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Torino, Post-Olimpico Inferiore mace


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SUCCEDE, in una cascina alle porte di Torino, che tanto piace ai gendarmi dell’ordine sociale, e tanto
intere famiglie vengano sgomberate e arrestate per giova ai loro padroni. IL TUMORE
furto di corrente. Avevano in fondo, anche loro, OGNI TANTO, SUCCEDE ANCHE che altri giovani si orga-
come tante altre, un problema di carovita. Ma stia- nizzino per contestare i razzisti: nelle redazioni dei Negli ultimi mesi si sono moltiplicati gli
mo parlando di famiglie Rom, si capisce. loro giornali, sotto un gazebo al mercato, in par- attacchi a sfondo razziale. Insulti e ag-
SUCCEDE POI, alle porte del carcere di Torino, che tenza per un viaggetto organizzato. Alla guerra gressioni ai danni di stranieri stanno di-
un carabiniere in vena di quelle che per lui sono civile tra poveri, preferiscono combattere adesso ventando episodi comuni nel paesaggio
spiritosaggini, commenti: «Le carceri scoppiano? la guerra sociale contro i responsabili del disastro cittadino. Un giorno semplici minacce, il
Altro che indulto, bisognerebbe riaprire i forni». in cui stiamo precipitando, disposti anche a correre giorno dopo una testa rotta, e poi anco-
ra il rogo di un campo Rom: così, come
Si parla ovviamente di Rom, quelli della cascina, si il remoto rischio di una rivoluzione, un giorno…
se fosse normale.
capisce. SUCCEDE, UNA VOL
VOLTTA TANTO, che la polizia faccia il suo
La propaganda dei gruppi leghisti o fa-
COSÌ COME SUCCEDE, nelle periferie di Torino, che al- dovere, e di questi sfacciati antirazzisti cinque ven- scisti – ritenuta da molti marginale e
cuni giovani tirino tardi la sera (e cosa tirino, non è gono denunciati e tre arrestati. I razzisti, commossi, folkloristica – sta facendo presa, trasfor-
difficile immaginarlo…) per sprangare stranieri e… ringraziano. mandosi in pratica diffusa e pericolosa.
tossicodipendenti, e per incendiarli davvero quei DICE UN MEDIOCRE SINDA CO: «Chi agisce e pensa così è
SINDACO Il tumore razzista produce metastasi, che
maledetti campi Rom. Fedeli interpreti del nostro indegno di far parte di una comunità» ed è «contra- rischiano di divenire incontrollabili.
tempo, combattono la guerra civile tra poveri che rio alle più elementari norme di rispetto e civiltà». Del resto, quando si fatica ad arrivare
Così dice, e non si capisce di cosa stia parlando. alla fine del mese, quando non ci si sen-
SCRIVE POI, UN MEDIOCRE GIUDICE della procura di Tori- te più a casa da nessuna parte, quando
no, che questi giovani «dimostrano una totale influ- non si capisce bene cosa ci possa riser-
enzabilità e soggezione rispetto a un malinterpre- vare il futuro, la propaganda razzista for-
nisce rassicurazioni a buon prezzo: la
tato senso di appartenenza, all’interno del quale si
colpa di tutto è sempre degli ultimi arri-
inseriscono azioni delittuose». Così scrive il giudice,
vati, «che rubano donne, lavoro e sicu-
R ASSICURAZIONE A BUON PREZZO PER
e non si capisce di cosa stia parlando. rezza».
E SCRIVE ANCORA, LO STESSO GIUDICE, che «un continuo E mentre si scalda la guerra tra i poveri,
LE INQUIETUDINI SOCIALI , FRUSTA SUL -
FRUSTA
contatto con le forze dell’ordine può costituire un i padroni ingrassano. Perché le paranoie
LA SCHIENA DEGLI SCHIAVI , IL DISCOR -
SCHIAVI
adeguato monito dal ricadere nel reato». Così scrive razziste e quelle securitarie rimettono in
SO RAZZISTA SI ST
RAZZISTA A TRASFORMANDO IN
STA
il giudice, e non si capisce di cosa stia parlando. Ma riga tutti quegli stranieri – clandestini o
PRATIC
PRATIC
TICAA DIFFUSA E PERICOLOSA• N ON le sue carte, questo lo si capisce fin troppo bene, regolari che siano – costretti a lavorare
PIÙ FOLKLORE , MA PAROLE CHE ACCEN - cominciano ad accendere quei forni che tanto in condizioni di semi-schiavitù nei can-
DONO ROGHI • E NOI COSA FACCIAMO? piacciono ai suoi gendarmi, e tanto giovano ai suoi tieri, nelle fabbriche, nelle case e per le
padroni. strade della città. Le aggressioni di que-
sti mesi, unite alle continue retate, allo
spettro della clandestinità, ai titoli iste-
rici dei giornali, alle politiche repressive
\\I FATTI DI PIAZZA REBAUDENGO\\ degli amministratori comunali, convinco-
Domenica 17 febbraio. no anche i più riottosi a lavorare duro e,
È mattina e un gruppo di militanti della Lega Nord è in partenza per soprattutto, in silenzio.
una manifestazione. Alcuni antirazzisti decidono di andare a salutarli In tanti si dividono la responsabilità di
questa situazione, oppure ne approfitta-
a modo loro. Al primo momento di tensione la polizia di scorta salta
no: politici di destra e di sinistra, que-
addosso ai contestatori e ne arresta tre. In due usciranno dal carcere stori e prefetti, industriali, malavitosi e
tre giorni dopo mentre il terzo rimarrà in cella diciassette giorni. piccoli imprenditori – italiani e stranieri.
In città si moltiplicano le iniziative di disturbo contro i
\Il dir professionisti dell’odio razziale, mentre l’intero Fermare il tumore razzista in città è ur-
itto e
il rov mondo istituzionale fa quadrato attorno gente e necessario. E la prima cosa da
escio
\\La c ai leghisti e condanna le fare per fermarlo è tappare la bocca a
RETATE ittà è
15 febbraio. Blitz dei cara- s p acca “aggressioni”. tutti quei gruppi che hanno fatto del raz-
ta in zismo il proprio cavallo di battaglia, il
binieri a Porta Palazzo. Controllate ottanta due\\
persone e venti esercizi commerciali: sette arresti e Il diri centro della propria propaganda.
sei espulsioni. La settimana successiva, in una tre gior- essersi
tt o e il
roves Se i discorsi razzisti non sono più solo
ni di retate coordinate dall’ispettore Gobbi, la polizia allacciati abusivamente cio\\S
effettuerà altra cinque espulsioni. ad un palo dell’illuminazione pubblica. i diseg parole al vento, neanche i sinceri anti-
na, fr razzisti possono più limitarsi alle
astag
FIORI D’ARANCIO SOTTO CASA DI BORGHEZIO liato, chiacchiere.
16 febbraio. Era andata a fare le pratiche per il 19 febbraio. Un gruppo di antirazzisti si materia- scritte in soli- un fro
matrimonio, ma in tribunale si accorgono di una
nte d
lizza sotto l’abitazione torinese dell’europarlamen- darietà con i tre di piazza i gue
vecchia espulsione e così, invece di farle gli auguri, tare leghista Borghezio. Musica a tutto volume, di- Rebaudengo, contro i razzisti e contro rra\\I
l dirit
la fanno arrestare. scorsi al megafono e volantini sui muri. Fatto que- l’assessore leghista Fabrizio Ottenga. La notte suc- to e i
sto, il gruppo si è dileguato. cessiva, bloccato il pulsante del citofono di casa quattordici l rove
ARRESTATI ANTIRAZZISTI
scio\\
dell’assessore. finiscono al Cpt, uno Il dom
17 febbraio. Piazza Rebaudengo. Alcuni antirazzi- ARRESTI in carcere perché già espulso. inio si r
sti decidono di salutare - a modo loro - un gruppo 19 febbraio. Anche a Leinì i carabinieri amano la SICUREZZA
di leghisti in partenza per una manifestazione. La caccia. In un giorno solo hanno arrestato cinque stra- 23 febbraio. La questura “sconsiglia” a Mario PROVOCAZIONI
polizia di scorta salta loro addosso e ne arresta tre. nieri - quattro accusati di vendere merce falsa al mer- Borghezio di sistemare il proprio gazebo proprio 28 febbraio. L’assessore Borgione annuncia che sgom-
cato, uno per problemi con il permesso di soggiorno. questo sabato in piazza Castello. «Per ragioni di bererà presto l’«Asilo», una storica casa occupata to-
RAZZISTI DI MERDA sicurezza», visto che nella stessa piazza sono state rinese, per far posto ai profughi che da ottobre occu-
17 febbraio. San Salvario. Nel tardo pomeriggio SCARCERATI DUE DEI TRE ANTIRAZZISTI già annunciate svolgeranno iniziative «antagoniste». pano l’ex caserma dei vigili di Via Bologna.
un presidio mobile fa un giro per le strade del quar- 20 febbraio. Due dei tre di piazza Rebaudengo
tiere, in solidarietà con gli antirazzisti arrestati la lasciano il carcere. INSEGUIMENTI BANCOMAT
mattina. Un altro presidio sarà organizzato in 23 febbraio. Due marocchini vengono inseguiti ed 29 febbraio. Un bancomat della Deutsche Bank
Vanchiglia e a Borgo Dora nei giorni successivi. In SPIONI arrestati dai carabinieri nel cuore di Porta Palaz- sabotato da anonimi in solidarietà ai detenuti in
nottata, sulla serranda della sede della Lega Nord 20 febbraio. I carabinieri di Caselle fermano due zo: un po’ come tutti vendevano merce contraffat- sciopero della fame.
del quartiere compaiono le scritte: «Razzisti di giovani nigeriane per espellerle, su indicazione di ta. Nessuna significativa reazione in loro difesa da
merda» e «Via la lega dal quartiere». alcuni abitanti della zona. parte dei frequentatori del mercato. LA FOGNA
29 febbraio. Due sconosciuti fanno irruzione nella
SGOMBERATA CASA OCCUPATA CONTESTATI D’ALEMA, TURCO E CHIAMPARINO INTIMIDAZIONE sede torinese di Forza Italia e vi gettano un secchio
18 febbraio. «La Boccia», casa occupata di via Me- 21 febbraio. Tre volti noti del movimento sovversi- 24 febbraio. Le forze dell’ordine circondano il colmo di escrementi.
dici, viene circondata all’alba da un ingente schiera- vo torinese riescono beffare l’imponente servizio mercato abusivo di Via Cottolengo. Non è uno
mento di forze dell’ordine. Dopo qualche ora di di sicurezza ed entrare nella sala conferenze della sgombero, solo una intimidazione. Che riesce, per- PROVINCIA GRAMA
resistenza sul tetto, gli occupanti desistono e lo spa- Cgil, dove stanno per parlare il ministro degli Este- ché poco a poco il mercato si svuota e le banca- 1 marzo. Carmagnola, mercato del sabato.
zio viene sgomberato. Il giorno dopo un presidio di ri dimissionario D’Alema, il sindaco Chiamparino e relle smontano. Volantinaggio itinerante contro il razzismo, in soli-
protesta e a fine settimana gli occupanti rientrano. Livia Turco, la mai dimenticata inventrice dei Cpt. darietà con i tre di piazza Rebaudengo. Nei pressi
ARRESTI… di un banchetto della Lega Nord, i pericolosi
IRRUENTI INFLAZIONE 25 febbraio. Un clandestino moldavo viene arre- volantinatori vengono circondati e identificati da
18 febbraio. San Salvario. Un gruppo di scono- 22 febbraio. Un giovanissimo peruviano viene bloc- stato dai carabinieri a Borgaro per non aver ri- una decina tra vigili e carabinieri.
sciuti fa irruzione nel pomeriggio all’interno della cato dalla sicurezza del Lidl di Via Monfalcone, si spettato un vecchio ordine di espulsione.
sede della Lega del quartiere e uno di loro getta ribella e viene arrestato dopo una violenta TETTI
«una sostanza liquida e oleosa sui mobili e sui pre- colluttazione con gli agenti intervenuti sul posto, E ANCORA ARRESTI 2 marzo. Tre prostitute arrestate perché clandesti-
senti». Quindi il gruppo si dilegua. danneggiando anche la volante. Poco dopo, un 27 febbraio. Due arresti in poche ore per piccoli ne, a Madonna di Campagna. E in via Terni la po-
giornalista televisivo viene malmenato da un fre- furti alla Nuova Coop e al Carrefour di Beinasco, lizia arresta due clandestini centroafricani dopo un
SGOMBERATA CASCINA OCCUPATA quentatore del mercato di Santa Rita, proprio men- uno il giorno dopo all’IperStanda di Settimo. inseguimento terminato sui tetti di alcuni garage.
19 febbraio. I carabinieri sgomberano la cascina tre sta preparando un servizio sul caroprezzi.
Continassa, occupata abusivamente da un gruppo PIENO CENTRO DIGOS BEFFATA
di rumeni. In diciannove vengono arrestati per «furto ALTA TENSIONE 28 febbraio. Retata in pieno centro. Quaranta gli 2 marzo. Le strade del centro sono blindatissime
aggravato e continuato di energia elettrica», per 23 febbraio. A Carmagnola compaiono alcune stranieri controllati nella zona di via Garibaldi. In per la visita di Silvio Berlusconi. Ancora una volta,
IO/MARZO 2OO8

erie LA FRASE UNA VITA NORMALE


di Torino)
.org/macerie
NON DETTA
Ve lo ricordate? Nel dicembre del 2005 un infermiere marocchino, Abderrahim
B., rimane paralizzato per una grave lesione alla spina dorsale. Lesione che si
Ricordate, ad ottobre, quando andò a fuo-
co il campo nomadi di via Vistrorio? Nessuno - era procurato nella sede di Corso Giulio Cesare della cooperativa “Vita Serena”,
tra Carabinieri, giornalisti, consoli, autorità varie per la quale lavorava.
- diede retta ai Rom che sostenevano di avere Inizialmente si disse che il marocchino era ubriaco e che si era fatto male da
subìto un attentato - e di averlo subìto probabil- solo - del resto, a dar retta alle gazzette torinesi, i marocchini sono sempre ubria-
mente da italiani della zona. chi e autolesionisti.
I giornalisti, in particolare, si prodigarono nel Ma poi, piano piano emerse la verità. Anzi: «la tremenda verità», come disse-
dare spazio alle ipotesi più fantasiose e sconce ro i giornali per mascherare dietro agli aggettivi il fatto che storie come questa
pur di non dover pubblicare dentro ai propri ar- nella nostra città accadono fin troppo spesso.
ticoli una frase che sarebbe suonata più o meno
così: «In questo momento, sulle strade della no- La cooperativa “Vita Serena” affittava Abderrahim e i suoi colleghi a vari ospe-
stra città, passeggia qualcuno che ha tentato dali torinesi, in questo caso al reparto di Medicina d’urgenza delle Molinette.
coscientemente di uccidere sessanta persone L’Asl, così, si procurava manodopera specializzata flessibile ed economica; la
in una notte sola, mentre dormivano, donne uo- cooperativa “Vita Serena” ingurgitava una bella quantità di denaro pubblico sen-
mini e bambini. E questo qualcuno ha la nostra za molti sforzi - e soprattutto senza tante spese visto che Abderrahim e i suoi
stessa faccia, parla la nostra stessa lingua. E colleghi erano pagati poco e saltuaria-
questo qualcuno potrebbe essere il nostro vici- mente; Abderrahim e i suoi colleghi, dal
no di casa, il nostro collega al lavoro. Questo canto loro, lavoravano sodo e guada-
qualcuno potremmo essere noi.» Una frase mo- gnavano poco, però per uno straniero
ralmente troppo impegnativa, forse, per dei po- il contratto di lavoro vuol dire permes-
veri cronisti di nera. so di soggiorno.
E permesso di soggiorno vuol dire:
Persa l’occasione di pronunciarla, questa frase, niente polizia che ti insegue, niente Cpt,
dell’episodio di via Vistrorio non si è più fatta niente alloggi in subaffitto sporchi e
menzione sulle colonne dei gazzettini tanto che, sovraffollati, niente paura di uscire la
una volta classificato sotto la specie tranquilliz- sera, niente paura di uscire il pomerig-
zante delle “autocombustioni truffaldine”, l’epi- gio, niente paura di uscire la mattina.
sodio è scomparso dalla memoria cittadina.
Insomma, per Abderrahim quel lavo-
Solo una minoranza - minuscola e abbondante-
ro da schiavo voleva dire una vita qua-
mente pregiudicata - della città ha voluto con-
si normale.
servare la memoria del rogo di via Vistrorio. E ne
Sta di fatto che ad un certo punto
ha fatto una sorta di spartiacque simbolico nella
passano diversi mesi senza che si veda
storia torinese: di là il razzismo come minaccia e
come folklore; di qua il razzismo come bastone neanche uno stipendio, e in una vita normale almeno un mezzo stipendio, prima
che arma le mani. Di là i preparativi della guerra o poi, deve arrivare. Così Abderrahim va alla sede della cooperativa, chiede del
tra poveri; di qua l’apertura delle ostilità. responsabile, Michele Arcuri, fa le sue rimostranze. Arcuri-lo-schiavista è un tipo
Quella frase che nessuno ha mai avuto il co- pratico: va su tutte le furie, prende Abderrahim, lo solleva e lo scaraventa contro
raggio di scrivere, questi pochi se la sono pro- un mobile.
nunciata mille volte a fior di labbra - come fos- Abderrahim è infermiere, e si rende subito conto che il dolore lancinante che
se un rosario, o un’orazione - per poterne co- sente tra le vertebre vuole dire che non potrà più avere una vita normale. Così
gliere tutte le sfumature e tutte le conseguen- implora Arcuri - le testimonianze dicono per un quarto d’ora intero - di finirlo:
ze. E soprattutto per riuscire a formulare l’unica meglio la morte della carrozzella.
domanda veramente importante: «E adesso, Michele Arcuri non ascolta i suoi lamenti. Impassibile, telefona al 113, e poi al
che facciamo?». 118, e dice: «Nel mio ufficio c’è un marocchino ubriaco». I soccorsi arrivano dopo
molto tempo, ma di tempo dovrà passarne ancora di più perché la bubbola abi-
NB. Qualche settimana fa dalle colonne de “La tuale del “marocchino ubriaco” lasci posto ad Abderrahim ed alla tremenda veri-
Repubblica”, l’impagabile Nicolò Zancan, senza tà della sua storia.
un filo di vergogna, si è degnato di informarci
che sì, potrebbe anche essere che si sarebbe Ora che ve ne state tutti a bocca aperta di fronte alla «tremenda verità» della
dovuto dar retta agli zingari, allora. E già, per- storia di Abderrahim ci sembra abbastanza indelicato tediarvi sul rapporto che
ché dentro al cellulare sequestrato a uno dei “giu- c’è tra esternalizzazione dei servizi pubblici e propaganda razzista - anche per-
stizieri di tossik park”, la Digos ha trovato la regi- ché dovreste arrivarci da soli.
strazione di un servizio dedicato al rogo del Tg3 Ci preme dirvi, però, che a difendere al processo Michele Arcuri-lo-schiavista
regionale. E questo testimonianza di interesse c’erano i fratelli Galasso, del Foro di Torino. Gli stessi avvocati che avevano
da parte di uno dei “giustizieri”, casualmente re- tenuto la parte civile a nome dei poliziotti in un processo per degli scontri avve-
sidente proprio in via Vistrorio, potrebbe riaprire nuti fuori dal Cpt, e che stanno difendendo gli agenti del commissariato Dora-
la pista dell’attentato razzista... Vanchiglia arrestati un anno fa perché nel tempo libero rapinavano gli immigra-
ristruttura ti. Fratelli Galasso che, per finire, sono pure i legali di fiducia di quei giovanotti
\\Il diritto che, nel giugno del 2005, assaltarono coltelli alla mano una casa occu-
e il rovesci
o\\La rabbia
però, i sovversivi monta, irra pata di Grugliasco - il Barocchio - riuscendo quasi a man-
riescono a beffare la Digos. Uno di loro riesce zionale, co dare al creatore due degli abitanti.
a scippare un intero scatolone di bandiere del PdL m e una pentola ch
da un gazebo in piena Piazza Castello. all’appuntamento si presentano e bolle\\Il d
solo una decina di militanti fascisti, sommersi dai iritto e il r
ovescio\\I p
ANNUNCIATO PRESIDIO FASCISTA lazzi di un centinaio tra occupanti e solidali, radu- guito all’inchiesta che vide roletari so
natisi dall’altra parte della strada. coinvolti Edo, Sole e Silvano, i tre anarchici arrestati
tto attacco
3 marzo. Ettore Puglisi, Consigliere provinciale e \\Il diritto e
Capogruppo di An alla Quarta circoscrizione, e il 5 marzo 1998 con l’accusa di essere gli autori di e di una autoscuola di via
Angelo D’Amico, commissario del circolo di An FATEVI I CAZZI VOSTRI numerosi sabotaggi anti-tav avvenuti in Valle di Susa. Nicola Fabrizi di proprietà della famiglia del consi-
Torino 3, fanno la voce grossa contro l’occupazio- 7 marzo. Blitz anticlericale contro lo sportello del gliere regionale di An Gian Luca Vignale.
ne de «la Boccia» ed invitano la popolazione del Movimento per la Vita all’interno dell’ospedale IL POZZO DI SAN PATRIZIO
quartiere a protestare contro gli “squatters”. Mauriziano. Sigillata la serratura con silicone e af- 8 marzo. Cinquecento euro rubati nottetempo nel- STRATEGIE DI CACCIA
fissi alcuni manifesti, alcuni dei quali recitavano: la sede del Partito Democratico, in piena piazza 9 marzo. Alcuni carabinieri in borghese passeg-
NIGERIANI «Movimento per la Vita = Aborto Clandestino», Palazzo di Città. Nei mesi scorsi, nella stessa sede giano per il mercato e, inosservati, individuano i
4 marzo. Tre nigeriani fermati a San Mauro: uno «Preti fatevi i cazzi vostri», «Senza Dio, senza Leg- erano scomparsi anche tre televisori al plasma. venditori di vestiti e di dvd “contraffatti”. Poi arri-
per documenti falsi, uno perché non in regola con ge, libere di scegliere». vano le pattuglie e saltano addosso ai malcapitati.
il permesso di soggiorno, e l’altro invece, è stato MIMOSE CLANDESTINE Sei le vittime, in un giorno solo, a Porta Palazzo.
espulso. ANCHE SENZA GOBBI 8 marzo. Festa della donna anche per le associa-
7 marzo. Più di cento persone identificate in due gior- zioni del commercio e per i Vigili urbani. Le prime, DI SANTA RAGIONE
LIBERATO ANTIRAZZISTA ni di controlli particolarmente fitti in centro, a Porta per bocca di Vito Gioia e Giovanni Barberis, l’han- 10 marzo. Luca Pantanella, segretario del sinda-
4 marzo. Dopo diciassette giorni alla Vallette, vie- Palazzo, ai Murazzi e a San Salvario. Trenta gli espulsi, no celebrata urlando contro la «piaga dei vu’ cato di polizia Ugl, annuncia «una campagna di
ne scarcerato l’ultimo degli arrestati di piazza due gli arresti per non ottemperanza all’ordine di cumprà dell’otto marzo» che toglierebbe loro clienti. manifestazioni a tutela dei poliziotti» dopo che una
Rebaudengo. espulsione, uno per vendita di merce contraffatta. Non I secondi l’hanno festeggiata sequestrando una sua collega - qualche giorno fa - se le è prese di
si nota l’assenza del vicequestore Michelangelo Gob- grossa partita di mimose abusive. santa ragione da uno straniero che non aveva nes-
ABUSIVI bi, in ospedale per un incidente in moto. suna intenzione di farsi espellere.
5 marzo. Al mercato di Collegno, i Vigili urbani PALESTINA
arrestano un abusivo marocchino, denunciandolo «LA CASA» LISTATA A LUTTO 8 marzo. Presidio a Porta Palazzo in solidarietà PRESIDIO PERMANENTE
anche per violenza a pubblico ufficiale. 7 marzo. «La Casa», si è risvegliata listata a lutto, con la Palestina e contro la Fiera del Libro. 10 marzo. In piazza Palazzo di Città viene allesti-
completamente avvolta da teli neri e da due striscioni: to il presidio permanente dei profughi centroafricani
FIGURA DI MERDA «Edo e Sole 10 anni nel cuore e nelle lotte» e «Lo FAMIGLIA VIGNALE che hanno occupato l’ex comando dei Vigili urba-
5 marzo. Il tanto annunciato presidio di An e Lega stato uccide chi non doma». La struttura era stata 9 marzo. Ignoti danneggiano con olio bruciato le fac- ni di via Bologna e che stanno preparando un cor-
contro «la Boccia» occupata si rivela una bufala: occupata nel 1996 e sgomberata 10 anni fa in se- ciate del circolo di Alleanza Nazionale di Corso Lecce teo per il sabato successivo.
FOTOCRONACHE
La guerra è in casa? TRADIZIONI PROLETARIE
TRADIZIONI PROLET ARIE. Sul ballatoio di un
PROLETARIE

AFF ARI
palazzo di Aurora, un gruppetto di nigeriani
FFARI
si sta accapigliando. Intervengono due vo-
Giuseppe Picchetto si occupa di affari.
come un avvoltoio

lanti: i poliziotti salgono le scale e provano


Ex presidente della Camera di commercio di Torino, siede nei consigli di amministrazione dell’Unicredit a sedare la rissa. Ma all’improvviso, i liti-
e della Compagnia di San Paolo. ganti dimenticano le ragioni che li divide-
vano e si scagliano contro gli agenti. Scene
Sempre pronto a cogliere l’attimo, ha incrociato l’ambasciatore di Tel Aviv a spasso per la città e gli memorabili, degne delle migliori tradizioni
è piombato addosso per proporgli di aprire qui da noi una nuova Camera di commercio italo- proletarie. Un ragazzo - «enorme», ricorderà poi uno degli agenti
israeliana, visto che quella con sede a Milano batte un po’ la fiacca. ancora sotto shock - riesce ad impossessarsi di un manganello e per-
cuote gli impiccioni; un altro fracassa un mobile di casa - stile Cippental
Uomo pratico, l’ambasciatore ha ascoltato la proposta, ha riflettuto qualche minuto ed alla fine ha - e ne ricava una mazza; un altro ancora prova a metter la mano
stretto la mano a Picchetto: «Affare fatto». nella fondina di un agente; e poi, ancora, le donne: morsi, prese ai
Serio serio, Picchetto ha fatto un lungo discorso, con il quale si è impegnato a redigere in un paio di capelli, occhiali in frantumi… Purtroppo arrivano altre quattro volan-
ti e tre nigeriani vengono arrestati, mentre altri fuggono. (5 marzo)
mesi il “piano strategico” di questa nuova struttura che punta a «raddoppiare i volumi degli scambi WANTED
tra Italia e Israele». SPRANGHE E TRICOLORI. Cinque giovani di Bar-
Fatto l’affare, Picchetto, si è rilassato ed ha sorriso. Del resto sa bene, Picchetto, che intorno a riera di Milano sono stati denunciati con l’ac-
cusa di aver partecipato alle “ronde anti-
qualsiasi guerra ci sono sempre più o meno due differenti categorie di persone. Da una parte c’è droga” al Parco Stura. Dalla fine del 2006
chi vive scappando dai bombardamenti, chi si abitua piano piano al terrore, chi rischia di morire e fino ad ora, almeno una cinquantina di
ogni giorno e chi ad un certo punto muore. E dall’altra c’è chi, da lontano, sorride e fa affari. tossicodipedenti, o presunti tali, sono stati
E lui, Giuseppe Picchetto, si occupa di affari. (5 marzo 2008) aggrediti con spranghe e bastoni alle fer-
mate del tram. Secondo alcuni giornali, a
loro si dovrebbero anche alcune delle aggressioni ai Rom del campo
di Via Vistrorio. (15 Febbraio)
LESSICO
ANCHE IL GOLF UCCIDE. Un giocatore di golf
«Sangue italiano».

propaganda
è morto alla nona buca del Royal Park Golf
E non «morto soldato italiano»; neanche «sangue in Afghanistan»; e nemmanco «ucciso un italia- & Country Club all’interno del parco della
no»… No, proprio queste due parole: «sangue» e «italiano». E proprio così abbinate. Mandria, schiacciato da una quercia crol-
lata a causa del forte vento. Notizia un po’
Questa l’apertura di Leggo, stamattina. bizzarra e a qualcuno farà sorridere. A noi
Leggo - lo sapete - è un giornaletto gratuito, ed è distribuito nelle stazioni, agli incroci, alle fermate fa riflettere. Per molti, noi compresi, il golf
dei tram. Dunque, questo titolo - «Sangue italiano» -, stamattina l’hanno adocchiato centinaia di è uno sport da ricchi. Ma questo sfortunato
giocatore non era un imprenditore edile, un dentista, un petroliere.
migliaia di persone. Magari non l’hanno letto, il giornale, ma quel titolo sì, quelle due parole lì No, era un meccanico. Un meccanico di auto da rally, ma pur sempre
frulleranno loro nella testa per tutta la giornata. uno che si sporca le mani per vivere. Qualcuno dice che ormai la
«Sangue italiano». Alla lettera, non vuol dire nulla. Il sangue di un italiano è identico a quello di un divisione della società in classi è un retaggio del passato, che la lotta
di classe è solo sogno. Forse lo pensava anche quel meccanico: per
portoghese. Di più: il sangue di un bergamasco anemico è più simile a quello di un lusitano anemico lui, il “sogno di una vita” era il golf. (24 marzo)
che a quello di un qualsiasi lombardo sano. Banalità.
«Sangue italiano»: una cosa che non c’è - che proprio non c’è, fisicamente. Avessero scritto «soldato WANTED. Un certo risalto viene dato da “La
italiano», o anche solo «italiano», ci avrebbero descritto una cosa che, ci piaccia o no, c’è: un punto Stampa” - e poi da vari telegiornali nazionali -
ad una nuova forma di autodifesa proletaria
dentro ad un insieme che ha dei limiti più o meno definiti. Gli italiani: «umani provvisti di cittadinanza emersa in questi mesi in alcuni quartieri di Tori-
di uno Stato che si chiama Italia.» no. «Quasi tutte le sere», appaiono sui muri di
«Sangue italiano»: una cosa che non c’è – un mito. Il mito del sangue, e della razza. Porta Palazzo dei tazebao che riportano i volti
di poliziotti e vigili che operano in borghese,
«Sangue italiano». Ieri sera Giuseppe Rossi – il direttore responsabile di Leggo – ha scartato con un o targhe di auto civetta dei carabinieri. Con
gesto netto della mano tutti gli altri titoli e ha detto: «No, no. È questo». I direttori degli altri quotidia- queste informazioni, chi è senza documenti può sfuggire più facil-
ni si sono attenuti alle consuete amenità: i soldati italiani sono in Afghanistan per affermare la pace, mente alla cattura. (5 marzo)
DIO C’È
oppure per affermare la democrazia, o addirittura la civiltà… UN AIUTO DALL’AL TO. Michelangelo Gobbi,
ALTO
Il direttore di Leggo ha osato di più: in questo momento, nelle scuole e nelle fabbriche, in mezzo alla vicequestore e dirigente del commissariato
strada e nei bar, nella testa di centinaia di migliaia di persone si sta insinuando l’idea che i soldati italiani Dora-Vanchiglia, viene investito a bordo del-
la sua moto all’angolo tra corso Regina Mar-
siano in Afghanistan per affermare la propria razza, per realizzare il destino che è inscritto dentro al gherita e via Montebello. Terminata una
proprio sangue. Saranno pochi, certo, quelli che pensano che questo sia vero, o addirittura giusto e retata a Porta Palazzo - e nell’attesa di far-
desiderabile. Ma in tutti loro rimarrà la sensazione che questo dei “destini del sangue” stia ne un’altra due ore dopo (non ci è dato sa-
l dirit pere dove) - si rilassava correndo con la
to e i tornando ad essere un modo tra i tanti per leggere la storia ed il mondo, e non un
l rove sua Harley, della quale ora rimane solo una carcassa irriconoscibile.
scio\ mostro che si sperava sepolto per sempre. (14 febbraio 2008) Ricoverato al CTO, rischia l’amputazione del piede. (4 marzo)
\L’ord
ine è
IL LAVORO UCCIDE pubb
lico?\
10 marzo. «Mi sento umiliato
come uomo» - così ha scritto un operaio di Roc-
\Il dir
itto e \\Macerie (e storie di Torino)
\\Macerie \\
Torino)\\
il rov È distribuito nelle strade e nel Centro di Documentazione
ca Canavese dopo aver saputo che il suo contrat- escio
to interinale per una ditta del gruppo ThyssenKrupp con il notissimo \\Gli s “Porfido” di Via Tarino 12/c (mar-mer-sab 16-19).
teorico francese della
chiav
non era stato rinnovato, e si è ucciso. Il giorno dopo, i, a volt È presente al giovedì nella trasmissione
un operaio di 37 anni muore a Chivasso, colpito Nuova destra Alain De Benoist e e, si
dal pistone di una pressa che stava riparando. il suo estimatore marxisto-torinese Costanzo Preve. ribe “Macerie su macerie” su RadioBlackOut
llano 105.250Fm dalle 10.30 alle 12.00.
\\Il d
IN MEZZO A UNA STRADA CASE PER CHI? ficati 16 extra- iritto www.autistici.org/macerie
11 marzo. Per evitare lo sfratto, una famiglia 15 marzo. Un centinaio di militanti di Azione Gio- comunitari, di cui 10 e il ro
marocchina si barrica in casa e si incatena nell’al- vani provenienti da varie località del nord d’Italia accompagnati all’ufficio immigra- vesc
loggio popolare assegnato dal Comune. Secondo danno vita ad un corteo per le vie del centro per zione della questura. io\\G
i servizi sociali non hanno più i requisiti per restare chiedere case per i giovani (italiani). Contempora-
li sch
iavis
nella casa popolare in via Tunisi. Ci pensano i Ca- neamente, diverse centinaia di italiani solidali sfila- RISCATTO ti, sp
rabinieri a sgomberare gli occupanti, lasciandoli in no insieme al gruppo di profughi che da mesi occu- 19 marzo. Borgaro. Un autista di 40 anni ruba la buona mezz’ora esso
mezzo a una strada. pa l’ex comando dei vigili di via Bologna. Vogliono Bmw del suo datore di lavoro e chiede un riscatto volanti dei carabinieri.
, ing
rass
case per tutti: giovani e vecchi, italiani e stranieri. di 6mila euro. ano\
VERNICE ROSSA SOLIDALI \Il
12 marzo. Nella notte, ignoti scagliano numerosi ESTINTORE VOLANTINAGGIO CLANDESTINO 20 marzo. L’europarlamentare della Lega Mario
gavettoni di vernice rossa e diverse uova contro la 17 marzo. Una decina di giovanissimi zingarelli 19 marzo. Caselle. I carabinieri fermano tre perso- Borghezio va a trovare agli arresti domiciliari il
sede della Camera di commercio di Torino. salgono su un autobus della linea 2 in piazza ne che distribuiscono volantini pubblicitari, clande- maresciallo Arciere, alias Riccardo Ravera, accu-
Derna, svuotano un estintore e scendono alla fer- stini. Un algerino viene arrestato, un tunisino e un sato di estorsione e falso: si sarebbe accordato
NIENTE FIORI mata successiva, dileguandosi. Inutile la chiamata moldavo vengono denunciati. con la banda di Sinti che svaligiò la Palazzina di
13 marzo. I militari della Guardia di Finanza di al 113 di una zelante passeggera. Caccia di Stupinigi nel febbraio del 2004.
Lanzo fermano ed espellono un venditore abusivo L’ABITO FA IL CARABINIERE
di fiori. INCINTA 19 marzo. Un torinese di 20 anni andava in giro TACCHEGGIO SELVAGGIO
18 marzo. Una donna rom di 20 anni incinta di 6 con lo stemma dei carabinieri sul cruscotto, berret- 20 marzo. Un rumeno di 28 anni ruba in poche
RESIDENZE SABAUDE mesi dovrà scontare in carcere una condanna a 2 to, manette, distintivo d’oro ben in vista. Si teme settimane merci per un valore di oltre mille euro
13 marzo. L’apertura al pubblico della Reggia di anni e 2 mesi per furto. Per i giudici, tornerebbe a truffasse anziani che ancora si ostinano a fidarsi dal supermercato Gs di via Tripoli. Finché una
Venaria ha finalmente rivelato una qualche utilità rubare proprio perché è incinta. della benemerita. commessa non l’ha inseguito e un cliente non lo
sociale. Nel giro di quattro giorni, difatti, la bigliet- ha acciuffato, attirando l’attenzione di una vo-
teria è stata svaligiata due volte. CARO PETROLIO! CASCINA CONTINASSA lante.
18 marzo. Un rumeno di 37 anni viene arrestato 19 marzo. A un mese dallo sgombero della Casci-
I RISCHI DEL MESTIERE perché succhiava gasolio dalle auto in sosta in via na Continassa, gli zingari tornano ad occupare lo PASQUA SICURA
14 marzo. Durante una retata al Parco Stura un Brenta. Nel frattempo, un italiano di 49 anni è vie- stabile abbandonato, su cui dovrebe sorgere un 20 marzo. Intensificati i controlli dei carabinieri
agente si frattura una mano. ne arrestato mentre fugge in bicicletta dopo aver parco acquatico e un’arena concerti. per “vigilare giorno e notte sulla sicurezza dei
rapinato una farmacia a Moncalieri. cittandini” durante le vacanze pasquali. Risulta-
CUORI D’ORO CACCIA IN PROVINCIA to: denunciato un venditore di merce contraffatta
14 marzo. Un pensionato di 72 anni viene fermato PHONE CENTER 19 marzo. Controlli anticlandestini in provincia. Una e arrestati 6 clandestini per violazione dell’ordi-
sul 16 da una coppia di controllori che gli contesta- 18 marzo. Chiuso un phone center in corso Giulio nigeriana arrestata e altri due clandestini denun- ne di espulsione.
no di non aver obliterato il biglietto - che pur aveva Cesare e denunciata la titolare: non identificava i ciati a Chivasso. Controllato il campo nomadi di
- immediatamente, appena salito sul tram. Gli fan- clienti come richiede la legge. Ci ha pensato la via Po a Settimo Torinese, espulsi due slavi. SCRITTE
no la multa, e lui ha un infarto. polizia: 61 utenti identificati di cui 4 arrestati per 20 marzo. Per la settima volta in 4 anni compaio-
non aver rispettato l’ordine di espulsione. UN ATLETA no scritte sui muri della chiesa del SS. Nome di
BASTA LA PAROLA 19 marzo. Ivrea. Accusato di scippo, un marocchino Gesù di corso Regina: “Ratzinger nazista”, “Vati-
14 marzo. Basta una minaccia di boicottaggio o CACCIA IN SOFFITTA di 22 anni fugge attraversando a nuoto la Dora cano partito dei pedofili”, “Cristiani ai leoni”, “Fuo-
poco più a far recedere la libreria Comunardi 19 marzo. Controlli nelle soffitte abusive di Porta Baltea, correndo per altri 4km e attraversando ri la chiesa dagli uteri”, “Via Israele dalla Fiera del
dall’insano proposito di ospitare una conferenza Palazzo per ordine del questore Berrettoni: identi- ancora a nuoto il Naviglio, impegnando per una Libro”.

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