La conservazione delle strutture continue

'c11/t11ral p,vperties ·:
UNESCO in the front
nei sistemi bastionati moderni
e Shie/d', which Like a
s or explosives depots Maurizio Berti
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volves the populations
11 ever before) and rhe
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0 the monstrosity of
: the work of crimina/
111io11ing, at this point, Le solu::.ioni tecniche e costruttive impiegate per la rea/i-::.::.a::.ione di mura di difesa
·sui11g war criminals, intorno alle cillà 11011110 sostanzia/mente ascrille al XVI secolo. in fun::.ione dell 'ef
.ficienza del comrasto nei confromi dei devastami effetti della sempre più potente
·e, becomes even more
individuai states. The artiglieria adottata nelle offensive armme. Gli apparati difensivi divennero, in
,vhile the burde11s of particolare. degli organismi assai complessi. costituiti da stru1111re murarie sofisti­
The places rhemse/ves, cate (pareti, volte, gallerie) e terrapieni. Nel saggio, sono discussi gli aspetti ca­
,·tab/ishmem. probably ralleristici della loro conserva::.ione struttura/e, fondandoli sulle indagini circa le
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r revenge. ! sites and
1tio11 à I' identique. the soluzioni costrullive originali, il loro sviluppo. il loro stato odiemo. Questo lavoro
è basaTO sulle esperienze di progetto e sugli swdi condo11i dall 'auTOre in funzione
e prisoner-of-war and degli imerventi di restauro eseguiti sulle cinquecentesche mura difensive di Padova.
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li sistema bastionato di Padova ha un'estensione di circa undici chilometri. Fu rea­
PF lizzato perché la Repubblica Veneta attribuì a Padova un ruolo strategico per la sal­
vezza dello Stato durante la guerra contro Massimiliano d'Asburgo, agli inizi del
XVl secolo. Oggi il Comune di Padova, per conservare tale monumento, concepito
e costruito con le risorse di uno Stato, può disporre solo delle limitate risorse d'una
amministrazione pubblica locale.
Da quindici anni, tuttavia, il municipio mantiene costanti iniziative per conservare e
valorizzare le mura urbane che, nei decenni precedenti, erano state quasi del tutto
trascurate. f1 risultato più apprezzabi.le raggiunto negli ultimi tempi è la messa a
punto delle procedure operative di un articolato piano di manutenzione program­
mata, che rende possibile la custodia d'una architettura tanto complessa e di così
vaste dimensioni, tramite l'impiego di risorse relativamente modiche, ma costanti
(fig. I). Con interventi manutentivi modesti, ma annuali, è infatti possibile ridurre
drasticamente il degrado e, allo stesso tempo, procrastinare e cadenzare i singoli re­
stauri secondo ben delineate gerarchie d'urgenza 1•
Gli studi, i progetti e le provvidenze finora eseguite hanno indicato come prioritarie

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