Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
PEER
R II S
SEER
RVVIIZZII C
COOM
MMME
ERRC
CIIA
ALLII TTU
URRIIS
STTIIC
CII E
EAALLB
BEER
RGGH
HIIE
ERRII
IL PERCORSO FORMATIVO 7
NUOVO ORDINAMENTO 10
NUOVO ORDINAMENTO 12
VECCHIO ORDINAMENTO 14
AREA PROFESSIONALIZZANTE 15
NUOVO ORDINAMENTO 17
SERVIZI ENOGASTRONOMICI E OSPITALITÀ ALBERGHIERA 17
VECCHIO ORDINAMENTO 18
CLASSE II ALBERGHIERA 18
CLASSE III ALBERGHIERA - OPERATORE DEI SERVIZI CUCINA E SALA BAR 19
CLASSI IV E V ALBERGHIERA - TECNICO DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE 20
CLASSI IV E V TURISTICA - TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI 21
CALENDARIO DI ISTITUTO 23
ITALIANO 29
MATEMATICA 30
LINGUE STRANIERE 31
ECONOMIA E TECNICA DELL’AZIENDA TURISTICA 32
CREDITO SCOLASTICO 35
IL CREDITO FORMATIVO 36
TABELLE CREDITI 36
PROCEDURA PRELIMINARE 41
PROCEDURA FINALE 41
ACCORDO DI RETE 43
PASSERELLE 44
3
RISORSE UMANE E PROFESSIONALI 45
RISORSE MATERIALI 45
I PROGETTI 46
REGOLAMENTI D'ISTITUTO 46
ACCESSO AL LABORATORIO 48
USO DEI COMPUTER 48
STAMPA 48
INTERNET: NAVIGAZIONE SICURA 49
ORARIO 50
UTENTI E DESTINATARI 50
LETTURA E CONSULTAZIONE 50
PRESTITO 50
PUBBLICAZIONI ESCLUSE DAL PRESTITO 50
COMPORTAMENTO IN BIBLIOTECA 51
COMPITI DEL BIBLIOTECARIO 51
VALUTAZIONE P.O.F 52
4
PREMESSA GENERALE
L’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa, in ottemperanza all’art. 21 della legge 59
del 15/05/1997, destinato agli studenti che frequentano l’I.T.C. di Aritzo, l’I.T.I. di Tonara e
l’I.P.S.S.C.T.A di Desulo, vuole essere il documento fondamentale dell’identità culturale e proget-
tuale di questa istituzione scolastica e allo stesso tempo il punto di riferimento delle attività che
concorrono ad elevare la qualità del servizio scolastico.
In una società in continua trasformazione, caratterizzata da enormi cambiamenti nel cam-
po economico, sociale e dei costumi, questa istituzione scolastica ha manifestato la volontà di
adeguare gli interventi formativi ai bisogni degli studenti e alle aspettative delle famiglie, in con-
formità alle possibilità di sviluppo del territorio.
In un contesto economicamente e socialmente povero di servizi e di strutture di utilizzo
pubblico, la scuola rappresenta per le famiglie e per la comunità della Barbagia–Mandrolisai il
luogo di incontro, di dialogo e di confronto sui problemi giovanili e su quanto avviene nel Mondo e
nella Società.
Dall’analisi condotta dai docenti di questo Istituto, sul grave fenomeno della dispersione
scolastica, degli abbandoni, degli insuccessi, è emersa la necessità di mettere in atto degli inter-
venti didattici ed educativi mirati, coerenti alle finalità dell’istituzione e rispondenti ai bisogni e agli
interessi dei giovani.
I docenti dell’I.P.S.S.C.T.A. unitamente a quelli dell’I.T.C. di Aritzo, dell’I.T.I. di Tonara e
alle altre componenti della scuola, hanno inteso utilizzare gli spazi culturali, didattici e finanziari
consentiti dal Regolamento sull’Autonomia Scolastica per elaborare una serie di progetti che po-
tessero dare risposte alle richieste del Mondo del lavoro e fossero in sintonia con le capacità di
sviluppo di questo territorio.
5
Da qui è nata l’esigenza di adottare metodologie nuove, strategie di motivazione allo stu-
dio differenziate, flessibilità dell’orario delle lezioni, definizione degli standard minimi di apprendi-
mento, per stimolare i giovani ad apprendere e a superare le situazioni di svantaggio e di soffe-
renza che spesso sono causa di abbandono e di insuccesso scolastico.
Per l’elaborazione del P.O.F. si è tenuto conto delle risorse interne ed esterne alla scuola,
delle strumentazioni tecniche e scientifiche presenti nei tre Istituti, dei contenuti disciplinari, delle
finalità generali degli Istituti, dei tempi di svolgimento, delle modalità di verifica dei progetti e delle
risorse finanziarie che sono necessarie per la sua realizzazione.
La conoscenza approfondita del dato di partenza ha consentito di identificare gli aspetti
che sono ritenuti problematici, su cui sarà necessario concentrare l’azione didattica e, allo stesso
tempo, evidenziare i successi realizzati nell’attività della scuola, come punto di riferimento fonda-
mentale per avviare altre esperienze che aiuteranno a superare le difficoltà.
Con la predisposizione di questo progetto, la scuola intende ridisegnare i contenuti disci-
plinari, le strategie di insegnamento, i criteri di valutazione, integrando la didattica tradizionalmen-
te imperniata sulla parola orale e sul libro di testo, con una attività di insegnamento-
apprendimento nuova che si avvalga della presenza a scuola di laboratori scientifici ed informatici
con caratteristiche multimediali.
Siamo convinti che, nell’epoca della globalizzazione dei mercati, della multimedialità, della
formazione a distanza, della massificazione delle proposte formative, la società ed il mondo del
lavoro hanno sempre più bisogno di persone che dimostrino di possedere Conoscenze, Compe-
tenze e Capacità che soltanto una scuola attrezzata e al passo con i tempi può offrire.
In un quadro di reale autonomia la capacità di offrire più qualità e più servizi o anche sol-
tanto un’offerta differenziata, attraverso l’elaborazione di un efficace PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA, può diventare per questi Istituti, ubicati in un territorio economicamente e social-
mente disagiato, a rischio di devianza, il motore di una sfida democratica che stimola tutti ad alza-
re il livello della proposta per conquistare i propri clienti e la propria utenza.
In questo modo la qualità del servizio che questi Istituti possono erogare alla comunità cir-
costante non è soltanto un prodotto, ma diventa un processo e una procedura con cui analizzare
ed interpretare la realtà.
Il Docente che dimostrerà di possedere una padronanza sistemica di teorie e conoscenze
e che saprà svolgere il proprio ruolo con autorità professionale sarà riconosciuto come Professio-
nista dell’Insegnamento e diventerà punto di riferimento etico e morale per l’intera Comunità.
La presenza di un Istituto Tecnico Commerciale, di un Istituto Tecnico Industriale e di un
Istituto Professionale per i Servizi Turistici e Alberghieri nell’area del Gennargentu, potrà dare,
quindi, un concreto contributo alla richiesta di formazione tecnica e professionale dei giovani e al-
la promozione culturale e civile della loro personalità.
Il Dirigente Scolastico
Prof. Antioco Frau
6
IL PERCORSO FORMATIVO
Servizi Commerciali:
7
IDENTITÀ DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI
L‟identità degli istituti professionali si caratterizza per una solida base di istruzione generale e
tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa,
saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo
di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica per un rapido inserimento nel
mondo del lavoro e per l‟accesso all‟università e all‟istruzione e formazione tecnica superiore.
In linea con le indicazioni dell'Unione europea e in coerenza con la normativa sull'obbligo di istru-
zione, che prevede lo studio, l'approfondimento e l'applicazione di linguaggi e metodologie di ca-
rattere generale e specifico, l'offerta formativa degli istituti professionali si articola in un'area di i-
struzione generale, comune a tutti i percorsi, e in aree di indirizzo.
L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base,acquisita at-
traverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l'obbligo di istruzione:
asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.
Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti
competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assume-
re autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente
alla soluzione di problemi.
Assume particolare importanza nella progettazione formativa degli istituti professionali la scelta
metodologica dell'alternanza scuola lavoro, che consente pluralità di soluzioni didattiche e favori-
sce il collegamento con il territorio.
8
Strumenti organizzativi e metodologici
I percorsi degli istituti professionali sono articolati in due bienni e un quinto anno. II primo bi-
ennio è finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze relativi agli assi culturali
dell‟obbligo di istruzione. Le discipline dell'area di indirizzo, presenti in misura consistente fin
dal primo biennio, si fondano su metodologie laboratoriali per favorire l'acquisizione di stru-
menti concettuali e di procedure applicative funzionali a reali situazioni di lavoro. In questa
prospettiva, assume un ruolo fondamentale l'acquisizione delle competenze chiave di cittadi-
nanza che consentono di arricchire la cultura dello studente e di accrescere il suo valore in
termini di occupabilità.
L'ampia flessibilità degli orari garantisce, inoltre, la personalizzazione dei percorsi, anche al
fine dell'eventuale rilascio della qualifica professionale al termine del terzo anno in regime di
sussidiarietà d'intesa con Regioni e Province autonome.
Il secondo biennio è articolato in due distinte annualità al fine di consentire un raccordo
con i percorsi di istruzione e formazione professionale. Le discipline dell'area di indirizzo as-
sumono connotazioni specifiche, con l'obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto an-
no, un'adeguata competenza professionale di settore, idonea sia all'inserimento diretto nel
mondo del lavoro, sia al proseguimento degli studi nel sistema a dell'istruzione e formazione
tecnica superiore, sia nei percorsi universitari o di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli
albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.
La flessibilità didattica e organizzativa, che caratterizza i percorsi dell'istruzione professiona-
le,
è strumento prioritario per corrispondere alle diverse esigenze di formazione espresse dagli
studenti e dalle loro famiglie, alla necessità di prevenire e contrastare la dispersione scolasti-
ca e assicurare il successo formativo.
I percorsi dell'istruzione professionale sono organizzati in modo da favorire organici raccor-
di in particolare con l'istruzione tecnica e con i percorsi regionali di istruzione e forma-
zione professionale, per garantire i passaggi tra i sistemi. A tal fine vanno valorizzati gli
strumenti di certificazione delle competenze acquisite dagli studenti.
I percorsi degli istituti professionali sono caratterizzati da un raccordo organico con la real-
tà sociale ed economica locale, attraverso relazioni con i soggetti istituzionali, economici e
sociali presenti nel territorio, compreso il volontariato e il privato sociale.
La metodologia dell'alternanza scuola lavoro è funzionale a questo raccordo sistematico.
A tale scopo si assicurano spazi crescenti di flessibilità, dal primo biennio al quinto anno, fun-
zionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze indotte dall'innovazione tecnologica e
sociale oltre che dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni e dalle vo-
cazioni del territorio.
Le metodologie didattiche sono improntate alla valorizzazione del metodo laboratoriale e
del pensiero operativo, all'analisi e alla soluzione dei problemi, al lavoro cooperativo per pro-
getti, per consentire agli studenti di cogliere concretamente l'interdipendenza tra cultura pro-
fessionale, tecnologie e dimensione operativa della conoscenza.
9
NUOVO ORDINAMENTO
Indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”
L'Indirizzo Alberghiero è attivo dall'A.S.
2001-2002. Con la riforma, si continuano ad of-
frire ai giovani del territorio un'ampia scelta di
qualifiche professionali e un diploma di maturità
alberghiera, che consente ai giovani di inserirsi
in modo qualificante e gratificante nel mondo
del lavoro.
Il corso offre una formazione tecnico- pro-
fessionale che facilita l'inserimento dei giovani
in un settore in grande espansione, come è
quello della ricettività alberghiera e del settore
turistico in generale, sia per iniziative di tipo
imprenditoriale, sia per attività di lavoro dipen-
dente.
Il Diplomato di istruzione professionale
nell‟indirizzo “Servizi per l‟enogastronomia e
l‟ospitalità alberghiera” ha specifiche compe-
tenze tecniche, economiche e normative nelle
filiere dell‟enogastronomia e dell‟ospitalità al-
berghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ci-
clo di organizzazione e gestione dei servizi.
10
L’indirizzo presenta le articolazioni: “Enogastro-
nomia”, “Servizi di sala e di vendita” e “Accoglienza
turistica.
Nell‟articolazione “Enogastronomia”, il Diplomato è
in grado di intervenire nella valorizzazione, produ-
zione, trasformazione, conservazione e presenta-
zione dei prodotti enogastronomici; operare nel si-
stema produttivo promuovendo le tradizioni locali,
nazionali e internazionali, e individuando le nuove
tendenze enogastronomiche.
11
NUOVO ORDINAMENTO
Indirizzo “Servizi commerciali”
13
VECCHIO ORDINAMENTO
Indirizzo “Servizi Turistici”
Con la Riforma l’indirizzo turistico viene
soppresso e il suo profilo sostituito in parte con
alcune delle competenze dell‟indirizzo dei Ser-
vizi commerciali e in parte dalle competenze
dell‟articolazione “Accoglienza turistica”
dell‟indirizzo Alberghiero.
Nel nostro Istituto prosegue fino al comple-
tamento il percorso dell‟ultima classe di questo
indirizzo, la classe quarta, i cui studenti hanno
conseguito la qualifica di: OPERATORE
DELL'IMPRESA TURISTICA.
L‟operatore dell‟Impresa Turistica possiede
una valida educazione linguistica generale in-
tegrata da una funzionale competenza comuni-
cativa, ricettiva e produttiva in due lingue stra-
niere con la conoscenza del lessico specialisti-
co settoriale e la capacità di utilizzare lo stru-
mento informatico nello svolgimento dei compiti
di routine dell'azienda turistica (reperimento ed
elaborazione delle informazioni, attività di pre-
notazione, archiviazione, emissione di bigliette-
ria).
14
AREA PROFESSIONALIZZANTE
L‟Istituto ha negli anni organizzato diversi curricoli biennali post-qualifica relativi a profili
professionali spendibili nel mercato del lavoro. A questo scopo sono state attivate lezioni ed
esercitazioni pratiche con esperti del mondo del lavoro e percorsi di alternanza scuola-lavoro
con aziende convenzionate. Al termine del biennio gli allievi hanno sostenuto, oltre all'esame
di maturità, un esame per la validazione dei risultati del corso e conseguito una Qualifica di
Secondo livello regionale che ha valore giuridico in tutti i Paesi dell'Unione Europea.
L'area di professionalizzazione ha quindi sempre avuto la funzione di integrare e comple-
tare l‟'offerta formativa della scuola per fornire una preparazione specialistica agli alunni.
Il Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti professionali ai sensi
dell‟articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6
agosto 2008, n. 133, prevede che gli istituti professionali possono svolgere, in regime di sus-
sidiarietà e nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni in materia, un ruolo integrati-
vo e complementare rispetto al sistema di istruzione e formazione professionale. E‟ previsto
inoltre che agli istituti professionali si riferiscano gli istituti tecnici superiori, con l‟obiettivo prio-
ritario di sostenere lo sviluppo delle professioni tecniche a livello terziario, mediante le specia-
lizzazioni richieste dal mondo del lavoro, con particolare riferimento alle piccole e medie im-
prese.
15
16
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI
Per l‟anno scolastico 2010/11 le classi con nuovo e vecchio ordinamento avranno un differente
quadro orario delle lezioni.
NUOVO ORDINAMENTO
Servizi Enogastronomici e Ospitalità Alberghiera
Ore settimanali
Materie d'insegnamento
Classe I
AREA GENERALE
Lingua e Letteratura Italiana 4
Lingua Inglese 3
Storia 2
Matematica 4
Diritto ed Economia 2
Scienze Integrate (Scienze della terra e Biologia) 2
Scienze Motorie e Sportive 2
Religione e Attività Alternative 1
Ore Totali Area Generale 20
AREA DI INDIRIZZO
Seconda Lingua Straniera (Francese/Tedesco) 2
Scienze Integrate (Fisica) 2
Scienze Integrate (Chimica)
Scienze degli Alimenti 2
Laboratorio di servizi enogastronomici. – Sett. Cucina 2
Laboratorio di servizi enogastronomici – Sett. Sala e Vendita 2
Laboratorio di servizi di Accoglienza Turistica 2
Ore Totali Area di Indirizzo 12
17
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI
VECCHIO ORDINAMENTO
Classe II ALBERGHIERA
Ore settimanali
Materie d'insegnamento
Classe II
AREA GENERALE
Italiano 4
Storia 2
Lingua Francese 3
Diritto ed economia 2
Matematica ed informatica 4
Educazione Fisica 2
Religione 1
AREA DI INDIRIZZO
Lingua Inglese 3
Principi di alimentazione 2
1
Ore in compresenza con il docente di Sala Bar
2
Ore in compresenza con il docente di Cucina
18
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI
VECCHIO ORDINAMENTO
QUALIFICA QUALIFICA
Materie d'insegnamento
CUCINA SALA BAR
AREA COMUNE Ore settimanali Ore settimanali
Italiano 3 3
Storia 2 2
Lingua straniera 3 3
Matematica ed Informatica 2 2
Educazione fisica 2 2
Religione 1 1
Totale area comune 13 13
AREA DI INDIRIZZO
Lingua straniera 2 2
3
Alimenti e alimentazione 3 33
Elementi di gestione aziendale 2 2
Lab. servizi ristorazione settore cucina 16
Lab. servizi ristorazione settore sala bar 16
Totale area d’indirizzo 23 23
Ore Totali Area Generale + Area di Indirizzo 36 36
3
Di cui 2 ore di compresenza con l’Insegnante Tecnico Pratico di pratica operativa di settore
19
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI
VECCHIO ORDINAMENTO
AREA COMUNE
Italiano 4 4
Storia 2 2
Lingua Straniera 3 3
Matematica ed informatica 3 3
Educazione Fisica 2 2
Religione 1 1
Totale area comune 15 15
Area d'indirizzo
Lingua straniera 3 3
Legislazione 2 2
Alimenti e alimentazione 3 3
20
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI
VECCHIO ORDINAMENTO
AREA COMUNE
Italiano 4 4
Storia 2 2
Lingua Francese 3 3
Matematica ed informatica 3 3
Educazione Fisica 2 2
Religione 1 1
Totale area comune 15 15
AREA D'INDIRIZZO
Lingua Inglese 3 3
Economia e Tecnica dell'azienda Turistica 64 65
Geografia Turistica 2 2
Diritto ed Economia 2 2
Tecnica delle Comunicazioni e Relazioni (2) (2)
Storia dell'Arte e dei beni culturali 2 2
Totale area d'indirizzo 15 15
Ore Totali Area Generale + Area di Indirizzo 30 30
4
Di cui 2 ore di compresenza con l’insegnante di Tecnica delle comunicazioni e relazioni
5
Di cui 2 ore di compresenza con l’insegnante di Tecnica delle comunicazioni e relazioni
21
GLI SBOCCHI PROFESSIONALI
di Operatori e Tecnici
22
CALENDARIO DI ISTITUTO
COLLOQUI
Termine delle lezioni: N° 3 incontri con i genitori
10 giugno 2011 DICEMBRE – FEBBRAIO - APRILE
FESTIVITÀ
Tutte le domeniche;
1 novembre 2010 festività di Tutti i Santi;
8 dicembre 2010 Immacolata Concezione;
25 dicembre 2010 Santo Natale;
26 dicembre 2010 Santo Stefano;
10 gennaio 2011 Capodanno;
6 gennaio 2011 Epifania;
25 aprile 2011 Lunedì dell'Anqelo:
1° maggio 2011 Festa del Lavoro (domenica);
2 giugno 2011 Festa Nazionale della Repubblica;
La festa del Santo Patrono (se ricade in periodo di attività scolastica).
23
CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
La formazione delle classi mira alla costituzione di gruppi omogenei di alunni, il più possibile
integrati sotto il profilo socio-affettivo, educativo e didattico. L'obiettivo di tale integrazione è la
piena valorizzazione delle capacità e competenze culturali dei singoli.
Considerato che ai sensi della normativa vigente ogni classe 1^ dovrà essere costituita da un
uguale numero di alunni, si procederà all'assegnazione degli stessi, alle singole classi, nel rispet-
to dei seguenti criteri:
fasce di merito, relative ai giudizi e alle valutazioni conseguiti negli esami di licenza media;
paese di provenienza
sesso (divisione omogenea per classe)
gli alunni non potranno avere come docenti i propri genitori in servizio all‟interno
dell‟Istituto
gli alunni ripetenti verranno confermati nel corso di provenienza salvo diversa valutazione
espressa dal Consiglio di Classe o dietro richiesta specifica e motivata dell'alunno stesso;
si terrà conto delle richieste, formulate all'atto dell'iscrizione dalle famiglie, compatibilmen-
te con i criteri sopra elencati.
La commissione per la formazione delle classi prime sarà costituita da:
tutti i docenti, componenti dei Consigli delle Classi prime;
un docente, rappresentante delle diverse Scuole di provenienza degli alunni;
uno o più rappresentanti dei genitori.
24
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione degli studenti si utilizza una verifica Formativa (controllo in itinere del
processo di apprendimento) e una verifica Sommativa (controllo del profitto scolastico ai
fini della classificazione). Per la verifica in itinere dell‟apprendimento, l'insegnante potrà
avvalersi di prove scritte e orali, per il controllo del processo di insegnamento-
apprendimento; la verifica sommativa si terrà periodicamente, al termine di una o più u-
nità didattiche, per valutare il grado di acquisizione dei contenuti, dei concetti e delle abi-
lità. Si utilizzeranno: interrogazione lunga, interrogazione breve, temi, saggi brevi, pro-
blemi, prove strutturate e semistrutturate, questionari, relazioni ed esercizi.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Fatta salva l'autonomia decisionale del docente sui tempi di valutazione e sui modi, le
verifiche sugli obiettivi prefissati saranno scandite nel corso dell'anno scolastico e con-
fluiranno in valutazioni quadrimestrali.
Nelle programmazioni dei Consigli di Classe, i docenti individueranno criteri di valutazio-
ne omogenei ed oggettivi e definiranno gli obiettivi disciplinari. Sarà considerato valore
di sufficienza almeno il raggiungimento degli obiettivi minimi.
Nella valutazione delle prove orali e nella correzione e valutazione delle prove scritte, i
docenti si orienteranno verso l'impiego di tabelle tassonomiche con espressi gli indicatori
di obiettivi disciplinari e descrittori di livello.
25
CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE
CLASSE 1^
CLASSE 2^
Si terrà conto:
Si terrà conto:
del percorso di apprendimento (individuazio-
ne del progresso o regresso) compiuto rispetto ai del percorso di apprendimento (individuazione
livelli di partenza; del progresso o regresso) compiuto rispetto ai li-velli di
partenza;
degli obiettivi "affettivi", quali la partecipazio-
ne, il metodo di studio, l'impegno e il rispetto delle degli obiettivi minimi di conoscenza che consen-
scadenze, delle condizioni ambientali e sociali in tono il passaggio alla classe terza;
cui ogni alunno vive e di tutti quei fattori che posso- degli obiettivi "affettivi", quali la partecipazione, il
no aver condizionato o favorito lo sviluppo della metodo di studio, l'impegno e il rispetto delle scaden-
personalità degli alunni e che sono in possesso di ze, delle condizioni ambientali e sociali in cui ogni a-
ogni singolo insegnante; lunno vive e di tutti quei fattori che possono aver con-
delle difficoltà di adattamento ambientale e dizionato o favorito lo s viluppo della personalità degli
del disagio adolescenziale; alunni e che sono in possesso di ogni singolo inse-
gnante;
della partecipazione alle attività promosse ed
organizzate dall'Istituto. della partecipazione alle attività promosse ed
organizzate dall'Istituto;
delle valutazioni espresse negli anni precedenti
in sede di Consiglio di Classe.
CLASSE 3^
Si terrà conto:
del percorso di apprendimento (individuazione del progresso o regresso) compiuto rispetto ai livelli di
partenza;
degli obiettivi "affettivi", quali la partecipazione, il metodo di studio, l'impegno e il rispetto delle scaden-
ze, delle condizioni ambientali e sociali in cui ogni alunno vive e di tutti quei fattori che possono aver condi-
zionato o favorito lo sviluppo della personalità degli alunni e che sono in possesso di ogni singolo insegnan-
te;
degli obiettivi minimi di conoscenza raggiunti nelle varie discipline e delle abilità e competenze che
consentono il naturale passaggio alla classe quarta;
della partecipazione alle attività promosse ed organizzate dall'Istituto;
delle valutazioni espresse negli anni precedenti in sede di Consiglio di Classe.
CLASSE 4^ CLASSE 5^
Si terrà conto: Si terrà conto:
del percorso di apprendimento (individuazio- del percorso di apprendimento (individuazione
ne del progresso o regresso) compiuto rispetto ai li- del progresso o regresso) compiuto rispetto ai li-velli di
velli di partenza; partenza;
degli obiettivi "affettivi", qual la partecipazio- degli obiettivi "affettivi", quali la partecipazione, il
ne, il metodo di studio, l'impegno e il rispetto delle metodo di studio, l'impegno e il rispetto delle scaden-
scadenze, delle condizioni ambientali e sociali in ze, delle condizioni ambientali e sociali in cui ogni a-
cui ogni alunno vive e di tutti quei fattori che posso- lunno vive e di tutti quei fattori che possono aver con-
no aver condizionato o favorito lo sviluppo della dizionato o favorito lo sviluppo della personalità degli
personalità degli alunni e che sono in possesso di alunni e che sono in possesso di ogni singolo inse-
ogni singolo insegnante; gnante;
dei livelli di conoscenza delle discipline di ca- della conoscenza globale dei programmi svolti,
rattere culturale generale e delle abilità professio- delle competenze e abilità Tecnico-Professionali, dell'
nali delle discipline di indirizzo approccio interdisciplinare e delle attitudini;
delle valutazioni espresse negli anni precedenti in delle valutazioni espresse negli anni precedenti
sede di Consiglio di Classe; in sede di Consiglio di Classe;
della partecipazione alle attività promosse ed della partecipazione alle attività promosse ed
organizzate dall'Istituto. organizzate dall'Istituto.
26
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
(Voto di Condotta)
27
GRIGLIA DI VALUTAZIONE ORALE
ARGOMENTI:
_______________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________
Alunno………………………………….. Data…………………..
29
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA
Matematica
ALL'INDICATORE
PUNTEGGIO MAX
ATTRIBIBILE
PUNTEGGIO
PUNTI ATTRI-
LIVELLI DI VALORE CORRISPON-
INDICATORI BUITI ALL'INDI-
(VALUTAZIONE) DENTE AI DI-
CATORE
VERSI LIVELLI
Mediocre 2.20
CONOSCENZA
SPECIFICA DEGLI
4.00 Sufficiente 2.50
ARGOMENTI RI-
CHIESTI
Discreto - Buono 3.25
Sufficiente 1.00
N.B.: Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali, viene
approssimato in eccesso all’unità superiore se la cifra dopo la virgola è > 5, in caso contrario si approssima per difetto all'unità
inferiore.
30
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA
Lingue Straniere
PUNTEGGIO PUNTEGGIO
INDICATORI DESCRITTORI
IN /10 IN /15
1) Adeguatezza alla situazione (finalità principale
dell’attività comunicativa):
a) del tutto adeguata e originale 1,5 2,5
b) sufficientemente adeguata 1 1,5
COMPETENZA c) scarsamente adeguata e poco personale 0,5 1
COMUNICATIVA
E CAPACITÀ DI RI-
ELABORAZIONE
PERSONALE 2) Competenza testuale (utilizzo del modello e del
registro propri del testo richiesto):
a) competenza del tutto adeguata e originale 1,5 2,5
b) competenza sufficientemente adeguata 1 1,5
c) competenza scarsamente adeguata 0,5 1
1) Correttezza morfosintattica:
d) ortografia, grammatica e sintassi corrette 1,5 2,5
a) alcuni errori di ortografia, grammatica e sintassi 1 1,5
b) numerosi e gravi errori di ortografia, grammati-
CORRETTEZZA ca e sintassi 0,5 1
LINGUISTICA
2) Correttezza lessicale:
a) lessico del tutto appropriato 1,5 2,5
b) lessico sufficientemente appropriato 1 1,5
e) lessico improprio 0,5 1
31
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA
Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica
Obiettivi
Nullo Insuff. Mediocre Suff. Discreto Buono Ottimo Eccellente Punti
Verificati
Interpretazione
2
traccia
Conoscenza e
utilizzo termi- 1
ni e simboli
Conoscenza
regole, formu- 1,5
le e principi
Elaborazione
2
concetti
Applicazione
2
procedure
Correttezza di
1,5
esecuzione
Punteggio complessivo
32
ATTIVITÀ DI RECUPERO, DI SOSTEGNO E DI VERIFICA
Gli interventi didattico-educativi di sostegno e di recupero verranno attivati, compati-
bilmente con le risorse finanziarie dell‟Istituto, secondo i seguenti criteri:
a conclusione del 1° quadrimestre per colmare le lacune relative ai programmi e ai
contenuti trattati nella prima fase dell‟A.S. 2010-2011. Di fronte a particolari esi-
genze, rilevate dal Consiglio di Classe, i suddetti corsi potranno essere realizzati
anche prima della fine del quadrimestre. Sarà compito del Consiglio di Classe indi-
viduare le discipline per le quali dovranno essere attivate le iniziative di recupero,
scelte preferibilmente tra quelle di indirizzo.
le attività programmate per il mese di Febbraio verranno organizzate in orario po-
meridiano; mentre i corsi estivi verranno realizzati tra il 15 Giugno e il 15 Luglio, in
orario antimeridiano.
La verifica finale a fine agosto/settembre è obbligatoria, pena la non ammissione
alla classe successiva. Essa verrà effettuata entro il 31 agosto, e comunque, prima
dell‟inizio delle lezioni del nuovo anno scolastico.
La famiglia dovrà comunicare per iscritto agli uffici di segreteria se intende o
non intende avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla scuola.
33
cupero che verranno attivati dalla scuola normalmente subito dopo gli scrutini intermedi e
a conclusione di quelli finali.
Verranno ammessi alla classe successiva gli studenti che hanno riportato la suf-
ficienza in tutte le discipline per le quali è stata decretata la sospensione di giudi-
zio;
Verranno ammessi alla classe successiva gli studenti che hanno riportato una so-
la insufficienza con una valutazione non inferiore alla mediocrità.
34
CREDITO SCOLASTICO
I crediti scolatici e formativi contribuiscono a determinare il punteggio finale dell'e-
same di stato, sono assegnati dal Consiglio di classe nell'ultimo triennio del corso di studi
(max 25 punti nei tre anni) ed esprimono attraverso un apposito punteggio l‟andamento
negli studi degli alunni. L'attribuzione del credito, anche se avviene sulla base di criteri
chiari, preliminarmente definiti e resi noti agli studenti e alle loro famiglie, non è mai un'o-
perazione meccanica di calcolo quantitativo di punteggi, ma il frutto di una valutazione
qualitativa compiuta dal Consiglio di Classe sulla scorta dei criteri definiti dal Collegio Do-
centi.
I crediti scolastici vengono attribuiti con riguardo al profitto, alle attività complemen-
tari ed integrative, alla fine dell'anno scolastico partendo dal calcolo della media dei voti
ottenuti dallo studente per individuare la banda di oscillazione relativa al punteggio da at-
tribuire.
Le modalità di attribuzione del punteggio sono:
Prima sessione di scrutinio (giugno) - ammissione alla classe successiva:
si attribuisce di norma il punteggio massimo della banda attribuita secondo le in-
dicazioni:
del D.M. n° 99 del 16/12/2009 per le classi terze e quarte;
del D.M. 42 del 22/05/07 per le classi quinte.
Seconda sessione di scrutinio - ammissione alla classe successiva :
si attribuisce di norma il punteggio minimo della banda attribuita secondo le indica-
zioni:
del D.M. 42 del 22/05/07 per le classi quarte.
Il Consiglio di classe valuta la possibilità di integrazione del punteggio nell‟ambito
della banda per:
l'assiduità della frequenza scolastica;
l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività
complementari ed integrative;
eventuali Crediti Formativi.
Negli Istituti professionali, i consigli di classe, nell'attribuzione del credito scolastico,
tengono conto della valutazione conseguita dagli alunni nelle attività che si svolgono
nell'area di professionalizzazione e che concorre ad integrare quella nelle discipline coin-
volte nelle attività medesime.
L'attribuzione del credito scolastico ad ogni alunno va deliberata, motivata e verba-
lizzata. Il consiglio di classe, nello scrutinio finale dell'ultimo anno di corso, può motivata-
mente integrare, fermo restando il massimo di 25 punti attribuibili, a norma del comma 4
dell'art. 11 del DPR n. 323/1998, il punteggio complessivo conseguito dall'alunno, quale
risulta dalla somma dei punteggi attribuiti negli scrutini finali degli anni precedenti. Le de-
liberazioni, relative a tale integrazione, opportunamente motivate, vanno verbalizzate con
riferimento alle situazioni oggettivamente rilevanti ed idoneamente documentate.
Il punteggio attribuito quale credito scolastico ad ogni alunno è pubblicato all'albo
dell'istituto.
35
IL CREDITO FORMATIVO
Relativamente all‟attribuzione del credito formativo potranno essere valutate le e-
sperienze acquisite al di fuori dalla scuola di appartenenza, in ambiti e settori della socie-
tà civile legati alla formazione della persona e della crescita umana, civile e culturale qua-
li quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione
professionale, al lavoro, all‟ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione
allo sport.
Tali esperienze devono avere carattere non occasionale, devono essere inserite in
un progetto o in un programma definito, devono essere sottoscritte e debitamente docu-
mentate da parte dell‟Ente, dell‟Associazione, dell‟Istituzione presso cui l‟alunno ha rea-
lizzato l‟esperienza.
La partecipazione ad iniziative complementari o integrative all‟interno dell‟Istituto di
appartenenza non dà luogo all‟acquisizione di crediti formativi, poiché concorre alla defi-
nizione dei crediti scolastici.
Ovviamente l‟attribuzione del credito formativo, alla presenza dei sopraelencati ele-
menti, sarà subordinata alla ricaduta che le esperienze acquisite hanno avuto all‟interno
della Scuola e a eventuali debiti formativi.
Il credito formativo concorre all‟attribuzione dei punti del credito scolastico, ma non
può consentire di uscire dalla banda di oscillazione prevista dalla media dei voti.
TABELLE CREDITI
A partire dall‟anno scolastico 2009/2010 il decreto ministeriale 16 dicembre 2009
n. 99 ha stabilito una nuova ripartizione dei punteggi del credito scolastico e ha modifica-
to le tabelle di attribuzione dei crediti scolastici allegate al decreto ministeriale 22 mag-
gio 2007 n. 42.
I nuovi criteri si applicano per il corrente anno scolastico alle classi Terze e Quarte,
non si applicano alle classi quinte che mantengono le vecchie tabelle.
36
TABELLA A CREDITO SCOLASTICO
CANDIDATI INTERNI
Decreto ministeriale 16 dicembre 2009 n. 99
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun
anno scolastico. Al fini dell‟ammissione alla classe successiva e dell‟ammissione
all‟esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a
sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un u-
nico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell‟ammissione alla classe suc-
cessiva e dell‟ammissione all‟esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di
comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concor-
re, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di
discipline valutate con l‟attribuzione di un unico voto secondo l‟ordinamento vigente, alla
determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun an-
no scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione in-
dicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considera-
zione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e
l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed inte-
grative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non
può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente
alla media M dei voti.
Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli
esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di
65/centesimi corrisponde M = 6,5).
37
TABELLA A CREDITO SCOLASTICO
CANDIDATI INTERNI
Decreto ministeriale 22 maggio 2007 n. 42
"M" rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun
anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscilla-
zione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero.
38
NORMATIVA ESAMI DI STATO
CANDIDATI INTERNI
39
a) abbiano conseguito il credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza
fruire della integrazione di cui all‟art.11, comma 4, del decreto del Presidente
della Repubblica 23 luglio 1998,n.323;
b) abbiano riportato negli scrutini finali relativi all‟ultima classe solo voti uguali o
superiori a otto decimi, ivi compresa la valutazione del comportamento.
40
PROCEDURA ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE
Procedura preliminare
1. Durante il 1° quadrimestre, in sede di programmazione di classe, si stabiliranno le
discipline che rientreranno nell‟area tecnico-pratica e quelle che rientreranno
nell‟area linguistico-espressiva, le tematiche e gli argomenti interdisciplinari su cui
effettuare le prove d‟esame.
2. Durante il 2° quadrimestre saranno effettuate delle simulazioni al fine di far esercita-
re gli alunni sulle prove d‟esame e per determinare e affinare tempi e modalità delle
verifiche che dovranno essere rispettati in sede d‟esame.
Procedura finale
1. A fine maggio ogni insegnante prepara una prova strutturata riguardante la sua
disciplina che sottoporrà ai suoi alunni.
2. Durante l‟esame della Prova Strutturata bisogna compilare un apposito verbale
(“VERBALE DELLA PROVA STRUTTURATA”) in cui devono figurare i nomi degli
insegnanti (almeno due) presenti alla prova, l‟orario di inizio, l‟orario della conse-
gna, le firme dei docenti assistenti, la copia della prova e l‟elenco degli alunni; al
momento della consegna della prova strutturata, accanto al nome dell‟alunno, ver-
rà indicata l‟ora ed ogni alunno dovrà porre la propria firma.
3. La correzione della prova deve essere collegiale (almeno due docenti) e deve es-
sere firmata dai docenti assistenti.
4. Terminata la correzione, va formulato un giudizio sulla prova che andrà trascritto
sull‟apposito verbale (“GIUDIZIO DELLA PROVA STRUTTURATA”). Dal giudizio si
deduce poi il voto in decimi che va scritto a fianco del giudizio.
5. Subito dopo ogni docente dovrà formulare, per ogni alunno, un giudizio analitico
complessivo per la propria disciplina. Nel formulare il giudizio, il docente dovrà te-
nere conto sia dell‟andamento scolastico dell‟anno in corso, sia dell‟esito della
prova strutturata; tale giudizio conterrà il voto espresso in decimi.
6. Tale giudizio analitico (curriculum + prova strutturata), seguito dal voto (espresso
in decimi), dovrà essere poi trascritto sulla “SCHEDA PERSONALE DEL CANDI-
DATO E VERBALE DEGLI ATTI DELLA COMMISSIONE ESAMINATRICE”.
7. Si passa poi alla formulazione di un giudizio globale di ammissione o di non am-
missione (espresso in centesimi). Il giudizio di ammissione verrà trascritto sulla
“SCHEDA PERSONALE DEL CANDIDATO E VERBALE DEGLI ATTI DELLA
COMMISSIONE GIUDICATRICE”, mentre, nel caso in cui un candidato non venga
ammesso all‟esame, il giudizio di non ammissione dovrà essere trascritto solo nel
verbale di classe.
8. L‟ammissione dell‟alunno alla seconda fase dell‟esame è possibile solo in presen-
za di non più di due insufficienze gravi.
9. Durante la riunione degli scrutini di ammissione devono essere compilate le PA-
GELLE (la parte riguardante “scrutinio finale – voto unico”, “totale ore assenze” e
“media voti conseguiti allo scrutinio finale”).
10. Durante la stessa riunione il Dirigente Scolastico compilerà il “REGISTRO GENE-
RALE DEI VOTI“ nel quale deve figurare solo il voto complessivo di ammissione
41
(curriculum + prova strutturata) per ciascuna disciplina (“scrutinio finale”, “voto uni-
co”, assenze parziali”, “assenze totali”, “scrutinio finale” (ammiss. o non ammiss.).
11. L’esame di Qualifica costituisce la seconda fase della valutazione finale e tende
a misurare, attraverso due prove (tre nella classe 3^ ad indirizzo alberghiero set-
tore Cucina e Sala Bar), l‟acquisizione delle abilità richieste. La prima prova è di-
retta a verificare le capacità relazionali del candidato, attraverso l‟accertamento
delle abilità linguistico-espressive e delle capacità di comprensione e valutazione.
La seconda (e terza prova) è finalizzata ad accertare le competenze e le abilità
professionali. Al candidato sarà richiesta la soluzione di un “caso pratico” che si
presenterà come un problema aperto e che gli consentirà di dimostrare abilità di
decisione, di tipo progettuale o di scelta di soluzione modulare e abilità di realizza-
zione pratica. In tale prova possono essere comprese solo discipline che la Com-
missione ritiene più opportune, sia dell‟area comune che dell‟area di indirizzo.
L‟esame di Qualifica non prevede di norma prove orali. Le prove d’esame posso-
no dare diritto fino a 10 punti. L‟alunno risulta qualificato quando riporta un pun-
teggio complessivo di 60/100.
12. Terminate le due prove d‟esame (firmate da tutta la Commissione) per ciascuna
delle quali il punteggio va da 1 a 5 (a tal proposito è preferibile evitare il voto in de-
cimali), va formulato il giudizio su ogni prova che deve essere trascritto sulla
“SCHEDA PERSONALE DEL CANDIDATO E VERBALE DEGLI ATTI DELLA
COMMISSIONE ESAMINATRICE”.
13. L‟esito del voto di qualifica è il risultato del voto di ammissione + l‟esito della prima
prova d‟esame + l‟esito della seconda prova d‟esame ed è formulato in centesimi.
14. Il Credito Scolastico si stabilisce in base al voto finale di Qualifica.
15. Va formulato il giudizio globale di Qualifica da trascrivere sulla “SCHEDA PER-
SONALE DEL CANDIDATO E VERBALE DEGLI ATTI DELLA COMMISSIONE
ESAMINATRICE” nell‟ultima pagina, che deve essere firmata da tutta la Commis-
sione compresi gli esperti.
16. Si devono poi compilare i TABELLONI da affiggere e da tenere agli atti.
17. Va compilato infine il “REGISTRO DEGLI ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONA-
LE” riguardante tutti gli alunni e nel quale vanno apposte le firme della Commis-
sione.
42
ACCORDO DI RETE
Verranno attivati i contatti con gli Istituti Comprensivi, gli Istituti di Scuola Superio-
re, gli Enti Locali, la Provincia e le realtà Imprenditoriali, Culturali e Sociali del Territorio,
affinché, attraverso un'azione sinergica, si promuovano la qualità dell'offerta formativa, il
successo scolastico dei giovani e una più efficiente funzionalità della Scuola.
L'interazione fra i suddetti organismi interesserà alcuni aspetti fondamentali, fun-
zionali ad un utilizzo più razionale delle risorse economiche, all'organizzazione e gestione
della struttura scolastica e ad una più efficace realizzazione delle attività pianificate dalla
Scuola dell'autonomia.
Alcune delle iniziative, che si intendono promuovere, attraverso un accordo di rete,
sono:
il "tutoraggio" per gli studenti che intendono avvalersi delle cosiddette "passe-
relle", previste dalla normativa vigente;
la formazione e l‟aggiornamento del personale docente e ATA;
la prevenzione e la sicurezza sul luogo del lavoro;
la continuità didattica.
43
Le famiglie dovranno informare la Scuola circa eventuali problemi di salute de-
gli studenti.
PASSERELLE
Gli studenti hanno la possibilità, secondo la normativa vigente, di cambiare in
itinere il loro percorso formativo secondo le seguenti modalità:
1^ FASE
Procedura
2^ FASE
Procedura
Opzione n° 1
Il Consiglio di Classe individua percorsi didattici di intervento mirati e individualizzati;
0pzione n° 2
La Scuola di provenienza fornirà all‟Istituto di accoglienza i percorsi didattici relativi alle
discipline che sono state oggetto di studio. La comparazione tra i Piani di studio consentirà
di rilevare le materie che lo studente non dovrà più seguire e quelle che invece caratteriz-
zeranno il nuovo percorso didattico.
0pzione n° 3
I docenti della scuola di provenienza si renderanno disponibili a collaborare con
l‟Istituto di accoglienza per l‟elaborazione e la costruzione di moduli integrativi, relativi alle
nuove discipline.
Attività di Accoglienza
44
RISORSE UMANE E PROFESSIONALI
Coll. Scolastici: 4^ B:
Sig. Peddio Costantino 5^ B:
Sig. Fais Andrea
Sig.ra Frau Peppina
RISORSE MATERIALI
L‟Istituto dispone di una struttura nuova, polivalente e funzionale ed è dotato delle mi-
gliori attrezzature tecniche e didattiche:
45
FUNZIONI ORGANIZZATIVE STRUMENTALI AL PIANO
DELL’OFFERTA FORMATIVA
Consiglio di Classe
Comitato Studentesco
Commissione Elettorale
Commissione Orientamento
Commissione Tecnica
Commissione Psico-Pedagogica
I PROGETTI
1. Progetto Accoglienza
2. Progetto Flessibilità
3. Progetto Area Professionalizzante: “Tecnico Organizzatore di ricevimenti”
4. Progetto di Alternanza scuola-lavoro “Insieme in Azienda”.
REGOLAMENTI D'ISTITUTO
Regolamento d'Istituto, modificato e integrato sulla base di quanto previsto
dal DPR 24.06.2008
Statuto degli studenti e delle studentesse, modificato e integrato sulla base di
quanto previsto dal DPR 24.06.2008
I progetti, il Regolamento d’Istituto e lo Statuto degli studenti e delle studen-
tesse sono parte integrante del POF.
46
Essi sono depositati nell’Ufficio Didattico e pubblicati all’albo della scuola.
47
Regolamento laboratori di informatica, linguistico e
simulazione aziendale
Accesso al laboratorio
1. L‟accesso al laboratorio e l‟uso dei pc è riservato agli alunni e agli insegnanti, altre persone
presenti a vario titolo nella scuola devono concordare l‟eventuale uso del laboratorio con il
responsabile.
2. Il laboratorio può essere utilizzato dagli insegnanti solo per scopi professionali.
3. Gli alunni possono usare il laboratorio solo se accompagnati da un‟insegnante.
4. Le classi accederono al laboratorio secondo l‟orario delle lezioni o il calendario concordato.
5. Nei giorni e negli orari nei quali l‟uso del laboratorio non è stato assegnato a nessuna clas-
se, è possibile chiedere l‟autorizzazione all‟utilizzo al tecnico di laboratorio.
6. Nel caso in cui singoli insegnanti abbiano necessità di usare i computer durante l‟orario as-
segnato a una classe, potranno farlo solo se ci saranno postazioni non utilizzate dagli alun-
ni.
7. E‟ vietato consumare cibi e bevande in laboratorio.
Stampa
1. L‟uso delle stampanti è riservato agli insegnanti, seguendo le apposite istruzioni fornite dal
responsabile.
48
2. A livello di Istituto viene definita annualmente la quantità di cartucce utilizzabili. Occorre fare
molta attenzione ed evitare gli sprechi. La realizzazione di particolari attività che richiedano
un cospicuo consumo di inchiostro deve essere giustificata da motivi didattici, e preventiva-
mente segnalata e concordata con il Dirigente Scolastico.
ATTENZIONE: per motivi di sicurezza possono essere adottate soluzioni tecnologiche che com-
portano il monitoraggio e la raccolta di informazioni sulle attività svolte.
49
REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA
Orario
La biblioteca è in funzione dal lunedì al sabato, secondo la disponibilità dei docenti facenti parte
della commissione biblioteca. L‟orario viene affisso annualmente in bacheca e sulla porta stessa
della biblioteca.
Utenti e destinatari
L‟accesso è riservato agli studenti (previa autorizzazione e accompagnamento di un docente), ai
docenti e al personale non docente dell‟Istituto.
Il servizio può essere consentito anche agli esterni all‟Istituto, previa autorizzazione del Preside.
Lettura e consultazione
All‟interno della biblioteca è consentito consultare o leggere i volumi. I volumi, su richiesta del do-
cente, possono essere portati nelle aule per la consultazione o la lettura, ma nell‟arco della stes-
sa giornata, devono essere poi riposti in modo ordinato negli scaffali della biblioteca, in caso con-
trario è necessario attivare le procedure di prestito.
Prestito
Le operazioni di prestito, restituzione e rinnovo avvengono sotto la guida dell‟insegnante respon-
sabile in quel momento del servizio biblioteca.
Ciascun utente può prendere in prestito fino a 3 volumi per 15 giorni.
L‟utente che non restituisca puntualmente un volume è automaticamente sospeso dal prestito fino
alla restituzione del libro scaduto. Nel caso in cui il ritardo superi 7 giorni, all‟utente è rivolta una
nota di sollecito, l‟utente inadempiente è escluso dalla frequenza della biblioteca.
Trascorsi 30 giorni dalla ricezione della nota di sollecito, il responsabile della biblioteca ne darà
segnalazione al Dirigente scolastico e verranno applicate le necessarie sanzioni.
E‟ possibile prenotare un libro che sia in prestito.
Il prestito di un libro non può essere rinnovato se su quell‟opera è stata effettuata una prenotazio-
ne.
I volumi restituiti non vanno ricollocati al loro posto dall‟utente, ma consegnati al docente respon-
sabile del servizio di distribuzione.
L‟utente che ottiene in prestito pubblicazioni della biblioteca ne risponde personalmente.
In caso di smarrimento, danneggiamento (è fatto anche divieto di sottolineatura i volumi), o sot-
trazione del volume ricevuto in prestito, il responsabile della biblioteca valuterà il danno subito e
fisserà le eventuali modalità per il reintegro o risarcimento del danno.
50
Comportamento in biblioteca
Gli utenti devono mantenere in biblioteca un comportamento rispettoso di altri eventuali lettori, dei
libri e del materiale depositato.
In biblioteca è vietato fumare, consumare cibi o bevande.
51
VALUTAZIONE P.O.F
La valutazione del P.O.F. si effettuerà attraverso un monitoraggio in itinere (al termine del 1^
quadrimestre ed entro il mese di aprile) e una valutazione finale a conclusione dell‟anno scolasti-
co.
1. Rispetto dei tempi e delle sca- Verrà effettuata da una commis- Verrà effettuata dal Collegio dei
denze sione costituita da: Docenti che valuterà anche sulla
2. Qualità del servizio offerto, at- base della percentuale degli ab-
traverso il grado di raggiungi- Dirigente Scolastico bandoni, delle ripetenze,
mento degli obiettivi e dei livelli dell’inadeguato raggiungimento
Collaboratore del Dirigente
di formazione dei soddisfacenti livelli di forma-
Funzione Strumentale zione.
3. Congruità complessiva dei pro-
getti che costituiscono il Piano Coordinatori di Classe
4. Efficacia ed efficienza Referenti dei diversi progetti
dell’organizzazione D.S.G.A.
52