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Caratteristiche Nutrizionali
Le gallette di riso sono un alimento molto calorico, che fornisce circa 35kcal per
unità (10g) e poco meno di 400kcal per 100g.
Da questa prima affermazione si può dedurre che le gallette di riso non sono
esattamente il prototipo di alimento dietetico; inoltre, risultano ben
più energetiche del pane tradizionale. Quest'ultimo apporta mediamente poco
meno di 300kcal/100g, per cui una singola fetta di pane (da 25-30g) apporta circa
75-90kcal. Dunque, facendo il paragone con una galletta di riso, una fetta
di panefornisce il doppio dell'energia ma possiede un peso totale 2,5/3 volte
superiore. In pratica, una fetta di pane ha il doppio delle calorie ma vanta
un potere saziantetre volte superiore.
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19/9/2019 Gallette di Riso: Nutrizione e Pericoli
Le calorie delle gallette di riso sono fornite prevalentemente dai carboidrati, seguiti
dai lipidi e infine dalle proteine. I glucidi risultano quasi totalmente complessi
(amido), gli acidi grassi sono di tipo insaturo e i peptidi a medio valore biologico.
Le gallette di riso apportano una frazione d'acqua insufficiente, non
contengono colesterolo e la loro porzione di fibra alimentare è piuttosto elevata.
Dal punto di vista salino, le gallette di riso
Composizione nutrizionale per 100
forniscono un buon livello grammi di Gallette di Riso Commerciali
di fosforo, potassio e ferro (anche se
quest'ultimo è poco biodisponibile). Per
quel che concerne le vitamine, invece,
spiccano le concentrazioni di niacina
(PP), folati totali(non presenti in tabella e
probabilmente annullati dal trattamento
termico del riso soffiato) e tocoferoli (vit E).
Le gallette di riso non contengono zuccheri
semplici ma, avendo un indice Valori nutrizionali (per 100 g di
glicemico elevato (82 su un valore massimo parte edibile)
di 100 dello sciroppo di glucosio), NON si
Composizione Chimica Valore per
prestano all'alimentazione dell'obeso, 100g
del diabetico tipo 2 e Parte edibile 100%
dell'ipertrigliceridemico. Acqua 5,8g
Tra l'altro, a causa della scarsità d'acqua, il
Proteine 7,1g
contenuto in fibre alimentari potrebbe
Lipidi totali 4,0g
(invece che migliorare) peggiorare
Acidi grassi saturi 0,88g
un'eventuale condizione di stipsi;
nell'eventualità, è dunque indispensabile che Acidi grassi monoinsaturi 1,58g
le gallette di riso vengano accompagnate da Acidi grassi polinsaturi 1,52g
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Arsenico
Il riso è considerato una delle principali fonti di arsenico inorganico per quasi tutte le
popolazioni e ad ogni fascia di età; inoltre, per i bambini, sembra che le gallette
rappresentino la via principale di ingresso dei suddetti contaminanti.
Alla luce di queste certezze, l'assunzione media di arsenico inorganico con
l'alimentazione (seppur nei margini di sicurezza) dovrebbe essere ridotta,
soprattutto per i bambini. Questo perché gli organismi più piccoli e in via di sviluppo
hanno una minor tolleranza di quelli adulti; ricordiamo che, se consumato in grandi
quantità e per molti anni, l'elemento chimico in questione potrebbe aumentare il
rischio di sviluppare alcune forme di cancro.
Sarebbe dunque auspicabile (nella dieta di chi mangia soprattutto questo cereale,
come le popolazioni asiatiche o alcuni celiaci occidentali) sostituire parzialmente il
riso con patate, pane (eventualmente senza glutine), legumi o altri vegetali, per
variare la dieta e ridurre l'esposizione al veleno.
Acrilamide
L'acrilamide è un'altra sostanza chimica che può essere presente nelle gallette di
riso e aumentare il rischio di certi tipi di cancro. Questa molecola indesiderata si
forma quando gli alimenti ricchi di carboidrati vengono fritti, cotti alla griglia o al
forno; comunque sempre a temperature >120°C.
Mentre la ricerca suggerisce che, dal 2007, l'assunzione media di acrilamide per la
popolazione è diminuita, c'è chi sostiene che i livelli risultino ancora troppo elevati.
Secondo un rapporto dell'anno 2013, il 36% dell'acrilamide nella dieta degli adulti
proviene da alimenti in busta come le patatine, il 30% dal caffè e il 13% dal pane e
derivati (tra i quali, ovviamente, anche le gallette di riso).
chimica “a gabbia” dovrebbe scambiare i metalli pesanti (tra cui anche il suddetto
arsenico) nell'ambiente, liberando i propri ioni e impedendo che
le tossinerimangano all'interno dell'organismo.
A dire il vero - se è dimostrato che la zeolite possa scambiare efficacemente i propri
ioni con i metalli pesanti, ingabbiandoli, e che gli antiossidanti abbiano una certa
efficacia nel combattere lo stress ossidativo - non esiste alcuna garanzia che i
suddetti integratori possano annullare la presenza o l'effetto dell'arsenico ed
dell'acrilamide negli alimenti. Tra l'altro, l'impiego delle argille negli integratori
alimentari è stato recentemente bandito dal Ministero della Salute, al fine di ridurre
l'esposizione dei consumatori alle fonti alimentari di alluminio.
Assumere integratori antiossidanti e "disintossicanti" potrebbe quindi essere
un'abitudine corretta, ma la dieta rimane la forma di prevenzione più importante in
assoluto.
L'AU TO R E
Riccardo Borgacci
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera
professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal
trainer
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