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benigni Lettori a fare quella operetta;
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qual dipoi
«tadonarla,per piu chiara intelligenza di effa
la fi fia a! pu
breuemente in-
do ni
do' quello poco di
ne a m,a rc S ola > " on mi difcodando in cofa alcuna di
l ,
licenza con 1 automa de gli altri Dorici che pur
tolto 1 altre mimmeparti quando mi econuenuto
,
)
momento, ma bene accompagna-
l'hauerò
Corne e detto il mio intento è flato di edere intefo folamente da quelli che habbino
qualche in
tro duttion e nell’arte , & per quello non haueua fcrittoil nome a niuno de' membri partico-
lari diquelh cinque ordini prefupponendoli pernoti
mauiftopoiper efperienza
:
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ctcornue mi
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rapare
stinto l* .parta
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alt, rosa A, s ette grossezze d, essa colonna con
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parte
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efstr canupntfuatn nc»».»
Aellakezza v AelU eollonna topate,
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la base, et capici .il resto Mordente eroe urehUraue'
osseruur la regola la .peak ho Irma* nefgli
L. a. .. /• .K
modji.sfi.eonla'iase.el
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eapitello.come
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ai*, or J„n e i ÌTise iZrelTZaùè 'fiigio~\t
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con (queste seneforma tutto ildetto ordine con suoi par tic ulart
menili : come sxuede :n disegno notato per numeri cosi rotti corno
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della colonna
, D. Plinto .
. C. Vie de, fallo
R Imo
. scapo della colonna E Listello nome
.
molto generale et usato indeforesemente H.'jts te Ilo
.
C • Toro .
F. Croia rouer scia \tn tuffi membri
li simili o minori I . 7- accollo .
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ìr(àuendo scritto in generale qut adietro le principali misure per far lordine Toscano cjut et nellajàccia antecedente
ho disegnato queste parti ingrandì accio particolarmente si possa uedere la dittinone d'ogm minimo menbro con Ic
protetture insieme, et perche la chiarezza del disegno con h numeri apprejso supplisca da se sola afarsi intendere senza
molte parole come agevolmente nascano con qualche consideratone potrà conoscere .
A. Vuouolo , G. Frepio ,
N, L ts fello
B . tondino ,H. Lista dfU'Archtti'aue . O .
Fregio de! capitello
C .
Listello onero recede Ho , I , A rchi/raue P , tondino
D. Coro K. Listello dell’abaco onero cimato .
Q_. C clarino della colonna
.
E, Lùtei .L. Abaco . R .
Vino delL colonna dì[opra
.
M . Vuouolo
vni
I
,
è la
architraue fejio et cornice scranno molali S-.che
—T
Acuendosi a,jarc portici outro lojjte J'ord: ortco con lt piedistalli, cicuta partire in parti ,
et di una farne
i il modulo
;t terminarci# larghezza da un pilastro ak'aìtro di moduli io et la larghezza de pilstrt di moduli f. che cosi u entrano giuste
\c dtstnhutiom delle me top e et - ^jltfé, et il nano de archi propor tionato uolendo che uenjhi l'altezza duplicata alla
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pjftM'L, . - 1
Jiyfjojdi
1
JL,jocn- cuero ampanelle
, A, Sju.no
E, dentello ,F, cimato
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Miinninuiimim]!
Qjaest'altra parte d'ordtncj Dorico e canata da diurni frammenti delle annuita di Roma et fatto postto tale che
ut opera l'ho prouato reusctre molto bette .
.
A .
jota diritta
urnjoito
*i limili :
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-
JÌ “UC
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"^‘ *f*rf UrJm ' Ion “° “ n7a
mo^K/o,
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in /or* iB.ete/uestu
tutte. UUezza ihnda pnrhre
zumine che per essere
« pprti »i ,et de unn Jti ..ette
p,u pentiti
pretine ptie pentii, del rfjrl ni,, ,
To.enm,
de! Tesserne
efdel Dorico
p,u minute deutsium.la su« diurne, deue essere .8 moduli e un le,
leese et epitelio lo nrekdreeuc mudulu ,1
T fizgiu moduli
leu; orine e modulo i colti insieme eerehitieeucfregio et e urneee Sun. moduli
,
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+ eh, e leefunrU punte dellJet, ss delle ,:.nnn
-
XV
,
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MHMRPHW
Ma douendosi Jare p orile o !:<> ardine Ionico con li piedestalli
tutta l'altezza ua partita in parti
c Dm: J’f detta dovere essere ,n tutti li „eUm. .'a larghezza de! .tare tara moduli il. l'altezza aa ,
la
•odali .j
come si nei. ut disegno notato pe numeri .
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Tirato tl Cathcio di questa pi’ ima notula et un'altra linea in sqadro che passi per
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il centro dell'occhio si diuide il detto occhio nel modo segnato dt sopra nella figura
.A .et si comincia poi al primo punto segnato i et si gira col compasso una quarta di
circolo dipoi al punto segnato. 2. sigira l'altra quarta et cosi procedendo Jija 1 .tre
gin compitamente .perJar poi la grossézza del listello si come egli è la quarta parte
etgirando poi altre. 12. quarte dt circolo con quelli centri sarei
fornita .
linea detta Catheto la quale sarà alta parti. 16. d'un modulo
per numeri segnati .Ut nelgirare poi da un punto aUaltro si troua il centro metendo il piede fermo del compasso
su! pùnto segnato ». et allargandolo fino al centro dell'occhio della uoluta si tira un poco di circonferenza dentro 1
detto occhio poi senza mouere il compasso si mette il piede fermo sopra il punto segnato. 2. etdouc ua ad intersc
care su quella poco di circonferenza segnata equini sera il centro della circonfi
piede ferino del compasso sul punto .2 et si stringe fino al centro dell'occhio della uoluta et si tira pari ;
niente un poco di circonfrenza poi senza mouere compasso I pitie sul punto et
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XX
Ver far e quc/to ordine C or in fio sen
za piedestallo, tutta l'altezza si diui
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F- foche di mezzo
F foghe Aliotta
Con la pianta, et il proflo di questo capitello Corintio s> può conoscere tutte l< tue misuri . dalla pianta si p>gha le larghezze face
dosi un quadro che Ha per hnea diaconale moduli q. nel quale sifaceta
,
un triangolo in una delle Jacctc nel modo stuede, r rei angelo
et xì sporgimenéo dellefoghe, et caulicoli, si piglia perla linea che nasce dalla punta dell'abaco al torli- eQ della lolonr.a ,
come Si può uede i
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cono Si caulicoli; juesto composito ha le volutefatte nei modo delle Ioniche £•-•/> anticr, Ramati, pigliando parte del Ionico,
et èa .V del C or in fio fecero un compositi te r er unire insieme quanto si poteva c: teletta su una parte sola
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intime con
fuaai .finite uar.et.di cernii, guati, non kannan.mprpm affi*
i/fono tuffi
ffruouaaafi. U anticaglie UKama »<?»* ^oatafoLmen,
nominare et ancofeg nono U misure prutcpali ^U,
e**"*
oueafuocalolo Inerzie «"««- “'**
«» - luogo ,. am coi
h Jonico et eri** Bene nero de in alcun,fi «.4- ano
...» animali
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presente jui disegnato che
idk cauttcon
fa*. adii eaukcok re
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nuccpi, in altri
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hauendo quatto
altre cose fecondo che alor propositi
accorrenti come stpuojtu die are per
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il
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peata ntopern
Qua iosa tU Vttruu.o ncnunata .«terga nel tare*
Uro altere* capltolo.com,prima datti Ateniesi trenti et
X ala e
opera sotto H Corintio .Compot.b Jomeo .et Denteo nd.fr- e ni, mente. la, uatper opta
,
, confa al
Alli nostri tempi t „ nteterL in
non emendo della suapropria. Sotto adaltn orerà po.JO
et anco sepie
uà tra/erare ne! Jo
tele rare nel fenico a. a
Composito eie ad alcuno altro,
tanta kiene.
piu ragioni ma n, g/io mettermi adireJ.opra cotapafiata >» -fi
riputereifconueneuoU affatto, et n addurre ,
spartito injaart, diciatto come fuetto del fan
l'ordineparafo mostrarne Usuo sparttmento guai nasce dalmodato
XXX
•
. .
:
^f> +
Fa/ìii ?tu modiilJminarre dette coltone, Je quali i: pompo qmduoi acry La/tio modo da meftefso
fp ecalando l'ho trovato e uenche sta molto
tiaàj :
mijliori.ltpnmo etptu nato Sic, che termina l'atterza et men noto, e perofede a comprenderlo da lineamenti diro solarne tr
laflrojsezza della colonna etgvanto Si vuole' che sminuii chi da che termutati tutte le parti come e dettofidie tirare una linea inde ;
la terza parte in su, siforma un se micircolo abafso doue oda terza parte da infiala quale
co: finita
\
comincia da. C etpapa
.
min eia il sminuire, et quella parte che ne vita compresa dalla per.D poi riportando la misura .C.D^sn punto. A et inters> andò
linea ptrptndttulare del dòmofcago; qutjìa divide ndda in ul cateto della colonna che sara in punto,ft.f stende ra.A.£>. npunki
q
uà parti eguali si vuole, etin altre tante partendo lidati terzi delia
.*** £ didouc sipuo tirare quel numero di linee che parerano quali n pa'teno
colonna, etpoi accordando le linee perpendicolari co» le transuersati dal latito di la C olonna, et uadiano alta eirconfrenza et su queste ripe "tonde
\ '.a
frano trovati li suoi termini come si vede in figura De questa forma misura. C.D.daJ cateto versa la ctrconferenza coti disopra Jatirzap curie come
colonne a può usare .nel Toscano et nel Dorico dt sotto ucmranì trovati li suoi ternani Di quest'altra sorte colonne . evo
afre nel Ionico. C arintioct Composito .
Wfynnte jutjìt colonnt dirittr.lt .oltMfar torto nfmiCtudinr difutili che fono li, Roma ntUn tktom J, san Pirtro denti!fnr In finn tu..-
ridi, ttfuclctotoklh Urna*, c funtolo so vuoi ehi torchi, il furi dirli* m odo parto et
tirato futili quattro limi paralrlh al Otto
fi dividi re s
la cotenna ooo partoriti li/ormtrn fatila Unta jptralt di mena
ikt t emiro della tolonouo.dnlln fonde li riportira la qrafsezza delle. c olonna
diritta alinea, per linea comesi uede Solo s' ha da aueràre che liguatio numeri
.
a iq. segnati su la pianta hanno a sentire solamente fi no dia
»
mezza montata perche po samento vuole cominciare nel cenà-o DaH'tn su de Irhe seguire per ilgiro del circolo piccolo,
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l'ultii mtzziì nontota st ha da tornare al servirsi detti quali- •
punti come da bufo
XXXI
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