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CAPITOLO X MECCANICA DEL TERRENO 1. La curva intrinseca delle terre, Le terre sciolte si distinguono dalle rocce per non avere una forma propria definita. Sui campioni di terre sciolte, prelevati in custodie con apposite attrezzature in superficie o in profondita, si possono eseguire prove in regime triassiale; uno degli svariati apparecchi a cid adoperati & quello della fig. 9-66. Dalle prove suddette appare che l'inviluppo dei cerchi di crisi (*) pud sensibilmente approssimarsi ad una coppia di rette che si intersecano sul- Fic, 10-1 Yasse delle (fig. 10-1). L’ordinata AE staccata sull’asse delle + prende nome di coesione c, come gia detto; I’'angolo ¢ di inclinazione di ciascuna delle due rette sull'asse delle ¢ si chiama angolo di attrito interno, I due valori di ¢ e @ caratterizzano, nella suddetta ipotesi, la curva intrinseca del terreno. (*) Le prove si eseguono per stati attivi, e cloé in modo che le due tensioni uguall siano in valore assoluto minori della terza; inoltre é indagato solo il campo delle o negative. cap. x MECCANICA DEL TERRENO 409 Il criterio di resistenza che cosi sorge si chiama criterio di Coulomb, © criterio dell'attrito interno. Il modo migliore per ottenere c e g & quello di eseguire pitt prove triassiali, costruendo i cerchi di crisi e tracciando la coppia di rette che Provino Acqua — Fic. 10-2 meglio si approssima all’effettivo inviluppo; il numero minimo di prove é due. Prove particolari, meno consigliabili, sono quelle eseguite con J'ap- a av Fic. 10-8 parecchio di Casagrande (fig. 10-2); lo stato tensionale é caratterizzato dalla g, derivante dal peso P che carica verticalmente il telaio superiore 410 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI vou. 1 mobile, e dalla +, derivante dalla forza orizzontale F, i cerchi di crisi quindi intersecano sempre Iasse delle <. Anche delle suddette prove il numero minimo é due. Ci si pué limitare anche ad una sola prova triassiale, se ci si contenta di una minore approssimazione; rilevando infatti la direzione dei piani di crisi (fig. 10-3), dal punto P, si tira la parallela a tale direzione; la tangente in C al cerchio di crisi é una delle due rete cui si approssima la curva intrinseca. Nelle sabbie V'angolo ¢ @ notevole, e nulla la coesione; nelle argille invece ¢ @ basso, e c rilevante, Le due curve intrinseche nei casi estremi sono quelle delle fig. 10-4 e 10-4 b. L’angolo di attrito é tanto maggiore terre incoerenti o (sabbiey Bo terre coerenti » (argitle Fic, 10-4 quanto pitt elevata @ la resistenza del materiale al taglio; esso cresce quindi con le dimensioni dei grani. La coesione invece — e da cid deriva il suo nome — deriva dalla capacita del materiale di sopportare sforzi di trazione (¢ quindi in presenza di coesione il cerchio di Mohr relativo alla trazione semplice deve essere finito), ed @ tanto maggiore quanto pitt forte & Vadesione reciproca delle particelle del terreno. I valori medi dell’angolo di attrito e della coesione per le varie terre sono riportati nella tabella che segue: cap, Xx MECCANICA DEL TERRENO 411 Tanetta 10-1 | | 9 ¢ (Kg/ema) i | | | | Ghiaia re ) | Sabbia | s0° = ase | oon | Marna S| tae = aoe | 02 | Limo : 200 = 27 010 | Argilla sabbiosa | 16 + a2 | 0,02 + 0,05 Argilla plastica jus + 178 | 0,10 | | Arata. molto tenace | ° bos | cr) Fic, 10-5 In funzione delle due tensioni principali estreme la condizione di plasticizzazione deriva (fig. 10-5) dall’eguaglianza OC = BO sen g da cui + On s 5+) sen g 412 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI vou. 1 e ancora 8 [a —on+ (a +5) sen g] =2c cos gy (a) 2e cos @ s=———_————.. @ %— On + (+ 0.) sen @ Dalla (a) si trae, ponendo s=1, a—=— o, = CC08 9 ; @ inoltre @ pure @) 2. Stati limiti di equilibrio dei terreni. Si comincia a studiare il caso ideale di un terreno omogeneo semi- indefinito, limitato suepriormente da un piano orizzontale di traccia AB (fig. 10-6) e soggetto alla sola forza di gravita; sul piano AB agisca inol- iin =—yh—p Fic, 10-6 tre il sovraccarico p uniformemente distribuito; le dimensioni di p sono Ft. Il sovraccarico p @ positivo se agente verso il basso. Si consideri un cilindro di sezione unitaria e di altezza h (le quote sono prese a partire dal piano AB); alla base si ha una tensione di com- pressione pari a oO yh—p (4) cap. x MECCANICA DEL TERRENO 413 dove ¥ @ il peso specifico del terreno. Per simmetria sulla base non esiste tensione tangenziale, e percid c; @ una tensione principale. Le altre due tensioni principali alla quota h sono contenute nel piano orizzontale di Fic. 10-7 quota h; i loro valori devono essere per simmetria uguali (pereid ogni retta orizzontale é direzione principale) e compresi (fig. 10-7) tra i due estremi On = Oy tg? (4° - 4) }2e te (4s - £) () Op = oy tg? (ss + £)_2e tg (a5 + *) : Le relazioni (10-5) si rieavano dall’esame della curva intrinseca come segue. Dalla fig. 10-8 si trae, considerando il valore assoluto, di ¢, 414 SCIENZA DELLE COSTRUZIONE boa a4 sen 9 (a+b) sen g=b—a da cul L+seng sen 90° +seng bea —seng sen 90°—seng 90+ — 90°— 2 sen 2 90+ @ — sen 2 (+2) : oe nate (os coy OS) ‘Nel caso in esame, con riferimento alla o, si ha (tig. 10-7) 2 cos ) e ee da cui, per la (b), Poiché & risulta te (90° — 9) =— cap. x MECCANICA DEL TERRENO 415 da eui 1— te (» — 2) 2) ee 2 © quindi oy, te? («* = : 2) © 2 Con riferimento alla ¢, & invece ee tee da cul ° 2 a ee 2 tap Datla reterlne 2 i (+4) 2 oe orp: 7 1 — tg? (1% + ‘ ai teas =e (10 +4) - = 2 (004 tee e auinas wate (wt) — sete (un a 2 Alla (b) si pud pure pervenire con considerazioni esclusivamente geometriche; dalla fig. 10-9 si trae infatti, considerando il valore assoluto di ¢, ait = Be tg (18° — 2) 2 416 SCTENZA DELLE COSTRUZIONT ore (se — e(o-4) verte (w+ 2) Fic. 10-9 Fic, 10-10 vou. cap. x ‘MECCANICA DEL TERRENO 417 BD? BH? = BF - BG ar te (s» — 2) —na 2 Poich® come gia visto & (fig. 10-7) risulta ae (w—2)+2fi-e(e—2)). @ Be 7 ¥ e oe = na ws (o» —£)-— we (w — 2) 2 tee B e 9 AK = — |1 — tg? (45° — — tag 2 AK apaae te (st — e quindi dalla (e) si ha act (10 su(w-4) sa (or) up= tg («4 4) ee 2 c ® HA =— — ]1 — tg? (450+ — tee 2 ‘& rmaycist« Selonza delle costasons » Vol. L Analogamente dalla e dalle relazioni 418 SCIENZA DELLE COSTRUZIONT Vou. was ete (+2) 2 si trae = 9,1 (150+ 2) — a0 ig (+2). : 2 2 Nel terreno si introducano due diaframmi verticali paralleli, coinci- denti con i piani di tracce AC e BD (fig. 10-11), senza nulla variare del suo stato tensionale, Si isoli poi la parte compresa tra i due diaframmi, e questi si facciano allontanare in modo che si conservino paralleli e ver- aay t A B Fic. 10-11 ticali; la tensione normale sui piani paralleli ai diaframmi diminuisce in valore assoluto se di compressione, aumenta se di trazione. Tale tensione ® sempre, per simmetria, esclusivamente normale, e quindi principale; quindi la direzione q normale ai diaframmi @ una direzione principale. La tensione o; rimane invariata; quindi Ja tensione ¢, pud giungere fino al valore o, (fig. 10-7); a questo punto il terreno entra in crisi, e si frat- tura secondo i piani ortogonali al piano Ey e le cui tracce, su tale piano, sono le parallele alle rette P,C, e P,D,, inclinate di 45° — 9/2 sulla verticale, Il terreno @ in stato plastico di equilibrio, e tale stato — derivante da cap. x ‘MECCANICA DEL TERRENO 419 allungamenti orizzontali — @ chiamato stato attivo di Rankine o stato di equilibrio limite inferiore. Con la posizione tat (a8» - 9) <1 © la tensione a,c, @ fornita (10-5) da: terreni incoerenti senza sovracearico 7,=— yh @ terreni incoerenti con sovraccarico ,=—, (yh +P) (8) terreni coerenti senza sovraccarico ¢,=— 7h +2eV% 9) terreni coerenti con sovraccarico da=—%(yh+p)+2c VA. (10) La costante 2, prende nome di coefficiente di equilibrio limite infe- riore 0 coefficiente di spinta attiva, e dipende esclusivamente dall’angolo di attrito interno, ++ aw 7 Sah ant ee va, terreni—_terreni » incoerenti _eoerenti +——__+ +t —yh=p = (rh +P) — A Ch tp) + 2eV terreni terreni > incoerenti _coerenti Fic. 10-12 I diagrammi delle ¢, sono riportati nella fig. 10-12; la terza tensione principale o @ intermedia tra a € G,=G,- 420 SCIENZA DELLE COSTRUZIONT Vou. 1 Si osserva che i diagrammi g (h) eo, (h) sono lineari; Vinclinazione do,/dh @ in ogni caso la stessa, e minore di quella do/dh; mentre la prima infatti & pari a — 7, la seconda é data da — % y, € he @ sempre minore di uno. In assenza di coesione ¢, @ sempre di compressione; per h=0 @ o,=0 in assenza di sovraccarico, o,=:— 4p in presenza di so- vracearico. Se il terreno @ coerente, si pud avere per una certa altezza a partire dalla quota zero una g, di trazione; per h=0 infatti & (G)neo=— AP +20 Va che & sempre positiva per p=0, e lo rimane fino al valore 2e (1) Dalla (10-10) ponendo c,=0 si ha Valtezza della zona in cui o, @ di trazione: 2 a (12) Wh OY h, La h, @ Valtezza limite consentita ad uno sbancamento a scarpa ver- ticale senza opere provvisionali di sostegno; essa in pratica deve essere adottata con un opportuno coefficiente di sicurezza. In terreni incoerenti la h, risulta sempre nulla o negativa, e quindi non @ possibile in tali terreni eseguire tagli a scarpa verticale. Il diagramma o, @ nel caso pitt generale sovrapposizione di un dia- gramma triangolare = —= Dah Cy e di due diagrammi rettangolari =—P he 2evas il diagramma risultante é in generale trapezio. Si osserva dalle (g) che la coesione equivale ad un sovracearico fittizio (s) 2e VAR Pa=— 03) pari al valore (10-11); agli effetti delle c,, mentre il sovraccarico le in- crementa, la coesione le decurta. cap. x MECCANICA DEL TERRENO 421 Alcuni autori consigliano di tener conto della coesione assimilando il terreno ad un materiale incoerente e maggiorando nello stesso tempo l’an- golo di attrito; & appena necessario dire che cosi facendo si ottiene un diagramma di forma ed inclinazione molto lontani dal vero, e tutto cid senza giustificazione alcuna, Dai diagrammi della fig. 10-12 si deduce come sia scorretta la pratica corrente di contenere con opere provvisionali di sostegno solo la parte su- periore di una scarpa, onde avere alla base spazio libero per effettuare lavori di trincea o altro (fig. 10-13 a); invece la zona da armare é proprio quella inferiore, ove pit elevate sono le spinte del terreno (fig. 10-13 b). a) b) Fig. 10-13 Se i due diaframmi AC e BD si avvicinano (fig, 10-14) la tensione o, nella direzione 7 aumenta in valore assoluto se di compressione, di- minuisce se di trazione; la g; rimane invariata, la , @ principale, e pud giungere (fig. 10-7) fino al valore g,. A tale punto il terreno entra in crisi, e si frattura secondo i piani ortogonali al piano & 4 e le cui tracce, su tale piano, sono le parallele alle rette P,C, e P,D,, inclinate di 45° + g/2 sulla verticale. Il terreno é in stato plastico di equilibrio, e tale stato — derivante da 422 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI vou. 1 accorciamenti orizzontali — é chiamato stato passivo di Rankine o stato di equilibrio limite inferiore. Ponendo a= te? (19+ a4) Fis. 10-14 dalla seconda delle (10-5) si trae terreni ineoerenti senza sovraccarico ¢,—=—y yh (15) terreni incoerenti con sovraccarico 9, — 2, (yh +p) (16) terreni coerenti senza sovraccarico ¢,=—, 7h —2eVva, (17) terreni coerenti con sovraccarico ¢,=—Ap(yh+p)—2e VA, - (18) La costante 2, @ il coefficiente di equilibrio limite superiore 0 coeffi- ciente di spinta passiva, e dipende solo dall’angolo di attrito interno. cap. x MECCANICA DEL TERRENO 423 I diagrammi delle g, sono riportati nella fig. 10-15. Si osserva che i diagrammi ¢,(h) sono pur essi lineari; Vinclinazione do,/dh, comune a tutti, @ pari a —,y, pid elevata percid di quella del diagramma delle 2eV %y +t +——+ ++ ——, =H iy rh Thy th 26 Vy a) terreni incoerenti terreni coerenti $s —1h=P =), (hp) hy (rh + P2007, » terrent incoerenti terreni cocrenti Fic. 10-15 a (h). Lag, @ sempre di compressione; il diagramma g, @ sovrapposizione di un diagramma triangolare Op=—dp yh (h) ¢ di due diagrammi rettangolari Om =—PIy (i) G=—2eV Ay; dalle (i) si osserva che la coesione equivale ad un sovraccarico fittizio 2c Pop=—— + as) Vy Le ¢, sono incrementate sia dal sovraccarico che dalla coesione. 424 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI vou. 1 3. La spinta delle terre, Si prenda in esame il caso in cui il diaframma della fig. 10-11 sempre indefinito nel senso dell’asse ¢, sia limitato al tratto AC, e ruoti verso Yesterno intorno ad una retta normale al piano Ey e di traccia C AE B — a = 4 @ 4 — 2 VK — > c D Fic, 10-16 (fig. 10-16). Nel bordo A Vallungamento raggiunga il valore di crisi, pari al valore d,/t, ove d, & lo spostamento relativo tra i due diaframmi AC e BD della fig. 10-11 al momento della crisi, Una possibile soluzione é che la crisi si abbia su tutta Valtezza AC, purché la larghezza secondo 7 della parte di terreno interessata alla crisi sia proporzionale agli spostamenti di AC, e cio’ alla distanza da C; in tal caso infatti gli allungamenti sono uguali su tutta V’altezza, e pari a quello di crisi, E cioé il terreno che entra in crisi é il prisma la cui se- zione retta @ un triangolo AEC di vertice C. Lapertura di tale triangolo in C é 45° — /2, perché tale @ V’incli- nazione dei piani di crisi nell'equilibrio limite inferiore. Lo stato tensionale nella zona ACE é nelle ipotesi fatte quello della condizione di equilibrio limite inferiore, ed @ fornito quindi dalle (10- 7)... (10-10). Si osservi che il movimento del diaframma con rotazione intorno allo spigolo inferiore é caratteristico dei muri di sostegno, che in genere cedono per eccesso di sollecitazione sul terreno al bordo esterno dello zoccolo. Si badi pure che da quanto sopra emerge che la scarpa naturale di un terreno con superficie di separazione orizzontale — una volta superata Yaltezza critica h, (10-12), se il terreno & coerente — @ inclinata di 45°-+@/2 sull’orizzontale, quale che sia la coesione. A F B 504 2 a+ Fic, 10-17 Se il diaframma AC ruota intorno a C verso Vinterno (fig. 10-17) si possono ripetere i ragionamenti precedenti; la zona AFC interessata dallo cap. x 425 stato di equilibrio limite superiore é il triangolo di apertura, in C, 45° + 9/2, e lo stato tensionale @ fornito dalle (10-15) ... (10-18) Il suddetto movimento del diaframma é caratteristico nei cedimenti 1 Sod yh =F terrent incoerenti senza sovraccarico Se yh 2 S.=ph terreni incoerenti con sovraccarico =A yh Ap yh 2eh VR terreni coerenti ° CoO rh? Ae . sty | S.=pha " ren VE fe - Tat Roar Fic. 10-18 delle spalle dei ponti ad arco, dove il suolo @ in genere piti sollecitato al bordo della fondazione pit iontano dal manufatto. Si é ora in grado di calcolare le spinte esercitate dal terreno sui ma- nufatli o viceversa. Nel caso del muro di sostegno si @ nello stato di 426 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI Vou. 1 equilibrio limite inferiore; infatti se il muro cede, ruota verso l’esterno, e lo stato tensionale tende a quello limite inferiore, cui percid il muro va proporzionato. Se il terreno é privo di coesione, e non ha sovraccarico, la spinta @ fornita (fig. 10-18), per una larghezza del muro unitaria, da 1 Sy a 1h (20) ed @ applicata ad h/3 dalla base. Il sovraccarico p genera una spinta S..=Phry (2) applicata ad h/2 dalla base; la coesione genera a sua volta una spinta S.=—2cha (22) applicata anch'essa ad h/2 dalla base, e diretta verso il terreno. Dalle (10-20), (10-21) e (10-22) si osserva che il sovraccarico pud aggravare di molto le condizioni statiche del muro, anche perché la spinta ad esso inerente @ applicata pit: in alto di quella dovuta al terreno, mentre la coesione le migliora notevolmente, per le stesse ragioni, Se il terreno & coerente, & consigliabile, nel calcolo delle spinte, tra- scurare le o, di trazione; secondo Terzaghi, poi, nel calcolo della spinta negativa dovuta alla coesione & bene assumere per c un valore pari ai 3/4 di quello sperimentale, perché la coesione diminuisce in condizioni di moto incipiente, Nel caso della spalla di una struttura spingente si é nello stato di equilibrio limite superiore; infatti la spalla cede, ruota verso l’interno del terrapieno, e lo stato tensionale tende a quello limite superiore. Per terreno privo di coesione e senza sovraccarico, la spinta é fornita (fig. 10-19), per una larghezza unitaria, da 1 Spp=— ht Ay (23) oe ed é applicata ad h/3 dalla base Il sovraccarico p genera una spinta S,=phar, (24) applicata ad h/2 dalla base; la coesione una spinta S,.=2chVd, (25) applicata anch'essa ad h/2 dalla base. cap. X MECCANICA DEL TERRENO 427 Sia il sovraccarico che la coesione incrementano la spinta passiva. Si tenga presente che, prima che siano attinti i valori della spinta attiva o passiva, il diaframma rappresentante Yopera spinta o spingente terreni incoerenti senza sovraccarico 1 Sa=z Thy S.=pPha, terreni incoerenti | Sw z ht dy S,=2ch VI, 1 = yh, Sn=z th hy Su=Phis 5.=20h Vy terrenicoerent $+ $+ $407 sovraccatico =), vh Ap —2eV a, Soo + Soe h [hb Sm | 3 [z, Fic. 10-19 deve presentare notevoli spostamenti; @ prudente percid, nei casi in cui si esegue un’opera per la quale si tollerano solo piccoli spostamenti — per esempio nelle opere in conglomerato armato, nelle quali oltre tutto fessu- razioni esterne possono portare alla corrosione delle armature — tener conto di cid incrementando opportunamente }, e decurtando 2, . 428 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI Vou. 1 4, Piano limite del terreno inclinato. 1 terreno sia limitato superiormente da un piano (fig. 10-20) inclinato dell’angolo ¢ sull’orizzontale e soggetto ad un sovraccarico p, ove p é il valore del carico per unit di superficie orizzontale. Fic. 10-20 Si consideri alla distanza h (misurata con riferimento alla verticale) dal piano limite il parallelepipedo elementare EFGH; le face EF e GH sono parallele al piano limite, le facce EG e FH normali alla proiezione orizzontale della retta s di massima pendenza. Sulla faccia EF di normale n agisce una tensione t, diretta secondo la verticale e pari al rapporto tra il peso del sovrastante prisma di terreno a generatrici verticali, a sezione ‘“MECCANICA DEL TERRENO 429 quadrata 1 x 1, e Yarea della faccia EF; poiché 1/cos< é l'area della faccia EF, si ha ee —yh—p) cose. © Infatti sulle due facce CE e DF agiscono due forze uguali e contrarie, per il principio di ripetizione. Dalla (¢) si trac da cui e cioé le tensioni sulle facce GE e HF sono parallele al piano limite. Sull’elemento EF parallelo al piano limite @ 0, =(—yh—p) cos’ e Tas = (— yh—p) cose sene (m) 0; per il punto P, di coordinate ¢, th. (con i segni che competono ad esse se- condo le convénzioni di Mohr) deve passare il cerchio di Mohr di qualsiasi stato tensionale relativo ad ogni punto a quota h, perché sull’elemento EF le tensioni sono, in qualsiasi stato di equilibrio, sempre le (m). Il cerchio passante per P, e tangente a destra di P, alle due rette’ della curva intrinseca del terreno definisce lo stato limite attivo, Lo stato ten- sionale sull’elemento verticale @ fornito dalle coordinate (con i segni che ad esse competono secondo le convenzioni classiche) del punto P, inter- sezione del cerchio con la retta passante per P, e parallela alla traccia del piano limite; e infatti, se si suppone conosciuto tale stato, ed il punto P, ad esso relativo si assume come polo del cerchio (se cio? si suppone la traccia dell’elemento verticale diretta secondo Lasse delle 1), la pa- rallela ad EF (e cio ad s) per P, deve intersecare il cerchio nel punto P, di coordinate o, © tx. Sono cosi definite le direzioni delle tracce dei piani di crisi P,C, e P, D,, nel riferimento in cui la verticale coincide con V'asse delle t, non- ché le direzioni principali E ed y. Se o, € % sono le coordinate di P,, poiché Oy on es we Tos si deduce che la retta P,P, passa per Vorigine A. 430 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI VoL. 1 Si osservi che il punto P, si ottiene facilmente disegnando la paral- lela per A alla traccia del piano limite, e staccando il segmento AP, = (yh +p) cose ; (26) cosi pure & n (7) AP,=t, . (28) La lunghezza del segmento AP, varia con h secondo una legge lineare. Secondo una legge lineare con h varia anche il segmento AP,; infatti Fig, 10-21 (fig. 10-21) i due cerchi relativi a due generiche quote h’ ed h” sono omo- tetici di centro B, e quindi 5 aoe (n) o,—AB da cui si trae che o,, e quindi x, varia linearmente con h. Si pud percid porre too + tay h . (29) Non restano invariate con h (fig. 10-21) le direzioni di crisi P,C, e D,; cid invece si verifica se la coesione é nulla. cap. x -MECCANICA DEL TERRENO 431 Dalla (10-29) si trae che basta calcolare il valore di t, per due quote, per esempio sul piano AB e ad una quota h generica, per ottenere il diagramma completo delle t, (fig. 10-22) su un piano verticale. A 1 Dalla fig. 10-21 si ha che la massima pendenza che pud attingere un piano indefinito che limiti il terreno @ data dall'angolo di attrito interno Fic, 10-22 4 45'+ 2 Fic, 10-23 @ Per qualsiasi valore della coesione del terreno; infatti il punto P,, quale che sia il valore di h, non pud trovarsi fuori della zona compresa 432 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI Vou. 1 tra le due rette cui si assimila la curva intrinseca. Cid non @ in contrad- dizione con il fatto che la pendenza della zona che si distacca in stato attivo quando si esegue una scarpa verticale di altezza h>h, (10-12) @ pari a 45° + g/2 (e quindi maggiore di g) per e=0, e minore di 45° + ¢/2, ma sempre maggiore di gy, per «> 0 (fig. 10-23); infatti in tal caso la superficie limite del terreno & composta, a smottamento avvenuto, da due superfici distinte. Si osserva che la possibilita di una scarpa con pendenza superiore a @ quando il terreno é inclinato di eg @ dovuta alla Presenza della coesione; per c= 0 (fig. 10-24) risulta, per e=, Px =D,, quindi il cuneo di distacco ha pendenza pari a 9. Fic. 10-24 E’ immediato il tracciamento delle tensioni relative ad un piano qual- siasi_simmetrico rispetto alla direzione di massima pendenza, e la cui traccia CE sia inclinata di un angolo 8 sulla verticale (fig. 10-25); alla quota generica h, tracciato il segmento AP, ed il cerchio relativo allo stato attivo passante per P,, da P, si tira la parallela a CE, e si interseca il cerchio in Py, ; le coordinate di Py, SON Oy, © Tha Ottenuti o;q € to in due punti, per esempio sul piano di separazione MECCANICA DEL TERRENO (hp) cost Frc. 10-25 o Fic, 10-26 433 434 SCIENZA DELLE COSTRUZIONT vou. e alla quota h generica, poiché i diagrammi ¢,, € tas sono lineari con h, si pud passare senz’altro al loro tracciamento (¢, ¢ t, su un qualsiasi el Fic. 10-27 mento piano di giacitura prefissata variano linearmente con le componenti Fic, 10-28 di tensione o,9,t,%, € quindi con h). Le considerazioni fatte finora in relazione allo stato attivo sono imme- CaP. x. MECCANICA DEL TERRENO 435 diatamente estensibili allo stato passivo. Nella fig. 10-26 @ riportato il cerchio relativo a tale stato; esso passa sempre per P,, ed é tangente alla bilatera intrinseca a sinistra di P,, in C, e D,. Le coordinate del punto P, ove AP, interseea il cerchio, prese con il segno che loro compete se- condo la convenzione classica, sono la g, € la +, sull’elemento verticale; le rette P,C, e P,D, sono le direzioni di crisi. Tl diagramma delle tensioni t, su un piano verticale (fig. 10-27) & de- finito una volta avute le t, a due quote generiche. Se il piano CE su cui si desiderano le tensioni & inclinato di 8 sulla verticale (fig. 10-28), la costruzione della t,, ad una quota generica si effettua disegnando prima il punto P,, funzione di h, poi il cerchio dello stato limite passivo, quindi P,; da questo si tira la parallela a CE, che interseca il cerchio in P,,. Le coordinate di P,, sono le dgy € tap alla quota h. Ottenute le Gy) € tap a due quote diverse, si tracciano i diagrammi completi delle Gy, € tap, Poiché questi sono lineari, 5. Superficie del terreno di forma qualsiasi. Il terreno sia limitato da una superficie cilindrica avente per diret- trice una curva AB qualsiasi (fig. 10-29). Se la superficie limite nell'am- curva limite piano orizzontale Fic. 10-29 bito delle dimensioni della quota h non presenta forti scostamenti dal piano tangente, si pud supporre che lungo un piano verticale CE parallelo 436 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI Vou. 1 alle generatrici della superticie limite lo stato tensionale sia lo stesso che si avrebbe in presenza di un terreno con superficie limite piana inclinata di ¢, ove ¢ é Vinclinazione della superficie limite sull’orizzontale in corri- spondenza del piano in esame. Valgono percié in tal caso, con riferimento ai piani verticali, tutti i risultati del paragrafo 10-4. Su un piano sempre parallelo alle generatrici della superficie limite, ma inelinato di 8 sulla verticale, la variazione delle ¢, ¢ t, non @ pil lineare; percid i diagrammi delle g, e t, vanno tracciati calcolando i valori punto per punto. Si tenga presente comunaue che V’ipotesi t,.=0 non @ in contraddi- zione con le condizioni di equilibrio. 6. La spinta delle terre in presenza di superficie limite del terreno qualunque, ¢ di manufatto con parete non verticale. Nel § 10-3 si sono forniti i valori della spinta attiva e passiva nel caso pitt semplice di manufatto con parete verticale e di terreno limitato da un (—yh—p) costs Fic. 10-30 piano orizzontale. Le considerazioni dei paragrafi 10-4 e 10-5 consentono di calcolare i valori della spinta attiva e passiva e le curve di distacco cap. x MECCANICA DEL TERRENO 437 per qualsiasi forma della superficie limite, per qualsiasi inclinazione della parete del manufatto, in presenza 0 meno di coesione e di sovraccarico. Se la superficie limite del terreno é piana ¢ la parete interna del muro (fig. 10-30) @ piana e verticale, 1a costruzione della fig, 10-20 eseguita per h=0 e per un h generico consente di tracciare il diagramma delle t, lungo la parete del muro, e quindi di calcolare 1a spinta S,; sia le t, che Fic, 10-31 Ja S, sono parallele al piano limite. La zona impegnata nel collasso & Vinviluppo delle parallele alle P,D, condotto per l’estremo inferiore del muro. Se la parete interna del muro @ piana ma inclinata sulla verticale (fig. 10-31) Ja costruzione della fig. 10-25 eseguita alla quota zero e ad 438 SCIENZA DELLE COSTRUZIONT Vou. 1 una quota h generica fornisce i diagrammi dy € tp, da cui si traggono le componenti della S, normale e parallela alla parete, e quindi la S,. Se la parete interna del muro & curva (fig. 10-32) la costruzione della Fic. 10-32 fig. 10-25 deve essere ripetuta alle varie quote, perch i diagrammi delle Coa © Ty NON sono pitt lineari, essendo variabile l'inclinazione della retta P, Py, Se infine la superficie limite del terreno non @ piana (fig. 10-33), Fic, 10-33 la costruzione della fig. 10-25 va eseguita, anche se la parete @ piana, alle varie quote, perché i diagrammi delle om, € tm NOM sono pid lineari, per la variabilita di e. Si noti che se la parete @ inclinata rispetto alla verticale di un angolo il cui segno sia quello della fig. 10-34, conviene ridursi nel calcolo della spinta al caso della fig. 10-31, con ¢ pari al valore dell’inclinazione della cap. x MECCANICA DEL TERRENO __ 439 superficie limite in corrispondenza del muro; non si attinge infatti mag- giore precisione prolungando idealmente la curva di separazione al di la del muro. In presenza di stato passivo il calcolo della spinta passiva S, e della Fic. 10-34 zona di terreno interessata si svolge in maniera del tutto analoga a quanto gia eseguita in presenza di stato attivo. 7. Influenza dellattrito tra muratura e terreno. Molti autori ritengono debba tenersi conto del fatto che, durante la rotazione del manufatto, il terreno aderente alla parete scorre lungo que- sta, verso il basso nello stato attivo e verso Valto nello stato passivo; cid comporta delle azioni tangenziali la cui risultante T, pur senza spostare il punto d'applicazione della spinta S in corrispondenza della parete, ne fa variare l'inclinazione e I'intensita, Se Vangolo d’attrito fra il terreno e la muratura ha il valore 2, si pud ammettere, nel caso di parete piana, che la risultante R di S e T debba sempre essere inclinata dell’angolo > sulla verticale alla parete (fig. 10-35); se il terreno @ ubicato a destra del manufatto, e 'angolo & si considera positive se R é@ ruotata in senso anti- orario sulla normale n, 8 @ positivo in genere nello stato attivo, e nega- tivo in quello passivo, 440 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI vou. (—ph—p) cost & Fic. 10-36 cap. x MECCANICA DEL TERRENO 441 Quanto sopra permette di ottenere immediatamente T ed R, una vol- ta conosciuti S e 8, Le linee di frattura si determinano nel caso della spinta attiva con la costruzione della fig. 10-20 nella zona UVZ dove non si risente pit Yeffetto dell'attrito tra terreno e parete (fig. 10-36); nella zona UWZ, ove invece tale influenza esiste, le linee sono da determinarsi come se ¢ fosse variabile, L’andamento delle linee nella seconda zona si pud prevedere in base alla seguente osservazione. In un punto generico della zona UWZ la costruzione della fig. 10-20 cade in difetto, perché sulla faccia verticale HF dell’elemento esiste una + supplementare, dovuta all’influenza del- Fic. 10-37 Pattrito fra terreno e parete, che nello stato attivo é diretta verso il basso; Ja tensione sulla faccia HF @ percid inclinata di un angolo # maggiore 442 SCIENZA DELLE COSTRUZIONT Vou. t di ¢ sullorizzontale. Quindi Ja faccia GH su cui la tensione é verticale la faceia inclinata di $ sull’orizzontale, e il punto Py ad esso relativo ubicato sulla retta passante per A ed inclinata di $ sull’asse delle (fig. 10-36). Poiché & maggiore di ¢, la retta P’, D’, @ pid inclinata della P,D, sulla verticale, ¢ Ja retta P’,C’, @ meno inclinata della P,C, sulla verticale. L’angolo # ad una certa quota h varia con la distanza dalla parete, da un massimo pari a & in corrispondenza della parete al valore ¢ sulla linea UZ, La linea UZ si pud determinare con la costruzione della fig. 10-30, a partire da V. Nel caso della spinta passiva la costruzione che fornisce le linee di frattura nella zona UZV ove non si risente influenza dell’attrito parete- terreno é quella della fig, 10-26, Nella zona UWZ ove la suddetta influenza esiste (fig. 10-37) occorre tener presente che sulla faccia verticale HF dell’elemento la t supplementare é diretta verso Yalto; la tensione sulla stessa faceia & percid inclinata sullorizzontale di un angolo $ che & mi- nore di ¢, e pud invertirsi di segno rispetto ad . L’angolo $ varia con la distanza dalla parete da un massimo che é pari a 8, e quindi negativo, al valore ¢ (positivo) sulla linea UZ. Nella fig. 10-38 @ riportata l’anda- a ow a 6 a 455 ole Fic, 10-38 mento delle linee di frattura in stato attivo per un terreno sabbioso (c=0) nel caso di parete verticale e piano limite orizzontale, e nell'ipo- tesi =; in corrispondenza della parete, ove ==, le linee di frattura sono verticali, o inclinate di ¢ sull’orizzontale. Nella fig. 10-39 @ riportato Io stesso caso in stato passivo; le linee di frat- tura in corrispondenza della parete sono verticali, o inclinate di —» sull’orizzontale. cap. Xx ‘MECCANICA DEL TERRENO 443, Le cose cambiano aspetto (Terzaghi) se il muro di sostegno, oltre Dy Fic, 10-39 che ruotare, cede verticalmente verso il basso; in tal caso l'angolo di inclinazione della S, sulV’orizzontale cambia di segno, e cosi pure la cur- at wt 2 Fic, 10-40 vatura delle linee di frattura (fig. 10-40). 444 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI vou. 1 LLo stesso accade, nello stato passivo, se la componente di attrito fra manufatto e terreno supera la somma del peso del manufatto e della com- ponente verticale delle altre forze che su di esso insistono (fig. 10-41). Fic, 10-41 La determinazione sperimentale dell’angolo di attrito fra muratura e terreno & molto laboriosa ed incerta; comunque é assodato che & é sempre inferiore all’angolo ¢ di attrito interno del terreno. Alcuni autori consi- gliano di assumere in assenza di sovraccarico, e a in presenza di sovraccarico; altri autori consigliano cap. X MECCANICA DEL TERRENO 445 Si tenga presente perd che molto spesso il terreno e la parete sono separati da un drenaggio; inolire Vattrito fra terreno e muratura pud entrare in gioco solo se si induce tra essi un movimento relativo, solo quindi se il muro presenta spostamenti tali da consentire tale movimento. Poiché in genere V’introduzione dell’angolo & migliora le condizioni sta- tiche, @ opportuno tener conto di & solo nei casi in cui l'azione dell’attrito si esercita senza ombra di dubbio, 8. Effetto di falda. Se il terreno & umido per capillarita, la determinazione della spinta si esegue come detto nei paragrafi precedenti, adottando come peso spe- cifico quello della terra umida; infatti l'acqua di capillarita non esercita spinte sulla parete. Se invece si é in presenza di acqua di falda, occorre tener in conto sia la diminuzione di peso dovuta all’acqua, che la pres- sione esercitata da questa, e pari a hy ove Y» @ il peso specifico dell’'acqua (~ 1 t/m*) ed h, la quota relativa al livello di falda. Il peso specifico del terreno immerso in acqua é pari a =a) + yor dove n @ la porosita, e 7, il peso specifico medio dei costituenti solidi, Si ricorda che si definisce porositd il rapport (30) =a (31) tra il volume dei vuoti ed il volume della sostanza solida. Si veriticano le relazioni © n=——— ©) 446 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI vou. 1 Se il terreno fosse idealmente costituito da sfere dello stesso diametro, n va- rierebbe dal 26 % al 47 %. Nelle terre reali, n si aggira sul 20 % per ghiaia e sab- bie, sul 30 % per argille molto magre, sul 50 % per argille magre, sul 60 % per ar gille grasse, ed arriva all’80 % per il limo e la torba; per sable di granulometria uni- forme n varia dal 30 % al 50%. Se definisce contenuto in acqua w il rapporto tra il peso dell’acqua ed il peso delia sostanza solida contenute nello stesso volume; esso si esprime in percentuale. Si definisce grado di saturazione il rapporto (32) dove e, @ il volume occupato dall'acqua per volume unitario di sostanza solida; anch'esso si esprime in percentuale, Il peso specifico del terreno 7 (o peso specifica apparente o densita) & i peso della sostanza solida e dell’acqua (ed eventualmente anche gas) contenuti nell’unitd i volume; il peso specifico medio dei costituenti solidi x, (peso specifico assoluto) @ il peso della sola sostanza solida rapportata al proprio volume. Per S,=0 il peso specifico y (densité secea) & fornito da w= —n ys 2) per S, = 100 % il peso specifico 7 (densita satura) @ dato da y=d— +07, (33) o anche da 2, — 1%) Il peso specifico y varia, a seconda del contenuto in acqua (di capillarita o di falda) da 7, a 7, ; ess pud assumere i seguenti valori Ghiaia asciutta 18 + 20 t/m* > umida 19+ 21 > Sabbia asciutta L732» > — umida 19421 > >» bagnata 21+ 23 » Argilla sabbiosa 18 +22 » » grasa 7 +23» Torba 1 > Se il terreno @ immerso nell’acqua di falda, al suo peso specifico deve sottrarsi, agli effetti della pressione o¢, l'alleggerimento idrostatico; nel- Yespressione della ¢, deve percid porsi, al posto di 7, n= ¥en) + wR Yo cap. x MECCANICA DEL TERRENO 447 e cioe Y= (—%e) (=n). (34) La quantita y’ prende nome di peso specifico del terreno sommerso. yh, +20 VR Fic, 10-42 Nel caso di piano limite orizzontale, e di falda a quota h, (fig. 10-42), per 0 h, si considera come soggetto al sovraccarico p-+ yh, agente a quota h, , e quindi in esso & ly (hh) + p+ yh] $20V% . (36) Alla o', deve essere sommata la o”, dovuta alla spinta idrostatica o"=— ty (h—h). Secondo alcuni autori, se la falda ha un livello tale da interessare la zona ove g,>0 in assenza di sovraccarico (fig. 10-43), si deve tener 448 SCIENZA DELLE COSTRUZIONT VoL. 1 conto che in tale zona il sovraccarico p @ trasmesso alla parete dall'acqua, quindi il termine , ad esso corrispondente @ pari a —p. P TO ti —+ 20 VR t+ 9, senza sovracearico aliquota aggiuntiva dio, dovuta al sovraccarico Fic, 10-43 Tl calcolo delle ¢, @ analogo a quello delle a, . 9. Terreni stratificati. Se il terreno si presenta a strati orizzontali di diversa natura (e quindi falda Fic, 10-44 con diversi g e ¢), in presenza eventualmente di sovraccarico e di falda ‘-MECCANICA DEL TERRENO 449 cap. x (fig. 10-44) le a, e 9, si calcolano per ogni strato considerando la o al limite superiore dello strato stesso come un sovracearico. 10. Verifica allo slittamento, Un rilevato contenuto da un muro di per se in buone condizioni sta- tiche pud rovinare per slittamento dell’intera zona al disopra di una su- perficie cilindrica; infatti alla rotazione di tale zona lungo la suddetta superficie si oppone la resistenza del terreno, e pud avvenire che per particolari superfici tale resistenza non sia sufficiente a garentire contro il fenomeno. (pho kp cos" e Fro, 10-45 Data una superficie cilindrica a direttrice circolare ABC di centro O (fig. 10-45) la crisi pud avvenire per rotazione, intorno al centro O, di tutta la zona tratteggiata. Sia k un moltiplicatore del sovraccarico se lo slittamento ha luogo sotto il carico kp, deve essere verificato l'equi librio alla rotazione intorno ad O dei pesi complessivi interessanti la zona ABC (muro, sovraccarico e terreno) e delle tensioni che si trasmetto- no attraverso Ja superficie ABC; di queste non interessano che quelle tan- genti alla stessa superficie. Lo stato tensionale lungo ABC é stato limite, ‘# rnanciny« Scianca delle costrasoni Vol. 2 450 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI Vou. 1 attivo in BC, ove il terreno scende rispetto alla sua quota originaria, passi- vo in AB, ove il terreno sale. Dato il cerchio, si assegna a k un primo valore k, di tentativo; in base a questo si calcolano le %, e quindi gli stati tensionali limiti sulla curva ABC, ¢ le tensioni tangenziali, Se il momento M,x, del peso del muro, del peso del terreno e del sovracearico k,p @ uguale al momento M,., delle tensioni tangenziali limiti, le forze agenti sulla zona contenuta al disopra della superficie AB si fanno equilibrio, e verificano la condi- zione di plasticita lungo la superficie ABC; quindi k, @ il coefficiente di sicurezza relativo al cerchio in esame, Se invece M,», non coincide con My. occorre tentare con un altro va- lore k, di k; si tracciano poi le due curve My. (Ik) ed Myy (i), che sono due rette (fig. 10-46); l'intersezione delle due rete fornisce il coefficiente Fic. 10-46 di sicurezza s relativo al cerchio in esame, Occorre ripetere il suddetto calcolo per pi cerchi, ed adottare per coefficiente di sicurezza il valore pid basso degli s. Lo stesso procedimento ora adottato si pud adoperare per il calcolo dei rilevati in terra stabilizzata, delle dighe in terra, ed in genere per qual- siasi fenomeno di slittamento; inoltre il moltiplicatore k pud interessare anche il solo peso del terreno, o il terreno come il sovraccarico, ottenen- dosi cosi i corrispondenti coefficienti di sicurezza. 11. Il caso della curva intrinseca qualsiasi, I procedimenti esposti nei paragrafi precedenti presuppongono tutti una curva intrinseca approssimata alla Coulomb, costituita cioé da una bilatera; essi perd restano tutti integralmente validi se si opera sulla cur- va intrinseca reale. Basta in tal caso condurre i due cerchi passanti per P, (fig. 10-7) 0 per cap. X Oye 148 ifs ns 2fe 12 3{+ 07 4f+ 015 5}- 06 6}- 14 af. 225, af 31 9} 4.05 10} 5.05 aif 605 wy 7 13-8 14] 9,05 15/-10,05 h(m) os (t/m") -MECCANICA DEL TERRENO 451 Stato limite attivo = (Kg/em*) curva intrinseca reale Fic. 10-47 a RM Dy RS eaiity KKK curva intrinseca reale bilatera di Coulomb Teale y=16 /m Fic. 10-47 b 452 ___SCIENZA DELLE cosTRUZIONL vou. 1 Stato lite passive + (Kg/em?) A curva intrnseca reale ae latera di Coulomb SS, OEE as 18 14 18 aS ay KY WKS a 2 Kgyem* 3 e=e (VARS iiss: 2 is 08 WP sagen Fic, 10-49 oy- 67 1} 10.05, alnas at 157 curva intrinsecereate «fates 5{— 2085 6{— 232 bitatera di Coulomb ee of -2r9 of — 30.5 ro} 325 uf 345, of -369 a3 29 ual ais 15] —43.25 Fic. 10-48 b hom) a, (t/m*) CAP. x MECCANICA DEL TERRENO _ 453, P, (fig. 10-20) e tangenti alla curva intrinseca effettiva per definire gli stati limiti attivo e passivo. Nelle figg. 10-47 € 10-48 sono riportati i dia- Linee di frattura © cuneo di distacco SSE curva intrinseca reale bilatera di Coulomb Fic. 10-486 grammi delle , attive e passive e le zone di dissesto nel caso di piano limite orizzontale; per confronto gli stessi diagrammi sono tratti nell'ipo- tesi di curva intrinseca alla Coulomb.

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