini
Nuda proprietà
con più palazzine
Nell’appartamento di cui ho
l’usufrutto (mio figlio ha la Caro Salvagente, se si tratta di cose destinate a
nuda proprietà) occorre effet- nel mio condominio, composto servire i condomini in misura
tuare lavori di manutenzione da diverse palazzine separa- diversa, le spese sono ripartite
straordinaria. A chi spettano? te, divise a loro volta in scale, in proporzione all’uso che cia-
S. P., Genova devono essere eseguiti dei lavori scuno può farne.
di manutenzione sul tetto di una L’ultimo comma dell’art. 1123
L’art. 1105 del codice civile recita scala e su un terrazzino della c.c. afferma inoltre che negli
precisa: “Le riparazioni straordi- stessa scala che si trova tra due edifici con più scale, cortili,
narie sono a carico del proprie- balconi privati. Mi è stato riferito lastrici solari ecc. destinati a
tario. Riparazioni straordinarie che gli interventi sul tetto sa- servire una parte dell’intero
sono quelle necessarie ad assicu- ranno a carico della palazzina A, fabbricato, le spese di manu-
rare la stabilità dei muri maestri quindi pagheranno tutte le scale tenzione sono sopportate dal
e delle volte, la sostituzione delle di quell’edificio, mentre quello “gruppo di condomini che ne
travi, il rinnovamento, per intero sul terrazzino sarà a carico della trae utilità”.
o per una parte notevole, dei tetti, sola scala A1. Secondo voi è La Corte di Cassazione, con
solai, scale, argini, acquedotti, corretto il metodo di divisione la sentenza 29 aprile 1969 n.
muri di sostegno o di cinta”. della spesa che adotteremmo in 1352, ha poi specificato che
questo modo? nell’ipotesi di edifici distinti e
Lettera firmata autonomi raggruppati in un
unico condominio, le spese di
A meno che gli atti di acquisto riparazione dei singoli tetti van-
e il regolamento condominiale no divise tra i soli condomini
di natura contrattuale non di- degli edifici su cui l’opera deve
Il videocitofono spongano diversamente, il tetto essere eseguita.
si presume che sia una parte Nel caso esposto dal nostro
Vogliamo sostituire il vecchio comune a tutti i condomini. lettore, quindi, sembra corretta
citofono con un videocitofono. È quanto stabilisce l’articolo la ripartizione delle spese di
Che maggioranza è richiesta? 1117 del codice civile, insieme manutenzione tra i condomini
Ciro Allegrini, Napoli alle opere destinate a preservare della palazzina servita dal tetto
l’interno dell’edificio dagli agen- sottoposto a lavori, in con-
L’installazione di un videoci- ti atmosferici nella sua parte siderazione del fatto che con
tofono può essere deliberata superiore. molta probabilità il tetto copre
con il voto favorevole della La spesa per la sua manutenzio- locali e impianti comuni a tutto
maggioranza degli intervenuti ne, quindi, va ripartita a norma l’edificio.
all’assemblea, in rappresentanza di legge tra tutti i condomini, Quanto al quesito sul terraz-
di almeno 500 millesimi (art. sempre che il tetto copra le pro- zino, dalle foto fornite sem-
1122-ter c. c.). Se però l’introdu- prietà esclusive indistintamente. brerebbe che si tratti di un
zione può essere considerata in- L’art. 1123 c. c. specifica infatti cornicione di collegamento tra
novazione gravosa o voluttuaria, che le spese necessarie per la due balconi, un elemento deco-
i condomini devono essere tutti conservazione e per il godimen- rativo della facciata del palazzo.
d’accordo, fatta salva la possibi- to delle parti comuni dell’edifi- Sempre in virtù del principio
lità di effettuare l’installazione a cio, tra cui anche il tetto, sono esposto, è corretto ripartire il
propria cura e spese. sostenute dai condomini in costo dei lavori tra i soli condo-
misura proporzionale al valore mini della scala interessata dalla
della proprietà di ciascuno. Ma manutenzione.
84 | | novembre 2020
NON TESTARE LA
SICUREZZA SULLA
TUA PELLE
BALCONI AL LIMITE?
MERITI PIÙ SICUREZZA
www.faraone.it | faraone@faraone.it
L’Antitruffa
a cura di Frank Merenda
Un viaggio nel mondo delle truffe, dei raggiri, delle manipolazioni utilizzate da venditori
senza scrupoli ai nostri danni. Come difendersi? Quali atteggiamenti tenere per evitarle?
Se avete casi da segnalare andate sul sito antitruffa.com
86 | | novembre 2020
Plastica
© Imgorthand/iStock
c h e
Mala plastica
“L
a maggior parte della plastica
Ha fatto scalpore la denuncia non verrà mai riciclata e ai pro-
del Guardian: “La gran parte di quella duttori non potrebbe importare
di meno”. Così inizia un duro
differenziata va in discarica articolo di Arwa Mahdawi, co-
o in inceneritore”. Il nostro viaggio lumnist di The Guardian. La
giornalista ha le sue ragioni a
per capire cosa non va e come prendersela con le compagnie petrolifere e del
i produttori cerchino di scaricare tutta gas perché pare che queste guadagnino molto di
più sfornando plastica nuova invece di riciclare.
la responsabilità sui consumatori Ma allora tutte quelle campagne sul riciclo e per
rendere consapevole il cittadino?
88 | | novembre 2020
fchein e f a
ricicliamo?
che al mondo, solo il 9% di tutta la plastica pro- molto breve e la domanda di plastica riciclata
dotta è stata probabilmente riciclata. Secondo oggi rappresenta solo il 6% circa della domanda
l’Ispra in Europa va un po’ meglio: si producono di plastica in Europa. Secondo le stime della fon-
circa 25,8 milioni di tonnellate di plastica l’an- dazione, la produzione di plastica da fonti fossili
no e il 30% dei rifiuti in plastica viene avviato e l’incenerimento dei rifiuti di plastica generano
al riciclo. Un conto, però, è avviare al riciclo e complessivamente circa 400 milioni di tonnella-
un conto è riciclare davvero. Secondo Corepla, il te di CO2 l’anno. Riciclare i rifiuti di plastica di
consorzio per il recupero degli imballaggi in pla- tutto il mondo significherebbe conseguire un ri-
stica, in Italia avviamo al riciclo il 43,5% degli sparmio energetico annuale pari a 3,5 miliardi di
imballaggi raccolti, quindi possiamo dire di esse- barili di petrolio. Riciclare 1 milione di tonnellate
re sopra la media europea. Però solo il 60% di di plastica è come avere 1 milione di automobili
questi vengono effettivamente riciclati. Dunque, in meno per strada. Ma allora perché non lo fac-
conti alla mano, poco più di un imballaggio su ciamo? E dove finisce la plastica non riciclata?
quattro di quelli raccolti. In questo servizio proveremo a fare un viaggio in
Secondo la Ellen McArthur Foundation, l’econo- questa filiera che non sembra dare risposte suf-
mia globale perde il 95% del valore del materiale ficienti ai più che legittimi dubbi della columnist
plastico da imballaggio (ossia tra 70 e 105 miliar- del Guardian. Partiamo proprio da quanto sta
di di euro l’anno) dopo un ciclo di primo utilizzo succedendo in Italia: a febbraio 2016 il Conai (il
novembre 2020 | | 89
Plastica
principale consorzio per il recupero degli imbal- nell’ambito dell’economia circolare. La discari-
laggi, di cui fa parte il Corepla, quello dedicato ca rappresenta ancora una destinazione molto
alla plastica, ha approvato il progetto di diver- gettonata, a eccezione della Germania (meno
sificazione contributiva per questi imballaggi. A dell’1%), spicca il 30% della Gran Bretagna, il
quasi 20 anni dalla fondazione dell’ente, dun- 32% della Francia, il 46% della Spagna (fon-
que, si è deciso di usare la leva contributiva per te PlasticEurope). In Italia, secondo i dati Ispra
incentivare la riduzione dell’impatto ambientale. 2019 circa il 23% della plastica raccolta va in
Il nuovo approccio del Conai prevede tre livelli discarica, secondo PlasticEurope invece è il 37%.
contributivi per altrettante categorie di imbal-
laggi in plastica: quelli selezionabili e riciclabi- Che fare?
li da circuito commerciale e industriale bene-
ficiano di un’agevolazione maggiore di quelli “L’unica possibilità per un intervento risolutivo
da circuito domestico, mentre gli imballaggi è ridurre drasticamente e con urgenza il ricorso
che presentano difficoltà nella gestione del fine alla plastica monouso, riprogettando gli imbal-
vita non beneficeranno di agevolazioni. I primi laggi nella direzione della durevolezza e della ri-
comprendono sacchi, boccioni per distributori usabilità prima ancora della riciclabilità” spiega
d’acqua, cassette, cestelli por- Enzo Favoino, coordinatore
tabottiglie, fusti, tappi, taniche scientifico di Zero Waste Euro-
e altro ancora. Nella fascia 50% della plastica pe e curatore del rapporto.
domestica abbiamo una sotto- prodotta nel mondo Ma quindi grava tutto sulle
fascia dedicata a bottiglie e fla- spalle del consumatore? “Le
coni in PET, HDPE e PP (solo
presenta tali difficoltà grandi aziende sanno benis-
se trasparenti e senza etichetta nella gestione del fine simo che gran parte degli im-
coprente) e un’altra destina- vita da farla scartare ballaggi che immettono sul
ta a includere altri imballaggi mercato non vengono ricicla-
quali borse riutilizzabili, erogatori meccanici ti e devono smetterla di inondarci con enormi
(tipo spray), tappi e altro ancora. La terza fa- quantità di plastica monouso” risponde Favoi-
scia, quella degli imballaggi non selezionabili/ no. “Sono proprio loro, che continuano a fare
riciclabili, come astucci, scatole, cassette in ma- enormi profitti utilizzando un materiale difficil-
teriale espanso, blister, bottiglie in PET opache mente riciclabile, che devono assumersi le pro-
è di gran lunga la più estesa. prie responsabilità, senza scaricarle sempre e
solo sui consumatori”, conclude il coordinatore
Metà è inutilizzabile di Zero Waste Europe.
90 | | novembre 2020
Plastica
La via estera
tra traffici leciti e non
Secondo l’Ispra 37mila tonnellate ogni anno lasciano l’Italia per superare i confini.
C’è poi l’export illegale, come documentato più volte da Greenpeace. Una massa
di rifiuti che nessuno controlla e che spesso finisce per inquinare l’ambiente
D
i sicuro la plastica che non viene incene- previste dalla normativa comunitaria”. Non
rita o portata nelle discariche nazionali, è il caso dei traffici illeciti osservati da Green-
viene esportata: per limitarci al caso ita- peace: l’unità investigativa dell’associazione
liano, di nuovo secondo dati Ispra, esportiamo ambientalista ha scoperto un traffico illegale di
circa 37mila tonnellate di imballaggi in plastica rifiuti in plastica spediti dall’Italia ad aziende
di cui il 21,9% è destinato in Austria, il 16,1% malesi, pari a più di 1.300 tonnellate solo nei
è esportato in Spagna, il 12,% in Slovenia e il primi nove mesi del 2019 quando, su un tota-
10,5% in Turchia. Ma la plastica finisce an- le di 65 spedizioni dirette in Malesia, 43 sono
che in paesi extra Ue: secondo la normativa state inviate a impianti privi dei permessi per
comunitaria di riferimento (Regolamento n. importare e riciclare rifiuti stranieri. Il team di
1013/2006), infatti, i paesi europei possono Greenpeace ha documentato la presenza di ri-
spedire i propri rifiuti fuori dall’Ue esclusiva- fiuti plastici abbandonati all’aperto in enormi
mente per “riciclo e recupero in impianti con discariche a cielo aperto senza alcuna sicurezza
standard ambientali e tecnici pari a quelli co- per l’ambiente e la salute umana, in barba ai
munitari e che operano con metodi ecologica- regolamenti europei vigenti.
mente corretti, ovvero in conformità di nor- Altra interessante scoperta dell’organizzazione
me in materia di tutela della salute umana e ambientalista, è quella che meno del 2,5% dei
ambientale grosso modo equivalenti a quelle container che spediamo dai porti italiani è ispe-
zionato con visita merci e molti porti non hanno
addirittura aree adatte per aprire e controllare
i container. Quindi il rifiuto può viaggiare in-
disturbato da un continente all’altro (per avere
conferma che quello documentato in Malesia
non è un caso isolato basta seguire le inchieste di
Greenpeace, che ha documentato traffici illeciti
anche nell’Europa dell’Est).
Per cui dalle discariche all’ambiente il pas-
so può essere breve e a volte i nostri rifiuti
compiono addirittura migliaia di chilometri
- via terra o via mare - prima di finire disper-
si chissà dove. Oltre a non essere riciclata,
quindi, questa plastica diventa un danno per
l’ambiente: a livello mondiale, come tetsimo-
© Tinnakorn Jorruang/iStock
novembre 2020 | | 91
Plastica
I
contributi ambientali corrisposti dalle azien-
de produttrici sono unica leva per incentivare
la produzione di imballaggi più riciclabili. Al-
meno nel caso italiano e, per la cronaca, stiamo
parlando di contributi che partono da 150 euro
a tonnellata per gli imballaggi selezionabili e ri-
ciclabili da circuito industriale per arrivare a 369
euro per quelli non selezionabili/riciclabili.
Eppure, stando agli imballaggi che troviamo in
commercio, possiamo tranquillamente ammet-
tere che tale misura non sia sufficiente. Secondo
il dossier sulla “Plastic Strategy” della Commis-
sione europea del 2018, “la richiesta di plastica
riciclata al giorno d’oggi riguarda solo il 6% del
totale del consumo di plastica in Europa”. E
questo perché la plastica vergine, prodotta da
combustibili fossili, è economicamente molto più
conveniente rispetto a quella riciclata. Se da una
parte è difficile fare un confronto numerico, poi-
ché il costo della vergine segue le oscillazioni del
petrolio e quindi il gap è molto variabile (mentre
i costi per mettere a disposizione la materia pri-
ma seconda legati alle fasi di raccolta, trasporto
e trattamento possono essere assunti costanti), plastica è spesso affidato a piccole strutture pre-
dall’altra è la stessa Ocse a delineare due ordini valentemente regionali, il che produce un effet-
di motivazioni per descrivere questo squilibrio. tivo svantaggio in termini di economie di scala
La prima motivazione è di carattere tecnico: mol- e capacità di assorbire gli shock di mercato. Un
ti polimeri hanno spesso additivi che possono esempio su tutti è quello della Cina che dopo
contaminare l’ambiente e quindi sono difficili da aver assorbito i due terzi delle importazioni di
gestire e separare in fase di riciclo. Di conseguen- rifiuti di plastica nell’ultimo decennio, ha chiuso
za, l’incertezza legata agli standard di qualità e si- le frontiere alla plastica. Se aggiungiamo che il
curezza fa sì che molte aziende produttrici tema- recente crollo dei prezzi del petrolio post-pande-
no che la plastica riciclata non possa rispondere mia ha abbattuto il costo primario della materia
alla loro esigenza di disporre di volumi elevati di prima e quindi ha reso ancora più economica la
materiale affidabile con specifiche costanti. plastica vergine, ecco che si capisce come mai la
La seconda motivazione è invece di tipo econo- domanda di plastica riciclata sia ancora bassa.
mico. Come documenta la stessa Ocse, infatti, E poi, c’è la burocrazia. La normativa vigente nel
il settore del riciclo è più piccolo e frammentato nostro paese, infatti, stabilisce che gli imballaggi
rispetto all’industria del petrolio e il riciclo della a contatto con alimenti debbano contenere alme-
92 | | novembre 2020
Plastica
novembre 2020 | | 93
Plastica
P
erché le aziende produttrici spendono mi- le emissioni di gas serra del mondo. Chevron,
lioni di euro in campagne pubblicitarie Exxon, BP e Shell, in particolare, sono respon-
sul riciclo, se poi la maggior parte della sabili di oltre il 10% delle emissioni climatiche
plastica finisce altrove? A chiederselo, in Gran mondiali dal 1965. “Ma siamo così convinti
Bretagna, sono stati gli autori di un’inchiesta che le persone sono la causa dell’inquinamen-
diffusa dalla National Public Radio (NPR) e to e che le persone possono fermarlo e quindi
da Public Broadcasting Service (PBS), inchiesta siamo convinti che se facciamo bene la rac-
che ha svelato diversi casi di greenwashing da colta differenziata il pianeta sopravviverà?” si
parte dell’industria della plastica. Sebbene il gre- domanda Arwa Mahdawi sul quotiditianoThe
enwashing ormai non sorprenda più nessuno, Guardian. “È giusto che debba esserci un li-
la portata del presunto inganno scoperto dalle vello di responsabilità personale quando si
indagini di NPR e PBS tocca un aspetto che noi parla di emergenza climatica. Tutti dobbiamo
consumatori conosciamo molto bene: le campa- fare la nostra parte. Ma l’azione del singolo è
gne sull’importanza del riciclo della plastica fini- una piccola goccia in un oceano… fortemente
scono con il diventare un cinico promemoria su inquinato!” conclude la giornalista.
come le grandi aziende abbiano trasferito, con “Le immagini, sempre più comuni, di enormi
successo, ai singoli l’onere della quantità di rifiuti in plastica
lotta alla crisi climatica. che invadono fiumi e mari con
Negli anni 70, una famosa “Ma siamo convinti i loghi dei marchi visibili sotto-
campagna pubblicitaria andata che se facciamo bene lineano le responsabilità di chi
in onda negli Stati Uniti, recita- ha contribuito a generare una
va lo slogan “People start pol-
la raccolta differenziata delle emergenze ambientali più
lution. People can stop it” (La il pianeta sopravviverà?” gravi dei nostri tempi” scrive
gente ha dato inizio all’inqui- chiede Arwa Mahdawi Greenpeace nel rapporto “Una
namento, la gente può fermar- crisi di convenienza”.
lo). Questa pubblicità, in cui si vede un pelleros- “Queste aziende, che producono enormi quan-
sa che piange nell’attraversare fiumi inquinati tità di imballaggi monouso, oltre ad alimen-
dall’uomo moderno, è considerata dalla rivista tare un modello di consumo basato sull’usa e
Ad Age Magazine una delle 100 più significa- getta, sono responsabili di gran parte dell’in-
tive di sempre ed è stata realizzata dal gruppo quinamento da plastica che vediamo quotidia-
senza scopo di lucro Keep America Beautiful, namente”. Coca Cola, Colgate-Palmolive, Da-
largamente finanziato da aziende di bevande e none, Johnson & Johnson, Kraft-Heinz, Mars,
imballaggi in plastica. La strategia comunicati- Mondelez, Nestlé, PepsiCo,Procter & Gamble e
va per nulla sottintesa: la colpa di un mondo Unilever: sono alcune delle multinazionali coin-
inquinato ricade su noi consumatori, e non sui volte da un questionario inviato da Greenpe-
perversi meccanismi di mercato che indirizzano ace Usa le cui risposte dimostrano che ancora
le industrie verso il maggior profitto. non esistono piani concreti volti a ridurre la
Venti compagnie di combustibili fossili sono crescente produzione e commercializzazione di
responsabili da sole di più di un terzo di tutte plastica monouso.
94 | | novembre 2020
QUALI SONO LE 10 TRUFFE
PIU PERICOLOSE (E INCREDIBILMENTE FREQUENTI!)
IN ITALIA?
Il Salvagente ne parla all’interno
di questa guida, che puoi scaricare
e leggere senza spendere un euro.
Sei stato anche tu vittima di uno di questi raggiri?
Come puoi difenderti dagli spietati truffatori?
La risposta a queste e ad altre domande puoi trovarla
all’interno della guida
“Le 10 truffe più pericolose”
Vai su
10truffe.ilsalvagente.it
registrati
e scaricala
gratuitamente
Miti Alimentari
a cura di Alberto Ritieni
Per rinforzarmi ho arricchito la dieta anche 60 mg di Vitamina C per 100 grammi, un paio di mandarini
con spezie e piante simili a tavola 42 mg per 100 grammi. Ancora meglio, gustarsi al
cucchiaio un kiwi permette di ottenere 85 mg di Vitamina
VERO Fra le tante spezie che abbiamo imparato a cono- C per 100 grammi. Sono tutti alimenti di grande supporto
scere durante i viaggi veri e, oggi con quelli virtuali, di certo nel rinforzare anche le nostre difese immunitarie. Nel Nord
curry, paprica e peperoncino sono amici dei nostri piatti e Europa, dove gli agrumi sono certamente più rari, si fa il
nel contempo delle naturali fonti di sostanze utili e antin- pieno di vitamine con mele cotte al limone o rinforzate con
fiammatorie. Possiamo aggiungere qualcosa di più vicino della cannella, ma frequentemente si aggiungono i ribes
culturalmente come rosmarino, salvia, timo, maggiorana, (200 mg di Vitamina C per 100 grammi) a uno yogurt. A
alloro, zenzero e cannella che agiscono da digestivi e toni- pranzo si possono scegliere delle verdure come la lattuga
ficanti e aiutano a superare la stanchezza che arriva con la (59 mg di Vitamina C per 100 grammi) condita con del
stagione autunnale. La curcuma e i suoi curcuminoidi, poi, succo di limone che permettono di mantenere alto il livello
rafforzano le nostre difese immunitarie perché aiutano a di Vitamina C nel nostro organismo perché non siamo ca-
produrre il cAMP, una delle molecole più importanti del no- paci né di produrla da soli né di conservarla. Queste buone
stro corpo in grado di combattere efficacemente l’azione di abitudini a tavola sono equivalenti a mantenere la batteria
alcuni virus e batteri. Il ruolo del cAMP nelle cellule è simile del telefonino al 100% così da evitare di arrivare a cena con
a quello del citofono che avvisa su chi c’è all’esterno della poca autonomia e perderci la telefonata importante che
cellula e preallarma i sistemi difensivi nel caso ci fossero aspettavamo. Ricaricarsi durante la giornata, con fantasia
invitati indesiderati come i virus. Alcune di queste spezie, magari gustando una premuta fresca, un frutto sbucciato
e tra queste la curcuma, sono inaspettate fonti di acido con amore o aggiungere un contorno di spinaci (35 mg
salicilico, una sostanza naturale antinfiammatoria, parente di Vitamina C per 100 grammi) per accompagnare una
stretta e meno potente della ben più famosa aspirina. pietanza risolve per i più piccoli commensali la necessità di
ricaricarsi di vitamine prima fra tutte la Vitamina C.
96 | | novembre 2020
Alberto Ritieni insegna Chimica degli Alimenti presso la facoltà di Farmacia dell’Università
Federico II di Napoli. Per ilsalvagente.it cura la rubrica settimanale Miti Alimentari
© Dragana991/iStock
parte di queste sostanze utili. Affidarsi a una dieta equili- talvolta meno competitivi con i prodotti freschi di raccolto
brata è come mettere in campo una squadra ben costruita per questi aspetti salutistici.
e nessun allenatore di calcio sceglierebbe uno schema dove
giocano sei attaccanti, magari dimenticando il portiere. Per
raggiungere risultati di eccellenza occorrono squadre dove
difesa, attacco e centrocampo siano equilibrati per qualità In autunno mi piace godere di una bella sera-
e quantità e questo vale anche per la dieta che non deve ta in compagnia di un tè o di una tisana
essere mai sbilanciata verso uno dei nutrienti o l’altro.
VERO Tè nero e verde sono bevande perfette per contra-
stare i primi freddi e sono considerati rimedi naturali per
combattere i malanni di stagione fra cui l’influenza. Il tè
Ricorro a molti superfood, come la pitaya. nero migliora le difese immunitarie grazie alla teanina, un
Vengono da lontano, costano un po’ ma mi amminoacido naturale che non ha niente a che vedere con
difendono davvero. la caffeina, ma al contrario riduce la pressione sanguigna e
quindi è un potenziatore dei farmaci antipertensivi. Il tè ver-
FALSO La stagionalità dei prodotti della nostra tavola è un de è invece ricco di catechine che aiutano a prevenire le in-
aspetto tanto importante quanto ancora oggi molto sot- fezioni virali. Nel campo delle tisane esiste una possibilità di
tovalutato. D’altronde basta visitare un qualunque super- scelta amplissima. Ad esempio, la rosa canina contiene 10
mercato per rendersene conto. Con la globalizzazione e pur volte la vitamina C degli agrumi oltre ad altri antiossidanti.
essendo possibile con gli attuali mezzi di trasporto avere le L’echinacea è una fonte ideale per una tisana antiinfluenza-
primizie sempre sulla tavola, i vegetali coltivati seguendo il le così come il tiglio o lo zenzero. In effetti, il rito della tisana
ciclo naturale delle stagioni e che ci sono vicini climatica- è un modo di autococcolarsi con le fasi della preparazione,
mente contengono livelli di vitamine o di antiossidanti otti- della degustazione e con il calore dopo una giornata stres-
mali. Frutta e verdura che percorrono lunghi viaggi (spesso sante e, in più, con i principi naturali che vanno a rinforzare
tra diversi continenti) nello spazio o nella dimensione del le difese immunitarie. Un toccasana, insomma tanto per la
tempo, per capirci parliamo di frigoconservati etc., sono nostra anima che per il nostro corpo.
novembre 2020 | | 97
Ricette a cura di Martino Ragusa
Questo mese, agli amici de Il Salvagente non potevo proporre che due ricette squisitamente
autunnali. Due piatti che fanno decisamente piacere al palato.
Anatra brasata
Cardi con besciamella
al parmigiano con la polenta
Ingredienti per 4-6 persone
1 kg di cardi
1 limone
40 g di burro
40 g di farina
1/2 litro di latte
100 g di parmigiano
Noce moscata, sale
che quindi se ne vanno via con il in modo che il vino che vi verserete Servitele assieme al sugo di cottura
vapore di cottura. possa coprirli. Aggiungete il pepe passato al setaccio e riscaldato.
in grani, il rametto di rosmarino, la Accompagnate con purè o con
salvia, gli spicchi di aglio interi schiac- polenta.
98 | | novembre 2020