Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
1 Lele terre
....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
U N I T
LA VARIETÀ
À
2 piante conquistano
emerse
Da quando la vita comparve sul nostro pianeta, per
un lunghissimo tempo, le terre restarono aride e de-
solate distese prive di vegetazione. Nelle acque, in-
vece, la vita ferveva: lentamente, tra gli organismi
unicellulari dalla solitaria vita autosufficiente, co-
minciarono a comparire colonie composte da mi-
gliaia di individui, sia pure con una scarsa collabo-
razione e suddivisione di compiti. Infine, attraverso
DELLE PIANTE forme di cooperazione sempre più spinta, compar-
vero i pluricellulari. A partire dai primi pluricellula-
ri, l’evoluzione conobbe un’incredibile accelerazio-
ne. Si ritiene che dalle alghe unicellulari si siano
evolute quelle pluricellulari ( paragrafo 7, UD 1) e
da queste, infine, le piante terrestri.
Il passaggio dall’acqua alla terra ha posto proble-
mi enormi, ma non insormontabili nei lunghi tempi
dell’evoluzione:
• Il primo è la disponibilità di acqua, correlata al ri-
Quali problemi hanno schio dell’essiccamento. Un’alga ha una disponi-
bilità di acqua praticamente illimitata ( figura
incontrato le piante 1a); l’acqua e i minerali in essa disciolti attraver-
per conquistare sano semplicemente la parete e la membrana del-
le terre emerse? le cellule più esterne, entrando così nel corpo da
ogni parte. Per l’abbondanza dell’acqua nell’am-
Cosa sono le briofite? biente in cui vive, un’alga non ha bisogno di
mezzi per trattenerla. Posta sulla terraferma,
Cosa sono le tracheofite? però, essa in breve tempo muore per essicca-
mento. Una pianta terrestre, invece, non muore,
Quali sono le piante più perché ha sviluppato strutture per procurarsi
antiche? Perché i tessuti l’acqua nel suolo ( figura 1b) e prevenirne l’ec-
conduttori le hanno cessiva perdita per evaporazione.
avvantaggiate? • Altri due problemi intimamente legati sono il so-
stegno e il trasporto. Un’alga nell’acqua può flut-
Quali sono le piante tuare e galleggiare senza un apparato di soste-
gno, poiché l’acqua la mantiene naturalmente in
con il seme? quello stato. Una pianta sulla terraferma, invece,
MODULO D
molti gameti per aumentare le possibilità di in-
Come si svolgono contro nel mezzo liquido, le piante delle terre
emerse hanno dovuto escogitare strategie assai
i cicli vitali delle piante? diversificate; per esempio produrre pochi gameti
D 26 della disidratazione.
Ovviamente, questi problemi
La
....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
FIGURA 1
non furono risolti tutti insieme,
D
27
LA VARIETÀ DELLA VITA
....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
a
FIGURA 3
a. L’obiettivo macro ha trasformato
i muschi del genere Polytrichum, alti in
realtà 2 cm, in un filare di «palme».
Privi di tessuti conduttori, i muschi e
le briofite in genere non raggiungo-
no mai grandi dimensioni. b. Gli sfa-
gni sono delle briofite tipiche degli
ambienti umidi; dai loro resti si for-
ma la torba. c. Un’epatica del gene-
b re Marcanthia.
D 28 c
❘ ❘ ❘ ❘ ❘ ❘ ❘ ❘
La
....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
NELLE TORBIERE UN PASSATO DA SCOPRIRE
Esili briofite dai tenui colori, gli sfagni Il ruolo scientifico delle torbiere non si
raggiungono pochi decimetri di lun- ferma ai resti animali o vegetali. Queste
ghezza al massimo, ma non crescono mai zone si rivelano infatti preziosissime
isolati. Nelle zone umide formano anzi per gli archeologi perché la torba man-
grandi distese che talvolta ricoprono tiene i cadaveri in ottimo stato di con-
molti kilometri quadrati, gli sfagneti, e la servazione. Grazie all’ambiente privo di
loro caratteristica più singolare è che a ossigeno, che inibisce il proliferare di
mano a mano che si accrescono, la loro molti batteri e funghi decompositori, i
base muore – un po’ come fanno i coral- resti umani si conservano meravigliosa-
li, che si lasciano alla base una barriera mente, un po’ come accade nei ghiac-
ormai divenuta roccia. Per ciascuna cel- ciai alpini. «Mummie delle torbiere»
lula che muore, gli sfagni ne riformano consentono di studiare il tipo di abbi-
una nuova all’apice, quindi le «foglioli- gliamento, le suppellettili, gli ornamen-
ne» continuano a rinnovarsi lungo il fu- ti, gli strumenti musicali, le abitudini
sticino, che non smette mai di allungarsi. religiose, le malattie e persino il conte-
Cosicché la parte viva del singolo indivi- nuto dello stomaco di uomini e donne
duo, superficiale e sempre giovane, è vissuti migliaia di anni fa ( figura A).
sempre della stessa dimensione, ma la Uno dei casi più studiati riguarda l’uo-
base dello sfagno si perde in profondità, mo di Lindow, trovato nel 1984 in una
in un ammasso denso di tessuti vegetali, torbiera nei pressi di Manchester, in
ricco di umidità e piuttosto acido. FIGURA A Inghilterra, e oggi conservato in atmo-
È facile immaginare come in questi sfera controllata al British Museum di
sfagneti via via che si accrescono gli Lo straordinario stato di conservazione di Londra.
strati superficiali restino intrappolati una «mummia della torba». Questo tipo Mentre le mummie di questo tipo
altri materiali biologici, per esempio di reperti risale in genere a 2000-3000 an- che sono state ritrovate in varie zone
animaletti morti, foglie, semi, pollini, ni fa. del Nordeuropa (isole britanniche,
che lentamente vengono inglobati e Olanda, Germania, Danimarca e Sve-
seppelliti in profondità. Tra i resti vegetali sono importantissimi zia) risalgono a 2000-3000 anni fa, le
Gli antichi sfagneti, contemporanei i granuli di polline, che si sono stratifi- mummie di Windover Pond, in Florida
per esempio alle ere glaciali quando cati in senso cronologico (cioè più in (le uniche rinvenute al di fuori dell’Eu-
l’Europa era ammantata di ghiacci e i profondità i pollini di piante più anti- ropa) riguardano nativi d’America vis-
mammut vagavano per le pianure del che, più in superficie quelli di piante suti tra 7000 e 8000 anni fa. La popola-
nord, oggi costituiscono vaste torbiere, più recenti). Grazie a trivellazioni nelle zione locale utilizzava infatti le torbiere
da cui si estrae ancora in parte la torba torbiere, i paleobotanici (studiosi della come luoghi di sepoltura.
che usiamo come terriccio da giardi- vegetazione del passato) riescono a risa-
naggio o come combustibile. Nelle tor- lire dal polline alle specie di piante cor- per fissare i concetti
biere che si sviluppano in condizioni di rispondenti. In base al tipo di vegeta-
Unità 2
• Come si formano le torbiere?
ambiente acido e di clima freddo, la zione i paleoclimatologi (coloro che • Quali sono le condizioni che
decomposizione è lenta. Essa sono dun- studiano i climi del passato) possono
hanno consentito la conservazione
que un prezioso scrigno di inestimabile invece stabilire le condizioni climatiche
di resti di viventi all’interno
valore scientifico, grazie ai resti che di lunghi periodi di tempo, a partire da
delle torbiere?
conservano, spesso in ottimo stato. migliaia di anni fa.
Mentre le briofite non possono trasportare attiva- Le felci, i pini, le piante con il fiore sono tutte dota-
mente acqua verso l’alto, un efficiente sistema di te di un sistema di tubicini, i vasi conduttori, che
trasporto ha consentito all’altro grande gruppo di servono al trasporto dei liquidi. Non solo: la rete di
piante terrestri, quello delle tracheofite o piante va- vasi gonfi d’acqua conferisce rigidità e sostegno alla
scolari (dal latino vasculum = vaso, tubicino), di svi- pianta.
lupparsi notevolmente in altezza. Le tracheofite Il corpo delle piante vascolari, detto cormo, è
rappresentano più del 90% delle piante conosciute. ben differenziato in radici, fusto e foglie.
D
29
LA VARIETÀ DELLA VITA
La
....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
4 Lele pteridofite li sono state le prime piante vascolari, capaci di por-
a b c
D
31
LA VARIETÀ DELLA VITA
....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
6 Lele gimmnosperme
spermatofite più antiche:
cono
femminile
polline
ovuli
D 32
La
....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
7 Lele angiosperme
scono resine e solventi come la trementina, sostanze
balsamiche come il mentolo, e cellulosa destinata
parete del
seme frutto
sepalo
ovulo
FIGURA 10
Nelle angiosperme, il fiore è la complessa struttura in cui
s’incontrano i gameti maschile e femminile. Dalla feconda-
zione avranno origine i semi,destinati a dare origine a nuo-
ve piante,e il frutto,che li circonda e li nutre.
D
33
LA VARIETÀ DELLA VITA
....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
numero di cotiledoni struttura della radice disposizione dei nervature delle foglie struttura del fiore
vasi conduttori
monocotiledoni
di solito presenti
vasi con nervature in numero
due cotiledoni a fittone disposizione radiale di solito reticolate di quattro o cinque
D 34
li, da cui ne partono altre che formano una rete
La
....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
(foglie reticolate).
D
35
LA VARIETÀ DELLA VITA
spermatozoi
fecondazione gametofito che riprenderà il ciclo riproducendosi
per via sessuata, con i gameti.
Le briofite presentano dunque un’alternanza di
generazione in cui il gametofito è «dominante», sia
come dimensioni sia dal punto di vista nutritivo.
D
va, forma il seme. e i petali formano la corolla. 37
LA VARIETÀ DELLA VITA
....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
a b c
FIGURA 18 in uno stadio segnalano la loro presenza con uno
a. e b. Impollinazione entomofila. Un’ape e una farfalla suc- stendardo o una bandiera colorata, così i petali
chiano il nettare e s’imbrattano di polline. L’insetto non sa colorati hanno funzione vessillifera (dal latino vexil-
che aiuterà la pianta a riprodursi trasportando il polline al lum = stendardo), perché segnalano la loro presen-
fiore di una pianta della stessa specie. c. Nelle piante a im- za agli insetti. Questi ultimi, visitando un fiore dopo
pollinazione anemofila, come questa graminacea del gene- l’altro per procurarsi il nettare, diventano inconsa-
re Lolium, spesso i fiori hanno una struttura pendula, in pevoli trasportatori di polline. Tutte le piante con
modo da oscillare al minimo soffio di vento disperdendo il fiori appariscenti affidano la loro impollinazione
polline. agli insetti.
L’impollinazione affidata al vento, detta anemo-
fila (dal greco ánemos = vento e phílos = amico)
Nel pistillo, normalmente al centro del fiore, gli avviene invece in piante che hanno un fiore ridotto,
ovuli sono contenuti nell’ovario. L’ovario è bene di forma e colori quasi sempre poco appariscenti
individuabile: è la parte alla base del pistillo ingros- ( figura 18c).
sata a forma di fiaschetto. Il «collo» di questo In molte piante, sullo stesso individuo, sono pre-
ingrossamento, lo stilo, in alcuni casi, come nel senti fiori di un solo sesso non ermafroditi. I due
mais, può essere lungo anche 50 cm. Lo stilo termi- tipi di fiore possono essere portati dalla stessa pian-
na con un’apertura allargata, lo stigma. La superfi- ta, come per esempio il mais, e in questo caso si
cie dello stigma è – strategicamente – vischiosa in parla di piante monoiche, oppure da individui
modo da trattenere più facilmente i granuli di pol- diversi, che sono quindi maschili o femminili, e in
line una volta che ci si posano. questo caso si parla di piante dioiche, come per il
Negli stami il polline è contenuto nelle antere, salice e il pistacchio.
poste all’estremità dei filamenti. Gli stami, più di Il polline, prodotto in grande quantità, ha super-
uno, sono disposti in cerchio attorno al pistillo. ficie variamente corrugata ed è minuto e leggero
Talvolta, come nel tarassaco o nella margherita,
MODULO D
D 38 apposite esche alla base della corolla. Come i tifosi ree per migliorare l’efficienza di volo.
❘ ❘ ❘ ❘ ❘ ❘ ❘ ❘
La
....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
STRATEGIE DI IMPOLLINAZIONE
D
39
LA VARIETÀ DELLA VITA
10Il frutto e la disseminazione gere i semi e favorirne la dispersione, si è specializ-
zato in modo da svolgere al meglio questi compiti.
Quando i granuli di polline giungono sullo stigma Alla fine della maturazione il frutto può essere
(in cima al pistillo) restano invischiati da una so- definito secco oppure carnoso. Sarà secco, per esem-
stanza appiccicosa. Comincia così l’impresa della pio come nel nocciòlo o nella segale, se la parete
fecondazione. Ogni granulo di polline emette un dell’ovario è diventata dura e legnosa, carnoso
sottile prolungamento detto tubetto pollinico ( fi- come nella pesca o nell’uva se, invece, la parete è
gura 20a). Il tubetto pollinico percorre tutto lo stilo diventata spessa e succosa. Avrà tanti semi se sono
e, penetrato nell’ovario, consente al gamete maschi- state fecondate tante cellule uovo, un solo seme se
le posto alla sua estremità di raggiungere e feconda- ne è stata fecondata una sola.
re la cellula uovo ( figura 20b). Per la biologia sono frutti, oltre a ciò che comu-
nemente chiamiamo frutta, anche i pomodori, le
granuli
stigma di polline melanzane, le zucchine, che nel linguaggio corrente
chiamiamo verdure. Anch’essi, infatti, si formano
dall’ovario di un fiore che si è ingrossato e modifi-
tubetto
stilo pollinico cato in seguito alla fecondazione: come gli altri frut-
ti, anch’essi contengono e proteggono i semi.
spermatozoo
La produzione di frutti succosi e colorati oppu-
re secchi e incolori avviene allo scopo di favori-
cellula uovo
ovulo re la disseminazione, cioè la dispersione dei
semi: portati lontano dalla pianta madre per evi-
ovario
tare qualsiasi tipo di competizione con essa, po-
tranno germinare e generare una nuova piantina.
FIGURA 21
Dal papavero al frutto pieno di semi. La capsula del frut-
to deriva evidentemente dall’ingrossamento dell’ovario
FIGURA 23 FIGURA 24
Centinaia di milioni di semi, di migliaia di specie, sono im- I bulbi, come quelli di cipolle e tulipani, i rizomi, come
magazzinati in questa banca del seme in Gran Bretagna. quelli di iris e gramigna, e i tuberi, come quelli della pata-
Sono mantenuti in contenitori a tenuta stagna di vetro e ta, sono organi sotterranei dai quali si sviluppano nuovi Unità 2
alluminio, a –20 °C. In questo modo essi si conservano germogli sfruttando le sostanze di riserva che vi sono
per molti decenni. immagazzinate.
D
41
piante annuali piante biennali piante perenni
LA VARIETÀ DELLA VITA
fruttificano ogni anno. Le erbe, per i cicli brevi annuali o per le altre
strategie riproduttive che abbiamo esaminato, sono
le piante spontanee più adatte ad affrontare gli
quando la pianta, in superficie, ha eliminato le fo- habitat difficili. Ecco perché nelle condizioni pre-
glie. Le sostanze di riserva servono per la crescita carie dell’ambiente urbano esse riescono a insediar-
quando, nella primavera successiva, saranno emessi si e a diffondersi in modo talvolta stupefacente.
nuovi germogli.
I tuberi, rappresentati tipicamente dalle patate,
per fissare i concetti
come i rizomi sono anch’essi fusti sotterranei, ma
più carnosi e rigonfi di sostanze alimentari. Il tube- 33 Perché alcune piante erbacee, scomparse
ro è un efficace organo di sopravvivenza: gli in autunno, ricompaiono la primavera successiva?
«occhi» della patata sono in realtà piccole gemme 34 Che cosa sono gli «occhi» della patata?
che possono produrre, germogliando, nuove pianti- 35 Come si propagano le piante infestanti come
ne che crescono a spese delle sostanze immagazzi- la gramigna?
nate nel tubero.
36 Fai qualche esempio di pianta annuale, biennale
I bulbi sono come gemme protette da spesse
e perenne.
foglie in cui sono immagazzinate riserve. A prima-
vera i bulbi mettono le radici e sviluppano le foglio-
line verdi che, a loro volta, oltre a produrre sostan-
....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
P E R R I C O R D A R E
affrontare per diventare indipendenti il seme è nudo, perché l’ovulo feconda-
dall’ambiente acquatico sono stati di- to da cui deriva non è contenuto in un Come si svolgono i cicli
versi: il rischio dell’essiccamento venne ri- frutto. Nelle angiosperme (tutte le vitali delle piante?
solto grazie a un rivestimento imper- piante con fiori), invece, il seme è pro- Le piante sono caratterizzate da due ti-
meabile di cutina; i problemi di sostegno tetto da un frutto. Sulla base della strut- pi di generazioni, una che si riproduce
e di trasporto delle sostanze all’interno tura del seme le angiosperme si divido- per via sessuata mediante gameti, e
della pianta furono risolti con sistemi di no in monocotiledoni e dicotiledoni. Le una che si riproduce per via asessuata
tubicini in grado di trasportare i liquidi monocotiledoni hanno un solo cotile- mediante spore. L’individuo che produ-
(sistemi vascolari); il problema della fe- done, la radice fascicolata, i vasi condut- ce gameti è detto gametofito, quello
condazione aerea è stato risolto con tori sparsi nel fusto, le nervature delle che produce spore è detto sporofito. Il
meccanismi particolari. foglie parallele e fiori con 3 o multipli di ciclo della vita delle piante è caratteriz-
3 petali. Le dicotiledoni hanno due co- zato da un’alternanza di generazioni, in
l’acqua per la riproduzione. Le briofite mina lo sporofito: lo sporofito è la felce
comprendono anche gli sfagni e le epa- Com’è fatto un fiore? che vediamo, il gametofito è molto pic-
tiche. Cos’è l’impollinazione? colo e viene chiamato anche protallo.
Nelle spermatofite gli sporofiti possono
Il fiore è l’organo riproduttivo delle an- essere anche giganti, sono infatti le
Cosa sono le tracheofite?
Quali sono le piante
giosperme. In genere è ermafrodito
perché porta gli organi di riproduzione
piante che noi vediamo, mentre il ga-
metofito è costituito dal polline (game-
sia maschili sia femminili. Il polline, che tofito maschile) e dagli ovuli (gametofi-
più antiche? Perché i tessuti contiene il gamete maschile, è prodotto
conduttori le hanno to femminile), è cioè miniaturizzato.
negli stami; l’ovulo, che contiene il ga-
avvantaggiate?
mete femminile o cellula uovo, è prodot-
Le piante vascolari o tracheofite sono
quelle dotate di tessuti conduttori. Le
to nell’ovario, che fa parte del pistillo.
Le piante monoiche hanno fiori ma- Cos’è e come avviene
la riproduzione vegetativa?
tracheofite più semplici e più antiche schili e femminili sullo stesso individuo,
sono le pteridofite (felci, equiseti e lico- le piante dioiche hanno fiori maschili e La riproduzione vegetativa avviene
Unità 2
podi); sono piante senza semi e ancora femminili portati da individui diversi. quando una parte di una pianta dà ori-
in parte legate all’umidità per la ripro- L’impollinazione è il trasporto del pol- gine a un individuo con caratteristiche
duzione. Le tracheofite più evolute so- line di un fiore sul pistillo di un altro fio- identiche alle proprie. Rizomi, tuberi,
no le spermatofite, con semi. Il loro re. Può essere affidata al vento (ane- bulbi e stoloni sono le strutture depu-
corpo è ben differenziato in radici, fu- mofila), agli insetti (entomofila) o ad al- tate alla riproduzione vegetativa.
sto, foglie. Le radici servono all’assorbi- tri animali. Le piante in cui prevale la riproduzione
mento dell’acqua; il fusto al trasporto e vegetativa, come le erbe dei prati, sono
le foglie alla fotosintesi. Grazie ai tessu- perenni; quelle biennali affidano la ve-
ti conduttori le tracheofite hanno potu-
to ingrandirsi, soprattutto in altezza. Come è fatto un frutto?
Cos’è la disseminazione?
getazione del secondo anno a una radi-
ce ricca di sostanze di riserva; quelle
annuali vegetano per un solo anno.
In seguito alla fecondazione, l’ovario si
Quali sono le piante ingrossa formando il frutto, al cui inter-
con il seme? Cos’è il seme? no si trova l’ovulo fecondato, il seme (o
Come si classificano le piante i semi). I frutti possono essere secchi o
che lo possiedono? carnosi. La disseminazione è la disper-
Le spermatofite sono le piante con il sione dei semi (e quindi dei frutti) lon-
seme. Il seme è una piantina in embrio- tano dalla pianta madre. Può avvenire a
D
43
❘ ❘ ❘ ❘ ❘
....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
T E S T
❘ ❘
per fare il punto
1 Le felci 7 Le briofite
a sono spermatofite perché hanno il seme. a hanno rizoidi per ancorarsi al terreno.
b sono tracheofite perché hanno i vasi b non hanno vasi conduttori.
conduttori. c hanno radici, fusto e foglie.
c non hanno lo sporofito. d assorbono l’acqua per imbibizione.
d hanno polline o ovuli.
3 Le tracheofite
9 Le pteridofite
a comprendono solo le monocotiledoni
e le dicotiledoni. a sono piante come le felci e gli equiseti.
b sono tutte piante dotate di vasi conduttori. b sono indipendenti dall’acqua
c comprendono anche i muschi. per la riproduzione.
d vivono solo in luoghi umidi. c ebbero una grande diffusione
nel Carbonifero.
4 Un seme si origina
d sono dotate di spore.
a
b
in seguito alla fecondazione dell’ovulo.
da un granulo di polline.
10 Sono piante vascolari senza semi
a le felci.
MODULO D
6 Le monocotiledoni
12 Alberi come i pini e le sequoie
a sono gimnosperme.
a sono pteridofite.
b hanno prevalentemente impollinazione
b hanno il fiore. anemofila.
c hanno foglie con nervature a rete. c hanno coni maschili e femminili.
d hanno radici a fittone. d hanno ovuli protetti dall’ovario.
D 44
❘ ❘ ❘ ❘ ❘ ❘ ❘ ❘ ❘ ❘ ❘ ❘ ❘ ❘ ❘ ❘❘
....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
D O M A N D E & P R O B L E M I
a Tutte le tracheofite hanno vasi conduttori tranne le felci. angiosperme • abeti • araucarie • felci
V F • spermatofite • monocotiledoni • pesco
• equiseto • palma • cipolla • fragola
b In tutte le piante i gameti maschili sono mobili.
V F tracheofite
c Nelle piante terrestri c’è alternanza di generazione pteridofite ................................
e quella dominante è il gametofito. (.................... , ....................)
V F gimnosperme ................................
d Tutte le tracheofite producono il seme tranne (.................... , ....................)
le gimnosperme. ................................ dicotiledoni
V F (.................... , ....................) (.................... , ....................)
vasi
presenti
vasi
assenti
gameti gameti
mobili immobili 7 Il leccio è una pianta con fiori di un solo sesso.
Esamina nella figura il frutto e i fiori. Quali ti sem-
brano i fiori maschili e quali i femminili? Motiva la
muschi ................ ................ ................ ................ tua risposta.
felci ................ ................ ................ ................
conifere ................ ................ ................ ................
angiosperme ................ ................ ................ ................
a radici a fittone
a è una tracheofita
4 In base ai caratteri elencati qui sotto, individua di
quali piante si tratta.
b ha fiori colorati
hanno il seme, ma non il frutto • il gametofito
c ha tuberi come organi di riserva
è ridotto a poche cellule • manca il fiore
• il polline è portato dal vento d è una pianta annuale
D
45