Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
it
informaCaritas
P a l e r m o ottobre duemilasette anno 7 - numero 8
Spedizione in abbonamento postale - Legge 662/96 - CMP Palermo
Condirettore:
Giuseppe Sclafani Il Punto
Nell’amore si va verso l’amore ....................................................................................................................... 5
Direttore editoriale:
mons. Benedetto Genualdi
Caritas Diocesana
Redazione:
Una formazione di competenze, una formazione del cuore ......................... 6
Il coraggio di educare ..................................................................................................................................................... 6
Giovanni Basile, Vincenzo Bozzo,
La Caritas Diocesana a servizio delle Parrocchie ....................................................... 7
Gianluca Capone, Katia Mammana, Palermondo: “racconto sulla multiculturalità” ................................................................. 8
Fabrizio Mocciaro Corso di alfabetizzazione per immigrati ...................................................................................... 9
Riapre il centro di accoglienza per anziani “S. Carlo” ......................................... 9
Collaboratori: Tutti insieme solidali con tutti ..................................................................................................................... 10
Francesco Conigliaro, Ièsus Dominguez,
Mariella e Michele Fricano, Margherita
Gallotti, Salvina e Giovanni Genualdi,
Marilena Guccione, Maria Aurelia Macaluso,
In Parrocchia
Iniziative di carità nella Parrocchia di Villagrazia .................................................... 11
Irene Pizzo, Rosalba Raja, Giorgio Rodonò,
Rossella Maria Russello, Zelmira Marzio
Schiera. Caritas Regionale
Notizie dalla Caritas di Catania .................................................................................................................. 12
Foto:
Gianni Profeta
In Italia
Progetto grafico e impaginazione: Bene comune e beni comuni: per un sistema di qualità ................................. 13
Tony Aiello
informacaritas@caritaspalermo.it Riflessione
Aiutare gli altri ci aiuta ............................................................................................................................................. 14
Redazione e Amministrazione:
Via M. Bonello, 2 - 90134 Palermo
Tel. 091.6077261 - Fax 091.335437 Speciale/Giornata della povertà
Un piano di lotta contro la povertà ....................................................................................................... 16
Stampa: La spesa per assistenza sociale ................................................................................................................... 18
Officine Tipografiche Aiello & Provenzano
La famiglia povera con figli come priorità ............................................................................... 19
Bagheria (Palermo)
Uno studio sulle povertà all’Albergheria ....................................................................................... 20
“Albergheria e Capo insieme” contro l’emarginazione .......................................... 22
Marginalità narrate .......................................................................................................................................................... 23
Spedizione in Abbonamento Postale Lotta alla povertà nell’esperienza di tre Caritas diocesane......................... 24
La Locanda del Samaritano ............................................................................................................................... 25
Registrazione Tribunale di Palermo Fuori dal labirinto ............................................................................................................................................................... 26
n. 12 del 2001, decreto 6/12-6-2001
L
a Chiesa in questo nostro tempo sta sperimentando in spettive del Paese” sul problema nazionale del Mezzogior-
modo nuovo alcune sfide culturali e sociali che la sol- no d’Italia, e nello stesso tempo una forte ripresa del tema
lecitano a richiamare l’attenzione di tutti a quella che della pastorale sociale collegato ai 60 anni dello Statuto
viene definita la “questione antropologica”, che rivolge la della Regione Siciliana, che nel 1996 aveva visto i Vescovi
sua attenzione ad alcune problematiche emergenti che della nostra Isola impegnati nell’offrire la Riflessione “Fin-
riguardano i beni della vita e della famiglia, sottoposti a un chè non sorga come stella la sua giustizia” nel suo 50° anni-
crescente logorio a causa di una visione laicista dell’agire versario.
morale e sociale. Ma anche sul versante dell’impegno socio- Un nuovo impegno di servizio
politico dobbiamo registrare non pochi sbandamenti. A con- al “bene comune” viene richiesto
clusione di una fase storica ben precisa che significò la fine alla Chiesa italiana a conclusio-
del collateralismo politico dei cattolici, il consolidarsi del ne della celebrazione della
pluralismo politico dei cattolici, di fatto ha portato a una 45.ma Settimana dei cattolici
crescente diaspora non solo dei cattolici in partiti di con- italiani, tenutasi a Pistoia e a
trapposti schieramenti, ma ha finito per registrare una con- Pisa nel centenario della prima
fusione di valori che però non possono essere in alcun modo Settimana che era stata ospitata
“negoziati”. E mentre spirano venti di “antipolitica”, va cre- proprio a Pistoia nel 1907 sotto la presidenza del venerabi-
scendo anche il desiderio di una maggiore coscienza sociale le Prof. Giuseppe Toniolo. In questa Settimana sono state
e di un nuovo impegno democratico nella vita del paese. indicate alcune prospettive di impegno che devono coinvol-
A questo proposito giova riprendere alcuni passaggi del gere anche le Chiese locali, e quindi anche la nostra Chie-
Compendio della Dottrina sociale della Chiesa. “Ben sa di Palermo: creare reti tra le molteplici esperienze di
consapevole della forza rinnovatrice del cristianesimo servizio sociale e politico, favorire la nascita e la crescita di
anche nei confronti della cultura e della realtà sociale, la luoghi di incontro e di riflessione sull’impegno socio-politi-
Chiesa offre il contributo del proprio insegnamento alla co, monitorare la evoluzione normativa sul Terzo Settore,
costruzione della comunità degli uomini, mostrando il sensibilizzare localmente a una coerente azione ammini-
significato sociale del Vangelo” (n. 521). “L’antropologia strativa, sollecitare e sostenere iniziative volte ad alcune
cristiana anima e sostiene l’opera pastorale di incultura- fasce deboli quali i giovani, gli anziani, i disoccupati, gli
zione della fede, tesa a rinnovare dall’interno, con la forza immigrati, i diversamente abili, prestare particolare atten-
del Vangelo, i criteri di giudizio, i valori determinanti, le zione a quella che può essere definita una vera e propria
linee di pensiero e i modelli di vita dell’uomo contempo- “emergenza educativa”. Il prof. Giuseppe Dalla Torre, a
raneo” (n. 523). conclusione della Settimana, così si è rivolto ai mille dele-
La pastorale sociale comporta l’elaborazione di appro- gati provenienti da tutta Italia: “L’auspicio è che vi sia una
priati itinerari di formazione e di catechesi, promuove il cordiale ricezione dell’invito a non rimanere spettatori
dialogo tra le comunità cristiane e la comunità civile e poli- inerti del volgere delle cose, ma attivi e responsabili par-
tica, richiede l’impegno dell’azione pastorale del Vescovo in tecipi alla costruzione di una società migliore, secondo
stretta collaborazione con i Presbiteri e si serve dello spe- gli insegnamenti di Toniolo e di quanti – nel corso di un
cifico apporto delle persone consacrate. Ma è soprattutto ai secolo – si sono succeduti in queste assemblee e nella vita
laici che viene richiesta una particolare testimonianza in del Paese”. Nella stessa direzione si era espresso Mons.
questo ambito. “La presenza del fedele laico in campo Arrigo Miglio, presidente del Comitato della Settimana:
sociale è caratterizzato dal servizio, segno ed espressione “Possa la Settimana del Centenario diventare il punto di
della carità, che si manifesta nella vita familiare, cultu- partenza per una nuova stagione di feconda riflessione e
rale, lavorativa, economica, politica, secondo profili spe- di rinnovato impegno dei cattolici profondamente radica-
cifici” (n. 551). Gli ambiti verso i quali è indirizzata la testi- to nel Vangelo”.
monianza del fedele laico sono ben chiari: il servizio alla La Caritas Diocesana di Palermo intende accogliere tali
persona umana, il servizio alla cultura, il servizio all’econo- appelli e condividerli nello spirito della comunione eccle-
mia, il servizio alla politica. siale e con lo stile di una autentica pastorale integrata, per
In questo contesto sarebbe auspicabile una nuova rifles- trasferire le riflessioni che hanno animato la Settimana
sione ecclesiale a partire da “La Chiesa italiana e le pro- sociale nel cammino della nostra Chiesa particolare per un
“I
n questo nostro cammino annuale, sarà importante Quindi ha citato il Direttorio di Pastorale Familiare per la
riscoprire la ricchezza e le responsabilità della Chiesa Chiesa in Italia, documento della Conferenza Episcopale Ita-
locale nell’accompagnare la famiglia perchè sia sogget- liana (25 luglio 1993), il quale afferma che sono due i vangeli
to attivo che promuova il Vangelo al suo interno”. E’ stato que- del matrimonio e della famiglia, tutti e due sono necessari e
sto l’invito rivolto da mons. Paolo Romeo, alla comunità dioce- uno ha bisogno dell’altro. Il primo è dato dalla Scrittura e dai
sana, riunita lo scorso 3 Documenti della Chiesa; il secondo dalla vita quotidiana e
ottobre in Cattedrale in festiva degli sposi, dei genitori e dei figli.
occasione dell’Assem- Concludendo il Vescovo di Aosta ha affermato che il tema
blea Pastorale con cui si della famiglia protagonista e responsabile, e quindi “soggetto
sono aperte ufficial- attivo”, chiede di essere completato mettendo più chiaramen-
mente le attività del- te in luce la sua missione nella Chiesa e nella società. Innanzi-
l’anno pastorale tutto nella Chiesa: la famiglia infatti “è vitalmente inserita nel
2007/2008. Un cammino mistero della Chiesa e chiamata a partecipare, nel modo suo
che introdurrà la Comunità Diocesana all’interno dell’approfon- proprio, alla vita e alla missione della Chiesa”.
dimento di un tema della famiglia, che verrà sviluppato, con
modalità ed espressioni diverse, durante tutto l’anno pastorale. S. GIANNA BERETTA
Lo stesso Arcivescovo, nella circostanza, ha annunciato che Gemellaggio a Bagheria
questo tema sarà al centro del Piano pastorale non soltanto di
quest’anno, ma anche di quelli futuri proprio perché di fonda-
“Ricordo la zia nel momenti più belli della sua vita, in
mentale importanza nell’azione pastorale dell’Arcidiocesi. special modo le feste in famiglia. Il suo sorriso era amma-
Ricca di spunti la relazione illustrata da mons. Giuseppe liante e la gioia che trasmetteva coinvolgeva tutti”. Sono
Anfossi, Vescovo di Aosta e Presidente della Commissione Epi- state le parole con cui Teresa Villa, nipote di Santa Gian-
scopale della Conferenza Episcopale Italiana per la famiglia e la na Beretta Molla ha descritto la zia nel corso del concer-
vita che ha tenuto una riflessione sul tema: “Il Vangelo del matri- to di chiusura della “Prima rassegna di Musica sacra e
monio e della famiglia: un progetto per il nostro tempo. Fami- liturgica” organizzata dall’associazione culturale “De
glia, comunità evangelizzata ed evangelizzante”. Musica”. Il concerto di chiusura è stato eseguito nella
“Nell’amore si va verso l’amore. Questo concetto nella chiesa Madrice, alla presenza dell’Arciprete Giovanni La
famiglia è un tratto tangibile di Dio nella sua trascendenza. La Mendola, dalla Cappella musicale “Santa Gianna” diretta
famiglia è il luogo all’interno del quale si impara un tasto della dal maestro Carlo Tunesi e dalla corale cittadina “Sancte
corda che non si conosceva prima”. Per il Vescovo il Vangelo Joseph”, che hanno dato vita ad un gemellaggio. “Mi ha
del Matrimonio e della famiglia sono un progetto unitario per sempre colpito la sua voglia di vivere e il suo sorriso, era
il nostro tempo, la famiglia infatti, evangelizza ed al tempo disponibile con tutti e non si risparmiava mai”. Nel set-
stesso è evangelizzante.
tembre del 1961, verso il termine del secondo mese di
Prima di addentrarsi nella relazione, mons. Anfossi ha fatto
una nuova gravidanza (la santa ha avuto quattro figli),
un significativo passaggio con cui ha citato Michel Quoist: “L’a-
mour dépasse l’amour. L’amour est consentement de l’Homme, Gianna fu raggiunta dalla sofferenza e dal mistero del
au souffle qui invite pour qu’habité par lui, traversé par lui, il dolore. Le si presentò un voluminoso fibroma, tumore
s’envole ver les autres, vers l’Autre”, e successivamente, il gran- benigno, all’utero e prima dell’intervento operatorio di
de papa Giovanni Paolo II: “L’uomo rimane per se stesso un esse- asportazione del tumore benigno, eseguito nell’Ospedale
re incomprensibile, se non gli viene rivelato l’amore, se non s’in- San Gerardo di Monza, pur ben sapendo il rischio che
contra con l’amore, se non lo sperimenta e non lo fa proprio…”. avrebbe comportato il continuare la gravidanza, supplicò
“La vocazione della famiglia – ha proseguito Anfossi – e la il chirurgo di salvare la vita che portava in grembo e si
vocazione alla vita cristiana coincidono; la loro pienezza è affidò alla preghiera e alla Provvidenza. Gianna ringraziò
vocazione alla santità: lo sanno molte mamme di ieri e di oggi, il Signore e trascorse i sette mesi che la separavano dal
ma occorre anche dirlo: va detto perché soltanto grazie al Con- parto con impareggiabile forza d’animo e con immutato
cilio Vaticano II è diventato più chiaro che la chiamata al impegno di madre e di medico. “Se dovete decidere fra
matrimonio e alla famiglia è chiamata alla santità: non è chie- me e il bimbo, non dovete avere nessuna esitazione – è
sto di imitare i celibi, i preti, i monaci, le monache, i religiosi e stato ricordato dal racconto del marito Pietro, 95 anni –
le religiose, è sufficiente la loro vita vissuta bene, gli sposi, i
che la moglie con tono fermo e al tempo stesso sereno
genitori e i figli sono nella condizione migliore per divenire
disse: scegliete e lo esigo il bimbo. Salvate lui”. All’alba
santi, là dove sono. Si comprende allora perché nella Chiesa e
solo negli ultimi cinquant’anni o poco più sia nata una vera e
del 28 aprile, Gianna morì alle ore 8 del mattino, nella
propria spiritualità degli sposi”. sua casa di Ponte Nuovo all’età di appena 39 anni.
L’
8 ottobre si sono riuniti i referenti delle Caritas Par- evitare di chiudersi ‘ nel proprio guscio’: questo richiede
rocchiali che si sono incontrati per il nuovo anno più apertura e meno campanilismi.”
pastorale 2007/2008 al Centro Diocesano Agàpe La formazione è fondamentale per rendere le risorse
della Caritas di Palermo. disponibili più efficaci perché frutto di una maggiore com-
Si sono delineate le strategie di aiuto che non possono petenza, consapevolezza e sinergia; inoltre “non bisogna
essere realizzate senza un’adeguata preparazione dei vari fare mancare nella propria formazione anche quella chia-
operatori; anche quest’anno è la formazione l’obiettivo prin- mata ‘formazione del cuore’, cioè quella spirituale e non
cipale della Caritas diocesana a cominciare dalla sua “Scuo- solo quella fatta di competenze”.
la per la Formazione al Ministero della Carità” il cui biennio Sono anche previsti degli incontri in cui si rifletterà
è appena iniziato; a novembre partiranno dei corsi settima- su temi della Dottrina Sociale della Chiesa per favorire
nali curati da operatori dell’area legalità che spiegheranno una pastorale integrata: si viene a delineare il ruolo di
come acquisire competenza in materia legale; a febbraio coordinamento pastorale che la Caritas esercita nel terri-
invece vi saranno altri incontri settimanali per gli operatori torio. Ecco perché è previsto un tavolo su tematiche in
dei centri di ascolto per l’approfondimento del proprio mini- materia di minori, giovani, senza fissa dimora, per la pro-
stero. Maggiore attenzione sarà riservata inoltre ai vicariati mozione del volontariato; quest’ultimo sarà incentivato
extraurbani (tra Villafrati e Bagheria): la formazione verrà grazie alla collaborazione della Pastorale Giovanile Sale-
assicurata attraverso un incontro mensile. siana e la Pastorale del Lavoro che insieme avvicineran-
“Oltre alla formazione a cui tutti gli operatori sono no i giovani nelle scuole, nelle associazioni territoriali e
chiamati” ha ricordato il Direttore, “è necessario un con- del vicariato per una condivisione, per affrontare un per-
fronto continuo con le parrocchie, confronto che potrà corso comune.
avvenire quest’anno attraverso la novità dei gemellaggi Infine don Benedetto ha evidenziato quanto sia prezio-
tra opere segno e parrocchie” aggiungendo che “è impor- so il servizio civile che ha visto da questo mese l’inserimen-
tante che si gemellino parrocchie all’interno dello stesso to di 20 ragazzi e ragazze tra i vari centri e servizi Caritas
territorio per elaborare un percorso comune condividendo distribuiti nel territorio indispensabili nel contribuire,
risorse, figure professionali, percorsi comuni per aiutare insieme agli operatori, ad aiutare “i piccoli”: bambini,
al meglio chi ha più bisogno. La parrocchia deve quindi anziani, disabili, i soggetti ai quali sono indirizzati i proget-
collegarsi a quelle vicine per mettere insieme le sinergie, ti di quest’anno.
di Marilena Guccione
Il coraggio di educare
Un laboratorio pedagogico rivolto a docenti, genitori e studenti
L’
iniziativa si inserisce in un ciclo di seminari sul pronunciarle, proferirle, di porle dinanzi ai giovani. La
“coraggio di educare” ormai avviato per il secondo riflessione del laboratorio si fermerà ancora sui due luoghi
anno. Il progetto prevede quattro incontri, tutti della comunicazione tra generazione - la famiglia e la scuo-
incentrati sul tema “Educare ed educarsi a comunicare tra la - e, infine, ci sarà spazio per la comunicazione come
generazioni diverse”. Di volta in volta, viene individuato e scambio di valori. “Il problema dei giovani sono gli adulti,
trattato un tema specifico. Il primo ad essere affrontato ha gli adulti che mancano”, dice Alfio Briguglia, responsabile
riguardato “Le parole della comunicazione”. Ad organizza- della pastorale scolastica, che sottolinea la necessità di
re il laboratorio sono stati diversi uffici diocesani (pastora- “rianimare tutti gli educatori, perché tutte le difficoltà che
le giovanile, cultura, scuola, università, famiglia, insegnan- si evidenziano di continuo sui giovani, sulla loro formazione
ti della religione cattolica), insieme alla Caritas diocesana globale, sul rapporto tra generazioni sono spesso giustifica-
e a diverse associazioni e movimenti cattolici (Azione Cat- zioni di un’assenza fondamentale, quella cioè degli educa-
tolica, Age, Centro pedagogico P.Povera, Aimc, Agesci, tori”. La cosiddetta “emergenza educativa” diventa nell’e-
Uciim, Cpedi, Mec, Scsf). sperienza della Chiesa palermitana “una sfida: quella del
Il percorso pedagogico, iniziato lo scorso anno con una dire innanzitutto agli adulti che educare è possibile. Le
riflessione sul bisogno di prendersi cura prima di tutto di se numerose firme apposte al progetto del laboratorio pedago-
stessi in maniera propedeutica al prendersi cura degli altri, gico ci fanno ben sperare. Perché se non si riesce a cammi-
nei quattro incontri di quest’anno si propone la conoscenza nare insieme, se non ci si sente tutti coinvolti, la sfida edu-
del linguaggio della comunicazione: le parole, il modo di cativa è persa in partenza”.
D
a quattro anni la Caritas Diocesana ha avviato la mazione per animatori dei Centri di ascolto e per presbite-
Scuola Diocesana per la Formazione al Ministero ri, diaconi permanenti e seminaristi.
della Carità, una scelta consolidata che offre, duran- Anche per questo biennio la Scuola si avvale di una
te il biennio, un livello di formazione di base rivolta in equipe di “Assistenti sociali missionarie” e della presenza
modo particolare ai laici. Ma il biennio di formazione com- di alcuni docenti della Facoltà Teologica “S. Giovanni Evan-
prende diversi livelli e destinatari con metodologie diversi- gelista”, della LUMSA corso di laurea in Servizio Sociale “S.
ficate: vi saranno dei seminari tematici con accompagna- Silvia” e di altri esperti della nostra comunità diocesana e
mento in almeno un’esperienza di carità sul campo; ecco delle istituzioni civili della città.
perché si tratta di un “percorso teorico-pratico” in cui si Questo tipo di diversificazione e di sinergia nell’ambito
vedrà la collaborazione del Laboratorio diocesano per la della formazione è necessaria per sensibilizzare la Parroc-
Promozione e l’Accompagnamento delle Caritas parroc- chia nel suo insieme, con i parroci ed i Consigli pastorali e
chiali che offriranno in questi due anni due momenti di for- i propri operatori, per la preparazione di base al fine di aiu-
mazione sull’identità e i compiti della Caritas parrocchiale tare in modo più efficace i più “piccoli” all’interno del mini-
nei vicariati extraurbani, vi saranno anche momenti di for- stero della carità.
S
empre più gente ci contatta per avere informazioni sul zio sociale alla Libera Università Maria S.S. Assunta, sezione S.
Concorso, che procede abbastanza bene. Sono già arri- Silvia di Palermo dove insegna dal 1989 Organizzazione dei
vate le prime buste presso la sede del Centro Agape e Servizi Sociali. Ha partecipato al progetto di formazione Itaca
non vediamo l’ora di visionarle, ma questo sarà possibile Sud organizzato dalla Caritas. E’ rappresentante per il Comune
solo dopo il 30 novembre, quando la giuria si riunirà. A tal di Palermo al Coordinamento Immigrati, Rifugiati e Rom.
proposito pubblichiamo i vari componenti della Giuria:
Erminia Scaglia (storico dell’arte e della fotografia)
Mons. Benedetto Genualdi (sacerdote) Ha pubblicato Appunti per una storia della fotogra-
Direttore della Caritas Diocesana di Palermo fia a Palermo nell’Ottocento (in Pianeta H, 2000);
Gli Interguglielmi, una dinastia di fotografi (Sellerio, 2003)
Giuseppe Calabrese (fotografo) assieme a Michele Di Dio; Paesaggio e veduta nella Sicilia
Ha cominciato a fotografare appena quindicenne, con dell’Ottocento, alcune riflessioni tra pittura e fotografia (Stu-
una Bencini Comet, da allora non ha più smesso di gira- dium, 2003); Palermo in Bianco e Nero in Sicilia n. 7 (Flac-
re per Palermo senza una macchina fotografica al collo. Oggi è covio, 2004). Dal 2000 si occupa di intercultura, è socio del
considerato tra i maggiori fotografi professionisti della città e VIS, Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, la ONG sale-
provincia. Innumerevoli i suoi viaggi per il mondo, ha diretto corsi siana, grazie alla quale ha conosciuto da vicino paesi come il
di fotografia, ed è stato instancabile fotoreporter del quotidiano Brasile ed il Madagascar.
L’Ora. Si è imposto anche nel campo della fotografia industriale
pubblicitaria, essendo pioniere nell’uso del banco ottico in città. Ferdinando Amedeo Veneziani (console onorario
Costa D’Avorio a Palermo)
Salvatore Ferro (giornalista) Deve la sua nomina alla personale conoscenza della
Laureato in Giurisprudenza, ma da sempre interessa- comunità ivoriana che si è sviluppata a Palermo nell’arco di 12
to all’attività giornalistica, ha lavorato a Toronto per anni. Oltre il regolare disbrigo di pratiche burocratiche dei
Il Corriere Canadese e per l’agenzia di stampa Trentarighe. cittadini ivoriani presenti nel territorio, sta attuando una
Oggi lavora all’agenizia giornalistica Ser.Gio., scrive per il serie di progetti volti ad un maggiore dialogo con il loro paese
Giornale di Sicilia e per il mensile Cult (è il titolare della di provenienza, dove sono ancora forti le tensioni politiche e
rubrica Scult). Si occupa anche di fotografia, promuovendo, l’instabilità sociale. Ha inoltre preso contatti con diverse uni-
attraverso i suoi scritti, autori emergenti palermitani. versità siciliane per sviluppare iniziative di carattere cultura-
le volte all’integrazione.
Alessandro Locatelli (scrittore)
Ha esordito, nel 1999, con la raccolta di racconti Topo- “Palermondo: Racconto sulla multiculturalità” è un concorso
grafia delle storie passate (Gaefra editore); del 2002 di fotografia che mira a promuovere sul territorio nazionale
è il thriller Tutti questi edifici in costruzione (Tyita edizioni). ed internazionale Palermo e il suo territorio come luogo di
Nel 2003 assieme ad altri 10 scrittori ha pubblicato la raccolta pace ed intercultura. Partner istituzionale è la Provincia
di racconti Duri a morire (Dario Flaccovio editore). Altri suoi Regionale di Palermo – Assessorato ai diritti umani e civili –
racconti sono comparsi sulla rivista Margini. Attualmente colla- che ha deliberato una compartecipazione all’iniziativa. Il
bora con il free-magazine Anteprima. Tutte le sue narrazioni concorso si propone di documentare da un lato la Palermo
hanno come sfondo Palermo e le sue molteplici sfaccettature. multiculturale ed i processi di integrazione tra i diversi popo-
li presenti nel territorio e dall’altro di denunciare tutte quel-
Concetta Nigrelli (funzionario Provincia di Palermo) le situazioni che ancora oggi ne ostacolano la piena attuazio-
Concetta Nigrelli, funzionario Diritti Umani e Civili ne. Nella consapevolezza che l’accoglienza dell’altro, il
della Provincia di Palermo. E’ laureata in Scienze del rispetto e lo scambio culturale creano le premesse per la
Servizio Sociale e specializzata in Programmazione e Gestione pace, tanto minacciata da più fronti, il concorso fotografico
delle Politiche Sociali con una la tesi su Diritti Umani tra Tute- è finalizzato a creare un collegamento costruttivo fra il
la Giuridica e Multiculturalità – Dalle “Origini” alle “Azioni”. nostro mondo e i paesi cosiddetti in via di sviluppo. Le imma-
Per la Provincia Regionale di Palermo, di cui è dipendente dal gini selezionate saranno raccolte in un libro/catalogo che
1997, si è occupata di Immigrazione ed intercultura, dell’ inte- verrà presentato agli 81 comuni del territorio della Provincia
grazione dei portatori di disabilità e del laboratorio Antiusura di Palermo nell’ambito dei percorsi di educazione alla mon-
ed Antiracket. Attualmente si occupa di implementare la linea dialità e alla multiculturalità. Il primo premio assoluto è un
d’attività per i Diritti Umani e Civili. viaggio in Tanzania presso la missione di Nyololo – diocesi di
Iringa; si tratta di una realtà che la Diocesi di Palermo
Laura Purpura (assistente sociale) sostiene in modo continuativo da alcuni anni attraverso la
Coordinatrice dell’U.O. Nomadi ed Immigrati del presenza di missionari, di volontari nonché curando la realiz-
Comune di Palermo. Si è laureata in scienze del servi- zazione di progetti per lo sviluppo del territorio.
di Giorgio Rodonò
U
n pomeriggio di gioiosa allegria ha caratterizzato Per il laboratorio di taglio e cucito siamo nelle mani della
l’inizio delle attività del centro di accoglienza per signora Giovanna Calvaruso.
anziani “S. Carlo” dopo la pausa estiva. L’accoglien- La partecipazione a spettacoli teatrali, da parte dei fre-
za dei nuovi e vecchi frequentatori del “S. Carlo” e la pre- quentatori del centro, sarà curata dalla signora Bongiorno
sentazione dei giovani del servizio civile che affiancheran- Pinella.
no i volontari nello svolgimento delle attività ed iniziative Data la veneranda età dei frequentatori del centro, nel pro-
del centro così anche la comunicazione del programma grammare le visite guidate, abbiamo cercato luoghi rag-
ricco di innovazioni, sono stati svolti, con amorevole cura, giungibili con tragitto breve.
dal direttore della Caritas mons. Benedetto Genualdi. Far conoscere il nostro impegno ad altri centri per anziani
La formazione di un coro sarà affidata a Nino Di Maggio che e rafforzare i legami con quelli con i quali siamo già venuti
sempre ha curato l’attività canora del centro. a contatto, continua ad essere uno degli scopi fondamenta-
Avremo la collaborazione della signora Zanetti Lucia per li del centro con l’intento di avviare, in un prossimo futuro,
effettuare esercizi di ginnastica . un cammino tutti insieme a livello diocesano.
CENTRO ASCOLTO
Martedì ore 15,30 – 17,30
LABORATORIO DI RICAMO
Mercoledì ore 9,30 – 12,30
SERVIZIO DI PEDIATRIA
Mercoledì ore 15,30 – 17,30
SERVIZIO DI GINECOLOGIA ed OSTETRICIA
Giovedì ore 15,30 – 17,30
LABORATORIO DI STENCIL e DECOUPAGE
Venerdì ore 9,30 – 12,30
L
a creazione di un movimento parrocchiale laicale che Formazione e azione, dunque, ma non solo
si occupasse dei problemi sociali alla luce del magi- “Formazione e azione sui temi riguardanti la dottri-
stero della chiesa e della dottrina Sociale; la rifonda- na sociale della Chiesa secondo le direttive del suo
zione del bollettino parrocchiale e la creazione di una Magistero. Il movimento ha anche il difficile compito
biblioteca parrocchiale. di interloquire con i politici, per ascoltarli e farsi
Queste alcune delle iniziative portate avanti dalla ascoltare affinché promuovano iniziative che salva-
comunità parrocchiale “Maria SS. delle Grazie” del quartie- guardano la vita umana, la famiglia, i valori riguardan-
re palermitano di Villagrazia-Falsomiele guidata da padre ti il bene di ogni singolo individuo e il bene comune
Angiolino Di Lizia, degli Oblati di Maria Immacolata. della borgata”.
Che cos’è il Movimento parrocchiale per i problemi Quali sono i prossimi impegni che vedrà coinvolto il
sociali? movimento?
“E’ un movimento cristiano nato all’interno della nostra “ Stiamo organizzando per il prossimo 25 novembre una
comunità che ha avvertito in maniera molto forte la necessità conferenza sulla famiglia mentre per il 2008 abbiamo in
di far sorgere all’interno della nostra parrocchia un movimen- cantiere altri due incontri di formazione: nel primo, che si
to cristiano per i problemi sociali. Sui laici, infatti, grava una terrà il 3 febbraio affronteremo lo spinoso tema dell’eutana-
grande responsabilità nell’attuazione del ‘Progetto culturale’ sia cercando di analizzarlo in tutti i suoi aspetti; nel secon-
della Chiesa Italiana a partire dal IV do, previsto per il 4 maggio, trattere-
Convegno ecclesiale di Verona. La mo le sette sataniche”.
comunità parrocchiale non può estra- Ma il dinamico parroco di Villa-
niarsi dai problemi della vita e della grazia sta lavorando ad altre due
famiglia, della pace e della giustizia. iniziative: creare una biblioteca e
Occorre che la parrocchia faccia rimettere in piedi il giornalino par-
esperienza e testimoni la fiducia rocchiale.
nella forza innovatrice e trasformatri- Per quanto riguarda la bibliote-
ce del Vangelo. Oggi, purtroppo, vivia- ca, attualmente in fase di allesti-
mo in un mondo scristianizzato. Di mento, chi volesse donare dei libri o
fronte alla crisi della post-modernità riviste può farlo comunicandolo al
è necessario che la fede diventi cultura, perché altrimenti sarà parroco attraverso la e-mail parrocchia@parrocchiavilla-
‘una fede non pienamente accolta, non interamente pensata, grazia.org.
non fedelmente vissuta’ come diceva Giovanni Paolo II”. L’altra iniziativa, come detto, è il giornalino parrocchiale
Quali gli scopi? che, se tutto va bene, dovrebbe rivedere la luce presto.
“Pensare, coordinare e suscitare iniziative di formazio- Si chiamerà ‘Cerchi nell’acqua’, vedrà coinvolta per la
ne che hanno il compito di formare i fedeli all’esercizio sua realizzazione tutta la comunità parrocchiale e, oltre a
delle responsabilità civico-politiche attraverso i valori ispi- pubblicizzare tutte le iniziative della parrocchia sarà,
rati alla Dottrina Sociale della Chiesa. E’ sua cura, nell’or- secondo le intenzioni del direttore responsabile, editoriale
ganizzare questi percorsi formativi, di qualificarli sul piano e di tutta la redazione, la ‘voce ufficiale’ del movimento par-
spirituale e di affiancarli con la proposta di itinerari e di rocchiale per i problemi sociali.
esperienze che possono educare a vivere la radicalità del
www.parrocchiavillagrazia.org.
Vangelo, con la coerenza richiesta al cristiano impegnato in
politica o in ruoli di responsabilità civile ed ecclesiale”
Notiziedalla
Caritas di Catania
GIORNATA DIOCESANA DEL VOLONTARIATO La Caritas diocesana di Catania ha organizzato un
Corso di formazione per volontari del centro d’aggrega-
Il 27 settembre la Consulta Diocesana delle Aggrega- zione: Talità kum nella zona di Librino
zioni Socio-Assistenziali, composta dai rappresentanti talitakum@librino.it
di tutte le Associazioni, Gruppi, Comunità di Vita Con-
sacrata impegnati nei servizi di prossimità a favore TALITÀ KUM
delle persone più fragili, ha celebrato la prima Giorna- E’ un centro di aggregazione di stile oratoriano rivolto
ta Diocesana del Volontariato con una Tavola Rotonda a sviluppare processi di integrazione e prevenzione per
sul tema “Uno sguardo sulla città. Come coniugare l’im- minori e donne.
pegno della carità con quello della giustizia in una città Il centro è gestito dalla Caritas diocesana di Catania e
come Catania, che vive ancora forme indegne di ingiu- animato da volontari
stizia e di illegalità.
La tavola rotonda, moderata Padre Valerio Di Trapani, Le attività del Centro:
direttore della Caritas Diocesana di Sostegno e recupero scolastico:
Catania, ha visto l’intervento dello psi- per sostenere bambini e adolescenti con difficoltà del-
cologo (già sindaco di Ragusa ) Antoni- l’apprendimento e/o demotivati allo studio a recupera-
no Solarino e Felice Lima, giudice del re i percorsi di studio
tribunale di Catania.
Attività sportive:
squadra calcio, pallavolo, ballo e pattinaggio.
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA POVERTA’:
Laboratorio espressivo-creativo:
OPERE E SEGNI PER NON RASSEGNARSI
attraverso la realizzazione di oggetti:carta pesta, pasta
di sale, das,acquarelli, decoupage,oggetti di materiale
Il 16 ottobre nei locali dell’Help Center di Piazza Gio-
povero
vanni XXIII, Padre
Valerio Di Trapani,
Laboratorio di musica
direttore della Cari-
percussioni e chitarra.
tas Diocesana di
Catania, ha presen-
Laboratorio arti e mestieri antichi: cucito, ricamo
tato alla Città il set-
(rivolto ad adulti);
timo Rapporto nazio-
nale su povertà ed
Laboratorio di informatica:
esclusione sociale dal titolo “Rassegnarsi alla
giochi interattivi per i più piccoli, informatica per i
povertà?”, dando una lettura locale del problema. Tra
grandi, ricerche guidate su internet.
gli intervenuti: Dino Barbarossa presidente del Consor-
zio “il Solco”, Giuseppe Maccarrone, presidente dell’As-
Attività ricreative e di relazione:
sociazione “Ronda dell’Amicizia”, Nicoletta Accardo
Giochi, feste, cineforum.
della Croce Rossa Italiana e Biagio Mertoli Presidente
della Società San Vincenzo de’ Paoli. In occasione della
Animazione di strada
Giornata Mondiale di lotta contro la Povertà, è stata
inoltre proposta una serata di festeggiamenti, animata
dai volontari di diverse associazioni. www.caritascatania.it
A
lla luce delle ricerche e degli studi nel campo della della condotta di aiuto in relazione a una serie di variabili, fra
psicologia della salute vi sarebbe una stretta relazio- le quali il proprio ambiente e gruppo sociale di riferimento.
ne che lega i comportamenti prosociali, di aiuto Attraverso il confronto sociale infatti, si realizza l’influenza
verso gli altri e la possibilità di conservare più a lungo il sociale all’interno dei gruppi di persone, e ciò può favorire
benessere globale dell’individuo. la comparsa dei comportamenti di salute.
Il comportamento prosociale è quel comportamento col quale Se il soggetto è facilmente incline al comportamento posi-
si intende beneficiare l’altro o gli altri. Alla base del comporta- tivo, alle condotte altruistiche e d’aiuto, riceverà più facil-
mento prosociale altruistico vi sarebbero principi morali inte- mente aiuto per se stesso nei momenti in cui ne avrà neces-
riorizzati e soprattutto la capacità di provare empatia, ossia la sità, in quanto più forte sarà il sostegno sociale su cui potrà
capacità di immedesimarsi negli stati d’animo degli altri. contare nella vita quotidiana e nei momenti di bisogno. Si
Negli ultimi anni è stato ampiamente dimostrato il peso percepirà come oggetto di amore e di cure, e sarà sicuro di
delle variabili sociali e ambientali per il benessere globale essere apprezzato e stimato. Questo renderà l’individuo più
dell’individuo e per il conseguente miglioramento delle forte, con un maggior livello di autostima, maggiormente
condizioni di salute, anche alla luce del cosiddetto modello soddisfatto e ben inserito all’interno del gruppo sociale di
biopsicosociale, per il quale è di fondamentale importanza riferimento. Ci si troverà quindi ben collocati all’interno
l’interazione degli aspetti biologici, psicologici e sociali nel della propria rete sociale, ottimamente disposti nella rete
valutare lo stato di salute globale delle persone. di relazioni centrate sulla persona. Tale aspetto permette
Quanto più spesso infatti adottiamo uno stile comportamen- così una maggiore integrazione sociale perché può aumen-
tale improntato al sostegno dell’altro, all’aiuto di chi ha biso- tare la presenza e la quantità di legami sociali.
gno, quanto più noi stessi siamo inclini a percepirci come Si può affermare allora che aiutare gli altri ci aiuta, nel
efficaci e ottimisti, adottiamo comportamenti protettivi, con senso che questo aspetto relazionale che si traduce poi in
una maggiore resistenza allo stress e utilizzando strategie di un dovere e vocazione per il Cristiano, ha da un punto di
difesa più adeguate. Sembra addirittura che tali dinamiche vista psicologico una funzione adattiva, è una delle più
possano diminuire i fattori di rischio per la depressione. grandi possibilità per percepirci completi, soddisfatti e pie-
Alla luce di queste informazioni l’individuo effettua, durante namente inseriti nel contesto sociale nel quale operiamo.
una situazione definita di aiuto, una serie di valutazioni
cognitive e personali, che lo porteranno alla messa in atto * Psicologo
SUSSIDI DI AVVENTO
PER LE CARITAS
PARROCCHIALI
Il 21 novembre al Centro Agape alle ore
16.00 durante l’assemblea delle Caritas
parrocchiali verrano illustrati i sussidi di
Avvento. Coloro che desiderano averli per
la propria parrocchia possono prenotarli al
più presto in Caritas Diocesana.
Tutti i sussidi sono studiati per essere
accessibili anche a chi è meno abituato al
linguaggio liturgico, per proporre un cam-
mino a chi si riaffaccia alla fede o deside-
ra iniziare una riflessione su se stesso e
su Dio. La loro semplicità consiste nel
fatto che sono composti da persone “qua-
lunque”, che vivono una quotidanità fatta
di mille fatiche.
In questo SPECIALE, servizi di: Tommaso Calamia, Vincenza Capursi, Maria Del Gaudio,
Ornella Giambalvo, Salvo Pizzo, Rossella Maria Russello, Pino Sclafani, Tiziano Vecchiato
Speciale
a cura di Pino Sclafani
UN PIANO DI LOTTA C BREVE SINTESI DEL VII RAPPORTO SU POVERTÀ ED ESCLUSIONE SOCIA
Dati
Dai dati raccolti presso i luoghi dell’incontro, dell’a-
scolto e della relazione con i poveri emerge, purtroppo,
che la povertà nel nostro paese continua ad essere for-
temente presente, sempre più strutturale. Come si
legge all’interno del Rapporto, anche l’Istat segnala
che le persone in condizione di povertà relativa sono il
13,1% dell’intera popolazione. Ma le valutazioni più
drammatiche riguardano le regioni meridionali, dove il
26,5% della popolazione è sotto la soglia di povertà.
L
a collaborazione, ormai decennale, tra Caritas Italia-
na e la Fondazione «E. Zancan» ha consentito di for- strategie per renderlo attuabile. Lo fa anche richia-
nire all’opinione pubblica italiana, alle Chiese locali, mando esempi di esperienze civili ed ecclesiali, che
alle Caritas diocesane, agli operatori sociali informazioni vedono impegnati enti pubblici, amministrazioni priva-
utili sulle caratteristiche, la consistenza e l’evoluzione di te, Caritas diocesane, associazioni di volontariato, par-
molti fenomeni di povertà, disagio, emarginazione, esclu- rocchie, persone e famiglie ecc., cioè diversi soggetti
sione sociale e le relative politiche messe in atto per con- che a livello regionale e locale potrebbero insieme fare
trastarle. la differenza per conseguire risultati efficaci. Nel Rap-
Il Rapporto è divenuto nel corso degli anni uno stru- porto sono anche documentate le dimensioni quantita-
mento di riferimento per molte realtà impegnate nello tive e qualitative del fenomeno, i profili di esclusione
studio dei bisogni sociali, nella formulazione di linee e di (anche attraverso i dati dei 264 Centri di ascolto della
provvedimenti in materia di politiche sociali e nei servizi rete Caritas riferiti a oltre 30.000 utenti nel periodo
alla persona. In particolare con il Sesto Rapporto è inizia- luglio-settembre 2006 nonché esperienze di alcune
ta – e proseguirà annualmente – la valorizzazione del Caritas diocesane e percorsi di uscitadalla povertà, che
Progetto «Rete Caritas», che ha lo scopo di sostenere lo testimoniano come sono possibili percorsi concreti
sviluppo delle Caritas sul territorio, a partire dalla pro-
Lottare contro la povertà nel nostro paese, vuole dire molto anche nel livello di solidarietà concreta percepito da ognu-
di più che dare qualcosa a chi ha meno, ma: no di noi; una scuola che accoglie anche chi fa più fatica,
un ente locale capace di farsi carico dei bisogni delle fami-
- sottrarre ad un destino sociale prevedibile di precarietà e glie, servizi alla persona capaci di accompagnare le perso-
marginalità tanti ragazzi e bambini che hanno avuto la na nei momenti difficili della propria vita, non sono solo
sfortuna di nascere nel posto sbagliato, nel quartiere sba- efficienti, ma producono un enorme valore aggiunto in ter-
gliato, nella contrada sbagliata; mini di coesione e appartenenza sociale.
Serve certamente studiare la costituzione italiana a scuola,
- contrastare il predominio di una economia criminale in ma serve ancora di più rinvenire i valori costituzionali nel-
molte regioni del sud, che trova nella povertà di alcuni l’esperienza di vita di ognuno di noi, vederli incarnati nelle
territori – la possibilità di poter disporre di una “armata leggi, nelle strutture sociali, nello stile di lavoro delle isti-
di riserva” per il proprio mercato del lavoro; tuzioni sociali e civili, nella passione e nell’impegno civile
di ogni operatore.
- costruire coesione sociale a partire innanzitutto da un Coltiviamo insieme questo sogno, di un paese che si assume
senso di appartenenza sociale che le politiche di contra- l’impegno di lottare contro la povertà perché è giusto,
sto alla povertà contribuiscono a creare. ragionevole e possibile.
N
el prossimo numero sarà ampiamente approfondito Nell’introduzione, in prospettiva dell’Anno europeo del dialo-
il Dossier Statistico Immigrazione presentato nel go interculturale 2008, mons. Vittorio Nozza (Caritas Italiana),
salone della parrocchia Stella Maris al Porto il 30 mons. Piergiorgio Saviola (Fondazione Migrantes) e mons. Gueri-
ottobre. Il corposo dossier (512 pagine) alla cui stesura no Di Tora (Caritas di
hanno partecipato oltre 100 redattori ha lo slogan: “Anno Roma) sottolineano che
europeo del dialogo interculturale”. Precede una scheda «l’immigrazione è un
riepilogativa e conclude un inserto speciale dedicato ai fenomeno tutt’altro che
rifugiati. marginale e si configura
La struttura usuale è stata arricchita con nuovi come un aspetto innovati-
approfondimenti riguardanti il soggiorno e la residenza vo e qualificante della
degli immigrati, gli indici di integrazione, il collegamento società italiana che si va
con il mercato del lavoro e una articolata analisi compara- costruendo, maggiormen-
tiva delle leggi regionali sull’immigrazione. A livello territo- te imperniata sull’equili-
riale grande attenzione è stata dedicata all’area dell’Euro- brio delle differenze, delle
pa allargata e ai contesti regionali (cui si aggiunge un quali l’Anno europeo del
approfondimento sulla Capitale), arricchiti da tabelle e dialogo interculturale
schede anche a livello provinciale. sprona a occuparci».
S
e rileggiamo la storia dei quartieri Capo ed Alberghe- In una situazione, che appare irreversibile tant’è che ven-
ria ci accorgiamo che fin da quando furono fondati gono richiesti ai Centri di assistenza, pubblici e privati, e da
dagli Arabi sono stati i luoghi destinati agli “ultimi”, loro erogati interventi “tamponi”, utili a superare l’emergen-
quelli che una società opulenta cercava di tenere da se za ma inefficaci a produrre un processo di emancipazione,
separati. Non un ghetto, ma quasi. Sono stati anche luoghi !”Albergheria e Capo insieme” si propone di porre in essere
di deportazione. Ciò è testimoniato dal gran numero di isti- comportamenti utili e virtuosi per attivare processi di eman-
tuzioni benefiche a favore dell’infanzia, delle donne e dei cipazione sociale. Innanzi tutto con l’impegno personale e di
disagiati che qui sono nate ed hanno operato. gruppo a riscoprire il Vangelo quale scelta di vita vissuta,
Oggi il degrado urbano, percepibile camminando per le quindi con l’essere dentro la società, non solo luogo della
vie dei due quartieri, anche se è stata avviata una intensa Comunità dei credenti, ma anche segno e strumento di
attività di recupero urbanistico, e i dati statistici ufficiali, comunione per tutti coloro che credono nel rispetto della
che conferiscono a questo territorio il triste primato del mag- persona umana, dei suoi diritti e dei suoi doveri, nei veri valo-
gior tasso di povertà assoluta e relativa, di dispersione scola- ri dell’uomo e tra questi la giustizia e la solidarietà. Ciò si tra-
stica e di disoccupazione, ci dicono che poco è cambiato. duce nel chiedere comportamenti individuali che non ubbi-
Sono questi anche i luoghi in cui trovano prima “preca- discano a logiche di mercato esasperate ed ingiuste, ma rea-
ria” sistemazione i tanti extracomunitari che arrivano in lizzino nel rispetto della persona umana i principi che la ric-
città in cerca di fortuna. chezza deve esser prodotta per esser distribuita e che la sua
Da questa storia fatta di stenti e di privazione, di offese equa distribuzione è funzionale alla sua produzione.
alla dignità della persona umana nasce quella cultura della Ciò si traduce nel rapporto con la Pubblica amministrazio-
rassegnazione e della irresponsabilità che generano quel ne, a non chiedere favori o favoritismi ma politiche dei diritti,
deficit culturale che da effetto diventa causa prima del degra- a disconoscere tutte quelle richieste e prebende ad iniziative
do umano e sociale nei due quartieri. che, motivate dall’attenzione alla cultura
Devianza giovanile, disoccupazione, devozionale dei nostri quartieri, si tradu-
lavoro in nero e mal retribuito sono altri cono in uno spreco di risorse se riferite
effetti e cause di esclusione sociale. alla soddisfazione dei bisogni primari
Vien da chiedersi se lo stato di indi- della gente. Ai politici si chiede, così
genza e di degrado umano e sociale che come si è richiesto ai candidati a sindaco
si vive in questa parte della città sia un nelle recenti elezioni comunali, che gli
destino ineluttabile, quasi un castigo interventi di assistenza ai bisognosi,
divino a cui piegarsi e sottomettersi. oltre ad essere tempestivi, puntuali e
Occorre dirlo forte e chiaro: la rispettosi della dignità della persona,
povertà, qui quasi sempre, è il risultato di comportamenti siano erogati con metodologia assolutamente diversa da
individuali improntati all’egoismo e comportamenti sociali quanto fatto finora, collegando l’aiuto economico ad un
tesi alla difesa di privilegi di casta che si articolano e si orga- processo di emancipazione culturale e lavorativa per tutti
nizzano in sistema, che Giovanni Paolo II, nella Enciclica “Sol- quei componenti della famiglia assistita in grado di intrapren-
lecitudo rei socialis (37)” ha definito essere un male morale dere un percorso che conduca all’autosufficienza. L’impegno
frutto di molti peccati, che portano a «strutture di peccato». operativo degli Enti che danno vita ad “Albergheria e Capo
La povertà è frutto di un ingiusto salario, di diritti di lavoro insieme” è dedicato all’ascolto (centri di ascolto parrocchiali
non riconosciuti, di affitti e di costo di generi e di servizi di e delle Associazioni) dei bisogni e delle esigenze dei singoli
prima necessità disarticolati dai livelli di retribuzione e spinti individui e famiglie propedeutico a realizzare, nei limiti del
in alto da fenomeni speculativi non controllati da nessuno, di possibile, un cammino di emancipazione, ed è dedicato ad ini-
negazione dell’accesso alla cultura, della illegalità, dello spre- ziative utili a colmare il deficit culturale cui all’inizio si è fatto
co e del non rispetto delle risorse pubbliche, di atti politici ed riferimento. Queste sono condotte dai Centri di aggregazione
amministrativi utili all’arricchimento di pochi in spregio al per- dei bambini, dei ragazzi e dei giovani. E’ un processo che viene
seguimento del bene comune, ecc. Ognuno di noi, con il suo condiviso con le famiglie e con le scuole e che ha tra gli obiet-
vissuto, può esser responsabile della povertà. In questo conte- tivi primari la lotta al fenomeno della dispersione scolastica.
sto le comunità ecclesiali dei due quartieri Albergheria e Capo Luogo dell’impegno comune a promuovere la cultura quale
hanno maturato l’esigenza di dover esser uniti in un percorso fattore di sviluppo e di promozione umana è la “Biblioteca dei
di ascolto, conoscenza, progettazione e condivisione di una bambini e dei ragazzi”, che si è aperta lo scorso marzo nei
azione pastorale di promozione umana ed hanno dato vita ad locali della ex chiesa delle Balate nel quartiere Albergheria
“Albergheria e Capo insieme”, cui hanno aderito molte Asso- data in uso dalla Diocesi di Palermo e realizzata con il patro-
ciazioni del volontariato sociale che operano nel territorio. cinio ed il sostegno concreto di Caritas Diocesana.
MARGINALITÀ NARRATE
Racconti di povertà nella seconda circoscrizione
M
arginalità narrate è il rapporto finale di una ricer- sentazioni condivise, dagli stereotipi. È la città marginale,
ca svolta fra il 2004 e il 2006 da un’equipe multidi- abbandonata, dimenticata, stigmatizzata, in cui vivere diven-
sciplinare diretta da p. Gianni Notari – curatore ta difficile e in cui il mancato riconoscimento sociale condi-
del volume e direttore dell’Istituto di Formazione politica ziona la percezione identitaria del sé e incide sugli standard
Pedro Arrupe di Palermo – in quella che è stata definita l’a- di vita. Qui, ogni giorno ci si confronta con carenze infrastrut-
rea cittadina con la minore dotazione di servizi: la seconda turali che limitano la mobilità e impediscono la fruizione dei
circoscrizione. Questa si estende nella parte meridionale più elementari servizi: mancano spazi di gioco, luoghi di
della città e comprende i quartieri Corso dei Mille, S. Era- incontro e di scambio. Al contrario, il degrado contribuisce ad
smo, Settecannoli, Sperone, Bandita, Roccella, Acqua dei alimentare processi di svalutazione degli immobili situati
Corsari, Brancaccio, Conte Federico e Ciaculli-Croce Verde. nella zona, stabilizzando fenomeni di segregazione.
Oggetto della ricerca è la realtà associativa attiva su que- Popolazione giovane, elevato numero dei componenti per
sto territorio, ma l’osservazione sul campo e l’interazione con famiglia, limitata presenza di separati o divorziati sono alcune
gli abitanti hanno consentito di fare emergere anche le delle caratteristiche socio-demografiche peculiari della circo-
numerose sacche di marginalità e di povertà che caratterizza- scrizione dalle quali è possibile desumere la prevalenza di un
no la vita quotidiana delle famiglie residenti in questo spazio modello familiare tradizionale e patriarcale in cui la donna
urbano periferico. La ricerca, infatti, ha dato voce a uomini e difficilmente svolge attività extra-domestiche (come conferma
donne che abitano il territorio e si relazionano con questo il tasso di disoccupazione femminile più alto della città). Per
attraverso un misto di sentimenti contrastanti, in cui la spe- tali famiglie diventa difficile il mantenimento dei figli che
ranza cede il passo alla rassegnazione, in cui il degrado soffo- sono costretti ad abbandonare precocemente gli studi e inse-
ca la passione. È importante osservare che Palermo è una rirsi sul mercato del lavoro. Si tratta di famiglie per cui la
città sostanzialmente monocentrica e plurimarginale, in cui povertà è uno spettro con cui confrontarsi giorno dopo giorno.
un centro produttivo e terziarizzato, vive circondato da realtà Il discorso sulle povertà, però, non deve svilupparsi esclu-
periferiche differenziate per caratteristiche demografiche, sivamente in una prospettiva economica. Le povertà, infatti,
sociali e urbanistiche. Queste rappresentano delle realtà risiedono soprattutto nella deprivazione di quelle capacità
“altre”, diverse dalla città “ufficiale”, separate da confini sim- funzionali che non afferiscono solamente al reddito ma riguar-
bolici, costituiti quotidianamente e riprodotti dalle rappre- dano il diritto al benessere, alla dignità, al riconoscimento
G
li interventi promossi dalla Caritas diocesana di
che svolgono la funzione di un di ammortizzatore sociale, Prato si inseriscono in una lunga tradizione di
come quelle dei reticoli mafiosi, assumendo gli unici atteggia- azioni in favore dei senza dimora e di persone in
menti che il contesto legittima come vincenti, quelli della vio- stato di grave marginalità sociale. In questo caso, una sto-
lenza e della prevaricazione. Quando il rispetto delle leggi rica sensibilità al tema, nonché la presenza di un’altret-
viene quotidianamente eluso e non punito, quando il crimina- tanto storica tradizione di collaborazione tra i servizi
le diventa “quello più furbo”, allora la scelta dell’illegalità sociali, la Caritas diocesana, le associazioni di volontaria-
diventa aspettativa verso future opportunità, agevole occasio- to e il privato sociale hanno consentito di progettare azio-
ne di auto-realizzazione. Tali comportamenti sociali non sono ni nella logica del consolidamento della rete territoriale.
imputabili, tout court, a un destino di devianza ed emargina- In tal modo la Caritas finisce con svolgere una funzione di
zione cui si è condannati dall’appartenenza, ma anche a valu- raccordo e “smistamento” delle situazioni di bisogno
tazioni degli attori. Questi sono innanzitutto delle persone che intercettate opportunamente, intessendo attorno a sè
si trovano a gestire una realtà complessa, caratterizzata da una fitta trama di collegamenti operativi da attivare a
elementi variegati, spesso contraddittori e sfuggenti, da inse- seconda dei casi.
rire all’interno di un proprio progetto di vita. Il Comune di Pordenone in collaborazione con l’Asso-
Politiche sociali adeguate, ma anche nuove politiche ciazione Nuovi Vicini – Onlus ha creato un servizio di
partecipative, appaiono come uno strumento per rompere orientamento e consulenza economica con la possibilità
l’isolamento e i circoli viziosi, consentendo anche ai sogget- di effettuare, in aggiunta, microprestiti sociali. Si ritiene
ti disagiati di esercitare i diritti di libertà ed uguaglianza e infatti che laddove si diano situazioni di difficoltà econo-
diventare parte del gioco democratico. In questo percorso, mica, preliminarmente a qualunque intervento di trasfe-
la ricerca ha mostrato il rilevante ruolo svolto dalle associa- rimento o erogazione di fondi, si debba attivare un per-
zioni di cittadini, dal volontariato, dal privato sociale, che corso strutturato di consulenza e di accompagnamento
operano quotidianamente sul territorio e ne riescono a con lo scopo di rendere le persone consapevoli dei propri
cogliere le istanze più profonde. Queste istituzioni, che affe- bisogni e della propria capacità di spesa, responsabiliz-
riscono alla cosiddetta società civile, riescono ad accedere zandoli nella gestione del loro budget economico.
all’intimità del disagio quotidiano, raccogliendo confidenze Infine la terza esperienza presa in esame, quella della
e analizzando da una prospettiva privilegiata i reali bisogni. Caritas diocesana di Messina, è un esempio di presa in
È necessario, adesso, passare dall’idea all’azione, dall’a- carico globale della persona ma, a differenza del caso
nalisi al rilancio del territorio. La seconda circoscrizione pre- pratese, in un contesto di scarsa disponibilità e collabo-
senta oggi una realtà composita ma in cui la povertà appare razione da parte degli enti locali, che ha costretto la Cari-
come leitmotiv, compagna solidale del degrado urbanistico, tas ad internalizzare, inizialmente, la maggior parte delle
architettonico, culturale, sociale. A queste famiglie, per cui la funzioni svolte in termini di servizi e attività.
sopravvivenza è la sfida quotidiana, bisogna dare risposte e Pur nella loro diversità, le esperienze analizzate
non limitarsi ad isolare il problema, aumentando la distanza hanno dimostrato che, nella pratica, l’adozione di una
sociale rispetto al centro e relegandole in un destino di mise- logica sistemica, in cui ciascun organismo è chiamato a
ria. Le soluzioni ci sono, ma sono certo difficili da attuare, svolgere la funzione che gli è propria in un contesto di
necessitano di onesta applicazione delle norme, di corretto forte interrelazione reciproca con gli altri enti e di
utilizzo dei fondi pubblici, di efficacia ed efficienza nella profonda condivisione delle finalità da raggiungere, non
gestione delle politiche, ma anche di impegno da parte dei solo è possibile, ma è uno dei presupposti per qualunque
cittadini. Da una parte non si deve isolare e stigmatizzare ma intervento di contrasto alla povertà che si voglia definire
accogliere ed aiutare. Dall’altra bisogna comprendere ed efficace ed adeguato. Ed è dunque un’indicazione opera-
apprendere un nuovo modo di rapportarsi alle istituzioni e al tiva per la programmazione e realizzazione di modelli di
bene pubblico, perché, per richiamare p. Pino Puglisi, ognu- azione di contrasto alla povertà. A dimostrazione del
no deve responsabilmente fare qualcosa in prima persona e fatto che non solo non si possa ma soprattutto non ci si
non delegare ad altri la risoluzione dei problemi. debba “rassegnare” alla povertà.
F
u ordinato sacerdote dal Card. Ernesto Ruffini il 27 va la sua dedizione verso i meno fortunati gli si accostava in
ottobre 1957 insieme con il confratello Salvatore silenzio e tramite lui, povero, raggiungeva i suoi assistiti.
Sapienza. Padre Giacomo da subito venne riverito dai
bambini e dagli adulti. Altruista per natura, lo si trova sem-
pre, a completo servizio dei meno fortunati. Sempre gioioso Monsignor Salvatore Sapienza
lo ricordano gli anziani confratelli che lo videro attivo pres-
so il Convitto ecclesiastico della nostra città, quanto mai
M
onsignor Salvatore Sapienza nasce nel 1935 a Venti-
disponibile i fedeli di Sferracavallo, Belmonte Mezzagno, miglia di Sicilia. Giovanissimo entra in Seminario;
Addaura-Roosvelt, Pomara, Bandita e Romagnolo che lo nel 1957 alla fine degli studi teologici viene ordina-
ebbero come viceparroco. to presbitero della Chiesa di Palermo. Immediatamente
dopo venne chiamato per due anni a svolgere le mansioni di
vice parroco nel suo paese di origine, carica che poi rivestì
per tre anni nella Cattedrale di Palermo. Trascorse, inoltre,
otto anni come Economo del Seminario. Per le sue doti
venne eletto parroco a Santa Maria della Pietà, chiesa cele-
brata dalla storia dell’arte ma anche dall’attività apostolica
del nostro presbitero, apprezzato perché attento per dieci
anni alle necessità materiali e spirituali dell’antico ma sem-
pre difficile quartiere, la Kalsa. Da ventisette anni lo acco-
glie la parrocchia Maria SS.ma Mediatrice.
Attualità
di Daniela Mirabello
Attualità
Giubileo della Parrocchia S. Agata. Giornata dell’accoglienza di Domenica Gullo
D
opo un mese di intenso studio (192 ore, dal 20 ago- carità, ipotizzando una Chiesa povera e serva dei poveri,
sto al 27 settembre ) si è conclusa la prima fase del tutta incentrata nel culto del povero - “rappresentante di
corso intensivo di spiritualità cusmaniana, che ha Gesù Cristo”, una Chiesa agapica che si nutre e nutre tutti,
visto la partecipazione di circa 115 corsisti, tra Servi e ricchi e poveri, attorno alla mensa del “boccone”, eucaristi-
Serve dei Poveri, Associati e simpatizzanti dell’Opera: 67 di co e materiale. Così pure si è individuata la precorritrice
loro hanno alla fine conseguito l’attestato di partecipazio- intuizione cusmaniana, con alcune conseguenti attuazioni,
ne, consegnato dal Preside della Facoltà teologica, mons. di alcune mete della dottrina sociale della Chiesa. Si è
Antonino Raspanti, nell’Aula Magna della stessa Facoltà. approfondita la tipicità dell’Opera cusmaniana: il “bocco-
Nei primi dieci giorni, sono state offerte dai vari docen- ne” e la “carità cittadina”, la “missione doppia”, la sua mis-
ti illuminanti delucidazioni sulla teologia della vita consa- sionarietà ad ampie proporzioni; si è evidenziata inoltre la
crata e del laicato, sulla vita spirituale, sulla storia della ricca eredità raccolta dai suoi figli e dalle sue figlie, colta
Chiesa e della spiritualità cristiana dell’Ottocento italiano anche attraverso la presentazione di alcune figure di mis-
e siciliano in particolare, sulla carità ecclesiale e sui cari- sionari servi dei poveri, di suore e laici cusmaniani.
smi di vita consacrata della Sicilia contemporanea; ed altri Il tutto interpretato nel quadro di una puntuale e nutri-
interessanti temi di ordine pastorale e pedagogico in gene- ta ambientazione storica, civile ed ecclesiale, interiorizza-
re, quali entroterra per una maggiore comprensione dei to e condiviso con una serie di pertinenti esercitazioni sulle
contenuti che le lezioni più propriamente cusmaniane tematiche offerte in studio; allargando ancora l’orizzonte
avrebbero dato; all’attenzione ad altri carismi della storia della Chiesa otto-
In un secondo momento si è passato ad approfondire la centesca e della vita consacrata, di Sicilia e fuoi: il carisma
conoscenza del Cusmano, la sua spiritualità ed il suo cari- vincenziano, il salesiano di san Francesco di Sales e di don
sma. Qui la ricchezza degli apporti è stata notevole ed ampia. Bosco, di sant’Annibale di Francia, di Nunzio Russo; l’avvi-
Il Cusmano e la sua opera sono stati illustrati attraverso temi cinamento ancora ad altri autori spirituali variamente rap-
di studio offerti da biblisti, teologi, storici, molti dei quali portantisi al Cusmano; nella convinzione che è del tutto
provenienti dalla stessa Facoltà teologica; altri dalla Fami- riduttivo, e per tanto insufficiente, fermarsi a studiare un
glia cusmaniana, italiani ed esteri, e da amici dell’Opera. singolo autore o carisma senza spaziare nella conoscenza
Le lezioni si sono articolate in tre aree: teologico-spiri- degli altri che in vario modo vi si relazionano.
tuale, storica e pastorale. E’ stato approfondito lo studio Non sono mancati, ovviamente, i momenti distensivi e
cusmaniano nei suoi fondamenti biblici; nel suo carisma culturali in senso ampio, quali le visite guidate ai luoghi
specifico che si impernia soprattutto su quel nucleo centra- cusmaniani ed altre realizzazioni di più vasto interesse cul-
le che è la “sacramentalità del povero”, nella linea di quel- turale ed artistico.
la che vien detta “teologia eucaristica cusmaniana”; nella Il Corso avrà il suo seguito l’anno 2007-2008 con la realiz-
penetrazione dell’itinerario e del vissuto spirituale cusma- zazione di alcune esercitazioni e, l’anno ancora successivo,
niano; nella illuminante intuizione della santità del Cusma- con la stesura di una tesi a scelta del corsista, in vista del con-
no; definito “teologo e santo”, in una equivalenza che si seguimento del Diploma di spiritualità cusmaniana, sempre a
misura sulla sua profonda conoscenza d’amore, l’esperien- cura della Facoltà teologica di Sicilia. Auspichiamo ancora
za di Dio cioè che rende prossime, coestensive e cooperan- che questa collaborazione tra istituti di vita consacrata e
ti, teologia e santità: quella che, con la felice intuizione Facoltà teologica di Sicilia prosegua e si rinsaldi sempre più,
balthassariana, vien detta “teologia in ginocchio”. in vista di una maggiore prosecuzione della formazione dei
Si è approfon- membri delle
dita la “grandiosa varie famiglie reli-
ecclesiologia giose o di vita con-
cusmaniana”, sacrata in genere,
come è stata defi- affinché questi
nita, che supera siano in grado di
di molto certe prestare un servi-
anguste visioni zio sempre più
del tempo, là rispondente ed
dove soprattutto attuale alla Chie-
afferma che sca- sa dei nostri gior-
turigine della ni, in Italia come
Chiesa è la all’estero.
CONVEGNO
“STATE BUONI SE POTETE…”.
I MINORI NEL NOSTRO TERRITORIO
Parrocchia S. Sergio 26 – 28 Novembre
26 Novembre, ore 16.00
Tavola Rotonda “Il disagio minorile, oggi”
Intervengono: Dott.ssa Salierno Rosalba, Responsabile USSM
Prof. Tripodi Roberto, Dirigente Scolastico “A. Volta”
Dott. Pino Pulvirenti, Responsabile Servizio sociale II Circoscrizione
Moderatore: Don Benedetto Genualdi, Direttore Caritas Diocesana
28 Novembre
ore 15.30 Manifestazione sportiva giovanile: Triangolare di calcetto
UFFICI
Caritas Diocesana Ufficio per il coordinamento Servizio Civile e Volontariato
www.caritaspalermo.it Ufficio Immigrati
- Centro di ascolto immigrati
- Poliambulatorio sanitario
UFFICIO CARITAS - Sportello giuridico
Curia Arcivescovile di Palermo - Servizio docce
Via Matteo Bonello, 2 - 90134 Palermo - Corsi di alfabetizzazione di 1° e 2° livello
Tel. 091.6077262 - Tel e fax 091.6077261 - Progetto “Emmaus” per i Nomadi
Direzione e Segreteria
CENTRO S. ROSALIA
CENTRO DIOCESANO AGAPE Vicolo S. Carlo 62 - 90133 Palermo - Tel. 091.6173607 - Fax 091.6167338
Piazza Santa Chiara 10 - 90134 Palermo - Tel. e fax 091.327986
- Centro diurno per anziani S. Carlo
Direzione e Segreteria amministrativa - Tel. e fax 091.335437
- “Locanda del Samaritano”: Centro di prima accoglienza per senza fissa dimora
- Cooperativa “La Panormitana” - Palermo
- Scuola Diocesana di Formazione al Ministero della Carità Tel. 091.6174075 - Fax 091.6174656
- Centro di ascolto diocesano - Mensa Diocesana
- Corsi di formazione per operatori pastorali della carità dei Centri di ascolto - M.A.C. (Movimento Apostolico Ciechi)
- Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse - Communio con gli extramoenia per l’accoglienza di detenuti in prova
- Laboratorio diocesano per la promozione
e l’accompagnamento delle caritas parrocchiali CENTRO KOINONIA
Piazza Origlione 18 e Via Saladino 12 - 90134 Palermo - Tel. 091.6513444
- Osservatorio delle Povertà e Progetto Rete Caritas
- Servizi dell’Area Comunicazione
- “Il giardino di Madre Teresa”
- Servizi dell’Area Studi, Ricerca e Documentazione - Centro Anch’io 1 per disabili minori
- Servizi dell’Area Internazionale e dell’educazione alla Mondialità - Centro Anch’io 2 per disabili giovani e adulti
- Servizio “AGEA ed Ente RISI” - Associazione/Cooperativa “Apriti Cuore” e Progetto “Ne vale la pena”
- E.R.R.I.P.A. “Achille Grandi” - Servizi di patronato e fiscali
- Fondazione Antiusura “SS. Mamiliano e Rosalia” CENTRO CARITAS MARIA SS. ASSUNTA - SPERONE-ROCCELLA
- Centro di ascolto per le dipendenze patologiche Corso dei Mille, 1080/a - Palermo