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SURPLUS
di Daniele Cappa IW1AXR
N
el 1968 Al Kahn, menti, compreso il mi-
K4FW, e Jack crofono (ceramico),
Burchfield, K4JU il tasto e la cuffia. I
fondano la Ten Tec. trimmer per la rego-
L’anno successivo pro- lazione del mic gain
ducono una serie di mo- e del CW drive sono
duli idonei ad assembla- anch’essi collocati sul-
re un RTX in CW a bassa la parte posteriore.
potenza. Questi moduli di- Aspetto e disposizione
venteranno poi la base del- sono gradevoli, anche se
la serie “Power Mite” (PM), che forniscono i medesimi dati e la plastica la fa da padrone, non
sarà disponibile per anni in con- giungono alle medesime conclu- è chiaro se per risparmiare o per
figurazioni diverse. All’epoca la sioni. limitare il peso. Le manopole so-
produzione di moduli che anda- Si tratta probabilmente del pri- no tutte di plastica nera, mentre
vano poi assemblati era relativa- mo RTX QRP a 5 bande in HF in i connettori posteriori sono a jack
mente diffusa, del resto già molti SSB, e non solamente in CW, in- da 6,5 mm per microfono, tasto e
anni prima la stessa Geloso ave- teramente allo stato solido. La co- cuffia, RCA per tutto il resto, ali-
va in catalogo numerosi moduli struzione ricorda in verità un Kit, mentazione e antenna compre-
dedicati all’autocostruzione di quasi sicuramente era assembla- sa… scelta questa francamente
RX e TX amatoriali. to “a mano”; questo esemplare discutibile.
TenTec ha sempre prodotto porta il numero 1162. Certamen-
RTX di pregio, dotati di soluzioni te la produzione non ha raggiun- Al posto del classico VFO im-
circuitali originali, che spesso so- to grandi numeri e trovarne oggi piega un PTO; in pratica nel cir-
no state riprese da altri produtto- uno in queste condizioni non cuito oscillante del VFO di solito
ri solo molti anni dopo. sembra essere cosa di tutti i gior- l’elemento variabile è un con-
La serie Argonaut ha visto la lu- ni. densatore, nel PTO è la bobina
ce alcuni anni dopo proprio con Il guscio è interamente in allu- la cui induttanza è fatta variare
il modello 505, e prosegue anco- minio, talvolta rivestito di plastica inserendo un nucleo all’interno
ra oggi con la quinta serie. tinta legno, le dimensioni sono della bobina.
contenute, la sola radio misura Questa soluzione non è, ma
Un paio di esempi veloci … il 33 x 18 cm ed è alta solamente non lo era neppure nel 1971, una
505 che ora vedremo, ha visto la 11 cm. Pur non prevedendo al- novità. ricevitori casalinghi (i
luce nel 1971 ed è stato presen- cuna alimentazione interna l’uso classici 5 valvole, anche di co-
tato sul numero di CQ (america- in portatile era certamente pos- struttori italiani) lo impiegavano
no), a firma di K4DCD e dello sibile aiutato dal peso non ec- già negli anni ‘50 (Europhone
stesso K4FW, nel novembre del cessivo, poco meno di 3 kg per RC59). In seguito praticamente
1971 e un anno esatto dopo sul la sola radio. Sul pannello ante- tutte le autoradio degli anni ‘70
numero di novembre del 1972 di riore sono collocati tutti i coman- e per buona parte del decennio
QST. Gli autori lo propongono di, mentre sul pannello posterio- successivo, fino all’avvento della
con due articoli diversi, ma che re trovano posto tutti i collega- sintonia digitale, erano dotati di
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mente possibili fonti di proble-
mi.
Sul frontale è presente il co-
mando di sintonia fine che fa ca-
po a un transistor invece del va-
ricap.
Il primo amplificatore RF e i due
mixer impiegano i citati MOSFET
(40823); dall’altra parte della ra-
dio il finale RF è a larga banda
(non male per l’epoca...) equi-
paggiato con due transistor bi-
polari 2N2631 che forniscono, a
fronte di un assorbimento di circa
5 W, una potenza RF variabile da
1,8 a 2W, secondo le condizioni.
L’impedenza dell’antenna è pre-
vista da 50 a 75 e il tutto è com-
pletato dal rosmetro interno, uti-
lissimo durante il previsto uso in
portatile.
La corrente assorbita è pari ad
un solo ampere, per aumentare
l’autonomia sul retro è presente
un piccolo interruttore con cui è
possibile spegnere l’illuminazio-
ne del frontale. Sul manuale di
uso si legge che la radio è in gra-
do di funzionare, con prestazioni
lievemente inferiori, fino a 10V di
alimentazione.
Si tratta insomma del primo
RTX QRP realmente utilizzabile
PTO. In campo amatoriale era da ognuno un CA3053. in SSB quanto in RTTY, la cui sta-
tempo utilizzato dalla blasonata Cinque bande classiche, le bilità permetteva un traffico nor-
Collins, dunque una soluzione di WARC erano ancora nel cappel- male senza rincorrere il corri-
classe per un apparecchio che lo, quindi 10, 15, 20, 40 e 80 me- spondente su e giù per la banda.
voleva presentarsi come un pic- tri. I 2 MHz dei 10 metri sono in- A questo proposito ci si chiede
colo gioiello. teramente coperti senza alcuna come qualcuno considerasse la
Il PTO ha sicuramente dei van- commutazione, quarzo o modifi- possibilità di operare, nel 1971,
taggi rispetto all’analogo oscilla- ca aggiuntiva, sulle altra bande in portatile in RTTY impiegando
tore a condensatore variabile. È l’escursione in frequenza è dei le telescriventi meccaniche (TG7
più stabile e molto più compatto, classici (per l’epoca) 500 kHz. o T100 Olivetti) il cui peso pro-
e questo è un punto a favore su Per contro in 10 metri un giro del- babilmente sfiorava i 50 chili.
un RTX che oggi chiameremmo la manopola di sintonia consente CQ e QST presentano il 505
trasportabile, ma che per l’epoca una variazione di frequenza di come l’apparecchio HF compat-
era veramente su un altro piane- 100kHz, contro i 25 kHz delle al- to ideale per chi si muove, cam-
ta! Anche la stabilità era notevole, tre bande, per questo la sintonia peggiatori e generalmente ope-
il costruttore dichiarava “meno di è così dolce, i 500 kHz era coper- ratori in QRP. Ancora nel 1999 lo
100 Hz a 30 minuti dall’accensio- ti con ben 20 giri della manopo- “Iowa QRP journal” del Iowa QRP
ne”, anche questo è un valore ti- le di sintonia. club lo cita per l’uso in QRP!
pico e standard per l’epoca. La commutazione di banda av- Completano la linea l’alimen-
Non è l’unica novità: il 505 im- viene tramite due commutatori, tatore e il lineare, da cui in origi-
piega, all’ingresso del ricevitore, uno è comandato direttamente ne doveva esser possibile accen-
un MOSFET. Del resto la Ten Tec dalla manopola in basso a sini- dere direttamente tutto il siste-
già nel 1976 aveva in catalogo stra, mentre l’altro, situato accan- ma.
un RTX con finali RF a MO- to al primo, più a destra (in pra- Durante le prove, certamente
SFET! tica all’altezza della scritta “argo- prima della mezzora prevista e
Il ricevitore è a singola conver- naut”) è comandato da due rinvii impiegando quale antenna un
sione, con filtro a quarzi in media metallici. Questa soluzione per- pezzo di filo steso sul tetto, ho ri-
frequenza (classica a 9 MHz), i mette di separare le commutazio- cevuto perfettamente alcuni OM
due mixer bilanciati impiegano ni di gamma nei vari stadi certa- europei e gli immancabili russi…
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tevoli come il prezzo, circa
800$.
Una famiglia dunque che dopo
poco meno di quarant’anni è an-
cora a catalogo, anche se one-
stamente tra il primo modello e
l’ultimo nato in comune c’è pra-
ticamente solo il nome!
L’Argonaut e l’alimentatore