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Berbard Parmegiani, E' pericoloso sporgersi, 1991 1

“Attenzione, attenzione è pericoloso sporgersi dalle portiere al fine di Voci e rumori di una
evitare di essere interamente decapitati. Grazie.” stazione. Il testo
viene annunciato

00'32'' “E' pericoloso sporgersi”. Non so come si possa leggere questo Voce in primissimo
avvertimento: “è pericoloso sporgersi”. Sporgersi su cosa? Su un problema? piano. In
Una questione? Fuori? Non dalla portiera... sottofondo rumori
della stazione.
Al fine di evitare di ricevere delle bottiglie di coca cola nell’occhio. Questo
può essere pericoloso e rischia di privarvi della vista fino alla fine dei vostri
giorni e anche dopo, sicuramente.

Se un treno passa in controsenso non sono i vostri occhi ma la vostra testa


di cui rischiate di venir privati. Non si resiste a lungo alla decapitazione e le
persone non sopportano di non riconoscere più un viso. È uno degli effetti
peggiori.

Un ultimo esempio di uguale importanza sono le polveri o altri granelli


microscopici di origine vegetale che galleggiano nell’aria e che
improvvisamente, a causa della depressione creata dal passaggio del treno,
così come le bottiglie di coca cola, vengono a colpire violentemente la
retina del vostro occhio sinistro fino a danneggiarlo senza tuttavia renderlo
definitivamente inutilizzabile.

La lista potrebbe essere lunga e degli ostacoli possibili ma il buon gusto


esorta a non insistere.

02'01'' Chiudiamo quindi la finestra. Allontaniamo quindi ogni pericolo di In assolvenza


sporgersi... avanza una musica
(manca del testo) greve e indistinta su
un pedale di la
02'16'' PAUSA

02'53'' Resta allora il piacere inesauribile di sporgersi sul balcone del sogno o
quello dell’incubo. Pensavate di essergli sfuggito ma vi ha inseguito perché
siete saliti su questo treno. Si è fatto minuscolo aspettando di giocare
crudelmente con tutti quelli che attraversano la memoria. Là, nell’emisfero
sinistro del cervello: una brutta situazione, un personaggio, un problema di
salute, un vaso rotto prima di partire, una lettera raccomandata etc…

03'34'' PAUSA La musica indistinta


viene modulata,
con una tecnica di
morphing, verso
una musica più
definita
ritmicamente

04'32'' Dissolvenza verso i


rumori della
stazione
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04'41'' PAUSA Rumori della


stazione, un
04'48'' Attenzione alla partenza! Sì signori, facciamo attenzione a non sporgerci annuncio in
più salvo su qualche fenomeno se lo permettete. …[….] lontananza

05'09'' PAUSA Prima lunga sezione


solo musicale. Inizia
il viaggio. Fasce
sonore derivate dai
suoni del treno in
corsa elaborati con
filtri risonanti.

06'56'' Il vetro del vagone rappresenta uno schermo dove vediamo inscriversi un (prosegue)
lungo treno panoramico più o meno leggibile secondo la velocità di
spostamento tra il punto A e il punto B.
Questa leggibilità sembra essere in funzione della portata del nostro
sguardo che si soffermerà o sul primo piano o al ventesimo piano laggiù.

07'38'' Prosegue
l'elaborazione del
treno in corsa con l'
aggiunta di una
fascia a grana fitta,
forse elaborazone
di una frenata.

08'09'' Il primo tempo (? testo non tradotto) ... (prosegue)

08'26'' PAUSA

09'23'' (Testo non tradotto)...

09'39'' Il viaggio che noi stiamo facendo si inscrive già nel passato. Là, la banda (prosegue)
magnetica scorre ad una velocità regolare, ovvero, 38 cm al secondo. È
evidentemente abbastanza lenta se paragonata al treno che corre a 120 km
orari ovvero 3.333 centimetri al secondo, sette volte più veloce della banda
magnetica e se questa trasmissione che state ascoltando dura mezz’ora noi
dovremmo percorrere ……

Questo piccolo calcolo è apparentemente inutile e senza proposito,


faremmo meglio ad apprezzare l’ampiezza del fenomeno sopra il quale ci
stiamo sporgendo al momento affinché il tempo passi più velocemente.
[….]

11'13'' PAUSA suono del treno in


corsa, in una forma
realistica, non
trasfigurata
Berbard Parmegiani, E' pericoloso sporgersi, 1991 3

11'55'' PAUSA Al ritmo delle ruote


si sovrappone
quello rapidissimo
di uno strumento
tipo tabla indiana

12'15'' Sopra un treno molti compiti sono possibili: leggere, scrivere, riflettere, non (prosegue)
riflettere, osservare, guardare, dormire, sognare e fare incubi, fare l’amore,
restare alzati, restare seduti, mangiare, bere, digerire, parlare, andare in
bagno, insomma, tutta una serie di compiti mentre si percorrono chilometri
di rotaie come degli spaghetti sul Parigi – Milano. ... è pericoloso sporgersi

13'00'' PAUSA (prosegue)

15'03'' PAUSA Introduzione synth

Inizia il racconto di ciò che accade (potrebbe accadere) all'interno dello


scompartimento.

Uno dei vantaggi di viaggiare su questo treno magnetico è che si può parlare a voce alta senza rischiare di
disturbare il vicino che legge. Allo stesso modo, si può leggere con la stessa voce il libro nel quale è immerso
il tipo anziano di fronte a voi. Come per caso o per coincidenza, ha scelto “la modificazione”.

Tutte le persone nel compartimento interrompono allora la conversazione e il tipo anziano di fronte
comincia a leggere. Attraverso lo specchio del finestrino, attraverso il riflesso di questo compartimento
passano delle luci nella campagna. Le camere illuminate delle case dove, solo per un istante, si intravede
una ragazza che si toglie l’abito davanti un armadio.

E c’è ancora un altro riflesso, il più tremolante di tutti, che si vede negli occhiali circolari del vecchio italiano
di fronte a voi che dorme già, della fotografia al di sopra di voi dietro la vostra testa che ritrae… sapete
cosa? Raffigura l’Arco di Trionfo circondato da taxi obsoleti.

Il tipo che è veramente intelligente smette di leggere e ognuno di noi nel vagone si precipita ai vetri per
tentare di accorgersi della ragazza nella casa. Nessuno la vedrà. Il treno scorre troppo velocemente e alcuni
resteranno delusi ma per quelli che l’hanno vista è dunque una realtà. Qualcuno si ferma ad osservare il
vecchio italiano dagli occhiali circolari che dorme già o ad ammirare la fotografia dell’Arco di Trionfo. Là si
nota una piccola differenza perché non si scorgono più dei taxi obsoleti quindi pensiamo che quei taxi siano
partiti...
Di fronte a voi, nel vetro dietro al profilo del vecchio italiano, l’immagine del compartimento è bruscamente
attraversato da un altro treno che passa con tutte le finestre illuminate o quasi, senza che le si possa
contare nel guardarci attraverso a causa della velocità raddoppiata. Il treno entra in un tunnel, non appena
uscitone ecco che il viso della luna esce dalla montagna e resta sospeso qualche istante al di sopra
dell’immagine della plafoniera.

Là ancora il tipo di fronte a voi, che è intelligente, sospende la lettura in modo tale che ognuno possa
ammirare lo spettacolo. Effettivamente un treno passa contate le finestre illuminate. Tuttavia ha preso un
po’ di ritardo se si fa riferimento all’istante in cui sarebbe dovuto passare nel libro del tipo davanti a voi.

Potrebbe essere la lentezza del suo ritmo di lettura che ne è la causa.


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Si scorge bene la montagna così come è stata descritta, ma la luna non è sospesa esattamente nello stesso
punto. Se si volesse essere precisi si potrebbe dire che è situata a destra della plafoniera. Cosa che non
sembra verosimile se si tiene conto dell’epoca in cui il libro del tipo davanti a voi è stato scritto.

Molte cose sono cambiate da allora, persino la collocazione della luna nel momento in cui scende nel cielo.

La questione potrebbe essere posta agli astronomi o agli astrofisici che si preoccupano certamente dello
stato del cielo.

...

Noi abbiamo tutti voglia di dormire un po’, di sognare anche noi come l’italiano dagli occhiali circolari.
Allora tutti i viaggiatori si siedono, mettendosi comodamente chiudono gli occhi come se avessero tutti
voglia di sognare collettivamente.

Un grande sogno, non si sa più chi sogni cosa. Si va dall’uno all’altro senza accorgersi di avere i piedi nel
sogno del vicino. Ad un certo punto l’italiano dagli occhiali circolari si sveglia, accorgendosi che il tipo di
fronte a lui si è addormentato raccoglie il più delicatamente possibile il libro cadutogli sulle ginocchia.

Toh, si dice fra sé e sé, com’è curioso e quale coincidenza, il taxi al di fuori dell’Arco di Trionfo è ancora là,
che dorme, come tutte le persone qui, all’interno di questo vagone.

24'30'' coda sonora – synth morphing col suono del treno in corsa

Bernard Parmegiani

“E’ pericoloso sporgersi”

Traduzione di Giulia Garibbo

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