Sei sulla pagina 1di 2

Allenamento della coordinazione

In accordo con Roth occorre affermare che nonostante gli sforzi della
ricerca e le discussioni terminologiche, ancora non si è arrivati ad una
sistematizzazione dei concetti o ad una strutturazione del settore
tematico generalmente accettati.
La necessità di un’analisi diversificata del profili delle esigenze
coordinative si fonda sulla necessità che anche l’allenamento coordinativo,
almeno in parte, sia indirizzato allo sport praticato, cioè contribuisca alla
formazione specifica del profilo delle capacità o dei presupposti di
prestazione ad esso necessari. Qui il punto di partenza è rappresentato
dalle esigenze elementari caratterizzate da processi coordinativi e dai
parametri concreti di riferimento legati al compito motorio, esistenti
nelle situazioni di allenamento e di gara. E non viene trascurato che le
esigenze coordinative nell’allenamento della tecnica non sempre devono
coincidere con quelle della situazione di gara e che le prime possono
persino parzialmente superare le altre.
Riflessioni teoriche su semplici leggi collegate con l’escursione del
movimento, e quindi alla sua coordinazione, si riferiscono ai fattori
elementari tempo, precisione, ampiezza, difficoltà del movimento ed ad
esigenze imposte da parte della grandezza dell’obiettivo. Tra questi
parametri esistono rapporti regolari.
Sulla base delle considerazioni riguardo la plausibilità di questi fattori
elementari ed includendo i costrutti esistenti sulle capacità coordinative
si riescono a delimitare tra loro almeno le seguenti categorie di esigenze
coordinative specifiche dei compiti motori:
 Fonti d’informazione/analizzatori;
 Esigenze di esattezza/precisione dovuta alla precisione;
 Tempo disponibile per il movimento /pressione temporale;
 Complessità ed organizzazione del movimento/pressione dovuta alla
complessità;
 Esigenze dell’ambiente;
 Carico/sollecitazione.

Con il crescere del livello di prestazione, l’allenamento coordinativo deve


comprendere una quantità sempre minore di esercizi d’allenamento
aspecifici.
Per cui è necessario sì, un allenamento della coordinazione specifico della
disciplina praticata, ma è anche necessario che ad un livello di prestazione
avanzato gli esercizi coordinativi (occasionalmente) vengano eseguiti
anche nelle condizioni di carico o di sollecitazione proprie di tale
disciplina, quindi anche in stato di affaticamento ed in presenza di fattori
supplementari di carico psichico.
Generalmente nello sport non si deve fare fronte ad elevate esigenze
coordinative che riguardano un solo fattore d’incidenza, ma sono sempore
implicati tutti i fattori in misura medio-elevata.
Per questa ragione i fattori d’incidenza, aumentando il livello di
prestazione, devono essere allenati combinandoli tra loro.
Per l’impostazione metodica dell’allenamento della coordinazione vale come
principio: l’esecuzione di movimenti semplici, perfettamente conosciuti in
condizioni rese più difficili.
Questo principio va integrato con: eseguire i movimenti in condizioni
variate e che variano incostanti.

Potrebbero piacerti anche