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Protagonisti – Architetti – Artisti

Bauhaus

La bauhaus rifiuta tutti i metodi prestabiliti e considera


inseparabili il fare artistico dall’ideazione poiché ogni forma è
concetto e atto (Kandinsky, Klee, Itten, Pareyson, Moholy -
Nagy).

Creatività = frutto di una ricerca alla base della quale ci sono


delle regole = conoscere le regole serve per capire in che modo
si possono superare e contrastare. Nella bauhaus si
particolarmente sentire l’influenza della Gestalt (favorisce
rapporto tra percezione e forma, la forma = deriva dal principio
di creatività che deriva dall’attività analitica e propositiva).
Architecture in Tel Aviv
L’approccio progettuale non è più legato alla tradizione
accademica che si basava su elementi già costituiti ma lascia
spazio alla libertà creativa e ad una progettazione che può
prendere spunto dai linguaggi più diversi. Quindi la ricerca della
B. ha carattere sia di scienza che di arte. Processo ideativi e
creativo sono unificati e nel segno si ritrova non una
rappresentazione ideale ma la rappresentazione di qualcosa che
realmente diventerà forma. Ogni atto creativo ha le sue leggi e i
suoi fini che devono essere eseguite durante il processo di
formazione dell’opera che altrimenti non prende forma. Per
questo l’atto creativo è considerato l’attività progettuale che
necessita di scelte coscienti riguardo a ciò che si intende e i
vuole fare.

Berkel Van ben

A proposito del processo che l'ha portato alla scelta di questo


diagramma di riferimento Van Berkel ha detto: " l'idea del
progetto della Möbius House è partita dal diagramma di due
linee intrecciate, che fa da complemento alla nostra teoria sui
due abitanti della casa, il marito e la moglie, che dovranno
vivere e lavorare all'interno di questa dimora. In un ciclo di 24
La Möbius House di UN studio, ore di vita e lavoro, delle volte vorranno stare insieme, altre no.
Het Gooi, Olanda - 97 Le due linee del diagramma rappresentano le persone che
vivono nella casa. Questo diagramma in rotazione, che grazie
alla sua astrazione è aperto a diverse interpretazioni, ha portato
all'idea di lavorare con due materiali e di usare il concetto di
tempo correlato alla distribuzione del programma."

La casa quindi, seguendo le dinamiche rappresentate con


l'anello Möbius, è stata organizzata intorno ad un percorso
continuo che, come un nastro, si sviluppa su tre livelli di cui
quello seminterrato è stato riservato interamente
all'appartamento per gli ospiti.

1
Calatrava Santiago

Lo stile unico, creativo e molto influente di Calatrava combina


una sorprendente concezione visuale dell'architettura
all'interazione armoniosa con i rigidi principi dell'ingegneria;
acciaio e cemento, si fondono in forme e volumi che sono chiari
riferimenti a forme esistenti in natura. Il suo lavoro ha elevato il
Palace of Arts and Sciences in design di progetti di ingegneria civile a nuovi livelli. Ha inoltre
Valencia. disegnato numerose stazioni ferroviarie note per i loro spazi
luminosi, aperti e facili da percorrere.

Chernikov Jacov

Per Chernikov l’invenzione creativa sfrutta il linguaggio astratto


e analitico del disegno, egli formula un metodo compositivo che
è interno alla rappresentazione che si basa sul fatto che
immaginare e creare sono forme immateriali che si
manifestano in disegni visibili. Tuta la ricerca di C. è basata
sull’educazione architettonica e per questo il disegno è
considerato strumento principale per analizzare la struttura
Konstruktion der Architektur delle forme nello spazio = strumento di progettazione dato dalla
und Maschinenformen natura all’uomo.
Seguendo la tradizione di Piranesi e Sant Elia realizza 101
disegni di complessi architettonici immaginari.

Diller e scofidio

Un nastro curvato che individua la produzione (atelier) da un


lato e la presentazione (museum/theater) dall' altro. Le
ondulazioni di questo nastro si arrampicano verticalmente dalla
via. Il pavimento si transforma in in parete, poi si trasforma
nuovamente in il pavimento, e poi ancora in parete, ecc. Ad
ogni cambiamento del senso, le pieghe del nastro generano uno
New York City- Eyebeam -
spazio di produzione o uno spazio di presentazione,
Museum of Art and Technology alternatamente.

Durand

Toglie al disegno effetto pittorico e lo riduce a strumento di


rappresentazione geometrica che genera composizioni
bidimensionali con l’accostamento di forme elementari secondo
due disposizioni principali, quella verticale e quella orizzontale.
sostituisce l’invenzione intuitiva con la chiarezza, la sicurezza di
un sistema riduttivo.
siamo in presenza di un arte euristica che mira ad individuare
processi creativi che avvolte si basano su impostazioni originali
e altre volte su codici fissi; in entrambi i casi si tratta di utilizzo
del disegno basato sulla geometrizzazione con poco spazio
lasciato all’imprevedibilità della scoperta.
usa il disegno in chiave accademica architettonica

2
Peter Eisenman

Ricerca attraverso l’interpretazione di elementi bidimensionali


derivati soprattutto dalle cartografie le linee basi delle idee dei
suoi progetti.

Usa il diagramma come strumento di registrazione di processi di


formazione del progetto e per considerazioni sul luogo da
progettare e poi anche per contrastare le informazioni degli altri
Università di Cincinnati diagrammi così da rilevare tutte le possibili strade del progetto
(House IV, Virtual House).

La vera originalità non sta nelle forma, di per se estremamente


"originale", ma nel principio iniziale –l’istante immediatamente
precedente il Big-Bang- il “concetto”, in altri termini,
sicuramente rivoluzionario di tutta la sua teoria.

Frank Lloyd Wright

Ingegnere, abbracciò diversi periodi, dal neoplasticismo, alle


esperienze orientali. Voleva radicare l’architettura in una
tradizione storica, ma anche al luogo, quindi non architetture
mimetiche, ma che prendono spunto dal luogo, l’architettura
può esaltare le qualità del paesaggio, usò materiali e colori del
posto, anche tipologiche del posto.

Un'architettura che ha come idea trainante, il rifiuto della mera


ricerca estetica o il semplice gusto superficiale, così come una
società organica dovrebbe essere indipendente da ogni
imposizione esterna contrastante con la natura dell'uomo. La
progettazione architettonica deve creare un'armonia tra l'uomo e
la natura, costruire un nuovo sistema in equilibrio tra ambiente
costruito e ambiente naturale attraverso l'integrazione dei vari
elementi artificiali propri dell'uomo (costruzioni, arredi, ecc.) e
Casa sulla cascata, naturali dell'intorno ambientale del sito. Tutti divengono parte di
Fallingwater un unico interconnesso organismo, spazio architettonico.

Uno dei limiti delle architetture moderniste è il loro degrado,


visto che le opere sono prive degli elementi funzionali, tipo le
canaline di scolo i gocciolatoi, etc, quindi necessitano di
continua manutenzione.

Norman Foster

L’architettura ed il design di Foster, eleganti e al contempo


squadrati, celebrano la modernità attraverso l’uso di materiali
d’avanguardia e lo sfruttamento delle tecniche di costruzione
più avanzate.

Foster ha da sempre seguito e sviluppato l’aspetto high-tech e


strutturale nella progettazione, aspetto ben rappresentato da
London City Hall una delle sue opere più emblematiche e note a livello
internazionale

3
Fuksas Massimiliano

Massimiliano Fuksas ha incentrato la sua pratica professionale


soprattutto dei problemi urbani nelle grandi aree metropolitane
e sulla realizzazione di opere pubbliche, che includono edifici
universitari e grandi complessi urbani. Il suo modo di progettare
si sviluppa attraverso un intenso processo che evolve da una
serie di modelli tridimensionali trasferiti poi in bidimensionale ed
Polo Fiera Pero-Rho a infine realizzati.
Milano.
Nelle sue realizzazioni Fuksas cerca sempre di creare un nesso
tra la costruzione ed il contesto in cui essa si trova ed il suo
modo di progettare si evolve da una serie di modelli
tridimensionali trasferiti poi in bidimensionale ed infine
realizzati. I suoi progetti sono caratterizzati da una ricerca
continua sui nuovi materiali e sulle nuove tecniche di
realizzazione. Una particolare importanza è sempre rivolta al
contesto.
Ha provato la sua abilità di "scolpire" e realizzare edifici in varie
scale, come il Museo dei Graffiti a Niaux e le Twin Towers a
Vienna, che disegnano un nuovo sky-line della città.

Daniel Libeskind

Interessato alla relazione che c’è tra l’intuizione di strutture


geometriche libere dal tradizionale orientamento cartesiano e la
loro realizzazione della realtà.
Il mio lavoro prende il via da alcune contraddizioni insanabili tra
il metodo, l'idea ed il desiderio. E' come avere un milione di
pezzi di mosaico che non compongono la stessa figura, che non
potranno mai essere assemblati e costituire una unità, poiché
World Trade Center site non provengono da un insieme unitario.

Non si tratta di costruire, nel senso cubista del termine, vale a


dire di mettere insieme elementi omogenei, bensì di costruire
nel senso di assemblare cose eterogenee.

Include di frequente elementi che possono non essere accettate


come normali tecniche di architettura, il rapporto tra progetto e
spazio, tra idea e funzione.

4
Le Corbusier

Disegnare e guardare, schizzo non è artistico ma è strumento


per catturare l’idea.
Fu uno dei grandi del neoplasticismo, non era architetto, ma
pittore purista, volumi incastrati tipo le composizioni di
Malevick, ogni volume corrisponde ad una funzione interna
dell’edificio, ci sono anche delle influenze orientali.
Ville Savoie
L’opera che Le Courbusier adoperò come portavoce dei sui 5
punti dell’architettura fu Ville Savoie, 1928:

-Pianta libera (data dall’uso dei pilastri, e senza muri portanti)


-Facciata libera (uso della facciata come supporto estetico)
-Finestre a nastro (che scandivano al facciata, in orizzontale)
-Pilotì (uso dei pilastri appunto)
-Tetto giardino (cioè che l’edifico leva al terreno, il tetto lo
contiene e lo ripropone)

Molte architetture popolari economiche che vennero dopo,


presero come scusa il fare del modernismo, e i 5 punti di Le
Courbusier, presto divennero un alibi per queste nuove
costruzioni, che spesso puntavano al risparmio, riproponendo gli
stilemi descritti.
Le Courbusier introdusse l’elemento della rampa di
collegamento fra i vari livelli, come in un percorso.

Lewitt Sol

Sol LeWitt è uno dei più coerenti e importanti fautori del


Minimalismo in America. Asceso alla notorietà negli anni '60,
LeWitt si è guadagnato ben presto una reputazione
internazionale per le sue opere di intellettualmente difficili e ad
alta intensità di lavoro.
L'idea, il concetto dell'opera diventa sempre più importante del
Four-Sided Pyramid prodotto in sè, l'esecuzione perde centralità mentre assume
importanza la fase progettuale. In questo senso sono da
interpretare i suoi famosi wall drawings: grandi disegni su
parete che l'artista si limita a progettare, affidando l'esecuzione
ad assistenti. Il wall drawing è una forma d'arte che indaga le
relazioni tra arte visiva e architettura, tra segno e spazio in
grandi disegni murali amplificati fino ad invadere l'ambiente.

Lynn Greg

L'architettura di Greg Lynn è animata da una forte


determinazione tecnica, maturata all'interno di una linea di
ricerca che si sviluppa in stretta aderenza con i sistemi di
produzione digitali e che tende, attraverso questi,
all'individuazione di strumenti di schematizzazione e di
riorganizzazione del progetto.
Port Authority Gateway, Nex Incarna l’architetto di ultima generazione che sviluppa e dà
York, 1997 corpo alle propria opera artistica utilizzando il computer come
un elemento estremamente “naturale”. Considerato dalla critica
internazionale come il maggiore teorico ed esponente della
“Blob architecture”, l’architettura digitale.

5
Loos Adolf

Fu un innovatore, un ribelle incompreso ed un esteta. Era un un


uomo a cui anche il più piccolo oggetto in una stanza era di tale
importanza da occuparlo con la sua funzione. Loos era capace di
sfruttare gli spazi più angusti e usava i materiali più economici
per le sue ville (muri interni in gesso).
L'architettura non è un'arte, poichè qualsiasi cosa serva a uno
scopo va esclusa dalla sfera dell'arte.

Se in un bosco troviamo un tumulo, lungo sei piedi e largo tre,


disposto con la pala a forma di piramide, ci facciamo seri e
qualcosa dice dentro di noi: qui è sepolto qualcuno. Questa è
Mueller house
architettura.

Gropius Walter

Architetto e urbanista tedesco (1883-1969). Considerato tra i


massimi esponenti dell'architettura razionalista, si è dedicato
particolarmente all'urbanistica e ai problemi dell'abitazione;
fondò il Bauhaus e lo diresse, svolgendo un'opera di
Bauhaus, Dessau, Germany, fondamentale importanza per la soluzione dei problemi dell'arte
1925-26
applicata all'industria.
Innovazioni formali: con il vetro e l'acciaio sentiti come "privi di
essenza" (Gropius) diede all'edificio una corporeità compatta e
nello stesso tempo trasparente. Per la prima volta furono
applicate pareti di tamponamento realizzate in vetro su di un
edificio a più piani in muratura. Gli angoli privi di sostegni del
rivestimento trasparente dell'edificio, che permettono di vedere
all'interno i pianerottoli sospesi in aria, contraddicevano le
concezioni tradizionali della stabilità.

Frank Owen Gehry

Tra i più importanti architetti contemporanei, noto per il suo


approccio scultoreo e organico alla progettazione.
La sua architettura sperimenta materiali diversi di volta in volta
e comunica con il paesaggio in modo distaccato e provocatorio,
le sue costruzioni possono essere posizionate indifferentemente
dall'intorno.
Campus of MIT - Boston
Gehry ha dato nuovo impulso alla genialità architettonica e per
questo è forse il punto di riferimento dei nuovi architetti.
Gehry ci ha raccontato che per lui il modello, la maquette, è
tutto. La plasticità delle sue forme possono essere rese solo con
l'ausilio di un modello fisico, non di una simulazione al
computer.
Un architetto geniale che propone forme fuori dagli schemi, ma
mi domando quanto sia ripetibile la sua esperienza. Lui è un
artista in quanto unico; forse l'architetto dovrebbe stare a metà
tra lîngegnere che ambisce alla modularizzazione eripetibilità
dei progetti e l'artista che, come Paganini, non ripete.
Ma io sono ingegnere e quindi tendo a preferire architetti meno
estrosi.

6
Holl Steven

Steven Holl è, come Le Corbusier, tanto pittore quanto


architetto", Certo gli danno ragione i fatti, ovvero la
personalissima propensione di Steven Holl per lo schizzo
concettuale, che non si cura dei limiti effettivi del progetto.

"Nelle sue mani l'architettura diventa non solo- secondo la


metafora corrente- "musica ghiacciata", ma anche "letteratura
ghiacciata", "scienza ghiacciata" e così via, a seconda delle
circostanze.
In altre parole riesce ad oltrepassare i confini delle tipologie
architettoniche per entrare nel campo di un'altra disciplina,
suggerita ogni volta da una specifica commissione.
Museum of Contemporary Art
Helsinki, Finland

Kandinsky

Kandinsky pensava che l'arte doveva comunicare spiritualità e


per farlo bene ci doveva essere un'assenza della
rappresentazione realistica della realtà
Quando dipinge quadri astratti la prima ispirazione, di base
viene dalla natura ma poi gradualmente minimizza le forme
naturali in figure essenziali fino ad arrivare ad un dinamico
insieme di macchie colorate. Kandinsky divide le fasi verso
l'astrattismo in tre parti: "Impressioni" (percezione sensoriale)
la prima impressione che ha della natura all'aperto.
"Improvvisazioni" (emozioni a primo istinto) sono espressioni
improvvise di emozioni e sentimenti. "Composizioni" (sintesi di
emozioni e sensazioni): espressioni che vengono lentamente
dall'interno e emozioni esteriori che vengono elaborate da
Kandinsky.
Struttura allegra
creare-provando - Cerca di identificare le "figure di base"della
realtà (triangolo, quadrato, cerchio) che sono le espressioni
della "potenza, peso e movimento" e la loro relazione sul
quadro, con linee, macchie e colori "puri". Kandinsky credeva
che combinazioni tipo un triangolo giallo, o un quadrato rosso, o
un cerchio blu sono modi migliori di comunicare.

Klee Paul

L’architettura deriva dalla forma, da scelte che riguardano il


mezzo di rappresentazione che non è mezzo ma fa parte del
progetto. creare-provando: attraverso la scomposizione
geometrica.
Rappresenta, insieme a Kandinskij, il pittore che ha dato il
maggior contributo ad una nuova pittura fondata su caratteri
astratti. Egli però, a differenza di K, non ha mai praticato
l’astrattismo come unica forma espressiva, ma l’ha inserita in
un più ampio bagaglio formale e visivo dove i segni e i colori
hanno una maggiore libertà di evocazione e rappresentazione.
Si potrebbe dire che, mentre per K. l’astrattismo rappresenta
una meta, per Klee l’astrattismo è un punto di partenza per
Betroffener Ort. rifondare una pittura che rappresenti liberamente il mondo delle
forme e delle idee.

7
Koolhaas Rem

uno dei progettisti-simbolo degli ultimi vent’anni e un


«architetto-filosofo-artista capace di ampliare la nostra
concezione di città e civiltà»,

E' il precursore e il visionario dell'architettura contemporanea.


L'incontestabile genialità delle sue intuizioni teoriche e la
Design of new CCTV
headquarters
sorprendente innovatività delle sue realizzazioni ha trovato
largo spazio in tutto il mondo.

Definito un modernista da alcuni ed un decostruttivista da altri,


Koolhaas rifiuta entrambe le classificazioni. In realtà,
analizzando i suoi tanti progetti, non è facile riconoscerne uno
stile; egli stesso dice che "lavorando in tanti ambienti diversi e
con le più diverse condizioni, il lavoro finito deve essere
anch’esso diverso".

Incarna il fantastico metropolitano, il desiderio di densità


sociale. E' la proiezione architettonica di un immaginario.
Il mondo odierno, sempre più frammentato, sarà ricomposto in
un mosaico di osservazioni dislocate e dissociate. Nulla oggi, è
più interessante e più pazzesco del vero.

Malevic Kazimir

un pittore russo del XX secolo, pioniere dell'astrattismo


geometrico e delle avanguardie russe.
Fondò il Suprematismo, movimento artistico.

La sua vita e la sua arte sono state per lungo tempo avvolte nel
mistero rendendolo l’artista con la personalità più complessa ed
affascinante del nostro tempo.
Il suo interesse non si rivolge più esclusivamente alla pittura,
ma anche verso l’architettura e le arti applicate. Il risultato sono
gli Achitektony, elementi modulari per una futura architettura
dello spazio "il suprematismo architettonico" e le tazze e teiere
Suprematismo, 1915 in porcellana bianca decorate con la geometria espressiva del
Olio su tela - 87,5x72 cm Suprematismo.

Sosteneva che l'artista moderno doveva guardare a un'arte


finalmente liberata da fini pratici e di rappresentazione e
lavorare sulla base del riconoscimento della "supremazia della
sensibilità pura negli arti figurative".

8
Meier Richard

Richard Meier, architetto americano importante esponente del


purismo formale del moderno
Il bianco è il colore che adotta e il suo comporre si basa sulla
evidenziazione delle funzioni: i collegamenti interni, le rampe, le
scale, gli spazi serviti con le grandi vetrate e quelli di servizio
nei volumi pieni. Su questa base l'architetto negli ultimi anni
Jubilee Church scopre nuovi temi.

"...L’Architettura è un continuum; ogni generazione informa


quelle seguenti. I lavori di Le Corbusier o Borromini o Bramante
mi sono fondamentali per comprendere la strutturazione dello
spazio.
Quello che io faccio è diverso da quello che è stato fatto nei
periodi precedenti, ma c'è sempre una relazione alla dimensione
umana…"

Tre coordinate riassumono il lavoro dell'architetto americano nel


saggio di Livio Sacchi, "Richard Meier o la rappresentazione
della modernità": il luogo (Meier è un "classico" e quindi
sostanzialmente atopico), l'astrazione (è l'area della Minimal Art
di Sol Le Witt quella prevalente) e infine il manierismo
(l'architetto lavora sul lascito della modernità svuotata dai suoi
contenuti ideologici).

Mies Van De Rohe

Eseguì poche opere ma che hanno lasciato il segno, fra cui il


modello di grattacielo, oggi attualissimo, dalle forme molto
semplici e lineari, con ampie vetrate, che ben si distingueva fra
i grattacieli, di stile art decò , a Barcellona 1929 padiglione per
le esposizioni, per Rohe, anche l’acqua era un materiale e come
tale andava trattato, e ben collocato, quest’ opera era il
Barcelona Pavilion manifesto ideologico del neoplasticismo, con elementi
indipendenti quasi a comporre una sorta di scatola di
montaggio, introdusse i pilastri metallici a sezione cruciforme,
una della sue ultime opere in Europa, fu il museo, con quest’
opera, introdusse il concetto di museo in quanto involucro, non
più con gli ordini classici, ma un museo aperto alla città, ricco di
ampie vetrate, e spazi liberi, dall’interno sembra che al città
entri a far parte del museo stesso.

Famoso per i suoi motti "il meno è più" ("less is more") e "Dio è
nei dettagli" ("God is in the details"), Mies cercò di creare spazi
contemplativi, neutrali, attraverso un'architettura basata su
un'onestà materiale ed integrità strutturale, con uno studio
esemplare del particolare architettonico. Negli ultimi vent'anni
di vita, Mies van der Rohe giunse alla visione di un'architettura
monumentale "pelle e ossa" ("skin and bone"). I suoi ultimi
lavori offrono la visione di una vita dedicata all'idea di
un'architettura universale semplificata ed essenziale.

9
Morris Robert

Come artista, Robert Morris ha sempre manifestato un vivo


interesse per il corpo umano e per il suo movimento, nonché
per il rapporto percettivo che esso intrattiene con lo spazio e gli
oggetti. Le sue realizzazioni artistiche in effetti si sono sempre
accompagnate a un vasto corpus di saggi e altri scritti che, negli
anni Sessanta e Settanta, hanno segnato importanti momenti
Labyrinthe per la scultura minimalista, la Process Art (Anti Form) e la Land
Art (Earthworks). Peraltro, nelle sue opere non mancano
esplicite allusioni alle idee espresse da filosofi e pensatori come
Platone, Kierkegaard, Wittgenstein, Nietzsche, Freud.

Se alcuni dei suoi lavori possono richiamare nozioni e concetti


come il Minimalismo o la Conceptual Art, sarebbe certo riduttivo
inserire e circoscrivere la sua arte all’interno dell’una o dell’altra
corrente. Morris ha sempre evitato di definire la sua identità
artistica attraverso un unico medium, una forma o una struttura
unica.

Nouvel Jean

"Architetto del presente", come lui stesso ama definirsi, mira a


proporre un'analisi originale ed extradisciplinare della sua
opera.
Si è sempre mostrato polemico a proposito dei problemi e delle
decisioni riguardanti l’architettura e la città.

Architetto del concetto e del contesto, della smaterializzazione e


dell’immagine, incontestabilmente esigente ed originale, Nouvel
persegue ed elabora con pertinenza un’opera sempre
aggiornata allo spirito del tempo. Per Nouvel l’architettura è
"arte visiva, produzione di immagini". Una architettura
smaterializzata, dove sono protagonisti la luce e le superfici più
che la qualità scultorea dell'opera. Nouvel si fa portatore
dell’importanza sociale e culturale dell’architettura, che si
Torre Agbar, Barcelona
impegna nel mondo, in un continuo scambio con altre discipline.

Antonio Sant'Elia

Considerato l'esponente tipico, se non l'unico, dell'architettura


futurista, le proiezioni megalopolitane di Sant'Elia rimangono
fino a tutti gli anni '30 un punto di riferimento ideale costante
nella scena dell'architettura moderna e d'avanguardia italiana.
affermò che "il valore decorativo dell'architettura Futurista
dipende solamente dall'uso e dalla sistemazione originale di
materiali grezzi o scoperti o violentemente colorati.
La sua visione era riguardo una città del futuro estremamente
industrializzata e meccanizzata, che non considerava una massa
Casamento con ascensori di edifici individuali ma una enorme conurbazione urbana, multi-
esterni; livello, interconnessa ed integrata disegnata attorno alla "vita"
1914; inchiostro nero e matita della città.
su carta.
I suoi disegni estremamente influenti rappresentarono
grattacieli monolitici ed enormi con terrazzi, ponti e passerelle
aeree che hanno incarnato l'eccitamento puro e semplice dell'
architettura moderna e della tecnologia.
10
Siza Alvaro

disegno – mezzo di esplorazione delle proprio idee

Sempre attento alle architetture tradizionali delle regioni in cui


interviene, Siza ha saputo trasformare fonti e ispirazioni in un
coerente linguaggio razionale e moderno, conquistando un
Expo '98 Padiglione del posto di assoluto primo piano nel panorama architettonico
Portogallo, Expo '98 europeo del secondo Novecento.
"un'architettura non è brutta per il tema, perché in architettura
non ci sono temi belli o brutti; c'è solo il trattamento buono o
cattivo del tema"

Il progetto sta all'architetto come il personaggio di un romanzo


sta all'autore: lo supera costantemente.

Piano Renzo

La figura di Renzo Piano rappresenta per l'architettura Italiana e


mondiale il chiaro superamento dei canoni dell'international
Style che ancora negli anni settanta sopravvivevano e la
realizzazione di nuove forme tecnologiche e metaforiche di
architettura.
Piano offre una visione di sè umile, senza esagerare nella
tecnologia digitale per raccontare il suo percorso professionale
Auditorium Parco della Musica
- Roma ma usando il modello di legno icona del suo fare architettura.

Piano più volte si è definito artigiano ciò è comprovato dal suo


Building Workshop, sorta di bottega, officina contemporanea,
erede della tradizione quattro-cinquecentesca di Brunelleschi e
Leonardo, i primi architetti hi-tech, dove la sperimentazione
tecnologica sui materiali consente alla sua opera di avvalersi di
soluzioni innovative.

"Quando mi chiedono come sarà la città del futuro, io rispondo:


spero come quella del passato."

Purini Franco

Disegno è luogo dove il pensiero si manifesta.


Ha affrontato sia problemi urbani sia questioni di linguaggio
architettonico, affianca un costante impegno nella cosiddetta
architettura disegnata.
Conosciuto principalmente per i suoi disegni densi di trame,
campiture, da dove emergono oscure strutture dalle grandi
cariche visionarie. Questa ricerca segue una linea sperimentale
fortemente razionale associando suggestioni figurative tratte
dalla tradizione classica.
PIEGARE - "Come si agisce
dentro l'architettura" “Il disegno è uno strumento di ricerca progettuale, rigoroso,
quasi ascetico, ma anche la volontà di ritornare "
Complessità grafica che ha traslato, nelle sue architetture
altrettanto complesse e spesso simboliche, dense di
sfalsamenti, rotazioni, dissoluzioni ed effetti chiaroscurali, ma
anche di una accentuata logicità progettuale sempre pronta ad
essere smentita o destabilizzata.
11
Tadao Ando

Architetto autodidatta famoso in tutto il mondo, lavora


soprattutto con gettate di cemento a vista ed è noto per uno
stile esemplare che evoca in modo tipicamente giapponese la
materialità, il collegamento e la lettura degli spazi, attraverso la
comparazione estetica col modernismo irrazionale. I suoi edifici
sono spesso caratterizzati da complessi percorsi tridimensionali,
che si incroviano tra spazi interni ed esterni formati sia da
forme geometriche di grandi dimensioni che dagli spazi che li
separano

"A volte i muri manifestano un potere che confina con la


violenza. Essi hanno il potere di dividere lo spazio, di
trasfigurarlo e di creare nuovi domini. I muri sono gli elementi
The Westin Awaji Island hotel di base dell’architettura, ma possono essere anche i più
arricchenti".
"Io creo un ordine architettonico sulla base della geometria:
quadrati, cerchi, triangoli e rettangoli. Tento di usare forze
nell'area dove sto costruendo, per ripristinare l'unità tra la casa
e natura (luce e vento) che fu perso nel processo di
modernizzazione delle case giapponesi durante la crescita
rapida, durante gli anni Cinquanta e Sessanta".

Terragni Giuseppe

La moderna originalità dei suoi progetti presentati ai concorsi


nazionali del periodo, caratterizzati da soluzioni progettuali
inventive ma con forme classicamente equilibrate e di
concezione ariosamente mediterranea, lo colloca in una
posizione defilata rispetto alla cultura accademica del regime, e
lo distingue anche dai rigidi canoni del funzionalismo che
Casa del Fascio in Como, 1932
tendono a regolare un’architettura dalle linee essenziali e dagli
schemi replicabili in moduli fissi.

Terragni seppe superare di fatto, con le sue strategie


compositive e decompositive, rimettendo in primo piano la
scrittura della facciata, lo statuto funzionalista alla ricerca di
nuove forme architettoniche, postulato dell’architettura
razionalista, che -come scrisse- "nei loro rapporti di vuoto e di
pieno, di masse pesanti e strutture leggere abbiano a donar
all’osservatore un’emozione artistica".

L'architettura esistente oltre la rude materia.


Si muove secondo una attitudine sostanzialmente analitica ed
astratta.

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Toyo Ito

All'origine di quanto Ito ha costruito o progettato, vi è il


tentativo di liberare l'architettura dalla gravità e la denuncia dei
conflitti che scandiscono la convivenza della forma con la
pesantezza. Se l'essenza dell'architettura, come sosteneva il
filosofo George Simmel, è il punto d'incontro tra la pesantezza
dei materiali che la spingono verso il basso e lo spirito dell'uomo
che la innalza verso l'alto, la poetica dell'artista ricerca la
leggerezza, partendo dal minimalismo di Ando e attraverso
l'utilizzo di materiali da costruzione non tradizionali.

Gli impianti dei suoi progetti tendono ad assumere


configurazioni sinuose e insinuanti, mentre i rivestimenti
tradiscono le originarie geometrie di figure semplici e
TOYO ITO. TOD'S Omotesando stereometricamente definite per prediligere curve complesse e
Building -2004 Tokyo
configurazioni avvolgenti.
Contemporaneamente, il conflitto tra la libertà della forma e la
necessità della gravità viene dichiarato con maggior insistenza.
Per questa ragione, Ito giunge a sospendere le sue costruzioni
su vuoti virtuali, disegnando figure sembrano galleggiare
nell'aria, sostenute dalla leggerezza dello spazio e
dall'immaterialità degli involucri.

TShumi Bernard

Inconsapevole di legame tra spazio evento e da qui nasce la sua


architettura. Utilizza il disegno come mezzo programmatico per
interpretare fenomeni complessi della vita.

In manhattan transripts cerca di realizzare un interpretazione


architettonica della realtà, rappresentando anche quegli
La Villet Park (Paris; bernard
tschumi 1991)
elementi che sono stati di solito in rappresentabili perché
derivano dalla relazione che c’è tra gli spazi e il loro uso.

Tschumi sceglie lo spazio metropolitano come tema di confronto


per il suo sviluppo teorico, non lo spazio come luogo metafisico
dove creare forme capaci di evocare memorie, ma piuttosto
inteso come luogo dell’esperienza: lo spazio in tutta la sua
violenza, la violenza della realtà. La violenza dell’architettura è
inevitabile, poiché l’architettura è legata agli eventi esattamente
come l’ordine è legato al caos.
Quello che interessa a Tschumi è lo spazio che si genera dal
movimento e dalla vita che lo attraversa. I soggetti delle sue
architetture sono le persone che le vivono, le relazioni spaziali
che le uniscono. È l’esperienza del muoversi nella metropoli che
crea lo spazio e le relazioni fra le cose e gli uomini.
L’architettura è generata dalle relazioni sociali, dai movimenti e
dalle implicazioni spaziali di coloro che lo esperiscono.
Al contempo Tschumi rappresenta anche l’ascesa al potere del
surrealismo: non è più possibile distinguere fra ciò che è
normale e ciò che è anormale, ciò che è intero da ciò che
disgiunto.

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Zaha Hadid

Voglia di evadere dai limiti della gravità ricorrendo alla


frammentazione e alla fluidità, la totalità dell’architettura si
riconosce nella forma semplice del particolare.

È fra gli interpreti più significativi del decostruttivismo in


architettura.
Roma, Centro Nazionale per le
Arti Contemporanee “Sin dall'inizio ho pensato all'architettura in una forma
differente. Sapevo quello che volevo fare e quello che dovevo
disegnare, ma non potevo farlo nel modo convenzionale, perché
con i metodi tradizionali non riuscivo a rappresentarlo. Gli
strumenti tradizionali della rappresentazione non mi erano
d'aiuto. Così ho cominciato a ricercare un nuovo modo di
progettare, per provare a vedere le cose da un diverso punto di
vista. Poi, con il tempo, quei disegni, quelle prospettive e quelle
pitture si sono trasformati nei miei veri strumenti di
rappresentazione, qualcosa di più della semplice elaborazione di
schizzi ... Penso che il massimo impegno per un architetto
debba essere l'organizzazione della pianta, saperci entrare
dentro, gestirla e muoversi in essa. La fluidità della pianta, la
sua frammentazione, l'azzardo perfettamente calcolato, sono
idee desunte da Malevich e dai suprematisti, che conducono a
nuove forme di utilizzazione e creazione dello spazio. Ci sono
molte altre indicazioni desunte dagli insegnamenti dei
suprematisti, come l'idea di leggerezza, la tensione a staccarsi
dal suolo che ha prodotto lo sviluppo dell'ingegneria e ha reso
possibile le cortine di cristallo di Mies van der Rohe a Chicago e
New York ... L'architettura deve infondere piacere, il piacere che
si prova quando si sta in un luogo bello o in una abitazione
gradevole, indipendentemente dalle dimensioni. Questo
dovrebbe fare l'architettura: offrire l'idea del lusso a grande
scala".

Zevi Bruno

Architetto, storico e teorico dell'architettura, ha privilegiato


l'attività storico-critica rispetto a quella di progettista.
Divulgatore dell'opera dell'architetto americano Frank Lloyd
Wright e dell'architettura organica.

“L'architettura organica non è uno stile ma una architettura per


l'uomo, sempre nuova, che si differenzia per il suo diversificato
scopo. Alla fine del suo intervento dice: " … noi architetti
organici tentiamo di fondere i valori della nostra tradizione
spirituale con le moderne istanze sociali, di rompere la
dicotomia tra cultura e vita che da un secolo separa gli artisti
dal popolo, di proporre una terza via sociale, libera, umana …
per una cultura integrata, per una architettura integrata, e
Verso un'architettura organica perciò per una vita migliore …".
" , pubblicato nel 1945

14
Otto Wagner

Pioniere del Modernismo viennese ed uno dei maggiori architetti


di Vienna, l’architettura dell’ottocento era caratterizzata dalla
riproposizione dello stile barocco e rinascimentale fino all’ultimo
ventennio del secolo, allorquando l’architetto Otto Wagner,
sebbene attivo da tempo, avendo realizzato architetture nel
solco della tradizione classica, nominato professore
stazioni della metropolitana
all’Accademia d’arte di Vienna affermava la necessità del
rinnovamento dell’Architettura e divulgava le sue idee con la
pubblicazione di un libro Moderne Architektur.
Due erano i punti fondamentali delle sue teorie:

Prima di tutto affermava la necessità che la nuova architettura


fosse figlia dei tempi e quindi non più riproposizione
dell’architettura del passato.

In secondo luogo egli indicava nello sviluppo tecnologico la


nuova strada per l’architettura.

Moholy-Nagy

Spazia dalla pittura all'architettura, dalla scenografia alla


fotografia ed al cinema, dalla sperimentazione in ogni campo
espressivo ad un forte e lucido impegno nel campo
dell'educazione all'arte, è compendiata nella sua attività di
teorico alla costante ricerca di una nuova definizione sociale del
ruolo dell'artista in un mondo ed in un tempo caratterizzati
dall'egemonia degli apparati tecnico-industriali e dalla
conseguente trasformazione di tutta la rete delle relazioni
socioculturali.

Fu anche direttore del nuovo Bauhaus è infatti fra i primi a


capire che nel processo storico di trapasso dal lavoro artigianale
a quello industriale è certamente implicata anche l'arte sia nella
1895, Bácsborsod sua funzione che nei suoi valori e che questa trasformazione
richiede che l'artista sia capace di instaurare un'intesa, un
rapporto organico con la struttura produttiva, che implica per un
verso la conoscenza delle tecniche moderne, dall'altro la
consapevolezza che la produzione artistica non può più avvenire
ad un livello semplicemente manuale-fabrile, ma richiede bensì
un potente apporto ideativo-progettuale che subordina il suo
compimento estetico alla messa in esercizio di quelle tecniche
moderne di cui l’artista-progettatore deve saper disporre.

Il fondamento teorico: l'arte ha il compito di introdurre fra


l'uomo e l'ambiente nuovi rapporti funzionali (percettivi,
immaginativi, sociali), soggettive (agendo come una sorta di
"inconscio ottico" secondo la posteriore definizione di
Benjamin).

15
William Morris

Artista inglese, poeta, scrittore, decoratore, editore e politico, fu


un artista tra i principali fondatori del movimento britannico Arts
and Crafts; è considerato antesignano dei moderni designer ed
ebbe una notevole influenza sull'architettura e sugli architetti
del suo tempo e da molti è considerato il padre del Movimento
Moderno, sebbene non fosse architetto egli stesso.
Si distinse nella ricerca nelle arti applicate, disegnando parti
ornamentali di tessuti per arredo, vetrate, tappeti, e anche libri
e grafica.

Considerando i libri come opere d'arte, Morris introduce


nell'attività tipografica procedimenti di stampa sofisticati, carte
speciali e l'uso della seta per la confezione delle copertine. Nello
stesso anno pubblica la sua ultima opera poetica Poems by the
Way, una scelta dei brani più famosi delle sue raccolte, ma
continua a scrivere critica d'arte e versi di carattere politico fino
alla morte.

Tutti i suoi progetti manifestavano un forte sentimento della


natura, sebbene stilizzata e presentata in modo bidimensionale.
Inneggiò alla riforma della società e delle brutture
architettoniche che questa società produceva, perseguendo
un'idea di lavoro manuale che tornasse ad essere artigianato
creativo.

Roy Lichtenstein

Pittore statunitense, fu tra i più celebri esponenti della Pop Art.


La sua immagine si lega ai fumetti.
La sua produzione non si è però limitata al solo ingrandimento
di vignette o fumetti, ma, una volta definito il suo stile, lo ha
usato per rivisitare e dialogare con diversi artisti del Novecento,
come ad esempio Pablo Picasso.

È un modo nuovo di contaminare l’Arte, con la «a» maiuscola,


con stili presi dalla cultura "bassa". In realtà, la grande tenuta
formale dei quadri realizzati da Lichtenstein, rendono le sue
Roy Lichtenstein, Hopeless,
1963 immagini mai banali. Sono fumetti, è vero, ma realizzati con la
visione propria dell’artista.

Nel corso degli anni, la formula stilistica di Lichtenstein non


cambia, ma inizia un confronto sempre più serrato con l’arte del
recente passato dagli esiti decisamente originali. Egli, sempre
realizzando immagini come fossero fumetti, rivisita tutti gli
artisti principali e gli stili sorti nel corso del Novecento, dal
cubismo al futurismo, dall’espressionismo all’action painting.
La contaminazione tra pittura e fumetti crea un dialogo originale
che, negli ultimi anni, coinvolge anche la scultura.

La sua arte, prodotta fino alla metà degli anni Novanta, rimane
come una delle espressioni più originali della cultura americana
del secondo dopoguerra.

16
Victor Horta

Precursore dell'Art Nouveau, Horta ha rivoluzionato il modo di


concepire gli edifici di abitazione, allargando il compito
dell'architetto dalla progettazione degli spazi, interni ed esterni,
a una concezione che comprendeva anche lo studio e la
realizzazione delle luci, degli arredi, della decorazione delle
pareti, perfino dell'oggettistica.

Horta è stato un «architetto artista» che concepiva la casa come


opera d'arte "totale".

Viene giustamente considerato l'architetto che per primo definì i


canoni architettonici dell'Art Nouveau, attraverso il progetto
della casa Tassel. E' soprattutto nell'interno della casa Tassel,
considerata come il primo edificio promotore del nuovo stile,
Casa Tassel (1894) che Horta manifesta e da rilievo alla nuova tendenza artistica;
Rue de Turin, Brussels infatti, la scalinata, che si sviluppa nell'ingresso della casa, non
è modellata secondo forme classiche ma si compone di agili
colonnine di ferro che, come steli di una rigogliosa vegetazione,
si protendono verso l'alto in forme sinuose e ritorte. Il tutto in
una incredibile armonia con gli affreschi delle pareti e della volta
e con i mosaici del pavimento.

Charles Rennie Mackintosh

Il più celebre architetto scozzese e fu l’ispiratore della


Sezession, il movimento Art Noveau viennese. Se “al nome
belga Art Noveau in Gran Bretagna l’unico inimitabile
antagonista delle idee Arts and Crafts fu Mackintosh.
Il suo riconoscibile segno, declinato in numerose varianti nei
suoi pezzi unici, si opponeva alla ripetizione della manifattura in
serie, che invece conquistò i suoi connazionali per la sua
Scotland Street school in
Glasgow sobrietà.
La sua indagine estetica "attraversa la natura, le sue forme e
colori, per trarne in un processo di progressiva astrazione gli
stilemi del proprio linguaggio architettonico".

Egli capì che il nuovo deve derivare da uno sviluppo della


tradizione, come farà in seguito anche Frank Lloyd Wright.
Per Mackintosh lo spazio architettonico e l’arredamento erano
un tutt’uno, da armonizzare attraverso luci e colori. Il suo
principale obiettivo era rendere l'ambiente un opera d'arte
totale. Perciò la sua progettazione comprendeva ogni elemento
che contribuiva a creare l'ambiente stesso: dall'architettura agli
arredi, dalla carta da parati ai lampadari.

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Piet Mondrian

Fu un pittore olandese e un importante collaboratore del


movimento artistico De Stijl, fondato da Theo van Doesburg.
Nonostante siano molto famosi, anche spesso imitati e
banalizzati, i quadri di Mondrian dimostrano una complessità
che smentisce la loro apparente semplicità.

I quadri non rappresentativi, per cui è conosciuto e che


consistono in forme rettangolari di rosso, giallo, blu o nero,
sono in effetti il risultato di un'evoluzione stilistica che avvenne
nel corso di quasi 30 anni, per continuare oltre questo stesso
Composizione in rosso, giallo e
punto fino alla fine della sua vita.
blu, 1921
L'arte di Mondrian fu sempre intimamente legata ai suoi studi
spirituali e filosofici.

L'apparente semplicità delle opere più conosciute di Mondrian


portano molte persone a credere che chiunque, finanche un
bambino, possa dipingerle. Invece, accurati studi sulla sua
composizione neoplastica dimostrano che sono lavori
completamente originali estremamente difficili da riprodurre con
lo stesso effetto che lui fu in grado di ottenere. Inoltre, queste
opere sono l'apice di un viaggio concettuale di decenni
attraverso l'arte moderna, che comprese la sperimentazione con
svariati stili e movimenti. Lo stile riduttivo, così spesso imitato,
di Mondrian continua ad ispirare i mondi dell'arte, della moda,
della pubblicità e del design. Anche se era un artista elevato, è
considerato il padre del design pubblicitario, anche a causa della
diffusione e della continua adozione del suo stile a griglia come
struttura di base per il design grafico.

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