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I.P.S.S.C.T.A. “A.G. CASULA – MONTANARU” DESULO


Sito Internet: www.professionaledesulo.it - email: professionale.desulo@alice..it
INDICE
PREMESSA GENERALE 5

IL PERCORSO FORMATIVO 7

IDENTITÀ DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI 8

IL PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE 8


PROFILO CULTURALE E RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEI PERCORSI DEL SETTORE SERVIZI 8
STRUMENTI ORGANIZZATIVI E METODOLOGICI 9

NUOVO ORDINAMENTO 10

INDIRIZZO “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA” 10

NUOVO ORDINAMENTO 12

INDIRIZZO “SERVIZI COMMERCIALI” 12

VECCHIO ORDINAMENTO 14

INDIRIZZO “SERVIZI TURISTICI” 14

AREA PROFESSIONALIZZANTE 15

QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI 17

NUOVO ORDINAMENTO 17
SERVIZI ENOGASTRONOMICI E OSPITALITÀ ALBERGHIERA 17

QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI 18

VECCHIO ORDINAMENTO 18
CLASSE II ALBERGHIERA 18
CLASSE III ALBERGHIERA - OPERATORE DEI SERVIZI CUCINA E SALA BAR 19
CLASSI IV E V ALBERGHIERA - TECNICO DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE 20
CLASSI IV E V TURISTICA - TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI 21

GLI SBOCCHI PROFESSIONALI 22

CALENDARIO DI ISTITUTO 23

CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI 24

INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI 24

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DELLE CATTEDRE 24


CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE 25

CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE 26

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI 27

GRIGLIA DI VALUTAZIONE ORALE 28

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA 29

ITALIANO 29
MATEMATICA 30
LINGUE STRANIERE 31
ECONOMIA E TECNICA DELL’AZIENDA TURISTICA 32

ATTIVITÀ DI RECUPERO, DI SOSTEGNO E DI VERIFICA 33

MODALITÀ DI COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE 33

INDIVIDUAZIONE DEI DOCENTI CHE EFFETTUERANNO I CORSI DI RECUPERO 33

CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI FINALI (GIUGNO) 34

CRITERI PER L’INTEGRAZIONE DELLO SCRUTINIO FINALE (AGOSTO) 34

CREDITO SCOLASTICO 35

IL CREDITO FORMATIVO 36

TABELLE CREDITI 36

TABELLA A CREDITO SCOLASTICO 37


PER LE CLASSI III E IV ANNO SCOLASTICO 2010-2011 37
PER LA CLASSE V ANNO SCOLASTICO 2010-2011 38

NORMATIVA ESAMI DI STATO 39

PROCEDURA ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE 41

PROCEDURA PRELIMINARE 41

PROCEDURA FINALE 41

ACCORDO DI RETE 43

VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE 43

PASSERELLE 44

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RISORSE UMANE E PROFESSIONALI 45

RISORSE MATERIALI 45

FUNZIONI ORGANIZZATIVE STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 46

I PROGETTI 46

REGOLAMENTI D'ISTITUTO 46

REGOLAMENTO LABORATORI SALA E CUCINA 47

REGOLAMENTO LABORATORI DI INFORMATICA, LINGUISTICO E SIMULAZIONE


AZIENDALE 48

ACCESSO AL LABORATORIO 48
USO DEI COMPUTER 48
STAMPA 48
INTERNET: NAVIGAZIONE SICURA 49

REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA 50

ORARIO 50
UTENTI E DESTINATARI 50
LETTURA E CONSULTAZIONE 50
PRESTITO 50
PUBBLICAZIONI ESCLUSE DAL PRESTITO 50
COMPORTAMENTO IN BIBLIOTECA 51
COMPITI DEL BIBLIOTECARIO 51

VALUTAZIONE P.O.F 52

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PREMESSA GENERALE
L’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa, in ottemperanza all’art. 21 della legge 59
del 15/05/1997, destinato agli studenti che frequentano l’I.T.C. di Aritzo, l’I.T.I. di Tonara e
l’I.P.S.S.C.T.A di Desulo, vuole essere il documento fondamentale dell’identità culturale e proget-
tuale di questa istituzione scolastica e allo stesso tempo il punto di riferimento delle attività che
concorrono ad elevare la qualità del servizio scolastico.
In una società in continua trasformazione, caratterizzata da enormi cambiamenti nel cam-
po economico, sociale e dei costumi, questa istituzione scolastica ha manifestato la volontà di
adeguare gli interventi formativi ai bisogni degli studenti e alle aspettative delle famiglie, in con-
formità alle possibilità di sviluppo del territorio.
In un contesto economicamente e socialmente povero di servizi e di strutture di utilizzo
pubblico, la scuola rappresenta per le famiglie e per la comunità della Barbagia–Mandrolisai il
luogo di incontro, di dialogo e di confronto sui problemi giovanili e su quanto avviene nel Mondo e
nella Società.
Dall’analisi condotta dai docenti di questo Istituto, sul grave fenomeno della dispersione
scolastica, degli abbandoni, degli insuccessi, è emersa la necessità di mettere in atto degli inter-
venti didattici ed educativi mirati, coerenti alle finalità dell’istituzione e rispondenti ai bisogni e agli
interessi dei giovani.
I docenti dell’I.P.S.S.C.T.A. unitamente a quelli dell’I.T.C. di Aritzo, dell’I.T.I. di Tonara e
alle altre componenti della scuola, hanno inteso utilizzare gli spazi culturali, didattici e finanziari
consentiti dal Regolamento sull’Autonomia Scolastica per elaborare una serie di progetti che po-
tessero dare risposte alle richieste del Mondo del lavoro e fossero in sintonia con le capacità di
sviluppo di questo territorio.

5
Da qui è nata l’esigenza di adottare metodologie nuove, strategie di motivazione allo stu-
dio differenziate, flessibilità dell’orario delle lezioni, definizione degli standard minimi di apprendi-
mento, per stimolare i giovani ad apprendere e a superare le situazioni di svantaggio e di soffe-
renza che spesso sono causa di abbandono e di insuccesso scolastico.
Per l’elaborazione del P.O.F. si è tenuto conto delle risorse interne ed esterne alla scuola,
delle strumentazioni tecniche e scientifiche presenti nei tre Istituti, dei contenuti disciplinari, delle
finalità generali degli Istituti, dei tempi di svolgimento, delle modalità di verifica dei progetti e delle
risorse finanziarie che sono necessarie per la sua realizzazione.
La conoscenza approfondita del dato di partenza ha consentito di identificare gli aspetti
che sono ritenuti problematici, su cui sarà necessario concentrare l’azione didattica e, allo stesso
tempo, evidenziare i successi realizzati nell’attività della scuola, come punto di riferimento fonda-
mentale per avviare altre esperienze che aiuteranno a superare le difficoltà.
Con la predisposizione di questo progetto, la scuola intende ridisegnare i contenuti disci-
plinari, le strategie di insegnamento, i criteri di valutazione, integrando la didattica tradizionalmen-
te imperniata sulla parola orale e sul libro di testo, con una attività di insegnamento-
apprendimento nuova che si avvalga della presenza a scuola di laboratori scientifici ed informatici
con caratteristiche multimediali.
Siamo convinti che, nell’epoca della globalizzazione dei mercati, della multimedialità, della
formazione a distanza, della massificazione delle proposte formative, la società ed il mondo del
lavoro hanno sempre più bisogno di persone che dimostrino di possedere Conoscenze, Compe-
tenze e Capacità che soltanto una scuola attrezzata e al passo con i tempi può offrire.
In un quadro di reale autonomia la capacità di offrire più qualità e più servizi o anche sol-
tanto un’offerta differenziata, attraverso l’elaborazione di un efficace PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA, può diventare per questi Istituti, ubicati in un territorio economicamente e social-
mente disagiato, a rischio di devianza, il motore di una sfida democratica che stimola tutti ad alza-
re il livello della proposta per conquistare i propri clienti e la propria utenza.
In questo modo la qualità del servizio che questi Istituti possono erogare alla comunità cir-
costante non è soltanto un prodotto, ma diventa un processo e una procedura con cui analizzare
ed interpretare la realtà.
Il Docente che dimostrerà di possedere una padronanza sistemica di teorie e conoscenze
e che saprà svolgere il proprio ruolo con autorità professionale sarà riconosciuto come Professio-
nista dell’Insegnamento e diventerà punto di riferimento etico e morale per l’intera Comunità.
La presenza di un Istituto Tecnico Commerciale, di un Istituto Tecnico Industriale e di un
Istituto Professionale per i Servizi Turistici e Alberghieri nell’area del Gennargentu, potrà dare,
quindi, un concreto contributo alla richiesta di formazione tecnica e professionale dei giovani e al-
la promozione culturale e civile della loro personalità.
Il Dirigente Scolastico
Prof. Antioco Frau

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IL PERCORSO FORMATIVO

A partire dall‟anno scolastico 2010/11, in Servizi per l'Enogastronomia


base al Nuovo Ordinamento, vengono atti-
e l'Ospitalità Alberghiera.:
vati gli indirizzi:
 Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospita-
lità Alberghiera (Specializzazioni: Eno-
gastronomia - Servizi di Sala e di Ven-
dita - Accoglienza Turistica)
 Servizi Commerciali
Proseguiranno comunque fino a completa-
mento del ciclo di studi gli indirizzi del Vec-
chio Ordinamento:
 Servizi Alberghieri e della Ristorazione
 Corso Turistico

Servizi Commerciali:

La riforma della scuola superiore chiama gli


Istituti tecnici e professionali “SCUOLE
DELL‟INNOVAZIONE”.
Se i licei sono scuole “classiche” che privi-
legiano studi teorici e orientati alla tradizio-
ne gli Istituti tecnici e professionali sono
scuole dell‟innovazione:
 perché privilegiano studi tecnici ed ap-
plicativi
 perché sono scuole orientate a fornire
prodotti/servizi al passo con i tempi e
che devono formare uomini e donne
capaci di cogliere le esigenze di settore
ed orientati ad immaginare il futuro che
verrà.
Con la riforma la durata del corso di studi
sarà sempre di 5 anni ma organizzati in
due bienni e un quinto anno, al termine del
quale si ha il conseguimento del diploma di
Istruzione Professionale.

7
IDENTITÀ DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI
L‟identità degli istituti professionali si caratterizza per una solida base di istruzione generale e
tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa,
saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo
di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica per un rapido inserimento nel
mondo del lavoro e per l‟accesso all‟università e all‟istruzione e formazione tecnica superiore.

Il profilo culturale, educativo e professionale

In linea con le indicazioni dell'Unione europea e in coerenza con la normativa sull'obbligo di istru-
zione, che prevede lo studio, l'approfondimento e l'applicazione di linguaggi e metodologie di ca-
rattere generale e specifico, l'offerta formativa degli istituti professionali si articola in un'area di i-
struzione generale, comune a tutti i percorsi, e in aree di indirizzo.
L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base,acquisita at-
traverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l'obbligo di istruzione:
asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.
Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti
competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assume-
re autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente
alla soluzione di problemi.
Assume particolare importanza nella progettazione formativa degli istituti professionali la scelta
metodologica dell'alternanza scuola lavoro, che consente pluralità di soluzioni didattiche e favori-
sce il collegamento con il territorio.

Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore servizi


II profilo del settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire con autonomia
e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e le altre figure
professionali coinvolte nei processi di lavoro. Tali connotazioni si realizzano mobilitando i saperi
specifici e le altre qualità personali coerenti con le caratteristiche dell'indirizzo.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:
 riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali, economi-
che e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e globali;
 cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono
sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio;
 essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire un
servizio il più possibile personalizzato;
 sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione
e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;
 svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre
figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;
 contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell‟osservanza degli aspetti deontologici
del servizio;
 applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza,
alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'am-
biente e del territorio;
 intervenire, per la parte di propria competenza e con l‟utilizzo di strumenti tecnologici, nelle di-
verse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per
l‟esercizio del controllo di qualità.

8
Strumenti organizzativi e metodologici
I percorsi degli istituti professionali sono articolati in due bienni e un quinto anno. II primo bi-
ennio è finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze relativi agli assi culturali
dell‟obbligo di istruzione. Le discipline dell'area di indirizzo, presenti in misura consistente fin
dal primo biennio, si fondano su metodologie laboratoriali per favorire l'acquisizione di stru-
menti concettuali e di procedure applicative funzionali a reali situazioni di lavoro. In questa
prospettiva, assume un ruolo fondamentale l'acquisizione delle competenze chiave di cittadi-
nanza che consentono di arricchire la cultura dello studente e di accrescere il suo valore in
termini di occupabilità.
L'ampia flessibilità degli orari garantisce, inoltre, la personalizzazione dei percorsi, anche al
fine dell'eventuale rilascio della qualifica professionale al termine del terzo anno in regime di
sussidiarietà d'intesa con Regioni e Province autonome.
Il secondo biennio è articolato in due distinte annualità al fine di consentire un raccordo
con i percorsi di istruzione e formazione professionale. Le discipline dell'area di indirizzo as-
sumono connotazioni specifiche, con l'obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto an-
no, un'adeguata competenza professionale di settore, idonea sia all'inserimento diretto nel
mondo del lavoro, sia al proseguimento degli studi nel sistema a dell'istruzione e formazione
tecnica superiore, sia nei percorsi universitari o di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli
albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.
La flessibilità didattica e organizzativa, che caratterizza i percorsi dell'istruzione professiona-
le,
è strumento prioritario per corrispondere alle diverse esigenze di formazione espresse dagli
studenti e dalle loro famiglie, alla necessità di prevenire e contrastare la dispersione scolasti-
ca e assicurare il successo formativo.
I percorsi dell'istruzione professionale sono organizzati in modo da favorire organici raccor-
di in particolare con l'istruzione tecnica e con i percorsi regionali di istruzione e forma-
zione professionale, per garantire i passaggi tra i sistemi. A tal fine vanno valorizzati gli
strumenti di certificazione delle competenze acquisite dagli studenti.
I percorsi degli istituti professionali sono caratterizzati da un raccordo organico con la real-
tà sociale ed economica locale, attraverso relazioni con i soggetti istituzionali, economici e
sociali presenti nel territorio, compreso il volontariato e il privato sociale.
La metodologia dell'alternanza scuola lavoro è funzionale a questo raccordo sistematico.
A tale scopo si assicurano spazi crescenti di flessibilità, dal primo biennio al quinto anno, fun-
zionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze indotte dall'innovazione tecnologica e
sociale oltre che dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni e dalle vo-
cazioni del territorio.
Le metodologie didattiche sono improntate alla valorizzazione del metodo laboratoriale e
del pensiero operativo, all'analisi e alla soluzione dei problemi, al lavoro cooperativo per pro-
getti, per consentire agli studenti di cogliere concretamente l'interdipendenza tra cultura pro-
fessionale, tecnologie e dimensione operativa della conoscenza.

9
NUOVO ORDINAMENTO
Indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”
L'Indirizzo Alberghiero è attivo dall'A.S.
2001-2002. Con la riforma, si continuano ad of-
frire ai giovani del territorio un'ampia scelta di
qualifiche professionali e un diploma di maturità
alberghiera, che consente ai giovani di inserirsi
in modo qualificante e gratificante nel mondo
del lavoro.
Il corso offre una formazione tecnico- pro-
fessionale che facilita l'inserimento dei giovani
in un settore in grande espansione, come è
quello della ricettività alberghiera e del settore
turistico in generale, sia per iniziative di tipo
imprenditoriale, sia per attività di lavoro dipen-
dente.
Il Diplomato di istruzione professionale
nell‟indirizzo “Servizi per l‟enogastronomia e
l‟ospitalità alberghiera” ha specifiche compe-
tenze tecniche, economiche e normative nelle
filiere dell‟enogastronomia e dell‟ospitalità al-
berghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ci-
clo di organizzazione e gestione dei servizi.

Il Diplomato di istruzione professionale


nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e
l’ospitalità alberghiera” è in grado di:
 utilizzare le tecniche per la gestione dei ser-
vizi enogastronomici e l‟organizzazione della
commercializzazione, dei servizi di acco-
glienza, di ristorazione e di ospitalità;
 organizzare attività di pertinenza, in riferi-
mento agli impianti, alle attrezzature e alle
risorse umane;
 applicare le norme attinenti la conduzione
dell‟esercizio, le certificazioni di qualità, la
sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;
 utilizzare le tecniche di comunicazione e re-
lazione in ambito professionale orientate al
cliente e finalizzate all‟otti-mizzazione della
qualità del servizio;
 comunicare in almeno due lingue straniere;
 reperire ed elaborare dati relativi alla vendi-
ta, produzione ed erogazione dei servizi con
il ricorso a strumenti informatici e a pro-
grammi applicativi;
 attivare sinergie tra servizi di ospitalità-
accoglienza e servizi enogastronomici;
 curare la progettazione e programmazione di
eventi per valorizzare il patrimonio delle ri-
sorse ambientali, artistiche, culturali, artigia-
nali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.

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L’indirizzo presenta le articolazioni: “Enogastro-
nomia”, “Servizi di sala e di vendita” e “Accoglienza
turistica.
Nell‟articolazione “Enogastronomia”, il Diplomato è
in grado di intervenire nella valorizzazione, produ-
zione, trasformazione, conservazione e presenta-
zione dei prodotti enogastronomici; operare nel si-
stema produttivo promuovendo le tradizioni locali,
nazionali e internazionali, e individuando le nuove
tendenze enogastronomiche.

Nell‟articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il di-


plomato è in grado di svolgere attività operative e
gestionali in relazione all‟amministrazione, produ-
zione, organizzazione, erogazione e vendita di pro-
dotti e servizi enogastronomici; interpretare lo svi-
luppo delle filiere enogastronomiche per adeguare
la produzione e la vendita in relazione alla richiesta
dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti
tipici.
A conclusione del percorso quinquennale, i di-
plomati nelle relative articolazioni “Enogastro-
nomia” e “Servizi di sala e di vendita”, sono in
grado di:
1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande
sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-
fisico, nutrizionale e gastronomico.
2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le e-
sigenze della clientela, anche in relazione a specifi-
che necessità dietologiche.
3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendi-
ta in relazione alla domanda dei mercati, valoriz-
zando i prodotti tipici.

Nell‟articolazione “Accoglienza turistica”, il diplo-


mato è in grado di intervenire nei diversi ambiti
delle attività di ricevimento, di gestire e organizza-
re i servizi in relazione alla domanda stagionale e
alle esigenze della clientela; di promuovere i ser-
vizi di accoglienza turistico-alberghiera anche at-
traverso la progettazione di prodotti turistici che
valorizzino le risorse del territorio.
A conclusione del percorso quinquennale, il
diplomato nell’articolazione “Accoglienza tu-
ristica” consegue i risultati di:
1. Utilizzare le tecniche di promozione, vendita,
commercializzazione, assistenza, informazione e
intermediazione turistico-alberghiera.
2. Adeguare la produzione e la vendita dei servizi
di accoglienza e ospitalità in relazione alle richie-
ste dei mercati e della clientela.
3. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza
turistico-alberghiera anche attraverso la progetta-
zione dei servizi turistici per valorizzare le risorse
ambientali, storico-artistiche, culturali ed enoga-
stronomiche del territorio.
4. Sovrintendere all‟organizzazione dei servizi di
accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche
di gestione economica e finanziaria.

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NUOVO ORDINAMENTO
Indirizzo “Servizi commerciali”

L'Indirizzo Commerciale è l’indirizzo stori-


co dell’Istituto Montanaru, nato nel lontano
anno scolastico 1970- 1971. Viene man-
tenuto con la Riforma anche se per l’anno
scolastico 2010-2011 non sarà attivata
nessuna classe con questo indirizzo.

Il Diplomato di istruzione professionale nell‟indirizzo


“Servizi commerciali“ ha competenze professionali
che gli consentono di supportare operativamente le
aziende del settore sia nella gestione dei processi
amministrativi e commerciali sia nell‟attività di promo-
zione delle vendite. In tali competenze rientrano an-
che quelle riguardanti la promozione dell‟immagine a-
ziendale attraverso l‟utilizzo delle diverse tipologie di
strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblici-
tari.
Si orienta nell‟ambito socio-economico del proprio ter-
ritorio e nella rete di interconnessioni che collega fe-
nomeni e soggetti della propria regione con contesti
nazionali ed internazionali.
E‟ in grado di:
1. ricercare ed elaborare dati concernenti mercati
nazionali e internazionali;
2. contribuire alla realizzazione della gestione com-
merciale e degli adempimenti amministrativi ad
essa connessi;
3. contribuire alla realizzazione della gestione
dell‟area amministrativo–contabile;
4. contribuire alla realizzazione di attività nell‟area
marketing;
5. collaborare alla gestione degli adempimenti di na-
tura civilistica e fiscale;
6. utilizzare strumenti informatici e programmi appli-
cativi di settore;
7. organizzare eventi promozionali;
8. utilizzare tecniche di relazione e comunicazione
commerciale, secondo le esigenze del territorio e
delle corrispondenti declinazioni;
9. comunicare in almeno due lingue straniere con
una corretta utilizzazione della terminologia di set-
tore;
10. collaborare alla gestione del sistema informativo
aziendale.
12
A conclusione del percorso quinquennale,
il Diplomato i risultati di apprendimento in
termini di competenze sono:
1. Individuare le tendenze dei mercati locali,
nazionali e internazionali.
2. Interagire nel sistema azienda e ricono-
scere i diversi modelli di strutture organiz-
zative aziendali.
3. Svolgere attività connesse all‟attuazione
delle rilevazioni aziendali con l‟utilizzo di
strumenti tecnologici e software applicativi
di settore.
4. Contribuire alla realizzazione dell‟ammini-
strazione delle risorse umane con riferi-
mento alla gestione delle paghe, al trat-
tamento di fine rapporto ed ai connessi
adempimenti previsti dalla normativa vi-
gente.
5. Interagire nell‟area della logistica e della
gestione del magazzino con particolare
attenzione alla relativa contabilità.
6. Interagire nell‟area della gestione com-
merciale per le attività relative al mercato
e finalizzate al raggiungimento della cu-
stomer satisfaction.
7. Partecipare ad attività dell‟area marketing
ed alla realizzazione di prodotti pubblicita-
ri.
8. Realizzare attività tipiche del settore turi-
stico e funzionali all‟organizzazione di
servizi per la valorizzazione del territorio e
per la promozione di eventi.
9. Applicare gli strumenti dei sistemi azien-
dali di controllo di qualità e analizzare i ri-
sultati.
10. Interagire col sistema informativo azien-
dale anche attraverso l‟uso di strumenti
informatici e telematici.

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VECCHIO ORDINAMENTO
Indirizzo “Servizi Turistici”
Con la Riforma l’indirizzo turistico viene
soppresso e il suo profilo sostituito in parte con
alcune delle competenze dell‟indirizzo dei Ser-
vizi commerciali e in parte dalle competenze
dell‟articolazione “Accoglienza turistica”
dell‟indirizzo Alberghiero.
Nel nostro Istituto prosegue fino al comple-
tamento il percorso dell‟ultima classe di questo
indirizzo, la classe quarta, i cui studenti hanno
conseguito la qualifica di: OPERATORE
DELL'IMPRESA TURISTICA.
L‟operatore dell‟Impresa Turistica possiede
una valida educazione linguistica generale in-
tegrata da una funzionale competenza comuni-
cativa, ricettiva e produttiva in due lingue stra-
niere con la conoscenza del lessico specialisti-
co settoriale e la capacità di utilizzare lo stru-
mento informatico nello svolgimento dei compiti
di routine dell'azienda turistica (reperimento ed
elaborazione delle informazioni, attività di pre-
notazione, archiviazione, emissione di bigliette-
ria).

Al termine del percorso di studi gli studenti


conseguiranno il diploma di: TECNICO DEI
SERVIZI TURISTICI.
Il diplomato possiede spirito di iniziativa, senso
critico, capacità di recepire il cambiamento e di
adattarsi ad esso. E' in grado di utilizzare le
tecnologie telematiche nelle imprese turistiche
ed alberghiere; di applicare le tecniche di ge-
stione economica e finanziaria, di programma-
zione e controllo budgettario, di marketing e
comunicazione nelle imprese turistiche alber-
ghiere.

Materie area di indirizzo:

4° e 5° anno - ore 15 settimanali

 Economia e tecnica dell'azienda turisti-


ca
 Lingua inglese
 Geografia turistica
 Storia dell'arte e dei beni culturali
 Tecniche di comunicazione e relazione

14
AREA PROFESSIONALIZZANTE

L‟Istituto ha negli anni organizzato diversi curricoli biennali post-qualifica relativi a profili
professionali spendibili nel mercato del lavoro. A questo scopo sono state attivate lezioni ed
esercitazioni pratiche con esperti del mondo del lavoro e percorsi di alternanza scuola-lavoro
con aziende convenzionate. Al termine del biennio gli allievi hanno sostenuto, oltre all'esame
di maturità, un esame per la validazione dei risultati del corso e conseguito una Qualifica di
Secondo livello regionale che ha valore giuridico in tutti i Paesi dell'Unione Europea.
L'area di professionalizzazione ha quindi sempre avuto la funzione di integrare e comple-
tare l‟'offerta formativa della scuola per fornire una preparazione specialistica agli alunni.
Il Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti professionali ai sensi
dell‟articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6
agosto 2008, n. 133, prevede che gli istituti professionali possono svolgere, in regime di sus-
sidiarietà e nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni in materia, un ruolo integrati-
vo e complementare rispetto al sistema di istruzione e formazione professionale. E‟ previsto
inoltre che agli istituti professionali si riferiscano gli istituti tecnici superiori, con l‟obiettivo prio-
ritario di sostenere lo sviluppo delle professioni tecniche a livello terziario, mediante le specia-
lizzazioni richieste dal mondo del lavoro, con particolare riferimento alle piccole e medie im-
prese.

La fase qualificante dell'Area di Professionalizzazione è lo stage aziendale. Questa espe-


rienza di alternanza scuola-lavoro si effettua di norma dalla classe Terza. Si svolge al termine
delle attività didattiche e/o durante l'anno scolastico. Lo stage, o tirocinio formativo e di orien-
tamento nella terminologia di legge, è un periodo di formazione presso un azienda convenzio-
nata e costituisce un'occasione di conoscenza diretta del mondo del lavoro oltre che di acqui-
sizione di specifiche competenze professionali.
Questa modalità di alternanza scuola-lavoro consente di interagire con il sistema econo-
mico reale, di recepire le istanze del lavoro in termini di esigenze formative ed organizzarsi
per far acquisire ai giovani le competenze e le abilità richieste.
Nella nostra scuola le esperienze di stage realizzate negli anni precedenti ci hanno con-
sentito di valutare l'importanza dell'azione esecutiva condotta in ambienti di lavoro reale. Tale
azione, seppur complessa, è stata percepita dagli studenti in modo positivo. Il tirocinio azien-
dale, efficacemente inserito all'interno del percorso formativo, costituisce un'occasione per svi-
luppare e stimolare nell'allievo atteggiamenti mentali di tipo imprenditoriale.
Questa metodologia facilita negli studenti l'apprendimento scolastico in quanto tanto più
sono forti le motivazioni quanto più lo studente ne trae beneficio in termini di apprendimento.

15
16
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI
Per l‟anno scolastico 2010/11 le classi con nuovo e vecchio ordinamento avranno un differente
quadro orario delle lezioni.

NUOVO ORDINAMENTO
Servizi Enogastronomici e Ospitalità Alberghiera

Classe Prima – Primo biennio

Ore settimanali
Materie d'insegnamento
Classe I
AREA GENERALE
Lingua e Letteratura Italiana 4
Lingua Inglese 3
Storia 2
Matematica 4
Diritto ed Economia 2
Scienze Integrate (Scienze della terra e Biologia) 2
Scienze Motorie e Sportive 2
Religione e Attività Alternative 1
Ore Totali Area Generale 20

AREA DI INDIRIZZO
Seconda Lingua Straniera (Francese/Tedesco) 2
Scienze Integrate (Fisica) 2
Scienze Integrate (Chimica)
Scienze degli Alimenti 2
Laboratorio di servizi enogastronomici. – Sett. Cucina 2
Laboratorio di servizi enogastronomici – Sett. Sala e Vendita 2
Laboratorio di servizi di Accoglienza Turistica 2
Ore Totali Area di Indirizzo 12

Ore Totali Area Generale + Area di Indirizzo 32

17
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI
VECCHIO ORDINAMENTO

Classe II ALBERGHIERA

Ore settimanali
Materie d'insegnamento
Classe II

AREA GENERALE

Italiano 4

Storia 2

Lingua Francese 3

Diritto ed economia 2

Matematica ed informatica 4

Scienze della terra e Biologia 3

Educazione Fisica 2

Religione 1

Totale area comune 21

AREA DI INDIRIZZO

Lingua Inglese 3

Principi di alimentazione 2

Laboratorio Servizi Ristorazione - settore Cucina 31

Laboratorio Servizi Ristorazione - settore Sala Bar 22

Laboratorio Servizi di Ricevimento 3

Totale area d'indirizzo 13

Ore Totali Area Generale + Area di Indirizzo 34

1
Ore in compresenza con il docente di Sala Bar
2
Ore in compresenza con il docente di Cucina
18
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI
VECCHIO ORDINAMENTO

Classe III ALBERGHIERA - OPERATORE DEI SERVIZI CUCINA e SALA BAR

QUALIFICA QUALIFICA
Materie d'insegnamento
CUCINA SALA BAR
AREA COMUNE Ore settimanali Ore settimanali
Italiano 3 3
Storia 2 2
Lingua straniera 3 3
Matematica ed Informatica 2 2
Educazione fisica 2 2
Religione 1 1
Totale area comune 13 13
AREA DI INDIRIZZO
Lingua straniera 2 2
3
Alimenti e alimentazione 3 33
Elementi di gestione aziendale 2 2
Lab. servizi ristorazione settore cucina 16
Lab. servizi ristorazione settore sala bar 16
Totale area d’indirizzo 23 23
Ore Totali Area Generale + Area di Indirizzo 36 36

3
Di cui 2 ore di compresenza con l’Insegnante Tecnico Pratico di pratica operativa di settore

19
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI

VECCHIO ORDINAMENTO

Classi IV e V Alberghiera - TECNICO DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE

Ore settimanali Ore settimanali


Materie d'insegnamento
Classe IV Classe V

AREA COMUNE

Italiano 4 4
Storia 2 2
Lingua Straniera 3 3
Matematica ed informatica 3 3
Educazione Fisica 2 2
Religione 1 1
Totale area comune 15 15

Area d'indirizzo

Lingua straniera 3 3

Economia e gestione Aziende ristorative 4 4

Legislazione 2 2

Alimenti e alimentazione 3 3

Laboratorio di organizzazione. e gestione dei


3 3
servizi ristorativi
Totale area d’indirizzo 15 15
Ore Totali Area Generale + Area di Indirizzo 30 30

20
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI

VECCHIO ORDINAMENTO

Classi IV e V Turistica - TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI

Ore settimanali Ore settimanali


Materie d'insegnamento
Classe IV Classe V

AREA COMUNE

Italiano 4 4
Storia 2 2
Lingua Francese 3 3
Matematica ed informatica 3 3
Educazione Fisica 2 2
Religione 1 1
Totale area comune 15 15

AREA D'INDIRIZZO

Lingua Inglese 3 3
Economia e Tecnica dell'azienda Turistica 64 65
Geografia Turistica 2 2
Diritto ed Economia 2 2
Tecnica delle Comunicazioni e Relazioni (2) (2)
Storia dell'Arte e dei beni culturali 2 2
Totale area d'indirizzo 15 15
Ore Totali Area Generale + Area di Indirizzo 30 30

4
Di cui 2 ore di compresenza con l’insegnante di Tecnica delle comunicazioni e relazioni
5
Di cui 2 ore di compresenza con l’insegnante di Tecnica delle comunicazioni e relazioni

21
GLI SBOCCHI PROFESSIONALI
di Operatori e Tecnici

SERVIZI TURISTICI SERVIZI ALBERGHIERI

Accesso a tutte le facoltà universitarie Accesso a tutte le facoltà universitarie


(per i tecnici). (per i tecnici)

Insegnante Tecnico Pratico presso gli


Direttore tecnico di Agenzia di Viaggi
Istituti Alberghieri pubblici e scuole
(per i tecnici).
parificate (per i tecnici)

Operatore presso agenzie di viaggio e Chef di cucina, Chef pasticcere,


tour operator. Pizzaiolo,

Guida, accompagnatore e animatore


Sommelier, Maître di sala.
turistico.

Operatore nelle reception d'albergo.

Hostess/steward presso compagnie


aeree e marittime.

22
CALENDARIO DI ISTITUTO

Termine attività didattiche:


Inizio delle lezioni:
30 giugno 2011
 10 settembre 2010 per le classi terze
 17 settembre 2010 per le altre classi

COLLOQUI
Termine delle lezioni: N° 3 incontri con i genitori
 10 giugno 2011 DICEMBRE – FEBBRAIO - APRILE

FESTIVITÀ

 Tutte le domeniche;
 1 novembre 2010 festività di Tutti i Santi;
 8 dicembre 2010 Immacolata Concezione;
 25 dicembre 2010 Santo Natale;
 26 dicembre 2010 Santo Stefano;
 10 gennaio 2011 Capodanno;
 6 gennaio 2011 Epifania;
 25 aprile 2011 Lunedì dell'Anqelo:
 1° maggio 2011 Festa del Lavoro (domenica);
 2 giugno 2011 Festa Nazionale della Repubblica;
 La festa del Santo Patrono (se ricade in periodo di attività scolastica).

ULTERIORI SOSPENSIONI DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA


 2 novembre 2010 commemorazione defunti;
 Dal 23 dicembre 2010 al 6 gennaio 2011 vacanze natalizie;
 7- 8 marzo 2011 martedì grasso;
 Dal 21 aprile 2011 al 26 aprile 2011 vacanze pasquali;
 27-28 aprile 2011 Sa Die de sa Sardigna;
 2 giorni a disposizione del Consiglio d'Istituto.

Giorni effettivi di lezione: 204

23
CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
La formazione delle classi mira alla costituzione di gruppi omogenei di alunni, il più possibile
integrati sotto il profilo socio-affettivo, educativo e didattico. L'obiettivo di tale integrazione è la
piena valorizzazione delle capacità e competenze culturali dei singoli.
Considerato che ai sensi della normativa vigente ogni classe 1^ dovrà essere costituita da un
uguale numero di alunni, si procederà all'assegnazione degli stessi, alle singole classi, nel rispet-
to dei seguenti criteri:
 fasce di merito, relative ai giudizi e alle valutazioni conseguiti negli esami di licenza media;
 paese di provenienza
 sesso (divisione omogenea per classe)
 gli alunni non potranno avere come docenti i propri genitori in servizio all‟interno
dell‟Istituto
 gli alunni ripetenti verranno confermati nel corso di provenienza salvo diversa valutazione
espressa dal Consiglio di Classe o dietro richiesta specifica e motivata dell'alunno stesso;
 si terrà conto delle richieste, formulate all'atto dell'iscrizione dalle famiglie, compatibilmen-
te con i criteri sopra elencati.
La commissione per la formazione delle classi prime sarà costituita da:
 tutti i docenti, componenti dei Consigli delle Classi prime;
 un docente, rappresentante delle diverse Scuole di provenienza degli alunni;
 uno o più rappresentanti dei genitori.

INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI


L‟Istituto è frequentato da allievi in situazione di handicap per la cui integrazione scolastica
vengono istituiti dei gruppi di lavoro composti dal docente di Sostegno, dagli altri docenti, dai ge-
nitori e dagli operatori dell‟ASL (gruppo misto).
Compiti dei gruppi di lavoro:
1. Elaborazione del profilo dell‟alunno;
2. Individuazione delle risorse, anche familiari, che possono essere utilizzate;
3. Elaborazione del Piano di lavoro individuale.
Per tali alunni il P.O.F. si propone le seguenti finalità:
1. Fare in modo che l‟integrazione scolastica degli alunni con handicap favorisca lo sviluppo e il
mantenimento della loro autonomia personale;
2. Accrescere le capacità tecniche e strumentali che consentano maggiori possibilità di inte-
grarsi con il sociale e facilitino l‟accesso nel mondo del lavoro.

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DELLE CATTEDRE


L‟assegnazione delle cattedre ai docenti avverrà secondo i seguenti criteri:
 il principio della continuità didattica
 la rotazione: le cattedre, come avviene già da alcuni anni, dovranno essere strutturate su
corsi diversi. Ciò si rende necessario per evitare che alcuni corsi siano più stabili di altri in
termini di personale docente di ruolo. Tra l‟altro il docente è “patrimonio” della Scuola, per cui
non deve essere “legato” ad un corso specifico.

24
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE

STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione degli studenti si utilizza una verifica Formativa (controllo in itinere del
processo di apprendimento) e una verifica Sommativa (controllo del profitto scolastico ai
fini della classificazione). Per la verifica in itinere dell‟apprendimento, l'insegnante potrà
avvalersi di prove scritte e orali, per il controllo del processo di insegnamento-
apprendimento; la verifica sommativa si terrà periodicamente, al termine di una o più u-
nità didattiche, per valutare il grado di acquisizione dei contenuti, dei concetti e delle abi-
lità. Si utilizzeranno: interrogazione lunga, interrogazione breve, temi, saggi brevi, pro-
blemi, prove strutturate e semistrutturate, questionari, relazioni ed esercizi.

FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE FINALE


I fattori che concorrono alla valutazione finale sono:
 Conoscenze e comprensione
 Capacità di analisi e sintesi
 Capacità espressive
 Metodo di studio
 Partecipazione, impegno e applicazione all'attività didattica
 Progressi
 Saldo eventuali debiti formativi
La negazione dei suddetti fattori comporta la non ammissione alla classe successiva.

CRITERI DI VALUTAZIONE
Fatta salva l'autonomia decisionale del docente sui tempi di valutazione e sui modi, le
verifiche sugli obiettivi prefissati saranno scandite nel corso dell'anno scolastico e con-
fluiranno in valutazioni quadrimestrali.
Nelle programmazioni dei Consigli di Classe, i docenti individueranno criteri di valutazio-
ne omogenei ed oggettivi e definiranno gli obiettivi disciplinari. Sarà considerato valore
di sufficienza almeno il raggiungimento degli obiettivi minimi.
Nella valutazione delle prove orali e nella correzione e valutazione delle prove scritte, i
docenti si orienteranno verso l'impiego di tabelle tassonomiche con espressi gli indicatori
di obiettivi disciplinari e descrittori di livello.

25
CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE

CLASSE 1^
CLASSE 2^
Si terrà conto:
Si terrà conto:
 del percorso di apprendimento (individuazio-
ne del progresso o regresso) compiuto rispetto ai  del percorso di apprendimento (individuazione
livelli di partenza; del progresso o regresso) compiuto rispetto ai li-velli di
partenza;
 degli obiettivi "affettivi", quali la partecipazio-
ne, il metodo di studio, l'impegno e il rispetto delle  degli obiettivi minimi di conoscenza che consen-
scadenze, delle condizioni ambientali e sociali in tono il passaggio alla classe terza;
cui ogni alunno vive e di tutti quei fattori che posso-  degli obiettivi "affettivi", quali la partecipazione, il
no aver condizionato o favorito lo sviluppo della metodo di studio, l'impegno e il rispetto delle scaden-
personalità degli alunni e che sono in possesso di ze, delle condizioni ambientali e sociali in cui ogni a-
ogni singolo insegnante; lunno vive e di tutti quei fattori che possono aver con-
 delle difficoltà di adattamento ambientale e dizionato o favorito lo s viluppo della personalità degli
del disagio adolescenziale; alunni e che sono in possesso di ogni singolo inse-
gnante;
 della partecipazione alle attività promosse ed
organizzate dall'Istituto.  della partecipazione alle attività promosse ed
organizzate dall'Istituto;
 delle valutazioni espresse negli anni precedenti
in sede di Consiglio di Classe.

CLASSE 3^
Si terrà conto:
 del percorso di apprendimento (individuazione del progresso o regresso) compiuto rispetto ai livelli di
partenza;
 degli obiettivi "affettivi", quali la partecipazione, il metodo di studio, l'impegno e il rispetto delle scaden-
ze, delle condizioni ambientali e sociali in cui ogni alunno vive e di tutti quei fattori che possono aver condi-
zionato o favorito lo sviluppo della personalità degli alunni e che sono in possesso di ogni singolo insegnan-
te;
 degli obiettivi minimi di conoscenza raggiunti nelle varie discipline e delle abilità e competenze che
consentono il naturale passaggio alla classe quarta;
 della partecipazione alle attività promosse ed organizzate dall'Istituto;
 delle valutazioni espresse negli anni precedenti in sede di Consiglio di Classe.

CLASSE 4^ CLASSE 5^
Si terrà conto: Si terrà conto:
 del percorso di apprendimento (individuazio-  del percorso di apprendimento (individuazione
ne del progresso o regresso) compiuto rispetto ai li- del progresso o regresso) compiuto rispetto ai li-velli di
velli di partenza; partenza;
 degli obiettivi "affettivi", qual la partecipazio-  degli obiettivi "affettivi", quali la partecipazione, il
ne, il metodo di studio, l'impegno e il rispetto delle metodo di studio, l'impegno e il rispetto delle scaden-
scadenze, delle condizioni ambientali e sociali in ze, delle condizioni ambientali e sociali in cui ogni a-
cui ogni alunno vive e di tutti quei fattori che posso- lunno vive e di tutti quei fattori che possono aver con-
no aver condizionato o favorito lo sviluppo della dizionato o favorito lo sviluppo della personalità degli
personalità degli alunni e che sono in possesso di alunni e che sono in possesso di ogni singolo inse-
ogni singolo insegnante; gnante;
 dei livelli di conoscenza delle discipline di ca-  della conoscenza globale dei programmi svolti,
rattere culturale generale e delle abilità professio- delle competenze e abilità Tecnico-Professionali, dell'
nali delle discipline di indirizzo approccio interdisciplinare e delle attitudini;
delle valutazioni espresse negli anni precedenti in  delle valutazioni espresse negli anni precedenti
sede di Consiglio di Classe; in sede di Consiglio di Classe;
 della partecipazione alle attività promosse ed  della partecipazione alle attività promosse ed
organizzate dall'Istituto. organizzate dall'Istituto.

26
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
(Voto di Condotta)

I criteri per la valutazione del comportamento degli studenti, contenuti nel D. L.


1 settembre ‟08, n. 137, art. 2 (“Valutazione del comportamento degli studenti”) e nel-
lo Statuto delle studentesse e degli studenti (DPR 24.6.98, n. 249 e successive modi-
ficazioni) e fatti propri dal Collegio dei docenti sono i seguenti:
– Il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella
sede scolastica, viene valutato in sede di scrutinio intermedio e finale;
– La valutazione del comportamento è espressa in decimi;
– La votazione sul comportamento degli studenti:
o è attribuita collegialmente dal Consiglio di classe;
o concorre alla valutazione complessiva dello studente;
o determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno
di corso o all‟esame conclusivo del ciclo;
– I criteri per correlare la particolare e oggettiva gravità del comportamento al voto
insufficiente, sono specificati con decreto del Ministero dell‟Istruzione;
Lo Statuto delle studentesse e degli studenti è integrato dal Patto di corresponsabilità
e dalla tabella, con le mancanze disciplinari e le relative sanzioni, che costituiscono
parte integrante del presente Piano dell‟Offerta Formativa e vengono di seguito alle-
gati.

27
GRIGLIA DI VALUTAZIONE ORALE

Alunno: _______________________ Classe: ________ Data __/__/______


V0TO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE ORALE VOTO/10
OTTENUTO

Non conosce gli argomenti di studio 1-2


Conoscenze molto lacunose 3-4
Conosce i temi trattati in maniera incompleta 5
Conoscenza degli Conosce gli argomenti chiave della disciplina 6
argomenti Conosce gli argomenti in maniera completa 7
Possiede conoscenze complete e approfondite 8
Possiede conoscenze complete ed è in grado di rielaborarle 9-10
Non compie operazioni logiche con le conoscenze e non le sa applicare 3-4
Non del tutto autonomo, sa applicare le conoscenze parzialmente 5
Applica in modo essenziale ma senza errori le conoscenze 6
Competenza
(Capacità di uti- Sa applicare in modo autonomo e in situazioni complesse 7
lizzare le conoscenze) Sa utilizzare le conoscenze in modo autonomo ed adeguato anche in situazioni abbastanza com- 8
plesse
Sa utilizzare le conoscenze in modo autonomo ed adeguato, anche in situazioni molto complesse 9
Sa operare in modo autonomo e personale anche in situazioni molto complesse 10
Non sa individuare i concetti chiave 4
Collega o applica le conoscenze in compiti semplici o in modo parziale 5
Sa individuare i concetti chiave e li collega in situazioni semplici e senza errori 6
Capacità (colle- Sa analizzare alcuni aspetti significativi, individuare i concetti fondamentali e stabilire collega- 7
menti
gare, rielaborare)
Sa analizzare rielaborare in modo corretto 8
Sa analizzare e rielaborare le conoscenze anche in situazioni complesse 9
Sa analizzare i vari aspetti significativi ed approfondisce con apporto di idee nuove ed originali 10
Articola il discorso in modo non coerente e con proprietà lessicale molto limitata . 3-4
Usa un lessico povero e a volte improprio, ma il discorso è globalmente chiaro 5
Si esprime in modo semplice ma corretto, commette errori che non oscurano il significato 6
Chiarezza espo- Si esprime con un linguaggio corretto ed adeguato ed articola il discorso in modo coerente 7
sitiva Si esprime in modo chiaro e corretto; usa termini specifici, articola il discorso in modo adeguato 8
Si esprime con un linguaggio adeguato e fluido e sa usare termini specifici 9
Si esprime con linguaggio ricco e fluido ed usa con competenza i termini specifici, articola il di-
scorso in modo ricco e organico
10
Passivo 1-2
Discontinuo. Disturba spesso. 3-4
Attenzione e Un po' discontinuo. Talvolta necessita di richiami 5
partecipazione Regolare, anche se non attivo. Corretto e disponibile 6
Regolare e attivo. Corretto e disponibile. 7-8
Propositivo. Corretto e maturo 9-10
VALUTAZIONE OTTENUTA : _____/____

VALUTAZIONE = (Conoscenza degli argomenti + Competenza + Capacità + Chiarezza espositiva + Attenzione e


partecipazione)/15 _______________________

ARGOMENTI:
_______________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________

Firma del docente _____________________ Firma dell’alunno_______________________________


28
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA
Italiano

(trattazione di attualità, saggio breve, articolo di giornale e trattazione storica)

Alunno………………………………….. Data…………………..

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI Voto


15/15 10/10
Approfondite e pertinenti alla traccia 4 2
Conoscenze Soddisfacenti e pertinenti alla traccia 3,5 1,5
Contenuti Generiche ma pertinenti 3 1
e Incomplete e/o parzialmente pertinenti 2 0,75
Pertinenza alla traccia Lacunose e/o non pertinenti 1 0,5

Ampia, scorrevole, esaurente e pertinente 3 2


Ordinata e pertinente 2,5 1,5
C Articolazione del discor- Schematica, sostanzialmente organica e pertinente 2 1
o so
Disorganica e/o poco pertinente 1,5 0,75
m e
p Pertinenza testuale Frammentaria e/o non pertinente 1 0
e
t Espressione curata e scorrevole, lessico ampio e appro- 3 2
e Correttezza morfosintat- priato
n tica Corretta, lessico appropriato 2,5 1,5
z e Lievi errori, lessico sufficientemente adeguato 2 1
e Proprietà linguistica Numerosi errori, lessico improprio 1,5 0,5
Molto scorretta, lessico povero 1 0

Coerente, efficace, esauriente 2,5 2


Analisi / Sintesi Coerente 2 1,75
C e Coerente ma argomentazioni generiche 1,5 1,5
a Argomentazione logica Parzialmente coerente, argomentazioni non sempre 1
p presenti 1
a Carente e/o contraddittoria 0,5 0,5
c Rielaborazione personale
i Originalità Originale e valide valutazioni personali e critiche 2,5 2
t Collegamenti multidisci- Personale e con spunti di rielaborazione critica 2 1,75
à plinari Essenziale 1,5 1,5
Parziale 1 1
Molto limitata, assenza di collegamenti 0,5 0,5

29
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA
Matematica

ALL'INDICATORE
PUNTEGGIO MAX
ATTRIBIBILE
PUNTEGGIO
PUNTI ATTRI-
LIVELLI DI VALORE CORRISPON-
INDICATORI BUITI ALL'INDI-
(VALUTAZIONE) DENTE AI DI-
CATORE
VERSI LIVELLI

Molto scarso 0.75

Scarso - Insufficiente 1.50


Mediocre 2.20
4.00 Sufficiente 2.50
CONTENUTO SVI- Discreto - Buono 3.25
LUPPATO
Ottimo — Eccellente 4.00

Molto scarso 0.75

Scarso - Insufficiente 1.50

Mediocre 2.20
CONOSCENZA
SPECIFICA DEGLI
4.00 Sufficiente 2.50
ARGOMENTI RI-
CHIESTI
Discreto - Buono 3.25

Ottimo - Eccellente 4.00

COMPETENZA 1.50 Molto scarso 0.00


NELLA ORGA-
NIZZAZIONE Scarso - Insufficiente 0.50
DELLA RELAZIO-
NE SCIENTIFICA Mediocre 0.75

Sufficiente 1.00

Discreto - Buono 1.25

Ottimo - Eccellente 1.50


NO 0.00
CAPACITA' DI
PARZIALE 0.25 '
ELABORAZIONE
0.50
CRITICA E PER-
SONALE SI 0.50

Voto complessivo attribuito alla prova ......................... /10

N.B.: Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali, viene
approssimato in eccesso all’unità superiore se la cifra dopo la virgola è > 5, in caso contrario si approssima per difetto all'unità
inferiore.

30
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA
Lingue Straniere

PUNTEGGIO PUNTEGGIO
INDICATORI DESCRITTORI
IN /10 IN /15
1) Adeguatezza alla situazione (finalità principale
dell’attività comunicativa):
a) del tutto adeguata e originale 1,5 2,5
b) sufficientemente adeguata 1 1,5
COMPETENZA c) scarsamente adeguata e poco personale 0,5 1
COMUNICATIVA
E CAPACITÀ DI RI-
ELABORAZIONE
PERSONALE 2) Competenza testuale (utilizzo del modello e del
registro propri del testo richiesto):
a) competenza del tutto adeguata e originale 1,5 2,5
b) competenza sufficientemente adeguata 1 1,5
c) competenza scarsamente adeguata 0,5 1

1) Conoscenza dei contenuti specifici:


CONTENUTO a) concetti chiave individuati in modo completo 4 5
b) concetti chiave individuati parzialmente 2 4
c) concetti chiave non individuati 1 2

1) Correttezza morfosintattica:
d) ortografia, grammatica e sintassi corrette 1,5 2,5
a) alcuni errori di ortografia, grammatica e sintassi 1 1,5
b) numerosi e gravi errori di ortografia, grammati-
CORRETTEZZA ca e sintassi 0,5 1
LINGUISTICA
2) Correttezza lessicale:
a) lessico del tutto appropriato 1,5 2,5
b) lessico sufficientemente appropriato 1 1,5
e) lessico improprio 0,5 1

Punteggi: in quindicesimi: sufficienza: 10/15 - in decimi: sufficienza: 6/10

31
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA
Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica

Punteggio massimo: 10 soglia di accettabilità 6

Obiettivi
Nullo Insuff. Mediocre Suff. Discreto Buono Ottimo Eccellente Punti
Verificati

Interpretazione
2
traccia

Conoscenza e
utilizzo termi- 1
ni e simboli

Conoscenza
regole, formu- 1,5
le e principi

Elaborazione
2
concetti

Applicazione
2
procedure

Correttezza di
1,5
esecuzione

Punteggio complessivo

Nullo Insuffi- Medio- Sufficien- Discreto Buono Otti- Eccellente


1-2 ciente cre te 7 8 mo 10
3-4 5 6 9

32
ATTIVITÀ DI RECUPERO, DI SOSTEGNO E DI VERIFICA
Gli interventi didattico-educativi di sostegno e di recupero verranno attivati, compati-
bilmente con le risorse finanziarie dell‟Istituto, secondo i seguenti criteri:
 a conclusione del 1° quadrimestre per colmare le lacune relative ai programmi e ai
contenuti trattati nella prima fase dell‟A.S. 2010-2011. Di fronte a particolari esi-
genze, rilevate dal Consiglio di Classe, i suddetti corsi potranno essere realizzati
anche prima della fine del quadrimestre. Sarà compito del Consiglio di Classe indi-
viduare le discipline per le quali dovranno essere attivate le iniziative di recupero,
scelte preferibilmente tra quelle di indirizzo.
 le attività programmate per il mese di Febbraio verranno organizzate in orario po-
meridiano; mentre i corsi estivi verranno realizzati tra il 15 Giugno e il 15 Luglio, in
orario antimeridiano.
La verifica finale a fine agosto/settembre è obbligatoria, pena la non ammissione
alla classe successiva. Essa verrà effettuata entro il 31 agosto, e comunque, prima
dell‟inizio delle lezioni del nuovo anno scolastico.
La famiglia dovrà comunicare per iscritto agli uffici di segreteria se intende o
non intende avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla scuola.

MODALITÀ DI COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE


Subito dopo gli scrutini intermedi e quelli finali il coordinatore di classe provvederà a
comunicare, per iscritto, alle famiglie dell‟alunno, le carenze rilevate dal Consiglio di
Classe, indicando anche i voti proposti nella o nelle discipline nelle quali l‟alunno non ha
raggiunto la sufficienza. Contestualmente comunicherà alla famiglia sia gli interventi di-
dattici, finalizzati al recupero delle lacune e dei debiti, sia le modalità e i tempi delle relati-
ve verifiche. Le azioni di recupero verranno organizzate dalla scuola tanto a conclusione
del 1° quadrimestre quanto entro la fine dell‟A.S.

INDIVIDUAZIONE DEI DOCENTI CHE EFFETTUERANNO I


CORSI DI RECUPERO

Il Dirigente Scolastico, attraverso una comunicazione di servizio, inviterà i docenti a


dichiarare, per iscritto, la propria disponibilità o non disponibilità ad effettuare i corsi di re-

33
cupero che verranno attivati dalla scuola normalmente subito dopo gli scrutini intermedi e
a conclusione di quelli finali.

CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI FINALI


(Giugno)
 Verranno ammessi alla classe successiva gli studenti che hanno riportato la suf-
ficienza in tutte le discipline;
 Verrà decretato il giudizio di non promozione per gli studenti che hanno riportato
più di 3 (tre) insufficienze;
 Verrà “sospeso il giudizio” per gli studenti che hanno riportato un numero mas-
simo di tre insufficienze.

CRITERI PER L’INTEGRAZIONE DELLO SCRUTINIO FINALE


(Agosto)
Successivo alle verifiche relative alle discipline per le quali, nello scrutinio di giugno, è stata
decretata la sospensione di giudizio

 Verranno ammessi alla classe successiva gli studenti che hanno riportato la suf-
ficienza in tutte le discipline per le quali è stata decretata la sospensione di giudi-
zio;
 Verranno ammessi alla classe successiva gli studenti che hanno riportato una so-
la insufficienza con una valutazione non inferiore alla mediocrità.

34
CREDITO SCOLASTICO
I crediti scolatici e formativi contribuiscono a determinare il punteggio finale dell'e-
same di stato, sono assegnati dal Consiglio di classe nell'ultimo triennio del corso di studi
(max 25 punti nei tre anni) ed esprimono attraverso un apposito punteggio l‟andamento
negli studi degli alunni. L'attribuzione del credito, anche se avviene sulla base di criteri
chiari, preliminarmente definiti e resi noti agli studenti e alle loro famiglie, non è mai un'o-
perazione meccanica di calcolo quantitativo di punteggi, ma il frutto di una valutazione
qualitativa compiuta dal Consiglio di Classe sulla scorta dei criteri definiti dal Collegio Do-
centi.
I crediti scolastici vengono attribuiti con riguardo al profitto, alle attività complemen-
tari ed integrative, alla fine dell'anno scolastico partendo dal calcolo della media dei voti
ottenuti dallo studente per individuare la banda di oscillazione relativa al punteggio da at-
tribuire.
Le modalità di attribuzione del punteggio sono:
 Prima sessione di scrutinio (giugno) - ammissione alla classe successiva:
 si attribuisce di norma il punteggio massimo della banda attribuita secondo le in-
dicazioni:
 del D.M. n° 99 del 16/12/2009 per le classi terze e quarte;
 del D.M. 42 del 22/05/07 per le classi quinte.
 Seconda sessione di scrutinio - ammissione alla classe successiva :
 si attribuisce di norma il punteggio minimo della banda attribuita secondo le indica-
zioni:
 del D.M. 42 del 22/05/07 per le classi quarte.
Il Consiglio di classe valuta la possibilità di integrazione del punteggio nell‟ambito
della banda per:
 l'assiduità della frequenza scolastica;
 l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività
complementari ed integrative;
 eventuali Crediti Formativi.
Negli Istituti professionali, i consigli di classe, nell'attribuzione del credito scolastico,
tengono conto della valutazione conseguita dagli alunni nelle attività che si svolgono
nell'area di professionalizzazione e che concorre ad integrare quella nelle discipline coin-
volte nelle attività medesime.
L'attribuzione del credito scolastico ad ogni alunno va deliberata, motivata e verba-
lizzata. Il consiglio di classe, nello scrutinio finale dell'ultimo anno di corso, può motivata-
mente integrare, fermo restando il massimo di 25 punti attribuibili, a norma del comma 4
dell'art. 11 del DPR n. 323/1998, il punteggio complessivo conseguito dall'alunno, quale
risulta dalla somma dei punteggi attribuiti negli scrutini finali degli anni precedenti. Le de-
liberazioni, relative a tale integrazione, opportunamente motivate, vanno verbalizzate con
riferimento alle situazioni oggettivamente rilevanti ed idoneamente documentate.
Il punteggio attribuito quale credito scolastico ad ogni alunno è pubblicato all'albo
dell'istituto.

35
IL CREDITO FORMATIVO
Relativamente all‟attribuzione del credito formativo potranno essere valutate le e-
sperienze acquisite al di fuori dalla scuola di appartenenza, in ambiti e settori della socie-
tà civile legati alla formazione della persona e della crescita umana, civile e culturale qua-
li quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione
professionale, al lavoro, all‟ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione
allo sport.
Tali esperienze devono avere carattere non occasionale, devono essere inserite in
un progetto o in un programma definito, devono essere sottoscritte e debitamente docu-
mentate da parte dell‟Ente, dell‟Associazione, dell‟Istituzione presso cui l‟alunno ha rea-
lizzato l‟esperienza.
La partecipazione ad iniziative complementari o integrative all‟interno dell‟Istituto di
appartenenza non dà luogo all‟acquisizione di crediti formativi, poiché concorre alla defi-
nizione dei crediti scolastici.
Ovviamente l‟attribuzione del credito formativo, alla presenza dei sopraelencati ele-
menti, sarà subordinata alla ricaduta che le esperienze acquisite hanno avuto all‟interno
della Scuola e a eventuali debiti formativi.
Il credito formativo concorre all‟attribuzione dei punti del credito scolastico, ma non
può consentire di uscire dalla banda di oscillazione prevista dalla media dei voti.

TABELLE CREDITI
A partire dall‟anno scolastico 2009/2010 il decreto ministeriale 16 dicembre 2009
n. 99 ha stabilito una nuova ripartizione dei punteggi del credito scolastico e ha modifica-
to le tabelle di attribuzione dei crediti scolastici allegate al decreto ministeriale 22 mag-
gio 2007 n. 42.
I nuovi criteri si applicano per il corrente anno scolastico alle classi Terze e Quarte,
non si applicano alle classi quinte che mantengono le vecchie tabelle.

36
TABELLA A CREDITO SCOLASTICO
CANDIDATI INTERNI
Decreto ministeriale 16 dicembre 2009 n. 99

(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio


1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)

Per le classi III e IV anno scolastico 2010-2011

CREDITO SCOLASTICO* (PUNTI)


MEDIA DEI VOTI
CLASSE III CLASSE IV CLASSE V

M=6 3-4 3-4 4-5

6<M≤7 4-5 4-5 5-6

7<M≤8 5-6 5-6 6-7

8<M≤9 6-7 6-7 7-8

9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun
anno scolastico. Al fini dell‟ammissione alla classe successiva e dell‟ammissione
all‟esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a
sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un u-
nico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell‟ammissione alla classe suc-
cessiva e dell‟ammissione all‟esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di
comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concor-
re, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di
discipline valutate con l‟attribuzione di un unico voto secondo l‟ordinamento vigente, alla
determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun an-
no scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione in-
dicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considera-
zione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e
l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed inte-
grative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non
può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente
alla media M dei voti.
Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli
esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di
65/centesimi corrisponde M = 6,5).

37
TABELLA A CREDITO SCOLASTICO

CANDIDATI INTERNI
Decreto ministeriale 22 maggio 2007 n. 42

(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio


1998, n. 323)

Per la classe V anno scolastico 2010-2011

CREDITO SCOLASTICO* (PUNTI)


MEDIA DEI VOTI
CLASSE III CLASSE IV CLASSE V

M=6 3-4 3-4 4-5

6<M≤7 4-5 4-5 5-6

7<M≤8 5-6 5-6 6-7

8 < M ≤ 10 6-8 6-8 7-9

"M" rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun
anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscilla-
zione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero.

38
NORMATIVA ESAMI DI STATO

CANDIDATI INTERNI

Sono ammessi all'esame di Stato:


 gli alunni delle scuole statali che abbiano frequentato l‟ultima classe e che, nello
scrutinio finale conseguano una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna
disciplina o gruppo di discipline valutate con l‟attribuzione di un unico voto secon-
do l„ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi
(articolo 6, comma 1, D.P.R. 22 giugno 2009, n.122).
Premesso che la valutazione è espressione dell‟autonomia professionale propria della
funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale (art.1, comma 2 del
D.P.R. n.122/2009), la valutazione degli alunni in sede di scrutinio finale è effettuata dal
consiglio di classe, ai sensi dell‟ art. 4, comma 1, del D.P.R. 22 giugno 2009, n.122. In
caso di parità, prevale il voto del Presidente, ai sensi dell‟art.79, comma 4 del R.D. 4-5-
1925,n.653 e dell‟art.37, comma 3 D.L.vo 16 aprile 1994, n.297.
Le deliberazioni del Consiglio di classe di non ammissione all‟esame devono essere pun-
tualmente motivate.
Nei confronti dei candidati valutati positivamente in sede di scrutinio finale (votazione non
inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con
l‟attribuzione di un unico voto secondo l„ordinamento vigente e un voto di comportamento
non inferiore a sei decimi), il consiglio di classe, nell‟ambito della propria autonomia deci-
sionale, adotta liberamente criteri e modalità da seguire per la formalizzazione della deli-
berazione di ammissione.
L‟esito della valutazione è pubblicato all‟albo dell‟Istituto sede d‟esame, con la sola indi-
cazione «Ammesso» o «Non ammesso». I voti attribuiti in ciascuna disciplina e sul com-
portamento, in sede di scrutinio finale, sono riportati nelle pagelle e nel registro generale
dei voti.
A partire dall‟anno scolastico 2008/2009, la valutazione sul comportamento concorre alla
determinazione del credito scolastico. Essa comporta, se inferiore a sei decimi, la non
ammissione all‟esame di Stato (art. 2, comma 3, decreto legge 1 settembre 2008, n. 137,
convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169).
Per superare l'esame di Stato è sufficiente un punteggio minimo complessivo di 60/100.
Ma il teorico 100/100 è il risultato di una sommatoria di almeno tre operazioni distinte e
indipendenti l'una dall'altra:
 un massimo di 25 punti per il credito scolastico
 un massimo di 45 punti per le tre prove scritte
 un massimo di 30 punti per la prova orale
Fermo restando il punteggio massimo di cento, la commissione d'esame può motivata-
mente integrare, secondo i criteri determinati ai sensi dell'art. 13, comma 11, il punteggio
fino a un massimo di 5 punti ove il candidato abbia ottenuto un credito scolastico di
almeno 15 punti e un risultato complessivo nella prova d'esame pari ad almeno 70
punti. Per l‟anno scolastico 2009/2010, la Commissione può motivatamente attribuire la
lode a coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della pre-
detta integrazione del punteggio, a condizione che:

39
a) abbiano conseguito il credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza
fruire della integrazione di cui all‟art.11, comma 4, del decreto del Presidente
della Repubblica 23 luglio 1998,n.323;
b) abbiano riportato negli scrutini finali relativi all‟ultima classe solo voti uguali o
superiori a otto decimi, ivi compresa la valutazione del comportamento.

40
PROCEDURA ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE

Procedura preliminare
1. Durante il 1° quadrimestre, in sede di programmazione di classe, si stabiliranno le
discipline che rientreranno nell‟area tecnico-pratica e quelle che rientreranno
nell‟area linguistico-espressiva, le tematiche e gli argomenti interdisciplinari su cui
effettuare le prove d‟esame.
2. Durante il 2° quadrimestre saranno effettuate delle simulazioni al fine di far esercita-
re gli alunni sulle prove d‟esame e per determinare e affinare tempi e modalità delle
verifiche che dovranno essere rispettati in sede d‟esame.

Procedura finale
1. A fine maggio ogni insegnante prepara una prova strutturata riguardante la sua
disciplina che sottoporrà ai suoi alunni.
2. Durante l‟esame della Prova Strutturata bisogna compilare un apposito verbale
(“VERBALE DELLA PROVA STRUTTURATA”) in cui devono figurare i nomi degli
insegnanti (almeno due) presenti alla prova, l‟orario di inizio, l‟orario della conse-
gna, le firme dei docenti assistenti, la copia della prova e l‟elenco degli alunni; al
momento della consegna della prova strutturata, accanto al nome dell‟alunno, ver-
rà indicata l‟ora ed ogni alunno dovrà porre la propria firma.
3. La correzione della prova deve essere collegiale (almeno due docenti) e deve es-
sere firmata dai docenti assistenti.
4. Terminata la correzione, va formulato un giudizio sulla prova che andrà trascritto
sull‟apposito verbale (“GIUDIZIO DELLA PROVA STRUTTURATA”). Dal giudizio si
deduce poi il voto in decimi che va scritto a fianco del giudizio.
5. Subito dopo ogni docente dovrà formulare, per ogni alunno, un giudizio analitico
complessivo per la propria disciplina. Nel formulare il giudizio, il docente dovrà te-
nere conto sia dell‟andamento scolastico dell‟anno in corso, sia dell‟esito della
prova strutturata; tale giudizio conterrà il voto espresso in decimi.
6. Tale giudizio analitico (curriculum + prova strutturata), seguito dal voto (espresso
in decimi), dovrà essere poi trascritto sulla “SCHEDA PERSONALE DEL CANDI-
DATO E VERBALE DEGLI ATTI DELLA COMMISSIONE ESAMINATRICE”.
7. Si passa poi alla formulazione di un giudizio globale di ammissione o di non am-
missione (espresso in centesimi). Il giudizio di ammissione verrà trascritto sulla
“SCHEDA PERSONALE DEL CANDIDATO E VERBALE DEGLI ATTI DELLA
COMMISSIONE GIUDICATRICE”, mentre, nel caso in cui un candidato non venga
ammesso all‟esame, il giudizio di non ammissione dovrà essere trascritto solo nel
verbale di classe.
8. L‟ammissione dell‟alunno alla seconda fase dell‟esame è possibile solo in presen-
za di non più di due insufficienze gravi.
9. Durante la riunione degli scrutini di ammissione devono essere compilate le PA-
GELLE (la parte riguardante “scrutinio finale – voto unico”, “totale ore assenze” e
“media voti conseguiti allo scrutinio finale”).
10. Durante la stessa riunione il Dirigente Scolastico compilerà il “REGISTRO GENE-
RALE DEI VOTI“ nel quale deve figurare solo il voto complessivo di ammissione

41
(curriculum + prova strutturata) per ciascuna disciplina (“scrutinio finale”, “voto uni-
co”, assenze parziali”, “assenze totali”, “scrutinio finale” (ammiss. o non ammiss.).
11. L’esame di Qualifica costituisce la seconda fase della valutazione finale e tende
a misurare, attraverso due prove (tre nella classe 3^ ad indirizzo alberghiero set-
tore Cucina e Sala Bar), l‟acquisizione delle abilità richieste. La prima prova è di-
retta a verificare le capacità relazionali del candidato, attraverso l‟accertamento
delle abilità linguistico-espressive e delle capacità di comprensione e valutazione.
La seconda (e terza prova) è finalizzata ad accertare le competenze e le abilità
professionali. Al candidato sarà richiesta la soluzione di un “caso pratico” che si
presenterà come un problema aperto e che gli consentirà di dimostrare abilità di
decisione, di tipo progettuale o di scelta di soluzione modulare e abilità di realizza-
zione pratica. In tale prova possono essere comprese solo discipline che la Com-
missione ritiene più opportune, sia dell‟area comune che dell‟area di indirizzo.
L‟esame di Qualifica non prevede di norma prove orali. Le prove d’esame posso-
no dare diritto fino a 10 punti. L‟alunno risulta qualificato quando riporta un pun-
teggio complessivo di 60/100.
12. Terminate le due prove d‟esame (firmate da tutta la Commissione) per ciascuna
delle quali il punteggio va da 1 a 5 (a tal proposito è preferibile evitare il voto in de-
cimali), va formulato il giudizio su ogni prova che deve essere trascritto sulla
“SCHEDA PERSONALE DEL CANDIDATO E VERBALE DEGLI ATTI DELLA
COMMISSIONE ESAMINATRICE”.
13. L‟esito del voto di qualifica è il risultato del voto di ammissione + l‟esito della prima
prova d‟esame + l‟esito della seconda prova d‟esame ed è formulato in centesimi.
14. Il Credito Scolastico si stabilisce in base al voto finale di Qualifica.
15. Va formulato il giudizio globale di Qualifica da trascrivere sulla “SCHEDA PER-
SONALE DEL CANDIDATO E VERBALE DEGLI ATTI DELLA COMMISSIONE
ESAMINATRICE” nell‟ultima pagina, che deve essere firmata da tutta la Commis-
sione compresi gli esperti.
16. Si devono poi compilare i TABELLONI da affiggere e da tenere agli atti.
17. Va compilato infine il “REGISTRO DEGLI ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONA-
LE” riguardante tutti gli alunni e nel quale vanno apposte le firme della Commis-
sione.

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ACCORDO DI RETE
Verranno attivati i contatti con gli Istituti Comprensivi, gli Istituti di Scuola Superio-
re, gli Enti Locali, la Provincia e le realtà Imprenditoriali, Culturali e Sociali del Territorio,
affinché, attraverso un'azione sinergica, si promuovano la qualità dell'offerta formativa, il
successo scolastico dei giovani e una più efficiente funzionalità della Scuola.
L'interazione fra i suddetti organismi interesserà alcuni aspetti fondamentali, fun-
zionali ad un utilizzo più razionale delle risorse economiche, all'organizzazione e gestione
della struttura scolastica e ad una più efficace realizzazione delle attività pianificate dalla
Scuola dell'autonomia.
Alcune delle iniziative, che si intendono promuovere, attraverso un accordo di rete,
sono:
 il "tutoraggio" per gli studenti che intendono avvalersi delle cosiddette "passe-
relle", previste dalla normativa vigente;
 la formazione e l‟aggiornamento del personale docente e ATA;
 la prevenzione e la sicurezza sul luogo del lavoro;
 la continuità didattica.

VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE


I viaggi di istruzione e le visite guidate sono finalizzati a:
a. conoscere e rispettare realtà e patrimoni culturali, ambientali e storici diversi
b. avvicinarsi al mondo delle istituzioni regionali, nazionale ed europei
c. sviluppare e rafforzare la socializzazione e completare il processo educativo e
formativo avviato attraverso la normale attività didattica
Il Consiglio di Classe ha la facoltà di programmare viaggi di istruzione e visite
guidate tenendo conto della disponibilità del finanziamento o di autofinanziamento,
seguendo i seguenti criteri:
 Il docente dovrà attenersi alla delibera del Consiglio di Classe.
 Saranno sospesi i viaggi e le visite per le classi che dimostrano poca affidabili-
tà.
 Non saranno inclusi nei gruppi dei partecipanti gli alunni che presentano un
profitto scarso e/o tengono un comportamento non conforme alle norme di civi-
le convivenza.
 Nel caso in cui si sia decisa la partecipazione di tutti gli studenti, sarà il Consi-
glio di Classe ad assumersi la responsabilità di tale partecipazione.
 I viaggi verranno organizzati possibilmente per classi parallele e, laddove ci
siano le condizioni, tra i tre istituti.
 Per una stessa classe potrà essere organizzato più di un viaggio solo se i fi-
nanziamenti provengono da enti esterni.
 Con il fondo d‟istituto potrà essere organizzato un solo viaggio.
 I docenti della classe diventano titolari di nomina avendo deliberato la parteci-
pazione della classe al viaggio.

43
 Le famiglie dovranno informare la Scuola circa eventuali problemi di salute de-
gli studenti.

PASSERELLE
Gli studenti hanno la possibilità, secondo la normativa vigente, di cambiare in
itinere il loro percorso formativo secondo le seguenti modalità:
1^ FASE
Procedura

A) Richiesta dell‟alunno o suggerimento del Coordinatore di Classe che rileva


attitudini per un diverso percorso formativo.
B) Pianificazione da parte del Coordinatore e del C.d.C. di un colloquio infor-
mativo-orientativo, con il coinvolgimento della famiglia e, eventualmente, degli operatori
dello sportello psico-pedagogico, per la valutazione di una eventuale diversa scelta dello
studente, tra cui:
1. permanenza nella stessa scuola effettuando corsi e attività di recupero;
2. passaggio ad altra scuola;
3. passaggio alla formazione professionale.

2^ FASE
Procedura

La Scuola pianificherà il proprio intervento a seconda dell‟“opzione scelta”.

Opzione n° 1
Il Consiglio di Classe individua percorsi didattici di intervento mirati e individualizzati;

0pzione n° 2
La Scuola di provenienza fornirà all‟Istituto di accoglienza i percorsi didattici relativi alle
discipline che sono state oggetto di studio. La comparazione tra i Piani di studio consentirà
di rilevare le materie che lo studente non dovrà più seguire e quelle che invece caratteriz-
zeranno il nuovo percorso didattico.

0pzione n° 3
I docenti della scuola di provenienza si renderanno disponibili a collaborare con
l‟Istituto di accoglienza per l‟elaborazione e la costruzione di moduli integrativi, relativi alle
nuove discipline.

Attività di Accoglienza

Se l‟Istituto dovrà accogliere studenti provenienti da altra Scuola provvederà a chiede-


re, a quest‟ultima, i percorsi didattici relativi alle discipline che sono state oggetto di studio.
La comparazione tra i Piani di studio consentirà di rilevare le materie che lo studente non
dovrà più seguire e quelle che invece caratterizzeranno il nuovo percorso didattico.
I docenti chiederanno la collaborazione della scuola di provenienza per l‟elaborazione
e la costruzione di moduli integrativi, relativi alle nuove discipline.

44
RISORSE UMANE E PROFESSIONALI

 Collaboratore del D.S.:


 Dirigente Scolastico: Prof. Zanda Franco Coordinatori di Classe
Prof. Frau Antioco
1^ A:
 Funzioni strumentali:
 D.S.G.A.: …………………… 2^ B:
Sig.ra Paba Claudia 3^ B:
 Ass. Tecnico: 3^ C:
Sig. Carboni Sebastiano 4^ A:.

 Coll. Scolastici: 4^ B:
 Sig. Peddio Costantino 5^ B:
 Sig. Fais Andrea
 Sig.ra Frau Peppina

RISORSE MATERIALI

L‟Istituto dispone di una struttura nuova, polivalente e funzionale ed è dotato delle mi-
gliori attrezzature tecniche e didattiche:

• Laboratorio di Simulazione Aziendale


• Laboratorio Linguistico Multimediale
• Laboratorio di Informatica
• Laboratorio di cucina
• Laboratorio sala-bar
• Sala Conferenze e Proiezioni
• Sala Regia audio-video
• Biblioteca
• Palestra

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FUNZIONI ORGANIZZATIVE STRUMENTALI AL PIANO
DELL’OFFERTA FORMATIVA

Giunta e Consiglio di Istituto

Collegio dei Docenti

Consiglio di Classe

Comitato Studentesco

Commissione Elettorale

Commissione Orientamento

Commissione Tecnica

Commissione Rappresentanti per la Sicurezza e Primo soccorso

Gruppo di lavoro Alunni H

Commissione Psico-Pedagogica

Comitato di Valutazione del Servizio degli Insegnanti

I PROGETTI
1. Progetto Accoglienza
2. Progetto Flessibilità
3. Progetto Area Professionalizzante: “Tecnico Organizzatore di ricevimenti”
4. Progetto di Alternanza scuola-lavoro “Insieme in Azienda”.

REGOLAMENTI D'ISTITUTO
 Regolamento d'Istituto, modificato e integrato sulla base di quanto previsto
dal DPR 24.06.2008
 Statuto degli studenti e delle studentesse, modificato e integrato sulla base di
quanto previsto dal DPR 24.06.2008
I progetti, il Regolamento d’Istituto e lo Statuto degli studenti e delle studen-
tesse sono parte integrante del POF.

46
Essi sono depositati nell’Ufficio Didattico e pubblicati all’albo della scuola.

Si possono inoltre ritrovare nel sito Internet www.professionaledesulo.it.

Regolamento laboratori Sala e Cucina


1. Non è consentito l‟utilizzo dei laboratori ai non addetti ai lavori;
2. Non è consentito transitare o sostare nei laboratori agli alunni e al personale non autoriz-
zato;
3. Il personale di servizio, i docenti e gli alunni che svolgono attività di lavoro nei laboratori di
Sala Bar e Cucina devono essere in regola con il libretto sanitario; ???
4. Gli alunni durante le esercitazioni pratiche devono essere muniti di idoneo abbigliamento
e avere un aspetto curato: classi 1a e 2a camice bianco e cappello da cuoco; classi 3a di-
visa specifica per qualifica scelta.
5. Per motivi di igiene e etica professionale non saranno ammessi nei laboratori di Cucina e
Sala Bar gli alunni che non rispetteranno i sopraccitati punti 3 e 4.
6. Agli alunni è fatto divieto durante le esercitazioni pratiche di Sala Bar e Cucina l‟uso di a-
nelli, collane, orologi vistosi e ingombranti e braccialetti.
7. E‟ sconsigliato l‟uso dei trucchi e smalti eccessivamente pesanti.
8. A tutti gli alunni è fatto obbligo osservare un comportamento consono
alla propria figura professionale, mirato alla serietà, all‟autocontrollo e
alla disciplina.
9. L‟utilizzo dei laboratori è regolato da orario settimanale, tenendo pre-
sente la maggiore disponibilità per le classi di qualifica, nonché della programmazione
presentata mensilmente dai docenti.
10. La programmazione mensile sarà presentata in anticipo al 20 di ogni mese per consentire
la reperibilità dei prodotti. I prodotti richiesti dovranno essere consumati come da pro-
grammazione, evitando possibilmente la conservazione di quelli non utilizzati e ogni pos-
sibile spreco.
11. Fanno eccezione al punto 10 i prodotti a lunga conservazione.
12. I macchinari elettrici devono essere utilizzati secondo le relative norme di istruzione. E‟ fat-
to assoluto divieto agli alunni di manipolare o mettere in funzione un qualsiasi macchinario
senza l‟autorizzazione del docente o l‟intervento dell‟Assistente Tecnico.
13. Tutto il personale che opera nei laboratori, nonché gli alunni sono responsabili dei mac-
chinari e delle attrezzature in dotazione, nonché della pulizia e riordino degli stessi.
14. L‟utilizzo di attrezzature e delle derrate non disponibili in laboratorio do-
vranno essere richieste per iscritto nella programmazione affinché gli
uffici provvedano all‟acquisto.
15. Ogni docente avrà cura di inserire nella propria programmazione
l‟intervento di manutenzione programmata delle attrezzature.
16. Il personale di servizio durante le lezioni pratiche deve assolutamente
rimanere al proprio posto di lavoro in silenzio.
17. Tutte le volte che sarà necessario il regolamento potrà essere rivisto.

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Regolamento laboratori di informatica, linguistico e
simulazione aziendale
Accesso al laboratorio
1. L‟accesso al laboratorio e l‟uso dei pc è riservato agli alunni e agli insegnanti, altre persone
presenti a vario titolo nella scuola devono concordare l‟eventuale uso del laboratorio con il
responsabile.
2. Il laboratorio può essere utilizzato dagli insegnanti solo per scopi professionali.
3. Gli alunni possono usare il laboratorio solo se accompagnati da un‟insegnante.
4. Le classi accederono al laboratorio secondo l‟orario delle lezioni o il calendario concordato.
5. Nei giorni e negli orari nei quali l‟uso del laboratorio non è stato assegnato a nessuna clas-
se, è possibile chiedere l‟autorizzazione all‟utilizzo al tecnico di laboratorio.
6. Nel caso in cui singoli insegnanti abbiano necessità di usare i computer durante l‟orario as-
segnato a una classe, potranno farlo solo se ci saranno postazioni non utilizzate dagli alun-
ni.
7. E‟ vietato consumare cibi e bevande in laboratorio.

Uso dei computer


Poiché il laboratorio è utilizzato da molte persone, è necessario rispettare nell‟utilizzo le seguenti
regole:
1. Accendere e spegnere correttamente i computer
2. Non installare nuovo software. I docenti che hanno necessità di installare programmi o cd-
rom sono pregati di contattare l‟assistente tecnico del laboratorio.
3. Non modificare le impostazioni (salvaschermo, sfondo, colori, risoluzioni, suoni, pagina ini-
ziale di internet, account di posta elettronica…)
4. Segnalare eventuali malfunzionamenti all‟assistente tecnico del laboratorio.
5. Non spostare o eliminare dati e cartelle altrui.
6. Memorizzare i propri file nella cartella Documenti. Ciascun utente dovrà creare una propria
cartella personale nella quale memorizzare i dati.
I file non archiviati secondo questo criterio potranno essere eliminati dall‟assistente tecnico
del laboratorio.
7. Onde evitare perdite di dati, si consiglia comunque di effettuare copie di sicurezza personali
del lavoro svolto (es. su cd-rom o pen drive).
8. Per ragioni di manutenzione possono essere effettuati, secondo necessità e al termine delle
attività didattiche, interventi di formattazione (=cancellazione dei dati) e reinstallazione del
software. Perciò, al termine dell‟anno scolastico, entro la data comunicata tempestivamente
all‟assistente tecnico del laboratorio, è opportuno che gli utenti effettuino le copie di sicurez-
za del proprio lavoro. Nel caso in cui, per problemi tecnici, si rendesse necessaria la format-
tazione di un pc nel corso dell‟anno scolastico, l‟assistente tecnico del laboratorio ne darà
tempestiva comunicazione agli utenti.
9. Nel caso di individuazione di virus (comparsa di un messaggio dell‟antivirus) prendere nota
del messaggio e segnalare immediatamente il fatto alla responsabile del laboratorio
10. Al termine dell‟utilizzo il laboratorio dovrà essere lasciato in ordine.

Stampa
1. L‟uso delle stampanti è riservato agli insegnanti, seguendo le apposite istruzioni fornite dal
responsabile.

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2. A livello di Istituto viene definita annualmente la quantità di cartucce utilizzabili. Occorre fare
molta attenzione ed evitare gli sprechi. La realizzazione di particolari attività che richiedano
un cospicuo consumo di inchiostro deve essere giustificata da motivi didattici, e preventiva-
mente segnalata e concordata con il Dirigente Scolastico.

Internet: navigazione sicura


1. L‟acceso a Internet da parte degli alunni può avvenire solo in presenza e con il controllo di
un‟insegnante
2.
3. L‟accesso a Internet, anche da parte degli adulti, può avvenire solo per motivi connessi
all‟attività didattica e alla formazione.
4. Posta elettronica
5. L‟uso della posta elettronica da parte degli alunni può avvenire solo per motivi didattici e in
presenza dell‟insegnante.
6. Gli insegnanti possono usare la posta elettronica solo per motivi professionali.
7. L‟assistente tecnico scarica la posta almeno 2 volte alla settimana e provvede a segnalare i
messaggi di interesse per docenti e studenti.
8. I messaggi di interesse comune sono divulgati, stampati e messi a disposizione di tutti
dall‟assistente tecnico.
9. Per la natura di questo strumento di comunicazione e per il suo specifico utilizzo all‟interno
della scuola, non è garantito il carattere di riservatezza dei messaggi.

ATTENZIONE: per motivi di sicurezza possono essere adottate soluzioni tecnologiche che com-
portano il monitoraggio e la raccolta di informazioni sulle attività svolte.

L’assistente tecnico è a disposizione per qualsiasi esigenza di chiarimento e supporto.

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REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA
Orario
La biblioteca è in funzione dal lunedì al sabato, secondo la disponibilità dei docenti facenti parte
della commissione biblioteca. L‟orario viene affisso annualmente in bacheca e sulla porta stessa
della biblioteca.

Utenti e destinatari
L‟accesso è riservato agli studenti (previa autorizzazione e accompagnamento di un docente), ai
docenti e al personale non docente dell‟Istituto.
Il servizio può essere consentito anche agli esterni all‟Istituto, previa autorizzazione del Preside.

Lettura e consultazione
All‟interno della biblioteca è consentito consultare o leggere i volumi. I volumi, su richiesta del do-
cente, possono essere portati nelle aule per la consultazione o la lettura, ma nell‟arco della stes-
sa giornata, devono essere poi riposti in modo ordinato negli scaffali della biblioteca, in caso con-
trario è necessario attivare le procedure di prestito.

Prestito
Le operazioni di prestito, restituzione e rinnovo avvengono sotto la guida dell‟insegnante respon-
sabile in quel momento del servizio biblioteca.
Ciascun utente può prendere in prestito fino a 3 volumi per 15 giorni.
L‟utente che non restituisca puntualmente un volume è automaticamente sospeso dal prestito fino
alla restituzione del libro scaduto. Nel caso in cui il ritardo superi 7 giorni, all‟utente è rivolta una
nota di sollecito, l‟utente inadempiente è escluso dalla frequenza della biblioteca.
Trascorsi 30 giorni dalla ricezione della nota di sollecito, il responsabile della biblioteca ne darà
segnalazione al Dirigente scolastico e verranno applicate le necessarie sanzioni.
E‟ possibile prenotare un libro che sia in prestito.
Il prestito di un libro non può essere rinnovato se su quell‟opera è stata effettuata una prenotazio-
ne.
I volumi restituiti non vanno ricollocati al loro posto dall‟utente, ma consegnati al docente respon-
sabile del servizio di distribuzione.
L‟utente che ottiene in prestito pubblicazioni della biblioteca ne risponde personalmente.
In caso di smarrimento, danneggiamento (è fatto anche divieto di sottolineatura i volumi), o sot-
trazione del volume ricevuto in prestito, il responsabile della biblioteca valuterà il danno subito e
fisserà le eventuali modalità per il reintegro o risarcimento del danno.

Pubblicazioni escluse dal prestito


Sono escluse dal prestito:
 Le opere non ancora registrate o catalogate;
 Le enciclopedie e dizionari;
 I manuali e i trattati non posseduti in duplice copia;
 Le opere di particolare valore;
 I codici, le raccolte di legislazione e di giurisprudenza;
 Le opere in cattivo stato di conservazione.

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Comportamento in biblioteca
Gli utenti devono mantenere in biblioteca un comportamento rispettoso di altri eventuali lettori, dei
libri e del materiale depositato.
In biblioteca è vietato fumare, consumare cibi o bevande.

Compiti del bibliotecario


E‟ compito del docente-bibliotecario prendere i volumi degli scaffali, per la consegna agli utenti,
apponendo al loro posto i cartellini identificativi delle opere. E‟ compito del docente-bibliotecario
riporre i volumi resi al loro posto e controllare che l‟opera non sia danneggiata. E‟ compito del do-
cente-bibliotecario controllare il rispetto dei termini di riconsegna dei libri e, in caso di ritardo, invi-
are la nota di sollecito. E‟ altresì, compito del docente-bibliotecario, vigilare che al momento della
consultazione e della lettura gli utenti non danneggino o sottraggano il materiale presente in bi-
blioteca.

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VALUTAZIONE P.O.F
La valutazione del P.O.F. si effettuerà attraverso un monitoraggio in itinere (al termine del 1^
quadrimestre ed entro il mese di aprile) e una valutazione finale a conclusione dell‟anno scolasti-
co.

Il monitoraggio sarà attivato e gestito dal Dirigente Scolastico.

La valutazione verrà effettuata sulla base dei seguenti indicatori:

INDICATORI VALUTAZIONE IN ITINERE VALUTAZIONE FINALE

1. Rispetto dei tempi e delle sca- Verrà effettuata da una commis- Verrà effettuata dal Collegio dei
denze sione costituita da: Docenti che valuterà anche sulla
2. Qualità del servizio offerto, at- base della percentuale degli ab-
traverso il grado di raggiungi-  Dirigente Scolastico bandoni, delle ripetenze,
mento degli obiettivi e dei livelli dell’inadeguato raggiungimento
 Collaboratore del Dirigente
di formazione dei soddisfacenti livelli di forma-
 Funzione Strumentale zione.
3. Congruità complessiva dei pro-
getti che costituiscono il Piano  Coordinatori di Classe
4. Efficacia ed efficienza  Referenti dei diversi progetti
dell’organizzazione  D.S.G.A.

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