ristorante- Il menu Dipartimento sala Le occasioni del servizio
La colazione può essere all’inglese o continentale. Il
brunch combina il termine “breakfast” e “lunch” e unifica, appunto, la colazione e il pranzo. Per il pranzo, invece, bisogna offrire un’offerta gastronomica molto varia con cibi facilmente digeribili. Struttura e offerta del ristorante > Dipartimento sala Le occasioni del servizio
La cena viene considerata il pasto
principale e può comprendere cinque portate.
Il souper è composto da cibi particolarmente leggeri e
delicati dato che viene consumato a ridosso del riposo notturno. Struttura e offerta del ristorante > Dipartimento sala Servizi particolari
Il servizio di banqueting richiede
un’apposita équipe. Il room service può riferirsi alla prima colazione, oppure a un servizio attivo 24 ore su 24. Il coffee break è tipico per momenti legati a congressi. Il cocktail party è legato alla celebrazione di un evento speciale. Struttura e offerta del ristorante > Dipartimento sala Il menu Spesso si confondono i termini menù e carta o lista delle vivande. E’ bene chiarire che: Per carta o lista delle vivande si intende la lista completa di tutti i piatti tra i quali il cliente può scegliere. Sulla carta vanno elencati tutti i primi, tutti i secondi, tutti i contorni e tutte le altre preparazioni che il ristorante è in grado di servire, e sarà il cliente, secondo i suoi desideri, a scegliere da questa lista i piatti che comporranno il menù di suo gusto. Per menù si intende l’elenco preciso delle portate che compongono un piatto; per esempio nel caso del banchetto per un matrimonio ci troveremo normalmente davanti a un menù. A titolo di esempio, un menù moderno si compone secondo questa sequenza di portate: antipasti freddi e caldi, minestre asciutte e in brodo, pesci, torte salate, sorbetto, carne bianca o rossa, contorno, formaggio, gelato, torta, frutta. Struttura e offerta del ristorante > Dipartimento sala La costruzione del menu La scelta dei piatti deve essere diversificata ma non troppo ampia. E’ preferibile usare ingredienti di stagione, alternare piatti caldi e freddi, inserire specialità tradizionali e innovative, proporre qualche piatto unico e pietanze per chi ha esigenze speciali, prevedere anche vivande facili da consumare. Il menu deve indicare i nomi dei piatti, privi di errori grammaticali con denominazioni semplici e dal contenuto informativo, gli allergeni, i prezzi ed evitare di inserire costi “extra” ( come il coperto). Il cartoncino non deve superare l’A4 come formato, essere personalizzato e non sgualcito. Struttura e offerta del ristorante > Dipartimento sala LE REGOLE DI BASE PER LA STESURA DEL MENU • Il menu deve essere facilmente consultabile • Deve essere scritto in modo chiaro e comprensibile • Deve soddisfare le aspettative di chi a scelto di entrare nel locale • Deve essere capace di stimolare la curiosità • Deve trasmettere un’immagine di pulizia e ordine • Deve indirizzare il cliente verso una scelta
LE REGOLE PER LA DENOMINAZIONE DEI PIATTI
• Evitare nomi di fantasia • Indicare l’ingrediente principale di ciascun piatto • Segnalare l’uso di aromi o spezie particolari • Evitare ripetizione di nomi, ingredienti, metodi di cottura • Specificare la tipologia di carne impiegata nei piatti che la contengono(non selvaggina ai mirtilli ma Capriolo ai mirtilli),
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LE REGOLE ORTOGRAFICHE • Controllare accuratamente che non siano presenti errori ortografici • Utilizzare la lettera maiuscola all’inizio del nome del piatto e di eventuali guarnizioni • Usare sempre il singolare tranne nel caso di ingredienti che non vengono serviti singolarmente ( vongole, spaghetti ecc.) • Nelle denominazioni con nomi propri non usare le preposizioni «al» o «alla» (Crema Parmantier e non Crema alla Parmantier).
Informazioni aggiuntive che il menu può riportare
• Il nome dell’azienda ( indirizzo, numero di telefono, giorno di chiusura) • Informazioni sulla propria attività (servizi aggiuntivi come il catering) • Contenuto calorico dei piatti o dell’assenza di allergeni (glutine-lattosio) • La traduzione in inglese o altre lingue per la clientela internazionale • L’indicazione di eventuali costi aggiuntivi per il coperto o il servizio • È obbligatorio segnalare la presenza di prodotti surgelati
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I vari tipi di menù sono: Il menù alla carta È utilizzata nei ristoranti e nei grandi alberghi. Offrono vasta selezione di piatti ciascuno con il proprio prezzo. Il cliente sceglie il pasto che desidera senza limitazioni. I piatti vengono preparati e cotti al momento ( cucina espressa ). La flessibilità del menù implica un’organizzazione del lavoro perfetto con una brigata numerosa. Ciò incide sui costi e si riflette sui prezzi delle vivande. Se nel menù vengono proposti piatti regionali, nazionali ed internazionali, si parla di “menù alla grand carta”. Il menù a la table d’Hote Utilizzato in alberghi, pensioni e trattorie con clientela non di passaggio. La formula prevede che il prezzo e l’orario sono fissati in anticipo. Il menù del giorno È previsto in alberghi e pensioni. Programmato in tempi brevi ( in genere il pomeriggio antecedente il servizio ) consente di tenere conto degli imprevisti che si possono verificare sino a poche ore prima del servizio. Permette di consumare e smaltire le scorte di magazzino prima che perdano di freschezza. Struttura e offerta del ristorante > Dipartimento sala Il menù turistico Utilizzato nella ristorazione commerciale, media, con prezzo fisso che comprende oltre il cibo ( un primo, un secondo con contorno e un dessert), anche il pane, le bevande e il coperto. Il menù a degustazione Utilizzati in ristoranti di categoria medio-alta con particolari specialità gastronomiche. La sequenza dei piatti è prefissata dallo chef in modo che il cliente possa assaggiare più specialità a porzioni ridotte. Menù a tema Diffuso sulle navi da crociera dove la proposta di piatti tipici dove la nave fa scalo è frequente o ristoranti che propongono piatti in cui ricorre sempre lo stesso ingrediente(peperoncino,carciofi ecc,) Menù per banchetti Utilizzato per matrimoni o meeting. Si concorda in precedenza con il cliente tenendo conto dei suoi desideri e del tipo di manifestazione. Il ristoratore riesce a pianificare gli approvvigionamenti, le scorte, le quantità del personale. Struttura e offerta del ristorante > Dipartimento sala La carta dei vini Molti ristoranti e alberghi di buon livello propongono, accanto alla classica carta delle vivande, un’ampia scelta dei vini in abbinamento con l’apposita carta dei vini. La carta comprende la lista delle etichette e le diverse tipologie (champagne, spumanti, rossi, bianchi, rosati e da dessert). Sono anche indicati nome, annata, prezzo e provenienza.
Le carte dei vini, insieme ai menù, valorizzano l’immagine del
ristorante. Per creare le carte ci si basa essenzialmente sulla zona di produzione ( vini locali, regionali, nazionali, internazionali ). Il sommelier seleziona i vini almeno 2 volte l’anno e propone una carta proporzionata alla fascia economica della clientela inserendo vini di costo limitato, medio e elevato. Struttura e offerta del ristorante > Dipartimento sala Le carte dedicate a prodotti specifici
Alcuni ristoranti propongono la possibilità di scelta anche per
gli oli, gli aceti, formaggi, dolci, pane e le acque minerali. Le carte si devono leggere facilmente offrendo una scelta non troppo esagerata per non disorientare il cliente. La carta dei dolci, si divide in: • dolci al trancio • dolci al cucchiaio freddi o caldi • pasticceria regionale, classica, piccola pasticceria • confetteria • dolci a pasta lievitata
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