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L’EVOLUZIONE ISTUTUZIONALE DEL DIRITTO STATUNITENSE

Gli Stati Uniti sono un paese di Common Law perché del Common Law hanno adottato i
concetti fondamentali e le regole procedurali, però esistono delle profonde differenze tra il
Common Law inglese e il Common Law nord-americano. È fondamentale la diversità che
riguarda l’assetto costituzionale, è sconosciuta al diritto inglese anche la distinzione tra
diritto federale e diritto dei singoli stati, inoltre, per quanto riguarda i rapporti attuali tra
Common Law inglese e Common Law nord-americano: mentre molte decisioni delle corti
degli USA sono assunte come vere e proprie authorities dalle corti inglesi, l’influenza del
diritto giurisprudenziale inglese, sul diritto nord-americano appare, invece, trascurabile.

IL POTERE DI JUDICIAL REVIEW: cioè il potere di controllo costituzionale E IL CASE


MARBURY VERSUS MADISON
Il controllo giurisdizionale di costituzionalità delle leggi si trova in una situazione molto
diversa nel Common Law nord-americano rispetto a quello inglese. Infatti in Inghilterra la
supremazia del Parlamento rende impossibile il controllo di costituzionalità delle leggi,
mentre nell’ordinamento nord-americano la Juducial review of constitutionality è un
principio fondamentale dell’ordinamento costituzionale e trova la sua fonte nel famoso caso
Marbury Vs. Madison:
il giudice John Marshall ha legato il suo nome alla decisione del 1804. Infatti, la decisione
in tale caso introduce a livello mondiale l’idea del controllo costituzionale delle leggi.
Marbury era uno dei cosiddetti “Giudici della mezzanotte”, cioè era uno dei giudici di pace
nominati poco prima della mezzanotte dell’ultimo giorno del mandato del presidente degli
USA, che in quel caso era John Adams, il quale aveva effettuato tali nomine con l’intento di
occupare il maggior numero possibile di centri di potere. Madison era un funzionario della
nuova amministrazione del nuovo presidente Jefferson che indispettito dall’operazione
“giudici della mezzanotte”, non completò di proposito la procedura di notifica della nomina
di Marbury, tale notifica non era stata seguita prima, nella fretta della conclusione della
presidenza di Adams. Marbury che effettivamente aveva ragione, perché la notifica era un
atto dovuto dalla pubblica amministrazione per obbligare Madison a notificargli la nomina,
lo citò in giudizio davanti alla corte suprema federale per ottenere un “write of mandamus”,
l’order of write of mandamus è diretto su istanza di chiunque vi abbia interesse, quindi
contro una persona fisica, o una persona giuridica, o nei confronti di una corte inferiore, o
della pubblica amministrazione. Con tale order of right of mandamus si ingiunge la
esecuzione di un obbligo cui è tenuta la pubblica amministrazione e la cui inosservanza
costituirebbe un oltraggio alla corte. Il giudice della corte suprema federale aveva, però, una
opinione diversa sulla questione: infatti Marshall si basò sull’art. 3 della costituzione
federale, che stabilisce il potere giudiziario federale e che indica espressamente i casi in cui
la corte suprema decide in primo grado, mentre in tutti gli altri casi costituisce invece una
giurisdizione d’appello. Precisamente l’art.3 della costituzione generale afferma, alla
sezione n.1, che il potere giudiziario degli Stati Uniti sarà affidato ad una corte suprema e a

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quelle corti di grado inferiore che il Congresso, cioè il Parlamento americano (cioè l’organo
legislativo), potrà di volta in volta creare e costruire. Il medesimo art.3 della costituzione
alla sezione 2 stabilisce così: il potere giudiziario della corte suprema si estenderà a tutti i
casi di diritto e di equità che si presenteranno nell’ambito della presente costituzione delle
leggi degli Stati Uniti e dei trattati stipulati o da stipulare, e quindi si estenderanno a tutti i
casi concernenti gli ambasciatori, gli altri rappresentanti diplomatici e i consoli e a tutti i
casi che riguardano l’ammiraglio e la giurisdizione marittima. Inoltre, si estenderà anche
alle controversie tra due o più stati, tra cittadini di stati diversi, tra i cittadini di uno stesso
stato che reclamano terre in base a concessioni di altri stati, inoltre alle controversie tra uno
stato e i suoi cittadini e tra uno stato e i cittadini o i sudditi stranieri. La medesima sezione
n.2 dell’art.3 della costituzione specifica, che in tutti i casi che riguardano ambasciatori
oppure altri rappresentanti diplomatici, o consoli e in quei casi uno stato sia parte in causa:
la corte suprema avrà giurisdizione esclusiva, e quindi di primo e unico grado. Invece, negli
altri casi sopra menzionati, la corte suprema avrà giurisdizione di appello sia in diritto, che
in fatto. In contrasto con tali norme della costituzione, il Judiciary act che era una legge
ordinaria attribuiva alla corte suprema il potere di emettere un “write of mandamus” nei casi
consentiti secondo la prassi del diritto, nei confronti di ogni corte o persona che esercitava il
potere, in nome e per conto degli Stati Uniti. Nella sua decisione il giudice Marshall, dopo
una lunghissima premessa sul diritto di Marbury ad ottenere il provvedimento che aveva
richiesto, negò comunque che esistesse un rimedio per il suo diritto violato, che gli
consentisse di ottenere la notifica della nomina a giudice di pace. Infatti Marshall dimostrò
che la disposizione del judiciary act che attribuiva alla corte suprema federale il potere di
emettere il write of mandamus era incompatibile con l’art.3 della costituzione, che divideva
la competenza della stessa corte suprema in giurisdizione di primo grado con riferimento
alla tassatività dei casi in cui essa poteva decidere di primo grado e in giurisdizione di
appello, che comprendeva tutti gli altri casi. Il giudice Marshall nella sua opinione
osservava che, se il Congresso fosse libero di dare a questa corte una giurisdizione
d’appello, quando la costituzione dice che deve essere di primo grado e giurisdizione
ordinaria, quando la costituzione ha previsto che debba essere, invece, d’appello, la
divisione della giurisdizione fatta dalla costituzione sarebbe priva di sostanza, ma tutti
coloro che hanno creato costituzioni scritte, le hanno concepite come leggi fondamentali e
quindi qualunque atto del legislatore che sia contrario alla costituzione viene ritenuto nullo.
Se due regole sono in contrasto tra loro, è la corte che deve decidere della operatività di
ciascuna regola. Marshall dunque inventò il potere di judicial review e considerò il controllo
di costituzionalità come una integrazione del potere e anche del dovere del giudice, di
decidere il caso. Marshall creò anche l’opinion of the court che sostituì alle diverse opinions
dei singoli giudici, creando così un’immagine di una corte che parla all’unisono, come un
organo istituzionale e non come un insieme di giudici. Successivamente anche se non sono
mancati i casi in cui i singoli giudici presentavano una dissenting opinion nei momenti di
massima incisività del suo operato, la corte comunque si è presentata sempre compatta di

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fronte agli altri poteri dello stato. L’innovazione di Marshall fu rafforzata da riforme
importanti e molte altre decisioni di costituzionalità legittimarono il suo operato. Quindi il
potere di Judicial review non fu sancito solo dalla decisione Marbury Vs. Madison. Infatti il
case Marbury vs. Madison si limitava a stabilire il potere di dichiarare incostituzionali le
leggi federali incompatibili con la costituzione federale. Dunque la corte Marshall stabilì
chiaramente non solo il potere della corte suprema federale di dichiarare incostituzionale
una legge statale, ma anche quello di decidere definitivamente in appello sulle altre corti
statali. Questo potere pone la corte suprema federale al vertice della piramide giudiziaria,
che coinvolge le giurisdizioni di tutti gli Stati Uniti. Nel clima precedente alla guerra di
secessione e cioè tra il 1804 e il 1860, le corti supreme di 7 stati cercarono di negare il
potere di appello della corte suprema federale sulle corti supreme statali, ma grazie alla
decisione della corte Marshall, la validità del potere di appello della corte suprema federale
sulle decisioni delle corti statali, non è più stata messa in discussione nell’età
contemporanea, anzi ha consentito anche decisioni drammatiche, come il caso Bush Vs.
Goor, che ha dato inizio alla fase attuale del diritto statunitense. Il caso Bush vs. Goor fu un
caso giudiziario trattato dalla corte suprema degli Stati Uniti l’11 dicembre del 2000, che
determinò il risultato delle elezioni presidenziali statunitensi del 2000. Le elezioni
presidenziali ebbero luogo il 7 novembre del 2000 secondo il sistema elettorale americano,
per il quale sistema elettorale, ogni stato conduce le sue proprie consultazioni per la scelta
del presidente, e ogni candidato riceve un numero diverso di voti, a seconda dello stato in
cui vince. Chi ottiene la maggioranza dei voti a livello federale è eletto presidente degli Stati
Uniti d’America. Nel 2000 il numero di voti necessari per la vittoria era di 270, in Florida il
totale dei voti era corrispondente a 25 grandi elettori e sarebbe stato assegnato al candidato
che avesse riportato il 50% dei voti + 1. L’8 novembre del 2000 il rapporto della divisione
elettorale in Florida affermava che Bush aveva un margine di vittoria di 1784 voti,
equivalente allo 0,5% di scarto. Secondo le leggi della Florida una tale situazione di minimo
scarto, richiedeva un riconteggio automatico dei voti. Tale riconteggio registrò una
restrizione del margine di vittoria per Bush e il 10 novembre, dopo che il conteggio era
terminato in tutte le contee tranne una, il margine di vantaggio per Bush si era assottigliato
fino a raggiungere 327 voti, però le medesime leggi elettorali della Florida stabilirono che
tutte le contee dovevano dichiarare i loro risultati al segretario di stato della Florida entro 7
giorni dalle elezioni. Il 14 novembre, giorno della scadenza del termine, la corte suprema
della Florida dichiarò che tale termine era obbligatorio, ma che le contee potevano anche
emendare i loro risultati in una data successiva, ma Bush si oppose e così la disputa nel caso
Bush vs. Goor venne portata davanti alla corte suprema federale. In 3 separate sessioni di
giudizio, i giudici decisero, con una maggioranza di 7 a 2, che il riconteggio delle schede
che stava avendo luogo in alcune contee della Florida doveva essere sospeso. La decisione
della corte fermò il riconteggio dei voti, e permise al segretario di stato della Florida,
Cathrine Harris, di validare la vittoria elettorale di Bush in quello stato. I 25 voti dei grandi
elettori nella Florida diedero al candidato repubblicano la vittoria nelle elezioni

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presidenziali. La decisione raggiunta dalla corte suprema federale nel caso Bush vs. Goor
pose fine, di fatto, alla verifica dei voti nello stato della Florida e, a tutti gli effetti, autorizzò
la presidenza di George Bush.

LA COSTUTUZIONE FEDERALE E IL BILL OF RIGHTS


L’impianto della costituzione federale americana è fondato su 7 articoli originari, tutti volti
a dettare le basi istituzionali del sistema di governo e della distribuzione del potere tra stati e
federazione. Un certo contrasto si verifica tra le istanze federaliste, cioè tendenti alla
costruzione di uno stato unitario e il timore di quanti temono che una unione troppo solida
possa sacrificare diritti, poteri e sovranità dei singoli stati. Alla base della costituzione
federale del 1787 vi è la separazione dei poteri, coniata dal francese Montesquieu. Il primo
articolo della costituzione comprende 10 sezioni ed è dedicato al sistema legislativo, il
secondo articolo di 4 sezione è dedicato al potere esecutivo, il terzo articolo comprendente 3
sezioni è come abbiamo detto il Judicial Article che disciplina il potere giudiziario,
ponendone al vertice la corte suprema federale. Fondamentali sono anche i primi 10
emendamenti alla costituzione federale introdotti nel 1791 dal primo congresso degli Stati
Uniti appena nati e che costituiscono appunto il bill of rights. Il carattere innovativo del bill
of rights americano consiste proprio nella completezza dell’elenco dei diritti e nel loro
carattere rigido, che li “coccola” almeno in teoria fuori dalla portata del legislatore;
convivono, però, nella stessa casa dei diritti due presupposti apparentemente incompatibili,
ma considerati entrambi essenziali: il primo è il principio secondo cui la gente è la sola
fonte della legittimità del potere; il secondo è il principio dell’intangibilità dei diritti
contenuti nel bill of rights. Intangibilità che viene garantita dal potere giudiziario anche
contro decisioni politiche legittimate dal consenso popolare. Il ruolo di garante è svolto
proprio dalla corte suprema federale e tale ruolo è la base della stessa legittimità
dell’operato della corte in ogni fase del diritto americano.

I PRINCIPALI EMENDAMENTI DEL BILL OF RIGHTS


È opportuno illustrare brevemente alcuni degli emendamenti che costituiscono il bill of
rights: il 1° emendamento contiene in primis la clausola che descrive la forma e le
caratteristiche del governo, esso sancisce il carattere laico degli Stati Uniti e nello stesso
tempo garantisce a tutti a libertà di religione; lo stesso 1° emendamento garantisce la libertà
di parola e la libertà di stampa, la libertà di assemblea e di petizione al governo. Il primo
emendamento, infatti, recita così: il congresso non potrà fare alcuna legge per il
riconoscimento di qualsiasi religione, o per proibirne il libero culto, per limitarne la libertà
di parola o di stampa, o il diritto che hanno i cittadini di riunirsi in forma pacifica e di
inoltrare petizioni al governo. Il 4°emendamento garantisce l’inviolabilità personale delle
abitazioni e della corrispondenza, esso garantisce una disposizione di fondamentale
importanza che fonda su basi costituzionali anche le garanzie professionali; il 4°
emendamento, infatti, recita così: il diritto dei cittadini di godere della sicurezza per quanto

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riguarda la loro persona, la loro casa, le loro carte e le loro cose contro perquisizioni e
sequestri ingiustificati non potrà essere violato, e nessun mandato giudiziario potrà essere
emesso se non in base a fondate supposizioni appoggiate da un giuramento o da una
dichiarazione sull’onore e con descrizione specifica del luogo da perquisire e delle persone
da arrestare e delle cose da sequestrare. Il 5° emendamento, nella prima parte, si riferisce
ancora alle garanzie nel procedimento penale, esso prevede il “gran giurì” nella parte
preparatoria del processo, comprende anche il divieto della “double geopardy” che
garantisce già in primo grado la “res iudicata” in favore dell’imputato. Infatti, nel common
law nord americano il divieto di “double geopardy” esprime un principio fondamentale in
materia penale, che stabilisce il divieto di giudicare più volte una persona per lo stesso reato.
Tale divieto ha per conseguenza che la sentenza di assoluzione non può essere impugnata
dall’accusa; la seconda parte del 5° emendamento contiene due clausole di grande
importanza: 1) la “Drew process clause” 2) la “Just compensation clause”, con la prima si
indica la garanzia attribuita a ciascun cittadino di un processo corretto dal punto di vista
delle regole processuale (quindi tutti i cittadini hanno diritto ad un giusto e corretto
processo). Tale clausola sta a significare che la libertà, la vita e la proprietà di chiunque, non
potranno essere lese senza una serie di garanzie formali, tra le quali, soprattutto il diritto al
contraddittorio e alla guerra. Il drew processo of law della costituzione americana trae il suo
precedente diretto dal capitolo 39 della Magna Carta; l’espressione, che risale ad uno statute
di Enrico III del 1354, è praticamente intraducibile in civil law e indica sostanzialmente un
giusto processo, inteso non solo come garanzia di legalità, ma anche come garanzia di
giustizia. Questa clausola o formula che aveva in origine di stabilire una norma di ordine
processuale grazie alla interpretazione estensiva della corte suprema federale, invece, ha
assunto un particolare valore di garanzia costituzionale nel processo civile e penale, che
consiste nell’esercitare un efficace controllo sulla legislazione e sulla giurisprudenza sia
federale sia dei singoli stati e sugli atti della pubblica amministrazione attraverso il test della
ragionevolezza; in questo senso il drew process of law costituisce un requisito per cui la
legge non potrà essere irragionevole, arbitraria o capricciosa e i mezzi prescelti devono
essere coerenti con gli obiettivi che essa si propone. Accanto alla garanzia di correttezza
formale è prevista anche una garanzia di correttezza sostanziale del processo, come ad
esempio la previsione di un limite alla retroattività delle norme giuridiche che rientra nella
formula coniata dalle corti del “Drew processo of time”. Dal 1930 la drew process clause è
stata impiegata sempre più spesso per la protezione delle civil liberties oppure civil rights.
La Just compensation clause, contenuta nel 5° emendamento, introduce per la prima volta in
un testo costituzionale la nozione di un giusto indennizzo dopo una espropriazione per
pubblica utilità; questa clausola del bill of rights ha trovato un particolare seguito nella
diffusione del modello nord-americano. Il 5°emendamento prevede espressamente che
nessuno sarà tenuto a rispondere di un reato che comporti la pena capitale o comunque
infamante se non per denuncia o accusa fatta da una grande giuria, né alcuno potrà essere
sottoposto due volte, per un medesimo delitto, a un procedimento che comprometta la sua

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vita o la sua integrità fisica; né potrà essere obbligato in qualsiasi causa penale, a deporre
contro sé medesimo, né potrà essere privato della vita, della libertà o della proprietà, se non
in seguito a regolare procedimento legale; quindi non potrà essere privato di ciò senza un
giusto processo e nessuna proprietà potrà essere destinata ad un uso pubblico, senza un
giusto indennizzo. L’8° emendamento impone costituzionalmente il divieto di imporre
sanzioni e multe esorbitanti e di imporre pene crudeli e insolite; il 9° emendamento contiene
un principio importante, in base al quale è stabilito che le numerazioni di alcuni diritti nella
carta costituzionale non può essere interpretata nel senso di escluderne altri; quindi così
come avviene nella nostra costituzione per i diritti della personalità che corrispondono ai
diritti fondamentali: alla libertà, all’integrità fisica, alla vita, alla riservatezza, ecc., anche i
diritti fondamentali del bill of rights costituiscono una clausola a fattispecie aperta, tale da
integrare includendo anche i nuovi diritti. Il 10° emendamento stabilisce che i potere non
espressamente attribuiti dalla costituzione allo stato federale continuano ad appartenere agli
stati.

IL SISTEMA FEDERALE
Nell’esperienza nord-americana la federazione e gli stati dei poteri tra stati e federazione
membri mantengono diverse sfere di competenza, la migliore sintesi della definizione dei
poteri tra stati e federazione è contenuta proprio nel 10° emendamento della costituzione
federale, in base al quale i poteri che non sono attribuiti allo stato federale sono riservati ai
singoli stati o al popolo; naturalmente dato il carattere non sempre ben delineato delle
norme costituzionali, risulta sempre essenziale il ruolo della corte suprema, con la sua opera
di integrazione del diritto. Si può comunque affermare che nel sistema federale americano,
gran parte del diritto privato è di competenza statale, la clausola della distribuzione delle
competenze giurisdizionali, cui all’articolo 3 della costituzione (ossia il judicial article),
conferisce alle corti federali il potere di decidere nei diversi campi controversie che vedono
coinvolti cittadini di stati diversi. La ripartizione delle competenze era abbastanza definita
dopo la guerra civile, in verità dopo la morte del giudice Marshall, avvenuta nel 1835, la
corte suprema federale visse un momento di instabilità, questo accadde perché la nomina
presidenziale dei giudici di corte suprema durava, in pratica, per tutta la vita. La crisi più
profonda della corte riguardò la vicenda della schiavitù e si evidenziò soprattutto con il caso
Dred Scott: riguardo alla questione della schiavitù, gli stati del Nord e quelli del Sud erano
su posizioni inconciliabili, nemmeno il giudice Justice Story, che era un abolizionista, riuscì
a risolvere il problema della costituzionalità del Missoury compromise, con cui si cercava di
disapplicare il “Fugitive Slaves Act” che era una legge federale, che imponeva di
riconsegnare ai proprietari gli schiavi fuggitivi con il compromesso del Missoury, il
congresso aveva stabilito che negli stati dell’Ovest non ancora appartenenti all’Unione, la
schiavitù era vietata; ma nel caso di Dred Scott la corte impedì al giudice Just MacLean di
sostenere che Dred Scott si era guadagnato la libertà soggiornando in un territorio libero. Il
giudice Roger Tuny, infatti, scrisse quella che poi venne definita la più disastrosa opinione

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prodotta dalla corte. Egli infatti affermava che: Dred Scott non può agire in una corte
federale in primo luogo perché i “negri” non sono cittadini ai sensi della costituzione
federale e in secondo luogo perché la legge del Missoury lo considerava ancora schiavo e a
tale legge, la corte federale è ancora vincolata. Questa opinion scatenò una terribile reazione
nell’opinione pubblica: la guerra civile diede torto alle tesi del giudice Tuny e il congresso
dopo la guerra civile emanò nuovi emendamenti costituzionali e il “Civil Rught Act” del
1873. Il 13° e il 14° emendamento bandiscono la schiavitù e alla minoranza afro-americana
è garantito il diritto di voto, ma solo dopo altri 83 anni veniva bandito l’odioso sistema della
segregazione razziale, che era stato stabilito con la decisione del case Plassy vs. Farguson
del 1896 in cui la corte suprema, nella costituzione del sistema segregazionista statunitense,
aveva coniato il detto “uguali ma separati”.

LEGISLAZIONE

C è UNA GRANDE DIVERSITà TRA LA TEORIA DELLE FONTI DEL DIRITTO DEL
CIWIL LOW E COMMOW LOW, LA LEGISLAZIONE IN COMMOW LOW
OCCUPA UNA POSIZIONE DIVERSA RISPETTO A QUELLO DI CIWIL LOW.

INFATTI ANCHE SE NEL COMMOW LOW INGLESE,LA DOTTRINA DELLA


SUPREMAZIA DEL PARLAMENTO ,STABILISCE TEORICAMENTE LA
SUPREMAZIA DELLA LEGLISLAZIONE SU QUALSIASI ALTRA FONTE, IN
REALTà I PARTICOLARI CRETIRI INTERPRETATIVI E L’APPLICAZIONE DEI
CANONI DELLA CASE LOW E DEL PRECEDENTE GIUDIZIARIO RIDUCONO
NOTEVOLEMTE L ‘IMPORTANZA DELLA LEGISLAZIONE STESSA COME FONTE
DEL DIRITTO, INFATTI COME FONTE DEL DIRITTO LA STETUT LOW SI OPPONE
ALLA FONTE PRIMARIA DEGLI ORDINAMENTI DI COMMOW LOW OSSIA ALLA
COSE LOW(O DIRITTO NN SCRITTO). INOLTRE SI PARLA IN COMMOW LOW DI
GIUDIZION LEGLISLETION PER DESCRIVERE IL FATTO CHE GRAZIE ALLA
DOTTRINA DEL PRECEDENTE VINCOLANTE,LA DECISONE DI UNA SUPERIOR
CORT STABILISCE UNA NUOVA REGOLA APPILCABILE GIUDIZIALMENTE A
CASI ANALOGHI SUCCESSIVI .

L’ORDINAMENTO INGELSE è PRIVA DI UNA COSTITUZIONE SCRITTA E QUINDI


NN ESISTE NEL COMMOL LOW INGELSE LA DISTINZIONE TRA LEGISLAZIONE
COSTITUZIONALE E LEGISLAZIONE ORDINALE , NELLA CATEGORIA DEGLI
STATUS RIENTRANO GLI ACT OF PARLAMENT GLI ORDIN IN CONSIL GLI
STATURY INSTRUMENT,MA IL TERMINE STATUT INDICA ANCHE QUALSIASI
ATTO DI NATURA LEGISLATIVA EMANATO DALL’AUTORITA REGIA ANCHE
PRIMA DELLE ATTIVITà DEL PARLAMENTO , LO STATUT INDICA CIOè UN
GENUS CHE COMPRENDE QUALSIASI TIPO DI LEGGE SCRITTA IN CUI
RIETRANO I SINGOLO ATTI CHA HANNO DI VOLTA IN VOLTA UNA STESSA
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DEFINIZIONE , LA LEGGE DEL PARLAMENTO è LA MASSIMA ESPRESSIONE
DELL’ATTIVITà PARLAMENTARE ESSO RICHIEDE IL CONCORSO DEI 2 RAMI
DEL PARLAMENTO E un ASSENSO DEL SOVRANO.

IL PROGRETTO DI LEGGE VIENE DETTO BIL IN PARLAMENT, MA VA


OSSERVATO CHE IL POTERE DI INIZIATIVA LEGISLTIVA DEI MEMBRI DEL
PARLAMENTO INGELSE è LIMITATA E DA CONSIDERARSI INESISTENTE
NELLA MATERIE CHE POSSONO IMPLICARE IMEPGNI FINANZIARI PER IL
GOVERNO, I DISEGNI DI LEGGE PIU’ IMPORTANTI SONO PRESENTATI NELLA
CAMERA DEI COMUNI CHE è L’UNICA ELETTIVA è LA SOLA ASSEMBLEA
LEGISLATIVA INGELSE, INFATTI LA CAMERA DEI LORDS LA CAMERA NON
ELETTIVA HA SOLO IL POTERE DI RITARDARE MA NN IMPEDEIRE L ENTRATA
IN VIGORE DELLA LEGGE DELLA CAMERA DEI COMUNI ,TANTO CHE UN
BILLS APPORVATO DALLA CAMERA DEI COMUNI PUO RICEVERE IL ROYALS
ASSENS CIOè ASSENSO REALE CON IL QUALE DIVENTA LEGGE CON ACT OF
PARLAMENTE ENTRANDO IMMEDIATAMENTE IN VIGORE ANCHE SE NON HA
L’APPORVAZIONE DEL HOUSE OF LORD.

IL RE NON PUO RINVIARE LA LEGGE ALLE CAMERE E IL ROYALS ASSENS è


UN ATTO DI NATURA FORMALE CHE NN PUO ESSERE RIFIUTATO O
RITARDATO IL GOVERNO INVECE PUO PRESENTARE I DISEGNI DI LEGGE IN
MATERIA FINANZIARIA,Act OF PARLAMENT è CARATERIZATO DA ALCUNE
TIPOLOGIE UNA DI QUESTE è IL PUBLIC GENERAL ACTI CHE INDICA LA
LEGGE FOEMALE IN SENSO Più AMPIO CIOè LA LEGGE APPILCABILE ALLA
collettività NAZIONALE IN GENERLAE, MENTRE UN SPECIAL ACTI O LOCAL
ACT è DESTINATO AD UN ‘APPLICAZIONE LOcALE O REGIONALE INVECE UN
PERSONAL ACT RIGUARDA SINGOLi SOGGETTi in genere CONFERISCE LA
PERSONALITA GIURIDICA .

La distinzione più importante riguarda invece gli special act public act,

,gli ordin inconsil sono atti emanati sul delega del parlamento essi sono sottoposti
all’approvazione del parlamento stesso che li può anche annullarli, gli statut istrument sono
invece atti di legislazione delegata che vengono emanati su delega del parlamento dal
sovrano o dal ministro , il termitn statutory è intraducibile e indica una legge scritta in
contrapposizione con il commow low quindi in contrapposizione del il diritto di origine
giurisprudenziale ,la stetut low costituisce una fonte sussidiaria di diritto rispetto al
commolw low , anke il ruolo del giudice nell’applicazione della legge infatti il giudice nn
procede all’interpretazione della legge come il giudice del ciwwil low ma seguirà la regola
del president cioè del presidente giudiziari. Anche se una materia è regolata da una legge
scritta il giudice inglese applicherà la legge scritta interpretata attraverso le decisioni
giurisprudenziali cosi che in concreto sarà applicata una legge scritta nella misura in qui
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essa sarà interpretata attraverso le decisioni del giudice alle quali decisioni si applica il
principio del president con la conseguenza che sarà applicata in concreto solo un
‘interpretazione giudiziaria e non la legge stessa.,d’altra parte la legge scritta non ancora
interpretata giudizialmente si trova ancora in una sorte di limbo e nn è divenuta ancora
legge, le regola d’interpretazione prevalenti sono:

1)la regola d’interpretazione letterale in base alla quale nn è possibile attribuire alla legge
altro significato se non quello mostrato dal testo

2)La regola dell’interpretazione per carenza in base alla qua le la regola proposta dalla
legge scritta è ammissibile in quanto pone rimedio in via eccezionale a una carenza
specifica del sistema

3) la regola aurea in base alla quale il giudice si deve attenere all’interpretazione letterale
ma non puo attribuire al testo della legge un senso contrario alla ragionevolezza,questa
regola interpretativa mostra come anche nell’interpretazione dei testi legislativi ci si deve
attenere al criterio della ragione che autorevoli comparatisti considerano la vera fonte del
diritto nel commow low

Nel commow low nord americano la teoria dell’interpretazione si arricchisce della ricerca
dell’intento del legislatore, negli USA non è privilegiato il criterio dell’interpretazione
letterale ma gli statut vengono interpretati attraverso l’analisi della policy ad esso sottostanti
e in questo caso il termine policy indica un termine equivalente a quella della razio legis
cioè all’intento del legislatore di ciwil low.

In pratica il principio fondamentale della interpretazione della statut low e che questa deve
armonizzarmi con il diritto del commol low cioè appunto con il diritto di origine
giurisprudenziale , non è infatti esagerato discorrere di un’ostilità di fondo del giurista di
commow low e di una vera e propria resistenza di fronte alle novità rappresentata dalla
legge scritta, dunque se si parla di una supremazia del parlamento tale supremazia risulta
limitata grazie all’interpretazione giudiziale che in pratica subordina la statut low alla
regola del president, tanto che spesso è necessaria una nuova legge per modificare
l’interpretazione giudiziaria che è stata data ad un’altra legge che attraverso la dottrina del
president ha assunto valore di diritto, ma anche in questo una nuova legge scritta nn può
abolire le regole giurisprudenziali pre esistenti , se poi uno statut ha delle lacune e
costituisce il caso casus omissus anche se può spettare al legislatore colmare tali lacune
con una nuova legge non manca chi ritiene sia compito del giudice colmare le lacune della
statut low individuando intention del legislatore ,In definitiva nonostante il gran numero
degli statut il commol low inglese e il commow low nord americano sono ordinamenti di
diritto non scritto , tra la formulazione della statu low e la sua interpretazione
giurisprudenziale c è un nesso indissolubile e la stessa interpretazione letterale che il giudice
si attiene obiettando che diversamente si sostituirebbe al legislatore se operasse

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un’interpretazione più ampia, appare spesso un mezzo per limitare la portata della legge
scritta a vantaggio del commol low cioè diritto giurisprudenziale ,però il grande limite della
statut low inglese e nord americana consistente proprio nei difetti che la caratterizzano si
puo parlare di un sottosviluppo della tecnica legislativa che si manifesta nella quasi
incapacità del legislatore di commow low di esprimersi e formulare in modo comprensibile
anche delle proposizioni elementari , e questo risulta gravemente in contrasto con la
posizione brillante dei giudici e dei commow lowers ,tra le poche eccezioni il see good acts
del 1893 tecnicamente leggibile e chiaro aumenta il contrasto con la restante legislazione .

Va anche osservato che la lingua inglese si presta poco alla chiara formulazione di concetti e
di categorie giuridiche che sono cmq un prodotto giurisprudenziale in un certo senso
empirico quindi pratico o anche improvvisato , la situazione non è migliore nel diritto
internazionale ma va osservato che invece il testo inglese delle convinzioni internazionali
appare spesso chiaro e leggibile ma questo è dovuto al contributo determinante offerto dai
paesi di civil low e dalla Francia , non di rado il testo originario diventa però quasi
irriconoscibile quando si provvede ad incorporare la convenzione internazionale o la
direttiva del diritto interno, per quanto riguarda il ruolo fondamentale di creazione e
promozione del diritto svolto anche attualmente dalla giurisprudenza di commow low, va
anche osservato che la legge creata del giudice non puo oggi contribuire efficacemente
all’evoluzione del diritto con quella certezza quella rapidità che sono oggi necessarie in una
società industriale avanzata come invece può fare un legislatore, va anche osservato che la
tecnica inglese legislativa -interpretativa è stata adottata anche da quei paesi del 3 modo che
hanno ereditato la tradizione giuridica di commow low .

Infatti se la formulazione la lettura e l’interpretazione dei testi legislativi da luogo a tante


difficoltà in Inghilterra non è difficile immaginare le maggiori difficoltà che possono
incontrare i paesi meno fortunati .

Un caso a parte e costituito dal commow low nord americano dal rispetmet of low esso è
una celebre raccolta di molti volumi curata dall’american low istitute , il rispetmet ha per
oggetto non la legislazione ma il diritto giurisprudenziale come viene applicata dalle corti
negli USA ,ma esso non costituisce una raccolta di giurisprudenza ma neanche un codice ma
si tratta di una compilazione privata in forma di articoli e contiene un distillato delle
decisioni emesse dai vari stati su determinate materie come la privacy–la security , dove
viene illustrato in modo sistematico il diritto giurisprudenziale negli USA in modo che tale
diritto può essere agevolmente applicato dai giudici ,il rispetmet può essere trattato come
una raccolta la cui autorità varia in base all’autorità dei compilatori, il rispetmet non è
utilizzato come un codice ma costituisce un utile esposizione sistematica della
giurisprudenza che non intende però sostituire le numerose raccolte alle quali il giurista nord
americano sovente fa ricorso ,lo scopo principale del rispetmet è quello di semplificare il
diritto giurisprudenziale di commol low e ponendolo in modo sistematico ,tale scopo non è

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stato del tutto raggiunto ma il rispetmet costituisce soprattutto in alcune materie un potete
fattore di armonizzazione e ordine

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