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SISTEMA CONAI

Per molto tempo, le persone hanno associato l’idea di sviluppo sostenibile alla
“questione ambientale”, cioè alla necessità di coniugare lo sviluppo economico con
il rispetto del pianeta e dei suoi limiti. Ma lo sviluppo sostenibile è diventato una
visione del mondo e dell’attività umana che abbraccia, in modo integrato, economia,
società e ambiente, riconoscendo alla governance delle imprese e dei processi
decisionali pubblici un ruolo centrale per conseguire un benessere equo e
sostenibile. È in questa prospettiva di profonda trasformazione che deve collocarsi
l’impegno di Consorzi come il Conai, i quali possono svolgere un ruolo cruciale nella
diffusione di buone pratiche, ma di una cultura dello sviluppo sostenibile a “tutto
tondo”.
Conai, nasce presso il Ministero dell’Interno, con il Decreto Ronchi del ’97, il decreto
impone ai produttori e agli utilizzatori di imballaggi la costituzione del Consorzio,
composto da imprese private che vi partecipano in forma paritaria, garantendo al
tempo stesso il necessario raccordo con l’attività di raccolta differenziata effettuata
dalle pubbliche amministrazioni. Il Conai è un organizzazione di diritto privato senza
finalità di lucro, retto da uno statuto con la finalità di perseguire gli obiettivi di
recupero e riciclo dei materiali di imballaggio. Per adempiere a tale compito il
Consorzio, cui viene riconosciuta autonomia gestionale e organizzativa, coordina e
indirizza l’attività di sei Consorzi dei materiali di imballaggio (CiAL, alluminio-
Comieco, carta e cartone- Corepla, plastica- Ricrea, acciao- Rilegno, legno- CoReVe,
vetro).
I produttori e gli utilizzatori di imballaggi, aderendo a Conai, sono tenuti a versare il
Contributo Ambietale Conai (CAC) che rappresenta la principale forma di
finanziamento per ripartire tra produttori e utilizzatori di imballaggi i corrispettivi
per i maggiori oneri relativi alla raccolta differenziata, nonché gli oneri per il
recupero e il riciclaggio degli imballaggi. Conai ne trattiene una quota e versa la
rimanente ai sei Consorzi di filiera che devono organizzare il ritiro dei rifiuti da
imballaggio di carta, vetro, plastica, legno e metalli, raccolti in modo differenziato
dai Comuni, nonché la lavorazione e la consegna ai riciclatore finale, che può essere
un singolo impianto o un intermediario. I consorzi di filiera , a loro volta, provvedono
a riconoscere ai Comuni un corrispettivo economico in funzione della quantità e
della qualità dell’imballaggio raccolto. Con oltre 850.000 consorziati, Conai è il più
grande Consorzio in Europa per la gestione degli imballaggi e dei rifiuti di
imballaggio.

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