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Il mercato si è appoggiato ad una solida area di supporto ed ha compiuto un

veloce recupero

Ftse Mib prova un allungo

Soltanto il breakout di quota 18.300 potrebbe provocare un’inversione rialzista


di tendenza. L’oro consolida al di sotto dei 1.770$ mentre il petrolio ha
compiuto un importante rimbalzo tecnico.

di Gianluca Defendi

Nel corso delle ultime sedute il mercato azionario italiano ha fornito importanti
segnali di tenuta. L’indice Ftse Mib si è appoggiato all’importante sostegno
situato a ridosso dei 16.800 punti ed è risalito oltre quota 17.850. L’analisi
quantitativa evidenzia un rafforzamento della pressione rialzista: positivo
pertanto il ritorno sopra i 18.000 punti anche se, da un punto di vista grafico,
soltanto il breakout, accompagnato da un deciso incremento dei volumi, della
barriera posta a 18.300 punti potrebbe provocare un’inversione rialzista di
tendenza (con un primo target in area 18.700-18.750 e un secondo obiettivo a
quota 19.000). Pericolosa invece una discesa sotto 16.800 in quanto potrebbe
innescare una rapida correzione verso il successivo sostegno grafico posto a
16.400 punti. Soltanto il cedimento di quest’ultimo livello potrebbe provocare
una nuova inversione ribassista di tendenza.
Tre titoli da monitorare. Tra i titoli da monitorare segnaliamo Amplifon,
Banca Mediolanum e Prysmian (per quest’ultima si veda il box relativo al titolo
della settimana). Il primo ha strappato al rialzo ed è salito in area 24,35-24,40
euro. Il trend di breve termine rimane quindi positivo: la tenuta del sostegno,
statico e dinamico, situato a quota 23,25-23 euro può creare le premesse per
un ulteriore allungo, con un primo target a 24,90-25 euro. Da seguire anche
l’andamento di Banca Mediolanum che ha compiuto un veloce balzo in avanti e
si è portata a ridosso di quota 5,80. L’analisi quantitativa evidenzia un
interessante rafforzamento della pressione rialzista: dopo una breve pausa di
consolidamento è possibile pertanto un ulteriore allungo, con un primo target
in area 5,93-5,95 euro. Il ritorno sopra i 6 euro fornirà poi un’ulteriore
dimostrazione di forza.
Il quadro tecnico dell’euro/dollaro. Il cambio Euro/dollaro (EUR/USD) è
stato respinto dalla resistenza posta a quota 1,10 e ha subito una veloce
correzione. La situazione tecnica di breve periodo rimane quindi contrastata:
pericoloso il ritorno sotto 1,08 anche se, da un punto di vista grafico, soltanto il
cedimento di quota 1,0760 potrebbe annullare i recenti progressi. Al rialzo,
invece, il deciso breakout di 1,10 fornirà un primo segnale di forza con target
teorici a quota 1,1040 prima e in area 1,1070-1,1080 in un secondo momento.
La situazione tecnica di oro e petrolio. L’oro (E-Mini Gold future) si è
scontrato con la barriera posta a 1.770$ e ha subito una veloce correzione. La
situazione tecnica rimane costruttiva anche se, da un punto di vista grafico,
soltanto il breakout di quota 1.770$ potrebbe fornire un nuovo segnale rialzista
di tipo direzionale, con un primo obiettivo a ridosso dei 1.800 dollari e un
secondo obiettivo attorno ai 1.830$. Pericolosa invece una discesa sotto 1.670
in quanto potrebbe innescare una rapida correzione verso i successivi supporti
grafici situati a quota 1.650-1.645 prima e in area 1.625-1.620$ in un secondo
momento. Il petrolio (E-Mini Crude Oil future) ha invece compiuto un
importante recupero ed è risalito fino a quota 34,65$. La struttura tecnica di
breve termine appare costruttiva ma, prima di poter tentare un ulteriore
allungo è probabile una fase laterale di consolidamento. Da un punto di vista
grafico, infatti, solo il breakout di quota 35,50$ potrebbe fornire una nuova
dimostrazione di forza. Un’eventuale correzione potrebbe invece riportare i
prezzi verso il sostegno posto a ridosso dei 28 dollari. (riproduzione riservata)

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