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LETTERA ALLE FAMIGLIE

DELLA PARROCCHIA DI
C A P E Z Z A N O P I A N O R E
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N° 488 – 6 FEBBRAIO 2011
V° SETTIMANA TEMPO ORDINARIO – LITURGIA DELLE ORE I° SETTIMANA

Gesù disse ai suoi discepoli voi siete il sale della terra; ma se il sale
perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà rendere salato? A null'altro
serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
Voi siete la luce del mondo, non si accende una lucerna per metterla
sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli
che sono nella casa.

Che cose apparentemente da nulla sono il sale e la luce! Metti un pizzico di


sale dentro una vivanda calda e quasi subito il sale scompare e si scioglie in
essa. Accendi una lucerna e lo stoppino, imbevuto di materia incendiabile, è
un punto luminoso nella stanza buia. Pochezza, semplicità. Però tanto il sale
che la luce cambiano, eccome, quello con cui vengono a contatto. Senza sale la
vivanda è scipita; senza luce è come se ciò che sta in un ambiente non
esistesse.
E' dunque importante per il cristiano essere sale e luce dentro la società che
ne ha enorme bisogno.
E' Gesù, è la nostra fede in Lui che ci fa "sale" e "luce".
E' Gesù infatti che dà senso e sapore alla vita dell’uomo.

Signore, fa che nella mia vita, su questa terra, sia come il granello di sale,
piccolo, semplice, ma prezioso.
Come i sale che nessuno vede, ma che tutti notano se manca.
Signore, fa che tutti gli uomini sentano sempre il bisogno di essere quel sale
da aggiungere per dare sapore alla vita su questa terra.
Nuovo sapore e nuova luce
Il Vangelo di questa domenica usa 2 immagini: il sale e la luce per indicare
quale deve essere l'atteggiamento di coerenza dei discepoli di Gesù: Voi
siete il sale della terra... Voi siete la luce del mondo. Per comprendere
perché Gesù usa queste due immagini vediamo le proprietà e il significato
del SALE e della LUCE.

SALE
Proprietà: Si usa sui cibi per renderli più saporiti ed anche per conservarli.
Significato simbolico:
1. Il sale dell'alleanza e della solidarietà. Nell'Antico Oriente esisteva un patto del
sale, sinonimo di alleanza inviolabile. (cfr. Num 18,19). Gli Arabi usano l'espressione:
"C'è del sale tra noi" per indicare una profonda solidarietà.
2. Il sale dell'amore. "Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri"
(Mc 9,50). Ancor oggi tra gli Arabi sono in vigore queste espressioni: "Vi amo, come
amo il sale".
3. Il sale della vita. In oriente si friziona con il sale il bambino appena nato per dargli
vigore e vitalità (cfr. Ez. 16,4) e anche per tenere lontani dalla sua esistenza gli spiriti
del male.
4. Il sale della sapienza. Anche noi per indicare una persona senza intelligenza
diciamo che è "scipita". Mettere il sale dell'intelligenza, della riflessione nelle proprie
parole significa diventare persone capaci di consigliare, di sostenere, di confortare e
guidare altri (cfr. Col 4,6).
5. Il sale della morte. L'acqua salata non disseta, il sale versato sulla ferita, brucia,
le distese di sale del Mar Morto non permettono la vita. In Oriente e tra i greci e i
Romani quando si voleva considerare morta per sempre una città conquistata e rasa
al suolo, si versava sale sulle sue rovine.
6. Il sale della maledizione. Nella Bibbia si parla spesso della "maledizione del
sale": Dt 29,22; Ger 17,6.
7. Il sale della purificazione. Le vittime sacrificali erano cosparse di sale perché
fossero rese pure.

LUCE
Proprietà: Illumina e riscalda.
Significato:
1. E' la prima Creatura che Dio desidera creare: "Sia la Luce"
2. Dio stesso è Luce: "Egli è la luce e in lui non vi sono tenebre" (1Gv 1,5).
3. La Parola di Dio è luce: "La sua parola è lampada ai nostri passi" (Sal 109,105).
4. Gesù stesso si proclama luce vera del mondo venuta per illuminare ogni uomo
(Gv 1,5; 8,12).
5. Luce fonte di vita: il mondo immerso in una perenne oscurità morirebbe, così
come muore una pianta.

Voi siete il sale della terra; voi siete la luce del mondo. Così disse
Gesù ai suoi discepoli e così ripete a noi, suoi discepoli di oggi.
11 FEBBRAIO 2011
XIX GIORNATA MONDIALE DEL MALATO
“Dalle, sue piaghe siete stati guariti" (1 Pt 2,24) ` .
L’esperienza umana della sofferenza non sempre conduce a riconciliatisi con
il Creatore, con Colui che e la fonte della vita. Anzi, nelle persene colpite
dalla malattia sorge una naturale domanda, spesso unita a un senso di
ribellione, che può tramutarsi in una sorta di implorazione "Perché? Perché
devo soffrire‘?". A quell’implorazione fa eco il gride del Cristo sulla croce:
"Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?"
Il Cristo ha raccolto, in quel grido, il dolere dell’umanità di ogni tempo e le ha
presentate al Padre. Le piaghe di Cristo racchiudono in se tutta la fragilità
dell’umano. Non dobbiamo però dimenticare che esse non sono un esercizio
di dolorismo "eroico", né seno fini a se stesse. Nel mistero pasquale del
Cristo, il male non ha l’ultima parola e la sofferenza accettata e offerta per
amore diventa ferma di guarigione e di salvezza. Il dramma del Venerdì Santo
procede verso la luce della Domenica di Risurrezione.
Molto opportunamente, il tema scelte dal Sante Padre per la XIX Giornata
Mondiale del Malate ci provoca a guardare in questa direzione, senza timori
reverenziali verse i linguaggi e le prassi dell’utilitarismo e dell’edonismo
contemporaneo.
Il cristiane è chiamate ad esercitare il suo spirito di profezia proprio laddove
l’umano è in scacco ed e tentato di ripiegarsi nell’egoismo e di cedere alla
sfiducia.
Per esercitare queste spirito di profezia siamo chiamati a convertire il nostro
sguardo, contemplando il Cristo crocifisso e risorto, potenza dell’amore del
Padre. Il Battesimo, che ci rimmerge nel cuore del mistero pasquale, e la vita
divina che ci e donata e ci rende capaci di profezia e di diventare, in unione
con Cristo, co-redentori dell’esperienza della sofferenza. La grazia del
Battesimo e degli altri Sacramenti è una vera contemplazione orante del
mistero pasquale, pertanto, lavorano nel trasformare la nostra vita in dono per
gli altri e in quella "nuova umanità" che è la pietra viva per la costruzione del
Regno.
Lo sguardo d’amore di chi accompagna i poveri, i sofferenti, gli emarginati,
annuncia la venuta del Regno e, nello stesso tempo, lo rende presente. Nello
sguardo di coloro che si fanne carico di chi soffre, di chi vive le proprie
sofferenze in unione con Cristo e di chi muore nella fiducia e nel totale
abbandono all’amore del Padre, riverbera una luce speciale, come da una
finestra aperta sul mistero di Dio.
CALENDARIO DELLA SETTIMANA
DOMENICA 6 FEBBRAIO
SANTE MESSE ORE 7 - 9 - 11
LUNEDI’ 7
ORE 21- GRUPPI GIOVANI
MARTEDI’ 8
ORE 18 - RITROVO DEL GRUPPO “I COLORI DEL CIELO”.
ORE 21 - IN ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO.
N.B.: PORTARE LA BIBBIA O IL VANGELO, UNA MATITA E IL
DESIDERIO DI APPROFONDIRE LA CONOSCENZA DELLA PAROLA DI DIO
MERCOLEDI’ 9
ORE 15 - RITROVO DEL GRUPPO “I COLORI DEL CIELO”.
GIOVEDI’ 10
ORE 15 - INCONTRO DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI
ORE 21 - INCONTRO DEI CATECHISTI CON I GENITORI DEI RAGAZZI DELLA
CRESIMA
ORE 21 - COMMISSIONE PASTORALE ZONALE

VENERDI’ 11
ORE 15 – IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DEL MALATO, SANTA MESSA
PRESSO LA PARROCCHIA DI SAN PAOLINO IN VIAREGGIO
ORE 17,30 - ORA DI ADORAZIONE

SABATO 12
ORE 14,30 PULIZIA DELLA CHIESA
ORE 16 CONFESSIONI
ORE 17 MESSA FESTIVA
DOMENICA 13 FEBBRAIO
SANTE MESSE ORE 7 - 9 - 11
ORE 14,30 – POMERIGGIO INSIEME
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SONO ORA NELLA PIENEZZA DELLA VITA:
Mosi Alberto - Lorenzi Anna delle F. N. S.
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OFFERTE PER I RESTAURI DELLA CHIESA
€ 150,00 Da B. A.
€ 400,00 Da L. E.
€ 100,00 Da G. B.
€ 200,00 In suffragio di Mario

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