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Italiani: popolo di santi, poeti, navigatori e… ricchi

di Maurizio Mazziero
Copyright ©2011 – Tutti i diritti riservati

Dopo aver parlato dell’incombente patrimoniale (http://www.scribd.com/doc/48026438) mi


sono finalmente deciso ad affrontare la lettura delle 30 pagine del bollettino della Banca
d’Italia pubblicato lo scorso 20 dicembre e dal titolo: “La ricchezza delle famiglie italiane
2009”.

Il bollettino esamina la ricchezza delle famiglie: 9.448 miliardi di euro lordi, cifra a cui
sottraendo le passività di mutui e finanziamenti si riduce a 8.600 miliardi di euro, pari a
circa 350 mila euro medie per famiglia. La ricchezza in immobili delle famiglie ammonta
invece a 4.800 miliardi, ben oltre la metà della ricchezza totale.

La prima considerazione è che tale ricchezza corrisponde grosso modo a cinque volte e
mezza la misura del Pil prodotto nel 2009 e quasi cinque volte l’intero ammontare del
debito pubblico nel medesimo anno. Altra considerazione è che i famosi 8.600 miliardi
corrispondono a circa sei volte lo stock di Titoli di Stato in circolazione.

Ma la valutazione più pericolosa che potrebbe emergere da questi rapporti è relativa al


fatto che mediamente ciascuna famiglia possiede circa 350 mila euro; ci troviamo ancora
una volta di fronte al famoso “pollo” di Trilussa!

Un dato poco importante, ma che fa breccia nelle dinamiche della comunicazione e che
presta il fianco alle false imbeccate: “Se il debito pubblico è di 31 mila euro a testa, ci si
potrebbe togliere anche il dente visto che è poca cosa rispetto ai 350 mila”. Altro pollo di
Trilussa, tanto da far apparire la proposta patrimoniale di Giuliano Amato quasi benevola
anzi “elegante”; ecco come si esprime il “dottor Sottile”:

“L’Istat ha detto che il nostro debito totale ammonta a circa 30.000 euro per italiano. Non è
così gigantesco. Un terzo di questo debito abbattuto metterebbe l’Italia in una zona di
assoluta sicurezza. Potrebbe arrivare a circa l’80 per cento del Pil. Un terzo significa,
probabilmente, imporre ad un terzo degli italiani, teoricamente, di pagare un terzo dei
30.000. E’ così spaventoso spalmare, tra chi ha di più rispetto a chi ha di meno, 10.000
euro per risolvere un problema che così grave?”

Proprio così… un bel prelievo di 10.000 euro a testa!

Vanzago, 1 febbraio 2011

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