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in un spaziotempo simultaneamente leggendario e reale, primordiale e
contemporaneo.
Il poeta che, con rispetto e ironia, dà del lei (usted) all’Aria con
l’iniziale maiuscola:
Aria che viene oggi e domani non torna / che arriva senza che nes-
suno mai le dica entri pure
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che ciascuno di essi riesce a contenere in sé una potenza semantico-e-
spressiva molteplice. In questi straordinari versi le vicende, gli uomini
e i miti del passato (quelli di molti popoli), dai primordi ai nostri gior-
ni, vivono e ripercorrono, in noi, un’umanissima contemporaneità, essi
sono ad un tempo l’essere e il mondo, e noi lettori ne siamo consape-
volmente abitati, mentre allo stesso tempo li abitiamo - questo il poeta
ci chiede - con l’intensità e la forza di una coscienza individuale sempre
vigile e attenta. Si tratta di una coscienza che, sempre, in sé aspira a farsi
collettiva e universale. E i versi di Fernando mostrano proprio - con una
chiarezza majakovskijanamente abbacinante - per chi attraversi fino in
fondo questo libro, il carattere assai complesso del linguaggio poetico
del nostro Autore.
Credo che la Weltanschauung di Fernando Rendón, almeno dal
punto di vista meramente razionale, sia tutt’altro che idealistica. Tut-
tavia tale concezione è profondamente permeata da una stupefacente
idealità, come si addice a un uomo attraverso il quale la poesia vive e si
manifesta.
Sono inoltre convinto che la grande tensione del nostro Autore
verso ciò che attiene allo Spirito, si fondi anch’essa su un pensiero non
idealistico e che egli abbia dell’essere una concezione deontologica, vale
a dire, che egli viva l’essere come un dover-essere. Se questo davvero
attiene al pensiero dell’uomo Rendón, la sua grandissima sensibilità di
poeta non può che esserne altamente valorizzata e accresciuta, il suo
fraterno e umano sentire non può che uscirne arricchito e potenziato.
Il linguaggio poetico di Fernando è davvero considerevole, den-
sissimo di significati fecondi. Il tessuto semantico-espressivo da cui esso
si dipana, e a cui ritorna, è a un tempo evocativo ed epico, intimo e
affabulatorio, altamente simbolico e gravido di sorprendenti metafore,
eppure i suoi destinatari vi leggono il loro difficile presente, mentre il
sogno di un futuro vivibile e libero vi prende forma e corpo, renden-
done assai alto il valore poetico, culturale e, oso dire, antropologico. E
tutto ciò non può che asseverarne la profetica universalità spirituale.
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finalmente liberarsi dalla paura e dalla costrizione (o se si vuole, dalla
coazione a ripetere), sapendo bene che ciascun individuo può realizzare
questo grande sogno soltanto insieme agli altri, in quanto parte di una
totalità umana quotidianamente consapevole e ormai pronta a incon-
trarsi con il proprio Tutto, il quale ci contiene eppure ci trascende.
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a Gloria Chvatal
-Fernando Rendón-
De “Contrahistoria”
Coro en un sueño
Dulce es el color del cielo
Y también el rostro del océano
Pero es más dulce tu imagen
Paisaje
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-Qual era la domanda?-
Da “Contrahistoria”
Coro in un sogno
Dolce è il colore del cielo
E così pure il volto dell’oceano
Ma più dolce è la tua immagine
Paesaggio
15
-Fernando Rendón-
Quiromancia
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-Qual era la domanda?-
Chiromanzia
17
-Fernando Rendón-
África
Se viaja sin moverse
Los ritmos del tigre del lago Nyassa, gravemente herido, se desordenan.
El agua del río no adelanta a sí misma.
Sólo cierta densa imagen que despunta veloz como la luna plateada en
la noche del tigre del lago Nyassa, fruto de un tardío azar, lo retornará
instintivamente a la sensación de ser centro de sí, aún en el momento
fatal.
Abrirá otra vez los ojos al infinito, al anuncio de la primavera más larga
de sus días, un sol llameante que narcotiza sus heridas renovando la
calma, y el gozo descendiendo como lenta catarata de agua blanca desde
su pecho, irrigando el resto de su cuerpo para siempre.
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-Qual era la domanda?-
Africa
Si viaggia senza muoversi
L’incubo da cui deve risvegliarsi, dovuto alla sua vicinanza alle strade ferrate
dell’uomo, nel profondo ha mutato il suo canto.
Già non lo ascolta, geme. Resa insensibile come un iceberg, non può
annusare ormai che il vuoto, lontana dal suo bosco incantato.
Solo qualche densa immagine che sorge veloce come la luna argentata
nella notte della tigre del lago Niassa, frutto di un tardivo caso, la
ricondurrà istintivamente alla sensazione di esser centro di sé, ancora
nel momento fatale.
19
-Fernando Rendón-
Deseo
“¡Contra la muerte, coros de alegría!”
(P. Barbajacob)
20
-Qual era la domanda?-
Desiderio
“Contro la morte, cori di gioia!”
(P. Barbajacob)
21
-Fernando Rendón-
Destino
A medida que se acerca la herida que mana vida a las garras la belleza
busca a la muerte, la esperanza al suplicio que el azar le ha decretado, y
se mantienen en vilo.
22
-Qual era la domanda?-
Destino
Considerate il volo del falco che in cerchi scende dopo avere avvistato
la sua vittima.
Man mano che si avvicina la ferita che infonde vita agli artigli la bellezza
cerca la morte, la speranza il supplizio che il caso ha decretato per lei, e
nell’aria rimangono sospesi.
23
-Fernando Rendón-
24
-Qual era la domanda?-
Intorno al riflesso
Sogna di essere fatalmente legato alla medusa, che lo assimila alla pietra.
Altra ostilità si accende, vengono innalzati diversi patiboli, il virus della
rabbia si propaga.
25
-Fernando Rendón-
Vendimia
Y desembarcamos del navío solar para hacer uso de estos huesos, que se
someterán a la inclemencia de nuevas batallas, hasta que
la edad de la razón se hunda en su oscuridad original.
26
-Qual era la domanda?-
Vendemmia
27
-Fernando Rendón-
Movimiento
I
Se renuevan sin tregua los ciclos
violencia y reposo se suceden
II
Mineros sin edad han entrado en tus aguas
hasta la cintura
y en extrañas bateas lavan tu alma
una y otra vez por siglos
lavarán tus sueños
hasta que oro y sol se hagan uno
y así no te hayas deslizado en vano
por el cuerpo del firmamento y de la tierra
28
-Qual era la domanda?-
Movimento
I
I cicli senza tregua si rinnovano
violenza e riposo si susseguono
II
Minatori senza età sono entrati nelle tue acque
fino alla cintola
e dentro vassoi strani lavano la tua anima
più e più volte per secoli
laveranno i tuoi sogni
fino a che oro e sole siano uno
e così tu non sia trascorso invano
lungo il corpo del firmamento e della terra
29
-Fernando Rendón-
Poligamia
“Yo soy tu alma, Nikoptis” (E. Pound)
Gilgamesh a quien cantaron los poetas antes que fuera levantada bloque
sobre bloque Nínive la blanca, amó como Jayyam la rumorosa estación
de los vinos.
30
-Qual era la domanda?-
Poligamia
“Io sono la tua anima, Nikoptis” (E. Pound)
Mai più sul tuo cammino inguantati ladri di nazioni né omicidi del
proprio fratello profumati di colonia.
E tu dolce beduina che vai verso la bocca del pozzo e intanto brami carezze
di splendore in luoghi oscuri, sotto il fuoco inviolabile degli astri, un essere
con occhi fiammeggianti occulterà la tua sete, e la tua anfora strariperà.
31
-Fernando Rendón-
32
-Qual era la domanda?-
Noi ascendiamo per alvei segreti da prima che venissero inventati gli
orologi del sole.
Noi ascendiamo per alvei segreti da prima che venissero inventati gli
orologi del sole.
33
-Fernando Rendón-
Al despertar
Y ahora
como el viejo Arthur
nos amotinaremos contra el llamado de la gangrena
34
-Qual era la domanda?-
Al risveglio
E ora
come il vecchio Arthur
ci ammutineremo contro l’appello della cancrena
35
-Fernando Rendón-
Realistas
Por él sentenciado
un suicida que no muere
perpetuamente se ahorca
Desde entonces
poetas acusan de locos a poetas
Y cubiertos de escarnio
los aún rebeldes
habitan un reino sin rey
donde puertas de esmeralda
que no pueden ser vistas
conducen a un inmemorial jardín de fuerzas
36
-Qual era la domanda?-
Realisti
Da allora
poeti danno dei pazzi a poeti
E coperti di scherno
i tuttora ribelli
abitano un regno senza re
dove porte color verde smeraldo
che non possono esser viste
conducono a un giardino di forze immemorabile
37
-Fernando Rendón-
Juicio
Hago sonar una música de estruendo para que duelan las muelas del juicio
El alba llegó como el ladrón y ladra como campanario como gallo de cuerda
38
-Qual era la domanda?-
Giudizio
Faccio suonare una musica da strepito affinché dolgano i denti del giudizio
Dal sole non sta aspettando che lo spengano e dicano buona notte
Ben presto un tizio verde come una rana si precipiterà nella strada
Le sue mani strette come ganci alle mascelle e chiederà clemenza
39
-Fernando Rendón-
Contrahistoria
40
-Qual era la domanda?-
Controstoria
41
-Fernando Rendón-
Conjuro
Deja en paz a los sabios de la corte : sus ciencias nunca adivinarán la vida.
42
-Qual era la domanda?-
Scongiuro
Lascia in pace i sapienti della corte: le loro scienze mai intuiranno la vita.
43
-Fernando Rendón-
Confrontación
II
44
-Qual era la domanda?-
Confronto
II
Immagina che il sogno della libertà fosse intimamente legato alla morte
45
-Fernando Rendón-
III
IV
46
-Qual era la domanda?-
III
IV
47
-Fernando Rendón-
Círculo
48
-Qual era la domanda?-
Cerchio
Gli alberi s’innalzavano lanciando maledizioni e tornavano poi alla loro radice.
49
-Fernando Rendón-
Convergencia
El sol nos llama y titubear es morir. Vuela, vuela bello cisne del deseo,
todo se puede lograr.
50
-Qual era la domanda?-
Convergenza
Ci chiama il sole e titubanza è morte. Vola, vola bel cigno del desiderio,
tutto si può ottenere.
51
-Fernando Rendón-
Eleusis
I
Donde la realidad está no está
donde no está no se muere
y es un lugar
y un tiempo sin tiempo
donde vivimos más en el cuerpo único y alma de la tierra
II
Una cosa es que lo diga la leyenda
y otra que pase por nosotros
si lo dice se puede olvidar
si pasa se debe retener
III
Las palabras desencadenan las guerras
encadena la muerte con las palabras
IV
Voces imantadas
palabras como flor de nieve
que hilan sin desnaturalizar
O palabras fosas
que cuando desvirtúan matan
V
Timonear la locura
pretender enloquecer de amor al siglo
para salvar la órbita del sol
VI
No sigas huellas porque aprendes
Lo aprehendido es agua entre los dedos
Y reiterar es morir
52
-Qual era la domanda?-
Eleusi
I
Dove la realtà è non è
dove non è non si muore
ed è un luogo
e un tempo senza tempo
dove di più viviamo nel corpo-anima unico della terra
II
Una cosa è che lo dica la leggenda
e un’altra che succeda attraverso noi stessi
se lo si dice si può dimenticare
se succede si deve conservare
III
Le parole scatenano le guerre
con le parole la morte incatena
IV
voci magnetizzate
parole come stella alpina
che filano senza snaturarsi
O parole tombe
che quando distorcono uccidono
V
Governare la follia
esigere che il secolo impazzisca d’amore
per porre in salvo l’orbita del sole
VI
Perché tu apprenda non seguire orme
Ciò che è appreso è acqua tra le dita
E ripetere è morire
53
-Fernando Rendón-
La guerra es la paz
Cada siglo es una luna una vez vencida el águila del tiempo.
54
-Qual era la domanda?-
La guerra è la pace
55
-Fernando Rendón-
Memoria
Y no habrá más mío sino nuestro.
De mí podrá decirse que fui aliso con las raíces descubiertas, escupiendo
semillas a las aguas del río Erídano que navega en el cielo al comenzar
un año, cuando terminaban un siglo y un milenio.
De mi podrá decirse aliso que resguardaba a los viajeros de sí, con raíces
en la luz.
56
-Qual era la domanda?-
Memoria
Di me si potrà dire che sono stato alisso, le radici scoperte, e che sputavo
semi nelle acque dell’Eridano, fiume che in cielo naviga al cominciar
di un anno, mentre già terminavano un secolo e un millennio.
57
-Fernando Rendón-
Zoo
La fiera es la jaula
A los niños
58
-Qual era la domanda?-
Zoo
La bestia è la gabbia
Ai bambini
59
-Fernando Rendón-
Aire
60
-Qual era la domanda?-
Aria
Poiché oh sementi!
giacere nella terra per erigersi non è morire
liberarsi è per sempre
non per nulla si esercita la libertà
61
-Fernando Rendón-
Astronomía
Escucha :
aún respira el tiempo
62
-Qual era la domanda?-
Astronomia
Ascolta:
ancora respira il tempo
63
-Fernando Rendón-
Mediodía
64
-Qual era la domanda?-
Mezzogiorno
65
-Fernando Rendón-
Clan
66
-Qual era la domanda?-
Clan
67
-Fernando Rendón-
Vasallos
68
-Qual era la domanda?-
Vassalli
69
-Fernando Rendón-
Railway
70
-Qual era la domanda?-
Railway
71
-Fernando Rendón-
Canción
72
-Qual era la domanda?-
Canzone
Un’altra volta ancora, e sarà sempre qui il luogo nel quale siamo sparsi.
Farai andar fuori di senno il mondo? Sfiderai i saggi a sentirsi più vivi?
73
-Fernando Rendón-
Generación
74
-Qual era la domanda?-
Generazione
75
-Fernando Rendón-
Cita de mascarones
Los bufos.
Los impostores con las manos en las viandas
ante la aurora peligrosa.
Los que señalan el arte en el agua que no corre.
Los alquimistas de célebres venenos.
Los que encuentran bello el crimen.
Los que se andan por las ramas negando el esplendor del fruto.
Los neutrales en estas latitudes de pocos.
Los que escupen sobre los toscos rostros de la población “imaginaria”.
Los que no combatirán su muerte.
Los insomnes centinelas de ensoñaciones ajenas.
Los que ejercen la propiedad privada sobre la palabra viento.
Los enguantados ladrones de metáforas.
Los que “no se cansan jamás de ver militares”.
Los que temen rasgar velos y abrir puertas.
Los farsantes del amor.
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-Qual era la domanda?-
Convegno di mascheroni
I buffoni.
Gli impostori con le mani nel piatto
Di fronte all’aurora pericolosa.
Quelli che additano l’arte nell’acqua che non scorre.
Gli alchimisti di celebri veleni.
Quelli che ritengono affascinante il crimine.
Quelli che vagabondano negando lo splendore del frutto.
I neutrali in queste latitudini di pochi.
Quelli che sputano sui visi rozzi della popolazione “immaginaria”.
Quelli che non combatteranno la propria morte.
Le insonni sentinelle dei sogni altrui.
Quelli che esercitano la proprietà privata sulla parola vento.
Gli inguantati ladri di metafore.
Quelli che “non si stancano mai di vedere militari”.
Quelli che temono di strappare il velo e di aprire le porte.
I commedianti dell’amore.
77
-Fernando Rendón-
Desembocadura
Nos son indiferentes las fronteras. Tan amados y remotos nos son
Alaska, Mozambique y Tahití, como estas comarcas debieran
serlo para Praga y Bagdad.
78
-Qual era la domanda?-
Foce
Ogni frontiera è indifferente a noi. Tanto amati e remoti sono per noi
l’Alaska, il Mozambico e Tahiti, come di certo lo saranno state queste
regioni per Praga e per Bagdad.
Dal profondo dei secoli noi non siamo che uno: una sola è la sete.
79
-Fernando Rendón-
Tareas de Enkiddu
Venga a abrevar con los rebaños y los pájaros y a repetir en las plazas
de mercado y en los campos la tonada que recuerda la raiz del tiempo.
80
-Qual era la domanda?-
Incombenze di Enkiddu
Venga ad abberarsi con le greggi e con gli uccelli e a cantare di nuovo nelle
piazze di mercato e nei campi la canzone che rievoca l’origine del tempo.
81
-Fernando Rendón-
Oficio invisible
82
-Qual era la domanda?-
Occupazione invisibile
Petrosi uomini hanno perso la fiducia nel balbettio dei loro piccoli.
Tutto ciò che desideri ti arriva, tutto quello che nomini si fa corpo,
pende dalle tue labbra tutto ciò che verrà.
83
-Fernando Rendón-
Locura
El cobre puede ser transformado en oro por sus manos, pero es otro el
objeto de su alquimia.
84
-Qual era la domanda?-
Pazzia
Il segreto del maleficio che grava sopra il mondo non è loro inaccessibile.
85
-Fernando Rendón-
Amergin
Voluntarioso en el tiempo
conduce un rebaño de nubes
por el error
Guarda el estandarte
conoce los corrientes del júbilo
no ignora el valor de empalizadas
Todo
Y también sé el árbol
para que al amarillear y caer la hoja
zigzagueando al viento no mueras
Y también sé el universo
por si fuere talado o incendiado el bosque
puedas vivir para siempre
86
-Qual era la domanda?-
Amergin
Protegge lo stendardo
conosce le correnti della gioia
degli steccati non ignora il pregio
Tutto
87
-Fernando Rendón-
Legado
88
-Qual era la domanda?-
Lascito
89
-Fernando Rendón-
Mito
90
-Qual era la domanda?-
Mito
91
-Fernando Rendón-
Prometeida
¿Quién vengará esta afrenta? Desde la fuente donde manan los siglos
indaga un rostro atormentado.
Faz del mundo que llama a la muerte para liberarse del dolor.
92
-Qual era la domanda?-
Prometeide
Faccia del mondo che invoca la morte così da liberarsi del dolore.
93
-Fernando Rendón-
94
-Qual era la domanda?-
95
-Fernando Rendón-
96
-Qual era la domanda?-
Il fuoco che infiammò le menti e fece volare gli aeroplani non assomiglia
al fuoco del fungo nucleare.
Il mago si è reso invisibile. Si trovano gli amanti sotto una buona stel-
la pur essendo accerchiati. È il diavolo col mento aguzzo quello della
corona e della morte a sparigliare le sorti del gioco.
Fuori, la torre continua a crollare. Nessuna civiltà avrebbe potuto
erigersi senza l’ostinata visione della follia.
97
-Fernando Rendón-
98
-Qual era la domanda?-
99
-Fernando Rendón-
Guerra
Historia
Para los sordos, canto: en saber partir reside el secreto del impulso.
100
-Qual era la domanda?-
Guerra
Tu estrarrai la spada
come un angelo
E sguainata la spada
già non sei che un demonio
Storia
E non mi fermeranno le tante stragi vostre (Le vostre guide -dite- chi
le guida?). Non mi piace quel loro mare di sangue che vuole eternità.
Per i sordi, canto: nel saper partire, lì sta il segreto della forza vera.
101
-Fernando Rendón-
De nuevo asolaron
los pinares
Y aún celebrarán
disparando al cielo
a las doce
¿A dónde huir
de esta Navidad amor
con tantos muertos?
Oficios
Bromeando fríamente
como mercenarios antes de consumar una matanza
acuden los hacheros al bosque
Bromeando fríamente
la pupila sobre el tajo
ajena al gigante que se desploma
Bromeando fríamente
como la muerte nos visita
Bromeando fríamente
como el amor que se va
102
-Qual era la domanda?-
E ancora festeggeranno
con uno sparo al cielo
alle dodici in punto
Mestieri
Scherzando freddamente
come dei mercenari prima del compimento di una strage
si presentarono gli spaccalegna al bosco
Scherzando freddamente
la pupilla sullo squarcio
estranea al gigante che crolla
Scherzando freddamente
come la morte che viene a farci visita
Scherzando freddamente
come l’amore che se ne va via
103
-Fernando Rendón-
104
-Qual era la domanda?-
Disteso nel fondo di sé, senza amore, come un cadavere nella terra di
nessuno, un uomo trema. Il sottosuolo lo attrae con un canto calamitato.
Eterno dubbio nella sua angoscia cieca, pesa la sindone come l’intera terra.
Già quasi è vento senza nome, presto si scioglierà la sua argilla. Sanguina
l’aria e piove su un tremolio di foglie.
Disteso al sole per secoli, quest’uomo non può o non vuole muoversi.
Soltanto giace, senza amore, come un cadavere nella terra di nessuno.
Gli uffizi religiosi attennero all’inferno, così venne mutato il bosco nel
deserto.
105
-Fernando Rendón-
106
-Qual era la domanda?-
Nei frammenti dello specchio che riflesse la nascita del mare vede la
pianura in fiamme, il magro pane amaro, l’aguzzino e la sua preda
avvicendarsi nell’opera oscura.
107
-Fernando Rendón-
Nao
Yo canto el capitán
sus ojos brotados demencial
y a los viajeros aterrados
porque la travesía no es turismo
108
-Qual era la domanda?-
Nao
Io canto il capitano
i suoi occhi sporgenti demenziale
e i viaggiatori atterriti
perché la traversata quella non è turismo
109
-Fernando Rendón-
Capital
110
-Qual era la domanda?-
Capitale
111
-Fernando Rendón-
Sequía
Y hay angustia
y grave racionamiento de luz
Libación
No viniste
112
-Qual era la domanda?-
Siccità
E c’è angoscia
e grave razionamento di luce
E allora -finalmente-
moltitudini fanno grandi file
per ascoltare la poesia
Libagione
Ma questa mattina
nell’aprire la porta
del giardino
la luce ha cantato sull’erba
mentre una festa di api
pronte alla libagione sorvolava
il gran vocio dei fiori
113
-Fernando Rendón-
I
Una y otra vez
nos sorprendemos solitarios
esperando a alguien
que no llega o no regresa.
Su distancia
hasta nosotros
no es real.
El amor la salva
pero en el intento perece.
II
Doy vuelta a la página
allí donde, inútil,
espero.
A tientas atravesamos
el mundo bajo el sol.
Pútrida sonrisa, puertos de ignominia tus labios
¡Oh realidad!
114
-Qual era la domanda?-
I
Una volta e un’altra ancora
d’un tratto ci scopriamo solitari
aspettando qualcuno
che non arriva oppure non ritorna.
La sua distanza
fino a noi
non è reale.
II
Volto pagina
là dove, incapace,
aspetto.
A tentoni attraversiamo
il mondo sotto il sole.
Sorriso già marcito, approdi d’ignominia le tue labbra
Oh realtà!
115
-Fernando Rendón-
III
El personaje inconsistente
que te llama.
IV
Vadeo un prado sin orillas
entre alambradas de orín.
La salamandra
entre las ruinas persistentes
trepa desde el pasado y mira.
El musgo tierno
sobre las piedras
de la torre abatida
¿no da una lección
a la ingenua fortaleza ?
V
Máscaras de cieno
guerreros que reptan
como midiendo con sus cuerpos
el avance de la avara historia,
116
-Qual era la domanda?-
III
Il personaggio inconsistente
che ti chiama.
Che tu sfiori e a cui rispondi.
Non è. Non è mai stato.
IV
La salamandra
tra le perenni rovine
s’arrampica su dal passato e se ne sta a guardare.
Il muschio tenero
sulle pietre
della torre diroccata,
non dà una lezione
all’ingenua fortezza?
V
Maschere di fango
guerrieri che strisciano
come a misurare con i loro corpi
l’avanzata della storia avara
117
-Fernando Rendón-
VI
Y apuro la copa sin fondo, fiero,
justo cuando desaparece el mundo
y no queda más que el vigor
que alienta o desampara.
VII
Cierro los ojos
y me envuelvo
en la visión del alba.
En la región inaccesible
al horror
un sismo de amor emerge
y canta donde el dolor no alcanza.
118
-Qual era la domanda?-
VI
E io vuoto la coppa che non ha fondo, fiero,
proprio quando svanisce completamente il mondo
e niente resta se non il vigore
che rianima o rinuncia.
VII
Chiudo gli occhi
e mi ravvolgo
nella visione dell’alba.
119
-Fernando Rendón-
Carta de navegación
120
-Qual era la domanda?-
Carta nautica
121
-Fernando Rendón-
Sobre cenizas
Vea el sosiego
que ninguna estampida aniquile
Lectura en la corteza
Festiva hoguera del verano, abeja del azul sobre los pétalos del amor
que tiembla, acertijo de cristal: ¿qué dirás a la estación en vilo?
122
-Qual era la domanda?-
Sopra la cenere
Trovi la quiete
che nessuno scoppio annienti
123
-Fernando Rendón-
Bifurcación
Creencia
La mariposa atrapada
entre la telaraña y el vidrio
creyó que mi mano que le daba libertad
era su muerte.
124
-Qual era la domanda?-
Biforcazione
Convinzione
La farfalla intrappolata
tra la ragnatela e il vetro
ha creduto che la mia mano che le dava la libertà
fosse la sua morte.
125
-Fernando Rendón-
Eternidad robada
Pesca
126
-Qual era la domanda?-
Eternità rubata
Pesca
127
-Fernando Rendón-
De “Nuevos poemas”
El homenajeado
Todos lo felicitan
mientras agoniza en público
128
-Qual era la domanda?-
Da “Nuevos poemas”
Il festeggiato
129
-Fernando Rendón-
La hora
Por la tarde
en el ascensor
subimos hacinados
Alguien carga
un enorme reloj de cucú
casi no respiramos
nadie mira a ninguno
y los dos bajan la mirada
de repente
sonoras campanadas
nos recuerdan la hora
Guerra sucia
cuántos desaparecidos,
cuántos prisioneros
cantando entre rejas,
cuántos muertos todavía tibios.
130
-Qual era la domanda?-
L’ora
all’improvviso
sonori rintocchi
ci ricordano l’ora
Guerra sporca
quanti scomparsi,
quanti prigionieri
cantano tra le sbarre,
quanti morti ancora tiepidi.
Ma il colibrì provocatore
-come fa un kamikaze-
nuovamente si porta a tiro di fucile
per assorbire il delicato fiore
che lo rende invisibile.
131
-Fernando Rendón-
Metamorfosis
132
-Qual era la domanda?-
Metamorfosi
133
-Fernando Rendón-
Florentino :
¿Es más duro el exilio en otro mundo?
134
-Qual era la domanda?-
Fiorentino:
è più duro l’esilio in altro mondo?
135
-Fernando Rendón-
Villon
Escapé a la horca,
pero fue la soga del mal amor
la que apretó mi cuello.
136
-Qual era la domanda?-
Villon
137
-Fernando Rendón-
Van Gogh
II
138
-Qual era la domanda?-
Van Gogh
II
139
-Fernando Rendón-
140
-Qual era la domanda?-
141
-Fernando Rendón-
Me pregunté
acerca del semblante de Dios
después que un estruendo inundó la casa
en medio de la tempestad
un rayo tocó el timbre
Una caravana
Una caravana
de seres diminutos
se dirige
de la cocina al patio
llevando en andas
granos de arroz cocido
“Hay demasiadas”
dices,
“habrá qué poner veneno en la miel”
Pienso
sin saber por qué
en todos estos siglos.
142
-Qual era la domanda?-
Tuono su tuono
Mi sono chiesto
del volto di Dio
dopo che un gran fragore ha inondato la casa
Una carovana
Una carovana
di esseri minuti
si dirige
dalla cucina al cortile
portando a spalla
grani di riso cotto
Penso
senza sapere perché
a tutti questi secoli.
143
-Fernando Rendón-
A tu razón
A prudente distancia
celebras lo desconocido.
144
-Qual era la domanda?-
A prudente distanza
celebri ciò che è sconosciuto.
145
-Fernando Rendón-
Todavía
Tememos en vano
que a la vida siga el misterio
porque han sido muchos nuestros muertos
aún hoy
que nada hay para ninguno
definitivamente perdido
En torno a la escritura
146
-Qual era la domanda?-
Ancora
Temiamo invano
che alla vita debba far seguito il mistero
visto che sono stati parecchi i nostri morti
Ma dobbiamo tremare
perche la realtà si è smarrita?
ancora oggi
che niente è per nessuno
definitivamente perduto
147
-Fernando Rendón-
Ángel
148
-Qual era la domanda?-
L’Angelo
Nonostante i segni
Nonostante i segni
ce ne andavamo e dimenticavamo.
149
-Fernando Rendón-
Memoria
“Memoria”
esto dijo la esperanza enlutada
al despedirse del viajero
150
-Qual era la domanda?-
Memoria
“Memoria”
questa parola ha detto la speranza in lutto
al congedarsi del viaggiatore
151
-Fernando Rendón-
Abre la puerta
Sueño
fuente del vacío
del que brotan mundos
imán
atrae la música
que nadie puede escuchar
sin arriesgar su vida
leyenda
abre la puerta
152
-Qual era la domanda?-
Apri la porta
Sogno
fonte del vuoto
dal quale germogliano mondi
magnete
attrai la musica
che nessuno può ascoltare
senza rischiare la vita
leggenda
apri la porta
153
-Fernando Rendón-
En el globo
154
-Qual era la domanda?-
In aerostato
155
-Fernando Rendón-
Silencio
Puede verse, ascendiendo, a Lao Tse, que golpea sus rodillas con las
palmas de sus manos, mientras un mar de pinos entona el canto
de los planos.
156
-Qual era la domanda?-
Silenzio
157
-Fernando Rendón-
Júbilo
158
-Qual era la domanda?-
Gioia
159
-Fernando Rendón-
Imago
160
-Qual era la domanda?-
Imago
161
-Fernando Rendón-
Una red de manos fundó los cimientos del mundo. Una red de manos
los socava. La obra magnífica se hunde.
Estamos vivos: los ríos de los cinco sentidos desembocan una y otra vez
en el océano de la percepción.
Y una red de manos funda los nuevos cimientos del mundo, mientras
otra red de manos los socava.
162
-Qual era la domanda?-
Una rete di mani ha creato le fondamenta del mondo. Una rete di mani
le discalza. L’opera magnifica sprofonda.
Siamo vivi: i fiumi dei cinque sensi sfociano più e più volte
nell’oceano della percezione.
163
-Fernando Rendón-
De humanos
Bosque.
Encantado.
Talado.
Bosque ingenuo.
De humanos.
Bosque convertido en una legión de sillas.
De camas.
Bosque de armarios.
De ataúdes.
De espejos.
De espejos que reflejan el bosque derribado.
Bosque de lanzas con puntas de acero.
Bosque de hachas.
Bosque de animales que sacrifican animales.
Bosque del Bosco medieval, sin edad,
del que se extrae la leña donde arderán los condenados.
Bosque contemporáneo.
Bosque de herejes que combaten, ardiendo en la causa.
Bosque de amor y resistencia.
Para repoblar la tierra de árboles, de agua, de animales y de humanos.
Bosque de fuego, guerra del amor contra los enemigos del bosque.
En flotación
164
-Qual era la domanda?-
Di umani
Bosco.
Incantato.
Tagliato.
Bosco ingenuo.
Di umani.
Bosco tramutato in una fiumana di sedie.
Di letti.
Bosco di armadi.
Di bare.
Di specchi.
Di specchi che riflettono il bosco abbattuto.
Bosco di lance con punte d’acciaio.
Bosco di asce.
Bosco di animali che sacrificano animali.
Bosco di Hieronymus Bosch medievale, senza età,
Da cui si estrae la legna sulla quale arderanno i condannati.
Bosco contemporaneo.
Bosco di eretici che combattono, bruciando per la causa.
Bosco d’amore e resistenza.
Per popolare ancora di alberi la terra, di acqua, di animali e di umani.
Bosco di fuoco, guerra dell’amore contro i nemici del bosco.
Galleggiando
165
-Fernando Rendón-
II
La sombra del follaje danza sobre la sombra del jaguar. Un sol violento
es el refugio único de la salamandra.
166
-Qual era la domanda?-
Nuovamente allora ritornare, disfare nel cuore il nodo del nostro dol-
ce paese ferito, il nulla del nostro sogno perduto di una vita condivisa
galleggiando.
II
Le allegre ombre delle femmine degli ara, raccolte nelle ombre delle
coppe degli alberi, cianciano del baccano che fanno le irritanti ombre
dei maschi della scimmia.
167
-Fernando Rendón-
III
La piedra es música cristalizada
333
168
-Qual era la domanda?-
A cosa serve all’uomo la sua ombra nel deserto? L’ombra d’un albero
pesa più dell’ombra d’un uomo. Nel deserto, l’ombra di chi è vittima
d’insolazione sa che il paradiso è un’ombra vera.
III
La pietra è musica cristallizzada
Disceso dalla pietra del sole, l’uomo già non ascolta la pietra
che canta.
333
169
-Fernando Rendón-
333
170
-Qual era la domanda?-
333
171
-Fernando Rendón-
333
No existe un poema
No hay una música que te llame a ti
Que te alcance a ti
No hay una melodía que haga viajar a tu espíritu
No existe un poema
No hay una música que te nutra
Que te roce a ti
No alcanzaron las canciones para ti
Ninguna canción arcaica te abrazó
Mi amor pobre de canciones de amor
No te correspondió ninguna herencia
333
Estás sólo, quién lo niega, huyes sin sosiego, marioneta del vacío.
172
-Qual era la domanda?-
333
333
Sei solo, chi lo nega, senza quiete tu fuggi, marionetta del vuoto.
Vai da una stanza all’altra, tuttavia non è questa casa tua: non c’è
dimora per il tuo riposo. Cambi sobborgo, paese, vettura,
senza che se ne accorga mai nessuno.
173
-Fernando Rendón-
333
174
-Qual era la domanda?-
333
175
-Fernando Rendón-
333
333
176
-Qual era la domanda?-
333
333
177
-Fernando Rendón-
178
-Qual era la domanda?-
179
-Fernando Rendón-
Lia Fail
¿Qué vinieron a hacer 500 reyes sobre este prado verde bajo
la intermitente lluvia de Irlanda?
180
-Qual era la domanda?-
Lia Fail
Tutto ciò che ho compreso di Tara era implicito nella domanda del
corvo, quando abbracciai la Pietra del Destino, flagellato dalla
repentina bufera.
Cosa son venuti a fare 500 re su questo prato verde sotto la pioggia
intermittente dell’Irlanda?
181
-Fernando Rendón-
Los reyes ya no están. Pero los cuervos siguen posados sobre las ramas
del aliso todavía.
Bruinne Bóinne
182
-Qual era la domanda?-
Non ci sono più i re. Ma i corvi restano ancora appollaiati sui rami
dell’alisso.
Bruinne Bóinne
Ricorda non rubare agli antenati nemmeno una piccola pietra e non
ridere di chi ora osserva il clan tra l’addolorato e il sorpreso.
183
-Fernando Rendón-
184
-Qual era la domanda?-
185
-Fernando Rendón-
Sin mañana
186
-Qual era la domanda?-
Senza domani
187
-Fernando Rendón-
333
188
-Qual era la domanda?-
333
189
Indice
G. D’Annibale, P. Nizzo
L. Quinzi, A. Rizzo Il viaggio, la memoria, il tempo
AA. VV. TissInPoesia
Beppe Costa L’ultima nuvola
AA. VV. Premio nazionale di poesia “Masio Lauretti”