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La geotecnica è la disciplina che si occupa di studiare la meccanica delle terre e delle rocce e la sua
applicazione alla scala delle opere di ingegneria nonché a studi di carattere territoriale. La geotecnica è
materia di competenza concorrente tra ingegneri e geologi.[1]
Indice
è un mezzo continuo trifase, perché costituito da una parte solida (scheletro solido), una parte
liquida e una gassosa;
è un mezzo poroso;
ha un comportamento meccanico non elastico e non lineare anche per piccole deformazioni;
ha scarsa resistenza a trazione, che in genere viene considerata nulla;
ha comportamento visco-elasto-plastico.
Disturbati o rimaneggiati
o Profilo stratigrafico: Q2, Q3, Q4, Q5
o Composizione granulometrica: Q2, Q3, Q4, Q5
o Contenuto d'acqua naturale: Q3, Q4, Q5
A disturbo limitato
o Peso dell'unità di volume: Q4, Q5
Indisturbati
o Caratteristiche meccaniche: Q5
Prove geotecniche in sito[modifica | modifica wikitesto]
Come detto l'impossibilità di prelevare campioni indisturbati di terreni incoerenti (sabbie e ghiaie) rende
opportuna la caratterizzazione delle terre mediante prove eseguite in sito. Tali prove consentono di
ricavare le proprietà meccaniche e idrauliche su volumi maggiori di terreno di quelli associati ai
campioni di laboratorio e quindi sono spesso più significative in quanto tengono conto di dettagli e
caratteri stutturali che influenzano il comportamento alla scala dell'opera di ingegneria e che non
possono essere presenti in un campione di laboratorio. Ad esempio, la stima delle permeabilità in sito è
spesso maggiormente significativa di quella in laboratorio perché tale proprietà è condizionata da
dettagli stratigrafici (es. livelli di sabbia in un'argilla) che non possono essere inclusi in un provino di
terra per le rpove di laboratorio.
Inoltre la stima della rigidezza è particolarmente sensibile al disturbo del terreno che inevitabilmente
caratterizza ogni campione di terra mentre questo problema non è ovviamente presente allorché si
sottopone a prova il terreno nella sua sede naturale (in sito). Per contro la stima dei parametri
geotecnici mediante prove in sito è spesso basata su correlazioni empiriche che rendono
particolarmente incerta la valutazione. È bene ricordare che ogni prova in sito ha un suo campo di
applicazione ideale sia per quanto riguarda i tipi di terreno sia per le proprietà geotecniche di interesse.
Ad esempio le prove penetrometriche SPT sono più indicate per i terreni sabbiosi (meno per quelli
argillosi) e decisamente più affidabile per la stima della resistenza che della rigidezza delle terre.
Fasi della caratterizzazione fisico-meccanica dei terreni: dal carotaggio in sito al
laboratorio[modifica | modifica wikitesto]
Risulta di estremo interesse ai fini geotecnici delineare quali siano gli stati di alterazione tensionale cui
va incontro un campione di terreno di massima qualità (Q5) durante le differenti fasi di campionamento,
trasporto e preparazione propedeutiche e preliminari all'esecuzione dei test geotecnici in laboratorio. Di
seguito sono stati riassunti i principali passi di questa filiera geotecnica:
a) fase di perforazione;
b) fase di campionamento geotecnico;
c) sigillatura, trasporto e conservazione del campione;
d) fase di estrusione dal campionatore;
e) fase di confezionamento del provino.
Nella preparazione del provino parte fondamentale riveste l'estrusione del campione (Q5) dalla fustella
di campionamento la cui attuazione deve avvenire secondo criteri di massima accuratezza giungendo
altresì alla descrizione preliminare dettagliata del campione fornito. Tale fase di lavoro permette di
evidenziare attraverso un semplice esame visivo macroscopico alcuni elementi di fondamentale
importanza, la cui analisi preliminare può permettere di valutare anche il grado di validità e
significatività del campione a disposizione. Difetti evidenti di campionamento in sito sono rappresentati
da compressione e raccorciamento della carota (confronto tra quota di prelievo e lunghezza reale della
carota, tipico in terreni molto soffici), irregolarità stratigrafiche all'interno di orizzonti omogenei
(intercalazioni granulari grossolane in depositi coesivi), distruzione tessiturale del campione (frequente
in depositi coesivi fortemente sovraconsolidati) oppure veri e propri errori di campionamento in foro
(nuclei rimaneggiati convoluti, campionamento in orizzonti indesiderati, ecc.). L'apertura della fustella
va quindi condotta secondo procedure di rilevazione standardizzate con compilazione di apposito
certificato descrittivo.
I test di laboratorio vengono distinti in tre categorie fondamentali sulla base delle caratteristiche proprie
del campione che si vuole andare a determinare:
prove di identificazione (peso di volume, contenuto in acqua, densità, limiti di Atterberg,
granulometria, equivalente in sabbia, classificazione);
prove di permeabilità a carico variabile o costante;
prove di resistenza meccanica, per determinare le proprietà fisiche (taglio, torsione,
consolidamento, compattazione, compressione).
Applicazioni[modifica | modifica wikitesto]
Gli aspetti principali di cui si occupa sono: