MARIO FULGONI
MANUALE DI
SOLFEGGIO
Raccolta di esercizi
graduali per la conoscenza
del solfeggio
VOLUME PRIMO
Edizioni a Musicali
“1 SO”Ringrazio gli amici e colleghi Silvio Maccherozzi, Anna Sorrento, Sergio Pedrett,
per i consigli ed i suggerimenti preziosi nella realizzazione di questo lavoro.
Mario Fulgoni
Tutti i diritti riservati. Nessuna parte del manuale pud essere duplicata, copiata,
trasmessa 0 riprodotta in ogni forma 0 con qualsiasi mezzo senza un permesso
scritto dell’autore.
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Stampato in Italia - Printed in Italy - Imprimé en ItaliePresentazione
Tl Manuale di Musica, il Manuale di Solfeggio, i Dettati di Mario Fulgoni e
successivamente, in collaborazione con Anna Sorrento, il Manuale di Teoria Musicale,
vedono la loro pubblicazione dopo un lungo periodo di sperimentazione didattica da parte
dello stesso autore e di altri insegnanti.
Nonostante la differenza di formazione professionale e la varieta delle esperienze
didattiche, legate fra altro alla provenienza da Conservatori diversi, ci siamo trovati
concordi nel verificare la validita di impostazione, la novita e I’ efficacia didattica del lavoro
di Mario Fulgoni.
Diciamo subito che i pregi non sono unicamente legati al fatto che il manuale
rappresenta un utilissimo sussidio alla preparazione all”esame di licenza in Teoriae Solfeggio,
ma anche ¢ soprattutto al suo porsi come stimolo vivace allo sviluppo dei requisiti musicali
di base all’allievo: lettura pronta e “globale”, con comprensione e realizzazione immediata
del segno ritmico ¢ intervallare ¢ creativita personale.
Il lavoro, pur essendo svolto con estrema gradualita, non ¢ mai ripetitivo.
Gli alunni devono sempre trovare la soluzione a nuove combinazioni ritmiche e interpretare
linee melodiche mai ovvie: questo li rende elastici nella lettura a prima vista, che sari
indispensabile per l’esame e stimola la loro fantasia, spingendoli a comporre da soli nuove
formule e nuovi esempi.
Sergio Pedretti
Anna Sorrento
titolari della cattedra
di Teoria e Solfeggio
al Conservatorio “G. Nicolini”
di PiacenzaPrefazione
Qualcuno si potrebbe chiedere che senso e che utilita possa avere oggi la pubblicazione
di un manuale di solfeggio.
Da una parte infatti si riscontra una vera e propria inflazione di testi di dimensioni piccole
e grandi, datati e pil recenti, a stampa e manoscritti, i quali tutti si prefiggono come scopo
la preparazione dell’ esame di licenza in Teoria e Solfeggio.
D’altra parte non mancano le critiche e talvolta gli attacchi pretestuosi proprio contro
quella disciplina che prende il nome di “solfeggio parlato”: qualcuno ne suggerisce la
definitiva eliminazione dai programmi dei Conservatori, in quanto pratica retriva, inutile se
non dannosa, comunque non allineata con i programmi degli studi musicali di quei paesi
che, per definizione, siamo abituati a ritenere didatticamente superiori.
Lungi dal voler assumere una posizione reazionaria, mi sembra ragionevole valutare con
serenita che cosa é il solfeggio parlato e a che cosa mira, rendendoci conto invece di cosa
comunque non deve mai essere.
Come gia accennato in prefazione ai due volumi del Manuale di Musica, che ritengo
strettamente legato alla realizzazione esatta e musicale degli esercizi contenuti nel Manuale
di Solfeggio, il solfeggio parlato rappresenta un esercizio di lettura musicale che va oltre la
semplice lettura ritmica; lo si pud considerare un solfeggio cantato facilitato, con "intonazione
solo simbolica, un ponte tra la ritmica pura e l’esecuzione musicale vera e propria, dotata di
fraseggio, respiro e di uno stretto rapporto tra ritmo e melodia.
Larealizzazione dei principali abbellimenti, purnella genericit’ enella fissita delle regole di
base, trova nel solfeggio parlato un utilissimo esercizio propedeutico: aldila delle particolarita
che comporta ogni diverso idioma strumentale, il “dire” l’abbellimento conduce a una giusta
pronuncia strumentale, alla esatta collocazione ritmica e alla definizione del significato
musicale del singolo ornamento. Si crea cosi la base per una successiva specializzazione
vocale e strumentale, che ovviamente contempli una maggiore liberta esecutiva e un aprirsia
stili e prassi diversi. Il problema dell’interpretazione degli abbellimenti rappresenta pertanto
un campo di applicazione in cui il solfeggio parlato & insostituibile.
Il solfeggio parlato, questo “grande accusato”, soffre piuttosto del modo scorretto con cui
é stato per tanto tempo praticato e al quale ancora oggi si indulge.
Spesso infatti il solfeggio si riduce a una scansione sillabica del testo musicale, con
frazionamento dei valori nella reiterazione delle vocali e distruzione sistematica di tutte le
sincopi con sottolineatura vocale e forzata dell’accento metrico in luogo di quello ritmico.
Quand’é cosi si pud a ragione parlare di pratica inutile e dannosa, da eliminare senz’altro.
Si raccomanda invece I’esatta pronuncia delle sillabe, con il raddoppio delle consonanti
laddove si voglia ottenere la precisione nella collocazione ritmica delle note e I’efficacia
dell’accentuazione. »Siritiene indispensabile la tenuta della vocale sul fiato nei valori lunghi, senza reiterazione
della vocale stessa ¢ la corretta valorizzazione delle sincopi e di tutti gli eventi ritmici.
Anche la respirazione e il fraseggio devono essere adeguati ad una esecuzione musicale,
rilevando ogni qualvolta sia possibile anche i segni di articolazione, di dinamica e di agogica,
Condizione essenziale a questa pratica é l'interiorizzazione della pulsazione, pur scandita
attraverso il gesto della mano, che altro non é se non I’antico e modernissimo “tactus”,
La funzione del Manuale di Solfeggio & quindi quella di sussidio alla preparazione delle
prove di solfeggio parlato (chiave di sol ¢ setticlavio) presenti nel programma d’esame di
licenza di Teoria ¢ Solfeggio, integrando cosi i due volumi del Manuale di Missica e i due
volumi del Manuale di Teoria che ne rappresentano il complemento. Una tavola di raccordo
appositamente predisposta suggerisce i collegamenti tra i vari volumi.
Mario FulgoniINDICE
MANUALE DI SOLFEGGIO
VOLUME PRIMO
Presentazione ..
Prefazione ....
Indice.....
Tavola di raccordo dei capitol
Esercizi di lettura delle note chiavi di violino e di basso.... 2
Capitolo I Battuta o Misura pag. 3
Capitolo II La Croma... pag. 6
Capitolo IIL La Semicroma 13
Capitolo IV ‘Tempi Composti 4
Capitolo V La Biscroma,
Capitolo VI Terzina ¢ Sestina... 30
Capitolo VIL Duina e Quartina... 35
Capitolo VILL Tempi semplici e Composti... 37TAVOLA DI RACCORDO
Questa tavola permette di raccordare l’indice del I° volume “Manuale di Musica” con il presente
“Manuale di Solfeggio” per un uso didattico pi agevole.
MANUALE DI MUSICA.
MANUALE DI SOLFEGGIO
CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
CAPITOLO 4...
CAPITOLO 5
CAPITOLO 6......
CAPITOLO 7
CAPITOLO 8...
CAPITOLO 9
CAPITOLO 10
CAPITOLO 11
CAPITOLO 12
CAPITOLO 13
CAPITOLO 14
CAPITOLO 15...
CAPITOLO 16
CAPITOLO 17...
CAPITOLO 18....
Lo studio degli argomenti del
...Capitolo 1
.-Capitolo 2
Alcuni importanti capitoli del
MANUALE DI TEORIA
MANUALE DI TEORIA
Volume I
correda gradualmente gli argomenti trattati
nei due volumi del Manuale di Musica e
nei primi due del Manuale di Solfeggio.
Volume I
rappresentano/’integrazionee!’approfondimento
delle problematiche affrontaterispettivamentenel
Manuale di musica Il e nei Manuali di Solfeggio
Tell,
Le esercitazioni poste a corredo di ogni capitolo dei Manuali di Teoria sono a loro volta strumento
di riflessione e di consolidamento delle competenze via via raggiunte nel percorso di studio.Esercizi di lettura delle note*
nelle chiavi di SOL (Chiave di Violino): 6 e FA (Chiave di Basso): 9°
ot
Neal spazi
aS = SS SS SS
7 Bi
=
1A
‘Sopra il pentagrarmma
Sotto il pentagramma
Fae
—S
Be
: = _
== = ————
BE ——2 ==
+
—== SSS SS ——
SSS SSS
—— SS = =
+ . * + *- =
» Beercitarsi quotidianamente nella scrittura ¢ lettura delle note nelle chiavi di Violino e Basso,
Vedi Manuale di Teoria Musicale, vol. I "ESERCITAZIONI" Capitoli Ie II "NOTAZIONE DELL'ALTEZZA e DELLA.
DURATA", pp. 40-44.CAPITOLO 2+H
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CAPITOLO 42628
CAPITOLO 530
CAPITOLO 63234CAPITOLO 7
tes36CAPITOLO 8384042346