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Il sito metallurgico dell’età del Ferro

di ‘Uqdat Al-Bakrah nel Rub al-Khali


The Iron Age metallurgic site
of ‘Uqdat Al-Bakrah in the Rub al-Khali

Nome del Progetto/Missione/Attività: Attività di scavo e ricognizione nel sito metallurgico di Uqdat Al-Bakra (Ibri, Oman)
Località: Uqdat Al-Bakra, Ibri
Partner istituzionale omanita: Ministry of Heritage and Culture
Partner italiani/stranieri: Università di Bologna, Heidelberg University, University of Paris 1 “Sorbonne”
Team italiano: Dott. Francesco Genchi (direttore), Prof. Claudio Giardino (metallurgia), Dott. Manuel Castelluccia (manufatti in rame/bronzo)
Stagioni di svolgimento: 2012-2013
Testo di: Dott. Francesco Genchi, Università di Roma “La Sapienza”

La scoperta di ’Uqdat al-Bakrah, che all’epoca Tosi († 24.02.2017) fu prontamente informato della
era erroneamente conosciuta come As-Safah, scoperta. All’epoca era consigliere per l’archeologia
fu accidentale: alla fine di marzo 2012, durante presso il Ministero del Patrimonio e della Cultura del
un’escursione nel deserto, un piccolo gruppo di Sultanato dell’Oman.
turisti composto da due inglesi e un americano, Una breve spedizione sul sito fu immediatamente
Inaspettatamente si era imbattuto in un luogo in organizzata: la mattina del 3 aprile ci recammo nel
cui dozzine di antichi oggetti in bronzo emersero deserto per fotografare, rilevare, posizionare mediante
dalle sabbie, la maggior parte delle quali in GPS i reperti che emergono dalle sabbie – asce,
ottime condizioni di conservazione. Gli scopritori pugnali, punte di freccia, vasi metallici, zappe, martelli
avvisarono immediatamente le autorità e Maurizio – e trasportarli ai magazzini del Ministero a Muscat.

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Alcune fasi delle attività di telerilevamento sul sito. Docuemntation Una scodella in bronzo recuperata sulla superficie. A bronze bowl recovered
activities on the field activity. on the surface.

Nella pagina precedente/in the previous page. Vista generale dell’area con
i resti delle fornaci. Panoramic view of area with furnace remains. di sabbia. L’intero sito archeologico supera i 25 ettari
di estensione.
Durante la prima ricognizione sul sito sono
Grazie a quella visita, e ad altre che ne seguirono, stati recuperati circa 500 oggetti in bronzo.
l’eccezionalità del sito fu immediatamente compresa: Al momento della scoperta erano intatti e in
si trattava di una grande officina per la lavorazione del condizioni sorprendentemente buone. Gli oggetti
bronzo e del ferro, risalente alla prima età del Ferro. includevano principalmente pugnali di piccole
e medie dimensioni, coltelli, piccole asce, punte
Le attività sul campo di freccia, punte di lancia, scodelle, piattelli e un
Il sito di ‘Uqdat al-Bakrah si trova a circa 70 km a gran numero di resti di fusione. Anche alcune
ovest di’Ibri, nel nord-ovest del paese, e a circa 25 zappe furono recuperate, sebbene meno frequenti.
km all’interno del limite più orientale del Rub al- Gli strumenti di pietra sono presenti in piccole
Khali, il più grande deserto di sabbia del mondo con quantità sulla superficie del sito. Includono pietre
una superficie di 650.000 km2. Brevi esplorazioni martello, pietre da macina e grandi incudini fatte
preliminari sono state condotte a maggio e giugno di roccia dura. Venivano alla luce anche piccole
2012, ma la vera missione è iniziata a gennaio 2013. cote in pietra che venivano utilizzate per rifinire e
Fu costituita un team italo-omanita per esplorare la affilare gli attrezzi metallici che venivano prodotti
vasta area, coordinato da Sultan Saif al-Bakri, allora nell’officina. Oltre ad un gran numero di oggetti in
direttore del dipartimento di scavi e studi archeologici bronzo e pietra che giacevano nella sabbia, i resti di
del Sultanato, e da Maurizio Tosi, diretto sul campo molte fornaci per la lavorazione dei metalli erano
da chi scrive e con Claudio Giardino come esperto di chiaramente visibili sulla superficie, circondate da
metallurgia antica. una dispersione di ciottoli combusti frammentati.
Il sito è costituito da due grandi e contigue aree di la- Le strutture metallurgiche erano collocate a una
vorazione del metallo, separate da una grande duna profondità variabile tra 40 e 70 cm.

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Un tipico pugnale recuperato sulla superficie. A typical dagger recovered Vista generale di una trincea di scavo con i resti delle fornaci . General view
on the surface. of a trench excavation with some furnaces.

Quasi in tutte le fornaci indagate sono stati rinvenuti i scaturita dalla natura della maggior parte dei contesti
resti del carbone usato per fondere il metallo sul fondo archeologici, spesso non stratificati o privi di dati a tal
della fossa. Ne abbiamo utilizzato alcuni per analisi al proposito.
radiocarbonio, che hanno fornito date calibrate tra il La maggior parte dei reperti confluisce negli
XVI e il XIII secolo aC (le date sono state condotte assemblaggi tipici della prima Età del Ferro (1800-
dal Prof. L. Calcagnile presso il CEDAD - Centro per 1200 a.C.). I reperti sono raffinatissimi e trovano
il Dating & Diagnostics dell’Università del Salento su stringenti confronti con quelli del tesoro di Selme,
tre campioni di carbone). Più di 260 fornaci sono state località nei pressi di Ibri, poco distante dal sito. I
registrate sull’intero sito, che differiscono per forma reperti provenienti da tale insediamento e dall’area
e dimensioni. Alcuni di queste erano rettangolari o cimiteriale a 70 km ad est forniscono importanti dati
ovali, con circa un metro e mezzo di ampiezza, altri sull’interpretazione diacronica.
erano circolari con un diametro di circa 60 cm. Alcuni La categoria più notevole tra gli oggetti recuperati
fornaci potrebbero essere state utilizzate anche come è rappresentata dalle armi di bronzo. Tali armi
forge per la lavorazione del ferro. comprendono varie tipologie di pugnali, punte
di frecce e asce. Molti di essi sembrano prodotti
L’analisi degli artefatti localmente, ma è possibile identificare alcune forme
L’analisi è stata effettuata da P. Yule e G. Gernez, particolari che rimandano ad oggetti analoghi
entrambi specialisti in reperti metallici della Penisola provenienti dall’altopiano iraniano. Oggetti simili,
Arabica. Si è provveduto ad aggiornare le classifica- tra cui pugnali, asce o else in bronzo decorate, che
zioni del 2001 e 2015 per i manufatti metallici nell’A- rappresentano forme abbastanza comuni, sono stati
rabia sud-orientale. I reperti sono inseriti in tavole trovati anche in vari siti non specificati in Luristan, a
che sono state spesso modificate alla luce dei nuovi Tepe Sialk, Tepe Giyan e Tepe Guran.
dati. La più grande difficoltà affrontata nella riclas-
sificazione e nel definire la cronologia dei reperti è ***

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Una tipica fornace di forma ovale dopo lo scavo. A common oval furnace Un particolare gruppo di fornaci probabilmente utilizzate come forge. A
after excavation. specific group of furnaces probably used as forge.

The discovery of ʿUqdat al-Bakrah, which at the time was and June 2012, but the real mission began in January 2013.
erroneously labelled As-Safah, occurred by chance: at the end An Italian-Omani team to explore the large area, coordinated
of March 2012, during an excursion in the desert, a small by Sultan Saif al-Bakri, then Director of the Department of
group of tourists composed by two Englishmen and an Ameri- Excavations and Archaeological Studies of the Sultanate, and
can, had unexpectedly stumbled upon a place where dozens of by Maurizio Tosi, directed in the field by Francesco Genchi
ancient bronze objects emerged from the sands, most of them in and with Claudio Giardino as archaeometallurgist. The site
very good conservation conditions. The discoverers immediately consists of two large and contiguous areas of metal processing,
warned the authorities, and Maurizio Tosi († 24.02.2017) separated by a large sand dune. The whole archaeological site
was promptly informed of the discovery. At the time he was is over 25 hectares. During the first field activity at the site we
advisor for archaeology in the Ministry of Heritage and Culture recovered registered some 500 bronze objects. At the time of
of the Sultanate. He immediately organized a short expedition discovery they were intact and in surprisingly good condition.
at the site on 3 April together with his closest collaborators in The items included mainly small and medium-sized daggers,
order to photograph, detect, GPS positioning the finds emerging knives, small axes, arrowheads, spear-heads, bowls, fragmented
from the sands – axes, daggers, arrowheads, metal vessels, hoes, plates and a large number of casting melts. Stakes and small
hammers – and to transport them to the Ministry’s warehouses and hoes were recovered too, but were less frequent. Stone tools
in Muscat. Thanks to Tosi, the exceptionality of the site was are present in small quantities on the surface of the site. They
immediately understood: it was a large workshop for bronze and include hammer- stones, grinding-stones and large anvils made
iron manufacturing, dating back to the Early Iron Age. of hard rock. Also small whetstones came to light that were used
for finishing and sharpening the metal implements that were
Field activities produced in the workshop.
The site of ʿUqdat al-Bakrah is located about 70 km west of In addition to a large number of bronze and stone objects that
ʿIbri, in Oman’s the north-western back country, some 25 km were lying on the ground, the remains of many metal-working
inside the eastern-most edge of the Rub al-Khali, which is the furnaces were also clearly visible on the surface, surrounded by
greatest sand desert in the world with a surface of 650,000 circles of pebbles. The metallurgical structures were located un-
km2. Short preliminary explorations were carried out in May der the sand at a depth varying between 40 and 70 cm.

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Particolare di un gruppo di oggetti
metallici individuati in un’area di
lavorazione. Detailed view of a cluster
of metal objects identified in a workshop
area.

Often there were still remains of the charcoal used to melt the on cards which often had to be modified in light of the new data.
metal on the bottom of the furnaces. We used some of it for The greatest difficulty in the re-classification and chronology is
radiocarbon analyses, which provided calibrated dates between the poor and unstratified nature of most of the archaeological
the 16th and 13th centuries BC (the dates, still unpublished, contexts. Most of the findings flow into the assemblages typical
were conducted by Prof. L. Calcagnile at the CEDAD – Center of the early Iron Age (1800-1200 BC). The finds are very
for Dating & Diagnostics of the University of Salento on three refined and find close comparisons with those of the treasure of
charcoal samples). Over 260 ovens emerged over the entire site, Selme, a town near Ibri, not far from the site. The findings from
which differed in shape and size. Some of them were roughly this settlement and the cemetery area 70 km to the east provide
rectangular or oval, about a meter and a half long, other ones important data on the diachronic interpretation.
were circular with a diameter of about 60 cm. Some of the The most important set of unearthed objects is represented by
pit furnaces must also have been used also as forges for iron bronze weapons. Such weapons comprise various typologies
processing. of daggers, arrowheads and axes. Most of them seem to be
locally produced but it is possible to identify some particular
The artefacts analysis shape which resemble analogous objects coming from the Iranian
The analysis was carried out by P. Yule and G. Gernez, both plateau. Similar objects, including flanged hilt daggers, tanged
metal object specialists of Arabian Peninsula Most of the time daggers or decorated bronze hilts, which actually represent a
went toward updating the classifications of 2001 and 2015 quite simple form, have also been found in various unspecified
for metallic artefacts in southeastern Arabia. The finds are led sites in Luristan, in Tepe Sialk, Tepe Giyan and Tepe Guran.

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