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l soggetto che costituisce l'argomento del lo stesso argoment~ ma in modo più panora-
presente articolo era stato per la veri- mico, sarà per la precisione, una specie di si-
tà annunciato in un numero precedente nossi in cui i difetti saranno inquadrati nel
delle nostre pubblicazioni e la sua mancata in- modo più organico con l'annessa indicazione
serzione di esso in tale numero aveva solleva- delle diagnosi e delle riparazioni da fare, delle
to diverse osservazioni da molte parti: ciò è parti eventualmente da sostituire, ecc; tale se-
da motivarsi col fatto che era stato da n0i de- conda sezione vorrà essere una specie di com-
ci o di rivedere l'articolo in questione, già plemento alla prima, dato che sarà di consul-
pronto, allo scopo di ampliarlo e di renderlo tazione rapida ed accanto a ciascun caso in
più completo in ogni ua parte. essa contemplato, vi saranno le indicazioni per
L'articolo in que tione, che per o vi motivi il ritrovamento dello stesso caso nella prima
non potrà es ere svolto in una sola parte, si sezione dove esso risulterà svolto più comple-
articola in due sezioni, he periamo, en tram_ tamente, con una ricchissima serie di schemi
be, gradite a coloro che iano intere sati alla illustrativi, che faciliteranno ancora più la im-
riparazione dei guasti negli apparecchi radio, presa, anche ai meno iniziati.
sia che questo loro interesse abbia un sem- Que ti ultimi, infatti, potranno ricercare pri-
plice fondamento hobbistico e sia invece che ma il difetto nella sezione inottica e quindi
essi abbiano intenzione di metterlo a profitto ricavare da questa i riferimenti per ritrovare
per avviare a tempo libero, la attività del ra- i vari casi del difetto stesso nella parte più am-
dioriparatore, esplicandola magari nel cerchio pia, con un larghis imo margine di possibili tà
delle loro conoscenze, ma comunque sempre che il difetto, prima o poi, potrà essere indi-
con un utile non disprezzabile. Non è infatti \'iduato e quindi riparato nel migliore dei modi.
cosa segreta il fatto che moltissime volte, la
causa del mancato funzionamento di un ra-
dioricevitore è da ricercare in una piccolissi-
ma interruzione facilmente rimediabile o quan-
AVJlERTENZE
to meno, in qualche componente di ba sissi- Da notare che coloro che si accin.gono a fa-
mo costo che, danneggiato, richieda di es ere re le prime prove nella ricerca e nella ripara-
osti uito. In tutti questi casi, e perfino in zione di guasti degli apparecchi radio, sareb-
quelli in cui gli apparecchi radio presentino bero notevolmente avvantaggiati qualora po-
dei difetti che richiedano qualche riparazione tessero contare sulla amicizia di qualche radio-
più impegnativa, oppure che impongano la ri- riparaLore esperto, presso il quale potrebbero
parazione o la sostituzione di parti più costose trascorrere qualche ora del loro tempo libero,
(quali valvole, trasformatori, ecc), la ripara- per apprendere il sistema generale della ri-
zion tc&sa, costituisce al tempo ste so, una cerca dei guasti e sopratutlo per apprendere
occupazione interessante ed in grado di offri- a localizzare rapidamente i vari stadi di un
re delle consistenti soddisfazioni materiali. radioricevitore tipico, in modo da sapere su-
Indichiamo dunque questo articolo a quanti bito su quale zona di esso le ricerche e le pro-
si interessano a seguire le trattazioni che an- ve debbano essere effettuate. AlleghiaHlO a ti-
diamo facendo relative alla elettronica, nelle tolo di esempio, la foto di un ricevitore nor-
varie pubblicazioni e specialmente a quanti ab- male a cinque valvole, nella veduta superiore
biano a disposizione un poco di t mpo libero ed inferiore dello chassis, per indicare l'aspet-
che vogliano impiegare nel migliore modo. to generale dei vari stadi e con i suggerim.en-
Le due sezioni dell'articolo, saranno rispetti- ti atti a riconoscerli a prima vista. In linea di
vamente, una relativa ad una raccolta di casi massima ad esempio la sezione della alimen-
tipici, che possono verificarsi nei nonnali ap- tazione è quella che presenta il trasformatore
parecchi radio, con la descrizione dei sintomi di alimentazione (che a volte può comunque
presentati dagli apparecchi, la diagn03i dei di- anche mancare), una valvola la cui osservazio-
fetti ed i necessari suggerimenti per la ripara. ne del bulbo permette di constatare facilmen-
zione dei difetti stessi. La seconda sezione poi, te in trasparenza che il sistema elettrodico in-
sarà più ristretta di questa prima e tratterà terno è molto semplice; fanno ancora parte

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della sezione di alimentazione i condensatori 'vola ad esso interessata viene a trovarsi tra
di filtrag gio che a 'Volt e si presentano come due piccole catole cilindriche o parallele pipe-
cilindri fissati sullo chassis con un dado, altre de, in alluminio, che in genere si trovano al
volte gli s tessi, invece si presentano sotto for- disopra dello chas is e che per la preci ione,
ma di cilindretti di alluminio saldati con i pro- ono i due trasformatori di media frequenza;
pri tel minati, direllamellte nel circuito, altre di essi, quello che i trova più vicino alla se-
po/te, infine e i . i presentano sotto forma di ione di radiofrequenza è il primo, o sia quel-
cartucce di cartone, in forma cilindrica o di lo di entrata, mentre quello che i trova dalla
parallelepipedi, propriamente ancorali, al te- parte opposta è il secondo ossia quello di uscÌ-
laio od anche alle loro sle e connessioni. An- ta, che è rivolto verso la valvola rivelatrice e
elle il cordone bipoLare, la pina bipoLare, il preamplificatrice di bassa. La sezione di ra-
ambio len ioni ed l'in.terruttore generale che diofrequenza e in genere quella più vicina alla
in genere si può osservare coassiale sul poten- pre a di antenna e di essa fanno parte, il con-
ziometro del volume o del tono, nella parle den a/ore variabile, (mancante nei ricevitori
posteriore, fanno parte del sistema di alimen- con in(onia a variazione di permeabilitù), il
tazion e ed in particolare della sezione di en- gruppo di radiofrequenza (mancante o quasi
trata di questo. irricono cibiLe negli apparecchi aventi le sole
La sezione finale è in genere riconoscibile in aride medie), nonché Ul'la o più valvole che pre-
quanto di essa fa parte il trasformatore di usci- cedono il primo trasformatore di frequenza
ta e l'altoparlante, e la stessa finale, una val- mtermedia. Della sezione rivelatrice e pream-
vola generalmente di dimensioni maggiori di plificatrice di bassa, fa parte la valvola che si
quelle delle altre. trova dopo il secondo trasformatore di media,
Lo stadio di amplificazione in m edia fre- ed il poten ziometro per il controllo del vo-
quenza è invece riconoscibile in quanto la val- lume.

I 12 16

1), filo Entrata connessione antr,n na esterna, iI quale serve esso stesso da antenna quando sia steso nella sua
lunghezz:J. di circ:J. un metro. 2), condensatore variabile di sintonia, nelle sue due sezioni: A, ossia quella di
:.>.ntenna e B, ossia quella dEllo oscillatore locale. 3), gruppo di commutazione della gaimna di onda, che può
essere da due a 6 e più ga.mme', tra corte e medie, ed eventualmente con una posizione corrispondente' al fono.
Negli app:J.recchi molto economici ad una o due gamme, il gruppo manca, ed è sosttiuito da una coppia dI
bobine semplici installate nello chassis. 4), levetta di ma.novra del cambio di gamma di onda, in molti appa-
recchi è del tipo rotativo. 5), prima valvola dell'apparecchio, osciIIatrice e mescolatrice. 6), puleggia coassiale
con l'a.sse del condensatore variabile, che serve alla riduzione della velocità di rotazione, utile specialmente

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I
per la ricerca delle sta.zioni in onda corta. 7), alberino per la ma,novra della sintonia: il rapporto tra il dia-
metro della puleggia sull'asse del variabile ed il diametro di questo alberino determina il rapporto di riduzio-
ne della velocità di rob.zione. 8), cordina che trasmette la rotazione dall'alberino alla puleggia del variabile.
9), primo trasformatore di media frequenza. lO), valvola amplificatrice di media frequenza. 11), secondo tra-
sformatoff~ di media frequenza. 12), valvola rivelatrice del segnale di media frequenza e preamplificatrice del

segnaJe di bassa frequenza; in genere nello stesso bulbo è prevista a,nche la sezione diodo che provvede alla
produzione del segnale destinato a far funzionare il sistema di controllo automatico della sensibilità, o del
volume, in funzione della intensità dei segnali in arrivo, per fa,re si che quelli delle stazioni locali e potenti,
siano uditi con sonorità pari a quelli delle stazioni deboli o distanti. 13), potenziometro a grafite per ]a re-
golazione del volume in bassa frequenza; in genere agisce sulla. griglia della valvola preamplificatrice di bassa.
14),valvola a.mplificatrice di potenza, finale. 15, trasformatore di uscita. 16), fondello dell'altoparlante ma-
gnetodinamico, con il magnete permanente. 17), cono mobile dell'altoparlante, in carta, all'interno di un ce-
stello di lamiera stampata. 18), resIstenza catodica della valvola finale. 19), condensatore elettrolitico (li fil-
traggio del tipo a cartuccia, doppio, per il livellamc,nto della tensione anodica dell'intero a.pparecchio. 20), val-
vola ra,ddrizzatrice, che può essere monopb,cca o biplacca, con riscaldamento indiretto, o diretto. 21), trasfor.
matore di alimentazione, in genere contiene l'avvolgimento primario, a molte prese, per le varie tensioni di-
sponibili sulle reti alternate italiane, un secondario ad alta tensione per l'anodica, con o senza presa centra_
le, un secondario a bassa tension~ per accensione filamenti valvola, un eventuale secondario separato a bassa
tensione per accensione filamento raddrizzatrice. 22), interruttore generale a scatto, in genere coassiale con
il comando per la regolazione del volume sonoro dell'a.pparecchio. 23), cambio tensioni, che co~muta le prese

sul primario del trasformatore di alimentazione· per permettere all'apparecchio di funzionare r,on qualsiasi
tensione di rete a.lternata (gli apparecchi radio con trasformatore di alimenta,zione sola,mente su tensione di
rete alternata, per le reti a corrente continua possono c·ssere usati solamente apparecchio in cui manchi il
tnsform9.tore). 24), resistenza di livellamento che in genere si trova inserita tra i poli positivi del condensa-
tore elettrolitico doppio di live:·Uamento della tensione anodica; negli a.pparecchi meno recenti ed in quelli di
grande marca, al posto della resistenza si ha una o piÙ impede.nze di livellamento a nucleo di ferro. 25), ca-
vetto bipolare terminante con spina adatta, per il colllegamento dello apparecchio all'impianto locale elettrico
dal quale esso prc.leverà la corrente che gli occorre per il suo funzionamento.

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riore dei valori sopra accen- toso con altro, nuovo, o garan-
nati, si può con relativa cer- tito, di pari caratteristiche (os-
CASO n. 1: Le valvo- tezza diagnosticare con corto- sia di pari capacità e di pari
le di sicurezza dell'im- circui to nel primario del tra- tensione di prova).
pianto elettrico casalin- sformatore di alimentazione Infine, se tutto p are in or-
go saltano quando si at- (o magari nei conduttori che dine e se pure lo inconvenien-
tacca il ricevitore. portano ad esso la corrente, te continua a manifestarsi, in-
quelli del cambio tensioni formarsi, se per caso, la cor-
Se il fatto i verifica a l mo- compresi). rente elettrica di aliI\1entazio-
mento · te~;:)o, in cui i inseri- Se nelle stesse condizioni la ne dell'impianto, è continua
sce, nella pr a di corrente, la resistenza ohmica del prima- (come è in molte località se-
spina d l cavo di alimenta- rio, sembra quella normale, si condarie); in ques to caso, sa-
zion d Il 'apparecchio, anche tratta di esaminare la resisten- rà impossibile fare funziona-
quando l'interruttore generale za stessa, che il primario pre- re con essa qualsiasi apparec-
di qu sto ri ulta pento, il di- sen ta in direzione della massa chio radio che sia munì to di
fetto deve av re ede nell p i- dell'apparecchio e che teorica- trasformatore di alimentazio-
na o nel cordone di alimenta- mente negli apparecchi norma- ne: si potrà solamente usare
zione che porta la corrente li, deve essere molto elevata; uno dei tan ti modelli di ap-
dalla spina all'apparecchio. Es- se la resistenza misurata tra parecchi a resistenza e con
so deve consistere con tutta la massa ed uno dei condut- valvole in serie, sicuramente
probabilità, in un cortocircui- tori del primario è bassissima senza trasformatore nè auto-
to più o meno completo dovu- o praticamente nulla, è evi- trasformatore; nel caso di cor-
to alla entrata, incidentale, in dente che si ha quì un corto- rente continua e con apparec-
contatto, tra di loro, dei due circuito (cercare per qualche chi che possono funzionare
conduttori del cavo stesso o contatto dello schermo elet- con essa, accertare anche che
dei due spinotti della spina, trostatico che si trova sul tra- la polarità della corrente stes-
a causa della usura del mate- sformatore, in alcuni casi od sa sia quella corretta, altri-
riale isolante. Il rimedio, con- in genere); della carCassa me- menti l'apparecchio non fun-
siste nel sostituire l'intero ca· tallica del trasformatore, stes- ziona anche se in esso non si
vetto bipolare dalla spina ai so, con qualcuno dei condut- verifica alcun danno.
suoi attacchi interni (uni dei tori, il cui isolamento si sia
fili va all'interruttore, e l'altro interrotto in qualche punto
va al conduttore centrale del oppure che sia rimasto dan- CASO n. 2. La lumi-
cambio tensione) . Sarà bene neggiato, specie lungo gli spi- nosità delle lampade
sostituire anche la spina. goli vivi del metallo. Esami- dell'impianto casalingo
Se il difetto si verifica so- nare bene anche le connessio-
si riduce quando il ri-
lamente quando l'interruttore ni al cambio tensione con par-
cevitore viene inserito
dell'apparecchio viene scatta- ticolare attenzione a gocce di
con la sua spina oppu-
to nella posizione di acceso, stagno od a pezzi di filo che
re quando il suo inter-
oppure quando già si trova in mettano a contatto tali con-
ruttore generale viene
tale posizione, vi sono da con- nessioni con la massa; esami-
fatto scattare.
siderare due casi: sfilare la nare infine per vedere se sul
spina del cavetto di alimenta- primario del trasformatore vi Dato che nella maggior par-
zione e quindi distaccare an- sia qualche condensatorino a te dei casi si potrà. trattare di
che il cavetto stesso, ai due carta, connesso verso massa, un corto circuito, anche se di
punti di attacco, (soprél; indi- che serva da fuga per i distur- tipo meno netto di quello con-
cati), misurare con un ohme- bi, in molti casi può darsi che siderato nel caso precedente,
tro disposto su di una scala iI condensatore stesso sia an- si eviti di insistere nell'inse-
relativamente bassa, la resi- dato in corto: staccarne uno rire l'apparecchio, specie se in
s tenza del primario del tra- od entrambi i terminali e questo si odono anche dei ru-
sformatore di alimentazione: quindi controllare se il difet- mori sospetti o se da esso si
la resistenza indicata, deve es- t si presenta ancora, per con- diparte un odore di bruciato.
sere compresa tra i lO ohm troprova, m isurare la resisten- Staccare anzi del tutto, il ri-
circa, nel ca o di un apparec- za presente tra i capi del con- cevitore sfilandone la spina.
chio il cui cambio tensioni sia den atore, distaccato, con un Operando tempestivamente in
dispos to nella po izione dei ohmetro disposto su d i una tale senso si può a volte evi-
110 volt, ed i 20 ohm circa, scala elevata: in tali condizio- tare di fare subire allo appa-
p r un apparecchio disposto ni si deve riscon trare una re- r~cchio dei danni più gravi,
invece per i 160 olt. Se la re- sistenza elevatissima, dell'or- .quali la bruciatura del trasfor-
i tenza mi urata in queste dine dei molti megaohm. So- matore di alimentazione c (o)
condizioni , appare molto infe- stituire il condensatore difet- di altri organi, quale la rado

40
® +250V
C
CASO n. 5. Il blocco
metallico che si trova
in fondo all'altoparlan-

l te (di tipo elettrodina-


mico, ossia con bobina
di campo) si riscalda
con molta rapidità, ed

] I!: I
in misura eccessiva non
appena il ricevitore vie-
ne acceso. Stesso caso,
in apparecchi con alto-

~
A
parlante a magnete
permanente: la resi-
PLACCA FINALE
71
stenza che si trova tra
i due elettrolitici e che
drizza trice, gli elettrolitici, ecc. densatore di filtraggio, anda- ~erve per il filtraggio,
Estrarre dunque l'apparecchio to in corto per qualche difet- si scalda in modo ec-
dal suo mobile e possibilm'en- to di costruzione o per un pic- cessivo, ed eventual-
te distaccare, dal circuito le co di eccessiva tensione per- mente si brucia. (sche-
connessioni relative al trasfor- venutagli. Sostituire questo mi l, 2, 3).
matore di alimentazione, in- organo. Da notare che quasi
viare poi la tensione al pri- sempre è anche da sostituire Secondo condensatore di
mario di questo ed indagare la raddrizzatrice dal momen- filtraggio, in cortocircuito. Un
se il difetto continui a mani- to che può risultare ionizzata mezzo rapido per diagnostica-
festarsi, magari accompagna- o quanto meno, fortemente e- re l'inconveniente è il seguen-
to da un forte e rapido riscal- saurita. te: misurare le tensioni pre-
damen to della massa metalli- senti ai capi del citato avvol-
ca o del pacco di avvolgimen- gimento di campo, inserendo
CASO n. 4. Sintomi un voltmetro tra il punto C
to di esso: la diagnosi, in que- analoghi al precedente
sto caso può essere rappre- e la massa, che deve essere
caso, con in più rumu- normalmente di circa 250 volt,
sentata da un cortocircuito tra ri di scintille ed even-
le varie spire del secondario se non esiste il voltaggio dia-
tuali sfrigolii; odori di gnosticare appunto un corto-
di al ta tensione oppure tra due bruciato e di forte ri-
o più prese del primario, fa- circuito (schema 1), lo stes-
scaldamento. so si potrà confermare se
centi capo al cambio tensioni.
Se il trasformatore appare in la tensione tra A e la massa,
condizioni quasi normali, esa- Con molta probabilità, rad- normalmente dell'ordine dei
minare il primo elettrolitico drizzatrice difettosa, che pre- 300 e più volt, risulta abbas-
di filtraggio che può essere an- senta magari qualche cortocir- sata a 120-180 volt circa.
dato in corto e che deve quin- cuito interno, il che fa maga- Notare che il cortocircuito
di essere sostituito. ri si che l'effetto raddrizzante può a volte non manifestarsi
di essa sia intercettato; pro- nel secondo elettrolitico ma
yare la valvola in questione, in un punto qualsiasi della li-
CASO n. 3. Una lu- In tale senso, possibilmente a nea di alta tensione, ad esem-
minosità azzurrastra o caldo e sotto le tensioni nor- pio, per perdita di isolamen-
rossastra, appare nel- mali e sostituirla se necessa- to, non solo in prossimità de-
la valvola raddrizzatri- rio; esaminare anche lo stato gli elettrolitici ma in punti
ce (immediatamente del primo condensatore di fil- relativamente lontani, quale
quando l'apparecchio traggio che se raggiunto dalla l'interno dei trasformatori di
viene acceso nel caso corrente alternata può essere media frequenza, ecc. A volte,
che si tratti di valvola rimasto danneggiato. può darsi che si tratti di un
a riscaldamento diret-
to o dopo qualche die-
cina eli secondi quando VALVOLA FINALE
si tratti di valvola con
catodo), a questo feno-
meno, dopo alcuni se-
condi segue l'arrossa-
mento delle placche
della valvola stessa.

Spegnere subito l'apparec-


chio; anche questa volta con
tutta probabilità, l'elemento
da incolpare è il primo con-

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apparecchio in cui la bobina tensione di 20 o 30 volt, e nes- stesse condizioni. Nel caso di
di campo dell'altoparlante è suna tensione tra la massa e apparecchi con altoparlante
inserita sul ri lorno di nega- l'altro dei due punti. Sostitui- magnetodinamico e con resi-
tivo della tensione anodica di re il condensatore in cortocir- stenza inserita tra i due con-
alimentazione ed in questo ca- cuito che in genere ha una densatori elettrolitici di filtrag-
so lo schema che ,.;i riscontra capacità tra i 5000 ed i 15.000 gio, basterà sostituire la resi-
è quello della fig. 2 e le con- pF, con altro di pari capacità, stenza bruciata od interrotta,
nessioni al campo dell'altopar- ed elevato isolamento e certa- generalmente a filo, con altra
lante sono quelle indicate nel- mente in perfette condizioni. di valore e di wattaggio ana-
lo schema 3. Se il secondo elet- logo. Questa soluzione, è an-
trolitico è danneggiato la ten- CASO n. 7. La valvo- zi quella che raccomandiamo
sione tra i punti B o C, c la la finale rimane appe- anche a coloro che abbiano da
massa sarà esente mentre la na tiepida, mentre il riparare un apparecchio con
tensione tra i punti A e D, ri- fondello dell' avvolgi- altoparlante a bobina di cam-
sulterà più elevata del1a nor- mento di campo dell'al- po; eliminare detto altoparlan-
male che è di circa 120 volt; toparlante (o la resi- te e sostituirlo con una a ma-
segno questo che quasi tutta la stenza di livellamento gnete permanente di diametro
tensione disponibile si annul- tra i due elettrolitici analogo e quindi inserire tra
la nell'avvolgimento del cam- nel caso di apparecchi i due elettrolitici, nei punti da
po dell'altoparlante. Si segna- con altoparlanti ma- cui sono stati staccati i termi-
la che in genere i ricevitori in gnetodinamico), riman- nali dell'avvolgimento di cam-
cui il filtraggio avviene sul ri- gono perfettamente po, una resistenza a filo della
torno ossia sul negativo, si freddi. dissipazione di 5 o lO watt,
possono riconoscere dal fa tto e di un valore ohmico com-
che il primo condensatore di preso tra i 1000 ed i 1500 ohm.
11ltraggio di essi, risulta isola- Interruzione in qualche pun-
to con il suo corpo metallico, to del circuito di alta tensio-
ne. probabilmente nell'avvol- CASO n. 8. La griglia
esterno, della massa del com- schermo della valvola
plesso, da una rondella di car- gimento di campo o nelle con-
tone o di bachelite. Sostituire nessioni, oppure conne::;sioni amplificatrice finale di
il co:n{fensatore in corto o dan- mancanti alla placca od alla potenza dell'apparec-
griglia schermo della valvola chio si arroventa vio_
neggiato. lentemente dopo alcu-
tinale, od ancora valvola fina-
le difettosa. Verifica rapida: ni secondi di funziona-
CASO n. 6. Non sola,- misurare subito la tensione tra mento. L'inconveniente
mente il fondello del- il punto A e la massa, (sche- se non rilevato al suo
l'altoparlante, ma an- ma 1): tale tensione se la in- primo manifestarsi, può
che il trasformatore di terruzione accennata esiste, sa- anche determinare il
uscita dell'altoparlante rà pitI elevata del normale rammollimento delle
stesso, scaldano in mo- mentre la tensione stessa, tra strutture di metallo
do eccessivo. Per con- il punto C e la massa, risult~­ della griglia stessa e
tro, in tali condizioni, rà bassissima od addirittura quindi dare luogo a de-
la valvola a,mplificatri_ nulla. Se la interruzione si tro- formazioni irreparabili
ce finale di potenza verà in prossimità di una delle nell'interno della val-
che in genere si scalda estremità dell' avvolgimento vola.
molio r;mane appena (caso più probabile, quelli del-
tiepida. (schema -I). la interruzione addirittura al- Il fenomeno non è eviden-
le connessioni esterne), la ri- temente visibile che nel caso
Si tratta quasi sempre di parazione sarà abbastanza fa- del resto frequente in CHi 'il
un condensatore in cortocir- cile, in caso contrario, il di- bulbo della valvola finale sia
cuito, ossia di quello che si namico sarà da cambiare, o in vetro chiaro, il che del re-
nota tra la placca della val- quanto meno dovrà essere sto si verifica nel maggior nu-
vola finale e la massa, in'- fun- smontato ed affidato ad un av- mero dei casi. Il sintomo in
zione di filtro, per disturbi, di- volgi tore che provveda a ri- questione può dare come in-
sposto nel modo illustrato nel- farne l'avvolgimento nuovo. dicazione quella di una inter-
lo schema 4. Il sistema miglio- Da notare però che questa o- ruzione nel circuito di placca
re per rilevare la causa dd di- perazione può anche essere e- della valvola finale. Il guasto
fetto, consiste nel misura re le seguita dal dilettante a patto si localizza misurando le ten-
tensioni ai capi del dinamico; che questi tolga per prima co- sioni continue; ai terminali
nel caso della fig. 1 troveremo sa, il filo del vecchio avvolgi- del dinamico (schema 1). Per la
una debole tensione positiva mento prendendo nota non so- precisione, tra il punto B e la
(20 o 30 volt) tra il filo C e la lo della sezione di esso, md an- massa, risulterà nulla, mentre
massa mentre che la ten';ione che del numero delle spire av- essa risulterà troppo elevata
tra il pun to B e la mass:.l ri- volte, in modo che più tardi (ossia di circa 300 voI t, in ve-
sulterà nulla. Nel caso della non sarà difficile provvedere ce che dei normali 250), tra
fig. 3 si troverà tra uno dei dci filo nuovo dello stesso tipo la massa ed il punto C. La in·
punti B o C e la ma:isa, una e quindi riavvolgerlo nelle terruzione si trova spesso ne]

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primario del trasformatore di S~CONf). rRASF.Vsc/rA PREAMPI.IFICAT. B.r VALVOLA FINALE
usci ta, a meno che non sia una I
connessione esterna staccata, I
o che porti una saldatura mal --t •
riuscita. Se l'altoparlante è u-
nito all'apparecchio vero e
proprio, attraverso un cavet-
to multipolare con spina, esa-
minare il cavetto e la spin::\ in
questione, alla ricerca di qual-
che interruzione. Nel caso di
BOBINA MOBILE
interruzione nel trasformato-
re di uscita, non vi è che da
sostituire questo con altro,
nuovo, di identiche caratteri-
@ +250V
stiche.
griglia schermo ossia alla en- timo. Indagare quindi per e-
trata del primario; cioè, la ventuali intE'rruzioni, dai pun-
CASO n. 9. A prima tensione al pun to A, deve es- ti A e B, in direzione del tra-
vista tutte le tensioni sere di 10 o 20 volt più eleva- sformatore ed in direzione del-
sembrano normali, non ta di quella riscontrata al pun- la bubina mobile.
si percepisce alcun ron- to B; se invece il citato cor-
zio, nemmeno debolis- tocircuito esiste nell'interno CASO n. 11. Debole
simo quando si tocca la del condensatore questo ulti- ronzio che si riscontra
griglia controllo della mo si comporta da pontic~llo quando si tocca la gri-
valvola finale di poten- conduttore tra la placca e la glia controllo della val-
za. (schema 5). griglia schermo e quindi tra vola finale; nessun ron-
questi due punti, ossia tra A zio, invece quand9 si
e B, non si riscontra alcuna tocca la griglia control-
Se esiste un condensatore differenza di potenziale ed i- lo della valvola pream-
che shunta il primario del tra- noltre, tra ciascuno dei due plificatrice (schema 7).
sformatore di uscita inserito punti citati, e la massa si ri-
quindi tra la placca e la gri- scontra una identica tensione.
glia schermo della valvola fi- Il rimedio, consiste nella so- E' evidente che il difetto si
nale, oppure la placca ed il stituzione del condensatore riscontra in qualche parte nel-
positivo della alimentazione a- con altro identico e nuovo. lo stadio di preamplifica,done
nodica al secondo elettrolitico di bassa frequenza: in molti
di livellamen to, p uò dar i che dei casi si tratta della interru-
il difetto ia da impu tare ad CASO n. lO. Fenome- zione in terna od esterna della
es o. Dallo cbema S, ad e e m- ni analoghi a quelli ci- resistenza che porta corren te
pio, in cui è ilJ u tra to app un- tati nel caso 9, (sche- alla placca della citata pream-
to tale conden atore i può ma 6). plificatrice, ossia la R2 (sche-
ri levare eh la me sa in cor- ma 7).
tocircuito di questo cortocir- Il valore di questa resistenza
cuita l'intero avvolgimento Circuito secondario del tra- varia a seconda della valvola
primario del trasformatore co- sformatore di uscita, interrot- installata in tale posizione nel-
sì da rendere impossibile il to; difetto questo abbastanza l'apparecchio, ma in genere,
regolare funzionamento di que- raro da verificarsi. Il citato esso è abbastanza elevato, es-
sto ultimo. Per verificare se il circuito secondario compren- sendo dell'ordine dei 100.000 o
condensatore in questione è de il secondario del trasforma- dei 150.000 ohm. La ten5ione
in cortocircuito, si può pro- tore propriamente detto (sche- anodica alla placca della val-
varne esattamente la resisten- ma 6) e la bobina mobile del- vola preamplificatrice, è del-
za interna, con un ohmetro, l'altoparlante collegata a detto l'ordine dei 50 o 100 volt, quan-
dopo averne distaccata alme- secondario. Per esaminare il do la resistenza R2 e intatta;
no uno dei terminali dal cir- complesso alla ricerca di un quando la tensione di placca
cuito; oppure si misura la tale difetto, seguire le citate della preamplificatrice, misu-
tensione presente alla placca connessioni che in genere, rata preferibilmente con uno
della valvola e quella presen- giunte all'altoparlante, termi- strumento di buona sensibili-
te invece sulla griglia scher- nano a due linguette metalli- tà (non meno di 2000 ohm per
mo, ossia al positivo del secon- che fissate ad una targhetta volt), risulta nulla, vi è gran-
do condensatore di filtraggio. isolante a sua volta ancorata de probabilità che la resisten-
Se il difetto in questione non al cestello dell'altoparlante, di za in questione sia interrotta,
esiste, si deve notare che la qui si partono due fili, abba- oppure che qua1cuna delle con-
tensione alla placca deve esse~ stanza flessibili, in genere a- nessioni ad essa sia interrot-
re sempre, inferiore, per una derenti al cono di carta del- ta. Sostituirla dunque con al-
diecina od una ventina di volt, l'altoparlante e terminanti al- tra nuova, dopo averne rile-
a quella che si riscontra alla la bobina mobile di questo ul- vato il valore esatto.

43
sta volta quindi non si può
CASO n. 12. Stessi fe· rilevare alcuna tensione con- CASO n. 15. Alla ac ..
nomeni del caso n. 11. tinua tra la massa e la plac- censione dell'apparec-
ca d~lla preamplificatrice. In- chio, mediante scatto
dagando per il difetto e ri- dell'interruttore, si ri.
Vedere se non esista per ca- scontrando la presenza di un scontra con un ampe·
so un cortocircuito nel circui- tale condensatore, provare a rometro a fèrro mobi-
to di griglia della preamplifi- dissaldarlo momen taneamen- le, che l'assorbimento di
catrice, eventualità questa non te dal circuito, per vedere se corrente sul primario~
difficile da verificarsi, dato che ciò fatto la tensione sulla raggiunge valori anor·
su tale circuito quasi sempre placca si possa finalmente mi- mali, quali quello di u·
si riscontra tutta la sezione surare nel valore voluto: se co- no, due od anche più
del controllo di volume del- sÌ accade, sostituire il conden- amperes; nelle stesse
l'apparecchio, comprendente il satore C2, se ciò invece non condizioni, il comples-
potenziometro di volume da accade, rivolgere senz'altro, la so rimane del tutto
500.000 ohm collegato con un attenzione verso R2. muto.
capo al circuito di rivelazione
nonché le connessioni facen- Corto circui to tra alcuni
ti capo a detto potenziometro, CA O n. 14. Le lam· strati del secondario ad alta
e quasi sempre realizzate con padineUe della scala tensione del trasformatore di
filo schermato per bassa fre- 'parlante ed i filamenti alimentazione: presto inter-
quenza. Può essersi ad esem- delle valvole, non si ac. viene un fortissimo riscalda-
pio verificato, un contatto e- cendono quando l'in- mento del trasformatore stes-
lettrico diretto tra il condut- terruttore fenerale del- so il quale va distrutto. Si ac-
tore interno di questo cavo e dell' apparecchio vie- certa che il corto sta nel tra-
la schermatura esterna metal- ne scattato; il circuito sformatore e non nel resto
lica che risulta a sua volta primario del trasforma· dell'apparecchio, staccando i
collega ta alla massa: in que- tore di alimentazione tra i fili del secondario di alta
sto modo il funzionamento risulta in buono stato. tensione di esso, e lasciandoIi
dello stadio la cui griglia con- isolati tra di loro e dal resto
trollo risulta a massa, è a sua Può darsi che l'interruttore del complesso; dando tensio-
volta bloccato . Indagare quin- a scatto coassiale con il po- ne al primario del trasforma-
di su tale cavetto per ricer- tenziometro del volume o con tore in queste condizioni, si
care gocce di saldatura che quello del. tono de ll '~pp are<?" nota lo stesso fenomeno. Qua-
stabiliscano i cortocircuiti e chio ia difetto o o Sla a d dI- lora trattasi di trasformatore
che a volte sono difficilmente rittura rotto; per accertare la speCiale e difficile da reperire
rilevabili; sostituire pos5ibil- pre enza di q u esto difetto, in- già pronto, conviene separar-
men te l'in tera sezione di ca- terporre un pontic 110 di filo, lo dall'apparecchio prima che
vetto con altro nuovo evi tan- aldato tra i due capi d lI'in- vada del tutto distrutto e
do di produrre contatti, e col- terruttore stesso situati qua- quindi portarlo ad un avvol-
legando sicuramente alla mas- si sempre sul fondello dèl po- gitore che ricavando le neces-
sa in un paio di punti, la calza tenziometro. CosÌ facendo, in- sarie indicazioni dagli :lvvol-
metallica esterna. Attenzione serendo la spina, l'apparecchio gimenti ancora in buono sta-
anche al cavetto ugualmente si deve accendere: se cosÌ ae- to di esso, riuscirà abbastanza
schermato che porta il segna- cade, si tratta di sostituire facilmente a riavvolgerlo; per
le al cappuccio della griglia, l'interruttore, il che in g~nere coloro che vogliano affronta-
posto sulla sommità del bulbo va fatto con la sostituziol1':~ di re da se la impresa, segnalia-
di alcune valvole specie di tutto il complesso del poten- mo l'articolo sui trasformato-
quelle non molto recenti e so- ziometro sul quale esso si tro- ri (calcolo, progettazione e co-
stituirlo se vi sia sospetto di va, un rimedio economico con- struzione), che è stato inserito
qualche contatto interno, in siste nel lasciare il potenzio- sul n. 9, '50 di Sistema.
esso. metro che si trova montato e
nel cortocircuitare come si è CASO n. 16. Ricevito-
CASO n. 13. Stessi detto, i terminali dell'interrut- re in corrente alterna-
sintomi dei casi 11 e 12. tore, in modo che l'apparec- ta ossia con trasforma-
chio sia sempre nella posizio- tore di alimentazione.
ne di acceso; poi, in tali con- Manca qualsiasi rice.
Indagare per vedere se il con- dizioni, sarà assai facile met- zione, si nota un forte
densatore C2 (schema 7); non terlo in funzione oppure spe- ronzio. (Schema 8).
sia per caso in corto; tale con- gnerlo, inserendo o sfilando la
densatore è a volte inserito spina dalla presa di corrente Si posa la mano sul blocco
tra la placca ed il catodo; se oppure applicando lungo il ca- metallico del trasformatore di
esso va in corto, la tensione di vetto bipolare di alimentazio- uscita e si nota un forte ri-
placca della preamplificatrice, ne un interruttore volante di scaldamento anormale. Con-
scaricandosi verso massa at- quelli che ad esempio si usa- viene staccare immediatamen-
traverso di esso, risul ta pra- no con i termofori o con le te la corrente per evitare che
ticamente nulla; anche quc- luci da comodino. il trasformatore vada dcI tut-

44
to distrutto. Si osserva se tra
la placca della valvola finale
VAL VOLA F/NAL E
® VAl VOLA FINALE

e la massa vi sia inserito un


condensatorino a carta di fu- ANODICA PRIMA DEL
+ FII.TRAGGIO
ga. Se tale condensatore è pre-
sente si provi a staccarlo dal ECCITAMcAlrO DI
CAMPO Al70PAR/
circuito, dato che con tutta 4)
probabilità, esso ha un corto
interno, provare la sua resi-
stenza interna, che qualora sia
in condizioni perfette àeve
essere di mol ti m egaohm ma
che se esiste il corto può scen-
dere a pochissime cen tinaia e
perfino a poche unità di ohm; lizzando cosÌ un circuito er- come si suoI dire a vuoto, per
una volta che il condensatore rato, del tipo di quello illu- cui per autoinduzione nel suo
difettoso sia staccato, l'appa- strato nello schema lO. Il rime- avvolgimento vengono a for-
recchio deve prendere a fun- dio, consiste naturalmente nel marsi delle tensioni alternati-
zionare regolarmente. Sosti- rifacimento delle connessioni ve, di carattere impulsivo e
tuire il condensatore con altro in modo da fare risultare il di voltaggio anche molto for-
identico, ma nuovo ; a volte primario del trasformatore in te, e tale quindi da vincere il
l'inconveniente citato, viene serie sul circuito di placca del- potere dielettrico del1'isolan~
accompagnato da altri, quali la finale e l'avvolgimento di te presen te sulla connessione
lo esaurimento della valvola campo, tra i poli positivi dei di placca e determinare quin-
raddrizzatrice, il forte riscal- due condensatori elettrolitici di l'innesco di archi tempora-
damento del trasformatore di di filtraggio. nei sia tra il conduttore e la
alimen tazione e di quello di ma~sa come anche tra la lin-
uscita, che possono anche ri- guetta del portavalvola corri-
sultarne danneggiati, od an- CASO n. 18. Ricevitore spondente al piedino di plac-
cora, il surriscaldamen to di muto, sia in ricezione ca, ed una delle al tre linguet-
qualcuna delle resistenze e normale che per l'ascol- te. Il rimedio, consiste natu-
specialmente di quella risul- to fonografico; in deter- ralmente, nel rifacimento del-
tante tra i due condensatori minate condizioni si no- la connessione mancante sul
di filtraggio e che a lungo an- tano nell'interno del com- circuito di secondario del tra-
dare può anche bruciarsi. plesso ed anche attraver- sformatore di uscita ossia del-
so l'altoparlante 'dei ru- la bobina mobile dell'altopar-
mori assai sospetti, ac- lante. Evitare quindi di tene-
CASO D. 1'7. Il ricevi- compagnati a volte da re senza carico il secondario
tore ronza fortemente odori. dei trasformatori di uscita
e Don si ha alcuna ri- specie quando l'apparecchio è
cezione (schema 9, lO). Quando si connette l'anten- potente e quando volume di
na e si ruota verso il massi- esso, è spinto al massimo ; se
Si tratta in pratica della mo, ossia con movimento ora- in queste condizioni, e duran-
continuazione logica del caso rio, il potenziometro del vo- te delle prove si può preferire
n. 16; una volta che il con- lume, si constata di tanto in il non azionare un altoparlan-
densatore sospetto C, di cui tanto, nell'interno dell'appa- te, invece che lasciare il se-
sopra, sia stato sostituito, si recchio un rumore simile ad condario del trasformatorè di
riscontrano nell'apparecchio, uno sfrigolio, ed osservando uscita senza connessioni, in-
le seguenti tensioni: Alta ten- sotto lo chassis si notano dei serire tra i capi di esso, una
sione continua, sul primo e- bagliori intermittenti. Osser- resistenza a filo da 4 o 5 ohm,
lettrolitico, 300 volt; alta ten- vando più attentamente : si in grado di di j pare una po-
sione continua sul secondo e- nota che in effetti, a tratti, un tenza di 5 watt nel ca o di ap-
lettrolitico, 625 volt; placca piccolo arco elettrico scocca parecchi medi, o di 20 o più
valvola finale che nel caso ~pe­ tra la massa ed il conduttore watl, nel ca o di appar",cchi
cifico è una 6AQ5, tensione 210 isolato della connessione di potenti o di amplificatori.
volt. Condizioni, queste, del placca.
tutto anormali. Osservando Con molta probabilità ci si CASO n. 19. n ricevi-
più da vicino le connessioni trova dinanzi ad un inconve- tore è muto, si riscontra
all'altoparlante, si consiata niente causato da un fatto, al- con un amperometro che
che vi sono delle inesattezze. l'apparenza innocuo: può in- la corrente assorbita dal
Nel ricollegare infatti i con- fa tti darsi che una connessio- primario del trasforma-
duttori ai terminali che si tro- ne partente o facente capo dal tore di aHmentazione è
vano sulla targhetta di anco- secondario del trasformatore troppo bassa.
raggi sono state invertite le di uscita, sia interrotta, cosic-
connessioni al primario del ché mancando il carico del-
trasformatore di uscita ed al- l'altoparlante il trasformatore Misurando le tensioni, si no-
l'avvolgimento di campo, rea- di uscita viene a funzionare ta che quella sul primo elet-

45
trolitico è dI 360 volt c irca
(condizione normale, per il fat-
to che il complesso è a 6 vaL
® ® VAL VOLA F//V4LE

vole); sul secondo elettroliti-


co la tensione è dell'ordine dei
350 volto Questa constatalione
deve essere il sintomo indicati-
vo, in quanto rappresenLa il
segnale che la caduta di ten-
sione troppo bassa fa pensare
ad un assorbimento di corren-
CORTOC/Ji>CI.II TO
te altrettanto basso e, quindi
anormale. Può darsi che la
valvola finale sia dife ttosa o
che qualche connessione fa- EBC41 EL41
cente capo alla griglia scher-
mo od alla placca di essa, sia
difettosa oppure mancan te.
Provare a sostituire la valvo- CIT
-~~~~
la sospetta con altra sicura- c
.... _ _ _ A.a ... .... ... __________
mente in buone condizioni.

CASO n. 20. Alla ac-


censione del ricevitore si
nota che la corrente ch€' Cl-0.5~r r +10

~
questo assorbe, è troppo
E;levata, superando essa,
il valore di ben due am-
peres, il che sta ad indi-
care che il trasformato-
re di alimentazione in
quelle condizioni assorbe
addirittura 250 e più
@ ~--------~~o
NETEC.A
o
watt, invece dei 50 o 70,
che esso assorbirebbe in
condizioni normali (sche- r e tra cui cocca lo scintilli , e di ingrandime nto di quelle
ma 11). una lTi celta di materiale i. ti' ate dagli orologiai. Eseguita
la nte quale la b achelite, con- la riparazione immobilizzare
Se si prova a sfilare la val- due n do que la oper rione la triseetta di bach elite con
vola raddrizzatrice dal suo eon la m a im a cu ra, p er vi- una p a llina di c ra dura. N l
zoccolo, il fenomeno continua tare dj danneggiare ulterior- fare le: riparazione far e tte n-
a riprodursi, indicando non m ente il tra forma tore invece zion e a l fil o, del secondario di
avere origine il difetto, nella che ripararlo; operare di pre- alta tensione, in genere molto
vaìvoJa ~,t t s:;a nè nella sezio- ferenza con l'aiuto di una len- fine evitando di romperlo.
ne a corrente continua che si
trova a valle di questa. In più,
si nota anche il rumore (' lo CASO n. 21. Il ricevitore è muto e si nota anche un
scintillio di un arco elettrico a bbassamento della luminosità delle lainpadineUe del
che si innesca. Osservando be- quadrante. Rilevantissimo, il riscaldamento della mas-
ne si rileva che l'arco si irme- sa metallica del trasformatore di alimentazione (auto-
sca tra due strati del trasfor- tlasformat.) ed ancora più quello del blocco dei suoi av-
matore di alimentazione, nel- volgimenti (schema 12).
la sua sezione di seconciario,
ad alta tensione. A volte il di-
fetto è visibile direttam r.:nte La misura d e lle tensioni con- della raddrizzatrice. è ugual.
altre volte, ìnv ~ ce, p ~~r r~ nd~r­ tinuc, mostra imme diatamen- m ente nulla, sul punto A. ~Pro­
lo visi bil e occorre scùstar~ al- Il' c he la alta tensione conti- vare a disinserire almeno uno
quanto uno stratercllo di caro nu a di alimen union e anodica, dei capi del condensatore C
ta isolant e o di tela bac hcliz- present e a l catodo clelIa vaL 40; ciò fatto ed eseguite le
zata . Quasi ~empr~, se il di- vol a monoplacca racldrizzatri- misurazioni, si nota che le
fetto v il'~ n e ril evato presto, si cc, del tipo come si vede, a ri- tensioni sono tornate norma-
può evitare ch~ nel trasforma- scaldamento diretto, schema li. E quindi chiaro che il con-
tore si veri!ìchino dei danni. 12, punto B è nulla; d'altra d ensatore C40, è in corto e
permanenti c si può uti/izzar- parte, le misure in corrente al- quindi convoglia verso massa
lo di nuovo. Il rimedio consi- ternala Illostra no che la ten- la tensione elevata present e
ste nell'inserire tra le due sri. sione ::tlterna!,\ sulla placc;:\ alla cstrt'mit ~l d<.::jJ'autotrasfor·

46
matore di alimentazione, com- vola, l'apparecchio torna a
promettendo l'insieme. Il ri- si nota però un anormale funzion a re con la ma,>sim 'l r e-
m edio consi te n e l -o ti Lu ire riscaldamento dell'avvol- golarità .
il cond n alOTe difetto o, gimento della bobina del-
quest è di 5000 p F, i pref - l'avvolgimento di campo
risca u arn e du da 10.000 pF dell'altoparlante oppure CASO n. 26. Il ricevito-
ciascuno, con i o lam n to di della resistenza di fil- re è muto e la griglia
j 500 volt, co ll ega ti in 'eri.c, in traggio. della preampliftcatrice ri-
modo d a ottenere una cap a ci. sponde appena, ossia
tà di 5000 p P, con una }'o i- quando essa viene tocca-
stenza di isolamento di 3000 Questa vo1ta, è il secondo ta con un dito, si deter-
volto condensatore di filtraggio, os- mina nell'altoparlante del
sia C 30 schema 12, ad essen' ricevitore, a volume an-
in corto, sosti tuir com e a l so che massimo, un ronzio
CASO n. 22. Il ricevito- lito a l più p res to d vitar e poco intenso.
re è muto, non presenta di la ciare in funzion e l'appa-
sintomi di apparente rec hio in que t ondizioni,
gravità. d a to he da un mom ento a l- Si nota che la corrente as-
l'a ltro può veri ficar i in es o sorhita dal primario, inizial-
qua lch e di fe tto irreparabile. mente, è di valore quasi nor-
La misura delle tensioni ri- male ma dopo alcune diecin e
vela che la alta tensione sul di secondi di accensione, sale
secondo condensatore elettroli- notevolmente, sino ad un va-
tico di filtraggio, punto C del- CASO n. 25. Il ricevito-
re, del tipo con finale in lore non più normale. Caso
lo schema 12, è troppo debo- questo che si verifica in rice-
le, ossia di 40 volt, in luogo controfase, è muto, ma
l'assorbimento di corren- vitori poco recenti, in cui gli
dei regolari 240, volt; d'altro ele ttrolitici, già di mediocre
canto, la tensione alla placca te sul primario del tra-
sformatore di alimenta- concezione, sono anche in par-
della valvola finale, punto D, te deteriorati dal tempo e pre-
è nulla. II difetto può essere
zione, è normale.
sentano il difetto di ava (~ u-
causato dal condensatore C 27, na corrente di fuga, bass~l, al-
in corto, si tratta quindi di Si nota sul secondo elettro- l'inizio, e poi crescente con ra-
provare a dissaldarne una e- litico una tensione abbastanza pidità, sino a valori anorma-
stremità e quindi controllare inferiore a quella del primo 1i, giungendo fin quasi al cor-
se il complesso funziona se ciò elettrolitico e quella placca tocircuito franco nell'interno
si verifica, sostituire il con- delle valvole finali, una ten- degli elettrolitici. In genere,
densatore con altro di valore sione ancora notevolmente più in questi, si riscontra un no-
approssimato, anche se non di bassa di quella presente sul t evole ri cald m n to, in lo m o
valore identico, purché di tipo secondo elettrolitico; segno e- que to ch e d a 010 può er
ad elevato isolamento. vidente questo che da qualche indica tivo. Il rime dio, na tu-
parte vi è un assorbimento di ralmen te con iste n e ll a o ti-
CASO n. 23. Il ricevitore corren te anodica troppo ele- luzione d egli ele ttro li t ici di-
rimane muto, inoltre, il vato, che determina appunto fe tLosi con a ltri in p erf · tte
trasformatore di alimen- questa caduta. Con un volt- condizioni, di pari caratte ri-
tazione si scalda notevol- metro molto sensibile si ri- stiche e le ttrich a an c he e d i
mente e la valvola rad- scon tra che vi è sulla griglia form a di e rsa.
drizzatrice si brucia as- controllo di una delle valvole
sai presto. finali (coppia di EL84), una
tensione posi tiva considerevo- CASO n. 27. Assenza di
le, dissaldando il filo che por- qualsiasi funzionamento,
Questi sono i fenomeni clas- ta la connessione elettrica al- nemmeno in amplifica-
sici che accompagnano l'anda- la linguetta dci portavalvola zionefonograftca non si
ta in cortocircuito, del primo corrispondente al piedino di rileva alcun riscaldamen-
condensatore di filtraggio, C28, tale griglia si riscontra che su to anormale (schema 13).
schema 12. Sostituzione del tale filo libero non è presente
condensatore incriminato con alcuna tensione mentre la Un esame delle tensioni ai
altro nuovo di buona qualità e stessa è sempre presente alla va ri e let t rodi, non tarda a mo-
di capacità da 8 a 16 MF, con linguetta del portavalvole pri- strare che sulla pl acca d ell a
tensione di lavoro di 500 volt. va di ,Ilcuna al tra conn essio- valvola preamplifìcatrice, man-
ne . Con tutta prohabilità vi ca qualsiasi ten sione anodi-
CASO n. 24. Il ricevito- de,'e essere quindi un corto ca; con un oh m e tro si ril 2va
re ugualmente muto, ma nell'interno della va lvola. Pro- che il condensatore Cl , pro·
il riscaldamento del tra- vamlo Infatti qU~ 5 ta sul!'ap- va to dopo che uno d ei suoi
sformatore avviene più posiLv apparecchio, si riscon- terminali sia stato dis sdldato
lentamente ed inoltre, tra che esiste un cortocircui- dal circuito, è in co r to, e con-
non sempre la valvola to frallco tra l:1 griglia sche r- vogli a quindi alla massa la
raddrizza trice SI brucia; mo e la griglia controllo di maggior part e de lla alim enta,
quella EL84, sostituita la vaI- zione anodica in question è . Il

47
rimedio, naturalmente, è quel- minare uno per uno i vari per accertare se l'in terruzione
lo della sostituizione del COll- circuiti eli u tilizzazione che fan- sia interna al trasformatore
densatore stesso. no capo a l punto B, schema 14, oppure esterna, quindi nel pri-
djssarda n doli, uno alla volta, mo caso, provvedere alla so-
CASO n. 28. Assenza di in modo da ril var qu ale sia stituzione del trasformatore
qualsiasi funzionamento. quello su cui ia p resente il danneggiato con altro nuovo,
Leggern riscaldamentu orto. Si nota che il difetto di identiche caratteristiche.
dei primo condensatore deve evere sede nello stadio
elettrolitico di filtraggio tìnale ed in particolare, nel
circuito della griglia schermo CASO n. 31. Ricevitore
<schema 14). di tale valvola. Sfilata la val- muto; non si notano se-
vola dallo zoccolo si nota la gni di anormalità, quali
Un esame con il volmetro scomparsa del difetto. La val- riscaldamenti, scintillii,
mostra che la tensione pre- vola esaminata sul provaval-
cattivi odori ecc. (sche-
sente su questo primo elettro- vole presenta appunto in cor-
ma 16).
litico, è più elevata di quella tu in terno tra la griglia scher-
che sarebbe normale, pèf lo mo cd il filamento. Il rimedio, La usci ta di un generatore di
meno di una quarantina di è quello della sostituzione del- segnali inserita tra il punto
volt; subito dopo si rilev;:l che la valvola. A e la m assa, d termina la
la tensione sul secondo elet. p roduzione di un suono, da llo
trolitico, è nulla. Un esame altoparlante. Viceversa, il s~­
con un ohmetro eseguito sul- CASO n. 30. Ricevito-
re in silenzio completo; gnale dello s tesso generatore
la resistenza R3, di filtraggio, si nota un arrossamento di bassa frequenza applicato
dopo che ne sia sta to dissal- della griglia schermo del- tra il punto B e la massa, non
dato dal circuito un termina- la valvola finale, EL84, da luogo alla produzione di al-
le , mostra che essa presenta (schema n. 15). cun rumore, o suono. Un esa-
un valore assai più elevato di me fatto con l'oh metro, mo-
quello nominale: in pratica, stra che la resistenza R2 è in-
la resistenza stessa è carbo- La griglia della valvola si terrotta; il rimedio consiste
nizzata od interrotta, in modo arroventa sin quasi al colore nella sostituzione della stessa.
che non consente alla corren- giallo, dopo alcuni secondi di Da notare che a volte con la
te di alimentazione anodica di accensione dell' apparecchio. interruzione della resist!:!nza
circolarvi. Il rimedio consiste Questo fenomeno è esso pure R2, non si ha il ricevitore del
nella sostituzione di questa tipico in quanto denota una tutto muto, ma esso funziona
resistenza con altra in perfet- interruzione nel primario del con un volume sonoro bassis-
te condizioni. Attenzione al trasformatore di uscita, per simo.
fatto che a volte, la resisten- cui l'intera corrente disponi-
za in questione si interrompe bile viene dissipata dalla ci-
poco dopo che il secondo con- tata griglia schermo. Il fatto CASO n. 32. Ricevito-
densatore di filtraggio, è an- si accerta facilmente con un re muto. Si tratta di ap-
dato in corto. Prima di dare voltmetro, inserito tra il pun [.) parecchio di qualità.
corrente all'apparecchio, con- A, schema 15 e la massa: se la (schema 18).
trollare quindi anche questo citata interruzione esiste si
ultimo e se necessario sosti- deve riscontrare sulla pl~cca La misura delle tensioni
tuirlo con uno nuovo. della valvola, una tensione mostra che la tensione sul pri-
nulla. Provare con un ohmetro mo elettrolitico è molto ele-
CASO n. 29. Ricevitore
in silenzio completo; si a
si nota un odore di bru- A R3-2.500 R4- Z2.000
ciato, che una osserva-
zione più attenta, dimo- B

r CIV
stra avere origine nella
resistenza di filtraggio, C3
R3 (schema 14). , O,5 pF

Un esame più attento, con


l'ohmetro, dimostra che il se- EL84
condo condensatore di filtrag-
gio, non è da incriminare in A
quan to risulta in condizioni
perfette, nondimeno, è facile -I~
rilevare, dopo avere distacca-
ta la resistenza dal punto B,
che tra questo punto e la mas-
sa, vi è un cortocircuito com- +H.T.
pleto o quasi. Si tratta di esa-

48
vata mentre nel secondo o nel

~.
terzo si ha tensione zero. Un t B C81 EL84
esame con }'obmetr pennet-
te poi di accertare che la re- .........- R7- 800
i tenza di filtraggio i tuata
immediatament prima del
conden atore privo di tensiO-
n interrotta. Il rimedio
consiste nella o ti tuzione del.
la resistenza in questione con
altra in buone condizioni, di
pari caratteristiche e di ~ ipa.
zjone.
0---+----- - - - ,
~ A NOOIC:',

CASO n. 33. Ricevito-


re muto; trattasi di ap-
parecchio di buona qua-
lità (schema 18).
®
provato, risultava in corto. Il saranno illustrati in seguito,
Un e ame con l'ohmetro, di- rimedio, consiste naturalmen- è di importanza estrema in-
mostra che il valore della re- te nella so ti luzione dello tes- tervenire presto, per evitare
i tenza R4; originariamente o con altro nuovo. che il riscaldamento dei vari
pre isto in 15.000 ohm, ri ul· organi produca su questi dei
la abbastanza più elevato; da CASO n. 35. Ricevito- danni permanenti più o me-
notare che la ci tata re istenza re muto; trattasi i ap- no gravi . Ricordare anche che
eT e p r l'alimentazione del· p arecchio con ìmpeden- tutti i difetti causati da coro
le griglie chermo delle valvo- za m unita di presa ed in- tocircui ti nella linea della ali.
le preamplificatrici di ba sa, serIta sulla linea del ne- mentazione anodica, situati a
delle amplificatrici di media gativo; forte riscalda- valle della valvola raddrizza~
e della convertitrice. Tu tti gli m ento (schema 19). trice possono determinare l'e·
altri circuHi risultano in or- sau rimen to o la brucia tura
dine. Il fenomeno è dovuto ad della valvola stessa.
Misurando le tensioni si trO-
un aumen to del valore della ano circa 180 volt negativi
resistenza citata, perse per ec- tra la pre a c ntrale dello avo CASO n. 36. Ricevito-
cessivo riscaldamento da que- volgimento di alta tensione re muto, trattasi di ap-
sta subito durante la saldatu- del trasformatore di alimen- parecchio con linea se-
ra per la esecuzione del mon- tazione e la mas a, purito A. parata per la polarizza-
taggio dell'apparecchio. Si Dissaldando C2 questo ultimo zione della. valvola finale
tratta quindi, semplicemente risul ta in cortocircui to; dal di potenza <schemi 20 e
di sostituire la citata resisten. difetto può anche derivare 21).
za con altra di calore corret. l'ecces ivo rj caldamento del·
to, e magari in grado di dis. la resi tenza R15 e la sua di- Misurando con iI voltmetro
sipare una potenza di l o 2 lruzione, oltre che il danneg· si constata che la tensione a-
watt, per maggiore sicurezza. giamento del trasfonnatore di nodica è nulla, perfino sul fi.
alimentazione; in questo co- lamento o sul catodo della
CASO n. 34. Ricevito- me in tutti i difetti preceden. valvola raddrizzatrice; per
re muto; riscaldamento ti ed in molti di quell i che contro, si possono misurare
notevole negli organi in-
teressati alla alta tensio-
ne; ossia trasformatore
,ed impedenza (schema
::f C3-0,5pF
17). A .JLi. E 6R16L1E
SCHERMO

Misurate le tensioni si nota B


che sul primo elettrolitico,
punto B, la tensione molto più
bassa di quella nominale e che
ul econdo elettrolitico, pun.
to C, la tensione è addirittura
nulla. Il difetto non aveva e-
d nei condensatori elettroli-
ici ma nel condensatore da ---~t-----,o
mezzo microfarad a carta C4,
inserito u) econdo elettroli.
tico per antidi turbo, il quale

49
circa 50 volt negativi tra la
pre a cen traJe dello avvolgi- 't' ANODICA
mento di alta tensione del tra.
formatore di alimentazione e
la massa, schema 20. Il difetto
aveva sede nel secondo con-
densatore di filtraggio, C2, il
quale provato era in corto. Per
accertare questa diagnosi si
è trattato di interrompere il
collegamento che va verso i
condensatori, al punto in cui
questa connessione è saldata
alla estremità di R4, resisten-
za di disaccoppiamento della
preamplificatrice di bassa fre-
POLA RIZZAZIONE
quenza, schema 21. Nel nostro VALVOLA FINALE
caso, il rimedio è consistito
nella sostituzione del conden.
satore difettoso. il valore della media frequen-
za su cui funzionano i vali ti- CASO n. 38. Ricevito-
pi di trasformatori). Un rime. re muto, si riscontra so-
CASO n. 3'7 ~ Ricevito- dio di emergenza, nel caso che lamente una tensione al-
re muto completamente. il trasformatore adatto non quanto più elevata della
Si nota odore di bacheli- sia facilmente reperibile, con- normale sul primo elet-
te riscaldata (schema 22, sis te nella realizzazione iJlu- trolitico, mentre sul se-
23, 24). trata nello chema 24 ossia condo elettrolitico, la
neHo stabilire per la placca del- tensione è nulla (sche-
Si misurano le tensioni e si la valvola amplificatrice di me. ma 2~).
nota che l'anodica sul primo dia, un carico con una resi-
elettrolitico è di soli 25 o 30 stenza da l watt, 50.000 ohm Tensione troppo elevata al
volt e che la stessa, sul secon- e nel trasferire il segnale da punto A, mentre essa è nulla
do elettrolitico, è nulla. Pro. questa alla rivelatrice, per ai punti B e C: si riscontra
vati i condensatori elettroliti- mezzo di un condensatore a la interruzione della resisten·
ci di filtraggio, essi risultano mica, od in ceramica, ad alto za di filtraggio R13. La . o ti·
buoni. Un esame accurato con isolamento da 250 pF. L'ele- tuzione della stessa con altra,
l'ohmetro, porta alla consta- mento S 14 visibile nello sche- nuova, po sibilmente a filo
tazione che deve esservi un ma 24 ed anche in q uello 23, della potenza di 5 watt, ripa-
corto tra i due avvolgimenti altro non è e non l'avvolgi- ra il guasto.
del secondo trasforma tore di mento secondario del trasfor.
media frequenza, chema 23. E' matore eli media frequenza
impratico tentare il riavvolgi- danneggiato, che viene lascia- CASO n. 39. Ricevito-
mento dello !\tesso, ed è pre- to in circuì to dalla parte del- re muto; mancano sinto-
feribile la sua sostituzione di- la valvola rivelatrice, allo ca- mi di pericolo quali ri-
retta e con al tra in buone COD- po di permettere a tale sezio- scaldamento, ecc. (sche-
dizioni, purché adatto, e fun- ne di risuonare sulla media ma 26).
zionante sulla frequenza intero frequenza, per non avere una
media prevista nell'apparec:- eccessiva perdita di selettivi. Avendo disponibile un ge-
chio (tutti i cataloghi indicano tà. neratore di segnali con usci-
ta in bassa frequenza si cone~
ga questa ultima alla placca
del doppio diodo triodo (pun-
to B), e la massa, attraverso
un condensatore di arresto, da
0,5 microfarad a carta. Si nota
che dall'al oparlante esce D
suono pari a quello del se.
gnale di bassa erogato dal ge-
neratore di segnali. Se invece
il segnale di bassa viene ap-
plicato tra la massa ed il pun·
to C, non si ode alcun suono.
Si dissalda la conne sione di-
-----------
l'O A!?IZZAZk'/vE retta al piedino od al cappuc-
l'ALVOLA FINALE
-------- cio di griglia del doppio diodo
POJ.AIlIZ7AZIONE
PRFAMP: IFIC4rl<'ICE
triodo e ' si applica il segnale
di bassa frequenza direttarnen.

50
te tra la griglia della valvo- PREAMPL/FIC4 TORr:
la e la massa; ciò fatto si DI8F FINALE DI POrCNzA
nota che il uono nell'alto-
parlante, è presente e molto
intenso. E' evidente che esi-
ste una interruzione oppure
un corto nelle connessioni di
griglia, il rimedio consiste nel-
l'esame delle connessioni elet-
triche dirette a tale elettrodo NEGATIVO
e quindi nella sostituzione di POLAfnZZAZ
quella riscontrata difettosa.
Particolare a questo proposi-
to è richiesta dalle connessio-
ni in cavetto sch rmato, lun-
go le quali sono facili da ve-
rificarsi le in terruzioni ed i
corti.

~C2
CASO D. 40. Ricevito- ~6pF
re muto, cl riscontraDo,
sia sul primo come sul se-
condo condensatore elet ..
trolitici di filtraggio, del- R18-260
le tensioni alquanto piÙ
elevate di quel1e norma- POL4R/ZZAZ/ONE'
li (schema 2'1). ZM'PI./FICATR/CE ~
sura piuttosto sen ibile, men- resistenza di catodo, di pola-
Viene subito da pensare che tre quando il circui to anodico rizzazione R7. Notare a volte
qualche cosa non vada nella non funziona regolarmen te e que ta interruzione può veni-
sezione dell'apparecchio che presen ta una circolazione di re accompagnata dal danneg-
in genere assorbe la maggio- corrente più bassa della nor- giamento del condensatore ca-
re quantità di corrente, o sia male, il riscaldamento è as- todico C3, il quale in queste
lo stadio di amplificazione fi- sai inferiore, sino a che, man- condizioni, è costretto a fun-
naIe; mancando infatti l'as- cando del tutto, la corrente zionare sotto tensione più e-
sorbimen to della anodica da anodica, il bulbo della valvo- levata di quella per la quale
part di questo stadio, viene la è appena tiepido, dato che esso è tato previsto, in quan-
a mancar la caduta di ten- viene riscaldato olamente dal to in genere tali condensato-
sione sulla linea della alimen- calore viluppato dal su ~ ri sono adatti per tensioni
tazione e per questo, la ten- lamento acce o. Misurando dell'ordine dei 25 volt massi-
sione anodica sia sul primo poi con un voI t metro la ten- mi.
come sul secondo elettrolitico, sione di catodo, si riscontra
risulta più elevata della nor- in tale punto (punto A), una CASO n. 41. Ricevito-
ma. Un controllo di tale in- tensione assai più elevata del- re muto; circuito di ca-
convenien te si può eseguire la normale, ossia di 40 ed an- todo della flnale, In or-
to 'cando rapidamente con la che di 60 voI t ; il che indica dine (schema 21).
mano la valvola finale: que- una interruzione nel circuito
sta ultima, in condizioni nor- di catodo esaminato. Può tra-
mali di lavoro, si scalda in mi- tar i della interruzione della Può riscon trarsi un cort"
circuito tra la resistenza R24,
MEDIA MEDIA della griglia controllo della
~REQVENZA RIVELATRICE: FIlEGIIENZA valvola finale ed il piedino di
@ catodo della stessa.

CASO D. 41 bis. Rlce-


vltore muto; tensioni e
correnti quasi DOrman
(schema 2'7>.

Può trattarsi di un corto


circuito verso massa del pun-
+ to in comune tra le due re-
..t1NOOICA sistenze nel circuito di griglia
della finale, R13 ed R24.

51
CASO Il. 42. Ricevito- FILTRATA 210
re muto; si nota una bas- .----------.RADORIZZ TENSIOJV€ "IIIII
ALTA VOL.T
sa risposta in audiofre- +'Sy
quenza.
B
Se si applica un segnale a ~...........................

bassa frequenza tra la griglia


controllo della finale, puntoB,
schema 27; e la massa, si ri-
contra in altoparlante un ~uo­
no molto debole. Se invece si
applica lo te o segnale, attra-
verso un condensatore da 0,1
microfarad, alto isolamento,
~~~
~
tra la mas a e la placca della
preamplificatrice, punto C, PLACCA FINALE
non si ha alcun suono nell'al- (7- 25~F A porEHzA 260 V. "
toparlante. E quindi chiaro
che il difetto si trova nella li-
nea di collegamen lO tra i pun- la tensione pre ente sul se- all'altoparlante. Un esame con
ti B e C: può trattarsi di un condo elettrolitico, os ia sul l'ohmetro, eseguiti sul citato
cortocircui lo verso ma sa, co- punto F. In condizioni norma- condensatore dopo averne ri-
me anch di una in terruzione li, invece tale tensione dovreb· scalda to almeno uno dei ter-
di qua1cuna delle connes ioni. be s re inferiore di una minali dimostra appun to la
Pertan to, non vi è che prova- quindkina di volt almeno, ri- presenza del corto. Il rimedio
re i vari elementi con l'ohme- spetto a quella pre ente ul consi te nella sostituzione del
tro, dopo averli dis aldati; e. citato secondo elettrolitico, se condensatore.
aminare anche le connessio- non altro, a cau a della cadu-
ni. ta di tensione che si riscon- CASO D. 44. Ricevito-
tra nell'avvolgimento del tra- re muto; sulla finale ten-
CASO D. 43. Ricevito- sforma ore di uscita. Il difet- sioni e correnti sono nor-
re muto; non appaionu to può avere sede nel con- mali.
sintomi esterni (schema den atore antidisturbo C4S,
27) "
che si trova tra i capi del pri-
mario del trasformatore di u- Un esame col voltmetro, mo-
scita e che può essere andato stra che ulla placca della val-
La misurazione delle temdO- vola preamplificatrice, punto
ni continue mostra in parti- in corto, bloccando quindi il
funzionamento del trasforma- C, chema 27, è assente qual ia-
colare che la placca della val- si ten ione, che invece dovreb-
vola finale, punto E, ha una tore e quindi il trasferimento be e enr;: due possono e ere
tensione continua identic.:l al- del segnale attraverso di esso, le cause prossime den'inconve-
niente: interruzione della r -
sistenza che porta corrente al-
la dtata placca ossia R22, op-
pure cortocircuito di qualcu-
oa delle connessioni verso
mas a; con probabilità il cor-
to può ri iedere anche nel
conden atore di fuga C3 .

CASO D . 45. icevito-


re m ut o. Anormalità nel-
le t ensioni (schema 27).

07-320
I In particolare si riscontra
con un voltmetro che la ten-
sione al catodo della valvola
R1 4 500000 , finale, punto A, è alquanto e·
--=-=-:....;-=-=-=-=--1-.... -- /\IVv\/V\,. -- t levata, ossia di poco meno di
• I lO volt, in luogo dei normali
1L- 4 volt. Ciò sembra segnalare
ai capi della resistenza R7, una
CO-~I~~~~~~~
caduta di tensione piuttosto
... elevata, cau ata magari, per
lllODIC4 la legge di ohm da una or.

52
rent ecce iva circol nte nel- EBC41
l'interno della valvola e qwn-
di lungo la r sistenza R7 che ()
in pratica -j le a in s rie ad
e sa. D'altra part quando i
tocca con un d i lo la resisten-

I~
za R24, sul cir cuito di griglia o
della valvola, i ode nell'alto- ~
parlante un ronzio caratteri- K
stico, ma di inten ità maggio- -.:t
U
re di quella che è la normale
in que ·te condizioni, in cui
(fì)
manca al ronzio les o, la am-
plificazione da parte dello sta-
dio preamplificatore. Un con-
-
troUo con l'onrnetro, ui va- risulta assai più elevata della sere interrotta. Il rimedio, è
ri lemen ti pr en ti nell e- normale, il che del resto, si dunque quello della ostitu-
zione mo t ra che la re i ten- può anche controllare con un zione della resistenza, a meno
za R 13 è interrotta. In tali multimetro, predisposto per che come detto in pr cedenzo.
condizioni, vi ne a mancare la scala milliamperometrka di non sia il condensator C9 a
al la valvola finale l' ffetto di 100 o 150 milliamperes ed in- dimostar i in corto.
limitazione delJa corrent ano- serito sul circuito di placca
dica esercitato dalla polariz. della valvola in esame. Il ri- CASO n. 47. Ricevito-
zazione pre ente ulla griglia medio naturalmente consiste re muto. Toccando-la gri-
controllo della valvola t ssa, nella sostituzione della resi- glia controllo della finale
per cui la corrente anodica stenza. si ode il normale debole
.ronzio (schema 29).
CASO n. 46. Ricevitore muto; trattasi di apparec-
chio con preamplificazione di bassa effettuata non dal La misura d lle tensioni i n-
triodo del doppio diodo triodo, ma da un pentodo per dica immediatamente che la
uso generale (schema 28). tensione aUa placca del triodo
preamplificatore di bas a, è
nuIJa, punto A. La linea di a-
La misura delle ten ioni mo- mas a, la tensione che dovreb- limentazione, invece è norma-
stra ch il voltaggio presente be raggiung re il citato cher- le; come al olito si può rile-
sulla griglia chermo del pen- mo. Tolto il condensatore, pe- vare che la re istenza di ali-
todo preampJmcatore, punto rò, la ten ione ullo sch _rmo mentazione di tale placca R12,
C e nulla. Si eli alda un ter- continua a mancare. Vero- è in terrotta; il rimedio con-
minale àeJ conden .\tor· C 9, similmente allora si tratta siste nella sua so tituzione.
n l sospetto che que to ulti- della re i tenza tes a eli a-
mo sia in corto e convogli a limentazione R6, che deve e -
CASO n. 48. Ricevito-
re muto. Tensioni al-
EF86 EL84 quanto anormali (sche-
ma 30).

Sul secondo elettrolitico si


riscontra una tensione di cir-
ca 350 volt, alquanto elevata
per q uesto punto. Tale ten io-
ne pertanto è presente anche
sulla griglia schermo della
valvola finale. Inoltre si ri-
scontra tra il catodo della fi-
nale e la massa, una differen-
za di potenziale di ben 100
volt, il che può avere già de.-
terminato il danneggiamento
del condensatore o della resi-
stenza catodici, o che pure può
determinare ciò da un mo-
mento ad un altro. La resisten-
za ed il condensatore catodi-

@ L---------~~~JVvvvv~----~__o+
R6-1 Mn. ANODICA
ci per il momento si dimo-
strano in buone condizioni.
Pare assente qualsiasi causa
logica _dell'inconveniente, ma

53
un esame più attento mostra EBe81 ElS4
la presenza della interruzione
nella linea di ritorno di un
circuito ad alta tensione, come
mostra lo schema 30. n rime-
dio consiste quindi nel rifa-
cimento della saldatura o del-
la connessione mancante. Da
notare che questo inconve-
niente si manifesta assai spes-
so, specie in quegli apparecchi
di buona quali tà, che sono
montati in gruppi, su chassis
diversi, nelle loro varie sezio-
ni e che sono pertanto privi
di una vera e propria massa
comune.
CASO n. 49. Ricevito-
re quasi del tutto muto,
ossia audizioni a volume
bassissimo (schema 31).

Quando si tocca la griglia


con trollo della valvola pream-
plificatrice si nota un ronzio
molto debole, mentre lo stes-
so, in condizioni normali, sa-
rebbe fortissimo. Ciò potreb.
be fare pensare che vi fosse
qualche valvola esaurita, e
sp .cialmente che si trattasse
della preamplificatrice stessa
o della finale; invece tali val-
vole provate si dimostrano in
ordine. Il difetto è da impu-
tare alla resistenza R di ali- primo elettrolitico, 150 volt,
sul secondo, 50 volt e sulla CA O D. 51. Ricevitore
mentazione alla placca: essa completamente muto, si
infatti è interrotta cosicché placca della finale tensione ze-
zoo Si tratta del condensatore nota un leggero surrjscal-
alla placca della valvola, vie- damento del trasformato-
ne a mancare la corrente ano- di fuga, C, sul circuito di plac-
ca della finale che risulta in re di alimentazione oltre
dica. Nondimeno, il ronzio de- che di quello di uscita
bole trasferi to dalla griglia è corto e che deve quindi esse-
re sostituito. Il fenomeno può (schema 33).
determinato piuttosto da un
effetto capaci tivo tra ~riglia essersi determinato per effet.
e placca nella valvola mvece to di autoinduzione m ntre la Sul primo elettrolitico si ri-
che da un vero e proprio ef- linea del secondario del tra- scontra una t n ione di 150
fetto termoionico. So tituire sformatore di uscita sia sta- volt, sul econdo, una di 35 e
la resistenza R che con l'oh- ta staccata dall'altoparlante, sulla placca della finale, una
metro è stata riscontrata in- oppure quando il ricevitore tensione di soli 10 volto Tra
terrotta. stesso sia stato fatto funzio- la placca del1a valvola finale e
nare con il volume al massi- la massa vi e un condensatore
mo, su di una stazione molto a carta che i può sospe t tare
CASO n. 50. Il prima-- potente, od ancora nel caso la causa dell'inconveniente ed
rio dell'apparecchio as- che in prossimità dell'apparec- infatti; una volta staccati i
sorbe inizialmente una chio sia stato prodotto un di- collegamenti di es o, le ten-
corrente normale, che pe- sturbo radio molto intenso sioni tornano ad essere nor-
rò sale notevolmente a che abbia dato luogo ad un mali: primo elettrolitico, 290
valori inadatti, quando la forte rumore nell'altoparlante volt, secondo elettrolitico, 270
raddrizzatrice e la finale (il che si verifica assai spe~so, volt, placca finale, 255 volt. Di-
si scaldano. Ricevitore specialmente in quei ricevito- minuisce anche il riscaldamen-
muto, o funzionante so- ri che ono usati per lo ascol. to degli elementi sopra citati.
lamente a tratti (sche- to delle stazioni ad onde cor- Un esame con l'ohmetro di-
ma 32). te, in cui così frequenti sono mostra che il condensatore ci-
i disturbi atmosferici). Il rime- tato, pur senza presentare un
Le tensioni anodiche misu- dio consiste nella sostituz~Olle cortocircuito franco, presenta
ra te risul tano le seguen ti: sul del çonden$~tore incrimiJlato. delle fortissime perdite inter-

54
ne ed infatti, la sua resisten.
za che in condizioni normali
deve essere elevatissima, risul. Rt"TE
ta di pochissime diecine di RETE /
ohm. Il rimedio consiste na·
turalmente nella sostituz~one
di esso.

CASO n. 52. Ricevitore


completamente muto. Si
1 CORTOCIRCUITO TRA
, FILAMéNTO é CATO/)()

riscontrano sugli elettro-


litici, delle tensioni mol-
to elevate ed anormali, @ ®
~ INTERRUZIONE DI
VN FILAMENTO

come se la valvola finale


non assorbisse ' corrente
anodica (schema 34). ceso, sui filamenti delle val- te della corrente circolante
vole stesse circola una cor- sui Blamenti, al momento del-
Si tratta di un ricevitore di rente assai superiore a quella l'accensione per evitare che
costruzione piuttosto remuta, nominale, per cui a volte i fi- questa, assumendo dei valori
con valvola finale a riscald:=!o lamenti stessi non reggono. A elevati provochi dei danni.
mento diretto, ossia senza fio volte, in serie alle valvole si Termistori adatti a questa
lamento (valvola tipo E443H). trova la lampadinetta spia e funzione si trovano presso i
L~ polarizzazione per que:;ta può darsi che sia questa a migliori negozi di materiale
valvola viene realizzata sul ri- bruciarsi; esaminare quindi le radio e costano assai poco, es·
torno ossia sulla presa centra- val ole una per una, con un si sono inseri ti con i loro ter-
le dell'avvolgimento di alt:l ohmetro, per provarne i fila- minai, come se si tra ttasse di
tensione del trasformatore di menti e sostituire quella il cui resistenze, ad esen.pio, neIJa
alimentazione, vedi schema. filamento appare interrotto; interruzione fatta nella serie
Misurando la tensione rti po- e le valvole appaiono in or- dei fiJamenti, in qualsiaSi pun-
larizzazione al punto A, er o dine provare a sostituire la to. Nello schema 35 il termi-
massa, si riscontra un voltag- lampadinetta. Da notare che store può essere inserito tra
gio nullo; al contrario, tra u- se questo inconveniente si ma- il punto A ed il termin le, d
no dei conduttori di filamento nifesta assai spe so, e molto esso rivolto, dalla re·;is~enz.,
e la massa si riscontr una meglio munire lo apparecchio R, che è quella che produ~~
tensione piuttosto anormalI!, di un dispo itivo di protezio- la necessaria caduta di ten-
dell'oretine dei 40 o 45 volto Il ne, rappresentato da un ter- sione per l'alimentazioJie dd
fatto deve fare pensare ad u- mis tore, il quale ha la fun- filamenti in serie direttaml.!n-
na interruzione internamen1.e zione di intercettare una par- te con la tensione di rete.
od esternamente, sul filo del-
la presa centrale del trasfor-
matore. Nel caso invece che CASO n. 54. Ricevitore con valvola in serie, muto,
fosse stata la resistenza di po· non si nota. accensione delle valvole nè della lampadi-
larizzazione R ad essere inter- netta del quadrante; mancano, sintomi di pericolo.
rotta, si sarebbe potuta mi-
surare tra il punto A e h mas-
sa, una tensione di 45 voIt cir- Può darsi che un esame di una resistenza avvolta su cor-
ca. Sostituire la resistenza. tutti i filamenti delle valvole doncino, tipo Orion, che prov-
mostri che essi siano in or- vede alla necessaria cadu ta di
dine senza alcuna interruzio- tensione per l'alimentaziooe
CASO n. 53. Ricevito- ne e lo stesso sia delle lam- della serie dei filamenti: può
re con valvole accese tn paetinette del quadrante. Si in- quindi darsi che tale re i -iten-
serle, con filamento a serisce la spina del cordone za sia interrotta in qualche
tensione elevata; le val- dell'apparecchio, nella presa suo punto, a meno, natural-
vole e 'la eventuale lam- di corrente e si prova con un mente che la interruzione llon
padinetta del quadrante voltmetro in alternata, se ai risieda più semplicemente nel·
non si accendono; quan- capi del cordone, dove questo la connessione del cordone
do viene fatto scattare termina nell'apparecchio, la stesso alla spina. Il rimedio
l'interruttore ç-enerale. tensione di rete sia presente, nel primo caso consiste nella
L'apparecchio, e muto come è necessario che sia. Se sostituzione del cordone a re-
(schema 35). la tensione manca, mentre la sistenza, con altro dello stes-
stessa è presente alla presa di so tipo, nuovo, facile da tro-
Caso frequentissimo in ap- corrente dell'impianto elettri- vare tra i ricambi; nel secon-
parecchi con filamento in se- co casalingo, è evidente che do caso si tratta solamente di
rie delle valvole, per un feno- esiste una interruzione lungo rifare la connessione difettosa
meno che si verifica nelle val- il cordone stesso. Da notar~ od interrotta, facendo atten-
vole a freddo e che fa si che che in molti apparecchi, lun· zione a non provocare qualche
appena il ricevitore viene ac. go il cordone si trova anche corto.

55
un voltaggio di 102 volt, ten- alla serie delle valvole; unà
CASO u. 55. Appa.rec- sioni queste, quasi normali per ul teriore osservazione al cir-
chio con valvole in serie; apparecchi con valvole in se- cuito dimostra che anche la
le valvole non si accen- rie, del tipo privo di trasfor- lampadinetta della scala par.
dono, (schema 36). matore di alimentazione (vedi lante dell'apparecchio, la qua-
Fido Marelli, e simili). Per le risulta in parallelo alla val"-..
Dopo un certo tempo da contro, un e ame con il volto vola bruciata, è bruciata a sua
quando l'interruttore generale metro applicato su i capi del- volta. Con tutta probabilità
de 11 'apparecchio, sia stato la resistenza di polarizzazione deve essere accaduto questo:
cattato nella po izione di ac.- della fin ale sistemata sul cir- inizialmente si è bruciata la
ceso, i nota il for ti simo ri- cuito di catodo della valvola sola lampadina, ma in que-
cal damento della resistenza stessa, p orta ad una indicazio- ste condizioni, tutta la corren·
di polarizzazione, inserita sul ne di un a tensione negativa di te della serie delle valvole de-
ca todo della valvola finale; polarizzazione dell'ordine di ve avere preso a circolare at-
l'inconveniente, se non indivi- soli 0,5 vol t ; il che può indi- traverso il filamen to della val-
duato immediatamente, può care che la piccola caduta di vola che in origine la lampa-
avere causato addirittura la tensione ai capi della resisten- da shuntava; per le caratteri-
bruciatura della citata resi- za può essere determinata dal- stiche del filamento stesso, pe-
stenza e la distruzione del con- la bassa corrente anodica cir- rò, la valvola deve avere retto
densatore catodico che a volte colante sulla valvola a causa per assai poco tempo, dopo
risulta in parallelo ad essa. Si di un p iu o meno pinto esau- di che il filamento si deve es-
provano le valvole e si riscon- rimento di essa Si provvede ere interrotto, a sua volta.
tra come nella amplificatrice dunque alla sostituizione del- Nel caso di ricevitori con lam-
finale di potenza, esista inter- la valvola finale con altra in padina spia in parallelo a qual-
namente un cortocircuito perfette condizioni. A questo cuna delle valvole è da ricor-
franco tra il catodo ed il fila- punto, il ricevitore prende a dare che la lampadina stessa
mento; si noto altresÌ che il funzionare ma mol to debol. è indispensabile sul piano por.
filamen to di una delle altre mente; si notano inoltre dei talampade ed è indispensabile
valvole dell'apparecchio, è in- disturbi, dei soffi e degli in- naturalmente che essa sia in
terrotto. Il meccanismo del neschi, specie quando si por- buone condizioni.
difetto è facilmente compren- ta verso il massimo il poten-
sibile osservando lo schema 36. ziometro del con trollo del o-
Se non fosse esistito alcun cor- lume. Si misurano ]e tensio. CASO n. 58. Apparec-
tocircuito nella valvola finale, ni e si ri leva sul primo elettro- chio con valvole in serie;
data la interruzione nel fila- litico, 80 volt, sul secondo 60 tutto e in ordine e non-
mento dell'altra, nessuna cor- volt e sulla p lacca della fina. dimeno esso non funzio-
rente avrebbe potuto circola. le, 55 volto Ciò porta subito a na; recentemente l'appa-
re nell'interno del compt~sso . pensare ad un esaurimento recchio è stato pulito e
Il corto in quest ione, in ece piu o meno accentua to della in tale occasione le val-
consen te la circolazione della valvola raddrizzatrice, oppure vole di esso, sono state
corrente, attra erso il filamen- una perdi ta di capacità nel momentaneament e sfila-
to della finale e la resi tenza primo elettroli tico; in effetti, te dai zoccoli, per acce-
di polarizzazione R, la quale è appunto questo il difetto dere meglio a tutti i pun-
si trova collegata alla massa, che le prove dimostrano pre- ti dello chassis; poi le
a cui è anche connesso l'altro en te, la sua sostituzione con valvole sono state reinse-
conduttore della alimentazi. o- altro nuovo, p orta la tensio- rite, ma da allora il com-
ne. La corrente circolante nel ne sul secondo elettrolitico al lesso non ha più funzio-
compIe so di valore più bas- valore normale di 110 volt e nato.
o di quello vi sarebbe stato l'apparecchio prende a funzio.
e la stessa fosse circol~ ta sui nare regolarmente senza di.
filamenti. Il rimedio, con 'iste fetti. Un inconveniente semplicis-
nella so titu zione della valvo- simo, ma che tuttavia non
la difettosa e q u indi della re- manca di verificarsi, in molte
si tenza, nel caso che ques ta CASO n. 57. Apparec- occasioni, si tratta solamente
sia rimasta danneggiata. chio con filamenti delle del fatto che ]a valvola finale
valvole in serie. Non si e la valvola raddrizzatrice del
CASO n. 56. Apparec- accende, non si riscon- complesso sono state inavver-
chio con valvole in serie, trano sintomi di perico- titamente invertite al momen-
muto. Filamenti accesi, e lo o danni evidenti (sche- to di inserirle nei ri pettivi
ma 37). . zoccoli; lo stesso inconvenien·
nessun sintomo di peri-
colo. te i verifica pesso ancbe in
apparecchi con alvole non in
Un esame effettuato sem- serle e con trasformatore di
Misurando le tensioni ano-) plicemente con l'ohmetro mo- alimentazione; in ogni caso il
diche si nota che sul primo stra che il filamento di una rimedio con iste nella inver.
elettrolitico, si ha un voltag- delle valvole è interrotto e che ione delle valvole nel loro
gio di 110 volt, e sul secondo quindi manca corrente anche zoccolo.

56
CASO n. 59. Ricevito-
re normale: interessa ef-
fettuare la sostituzione
della valvola doppio dio-
do triodo originale (una
®
6Q7), con un doppio dio-
do pentodo, tipo 688, al-
lo scopo di migliorare le
prestazioni dell'apparec-
chio, ottenendo una mag-
giore amplificazione di
tensione nella valvola che
deve servire da pream-
plificatrice e quindi pilo-
ta per lo stadio finale
(schema 38).

Nello sch~ma n. 38, è ap-


punto illustrato il circuito da
adottare nel caso che interes- (30 - 2.000
c
~
si adottare una tale sostitu-
zione. Nel caso di valvole eu-
ropee, invece della 6B8, po-

~
tranno essere adottate, caso
per caso, le varie valvole la
cui sigla inizi con le tre lett~­
re EBF, che indicano appun- +
to che nell'interno del bulbo "ANODICA
è contenuto un doppio diodo
ed un pentodo di amplifica-
zione di tensione. tive e quindi di fr naggio u!- que, per il fatto che piccolis.
con trollo della vaI- sima parte deJ egnale, e par-
CASO n. 60. Ricevito- ticolarmente le ton lità più e-
re normale; tutte le val- levate tra quell che lo com-
vole sono accese e non pongono, j trasferì cono u-
appare nulla di anorma- gualmente dal punto C o sia
le; ricezione assai medio- dal conden atore di accoppia-
cre (schema 39). mento, al punto B, anche con
la resi tenza R17 in terrotLa
per puro effetto capacitivo che
In particolare, lo apparec- può verificarsi tra i due pez-
chio è pressoché muto, sono zoni della resi tenza.
captabili solamente le stazio-
ni molto vicine molto poten-
ti sebbene la ricezione stessa CA O n. 61. Il ricevitore funziona in bassa frequen_
è assai bassa di volume e ba- za (ossia con la presa pick up collegata ad un giradischi
sata essenzialmente sulle to- o ad un microfono), il funzionamento non è perfetto.
nalità più alte; vi sono anche Alcuni secondi dopo l'accensione del ricevitore si ode
degli stridii . La misura delle nell altoparlante di esso un colpo secco ed a questo se-
tensioni si rivela quasi nor- gue un le gero ronzio. L'audizione è deformata e la pa-
male salvo forse, la polariz- rola sembra alquanto balbettante (schema 40).
zazione della valvola finale os-
sia tra il punto A e la massa,
dove si possono misurare cir- Condensatore C del circui. esservi; da notare che la ten-
ca 7,5 volt; invece dei norma- to, in corto o per lo meno, sione e via via più po itiva
li 5,7 volto Ciò può fare pen- a ente d Ile perdite con ideo e prossima a quella che è pre-
sare ad un assorbimento ec- revoH interne. Il difetto i può sente ulla placca della pre-
cessivo di corrente anodica da con tatar mi uTando la ten- amplificatrice. in diretta pro-
parte della valvola finale stes- ion pre ent tra la griglia porzione aUa entità della per.
sa, per cui la caduta di ten- della alvola finale e la mas- dita presentata dal conden a·
sione ai capi della resistenza, sa: e la fuga del condensa.
di polarizzazione in serie al tore e pre ente si ri contra tore. Sostituire il condensato-
catodo è elevata. Il fatto può ulla griglia una lieve ten io.. re con altro, di analoga capa.
essere s la to dderm ina to dal- ne positiva, al posto della ten- ci tà. e ad alto isolamen to (non
Ia mancanza di tensioni nega- sione negativa che dovrebbe meno di 1500 volt lavoro).

57
ronzio. Tale prova permette

® @ di diagnosticare uno dei difet- -


ti più frequenti di tutti gli ap-

~
parecchi radio, quello cioè del-
l'esaurimento, o del dissecca-
mento di uno dei due conden-
47 satori elettrolitici di filtraggio
della alta tensione. La sostitu-
zione del condensatore che si
è dimostrato difettoso, quan-
do messo in parallelo ad un
condensatore perfetto, permet-
te di venire a capo del pro-
blema. Segnaliamo che tale
prova deve essere una tra le
prime da eseguire su apparec-
chi che facciano ronzio dato
+ che questo ultimo può essere
ANODICA determinato assai spesso ap-
punto dagli elettrolitici (un
scala di 100 volt)o Tale rilievo esame ancora più rapido, con-
CASO n. 62. Ricevitore permette di diagnosticare una siste nel fare per un istante
di costruzione remota. perdita piuttosto consistente ponticello con un cacciavite
con valvola finale tipo 47: di corrente sul condensatore tra i terminali di ciascuno de-
si nota del ronzio ed una di accoppiamento C. Sostitui- gli elettrolitici: è probabilmen-
leggera distorsione del- to il condensatore in questio- te esaurito quello o quelli, sui
l'audizione (schema 41). ne gli inconvenienti dell'appa- quali si produce una scintilla
recchio scompaiono. debolissima, quando i loro ter-
Si nota che la polarizzazio- minali vengono uniti per un
ne della valvola finale, del ti- istante; sono invece in buone
po con riscaldamento diretto,
CASO n. 63. Ricevitore condizioni quelli ai cui termi-
viene realizzata partendo dal-
normale; il funziona- nali si produce una specie di
Ja presa centrale dell'avvolgi- mento è presente ma co- piccola esplosione quando que-
mento di alta tensione. Misu- perto da un ronzio molto sti ultimi vengono cortocircui-
rando le tensioni si riscontra-
forte, in qualsiasi posi- tati). Quando il ronzio dell'ap-
no le seguenti: 435 volt sul
zione si trovi il potenzio- parecchio è particolarmente
primo elettrolitico; 280 volt metro del volume. forte e con il cortocircuito sui
sul secondo elettrolitico, pun- terminali di uno dei conden-
to A; 250 volt sulla placca del- Una osservazione accurata satori non si produce alcuna
la finale, punto B e 25 volt di permette di notare che la ten- scin tilla può essere segno che
polarizzazione, sulla griglia sione anodica è alquanto bas- manchi addirittura la connes-
della finale. Dal momento che sa. Una prova rapidissima ed sione elettrica a tale conden-
la resistenza di polarizzazione abbastanza indicativa si ese- satore, per una saldatura ma-
risul ta di 500 ohm è facile cal- gue prendendo un buon con- le riuscita.
colare applicando la legge di densatore elettrolitico della
ohm, che l'assorbimento di capacità di 8 o 16 mF, isola-
corrente anodica di tale val- to a 500 possibilmente allo CASO n. 64. Ricevitore
vola è quindi dell'ordine dei scopo di evitare qualsiasi sor- con valvole in serie. Si
50 mA. Ciò però è nettamen- presa. Il polo negativo del ci- nota un ronzio a,bbastan-
te eccessivo, dal momento che tato condensatore si pone in za pronunciato, special-
tutte le tabelle con le caratte- contatto ben sicuro con la mente quando il poten-
ristiche di valvole indicano massa dell'apparecchio, il suo ziometro del volume vie- '
come normale corrente, ano- polo positivo si porta quindi ne portato verso la posi-
dica di una 47, quella di 37 in contatto, prima con il polo zione di massimo (sche-
mA, ossia 31 mA, per la plac- positivo del primo elettroliti- mi 43 e 44).
ca vera e propria e 6 mA per co, e poi con il positivo del
la corrente di griglia scher- secondo elettrolitico, evitando Con molta probalità non so-
mo, che viene essa pure a cir- naturalmente di toccare con no da incolpare i condensatori
colare sul circuito di ritorno. le mani scoperte, al tempo elettrolitici, ed anzi se si pro-
Misurando direttamente alla stesso la massa e detto posi- va a sostituirli quasi sempre
griglia della valvola ossia al tivo, per non ricevere scosse. non si riscontra alcun miglio-
punto D, si trova in effetti u- Nel, primo o nel secondo dei ramento della situazione. Si
na debole tensione positiva, casi, si nota che il funziona- nota che al primo stadio di
cui circa 4 volt (usando un mento torna ad essere perfet- bassa frequenza si ha una val-
voltmetro per lo meno della to, o quanto meno risulta as- vola pento do ossia la sezione
sensibilità di 2000 ohm per sai migliorato, con aumento pen todica della 6B8 e si rileva
volt e disposto su di un fondo del voll,lme e diminuzione dr che la tensione di griglia scher-

58
mo per la stessa è ottenuta
secondo lo schema 43, a par-
tire dalla tensione di polari~­
zazione della valvola finale. Si 1-=
può provare dunque a realizza-
re una disposizione del genere
di quella illustrata nello sche-
@
ma 44, in cui lo schermo della
6B8 viene alimentato indipen-
dentemente, attraverso la resi-
stenza da 250.000 ohm. Con tale
espediente il ronzio può risul-
li
tare del tutto eliminato, ma si
riscon tra anche una perdita di +
potenza sonora nella riprodu- ANODICA
zione. Procedendo per prove si
giunge alla constatazione che
@~~
I
la potenza sonora torna quasi
ad essere quella normale,
. quando il valore della resisten- IO~
~!
za in questione viene compre-
so tra i 500.000 ed i 750.000 J--. ~ta:
ohm, ma in queste condizioni
si rileva iI riapparire il ronzio.
Con altre prove, si giunge a
trovare una via di mezzo rap-
presentata dal realizzare per
il circuito anodico della 6B8,
una cellula di disaccoppia-
mento costituita da una re-
sistenza da 100.000 ohm, ed un
condensatore da 0,1 microfa-
@
rad a carta, ad altq isolamen-
to, nella disposizione illustra-
ta appunto nello schema 44. co di pari capacità. Si nota filtraggio, risultano infatti ef-
l'aumento immediato del vo- ficienti; le valvole non pr~sen­
CASO n. 65. Ricevito- lume che raggiunge il livello tano alcun difetto di isolamen-
normale e la scomparsa del to (in genere quando si ese-
re a quattro valvole su- ronzio; in sostanza, il conden- guino ricerche delle origini di
pererodina economico, satore Cl originale era com- un ronzio, si esamina special-
senza amplificazione di pletamente esaurito; lo si so- mente i possibili contatti di-
media frequenza e senza stituisce quindi con altro nuo- retti o le possibili perdi te par-
re1lex; leggero ronzio e vo, di pari capacità e tensio- ziali, tra i filamenti ed i ca-
mancanza quasi assoluta ne di lavoro. todi, oppure tra i filamenti e
di potenza sonora nella le griglie, ecc). Le prese di
riproduzione acustica da massa sono tutte efficienti ed
radio che in asèoIto di- CASO n. 66. Ricevito- esiste inoltre una massa co-
schi (schema 42). re semieconomico a val- mune che unisce tutte le par-
vole miniatura; si nota ti metalliche dello chassis. Do-
La disposizione è quella il- un ronzio abbastanza po una buona dose di prove
lustrata nello schema citato; pronuncia to, indipenden- rivelatesi senza esito si riesce
le tensioni misurate con uno temente dalla posizione ad eliminare in ronzio, nien-
strumento da 1000 ohm per della manopola del po- temeno che collegando il po-
volt, disposto su di un fondo tenziometro di volume lo negativo del primo conden-
scala di 500 volt, sono le se- (schema 45). satore elettrolitico di filtrag-
guenti, al punto A, 160 volt; gio, al lato di massa del po-
al punto B 30 volt; al punto Il ronzio sembra del tipo tenziometro per il controllo
C, 1,4 volto Mentre i puntali avente origine piuttosto in u- del volume, ossia al punto A,
dello strumento erano in con- na mancata connessione a vedi schema. (Si tratta di ri-
ta tto con il punto C e la mas- massa di una schermatura o medi empirici ma che a vol.
sa per la misurazione di que- nella assenza della scherma- te riescono ad avere ragione
sto tensione si rilevava un leg- tura stessa, piuttosto che del anche di casi ribelli perfino
gero aumento della potenza tipo prodotto da qualche elet- ai rimedi teoricamente più ap-
sonora. Si prova a raddoppia- trolitico inefficiente. La val- propriati). Si consiglia anzi in
re la capacità di Cl. metten- vola rivelatrice e preamplifi- tale senso ai lettori, ad ap-
do in parallelo ai suoi capi, catrice di bassa è una 6AV6; prendere una certa dose di
un altro condensatore catodi- i condensatore elettrolitici di intuizione allo scopo di affer-

59
rare aWistante quale possa accanto ad uno dei condutto- minale di massa del poten-
essere una soluzione di ripie- ri di griglia della preamplifi- ziometro di una al tra connes-
go ma efficiente, quando tutte catrice creando un campo e- sione verso massa, fissata in
le soluzioni teoricamente idea- lettrico che induce il ronzio un punto alquanto distante
li si dimostrano inadeguate. nel circuito; il miglioramen- dal trasformatore e realizzata
to della schermatura di det- con filo piuttosto grosso, si
CASO n. 67. Ricevito- to conduttore di griglia e l'al- ottiene la scomparsa del ron-
re poco recente, con val- lontanamento da tale condut- zio. La morale che si può trar-
vola finale tipo 47. Rice- tore del filo percorso dalla al- re da questo caso è semmai
zione particolarmente di- ta tensione si dimostra la so- la seguente: evitare di dare
sturbata da ronzio (sche- luzione vera e propria al di- fiducia a quelle connessioni di
ma 46). fetto. massa che si realizzano sulla
massa metallica del trasfor-
CASO n. 68. Ricevito- matore di alimentazione od
Dopo la sos ti tuzione dei due in punti metallici prossimi a
condensatori elettrolitici di re normale. Il ronzio di-
sturba l'ascolto; notevole questo, per il fatto che i flus-
filtraggio, il ronzio risulta di- si magnetidi dispersi possono
minuito, ma ancora persisten- il fatto che tale ronzio è
più marcato quando il causare delle induzioni di ron-
te; l'uso di condensatori elet- zio nei circuiti di griglia qua-
trolitici di capacità maggiore potenziometro del volu-
me si trova nella posi- le quello della preamplifica-
non ottiene alcun ulteriore trice che è particolarmente
miglioramen to. La polarizza- zione di minimo (sche-
ma 47). sensibile.
zione della finale è ottenuta
anche questa volta per mez-
zo della resistenza da 500 ohm, Nella ricerca di localizzare CASO n. 69. Ricevito-
sulla presa centrale dell'avvol- l'origine del ronzio si consta- re poco recente. Si nota
gimen to di alta tensione shun- ta che esso scompare quando un ronzio persistente che
tata da un condensatore da 8 si cortocircuita la griglia del- non è possibile eliminare
mF, (C) e tale aggiunta deve la valvola preamplificatrice di con la sostituzione degli
essere stata eseguita sull'ap- bassa, EBF80, ma che esso elettrolitici o con il mi-
parecchio, probabilmente da persiste invece quando si met- glioramento delle con-
un precedente riparatore. Il te a massa la estremità A del nessioni di massa e delle
ronzio scompare quasi del tut- potenziometro di volume, schermature (schema 48)
to quando al posto di questo quando questo si trova al mi-
elettrolitico si usa un conden- nimo. E' evidente che il ron-
satore a carta da 0,5 mF, di zio ha origine appunto sulla Si constata che la polariz-
tipo telefonico che capita di griglia, di tale valvola. L'e- zazione della valvola finale
avere sottomano. Tale rime- stremità di massa del poten- ossia al punto E, è pressoché
dio comunque appare un sem- ziotro, è collegata alla massa nulla, in luogo dei 16 volt che
plice palliativo, per il fatto stessa, per mezzo di una sal- la valvola usata richiede in
che una ulteriore osservazio- datura con cui essa è fissata queste condizioni. Un esame
ne dimostra che il ronzio è su di una vite che serve an- con l'ohmetro a freddo, ossia
dovuto ad un filo di uno dei senza tensioni, mostra che il
che a trattenere il trasforma- condensatore C 26, per un mo-
terminali dell' avvolgimento tore di alimentazione sullo
della alta tensione passan te chassis. Se si munisce il ter- mento sospettato, non è affat-
to in corto. Essendo disponi-
42 bile una valvola finale dello
@ stesso tipo di quella usata nel-
l'apparecchio, ma in condizio-
ni perfette si prova a sosti-
tuirla: l'inconveniente scom-
pare del tutto, il difetto risie-
de quindi nella valvola origi-
nale ed infatti, questa prova-
ta con l'ohmetro a freddo, e
ClS
ISaj senza altre tensioni non pre-
senta alcun contatto tra gli
elettrodi; la stessa però pro-

1
vata su di un vero provava L
vole e sotto tensione con il fi-
lamento acceso e quindi con
tutti gli èlementi interni al-
quanto dilatati dal calore del
RETE C A filamento stesso e della dissi.-
pazione anodica, presenta una
B considerevole perdi ta di iso-
lamento tra il filamento ed il
catodo.

60
CASO n. 70. Ricevito-
re normale; funziona ma
produce un certo ronzio;
gli elettrolitici appaiono
in ordine; anche una
prova intesa a mettere a
massa il circuito di plac-
ca della preamplificatrice
ossia il punto A, non ha
alcun esito agli effetti A
della diminuzione del
ronzio (schema 49). 8
o
o
1Il
Nella esecuzione di alcune o
I

prove, si nota che cortocircui- O;


tando il primario del trasfor-
matore di uscita, vale a dire
C2&-O,25 F
il punto B e C, il ronzio scom-
pare del tutto. E quindi evi-
dente che il ronzio ha la sua
G-I
ongme nello stadio finale: o
tutto pare in ordine per cui o
l/)

si decide di provare opportu- I


In
namente la valvola stessa, la ;;.
quale sul provavalvole pre-
senta una perdita considere- ONTI/OLLO AUTOMAT. VOLUME
H
vole tra il filamento ed il ca-
todo.
CASO n. 71. Il ricevito-
re funziona ma ad inter-
mittenza produce un ron-
zio che non pare causato (Z8
da elettrolitici inefficien-
ti, ma da masse mancan-
ti (schema 50).
8 pf

I
Sembra che il difetto abbia A/r/~AMENflDELLE YALYOLE
una origine quasi meccanica
in quando un ronzio appare e
scompare a tratti quando si
percuote il mobile dello appa- bene che figuri anche un mar- mente spesso, a funzionamen-
recchio con il palmo della ma- telletto di gomma indurita fa- to intermittente del comples-
no. Un esame accurato, mo- cile da reperire nei negozi di so. Aggiungiamo che un mar-
stra infatti che due linguette materiali radio, e che serve a telletto dello stesso genere si
dello zoccolo portavalvole del- percuotere le varie zone di un può anche usare per battere
la preamplificatrice, sono piut- apparecchio, alla ricerca di dei colpi piuttosto delicati su
tosto lenti cosicché possono punti che possano entrare in ciascuna delle valvole, alla ri-
venire a volte, in contatto tra vibrazione meccanica ed in cerca di qualcuna che presen-
loro; ora se ad esempio en- contatto tra di loro, dando ti difetti di microfonicità o di
trano in contatto un piedino luogo a ronzio, come adesso contatti imperfetti od ancora
del filamento ed uno del ca- si è illustrato, oppure ugual- di cortocircuiti interni.
todo o di una delle griglie, è
probabilissimo il trasferimen-
to di una piccola porzione del- CASO n. 72. Ricevitore convenzionale, la ricezione
la componente alternata pre-
è possibile, con relativa difficoltà; si nota però un lel-
sen te sul filamen to ed in ul ti- gero ronzio (schema 51).
ma analisi, tale porzione for-
temente amplificata dalla vaL In particolare, una volta che appare più intenso. Si tratta
vola stessa o dalle successive, il potenziometro del volume di ricevitore di costruzione as-
da luogo alla produzione de] viene dispos to nella posizione sai remota, ma che interessa
rumore. Segnaliamo che casi di minimo, e poi viene ruotato riparare anche contro la con-
del genere sono assai facili da in senso orario, per circa mez- venienza per delle preferenze
verificarsi, e pertanto tra gli zo centimetro al massimo si particolari del cliente, che di-
accessori di un piccolo labo- ode nell'altoparlante un colpo ce di apprezzarne le eccellenti
ratorio di radioriparazioni, è più o meno netto ed il ronzio qualità acustiche. Misurando

61
stesso, la induttanza della im-
pedenza ed il successivo con-
densatore, i valori adatti per

® la esaltazione di una delle fre-


quenze armoniche della fre-
quenza di rete, presente sul
primo elettrolitico sotto for-
+o-~~~JVvv~~~vv--~~~-,
ma di pulsazione unidirezio_
ANODICA POTENZIOIt'IETRO naIe, che gli perviene dal fi-
lamento o catodo della rad-
drizzatrice). Il rimedio consi-
ste evidentemente nella sosti-
le tensioni, si nota che quando di filtraggio, si rileva che :il tuzione del condensatore elet_
iI potenziometro del volume volume dell'audizione non può trolitico inefficiente. Notare
si trova nella posizione di mi- essere diminuito secondo iI che questo è un altro dei di-
nimo la tensione di catodo del- desiderio, mediante la rotazio- fetti più frequenti e quindi
la valvola 6K7 è di circa 34 ne del potenziometro del vo- deve essere presente al ripa-
volt; quando il potenziometro lume, specialmente sulle sta- ratore che si accinge a ripa-
in questione viene motato ver- zioni più potenti e vicine. Un rare un apparecchio senza di· -
so la metà della sua corsa, la esame con l'ohmetro ai vari sporre di una ampia pratica
tensione di catodo misurabile organi interessati, mostra che in tale attività.
non è di più che 1,5 volt e il condensatore e8 presenta
questa ultima, cade ulterior- una perdita, interna piuttosto CASO D. 75. Ronzio
mente a poco più di un voI t consistente; il rimedio consi- molto forte che appare in
quando il potenziometro vie- ste quindi nella sostituzione
ne motato al termine della di esso con altro a carta ad
un ricevitore normale
sua corsa in fondo scala. Ruo- quando la valvola finale
al to isolamento. di bassa frequenza è ri-
tando il potenziometro in di- scaldata.
rezione antiorario, si nota che
la tensione di catodo varia da CASO n. 14. Ricevito-
poco più di un volt a 34 volt, re normale, si nota in in- Trattasi di uno dei tanti sin-
quando la rotazione si con- tenso ronzio, a frequen- tomi che possono denunciare
clude nella posizione di mini- za, però di 100 periodi; l'esaurimento di uno dei due
mo. Lo schema 51, mostra la controllata con un fre- condensatori elettrolitici, ed
disposizione nella quale si ri- quenziometro di bassa; in genere del primo; notare
scontra nel circuito il poten- tale frequenza è eviden- però che può anche essere cau-
ziometro in questione, in re- temente doppia di quella sato da un contatto interno
lazione al catodo della valvo- di rete la quale è invece della valvola tra catodo e fila-
la 6K7. Un esame accurato, ha di 50 cIs. (schema 52). mento o tra filamento ed una
permesso di constatare che il delle griglie, contatto questo
difetto aveva origine nel po- La tensione al punto A os- che si manifesta solarnen te
tenziometro stesso di cui la sia sul primo elettrolitico ri- quando gli elementi interni
lamella circolare di contatto sulta troppo debole, ossia di della valvola si dilatano al-
era spostata e per di più mol- 150 volt circa, in luogo dei quanto sotto l'azione del ca-
to lenta, cosicché scorreva al- normali 250 volto Ad un esa- lore: in questo caso, perè: è
quanto, quando si ruotava il me il primo condensatore di facile accertare questa condi.
cursore toccando in posizioni filtro risulta inefficiente per- zione, dato che il ronzio ap-
diverse il terminale del cato- ché esaurito e secco (in tali pare di scatto e nella massi-
do; inoltre essendo il citato condizioni si creano evidente- ma intensità; invece che gra-
potenziometro del tipo a filo, mente tra la capacità dello datamente cOlT)e nel caso . di
alcune delle spire di esso, ri-
sultano danneggiate ed inter-
rotte cosicché stabiliscono a
volte dei contatti indesidera-
bili.

CASO n.' 73. Ricevito-


re normale. Si nota il di-
fetto seguente: si mani-
festa un ronzio intenso
non appena lo si accen-
de (schema 20).

Riparato il difetto in que-


stione con la sostituzione dei
due condensatori elettrolitici

62
esaurimento di elettrolitici ALLA PJ.ACCA
ecc. D'altY:J parte l'aumento DELL A 6AQ5
graduale (Id volume del ron-
zio, può a i-:che manifestarsi IMPEDENZA
J./vE'1.LAMENTO
quando esb ta un difetto in-
terno in una delle valvole pre-
ceden-i": 2.1L.1 finale; in tale ca-
so, per controllare basta sfi-
lare dai suo zoccolo la pream-
pli1ìc~i:r ~ce: se è questa val-
vola 01.:\ una delle precedenti,
a p ìY'.;(~ l tare dei difetti inter-
ni, r;; LI> sfilare della citata pre-
amnI; ~~atrice, ogni ronzio de-
v," ,~, .;nparire immediatamen-
ic '2 ,.~::;j tutto.

CASO n. 76. Ricevito-


re normale; l'audizione è + -7V
AHOOlCA
di~torta, ed è presente un
I ~ggero ronzio; tensioni e cercare in qualcuno degli sta- mentazione anodica, verso
cm~:renti appaiono sostan- di precedenti. Le tensioni ri- massa. Sostituito il citato con-
zlalmente regolari. levate sono le seguenti : 250 densatore con altro nuovissi-
volt sul primo elettrolitico; mo ed in perfette condizioni,
In particolare, la distorsio; 190 ul secondo elettrolitico; si misurano le tensioni e si ri-
:') (; è leggera ed il ronzio è più 165 sulla placca della finale; levano: 285 volt sul primo e-
percettibile quando il poten- 8,5 volt negativi, alla polariz- lettrolitico; 250 volt sul se-
zio metro del volume si trova zazione della valvola finale; condo elettrolitico; 240 volt
uella posizione di minimo. As- queste tensioni alla apparen_ sulla placca della finale (una
solutamente nessun tentativo za sono troppo basse e poss~ EL41); 7 volt negativi sulla
eseguito sull'apparecchio, per- no denotare un assorbimento griglia della finale. Le condi-
mette la eliminazione del di- eccessivo di corrente specie zioni di lavoro sono ora nor-
fetto; le valvole provate una nello stadio finale. Si consta- mali ed il difetto appare del
per una con un ottimo stru- ta d'altra parte che il ronzio tu tto rimediato.
mento appaiono in ordin~. Si scompare quando si cortocir-
tenta allora la tecnica della cuita la placca della pream-
plificatrice EBC41, ma che lo CASO n. 78. Ricevito-
sostituzione, consistente nella re normale; si nota un
sostituzione una per una, del- stesso continua quando si cor- ronzio al quale non si
le valvole dell'apparecchio, con tocircuita invece la griglia riesce a mettere rimedio
altre nuovissime: solo cosÌ si della stessa valvola. Inoltre il
ronzio continua anche quan- con la sostituzione dei
riesce a rilevare che, alla so- condensatori elettrolitici
stituzione della rivelatrice e do si sfila la valvola pream- di filtro (schema 53).
preamplificatrice, EBC81, il di- plificatrice e rivelatrice che è
fetto scompare. E evidente appunto la EBC41, il che il
che si tratti di una imperfe- difetto non ha origine nella Si è riusciti ad eliminare il
zione interna della valvola valvola stessa, ma che nasce ronzio solamente montando
tan to esigua che perfino il pro- piuttosto nella connessione tra un altra cellula di livellamen-
vavalvole, sebbene del tipo a la preamplificatrice e la val- to a valle del filtro originale
mutua conduttanza e con di- vola finale. Viene immediata- dell'apparecchio, ossia verso
sposizione per il controllo di men te da sospettare il conden- il circuito di utilizzazione. In
rumori e di contatti interni, satore di accoppiamento, os- particolare la cellula in que-
non era riuscito a rilevare. sia di trasferimento del segna- stione è stata realizzata come
le tra queste due valvole: in indica lo schema allegato, con
effetti, il citato condensatore un altro condensatore elettr~
CASO n. 77. Ricevito- da 20.000 pF, dissaldato dal litico da 8 mF, 350 volt, ed
re con valvole Rimlock, a circui to e provato con l'oh- una resistenza a filo da 2 watt,
3,3 volt; si nota un ron- metro a scala elevata mostra da 2500 ohm, in serie, cosÌ da
zio abbastanza forte. una perdita leggera ma non trasformare il sistema del li-
(schema 54). trascurabile, Non era quindi vellamento in un doppio pi
possibile rilevare una tensio- greco. Da notare che la uscita
Si constata che il ronzio ne positiva sulla griglia della dalla cellula ausiliaria di fil-
scompare quando si cortocir- valvola finale dato che questa tro. serve per l'alimentazione
cuita verso la massa, la gri- ultima riceveva la polarizza. anodica di tutti gli stadi, con
glia controllo della valvola fi~ zione negativa da una resisten- eccezione di quella dello sta.
naIe di potenza: è quindi evi- za intercalata sul circuito di dio finale, alimentazione que-
den te che la causa sia da ri- ritorno del negativo della ali- sta che come al solito viene

63
dite intel ne, il controllo di u-
na interruzione in terna, spe-
cie se il condensatore è di pic-
cola capacità, la impresa ri-
sulta difficoltosa, quando non
si abbia a disposizione un pon-
te di misura anche se econo-
mico, oppure se il tester uni-
versale di cui si dispone sia
munito di qualche scala per
il suo impiego come capaci-
metro. In genere è quindi con-
veniente operare per tentati-
vi, ponendo in parallelo ai con-
tatti di un condensatore so-
spetto di interruzione interna,
con un altro certamente per-
fetto, curando che i terminali
di questo ultimo facciano be-
ne contatto con gli altri.
~
j\WOOICA
CASO n. 81. Ricevito-
re normale in alternata.
Innesco che si manifesta
prelevata dal positivo del se- le sia quello difettoso; dopo quando il potenziometro
condo condensatore elettroli- alcune prove si constata che di volume viene portato
tico; essendo il circuito ano- esiste un corto tra la placca al massimo. Durante la
dico della finale poco sensi- della convertitrice 6BE6 e la ricezione delle stazioni
bile alle piccole oscillazioni di ~ass~, prodotto da una goc-
vicine e potenti, l'innesco
tensione che possono verificar- CIa dI stagno allungatasi co- si trasforma in una sorta
si alla frequenza della rete in lando durante la saldatura di di mitragliamento molto
un sistema di livellamento un collegamento e che sia affrettato.
non del tutto efficiente. giunta in contatto, con la mas-
sa solamente: in un secondo Tensioni e correnti sono
CASO n. 79. Ricevito- momento passando così inos- normali; impossibile rilevare
re di buona marca equi- servata al collaudo dell'appa- le cause del difetto con il me-
paggiato con valvole mi- recchio. dopo il montaggio. todo normale nè con la pro-
niatura; resta impossibile va delle valvole. Si opera quin-
la ricezione ed è presen- CASO n. 80. Ricevito- di per sostituzione, ed infatti
te un considerevole ron- re normale. Si constata si hanno a disposizione le stes-
zio. un innesco molto forte se valvole della serie impiega-
quando si porta verso iI ta sul complesso, perfette ed
Si nota che il trasformato- massimo, il cursore del una ad una si sostituiscono a
re di alimentazione scalda in potenziometro del volu- quelle del ricevitore. Si con-
modo anormale, un certo nu- me (schema 55). stata che il difetto scompare
mero di minuti da quando il quando viene sostituita la ri-
ricevitore è stato acceso. La Dal momento che il citato velatrice e preamplificatrice di
misura delle tensioni anodiche potenziometro si trova mon- bassa frequenza, una 6AT6. Ta-
porta alla constatazione che tato come di solito sul circuÌ- le valvola dunque è difettosa
sul primo elettroli tico si han- to di. grigli~ del!a valvola pre- sebbene nulla dalle prove pre-
no solo 160 volt mentre sul amphficatnce dI bassa, é evi- cedenti lo avesse fatto sospet-
secondo elettrolitico, la ten- d.ente che il primo sospetto tare. Solo questa ultima dun-
sione è nulla. Si sospetta dun- SIa appunto indirizzato alla se- que viene sostituita mentre le
que il secondo elettrolitico zione di bassa frequenza del altre originali dell'apparec-
pensando che sia in corto in- ricevitore. Dopo alcuni esami chio vengono rimesse al loro
temo; pertanto lo si dissalda si constata che il condensato- posto.
dal circui to senza sortire al- re di fuga che si trova inseri-
cun risultato. Allora uno ad to tra la placca della valvola CASO n. 82. Il ricevito-
uno si dissaldano i circuiti che finale e la massa, ossia C, ve- re emette degli ululati
prelevano dal secondo elettro- di !òchema, è interrotto. Il ri· quando il potenzio metro
litico la propria alimentazio- medio, consiste nella sostitu- di volume viene spinto al
ne misurando sempre sul se- zione del condensatore stesso. massimo (schema 56).
condo elettrolitico, la tensio- Da notare che men tre è rela.
ne, ogni volta che ne è stato tivamente facile constatare se In tale ricevitore, la rivela-
distaccato uno, in modo da un condensatore a carta sia zione del segnale di media
rilevare immediatamente qua.. in corto o presenti delle per- frequenza viene effettuata na-

64
turalmen te per mezzo di uno che il secondo elettrolitico sia piedini degli zoccoli delle val-
dei diodi della EBC41 e nel e aurito. Questa volta, però vole, nei rispettivi portavalvo-
caso particolare, il potenzio- è il sistema di disaccoppi3- le, alla ricerca di punti in cui
metro per il volume serve an- mento del circuito di placca tali contatti siano imperfetti.
che da resistenza di carico per della preamplificatrice, 6AV6, Trattandosi, di valvole in cui
il diodo stesso, creando una che è il responsabile del di- i piedini non sono direttamen-
sorta di rete Re, con la co- f tto. Infatti, una osservazio- te fissa ti alla pastiglia di ve-
stante di tempi che rientra ne più accurata ed una prova tro che forma il fondo della
nellà frequenza dell'ululato. Il di tutte le parti che fanno ca- valvola, ma a zoccoli di pla-
difetto, appare remoto, ma in po, al portavalvole della cita- stica ecc, conviene anche esa-
pratica strettamente collegato ta valvola, effettuata con una minare le connessioni ai pie-
con tale situazione. Il secOn- bacchetta di plastica, mostra dini stessi, applicando piccole
do condensatore di filtro, è di- che il condensatore di disac- gocce di stagno sui forellini
venuto quasi inefficiente per- coppiamento da 300 pF tra la che si trovano alle estremità
ché secco, e la sua capacità è placca e la massa, ha una del- dei piedini stessi, cercando di
discesa ad una piccola frazio- le saldature che dovrebbero fare scorrere tale gocce verso
ne di quella originale. La so- collegare detto condensatore l'interno, così da ristabilire
stituzione dell'elettrolitico in al circuito è mal riuscita ed qualche contatto precario.
questione con altro nuovo ri- in pratica la connessione da
media il caso. essa formata non esiste. Il ri-
medio consiste nel rifacimen-
CASO n. 83. U ricevito- to della saldatura in questio-
re presenta degli inneschi ne. Da notare che difetti di
e produce fischi quando questo genere, in varie forme
se ne spinge al massimo sono assai frequenti da veri-
U potenziometro del vo- ficarsi. Quando si riscontrano
lume (schema 5'7). dunque inneschi e fischi, si
provino a percuotere con il
martelletto, leggermente tutte
A prima vista il fenomeno le valvole e gli altri compo-
appare della stessa natura di nenti, alla ricerca di quelli non
quello contemplato nel caso perfettamente connessi; in ca-
precedente ed avente le stes- so di ultel10re insuccesso, pro-
se origini di esso, sembrando vare anche tutti i contatti dei Le tensioni sono pressoché
normali; si riscontra però u-
na sorta di microfonicità
quando si percuote legger-
mente il secondo condensato-
re elettrolitico di filtraggio;
si tratta dunque di un contat-
,to imperfetto e quindi micro-
fonico, tra una delle armatu-
-I 50 re interne del condensatore e
la linguetta che porta la sua
100. 000 connessione fuori dalla car·
tuccia; nella quasi totalità dei
casi il difetto non si rimedia
che con la sosti tuzione del
condensatore che presenta
questo· difetto.

500.000

o
o
o
ci
<:)
&li

'M Jl CAY.
AL LA
~E"DIA FREQ. Nel citato ricevitore la val·
200.000
vola EMI, serve ·al tempo stes-
300.000 500.000 so, da indicatore ottico di sin-
o
~
o
o
tonia e da preamplificatrice
eS
o 100 di bassa frequenza~ Un esame
In con il voltmetro permette di
0.1 F constatare che manca la -ten-
sione anodica dalla placca di

65
tale valvola ed un ulteriorç
esame con il voltmetro, porta DOPPIO O.ODO TRIODO
al rilevamento che la resisten-
za di caduta che porta ten-
sione alla citata placca è in-
terrotta. La sostituzione di
questa ultima porta alla tota-
le eliminazione del difetto.

CASO n. 86. Ricevito-


re normale; presenta de-
gli inneschi che è impos-
sibile eliminare sulla in-
tera gamma delle lun- 100.000
ghezze di onda di funzio-
namento e perfino in
corrispondenza delle sta-
zioni pi"ù potenti e vicine
(schema 59).
®
Difetto anche questo impos- in una sorta di microfonicità dunque l'attenzione sugli ele-
sibile da rilevare con la nor- quando l'intero chassis del- menti interessati a questa se-
male misurazione delle tensio- l'apparecchio si mette a vibra- zione e si rivela che il con-
ni e delle correnti, nè con la re allorché il volume sonoro densatore di disaccoppiamen-
prova delle valvole nè con le erogato dall'altoparlante è no- to presente sulla griglia scher-
prove di microfonicità dei va- tevole. Il rimedio consiste na- mo della convertitrice è inter-
ri elementi del circuito. Le turalmente nella sostituzione rotto. Il rimedio consiste nel-
prove eseguite con la sostitu- di C. Da notare che casi del la sostituzione di esso.
zione di vari componenti por- genere sono assai frequenti,
tano, per caso al rilevamento naturalmente possono presen-
tarsi in forme diverse, aventi CASO n. 89. Ricevitore
che il condensatore che si tro- normale. Si nota un mar-
va sul circuito di catodo della tutti origine dalla entrata in
vibrazione meccanica dei com- tellamento violento; si ri-
preamplificatrice, è difettoso leva che tale martella-
ed è pertan to il respons:.lbile ponenti quando il volume vie-
ne spinto a fondo. mento v~ria di frequen-
del difetto; si noti che il rice- za in funzione della po-
vitore è di tipo reflex e per- sizione del potenziome-
tanto la valvola in questione CASO n. 88. Ricevitore tro per il controllo di vo-
serve al tempo stesso alla am- normale; presente un in- lume.
plificazione di media frequen- nesco.
za ed alla preamplificazione di
bassa, si crea quindi tale in- Un esame al circuito permet~
terdipendenza per cui l'inne- Anche questa volta si pro- te di constatare che la amlifi-
sco si manifesta as ~;ai facil- cede per prove e con il meto- cazione di bassa frequeza vie-
mente. do della sostituzione: in par- ne provveduta da una valvola
ticolare, si prova a porre un pentodo EF86, che segue una
condensatore a carta ad alto valvola doppio diodo che prov-
CASO n. 87. Ricevito- isolamento, in parallelo ai di- vede invece alla rivelazione ed
re normale con valvole versi condensatori di disaccop- al CAV, il potenziometro di vo-
noval; si nota un inne- piamento presenti nel ricevi- lume opera appunto sulla gri-
sco quando si porta ver- tore; così facendo, si giunge glia di questo pentodo. II di-
so il massimo, il po- a constatare che quando si fetto può essere una altra del-
tenziometio del volume pone detto condensatore tra le mol tissime conseguenze a
(schema 60). la massa e la griglia schermo cui può portare uno degli e-
della EF41, amplificatrice di lettrolici inefficienti, ed in par-
media frequenza, il difetto ticolare il secondo: infatti,
Tensioni c correnti sono scompare. Lo stesso accade sostituito il citato condensato-
praticamente regolari; solo le quando si pone lo stesso con- re il difetto scompare. Si ten-
prove di sostituzione di alcu- densatore tra la massa e la ga presente che a volte il mar-
ni componenti portano alla griglia schermo della conver- tellamento è talmente rapido
constatazione che il condensa- titrice, una ECH42; un esa~ che esso può confondersi piut-
tore C, di disaccoppiamento me più attento permette di ri- tosto con una sorta di fischio,
della resistenza di polarizza- levare che detti due circui ti ed anche in questo caso la o-
zione della valvola finale, è di- hanno un punto comune dove rigine del difetto, è con ' tutta
fettoso, per un contatto inter- prelevano la alimentazione probabilita rappresentato dal
no imperfetto, che si traduce che loro occorre, si concentra citato condensatore.

66
CASO n. 90. Ricevitore fl84 A R3-2.500
normale; si constata che
il martellamento varia di
cadenza in funzione del-
' la posizione della mano-
pola del potenziometro
del volume; si riscontra
anche un leggero ronzio
su tutte le gamme ed, in
qualsiasi posizione del-
l'indice sulla scala par- 1----4_ _ b
lante dell'apparecchio.

Il potenziometro per il vo-


lume opera normalmente. ~ul­ li di filtraggio. Si nota ad e-
la griglia della p.reamplIfic~­ sempio, questa volta, che il _CASO n. 92. Ancora di-
trice di bassa, OSSIa sulla gn- difetto scompare quando si fetti basati sul rumore di
glia della sezione triodica di mette il detto condensatore in martellamento che si ode
una 6AT6. Quando il potenzio- nell'altoparlante (sche-
parallelo al condensatore C3, ma 61 e 62).
metro viene portato sul mas-
simo il martellamento riviene che è quello che provvede al
così rapido da trasformarsi disaccoppiamento del circui-
to delle griglie schermo; e Come è stato detto operare
in una specie di fischio. Le ancora con il metodo della
tenzioni presenti sono norma- quindi evidente che tale con- sosti tuzione, ossia ponendo un
li, si nota però che quando. i densatore deve essere difetto- parallelo ai vari condensatori
pun tali del voI tmetro sono m so, ossia deve presentare una a carta della capacità da 5000
contatto con il polo positivo interruzione interna a qualcu- pF in più, un condensatore
di uno dei due elettrolitici, il na delle armature (a meno pure a carta e ad alto isola-
martellamento aumenta leg- naturalmente che non si tratti men to, di valore volta a vol-
germente di frequenz~. Si di una interruzione esterna, ta, più vicino che sia possibi-
tratta di uno strano dlfetto le a quello da provare. Natu-
presentato dal secondo elet- ossia alle connessioni od alle
saldature, facile comunque da ralmente, quando si tratti di
trolitico, per cui il martella- condensatori elettrolitici di
mento stesso scompare quan- rilevare esaminando da vici-
bassa efficienza, conviene as-
do in parallelo a questo ulti- no il componente con atten- sai di più collegare in paralle-
mo si pone un condensatore zione). Il rimedio consiste per- lo a questi, per prova un elet-
a carta da 0,1 mF, ad alto iso- tanto nella sostituzione del trolitico di capacità non mol-
lamento. In queste condizioni condensatore C3. to diversa da essi.
però continua a sussistere un
leggero ronzio; per la elimi-
nazione definitiva anche di
questo, occorre sostituire del CASO n. 93. Ricevitore normale a 5 valvole minia-
tutto il condensatore elettro- tura d, costo medio. Si constata un mltragllamento as-
litico in questione. sai ;iolento ed a cadenza piuttosto rapida.

CASO n. 91. Ricevitore La veloci tà del martella- calore, investendo l'elettroliti-
normale. Altro caso di mento, aumenta alquanto co, ne ha determinato il dis-
ma,rtellamento e di inne- quando si spinge verso il mas- seccamento e quindi la perdi-
schi, sulle cui origini simo il potenziometro del vo- ta quasi assoluta di capacità.
quasi sempre è preferibi- lume. Il difetto, per contro Il rimedio consiste quindi nel-
le indagare con delle pro- scompare quando il potenzio- la sostituzione del condensa-
ve di sos~ituzione. Le val- metro stesso viene portato nel- tore doppio in questione, con
vole appaiono ad esem- la posizione estrema di mini- altro nuovo, di pari capacità
pio, in perfette condizio- mo. Altro caso in cui il di- e possibilmente di qualità a-
ni (schema 61). fetto era da im pu tare aJ con- datta a funzionare sotto con-
den atore el ttrolitico : in p ar- dizioni di temperatura piutto-
Anche questa volta si pren- ticolar , questo ultim o p er l sto elevata; inoltre è anche
de un condensatore a carta, dimensioni par ticol a rmente r i- bene cercare nell'interno del
alto isolamento, da 0,1 mF, e dotte del compIe so era tato mobiletto , un angolo nel qua-
si prova a metterlo, via via, p iazzato molto vicino alla a l- le la temperatura non sia mol-
in parallelo a tu tti i conden- vola finale ed alla raddrizza- to elevata e dove quindi pos-
satori di capacità elevata che trice, le quali notoriamente sa essere sistemato l'elettroli-
si riscontrano nell'appareè_ producono una quantità di tico evitando che questo si
chio, ivi compresi anche quel- calore piuttosto elevata. Tale scaldi troppo.

67
ECH81 inoltre possono divenire tutte
fF89
POC"! le valvole specie se montate
suo supporto di cattiva qua-
lità, od ancora, quelle che pre-
sentino qualche malformazio-
ne interna o qualche saldatu-
ra e connessione interna pre-
caria. A volte si può indivi-
duare una valvola microfoni-
ca con il sistema di percuoter-
ne il bulbo con il martelletto
.....----II-ooF di cui è stato fatto cenno in
D precedenza; i colpi debbono
essere in genere molto leggeri
Af'lODICA+ onde evitare che le vibrazio-
ni si propaghino dalla valvola
percossa ad altri elementi del-
@ l'apparecchio, dando luogo a
false indicazioni. Non esiste
un rimedio sicuro ed assoluto
contro la microfonicità delle
valvole; in genere comunque
maggiore rapidità degli impul- si cerchi di sostituire quelle
CASO n. 94. Ricevitori si elettrici attraverso la serie
normali usati normal- che presentino il difetto, e nel
di stadi dell'amplificatore. Ta- caso di valvole a filamento
mente oppure come am- le ripetizione si risolve in ul-
plificatori di b.f. con mi- sottile, del tipo a batteria, si
tima analisi con la produzio- cerchi semmai di montarle su
crofoni, o con giradischi. ne di un suono molto soste.
Inneschi, ululati e fischi, zoccoli antimicrofonici e di
nuto e di altezza dipendente coprire i tubi stessi, con un
di frequenza essenzial- dalle caratteristiche fisiche ed
mente costante. Tensioni tubetto realizzato con una
elettriche del circuito e delle striscia ·di gomma o di plasti-
e correnti sono normali. sue estremità, ossia del mi- ca avvolta e con i lembi in-
crofono o pick up dell'altopar- collati.
Tali difetti possono essere lante. In casi come questo, l'ef-
solo alcune delle conseguenze fetto Larsen, si può eliminare
di un fenomeno assai interes- variando la posizione e l'orien- CASO n. 95. Ricezione
sante e che può appunto pre- tamento del microfono o del od audizione In genere '
sentarsi in forme diverse: in pick up. Altre volte,' invece il più o meno distorta; po-
genere il meccanismo di esso fenomeno può avere origine tenza assai Inferiore a
si basa su di una interazione dalla microfonicitàdi qualche quella normale; tutte le
tra due stadi successivi di un contatto imperfetto, messo in ten ioni e le correnti so-
amp1ificatore di bassa fre- vibrazione dalle onde sonore no normaH, gli elementi
o meccaniche dell'altoparlan- elettrici (condensatori e
quenza o più spesso tra la re istenze), risultano in
en tra ta e la uscita degli am- te: in que to ca o si tratta di
plificatori stessi; in esso si indagare con cura alla ricer- buono stato, anche le
manifesta ad esempio, quando ca del punto in cui si trova valvole provate su altri
tale contatto imperfetto. Al- apparecchi, risultano per-
il ricevitore funziona come fette (schema 63).
amplificatore per giradischi o tre volte infine il fenomeno
per microfono, può darsi che ba origine dalla interazione
una onda sonora emessa dal- tra l'altoparlante ed una delle Vattenzione deve essere
l'altoparlante raggiunga l'ele- valvole che per la particolare -Concentrata sull'altoparlante,
mento .sensibile del microfo- conformazione o per qualche in 'genere elettrodinamico o
no o del pick up e ne derivi difetto interno, presentano la magnetodinamico. Con proba-
un impulso di tensione emes- tendenza a mettersi in vibra- bilità, infatti, la bobina mo-
so'dal microfono o dal pick zione ed a subire quindi delle bile di esso, deve essere spo-
up che viene lanciato nella ca- variazioni delle caratteristiche stata e deve trovarsi in con-
tena dell'amplificatore e subi- elettriche, comportandosi pres- trasto con qualcuna delle pa-
sce come di ordinario da esso, so a poco come dei veri e pro- reti del canale presente 'nel
una forte amplificazione; vie- pri microfoni. Segnaliamo che traforo della espanzione ma-
ne quindi emesso dall'altopar. sono alquanto microfoniche gnetica della ecci tazione, e ri-
Ian te sotto forma di un rumO- per natura le valvole che ban- servata appunto ad essa. In
.re che viene di nuovo captato no il riscaldamento diretto e queste condizioni, la bobina
dal microfono o dal pick up. che dispongono di un filamen- mobile non è libera come do-
Naturalmente tale fenomeno to a basso consumo e quindi vrebbe di eseguire tutti i mo-
si ripete con una cadenza mol- molto sottile, quali ad esem- vimenti che gli sono imposti
to rapida, data fa velocità del pio, le miniature per apparec- dalle corren ti a bassa frequen-
suono. nell'aria e la ancora chi a batteria. Microfoniche, za che percorrono il suo av-

68
stremità di ciascuna di esSe
poi, deve essere tagliata obli-

± IOOOO~ quamente in modo da realiz-


~ VY"l6IMEllro zarvi una punta che come si
CA AlPO AlTOP vedrà risulterà assai comoda
RETE
IMPEDENZA
per la inserzione della linguet-
~~
J..IVELLAMENTtJ ta stessa. Le linguette, infatti
vanno inserite nei punti indi-
AIIOD/CA cati, ed . in posizione equidi-

® stante tra di loro, nello spa-


zio che è possibile riscontra-
re tra la parete interna della
bobina mobile e la parte in-
terna della espansione polare.
Tali linguette serviranno co-
me è evidente a stabilire la
volgimento, e pertanto essa, centro di esso, si deve anche posjzione ideale per la bobina
solidale al cono mobile deL notare la testa di una piccola mobile rispetto al traferro
l'altoparlante non può muo- vite: ebbene tale elemento mentenendola spaziata in tu t ..
vere questo con la necessaria serve appunto al centraggio ti i suoi punti, ed eliminando
ampiezza, per cui il volume della bobina mobile nel cono quindi tutti gli attriti. Stabi-
sonoro appare appunto ridot- ed in molti casi, al rimedio lita questa condizione, si trat-
to, inoltre dato l'attrito mec- completo dell'inconveniente. ta di stringere di nuovo a fon-
canico che si manifesta, è ine- La procedura da seguire è do la vite la cui testa si trova
vitabile la distorsione, da no- dunque la seguente. Con un al centro del ragnetto, ed in
tare anche che a lungo anda- cacciavite allentare con cura questo modo, la bobina mo-
re, l'attrito delle spire della la vite citata, nella misura bile risulterà nella migliore
bobina mobile con le pareti sufficiente per disimpegnare posizione anche quando si sfi-
metalliche del canale del tra.. il ragnetto, così da permette- leranno le tre linguette di car-
ferro può anche determinare re a questo di spostarsi late- tone a centratura ed a bloc-
l'asportazione dell'isolamento ralmente quando si forza la- caggio avvenuti: Questa ope-
del filo che le compone, co- teralmente il cono dello alto- razione riesce in tre casi su
sicché due o più spire della parlante; quindi si prende un quattro, a patto che l'altopar-
bobina mobile possono anche pezzo di cartoncino, solido lante sia appunto munito di
essere messe in cortocircuito ma sottile quale è' ad esem- questo sistema di centraggio;
con una ulteriore perdita di pio, il bristol od anche quello in caso contrario, la centra-
volume e con una maggiore di cui in genere sono fatti i tura risulta assai più difficol-
probabilità di distorsione. Si biglietti da visita; da esso si tosa ed a portata esclusiva di
tratta di esaminare l'altopar- tagliano tre striscette della artigiani molto esperti. Da no-
lante dalla parte frontale, per larghezza di 3 mm. (per · gli tare però che in tutti i casi
vedere se nel foro che si tro- altoparlanti di piccoJe dimen- si ammette che la bobina mo-
va al centro del cono, vi sia sioni, della larghezza di 4 o bile sia in condizioni relativa-
una specie di ragnetto o di 5 mm. per altoparlanti di mente buona e che non, pre-
diaframma di fibra o di pla- grandi dimensioni); in ogni ca- senti alcuna sensibile defor-
stica od anche di metalli, co- so, le strisce debbono essere mazione dalla sua forma che
munque del tipo illustrato nel- della larghezza di una qua- è quella circolare; in caso
la fig. 63. Se questo vi è, al rantina di mm. Una delle e- contrario, infatti anche se ben
centrata essa risulterà sem-
pre, con qualche suo punto
in contatto con qualche pun-
to delle pareti interne del tra-
ferro, e l'attrito sarà quindi
inevitabile. Tali deformazioni
alla bobina mobile possono
verificarsi sia per errata ma-
novra, da chi si accinge ad i-
spezionare l'altoparlante stes-
so, come anche quando l'alto-
parlante abbia dovuto sosta..
re a lungo in un luogo in cui
fosse presente una forte umi-
dità; questa ultima, infatti
riesce assai spesso e penetra-
re la carcassa della bobinetta
stessa, determinando su di es-
sa delle deformazioni irrepa-

69
rabili. J n questo caso, dunque alcuni casi, l'eccitazione del ci a riscaldamentu indii~tto
non è possibile fare altro che dinamico, si effettua in par al- ossia con catodo, mentre è as-
tentare la sostituizione dell'in- lelo ossia con la citata bobina sai rara quando le raddrizza-
tero cono, con la rispettiva di campo, in parallelo con una trici sono del tipo a filamen-
bobina mobile, con altro di impedenza di livellamento, 0'.::1- to. Il rimedio consiste natural.
dimensioni e di caratteristi- la disposizione rilevabile dallo mente nella sostituzione della
che analoghe, reperibile a vol- schema 64. Se così è, la inter- valvola con altra nuova.
te in molti negozi di radio. ruzione della bobina di campo
non influenza che minimame!1- CASO n. 98. Ricevitore'
te le tensioni anodichè dato normale con valvole in
CASO n. 96. Ricevitore che rimane sempre l'avvolgi- serie; audizione debole e
di costruzione poc:o re- mento dell'impedenza ver::l e deformata, a volte ac-
cente, senza trasformato- propria a stabilire il circuito, compagnata da un ronzio.
re di alimentazione. Au- per cui le tensioni s te~')e pos-
dizione pressoché nulla; sono misurarsi appun to sul se- Se si misura la corrente a-
stazioni locali appena condo elettrolitico oltre che nodica sia sul primo come ano
percettibili. Tutte le ten- sulla placca della finak~ e su che sul secondo elettrolitico
sioni appaiono normali e tutti gli altri punti in cui essa si constata che essa è molto
le valvole sono in buono deve pervenire. bassa, dell'ordine dei 30 o 50
stato. L'altoparlante è del L'audizione è possibik seb- volt, in luogo dei 110 volt cir-
tipo ad eccitazione me- bene debolissima, anche quan- ca, che sono normali nella a-
diante bobina di campo do manca la eccitazi\)llc sul nodica di un apparecchio sen-
che serve anche da im- campo dell'altoparlanl~, pcr ~! za trasformatore di alimenta-
pedenza di livellamento fatto che la massa mètJ.~lica zione. L'elemento da incrimi-
della tensione anodica delle espansioni polari di que- nare è il primo condensatore
(schema 64-65). sto, contengono sempre ' U:1 elettrolitico, il quale alla pro.
certo quantitativo di l1us~o va risulta esaurito ed anche
Controllare subito se l'alto- magnetico residuo che pèrmet. interrotto, internamente. In ef-
parlante è eccitato, ossia se te quindi all'altoparl:mtc~ di fetti, nei ricevitori con valvo-
sul suo avvolgimento di cam- funzionare sia pure con bas- le in serie e senza trasforma-
po, è presente la necessaria sissima efficienza. La in t~ITt1- tore di alimentazione, il rad-
corrente che determina la ma- zione è facilmente rip..lrabile drizzamento della corrente per
gnetizzazione delle espansioni nel caso che si trovi ad unn l'anodica avviene su di una
polari tra le quali si deve delle estremità dell' .lvvolgi- sola semionda trattandosi qua-
muovere la bobina mobile. mento, e possibilmente [dIa si sempre di impiegare una
Tale controllo si esegue facil- connessione verso l'esterno raddrizzatrice rnonoplacca. In
mente con un cacciavite o con dello avvolgimento stesso, vero tali condizioni, il valore della
altro oggetto di ferro ad ac· so le linguette di ancoraggio; capacità di entrata del siste-
ciaio avvicinato al corpo me· ugualmente facile risulta la ma di livellamento ossia dal
tallico che si trova sul fondel- impresa se la interruZlOn,~ si primo condensatore elettroliti-
lo dell'altoparlante oppure trova nell'avvolgimento, ma in co, è di grande importanza
(con attenzione, per evitare di uno degli strati supenori cti della tensione anodica che si
danneggiare il cono), toccan- esso. Così che svolgendo po- viene ad avere a disposizione;
do con il cacciavite la parte chissime spire sia possibile ac- la sostituzione dello elettroli-
metallica visibil~ attraverso il cedere al punto in cui essa si tico in questione permette
ragnetto e che rappresenta u- è verificata e quindi riprende- quasi sempre di avere ragione
na delle espansioni polari. Se re il filo e collegarlo al termi- del difetto, da notare che tale
l'oggetto di ferro non è attrat. nale esterno, senza una sos tan· elettroli tico ha in genere una
to e trattenuto dalle parti di ziale perdita di flusso magneti- capacità di almeno 32 mF. An-
metallo citare con una Cf'Tta co e quindi di volume sonoro. che questa volta l'esaurimen.
forza; è. probabile che la ec- to del condensatore elettroli·
citazione di campo manchi. tico, può essere determinato
CASO n. 97. Ricevitore dall'eccessivo calore presente
Ove questo accade si tratta di normale; audizione mol-
indagare quali possano essere nell'apparecchio e che ha de-
to debole e più o meno terminato l'essiccazione e
le cause dell'inconveniente: deformata; la alta ten-
nella quasi totalità dei casi si quindi la perdita di capacità
sione anodica è troppo dell'elettrolitico stesso; ove
tratta di una interruzione nel. bassa; le valvole in bas-
l'avvolgimento interno ddb pertan to non sia possibile mi-
sa frequenza sono buone. gliorare la areazione dell'in-
bobina di campo. Dato che in
terno dell'apparecchio oppure
Difetti di questo genere pos- sistemare il condensatore in
posto meno caldo del ricevi.
Abbonatevi al sono quasi sempre avere ori-
gine nella valvola raddriuatri- tore stesso, conviene usare de-
ce che deve essere molto esau- gli elettroli tiei speciali, in gra-

Sistema "1\" 'lta e quindi eroga una rr> ....


rente bassissima: il fatto ti
pico nelle valvole raddrizzatri.
do di funzionare regolarmen.
te anche sotto temperature
piuttosto elevate.

70
do da produrre la necessaria riazioni del valore ohmico. E
CASO n. 99. Ricevitore caduta di tensione, partendo quindi chiaro che conviene
. normale. Si lamenta una dalla tensione disponibile sul- provvedere anche alla sostitu-
audizione debole ed inol- la anodica. La seconda, quella zione della resistenza con al·
tre la tonalità della ri- della disposizione nello schema tra n uova; D J ca o poi che>
produzione sonora pre- 67 trae vantaggio da un mon- la resistenza sottoposta al foro
senta una particolare ec- taggio potenziometrico, ossia te riscaldam en to i sia qu a i
centuazione degli alti; di partizione di tensione. In del tu to carbonizzata, al pun-
(schema 40). Tensioni e entrambi i casi, la griglia scher- to he il valore tampigliato
c6rrenti appaiono norma- mo della valvola deve essere u di e a, non sia facilmen te
li e così le valvole. disaccoppiata per mezzo di leggibile si tratterà di provve-
un condensatore da 0,1 o da dere per prove alla sua sosti-
0,25; a carta ad alto isolamen. tuzione tenendo presente che
Può trattarsi del condensa· to, collegato con l'altro termi· nelle citate condizioni di fun-
tore di trasferimento del se· naIe, alla massa, ossia l'ele- zionamen to del pen todo, la
gnale tra la placca della pre- mento C. Benché teoricamente, tensione al suo schermo deve
amplificatrice e la griglia con· il montaggio dello schema 67 essere relativamente bassa,
trollo della finale; ossia del sia da preferire in quanto con- ossia dell'ordine dei 40 o 60
componente C, che sia intero sente di avere a disposizione volt; evitare quindi di dimen-
rotto, internamente oppure al- una tensione più stabile e più sionare la resistenza in modo
le sue connessioni interne. indipendente dalle condizioni da ottenere sullo schermo una
L'audizione in queste condi.. di corrente assorbita dallo tensione maggiore di quella
zioni non viene intercettata schermo, in genere si preferi indicata dato che una tensio-
del tutto dato che nonostan· sce la disposizione dello sche- ne elevata è addirittura inde-
te la int~rruzione si stabilisce ma 66 perché leggermente più siderabile dato che può por-
ugualmente tra la placca della economica. La assenza della tare ad una diminuzion~ del-
preamplificatrice e la griglia tensione di schermo può avere l'amplificazione della valvola.
della finale, una piccola capa· origine dalla interruzione del-
cità che permette un minimo la resistenza R1, come anche
trasferimento del segnale. Da- dalla andata in corto del con CASO n. 101. Ricevito-
to però il piccolissimo va~ore densa tore di disaccoppiamen. re normale con valvole in
della capacità, questa ultlma to C; per con trollare, si co- serie e senza trasforma-
presenterà per le frequenze mincerà quindi con il dissal- tore di alimentazione; si
più basse una forte reattan- dare C. Se ciò fatto, la tensio- nota una mancanza di
za che avrà come conseguen- ne sullo schermo, misurata potenza sonora ed una
za' la fortissima attenuazione con uno strumento sensibile, certa distorsione.
di esse. Notare che a volte torna ad essere normale o qua-
questo difetto, si manifesta in si, si tratta di sostituire il con- Si tenta senza risultato, la
modo ancora più spinto, os- densatore che è in corto, in sostituzione della valvola pre.
sia con la ricezione udibile sul- caso contrario si sostituisce la amplificatrice di bassa e di
le note altissime, con una for- resistenza. Da notare che in quella di potenza finale; la
te distorsione e con una ri- questo caso, come in genere raddrizzatrice provata sullo
produzione a volte strappata in tutti quei casi in cui la cor- strumento appare in ordine.
e balbettan te: il rimedio con. rente che viene scaricata alla Si misurano allora le tensio-
siste comunque sempre nella massa da un condensatore an- ni e ci si accorge che quella
sostituzione del condensatore. dato il corto, passa attraver- anodica sul primo elettroliti-
so una resistenza di caduta, co, che normalmente in tale
CASO n. 100. Ricezione anche la resistenza stessa, sot- punto è dell'ordine dei 12.0 o
debolissima, o pressoché toposta ad una dissipazione 140 volt, non è che di 30-50
nulla; trattasi di ricevi- più forte di quella per la qua- volt soltan to. Basta richiama-
tore in cui la funzione le essa era stata prevista, può re alla memoria quanto è sta-
di preamplificazione B. F. avere subite delle notevoli va- to detto in relazione alla im-
viene adempiuta da una
valvola pentodo (sche-
ma 66 e 6'7). PRIMA VALVOLA DI BF

La tensione della griglia


schermo del1a preamplificatri-
ce, risulta nulla o quasi; si
precisa che esistono due ma-
niere per l'ottenimento della
citata tensione di schermo; la
prima è quella della disposi-
@
zione nello schema 66 e consi- +
ste nel mettere in serie una re- ANODICA
sistenza calcolata (Rl). in mo-

71
amplificatrice. Si rimedia con
PI1IMA VAL VOLA DI B F
EF86 la sostituzione del potenzio-
l11etr?

CASO n. 104. Ricevito-


re normale con trasfor-
-I matore di aUmentazione.
Audizione molto debole;
tutte le tensioni sembra-
no normali (sehema 10).
c
In tale apparecchio, la rive-
@ +ANODICA
lazione avveniva in una 6J7,
per effetto della caratteristica
di placca, secondo la disposi-
zione illustrata. Si provano u-
portanza della capacità del provato l'elettrolitico con l'oh- no ad uno tutti i condensato-
primo elettrolitico di filtrag- metro si rileva che esso pre- ri e si giunge alla conclusione
gio nei ricevitori con alimen- senta un cortocircuito interno che C, che serve a disaccop-
tazione su semionda da val- praticamente completo. Alla piare il catodo della valvola
vola monoplacca, per diagno- sua sostituzione consegue im- presen ta lina interruzione in-
sticare con quasi assoluta cer- mediatamente il funzionamen- terna con capacità pratica-
tezza lo stato mediocre del to regolare dell'apparecchio; mente nulla; la riparazione
primo elettrolitico, il quale prima di consegnarlo al clien- consiste nella sua sostituzione . .
può essere disseccato, o che te si prova la tensione sulla
può aver~ delle interruzioni placéa della EF86 e si riscon- CASO n. 105. Ricevito-
interne od esterne; il ronzio tra un voltaggio di circa 90 re con valvole in serie
non è presente a denunciare volt; misurati con strumen- senza trasformatore di
il difetto, per il fatto che la to sensibile. alimentazione audizione
elevata èapadtà del secondo debolissima ed accompa-
.: condensatore elettrolitico, in CASO n. 103. Ricevito- gnata da UDa insosteni-
buone condizioni, riesce a li- re normale: si lamenta bile distorsione (sche-
vellare alla perfezione la ten- una potenza sonora mol- ma '71).
sione disponibile a valle della to ridotta; le tensioni
resistenza di livellamento. Il provate appaiono regola-
rimedio, consiste quindi nella ri e le valvole risultano La · polarizzazione della valvo-
sostituzione del primo elettro- buone <schema 69). la finale, 50B5, viene prelevata
litico. dal catodo; misurando la ten-
sione della polarizzazione, tra
Si nota che la presa fono il punto A e la massa, si ri-
CASO n. 102. Ricevito- risponde assai debolmente; scontrano con un voltmetro
re con valvole normali. dopo molte prove senza esito abbastanza sensibile ben 65
Alla preampUftcazione di si decide di provare l'elemen~ volto E quindi chiaro che la
bassa frequenza provvede to resistivo del potenziometro resistenza catodica di pola-
un pentodo. Audizione per il controllo di volume del- rizzazione, da 150 ohm, è in-
debolissima e deformata l'apparec~hio e si rileva con terrotta, oppure che una delle
(schema 68). l'ohmetro una resistenza tra sue connessioni al circuito è
i due terminali estremi, del- interrotta; il ricevitore conti-
Si misura la tensione di l'ordine di soli 7000 ohm in nua a funzionare sia pure de-
placca della preamplificatrice, luogo dei normali 500.000 ohm bolmente per il fatto che il
che è una EF86 con un voI t- che il potenziometro dovreb~ condensatore catodico da 50
metro abbastanza sensibile e be ayere, valore, questo, de- mF, presenta una certa resi-
si riscontra che tale tensione nunC:Iato anche dalla targhet- stenza di fuga che fa si che
è praticamente nulla. Si prov- ta dI tale organo. Si può con- la corrente anodica non sia
vede al cambio della resisten- cludere che un cortocircuito del tutto intercettata. Da no-
za che le porta ]a tensione ma interno sull'elemento resisti- tare che molto spesso in casi
il risultato è identico; la re- vo ha talmente abbassato la analoghi come si è ricordato
sistenza sospettata, infatti, resistenza e tale valore risul- in altra occasione quando si
provata si dimostra buona. Si tante, rappresenta un corto- verifica la interruzione della
misura allora la tensione di resistenza catodica, il conden-
circuito praticamente comple- satore catodico che si trova
ca todo al punto A e si trova to per il segnale che perviene
0,5 volt circa; dissaldando il in parallelo con essa, viene
condensatore elettrolitico di al potenziometro stesso e che a trovarsi sottoposto ad una
disaccoppiamen to C si rileva dovrebbe essere prelevato dal tensione assai più elevata di
immediatamente che la ten- cursore dj questo per essere quella per la quale normal-
sione sale a circa 2,5 voI t ; inviato alla griglia della pre- mente esso è stato costruito

72
pèr sopportare: in queste con- tensioni e per questo il rice- fine, si priva il metodo della
dizioni, quindi la sua capaci- vitore nonostante l'incidente sostituzione e si sostituisce la
tà dielettrica può non resiste- aveva continuato a funziona- valvola 6H8, con altra nuova
re e quindi in esso può veri- re ancora abbastanza bene. Si e sicuramente in ordine: il ri-
ficarsi un cortocircuito inter- da infatti il caso che la 6B8 cevitore prende subito a fun-
no. Se quindi quando si ri- e molte altre valvole dello zionare regolarmen te. In que-
para l'apparecchio si consta- stesso genere quali la 6H8, la ste condizioni, le tensioni mi-
ta tale difetto sarà bene dare EBF2, la EBF80 ecc. hanno la surate nuovamente risultano
una occhiata anche allo stato caratteristica di funzionare le seguenti : placca, 40 volt;
del citato condensatore ed e- ancora abbastanza bene anche schermo 36 volt; catodo, 1,9
ventualmente provvedere a so- quando la griglia schermo di volto La potenza sonora e la
stituire anche questo ultimo. esse lungi da avere la tensio- sensibilità risultano migliora-
ne che le compete; risul ta col- te; viene da sospettare che la
legata alla massa. Per questo, valvola sostituita fosse difet-
CASO n. 106. Ricevito- it particolare è da tenere pre- tosa in modo tale che nem-
re con trasformatore di sente quando si esamina un meno il provavalvole era sta-
alimentazione· la poten- ricevitore avente una di que- to ip grado di rilevarlo.
za nora sembra alquan- ste valvole, e che presenti ap-
to adeguata· U cllIetto punto il difetto di una picço-
è mevabUe p . nell'ascol- la perdita di potenza sonora,
to di c1iseh1 eh nella ammesso naturalmente che
normale ricezione radio, tutti gli altri componenti del-
eomunq e o non è mo)- l'apparecchio siano in ordine
to pronUDclato (sche- e che il difetto non derivi dal no
ma '12). parziale esaurimento di una medl.ocre
delle valvole o dal altro di- que De
fetto, funzionale o effettivo. quan o U eom,p leao
La valvola rivelatrice e pre- ne tu.-DltDa:re
amplificatrice del ricevitore è un glradise
una 6B8, la quale come è no- CA O n. 101. Ricevito- ono
to, è un doppio diodo pento- re senza tra formatore di
do. Nella misura delle tensio- aUmentazione e con al-
ni si nota che quella di scher- vole in e, del tipo a Le due valvole in controfa-
mo della 6B8 è nulla; un ul- 0,3 mperes. Volume so- sono polarizzate attraver o
teriore controllo porta al rile- noro assai debole; man- il catodo, con una resistenza
vamento che il condensatore canza di sensibilità per unica da 200 ohm; la polariz-
di disaccoppiamen to è in cor- le stazioni distanti. Solo zazion m' urata in queste
to e scarica quindi verso mas- le loeaU si captano abba- condizioni, non risulta che di
sa, la tensione che dovrebbe stanza bene (schema 73). 8 olt, valore que to in uffi-
raggiungere lo schermo. Lo ciente dal momento che il va-
schema allegato, mostra il lore normale sarebbe quello di
ponte delle quattro resistenze Le tensioni sembrano so- 15 val t. La ten jone anodica
che servivano ad alimentare stanzialmente regolari; solo sul primario elettrolitico ri-
in questo ricevitore la griglia quelle relative alla valvola sulta di circa 250 volto Le due
anodica della sezione oscilla- 6H8 sono alquanto strane. Sul- valvole del controfase finale
trice della valvola convertitri- la placca ossia sul punto A, provate con lo strumento a
ce; gli schemi della stessa e si rilevano 20 volt; sulla gri- mutua conduttanza, si dimo-
quello della amplificatrice. di glia schermo, ossia sul pun- strano alquanto esaurite; si
media frequenza ed infine an- to B se ne rilevano 36; e 3,2 provvede alla loro sostituzio-
che lo schema della 6B8. No- volt infine si rilevano sul ca- ne con al tre nuove e si rileva
tare che la andata in corto del todo, ossia sul punto C. Non come la potenza divenga net-
citato condensatore al punto si riesce a rilevare alcuna cau- tamente maggiore, ma il fun-
C non aveva determinato sa logicamente attendibile per zionamento del complesso la-
grandi mutamenti nelle altre lo strano comportamento. In- scia ancora a desiderare. Un
esame più accurato permette
di constatare che l'apparec-
chio, che funziona su di una
tensione di rete di 125 .volt,
250 presenta il cambio tensioni
predisposto per la tensione di
150 volto E quindi chiaro che
l'intero complesso funziona
con tensioni anodiche, di fila-
100.DOO mento ecc, inferiori a quelle
regolari. Spostato il cambio
+ANODICA tensione e messolo nella po-
sizione dei 125 volt, il funzio-
namento del complesso torna

73
gani probabilmente interessa-
ti al fatto porta al rilevamen-
to che la resistenza R, che
®
~
~

~
~
~
~Q)
~~
@ porta appunto la tensione al-
la placca è interrotta; la so-
~
",,\41 stituzione della citata resisten-
~~ za porta alla completa elimi-
~ ,,~ nazione degli inconvenienti
faooo ~ 8.000 ~~ 10. 000 che il cliente aveva lamentati.

~ +ANODICA A
CASO n. 111. Ricevito-
re di buona marca, con

l' 1'(1' CtJIVOGNSATORE D/!="ETTO.5Q


valvole Doval a 6 volt; si
nota una potenza sonora
assai più bassa di quella
che normalmente la fi-
nale, che è una EL84, po ..
trebbe fare attendere;
anche la qualità sonora
perfetto, con la massima po- è di 2 volto Come si vede, le è mediocre (schema '75).
tenza sonora. Alla consegna tensioni sono un poco deboli
dell'apparecchio, al cliente, e tra le altre, specialmente
questi mostra il desiderio che quella della polarizzazione del- Misurando le tensioni, si
il cambio tensioni sia ripor- la finale, il che lascia pensare trovano 40 volt soltanto sulla
tato nuovamente nella posi- che questa ultima non abbia placca della preamplificatrice
zione del 160 volt, afferman- una regoìare corrente anodica di bassa, ossia sul pentodo
do che in tali condizioni il con- e che sia alquanto difettosa. della EB80, il che appare chia-
sumo è inferiore ed il volume D'altra parte, però, se l'assor- ramen te anormale anche do-
di uscita, sebbene alquanto bimento anodico della finale po che è stato eseguito un cal-
minore, è sempre più che suf- fosse molto basso, la tensio- colo applicando la legge di
ficien te per le esigenze acu- ne anodica avrebbe dovuto sa- ohm, essendo noti i valori del-
stiche del locale nel quale la lire a 130 volt ed anche più, le resistenze che si trovano in
radio è installata. e questo, fa quindi sospetta- circuito, il valore della ten-
re che il primo condensatore sione di entrata, quello della
di filtraggio, sia alquanto esau- corrente assorbita. Come lo
CASO n. 109. Ricevito- rito e che influisca quindi sul- schema mostra, il circuito ano-
re con valvole in serie da la tensione anodica. In effet- dico della valvola, comporta
150 mA, senza trasforma- ti, dopo la sostituzione della una cellula di disaccoppia-
tore. Si nota una man- 50B5 con altra nuova si con- mento comprendente una re-
canza di potenza ed una stata che la tensione sul pri- sistenza da 47.000 oh m, poi si
certa distorsione nella mo elettrolitico è di soli 100 nota la resistenza di caduta
riproduzione. volt, e quella sul secondo elet- o di carico, propriamente det-
trolitico è di 80 volt; si pro- ta, da 100.000 ohm. A valle del-
Misurando le tensioni si con- va quindi a sostituire il cita- la cellula di disaccoppiamen-
stata che sul primo elettro- to primo elettrolitico e misu- to si riscontrano solamente
litico si hanno 110 volt; sul rando le tensioni si rilevano 130 volt, condizione anche
secondo se ne hanno 95 e si le seguenti: 130 volt sul pri- questa che appare anormale:
constata che la polarizzazione mo elettrolitico; 100 volt sul in effetti, la resistenza da
della valvola finale, una SOB5, secondo elettrolitico; 76 volt 47.000 ohm, dissaldata dal cir-
di polarizzazione della' finale cuito e provata con l'ohmetro.
Il ricevitore prende a funzio~ presenta un valore di ben
nare perfettamente. 25q.OOO ohm, ossia più che
T l } 'I~ 'l' () , qumtuplo di quello che essa
avrebbe dovuto avere, è evi-
CASO n. 110. Ricevito-
p.~r la p'·!Ii(~11 re con valvole miniatura
dente quindi che la stessa è
difettosa ~ che occorre prov-
a 6,3 volt di buona ma·r- vedere alla sua sostituzione.
e pt~ r il 11111 ...• ca, con occhio magico;.
30 progetti di facile esecuzione potenza sonora assai bas- CASO n. 112. Ricevito-
96 pagine illustratissime sa, distorsione assai mar- re poto recente; funziona
cata (schema '74). ma molto debolmente e
Prezzo L. 250 non consente che l'ascol.
Chiedetelo, inviando importo al- Misurando le tensioni si con- to delle stazioni locaU
l'Editore RiODOLFO OAPRlOTTI
stata che la tensione sulla (schema 58).
Pi·azza Prati degli Strozzi, 35
ROMA placca della preamplificatrice
A mezzo C. C. Postale n. 1/ 7114 che è una 6A T6 è nulla; un Dopo una verifica ci si ac-
esame con l'ohmetro agli or- .:orge che la polarizzazione

74
della valvola finale, una ABLl , tuzione di questa ultima, è ba- EZ80, od altre simili: non vi
non è che di 2 volt, valore stata per riportar le co e n l sarà che da sostituire caso p er
questo che è nettamente in- per tto ordine; da notar in- caso 10 zoccolo con altro adat-
sufficiente e che denota un fatti che la finale, a ieme alla 10 e quindi rifare le connes-
assorbimen to anodico della alvola raddrizzatrice, eque. sioni, magad riunendo tra lo-
valvola stessa, troppo basso e ta ultima è de l tipo con ca- ro due placche della valvola
quindi salvo l'inefficienza (ii todo, ono le valvole di un per usare questa come una
qualcuno degli organi ester- apparecchio, che più facilmen- monoplacca. Segnaliamo lo
ni parziale esaurimento della te i e auri cono, con un rap- chema deUa alimentazione o-
valvola in questione_ In effet- porto di almeno 2 ad l, natu- riginale, che i tro a nella fig.
ti, una volta provveduto alla ralmente quando le altre val- 12 ed alla quale i riparatori
sostituzione della valvola stes- vole non pre entan altro di- potranno rif nrsi q uando a·
a, l'apparecchio funziona in fetto diver o dall' aurimento. vranno da rifarla p r usare
modo pressoché normale. Se- una alv01a diversa.
gnaliamo a questo proposito
che nel ca o che la valvola CASO n. 114. Ricevito-
ABLI non sia reperibile facil- re di costruzione non re- CASO n. 115. Ricevito-
men te, i potrà usare una cente; appare debole in re di vecchia costruziGne;
EBLI , la q u a le è identica al- bassa frequenza IDa pre- si nota un funzhmamen-
la preceden te con la ola dif- senta anche una sensibi- to mediocre, sia in posi-
ferenza del1a tensione di fila- lità troppo ridotta. zione fono che per l'a-
mento che nella valvola la cui scolto normale delle sta-
sigla comincia' con A, è di 4 Abba tanza p o, lali man- zioni (schema 49).
volt, mentre per le valvole la canze di potenza ed in ieme di
cui igLa inizia con E, è di 6,3 - n ibiliLà hanno cause he Non si tratta di una man-
volt. Tale ten ione potrà es- sono da ric rare nelJa valvo- canza di taratura degli stadi
sere ad e empio prelevata dal- la raddrizzatrice, pecie _ di media fr quenza o di quelli
l'avvolgimento per la valvola qu e ta ia del tipo a ri calda- di radiofrequenza, dal mom~n­
indicatrice di intonia, che è mento indiretto, o sia con ca- to che l'inconveniente è °n i-
una EMI e che funziona quin- todo. Si controlla tale condi- bile anche in posizione fono
di essa pure sotto 6,3 olt di zione misurando la tensione quando i citati tadi ono e-
filamento . O e l'a 19imento anodica presente sul primo sclusi dal circuito. Si procede
dei 6,3 volt ia mancante, la condensatore elettrolitico di per prove e si constata che il
tensione per la EBLJ potra filtraggio I del quale, però de- ricevitore prende a funziona-
essere ottenuta realizzando su l ve essere accertato a parte lo re regolarm ente in bassa fre-
tra -formatore un a volgimen- stato, per controllare se la ten- quenza ossia come amplifica-
to au iliario, che eroghi la ten- sione bassa non dipenda piut- tore per gira dischi, quando si
sione della ci ta ta alvola, il e. tosto da esso. Nell'apparecchio c6rtocircuita il secondario del
condario normale a 4 voI t e in esame, la valvola raddriz- trasformatore di media fre-
q u ello aggiuntivo da 2,3 olt, zatrice, era del tipo 1V, diffi- quenza che si riscontra sul
pos ano e sere collegati in e- cile da procurare, non essen- circuito di griglia della valvo-
rie per fornire la ten ione che do più di regolare produzione la 6B7, la quale funziona co-
nece sita e d'altra parte, i pochi esem- me amplificatrice reflex; in
plari dì tale valvola ancora in altra parte, il . funzionam ~ nto
CASO n. 113. Ricevito- commercio sono essi stessi più in bassa frequen za torna nor-
re normale con trasfor- o meno esauriti. Conviene as- male quando si collega il con-
matore .di alimentazione ; sai di più orien tarsi verso una densa tore C18 al punto D, ve-
si nota una . potenza di valvola raddrizzatrice di pro- di schema segnalato. Fatta que-
uscita piuttosto bassa. duzione attuale, anche se di sta cons tatazione si concentra
tipo biplacca, quale ad esem- l'attenzione sul citato secon-
pio, una 6X6, una 6X4, una dario del trasformatore, che
Misurando le varie tensioni
si rilevano i valori seguenti:
415 voI t sul primo elettroliti- 6H8
co; 325 volt sul secondo elet-
trolitico; 300 sulla placca del.
la valvola finale che è una
6AQ5; 9 volt sul catodo della
valvola final e. La impedenza
di livellamento è rappresenta-
ta dall 'avvolgimento di cam-
po di un altoparlant e elettro-
dinamico. Le ten sioni anodi-
che così elevate fanno pensa-
re ad un assorbimento piut-
tosto ridotto da parte della
valvola finale. Infatti, la sosti-

75
le; delle due valvole provate
con lo strumento, una appare
EBF80 del tutto esaurita e l'altra in
condizioni quasi uguali. Si ri-
para sostituendo le" valvole
stesse.

®
+ANODICA

Z.5QO
Cfr) ICA

R4 Le tensioni misurate sulle


placche e sul circuito di ali-
mentazione risultano pratica-
~,,~ mente regolari, esiste e si con-
506 J" stata che alla prova della gri-
glia controllo toccata con un
cacciavite metallico, la valvo-
la finale risponde, dando luo-
go alla produzione nell'alto..
esaminato con l'ohmetro, ri- stenza Rll è interrotta, in più parlante di un , ronzio. La fina-
sulta in terrotto, per fortuna, i con tata anche ch il con- le è una EL84. Un esame più
la interruzione su tale avvol- den atore C 26, da 0,25 mF, attento e condotto con il si.
gimento, che del resto non ~ è in cortocircuito interno. E' stema della sostituzione, per-
nemmeno percorso da una evidente che la interruzione mette di rilevare che anche
corrente tale da danneggiarlo, de lla resistenza citata, dipen. la valvola preamplificatrice,
ha origini esclusivamente de dalla andata in corto del ossia una EBC 81, è essa pu-
meccaniche ed infatti, si tro- condensatore .per cui la re i- re in ordine e che tali sono
va che la interruzione stessa, stenza ste a SI ' trovata a do- anche tutte le altre valvole.
ha sede in prossimità di una vere opportare una circola- Un controllo con l'ohmetro,
delle lingu t te che ervono zione di corrente ~ uperiore al- infine, p orta alla constatazio..
per le connes ioni e teme, le ue possib ilità di dis ipa- ne che il condensatore di ac·
cau ata magari da uno sforzo zione; ne deve essere deriva. coppiamen to tra la preampli.
e eguito sul trasformatore to un forte ri caldamento del- ficatrice e la fina le, ossia C
stesso, nel re tringere alcune la resistenza ste a e q uindi della figura, è interrotto; si
vi ti che em ano ad immobi- la su a interruzione. Il rimedio rimedia sosti tu endolo.
lizzarlo ul lo chassi . Alla ri- con iste na tu ralmen te, prima,
parazione del guasto di que- n ella sostituzione del conden-
to genere conviene fare e:- satore con altro nuovo, di pa- CASO n. 119. Ricevito-
guire una leggera tar atura di ri valore e poi nella sostitu- re di produzione Don re-
MF. zione della resistenza. cente; si rileva una con-
siderevole carenza di sen ..
sibilità ed un volume
CASO n. 116. Stesso ri- CASO n. 117. Ricevito- piuttosto basso (sche-
cevitore del caso prece- re di buona marca di co- ma 77).
dente. Si nota che l'au- struzione alquanto remo-
dizione è possibile, ma ta; lo stadio finale è in In p articolare si ricevono,
assai debole (schema 49). controfase e servito da
due 6V6. Il ricevitore è in pieno giorno, le stazioni lo-
muto, sia in ricezione ra- cali potenti, assai deb olmen-
La mi ura delle tensioni, te; si n o ta una certa distor-
mo tra immediatamente che dio come anche in ampli- sione; rumore di fondo piut-
quella al pun to A è nu lla; al ficazione BF si produco- tosto intenso, che da la im-
p unto G, e sa è ugualmen te no crepitii piuttosto vio- pressione che sia causato da
n ulla, mentre al punto H , o - lenti. una resistenza ch e si surriscal-
sia ul econdo elettrolitico la di e che si stia carbonizzan-
ten ione e pre och é n ormale. Misurando la polarizzazione, do; il fenomeno si manIfesta
Un esame con )'ohm etro p er- delle due valvole finali, si con- anche quando la antenna è
m ette di rilevar ch la resi- stata che essa è troppo debo. sfilata dalla boccola sul retro

76
del pannello dell'apparecchio. statano, tra le armature di tro le pareti del traferro nel
L'audizione risulta alquanto questo e la massa, circa lO quale si muove; si provvede
più potente ma disturbata da volt, tensione questa che non quindi alla sostituzione del co-
ronzio quando si prende il fi- dovrebbe affatto esistere e che no dell'altoparlante completo
lo della antenna e lo si mette il fatto si riscontra quando il di bobina mobile ed anche la
in contatto con la griglia mO- compensatore del primario è leggera distorsione scompare
dulatrice della AK1, ossia con lasciato connesso, e come il totalmente. In sede di speri-
il cappuccio metallico che si primario stesso a cui esso è mentazione inoltre si cerca ano
riscontra sul bulbo della val- in parallelo, ha una delle aro cora di migliorare la sensibi-
vola stessa. La ricezione inol- mature polarizzate L .m una lità dell'apparecchio aumen·
tre diviene assai più potente tensione sensibilmente vicina tando la tensione di schermo
quando si mette a maS'5a la a quella che si riscontra sulla delle valvole AKl ed AF2, ri·
linea del controllo automati- placca della valvola amplifi- spettivamente convertitrice-o-
co del volume, alla base del catrice di media frequenza. scillatrice ed amplificatrice eli
primo condensatore di media Fatta questa constatazione si media frequenza . In partico-
frequenza, nondimeno, l'audi- prende in esame anche il pri. lare i mira a portare detta
zione resta sempre difettosa. mo trasformatore di media ten ione di chermo ad un a-
Un esame alle tensioni di ali- frequenza ed anche su questo lore di circa 70 01 t; per fare
mentazione anodica, porta a si rileva lo stesso difetto, seb- questo, i . titui ce la resi-
so'spettare lo esaurimento di bene la fuga di tensione sia stenza R4, vedi schema origi-
' qualcuno degli elettrolitici, ed di entità assai inferiore a quel- nariamente di 32.000 ohm., con
in particolare del primo, ma la riscontrata nel secondo tra- altra di valore inferiore, sta.
poi, constatato che esso è in sformatore. Sulle prime si bilito in seguito a prove, in
buone condizioni, si rivolge cerca di correggere il difetto modo che alla fine la tensio-
l'attenzione verso la stessa val- perfezionando l'isolamento tra ne agIi schermi sia appunto
vola raddrizzatrice, che prova- j compensatori delle medi... quella voluta ossia di 70 volto
ta risulta quasi esaurita. La frequenze, ma poi si conclu-
sostituzione di questa porta de che questa operazione è
ad un netto miglioramento pratkamente impossibile an-
della situazione in fatto di vo- che perché la targhetta di ma·
lume; comunque, il ricevitore teriale i olante su cui i com-
continua a funzionare in mo- pensatori stessi sono ancora-
do insoddisfacente e la distor- ti, presenta tracce di muffa,
sione, la mancanza- di sensibi- determinate forse da una cer-
lità, il rumore di fondo, per- ta umidità che si sia accumu-
sistono. In più si constata che lata nell'apparecchio, il qua- elJa mi urazione dell ten-
l'audizione è anche instabile le, in effetti, ha sostato per sioni i ri contrano: 182 volt
e diviene ora più debole ora diverso tempo in una cantina u] primo el ttrolitico; 162
più potente, come Se vi fosse piuttosto umida. Infine si de. volt sul secondo ele trolitico;
qualche cattivo contatto. Do- cide per la sostituzione dei 33,S volt sulle griglie chermo
po una nutriata serie , di pro- due trasformatori di media della convertitrice e della amo
ve infruttuose, si constata che con altri dello stesso tipo, in plificatrke di media; 0,85 volt
esiste una perdita non trascu- perfette condizioni ed il di· su) catodo della convertitrice;
rabile tra i due compensatori fetto risulta quasi scomparso, 1 voJt ui catodo della ampli
che vi sono nel secondo tra. rimane la leggera distorsione ficatric che di media e lO vo]t
sformatore di media frequen. che poi si accerta causata dal. alla polarizzazione della valvo-
za; infatti se si dissaldano con l'attrito della bobina mobile la finale. Tutte queste tensio.
cura i terminali del compen· dell'altoparlante, deformata ni appaiono chiaramente bas-
satore del secondario, si con- essa pure dalla umidità, con· se ed irregolari. Con un con·
trollo sommario si rileva che
la valvola raddrizzatrice è e·
saurita, sostituitala, si riscon-
trano le seguenti tensioni: 225
volt sul primo elettrolitico;
200 volt sul secondo elettroli.
tico: 40 volt sugli schermi del-
la amplificatrice media; 1,4
voI t sul catodo della amplifi-
catrice di media; 1,2 voI t sul
catodo della convertitrice; 2
volt sul catodo della pream-
plificatrice di bassa. La seno
1i6 -POL o sibilità appare alquanto mi.
+O-----~VY~~-.
AlIDO/CA 47K n. gliorata ma appare sempre
inadeguata; si prova allora
ad aumentare alquanto la ten-
sione di schermo della con·

77
vertitrice sostituendo la resi- tore in unione con un giradi- do poi la valvola viene fatta
stenza R4 con una altra da schi, il ronzio che si riscon- funzionare con tensioni e cor-
25.000 ohm; in queste condi· tra toccando la griglia della renti più elevate od anche so-
zioni, la tensione risulta sali- valvola preamplificatrice è lo dopo che il filamento abbia
ta a 65 volt circa e la sensibi- pressoché normale. Le tensio. riscaldato la zona circostante,
lità del complesso risulta ef. ni rilevate sono le seguenti: la perdita interna si trasfor-
fettivamente aumentata se· 160 voI t sul primo elettroliti- ma in un corto circuito pres-
condo i desideri. Prima di con- co; 130 voI t sulla placca della soché franco, che blocca i!
segnare l'apparecchio al clien- valvola finale che è una EL41; funzionamento normale della
te, si esamina anche lo stato 4 volt alla polarizzazione del· griglia controllo, il che bloc.
degli elettrolitici e si consti- la finale. Tali valori sono na- ca tutto lo stadio di bassa
la che il primo è piuttosto e- turalmente del tutto insuffi. frequenza. Sostituita la valvo-
saurito; si provvede quindi a cienti per il normale funzio- la con altra nuova, il difetto
sostituirlo con altro in perfet- namento del complesso; ac- scompare del tutto.
te con dizioni ed il ricevitore certato che non esistono cor-
riprende a funzionare in mo- tocircuiti che abbassino la
do perfetto. tensione ed accertate anche le CASO n. 123. Ricevito-
buone condizioni dei conden- re normale a cinque val ..
satori elettrolitici di filtraggio, vole. Si nota del ronzio,
CASO n. 121. Ricevito- viene in mente di tentare la una carenza 'd i sensibili-
re normale; manca il sostituzione della valvola rad- tà e l'audizione è distor-
funzicnamento regolare, drizzatrice, con altra che si ha ta sulle stazioni locali e
ossia è impossibile cap- a disposizione, infatti, ciò fat- pe,tenti (schema 78-79).
tare le stazioni radiofo- to, si constata che le tensio-
niche. ni salgono immediatamente al Le valvole provate una per
valore regolare, ossia: 260 volt una si dimostrano efficienti e
sul primo elettrolitico; 240 senza difetti. Si esaminano le
Sembra però che l'apparec- voI t sul secondo; 230 sulla tensioni e si rilevano. 180 volt
chio funzioni in bassa fre- placca della finale; 6,8 voI t sul prL.no elettrolitico; 150
quenza ossia come amplifica- sulla polarizzazione. volt su secondo; 120 volt sul-
la placca della finale che è u.
na EL84. 74 volt negativi alla
CASO n. 122. Ricevitore normale di buona marca; presa centrale ossia alla linea
è inefficiente nella captazione delle stazioni radiofoni- di ritorno dell'avvolgimento
che, mentre disposto nella posizione fono, si ode nello di alta tensione del trasforma.
altoparlante, un debole ronzio, essendo comunque im- tore di alimentazione; 35 volt
possibile l'audizione. sulla placca del triodo della
preamplificatrice di bassa; 0,6
volt sul catodo della stessa
La tensione anodica misu- po, ossia quanto con probali- valvola; 65 volt sulla griglia
rata, risulta di soli 175 voI t lità, il complesso si sia note- schermo della valvola ampli.
circa. Durante una osservazio- volmente scaldato all'interno. ficatrice di media frequenza.
ne dell'apparecchio, alla ricer. Si prova a sfilare momenta- Immediatamente una consta.
ca del difetto, si constata poi neamente la valvola finale che tazione si impone ossia queL
il segu~nte strano comporta è una EL84 e si constata ch~ la che tutte le tensioni sono
mento; dopo che l'apparecchio il difetto scompare ossia vie- ridotte in modo anormale, eco
abbia funzionato per cinque ne a scomparire l'abbassamen- cezion fatta semmai per quel-
o dieci minuti, esso non ri- to della tensione e non si ve· la negativa presente al ritor.
sponde nemmeno debolmente rifica più la comparsa del- no dell'avvolgiménto di alta
alla amplificazione in bassa la tensione elevata sul contato tensione la quale anzi è perfi_
frequenza ossia nella posizio- to della griglia. E quindi evi· no troppo elevata; per questo,
ne fono. Inoltre, a questo pun- tente che il difetto deve tro- vi è una grandissima proba.
to la tensione anodica g~ bas- varsi nell'interno della valvo. bilità che l'assorbimento di
sa si abbassa ulteriormente si. la stessa, sotto forma di una corrente anodica totale da par-
no ad un valore di soli 145 forte perdita tra due elettro- te dei vari stadi del ricevito-
volt; nello stesso tempo, però lidi di essa: in pratica, pro· re è elevata in modo anorma-
si constata anche una tensio- vata la valvola sull'apposito le. Si prova pertanto a misu.
ne positiva di ben 145 volt sul- strumento permette di rileva- rare la con-en te anodica as-
la griglia controllo della val- re che mentre esiste anche la sorbita dallo stadio finale che
vola finale. Si pensa che con freddo una notevole perdita come si sa è quello che sem·
probabilità il difetto sia su- tra la griglia controllo e la mai assorbe di più, a tale sco-
bordinato alla leggera varia. griglia schermo (le quali nel po si tratta di dissaldare il
zione di dimensioni che uno bulbo sono relativamente vi- filo dalla connessione di cato-
degli elementi dell'apparec- cine e che possono venire fa- do, e quindi inserire i puntali
chio, dal momento che il di- cilmente in contatto in segui. dello strumento (predisposto
fetto principale non si fa no· to di qualche deformazione per un fondo scala di 100 o
tare che dopo un certo temo anche leggera di esse), quan· 150 mA), rispettivamente, uno

~ 78
sul filo -cosÌ liberato ed uno al
contatto del portavalvole cor-
rispondente al piedino di ca-
todo della valvola,
Così facendo si rileva che la
corrente assorbita dalla val-
vola è assai vicina ad un va·
lore di 70 mA valore anche
questo eccessiv? Si sosI?etta il
condensatore dI accoppIamen-
to tra la valvola preamplifica.
trice e la finale ossia il C19,
il quale provato con un ohme-
tro a scala elevata presenta
una resistenza interna dell'or·
dine dei 2 megaohm; in tali
condizioni, se Hon si può dire
che il condensatore sia per·
fetto, non lo si può incolpare
di essere la causa della forte inferiore connesso direttamen- ca d ella valvola preamplifica.
corren te che è sta ta riscon tra- te alla massa, invece che al trice, EBC41 si nota il difetto
ta in modo diretto, né d'altra circuito di polarizzazione co- che si era lamentato in origi-
p~rte, la perdita del conden. me invece avviene nel circui- ne, con volume bassissimo ed
satore in questione, essendo to dello schema 78. audizione su tonalità molto
del tipo ad impedenza molto elevata e distorta_ E' quindi
elevata, non può essere rileva· evidente che il difetto abbia
CASO N. 124. Riceviture sede tra il pun to G ed il pun-
ta mediante la misura diretta normale a cinque valvo-
della tensione che sia presen· to C, in particolare, tra tali
le; l'audizione è molto de- punti non si trova altro che il
te al punto A dello schema. In bole ed inoltre basata
effetti, la tensione positiva che con densa tore di accoppiam-:::n-
essenzialmente sulle to- to, il quale ad un esame più
attraversa il condensatore a nalità molto alte; ne de-
causa delle perdite di questo attento mostra un collegamen-
riva una particolare di- to imperfetto, dovuto ad una
viene convogliata sino alla gri. storsione sgradevole, si-
glia controllo della valvola fio saldatura « fredda»; si rime-
mile ad uno stridìo (sche- dia rendendo efficiente tale sal.
naIe, qui giunta si sovrappone
ma 27). datura.
alla tensione negativa che vi
è presente a causa del circuito
di polarizzazione ed il risulta- Si applica un segnale di baso
sa frequenza alla griglia con· CASO N. 125. Ricevitore
to di queste tensioni di polari- muto su tutte le gamme
tà inversa è praticamente quel- trollo dela valvola finale che
è una EL41, ossia al punto B di onda, tratta si di appa-
lo di una tensione pressoché recchia di qualità media
nulla, da aggiungere anche che dello schema; in queste con-
dizioni, dall'altoparlante viene (schema 80).
la tensione posi tiva che anco-
ra riesca ad essere presen te emesso un suono normale;
sulla griglia mette la griglia successivamente si prova ano Quando si tocca la presa fo-
stessa in condizione di funzio- che a convogliare al punto ci- no, oppure la grigli~ controllo
nare come se si trattasse di tato, il segnale di bassa fre- della preamplificatrice che è
una placca cosicché da tale quenza prelevato da un norma·, un doppio diodo triodo, ed
griglia si diparte in direzione le ricevitore in funzione usato ancora quando si tocca il ter-
del catodo una corrente ter· come campione (in particolare minale superiore dei tre del
moionica di tipo anodico che il segnale in questione viene potenziometro di volume, si
a causa della forte impedenza prelevato dalla placca della ode in altoparlante un ron-
del circuito di griglia nella preamplificatrice per mezzo di zio molto basso, invece che
sua sezione di perdita, ossia su un condensatorino di accop- il ronzio fortissimo che in ana-
C19, abbassa e quasi annulla piamento da 20.000 pF). Anche loghe condizioni in un ricevi-
la tensione stessa di griglia. Il in questo modo l'audizione è tore in ordine è inevitabile.
difetto si rimedia con la sosti· possibile a volume pressoché Nel misurare le tensioni si tro-
tuzione del condensatore difet- pieno e senza alcuna distorsio- va sul secondo elettrolitico, un
toso con altro in condizioni ne . Fatta questa constata.lione voltaggio eccessivo, dell'ordine
perfette; da notare che la ten- i pr va ad app licar il segna- dei 300 volt; inoltre sul catodo
sione di perdi ta del condensa. le ucce ivamen t ai punti D della valvola finale controlla·
tore C19, avrebbe dovuto esse- G; an h e i n que te occ ion i to per caso si riscontra una
re misurata nel punto A se il i pu av r e dall'altoparlante tensione di ben 100 vo1t; il di-
circuito interessato avesse avu- la riproduzione pie na e s""nza fetto aveva sede in una salda-
to la conformazione rilevabile di tor lone. Quando inv"ce i I tura imperfetta di un termina-
nello schema 79, ossia se la segnale viene applicato al le della resistenza catodica dal
resistenza R 13 avesse ii lato punto C, vale a dire alla plac- lato di massa, nel punto indi-

79
le per il fatto che il condensa-
El84 EL3N tore stesso era stato sottopo-
-I sto ad una tensione anormale,
ed a ai vicina a quella dei li-
miti di massima a cui esso
poteva resistere; forse, a lun-
go andare, il condensatore
stes o, avrebbe potuto andare
del tutto in cortocircuito st~
bilendo così una ·linea ancora
più favorevole per la corrente
~ I--------------~----~
..--1--------,
nella sua strada verso massa;
tali condizioni, comunque
CONNESSIONEl
I.llTEH/lOrrA
avrebbero assai presto deter-
minato l'esaurimento della val-
vola stessa alla quale sarebbe
@ venuta a mancare la polariz-
zazione negativa e che quindi
a rebbe preso a funzionare
con un regime di corrente mol-
to forte ed anormale.
cato nello schema. In tali con- sono prodotti per funzionare
dizioni il catodo della valvola u tensioni mas ime di 35 o di
veniva a risultare senza con- 50 volto Ove i constati dunque
nessione verso massa e quindi un difetto inerente la resi ten-
]a corrente anodica che avreb- za catodica del circuito della
be dovuto fluire verso massa valvola finale di un apparec-
attraverso tale connessione, chio, e dove il difetto consiste
era in effetti quasi nulla; la in una interruzione interna od
sola poca corrente che circola- esterna della re istenza tes a,
va -era quella che si aveva per si abbia, dopo avere effettuato
le perdite inevitabili del con- la connessione mancante, od
densatore elettrolitico catodi- eventualmente dopo avere 0-
co; da aggiungere che in que- stituita la re i tenza interrot-
ste condizioni, molto presto ta, l'avvertenza di esaminare
anche il condensatore può es- con l'ohmetro, il conden atore
ser~ danneggiato dalla tensio- catodico che qua i sempre si Immediatamente è possibile
ne assai elevata che viene a trova in parallelo a questa re· constatare che la tensjone sul
formarsi tra i suoi terminali si lenza: se si nota che questo secondo elettrolitico, ossia sul
ed ai quali, non sempre, esso presen ta delle perdite conside- punto A, dello chema 82, è
è dimensionato pèr resistere, revoli, si abbia cura di so ti. bassissima, o sia di appena 250
dato che in genere i catodici tuire anch'es o. vo]t, in luogo d i normali 250
vo) t che vi si sarebbero dovuti
riscontrare; in più si riscontra
che la tensione alla placca del-
la amplificatrice di media fre-
quenza, ossia sul punto A dello
schema 83. è quasi nulla. Veri-
ficando con l'ohmetro, la resi-
La misurazione delle tensio- lare che il ricevitore continua- stenza presente tra il punto B
ni mette . subito sulla strada va a funzionale alla peggio; de- di entrambi gli schemi e la
del guasto; la tensione di ca- notando quindi anche una cor- mas a. si riscontra che vi è
todo della valvola finaleJ.. una rente anodica sulla valvola fi- una resistenza bassissima, e vi-
EL3, ossia sul punto A, risulta nale, che non avrebbe dovuto cina allo zero, il che denota
molto elevata e quindi anor~ esistere dal momento che la un corticircuito franco, in un
male -: in particolare si riscon- connessione verso massa che punto in cui invece l'isolamen-
trano 20 volt invece dei 7 che avrebbe dovuto convogliare t;1- to verso massa dovrebbe esse-
sarebbero normali; tale stato le corrente ossia appunto la re molto elevato. Un esame ac-
di cose non può che avere una resistenza R9 era interrotta; curato dei componenti presen-
origine, queJla della resistenza in pratica però, si è avuto un ti in .questa sezione permette
di polarizzazione R9, da 200 funzionamento della valvola di accertare che il condensato-
ohm, la quale d ve es ere in- sia pure a regime minimo, gra- re da 0,1 mF, C6, che serve a
terrotta; un esame con l'obme- zie alle perdite presentate dal disaccoppiare la resistenza R2,
tro ulla resistenza in que tiO- condensatore catodico che ri- è in pieno corto. Il rimedio
ne dissaldata dal circuito per- sultava in parallelo alla resi- consiste naturalmente nella
mette appunto di accertare stenza, perdite queste che si sua sostituzione; da notare
che essa è interrotta: da no- erano notevolmente accre ciu- che i condensatori di disaccop-

80
piamento e di fuga che debbo- situati ai piani più bassi, non- re a volume bassissimo, il se-
no risultare sulla linea gene- ché il forte calore, al quale gnale stesso chi' attraversa gli
rale di alta tensione anodica, a volte i citati condensatori avvolgimenti dei trasformato-
oppure debbono risultare indi- sono sottoposti, per il fatto re. Nel secondo caso, il segna-
vidualmente collegati tra le che debbono stare in vicinan- le viene emesso dalla valvola
placche o gli schermi di am- za di resistenze di forte dissi- per le variazioni del bombar-
plificatrici e la massa, sono pazione oppure vicino ad altri damen to elettronico che si ma.
sottoposti alla intera tensione organi facili a scaldarsi note- nifestano sui suoi elettrodi e
anodica o di schermo che è volmente come ad esempio, la che in particolari condizioni,
presente sulla valvola stessa, valvola finale, la raddrizzatri- possono dare luogo a vere e
per questo, a volte, anche se ce, il trasformatore di alimen- proprie piccolissime vibrazioni
sono di buona qualità, a lun- tazione ecc. Assai spesso, infat- meccaniche. Il fenomeno co-
go andare, nelle loro armature ti, il materiale di cui l'esterno munque non è affatto anorma-
possono determinarsi delle del· condensatore è modellato le e si manifesta \ più spesso
perdite sempre più consistenti (per lo più catrame), si fonde con le valvole non nuovissime.
fino a che il dielettrico dei e cola via, sino a svuotare del Si tratta quindi di ricercare al-
condensatori, in genere rap- tutto il conden atore così. che trove le cause dell'inconvenien-
presentato da carta speciale, le armature di questo sono fa- te, dr- cui semmai tali fenome-
perde del tutto la sua capaci- cili Late a venire prima o poi in ni sono una delle conseguenze.
tà e permette alle armature di contatto. Per que to, racco- Si prova con l' ohmetro la li-
andare in corto; favoriscono mandiamo sempre, di sorve- nea che parte dal secondario
questo fenomeno, quasi in pa- gliare questi condensatori, i del trasformatore di uscita e
ri misura, l'umidità che a vol- quali anzi prima o poi posso- che porta la bassa frequenza
te si riscontra in molti am- no essere causa di qualche pic- all'altoparlante, e si nota in
bienti di abitazione specie se colo guaio anche in un ricevi- effetti che in qualche punto
di nuova costruzione oppure se tore di buona marca. tale linea è interrotta; un con-
trollo più diretto, permette
poi di localizzare il difetto alla
CASO n. 128. n ricevitore normale a cinque valvo- targhetta isolante su cui si
le è praticamente muto, in funzionamentu radio come trovano le linguette metalliche
anche in amplificazione di bassa frequenza· unica cosa a cui fanno capo, da una parte
che si nota, è un rumore debolissimo che assomiglia a i due fili provenienti dalla li-
quello che si può udire dalle cuffie di un apparecchio nea collegata al secondario del
a diodo, lasciato sul tavolo. trasformatore di uscita e dal-
l'altro i due fili flessibili che
si addentrano nell'altoparlante
Si rileva che tutte le ten- il leggero brusìo che si nota
sioni sono normali e tutte le non è prodotto dall'altoparlan- vero e proprio, aderendo al co-
valvole sono buone. La prova te, ha proviene addirittura dal no e che portano la bassa fre-
della porzione estrema di am- corpo metallico del trasforma- qu~nza alla bobina .mobile c~e
plificazione di bassa frequen- tore di uscita ed in parte, per- si trova alla base dI questo, In
za effettuata applicando un se- fino dall'interno della valvola particolare uno di questi due
gnale di bassa frequenza alla finale: è chiaro che il segnale fili flessibili soggetto alla forte
griglia controllo della valvola determina, nel caso del .tra- vibrazione del cono, per un
finale, non porta ad alcuna sformatore di uscita delle vi- tempo molto lungo ha finito
conseguenza, nessun suono ,in- brazioni meccaniche di tipo con il distaccarsi dalla linguet-
fatti si riesce ad udire dall'al- magnetostrittivo sul nucleo ta. Una volta che la connessio-
toparlante. Un esame più at- del trasformatore, per cui la ne in questione è stata rifatta,
ten to permette di rilevare che cassa di questo produce sia pu- scompare il difetto, e l'ap~a­
recchio funziona alla perfezIO-
ne. Ricordiamo però che a lun-
go andare la mancata connes-
sione del' secondario del tra-
sformatore di uscita alla bobi-
na mobile dell'altoparlante,
può dare luogo a degli incon-
venienti di cui già è stato fatto
cenno quale la formazione nel-
l'interno dell'avvolgimento pri-
mario del trasformatore stes-
so, di tensioni impulsive molto
elevate che a volte portano al-
lo scoccare di sci n tille tra i
vari strati dell'avvolgimento
ed altre volte determinano la
andata in cortocircuito del
condensatorino a carta che so-

81
stesso, molto potente, segno
CAV. che questo subisce regolar-
EF41 EBC41 mente ed in modo efficiente la
amplificazione della catena di
bassa, formata dal triodo pre-
amplificatore e dal pentodo fi-
nale di potenza. Ne deriva che
è necessario questa volta ricer-
care la causa del difetto ri-
scontrato. Si nota che il di·
fetto non può quindi trovarsi
se non nel potenziometro del
controllo di volume o dei pic-
coli componenti che lo affian-
cano (da notare che una con·
nessione di bassa frequenza di
questa sezione, giunge perfino
al gruppo del cambio di gam.
ma di onda nel ca o che que-
sto abbia la posizione prevista
per il funzionamen to del com-
plesso in fono, connessione
quindi anche questa da con-
trollare per possibili ronzii,
attenuazioni, ecc.). Un esame
del potenzio metro permette di
accertare che esso è in ordine
vente si trova tra i terminali di 2500 ohm, il difetto deve e che il condensatore C2? non
del citato primario, oppure tra quindi trovarsi in altri organi presenta perdite o corti inter.
la massa e la placca della fina.. Cldiacenti ad essa e facenti par- ni; nemmeno altri condensato-
le ecc. Pertanto, quando il di- te del circui to; in particolare ri presentano delle perdite;
fetto è quello accennato non si constata che il condensatore per accelerare il ritrova.cnento
bisogna perdere tempo ad in- elettrolitico C63, di polarizza.. del guasto si adotta il sistema
dividuarlo e quindi a ripararlo zione, la cui capacità è di 25 della sostituzione ed infatti
se non si vuole che nell'appa- microfarad presenta una resi- quando si prova a mettere in
recchio abbiano a verificarsi stenza interna bassissima, a parallelo al condensatore C26,
danni più gravi. causa delle notevoli perdite che presenta alla griglia 11 se-
che vi si sono verificate; in so- gnale prelevato dal cursore del
stanza, il condensatore in que- potenziometro usato come par-
CASO N. 129. Ricevitore stione è in fase prossima a titore di tensione, un altro con-
normale, la ricezione è quella del cortocircuito fran- densatore di capacità analo-
possibile ma si lamenta co; va quindi sostituito, ga, mentre l'apparecchio è in
una potenza troppo bassa funzione. A questo punto l'ap-
ed inoltre l'audizione è parecchio prende a funzionare
distorta (schema 28). CASO N. 130. Ricevitore regolarmente sia in ricezione
normale a cinque valvole; che per amplificazione; si so-
funziona ma l'audizione è stituisce quindi il condensato-
Misurando le tensioni si con- debolissima sia nella nor- re C26 che provato più tardi
stata che la ten ione tra il pun- male ricezione radio, sia. sul capacimetro presenta ca-
to A dello scb ma ossia tra il nella sola amplificazione pacità nulla, segno questo che
catodo della EF86, preampliti- di bassa frequenza, quan- una delle armature interne è
catrice di ba sa frequenza, e la do esso viene usato con di staccata dal filo che porta
massa, è presso che nulla in un giradischi (schema 84) ad essa la connessione con
luogo dei 2,2 alt circa '1:he vi l'esterno.
si dovrebbero riscontrare in
condizioni normali; con un Se si prova ad applicare la
controllo fatto con l'ohmetro, uscita di un oscillatore di bas- CASO N. 131. Ricevitore
si viene a rilevare che la resi- sa frequenza o comunque un di buona marca a cinque
stenza tra il punto A e la mas- segnale di bassa, alla griglia valvole; si lamenta una
sa, non presenta che 25 ohm, controllo della valvola pream- certa carenza di potenza
in luogo dei 2500 ohm dichia- plificatrice di bassa, ossia del sonora e di sensibilità, su
rati anche sulla dicitura stam- triodo della EBC41, vale a dire tutte le gamme (schema
pigliata su di essa; dissaldan- sul punto Ali anche senza di- 85).
do tale resistenza si constata staccare la connessione che fa
però che da sola essa misura. capo originariamente alla ~­ Misurando le tensioni si rile-
ta di nuovo presenta proprio il glia della valvola si ha nell al· vano le seguenti: 325 volt sul
valore nominale ossia quello toparlante un~ resa del segnale primo elettrolitico, ossia sul

82
punto A; 315 volt sulla placca
della valvola finale (una EL84),
ossia sul punto B; 140 volt sul- EBC81 EL84 EZ 80
la griglia schermo della finale,
ossia sul pun to C; 3 volt sul
catodo della finale ossia sul
punto D. E' evidente che la
tensione anodica sul secondo
elettrolitico, che è poi quella
che si riscontra sulla griglia
schermo della finale è troppo
debole, specie in consi,d~razio­
ne dalla tensione che e mvece
assai elevata sulla placca della
valvola stessa; la cosa è stra-
na, in quanto in genere la t~n­
sione di placca deve essere m-
feriore per lO o 20 voI t di quel-
la di schermo, a causa se non

P32~'
altro della resistenza ohmica
pres~ntata dall'avvolgiment~
primario de.l trasf~rmat?re dI
uscita che SI trova m sene con da 2200 oh m, permette infatti può a volte indurre in errore
la placca e quindi non può non al ricevitore di riprendere a il riparatore, avviandolo su di
determinare un abbassamento funzionare alla perfezione. La una strada sbagliata nella dia-
della tensione. Il fatto che la t nsione di placca che appari- gnosi del difetto.
tensione sul secondo elettroli- va anormalmente elevata non
tico sia cosÌ debole permette è variata e nondimeno, l'appa-
anche di spiegare il perché sul- re chio funziona; un e arne CASO N. 132. Ricevitore
la valvola stessa funzionante piu accurato eseguito nell'in- normale con valvole da
in condizioni anormali, si ri- tento di rilevare lo schema del 0,3 amperes, in serie, con
scontri una tensione di catodo circuito di alimentazione per finale a 25 volt e raddriz-
inferiore a quella che sarebbe spiegare il fenomeno chiarisce zatrice pure a 25 volt; di
normale ossia quella di 7 o il punto, si tratta del fatto che produzione poco recente.
75 volto Con un controllo si in placc'1 non si trova collega- Si lamenta una potenza
p'uò accertare che la resisten- men to a valle del circuito di li- insufficiente oltre che
za di filtraggio che si trova tra una apparente mancanza
i due condensa tori elettroli ti- vellamento, come normalmen-
te avviene in quanto essa è col- di sensibilità (schema 86)
ci (negli apparecchi moderni
tale resistenza sostituisce la legata alla stessa tensione del-
impedenza di bassa od anche la griglia schermo, in serie pe- L'audizione è in effetti de-
l'avvolgimento di campo che si rò, come si è detto, con il pri- bole e coperta da un leggero
riscontrava in que1li meno re- mario del trasformatore di ronzio; alla misura delle ten-
centi, in cui l'altoparlante era uscita; questa volta invece es- sioni si riscontra un voltaggio
in genere elettrodinamico), se preleva la tensione che le di circa 120 volt su uno dei
presenta un valore di ben 0ccorrc, direttamente dal pri- catodi della valvola e solo 15
22.000 ohm, valore questo asso- mo elettrolitico, dove la ten- o]t sull'altro (da notare che
lutamente eccessivo in tale po- sione notoriamente è più ele- la raddrizzatrice, una 25Z6, a
sizione in cui in genere si adot- vata; i lO voi t che si riscon- ca todi eparati, in que to par-
tano resis tenze di valori com- trano in meno sulla ten5ione ticolare apparecchio funziona
presi tra 1500 e 3000 ohm. Evi- di placca rispetto al punto in in modo peciale ossia con una
dentemente, un precedente ri- cui la tensione stessa è prele- erione per l'alimentazione del
paratore inesperto deve avere vata ossia sul punto A, sono rice itore vero proprio ed
tentato di sostituire la citata da imputare come si è visto al- una per l'alimentazione invece
resistenza, in origine di 2200 la resistenza ohmica presenta- dell'a olgimento di campo
ohm, cbe doveva essersi bru- ta dall'avvolgimento del tra- dell'altoparlante; si chiede al
ciata in modo che la dicitura sformatore di uscita. La ten- cliente e voglia affrontare la
su di...,essa era leggibile con dif- sione di schermo, in c'andizio- spesa della sostituzione nello
ficoltà; egli pertanto deve ave- ni normali risulta di circa 240 apparecchio, di un altoparlan_
re letto male e non pensando volto Teniamo a richiamare la te magnetodinamico os la a
~lla funzione della citata resi attenzione dei lettori sul cir- magnete permanente, al posto
stenza l'ha sostituita con quel- cuito che alleghiamo per la di quello originale elettrodina-
la da 22.000 ohm; n deriva particolare di posizione delle mico, che come si è visto ri-
un abbas amento eccessivo connessioni alla placca ed alla chiede l'alimentazione apposi-
della tensione in funzione del- griglia della finale dello sta- ta; in modo quindi da potere
la corrent che vi ircola. La dio di alimentazione, dato che avviare tutta la corrente ero-
applicazione di una resi tenza una di posizione del genere gata dalla raddrizzatrice, tra

83
lan te che funziona anche comé
impedenza di filtraggio, è di
soli 36 voI t e che la tensione
anodica sul secondo elettroli-
tico è quindi di 170 vcXt. La ri-
cezione torna perfetta in po-
tenza acustica come anche in
sensibilità, e sulla gamma del-
le onde corte, poco accurata
taratura, si riescono a captare
perfino delle stazioni lontanis-
sime, mentre in precedenza la
gamma delle onde corte appa-
riva addirittura deserta.
l'altro difficilmente reperibile, cliente, comunque, che usa il
verso la parte elettronica del ricevitore solo per le stazioni
ricevitore. Il cliente dichiara locali, si dichiara già soddisfat. CASO N. 134. Ricevitore
preferire per il momento una to, prima di effettuare la con- normale con trasforma-
soluzione di ripiego, non va- segna dell'apparecchio, si ese- tore di alimentazione ed
lendo la pena di una spesa gue un con tro110 sulle seLioni a 5 valvole; l'audizione è
quale quella richiesta dalla so- di alta frequenza e si constata impossibile.
stituzione prespettata, in quan- che la mancanza di sensibilità
to si propone di acquis~are in dipende in buona parte da tali Un debole ronzìo si perce-
un prossimo futuro, un appa- sezioni che risultano quasi tut- pisce nell'altoparlante quando
recchio moderno. La soluzio- te fuori tara tura; una tara tu- si tocca con un cacciavite me-
ne di ripiego adottata consiste ra anche solamente sommaria tallico la griglia controllo del-
nel riunire insieme i due ca- eseguita ad orecchio e senza la valvola preamplificatrice di
todi, direttamente al portaval- l'aiuto di un oscillatore modu- bassa frequenza. La misura
vola. Il funzionamento dell'ap- lato ma solamente con l'ascol- delle tensioni permette di ri-
parecchio risulta notevolmen- to delle stazioni radio, miglio- levare sulla placca della val-
te migliorato anche se si nota ra ancora notevolmen te le pr~­ vola finale una tensione di 42
ancora poca sensibilità; il stazioni. volt circa e sullo schermo del-
~a stessa una tensione di 50
volt, tensioni queste che risu!.
CASO n. 133. Ricevitore di vecchia costruzione con tano insufficienti; quando si
valvole a OJ3 amperes, in serieJ senza trasformatore, con prova a sfilare la valvola fina-
valvola raddrizzatrice a catodi separati, usata in un cir- le dal suo supporto si consta-
cuito di dupllcazione di tensione cbe permetteva di ave- ta immediatamente che la ten-
re a disposizione per le placche e gli schermi una ten- sione sale al valore corretto
sione notevolmente maggiore di quella di rete, il che che è quello di 220 volt an~
in apparecchio senza trasformatore di alimentazione è dici. E' quindi chiaro che si
piuttosto difficile da ottenere. Si lamenta una potenza tratta di un difetto interno
onora assolutamente insufficiente ed una pari sensi- della valvola che mette a mas-
bilità, sebbene il complesso funzioni (schema 87). sa la maggior parte della ten-
sione che viene applicata alla
sua placca ed alla sua griglia
In pratica le con dizioni del- certa misura in sincronismo schermo. In effetti la valvola
l'apparecchio sono tali che con con l'ampiezza del segnale au- stessa provata, conferma la
esso non si possono ricevere dio che circola nella valvola diagnosi presentando un cor-
in pieno giorno che le stazioni ed in pratica con la modula- to interno quas;i franco. La so-
locali potenti, ed anche queste zione; in particolare la corren- stituzione della stessa con al-
sono percepite assai debolmen- te varia da un minimo di 13 tra nuova elimina tutti gli in-
te. La misura delle tensioni ad un massimo di 16 milliam- convenienti lamentati: da no-
porta alle seguenti constata- peres; in assenza assCJluta del tare semmai che il forte regi-
zioni: 200 voI t sulla grig;ia segnale poi essa scende a soli me di corrente che per lungo
schermo della finale, una 25L6 ; 12 mA. Si prova a sostituire la tempo è stato erogato dallo
195 volt sulla placca della stes- valvola finale che presenta lo stadio alimentatore perché ri-
sa valvola, 27,5 volt negativi, strano fenomeno con altra chiesto dalla valvola difettosa,
la caduta di tensione ai capi nuova e si riscontra che la ha portato ad un forte surri-
della bobina di eccitazione di corrente anodica della stessa scaldamento di diversi compo-
campo dell'altoparlante. L'as- risulta ora di 46 mA, valore nenti, quali il trasformatore di
sorbimento della valvola fina. normale che non varia più in alimentazione e la resistenza
le, è dell'ordine dei 14 mA, va- funzione deHa modulazione. In di livellamento. Questa ultima,
lore questo del tutto insuffi- queste condizioni, la caduta anzi, risulta del tutto carbo-
ciente, si constata inoltre che di tensione tra i capi della nizzata ed appare conveniente
tale assorbimento varia in una bobina di campo dell'altopar- sostituirla direttamente. Il ri-

84
sendosi il cliente dichiarato di-
sposto alla spesa per la sosti-
tuzione del trasformatore di
alimentazione, dal momento
che il ricevitore funziona nor-
malmente anche cosÌ, lo si pre-
ga di sottoscrivere una nota in
cui esime il riparatore da qual-
siasi danno possa venire in un
secondo tempo all'apparecchio
dalla bruciatura del trasforma-
tore e quindi si cercano di im-
mobilizzare alla meglio le spi-
re del trasformatore stesso,
con una accurata fasciatura
con tela bachelizzata; indi si
consegna l'apparecchio. Si se-
gnala comunque che a distan~
za di due anni dalla riparazio-
ne l'apparecchio funziona an-
cora senza che il danno temu-
to si sia ancora verificato. Eb-
scaldamento del trasformatore si sono mossi anche legger- bene comunque non giungere
di alimentazione, invece non men te. Tale condizione presen- a questi compromessi che pos-
ha avuto su questo un danno ta il pericolo che prima o poi, sono rappresentare un pericolo
permanente se si eccettua for- quaìcuna delle spire, perduto non solo per la radio, ma an-
se un indurimento dello stra- del tutto lo strato isolante ven- che per le persone: è bene in-
to isolante che si trova sui fili ga in contatto con una adia- sistere con il cliente, per la in-
dell'avvolgimento, e che tende cente, compromettendo del dispensabilità della sostituzio-
a distaccarsi quando i fili stes- tutto il trasformatore. Non es- ne del trasforma tore.

Per ordinHzioni di numeri arretri1ti di "S ~STF.MI\ 1\" e di "FI\RE", inviare l'importo
anticipato. per eliminaro la spesa, a Vostro carico. dolla spodizione contro assenno.

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Piazza Prlti degli Strozzi, 35 . Roml - Non si spediscI contro-assegno

85
----
~ ---=
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-~

:::g

=
-
---===
~

PARTE ' SECONDA


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me,n te sI constata che a cau-
CASO n. 135. Auclblone sa dell'eccessivo assorbImen- CASO n. 131. Ricevitore
lerrerEDente defor~ta to anodico della valvola ~a. con valvole rimloek in se-
aecomparnata o meno le, la tensione anodica d! ali- rie; si nota distorsione.
da un ronzio. A volte si mentazione a valle del secon. cattJva mulcalltà; l'aa-
Dota una tendenza alla do elettrolltico è alquanto . d:bIolle è dIatoria . .che
lnatabWtà; Inneschi, po- bassa, dell'ordine ad esempIo, da un roMlo (schema 19)
tenn audio lnaufflciente del 200 volt, In luogo dei 250
schema 88). alle potrebbero essere regola- La valvola ftnale del r ice-
ri. La prima Idea che viene vitore è una rimloek tipo
V:edere se la resistenza di al rlparatore è quella di cam· UL41j la mlsura.ziorul delle
fuga di griglia, Rl dello sche_ b1a.re il condensatore elettro- condizioni dInamiche di fun.
ma non sIa per caso inter- litico catodico In parallelO al- zionamento della 'Valvola. por-
rotta; 11 suo valore normale la -resistenza di polarizza.zio- ta a constatare i seguenti va-
mIsurato con un ohmetro de. ne; alla prova sI constata ap- 101'i. Punto A, placca, 115 volti
ve essere di clrea 0,6 mega- punto che tale condensatore punto B, schermo, 105 volti
ohm, ed in , genere compresa è dif.ettoso; nel corso della punto C, polarlzzazione, 3,6
tra 470.000 e 680.000 ohm; '11 riparazione viene poI dl con_ volto Dal momento che la re-
dUetto sI manifesta pertan- trollare anche lo stato della sl.stenza di pole.r1zza.zione è di
to per un assorbimento ano- resistenza di polarlzzazione e 170 ohm, la corrente totale del-
dico eSSigerato da parte del- si constata che questa è ln- Ia valvola è troppo bassa, iI.l
la valvola e nello stesso \;em- terrotta; è chiaro che si è de- che porta a pensare che la
po per una polarizza.z1one di terminata per prima cosa 11 valvola stessa sIa difettosa.
griglia troppo elevata. Per danneggiamento del catodico, Misuriamo la corrente anodi-
eselllJ)10, In un caso osservl\- e quindi per le condiz1oni ca e riscontriamo solamt'nte
to e relativo ad una 6V6 (od anormali che 51 sono venute 22 mA, comprensiva della cor-
anche ad una 6AQ5) , si ri- a creare, anche la resistenza rente assorbita sulla placca e
scontra un assòl1bimento a· di polarlzzazione è andata di quella della . griglia scher-
nodico dell'ordine dei 60 mA, fuori serv1z1o; il rimedio con- mo. Senza provare necessa-
In luogo dei 45 mA regolari; siste quindi nella sostituzione rIamente la valvola.. ln que-
si nota anche una polarlzza- di entrambi gli organi. stione sullo strumento, 51 pro-
zlone di ben 16 o 18 volt ai
capi della resistenza. R2, in
luogo dei 12 volt regolari. n
rimedio conslste naturalmen-
te nel riportare al valore cor.
retto, la resIstenza di griglia,
&1.

CASO D. 136. Aodistone


fortemente distorta; bas-
sa potenza audio (sehe-
~ 88).

Se si misura la. pOl~azlo· +HT


ne aUe estremltà. della resi-
stenza Rl, si eonstata. che es·
sa è nulla.i contemporanea- @
19
va la sostituzione di essa con quenza, si constata che 11 po- sono ancora troppo basse, ma
altra in concliz1oni perfette tenZiometro del volume è il loro ra.pporto questa volta
che si ha a dispostzione: 1m- montato nella disposiZione Il- è- corretto dal mom{!nto che
mediatamente Si constata la lustrata nella fig. 90&; in que- questa volta contrariamente
corrente complessiva. anodica ste condiZioni, si tratta di ap- alla precedente, anche la ten-
salire a 34 mA, valore qUesto, portare a detta seZione una sione di polarlzzazlone è in-
regolare. La ricezione natu- piccola modifica intesa a feriore alla normale, (men-
ralmente diviene perfetta e portarne la conformaZione al tre prima era eccessiva). La
normale. circuito illustrato nel parti- deformazione alla audizione
colare b dello schema. 90; ciò sussiste ancora. ma risulta:
fatto, si nota appunto la assai meno grave che in pre-
CASO n. 188 Pistorsione scomparsa del dttetto a volu- cedenza. Finalmente, esami-
piuttosto lDarcata spe- me basso. Nel no tro caso, è la nando con una certa maggio-
ciallnente nel corso del- resistenza di carico del diodo re attenzione ci si accorge
Ia ricezlòne di stazioni rivelatore che Si trovava più che 11 ricevitore è munito di
potenti e locaU e quan- o meno shiUntata dal gruppo un cordone speciale ridutto_
do n potenzlolDetro del formato dal condensatore da re (come lo sono molti appa-
volulDe è al minimo 10.000 pF e da una .p arte del recchi con valvole in serie>, in
(schelDa 90). potenziometro da un mega- modo che esso risulta in gra-
ohm al min1mo, quandO ap- do di operare su tensione di
Il ricevitore esaminato con punto, 11 cursor~ si trova al 140 volt, mentre la effettiva
cura non presenta alcunché lato di massa la reslsterlza di tensione disponibile aul1a re-
di anormale; tutte le tensio- carico si trovava pratka.men- te al domicll1o del cUante è dI
ni e le correnti sono norma- te shuntata da} condensato- soll 102 volt, a causa. del cari-
H, tutte le valvole prOV8,te rIno da 10.000 pF che deter- co eccessivo a cui deve sotto-
sullo strumento si dimostrano mina la lregolarità deUa ri- stare la cabina di trasforma-
in buone condizioni. Alla ve- sposta della catena di bassa zione; si prova ad alImentare
rifica dei circuiti di bassa fre- frequenza. direttamente 11 ricevitore dal-
la rete, 11 che si ottiene corto-
circuitando con un pezzo di
CASO n. 139. Ricevitore senza trasformatore con val- . ftlo, l'elemento resistivo che
vole miniatura in alternata in serie; si manifesta una si trova nel cavetto rlduttore.
grave distorsione dopo che sono trascorsi cinque minuti Ciò fatto sI rilevano i seguen..
circa di funzionamento dell'apparecchio. ti valori: prima. del filtrag-
gio, volt 115, dopo il filtrag-
gio e sullo schermo della fi-
Per la precisione le valvole guenti tensIoni di funziona- nale, volt 95; sulla placca del-
sono le segl\entl: 12BE6. mento. Alla entrata del filtro la flnale, volt 87; sul catodo
12BA6, 12AV6, 50B5, 35W4. Se di Uvella.mento, 97 volti alla. d.ella finale, voi t 6,6. In que-
si misurano le tensiOIll, sI tro- uscita del ftltro stesso, 80 ste condizioni si constata che
vano: 85 volt, alla entrata del volti alla. placca della valvo- la dLstorslone è scomparsa e
filtro; 60 voI t, alla uscita. del la ftnale 50B5! 75 volt; al ca- che il ricevitore funziona ab-
ftltro di liveHamento; 50 volt todo della s"tessa, volt 4,5. bastanza bene, anche se a.d
sulla placca. della valvola fi- Tutte le tensioni come Si vede ' un regime di tensione su-
nale 50B5; 8 volt sul catodo cora ridotto rispetto a quel-
della valvola. stessa. Tutte lo che sarebbe richiesto dal-
queste tensioni sono eviden- le valvole, le quali, collegate
temente inadeguate, ecc82lon l' BF in serie, per l'accensione
fatta per la tensione di pola- del filamento richiederebbero
rizzazlon{!, la quaIe per que- 50 + 35 + 12 + 12 + 12, ossia
sta volta risulta alquanto ec- 121 volto
cessiva. In più sI constata an- 10nF
che clte la tensione alla plac- -I~--< CASO n. 140. Ricevitore
ca della valvola varIa legger- con valvole miniatura in
mente in funZione della mo- alternata, sensa trasfor-
dulazione del segnale ripro- matore. collegate in se-
dotto <falla radio (cosa que- rie; si nota una forte di-
sta anormale per g11 apparec- storsione quando si por-
chi a valvole contrariamente IOnf ta al musimo U poten-
a quanto accade per g11 ap- ziomdro del controllo di
parecchi a transistor); si
può quindi cominciare il. so-
-f volume.
spettare delle condizion del-
la val vola che si ba in esa-
me ossia la 50B5. Si tenta
quIndi la sostituzione della
® Da notare che questo difet-
to si manifesta quasi sempre,
negli apparecchi economici,
oItata e si riscontrano le se- per una moltitudine di cause

20
varie, quali i parametri elet-
trici adottati per ridurre al EL4i
minimo il costo di produzio-
ne, le caratteristiche del mo-
bile, dell'altoparlante, ecc.
Nel caso particolare esamina-
to, però si è constatato che il
potenziometro inte·r essato al
controllo del volume era in- IO F
serito nel circuito in funzione
di resistenza di carico della
rivelazione, per la valvola
12AT6, funzionante come ri-
velatrice e CAV, e come pre-
amplificatore di bassa. Si pro-
vano tutte le valvole, sullo
strumento e si rileva che tut-
te appaiono come «buone:»,
in ulteriore dubbio, si tenta
la sostituzione di ciascuna di
esse con altra nuova, sicura-
mente funzionante; al mo-
mento della sostituzione del- -11---9---
la valvola 12AT6 si nota che
l'apparecchio prende a fun-
zionare perfettamente; e
quindi ch~aro che la valvola
in questione deve presentare
quakhe difetto elettrico di
carattere dinamico, il quale
non viene infatti rilevato dal
provavalvole, che quasi sem-
pre effettua misurazioni sta- dloriparatore, quindi propone de a funzionare perfettamen-
tic'he, o comunque, in assenza di realizzare una modifica al- te senza risentire dell'altera-
di segnali 'di bassa frequenza. l'apparecchio per cui in esso zione.
sia resa. pOn indispensabile
detta pUs; 11 circuIto viene CASO n. 142. Ricevitore a
CASO n. 141. Piccolo rice- pertanto smontato In questa
vitore economico con val- sezione, e quindI ricollega.to valvole noval in alterna-
vole octal; si lamenta di- nella disposizione classica, ta, con trasformatore; si
storsione, mancanza di ossia quella illustrata. nello nota una leggera distor-
potenza, instabilità spe- schema 92; la resistenza. di sione e l'audizione è a}.·
cialmente sulle stazioni fuga viene collegata alla mas- quanto coperta da un
deboli (schema 91 e 92). sa; il catodo viene invece po_ ronzÌo.
larizzato con l'aiuto d1 una
All'esame del montaggio, si resistenza da 2000 ohm, shun- Un esame sommario, per-
fa la constatazione che la po- tata da un condensatore ca- mette di constatare che l'as-
larizzazione della valvola ri- todico da lO mF. Il cir- sorbimento primario del tra-
velatrice e preamplificatrice, cuito così modificato ripren- sformatore di alimentazione
6Q7, è assicurata da un ele- è alquanto elevato ed a que-
mento speciale, ossia da una sto infatti è anche da impu-
piccolissima piletta al mercu- tare il marcato riscaldamen-
rio di lunghissima durata in- cQ7 to del blocco del trasforma-
serita secondo il circuito al- tore di alimentazione stesso;
legato; tale pila provata con il cambio tensioni dell'appa-
11 voltmetro di forte sensibili-
tà (20.000 ohm per volt) ri-
sulta quasi del tutta esaurita,
il che porta praticamente a
® rec~hi:o risulta in posizione
corr,e tta rispetto alla tensione
di rete che è disponibile l),lla
entrata del ricevitore. Un
zero, la tensione di polarizza- controllo delle tensioni di ali-
zione della valvola. Il cliente mentazione permette il rile-
dichiara di non essere favore- vamento dei seguenti valori:
vole alla sostituzione della pi- anodico al catodo della >:ad-
letta per il timore che Cossa drizzatrice, 275 volto Anodica
debba presto scaricarsi di sul secondo elettrolitico, 250
nuovo, imponendo un costo ài volto Placca della valvola fi-
esercizio indesiderabile; il ra- nale, EL84, 235 volto Catodo

21
della valvola finale succlta1òB., altra nuova e si nota imme- zazlone della valvola ftnnle
'l,lvolto Tensioni, queste, che diatamente la scomparsa del risUlta di 7,2 volto In detlni-
risultano perfettaménte nor- difetti; anche l'assorbimento tiva, questo è stato 11 mecca-
ma.ll; 51 provano le valvole e sul primario dell'apparecchio nismo del difetto: polarIzza.-
sulla ftnale EL'74, s1 nota. un zione incorretta dena valvo-
cortoctrcu:1to franco tra 1l ca- sI è notevolmente ridotto; 1l la finale, per cui valor~ ln-
todo ed un terminale dei fila- trasformatore di alimentazio- corretto della corrente ano-
mento; sI prova a sostItuire ne non s1 scalda più eccessi- dica assorbita della. stessa,
la valvola in questione con vamente. mancando molto dell':J,ssorbi-
mento, lo. tensione anodica
sale ad un valore eccessivo
CASO n. 143. Rice'Vitore con trasformatore di alimenta- che da luogo ad una anoma-
zione; si lamenta una distorsione terribile; l'audizione lia di funzionamento e quin-
appare strozzata ed il segnale è debole, (schema 93). di alla comparsa della di!itor-
sione.
L'a.pparecchio è equ1pag- do si spinge 11 volume ad un CASO n. 1U.Ricevitore
giato con valvole rimlock a certo valore ed oltre, si nota con trasformatore di ali-
6 volt; la misura delle ~n­ che l'audizione è praticamen- mentazione, si lamenta
siODi, porta alla constatazio- te strozzata, indipendente- una certa distorsione, sia
ne cne sulla griglia schermo mente dalla potenza della in ricezione radio, come
della EF4O, amplificatrice di stazione che viene ricevuta. anche nell'uso dello ap-
media frequenza, si hanno SI controlla allora 11 conden- parecchio come amplifi-
solamente lO volt, valore satore di accoppiamento C, catore per un giradischi.
questo nettamente inadegua_ 11 quale a prima vista, era ap-
to. Si sostituIsce la resisten- parso in buone condizioni e li consumo di corrente sul
za da un megaolUn, ed 11 con- senza cortlcircultl, nè perdi- prJ.ma..rio del trasformatore di
densatore da 0,1 dI dlsaccop- te eccessive e tali da pregiu- alimentazione rIsulta alquan-
plamento, conformemente al- dicare lo stato delle cose; lo to anormale, ed il trasforma-
lO schema allegato, per aU- stesso condensatore, però e- to1'e stesso sembra scaldarsi
mentare la gr.tglla schermo: saminato con un ponte si dI- eccessivamente. Particolare
ciò fatto, si constata l'a.u- mostra difettoso in un modo assai stTano quello del fatto
mento dalla potenza di usci- che a primo esame era. im- che tale corrente varia ad-
ta, ma la distorsione, anche dirittura 10 funzione delle
in queste condizioni, continua posslbile rllevarlo. La sostitu- variazioni di modulazione del
ad esistere. Questa anzi s1 zione del citato condensato- segnale dcevuto o comunque
marùfesta alla stregua di u- re, permette di ellminare 11 del segnale reso daU'altllpar-
na saturàzione; intatti, quaO- difetto. lante. Un esame accu ato,
pe.rmette di constatare che il
condensatore elettrolltico di
OASO n. 144. Ricevitore in alternata con trasformatore disaccopplamento del catodo
di alimentazione; funzionamento possibile in bassa fre- della valvola finale è inter-
qllenza (OQla come ampWlcatore per giradischi) , ma si rotto, cosi che la valvola. stes-
rileva Ilna Ce.l ta distorsione, ( chema 94) . sa viene a funzionare senza
polarlzzazione; la sostltuz o-
ne del condensatore citato
La distorsione sI manifesta le res:tstenza misurata, intat- con altro in perfette condi-
sopratutto quando li pot.en- ti, appare di 250 ohm, in luo- zioni, permette di ellminare
ziometro del volume viane go dei 150 ohm, che sar-ebbe- il difetto e di rtmette\'e il ri-
ruota,to verso il massimo, la ro que111 del suo valore nor- cevitore In condizioni norma-
valvola finale è una EL84, male). Dal proprietario, si ot- li.
collegata nella disposizione tiene la spiegazione del fat-
lllustrata nello schema. La to, un precedente rlparll.tora CASO n. 146. Ricevitore
misura delle tensioni porta aveva effettuata la. sostitu- con valvole miniatura In
innanzi tutto. alla constata- zione della citata resistenza alternata, accese in se-
zione che a valle dEll cirzul- al posto di quella originale rie; la distorsione si ma-
to di filtraggio, l:.l. tenslOne dell'apparecchio che sI ern nifesta dopo un certo
anodica continua, é di ben rotta nel corso di UD9. rIpa- tempo di funzionamento
300 voI t, valOre que:;to, al- razione ad un orgar~o adia- della radio (schema 95).
quanto elevato; d'altra par- cente' in effetti, sostituita ]a
te anche la pole rlzzRzione citata. resistenza e rimessa in La valvola finale dell'appa-
della valvola finale, ùl 8,5 tale posto, una di valore cor- recchio, è una 50B5 ; dopo al-
risulta essa pure 'ÙquanLo e- retto, ossIa di 150 ohm, si no- cuni minuti di funzlonamen.
levata; ciò può con grande ta lo. scomparsa dei difetti e to si constata una perdita di
probabilità attribuirsi ad un l'apparecchio J'lprende a fun- potenza sonora e la compar-
valor.e eccessivo della resi- zionare alla perfezione; in sa di una forte distorsione. Si
stenza di poIarizzazlone cta- Queste condizioni, lo. polarlz- constata che sulla griglio.

22
EBC81 6AQ5 fetti di questo genere si ve- Si constata anche che la ten-
rificano anche con altri tipi sione elevata a vaDe del com-
di valvole finali , quali la plesso di filtraggio è di 180
50L6, la 35L6, la 25L6, ecc. volt, ma che di tanto in tan-
to, sale a valori dell'ordine
CASO n. 147. Ricevitore del 240 volt, ed ogni volta
normale, si notano vibra- che questo sl verifica si n o-
zioni parassite nell'alto- ta nell'altoparlante un pic-
parlante, che deturpano colo rumore secco, come di
alquanto l'audizione. uno scatto; al momento in
cui la tensione anodica è di
.l8() volt, poi si nota che la
In particolare sI ode una polarlzzazIone della. valvola
riproduzione analoga a quel- finale è nulla; un con trollo
la che sI rl contra quando si a caldo permette di appura-
parla tenendo dinanzi alla re che esiste un vero e pro-
bocca. a poca distanza, un fo- prio cortocircuito, sia pure
glI.u di carta oleata sottile, intermittente tra filamento e
con effetto chiaramente sgra- catodo della finale 6AQ5.
devole, specie in talune ese-
cuzioni. Contrariamente a
quanto possa a prima vista CASO D. 1f9. Ricevitore
~HT apparire, può anche darsi che normale con valvole no-
controllo della finale è pl'e- il difetto abbia sede non nel- val a trasformatore. Il
sente una cert a tensione con- l'altoparlant e ma nel trasfor_ volume sonoro è molto
tinua positiva rispetto alla matore di uscita : per fare basso e si riscontra an-
massa, sia pure di piccolo va- un controllo in questo senso, che una forte distorsione
lore; la sostituzione del con- basta dissaldare i due fili che (schema 96).
densator·e C, sospettato di portano il segnale audio dal
presentare delle perdite im- secondario del trasformatore Misurando i voltaggi si no_
putabili di trasferire appun- di uscita all'altoparlante e ta che esiste una tensione
to sulla griglia della valvola quindi collegando ai capi dei positiva abbastanza forte sul-
una parte della tensione po- fili del secondario in questio- la griglia controllo della val-
sitiva presente sulla placca ne una resistenza a filo di vola finale di B,F. Questa
della preamplificatrice, si òl- adatta potenza del valore di volta un esame porta alla
mostra in effetti, in buone 2,7 o di 3,5 ohm, in funzione constatazione che n conden-
condizioni. Si esamina allo- di carico posticcio per 11 tra- satore di accoppiamento tra
ra lo zoccolo della valvola fi- sformatore stesso : In queste la placca della preamplllica-
nale , alla ricerca di event ua- condizioni, pur mancando trice e la griglia in questione,
li contatti erronei, che por- qualsiasi suono emesso dal- ossia quello contrassegnato
tino la tensione positiva sul l'altoparlante U segnale è u- nello scl'1ema con la. le~teTa
piedino di griglia, ma anche dibile direttamente dalle la- C, è praticamente in corto-
questo ·e same si rivela in- tnlne del pacco del trasfor- circuito, essendo tato forte-
fruttuoso. Dal momento quin- matore di uscita, le quali non mente riscaldato da una l'e-
di che alla griglia controllo bene serrate, vibrano in fun- slstenza a. filo di lHtragglo
della finale non fanno capo zione deUe variazioni della situata nelle lmmecUate adia.-
altri collegamenti è giuoco- corrente che vi circola ; un cenze. La sostituzione del
forza sospettare di qua:lche serraggio accurato del pac- condensatore 1ncrlm.lnat() con
difetto interno della valvola co lamellare del trasformato_ altro identico (generalmente
ed lniatti si tratta a.ppunto re di uscita pone quasi sem- da 10.000 pF); permetta dI
di un contatto anormale do- pre termine al difetto. elimln~ i difetti riscontra ..
vuto .alla distorsione di uno ti.
degli elementi interni di sup- CASO n. 148. Ricevitore
porto della griglia schermo; a valvole miniatura nor- CASO n. 150. Ricevitore
questo difetto non è presen- mali a trasformatore; si a valvole octal in alter-
te a freddo ma si manifesta lamenta una distorsione nata con trasformatore
quando la valvola è ben cal- che è evidente special- di epoca poco recentej si
da e per questo i suoi elet- mente sulle emissioni più nota distorsione ed un el-
trodi interni subiscono una potenti. tetto di l'onamento del-
certa de.formazione per il ca- la voce; la rl~one si
lore. Il rimedio, come è chia- La valvola finale , una 6AQ5. dimostra particolarmen-
ro consiste nella. sostituzione provata con lo strumento Da- te poco sensiJ)lle (sehe-
della valvola difettosa, la re in buone condizioni, 'ma ma 97).
quale tra l'altro è st ata cam- una prova più accurata per-
biata dal !orrutore, In quanto mette di assodare che esiste Solo le stazioni locali sono
essa rientra ancora nella ga- una sia pure leggerissima audibili e per giunta ad un
ranzia. Da aggiungere ahe dl_ corrente di griglia controllo. livello particolarmente basso,

23
11 che porta alla immediata sione alla grIglia controllo,
congettura che la tensiune fatto questo che si verificava
subisca il forte abbassamen- solamente dopo che la valvo-
to per la legge di ohm, a cau- la stessa era abbastanza cal-
sa del notevole assorbimen- da; da notare che la tensio-
to che sI verifica .in qualche ne .positiva d.e lla griglia di-
sezione del circuito. Si nota veniva di valore assai infe-
altresì ·c he detta tensione a riore quando era misurata
valle del complesso di livel- con uno strumento con mi-
lamento varia notevolmente nore sensibilità oppure quan-
lin funzione della posizione do era rilevata con lo stesso
+I-IT del potenziometro di volulne predisposto per una tensio-
dell'apparecchio. Continuan- ne voltmetrica inferiore, a
Misurando le tensioni sl con- do le misurazioni, sI trovano causa del maggiore carico op-
statano in particolare, 300 anche 55 volt positivi sulla posto in questo caso dalle re-
volt sul prlmo elettrolitico di griglia controllo della valvo- sistenze interne del voltme-
tUtragglo; 180 volt sul secon- la finale e 2·9 volt sul cato- tro.
do elettrollt.ico di filtraggio, do della stessa, misurazioni
ossia aUa uscita della cellu- queste effettuate in partico-
la di llvellamento; 130 volt lare con uno strumento del- CASO n. 15Z. Ricevitore
sulla placca della valvola fi- la sensibilità di 1000 ohm per con valvole miniatura in
nale la quale è una 6'V6; que- volt, su scala 250 volto Il con- serie; l'audizione è debo·
sti valori portano alla con- densator·e di accoppiamento le ed il segnale è forte-
statazione che sebbene la Cl, dello schema immediata- mente distorto (sche-
tensione alla allmentazione è mente sospettato dimostra ma 98).
adeguata, questa cade a va- effettivamente una perdita
lori assai ridotti quando cir- notevole anche se non risul- Misurando le tensioni si
cola per la impedenza di ·11- ta in cortocircuito franco. Per trovano 65 volt tra il catodo
vellamento od attraverso la f·are la riparazione lo si cam- della valvola finale 50B5 e
resistenza che ne fa le veci, bia. la massa, valore questo trop-
poeccessivo; se ne deduce
che la resistenza catodica di
CASO n. 151. Ricevitore normale con valvole miniatura. polarizzazione, ossia la R1
in serie; inisialmente, il funzionamento è regolare, ma dello schema deve essere in-
dopo poehi minuti di audizione, &ppare una distorsione terrotta, per cui la corrente
che sidlmostra intoUerabUe. . di catodo della valvola è as-
sai debole in quanto circola
solamente attraverso 11 cùn-
Una misurazione delle ten- 2AV6 e la 50B5, ma alla pro- densatore che in origine era
sioni, porta alle seguenti con- va, il condensatore in que- in parallelo alla resistenza,
statazioni: 114 volt sul prI- stione si dimostra in buono per effetto di perdite che il
mo elettrolitico di filtro; 78 stato; il difetto viene con- condensatore stesso presenta.
volt sul secondo elettrolitico statato per caso, come loca- Il rimedio consiste nella so-
di rftltro. ossia anche sulla lizzato nella valvola fina.!e, stituzione della resistenza
gr1gIla schermo della valvo- dato che quando questa ulti- con altra di watt aggio ade-
la finale 5085; 63 volt 8ulla ma viene sostituita con al- guato e di valore ohmico
placca della stessa valvola. fi- tra, tutto torna in perfetto quanto più possibile vicino a
nale; 10 volt di polarizzazio- ordine. In particolare 11 fat- quello originale, quando non
ne della valvola in questio- to era dovuto ad una pe·rdi- sia possibile reperire una re-
ne; 5 volt positivi sulla gri- ta interna che portava tE'n- sistenza di valore identico.
glia controllo della finale.
Confrontando la tensione sul
primo e quella sul secondo e- EL84
lettrolitico si constata imme-
diatamente che la caduta che
si verifica è piuttosto rile-
vante; d'altro canto, anche
la tensione positiva presente -t
sulla griglia della valvola fi-
nale è un fatto anormale. Si
sospetta come al solito, 11 con-
densatore di a,ccoppiamerito K.2,um
incarIcato del trasferimento
del segnale dalla placca del-
la preamplificatrice alla gri-
glia della finale ossia tra la

24
ÙASO n. 153. Ricevitore +HT
normale di medio costo,
con valvole noval ed a
trasformatore; il funzio-
namento è possibile, ma
l'audizione è debole e di-
storta, si nota anche Ull
fondo di ronzio (schema
99).

Dopo una certa serie di ECC/TAr. DINANICO
prove è stato trovato c'he la
resistenza di disaccoppiamen-
to del circuito di polarizza- di inserire tra il corpo me- 7,2 _ 7,5 volto Una inda.glne
zione della valvola finale , os- tallico di esso, e la massa, la con il metodo della so,stitu-
sia quella cont rassegnata con rondella isolante; tale parti- zione delle valvole porta alla
la lettera R , nello schema, è colare, Infatti era indispen- constatazione che il dUetto
interrotta ; per questo la gri- sabile dal momento che in ta- risiede nella valvola finale,
glia stessa non risulta pola- le apparecchio l'impedenza di per una anomalia interna che
rizzata come occorre per il l1vellamento e di eccitazione essa presenta; la sua sosti-
buon funzionamento. del dinamico era collegata tuzione permette di elimina.
non sul positivo ma sul ne- re l'inconveniente.
CASO n. 154. Ricevitore gativo del sistema di livella-
normale poco recente e- mento, ragione per cui iI pri- CASO n. 156. Rlcévitore
quipaggiato con valvole mo elettrolitico, 11 cui nega- normale con valvole no-
octal; si nota che l'audi- tivo era collegato alla presa val ed a trasformatore.
zione è possibile esclusi- centrale del secondario ad Si nota della distorsione:
vamente sulle stazioni 10- alta tensione del trasforma- l'audizJone è poco musi-
CtLli e potenti mentre la. tore di alimentazione, nel cale e disturbata da ron-
potenza sonora è assai modo illustrato nello sche- zio (schema 60).
bassa in ogni caso e ter- ma, non poteva essere colle-
ribilmente distorta (sche- gato alla massa, in quanto
ma 100). In questo caso, l'impedenza di Misurando le tensioni con-
filtraggio e quindi la bobina tinue di alimentazione si con-
di campo dell'altoparlante statano 1 seguenti valori: 300
pn amperometro per cor- sarebbe risultata cortoclrc.u i- volt sul primo elettrolltIco;
rellte alternata inserito sul tata e quindi inefficiente; la 2175 volt sul secondo elett.ro-
cblculto di primario del tra- ripar,azione consiste ovvia- litico e 'qu1ndi sulla griglla
s(il!>rmatore di alimentazione mente nella in.serzione della schermo della valvola finale;
inplca un assorbimento di rondella isolante abbastanza 285 volt sulla placca della fi-
co):nnte piuttosto notevble; robusta per isolare elettrica- nale; 4,7 volt alla polarizza-
11 fatto più stTano, poi e mente dalla massa dello ap- zlone della stessa valvola fi-
qu.ello che detto assorbimen- parecchio, l'involucro metal- nale. La tensione anodica ri-
to. non è costante in quanto lico esterno del primo elet- sulta alquanto elevata per un
vEIil'I a, abbassandosi quando trolitico avitone. riceVitore di questo tipo e la
il . ricevitore viene sintoniz- prima cosa che si rileva è
z~to sulle stazioni più po- l'assorbimento anodico della
tepti, l' assorbimento inOltre CASO n. 155. Rlcevit9re valvola finale, il che si può
varia anche eon Il picco normale a trasformato- fare comodamente misuran-
del livelJlo sonoro emesso re con valvole noval; do la corrente che circola
dall' altoparlante; in condi- funzionamento pressoché sulla reslstenza. di polarlzza-
zioni analoghe si constata nonnale; ma intervJene zlone oosla sulla Rl dello
anche che la tensione ano- la distorsione quando si schema; si constata che tale
dica disponibile sul secondo ruota verso la posizione assorbimento è notevolmente
elettrolitico di filtraggio, va- del massimo, il potenzio- basso, ossia di 34 m1lllampe-
ria dai 250 ai 350 volto Dopo metro per Il controllo del re; a.nche questa volta si ha
una certa serle di prove si è volume (schema 60>. a che fare con un dUetto e-
potuto assodare che 11 difet- lettrico interno della. valvo-
to era stato causato involon- Le tensioni sono pressoché Ja finale (la quale è un tubo
tarIamente da un altro rlpa- no~mali ma si constata che molto spinto e quindi passi-
ratore che aveva in prece- la polarlzzazione della val- bile di anomalie, per piCCOle
denza riparato lo stesso ap- vola finale, ELM, è alquanto deformità inteTn~). Con 11
parecchio, in part~colare, e- debole, ossia di c.1rca 4,9 volti metodo della sostituzione si
gli, aveva sostituito 11 prImO mentre in condizioni norma- prova infatti che cambiata la
condensatore elettrolitico di 11, la tensione in questione valvola ftnale con altra dello
filtraggio dimenticando però deve essere deli'ordine dei stesso tipo ma perfetta, l'a-

25
nomalia scompare del tutto e che esiste tra la massa e la 30 volt in luogo dei normali
la corrente anodica sale a va- linea del controllo automati- 7 volt circa. Un esame a fred-
lori normali, ossia a 54 mil- co di volume (C.A.V.), ossia do, olO,sia senza tensioni, per-
liamperes; da quanto sopra tra il punto A dello schema mette di constatare che la :e-
è chiara la convenienza di a- e la massa stessa, una pic- sistenza di polarizzazione R1
vere a dislX)sizione una cer- colissima tensione positiva. da 150 ohm, è interrotta; il
ta serie di valvole assortite, Mettendo a massa detta li- condensatore catodico in pa-
così da ess,e re in grado di a- nea del CAV per mezzo di rallelo a questa per le sue
dottare ove possibile il me- una connessione momenta- non eccellenti qualità, pre-
todo della sostituzione, che a nea volante; si riesce a fare senta delle notevoli perdite,
volte permette la individua- funzionare l'apparecchio in ragione ,per cui esso si com-
zion€\ rapidissima di guasti modo pressoché normale, se porta alla meno peggio, co-
che ricercati con i metodi si eccettua l'inconveniente ma se si trattasse di una re-
convenzionali richiederebbe- della distorsione che si ma- sistenza, per cui la valvola
ro molto tempo per essere nifesta per una specie di sa- ha ancora una certa corren-
messi in evidenza. turazione dei circuiti a ra- te anodica e catodica e per-
diofrequenza, specialmente tanto continua a funzionare
CASO n. 157. Ricevitore sulle stazioni locali potenti, sia pure irregolarmente. In
con valvole a 4 volt, su- dal momento che manca il particolare dato che la resi-
CAV nelle sue funzioni di !i- stenza ohmica del condensa-
pereterodina di costru- mitatore. Il difetto in parti- tor,e in questione risulta as-
zione assai remota, ma colare aveva sede nelle p~r­
preferito dal pr·oprietario, sai più elevata dei 1150 ohm
per un certo suo valore dite che si verificavano tra i della vera resistenza di po-
due compensatori del primo larizzazione, ai capi del con-
affettivo. Si lamenta una trasformator,e di media fre-
bassissima potel)za sono- densatore si nota una note-
ra ed una forte distor- quenza, vale a <lire sul Cl vole caduta di tensione che
sione (Schema 101). e sul 02 dello schema elet- porta ad un valore notevo-
trico, i quali sono montati lissimo la polarizzazione, àal
piuttosto vicino su di una ba- che dipende la distorsione la-
La ricezione non è possi- setta di bachelite sulla qua- mentata. Il rimedio consiste
bile che sulla gamma delle le è facile da depositarsi del- nella sostituzione della resi-
onde lunghe; inoltre l'audi- la polvere ed una certa umi- stenza e per sicurezza, anche
zione è anche accompagnata dli;tà.,. Ris~lta impossi;bHe la neUa sostituzione del conden-
da un crepitio simile a quel- eliminazione delle perdite per satore catodico C, il quale
lo che si verifi,ca quando una cui è impossibile la riutiliz- non deve essere in condizio-
delle resistenze sta carboniz- zazione dei due compensato- ni tanto buone e rischia da
zandosi gravemente. Il cre- ri originali; inutile comun- un momento all'altro di an-
pitio ,p ersiste anche nella que tentare la sostituzione dare in cortocircuito.
gamma delle onde medie e degli stessi, con altri due nuo-
questa volta nessuna audi- vi: è infatti sufficiente d!s-
zione è possibile. Tutte le saldare dal circuito quello del CASO n. 159. Ricevitore
tensioni contrariamente alle secondario, del trasformato- normale con valvole rim-
apparenze sono praticamen- re stesso, ossia C2 e sostituir- lock, a trasformatore; la
te normali ma esaminando i lo con un p.iccolo condensa- ricezione è assai debole
vari organi più da vicino ed tore a ceramica da 75 ~olle­ e la tonalità è estrema-
effettuando le misurazioni gato in parallelo con un com- mente accentuata verso
con l'aiuto di uno strumen- pensatorino a mica da 50 pF, gli acuti (schema 102).
to a forte sensibilità (20.000 fissati su di una basetta di
ohm per volt) , si conshta polistirolo apJllicata nelle vi- Il difetto a sede evidente
cinall2e, nell'interno del tra- nella sezione di bassa fre-
sformatore di media frequen- quenza; se quindi l'oscillato-
za. re modulato che si ha a di-
sposizione è munito anche di
una usdta di bassa fr,equenza
CASO n. 158. Ricevitore sarà facilissimo trarne van-
normale a trasformatore, taggio, per la rapidissima lo-
con valvole noval; il fun- calizzazione del guasto. Si
zionamento avviene ma collega la uscita a bassa fre-
lamenta una forte distor- quenza del generatore in que-
sione (schema SO). stione, attraverso un conden-
satore da 100.000 pF a carta,
La misurazione delle ten- tra la griglia controllo della
sioni mostra che quella di po- EL41, finale e la massa; in
larizzazione della valvola fi- tali condizioni, si nota una
nale, ossia al punto A dello certa potenza di uscita. Suc-
schema, é troppo eleva!ta: so- cessivamente si prova a col-
no stati infatti trovati ben legare la uscita di bassa fre-

26
quenza tra la placca l.el1a rivelazione ed al CAV, provve- stro caso particolare, invece
EF4l, ossia al punto A dello de una coppia di ,diodi al ger- al punto B non si riscontra
schema e la massa, sempre manio) , sI può diagnosticare assolutamente alcuna indica.-
attraverso un condens.atorino con quas.\ matematica certez_ zione del voltmetro, per cui
da 0,1 mlcrofarad; se tutto è za che 11 difetto abbia sede è chiaro che In questa sezlo-
normale. nella prova prece- nel collegamento tra i due in particolare, esaminando le
dente come in questa sI deve punti a bassa frequenza va- resistenze che vi sono ln~­
avere dall altoparlante o dal le a dire sul condensatore C27 ressate, R12 ed R25, consta-
m1surat;ore di uscIta la indi- qppure sulla resistenzt R12; . tiamo che l'ultima. è inter-
cazione di una potenza di u- une. prova fatta a freddo con rotta per un cllfetto che non
scita praticamente uguale. Se l'ohInetro, permette di accer- appadva nemmeno esterna-
gnale non passa quando è tare in partlcola,re Ch~ la re- mente e che era dovuto ad
si constata invece che Il l:Ie- sistenza in questione Ossia la un cattivo contatto di uno
applicato alla pla.eca deHa R12 è interrotta; la sua sosti- dei cappellotti terminali con
preamp1tficatrice (EF41 , alla tuzione rimedia tutti! difetti. l'elemento resistente; la se-
sti uzione della citata resI-
CASO n. 160. Ricevitore normale a trasformatore con
stenza pone termine al di-
valvole miniatura: l'audizione è possibile ma risulta fetto.
notevolmente distorta (schema 103).
dASO n. 162. Blceviton
Misurando le tensioni si te sensibilità quale quella di con trasformatore e con
v lvola miniatura: il
trova al punto A dello 20.000 ohm per volt, dato 11 funzionamento è possi-
schema una tensione nulla al bassissimo carico da questo . bUe ma dopo un certGo
posto del 12 o 13 volt che in apportato al circuito special- lasso di tempo inteme-
tale punto sI dovrebbero mente se esso è disposto per ne una grave dIstorsione.
riscontrare quale pol9.l1z- una scala voltmetrlca piutto-
zllzzlone della valvola ftna- sto elevata, si deve ugualmen-
l:e; un esame !deg~i organi ne deve avere sede 11 difetto; In part1colar~ la distorsio-
direttamente interessati a te notare uno spostamento ne appare dopo 5 o lO mlnu-
tale sezione permette di as- dell'indice di esso; nel no- ti dalla accensione deU'appa-
sodareche mentre la resi-
stenza è integra, il conden-
satore C catodico è in cor- EF41 EL41 6A05
tocircuito franco, il che e-
quivale alla messa a m&SSa
del catodò della valvola fi-
naIe; II rimedIo consiste
quindi nella sua sostituz1o-
;ne; la resistenza In questo
caso, non può avere motto
sofferto e può eSS&re lascia-
ta.

CASO no 161 Ricevitore ,


a trasformatore con val- 7r;-rn
I ','li
vole Rimlock: funziona, '--,----------,--..,j~--<)
• HT
ma l'audizione appare
distorta (scheD1a 104). ----H41
La polarizzazione della
valvola finale EIA1 nelle con-
dizioni del funzionamento 8
normale è di 6,5 voltonegati-
vi ctrca, tensione questa che
dobbiamo quindi riscontrare
tra II punto A e la massa, del-
lo schema. Al punto B, invece
ossia alla grigUa controllo
della valvola tlIl8lle, ila. tensio-
ne di polarlzzazione non è
mlsurablle con ~ezz1 norma-
li, <lata la elevatlsslma im-
pedenza di tale circuito; non-
dimeno se sI usa per l rile-
vamenti uno strumento a for_

27
recchio; in questo istante, la dare che la valvola nnale vola preamplificatrice, i se-
tensione di alimentazione a- 6AQ5, presenta un difetto in_ guenti valori: zero voi t sul
nodica si,dimostra troppo e- terno che non viene denun- catodo ossia al punto, A, in-
levata in quanto raggiunge i ciato nemmeno dal comune vece che i regolari 1,6 volt;
280 e perfino i 300 volt; per provavalvole, dato anche che 2,5 volt alla placca della stes-
contro la tensione di pola- in genere strumenti di que- sa, in luogo dei normali 60
rizzazione della valvola fina- sto genere non fanno opera- voI t in tale punto contrasse-
le M..Q5 mIsurata tra 11 ca- re le valvole in prova in con- gnato nello schema colla let-
todo. di questa e la massa ri- dizioni di tensione e di cor- tera B. E ' ,chiaro che la tensio-
sulta troppo debole, ossia di ne anodica nel punto A è tr.op -
6 o 7 volt; la sede del difet-
rente piena, ma quasi sem- po debole pOiché la corren te
to è stata trovata facilmen- pr,e a regime ridotto ; il ri- anodica della valvola è ecces-
te con il metodo della sosti- medio consiste nella sostit u- siva e quindi per consegu::!n-
tuzione, e si è potuto asso- zione della valvola. za la caduta di tensione a t-
traverso la resistenza a ppo-
sita RIO, sono evidentemente
CASO n. 163. Ricevitore normale con trasformatore: si troppo forti. D'altra parte, è
nota che l'audidone è possJblle anche quando l'appa- facile applicando un minimo
recchio viene fatto funzionare come semplice amplifi- delle cognizioni di radiotecni-
catore di bassa frequenza In congiumlione con un gira- ca accertare che la corrente
disebi; in orni caso, comunque si Dot una ceria di- anodica di una valvola è
storsione (schema 26). magg~ore quando minore è
la polarizzazione negativa
Misurando le tensioni e è interrotto; 11 rimedio con- della stessa : il che nel caso
connettendo 11 voltmetro tra siste nella sostItuzione di nostro, appunto si verifica,
il punto D e la massa, ci si questo con uno catodico di stante quello che è stato
accorge che la distorsione capacità. compresa tra i lO constatato sul catodo della
scompare e che la riprodu- ed I 25 microfarad, isolato a valvola stessa, ossia al pun-
zione acustica, pressoché nor- 30 volto to A del circuito. Non vi è
male. Si esaminano quindi quindi chi! una possibUità
gll organi più o meno diret- CASO n. 165. Ricevitore molto consistente del difetto,
tamente interessati a questa normale con valvole rim- e cioè un cortocircuito del
sezione e si constata che la lock ed a trasformatore, condensatore elettrolitico C6
re,sistlenza di fuga RI6. da si lamenta una distorsio- che si trov'a appunto sul cir-
1,6 megaohm, è in effetti in- ne assai forte; parola e cuito di ,c atodo; in effetti
terrotta; in mancanza di u- musica sono anzi del tut- quest~ ultimo:, provato con
na sostituzione Identica, da- to strozzate (schema 27). l'ohmetro, si dimostra in cor-
ta la poca reperibllità di re- tocircuito quasi completo ov-
sIstenze di tale valore è pos- Misurando le tensioni si viamente per riparare il gua-
sibile sostltuirla direttamen- constata la presenza di una sto basta effettuarne la 5.0-
te con una. da 1 o con una certa tensione positiva sulla stituzione.
da 2 megadhm, senza che le griglia controllo della valvo-
prestazioni del complesso sIa- la finale, ossia al punto B CASO n. 167. Ricevitore
no alterate. dello schema; questa volta si a quattro valvole econo-
può diagnosticare il dUetto mico con .valvole euro-
CASO n. 164. Ricevitore classico che le prove IStru- pee, di costruzione remo-
normale con trasforma- mentali non fanno che con- ta; l'audizione è possibi-
tore; si nota distorsione fermare: si tratta in parti- le, ma crepitii e sibili, la
sia il) funzionamento ra- colare del condensatore di
dio come anche nella accoppiamento 043, da 10.000 disturbano molto.
semplice amplificazione pF; che presenta delle forti
per giradiSChi sebbene jl perdite interne e che .occor- Trattasi di un difetto ti-
funzionamento sia possi- re quindi sostituire. pico di una delle v_alvole di
bile (schema 26). cui erano tempo addietr.o,
CASO n. 166. Ricevitore muniti gli 8jpparecch1 econo-
La misura delle tensioni di qualità, ad 8 valvole mIco, ossia la EBLl; valvola
mostra immediatamente che serie rimlock con tra- questa piuttosto critica nei
la tensione al catodo del dop- sformatore: si nota un suoi particolari interni, ra-
pio diodo triodo, vale a dire certo funzionamento ma gione per cui era facile che
al punto E dello schema è l'audizione è distorta anche da nuov!,ssima essa
nulla in luogo di I o 3 volt, anche quando l'apparec- pl"esentasse del difetti, nem-
che rappresenta il valore chio funziona come am- meno rllevablli sul provaval-
normale della tensione in plificatore di B.F. con un vole ma solamente nel su,J
questione per questo tipo di giradischi (schema 105) . funzionamento in pienò sul-
valvola. Un esame accurato, l'apparecchio; effettuata in-
permette di assodare che il Un esame delle tens.ioni fatti la prova della sostitu-
condensatore C4 da 25 mF, porta a constatare per la val- zione si rileva appunto che

28
la EBLI originale è difetto-
sa, e bisogna cambiarla.

CASO n. 168. Ricevitore


di qualità, a trasfonna-
tore con valvola noval:
la ricezione è possibile
ma si lamenta. distorsio-
ne anche quando lo stes-
so viene fatto funziona-
re come semplice ampli-
ficatore di bassa frequen-
za con un giradischi
schema 28).

La misura delle tensioni


porta alla constatazione del-
la presenza di una tensione
eccessivamente elevata al
punto B dello schema ossia
al catodo della valvola fina-
le che è una EL84. In prati-
ca vi si riscontrano 11,5 volt,
in luogo dei 7,5 volt, regola-
ri. Si prova allora a misura-
re con lo strumento pr~di­
sposto per funzionare come
o!hm~tro, la resistenza esi:'
stente tra il punto Be la
massa e si rilevano 1200 ohm,
in luogo dei 150 ohm, che sa-
rebbero stati regolari dal mo- valle del sistema di filtrag-
mento che RH, catodica del- CASO n. 169. Ricevitore gio, vale a dire al punto A
la valvola finale, presenta a valvole miniatura con dello schema, valore questo
appunto tale valore; distac- trasformatore; la rice.. che è alquanto insufficiente.
cato uno dei terminali di que_ zione è pOSsibile ma si Alla .placca della valvola fi-
sta resistenza in modo da mi- verifica in e$SO una for- nale che è una 6AQ5 si rie-
surare questa ultima indi- te distorsione quando il sce a misurare una tensione
pendentemente dagli altri or- p&tenziometro del volu- di soli 160 volt, 11 che porta
gani dell'apparecchio si con- me viene portato verso a supporre . che nel prima-
stata in effetti che essa pre- il massimo (schema 106). rio .del trasformatore di u-
senta all'ohmetro una resi- scita, ai cui capi si è infat-
stenza praticamente infinita, La parte a bassa frequenza ti rilevata tale differenza
il che porta alla constatazio- di questo ricevitore come an- (punti A e B), si verifica una
ne che tale resistenza sia ef- che la sua alimentazione so- eccessiva caduta di tensione,
fettivamente interrotta; il no realizzati in un modo al- determinata quasi certamen-
valore - di 1200 ohm, è quello quanto particolare, come lo te .da una corrente anodica
presentato dal condensatore mostra lo schema elettrico tropPQ elevata; al catodo
elettrolitico catodico, per ie relativo che viene allegato. In della valvola finale, ossia al
pel'dite che si sono manife- effetti, tutti i ritorni di mas- punto C, invece si riescono
state in esso, quando inter- sa, dello stadio finale come a misurare ben :ro volt, che
rottasi la resistenza di pola- quelli dello stadio di pream- rappresentano un valore
rizzazione una eccessiva dif- plificazione di bassa, non S0·· pressoohé doppio di quello
ferenza di potenziale sia sta- no fatti direttamente alla. normale; continuando nei ri-
ta presentata ai terminali di massa dello chassis, ma al ne- levamenti si giunge a con-
esso, e che abbia dato luogo gativo della alta tensione di statare che sulla griglia con-
a danneggiamenti costanti alimentazione anodica; vale trollo della valvola in que-
nel suo strato di sbarramen- a dire alla presa centrale del- stione, ossia al punto D si
to; il rimedio consiste quin. l'avvolgimento di alta tensio- rileva una tensione positiva
di nella sostituzione di en- ne del trasformatore di ali- abbastanza elevata e che è
trambi gli organi interessati mentazione, 11 quale viene anormale; questa ultima
collegato alla massa non di- constatazione serve immedia_
al circuito catodico delia fi- rettamente ma attraverso u- tamente ad orientare le ri-
nale, ossia al condensatore na resistenza da 220 ohm, cerche in tale senso ed in-
e6 e della resistenza R14 deL R19. Misuriamo le tensioni e fatti dissaldato uno dei ter-
lo schema. troviamo 200 volt soltanto a minali del condensatore C29,

29
di accoppiamento tra la plac- momento l'ago dello strumen- tinua trai la griglia della val-
ca della preampUficatrice e to indica una tensione ma vola finale e la massa, ossia
la griglia cLelIa finale, esso in che questa non è affatto co- tra la massa ed il punto A
effetti misurato a freddo con stante e che invece varia con- dello schema. Il condensato-
un ohmetro, presenta dell~ tinuamente accusando quindi re C dI a~coppIamento, im-
perdite anormali per cui par- delle variazioni della caduta mediatamente sospettato, co-
te della tensione continua di tensione sul primario stes- munque, all'esame diretto con
della plac<:a della prea.mpli- sO,caduta questa che in ul- l'ohmetro a freddo non si
llcatrIce viene convogliata tima analisi, 11 voltmetro sta dimostra colpevole dell'in-
appunto alla. griglia control- rilevando in questa sua di- conveniente; si passa quindi
lo della finale; in queste con- sposiZione. Avvicinando 11 na- a misurare una eventuale
d1z1oni la griglia controllo, so al pacco dell'avvolgimen- corrente di griglia controilo
perde la sua funzione di 11- to del trasformatore di usci- della valvola. finale, lnseren·-
mitatrice della corrente ano- ta, si constata che da esso sI do in serie con la resistenza.
dica, ed anzi la sua polariz- manifesta un odore simile a di fuga Rl, un microampero-
zazione positiva giunge per- quello dello scintillio delle metro disposto su di una
fino a favorire detta corren- macchine elettriche anche se scala abbastanza sensiblie,
te la quale quindi raggiunge tale scintillio, non sia affat- quale quella di 100 o di 200
dei livelli eccessivi. Il rime- to visibile, anche al buio. La mlcroamperes. Constatiamo
dio, ovviamente consiste nel- sostituzione del trasformato- in questo modo che la. cor-
la sostituzione del condensa- re di uscita permette la eli- rente di griglla è pratlcamen_
tore C29 e se necessario, del- minazione del difetto, 11 qua- te nulla non appena li rice-
la valvola finale stessa, nel le era appunto localizzato nel vItore si accende, e quando
caso che questa per la forte primario dello stesso sotto esso funziona normalmente,
corrente anodica che la ah- forma di un 1llo dell'avvolgi- mentre cresce ·poi gradua~­
bia attraversata per un pe- mento sul punto di intercom- mente sino a ragglungere in
riodo piuttosto lungo, abbia persi. capo a 5 o l O minuti un va-
subito un certo esaurimento. lore di 22 mlcroamperes;
CASO D. 1'71. Ricevitore quando si verifica questa
CASO Do 170. RIcevitore a lvalvQlei minlMura in condiz1one la distorsione pre-
nonaale a trasfolllDatore, serie senza trasformato- sentata dall'appareCChio è
con valvole octal; n fUD- re; esso funziona nor- addirittura intollerabile. Per
slonamento è poaiblle malmente ma dopo una porvi rimedio, il sistema mi-
ma l'auclbdone è accom- diecina di minuti .eirea, gliore è certamente quello di
pacnata cla un crepitio, si nota n mlÙlifestarsl di
sostituire la valvola finale
forte clistorsione 5OB5 ma nel ~aso che non
cla un rumore assai acu- Qna
51 ha a disposizione la val-
to come se iD lJualcbe (scb~ma 108).
pnnto dell'appareccblo si vola dI ricambio, oppure
iDDe8CUIe qualcbe arco
quando non sI voglia fare ri-
Misurando con un voltme- corso a tale soluzione, uotrà
elettrico; U cllfetto non è tro di Ib uonasensibilità, le essere adottato un espeiUen-
ClOtItante (acbema 101). tensioni ci si accorge che e- te che avrà 11 potere dI atte-
siste una certa tensione con- nuare in misura notevolissi-
Mettendo a massa la gri- ma la distorsione : sostituire
glia controllo della valvola la resistenza di caduta, la
finale vale a dire il punto C quale quasi sempre è dI
dello schema elèttrico, 11 ru- 470.000 ohm, con una .di pari
more sgradevole continua, è dissipazione ma di soH 100.000
quindi evidente .c he Il difetto ohm. Aggiungere in serie con
abbia sede negli stadi suc- la resistenza di polarlzza.zlo-
cessivi dell'apparecchio, vDJe ne, R2, di 150 ohm, una resi-
a dire nei circuiti di placca stenza R3 di 50 o di '10 ohm
o di schermo deUa valvola fi- allo scopo di realizzare una
nale, o magari in quelli del sorta disuperpolarizzazione
trasformatore di uscita, am- del catodo della valvola.
messo che non si verifichino
invece nella sezione della a-
limentazione anodica, o Gel- CASO n. 1'22. Ricevitore
l'altoparlante. Colleghiamo cli vecchia costruzione di
dunque ·ai terminali del pri- cui alcune serie sono e-
mario idei trasformatore di quipaggiate con valvole
uscita, ossia ai punti A e B a 4 ed altre lo sono inve-
dello schema elettrico, un ce con serie di valvole a
voltmetro per corrente con- 6 volt; di produzione Phi·
tinua che abbia una scala da lips: il funzionamento è
30 o 50 volt; in queste condi- possibile ma l'auclizlone è
zioni notiamo che in ogni

30
alla funzione di partitorè di delle connessioni che risul-
disturbata da una forte tensione, al quale esso è chia- tano difettose.
distnrsione che quasi mato in questa sede, nElla
sempre è ad un livello in- quasi totalità dei ricevitori e CASO n. 175. Ricevitore
tollerabile. degli amplificatori : si tra- normale con altoparlan-
sforma invece in una specie te dinamico: a mo-
La misurazione delle ten- di semplice resistenza che menti, l'audizione si ar-
sioni, mostra che la tensione dato il bassissimo carico op- resta bruscamente, an-
al catodo della valvola fina- posto al segnale dalla griglia che quando esSo viene
le che in alcune serie è una del triodo di preamplifiea- fatto funzionare in sem-
AL4 e che in altre è invece zione, non riesce a controlla- plice amplificazione di
una EL3 , è nulla ; con tutta re alcunché. Il rimedio con- bassa frequenza con un
probabilità quindi il condm- siste inevitabilmente nella giradischi (schema 110).
satore catodico è in cortocIr- sostituzione del potenziome-
cuit o, dissaldandone uDO del tro.
Tutte le tensioni risultano
terminali e provandolo con normali; anche l'assorbimen-
l'obmetro, si h a la conI,erma CASO n. 174. Ricevitore to di corrente alternata su
cl1 questo sospetto; la t ensIo- normale con valvole in primario del trasformatore di
ne di catodo, cOl'1'etta, avreb- parallelo e trasformato- alimentazione è di valore
be dovut o risultare in condi- re di alimentazione: si normale e rimane stabile nel
zIoni an aloghe , d i 9 volt cir- lamenta la impossibilità tempo, anche quando si ve-
ca. Il rimedio, consiste quin- di ottenere un controllo rificano le interruzioni cita-
di nella sost ituzione del con- del volume, in quanto te ; ragione per cui non può
densatore in questione. anche quando il poten- imputarsi del difetto qualche
ziometro è regolato al cortocircuito interno special-
CASO n. 173. Ricevitore minimo, il ricevitore ope- mente nelle varie sezioni di
di qualità: si riscontra la. ra a massimo volume alimentazione od in qudle di
difficoltà di regolare in (schema 69). utilizzazione; anche tut~e le
modo progressivo ed ef- valvole provate con il siste-
ficiente, la potenza sono- Essendo il potenziometro ma della sostituzione su di
ra del ricevitore, con la collegato nella disposizione un altro apparecchio, non
manovra del potenziome- illustrata nello schema, si è danno in .questo ultimo, luo·
tro del volume; l'audizio- sospettata l'assenza della go ad alcun difetto e sono
ne è nulla per buona connessione del potenzilJme- pertanto in buono stato. Os-
parte della corsa del po- tro verso la massa, con il suo servando il ricevitore da tut-
tenziometro stesso dall'i- terminale inferiore, in que- te le parti, alla ricerca del
nizio, ed in prossimità sto caso, viene a mancare difetto che a,p pare inindivi-
della fine corsa dello stes- come prima, l'effetto di par- duabile, si fa la constatazio-
so, balza al massimo, con titore di tensione, per cui il ne che l'apparecchio prende
et'liE. to assai sgTadeV'o~e potenzio metro deve essere in a funzionare allorquando si
(schema 109). grado per consentire il fun- inclina in un certo qual mo-
zionamento della regolazione do 'il mobile ChE! ICI contien~
Quasi certamente si trat- del volume; anche se la re- e dal quale esso è stato e-
ta di una interruzione nel llO- sistenza del cursore dato il stratto, ma nel quale è stato
tenziometro del volume e basso carico opposto dal cir- lasciato l'altoparlante; un e-
particolarmente nel suo ele- cuito di griglia della valvola same delle connessioni ch e
preamplificatrice varia, dette dallo chassis vanno appunto
mento resistivo di grafite ap- variazioni di resistenza non all'altoparlante non permet-
plicato sulla basetta isolan- determinano alcuna variazio- te di approdare a nulla, più
te, oppure sul contatto a pres- ne dell'.ampiezza del segnale tardi distaccato l'altoparlan-
sione che si trova di fronte sulla griglia e ,quindi viene te dal mobile ci si accorge
ad esso. Nello schema, la a mancare l'effetto di regola- che la ricezione si verifica
freccia indica il punto in cui zione del volume . Si tratta quando incidentalmente vie-
probabilmente la interruzio- quindi di vedere se il difet- ne premuto leggermente sul
ne si trova quando il curso- to sia interno al potenziome- cono dell', altoparlante stesso.
re si trova in un punto pre- tro oppure sia esterno, sotto Con l'aiuto di una lampadi-
cedente a ,quello della inter- forma di qualche saldatura netta tascabile si esaminano
ruzione, si riscontra l'assen- mal riuscita od addirittura dunque le connessioni, che
za quasi assoluta di segnale, distaccata; nel primo caso, dalla targhetta di ancoraggi
quando invece il contatto a il rimedio consiste inevita- che si trova fissata al cestel-
pressione del cursore si tro- bilmente nella sostituzione lo dell'altoparlante portano
va a valle della interruzione del potenziometro mentre nel il segnale del secondario del
stessa, il volume appare &u- secondo caso quasi sempre trasformatore di uscita, alla
bito al suo massimo. In que- è possibile evitare tale sosti- bobina mobile dell'altopar-
ste condizioni, quindi 11 po- tuzione e si può rimediare lante e si nota che nel pun-
tenziometro non adempie più con 11 semplice rifacimento to in cui uno di questi fili ,

31
positivo ed il negativo della
al ta tensione di alimentazio-

~
@ 5Z3 ne anodica: tale resistenza
serve appunto da llmitatrice
della tensione nel prim1 I-
s,dlDArVIi'A
DIFETTOSA stanti di funzionamento; un
esame più accurato, però per-
POJ.ARIZZ4ZIPh'é mette di constatare che essa
'IAIJ/()i.4 FINAlE
è interrotta, per cul, in pra-
tica viene a mancare il ca-
rico da essa. opposto alla ten-
sione anodica ·e questa assur-
ge a valori molto elevati, ta-
li appunto da causare la mes_
sa in corto di uno degli elet-
trolitici precedenti. TI rime-
dio cOIliSiste nella sostituzio-
ne della resistenza &9, la
quale come 51 è detto è inter-
rotta, con altra, di pari valo-
+Ah'ODICA STATO FIAIALE re, a filo, magari adatta a
dissipare una potenza mag-
giore qual,e quella originale,
sino ad una potenza di 15 o
passa per due volte attraver- sando un saldatoio ben puli- 20 watt; sarà anche bene so-
so la membrana del cono, to ed un quantitativo mini- stituire 1 condensatori elet-
per connettersi, .q uindi me- mo di sta gno, ed impiegando trolitici 011 e 012, con altri
diante una goccia di saldatu- della pasta salda alla colo- di pari capacità ma aventi
ra al filo sottilissimo che fa fonia e non al cloruro di zin- una tensione di lavoro e di
capo alla bobina mobile, la co, per non richiare di cor- punta più elevata, allo sco-
conn-esslone stessa, risulta rodere il filo sottile diretto po di evitare in avvenire lo
difettosa. TI punto in qu.e- alla bobina in quanto esso co- stesso inconveniente.
stione è 1llustrato nella figu- sì indebolito, potrebbe oon
ra allegata, li rimedio evi- presto rompersi del tutto, a CASO n. 177. Ricevitore
dentemente consist.e nel dl- seguito delle violente e con- normale con trasformato-
facimento di tale saldatura, tinue vibrazioni a cui 11 co- re di alimentazione e con
la quale comunque va esegui- no è soggetto durante il fun-
ta con la massima cura, u- zionamento. valvole rimlock. La rice-
uone radio è lmpolSlbi-
le ma U complesso fun-
CASO n. 176. Rad'iofonorrafo a molte valvole, di buona ziona come ampWlca&lo-
qualità, di costruzione alquanto remota: i condensatori ne in audiofrequenu.
eleUronlcl dl livellamento, vanno 8MfISO Lo corto cir- quando viene usato lo u-
cuito, compromettendo tutto il resto del complesso, al nione con un giradischi'
punto che è tato necessario applicare alla entrata della In partiCOlare tale fun-
alimentazione, ossia sul primario del trasformatore del- uonamento è posslblle
la alimentazione, un fusibile che almeno salti non ap- quando il poteozlometro
pena l'inconveniente si verifichi, salvando così gli altri del volume è re,olato
componenti (schema lU). verso il manlmo (sche-
ma 84).

I condensatori che vanno ih il tatto che mentre la valvo- Questo ultimo partico!a~e
oorto sono specialmente C11 e la raddrizzatrice. a riscalda- port a immedi-atamente a
C12, ed Il fatto si verifica di mento diretto, si riscalda ra- supporre ad una possibile in-
preferenza non appena 11 ri- p1damente e Il carica, in terruzione esistente nel po-
cevitore viene 'acceso; una taJ1 primi istanti, viene a tenziometro di volume R7;
volta che 11 complesso riesce mancare l'assorbimento del- in effetti, se si misura con
a superare le prime diecine le altr~ valvole, che essendo un ohmetro, la resistenza
di secondi, senza che li gua- a riscaldamento indiretto im- presente tra il punto B e la
sto si verifichi, non è più da piegano diverse diecine di se- massa, ci accade di rilevare
temere ~e acoada più tar- cond1 per raggiungere le con- in. tale punto una l'esistenza
di. E c.hlaro che 11 fatto sia dIzioni normalJ di funzillna- Infinita ossia assai maggio-
da attribuire alla. tensione mento. Un esame dell'appa- re di quella di 500.000 ohm.,
particolarmente elevata alla recch1o, permette di consta- qUale dovrebbe essere 11 va-
quale sono esposti glJ elet- tare che a valle del secondCl lore del potenziometro stes:'
trolitici stessi, non appena 11 elettrolitico esiste una resi- so, misurato ba i suol ter-
complesso viene acceso, per stenza a filo. collegata tra 11 mInali estrem1. n rllevamen-

32
to in questione può essere un modo o nell'altro, difet- I MPEDENZA
fatto a freddo, senza scon- tosi; altre valvole che pre- F IL. TRO
nettere il potenzio metro stes- sentano inconvenienti analo-
so , dal suo posto, ma sempli- ghi sono, le convertitrici
Cemente inserendo i punta- ECR3 ed ECH4, le amplifica-
li dell'ohmetro , nei due fo- trici di media e specialmen-
ri della presa per il pick up, te la EF8. pento do antisof-
dopo avere disinserita la val- fio ecc. Pertanto in tutti quei
vola che funziona da rivela· oasi in cui capita di dovere
tore, CA V, preamplificatore di riparare qualche apparecchio
bassa frequenza. che ne sia in parte od in tut-
to equipaggiato sarà bene a
meno che il difetto non abbia
CASO n. 178. Ricevitore evidenti origini esterne, so-
normale con valvole eu- spettare una o l'altra di tali
ropee di produzione poco valvole; sarà magari utile
recente; si lamenta in- anche tenere a disposizione
termittenza nel funzio- una serie di esse, in modo da
namento, senza che il di- avere la possibilità di fare le za di 1800 ohm, e di shunta-
fetto appaia come aven- già più volte citate prove per re l'avvolgimento di eccita-
te sede in qualcuno de- scstituzione. che spessissimo, zione per mezzo di un ponte
gli organi dell'apparec- da sole, permettono di indivi- costituito da due resistenze,
chio, che risultano tutti duare un guasto, che non po- rispettivamente da 470.000 e
perfetti. trebbe essere che individuato da 68.000 ohm, disposte nel
assai difficilmente. con altro modo indicato nello schema:
Solo il sistema della sOi>ti- metodo. la presa intermedia presen-
tuzione permette di rilevare te al punto di contatto tra le
che il difetto ha sede in una CASO n. 179. Caso plU o due resistenze, potrà essere
delle valvole, difetto questo meno generale in cui si usata come punto da cui pre-
che è tale da non potere es- tratti di dovere effettua· levare la tensione negativa
sere rilevato nelle normali re la sostituzione dell'al- che interessa. Tale disposi-
prove che sono effettuate toparlante elettrodina- zione 'e tale rapporto di resi-
sulla valvola stessa per mez- mico (schema 112). stenze, va bene nel caso che
zo di un normale strumento : la valvola finale sia di tipo
il rimedio consiste inevitabil- 6V6 oppure del tipo 6AQ5;
mente nella sostituzione del- A volte accade come nel negli altri casi, andrà volta
la valvola stessa. Da notare caso illustrato nello schema; per volta calcolato applican-
che la valvola è di tipo EBLl , che l'avvolgimento di campo do la legge di ohm. Da no-
contenente nello stesso bul- dell'altoparlante, in ricevito- tare anche che lo stesso e-
bo un pentodo di amplif!ea- ri di produzione ,poco rec:en- spediente può anche essere
zione finale di bassa frequen- te, sia collegato sulla linea adottato nel caso che si vo-
za ed una coppia di diodi per del ritorno della alta tensio- glia addirittura usare un al-
la rivelazione ed il CA V : t.a- ne di alimentazione anodic:a, toparlante dinamico a ma-
le valvola è una delle meno per la quale esso si compor- gnete permanente, affidando
riuscite della produzione di ta anche come impedenza di magari ad una impedenza e-
anteguerra ed ·infatti moltis- livellamento, in più lo stes- sterna di adatto valore l'in-
simi esemplari di tale tubo, so avvolgimento di campo carico del livellamento della
anche da nuovissimi sono in presenta anche una presa in_ tensione di alimentazione; in
termedia che permette di tale caso sarà appunto ai ca-
prelevare da esso, una ten- pi della citata impedenza
sione negativa, la quale vie- che dovrà essere collegato il
ne utilizzata per la ,polariz- ponte di resistenza citato in
ECCITAZ'lONE zazione della griglia della precedenza, come collegato
OtNAMIC valvola finale di potenza del- alla normale bobina di cam-
l'apparecchio. Quando sia po.
o r 'OOOO~ necessario effettuare la so-
stituzione dell'altoparlante e
non si voglia o non si possa CASO n. 180. Ricevitore

b .~ procurarne un 'altro dello stes- normale con valvole mi-


so tip o e con una uguale pre- niatura e trasformatore

~ ~i
sa intermedia sullo avvol gi- di alimentazione; si la-
mento di campo sarà possI- menta che il volume so-

~I~
." n
bile adottare questo esp e-
d iente. Procurare un altop ar-
lanLe normale, elettrodinami-
noro non è pieno e sod-
disfacente (schema 113).

co ma senza presa, con bo-


~f1-ik~FJ"ALE'
Misurando le tensioni si
bina di campo della resisten_ rileva, sul primo elettrolitl-

33
co una tensione di 210 volt delle semionde, allo scopo di ma della finale 6AQ5; 205
mentre se ne rileva una di aumentare alquanto il rendi- volt sulla placca della stessa
190 voI t circa sul secondo e- mento, la soluzione è quella finale ed infine 11 volt sul
lettrolitico ossia sulla griglia illustrata nello schema alle- catodo della stessa valvola;
schermo della val vola finale; gato e che come si vede con- tale valori sono sensibilmen-
le valvole sono in perfetto siste nel collegare lo stesso te normali e tali da fare fun-
stato in quanto funzionano terminale del secondario, al zionare regolarmente l'appa-
con la massima regolarità quale è presente la tensione recchio anche se si nota un
quando sono inserite in al- AT, ad entrambe le placche leggero riscaldamento del
tro apparecchia, d'altra par- della raddrizzatrice. Effet- blocco di avvolgimento del
te gli organi del ricevitore tuata la modifica, le tensioni trasformatore di alimenta-
che vengono sospettati di misurate risultano le seguen- zione per il maggior sforzo al
primo acchito, quali i con- ti: 250 volt sul primo elet- quale è costretto il mezzo av-
densa tori elettrolitici di fil- trolitico ; 220 volt sul secon- volgimento di alta tensione
traggio, non sono secchi od do elettrolitico e .'>ullo scher- che è rimasto in funzione.
esauriti. Verifichiamo allora
il trasformatore di alimenta_
zione ed immediatamente si CASO n. 181. Ricevitore comune: si nota funzionamen-
constata che il secondario di to del complesso come amplificatore di bassa frequenza
A.T. e del tipo con presa cen- con un giradischi o con un microfono, ma è impossibi-
trale collegata aHa massa, bile la ricezione radio. In particolare si constata che
mentre ha i terminali estre- nessun rumore caratteristico, viene emesso dall'altopar-
mi, collegati rispettivamente lante, quando con un cacciavite si tocca per un momen-
a ciascuna delle placche del- to, la connessione della griglia controllo dell'amplifica-
la valvola raddrizzatrice; di- trice di media frequenza; da notare che questo difetto
sponendo il tester universa- è relativamente comune (schema 114).
le in modo da potere con es-
so misurare tensioni alterna-
te di 500 volt circa, si prova Lo stesso sintomo può ave- cune probabilità di risultare
a toccare con un puntale di re diverse origini e divp.rse in cortocircuito verso massa,
esso, la massa, e con l'altro, cause; nel nostro caso viene mettendo così a massa attra-
uno alla volta i terminali e- supposto per semplicità che verso tale difetto, anche la
stremi del secondario, ossia la v.alvola amplificatrice griglia controllo della valvo-
in pratica, i contatti corri- stessa non sia da incrimina- la che segue, e bloccando in
spondenti, sul portavalvole re essendo stata provata su questo modo del tutto il fun-
della raddrizzatrice, alle due di un altro apparecchio ed zionamento. Tale cortocireui-
placche di essa. Durante tale essendo in tal modo stata to nel trasformatore può es-
operazione si constata che accertata il suo buono stato. sere causato dal compensa-
mentre tra la massa ed una Vediamo dunque quali siano tore di taratura, in aria, che
delle placche è appunto pre- i procedimenti più adatti, in genere si trova in paralle-
sente la tensione corretta, os- per localizzare rapidam~nte lo ai capi del secondario stes-
sia quella di 260 volt (il se- il difetto. so (caso questo che si riscon-
condario di AT del trasfor- A) Toccare per prima co- tra più frequentemente nei
matore di alimentazione, in- sa il cappuccio, od il piedino modelli di ricevitori di co-
fatti è del tipo in grado di di griglia controllo della v&l- struzione poco recente, an-
erogare 260 + 260 volt) , tra vola che fa parte di questa che tra quelli Geloso, ed an-
la massa e l'altra placca non sezione del circuito; se ciò che tra molti di quelli di qua-
si constata alcuna tensione. facendo non si nota 11 pro- lità migliore, in quanto nei
Provando con l'ohmetro, il dursi dall'altoparlante di al- ricevitori economici, tali
secondario di alta tensione, cun rumore particolare, pro- compensatori, allo scopo di
con la corrente staccata dal vare a distaccare la connes- ridurre i costi di produzione
ricevitore, si rileva appunto sione che fa capo appunto al sono omessi e la taratura del-
che una delle due metà del cappuccio della valvola op- le medie frequenze viene in
secondario stesso, è interrot- pure al piedino di questa che genere effettuata mediante
ta. Informata il proprietario si riferisce alla griglia con- la regolazione del nucleo fer-
dell'apparecchio del difetto, trollo indi ripetere la opera- romagnetico che si trova :tua-
questi si dichiara contrario zione sul cappuccio o sul pie- si sempre nel foro centrale ed
alla spesa della sostituzione dino di griglia, dopo avere li- assiale del supporto delle bo-
del trasformatore di alimen- berati questi dalle connessio- bine che costituiscono prima-
tazione, per cui richiede se ni che vi giungevano; .se in rio e secondario dei trasfor-
esista un ripiego economico questa seconda prova, si ode matori stessi). Altre volte, e
al problema, anche se mo- il rumore emesso appunto specialmente in apparecchi
mentaneo. Si decide pertòln- dallo altoparlante, verifieare poco recenti, equipaggiati
to nella modifica alla alimen- il secondario del primo tra- con valvole che hanno il con-
tazione, consistente nel tra- sformatore di media frequen_ tatto di griglia costituito dal
sformare questa in modo da za Icontrassegnato nello sche- cappuccio metallico alla som_
farla funzionare su una sola ma con MFl, il quale ha. al- miti! del bulbo, il cortocircul-

34
to, può avere sede nel trat- pc stesso, con una mano det- per MFl, ossia di qualche
to di filo a volte schemato e to COllegamento e con l'altra, cortocircuito sia nel primario
t'erminante con un clip, che qualsiasi punto della massa o come anche nel secondario,
serve a portare la con- dello chassis o qualsiasi al- o magari, anche a causa deì.-
nessione elettrica al cap- tro organo dell'apparecchio. la interruzione di qualche
puccio della valvola: in qual- Sarà anzi bene riuscire ad u- collegamento del primariO
che punto, infatti il condut- sare una sola -mano relegan- stesso. Questo ultimo caso,
tore interno di tale filo può do l'altra in una tasca, onde comunque, è facile da acce):-
essersi scoperto così che sia avere la certezza di non es- tare dal momento che, ove es-
andato in contatto con la cal- sere tentati di usarla inav- so si verifichi, viene a ma.ll-
za schemante esterna colle- vertitamente. Se nemmeno care del tutto la tensione al-
gata alla massa, od addirit- quando è la connessione di la placca della valvola in que-
tura con la massa stessa, di- placca che viene toè'cata, dal- stione, come si potrà control-
rettamente ad esempio, nel lo altoparlante viene emesso lare con un voltmetro qual-
punto in cui il collegamento alcun rumore, il dUetto potrà siasi, od anche con un cer-
attraversa il telaio, attraver- essere ricercato con probabi- cafase al neon.
so un forellino i cui spigoli, lità nel secondo trasformato- C) Qualora invece toccan-
possono essere vivi e posso- re di media frequenza ossia cando con il cacciavite la
no pertanto avere danneg- in quell'organo contrassegna- placca della valvola o megllo,
giato l'isolamento. to con MF2, che serve a tra- la connessione ad essa relati-
B) Se nessun rumore si sferire il segnale amplificato va, si produce il rumore nel-
produce anche una volta che dalla valvola di media f·re- l'altoparlante il difetto del
la eventuale connessione di quenza allo stadio successivo, mancato funzionamento è da
griglia è liberata dai condut- che nella quasi totalità dei ricercare nei circuiti di ca_
tori che le fanno capo, e casi, e quando si tratti di ap- todo od in quelli di griglia
quando essa viene toccata parecchi non speci.ali, consi- schermo della valvola stessa,
come si è detto, con un cac- ste nel sistema d'el doppio tra !~ seguenti possibili: Con-
ciavite tenuto in mano, pas- diodo, per la rivelazione ed il densatore C2, interrotto; Rl,
sare al controllo dello stadio CAV. Il difetto, nel secondo interrotta, R2 interrotta, da
successivo questo controllo da trasformatore di media po- notare che i dUetti aventi
cui sarà possibile rilevare im_ trà essere causato quasi sem- sede nei circuiti della grigli't
mediatamente la efficenza o pre da condizioni analoghe a schermo sono piuttosto fre-
meno dello stadio or ora esa- quelle che sono state citate quenti.
minato; in particolare si trat-
ta di toccare questa volta,
non più il contatto di gri- CASO n. 182. Ricevitore normale a inque valvole; lo
glia controllo, ma quellO di stadio di media frequenza controll ato nel modo indi-
placca dello stesso stadio e cato sembra rispondere regolar mente comunque n~ ­
della stessa valvola. Ma nota- suna ricezione radio appare PO ' Ibile.
re semmai, dato che su tr.le
connessione è presente una
certa tensione, che è quella E da supporre che qualche lo delle valvole. Quando tale
della alimentazione anodica anomalia abbia sede nella prova sia eseguita, nel caso
dello stadio, sarà bene com- valvola mescolatrice, oscilla- che la valvola esaminata sia
piere questa operazione con trice locale o naturalmente in buone condizioni, e se tut-
un poco di attenzione, evi- in qualcuno dei circuiti ad to il meccanismo del cambia-
tando cioè di toccare al tem- essa relativi. La prima cosa mento di frequenza avviane
da fare è quella di collegare regolarmente, la ricezione in
l'antenna (pochissimi metri queste condizioni dovrà esse-
di filo isolato stesi a mezz'a- re possibilissima e pressoché
ria nella stanza), direttamen- perfe·tta, ed 11 ricevitore in
TUTTO PER LA RADIO te al contatto di griglia di
controllo della valvola con-
questo caso, deve tutt'al più
pr.esentare un basso livello di
VolumI! di 100 paclne Illu.stra- vertitrice stessa; tale connes- se.lettività nella separazione
Un'me con una serle di pro-
r etti e eopWonI utili per la sione di griglia a volte si tro- delle stazioni a lunghezza di
RAD1:0. va collegata al cappuccio che onda prossima, a causa del-
èhe comprende: si nota alla sommità del 'bul- la mancanza dell'effetto se-
CONSIGLI - IDEE PER 1tAl)10- bo, almeno nel caso delle val- lettivo degli stadi di entrata
DtLSTTAN'Tl _ CALCOLI - TA_ vole meno recenti ed in tutti deU'apparecchio. Se stabili-
BELLA SIMBOLI _ nonché ta-
cfU t:ea1.Izza2.lonl: PORTA'rIL1 _ gli altri casi, comunque non te queste condizioni, si note-
RADIo l'BR AUTO - 8IGNAL sarà affatto difficile accerta- rà il funzionamento dell'ap-
TRACER _ FREqUENZIMETRO parecchio, si potrà senza al...;
_ RJCEVEN'TI StlPEUTERODI- re quale dei piedini costitui-
NE ~d altri strumenti dI m laura. sC'e questa connessione 'iato tro concludere che il difetto
Rlcb lederlo Inviando L. 250 che basterà a tale scopo con- sarà da ricercare negli sta_
Editore: CApRtOTTI - ROMA sultare qualsiasi prontuario di precedenti a quello della
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delle connes.sioni allo zocco- conversione, ossia in quelli di

35
entrata del segnale, di accor- triodo con griglia e placc!:t la lama di un cacciavite co-
do, ed in quelli che siano e- oppure dalle due prime gri- me è stato descritto nei casi
ventualmente presenti, di glie in funzione rispettiva di ~~Ec"aei1Ll, ,a grig,id d",ha se-
pre.selezione o di amplifica- griglia oscHlatrice e di griglia zione oscillatrice della valvo-
zione di radio frequenze. A anodica, sia in grado di e- la od anche il contatto dp-lle
casi ,come questo verrà fat- mettere le oscillazioni per cui lame dello statore della se-
to cenno più avanti. essa è destinata. La soluzio- zione di oscillatore del con-
ne migliore, in questo caso, densatore variabile di sinto-
CASO n. 183. Metodo per sarebbe come al solito, quel- nia: se la sezione oscilla trice
verificare l'efficienza di la del metodo della sostitu- funziona, un rumore brusco,
uno stadio di conversio- zione, ossia provando la val- simtle a quello di uno scatto.
ne ed in particolare per vola su di un altro apparec- potrà essere udito nell'alto-
vedere se l'oscillatore lo- chio in cui tutti gli organi parlante, mentre se questo
cale della supereterodina siano funzionanti. Nel caso, rumore caratteristico sarà
oscilla o meno condizio- assai probabile che un rice- molto debole o mancherà ~f­
ne questa indispensabile vitoreadatto a funzionare fatto, si potrà diagnosticar~
per il funzionamento del con tale valvola, non sia di- che la oscillazione, rispettiva-
ricevitore (schema 115). sponibile, vediamo delle pos- ment'e è molto debole oppu-
sibilità che esistono per ac- re che mancherà del tutto.
certare le vere condizioni Da notare però che l'atten-
Richiamandoci al caso pre- dellO stadio; cominciamo con dibilità, di una tale prova non
cedente immaginiamo invece il controllare che non esista è assoluta ma che varia no-
che quando il tUo rappres'en_ alcun interruzione o corto- tevolmente in funzione dei
tante la antenna dell'appa-
recchio è stato collegato alla
°
circuito alle bobine agli ul- vari tipi di circuito che sono
tri elementi interessati a impiegati nella sezione oscil-
griglia controllo della con- questa sezione, ivi incluse an- latri ce della valvola, per que-
vertitrice, nessuna audizione che le due parti del cond,m- sto, quando un dubbio in ta-
sia stata possibile. La valvo- satore variabile di sintonia; le senso sussiste sarà assai
la convertitrice, provata sul- indi si accerta che nessun meglio procedere ad una pro-
lo strumento comunque sem- condensatore o compensato- va sicura, anche se questa si
br,a in buone condizioni a re sia in cortocircuito oppu- dimostri alquanto più compli-
questo proposito, però è da re sia interrotto e che nes- cata. Lo schema allegato, il-
segnalare che anche i provp..- suna resistenza sia interrot- lustra un montaggio classico
valvole più completi e costo- ta; controllate tutte queste di impiego di una valvola
si, sebbene in grado di pro- possibili cause di difetti di convertitrice di frequenza, ed
vare lo stato di efficienza del_ funzionamento dell'apparec- a questo, nella maggior parte
le valvole ed anche dellè con- chio, ed accertato che tutto dei casi, potrà essere fatto
vertitrici, non sono affatto in sia in regola, passiamo al riferimento. L'alimentazione
grado di dare una indicazio- controllo vero e proprio del- è del tipo in parallelo della
ne immediata 'e sicura se la la presenza della oscillazione placca oppure della grigùa
sezione oscillatrice di tale locale; Un procedimento ra- anodica della sezione oscil-
valvola, in genere è rappre- pido ma non del tutto sicu- latrice; abbiamo anche una
sentata da un vero e proprio ro, consiste nel toccare con griglia di fuga della valvola
oscillatrice, R collegata abi-
tualmente tra la griglia stes-
sa ed il catodo della valvola
----- CONvEli'T"lrR/CE
-----, (oppure tra la griglia e la
massa, quanto il catodo ste::;-
so, sia esso pure a massa);
nella maggior parte dei casi,
il valore di questa resist2O-
za R è compreso tra i 25.000
ed i 50.000 ohm. Quando la
sezione apposita della valvo-
la convertitrice, oscilla, qu:e-
sta resistenza appare percor-
sa da una corrente H cui sen-
so è indicato dalla freecia
RI
tracciata sullo schema elet-
I~rico allegato; ,il valoile di
questa correntp-, anzi per-
mette a volte di giudicare
+HT immediatamente lo stato di
oscillazione della valvola in
questione: tale corrente in-
fatti è nulla o 'Quasi quando

36
tale sezione della valvola non scillatrice, è inferiore ai 30- zione delle lame dello stato-
osciUa; per effettuare il rile- 3'5 microamper-es, l'oscilla- re e di quelle del rotore per-
vamento, si tratta di dissal- zione. anche se presente, è di ché data la vicinanza tra le
dare uno dei terminali della ampiezza talmente ridotta da due armature; esse pos5ano
resistenza dal punto in cui è essere nettamente insuffi- entrare in contatto continuo,
collegata e di inserire tra i ciente, per cui 'essa non può oppure temporaneo. Potrà
due punti così ottenuti un essere utilizzata in modo op- anche trattarsi di polvere
milliamperometro per corren- portuno ed 11 cambiamento di comune, facUe ad accumu-
te continua, abbastanza S~i1- frequenza di cui essa deve larsi negli interstizi tra le
sibile, come ad esempio, con essere la responsabile, non si lame delle armature e che,
una portata milliamperome- verifica oppure avviene assai con una cert-a umidità del-
trica di 0;5 od al massimo cii mediocremente. l'ambiente, può assumere u-
1 milliamp'eres, facendo t\t- na certa conduttività elettri-
tenzione a rispettare la po- ca, sufficiente per creare tra
larità di inserzione dello CASO n. 184. Ricevitore le due armature del variabile
strumento per f,are in modo normalE; dalle prove ef- le perdite sufficienti a deter-
di riprodurre proprio quella fettuate secondo le indi- minare l'indebolimento od
indicata nello schema; per cazioni del caso prece- addirittura il bloccaggio del-
migliore certezza nelle indi- dente, si constata che le oscillazioni locali. Altri di-
cazioni è bene che lo ~tru­ l>oscillazione non avviene fetti di questo genere po-
mento sia collegato alla ' re- sebbene la valvola stes- tranno esistere anche se non
sistenza dalla parte di que- sa provata risulta per- situati propriamente sul va-
sta che è diretta al catodo, fetta (schema 115). riabile vero e proprio, ma
dalla parte opposta la pre- semmai, sui compensatori
senza dello strumento potreb- Ecco alcuni dei casi che si che si trovano in esso, oppu-
be apportare delle anoma:ie possono presentare. re nel gruppo di alta fre-
al funzionamento dell'oscil- A), Interruzione di uno quenza e che servono a vol-
latore in -quanto sarebbe col- degli avvolgimenti, l'interru- te per la taratura. In ogni
legato direttamente su di un zione del filo degli avvolgi- caso, ,q uando i puntali di un
lato del circuito oscillante menti anche se esso è mol- ohmetro predisposto per una
dell'oscillatore. E' altresì pre_ to sottile è assai difficile a scala molto elevata sono
feribile effettuare lo shun- verificarsi, ciò che si riscon- messi in contatto, rispettiva-
taggio dello strumento con tr'a assai più spesso, è sem- mente con ciascuna delle ar_
un condensatorino a carta di mai la interruzione di una mature, l'indice dello stru-
buona qualità, della capaci- delle connessioni asterne od mento dovrà segnalare una
tà di 0,1 microfarad. Se dun- interne delle, bobine, quali ad resistenza elevatissima o me-
que, una volta realizzata que- esempio i terminali degli av- glio ancora rago non do-
sta disposizione la sezione volgimenti, dove essi sono vrà muoversi per nulla. Par-
che ci interessa effettivamen- ancorati alle connessioni e- ticolare attenzione và dedica-
te oscilla, lo strumento df've sterne per mezzo di gocce di ta alla umidità della polve-
dare la indicazione di una saldatura o con altro mezzo. re tra le lame del variabile
certa corr,ente il cui valore Altre volte può darsi il caso specialmente quando l'appa-
dipende essenzialmente dal di una massa difettosa che recchio su cui si sta operan-
tipo di valvola su cui si sta può fare pensare ad una in- do sia stato per lungo tem-
effetuando la prova; in li- terruzione e che del resto, e po inattivo magari in am-
nea di massima per la mag- ben considerare, può ricon- biente umido, così che la u-
gior parte delle valvole a ri- dursi appunto ad un punto midità dell'ambiente abbia a-
scaldamento indiretto, di in cui il circuito è aperto. vuto modo di accumularsi
produzione più o meno re- B), Cortocircuito presen- nell'interno dell'apparecchio,
cente, quali la 6A8, la 6TE8, te nel circuito oscillante ac- non protetto come accade
la ECH3, la ECH4, la 6BE6, cordato dell'oscillatore. Nel- quando esso viene mantenu-
la ECH81, ecc, la corrente in la quasi totalità dei casi, il to in funzione, dal calore svi-
questione può andare dai 200 dU·etto è da ricercare nel con- luppato dalle valvole e dal
ai 500 microampere ossia da densatore variabile di accor- trasformatore. Se nonostante
0,2 a 0,5 milliamperes. Nel ca- do (sezwne: osclllatare) o i tentativi non è proprio pos-
so invece di valvole normali a nelle connessioni che ad es- sibile eliminare dal conden-
riscaldamento diretto, come so fanno capo. Basta infatti satore delle perdite oppure se
quelle adatte per funziona- quasi sempre che si verifichi le deformazioni delle lame
mento a batteria, in ricevi- un contatto elettrico, anche
tori portatili (lR5, DK92 ec- se imperfetto, tra il rotore (a
cetera), il valore di corrente massa), e lo statore della se-
è più basso, ed in genere del-
l'ordine dei 100 microampe-
zione di oscillatore di un con-
densatore di accordo, perché
Abbonatevi - al
res, ossia di 0,1 milliamperes. la oscillazione locale non pos-
In ogni caso si può conside-
rare che se la corrente che
si riscontra sulla griglia 0-
sa più verificarsi; con parti-
colare cura sarà quindi da
ricercare qualsiasi deforma-
Sistema"1\"
37
a risultare nulla; e secondo
dei casi contemplati, però si

L C.SOa10opr l''';"""'."
NODllI.Aro

so 100.000
ha la la differenza della resi-
stenza R1 la quale costretta a
sopportare una corrente cir-
colante assai forte, si riscal-
da fortemente e se non si in-
terviene in tempo, può avere
luogo la bruciatura della
stessa, oppure possono veri-
ficarsi difetti ancora più gra-
vi. Può ancora accadere che
la resistenza R1 sia difetto-
sa per una ragione qualsiasi
CAV o che il suo valore ohmico
sia divenuto assai più eleva-
to di quello nominale e per-
tanto la tensione non riesce a
l raggiungere la placca Q co-
munque l'elemento anodico
dell'oscillatore e pertanto,
delle armature di esso, siano ma allegato, la resistenza R1 l'oscillazione stenta a verifi-
tanto gravi da renderne im- può essere interrotta oppure carsi oppure non si verifica
possibile il raddrizzamento e il condensatore C può essere affatto. In ognuno dei casi
quindi la riparazione, con- in corto. In entrambi i casi, sarà logico · intuire i provve-
verrà senza altro, tentare la sebbene per ragioni diverse, dimenti con cui intervenire
sostituzione del condensato- la tensione sull'elemento a- per la eliminazione dei di-
re stesso, con altro dallo nodico dell'oscillatore, viene fetti.
stesso tipo, non solo in fat-
to di capacità e di senso di
rotazione ma anche in fatto CASO n. 185. L'oscillazione sembra normale e la valvo-
di conformazione delle lami- la convertitrice risulta perfetta; nondimeno, l'audizio-
ne del rotore, dato che dalla ne è impossibile anche quando si prova a collegare un
forma di esse dipende il mo- pezzo di filo in funzione di antenna al contatto di gri-
do di variare della frequenza glia centrollo della prima valvola, dell'apparecchio, o
dell'appar,ecchio. Quando si meglio, della convertitrice (schema 116).
effettua una tale sostituzio-
ne è da farlO in modo ch.] le
connessioni che fanno capo Si verificano le tensioni ce l'ohmetro denunci una re-
al variabile, siano adot ta te della convertitrice, ed in par- sistenza assai più bassa, sa-
nelle stesse condizioni di ticolare della griglia scher- rà chiara la presenza del cor-
quelle che si erano riscontra- mo e della placca; se tali tocircuito sul quale si tratte-
te in origine facenti capo al voltaggi sono normali, vede- rà di indagare localmente e
variabile che è stato tolto re se per caso il primario del quindi di intervenire; è do-
perché difettoso. primo trasformatore di me- veroso puntualizzare che que-
C), interruzione del con- dia frequenza, non sia per ste prove con l'ohmetro deb-
densatore di accoppiamento caso in cortocircuito, maga- bono essere eseguite a fred-
C o delle connessioni ad es- ri per colpa del trimmer che do ossia con l'apparecchio di-
so relative; tale caso non si è collegato al primario stes- staccato dalla presa di cor-
presenta s~ non quando il so; un controllo di questa rente di alimentazione. Assi-
circuito di conversione è del condizione è possibile anche curare anche che la sezione
tipo illustrato nello schema prima di dissaldare comple- di condensatore di accordo
allegato, ossia con l'alimen- tamente il trasformatore di collegato alla griglia con-
tazione in parallelo. Il con- media frequenza: si tratta di trollo non sia in cortocircui-
densatore in questione è ge- sfilare semmai dal suo zoc- to, per una delle cause che
neralmente di valore com- colo la valvola convertitrice sono state elencate nel caso
preso tra i 470 ed i 2000 pF e quindi misurare con un precedente. Una prova in ta-
D), Tensioni errate, prin- buono strumento la resist~n­ le senso consiste nel seguen-
cipalmente quelle della plac- za che si riscontra tra i due te espediente: dissaldare la
ca della sezione oscilla trice capi del primario del trasfor- connessione che daMe lame
della valvola oppure della matore stesso: tale resisten- fisse dello statore del con-
griglia anodica; grande im- za dovrà essere quella ohmi- densatore variabile di accor_
portanza ha anche la t~n­ ca presentata dal sottile filo do, va a1la griglia controllo
sione di polarizzazione. Se dell'avvolgimento, e che può della valvola, indi collegare
l'elemento anodico di oscil- essere compresa a seconda alla griglia stessa l'antenna,
latore è alimentato in paral- del tipo di apparecchi, tra 1 non direttamente ma attra-
lelo come nel caso dello sche- 6 ed i 30 ohm, qualora inve- verso un condensatorino a

38
mica da 50 o 100 pF, provve- pi di trasformatori di med:a. nello stadio di amplificazio-
dendo anche una resistenza rappresentato da un com- ne in alta frequ:mza o nei
di fuga da 1 megaohm, nel- ~ensatore in ceramica, :J da circuiti ad esso annessi, qua-
la disposizione suggerita nel- uno in aria oà ancora, dal li quelli di alimentazione, di
lo schema allegato; se in nucleo ferromagnetico a vi- polarizzazione, di sintonizza-
queste condizioni, la ricezlO- te, ecc. Ogni volta si deve zione ecc. Il circuito di am-
ne diviene possibile, si potrà ruotare detto comando, in plificazione in questione è
senza altro diagnosticar~ e maniera che il volume di u- molto semplice ed intuitivo,
quindi ricercare il difetto nel scita sia quello massimo pos- ossia con circuito di entrata
circuito di griglia della val- sibile compatibilmente con lo accordato o no, collegato al-
vola. stato di, taratura degli altri la griglia controllo della val-
elementi. Successivamente si vola e con circuito di uscita
ASO n. 186. Tutti i cir- tratta di collegare in modo collegato invece alla placca
cuiti della convenitrÌl'\l analogo alla griglia control- ugualmente accordato, si può
sono normali e l'o clJla- lo della valvola convertitrice, anzi dire che' nella maggior
zione l>are verificar i l'uscita del generatore di se- parte dei casi un amplifica-
normalmente; nonostan- gnali, per effettuare la rego- tore di radio frequenza è pa-
te que to, all'una rire- lazione prima del secondario ragonabile con quella di uno
mone . possibile. m ntre e poi del primario del primo stadio di amplificazione di
la eZ'ione di ba a rre trasformatore di media fre_ media frequenza di cui già
quenza dell'apparecchio quenza, ossia di quello che è stato fatto cenno, eccezion
funziona regolnrmenl è visibile tra la valvola con- fatta per le differenti fre-
rhem 117) . vertitrice e quella amplifica- quenze di lavoro e perché nel
trice di mf. Durante queste caso attuale è necessario una
operazioni di taratura è uti- possibilità di variazione del-
Converrà riportare le ri- le, ad evitare interferenze, la frequenza entro limiti as'-
cerche nella sezione di am- confusioni ecc, bloccare mo- sai ampi, a differenza di
plificazione di media frequen- mentaneamente l'oscillazione quanto accade negli stadi di
za dell'apparecchio; potrebbe locale della supereterodina fuequenza intermedia in cui
ad esempio trattarsi di una sulla quale si stia. operando, la frequenza da amplificare
estrema staratura ' dei circui- a tale scopo basterà cortocir- rimane costante. Per la ri-
ti accordati, prodotta da cuitare con un ponticello di cerca del guasto, per prima
qualche precedente riparato- filo. le due armature, rispet. cosa, verificare se le tensioni
re, inesperto, o male attrez- tivamente fissa e mobile del- della valvola, generalmente
zato. Per assodare questo la sezione oscillatrice del un pentodo, ed a volte, un
punto è necessario disporre condensatore variabile del ri- exodo antisoffio, come anche
di un generatore di radiofre_ cevltore, riconoscibile spesso un tetrodo a griglia scher-
quenza (ottimo un oscillato- per le sue dimensioni che so- mante nei ricevitori di co-
re modulato) ed occorre an- no inferiori di quelle della struzione remota, sono cor-
che venire a conoscenza del- sezione di accordo, oppure rette, dedicando una partico-
la frequenza per la quale è per il minore numero delle lare attenzione a quelle della
stata prevista appunto la me- lamine delle armature. griglia schermo ed a quella
dia frequenza. Si tratta ap- della polarizzazione. Uno dei
punto di predisporre l'os~il­ difetti più correnti, è infatti
latore modulato in modo che c O n. 187. Ricevitore di quello della messa in corto
esso sia in grado di erogare marca con valvola ampll- del condensatore di fuga o eH
una oscillazione di valore i- ficatl'lce di radiofrequen- disaccoppiamento della gri-
dentico alla frequenza inter- ~a, prima della valvola.
glia schermo per cui se tale
media dell'apparecchio, e converlltrice. L'audizione condensatore va in corto, la
quindi, di dissaldare la con- . possibile quando si col- tensione di schermo va a
nessione che va alla griglia I g'a un pezz.etto di filo in scaricarsi verso la massa. E
controllo della valvola ampli- runzione di antenna, di- chiaro che se tale tensione è
ficatrice di media e di realiz- rettamente alla griglia ottenuta con un sistema par-
zare il montaggio indicato controDo della valvola titore di tensione o di una
nell'apposito schema elettri- convertitrice, nessuna 1'1- resistenza unica, sia per l'am-
co, collegando la uscita del- cezione Invece è po ibì- plificazione di media, ove si
l'oscillatore modulato, alla. le sia .e l'antenna è 01- verifichi un difetto di que-
griglia stessa, in tali condi- legata normalmente al- sto genere, non solo la am-
zioni, il primo elemento da la entrata deU' apparec- plificatrice di radiofrequenza.
tarare, è il secondario del se- chio, nè e Invece è con- ma anche quella di media
condo trasformatore di me- ne a alla g'rlgLla con- frequenza risulteranno bloc-
dia frequenza, indi il prima- trollo della l'zione am . cate. Assicurare poi che il
rio; ogni volta si tratta di ma- plificatrice di radJorrt'k circuito negli avvolgimennti
novrare con molta lentezza quenxa. facenti parte di tale sezione,
l'elemento che è incaricato di cui, è da tenere presente.
di questa regolazione e che Evidentemente 11 difetto fa anche parte una delle se-
può eSSere a seconda dei ti- sarà da ricercare appunto zioni del conndensatore "a-

39
dei ricevitori menO recenti un
A"1PL/~/CArR!CE MF CONVERTirRICE potenziometro che ha la fun-
zione di regolatore di sensibi-
lità). Occorre attenzione al
fatto che nel caso di questi
apparecchi poco recenti, la
tensione di catodo è normal-
mente elevata quando il cur_
sore del potenziometro si tro-
va al minimo; se vi è una
interruzione del potenziome-
tro, esterna od interna, la
tensione rimane costante ed
C. A"" elevata, per qualsiasi posi-
zione del cursore del poten_
ziometro stesso.

3 CASO n. 189. Ricevitore


normale e di concezione
classica senza amplifica-

j
zione di radiofrequenza.
La ricezione è debolissi-
ma quando l'antenna è
collegata alla presa ap-
~
~
@) posita sulla targhetta del
telaio dell'apparecchio;
faudizio,ne diviene nor-

3 @ ;t
C.A.V.
male invece quando l'an-
tenna stessa è collegata
direttamente alla griglia.
controllo della prima val-
vola ossia della converti_
riabile di accordo, che, negli densatore variabile, oltre che trice (schemi 119, 120,
apparecchi con amplificazio- una sezione del gruppo di ra-
ne in alta presenta la parti- diofrequenza. Taluni sistemi 121).
colarità di avere tre sezioni di collegamento tra la val- In altre parole, la ricezio-
invece di due, ossia come al vola amplificatrice di r.f. e ne è nulla quando l'antenna
solito, una per l'oscillatore, la successiva, che in geune si trova nel punto A deilo
una per la sezione di mesr.o- è la convertitrice, comporta- schema 119 mentre diviene
lazione ed una appunto per no nel circuito anodico del- pressoché normale, (se si ec-
gli stadi accordati della val- la prima delle due valvole ci- cettuano i fischi ed i rumori
vola amplificatrice di alta . tate, una bobina di arresto; di interferenza). Iq uando in-
Verificare poi che non 'Ii è a volte questa ultima è rea- vece l'antenna viene applica-
alcun cortocircuito nel c.ir- lizzata con mo assai fine in ta al punto B. Tale difetto è
cuito di grigiia controllo del- cui le interruzioni facilmen- piuttosto frequente ed, in ge-
la valvola in questione, di cui te si verificano, in particola- nere. ha Qrigine una inter-
come si è detto, fa appnto re modo in corrispondenza ruzione o nella rottura del
parte una sezione del con- delle connessioni saldate. gruppo di bobine che fa ap-
punto capo alla presa di an-
tenna del ricevitore tali bo-
CASO n. 188. Ricevitore normale: lo stadio di amplifica- bine in particolare sono i
zione di media frequenza pare non essere in grado di primi elementi che soffrono
rispondere; una osservazione più attenta permette di e vanno distrutte quando ac-
constatare sulla valvola interessata a tale stadio, una cade un cortocircuito tra u-
differenza di potenziale molto elevata tra la massa ed no dei mi di alimentazione e
il catodo di tale valvola (schema 118). la massa, il che si verifica ad
esempio, quando l'isolame:n-
to del conduttore di alimen-
In altre parole, si rileva razione. Tale fatto, è un sin- tazione, si danneggia a cau-
tra la massa ed il punto A tomo abbastanza sicuro del- sa dell'erosione esercitata su
dello schema, una tensione la resistenza catodica R del- di esso, dagli spigoli vivi del
dell'ordine dei 20 o 40 voI t, lo schema, od in generale, u- foro attraverso cui esso pas-
voltaggio questo variabile in na interruzione del circuito sa. Un tale inconveniente
funzione del tipo e la sensi- di catodo della valvola in può anche verificarsi in mol_
bilità dello strumento utiliz- questione (a volte in tale te altre occasioni quale quel-
zato per effettuarne la misu- punto si riscontra, in alcuni la in cui è uno dei condutto-

40
l'l della rete che viene utiliz- supporto sulla quale è avvolta, sione del proprietario di pré-
zato come filo di antenna ma- dal resto del gruppo e quin- ferire una riparazion3 econo-
gari senza nemmeno la inser- di nell'osservare con la mas- mica, ci si trova nella impos-
zione di un condensatore in sima cura l'avvolgimento, che sibilità di l'i avvolgere la bo-
funzione di. tappo luce o con a volte è a nido di ape, cer- bina I, si può tentare in que-
l'impiego di un condensatore cando di rintracciarne il ca- sta sede, una soluzione di ri-
di capacità eccessiva o di po, indi nello svolgere la bo- piego che consiste nell'effet-
qualità mediocre. Nei ricevi- bine stessa, contandone le tuare un accoppiamento a
tori con valvole in serie e spire, indi nel fare o nel com- resistenza e capacità invece
senza trasformatore di 2.li- missionare un avvolgimento di un accoppiamento indutti-
mentazione,in più. è stata a- dello stesso tipo e fatto con vo od accordato; in tale caso,
dottata quasi universalmen- lo stesso senso; a proposito la disposizione da adottare
te la disposizione secondo cui numero di spire, avvolta nel- saI1à quella illustrata nello
uno dei due conduttori della lo stesso senso, a proposito schema 121; questa soluzio-
rete di alimentazione là col- del rilevamento delle carat- ne comunqùe non è possibi-
legato direttamente al telaio teristiche della bobina origi- le con tutti i tipi di apparec-
metallico dell'apparecchio, e nale danneggiata, sarà bene chi e con tutti i sistemi di
per questo, prima di fare u- aiutarsi con una lente da accordo ed in ogni caso, inol-
na connessione di questo ge- contafili o con altro mezzo tre, il rendimento dell'appa-
nere è sempre necessario con- simile, in modo da rilevare recchio dopo tale ripiego sa-
trollare che in serie alla pre- l'andamento del filo onde rà inferiore di quello origi-
sa di antenna, la quale deve non rischiare di esercitare su nario, in fatto di seletti-
essere bene isolata, si trovi di esso nello svolgerlo una vità, di interf·erenze ecc, data
sempre un condensatorlno trazione eccessiva e quindi la semplicità della disposi-
interno od esterno, della ca- romperlo. Se per una ragio- zione comunque sarà sempre
pacità di 1000-50'00 pF, ad ot- ne qualsiasi, ma in genere conveniente tentarla prima
timo isolamento. Negli appa- per mancanza di attrezzatu- di passare ad altre migliori
recchi con trasformatori di ra di laboratorio o per deci- ma più complesse.
alimentazione, invece. il di-
fetto può originarsi per mes-
sa in cortocircuito di uno dei CASO n. 190. Ricevitore normale la ricezione è possibi-
condensatori che a volte si le, ma pare di avere a che fare con un apparecchio a
mettono, specialmente negli reazione, fatto funzionare sull'orlo del punto di innesco
apparecchi di un certo valo- delle oscillazioni locali. Manovrando il comando della
re, tra la massa del telaio e sintonia, le stazioni appaiono come seffi, a volte, però
ciascuno dei conduttori del quando una stazione specialmente se potente viene sin-
cordone bipolare di alimen- tonizzata alla perfezione, questi difetti scompaiono e l'a-
tazione, (schema 120), e che scolto è possibile in misura quasi perfetta, (schema 122)
servono per la eliminazione
di una parte dei disturbi pos-
sibili; altre volte ancora, il
cortocircuito può verificarsi, Nella maggior parte dei ca- Le cause di questi inneschi
in te l'mittente oppure costan- si, ed anzi, quasi sempre, si possono essere diverse e si
te, nell'interruttore generale, tratta di un ricevitore in cui tratta di esaminarle tutte
coassiale al controllo di vo- lo stadio di ampUficazione di per individuare tra le altre
lume o di tono. Se tale inter- media frequenza innesca, os- quella che è la più attendi-
ruttore si rompe internamen_ sia entra in oscillazione per bile.
te può essere facile che una una ragione o per un'altra. Ci A), Disaccoppiamento in-
delle mollettine che lo I!om- si rende bene conto di que- sufficiente dei vari circuiti
pongono, vada per la sua sto fatto in quanto quando della valvola: provare a met-
stessa elasticità in contatto nello stadio di amplificazione tere in parallelo al conden-
con la calottina metallica di di media frequenza si crea- satore di catodo oppure quel-
protezione dell'interruttore no condizioni di questo gene_ lo della griglia schermo, con
stesso per cui, essendo que- re, il circuito di entrata e un altro condensatore di
sta ultima collegata alla cioè quello della griglia con- buona qualità, di capacità
massa, viene come si vede, trollo della valvola, diviene compresa tra i 100.000 pF ed
messo a massa anche un filo estremamente sensibile a i 500.000 pF, se nell'apparec-
della alimentazione. Il me- qualsiasi perturbazione ester- chio su cui si sta operando
glio da fare quando accada na: se ad esempio, si avvi- si riscontra qualche cellula
di dovere riparare un appa- cina la punta di un dito al di disaccoppiamento quale
recchio, in cui appunto una cruppuccio od al piedino di quella che si può vedere nel-
questa griglia dalla valvola, lo schema allegato, provare
delle bobine di entrata di an- sino a portarlo in contatto, ad aumentare il valore della
tenna abbia subito la sorte sia pure leggerissimo, si no- capacità Cl; vedere altresì se
sopra indicata, consiste nel- ta immediatamente la scom- il condensatore C2, che ser-
lo smontare con attenzione parsa dell'innesco e la rice- ve a disaccoppiare la tensio-
la bobinetta, separando il zione diviene quasi perfetta. ne del controllo automatico

41
a causa del cosidetto esauri-
mento a cui esso va sogget-
to, quando l'umidità interna
va scomparando mentre lo
strato isolante elettrochimi-
co, aumenta invece di spes-
sore; altre volte potrà trat-
tarsi dell'aumento casuale o
giustificato di qualche 'resi-
@ stenza tra quelle che si tro-
vano in serle sul circuito di
utilizzazione. Tra le parti di
ricambio, è bene avere sem-
20.000 pre a portata di mano anche
-+HT un certo assortimento di con_
O, JJF densatori elettrolitici dei ',a-
ri valori, così da potere ten-
tare subito il metodo della
+HT sostituzione con cui come si
è detto, si riesce assai spes-
so a diagnosticare con rapi-
ECH81 dità un difetto che altrimen-
ti sarebbe assai difficile da
localizzare. Tale condensato-
+HT re per l'uso dovrà natural-
RI_20 000 mente essere collegato in pa-
rallelo con il condensatore
sospetto, dell' apparecchio,
curando anche di rispettare
le polarità.
@ D) , valvola difettosa; que-
sto caso si presenta qualche
volta sebbene sia piuttosto
raro: non sempre difettoso è
di tipo tale da potere essere
rilevato dal provavalvole ; an-
che in questo caso, sarà pre-
zioso avere a disposizione u-
na valvola dello stesso tipo
e sicuramente perfetta da
potere usare nel metodo del-
la sostituizione.
CASO n. 191. Ricevitore
normale, si nota un in-
nesco di media frequen -
za di tipo analogo al pre-
di volume (CAV) non sia per valore superiore; abitual- cedente ma anche non si
caso difettoso oppure male mente, il valore di detta re- riesce a combattere con i
collegato. sistenza è compreso tra i 150 provvedimenti che SOOIl
B), valvola troppospin- ed i 500 ohm, si potrà quin- stati suggeriti applJn~o
ta; ed in altre parole, val- di senza altro tentare di rad- nel precedente paraITaro
vola con polarizzazione di doppiarlo senza temere alcu-
frenatura molto bassa, e ne conseguenza sgradevole, e Assicurare che il circuito
quindi funziona~te a regime con una buona probabilità di griglia della valvola di
massimo, misurare pertanto anzi di migliorare le cose. media sia sufficientemente
la tensione che si riscontra C), condensatore elettroli- schermato da altri circuiti a-
tra il pnto A e la massa: in tico di filtraggio, difettoso. Si diacenti, o meglio ancora se
assenza di segnale tale vol- tratta sempre del secondo sia effettivamente realizza to
taggio, in questo punto deve condensatore elettrolitico del con sottile filo schermato, te-
essere dell'ordine di 1,5 o 3 cornrplesso di l1vellamento, nendo sempre presente co-
volt, con l'antenna distacca- vale a dire quello che si tro- munque che esso deve esse-
ta dal morsetto apposito; va alla uscita del filtro, ver- re quanto più corto sia pos-
provare semmai ad elevare so I circuiti di utilizzazione; sibile. A meno che non si
tale tensione sostituendo la il difetto che si manifesta è tratti di apparecchio equi-
resistenza che provvede ad quasi sempre quello della di- paggiato con valvole aventi
essa, ossia la R, con altra di minuzione della sua capacità 11 bulbo metallico, sarà sem-

42
pre utile curare la scherma- vece necessario, specie con lente anche COltle durata, e
"tura anche di tutta la valvo- alcune valvole noval o mi- non presenta che 11 difetto /
la con uno degli appositi ci- niatura, realizzare una spe- di tendere ad allentarsi e per-
lindretti di alluminio che so- cie di schermatura esterna fino a rompersi factimente
no in vendita in tutti i ne- tr.a i contatti dei piedini del- quando essa debba passare In
gozi di radio e che natural- lo zoccolo portavalvola, sal- prossimità di elementi che
mente deV'e essere scelto in dando ad un punto vicino e- sviluppino un certo calore,
funzione della valvola alla lettricamente collegato alla quale ad esempio, la valvola
quale esso debba servire. Da massa del telaio, una stri- finale o la raddrizzatrice, o
notare an~he che tale ele- scetta di sottile lamierino di qualche resistenza di filtrag-
mento dovrà risultare in buo- alluminio o di ottone oppor- gio, ecc.
no contatto elettrico con la tunamente piegato, in modo
massa dell'apparecchio e del che con la sua presenza eli- CASO n. 193. Ricevitore
telaio, se si vuole che esso mini l'a,c coppiamento che può con trasformatore, di
possa esercitare la sua azio- determinare appunto !'inne- produzione non recente;
ne. Nel caso che momenta- sco. In molti casi, una volta si nota é.be li fUD2liona-
neamente non si abbia a di- che sia stato applicata una meoto come amplificatore
sposizione un adatto cilin- scherma tura aggiuntiva allo in bassa frequenza ClOO
dretto e si voglia ugualmen- scopo di risolvere qualcuno uo giradischi è possibi-
te tentare la schermatura di dei nostri problemi si pot,r à le e normallsslmo, men-
una valvola si potrà realiz- lamentare una certa perdita tre e Impossiblle in fun-
zare una schermatura prov- di allineamento dell'apparec- zionamento in ricezione
visoria abbastanza efficiente, chio, ed effettivamente potrà l'adio (schema 123) .
avvolgendo intorno alla val- essere aocaduto proprio que-
vola, qualche giro di foglia di sto, in quanto la capacità ag-
alll.Jminio, di quella che è giuntiva introdotta nel cir- L'apparecchio consta delle
venduta in tutti gli empori e cuito acoordato, dall'elemen- valvole a quattro volt della
che ormai, non manca più to schermante che è stato serie europea, ossia AK2,
in qualsiasi casa. A volte sa- applicato, potrà dare appun- AFa, ABCl, AL2, AZl. La mi-
rà perfino necessario per la to luogo ad una perdita di surazione delle tensioni per-
eliminazione di un innesco, taratura che potrà comun- mette di localizzare imme-
schermare perfino 11 cappuc- que essere ricuperata con diatamente il difetto: si con-
cio di griglia controllo di una prontezza, con il procedi- stata infatti che la tensione
valvola, altre volte sarà ln- m~mto suggerito nel caso 186. alle griglie schermo della
convertitrice e della ampUft-
catrice di me,d ia frequenza,
CAS"O n. 192. Il ricevitore di tipo normale, si accende è nulla. Con un esame più
normalmente, le tensioni di aliment azione paiono cor- llipprofondito, si constata che
rette, tutti gU stadi sembrano esse.,e in grado di rispon- la resistenza di 20.000 ohm,
dere quando se ne toccano come è stato detto in pre - che alimenta appunto le gri-
cedenza le a-rlglle controllo. Comunque, manca la rice- glie schermo, come anche l'e-
zione radio; a volte i odono dei segnali parassiti, altre lemento anodico della sezio-
volte invece è udibile qualche stazione più o meno de- ne oscillatrice della AK2, è
bole, ma quasi sempre distorla , che non si riesce ad eli- dissaldata ; rifatta questa
minare per quanto si manovri la manopola di slntonia connessione, si constata che
per variare la frequenza di lavoro del complesso. le tensioni sono le seguenti:
100 volt sulle griglie scher-
mo; 90 volt sull'elemento a-
Trattasi di un guasto insi- si può rilevare dalla ubicazio- nodico dell'oscillatore.
gnificante ma che pure a vol- ne di una certa serie di pu-
te si verifica e che può far leggine folll, di cui appunto CASO n. 194. Ricevitore
perdere anche al radiotecnico la cordina viene fatta pas- di prodU%lone recente e
esperto qualche buona deci- sare per cambiamento di di- con valvole ooval, coo
na di minuti in ricerche sen- rezione. Non stiamo qui a di- trasformatore; funziona
za successo : si tratta sempli- lungarci su quali delle varie in bassa. frequenza. co-
cemente dalla interruzione cardine reperibili in commer- me lo assiClj11ra il fatto
del filo di seta, o di acciaio cio e come è stato detto, pos- cbe esso jJUò essere usa-
o di lino o di plastica, che sono essere di acciaio, come to come amplificatore
serve a trasmettere il movi- di nylon, o di o di seta o di con un giradiscbi, ma. è
mento dalla manopola di co- lino, sia la più adatta per 11 Impossibile la. ricezJone
mando della sintonia, alla pu_ trascinamento della puleg- radio ; tensioni e correD-
leggia del condensatore va- gia del condensatore varia- ti appaiono normali
riabile di accordo: si tratta bile, i potenziali riparatori (schema 124) .
pertanto di rimettere a po- adotteranno caso per caso
sto detta cordina, rispettan- quella ehe risulti loro più
do quella che era la disposi- conveniente dlremo solamen- Si nota comunque la ca.p-
zione originale e che a volte te che quella di ny10n è ecce1- tazione da parte dell'appa-

43
ree chio, di alcune stazioni la. Verificando la resistenza amplificatrice di media fre-
parassite e di diverse stazio- da 20.000 ohm ossia la RI quenza sono state invertlte
ni telegrafiche; a prima vi- dello schema la si tro'v a in- nei rispettivi zoccoli, dallo
stà la valvola convertit rIce terrotta, ma si constata an- stesso cliente, inavvertita-
ECH81, ha la sezione triodi- che che detta interruzione è mente quando egli le stava
ca che non oscilla. Il mon- stata causata da un altro rimettendo a posto, dopo a-
taggio di questa valvola è guasto ed in particolare dal- vere magari effettuata una
conforme allo schema alle- la messa in corto del con- spolveratura dell'interno del-
gato: la misurazione delle densatore Cl, che si trova al- l'apparecchio. Si raccomanda
tensioni in tale stadio, por- la base dell'avvolgimento di quindi ai potenziali riparato-
ta alla constatazione che reazione dell'oscillatore loca- ri, di apprendere quante più
sulla griglia della sezione 0- le. Il rimedio consiste nella possibili sigle di valvola .r a-
scillatrice della valvola vi e-o- sostituzione di entrambi. dio, di qualsiasi produzione
no circa 60 volt, valore que- recente e remota, e di ap-
sto assolutamente anormale: CASO n. 196. Ricevitore prendere per ciascuna di t's-
un esame porta alla const.a- con trasformatore e con se, almeno quella che è la
tazione che la valvola in que- valvole europee; si la- funzione normale della val-
stione è difettosa, in quando menta anche questa vol- vola a cui si riferiscono (con-
presenta una perdita inter- ta il mancato fun"iona- vertitrice, amplificatrice di
na della placca della sezione mento in ricezione radio, bassa, ecc.); così infatti sa-
oscillatrice alla griglia della mentre la sezione di bas- rà possibile a coloro che si
stessa, specialmente quando sa frequenza funziona accingono alla ricerca di un
la valvola è molto calda os- perfettamQnte, (schema difetto di un apparecchio,
sia dopo alcuni minuti di 126), constatare con un colpo di
funzionamento; anche a occhio, se tutte le valvole
freddo, comunque il difetto è Nel condurre un esame siano al loro posto. A tale
rilevabile in quanto tra gri- sommario, si ha l'impressio- scopo pensiamo che servi-
glia e placca del triodo o- ne che l'amplificatore di me- rà grandemente le tabelle
scillatore si riescono a misu- dia frequenza risponda rego- prontuario che saranno for-
rare con un ohmetro sola- larmente alla prova fatta nite al termine del presente
mente 2500 ohm, in luogo toccandone la griglia con- articolo.
delle molte diecine di mega- trollo; mentre la stessa ri-
ohm, che dovrebbe essere il sposta non si riscontra quan- CASO n. 198. Ricevitore
valore normale. In un DI'i- do invece viene toccata la con valvole rimlock e
mo momento si può provare griglia controllo della valvo- con trasformatore di ali-
a percuotere con un martel- la precedente che è una mentazione; è impossibi-
letLo di gomma, il bulbo del- ECH3. La misura delle ten- le la ricezione radio,
la valvola nella speranza che sioni porta al rilevamenti) di mentre l'amplificazione
la scoria che si è Interposta ben 80 volt sul catodo d.3lla in bassa frequenza è nor-
tra grigUa e placca e che è valvola e di 200 volt sulla male, ad esempio in con-
la responsabile della p erdita, placca della sezione triodica giunzione con un giradi-
possa esser rimossa e quin- oscillatrice della stessa. Un schi (schema 127).
di fatta cadere verso 11 fon- esame più attento posta !J.~la
do del bulbo in punto In cui constatazione che la resi-
non dia alcun distur bo, nel Misurate le tensioni si pro-
caso, p erò che Ilale tent3.tJvo stenza di polarizzazione R in va un voltaggio eccessiva-
non approdi a nulla sarà serie al catodo, da 200 ohm, mente elevato sul catodo del-
giuocoforza cambiare del tut- era interrotta, il valore nor- la valvola amplificatrice di
to la valvola. male di una tale resistenza media frequenza, EF41, ossia
è di circa 200 ohm. al punto A dello schema: in
particolare si riscontrano ben
CASO n. 195. Ricevitore CASO n. 197. Ricevitore 30 volt, in luogo dei 2,5 volt
con trasfornnatore nQT.- normale, con trasfornna- che sarebbero il valore nor-
male di produzione non tore, funzionamento nor~ male . Si tratta di un guasto
molto recente,; si lamen- malissimo in bassa fre- che può definirsi classico, in
ta anche questa volta il quenza come amplifica- quanto si verifica molto spes-
mancato funzionamento tore. so, e nella maggior parte de-
in ricezione radio, men- gli apparecchi, la resistenza E
tre la sezione di bassa Trattasi di un guasto cu- i
R16 catodica della valvola in
frequenza funziona COll rioso, ma che più volte è questione risulta interrotta, li
un giradischi (schema stato constatato in apparec- per cui manca la chiusura o
125). chi portati da clienti. Una verso massa del circuito del- t
osservazione attenta alla par- la corrente anodica della val- z
Misurando le tensioni si ri- te superiore dello chassis vola, il cui funzionamento ri-
leva che all'elemento a:1odi- porta alla constatazione che sulta pertanto bloccato, il ri- d
co della sezione oscillatrice due delle valvole e precisa- medio consiste nella sostitu- c
della 6A8. la tensione è nul- mente la convertitrice e la zione della resistenza .

44
CASO n. 199. Ricevitore ECH42 EF41
con valvole europee e
con trasformatore, di
produzione poco recente;
funziona normalmente
come amplificatore in
bassa frequenza, ma è sf7

~
del tutto inefftciente tn
ricezione radio (schema
128).

Misurando le tensioni, si
constata che quella all'ele-
mento anodico della sezione
oscillatrice della convertitri-
ce AKl, ossia al punto A, è
nulla, sebbene la stessa sia di
valore normale prima della
bobina che si trova inseri ta
nel circuito, ossia al punto ratura degli stadi a radiofre- della valvola va al trasfor-
B; si può quindi sospettare quenza dell'apparecchio, al- matore di frequenza interme-
che la sezione 512 dell'avvol- meno per quellO che riguar- dia ossia nel punto A. Il se-
gimento di reazione è inter- .da la gamma di cui faceva gnale così applicato, passa
rotto, cosa che in un secon- parte la bobinetta che era normalmente il che è confor-
do momento si può accerta- stata distrutta. tato dal fatto che dall'alto-
re a freddo, ossia senza cor- parlante viene emesso un
rente nell'·a pparecchio, e con suono molto potente avente
l'aiuto di un ohmetro. ave CASO il. 200. Ancora ri- la stessa frequenza audio,
questo a'c cada, non sarà pos- cevitore normale di cui della frequenza della modu-
sibile tentare il ripiego di rea_ si lamenta il mancato lazione nel generatore di se-
lizzare un sistema di accop- funzionamento ·in rice- gnali. Fatta questa constata-
piamento diverso, come quel- zione radio, mentre si zione applichiamo lo stesso
lo a resistenza e capacità, in constata che la sezione segnale, ma attraverso una
quanto questa volta è pro:.. di bassa freqùenza come capacità a ceramica di buo-
prio indispensabile avere in del resto, anc;he il circui- na qualità, di valore compre-
tale punto una induttanza; to di aHmentasione fun- so tra 100 e 200 pF. questa
ove quindi si tratti di appa- ziona alla perfezione, volta alla placca della valvo-
recchi di recente produzione (schema 129). la convertitrice che nel ·no-
e di marca molto nota; sarà stro caso, è una UOH42 , ma
possibile chiedere alla stessa Il ricevitore è del tipo con che come si è detto può es-
fabbrica, come ricambio, una valvole rimlock con accen- sere qualsiasi altra valvola
boQinetta nuova precisando sione in serie, ma questo di- incaricata della stessa fun-
le caratteristiche atte a ren- fetto, come del resto la mag- zione, vale a dire al punto B
dere riconoscibile il punto gior parte di quelli contem-
del gruppo di alta frequenza plati in questi articoli. può
da cui essa è stata tratta; nel essere riscontra bile ed ana-
caso invece di apparecchio di logo anche in apparecchi di
produzione poco recente e tipo diverso, sia in fatto di
peggio ancora nel caso di tipo di valvole come anche
marche poco note, sarà ne- di altra epoca. Si comincia
cessario qualche ripiego qua- con l'accordare l'oscillatore
le quello di tentare il riav- modulato che si ha a dispo-
volgimento di una bobina sizione, sulla frequepza iden-
quanto più possibile vicina a tica al valore della frequen-
quella originale sia in fatto za intermedia dell'apparec-
di numero di spire e di tipo chio stesso, indi si applica
e sezione di filo, come anche questo segnale direttamente
in quanto a tipo di avvolgi- alla griglia della valvola am-
mento; ammesso poi che plificatrice di media frequen-
questa impresa, per la veri- za, che nel nostro caso è una
tà piuttosto ardua anche per EF41 , ma che può essere
i radioriparatori più attrez- qualsiasi altro tipo, tenendo
zati e più esperti, si conclu- però presente di non effet-
da con un successo, sarà ne- tuare la interruzione deila
cessaria una completa rita- connessione che dalla griglia

45
dello schema. Si constata schema, è troppo elevata: in con una certa maggiore at-
questa volta che il segnale parclcolare SI misurano 25 tenzione, si giunge a consta-
non passa più o quanto me- volt, in luogo di 1,2 od 1,3 tare che esiste una debole
no che esso è fortemente in- val t quale sarebbe il voltag- tensione positiva tra la mas-
debolito da questo passaggio; gio corretto. Un esame a fred- sa e la succitata 11nea di CAV.
dal momento che non si trat- do ossia senza corrente nel- Tale tensione, misurata con
ta di interruzione nell'a vvol- l'apparecchio e con l'ohmetro, un voltmetro della sensibilità
gimento S10, in quanto s~ è permette di constatare che il di 2000 ohm per volt, e ::iU di
potuto accertare praticamen- valore oh mi co della resisten- una scala voltmetrica, risul-
te che tale avvolgimento è in za di polarizzazione R5, è ta dell'ordine di lO volt,
buone condizioni in quanto la molto elevato, assai maggio- (se essa viene misurata con
tensione al punto B è norma- re dei 200 ohm, del suo valo- uno strumento ,di ma-ggiore
le, tensione questa che gli re regolare; è quindi chiaro sem,ibilità quale ad esempio,
perviene appunto attraverso che si è trattato di una alte- quello di 20.000 ohm per volt,
l'avvolgimento in questione, razione delle caratteristi~he la tensione appare invece di
si potrà dunque sospettare elettriche della resistenza valore notevolmente più al-
un difetto ed in particolare sliessa, per cui il suo valore si to), lo stesso accade anche se
un cortocircuito nel conden- è molto elevato, quindi la si misura il voltaggio con lo
satore C22, in parallelo allo corrente anodica circolante stesso strumento e su di una
avvolgimento del primario di dal catodo a massa, è assai scala voltmetrica più elevata
media frequenza. Effettuata inferiore e pertanto la cadu- in cui si ha una assai mag-
con l'ohmetro ed a freddo, la ta di tensione all'interno del- giore resistenza inserita e
misurazione della resistenza la valvola è assai più bassa quindi si ha anche un carico
presente tra 11 punto B e il di quella che sarebbe norma- minore, per cui si riesce a
punto O ossia tra i capi dello le. Il rimedio consiste nella misurare una tensione di 20
avvolgimento, si misura un sostituzione della resistenza ed anche di più voltl. Un esa-
valore bassissimo., che può con altra di valore identico o me accurato dei vari compo-
quasi intendersi come un cor- assai prossimo. nenti interessati a questi cir-
tocircuito (ranco, il che con- cuiti porta alla constatazione
ferma appunto il difetto in CASO n. 202. Ricevitore che esiste una fuga tra t due
C2:2, dal momento che se di produzione alquanto compensatori, di primario e
questo fosse stato in ordine, remota, con valvole euro- di secondario dei due trasfor.
la resi.stenza ohmica misura- peee. con trasformatore, matori di meclia frequenza,
ta tra i due punti citati do- funziona come amplifica- per cui una parte delle ten-
vrebbe essere dell'ordine dei tore di bassa fr. ma man- sioni anodiche presenti sui
lO ohm, vale a dire quella del primari prende a.ppunto la
filo di cui è formato l'avvol- ca il funzionamento nor-
male ossia in ricezione via della linea CAV. Il rime-
gimento primario del trasfor- radio (schema 101). dio consiste nella sostituzio-
matore. ne dei compensatori che a.p-
paiono difettosi o meglio an-
Dei crepitii, si producono cora, nella kUretta sostitu-
CASO n. iol. Ricevitore di nell'altoparlante anche quan_ zione di entrambi i trador-
costruzione pooo recen- do l'antenna è disinserita os-
te Clon valvol'e europee matori di media frequenza,
sia come se si trattasse di una con altri che anche se non
a trasformatore, ancora resistenza sotto forte carico,
funzionamento normale identici di forma e di dimen-
che stia per carbonizzarsi del sioni, hanno una. frequenza. di
co,m e amplificatore di tutto; si prova in sede spe-
bassa frequenza ma rice~ lavoro identica a quella che
rimentale a dissaldare il com- che ha il valore della media
zione radio, impossibile pensatore del secondario del
(schema 128). frequenza in questione.
secondo trasformatore di a.f.:
app'e na fatto questo, si con-
La misurazione delle ten- stata la scomparsa del rumo- CASO n. 203. Ricevitore
sioni porta alla constatazione re e la ricezione diviene pos- normale con valvole rlm-
che quella presente tra il ca- sibile, sebbene naturalmente lock a trasformatore, si
todo della convertitrice e la il complesso manchi comple_ lamenta un }ell·ero ron-
massa, ossia il punto C dello tamente di sensibiblità, dal zio nel funzionamento
momento che con il distacco dello stesso coble ampllfl-
del compensatore ha alterato catore di bassa frequenza
i parametri del circuito oscil- con un giradischi, mentre
~·S.STEIftIA. A. •• lante di cui esso fa parte. la ricezione radio è im-
Mettendo a massa la linea del pOSSibile (schema 130).
e
controllo automatico di volu-
uFA.RE·· me ossia del CA V, vedi sche- Toccando il collegamento
ma, si constata che la sensi- della griglia della valvola am_
SODO le RIVISTE a cui dovete bilità diviene assai migliore plificatrice di bassa frequenza
ABBONARVI ed anzi è pressoché normale. si percepisce un ronzio molto
Eseguendo delle misurazioni debole, emesso dall'altopar-

46
lante, un controllo delle ten-
sioni porta alla constatazione EF41 ECH42 EF41
che la tensione di placca della
valvola preamplificatrice in
esame è nulla; in particolare
si trattava della resistenza
R24 dello schema ossia quel-
la di alimentazione della
placca della valvola, la qua-
le era interrotta; da notare
che a volte si potrà trattare,
invece, di una interruzione
della RIO, ed anche in que-
sto caso, si avranno gli stes-
si sintomi.

CASO n. 204. Ricevitore di cato, una bobina dello stesso I:iuasi c~rltamente con sede
marca; funziona presso- tipo che possa essere usata, nello stadio di media frequen_
ché regolarmente come od anche alcunché di simile za, in effetti, provando con
amplificatore in audiofre- che possa esservi adattata, e l'ohmetro i vari componenti,
quenza, ad esempio, in dal momento che il cliente a freddo, ossia con l'apparec-
congiunzione con un gi- ha preferito non attendere chio radio distaccato dalla
radischi, mentre manca il per la richiesta alla casa co- presa di alimentazione, si
funzionamento in rice- struttrice dell' apparecchio, constata che esiste una in-
zione radio (schemi 131 e per la fornitura di un' altra terruzione alla striscetta di
132). bobina originale per il ricam- ancoraggi, ed esattamente
bio è stato adottato un ripie- alla linguetta a cui giunge la
Un controllo delle tensioni .go consistente, nel realizza- tensione, destinata appunto a
porta ai seguenti rilevamen- re un accoppiamento a resi- circolare attraverso la bobi-
ti: 75 volt sulla griglia scher- stenza, con l'impiego di una na del primario, prima di
mo della valvola amplificatri- resistenza da 50.000 ohm, in giungere alla placca della
cetrice in radiofrequenza, particolare, la disposizione valvola. Il rimedio, ovviamen-
EF41; 1,5 volt, sul catodo del- originale è quella illustrata mente, consiste nel rifaci-
la stessa; zero volt sulla plac- nel primo degli schemi rela- mento della connessione di-
ca della stessa valvola; in tivi a questo caso, mentre nel fettosa.
particolare si è notata una secondo è illustrata la dispo-
sizione adottata per il ripie-
interruzione interna nella bo_
go. Il funzionamento dopo la CASO n. 2()6. n ricevitore
bina di accoppiamento R1, riparazione è pressoché nor- sembra manifestare degH
andata gravemente danneg- male. inneschi senza però che
giata da una forte corrente che avvenga alcuna ri-
che vi ha circolato per un cezione radio, li fUD1io-
cortocircuito della placca del- CASO n. 205. Ricevitore namento di esso è Invece
la EF41, verso massa. Dal no~e, luxudona nor- normale come amplifica-
momento che manca sul mt:r- malmente come ampltfl- tore di bassa frequenza
catore in audiofrequenza, con un giradischi (sche-
mentre manca li funzio- ma 133).
EBC41 EL41 namento In ricezione ra-
dio (schema 26). Connettendo un condensa-
tore da 50.000 o 100.000 pF tra
La misurazione delle ten- la linea del controllo auto-
sioni porta immediatamente matico del volume ossia tra
alla constatazione che 11 vol- il punto A e la massa, dello
taggio dello schema della schema 5i 'riesce a sopprime-
valvola amplificatrice di me- re il difetto e a rendere pos-
dia frequenza, come anche sibile e pressoché normale la
quello anodico della valvola ricezione radio; il difetto era
convertitrice, nullo, per con- stato determinato dalla in-
tro la tensione anodica di ali- terruzione del condensatore
-POLAR . mentazione generale è per- C9 interno di filtraggio del
fetta, come lo dimostra an- CAV, di cui uno dei terminali
che il normale funzionamen- collegato con una saldatura
to della sezione di audiofre- apparentemente riuscita, ma
quenza dell'apparecchio; è in effetti assai precaria, ri-
quindi chiaro chè nel circui- sultava del tutto elettrica-
+HT
to esiste una interruzione mente isolato dal punto A. La

47
ripatazione consiste quindi siste naturalmente nella so- quasi possibile misurarla con
nel rifare la connessione in stituzione del trasformatore l'ohmetro, se non con questo
questione sempre relativa- difettoso con altro nuovo, an_ predisposto su di una scala
mente al condensatore C9, a che se di marca diversa, pur- ohmetrica di valori bassissi-
meno che non si preferisca ché costruito per risuonare mi, sarà da concludere che è
appunto effettuarne la sosti- sulla stessa frequenza di il condensatore od 11 compen_
tuzione nel sospetto che esso quello originario. Se il cliente sa tore che si trova in paral-
sia altrimenti difettoso. si dichiara contrario a que- lelo al primario del trasfor-
sta sostituzione e preferisce matore di media, è in corto,
un ripiego che permette nUo- per cui si tratterà di effet-
CASO n. 207. Ricevitore vamente la ricezione anche tuare ricerche in questo sen-
normale di produzione se in condizioni inferiori di so, e magari, provvedere alla
poeo recente; presenta il quelle che si riscontrano in sostituzione dello stesso con
solito difetto, di essere origine, si adotta il seguente altro di valore e di tipo ana.-
inefficiente in ricezione espediente molto economico logo, provvedendo poi alla ta-
radio, mentre fun.iona e che può essere portato a ratura degli stadi di media.
normalmente come am- termine in pochissimi minu- Altre volte, in qUegli appa-
plificatore di bassa fre- ti, senza dovere smontare al- recchi in cui si ha una re-
quenza (schema 134). cun componente dell'apparec- sistenza in serie sul circuito
chio. In particolare si tratta anodico della convertitrice o
La misurazione delle ten- di mettere una resistenz9. di della amplificatrice di media
sioni ci porta alla constata- valore compreso tra 10.000 e frequenza, può darsi che ta-
zione che quella al punto A, '.!Zt.OOO (Ihm, tira il positivo le componente sia dimensIo-
ossia alla placca della val- della; tensione anodica di ali- nato in maniera insufficiente
vola convertitrice, è nulla, mentazione dell'apparec~hio essendo magari di lh od an-
mentre quella di alimenta- ed il punto A (scegliendo tra che di V4 di watt, in questi
zione agli altri stadi, è nor- questi limiti, la resistenza più casi, eventualmente per un
male. Si prova pertanto l'ap- adatta per stabilire la giusta cortocircuito accidentale ve-
parecchio a freddo, assia sen_ corrente anodica nella valvo_ rificatosi magari nello zocco-
za che esso sia inserito sulla la convertitrice), e quindi col- lo portavalvola, detta resi-
presa di corrente e con un legando tra il punto A ossia stenza può essersi fortemen-
ohmetro, si constata che la alla placca della convertit.ri- te riscaldata ed abbia finito
resistenza tra il punto 'A ed ce, e la griglia della amphfi- con il perdere 11 suo valore
il punto B dello schema è in- catrice di frequenza interme- originario, assumendone uno
finita, in luogo dei regolari dia, un condensatorino in ce- assai più elevato, basterà
120 o 130 ohm, che in tale se- ramica di ottima qualità del quindi controllare con un
zione dovrebbero risultare, valore compreso, tra i 50 ed ohmetro a freddo sull'appa-
trattandosi questa della desi- i 100 pF, stabilepdo anche recchio per accertare se si
stenza ohm~a deU"avvolgi- questa volta quello da sce- sia verificata una tale condi-
mento primario del primo gliere in seguito a qualche zione.
trasformatore di media fre- prova. Nel caso invece che la
quenza. Tale rilevamento resistenza ohmica presente CASO n. 208. Ricevitore
permette di concludere che tra il punto A ed il punto B normale a valvole rim-
e6istf4 una interruzione nel invece che elevatissima e lock; ancora il fun.iona-
~itato avvolgimento. Il rime- quasi infinita, è di pochissi- mento in ricezione radio
dio radicale del guasto con- mi ohm, al punto che non è è impossibile mentre la
amplificazione b.f. è nor-
ECH42 EF41 AK2-EK2 AF3-EF5 male (schema 133).

Misurando le tensioni si ri-


scontra una tensione nulla
sia alla placca della conver-
titrice, ossia al punto B, co-
me anche alla placca deUa
amplificatrice di media fre-
quenza, ossia al punto C. La E
tensione anodica, misurata S
invece al punto D, ossia pri- r.
ma della resistenza &7 risul-
ta normale; un esame a fred.:.
~12- lMIl do con l'ohmetro permette
infatti di rilevare che la re-
@ +l'IT
sistenza in Questione è inter-
rotta , d'altra parte misuran-
do la resistenza ohm1ca, sem-
D
pre a freddo, tra 11 punto B,

48
11 punto C e la màssa, si ri-
scontra un cortocircuito pres-
soché franco; trattasi del EF89
condensatore di disaccoppia-
mèilto dell'anodica in que-
stione vale a dire, es, che è
andato in corto, dando luogo
quindi ad una forte corrente
attraverso le resistenza la 100
quale ha avuto come imme- a200pf C2
diata conseguenza appunto 11
danneggiamento della resi-
stenza da noi esaminata,os-
sia di R7. Il rimedio consiste
quindi nella sostituzione di
entrambi gli organi citati.
fare uso del gen~ratore di o meglio ancora, direttamen-
segnali, ossia dell'oscillatore te al contatto dello zocco!.)
CASO n. 209. Ricevitore modulato. Connettendolo at- portavalvole, che si riferisce
normale; altro caso in traverso una capacità di 100 appunto .alla grigli,a od al
cui si lamenta il manca- o 200 pF al punto A ossia al- cappuccio nel caso di valvo-
to funzionamento in ri- la placca della EF89. Così fa- la di produzione poco recen-
cezione radio, mentre il cendo si deve ottenere dal- te. Ciò fatto, si collega alla
funzionamento in ampll. l'altoparlante un segnale acu-
ficazione di bassa fre- griglia vera e propria la usci-
quenza è normale (sche- stico, nel caso che l'oscillato- ta del generatore di segnali,
re sia fatto funzionare con la sempre accordato sul valore
mi 82 ed 83). sua modulazione audio. Va da della media frequenza, aven-
se che 11 generatore dovrà es- do però cura di provvedere
La misurazione delle ten- sere accordato sul valore del- una linea di polarizzazione
sioni ci rivela che 11 voltag- la media frequenza dell'appa- della griglia stessa, inseren-
gio alla placca della ampl1fi- recchio, ed il suo attenuatore do tra questa e la massa una
catrice di media frequenza, dovrà trovarsi in posizione di resistenza di 470.000 ohm nel
una EF89 è nullo, sebbene la massimo. In seguito, lascian- modo illustrato nello schema
tensione anoùica a valle del do 11 generatore sul valore 135. Questa volta abbiamo al-
sistema di filtraggio, pun- della media frequenza, colle- l'altoparlante il segnale au-
to A dello schema 82, è garne la uscita alla griglia dio, 11; quale è appunto di in-
normale. In particolare si della valvola ampl1ficatrice di tensità assai superiore di
constata che la tensione media ossia sempre della quella che si riscontrava
anodica è applicata alla val- EF89, vale a dire al punto C quando 11 segnale stesso era
vola amplificatrice di media, dello schema, avendo però stato inviato alla placca del-
dello schema citato ed 11 pri- cura nel fare questo, di non la valvola stessa, segno, que-
attraverso una resistenza R2 interrompere la connessione sta volta, che il segnale go-
mario S22 del trasformatore originale che fa capo appun- de della amplificazione della
di media frequenza dello to alla griglia. Questa volta valvola di media, al PU!1tO
schema 83; dato che al pun- non si ode alcun suono dal- che sarà necessario ridurre
to B di questo ultimo schema l'altoparlante oppure lo si notevolmente 11 livello di
la tensione è nulla, non re- perceplsce assai debol~; in uscita del generatore di se->

sta che da concludere che la condizioni normali, invece gnali operando sull'attenua-
resistenza R2 è interrotta. Ciò questa. volta il suono dovreb- tore dello stesso. Dalle con-
si può rilevare ad esempio, be essera assai più intenso di statazioni fatte è chiaro che
prova.IlJdo a freddo con un quello constatato applicando 11 difetto si trova nel circuito
ohmetro, i cui puntali siano il segnale al punto A e que- formato da S21 e 023; un
applicati ai punti A e B dello sto, grazie alla amplificazio- controllo con l'ohmetro della
schema 82; in queste condi- ne che dovrebbeb essere for- resistenza tra i punti O e D,
zioni se esiste la interruzione nita dalla valvola di media la quale in condizioni nor-
11 valore ohmico rilevato sarà frequenza nello spazio tra mali dovrebbe essere compre-
elevatissimo, e comunque as- griglia e placca. Stacchiamo sa tra i 6 ed i 15 ohm, porta
sai superiore del valore nor- allora la connessione origina_ alla constatazione che 11 va-
male della resistenza. le che fa capo come si è det- lore misurato è assai minore,
to alla griglia della EF89 (o e che fa anzi pensare ad un
CASO n. :nO. Stesso rice- per intenderci, di qualsiasi cortocircuito franco: in par-
vitore del caso precedente valvola avente la stessa fun- ticolare si constata che 11 cor-
e stesso inconveniente zione di amplificatrice di me- tocircuito esista e che è lo-
(schemi S3 e 135), dia) la connessione in que- calizzato nel condensatorino
stione deve essere interrotta o nel compensatore che si
Per la localizzazione del quanto più vicino sia possi- trova collegato al capi di
guasto, si è stati costretti a bUe al contatto della griglia 531, per formare 11 circuito

49
oscillante risonante sulla me- inserito sulla placca dello sta- to alla valvola amplUicatrlce,
dia frequenza ; il rimedio con- dio precedente attraverso un attraverso il condensatomo
siste nella sostit uzione del condensatore di alta qualità, C; rlcordaTe anche di prov-
condensatore con altro iden- in ceramica, di valore com- vedera per la. griglia della.
tico. preso tra i 50 ed i 100 pF, che valvola a.mpliflca.trIce, U cir-
serva a permettere il passag- cuito di polarlzzazione rap-
CASO n . 211. Ancora ri- gio dell'alta frequenza bloc- presentato dalla resistenza a
cevitore normale, che cando inv·ece la circolazione sua volta collegata con la ll-
alla tensione continua che è Llt:a del CAV.
funziona normalmente
come amplificatore d.i presente su C23, come su S21
media frequenza e che ed anche sulla placca de 1Ja CASO n . 213. Ricevitore
invece non opera in ri·· convertitrice, in quanto è la normale che presenta il
cezione radio (schemi alimentazione anodica di solito difetto contempla-
83 e 136). quest'ultima. D'altra parte to nei casi precedenti.
sarà anche necessario stabi-
lire ·l a connessione a favore
La misura dei vOltaggi, por- della linea del controllo au- A differenza del casI prece-
ta alla constatazione che è tomatico del volume inseren- denti, però, questa volta,
nulla la tensione alla placca do tra la griglia della ampli- quando la Tadl0 è predispo-
della convertititrice, ossh al ficatrice di MF, e la linea di sta per la gamma delle onde
punto E dello schema 83; dal CA V, una resistenzina R del medie, si nota la ricezione di
momento però che la tensio- valore di 1 megaohm. qualehe' stazione molto debo-
ne anodica di alimentazione le, e quasi sempre telegrafica,
generale, è normale in tutti indipendentemente da quella
gli altri punti non esiste al- CASO n. 212. Ricevitore che sia la posizione del con-
cun dubbio, che il difetto ab- normale, che presenta densatore varlabUe di sJnto-
bia sede nel primario 820 del ancora il difetto di non nia. 8i nota altresì che dei
trasformatore di media fre- funzionare in ricezione piccoli urti impartiti al telaio
quenza, il quale è appunto radio, mentre funziona determinano la variazione
interrotto. Nel caso che non normalmente come am- delle condizioni di ricezione.
sia possibile o che non sia plificatore b.f. Quando la radio è disposta
conveniente provvedere alla per funzIonare sulla gamma
sostituzione di tale organo, si delle onde corte, non si nota
potrà pro.v are ad adottare il La misurazione delle ten- alcuna ricezione. Si provve-
montaggio di ripiego illustra- sioni, porta alla constatazio- de un martelletto di gomma
to nello schema 136. Si tratta ne immediata che la tensio- indurita, di quelli che è pos-
di sconnettere completamen- ne di placca della valvola sIbile acquistare presso tuttl
te l'avvolgimento primario convertitrice. (sezione mesco- 1 negozi di forniture radio e
del trasformatore di media latrice) è nulla, mentre tut- si lnizia con esso a percuote-
frequenza adottando per la te le altre tensioni sono in- re sistematicamente i vari or.
risonanza il solo circuito se- vece normali, un esame più gani dell'apparecchio, sia al
condario del trasformatore in accurato mostra che la ten- disopra che al di,sotto dello
questJone, inserendo appun- sione di alimentazione esiste chassis alla ricerca di qual.
to sul circuito di placca cl.el- alla entrata del primario del che eventu8ile contatto im.
la valvola convertitrice, detto primo trasformatore di me- perfetto; si nota che il difet·
elemento formato per la pre- dia frequenza, mentre la stes- to si rende più sensibile e
cisione dal secondario S21 e sa, manca alla uscita dello evidente quando ci si avvici
dal condensatore o compen- stesso, è quindi chiaro che il na nella percussione alla zo
satore di taratura 023; la gri- difetto consiste appunto in na interessata alla radiofre
gUa della valvola implifica- una interruzione presente nel quenza; in particolare e si no:
trice di media frequenza sarà citato avvolgimento; il rime- ta infine che li massimo del
in questo modo collegata al dio consiste pertanto nella la sensibilità al difetto l r
circuito oscillante a sua volta sostituzione della Ibobinetlta scontra quando si percuote lf
del primario, in cui esiste ' la valvola convertitrice, la qua
interruzione, nel caso che 1e comunque, provata su di
questo non sia preferibile, si provavalvole comune, appa
Il.. SISTEMA A può adottare il ripiego segna- regolare. La stessa, però pce
la.to più sopra, nello schema vata su di un altro app3,re~
L. 150 n. 136 e che prevede la utiliz~ chio nelle stesso condlzion
l:aZlOne del secondario del si dimostra Ineffi-ciente P/f
Abbonamento a 12 trasformatore di media fre- qualche dUetto che il prova
numeri L. 1600 quenza,come circuito accor- valvole non era riuscito a rl
dato di placca, ossia pratica- levare. Il rimedio consisu
tHlEDETE IN OGNI EDICOLA mente con funzioni analoghe quindi nella sostituzione del~
a quelle che prima aveva il valvola stessa. Da notare cH
Il.. Slsr~EHA A primaria, il segnale di media questo sintomo e questo di
frequenza viene poi trasferi- f.etto sono abblastanza tre

50
quenti, con quasi tutti i tipO medio consiste quindi nella
di valvole e specialmente per sostituzione della resistenza
le valvole convertitrici, ra- stessa, con altra in buone
gione per cui, a volte se l'ap- condizioni, dello stesso valore
parecchio è recente oppure se ohmico, possibilmente da al-
la valvola che presenta il di- meno 1h watt. Nel caso par-
fetto che è stata acquista- ticolare dell'apparecchio in
ta da lungo tempo, può es- riparazione, detta resistenza
sere cambiata dal fornitore, serviva anclle alla alimenta-
fruendo della garanzia che zione della griglia schermo
tutte le case di valvole con- della valvola amplificatril:e di
cedono. media frequenza; del circui-
to faceva parte anche un
CASQ n. 214. Ricevitore condensatorino di fuga, 11
normale, che presenta lo quale è appunto il responsa-
stesso difetto di cui vie- bile del danneggiamento del-
ne trattato in questa se- la resistenza in quanto essen-
rie dicasi. do esso andato in cortocircui-
to scaricava verso massa tut-
ta la corrente, .la quale essen_
Le valvole appaiono perfet- do di notevole valore, ha de-
tee le tensioni misurate ap- terminato la bruciatura della
paiono uguali; unica eccezio_ resistenza attraverso la qua-
ne è quella del catodo della le .circolava. E' quindi ovvio che essi sono tutti fuori tara-
valvole amplificatrice di me- che la riparazione sia da con- tura. La taratura corretta di
dia frequenza sul quale si mi- siderarsi completa solamente essi elimina il difetto.
surano circa 40 volt rispetto dopo che sia stata eseguita
alla massa: una prova a fred- anche la sostituzione del con- CASO n. 217. Ricevitore
do dell'apparecchio permette densatore difettoso. normale, presenta una
di rilevare con l'ohmetro che pronunciata mancanza di
la resistenza del circuito di sensibilità; solo le stazio-
catodo della valvola in que- CASO n. 216. Ricevitore
normale di produzione ni locali e potenti, infatti
stione è interrotta, lasciando sono udibili (schema 137)
quindi la valvola priva del assai remota; si lamenta
circuito che permette la cir- la mancanza totale di
colazione della corrente ano- sensibilità. Alla ricerca del difetto, si
dica verso la massa, dal che prova a collegare diretta-
il funzionamento della valvo- Tutte e le tensioni e le cor- mente l'antenna, alla griglia
la risulta bloccato. Il rimedio renti paiono essere regOlari, controllo della valvola con-
consiste naturalmente nella ed anche le valvole sono in vertitrice, che è una EGH42;
sootItuzione della resistenza buono stato si nota che le in queste condizioni si nota
in questione con aItra nuova stazioni si captano i punti er- la ripresa del funzionamento,
e di valore identico. rati della scala e che inoltre pressoché normale, disturba-
le stazioni locali non si rie- to semmai da soffi e fischi di
CASO n. 215. Ricevitore scono a separare completa- interferenza, determinati dal-
mente nonostante che sia la assenza di prese lezione di
normale. Si lamenta il radiofrequenza nella disposi-
difetto già esposto nei fatto ruotare il condensatore
casi precedenti; valvole e variabile di sintonia. Moltis- zione così realizzata. Fatta la
sime ricerche del guasto han- constatazione si effettua un
tensioni sono normali. esame delle bobine del gruppo
no avuto esito negativo sino
a che interpellato 11 proprie- di radiafrequenza e di colpo
Un esame più attento del- si constata con l'ohmetro a
le tensioni, permette di rile- tario dell'apparecchio, si vie- freddo, che il primariO del
vare che mentre la tensione ne a sapere da esso che la trasformatore di entrata, os-
esiste sulla placca della val- radio era stata « ...riparata ~ sia quello collegato appunto
h vola convertitrice, la stessa è da un conoscente, 11 quale alla antenna, è interrotto. Se
nulla sulla gr.iglia schermo aveva a lungo indugiato con si ha a disposizione del filo
della stessa valvola, 11 che un cacciavite su « alcune sca- sottile, da lO o 15 centesimi
porta a pensare che la resi- tole metalliche situate al di- di millimetro coperto con
stenza di caduta generalmen- sopra del telaio », ossia i tra- doppio strato di seta, è faci-
te di 15.000 ohm, attraverso sformatori di media frequen- lissimo effettuare la ripara-
la quale perviene alla griglia zione: si tratta infatti di svol-
schermo la tensione di ali- za. Su questa traccia si usa gere 11 primario che rislùta
mentazione, è interrotta, il 11 generatore di segnali per interrotto contandone perQ il
che può essere facilmente controllare lo stato di tara- numero delle spire e quindi si
constatato con un oh metro, tura degli stadi di media fre- esegue un avvolgimento di un
in una prova a freddo. Il ri- quenza ed infatti si constata uguale numero di spire col fi_

51
lo che si ha a disposizione, che non siano in possesso dei
cercando di occupare con la citati schemari, e nemmeno CASO n. 219. Ricevitore
bobina così realizzata lo spa- di qualche edizione del Ha- normale, che presenta il
zio cne prima era occupato diohbro dello stesso autore, difetto di avere una sen-
dal primario danneggiato, e coloro che non possono o non sibilità assai bassa, al
cercando anche di avvolgere vogliano consultare le opere punto che solamente le
sia pure a mano libera una stesse presso le locali biblio- stazioni locali ed. anzi, di
specie di bobina a nido di teche comunali o provinciali queste, solo quelle più po-
api, anche se approssimativa. dove esse sono certamente di. tenti, possono essere cap-
Nel caso che sia stato impos- sponibili, . potranno adottare tate ed assai debolmente
sibile effettuare la conta delle un sistema che permetterà (schema 138).
spire si può adottare per il loro, di venire ugualmente a
nuovo avvolgimento, un valo- capo della impresa; quello Trattasi del · ricevitore
re intermedio che quasi sem- . cioè di procedere per tenta- classico; misurandone i vol-
pre va bene, quello cioè che tivi regOlando volta per volta taggi si giunge aUa consta-
abbia 10 o 20 spire in più od l'oscillatore modulato su cia- tazione che la tensione alla
in meno di quello originario. scuna delle più correnti fre- placca della valvola conver-
Nel caso che II proprietario quenze che si riscontrano nel- titrice è nulla; come lo sche-
si dichiara contrario ad una .a media trequenza degli ap- ma dimostra in tale circuito
tale riparazione, sostenendo par ecchi normali tenendo di placca si trova una cellu-
magari che la spesa no? t~a­ pr esente che quasi sempre le la di disaccoppia mento, di
scurablle di essa non e glU- frequenze vanno dai 463 al cui la resistenza R, risulta
stificata dal valore dell'appa- 475 chUocicU, con eccezione bruciata e quindi inefficien-
recchio, si può adottare una soltanto degli apparecchi spe- te. Il condensatore C, per un
soluzione di ripiego, assai più ciali in cui sono adottati va- momento sospettato, si di-
semplice che consiste nella lori di frequenza diversi; lo mostra invece in buone con-
realizzazione di un accoppia- stesso dicasi anche per quello dizioni. Il rimedio a,l difetto
mento a resistenza capacità, che riguarda gli apparecchi consiste pertanto nella costi-
come quellO indicato nello supereterodina di costruzione tuzione della resistenza inef-
schema allegato per la preci- molto remota, in tali appa- ficiente con altra nuova di
sione formato da.lla resisten- recchi infatti era quasi sem- valore analogo ed in grado di
za da 50.000 ohm, e dal con- pre adottato per la media dissipare 1/2 o meglio, un
densatore a mica da 250 pF. frequenza un valore assai watt. Il fatto curioso presen-
basso, dell'ordine dei 175 chi- tato dal caso ora citato è
locicli. Si proverà quindi a quello che l'apparecchio con-
CASO n. Il'' Blc~tore tarare l'apparecchio sulle
normale; .Bi lamenta lIJUP. tinuasse ll) funzionare sia pu-
varie frequenze comprese en- re debolmente anche senza
cra-ve "Il_nudi seui- tro i limiti indicati, e si cer- che sulla placca della valvo-
blU..tà. cherà quale sia quella in cui la convertitrice fosse in ef-
le prestazioni dell' apparec- fetti prova della sua tensio-
E' evidente che ci si trova chio in fatto di sensibilità e ne normale, il che avrebbe
di fronte ad una mancanza di di efficienza, sia massima, e teoricamente dovuto bloccar-
taratura dei vari stadi di me- quindi si adotterà la frequen- ne del tutto il funzionamen-
dia frequenza . Le cose, però za cosi trovata per effettua- to; con tutta probabilità, pe-
sono complicate dal fatto che re con la massima cura la ta- rò si è determinato ugual-
non si è a conoscenza del va- ratura di tutti gli stadi di mente un circuito anche se
lore regolare della media fre- media frequenza del ricevi- assai improbabile, attraver-
quenza, sulla quale occorre tore e poi di quelli di con- so il quale il segnale se for-
fare la taratura; nella mag- versione in cui 11 valore del- te, potesse ugualmente pren-
gior parte degli apparecchi, la la media frequenza ha una dere la strada degli stadi suc-
media frequenza viene indi- importanza indiretta, ma pu- cessivi. Da notare che casi si-
cata neUa targhetta poste!"io- re valida. Per la buona riu- mili si verificano spesso con
re che si trova sul telaio, op- scita della taratura ed in ge- moltissimi tipi di valvole
pure sul coperchio posteriore convertitrici, di produzione
del mobUe. In altri casi, sarà nere di tutte le regolazioni europea come su quélle ame-
necessario informarsi della dell'apparecchio che preveda_ ricane.
frequenza stessa consultando no l'impiego di un generato-
qualche schemarl0, su cui sia re di segnali sarà utile ap-
segnalato appunto .il circui- plicare alla uscita dell'appa- CASO n. 220. Ricevitore
to elettrico deli'apparecchio, re c qhio, in luogo dell' alto- normale; se ne lamenta
ed a questo proposito ci è parlante, uno strumento' usa- un funzionamentò assai
gradito segnalare la interes- to come misuratore di usci- mediocre: solo alcune
sante serie di sch emarl del ta, dato che esso sarà in stazioni infatti, tra le
Ravalico, su cui sono raccolti più potenti sono ricevu·
praticamente tutti gli schemi grado di fornire indicazioni te; inoltre su tutta la ri-
di apparecchi prodotti da 25 più oggettive e quindi atten- cezione si nota -un rumo-
anni a questa parte; coloro dib1l1 della potenza di uscita.

S2
re in questione si constata è completamente fuori tarll-
re analogo a quello che che esiste una perdita tra u- tura. Una accurata regola-
si riscontra in un appa- na linguetta di contatto di zione delle medie frequenze
recchio in ciii una resi- un terminale primario ed u- come anche del gruppo, eli-
stenza sottoposta ad un na di un terminale del se- mina del tutto gll inconve-
passaggio eccessivò di condario. Misurata con l'oh- nienti.
corrente sta per bruciar- metro la resistenza tra pri-
si definitivamente. mario e secondario, la qua- CASO n. ZZ2. Rlceritore.
le in condizioni avrebbe do- normale; presente il so-
vuto essere di moltissimi me- lito difetto della man-
Le tensioni, misurate si di- gaohm, risulta di meno di
mostrano presso a poco nor- 200.000 ohm. Il rimedio con- canza di sensibilità, 'seb-
mali; nonostante questo si siste nella sostituzione del- bene in misura meno
constata che la tensione di la striscetta di ancoraggi in- marcata che in alcuni del
catodo della valvola ampli- terna del trasformatore con casi precedentL
ficatrice di media frequenza, una nuova di bachelite, im-
che è comune anche alla val- provvisata con una striscet- Tutte le valvole dell'appa-
vola convertitrice, varia leg- ta di questo materiale nel recchio provate con lo stru-
germente in modo continuo quale siano stati esegu1ti i mento si dimostrano in buo-
ed irregolare tra i limiti di quattro fori necessari -per no stato, d'altra parte la mi-
1,25 e di 1,5 volto Si trova al- l'ancoraggio dei tre termina- surazione delle diverse ten-
tresì una debole tensione po- li del primario e dei due del sioni non porta a rilevare al-
sitiva nella linea del CAV, la secondario. cunché di anormale. Ad un
quale, per la precisione oscil- tratto si constata per caso
la continuamente tra 0,25 ed che la sensibilità diviene as-
1,5 volt, misurata con un volt- CASO n. Z21. Ricevitore sai migllore allorché si toc-
metro della sensibilità di 1000 normale, di buona quali- ca con un dito la connessio-
ohm per volt, predisposto su tà; si lamenta ancora u- ne di griglia modulatrice del-
di una scala voltmetrica di na seusibilità assai bas- la valvola convertitrice. Pro-
75 volt; un fatto interessan- sa. 'vando poi ad lnBerir~ tra
te che si constata, è che nel questa griglia e la massa, dei
mentre che si eseguino tali La tensione di griglia condensatori a mica di buo-
misurazioni, il difetto dell'ap- schermo della valvola con- na qualità, e di valori com-
parecchio, in funzione sem- vertitrice come anche quella presi tra i 100 ed i 5 pF, si
bra attenuarsi notevolmente della va1vola amplificatrice di constata che volta per volta,
se non scomparire del tutto. media, è ottenuta attraverso sono migllori e le condizio-
In più, quando la linea del una unica resistenza da ni di ricezione di una o del-
CAV, è sconnessa daIla base 100.000 ohm, in serie, ed 11 l'altra delle' stazioni della
del primo trasformatore di valore a valle di essa. non ri- gamma deIle onde medie. Una
media frequenza, si consta- sulta che di 50 volt circa. A stazione in prossimità dei
ta che esiste, una tensione prima vista tale tensione 450 metri, in1atti si riceve
di circa 20 volt, (misurati sembra alquanto debole, ma assai meglio con l'impieg:> di
con lo stesso voltmetro, ma la resistenza citata, esamina- un condensatorino da 50 pF,
con scala voltmetrica di 150 ta con lo strumento si rive- una in prossimità della e-
volt), alla uscita del secon- la in buone condizioni, in stremità a maggiore lunghez-
dario dello stesso trasforma- quanto presenta appunto il za di onda della scala par-
tore di media frequenza an- valore ohmico che gli è no- lante, si capta con Un con-
che quando la connessione minale; d'altra parte il ten- densatore da 100. Da tali e-
che da questo secondario va tativo di migliorare il rendi- lementi si può probabilmen-
alla griglia della valva·l a am- mento dell'apparecchio au- te diagnostiicare che si ha
plificatrice di media frequen- mentando la tensione di un notevolissimo disaccordo
za, è staccata dalla connes- schermo, con il mezzo di di- nella sezione oscillatrice del-
sione di griglia. Da questa minuire il valore della resi- la superetorldina, sopratutto
constatazione è facile rileva- ~tenza di caduta, si rivela nella parte della gamma del-
re che deve esistere una fu- senza esito: solo le stazioni le oll'de( medie a maggiOlfe
ga tra il primario ed il secon- locali più potenti possono es- lunghezza di onda, la causa
dario del primo trasforma- sere ricevute sia pure mala- magari della variazione o
tore di media frequenza, àa- mente; manca del tutto la della alterazione subita dal
to che la tensione che è nor- ricezione delle onde corte, condensatore che sI trova in
male sul primario dello stes- mentre la gamma delle onde parallelo alla sezione oscilla-
so, non dovrebbe affatto ri- lunghe permette la ricezio- trice del variablle oppure di
sultare sul secondario spe- ne solamente di pochissime quello del gruppo, relSitlvo al-
cialmente quando questo vie- stazioni. Finalmente esami- la gamma delle onde medie.
ne staccato anche dalle con- nando lo stato della taratu- Un controllo in tale senso
nessioni esterne. In effetti, ra dell'apparecchio si riesce porta alla conferma della
smontando ed esaminando a rilevare che la intera ca- supposizione in quanto è ap-
internamente il trasformato- tena della media frequenza punto il condensatore semi-

53
fisso in questione che è sta- il generatore di segnali mo- lità notevolissima; invece
rato; una taratura accurata dulati, opera sulla frequenza non si captano e debolmente
di tutti gli stadi a radiofre- dei 4-55 chilocicli. Si provve- che le stazioni locali, ed i-
quenza ed a media frequen- de quindi subito a perfezio- noltre, la ricezione è accom-
za del complesso porta alla nare la taratura su questa pagnata da un continuo cre-
eliminazione dei difetti la- frequenza e quindi in rice- pitio dello stesso tipo di quel-
mentati. zione si constata che la sen- li che si riscontrano in appa-
sibilità è grandemente mi- recchi in cui qualcuna delle
CASO n. 223. Ricevitore gliorata, e che le stazioni si resistenze stia carbonizzan-
normale supereterodina captano non solo con inten- dosi, difetto questo che si
di produ:done assai re-
sità, ma anche senza fischi manifesta anche quando
mota; si lamenta la man- di interferenze. Ricordiamo a l'antenna è distaccata dalla
questo proposito, che con i presa, il che conferma che il
canza di sensibilità e si ricevitori in cui il condensa- difetto ha origine interna-
notano anche dei soffi e tore variabile dell'oscillatore mente all'apparecchio e non
fischi di interferenza. presenta un profilo speciale, è invece determinato, da sca-
11 valore della media frequen- riche atmosferiche. Misuran-
L'apparecchio è assai vec- za deve essere centrato con do le tensioni si rilevano 80
chio, tanto è vero che ha la precisione se si vuole che tut- volt sulla entrata del primo
scala parlante del tipo a di- ti i circuiti interessati ri- condensatore di livellamento
sco rotante, graduato non in spondano opportunamente, a di anodica, 75 voI t sulla u-
metri od in chilocicli, ma es- volte, anzi anche un solo scita del sistema di filtrag-
condo una numerazione ar- paiO di chllocicli, può dare gio, 68 volt sulla placca del-
bitraria da l a 100, per cui luogo non solo ad una per- la valvola finale; 9,5 volt sul
è anche difficile in sede di dita di sensibilità, ma e so- catodo della stessa, e 30 volt
controllo rendersi colnto se prattutto, alla non corrispon- sulla placca della valvola
la stazioni captate si trovi- denza della ricezione delle doppio diodo triodo, pr~am­
no meno alloro posto, si con- stazioni sul punto corretto in plificatrice di bassa. Tutte
stata comunque che una cui 11 loro nome è segnato queste tensioni, sono chiara-
stazione che notoriamente nella scala parlante. Ne de- mente ridotte, denotando per
funziona sulla lunghezza di riva quindi che sarà bene al prima cosa lo stato medio-
onda dei 510 metri, si trova momento di cercare il valo- cre della valvola raddrizza-
invece alla estremità supe- re della media frequenza sco- trice, inoltre si rileva anche
riore della gamma; il che è nosciuto, per il particolare 11 cattivo stato del primo con-
quasi certamente anormale. tipo di apparecchio che si ha densatore elettrolitico, 11 qua-
Si verificano quindi gli ac- a disposizione, non limitar- le, assai vecchio, si è quasi
cordi dei trasformatori di si a dei salti di 5 in 5 ciclo-- del tutto seccato, perdendo
media frequenza e si nota cicli, ma regolare volta per la massima parte della sua
che essi rispondono nel mo- volta l'oscillatore modulato capacità. In effetti, provve-
do più adeguato, quando l'o- su frequenze che non distino dendo ·alla sostituzione del
scillatore modulato, o gene- tra di loro, più di un paio di condensatore in questione
ratore di segnali, viene rego- chilocicli, così da potere me- con un altro in condizioni
lato per erogare una frequen- glio individuare quale sia la perfette, del valore di 40 mF.
za di 420 chilocicli, il che frequenza corretta, per lo si constata che la tensione
sembra ugualmente anorma...; stesso motivo è bene fare in anodica sale a 115 volt, va-
le. Ignorando il valore esat- modo che l'apparecchio èia lore questo corretto per un
to della media frequenza del- delle indicazioni oggettive apparecchio senza trasforma-
l'apparecchio, sulla quale della sua potenza di uscita, tore e che anche l~ altre ten-
quindi 1 trasformatori inte- collegando al posto dell'alto- sioni divengono normali e la
ressati debbono essere rego- parlante un voltmetro di u- ricezione avviene regolar-
lati, occorre operare per ten- scita : tali indicazioni saran- mente.
tativi adottando via via le no assai più esatte di quel-
varie frequenze comprese tra le che si potrebbe avere ad
i 450, ed i 465 chilocicli, in orecchio, dall'altoparlant.e. CASO n. 225. ricevitore
quanto tali erano le frequen- normale; funziona perlet-
ze più correnti nella epoca fettamente in amplifica-
di produzione dell'apparec- CASO n. 2H. Ricevitore zione di b.f. ma presenta
chio in esame, epoca questa normale. Volume di usci- bassa sensibilità in rice-
successiva a quella in cui la ta inadeguato e bassa zione radio.
medie frequenze erano state sensibilità.
scelte assai basse, come ad
esempio, di 17'5 chilocicli. Du- Tutte le tensioni paiono nor-
rante le prove si constata che In effetti l'apparecchio che mali, sino a che non si rileva.
i risultati sono migliori, con- è a sei valvole, e che presen- quella di catodo della valvola
trollandoli con uno strumen- ta quindi una valvola ampli- convertitrice, è di 8,5 volt, va-
to misuratore di uscita colle- ficatrice di radiofrequenza, lore questo eccessivo per tale
gato all'apparecchio, quando dovrebbe avere una sensibl- valvola; un esame a freddo

54
con ohmetro, mostra che il fine, come ultima risorsa si fatto e si ha da lui conferma
valore della resistenza dì ca- decide per la sostituzione di che è stato egli stesso a com-
todo della voI vola, da cui di- tutti il gruppo di radiofre- mettere l'errore nella inserzio-
pende appunto la polarizza- quenza, con altro dello stesso ne delle valvole nel loro zoc-
zione, e di più di 1000 ohm, modello, nuovo, al che tutti zolo, che erano- state tolte,
mentre il valore di targhett'a gli inconvenienti scompaiono; re a tutti gli angoli del telaio,
su di esso stampigliato, è di e quindi evidente che doveva allo scopo di effettuarne me-
200 ohm, è quindi evidente trattarsi di difetto del grup- glio la spolveratura. Da nota-
che per un invecchiamento po, non rilevabile con misu- re che guasti apparenti come
naturale, il valore della resi- razioni con strumenti ordina- quello ora descritto, sono as-
stenza stessa, si sia elevato ri, ma che pure impediva il sai frequenti a verificarsi, per
notevolmente sino a prende- !'Unzionamento del complesso. cui è sempre utile osservare
re quello attuale, che é ec- la disposizione delle valvole
cessivo, in quanto comporta sul telaio, tenendo come gui-
una polarizzazione troppo for- CASO n. 227. Ricevitore da, presente, la disposizione
te per la valvola stessa e quin- normale con valvole au- illustrata nella foto aUégata
di, ne blocca- il normale fun- ropee ; la sensibilità la.- all'inizio del presente artico-
zionamento. Il rimedio consi- scia alquanto a. desidera.- lo, nel numero precedente di
ste nella sostituzione della re- re; il fatto si è verificato Fare, nel caso poi che nello
sistenza con altra nuova, del- quando l'apparecchio do- apparecchio siano impiegate
lo stesso valore. po avere sostato a lungo valvole molto moderne di cui
inefficiente, a riparo del- non sia nota la funzione sarà
la umidità, è stato rimes- bene avere a dis,PDsizione un
CASO n. 226. Ricevitore so in funzione e prima di sia in produzione nazionale
normale a valvole minia.. questo, esso è stato ac- prontuario di valvole radio,
tura, senza trasformatore; curatamente spolverato come anche di produzione e-
se ne lamenta la quasi t0- ~l suo interno.
stera, che possa essere con-
tale assenza di sensibili- sultato in modo da compren-
tà. dere subito quale sia la fun-
Un esame permette di con-
statare che tensioni e corren- zione di 9gni valvola, data la
sua sola sigla, e per potere
è ~uiÌ:rt~~~~:reg;~;;~e~~g:
ti sono normali, come anche
chè i condensatori di filtrag- quindi intuire subito se sia-
onde medie, ed in particolare gio sono in buono stato. Un no stati commessi errori nel-
nella porzione compresa tra i esame più accurato, permet- la inserzione degli zoccoli. Tra
350 ed i 550 metri, ossia la te però di rilevare che nello i prontuari di valvole, segna-
metà della gamma a frequen- zoccolo che si trova tra i due liamo in modo particolare 11
za più bassa; tutte le valvo- trasformatori di media fre- Bran's Vademecum dei tubi
le provate si dimostrano in quenza è presente la EBF2 elettronici, ottenibile, nella e-
buono stato mentre le ten- la quale, come è noto, è u~ dizione più recente in qual-
sioni appaiono corrette. Si dopp.io diodo pentodo, usata cuna delle migliori librerie.
p r o v a allora ad effettuare quaSI sempre per la rivela-
qualche misurazione delle cor- zione, il CAV e per la pream- CASO n. 228. Ricevitore
renti dello stadio di oscilla- plificazione di bassa fre- nonnale a Valvole minia-
tore locale, nella gamma del- quenza, eccezione fatta per tura; si lamenta un basso
le onde medie. Troviamo che apparecchi economici in cir- livello di sensibilità.
dette correnti sono di 80 mi- cuiti reflex. Al di là del se-
croamperes in corrisponden- condo trasformatore dI media Nella esecuzione di alcune
za dei 200 metri, di 60 mi- frequenza si nota invece la prove preliminari, si constata
croamperes sui 250 m.; di 130 presenza di una valvola EF9, che quando si mette a massa
microamperes, sui 300 metri, la quale come è noto, è un la linea del CAV, la ricezione
di 20 microamperes sui 350 pentodo amplificatore di ten- torna ad essere regolare; vi-
m.; di lO microamperes nella sione, ad elevato coefficiente. sto questo si provvede a fare
porzione compresa tra i 400 Tale constatazione permette alcune misurazioni, con uno
ed i 550 metri di lunghezza di di sospettare che le due val- strumento che si ha a dispo-
onda. Le bobine di oscillatore vole citate siano state inver- sizione, vale a dire un volto-
non presentano perdite nè tite, per un motivo o per un metro con sensibilità di 10.000
interruzioni, ne cortocircuiti. altro, nei loro zoccoli. Si scam- ohm ,per volt, disposto per la
E comunque chiaro come le bia quindi il posto, di tali val- scala voltmetrica in continua,
condizioni di oscillazione del vole, e si controlla per scru- di 7,5 voI t (potrebbe andare
complesso siano precarie; di- polo che le altre sono tutte altrettanto bene anche la sca-
verse prove portano alla con- nella posizione corretta, l'ap- la di lO volt, in mancanza del·
statazione che nessun ritocco parecchio riprende a funzio- l'altra). Si usa lo strumento
alla taratura come anche alle nare perfettamente. Al mo- in tali condizioni e si consta-
-varie tensioni permette di ov- mento della consegna della ra- ta con esso che esiste una
viare agli inconvenienti; in- dio al cliente, si segnala il certa tensione positiva nella

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linea di controllo automatico sioni che dall'occhio magico invece unà resistenza di più
del volume quando questo sia vanno appunto alla linea del di 150.000 ohm; è chiaro che
stata sconnessa da massa, al- CAV, un esame attento per- anche questa forse a causa
la quale era stata invece 'Col- mette di constatare che ap- della cattiva qualità si sia al-
legata nel corso delle prove ,punto in tale valvola, una terata: la sostituzione anche
preliminari. In più, l'indica,. EM34, esistono delle perdite di questa resistenza pone fine
tore ottico elettronico di sin- per cui della tensione anodi· a tutti i difetti lamentati dal
tonia, ossia l'occhio magico ca riesce a trasferirsi sullo cliente.
funziona in modo anormale. elettrodo di controllo che co-
Procedendo per eliminazione me è noto é collegato alla li- CASO n. 230. Ricevitore
si prova a dissaldare via via nea CAV, dalla quale preleva normale a valvole mJ.nia..
le varie connessioni lungo le appunto 11 segnale che coman- tura; si lamenta sempre
quali, alla linea del CAV, a- da l'apertura o la chiusura il basso livello della seno
vrebbe potuto pervenire la dello schermo fluorescente. La sibilità, specie sulle onde
tensione positiva in questione sostituzione dell'occhio magi- medie e sulle lunghe, di
scompare solamente quand!) co permette la eliminazione cui l'apparecchio può ef·
vengono eliminate le connes- di tutti i difetti. fettuare la ricezione, nelle
corte invece la ricezione è
abbastanza buona (schema
CASO n. 229. Ricevitore normale, si lamenta mancanza 140).
di potenza come anche di sensibiUtà; a sera le stazioni
straniere, anche se potenti, non sono captabili se non Come si può constatare dal-
a volume assai basso, nonostante n· potenziometro sia lo schema allegato, in questo
al massimo (schema 139). apparecchio, i catodi delle pri.
me due valvole sono collegati
direttamente alla massa, men-
Si constata che la tensione tra identica, nuova e si con- tre quello della terza valvola
di griglia schermo delle pri- stata che mentre il funziona,. ossia della rivelatrice, CAV e
me due valvole, ossia della mento migliora notevolmente preamplificatrice di bassa, é
6KB convertitrice e della 6K7 nella ricezione delle onde me- polarizzata attraverso una re-
amplificatrice di media é nul- die come di quelle lunghe, es- sistenza da 3000 ohm. Un esa-
la; il condensatore di fuga, so rimane ancora nullo per me alquanto accurato, permet-
che potrebbe essere sospetta,. la ricezione delle onde corte. te di constatare che si tratta
bile di convogliare a massa la Misurando le tensioni relative appunto della concezione del
tensione stessa, se in ,corto, alla valvola convertitrice, si ricevitore ed in particolare del
risulta invece in buono stato; constata la presenza di 30 o suo sistema di polarizzazione
18 resistenza in serie che 35 volt soltanto sulla placca e di CAV, che sono difettosi.
provvede alla caduta di ten- della sezione triodica della Polarizzando se,paratamente le
sione necessaria per l'alimen- valvola stessa; é evidente che prime due valvole, ossia la
tazione degli schermi, che do- tale tensione sia troppo bassa, 6BE6 e la 6BA6, la prima con
vrebbe avere un valore nor- a causa della eccessiva caduta 200 ohm, in serie tra il catodo
male, e del resto, dichiarato di tensione determinata dal l'aiuto di una resistenza da
anche nella stampigliatura, di valore errato di qualcuna del- e la massa e la seconda, con
30.000 ohm, presenta invece un le resistenze interessate al cir- una resistenza da 350 ohm,
valore di più di un megaohm, cuito, in particolare, si con- essa pure inserita tra catodo
confermato da una misurazio- stata a freddo e con un oh- e' massa, si perviene alla eli-
.ne della citata resistenza con metro che la resistenza R la minazione dei difetti. Il fatto
un ohmetro. Si prova quindi quale dovrebbe avere essa pu- che da nuovo l'apparecchio
ad effettuare la sostituzione re come la precedente un va,. funzionasse anche con le con-
della citata resistenza con al- lore di 30.000 ohm, presenta dizioni di polarizzazione origi-
nali che adesso si sono dimo-
strate inadeguate, é da ricer-
care nella migliore freschezza
delle valvole.
CASO n. 231. Ricevitore
normale con occhio ma,.
gico; si lamenta un bu-

R_30.000
! 11 PF so grado di sensibilità nel
caso di stazioni distanti
(schema 141).
~--~~~--.-o + ~
In particolare si nota che
l'audizione è normale o qua·
si, quando si captano le sta-

56
zioni locali e potenti, ma ano
che con esse si rileva che ap- 6 BE6 6AV6
pena si ruota l'indice di sin·
tonia, verso sinistra od anche
verso destra del punto in cui
le stazioni stesse sono ,perfet·
tamente centrate, avviene un
taglio nettissimo delle stazio-
ni in questione in modo simi·
le ma assai più pronunciato
a quello che accade negli aP-
parecchi il cui sistema di CA V,
è particolarmente concepito,
allo scopo di favorire la cosi·
detta sintonizzazione silenzio-
sa delle stazioni, secondo le
indicazioni del solo occhio ma·
gico, e con il potenziometro soot ooo
del volume regolato per il mi·
nimo. Nel caso delle stazioni
distanti, poi non si rende pos- circa che dovrebbe essere 11
CASO n. 233. Ricel"itore suo valore corretto, dato il va·
sibile alcuna ricezione, ed ano normale, che presenta lo lore della resistenza puramen-
zi, la gamma delle onde me· stesso difetto segnalato te ohmica dell'avvolgimento;
die, tra le stazioni locali e nel cast precedenti (sche- è quindi chiaro che si tratta
potenti si presenta stranamen· ma 142). di un corto circuito che in
te deserta e silenziosa. Il di· qualéhe modo blocca 11 fun·
fetto accertato, consiste nel Si constata che la ricezio- zionamento del citato avvolgi-
cortocircuito franco tra la ne, dal punto di vista della mento. Nella quasi totalità dei
griglia e la placca della valvo- sensibilità, diviene normale casi, il corto ha origine nel
quando un piccolo pezzo di condensatore fisso o semifisso
la occhio magico, EM34, mon· che si trova in parallelo allo
tato nella disposizione dello filo isolato, viene collegato in
funzione di antenna diretta· avvolgimento determinato, da
schema allegato. La elimina· deformazione delle armature
zione di questo corto, causato mente alla griglia di conver·
sione della valvola apposita, come anche da umidità ecc.
da un ponticello stabilito inav· ossia al punto B dello sche- quasi sempre, il rimedio con-
vertitamente da un pezzetto ma. In generale, in casi co· siste nella sostituzione del ci·
di filo tra le connessioni allo me questi, si tratta di effet· tato compensatore, in casi li·
zoccolo portavalvole permette tuare ricerche del difetto sia mite e si può provvedere ad·
di eliminare i difetti. nella connéssione che va dal dirittura alla sostituzione di
punto A al compensatore 04,
sia, in alcuni ricevitori, nella tutto il trasformatore di me-
CASO n. 232. Ricevitore bobina L12 che può essere in· dia frequenza.
normale; si lamenta il terrotta.
solito difettO di una sen-
slbWtl assai bassa. la EBC41 E~34
quale non permette di CASO n. 234. Ricevitore
captare altre stazioni allo normale, funziona ma as-
infuori di quelle locali. sai debolmente, si nota
(schema 59). anche che il potenziome-
metro del volume non • coRTO
Tutte le tensioni misurate dempie alla sua funzione CIRCUITO
(schema 49).
appaiono corrette; le valvole
risultano buone. L'origine del
difetto è da imputare al con·
Si verificano con un ohme-
@)
densatore C da 600 pF che si tro, a freddo, le bobine dei
trova tra la base del secondo trasformatori di media fre-
trasformatore di media fre- quenza, ed in particolare di
quenza ed il catodo della val· T2 dello schema. Si constata
vola, il quale risultava intero durante queste prove, che la 1~\jl .,.
rotto. Rifatto Il collegamento resistenza tra i punti F ed A CAV ."",
il difetto scompare. è nulla, in luogo dei 65 ohm

57
PL.ACCA 6A8
CASO n. 235. Ricevitore o ACCA 61C7 2.00
di vecchia costruzione in
cui la indicazione di sin- s.ooo
tonia si ha attraverso una R14-S00.QOO
speciale lampada a lumi-
nescenza al neon; si ha il
funzionamento, ma si la- RH 100.000
menta una mancanza di 10.000
sensibilità (schema 143). 01fJF J;, +HT

Per accentuare la sensibili·


tà, è stato necessario mettere parecchio, al valore ~ella me-
CASO n. 237. Ricevitore dia frequenza. Il difetto, in
una resistenza di 470.000 ohm normale, se ne lamenta
tra la estremità della Rl'l da questo caso è risultato quel-
una grave carenza di sen- lo del condensatore Cl deno
2 megaohm e la massa dal Slòilità, le tensioni sono
lato della griglia, dello stadio schema collegato tra la mas-
normali (schema 145 e sa e la base del secondario
di amplificazione a radiofre- 146).
quenza dell'apparecchio. Gasi del trasformatore di media, il
facendo, però si è incorsi in quale è risultato interrotto,
un altro inconveniente, ossia Effettuando un esame dello permettendo quindi alla ra·
nel fatto che la luminosità apparecchio, con l'aiuto del diofrequenza residua sul lato
della speciale lampada a lu- generatore di segnali, ossia basso del trasformatore stes-
minescenza, diminuiva note- dell'oscillatore modulato che so, di prendere la via della
volmente; si è trattato allo- si ha a disposizione si giunge linea dei CA V, si è constatato
ra di shuntare la resistenza a constatare che quando que- anche che quando la griglia
di alimentazione dell'elettrodo sto viene predisposto per ge- della valvola amplificatrice di
della lampada, con una altra nerare il segnale di frequenza media frequenza viene tocca-
resistenza del valore di 100.000 identica a quella del valore ta, si determina nell'altopar-
ohm, in modo che la caduta della media frequenza dello lante un ronzio che non do-
di tensione potesse essere op- apparecchio e quando questo vrebbe invece apparire, se il
portunamente abbassata, e fa- segnale è applicato alla griglia condensatore in questione fos-
re si che sull'elettrodo stesso, della valvola amplificatrice di se stato collegato corretta-
fosse presente una tensione media frequenza, i11ivello so- mente. Collegato. il condensa-
noro del segnale audio nello tore, i difetti scompaiono. Si
maggiore e quindi più attiva. altoparlante è assai maggiore deve però segnalare che la
Nello schema allegato sono di quello che si ottiene quan- sensibilità in un apparecchio
indicate le disposizioni delle do invece il segnale viene ap- come questo può anche es-
varie parti al' termine della plicato alla placca della val- sere ulteriormente migliorata
modifica. vola convertitrice. D'altra par- a d o t t a n d o l'espediente di
te si rileva anche che il com- shuntare la resistenza R1 da
CASO n. 236. Ricevitore pensatore che si trova sul se· 70 ohm, dello schema 146, vi-
condario del primo trasfor· sibile tra la massa e la presa
normale se ne lamenta la matore di media frequenza, centrale dell'avvolgimento di
mancanza di sensibilità non opera come dovrebbe, re· alta tensione del trasforma-
(schema 144). golando la risonanza dell'ap- tore di alimentazione con una
':!.ltra resistenza del valore di
3·2 ohm e ciò, allo scopo di
Durante il giorno non si diminuire la tensione di pala-
riesce a ricevere che le stazio- rizzazione a riposo della val-
ni locali e potenti; con un vola ImA6.
sotto fondo di stazioni distan-
ti o straniere, tutte notoria-
mente potenti. Tutte le ten- CASO n. 238. Ricevitore
sioni sono normali e le valvo- normale, il quale funzio-
le sono in buono stato. Osser· na, ma che presenta il
vando attentamente la filatu· difetto' di una sensihfiità
ra dell'apparecchio, si consta- troppo bassa sulla parte a
ta che il condensatore dc frequenza più bassa di
disaccoppiamento della linea tutte le gamme di onda
CAV, era venuto incidental- (sehema 147).
mente in contatto con la li·
nea diretta al potenziometro; In altre parole, 11 ricevito-
eliminato il contatto, il difet- re, manca di sensibilità verso
to scompare. i 400-500 metri della gamma

58
delle medie e verso i 40-50
metri, nella gamma delle cor-
te. Se si prova sulla gamma 6BA6
delle onde medie, a ritoccare
il padding corrispondente che
si trova sul gruppo e relativo

f]
appunto alle medie, si con-
stata che è possibile ricupera-
re in parte la sensibilità, ma
I si constata anche chI! r::iò fa-
cendo si perdl! la corrispon- 2,2Ml!
denza del punto in cui le va.-
rie spazioni si ricevono, in re-
lazione al punto in cui esse
CAV,
1:. C1_0,05~F
sono contrassegnate sulla sca-
la parlante della radio. Il di- CAV
fetto proviene quasi certamen-
te da una modifica che si è
verificata nella spaziatura del-
le lamine mobili o di quelle
~I, 8 @
fisse del condensatore varia-
bile di sintonia; a volte, poi
l'unico rimedio al difetto non schema allegato, collegandO partito all'apparecchio, quale
può essere che quello della direttamente al circuito di quello che si crea cortocircui-
sostituzione totale del con- griglia, attraverso un conden- tando per un istante uno de-
densatore s t e s s o, ammesso satorino da 470 pF a mica di gli elettrolitici di filtraggio,
che questo sia .possibile, ed in alta qualità, l'antenna, colle- si verinca un mitragliamento
caso contrario si rischia di gata anche alla massa, attra- persistente che sussiste su
non riuscire più ad effettua.- verso una resistenza da 22.000 tutte le gamme ed in qualsia-
re l'allineamento del ricevito- ohm. I risultati di questo ri- si posizione il condensatore
re rispetto alla sua scala par- piego appaiono soddisracenti, variabile di sintonia si trovi.
lante. Per rendersi conto se e sono pertanto raccomanda- Se si prova a mettere in pa-
le lamine del variabile siano bili ogni qual volta abbia a rallelo il primo od il secondo
distorte o meno, basterà 0s- presentarsi una situazione a- elettrolitico dì filtraggio, so-
servare tale organo, il detta- naloga. spettati di essere inefficienti
glio A dello schema allegato ,perchè esauriti, un condenosa-
mostra come si presentano di CASO n. 240. Ricevitore tore pure elettrolitico da 8 mi·
profilo le lamine di un varia- normale di cui si lamenta crofarad, non si riesce a per-
bile quando esse siano in con- la carenza di sensibilità. cepire alcuna alterazione al
dizioni normali; nel dettaglio difetto presentato; questo ul·
B invece sono visibili le la.- Praticamente in onde me- timo invece scompare del tut·
mine c o m e si presentano die non si può ricevere che to quando si prova a mettere
quando la loro spaziatura è la sola stazione locale più po- lo stesso elettrolitico che sia
stata alterata. tente, mentre tutte le altre certamente in buone condi·
mancano; le tensioni misura- zioni, in parallelo al conden·
CASO n. 239. Ricevitore te appaiono pressoché norma- satore elettrolitico di filtrag.
normale di cui come ' al li. Si constatano però i se- gio che si trova originaria-
solito, si lamenta l'assen- guenti fenomeni: 1> misurlUl- mente sui circuiti degli scher·
za di sensibilità (schema do la tensione di schermo mi, iI difetto scompare del
148). della valvola amplificatrice di tutto: é quindi chiaro che si
media frequenza, si rileva che tratta del citato condensatore
Quando l'antenna è collega- quando i puntali sono in con- in parallelo agli schermi, che
ta al punto corretto la rice- tatto con le parti da cui le è esaurito e che deve essere
zione è praticamente impossi- tensioni debbono essere rile- quindi costituito con altro fre-
bile, se non in certe condizio- vate, la sensibilità dell'appa- sco.
ni, delle stazioni locali poten- recchio, aumenta alquanto;
ti in onde medie. Controllan- ,per contro, se si prova a col· CASO n. 241. Ricevitore
do 11 sistema di accordo si legare, tra la griglia schermo normale, è possibfie la ri-
constata che l'avvolgimento di in questione e la massa. il cezione di pochisshne st~
antenna è interrotto. Nella condensatore di fuga elettro- zioni soltanto, sulla gam-
impossibilità di effettuarne la litico, rispettandone la polari- ma delle onde medie.
sostituzione o quanto meno tà, il livello sonoro dell'audi-
la ricostruzione, conviene fa- zione pare abbassarsi. 2>, di
re ricorso ad un montaggio tempo in t e m p o, dopo un La misura delle tensioni
di ripiego, quale quello dello qualsiasi choc elettrico im- porta alla constatazione che

59
compensatori di ,primario e
+ 1-1 T di secondario, del secondo
eCClrAZ. trasformatore di media fre-
DINA.,/CO
quenza; in effetti, distaccan-
do la connessione che da es-
so va alla bobina del secon-
dario, si rileva sulle sue ar-
mature una differenza di po-
tenziale di una diecina di
4C fU-70 volt, a patto naturalmente
che il compensatore del pri-
mario sia effettivamente col- -
il voltaggio alla placca della aumento della sensibilità, ma legato in parallelo al prima-
sezione mescolatrice della val- si rileva anche la tendenza rio del trasformatore su cui
vola convertitrice, è nulla; il alla formazione di inneschi. è presente la tensione di plac-
difetto dipende dal condensa- L'origine effettiva del dUetto ca della valvola amplificatri-
tore da 100.000 pF, della cel- non è chiara, sebbene si può ce di media frequenza. Una
lula di disaccop,piamento del ricercare nello stato forse di- fuga sia pure di entità" infe-
circuito di placca in questio- fettoso dei compensatori di riore a quella che si è riscon-
ne, il quale risulta in corto- taratura dei trasformatori di trata sul secondo trasforma-
circuito, scaricando verso ter- media frequenza, sebbene la tore di media frequenza, si
ra la tensione; il rimedio mancanza di uno strumento rileva anche sul primo dei
consiste nella sostituzione di di misura abbastanza sensi- tra:sformatori. Aperti i tra-
tale condensatore ed anche bile ha impedito di controlla- sformatori stessi, per accede-
della resistenza di caduta che re questo particolare, tuttavia re agli organi interni, si rile-
provvede alla alimentazione la resistenza aggIuntiva, os- va che la piastrina su cui si
di placca, dato che è sotto- sia la R dello schema, risul- trovano i compensatori in
posta ad una forte circolazio- ta percorso costantemente da questione originariamente i-
ne di corrente, risulta forte- da una cor~ènte di fuga di solata è stata danneggiata da
mente danneggiata. alcuni mieroamperes come si una certa umidità che ha so-
è potuto assodare usando il stato a lungo su di essa, sen-
CASO n. ~. Ricevitore tester universale come miero- za potere essere eliminata.
di produzione assu remo- amperometro in serie tra il La riparazione dei due tra-
ta, che presenta il difetto terminale libel~o della resi.. sformatori, appare quindi
comune a questo gruppo stenza stessa e la massa. E non conveniente, ed anene 11
di casi, ossia bassa sen- quindo chiaro che la funzio- cliente si dichiara favorevo-
sibilità (schema 101). ne particolare della resisten- le alla sostituzione di essi,
za aggiunta è quella di for- con altri, anche se di diversa
nire una opportuna via di marca e di diverse dimen-
Le tensioni, misurate risul- scarico verso la massa di sioni, purchè aventi lo stesso
tano normali. Si constata, ef- questa corrente, onde ÌÌnpe- valore della media frequenza.
fettuando una serie di prove dire che essa permanendo Una volta che la sostituzio-
diverse, che la sensibilità au- sulla linea del CAV, possa al- ne è stata effettuata, la sen-
menta in modo marcatissimo terare le condizioni di fun- sibilità dell'apparecchio ri-
quando si cortoci-rcuita verso zionamento del complesso, sulta pressochè normale e si
massa, la linea del CA V alla riducendo assai la sensibili- nota anche la scomparsa del
base del primo trasformatore tà. rumore di fondo ch.e in pre-
di media frequenza, ossia al cedenza era presente. Da ag-
punto A aello schema. La sen-
sibilità aumenta anche quan, CASO n. 243. Ricevitore
do si sconnette del tutto la dello stesso tipo del ca.
linea del CAV stessa, ma in so precedente; si lamen-
questo caso, però si lamenta ta l'assenza di sensibili-
la comparsa di fischi e di in- tà aggravata anche da
neschi nello spazio com,preso una distorsione. (schema
tra le varie stazioni principa- '7'7 ).
li. Un metodo abbastanza spe-
dito per aumentare la sensi· Si ,n ota che la ricezione
bilità del ricevitore consiste diviene di tempo in tempo,
nel montare una resistenza più o meno intensa, come se
da 500.000 ohm, tra il punto nel circuito fosse presente
A dello schema e la mas'5a; qualche cattivo contatto. Do-
qualora si adotta una resi- po una certa serie di prove,
stenza di valore ohmico in- ci si accorge che esiste una
feriore si nota un ulteriore perdita considerevole tra

60
giungere che è possibile mi- di griglia dellp valvole am-
gliorare ulteriormente la sen- 0&-----, glificatrici, lungo la linea del
sibilità dell'apparecchio au. CAV il rimedio consiste evi-
mentando la tensione delle dentemente nella sostituzio-
griglie schermo della valvola ne dell'intero trasformatore
convertitrice e di quella am- di media, in quanto 11 basso
plificatrice di media frequen- costo di questo componente
za, portandola a 70 volt cir- sarà tale da rendere illogico
ca, per fare questo, si tratta lo smontaggio del trasforma-
di diminuire il valore della tore originale per tentame la
resistenza che alimenta a.p- c0---.. riparazione.
punto gli schemi e che è
S8
contrassegnata sullo schema
con R4, sino ad un valore CASO n. 246. Ricevitore
opportuno. di produzione mOderna.
normale. n funzionamen-
to es:Iste, ma risuUa li&-
CASO n. 244. Ricevitore sai debole perfino sulle
normale; se ne lamenta- stazioni locali e potenti:
no le deboli prestazioni l'amplificazione in bassa
in ricezione mentre le frequenza è normale.
sue prestazioni come: (schema 62).
amplificatore in b.f. s0-
no norma.lli (sebema 149).
nefficiente. Occorre pertanto Si accorda il generatore di
sostituirlo con un altro, a segnali, ossia l'oscillatore mo-
Lo stadio di conversione mica od a ceramica di qua- dulato; sulla frequenza della
del ricevitore così come an- lità ottima e di valore ana- media frequenza dell'a.ppa-
che quello di amplificazione logo. recchio e se ne connette 11
di media frequenza, sembra- conduttore di uscita al pun-
no funzionare regolarmente; to A, ossia alla placca della
si prova pertanto ad esami- CASO n. 245. Ricevitore valvola amplificatrice appun-
nare la sezione di accordo, normale, del quale si la.. to di media, ricordando di
il cui schema è analogo a menta non solamente la regolare al massimo l'atte-
quello allegato. Si constata bassa sensibilità, ma an- nuatore del generatore. In
che quando l'antenna è col- che crepitii e rumori di queste condizioni si dovrebbe
legata al normale morsetto fondo, intollerabili, in avere nell'altoparlante un se-
di entrata dell'apparecchio, ricezione (schema 101). gnale di una certa potenza;
vale a dire, al punto A, la ri- ben inteso si tratterà di fare
cezid-fie si dimostra piuttosto Anche quando l'antenna è il collegamento non diretto
debole, se poi, si prova a col- distaccata dal morsetto di del segnale, ma attraverso un
legare l'antenna al punto B entrata si notano gli incon- accoppiamento a resistenza
ossia dopo il circuito di fil- venienti annunciati; il crepi- e capacità facilmente realiz-
tro di media frequenza for- tio, diminuisce solamente zabi!e con un condensatorino
mato dalla induttanza S12 e quando si cortocircuita verso in serie da 200 pF ed una re-
dal condensatore C33, non si ma:ssa la linea del CAV, alla sistenza in parallelo verso la
rileva alcun sostanziale mu- base del primo trasformato- massa, di 500.000 ohm. La-
tamento nelle prestazioni re di media frequenza, ossia sciando poi il generatore mo-
del complesso. Ne deriva che al punto A dello schema. In dulato sempre regolato sullo
i due organi formanti il cir- queste condizioni, anche la stesso valore che è come si
cuito di filtro, non sono af- sensibilità dell'apparecchio è visto, quella della frequen-
fatto da incriminare per la diviene migliore, anche se za intermedia, se ne collega
mediocrità delle prestazioni, non perfetta; il difetto ha la uscita, questa volta al pun-
al contrario, se si collega la origine anche questa volta in to B dello schema elettrico
antenna al punto C vale a una fuga verificatasi tra i allegato, ossia alla griglia
dire, a valle del condensato- condensatori semifissi di re- controllo della stessa valvola
rino di àccoppiamento CS, si golazione del primo trasfor- amplificatrice di media fre-
riesce ad ottenere una audi- matore di media frequenza; quenza; questa voita il se-
zione pressochè normale, al- la fuga in questione anche gnale emesso dall'alto,parlan-
meno per quello che rigua-r- se misurabile solamente con te dovrà essere di intensità
da la potenza di uscita. E l'aiuto di un megahm€.tro, a- assai maggiore di come lO si
quindi intuitivo che il difetto vente un valore di 6 mega- percepiva prima e questo gra-
abbia sede appunto nel con- ohm di isolamento si rivela zie alla azione amplificatrice
densatore di accoppiamento abbastanza importante agli apportata dalla valvola in
da 25 pF, il quale deve esse- effetti di circuiti a bassissi- questione, ammesso, natu-
re interrotto, o altrimenti i- mo carico quali sono quelli ralmente che non solo la val-

61
vola ma anche l'insieme di l'ohmetro ed a freddo, am-
circuiti interessati allo star monti a 12 ohm, rilevati tra CASO n. 248. Rièevitore
dio in questione, funzioni i terminali C e D dello sche- di costruzione assai re-
più o meno regolarmente. ma, mentre tra i punti E ed mota; se ne lamenta una
Fatta anche questa constata- F dell'altro avvolgimento si ricezione piuttosto debo-
zione si trasferisce ancora il rilevi una resistenza elevatis- le, in onde medie (sche-
segnale del generatore, in po- sima, si potrà diagnosticare ma 150).
sizione arretrata ed in partì- che una interruzione esista
colare alla placca della se- tra i punti in questione ossia Misurando la resistenza, a
zione convertitrice della val- nell'avvolgimento S15. Il ri- freddo, tra la griglia control-
vola mescolatrice, ossia al medio conveniente è certa- lo della convertitrice AKl, os-
punto C dello schema. Può mente quello di trovare un sia il punto A dello schema,
accadere che questa volta il trasformatore di media fre- e la massa, si constata che il
segnale udito nell'altoparlan- quenza che operi su frequen- valore riscontrato non è che
te sia di intensità inferiore za identica a quella del tra- di alcuni ohm soltanto, os-
di quello che si percepisce sformatore originale per ef- sia che ci si trova dinanzI
invece quando il segnale è fettuare la sostituzione, nel ad un cortocircuito pressochè
applicato direttamente alla caso invece che tale trasfor- franco, mentre nelle stesse
griglia della a~plificatrice di matore sia irreperibile sarà condizioni si dovrebbe rileva:
media frequenza. Ove questo possibile con risultati ancora re una resistenza di 1,5
accada, si potrà intuire che il accettabili, effettuare un ri- megaohm circa. Un esame at-
difetto possa averè sede nel piego, consistente in un ac- tento permette di rilevare un
primo trasformatore di me- coppiamento a resistenza e contatto elettrico, stabilito da
dia frequenza; per questo per_ capacità; a tale scopo si trat- un filo scoperto, tra la scher-
tanto si tratterà di esamina- terà di l\Pplicare un conden- mat'Ura esterna della bobina
re i vari elementi ossia i con- satorino a mica di alta quali- 88" e l'avvolgimento della
densatori C22 e C23 e gli av- stessa. Si rimedia al difetto
volgimenti 814 ed S15. Am- tà da 100 pF, tra i punti B
e C e di collegare invece una inserendo dopo avere mo·
messo che la resistenza oh- mentaneamente smontato la
mica dell'avvolgimento S14 resistenza da 1/2 watt, l me- schermatura metallica estero
misurata naturalmente con gaohm, tra B ed F. na, un foglio di sottile carta
bachelizzata tra la parete in-
CASO n. 247. Ricevitwe recente; funziona abbastanza terna della schermatura stes-
bene, ma si lamenta una certa carenza di sensibilità sa, ed il filo scoperto, nel
specialmente quando si usa una antenna piccola punto in cui si è riscontrata
(schema 61). la perdita di isolamento.

Misurando le varie tensio- constatazione che la resisten- CASO n. 249. Ricevitore


ni si constata che sul cato- za R4 il cui valore nommale normale; funziona in ra.
do della valvola amplificatri- è quello di 33.000 ohm, pre- dio, ma con una sensibi-
ce di -media frequenza, si senta invece un valore più lità estremamente ba8Sa;
hanno da 0,25 a 0,70 volt; che doppio; è chiaro quindi presenta inoltre anche
sul catodo della valvola che deve essersi trattato di un certo ronzio (schema
convertitrice si rilevano In- una alterazione dovuta ad in- 151 e 152)
vece 0,6 volt mentre sulle vecchiamento di questa resi-
griglie schermo della conver- stenza,di cattiva qualità; la Dopo una certa serie di
titrice e di quella amplifica- tentativi si localizza il gua-
trice di media frequenza si sostituzione della resistenza
difettosa, con altra di valore sto nel sistema di accordo e
rilevano in fine 40 volto Ci si si giunge a sospettare i con-
rende immediatamente conto corretto e possibilmente di l
densatori di accoppiamento
che le tensioni di sche·rmo o 2 watt permette di portare alla base del preselettore, os-
sono troppo basse, in quan- ad 80 volt circa il valore del- sia dell'amplificatore di alta
to la tensione normale in la tensione sulle griglie scher- frequenza, C29 e C30, dello
tali punti, deve risultare di mo che essa serve ad ali- schema 151. Si tratta nel no-
una novantina di voI t circa; mentare mentre sul catodo stro caso di verificare questi
da questo· è facile risalire al due condensatori e di vedere
valore delle polarizzazioni della amplificatrice di media
si rilevano 1,4 volt e su quel- se essi presentino qualche fu-
che sono a loro volta insuffi- ga. Per controllare C29 lo si
cienti per riflesso. Un esame lo della convertitrice si rile-
vano 1,3 volt, valori questi, dissalda nel punto C e se ne
fatto a f,reddo mostra che misura la resistenza ohmica
tutte le resistenze interessa- assai prossimi alla normali- tra i punti A e B. Queste pro-
te a questi stadi non presen- tà; le prestazioni dell'appa- ve effettuate con l'ohmetro
tano interruzioni, un esame recchio, a detta dello stesso predisposto su di una scala
più attento, però porta alla cliente sono ora normali. elevata, permettono di misu·

62
rare una resistenza interna
dei condensatori dell'ordine
di 4 megaohm, valore questo
insufficiente dal momento
che la resistenza ohmica di
un condensatore in buone
condizioni dovrebbe essere di
almeno qualche centinaio di
megaohm. Effettuata la sosti-
tuzione dei citati elementi, si
ottiene la scomparsa dei di-
fetti; almeno per quello che
riguarda la sensibilità. Il ron-
zio che si lamentava si eli-
mina inserendo una resisten-
za da 10.000 ohm, tra la pre-
sa di antenna e la massa., Da
notare però che questo rimè- el6 +6SV
dio vale esclusivamente per
- +-- -4- -......- - - - - ' lBl01--............-.:.~=-O
8 _10.000 CAV
la eliminazione del ,r onzio,
quando questo è determinato
da un segnale debolissimo a
frequenza di rete, convoglia- 10.000
to ai circuiti di amplificazio-
ne di bassa frequenza attra-
verso l'intera catena del ri-
cevitore. La disposizione con-
sigliata in questo caso ed in
tutti quelli analoghi, è quella
illustrata nello schema alle-
gate.
titrice EK2, ossia al punte A di essa non potesse fare so-
dello schema, risulta troppo spettare alcunchè di simile.
CASO n. 250. Ricevitore debole, e che per la preci- La sostituzione di tale resi· '
normale, funziona re'go- sione è di soli' lO o 15 volt, stenza con altra di valore
larmente in una amplifi- in luogo dei regolari 80 volt corretto e della potenza pos-
cazione di bassa frequen- che vi si dovrebbero riscon- sibilmente di. 1 watt, permet-
za., men'tre il funziona. trare. Verlficando con l'ohme- te la eliminazione dei difetti.
mento come ricevitore tra, a freddo si constata che
anche se possibile, lascia la resistenza R30 forse a cau- CASO n. 251. Ricevitore
alquanto a desiderare; sa della sua cattiva qualità, normale; se ne lamenta
(schema 153) ha subìto una variazione del la bassa sensibilità (sche-
valore, il quale nominale a- ma 154).
La misurazione dei voltaggi vrebbe dovuto essere di lO
ci mostra immediatamente mila ohm e che invece era Un esame della filatura a
che la tensione alla griglia giunto a 200.000 ohm circa, freddo, permette di constata-
schermo della valvola conver· sebbene che lo stato esterno re che il condensatore e5
dello schema è dissaldato
dall'ancoraggio di massa; ri-
ECHS1 EF89 fatta la saldatura, si constata
il miglioramento delle pre-
EK'2 stazioni dell'apparecchio.

CASO n. 252. Ricevitore

... -
. ...
Q
'
- A

s!,
normale, il quale non
riesce che a captare le
sole stazioni locali e po-
tenti, e per giunta assai
debolmente. L'amplifica,.
zione di bassa frequenza
", ~
v Il< del complesso è regolare.
CAV (schema 155).
C e5
@ a
@ I :,05I"F Tutte le tensioni sono nor-
mali e le valvole provate op-

63
,portunamente, risultano buo- su razione della corrente pre- scompare del tutto. Da no-
ne; ci .si accorge però che sente nelio stadio di oscilla- tare che sintomi pressochè j-
quando si tocca con un dito zione: essa risulta mG!tu ele- dentici si hanno quando, per
il contatto corrispondente al- vata ed anormale, in quanto un qualsiasi motivo, l'oscilla-
la griglia controllo della val- giunge ai 1,5 ed a 2 rr.A, se· zione locale manca, sia per
vola amplificatrice di media guendo l'effetto della po!ari~· un difetto della valvola, che
frequenza, si produce nell'al- zazione della valvola conver- per qualche corto o per qual-
toparlante un ronzio, abba- titrice, polarizzazione che è che interruzione; nel caso pe-
stanza intenso (in particola- variabile in funzione del livel· rò di interruzioni di connes-
re, il punto che, toccato de- lo del segnale. Un esam~ ar;· sioni come anche di esauri-
termina l'inconveniente è il curato porta alla constatazio-
punto A dello schema); que- ne che il collegamento dalla mento della sezione oscillatri-
sta constatazione porta a so- valvola al condensatore va- ce della valvola o ;per insuf-
spettare che il circuito di riabile (sezione oscillatore ficienza di tensioni di ali-
griglia manchi dalla connes- locale), è interrotto, rifatto mentazione, la corrente di 0-
sione alla massa che esso do- questo collegamento, il difetto scillazione risulta mancante.
vrebbe avere attraverso l'av~
volgimento secondario del
primo trasformatore di me- OASO n. 2M. Ricevitore normale; facendolo funzionare
dia, fatto questo che a sua si ba la impreaalone di avere a disposùdone un rIcevi-
volta porta al sospetto che tore con regolazione sUenzloaa; 8010 le stamoni locali
uetto secondario, sia in qual- più potenti sono ricevibW, abbastanu bene, si nota pe-
che modo interrotto, sia alle rò cbe non appena si sposta leclermente la sintonla
connessioni interne che nella dalla posizione centrale neUa quale le stazioni si rice-
bobina vera e propria (S21); vono, la ricezione viene interrotta molto nettamente
in effetti, fatta una misura- (scbema 156).
zione a freddo, con l'ohmetro
della resistenza presente tra
i punti A e B, la quale do- cende, il fenomeno si ripete
vrebbe essere di 8-10 ohm, se ed il difetto torna a farsi sen-
Si rileva anche un fenome- tire. Al momento in cui il di-
regolare, risulta praticamen- no alquanto strano: quando
te infinita dal momento che fetto è presente la tensione
si accende il ricevitore, questo al catodo della valvola finale,
lo strUInfmto non mostra al- si dimostra assai poco sen-
cuna deviazione dell'indice. Il una EBLl è di -3 volt, mentre
sibile in quanto non riceve la polarizzazione della griglia
rimedio consiste pertanto che le stazioni locali e poten·
nella sostituzione del citato della valvola stessa, risulta
ti, se però si cortocircuita invece di -8,5 volto Il difetto
trasformatore di media; nel per un istante il cat.odo del-
caso poi che questo sia im- risulta trarre la sua origine
la valvola amplificatrice di dal condensatore catodicò
possibile o non sia preferl- bassa, verso la massa, il rice-
to, si potrà adottare uno dei della valvola in questione
vitore ricupera di un colpo collegato in parallelo della
ripieghi Sugl,eriti in prece- tutta la sensibilità che gli è
denza. resistenza di polarizzazione,
caratteristica, e la mantiene da 150 ohmfi il quale presen-
per tutto il tempo in cui esso ta un difetto; la sua sostitu-
viene mantenuto acceso. Se zione elimina tutti i difetti;
CASO n. 253. Ricevitore però lo si spegne, lasciandolo
normale; è prcssochè si- il circuito allegato mostra i
raffreddare e poi lo si riac- particolari della disposizione
lenzioso, non si riesce a
ricevere che poohissirpe nell'apparecchio degli stadi di
stazioni, per giunta as- ECH42 alimentazione, di potenza e
sai deboli; aU'apparenza di rivela.zione.
senza che esista un rap-
porto sulla posizione del
condensatore variabile di CASO n. 255. Ricevitore
sintonia e la .frequenza normale, ,funziona assai
di lavoro dell'apparec- debolmente sulla. gamma
chio. delle onde medie mentre
non fllnziona affatto sul-
le corte.
L'apparecchio dà l'impres-
sione di ricevere direttamen-
te sullo stadio di amplifica- In onde medie si ricevono
zione di media frequenza, os- solamente le stazioni locali e
sia come se lo stadio di oscil- potenti, ed anche queste si
latore locale, come anche c!\ptano assai debolmente;
quello di mescolato re, non CAV SCHERMO
nel tentativo di rivedere la ta-
COIIVERTITR/Cé
fessero attivi. Si effettua mi- ratura di media frequenza nel

64
sospetto che questa fosse sta-
ta perduta, si constata che i
nuclei ferromagnetici che pre-
siedono alla regolazione di ta-
le tipo di trasformatoii,- quan-
do sono manovlati in avanti
o indietro non agiscono sul- -------"
l'accordo della media frequen- I
za come invece dovrebbero; I
in particolare si nota che la
regolazione è assai sfuggente
e che la condizione di opti-
II
mum, non può essere percepi-
ta. In questo caso, ci si trova _ _ _ _ -JV1-'V'f'Ir....
~----,L __--,
~
dinanzi ad un difetto carat-
teristico nei circuiti di media
frequenza come anche in quel-
li di alta frequenza e deter- I
minato dal basso fattore di
merito degli stessi per cui il
picco di risonanza dei circuiti
stessi è molto piatto; il basso
fattore di merito può avere
diverse origini: ad esempio,
la cattiva qualità delle indut-
tanze che fanno da primario
e da secondario dei trasfor·
matori in questione, il catti-
vo isolamento esistente nel
dielettrico che copre il filo
degli avvolgimenti, la picco-

rooo9v000000 r
la sezione del conduttore u· 40",F
sato per gli stessi come an-
che dalle cattive caratteristi·
che dell'altro elemento che
entro nel circuito oscillante piere questa operazione oc- ficatrice della media frequen-
e nel caso nostro, il condensa· corre una certa attenzione on- za il rumore caratter.;' ico
tore fisso in parallelo agli av- de evitare di variare l'anda- ch'e si deve udire nell'altear-
volgimenti al cui accordo, co- mento dei conduttori termi- lante, risulta in effetti piut-
me si è visto, provvede il r:.u- nali dei condensatori, allo tosto debole per cui il difetto
eleo ferromagnetico, attuando scopo di alterare il minimo deve essere da localizzare tra
una sintonizzazione induttiva, possibile le condizioni di 0- questo punto, ossia tra la usci-
a somiglianza dei ricevitori peraziope dei circuiti accor- ta della amplificatrice di me-
in cui si ha la sintonia senza dati rappresentati dai tra- dia frequenza e la griglia con-
condensatore variabile ma a sformatori di media frequen- trollo della sezione triodica
variazione di permeabilità, in- za. della valvola successiva, pre-
vece che capacitiva, come av- amplificatrice di media fre-
viene nel maggior numero quenza oltre che dop,pio dio-
dei casi nella parte di accordo CASO n. 256. Ricevit~re do per rivelazione e CAV. Si
dei radioricevitori. Nel nostro normale; funziona ma verificano a freddo le resi-
caso, si constata che il difetto con sensibilità assai bas- stenze dei vari circuiti e tra
ha appunto sede in questi con- sa anche sulle, stazioni lo- l'altro si rilevano 500.000 ohm
densatori fissi a mica, di de- cali. (schema 157). circa, tra il punto A e la mas-
bole valore, e consiste nella sa; un valore pressochè ugua-
cattiva condizione del dielet· Le stazioni locali e potenti le si riscontra anche tra il
trico, determinata da infiltra- si fanno udire solo ad un li- punto B e la massa mentre
zioni di umidità accumulatasi vello sonoro assai basso; in tra la massa ed il punto C
sui condensatori stessi, per più si contata che il potenzio- (che rappresenta il curso!'e
cui in questi si determinano metro del controllo manuale del potenziometro ), si rileva
delle perdite assai gravi. Il ri- del volume non esercita più una resistenza elevatissima,
medio consiste nella sostitu- la sua azione. Inoltre, quan- non misurabile con lo stru-
zione dei condensatori difet- do si effettua la misurazione mento normale. Si può quin-
tosi con altrettanti di valore delle tensioni, e quando i pun- di diagnosticare la mancano
identico e di precisione (a bas- tali sono posti in contatto con za del contatto elettrico nel·
sissima tolleranza); nel com- la placca della valvola ampli- !'interno del potenziometro,

65
tra il cursore metallico mo- riscaldamento indiretto, ra- ne di un Impianto fluorescen-
bUe e l'elemento resistente di gione per cui questa ultima si te tipo « slil'llline », che per la
grafite applicato sulla mez- era quasi esaurita; sostituita sua tensione elevata, determi-
zaluna di materiale isolante. anche questa, si ottiene il fun- na un campo, in par te elet-
zionamento perfetto dell'ap- trostatico ed in parte elettro-
parecchio e tensioni normali magnetico che induce sulla
CASO n. 257. Ricevitore alla alimentazione. antenna vicina il disturbo,
normale; presenza un ab- particolarmente sentito nella
bassamento assai pronun- gamma delle onde cor~e. In 0-
ciato della sensibilità. CASO n. 258. Ricevitore gni ca.so. il difetto puo essere
normale con valvole ad eliminato in modo radicale
accensione in serie senza montando tra la presa di an-
A valle del secondo elettro- trasformatore di alimen-
litico di filtraggio si riscon- tenna e la massa dell'apparec-
tazione, si lamenta una chio una resistenza del valore
trano 115 volt solamente, audizione disturbata dal
mentre alla griglia schermo di 15.000 ohm, nella disposi-
ronzio, neTIa ricezione del- zione illustrata nella figura al-
della amplificatrice di med!a le onde corte (schema
ed a qu.ella della valvola con- legata; da notare che. questn
158). genere di disturbo si mani-
vertitrice, si riscontrano so-
lamente 15 volt; dOJlo questa festa specialmente in quegli
constatazione ci si rende con- Si ha l'impressione che l'au- apparecchi in cui i bobinaggi
to che la resistenza che aU- dizione sia modulata dal ron- di entrata utilizzano un cir-
menta gli schemi presenta un zio della alternata di rete, che cuito di ingresso ad accoppia-
valore assai più elevato di riesca in qualche modo a mento capacitivo alla base.
quello che è contrassegnato percorrere i vari stadi dell'ap-
sulla sua stampigliatura, il parecchio; procedendo per CASO n. 259. Ricevitore
che fa pensare ad un surri- tentativi, si fanno alcune pro- normale con valvole in se-
scaldamento subito dalla re- ve di ricezione usando diverse rie senza trasformatore di
sistenza stessa, magari co- antenne luna esterna, una in- alimentazione; si lamen·
stretta a sopportare il passag- terna molto lunga, una in- ia una audizione distur·
gio di una corrente eccessiva, terna cortissima), e si consta- bata da ronzio nella rice-
un esame più attento delle ta che l'intensità del ronzio zione delle onde medie
parti circostanti permette di varia in funzione della anten- come anche sulle lunghe,
rUevare come un condensato- na ed anzi in funzione della mentre nella gamma del-
re che serve alla fuga della sua posiZione e diviene via le onde corte, la ricezione
radiofrequenza della griglia via più forte man mano che è pressochè normale
schermo della amplificatrice la antenna od il filo della di- (schema 1591.
di media, è in effetti di mar- scesa, vengono avvicinati ad
ca diversa da quella di tutti un dato punto della casa; u-
gli altri condensatori che si na indagine permette di sape- Tutto appare normale, ten-
riscontrano nell'apparecchio, re che nell'appartamentò- vi- sioni, valvole, ecc. Esaminan-
segno evidente questo che esso cino, in corrispondenza del- do le differenti connessioni
sia stato, in epoca abbastanza lo stesso punto si trova un si constata che la resistenza
recente, sostituito (il cliente trasformatore per l'accensio- da 5000 ohm inserita tra la
interrogato a tale proposito presa 'di antenna e la massa
alla consegna del lavoro, con- è bruciata, probabilmente
ferma l'avvenuta riparazione 6 Q7 perchè l'apparecchio in que-
del ricevitore in epoca poco !;tione era stato usato con
remota); in effetti U conden- una presa di terra in funzione
satore era stato sostituito in di antenna ed inserita appun·
quanto quello originale di cui ta nella boccola della anten-
l'apparecchio era stato dota- na, (vedi figura) determinan-
to in fabbrica, era andato in do un cortocircuito; effettua-
corto ; è chiarQ quindi che la ta la sostituzione della resi-
forte corrente sopportata dal- stenza si riscontra la ripresa
la resistenza è appunto quella del furizionamento normale
che si scaricava a massa at· dell'apparecchio. Come si no-
traverso il citato condensa- ta il presente difetto rasso-
tore; fatta la sostituzione l'ap- miglia in molti punti a quel-
parecchio riprende a funzio- lo presentato dall'apparecchio
nare in modo quasi normale; 5..500
da notare però che il corto- nel caso precedente, nono-
circuito dp~ condensatore a- 500.000 stante questo, i sintomi e le
+-
veva a suo tempo determinato
anche un forte sovraccarico
della valvola raddrizzatrice a
@ cause che lo hanno determi-
nato sono presso a poco gli
stessi.

66
CASO n. 260. Ricevitore I
moderno; si lamenta un
forte ronzio che appare
non appena si inserisce
@ \

la antenna nella apposita


presa; si nota che l'audi· I- ..
zione è modula.ta da un
segnale di frequenza ana· () RESIS TENZA
C>
loga a quella della alter- alò'Vt: IATA
nata (schema 160). ...
()

\
Ci si accorge subito che la
@ {15Q\
Il
antenna viene ad essere col·
legata direttamente all'inizio
dei bobinaggi, senza la intero
posizione di un condensatore, \ I
V
'0.0000' 15 OOOf2
come nella maggior parte de- --~
gli apparecchi radio; indagan-
do sul fatto si viene a sapere - - 50 1I'hr
che l'apparecchio è stato mon-
tato da un parente, dilettan-
te partendo da una scatola dI
montaggio evidentemente in-
completa; la inserzione del
condensatore, come anche
della resistenza di fuga se-
CAY
....
condo la disposizione illustra-
ta nella figura allegata, per· la sua pOSiZIOne nella presa sa; si nota altresì che tale con-
mette di eliminare il difetto di corrente dell'impianto do- densatore, con la sua nresen-
e l'apparecchio, prende a fun- mestico. Il circuito di anten· za influisce notevolmente sul
zionare perfettamente. na del ricevitore è quello rile- ronzio, appunto in una delle
vabile dallo schema 161, il ri- posizianU de\la spina nella
CASO n. 261. Ricevitore medio classico all'inconve- presa di corrente. Nei quat-
normale, con trasforma- niente, consiste nel mettere tro casi illustrati nello sche-
tore; si lamenta un ronzio una resistenza di valore com- ma 162 si riassumono le pro-
intenso durante il funzio- preso tra i 10.000 ed i 15.000 ve fatte in tale senso, dopo
namento nella gamma òhm, tra il morsetto di anten- avere disinserito la resistenza
delle onde corte (sche- na e la massa. In effetti, la (:he si trovava sul circuito di
ma 161 e 162). aggiunta di questa resistenza, antenna.
permette di fare scomparire il a) La spina di alimenta-
difetto del ronzio, quando zione è inserita in senso tale
La composizione del rice- questo è piÙ forte in una delle per cui C si venga a trovare
vitore è quella classica; si due posizioni della spina, men- tra la massa ed il filo che
constata che il difetto non si tre invertendo questa ultima, corrisponde al centro della
manifesta quando l'antenna è i! ronzio debole, continua a tensione alternata di ali-
staccata dal morsetto; d'altra farsi sentire. Ci si accorge al- mentazione, in questo caso, il
parte si rileva che il ronzio lora che il ricevitore compor- ronzio che si riscontra è mol-
diminuisce, pur rimanendo ta un condensatore C da 20 to intenso.
sempre .percettibile, quando mila pF, collegato tra uno dei b) La spina di alimenta-
la spina del cordone dell'ap- conduttori del cavetto bipola- zione si trova inserita nslla
parecchio viene invertita nel· re di alimentazione e la mas- stessa posizione indicata nel
paragrafo precedente, ma C è
stato tolto dal circuito ; in
'\..I

~éI/ TIi'O l: c
® CD "-' N 5V rHO
queste condizioni, il ronzio
appare assai meno forte.
c) Spina di alimentazione
J; sempre nella stessa posizione,
ma C è stato completamente
CE) @
"-
NEUTRO
I c
I: @
rv
NEI/TRO 1-
;J;,C
tolto via dal circuito; il ron-
zio appare ancora meno forte
che nei casi precedenti. Si
potrebbe credere che i casi b)
e c), sono identici; dal pun-

67
to di vista delle condizioni generale, il difetto in questio-
elettriche pare di si, ma agl.i ne si elimina con l'aggiunta CASO n. 264. Ricevitore
Effetti dei risultati, che sono di un condensatore a carta ad normale, con trasformato-
quelli che più contano, le con- ottimo isolamento inserito tra re, si nota un ronzio vio-
dizioni sono assai diverse. la placca della valvola rad- lento nella ricezione di
d) Spina di alimentazione drizzatrice, e la massa; il va- un certo punto delle on-
inserita sempre nella stel lore più adatto per tale con- de corte_
sa posizione, ma con il con- densatore é quello di 50.000 pF.
densatore C collegato tra la Nel caso esaminato si consta- Il ronzio si manifesta subi-
massa e l'altro filo del cavet ta che tale condensatore in to, quando il ricevitore é ac-
to bipolare della alimentazio- effetti esiste, ma che una del- cordato su di una stazione
ne: il ronzio é pressoché le sue connessione all'appa- della gamma delle onde corte
scomparso. Contrariamente recchio si è dissaldata, nel della lunghezza di onda com-
alì'apparenza, i risultati non punto indicato nello schema. presa tra i 19 ed i 30 metri.
sono affatto identici quando Si tratta di uno dei difetti per
si passa da a) a d), modifi- così dire strani, in quanto non
cando il senso di conne'3sio- CASA n. 263_ Ricevitore
normale con valvole in trovano alcuna spiegazione lo-
ne di C, oppure quando inve- gica del loro verificarsi. Si
ce si compie una operazione serie senza trasformatore
di alimentazione; si la- constata che nessuno dei ri-
analoga invertendo semplice- medi prospettati quale quello
mente la spina nella presa menta lo stesso difetto, di
un ronzio molesto nella della inversione della spina
di corrente. Il difetto si è nella presa della corrente, ap-
dunque eliminato adottando ricezione delle stazioni
più potl'nti (schema 164). plicazione di una resistenza
la disposizione descritta in d), tra antenna e massa, ecc.,
il perché del suo verificar3i, danno luogo ad un migliora-
come anche il perché della Il ronzio, bene inteso, co- mento della situazione; final-
sua eliminazione non risulta- me anche nei casi preceden- mente procedendo special-
no molto chiari sebbene si ti, non si manifesta che mente per prove si giunge a
possa supporre trattarsi di quando la antenna é collega- rilevare che il difetto si eli-
campi elettrostatici od elettro- ta alla presa apposita; il fat- mina collegando in parallelo
magnetici determinati dai con· to di invertire la spina del al primo condensatore elet-
duttori. cordone di alimenta2:ione nel- trolitico di filtraggio, un altro
la presa di corrente, non por- condensatore elettrolitico da
CASO n. 262. Ricevitore ta ad alcun miglioramento 16 mF; probabilmente il di-
normale senza trasforma,. del difetto; in più il difetto fetto era determinato da
tore di alimentazione; sussiste anche quando si pro- qualche risonanza che si veri-
viene lamentato il difetto va a collegare un condensato- ficava alla tensione di rete nel
di un ronzio che si mani- re tra la placca della valvola circuito cii livellamento, in
festa solamente quando si raddrizzatrice e la massa, nel particolari condizioni della
modo suggerito nel caso pre- ricezione.
effettua la ricezione di u- cedente. Il circuito di anten-
na stazione locale molto na dell'apparecchio si presen-
potente. (schema 163).
ta nella disposizione illustra- CASO n_ 265. Ricevitore
ta nello schema allegato; si normale con trasforma-
Lo strano, in apparenza é constata che il difetto scom- tore; presenta un ronzio
il fatto appunto chè il ronzio pare quando si prova a shun- di modulazione nel corso
si manifesti appunto nella ri- tare la bobina di arresto S, per della ricezione di quasi
cezione della stazione beale mezzo di una resistenza da tutte le stazioni sulle on-
pIÙ potente, che a rigore di 20.000 ohm; messi sulle trac- de medie e sulle lunghe
logica dovrebbe con la sua po- ce del difetto da questo rile- (schema 165).
tenza coprire tutti i disturbi vamento si esamina la se-
esterni. In talul1l casi, viene zione del circuito, a freddo
perfino da sospettare che le con l'ohmetro e si giunge alla Il difetto si manifesta sola-
tensicni anodiche della ali- constatazione che la bobina di mente quando la spina del
mentazione della stazione tra- arresto S é interrotta; in cavetto viene inserita nella
smittente locale siar:o poco mancanza di una bobina di presa in una sola posizione,
livellate e' per questo deter- caratteristiche adatte per es- nell'altra posizione il difetto
minino il difetto. Questa sup- sere usata in queste condizio- non ha luogo; per rimediarvi
posizione naturalmente é in- ni si può supplire alla sua è stata necessario aumentare
fondata ed il difetto deve sen- funzione con la resistenza da il valore della ca,pacità di di-
za altro avere sede nell'appa- 20.000 ohm che era stata col- saccoppiamento della linea
recchio riceve n te, dé( notare legata ai suoi capi, nel corso CA V rappresentata dal con-
anzi che tale inconveniente delle prove; le prestazioni densatore C dello schema; in
si manifesta assai spesso, con dell'apparecchio sono presso- particolare, tale condensatore,
diversi tipi di apparecchi. In ché normali. del valore originario di 50.000

68
p:?, e stato dovuto portare a
5:10.000 pF, sempre a carta
c di buono isolamento. E' sta-
to anche constatato che il di-
fetto non si manifestava se
non quando all'apparecchio e- EF41
ra collegata una antenna di
notevoli dimensioni, la quale
molto probabilmente subiva
qualche induzione da campi 1M{l
elettrostatici o magnetici da
linee dell'impianto elettrico .,..C- O,05/1 F,Q
locale, magari incassate nelle
pareti. Con una antenna di 77'm ~
piccole dimensioni, bene iso-
lata e piazzata a buona altez-
za sul' tetto, connessa all'ap- care dalla placca della valvo- un fischio. La tensione an o-
parecchio con un pezzo di di- la raddrizzatrice, il terminale dica di alimentazione dell'ap-
scesa schermata (il cui con- della sezione difettosa, in parecchio risulta di soli 120
duttore esterno è stato colle- quanto, essendo il difetto pre- volt, a valle del complesso di
gato alla presa di terra), il di- sente all'interno dello stesso livellamento. Si effettua per
fetto non si manifesta. trasformatore, sussiste. Il ri- prima cosa la sostituzione del-
medio deve essere inevitabil- la valvola raddrizzatrice e si
mente quello della sostituzio- rileva la scomparsa del ronzio
CASO n. 266. Ricevitore ne del trasformatore di ali- mentre l'innesco di bassa fre-
normale; funziona rego· mentazione con altro di carat- quenza continua a manifestar-
larmente ma l'audizione teristiche identiche all'origina- si. Dopo una serie di esperi-
specie nel caso di stazioni le. Sostituito il trasformatore menti, ci si accorge che l'inne-
potenti, appare disturba- si nota il miglioramento as- sco come anche la distorsione
ta da un ronzio (schema soluto di tutte le prestazioni determinata dal ronzio scom-
152) del complesso, anche agli ef- paiono definitivament.e quan-
fetti della qualità e della po- do si sostituisce il condei1sa-
tenza sonora, in più, si con- tore C, con uno da 100.000 pF.
Con una certa serie di pro- stata che anche se si toglie la
ve, si giunge ad eliminare resistenza che era stata messa
quasi del tutto l'inconvenien- tra antenna e terra al suo cir- CASO n. 268. Ricevitore
te inserendo una resistenza cuito di entrata, il ronzio non normale, con indicatore e·
da 10.000 ohm tra la presa di si manifesta più; da notare lettronico di sintonia; si
antenna e la massa. Ci si ac- però che questo particolare lamenta un basso livello
corge comunque che dopo un non costituisce affatto un sonoro, oltre che un ron·
certo tempo di funzionamento precedente. zio nell'audizione.
del ricevitore, il trasformato-
re di alimentazione di questo
scalda notevolmente emetten- c O n. 26'7. Ric vitore A p rima vista, si rileva che
do anche un odore caratteri- poco r eente, funziona- tutte le tensioni ::mo norma-
stico di bachelite bruciata. Si mento normal per gu 110 li, ~ecialmente p er Quello che
fanno dunque delle verifiche elle rjguarda la en:ibiU· riguarda l'alimentazion e che
con l'apparecchio in funzio- tà. e le altre caratti>ris1i· avrebbe po uto essere sosoe~
ne e si constata che le due che. i lamento per ' un tabile per l'e nurlmento . di
metà del secondario di alta ronno pluUo:to forte per QualChe conden atore elettro-
tensione del trasformatore cui li gnale c ptato pa- litico del livellamellto; proce-
in questione, danno luogo a re come e fosse modula- dendo per prove gj constata
tensioni diverse, in quanto, to dalla fr gu n'la di re- che il difetto compare del
una di esse eroga i normali t , a causa magari di un tuLto quando si sfila dal suo
260 volt, mentre l'altra non e- cattivo livellamento della zoccolo la valvola indicatrice
roga che 150 volt; quasi cer- tensione anodica di ali· di sintonia; effettuata la so-
to che il fatto sia da ricercare mentazione degli stadi del stituzione di questa ultima,
in una dissimetria verificatasi trasmettitore oppure di l'apparecchio funziona perfet-
tra dette due sezioni, di cui u- quelli del ricevitore (sche· tamente senza difetti; il gua-
na deve essere andata in cor- ma 20).
to, con un certo numero del· sto aveva sede nella valvola in
le sue spire. In questo caso questione, sotto forma di un
non porta ad alcun miglio- In più si rileva anche un in- cortocircuito quasi franco tra
ramento della situazione il ri· nesco che viene denunciat.o il filamento ed il catodo della
medio consistente del distac- dall'altoparlante sottoforma di stessa.

69
te ri rileva anche che il fatto notare però che un tale di-
CASO n. 269. Ricevitore si verifica solo quando l'an- fetto ha avuto un rimedio in·
normale, presenta ronzio tenna è inserita al suo po- diretto, in quanto esso era
specie quando viene ac- sto. Dopo alcune prove si tro- piuttosto causato dallo stato
cordato su di una stazio- va che il ronzio scompare di parziale esaurimento della
ne locale e potente (sche- quando si shunta il conden- valvola convertitrice, la qua-
ma 166). satore Cl dello schema da le in ogni modo, è stata, gra-
1000 pF, con una resistenza zie al ripiego, messa in con-
Tale ronzio non proviene da 5000 ohm. dizioni di funzionare per qual-
affatto dal complesso di livel- che altro mese, dopo di che ne
lamento, che risulta efficiente, . sarà indispensabile la sostitu-
CASO n. 271. Ricevitore zione, al c.he le condizioni di
ed anzi, Qualsiasi tentativo di normale; presenza una
migliorare tale sezione con il funzionamento torneranno
bassa sensibilità sui 50 perfette.
connettere in parallelo agli metri della gamma delle
elettrolitici di filtro Cl e C2 onde corte, dai 500 ai 550
altri elettrolitici sicuramente metri della gamma delle CASO n. 272. Ricevitore
in condizioni perfette, non medie (schema 168). normale, funziona abba.{
porta ad alcun risultato. Il so- stanza bene nella gamma
lo rimedio efficace si dimo- delle onde corte, mentre
stra quello di mettere un con- La voI vola convertitrice è è assai debole, appena u-
densatore da 10.000 pF. isolato una ECH3; misurando la sua dibile, sulle onde corte
a 3000 volt (in mancanza di corrente di oscillazione, na- (schema 169, 170, 171, 172).
quelli di tale isolamento, u- turalmente nella sezione trio-
same due da 20.000 pF, iso- dica di essa, si constata che
lati ciascuno a 1500 volt, col- scende a valori bassissimi in La prima idea che viene al-
legati in serie) tra una delle corrispondenza dei punti in la mente è quella di collega-
placche della valvola raddriz- cui la sensibilità della radio re la antenna direttamente
zatrice e la massa, ossia tr.t la risulta bassa, nella gamma alla griglia della valvola con-
massa ed il punto A (c:mden· delle onde lunghe, addirittu- vertitrice, nel nostro caso,
satore C, segnato a tratto in- ra la corrente stessa manca una EA8, ma il risultato è im-
tero), od anche tra il punto del tutto, il che porta imme- mutato, con l'audizione pres-
B, segno trp,tteggiato, e la diatamente alla constatazione sochè impossibile. Viene fat-
massa. che su tale gamma manca del ta allora una altra prova,
tutto la oscillazione locale che quella di distaccare la connes-
occorre per il normale fun- sione che va alla griglia con-
CASO n. 270. Ricevitore trollo della valvola in questio-
normale, funziona regolar- zionamento dell'apparecchio. ne e si connette tale griglia
mente ma presenta un Dopo diverse prove si giun- attraverso una disposizione a-
ronzio (schema 167). ge ad aumentare il valore del- naloga a quella suggerita nel-
la capacità di collegamento lo schema, formata da resi-
tra la griglia oscillatrice ed il stenza e capacità, alla anten-
Tale ronzio da !'impressio- complesso delle bobine; in na. La ricezione questa volta
ne avere origine in un circui- particolare se ne porta il va- diviene normale, per conse-
to di griglia di valvola ampli- lore a 100 pF, in luogo dei 50 guenza è chiaro ch'e si tratta
ficatrice di bassa frequenza, pF del suo valore origin~90; di ricercare il difetto nelle bo-
male schermato (con la calza le prestazioni dell'apparecchio bine del gruppo di radiofre-
esterna del cavetto non con- dopo la modifica subiscono un quenza interessate alla gam-
nessa alla massa), d'altra par- nòtevole miglioramento. Da ma delle onde corte. Un esa-
me della continuità di queste
bobine mostra che non esiste
una interruzione vera e pro-
pria, ed un controllo fatto
con l'ohmetro porta alla con-
statazione che la bobina stes-
sa presenta una certa resi-
stenza; che è appunto la resi-
stenza ohmica dell'avvolgi-
mento, segno questo che que-
sto è in buone condizioni e
non presenta qualche corto-
circuito franco che sarebbe
da imputare al mediocre fun-
zionamento. Si provvede allo-
ra a smontare la calotta metal-
lica che protegge e scherma

70
il gruppo di radio frequenza :
si possono notare nel suo in- GR/GUA coflTl'ROl.J.O 6A8
terno le due linguette corri-
spondenti ai terminali dell'av-
volgimento di griglia della
gamma delle onde corte e si
nota anche, in prossimità di
queste, il filo della connessio-
ne che va alla griglia della
valvola 6E8 e che è isolato
da una guaina di gomma co-
me nella fig. 170. Ebbene, in
vicinanza di questo condutto-
FJ100

LV
re isolato, i due fili diretti al-
la bobina delle onde corte rea-
lizzati con un pezzo di con-
duttore Litz, risultano anneri- FllQ ,
ti come se fossero fortemen- I$()LATO
te ossidati; quasi certamente
qualche gas sprigionato sia
pure in misura minima dalla
gomma, ha col tempo deter- cità, illustrato nella fig. 172, un accoppiamento tra i cir-
minato l'alterazione della seta a sostituire quello ormai inat- cuiti di inedia frequenza ed
dell'isolamento, per cui, il po- tuabile, originario, che era per il circuito di entrata ossia di
tere dielettrico di questa si via induttiva, della fig. 171. Se antenna, la cui connessione
deve essere fortemente ridot- si eccettua una certa diminu- nell'interno dello chassis, pas-
to; tale mancanza di isolamen- zione della selettività determi- sa al disotto od al fianco del-
to non appare affatto eviden- nata dalla eliminazione di uno la valvola amplificatrice di
te quando vengono effettua- degli stadi accordati, il rice- media, oppure del primo tra-
ti dei rilevamenti con cor- vitore dopo la riparazione sformatore interessato appun-
rente continua all'ohmetro, funziona in maniera egregia. to alla media frequenza. Ta-
ma non mancano di manife- le disposizione, purtroppo fre-
starsi, a regola, nei riguardi quente negli apparecchi del
della radio frequenza. Se il di- CASO n. 273. Ricevitore commercio, è errata; non vo-
fetto è tale per cui le bobi- normale; si lamenta un gliamo dire con questo che
ne stesse interessate alla gam- innesco molesto nella e- l'innesco si determini sempre
ma in questione hanno subito stremità bassa della gam- in questi casi, ma in tali con-
dei danneggiamenti profondi, ma delle onde medie. dizioni il ,pericolo dello inne-
non vale certamente la pena sco, per lo meno esiste, e se
di una soluzione eroica, qua- questo alla fine si determina
le quella del completo riavvol- Il fatto si verHica assai risulta assai difficoltoso da e-
frequentemente specie in ap- liminare. Come norma gene-
gimento delle bobine stesse, parecchi non recentissimi, e
per cui si può fare senza al- rale è assai meglio che la
specie tra quelli che hanno un presa di antenna e la connes-
tro ricorso ad una soluzione valore della media frequenza sione che va agli avvolgimen-
più semplice con la realizza- piuttosto elevato, superiore ti del gruppo r.f. distino non
zione di un sistema di accop- cioè ai 470 chilocicli; esso è meno di 4 o 5 cm da tutti i
piamento a resistenza-capa- da imputare quasi sempre, ad collegamenti interessati allo
stadio della media frequenza,
vale a dire, connessione di
placca della convertitrice, e
connessioni di griglia e di
placca della valvola amplifi-
catrice di media. Se l'innesco
si produce, occorre scherma-
re, non solo la connessione
della antenna, ma perfino la
stessa presa di antenna, usan-
do del cavetto schermato per
radio frequenza nel primo ca-
so, e con un pezzetto di la-
mierino di rame sottile op-
portunamente sagomato, .per
quello che riguarda la presa
vera e propria; inoltre se la

71
niente (ossia le schermature positivo. Il rimedio efficace
ecc., descritte nel caso prece- 5i è dimostrato quello della
dente), non hanno permesso inserzione di un filtro di me-
di approdare ad alcun risulta- dia frequenza nel circuito del-
to positivo. Solo con il me- la rivelazione, nella disposizio-
todo della sostituzione opera- ne rilevabile dallo schema, in
to sulle valvole permette di cui, tale aggiunta è resa rico-
rilevare che il difetto aveva noscibile dal tratto più gros-
sede nel punto ,più insospet- so che è stato impiegato per
tato, ossia nella valvola con- disegnarlo, da notare che i
tenente i due diodi per la ri- filtri di media frequenza sono
velazione ed il CA V, tale val- in vendita presso quasi tutti
vola provata con i provaval- i negozi di materiale radio.
vale normali, non denuncia
alcun difetto, ma pure, quan- CASO n. 276. Ricevitore
do essa viene sostituita nel- normale; presenta una di·
l'apparecchio con altra dello minuzione della sensibi·
stesso tipo, perfetta, si ha la lità nel tratto compreso
scomparsa del difetto. tra i 350 ed i 550 metri.
CASO n. 275. Ricevitore Nell'eseguire alcuni sondag-
normale con trasforma.. gi per localizzare il difettb si
tore di alimentazione; si fanno via via le seguenti con-
lamenta un innesco vio- statazioni:
lentissimo quando la sin- 1) toccando con un dito
tonia di esso viene rego- il contatto di griglia controL
lata nel tratto compreso lo della valvola convertitrice,
valvola amplificatrice di me- tra i 450 ed i 550 metri,
dia è del tipo con bulbo di si nota un netto miglioramen-
della scala parlante (sche- to nella sensibilità.;
vetro, nella maggior parte dei ma 173).
casi occorrerà anche munire 2) facendo riferimento su
di schermo metallico questa una rete locale abbastanza po-
ultima, accertando altresì che Trattasi di apparecchio con tente, si nota che collegando
tale schermo sia bene connes- media frequenza di valore ele- un condensatorino a mica da
so alla massa generale. Non vato, ossia di 472 chilocicli; 100 pF, tra la griglia controllo
sarà fuori di caso provvede- sono state eseguite prove per della convertitrice e la mas-
re anche alla schermatura dei eliminare il difetto con gli' ac· sa, si ha un ulteriore fortissi-
conduttori interessati al com- corgimenti soliti, ossia con la mo aumento della sensibilità;
plesso della media frequenza; schermatura dei vari circui- 3) su di una stazione a
dopo tali modifiche però, qua- ti, ma senza alcun risultato diversa lunghezza di onda, si
si invariabilmente il comples-
so a media frequenza si sarà
notevolmente disaccordato, ra-
gione per cui sarà necessario
provvedere alla ritaratura dt
questi stadi. IL SISTEMJ\ "il
1~"
CASO n. 274. Ricevitore
normale; presenta inne- RIVISTA M[NSILE DELLE PICCOLE INVENZIONI
schi e soffi nella gamma
delle ' onde medie, in par- Radiotecnici, meccanw~, . art~g~ani,
ticolare tra le lunghezze fototecnici, aeromodellisti
di onda dei 400 ed i 500
metri.
E'la ri\lisla per \iDI
Si aveva in origine l'impres- Chiedete condizioni e facilitazioni di
sione di avere a che fare con abbonamento a Editore - Capriotti
un innesco determinato da
qualche accoppiamento deter- Via Cicerone, 56 • Roma
minatosi tra i conduttori di
entrata e quelli della media In vendita in tutte le edicole
frequenza, ad ogm modo i me-
todi tentati a questo propo- In nero e a colori • L. 150
sito per eliminare l'inconve-

72
rileva che per ottenere lo stes- medie, ossia sui 500 metri, ca-
so miglioramento della sen- pita di ricevere delle stazioni
sibilità, basta un condensato- telegrafiche, con un accordo
rino a mica da 50 pF, invece assai blando, mancano invece
che da 100 pF, inserito nel le stazioni di radiodiffusione
modo citato nel presente para- che normalmente popolano
grafo; appunto la gamma delle me-
4) sintonlzzando in.fin e die. Le tensioni della valvola
una stazIone con lunghezza di convertitrice, misurate, risul-
onda. prossima ai 280 metri, 51 tano le seguenti: schermo,
rileva che con un condensato- 65 volt sulle medie, 80 volt
rino a mica da 500 pF, colle- sulle onde corte; anodo oscil-
gato nel modo descritto più latore, 125 volt sulle medie,
sopra, 51 determina. una diml· 150 volt sulle corte ; catodo,
nuzione della sensibilità in· 3,5 volt sulle medie, 2,8 volt
vece che un aumento. Si con- sulie corte. Ciò lascia sospet-
clude quanto segue: ci si tro- tare che la sezione apposita
va di fronte ad una perdita della valvola convertitrice,
di parallelismo tra la variazio- non oscilli come dovrebbe sul-
ne della frequenza cO accordo le onde medie, in effetti, la
dell'apparecchio e quella del- bobina in serie interessata al-
la frequenza dell'oscillatore la gamma in questione risul-
locale della supereterodina, 11 ta interrotta. Dalle tensioni
che viene anche definito un sopra segnalate vediamo che è
allineamento difettoso. In ef- possibile renderci conto delle
fetti, regolando opportuna- condizioni di una valvola con-
mente 11 nucleo della bobina vertitrice, ed in particolare di
dell'osciEatore della gamma accertare se la sua sezione
delle medie, si riesce a ricu- preposta a ciò, oscilli o meno;
perare del tutto la sensibilità le tensioni infatti di quasi tut-
mancante; successivamente, ti gli elettrodi della valvola
operando sui trimmers si rie- in questione risentono della
presenza o della assenza di piccola delle medie, e scende
sce a correggere di nuovo l'al- sino a soli 5 microamperes,
lineamento delle stazioni rice- oscillazione, denunciandola
con chiarezza; è comunque da quando la sintonia viene por-
vute con il punto in cui il lo- tata alla estremità a lunghez-
ro nome è segnato sulla sca- precisare che tali indicazioni
sono sempre meno precise di za maggiore, sempre delle on-
la parlante. de medie. Un esame con l'oh-
quelle che si hanno, circa le
condizioni di oscillazione dal- metro, eseguito sulle bobine,
CASO n. 277. Ricevitore la misurazione della co~ren­ una per una, permette di con-
nonnale, funziona nonnal· te di oscillazione della sezione statare che esiste una interru-
mente sulla gamma delle della valvola in questione. zione nel punto indicato,
onde corte mentre è muto dello schema; rifatta la con-
sulla gamma delle medie. nessione, l'ap,parecchio ripren-
(schema 174). CASO n. 278. Ricevitore de a funzionare regolarmen-
nonnale, con valvole in te.
Quando il ricevitore viene serie, senza trasformatore
sintonizzato sulla parte a fre- di alimentazione, si lamen·
quenza più bassa ' delle onde ta il mancato funziona..
mento nella gamma delle
medie (schema 175).

La valvola convertitrice, è
una UCH42; con la scala mi-
croamperometrica del tester
universale, si effettua la mi-
sente sulla griglia della sezio-
su razione della corrente pre-
ne oscillatrice della valvola
stessa e si constata che tale
corrente è praticamente nul-
+
la, in quanto essa è di 30 mi-
!OO~ croamperes quando il ricevi-
tore è accordato sulla estremi-
INTERRUZIONE tà a lunghezza di onda più

73
CASO n. 279. Ricevitore normale con trasformatore di CASO n. 281. Ricevitore
alimentazione; se ne lamenta una sensibilità assai bas- normale; le prestazioni
sa, nella gamma delle onde medie, nel tratto attorno sono regolari ma ndla
ai 200 metri (schema 176). gamma delle onde medie
si lamenta una sorta di
Il difetto, come si è detto, gamma delle onde medie os- evanescenza o di fading.
si manifesta specialmente nel- sia in corrispondenza dei
la zona compresa tra i 200 ed 500 metri, ad ogni modo la Dopo una lunga serie di
i 260 metri; la prIma idea sensibilità del complesso risul- prove infruttuose sui vari cir-
che viene alla mente è quella ta sempre più che sufficien- cuiti, e specialmente su quelli
di tentare l'aliineamento de- te e soprattutto più unifor- interessati al controllo auto-
gli stadi di entrata che può me; invece che un vero e pro- matico del volume si riesce
essere non corretto, ma anche prio condensatore a mica se per caso a constatare che lo
dopo che tale regolazione sia ne può improvvisare uno di inconveniente era determina-
effettuata non si riesce ad ot- prestazioni analoghe, attorci- to da una laminetta del com-
tenere alcun miglioramento gliando uno sull'altro, due pez- mutatore di gamma di onda
delle prestazioni, si constata zetti di filo per collegamenti, la quale, distorta, non faceva
poco dopo, che la sensibilità, del tutto coperti dello strato più il contatto alla quale era
in questo tratto della gamma isolante, se non nell'ottimo destinata. Notare che incon-
delle medie, diviene migliore tratto di un paio di mm. in venienti di questo genere so-
quando si collega un conden- cui viene eseguita la saldatu- no assai frequenti a verificar-
satore C, di piccolissimo va- ra per la connessione dei fi- si, per cui il riparatore de-
lore (lO picofarad), tra la e- li come si è detto, nel modo ve dedicare anche a tali pos-
stremità di antenna delle indicato nello schema. Qua- sibilità di guasti, per cosi di-
bobine di accordo a la gri- si certamente, il difetto aveva re meccanici, una certa atten-
glia modulatrice della valvola origine in qualche errore nel- zione.
convertitrice, nella disposizio- la costruzione o nel montag-
ne illustrata nello schema al- gio del gruppo di radiofre-
legato; per contro in queste quenza per cui veniva a deter- CASO n. 282. Ricevitore
condizioni si lamenta un ab- minarsi un accoppiamento in- normale, di costruzione
bassamento della sensibilità corretto tra l'avvolgimento di poco recente; è muto o
nella estremità opposta della antenna e quello di griglia. quasi in ricezione radio,
mentre sembra funziona-
re normalmente come
stata che la sensibilità del- amplificatore di bassa
CASO n. 280. Ricevitore l'apparecchio sale subito a va-
normale; manca di sen- lori pressochè normali. Si
sibilità nella gamma del- tenta allora di effettuare an- E quindi chiaro che la se..
le onde medie. che la sostituzione degli al- zione di bassa di esso, dal
tri due condensatori, ed allo- potenziometro del volume, in
ra si riscontra che la sensibi- poi, va senza altro bene. Si
Praticamente non si posso- connette l'antenna diretta-
no ricevere che le emissioni lità dell'apparecchio è dive-
nuta normalissima; i conden- mente alla griglia controllo
locali potenti; nella gamma della valvola convertitrice at-
delle corte manca qualsiasi s<.tori tolti, provati al ponte
di misura appaiono tutti più traverso una capacità di va-
ricf.zione. Tutte le tensioni ap- lore compreso tra i 100 ed i
paiono normali e tutte le val- o meno difettosi; in partico-
lare, interpellato il proprieta- 200 pF e si riesce ad ottenere
vole, provate, risultano in buo- una ricezione pressoché nor-
ne condizioni. Provando -lo :-io dell'apparecchio all'atto
della consegna si viene a sa- male, se si eccettua un ronzio
allineamento del ricevitore, che si verifica; nella gam-
ci si accorge ch~ il nucleo fer- pere che quando l'apparecchio
ha presentato il guasto ripa- ma delle corte, però la rice-
romagnetico del secondario zione continua ad essere im-
del primo trasformatore di rato in questo modo, era sta- possibile. Provando a freddo
media, come anche quello del te rimessO' in funzione da po- con l'ohmetro, si rileva f;he
primario del secondo trasfor- chissimo tempo, dopo un lun- la resistenza presente (quan-
matore, anche se regolati, non l'o periodo in cui esso aveva do l'apparecchio è disposto
esercitano alcuna azione pra- sostato in un ripostiglio al- nella gamma delle corte"), tra
tica sull'apparecchio. Si pro- c,uanto umido; con probabili- la griglia controllo della val-
va allora ad effettuare la so- tà si trattava allora di que- vola convertitrice e la mas-
stituzione dei condensatorini sa, è praticamente uguale a
fissi a mica, che vi sono nel- sta umidità che 'accumula-
zero, denunciando quindi un
l'mterno dei trasformatori di tasi nell'interno dei trasfor- chiaro cortocircuito, il quale
media frequenza, con altri di matori di media, aveva alte- non può che avere origine tra
valore analogo, sicuramente rato la qualità dei conden- le armature del compensato-
in buone condiz~oni e si con- satori che vi si trovavano. re interessato appunto alla

74
gamma delle onde corte. Non
resta pertanto che distaccare
le connessioni a tale compen-
satore, eliminare questo ul- +HT
timo, mettendo al suo posto o
un altro di caratteristiche o
o
analoghe per quello che ri- ci
guarda la capacità, sia di ti- !!l
po in aria che di tipo in ce-
ramica; dopo tale sostituzio-
ne, però, è necessario provve-
dere alla esecuzione di una
nuova taratura dell'apparec-
chio, per la gamma delle on- 250·000
de corte.
100.Ov:
CASO n. 283. Ricevitore
normale; presenta degli .,.o
inneschi quando predispo- o
sto per la gamma delle ci
&II
onde lunghe. (schema N
177). ,
Il funzionamento è buono
nella gamma delle onde cor-
te nel tratto compreso tra i 50.000 80.000
I
20 ed i 35 metri, mentre di- +IHO
viene pessimo al di la di que- 1MJl
sta lunghezza di onda. CAY
Si constata che nella gamma 2MJl
delle onde lunghe la ricezio- ~

ne può essere ottenuta distac- contatto della griglia stessa te tensione negativa sulla li-
cando la connessione che va con un dito. nea della rivelazione ed an-
alla griglia controllo della Misurando le · tensioni si con- che su quella del controllo
mescolatrice e toccando il stata la presenza di una for- automatico di volume; sola-
mente però quando il ricevi-
tore é predisposto per la ri-
Nella raecolta dei QUADERNl DI «SISTEMA A j} trove- cezione delle onde lunghe.
rete una serie di tecni-che che vi permetteranno di realiz- Tale tensione risulta di ben
zare qualsiasi progetto. Non mancate mai di acquistare 70 volt, per quello che riguar-
« FARE» che esce trimestralmente. da la linea della rivelazione,
RADIOTECNICA - ELETTRONICA APPLICATA - misurandola cioè tra il punto
ELETTROTECNICA _ UTENSILI E ACCESSORI PER A e la massa; è quindi chia-
CASA - UTENSILI ED ACOESSORI PER OFFICINA - ro in questo caso si ha a che
LAVORI IN METALLO - LAVORI IN LEGNO _ MO- fare con un innesco di oscil-
BILI - GIOCATTOLI - COS'l'RUZIONI MOTONAUTI- lazioni parassite.
CHE - MODELùISMo E FERMODELLISMO _ LAVORI In effetti, quando si toc-
IN RAFIA, PAGLIA, FELTRO. FILO ecc. - FOTO - ca con U11l dito la griglia
OTTLCA - DISEGNO - PLASTICA E TERMOPLASTI- della valvola, amplificatri-
CHE - LAVORI IN CERAMICA - TERRAGLlA - PIE- ce di media, si ottiene, an-
TltA E CERA - MECCANICA - PER IL MARE ED IL che nelle onde lunghe un
CAMPEGGIO _ GrARmNAGGIO E COLTIVAZIONI funzionamento pressochè nor-
ecc. ecc. male. Il difetto, ha origine ne)
Chiedete l'.fNDICE ANALITICO dagli anni 1952 al Giu- fatto che il condensatore eli
gno 1'958, comprenqente i volumi dal N. 1 al N. 24, disaccoppiamento del Circuito
inviando L. 100. di placca della amplificatri-
ce di media frequenza, pre-
Ogni numero arretrato L. 350 senta una capacità di valore
insufficiente; mettendo al po-
Per richieste inviare importo sul e/e postale N. 1/15801 sto di quello originario un
EDITORE - CAPRIOTTI normale elettrolitico di fil-
Via Cicerone, 56 _ Roma traggio da 8 microfarad, di
A1bbonamento annuo a 4 numeri L. 850 buona qualità si ottiene la
ripresa del funzionamento.

75
PARTE TERZA

CASO n. 284. Ricevitore anche quando esso è predi- quindi chiaro che si tratta dI
normale di costruzione sposto per le onde medie. Ta- indagare, alla ricerca appunto
poco recente; si lamenta le fatto mostra che deve es- di tale interruzione e quin-
la impossibilità di ricezio- servi una interruzione nell'av- di, di provvederne la ripara
ne nella gamma delle cor- volgimento corrispondente; è zione.
te come in quella delle
medie (schema 178). CASO n. 285. Ricevitore normale; funziona normalmen-
te sulla gamma delle medie mentre rimane praticamen-
Dal momento che l'apparec- te muto sulle co~te (S(!hema 149).
chio funziona normalmente
sulla gamma delle onde cor- Il difetto orienta subito le na attraverso una capacità di
te, è da presumere che il di- ricerche del difetto verso gli piccolo valore (100 a 200 pF)
fetto abbia sede in particola- avvolgimenti di accordo e di direttamente alla griglia con-
re nella sezione del gruppo oscillazione della gamma del- trollo della valvola converti-
RF interessata all'accordo ap- le corte. Si connette l'anten- trice, ossia al punto D dello
punto delle onde medie e del-
le lunghe; in effetti, l'oscil-
latore locale esaminato con il AK2- EK2
metodo della misurazione del-
la corrente di griglia della
sezione relativa, appare in
perfette condizioni funziona-
mento anche quando l'appa-
recchio è ,predisposto per la
gamma delle medie o per
quella delle corte. Si misura
a freddo, con l'ohmetro la re-
sistenza presente sul circuito
di griglia della valvola con-
vertitrice, ossia tra il punto
A ed il punto B dello schema;
sulla posizione delle onde
lunghe questa resistenza do-
vrebbe risultare di 27-30 ohm,
in quanto tale dovrebbe esse-
re la resistenza dell'avvolgi-
mento, che nel caso delle B lL
onde lunghe è realizzato con '--+---1----0 ~ ~T
del fìlo sottile e consta di
molte spire. Nel fare il citato g
<::i o

~.,d
rilevamento, però, si constata o
c 10.000
che detta resistenza è di va- Q
lore elevatissimo, in quanto $
25.000
non misurabile con lo stru-
mento normale, sia quando il 50.000
cambio di gamma è predispo- ~---------~-Q+HT
PICK-UP
sto per le onde lunghe come

53
schema, senza però che si 18 volt e nello stesso tempo ra: quasi certamente si trat-
possa notare un miglioramen- si riscontra una tensione po- terà di qualCuno di questi con-
to delle prestazioni dell'ap- sitiva di ben 8 volt alla gri- tatti, che si sia distorto o che
parecchio per la gamma delle 5'lia della valvola finale. Il di- si sia del tutto rotto. A vol-
corte. Controlliamo allora fetto si trova nel commutato- te tali guasti possono essere
con un ohmetro a freddo, la re di onda, di cui uno dei rimedia,;ti con il raddrizza.,'
resistenza presente tra il pun- contatti serve ad interrompe:. mento dei contatti o con il
to D dello schema e una del- re la tensione di alimentazio- rinforzo mediante qualche
le estremità della resistenza ne dello schermo della valvo- goccia di stagno, di quelli che
R8, di 10.000; ohm; in tali la amplificatrice di media, e si siano rotti o stiano per
condizioni, sulla posizione del- di cui una altra sezione serve rompersi, altre volte, invece
le onde corte si debbono ri- a commutare i due condensa- il rimedio del difetto non ;po-
scontrare circa 0,2-0,3 ohm, tori di accop,piamento di b.f. trà essere che quello della
tra i punti D ed E e circa Tale commutatore esaminato sostituzione di tutto o eli par-
10.000 ohm, tra i punti D ed da vicino presenta delle per- te del commutatore.
F. Invece tra questi ;punti si dite tra il lato in cui è appun-
riscontra un valore ohmico to presente la tensione di
elevatissimo, al punto da non schermo della valvola di me- CASO n. 288. Ricevitore
essere rilevato dallo strumen- dia e quello in cui si trova normale; non funziona
to, è quindi chiaro che si trat- la connessione interessata al- sulle onde medie e sulle
ta di una interruzione presen- la griglia controllo della val- lungÌìe.
te nell'avvolgimento S9 delle vola finale; il rimedio, a parte
onde corte, o per la precisio- naturalmente quello intuitivo Dopo avere effettuata la
ne in una delle sue connes- della sostituzione del commu- misurazione delle tensioni e
sioni esterne, dato che essen- tatore o della sezione' di que- delle correnti si è constatato
do il filo dell'avvolgimento sto che presenta i difetti ci- che sulle gamme in cui manca
vero e proprio per la gamma tati, consiste nel sopprimere la ricezione manca assoluta-
delle onde corte assai soli- la commutazione interessata mente, anche la stessa oscil-
do, corre pochi pericoli di in- alla presa fono, realizzando lazione locale, fatto questo
terrompersi. Nel caso invece una connessione diretta come che viene denunciato ad esem-
che la resistenza rilevata tra nello schema allegato. pio, dalla assenza della cor-
D ed E sia bassissima e prati- rente di griglia dello stadio
camente nulla si tratterà di oscillatore. Il difetto era do-
indagare su qualche corto- CASO n. 287. Ricevitore
normale; le prestazioni vuto ad una sezione del com-
circuito, determinato ad esem- mutatore di gamma, nella se-
pio, da una goccia di stagno sono regolari, se si eccet-
tua una delle gamme in zione dell'oscillatore, la qua-
colata sull'avvolgimento, met- le quando 11 commut~tore stes-
tendone appunto in corto tut- cui la ricezione risulta
impossibile. so veniva portata nelle altre
te le spire od una parte di posizioni rimaneva sempre di-
esse. sposta come per le onde cor-
Caso questo assai frequente te; il rimedio, ha consistito
CASO n. 286. Ricevitore specialmente negli apparec- pertanto nella correzione dì
normale, il funzionamen- chi di qualità mediocre e di QHe~to difetto meccanico. Lo

to è possibile sulla gam- basso costo; a volte ;può an- stesso ricevitore, poi presenta
ma .delle corte e su quel- che accadere che la ricezio- un innesco nella gamma delle
le delle lunghe, mentre ne di una delle gamme a v- onde medie nel tratto compre-
manca del tutto sulle me- venga non quando il commu- so tra i 500 ed 1 550 metri;
die (schema 1'79-A). tatore apposito si trova nella per la eliminazione di questo
posizione corretta, ma quan- altro inconvenient~ sono sta-
do esso si trova invece in ti adottati i seguenti provve-
Solo alcune stazioni locali una pOSizione intermedia. tra dimenti.
potenti possono essere capta- le posizioni dei due gamme 1) La presa di antenna
te sulle medie, e queste stes- diverse condizione questa ir- (morsf::tto), è stata completa-
se si odono assai debolmen- regolare; altre volte l'anoma- mente blindata con un pezzo
te. Si verificano tutti gli av- lia si riscontra in apparecchi di lamierino di rame, sago-
volgimenti del gruppo di ra- economici in cui la commu- mato e saldato al suo posto.
dio frequenza, senza però con- tazione della gamma si effet- 2) La connessione di gri-
statare alcuna anomalia. Fi- tua mediante una tastiera che glia della valvola amplificatri-
nalmente ci si accorge che si trova nella parte frontale ce di media è stata realizzata
quando si porta il cambio di dell'apparecchio. In tutti que- interamente con del cavetto
gamma sulla posizione delle sti casi si· tratta di indagare schermato per radiofre'quenza,
onde medie, la polarizzazione sullo stato delle mollette e dei anche la valvola di media poi
della valvola finale di poten- contatti del gruppo di onda è stata schermata con l'appo-
za dal valore di 8 volt, che è al quale corrisponde il com- sito cilindro di alluminio, col-
quello normale, passa a ben mutatore rotante o la tastie- legato a massa.

54
3) Un condensatorino di
smorzamento, a mica da 100
pF, è stato applicato ai capi
del potenziometro del coman-
do di volume dell'apparecchio.

CASO n. 289. Ricevitore


non molto recente; fun-
ziona abbastanza bene
sulle onde medie' mentre
presenta un rendimento
difettoso nella gamma
delle corte, in particolare
si blo,cca del tutto il fun-
zionamento dai 18 ai 25
metri (schema 179-B-18U).

La concertitrice di fre1quen-
za è una 6A8, collegata nella
disposizione illustrata nello
schema 179 vale a dire con to meccanico tra il perno d,ei l'attenzione dei lettori sulla
l'anodo della sezione os cil! a - rotori ste.ssi ed il foro che fa importanza che riveste, spe-
trice, alimentato in serie. Si loro da sede, per cui dett.o cialmen te nelle onde corte la
è provato a diminuire il va- contatto è assai incerto quan- esecuzione di una massa a\!-
lore del condensatore di ac- do il variabile viene mano- cur-ata ogni vota che questa
coppiamento C portandolo a vrato. L'applicazione di una sia necessaria. In generale i
50 pF, ma da questa ~odifi~a moUettina di bronzo fosforo- rotori del condensatore varia_
alcun miglioramento eden: so in posizione tale che -assi- bile di sin tonia, i ritorni degli
vato. Si è allora pensato di curi un efficace contatto stri- avvolgimenti di alta frequen-
modificare più profondamen- sciante sul perno del variabi- za specie sulle corte -ed i ri-
te il circuito pensando che le, nel foro che certamente torni verso massa di tutti gli
l'invecchiamento delle parti dov-e'Va servire per una vito- organi di disaccoppiamento
componenti av-e ssero appor- Una andata perduta, permet- della valvola convertitrice,
tato delle per-dite al circuito te la eliminazione dei crepi- debbono preferibilmente es-
diffi-cilmentecompensabili, tii ed il ritorno della resa del- sere riuniti, saldati, -e portati
ragione per cui si è deciso per l'apparecchio nelle condizio- ad un grosso filo di massa co-
l'alimentazione in parallelo, ni ideali. A proposito di que- mune, della minima lunghez-
invece che in serie della se- sto dif,etto, è da richiamare za possibile.
zione oscillatrice della valvo-
la adottando cioè il circuito
180· con tale disposizione il CASO n. 291. Ricevitore normale di costruzione alquan-
rendimento dell'apparecchio to remota presenta un abbassamento assai pronunciato
è aumentato anche nella di sensibilità nella gamma delle corte, nel tratto più
gamma dene medie ed è di- basso ossia in quello dai 50 ai 30 metri; il funzionamen-
venuto eccellente sulle corte, to del complesso è normale sia nelle onde medie, come
nella cui estr-emità alta ne'O anche nella gamma delle lunghe (schema 181 e 182).
si riscontra più il bloccaggio
che prima si lamenta va.
La valvola -convertitrice, è vista appare inspiegabile, il
CASO n. 290. Apparecchio una AKl ed in questa la con- fatto è che una volta attua-
normale, presenta un nessione della griglia oscilla- to, il funzionamento dell'ap-
rendimento assai basso trice con l'avvolgimento inte- parecchio sulle corte anche
specie sulle corte; quan- ressato, si attuava secondo lo nel tratto dei 30--5 0 metri, di-
do si manovra la sintonia schema 181, ossia che la re- viene normale.
di esso, si notano dei for· sistenza di fuga -era collegata
ti crepitii. in parallelo sul condensatore CASO, n. ~92. Ricevitore
di accoppiamento. E s~ata normale, In alternata,
tentata una modifica, sotto con valvole octal; pre··
Esaminando il ric-evitore, forma deUa disposizione del-
per la verità di marca eccel- lo schema 182, diminuendo i! senta una sensibilità bas-
lente ci si -ac-corge che i roto_ sissima sulla gamma del-
valore del condensatore di le onde corte.
ri d'e lcondensa tore variabile accoppiamento e riportando
mancano di una connessione la r-esistenza di fuga, al cato-
sicura verso massa, la quale do della valvola in questione; Le val voI-e dell'apparecehio,
ELvvieo-e attraverso 11 contat- anche se il rimedio a prima in particolare sono le seguen-

55
sta assai alterata. ba notare
AK1 che quanto è stato detto, ciI'.
ca lo spostamento deUa bobi-
na di oscillatore delle corte e
la sua rotazione di 96 gradi
sull'asse, è un accor'gimento
universale, da a,dottare in
tutti quei casi in cUi l'appa-
r.ecchio presenti bassa sensi-
bilità nel tratto tra i 40 ed
i 50 metri della gamma delle
- -'II- corte, una volta però che sia
OSCli LAr{}f.?E stato accertato che 11 difetto
OSC'I.J. A r,) f,,~';:
non derivi in partenza da una
mancanza di taratura o da
ti: 6A8, 6K7, 6Q7, 6V6, 5Y3. posizione verticale, VIcinissi- un difetto della valvola con_
Si verifica la corrente della me al fondo del telaio stesso; vertitrice.
sezione oscillatrice della 6A8 il tentativo di cambiare al-
sconnettendo la resistenza di quanto la posizione di qual-
fuga di griglia della sezione cuna delle bobine ed in par- CASO n. 293. Ricevitore
oscillatdce della valvola (da ticolare di quella dell'oscilla- normale con valvole no-
50.000 ohm) intercalando nel- tore. allontanandola alquanto . val, a molte gamme di
la interruzione, a valle della dal fondo dello chassis, e di- onda; manca del tutto iI
resistenza, un microampero- sponendola poi ad angolo ret- funzionamento sulle on-
metro, od almeno un milliam- to, con il suo asse, rispetto, de corte (schema 183).
perom,etro di non più di 1 all'asse d~ quella di accordo.
mA fondo scala in continua. Ciò fatto si esegue una nuo- Aperto l'apparecchio si
Si fanno i seguenti rileva- va misurazione delle correnti giunge alla constatazione che
men ti nella gamma delle -on- di oscillazione e si rilevano l'avvolgimento di antenna re-
de corte: sui 50 metri, COl'- questa volta i seguenti valo- lativo alla gamma delle cor-
r,ente praticamente nulla, sui ri: 9,5 microamperes sui 50 te è bruciato, essendo stato
40 metri, 60 microamperes; metri; 122 microamperes sui erroneamente collegato l'ap-
sui 30 metri, 9,5 microampe- 40 m'etri; l'50 microamperes parecchio, 'con la presa di an-
l'es, sui 20-25 metri, 105 mi- sui 30 metri; l'apparecchio tenna ad uno dei conduttori
croamperes. Tale constata- riptellde a funzionare con la della rete come antenna in-
zione spiega la carenza di mas.sim,a sensibili tà, anche terna, senza però avere adot-
sensibilità, soprattutto nel nel:: tratto delle onde corte tato alcun condensatore per
tratto tra i 40 ed i 50 metri che prima era inefficiente; il bloc'caggio, oppure per l'an-
di lunghezza di ond,a. i,!:larhl- oc·corr'e solamente un accura- data in corto di un tale con-
nando lo chassis si constata to l'i tocco della tara tura del- densatore usato; per prima
che l,e bobine delle onde'cor- la gamma delle corte, la qua- cosa si provvede dunque alla
te sono disposti ai lati del le dallo spostamento della bo- sostituzione dell'avvolgimento
commutatore di gamma, in bina dell'oscillatore' è rima- bruciato ,con altro nuovo, ot-
tenuto dalla casa produttrice
dell'apparecchio come parte
di ricambio; nonostante la
sostituzione, del pezzo, il fun-
zioname~lto deU'apparecchio
sulla. gamma delle onde cor-
te continua a mancare. Si
provvede allora alla misura-
zione delle tensioni presenti
su!:a valvola convertitrice. u-
na EOHa1 e troviamo i se-
guenti valori: placca: 225 volt
sulle lunghe e sulle medie.
2:15 volt sulle corte. Schermo:
140 volt sulle m'edie e lunghe
e 105 sulle corte; Adono del-
la; sezione oscillatrice: 120 volt
sulle medie e sulle lunghe;
zero volt sulle corte. Cato-
do, 1,5 volt sulle medie e sul ...
le lunghe; 1,25 volt sulle cor-
te. Un esame più accurato doei
vari organi permette di con-

56
statare che il condensatore di
collegamento di placca, ossia
11 C dello schema presenta
deHe fortissime perdite. Da
notare che nella gamma del-
le medie come in quella delle
lunghe, 11 funzionamento era
possibile, in quanto i due com_
pensatori Pl e P2 impedivano
il verificarsi di un cortocir-
cuito della alta tensione con-
tinua.

CASO n. 294. Ricevitore


normale di produzione
abbastanza recente; si la-
menta un funzionamento
assai mediocre sulla gam-
ma delle corte: pochissi-
me stazioni sono ricevi-
bili e con difficoltà.
constatazione che la valvola le corte; la inserzione di una
convertitrice, una 6A8 all'ap- valvola 6E8 nello zoccolo del-
Collegando l'antenna diret- parenza perfetta e tale di- la convertitrice, perm-ette la
tamente alla griglia della chiarata anche- dal provaval. eliminazione dei difetti.
prima valvola (la converti- vole sul quale è stata esami-
trice che è del tipo ECH42), nata, in eff-etti è difettosa e
si constata che la sensibilità non oscilla sulle onde corte. CASO n. 297. Apparec-
ritorna ad essere normale; La sostituzione della valvola chio normale con valvo-
nel tratto delle onde corte con altra nuova e .certamente le octal; se ne lamenta
compreso tra i 40, ed i 50 me- in condizioni perf'ette permet- un funzionamento difet-
tri, mentre resta mediocre te di eliminare i difetti pre- toso sulla ga,mma delle
nel tratto dei 20-25-30 metri; sentati. onde corte (schema 184).
finalmente a freddo, ·con un
ohmetro a scala molto bassa
si constata che sull'avvolgi- CASO n. 296. Ricevitore Queste sono le valvole che
mento di antenna delle onde normale; con pessimo si rilevano usate nell'apparec-
corte esiste una interruzione rendimento sulle onde chio: 6A8, 6K7, 6Q7, 6V6, 5Y3.
dal lato di questo rivolto v~r­ corte. La sensibilità appare bassa
so la massa, interruzione de- tra i 18 ed i 30 metri mentre
termina ta dal distacco di una è addirittura nulla tra i 30 ed
saldatura; rifatta questa, il Il ricevitor,e capta, debol- i 50 metri la disposizione del
difetto scompare. mente alcune stazioni tra i circuito di oscillatore per la
18 ed i 25 metri, mentre non gamma delle onde corte è
riceve nulla nel tratto tra i quello illustrata nello schema.
CASO n. 295. Ricevitore 35 ed i 50 metri. La converti- Si pensa a controllare le 0or-
normale in alternata con trice è una 6A8; si esamina renti di oscillazione e si rile-
trasformatore e valvole dalla targhetta il modello vano: 95 microamper,es sui 20
octal; si lamenta un ren" dell'apparecchio e ricercando metri; 60 microamperes sui
dimento assai basso sulla lo scnema di questo su di 25 m.; 30 microap. sul 30 m.;
gamma delle onde medie. uno schemario. si constata 5 microamp. sui 35 metri;
che la convertitrice dell'ap- nulla sui 40 metri nulla sui
Il ricevitor.e di ottima mar- parecchio di serie è invece 50 metri. Tali valori, da quan-
ca e di modello costoso è di una 6E8; è quindi evidente to è stato esposto in uno dei
costruzione eccellente ed i che un precedente riparatù- precedenti -casi appaiono
materiali elettronici in esso re, trovandosi nella necessità troppo bassi e spiegano il per:-
usati appaiono eccellenti: di sostituire la valvola con- ché di un rendimento COSI
nessun tentativo di ritocco vertitric,e, e non essendo in basso d'el ricevitore sulle on-
della taratura permette di possesso della 6E8 abbia usa- de corte. Dopo diverse prove
migliorare il rendimento sul- to una 6A8, simile ma non i- e tentativi infruttuosi, si con_
le corte; le tensioni misurat(~ dentiva, ottenendo un fun- stata che un rendimento ec-
su anodo e schermo della val- zionamento passabile sulle cellente sulle onde corte ,.,i
vola convertitrice, sono es- onde medle, ossia sulla gam- ottiene sopprimendo il pad-
senzialmente normali; solo ma più frequentemente rice- ding della gamma delle cor-
un controllo con 11 metodo vuta non curandosi del ren- te costituito da un ,condensa-
della sostituzione porta alla dimento dell'apparecchio sul- tore a mica argentata (con

57
finestrella di regolazione), da sezione di oscillatore del va- to anche dalla stessa stam-
4000 pF, collegando diretta- riabile al circuito di placca pigliatura sul corpo della re-
mente alla massa il termina- della valvola convertitrice; sistenza stessa. E evidente
le inferiore della bobina. occorre infatti anche inverti- che il valore della resistenza
re gli avvolgimenti che sono si sia così notevolmente ele-
CASO n. 298. Ricevitore stati indicati, negli schemI vato, per una sorta di invec-
normale con valvole del- con S e con P, curando an- chiamento interno, oppure
la serie octal; forte ca- che i necessari isolamenti. anche a -c ausa della cattiva
renza di sensibilità nella qualità della resistenza stes-
gamma delle onde corte. sa. Si prova pertanto a so..<:;ti-
CASO n. 299. Ricevitore tuirla con una che sia effet-
(schemi 185 e 186). normale con valvole rim- tivamente da 330 ohm, dal
lock; si lamenta anche che deriva il ritorno di tutta
La valvola convertitrice è questa volta un rendi-
montata nella disposizione il- la sensibilità normale dell'ap-
mento assai basso sulla parecchio. In effetti, l'abbas-
lustrata nello schema 185 os- gamma delle onde cort~.
sia con il circuito di griglia samento della sensibilità dal-
accordato; un miglioramento la alterazione del valore della
del rendimento dell'apparec- Le valvole impiegate sul- resistenza si verificava anche
chio anche sulle corte si no- l'apparecchio sono le seguen- sulle gamme delle medie. ma
ta modificando il circuito e- ti: ECH42-EF41-EBC41-EL41, in queste, data la presenza di
lettrico della sezione di con- oltre naturalmente al rad- stazioni molto forti, si fa-ceva
versione trasformandola in drizzatore al selenio. La cor- notare assai meno.
quella dello schema 186 vale rent-e di oscillazione della EC-
a dire con una disposizione H42, verificata con il meto- CASO n. 300. Ricevitore
con a-c cordo sulla placca del- do in precedenza indicato normale con valvole 00-
la sezione osc.i1latrice. Si è sembra essere perfettamente tal; manca di sensibilità
anche notato che un ulterio- normale; le valvole provate sulla gamma delle onde
re miglioramento del rendi- con il sisttma della sostitu- corte (schema 187).
mentO' si ottiene sostituendo zione appaiono buone. Si mi-
la valvolaconv-e rtitrice con surano le tensioni e si con- La posizione elettrlca della
una altra nuovissima ma in stata che esse sono normali; valvola convertitrice è quella
questo caso si verifica un in- comunque si nota che il ca- fornita nello schema; si con-
nesco in prossimità dei 20 todo della ampl1ficatrice di stata che un 'considerevole
metri di lunghezza di onda, media frequenza, ossia della guadagno di sensibilità nella
innesco che del resto si po- EF41 , è pOlarizzata con 7 volt, gamma delle corte si otti-ene
teva eliminare shuntando valore questo che appare e,c - dimin uendo la tensione di
l'avvolgimento di reazione cessivo, la resistenza di pola- schermo della valvola con-
con una resistenza antindut- rizzazione del catodo stesso, vertitrice 'con l'aggiunta di u-
tiva da 25.000 ohm, ossia nel- misurata a freddo con l'oh- na resistenza da 10.000 ohm
la posizione indicata nello metro, risulta di più di 3000 formante una sorta di ponte
schema 186. con un tratteg- ohm, valore questo che non con la resistenz'a da 15.000
gio. Ben intesO' che per pas- è normale. In effetti, 11 valo- ohm preesistente e che ser-
sare dallo schema 18-5 alla re della resistenza stessa do- vita alla alimentazione dello
disposizione dello schema 186 vrebbe esse-r e di 330 O'hm; co- schermo.
non è suffi.ciente collegare la me del resto viene denuncia-
CASO n. 301-A. Ricevito-
re normale con valvole in
serie, si lamenta mancan-
za di sensibilità sempre
sulla gamma delle corte.

La valvola convertitrice è
una UCH42, la tensione d1
schermo è la sola che appare
anormale, in quanto non mi-
sura che 25 volt, determinato,
questo abbassamento, forse
dall'invecchiamento della re-
sistenza di caduta che s1 tro-
va su tale circuito, per cui
il valore ohmi,co della resi-
stenza stessa è stato notevol_
mente aumentato. Questa vol-
ta dunque a differenza cile
nel caso precedente si tr~.tta

58
quali si .trova. Si è dunque causa probabilmente di un
provato a creare una sorta di danneggiamento determina-
smorzamento nel circuito di tosi su di 'essa, per un ecces-
griglia ed in quello di placca sivo riscaldamento. Sostitui··
della valvola 6BA6 in entram- ta la resistenza difettosa con
bi i casi, usando una resisten- una di valore corretto l'ap-
parecchio riprende a funzio-
i~ za da 1 megaohm. nella
disposizione indicata nello nare alla perfezione anCl'le
\~
schema. Il risultato è stato sulla gamma delle corte.
del tutto soddisfacente, con
la scomparsa del tutto dell'in-
nesco, senza sostanziale per- CASO n. 303. Ricevitore
211( .n dita di rendimento. normale, presenta una
sensibilità molto bassa
H.T. sulle onde corte (sche-
CASO n. 302. Ricevitore ma 190).
con valvole noval; ri-
sulta pressoché muto sul- Moltissime prove e control-
di elevare la tensione usando la gamma delle onde
una resistenza di cadut!l di li noa avevano portato alcun
corte (schema 189). risultato positivo sino a che
schermo, di valore infer:ore
di quella che si riscontra u- non si è trovato un espedien-
sata in tale funzione nell'ap- Solo in prossimità dei 30 te che ha risolto il problema.
parecchio, per fare in modo metri di lunghezza di onda In particolare, il rendimento
che il valore della tensione si riesce a captare qualche dell'apparecchio sulla gamma
di schermo salga a 4,5 o 50. stazione telegrafica, mentre delle onde corte è stato mi-
volto Il miglioramento della per il resto della gamma il gliorato assai sostituendo la
sensibilità su tutte le gamme silenzio è quasi assoluto; il resistenza di carico della
in queste condizioni appare funzionamento è inV'ece nor·· placca della sezione oscilla-
evidentissimo. male sulle onde medie e sul- trice della valvola converti-
le lunghe; oltre al raddriz- trice, con una serie di due
zatore al selenio, l'apparec- resistenze, di cui una facente
CASO n. 301-B. Ricevitore parte di una cellula di disac-
normale con valvole mi- chio usa le valvole seguenti:
EiCH81-EF89-EBC81-EL84. Il coppiamento secondo la di-
niatura. Funziona abba- sposizione dello schema.
stanza bene sulle medie, tentativo di eff.ettuare la so-
mentro nella gamma del- stituzione della valvola con-
le corte, è sempre presen- vertitrice ECH81, non ha por- CASO n. 304. Ricevitore
te un innesco che inoltre tato ad alcun risultato pra- normale; la ricezione del-
in moUi punti della gam- tico. Misurando le tensioni di le onde corte è pressoché
ma da luogo a fischi ed a questa valvola, si constata nulla.
bloccaggi (schema 188). che sulla pla,cca della sezio-
ne triodica dì essa vi sono
appena 2;5 volt, valore questo Si ricevono a malapena al-
La valvola convertitrice è nettamente insufficiente dal cune stazioni telegrafiche;
una 6BE6. Il tentativo di ef- momento che in condizioni collegando però una pil!cola
fettuare la sostituzione di es- normali, in tale elettrodo antenna direttamente alla
sa con altra sicuramente per- debbono esservi presenti cir- griglia della valvola mesco-
fetta e nuova, non porta ad ca 110 volt; si controlla allo- latrlce si ottiene una ricezifJ-
alcun miglioramento delle ra la resistenza da 27.0.0.0 ne pressoché normale S~ si
prestazioni. Finalmente si 10- ohm dello schema e si con- accettua una migliore seletti-
caUzza il fenomeno dell'in- stata che il suo valore è sa- vità determinata dalla elimi-
nesco nel punto in cui non lo lito a più di 250.0.0.0. ohm, a nazione di qual,che stadio di
si sarebbe mai sospettato, os- selezione di entrata, ed a par-
sia nello stadio di media fre- te anche il fatto che la rice-
quenza che sembra essere al ANODO OSC. zione si manifestava in que-
massimo della amplificazione. ste condizioni, anche detur-
Dal momento che il catodo pata da un leggero ronzio. Il
della valvola 6BA6 amplifica_ difetto consisteva in uno dei
trice di media frequenza è contatti del ·c ommutatore, che
collegato direttamente alla nella gamma delle onde cor-
massa non si prospetta alcun te non chiudeva corretta-
sistema per giuocare sulla po- mente il circuito per cui il -
larizzazione della valvola stes- trasferimento del segnale
sa, allo s,c apo di diminuirne dalla antenna agli stadi in-
alquanto l'amplificazione in terni avveniva per una pic-
modo da togliere lo stadio dai cOlissimacapacità e quindi
limiti della instabilità nei con effidenza minima, il rad-

59
drizzamento del contatto di-
fettoso del gruppo permette
la eliminazione di ogni difet_
to.

CASO n. 305. Ricevitore


normale di produzione al~
quanto remota; manca
del tutto il funzionamen ..
to di esso tra i 40 ed i 50
metri, (schema 191).

Da notare poi che anche


nella ricezione dene onde
medie e lunghe, si odono fi-
schi di innesco e crepitii di condizioni com unque si nota scendo per le lunghezze di
natura simile a quelli che si che nel tratto più alto della onda minori a salire a pi\l di
riscontrano quando una re- gamma delle corte ossia tra 85 mlcroamperes. Inoltre si è
sistenza stia carbonizzandosi. i 20 ed i 25 metri, si verifica tentata la sostituzione della
La valvola convertitrice è u- un innesco di instabilità, per valvola conv,e rtitrice lascian··
na EK2. Il tentativo della so- cui occorre introdurre nei do il montaggio elettrico a-
stituzione di questa valvola circui ti un certo smorzamen_ dottato nella disposizione
con una ECH3 che si ha a di- to, applicando tra i capi del- sperimentale dello schema e-
sposizione, porta ad una ri- l'avvolg.imento di reazione lettrico 193; questa volta la
cezione perfetta del tratto di della bobina di oscillatore, u- corrente di osdllazione è sta-
gamma delle corte che in pre- na resistenza da 10.000 ohm, ta rilevata ,con i seguenti va-
cedenza era ineffidente, co- ossia R dello schema. lori: 20 microamperes sui 50
munquè anche dopo che la metri; 35 microamp. sui 45
sostituzione è stata effettua- metri; 35 microamp. sui 40
ta, la oscillazione su questo CASO n. 306. Ricevitore metri' 50 mi,c roamp. sui 35
tratto della gamma non ap- normale con valvole 00':' metri; 80 microamp. sui 30
pare abbastanza energica: la tal, presenta un funzio- metri; 105 microamp. sui 25
minima perturbazione elet- namento assai cattivo metri; 122 microamp. sui 20
trica che si ese:r.cita sull'ap- sulla gamma delle · corte metri. Tali nuovi valori mo-
parecchio, quale ad esempio ed in particolare nel trat- strano che è aumentata in
il sistema di toccare il com- to tra i 40 ed i 50 metri genere la corrente ~i o~cil­
mutatore di gamma per un (schema 192 e 193). lazione ,con la sostltuzlOne
momento, porta alla scom- della valvola per cui si ha di-
parsa della oscillazione stes- Le valvole usate nel ricevi- ritto di ritenere che la valvo-
sa ed anche della stazione che tore sono le seguenti: 6A8- la originale fosse più o meno
si stava ricevendo. Per rende- 6K7-6Q7-6V6-'5Y3. Misurando esaurita. Usando poi la nuo-
re più stabile il funzionamen- le ,c orrenti di oscillazione del- va convertitrice e ricreando
to ,convlene aumentare al- la valvola convertitrice 6AS, le condizioni originarie, ossia
quanto il valore della capaci- si rilevano i seguenti valor!: quelle dello schema 192, si ot-
tà di accoppiamento della nulla sui 50 metri nulla sui tengono i valori seguenti del-
griglia oscillatrice ossia di C 40 metri, 5 mi,croamperes sui la corrente di oscillazione: 26
dello schema. In luogo dei 50 3:9 metri, 35 microamperes sui microamperes sui 50 metri;
ì>F quale è il suo valore cor- 315 metri, 75 microamperes 42 microamperes sui 45 me-
rente, si può adottare una ca- sui 3·0, metri. 100 microampe- tri' 35 microamperes sui 40
pacità da 100 pF; in queste res sui 25 metri, 110 micro- m~tri; 70 microamperes sui
amperes sui 20 metri. La val- 35 metri; 110 microamperes
vola convertitrice è inserita sui 3.0 metri; 130 microampe-
nella disposizione illustrata res sui 25; 145 microamperes
nello schema 19-2. Per miglio- sui 20 metri. Si nota altresì
rare il rendimento dell'appa- che il ricevitore ha preso a
recchio sulle corte sono state funzionare un poco anche nel
effettuate diverse prove. Si è tratto tra i 40 ed i 50 metri,
provato ad esempio, ad adot- anche se la sensibilità, in ta-
tare per lo stadio converti- le tratto lascia ancora al-
tore la disposizione dello quanto a desiderare. Si pro-
schema 193 ma non si è gua- va anche ad aggiungere due
dagnato gran che, essendo la spire all'avvolgimento di rea-
corrente di oscillazione bas- zione della sezione oscillatri-
sissima, risultando nulla sin ce del gruppo, per la gamma
quasi ai 36 metri e non riu- delle corte; questa volta le

60
correnti divengono le seguen-
ti: 53 microap. sui 50 metri;
75 microap. sui 45 metri; 100
microamp. sui 40 metri; 120
sui 35 metri; 165 mkroamp.
sui 30 metri; 200 microamp~_
res sui 2'5; 2,20 microamperes
sui 20 metri. In queste nuove
condizioni l'apparecchio fun-
ziona a meraviglia anche· nel
tratto della gamma delle cor-
te che prima l,asciava a desi-
derare.

CASO n. 307. Ricevitore


normale con valvole oc- r
tal; funziona ma manca CAli
completamente di sensi·
bilità sulle onde corte
schema 194). ma delle corte e rifarne com- pio strato di seta o singolo
pletamente l'avvolgimento di strato di cotone della seZIOne
reazione, riavvolgendo la spi- di 0,25 o di 0,30 mm. Natu-
Si verificano le correnti di re intercalandole però con ralmente al momento di ef-
oscillazione inserendo sul la- quelle dell'avvolgimento di fettuare le connessioni deaa
to inferiore clelIa resistenza griglia dell oscillatore, sem- bobina cosi ricostruita al
deUa sezione osdllatri,ce del- pre allo scopo di aumen- circuito rispettare il sen o
la valvola convertitrice, un tare l'accoppiamento tra di degli avvolgimenti, pena il
milliamperometro sensibile essi. Detto avvolgimento po- pericolo di non ottenere dèl
cosi da rilevare la corrente trà, ad esempio, essere riÌD.tto tutto, alcun effetto di rea-
presente sulla resistenza di con del filo isolato sotto dop- zione.
fuga di griglia di tale sezio-
ne; si consta ta che la cor-
l'ente di oscillazione è di 40 CASO D. 308. Ricevitore normale con valvole noval, fun-
mlcroam.peres circa quando zionamento passabile sulle medie, mentre si lamenta
l'apparec,chio viene sintoniz- una sorta di innesco sulle corte schema 195).
zato su i 50 metri circa di
lunghezza di onda, mentre
tale corrente giunge appena La valvola convertitrice di E quindi facile da conclu-
a 100 roicroamperes quando.) frequenza è una ECH81; mi- dere che l'innesco si verifica
la sin toni a del ricevitore vie- surandone le correnti di o- perché la oscillazione loeala
ne portata sui 20 metn di scillazioni si rilevano i se- è troppo energica special-
lunghezza di onda; è eviden- guenti valori: 200 microam- mente nel tratto tra i 20 ed
te che tallcorrenti siano net- peres sui 50 metri; 200 mi- i 25 metri; ed infatti il feno-
tamente- insufficienti. Il ri- croamperes sui 45 metri; 225 meno non si manifesta ap-
medio che si è dimostrato ef- microamperes sui 40 metri; punto che su tale tratto del-
ficace dopo tanti altri tenta- 410 microamperes sui 30 me- la gamma. La disposizIOne
tivi senza successo, è quello tri; 450 microamperes sui 2'5 della sezione oscillatrlce lo-
dello smontaggl0 della bobi- metri; 450 mi,c roamp. sui 20 cale della valvola conv.ertitri-
na dell'oscillatore della gam- metri. ce. è indicata nello schema
allegato; si prov,a pertanto a
shuntare l'avvolgimento di
reazione con una resistenza
del valore di 4700 ohm; allo
AVVùLGIMENrO scopo, di introdurre un certo
PLACCA smorzamento. In queste con-
dizioni, la corrente· di oscil-
lazione da i seguenti valori:
AVII.J!..GIMENTO
140 microamperes sui 50 me-
/ (j/?/G,IA tri; 140 microamp. sUi 45 me-
tri; 175 microamp. sui 40 me-
tri; 225 microamp. sui 30 me_
tri; 230 microamp sui 25; 200
microamperes sui 20 metii;
o +Hi L'innesco in queste condizi::>-
ni cessa di verificarsi e la
ricezione avviene normal-

61
mente anche su tutta la gam.;. sere essa stessa a determina- duta di tensione. Infine, con-
ma delle onde corte. Notia- re il difetto. Viene adottato trollando ancora una volta
mo che un risultato può es- il sistema delle prove per Sl)~ le ,c onnessioni rifatte, ed in
sere ottenuto piazzando una stituzione su tutte le valvo- partioolare quelle alla val-
resistenza R, di valore com- le, senza che alcun risultato vola AF3, accade di scoprire
preso tra i 47 ed i 100 ohm, positivo si faccia notare; un la origine del difett o, come
rilevato per tentativi, in se- esame più apprO'fondito de- lo mostra lo schema 197, la
rle con l'avvolgimento di rea- gli organi elettrici dell'ap- connessione di griglia della
zione nella disposizione indi- parecchio, portano alla con- valvola AF3 partiva da una
cata appunto nello s,c hema sta tazione che nessuno di es- linguetta sotto lo chassis in
fornito . si è difettoso: nemmeno qual- quanto in precedenza detta
cuno degli elettroliti,ci, è e- connessione andava alla gri-
saurito. come a diritto si sa- glla della E447, che aveva il
CASO n. 309. RicevitGl'e rebbe potuto sospettare, tut- terminale allo zQ.ccolo della
di produzione assai re- ti i circuiti di disaccO'ppia- valvola e non al cappuccio
mota; si presenta del tut- mento, inoltr,e sono in ordi- superiore come la AF7. Nel-
to muto; si ode solamen- ne. Infine, nel corsO' di pro- le condizioni in cui questa
te qualche fischio, di na- ve capita di misurare le ten- nuova connessione era stata
tura simile a quelli che sioni tra la massa e la usci- realizzata dal precedente ri-
si verificano in un inne- ta del secondo trasformato- paratore essa con un esame
sco che non sia possibile re di media fre'quenza; SI è approfondito, appariva scor-
di eliminare: (schema 196 sorpresi nel rilevarvi quasi - rere a soli 2 cm. di distanza
e 197). 80 volt, misurazione questa dalla ,c onnessione di placca
che è stata fatta con un volt- della valvola stessa, per un
Il ricevitore era equipag- metro di sensibilità 10.000 tra tto di alcuni mm, per cui
giato ,c on una AK1, una E447, ohm per volt disposto sulla è probabilissimo che da que-
una E444 ed una E443H. Non scala di 500 volt continui. Lo sta vicinanza sia derivato un
si sa per quale ragione un schema 196 mostra il mon- accoppiamento tra i circuiti
precedente riparatore aveva taggio della valvola E444 ed di placca e quelli di griglia
sostituito la E447, amplifica- il punto A, quello dove nel della valvola con un innesco
trice di media, con una AF3 , corso dene esperienze sono e quindi la entrata in oscil-
forse nell'intento di moder- stati misurati i -80 volt in lazione della valvola stessa.
nizzare alquanto l'apparec- rapporto alla massa. D~lla I trasformatori di media fre-
chio, naturalmente effettuan- constatazione deriva la idea quenza del trasformatore e-
do anche le modifiche e le che la valvola di media fre- rano del tipo ad accordo fis-
sostituzioni allo zoccolo. Le quenza sia in oscillazione so, per cui non è possIbile
connessioni della modifica propria e che pertanto invii tentare di eliminare l'accop-
sono tutte esatte; anche le verso il circuito di rivelazio- piamento schermando in
tensioni sono normali o qua- ne una tensione considerevo- qualche modo la connessione
si, in ogni caso, nessuna ten- le, per cui ai capi della resi- di griglia dato che in queste
sione è talmente distante da stenza di carlco, si verifichi condizioni sarebbe stato im-
quella corretta da potere es- appunto questa enorme ca- possibile allineare nuova-
mente i circuiti per compen-
sare la capacità aggiuntiva
introdotta dalla schermatu-
ra. Alla fine si è deciso di
tentare un altro espediente
ossia quello di effettuare una
sorta di scherma tura della
connessione facendola scnr-
rere non all'esterno ma al-
Cl
'0 l'interno della scatola me-

!~
tallica del trasformatore_ di
media frequenza v i c i n o .
(quello di entrata), facendo-
ne passare il capo attraverso
lJ.na coppia di forellini appo-
sitamente fatti; la disposi-
T 260 V
zione adottata è stata quella
illustrata nello schema 197,
con il tratteggio. Da notar~
rll-j~ che caso per caso, questo e-
spediente deve essere studia-
to con logica, pena- l'otteni-
' ~. A ~ mento di risultati ancora
peggiori.

62

L ----------~---~~~~----~~---~-~-----~---'""'----~---------~---~-
te di rilevare che il bulbo di stessa; provata su di un pro-
CASO n. 310. RicevitDre
vetro di essa si è alquanto vavalvole, era stata da que-
nDrmale CDn valvDle DC- distaccato dallo zoccolo e per sto segnalata come in buone
tal; il suo funzionamento. questo, la patina metallica condizioni.
è instabile; si lamentano conduttrice esterna del bul-
in cDntinuazione, inn~i­ bo non stabilisce più il con-
tatto elettri,co con il condut·· CASO n. 313. RicevitDre
schi, funzionamento in- tore di massa dei .collega- normale supereterodina ~
termittente, audizione menti allo zoccolo; effettua- si lamenta un funziona-
disturbata da ronzio, ecc. ta la sostituzione della valvo- mento privo' di stabilità
(schema 173 e 198). la con altra non presentante ed anche una certa di-
questo difetto, infatti l'appa:·. stDrsione (schema 199).
Il ricevitore è del tipo su- recchio funziona alla perfe-
pereterodina classico; con re- zione: è però po-ssibile ricu- La composizione del rie,evi_
lativa rapidità, si giunge a perare la valvola in questio- tore è quella tradizionale
rilevare che il difetto è lo- ne cercando di rendere sicu- con valvola amplifi.catrice di
calizzato nello stadio di me- ra la connessione di massa radiofrequenza, l' apparec-
dia frequenza. In effetti toc- della schermatura estern3, chio funziona in modo al-
cando appena con la punta oppure anche applicando ?J- quanto bizzarro: al momento
del dito il contatto di griglia l',esterno del bulbo uno scher- della sua accensione, ad e-
della valvola amplificatrice di mo metalli.co del tipo con- sempio, non bisogna spinge-
media, si nota che l'innesco venzionale molto aderente e re il volume operando sul po-
scompare e che l'apparecchio sicuramente co-llegato alla tenziomebro apposito, altri-
pr,endea funzionare in ma- massa generale. mente si nota che l'audizio-
niera normale. I mezzi tradi- ne viene bloccata, e la ripro-
zionali per eliminare il difet- duzione acusttca appare del
to, quale taratura a,ccurata CASO n. 312. Ricevitore
delle medie ecc, non portano nDrmale con valvole rim- tutto strozzata. D'altra nar-
lDCk; funzio,na alla meno te, quando il ricevitore è -cal-
ad alcun risultato tangibila, do, per avere funzionato p'2r
lo stesso accade se si prova peggio, ma presenta in-
ad aumentare un poco la po_ neschi, un pDCD da per qualche diecina di minuti
larizzazione della valvola, a tutto, eccezion fatta per accade che se si tocca inav:
cambiare la valvola stessa, i punti in cui si captano vertitamente la griglia con-
ecc. Un controllo allo sche- delle stazioni potenti. trollo della sezione triodica
ma permette di rilevare che della valvola doppio, triodo,
si determina il bloccaggio
la rivelazione del segnale Ancora una volta si lor.a- dell'audizione che riprende
di me-dia frequenza a vvlene lizza il difetto nello stadio solamente dopo un certo ri-
secondo la disposizione del a media fra41uenza dell'ap- tardo, proprio come se vi fos_
circuito 198, vale a dire sen- par-ecchio. L'innesco cessa in se un circuito con una qual-
za alcun filtro di medi:a fre- corrispondenza delle stazio- che costante di tempo; le
quenza. Si tenta quindi ad n potenti e questo è spiega- tensioni misurate sono le ..,e-
aggi ungez-.e un tale fil tro al bUissimo, in quanto .tleriva guenti: 2'60 volt a valle del
circuito già esistente ed ln dal fatto che il sistema di secondo elettrolitico di 1il-
questo caso si tratta di in- controllo automatico di vo- traggio; la tensione sulla.
trodurre un condensatorino a lume, o GAV, in presenza di placca del trio do preamplifi-
mica da 150 pF, ed una reSi- un segnale molto potente o- catore di bassa, varia in fun-
stenza da 47.000 ohm, nella pera facendo diminuire l'am- zio-ne della posizione del po-
disposizione indicata nello plificazione dello stadio am- tenziometro per la regolazio_
schema 173. Attuato detto plificatore di media frequen- ne del volume sonoro; la ten-
montaggio. si nota la scom- za, per cui la valvola viene sione di .catodo della valvola
parsa degli inneschi e l'ap- ad essere allontanata dai li- doppio diodo triodo, varia u-
parecchio prende a funziona- miti in cui si determinava gualmente nelle stesse con-
re perfettamente. l'innesco. Nel nostro caso si dizioni di quella di pl acca
è constatato che la valv'ola della stessa; da 70 ad 80 volt,
CASO n. 311. RicevitDre EF41 di media, è difettosa, in sullo schermo della ,amplifi-
normale; si lamentano quanto una altra valvola del- catrice di media; 2,9 volt, in
fisc.hi, crepitii, inneschi lo stesso tipo, inserita al suo assenza del segnale. sul ca-
intermittenti, ecc. posto, ma sicuramente per- todo della stessa valvola. In
fetta. ha permesso la com- tutti questi valori due cose,
pleta eliminazione del difet- sembrano del tutto anormali,
Il difetto è anche questa to. Da notare ancora una ossia la tensione di placca e
volta localizzato fadlmente volta che anche in questo ca- quelli di catodo della valvo]a
nello stadio di media fre- so il difetto della valvola s1 doppio diodo trio do che am-
quenzaequipaggiato con una è potuto constatare solamen- plifica con il triodo il segna-
valvola EF9. L'esame atten- te con il metodo della sosti- le di bassa; lo strano è ap-
to di questa valvola permet- tuzione in quanto la vaivola punto nel fatto che dette

63
r
so del catodo, la tensione ri.cev.itorè per la captazione
scende nuovamente a 4,8 volt di qualche stazjone lontana e.
quando l'audizione si sia quando si spinge al massimo
bloccata di nuovo. D'altra il potenziometro del volume.
parte quando si lascia il ri- Lo stesso fenomeno si ripro-
cevitore a,e-cordato su di una duce anche quando l'anten-
stazione potente. ·con il po- na è distaccata e quando si
tenziometro del volume spin- tocca con la punta del dito
to al massimo, l'audizione in la griglia di controllo della
principio è bloccata, ma pro- valvola convertitrice. I se-
gressivamente ricompare, ma guenti tentativi sono stati
deturpata da una forte di- fatti, senza però ottenere al-
storsione. Un esame accura- cun risultato positivo. 1), ag-
tissimo di tutti gli organi del- giunta di un circuito di ài-
l'apparecchio, porta alla con- saccoppiamento nello stadio
statazione che l'origine di di rivelazione. 2), sostituzio-
tutti questi fenomeni bizzar- ne del secondo condensatore
tensioni variano in funzione ri e ,complessi, era semplice- elettrolitico di filtraggio ed
della posizione nella quatc si mente rappresentata dalla aggiunta in parallelo a que-
viene a trovare il potenzio- resistenza di fuga R dello sto, di un condensatore a car-
metro per il volume, ed an- schema, la quale era inter- ta di smorzamento. da 0,5 mi_
che in funzione della inten- rotta. La sostitUzione della crofarad. 3), soppressione del
sità del segnale captato. In stessa con altra nuova di u- controllo automatico di volu-
particolare si nota ad esem- guale valore, porta alla me sulla valvola convertitri-
pio che la tensione di placca scomparsa dei difetti; inoltre ce; 4), aumento del valore dei
del triodo preamplificatore in la sensibilità del ricevitore condensa tori di disaccoppi~.­
questione è di circa 220 volt risulta nettamente aumenta- mento del catodo e dello
quando il potenziometro di ta diminnuendo alquanto la schermo della valvola con-
volume è spinto al massimo polarizzazione della sezione vertitrice e di quella ampli-
ed il ri,cevi.tore si trova sin- triodica della valvola in que- ficatrice di media. Infine, do-
tonizzato su di una stazione stione, riportata a 2,6 volto po una serie di tentativi si è
potente; in queste condizi.oni, Nelle condizioni normali di potuti giungere alla elimina-
l'audizione appare completa_ funzionamento, la tensione di zione degli inneschi trasfor-
mente bloccata. Quand~ si placca del triodo preampli- mando il circuito di CAV da
porta di colpo il potenziome- ficatore di bassa è di 165 volt, quella che era la sua dispo-
tro del volume in direzione costanti. sizione originale dello sche-·
del minimo si nota che l'au- ma 200, alla disposizione
dizione ricompare ugualmen- CASO n. 314. Riceviton nuova dello schema 201.
te di colpo, mentre la ten- tradizionale superetero.-
sione di pla,c ca del triodo dina a valvole octal; con CASO n. 315. Ricevitore
preamplificatore, dai 220 volt occhio magico; si lamen- normale; si lamentano
precedenti, s,eende a 150 volt; tano di esso, degli inne- fischi di inneschi.
poco dopo, però detta tensio- schi intermittenti ( sche-
ne risale progressivamente ma 200 - 201).
verso i 2,20 volt e nel con- I fischi non si manifestsno
tempo, l'audizione torna ad L'innesco non si manifesta che su di una piccola por-
essere nuovamente bloccata. che ad intervalli irregolari, zione della corsa del poten-
Lo schema 199 è quello della della durata di alcuni secon- ziometro del volume, quando
disposizione che è adott.ata di, unicamente quando una questo si trova a circa lO
negli stadi interessati alla buona antenna è collegata al mm. del massimo della sua
valvola doppio diodo triodo corsa. La causa del difetto
ossia rivelatri,ce, C A V'- e consisteva nella valvola rive-
pr,eamplificatrice . di bassa. latrice, CAV e preamplifica-
Quanto alla tensione di pola- 6ES trice di bassa, una EBF2, la
rizzazione tra il catodo e la quale era appunto difettosa,
massa si nota che essa varia in quanto il bulbo di ve-
da 4,8 volt circa, quando il tro con la sua copertura me-
ricevitore è accordato su di tallica conduttrice, era al-
una stazione potente e l'a.u- quanto distaccato dallo zoc-
dizione è bloccata, a 6,8 volt colo, un rimedio che a volte
circa, ,c he si misurano invece in questi casi, specie nel ca-
immediatamente dopo che il /: ' 100.000 so di valvole europee della
potenziometlo del volume è CAV serie rossa, può permettere
stato portato di colpo al mi- di riutillzzare alcune delle
nimo e la audizione sia tor- valvole in queste condizioni,
nata possibile. Anche nel ca- è quello di usare su di e5se

64
--~------~~--~--~~--------------------------------------------------------- --

trata del ricevitore Da no-


tare che questo vaiore della

1 resistenza non è critico in


quanto si tratta di scegliere
il valore più elevato, al qua ..
le però ,cessa di verificarsi
l'innesco, in quanto se si a-
dottasse in partenza un va-
lore molto hasso, si riusci-
rebbe sicuramente, è vero al-
la eliminazione del difetto,
ma si inciderebbe più o me-
no profondamente sulla sen-
sibilità del comple.sso.

CASO n. 318. Ricevitore


normale; il suo funzio-
quenza quello che innesca, si namento è disturbatò da
uno schermo di alluminio fischi di interferenza,
molto aderente sicuramente tratta dunque di indagare in numerosi e violenti su o-
collegato alla massa. In caso questo senso. La valvola am- gni pùnto della scala par-
che questo rimedio si dimo- plifi,catrice di media è una lante ossia in qualsiasi
stri inefft:ciente sarà neces- 6BA6: sostituendola si otte- punto della sintonia; la
sario effettuare la sostituzio- neva la eliminazione del di- sensibilità sembra difet-
ne della valvola. fetto, ad ogni modo è anche
possibile quasi sempre elimi- tosa.
nare l'inconveniente senza
CASO n. 316. Ricevitore sostituire la valvola ma in-
normale con valvole mi- Il difetto ha sede nella se-
troducendo un certo smorza- zione della media frequenza,
niatura, si lamentano fi- mento sul secondario del pri-
schi di inneschi da per- che da un precedente ripara-
mo trasformatore di media tore era s,tata ... ritarata. sen-
tutto, eccezion fatta per frequenza, con l'aiuto di una
quei punti in cui si 9in- za strumenti, un esame ac-
resistenza da 270.000 ohm curato permette che l'alli-
tonizza qualche stazione collegata nel modo indlcato
potente (schema 202). neamento delle medie fre--
nello schema allegato. L'ag- quenze era stato sui 500 ehi-
giunta di quest.a resistenza lo cicli circa, in luogo dei re-
In generale il fatto si pro- dal resto non influisce che golari 472 chilocicli valore
duce quando è lo stadio di minimamente sulla sensibili- questo che .era il corretto, nel
amplificazione di media fre- tà di ricezione. caso di tale ricevitore (not:l-
re che la frequenza di tara-
CASO n. 317. Ricevitore normale; si lamenta un vio- tura delle medie, quasi sem-
lento innesco che non si verifica solamente in corri- pre è rilevabile da qualche
spondenza dei punti in cui si ricevono stazioni molto targhettache si trova sullo
po,tenti. chassis dell'apparecchio). Ri-
fatta la taratura delle medie
fr,equenze al valore corretto,
Questi sono i mezzi che so- scomparir,e subito l'innesco con l'aiuto di un oscillatore
no stati sperimentati per eli- che si lamentava; osservan- modulato, si ottiene la eli-
minare il difetto. ma senza do più attentamente, la di- minazione dei difetti.
risultato: 1), aumento della sposizione delle parti, si con-
po'larizzazione deUa valvola stata che è probabile un ac-
amplifi.catrice di media in coppiamento t'ra gli avvolgi-
modo di diminuire la ampli,.. menti di entr,ata ossia di an-
fi'cazione dello stadio, usando tenna, e qualcuna delle con-
una resistenza da 470 ohm, nessioni di uscita della valvo-
in luogo di quella originale la convertitrice e dirette allo
che era da 220 ohm. 2), so- stadio di media fre:quenza.
stituzione del secondo con- Nella impossibilità di elimi-
densatore ,elettrolitico di fil- nare questo accoppiamento
traggio. 3), sostituzione del- spostando le connessioni di
la valvola amplificatrice di media oppure gli avvolgi-
media frequenza. Ad un cer- menti antenna; si adotta il
to momento ci si accorge che ripiego di sopprimere l'inne-
quando si tocca con un dito, sco, inserendo una resistenza
il morsetto di antenna del da 33.000 ohm tra i capi di
gruppo di alta frequenza, fa antenna e di terra della en-

65
rispondenza delle stazioni tutto, quando si poné ufi cot1-
pO'tenti; quando invece il vo- densatore a carta da 0,5 m},i',
CASO n. 319. Ricevitore lume viene regolato al mini- tra lo schermo della valvola
normale con valvole in mo il ricevitore produce un cO'nvertitrice e la massa, in
serie, tipo miniatura; si mitragliamento molto forte, modo da creare una linea di
lamentano dei fischi di alla cadenza di 8 o 10 colpi fuga. Dopo un esame appl'ù-
interferenza in corri- al secondo. Non ha alcun ef- fondito, si constata che è ap-
spondenza, di tutte le fetto il tentativo di sostitui- punto il condensatore elet-
stazioni ricevute, come se re i condensatori elettroliti- trolitico da 4 mF, collegato o-
nel ricevitore vi fossero ci di filtraggio nella suppo- riginariamente tra schermo
presenti molte interfe- sizione ,che quelli originari della convertitrice e la mas-
renze o come se l'appa .. siano esauriti, nè ha alcun sa, che è difettoso; nella im-
recchio fosse del tipo a effetto, lo espediente a volte possibilità di trovare un con-
reazione (schema 203). adottato di mettere in paral- densatore di tale capacità i-
lelo al secondo elettroliti-co di solato a 400 o 500 volt, si è
La valvola conveTtitrice, u- filtraggio, un condensatore a constatato che un condensa-
na 12BE6 e la amplificatricc carta di valore alquanto ele- tore a carta da 0,25 mF, in-
di media, una 12BA6, sono vato. Al contrario, questo mi- serito al suo posto, risolve u-
sostituite nel sospetto che tragliamento scompare del gualmente il problema.
siano difettose ma nessun
miglioramento sopra vviene. CASO n. 321. Ricevitore normale di costruzione alquan-
Dopo qualche prova si giun- to remota, funziona, ma produce degli inneschi e dei
ge ad eliminare il difetto in- sibili quando se ne aumenta la sensibilità, usando con
tercalando nel circuito di an_ esso, una antenna di grandi dimensioni (schema 204).
tenna una capacità di colle.
gamento qel valore di 220 pF,
in luogo dei 2~OO picofarad Il ricevitore è del tipo con re con altro in perf.ette con-
quale era 11 valore primitivo livellamento a doppio pi gre- dizioni si eliminano i difetti
di qu,e sto organo. Il valore co ossia con tre condensato- lamentati; da notare che di-
dei 220 pF, è stato determi- ri elettrolitlci tra cui sono f.etti di questa stessa natura
nato sperimentalmente in impiegate due impedenze, u- e che quindi vanno ripara ti
modo tale che i fischi siano na rappresentata dalla bo- con lo stesso sistema della
ridotti, al minimo senza che bina di campo dell'altopar·· sO'stituzione del condensato-
la senslbilità dell'apparec- lante elettrodinamico, una re elettrolitico di filtraggio,
chio resti influenzata nega- invece rappresentata effetti- possono verificarsi in qua!-
tivamente, in misura ecces- vamente da una vera impe- siasi ricevitore, ogni qual vol-
siva. denza di bassa frequenza; traggio, si sia esaurito, qual-
pochi controlli hanno porta- cuno degli elettrolitici di fil-
to alla constatazione ch(~ si traggio. si sia esaurito que-
CASO n. 320. Ricevitore trattava del terzo condensa- sti inneschi possono variare
normale con valvole oc- tO're elettrolitico di filtraggio entro un campo assai vasto
. tal; produce dei fischi su ossia C dello schema che si di frequenze, andando da, un
tutte le gamme e da la era ,esaurito, perdendo mol- semplice mitragliamento di
impressione che sia dan- tissima della sua capacita, un colpo al secondo ed an-
negl'iato da un innesco così da formare forse, con la che più lento, sino a fisebi e
di media frequenza. impedenza o con altri orga- sibili acutissimi, ai limiti del-
ni del circuito, un circuito . la udibilità.
Tutte le tensioni appaiono oscillan te funzionante a ri-
pressochè normali ed anche 1assamento che produceva
appunto gli inneschi ed i si- CASO n. 322. Ricevitore
le valvole sono in buono sta- normale di qualità ele-
to, anche se provate COl} il bili; sostituito il conden:'lato-
vata; si lamenta un in-
sistema della sostituzione. In nesco di media frequenza
questo tipo di ricevitore per accompagnato da un si-
la verità di buona marca si GM7 (MF) bilo che scompare quan-
nota che la tensione di ca to- do l'apparecchio è accor-
do della valvola convertitri- dato su qualche stazione
ce come anche di quella am- potente (schema 177 e
plificatrice di media, è rego- 205).
la'b11e per mezzo di un po-
tenziometro semifisso piazza_
to nell'interno dello chassis. Questo innnesco dopo una
Quando questo potenziometro lunga serie di prove è stato
è al massimo ed anche il po. eliminato con due espedi~nti
tenziometro del volume è al R adottati simultaneamente:
massimo, II ricevitore inn.e- 1), la resistenza di polari7.za-
10.000 zione della valvola amplifica-
sca dovunque. anche in cor-

66
trice di media, è stata au- dia frequenza, in quanto es-
mentata sino a 1000 ohm, dal so cessa quando l'apparec- SAQ5
valore originario che era chio è sintonizzato su di una
quello di 250 ohm. 2) , una stazione molto potente. Fa-
cellula di disaccoppiamento, è cendo delle prove si constata
stata inserita nel circuito di che la schermatura della val--
placca della valvola amplifi- vola di media frequenza è
catrice di media, con il con- assolutamente necessaria, in
densatore C da 0,1 mF e la quanto se si prova ad elimi-
resistenza R da 10.000 ohm, narla si produce un innesco
indicati nello schema 177. Il violento su tutte le gamme
ricevitore è munito di un cir- ed in qualsiasi punto d~lla
cuito di regolazione silenzio- scala parlante, e che non
sa il -cui schema è quello n. scompare nemmeno quando
20'5. Dopo l'applicazione del il ricevitore viene accordato na.-'Si tratta poi di toccare
due accorgimenti il ricevitore su qualche stazione potente. successivamente i punti quì
funziona perfettamente. Dopo qualche prova, !'inne- indicati: 1), Catodo della val-
sco di media frequenza è sta- vola convertitrice, punto B
CASO n. 323. RicevitOl'e to elimina to inserendo sul dello schema 153; 2), Catodo
normale; funziona, ma catodo della valvola amplift.- della valvola amplificatric~ di
presenta sibili quasi in catrice di media, una resi- media punto F dello schema
ogni punto della scala stenza da 2000 ohm, in luogo 26. 3), Griglia schermo della
parlante. di quella originaria che era valvola amplificatrice di ra-
da 500 ohm, aumentando dio.frequenza, 'se questa esi-
qUindi la polarizzazione della. ste. 4), Griglia schermo del-
L'innesco sembra proveni- valvola e diminuendone la la valvola convertitrice, pun-
re come al solito, dallo sta- amplificazione, in limiti ac- to A dello schema 153. 5), Po-
dio di amplificazione in me- cettabili. sitivo dell'ultimo condensato_
re elettrolitico di filtraggio o
CASO n. 324. Ricevitore normale; presenta il difetto punto C dello schema 153. 6),
di innescare anche durante la ricezione delle stazioni, Griglia schermo della valvo-
il che fa pensare che si tratti di un sistema di rivela- la amplificatrice di media
zione in reazione con le oscilh.zioni locali innescate frequenza. 7), linee del CfJn-
(schema 60). trollo automatico di volume
CAV. sullo stadio di radiofre-
quenza, punto G e sullo sta-
Tutte le tensioni appai.ono valvola stessa come in buone dio di media frequenza, pun-
corrette e le valvole si dimo- condizioni; casi di questo ge- to H dello schema 26. In uno
strano buone. Il difetto ave- nere possono verificarsi pra- o nell'altro di questi punti,
va sede nel condensatore ticamente su tutti i tini di la connessione in parallelo
diettrolitico di disaccoppia- valvole, anche se i sintomi del condensatore di prova
mento che disaccoppiava la dei difetti interni di esse so- provocherà certamente la. e-
resistenza di polarizzazione no a volte diversissimi. liminazione dell'innesco o del
della valvola finale di poten- sibilo, per cui si potrà dia-
za, ossia C dello schema; so- g-n osticare che il condensato-
stituitolo, il difetto scompare. CASO n. 326. Ricevitore re a carta che si trova nel
normale di còstruzione punto indicato, è dUettoso o
remota; si lamentano in- staccato, e che quindi richie-
CASO n. 325. Ricevitore neschi e sibili (schema 26 de di essere rimesso in ordi-
normale con valvole no- e 153). ne o sostituito. Anche in ca-
val; si lamentano inne·· so di apparecchi diversissimi
schi violenti in prossimi- Nel caso di un difetto eli da quelli contemplati negli
tà della estremità a fre- questo genere, conviene mu- schemi citati in questo para-
quenza più elevata della nirsi di un condensa tore a grafo, si potrà adottare lo
gamma delle onde medie. carta di ottima qualità della stesso ordine di ricerca, con
capacità di 0,25 a 0,1 micro- la quasi matematica certez-
La valvola convertitrice, u- farad, collegando poi uno dei za di venire ugualmente a
na ECH81 appare difettosa, terminali di essi, alla massa capo del difetto.
in quanto sostituita con altra del telaio dell'apparecchio in
nuova e perfetta non da più esame, alla estremità opposta
luogo al difetto, da notarf!
che il difetto della valvola in
di questo condensatore è da
collegare uno spezzone di filo
Abbonatevi 01
questione non era stato ri- flessibile, della lunghezza di
levato dal prova valvole su
cui essa era stata provata e
che aveva invece indicata la
40 cm, da usare come cel'ca-
tore, terminante quindi con
un puntale o con una bana-
Sistema "1\"
67
za R; questo secondo espe- di CAV, invece che ai due
diente, anche se leggermente diodi interni, ad una coppia
CASO n. 327. Ricevitore più complesso, è da preferire di diodi al germanio di tipo
normale con valvole mi- in quando permette di man- economico (OA85) , collega ti
niatura ed occhio malJ"i- tenere sulla valvola amplifi. nello stesso modo; la solu-
co; si .constata un sibilo, catrice di media una polariz- zione si è dimostrata ottima.
sorta di innesco che si zazione molto bassa, il che
manifesta quando si spin- porta a profittare di tutte>, la
ge verso; il massirr~o', il capacità di amplificazione CASO n. 331. Ricevitore
po.tenziometro del volu- della valvola stessa. normale in alternata;
me (schema 206). presenta difetti neU'aUi-
ruramento delle stazioni
Il ricevitore è come si è CASO n. 329. Ricevitor~ con il punto in cui il lo.ro.
detto servito da valvole mi- no.rmale, presenta una. nominativo è stampato
niatura; il difetto avev~. 0·- tendenza alla instabilità sulla s c a I a parlante
rigine nell'insufficiente di- ed all'innesco. evidente- (schemi 208 e 209).
saccoppiamento esistente suL mente dello. stadio. di
la placca della valvola am- media frequenza.
Il ricevitore comporta una
plificatrice finale di bassa, u- convertitrice del tipo con
na 6AQ5. Dopo l'aggiunta tra Le stazioni potenti si rke- trio do separato e natural-
la placca di questa valv,ola c vono' in modo pressoché nCf- mente due circuiti accordati,
la massa, di un condensato- male, ma nello spazio della a frequenza variabile ossia
re da 5000 pF, vedi schema, scala parlante tra una ::;ta- quello di entrata o di ac-
l'apparecchio funziona b2nc. zione e l'altra si notano al- cordo od ante·n na, e quello
cuni sibili e la ricezione del- dell'oscillatore locale. Proce-
le stazioni deboli, avviene dendo allo allineamento dei
CASO n. 328. Ricevitore difficoltosa per la instabi-
no.rmale co.n valvole rim- circuiti per la gamma delle
lità, ai limiti dell' innesco. onde· medie si constata che
lock. presenta un fischio Ancora una volta, il di-
su quasi tutte le stazioni quando si cerca di ottenere
fetto aveva sede nello sta- il massimo di sensibilità ver_
della ga~ma delle onde dio di media, sotto forma di so i 530 metri si è obbligati
medie; tali sibili si pre- una anormalità della valvola
sentano in parte come se ad effettuare una scalatura
amplificatrice di media, ano- delle stazioni, vale a dire, ad
fossero determinati da malia questa che il provavaL alterare quello che è l'alli-
inneschi in media fre- vole non aveva denunciata; neamento del punto in cui le
quenza, in quanto hanno la sostituzione della valvol~
la caratteristica di scom- stazioni stesse si ricevono,
elimina il difetto. con il punto della scala par-
parire guando. l'apparec- lante in cui i nominativi del-
chio è sinto.nizzato. su le stazioni stesse sono stam-
qualche stazio.ne po.tente CASO n. 330. Ricevito.re
pati. Ad esempio, una volta
o. locale (schema 207). no.rmale di pro.duzio.ne
Po.Co. recente; si lamenta- effettuata la taratura in tale
no inneschi e sibili nel senso si constata che una
Si .sospetta la valvola am- stazione operante sui 5,57 me-
plificatrice di media, ossia u- tratto delle o.nde medie tri, viene a risultare sulla
na EF41 e se ne tenta la so- compreso. tra i 400 ed l scala nel punto in cui esiste
stituzione senza però ottene- 550 metri. invece la graduazione dei 530
re alcun risultato positivo; metri circa. In conclusione è
in questo caso, due met:;di Tutte le tensioni appa:ono evidente che la capacità di
possono essere raccomandati, normali ed i condensa tori di accordo od anche la indut-
per eliminare il difetto. l). si filtraggio, come del resto an- tanza del circuito oscillante
può aumentare il valore del- che quelli di disaccoppiamen- di accordo risulta troppo ele-
la polarizzazione sulla valvo- to, appaiono in buono :;,tato. vata rispetto alla fre'q uenza
la amplificatrice di media u- Il difetto aveva questa volta che interessa ricevere. Nel
sando una resistenza da 470 sede nella valvola finale, u- caso della capacità, qualora
ohm, in luogo della resisten- na EBLt. la quale conteneva il condensatore variabile di
za da 220 ohm, originaria; nello stesso bulbo, anche la sintonia è di tipo con le la-
con tale espediente, i sibili coppia di diodi, in quando, mine esterne del rotore por-
scompaiono quasi del tutt.o e data la impossibilità di repe- tanti una serie di fenditure,
la sensibilità dell'apparec- rire una valvola nuova. di si può tentare di m,e ttere ri-
chio non viene menomata in questo tipo si è adottato un medio all'inconveniente, di-
grande misura. 2), si può an- espediente consistente nell'u- stanziando dette lamine dal-
che prevedere un filtro nel sare di tale valvola la sezione le più vicine dello statore;
circuito di rivelazione se- di amplificazione in bassa quando invece il variabile
guendo la disposizione deno frequenza che appariva effi- non presenti le lamine con
schema 207, ossia usando il cente e di fare adempiere al- tali fenditure particolari, oc-
condensatore C e la resisten- la funzione di rivelazione e corre adottare una altra so-

68
di un ponte per capacità, si
GE8 6M7 constata che il detto presen-
ta la capacità regolare; ma
presenta anche una fuga del-
l'ordine dei 5 megaohm, de-
terminata da tracce di umi-
dità che sono state assorbite
dal dielettrico; la sostituzio-
ne del condensatore in que-
CA\! stione di capacità identica
ma in condizioni perfette

--
permette la eliminazione del
B.t difetto.

CASO n. 334. Ricevitore


di costruzione remota;
assai debole ricezione
s'ulle medie e sulle lun-
CAV ghe; tutte le stazioni so~
no del tutto fuori scala
1MO e si può altresì osservare
un soffio assai pronun-
1,1~f ciato (schema 150).

luzlOne cne non può essere riceve una stazione che ope· Si misura la resistenza :ç.re-
che quella del compensatore l'a notoriamente sulla lun - sente tra la griglia osciUa-
di accordo. Il circuito elettri- ghezza di onda di 370 metri: trice della valvola AKI, pun-
co originario del sistema di è da sospettare che il con- to B dello schema e la massa
accordo e della linea di CAV densatore padding fisso della e si trova, quando il ric~vi­
è fornito nello schema 208; gamma delle corte abbia su- tore è sulle onde medie un
si tratta di modificarlo per bito una profonda alteraz.o- valore di alcuni ohm, in luo-
portarlo alla conformazione ne del suo valore; per correg- go dei 50.000 ohm che sareb-
dello schema 20,9, scegliendo, gere in misura soddisfacente bero normali in queste con-
per mezzo di una serie di la scala tura delle stazioni in_ dizioni. Il difetto ha sed~ in
prove successive il valore del- fatti è stato necessario, ag- un corto circuito nel pa'dding
la capacità C in modo da a- giungere in parallelo ad es- delle onde corte. Si tratta
vere la corrispondenza del so una capacità fissa di 210 quindi di effettuare la sosti-
punto in cui le stazioni si pF (capacità questa, che è tuzione di questo elemento
captano e quello in cui il lo- stata ottenuta collegando in con un condensatore nuovo
ro nominativo è stamuato parallelo tra di loro, un con- di capacità identica ed in
sulla scala parlante. Ne( ca- densa torino da 200 ed uno da condizio,ni perfette.
so particolare dell'apparec- lO pF entrambi in ceramica).
chio che si aveva in esame,
il valore di C è stato scelto CASO n. 335. Ricevitore
sperimentalmente di 10.000 CASO n. 333. Ricevitore normale con valvole rim-
pF. di produzione assai remo- lock; presenta una sorta
ta; presenta il difetto di fadding (evanescenza.
delle -stazioni ,molto sca- delle stazioni) assai ac-
CASO n. 332. Ricevitore late, rispetto alla posi- centuato, anche sulle sta-
normale, si lamenta il di- zione in cui esse si tro- zioni locali, in modo pe-.
fetto che le stazioni ri- vano sulla scala. rò irregolare.
cevute sono- del tutto
scalate rispetto alla loro
posizione corretta sulla In particolare si tratta di Il fenomeno non si pro-
scala parlante. un apparecchio in cui i tra- duce che dopo un certo tem-
sformatori di media frequen- po di funzionamento dell'ap-
za sono accordati sui 120 chi- parecchio, ossia dopo 20 o 30
Tale scalatura è molto sen- locicli; la scanalatura delle secondi, dopo di che l'appa-
sibile al punto che una sta- stazioni è assai sensibile a reccho ritorna a funzion are
zione operante sui 280 metri lunghezza di onda minore. perfettamente per un tempo
risulta in posizione assai più Dopo una serie di esami ci più o meno lungo. Solo un
avanzata e che in corrispon- si accorge che il condensato- controllo con il sistema della
denza della estremità della re fisso di padding presenta sostituzione ha permesso di
scala parlante a lunghezza di una capacità assai superiore rilevare che era la valvola
onda maggiore ossia in cor- a quella nominale, ma pro- convertitrice ad essere difet-
rispondenza dei 550 metri si vando detto condensatore su tosa; in questo caso la valvo-

69
CASO n. 337. Ricevitore
normale con valvole 00-
tal; presenta dei crepitii
molto violenti (schema.
ACe MF 211).
Si constata anche un
1 funzionamento intermittente
sulla gamma delle onde cor-
te, a parte il difetto del cre-
1Mf1 pitio, l'apparecchio funziona
pressoché normalmente sulla
gamma delle onde medie. Ab-
bastanza presto, si localizza
il difetto, come avente sede
nello stadio della conversio-
la provata sullo strument o i- tore. In effetti, quando si ne di frequenza; esaminan-
nizialmente appariva in bU(L prova a rendere inefficiente do accuratamente in blo~co
no stato, poi, dopo qualche il controllo automatico di vo_ degli avvolgimenti di ana
secondo, l'ago dell'indicatore lume, CAV che agiva .;ullo frequenza si constata come e-
arretrava di un certo tratto stadio di amplificazione di sista una saldatura difettosa
sino ad indicare che la val- media frequenza si consta ta- negli avvolgimenti interessa-
vola stessa era inefficiente, va che la di.storsione scompa- ti alla gamma delle onde cor-
salvo che dopo un altrope- riva. Si nota in particolare te. Riparato 11 guasto della
riodo di tempo, l'apparecchio che il sistema di controllo saldatura, però si constata
tornava ad indicare che la automatico di volume del ti- anche che l'apparecchio ha
valvola in effetti era bunna; po a funzionamento ritarda- un rendimento presoché nul-
molto probabilmente si i!"ut- to del genere installato su lo nel tratto compreso, tra l
ta di qualche difetto che si molti apparecchi moderni, e 45 ed i 50 metri. Osservando
manifesta nella valvola esa- che esso ha la disposizione si nota che il condensatore
minata, solo ad un certo pun- illustrata nello schema 210. di accoppiamento è di 50 pF
to del .suo riscaldamento, per Per questo è evidente che il circa; si tenta di aumentare
poi scomparire del tutto a ri- difetto non aveva sede nel il valore di questa capacttà:
scaldamento completato. Ef- circuito del CAV ma nella infatti quando questa è sta-
fettuata la sostituzione della valvola interessata a questo ta portata a 250 mlcrofarad,
valvola, il difetto lamentato studio, ossia alla EF41, am- si constata che la ricezione
non si verifica più. pUficatrice di media frequen- avviene perfettamente su
za; effettuata la sostituzione tutte le gamme; nello sche-
CASO n. 336. Ricevitore di questa ultima l'apparec- ma è riconoscibile 11 conden-
normale recente con val- chio funziona perfettamente. satore aggiunto.
vole rimlock; presenta u-
na distorsione assai mar-
cata sulle stazioni locali
e potenti, anche quando
il potenziometro del vo-
lume· è regolato sul mini-
@
mo (schema 210).

Dato che la distorsione è


indipendente dalla posizionf:
• del potenziometro che agisce ~ I
solamente sulla griglia qon-
trollo della valvola preampli- ~ [-I
ficatrice di bassa, vi sono for-
ti probabilità che il difetto
, 1St) i
abbia piuttosto sede nelle se- < I
zioni ad alta frequenza o di
media frequenza del ricevi- §t' ~~
~;
.~
! . 3_0J~
L--._~--~_ ,VV\ 'v'V-
i
.r, , _ 1---'

I migliori AEROMODELLI ~~H ~ tO~ ~


che potete COSTRUIRE, sono
pubblicati sulle nostre riviste
~r ;.v -
CAV
"FARB" ed "IL SISTEMA Ali

70

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ --'--_ _ _ ~ _ _ _ .011::.-_ _ -=----


CAS9 n. 338. Ricevitore
normale con valvole mi-
niatura; si rileva un fun-
zionamennto stranO'; si
ha la impressione di a-
vere a che fare con un
. apparecchio dotato di
diSpositivo per l'accordo
silenzioso (schemi 212 e
213).

Si constata quanto segue:


tra una stazione e l'altra, 11
silenzio è pressoché comple-
to, senza alcun segnale e sen-
za disturbi atmosferici o di
altra natura; le stazioni de- cui la rivelazione stessa ri- potenziometro del volume, u-
boli, sebbene ricevute appa_ sulta ritardata dalla resisten- tilizzato come resistenza di
iono deformate; al momento za di carico della rivelazione carico della rivelazione è in-
in cui si verifica la evane- stessa, collegata alla massa serito nella disposizione del-
scenza un segnale distante, invece che al catodo deUa lo schema 214, in luogo àella
anche se potente appare fOf- valvola; mentre i segnali de- disposizione dello schema 215,
temente distorto. In più nel boli, quali quelli dei disturbi che sarebbe quella corretta
tratto d,ella gamma d'elle me- atmosferici od i altra natura in queste condizioni. Rettifi-
die compreso tra i 450 ed i non vengono rilevati del tut- cate dunque le connessioni
550 metri, il silenzio è com- to, oppure se rilevati, lo sono apposite si ottiene ilfunzio-
pleto, proprio. come se man- in condizioni inadatte, da cui namento perfetto dell'appa-
casse la oscillazione locale derivano le distorsioni h- recchio.
della supereterodina. Sono mentate. In mancanza di
state effettuate, senza risul- funzionamento del ricevitore
sul tratto tra i 450 ed i 550 CASO n. 340. Ricevitore
tato le seguenti verifiche: 1) normale con occhio magi-
le valvole sono state provate metri, di lunghezza di onda
sulle medie, è dovuta alla es- ro; il difetto si riferisre
e sono risultate tutte pe:fet- appunto all'indicatore e-
te. 2), le correnti di os,cilla- senza di disa'ccopiamento nel
circui to di ri velazione ; si lettronico di sintonia che
zione della sezione apposita funziona male (schema
della convertitrice, si sono di- tenta quindi ad adottare una
nuova disposizione trasfor- 216).
mostrate normali. 3), è 8tato
effettuato il controllo dello mando lo schema 212 della
stato di allineamento della rivelazione nello schema 213 L'occhio magico è montato
sezione di media frequenza ed il ricevittore prende a nella disposizione dello sche-
ed in partiCOlare dei due funzionare perfettamente. ma 216; in condizioni di ri-
trasformatori apposti, che è poso, in assenza di qualsiasi
risultato soddisfacente. 4). le CASO n. 339. Ricevitore segnale, la sezione di grande
prove sono state condotte di- normale; si manifesta il sensibilità dello schema è a-
staccando le linee del con- difetto della impossibilità perta a metà, mentre quella
trollo automatico di volume di effettuare in misura a debole sensibilità è chiusa
ed anche in queste condizio- sufficiente, la potenza so- del tutto. Quando un segnale
ni il difetto continua a mani- nora (schema 214 e 215). perviene all'apparecchio cd è
festarsi. Finalmente ci si ac- reso dall'altoparlante, la pri-
corge che la rivelazione del ma sezione dell'occhio fun-
segnale di media frequenza La potenza sonora dell'ap- ziona mentre la seconda
dell'apparecchio, viene effet- pare'cchio resta troppo eleva- non da alcuna segnalazione.
tuato secondo 11 circuito In- ta anche quando il potenzio- Sconnettendo le due resisten-
dicato nello schema 219, per metro del volume viene rego- ze da un megaohm, si consta-
lato al minimo, ed inoltre al ta che dalla sezione a grande
tempo stesso interviene an- sensibilità, lo schermo si a-
che una forte distorsione. Il pre completamente e non ri-
··S.STEIft~ A~~ ricevitore è nuovo, ma non sponde più, mentre dalla se-
~ può essere sostituito dal for- zione a bassa sensibilità, es-
··FARE~~
nitore essendo fuori di ga- so non si apre altrettanto
ranzia. Esaminando i circuiti completamente e funziona
sono le RIVISTE a cui dovete di rivelazione e di preampli- rispondendo anche in assen-
ABBONARVI flcazione del segnale in bassa za della resistenza. Per met-
frequenza, si constata che il tere il complesso in cond.izio-

71
sa del gruppo di radiofré-
quenza, in cui specie negli
CAV EM34 apparecchi di tipo economi-
co, il montaggio eseguito in
grandissima serie od anche
da apprendisti, assai spesso
sfugge questa connessione;
l'inconveniente può anche a-
ver'e sede nel gruppo di de-
moltiplica della rotazione;
da un lato si consiglia di pu-
lire bene pulegge e contatti
per liberarli dalle tracce di
ne di funzionare corretta- sintonia. Sehbene questo pos- ossidi inoltre si raccoman-
mente si è stati costretti ad sa sembrare un controsenso da di usare per la lubrifica-
inserire una resistenza da lO è da dire che è important.e zione, ove questa sia neces-
megaohm, dal lato a gra.nde che questi fili siano anche i- saria, della polvere di grafite
sensibilità, lasciando invece solati nel tratto in cui essi che come si sa pur assicuran-
l'altra sezione priva di alcu- attraversano eventualmente do una sorta di efficiente lu-
na resistenza. E però quasi lo chassis, altrimenti, nel ca- brificazione gode anche di u-
certo che 11 tubo a raggi ca- so che essi nel punto di pas- na certa 'c onduttività elettri-
todici che nel caso particola- saggio, fac·c iano contatto in- ca per cui chiude effi·c iente-
re è un EM34, è d1f.eUoso; si termittente con il telaio stes- mente la maggior parte dei
decide. anche con 11 consen- so, prima della vera connes- circuiti, specialmente se del
so del proprietario, di lasela- sione alla massa, il difetto tipo ad elevata impedenza.
re al suo posto quello difet- potrebbe risultare aggravato
toso, invece di cambiarlo, ma piuttosto che essere elimina-
di adottare per 11 momento to. Da notare anche che il CASO n. 344. Ricevitore
la disposizione che è stata crepitìo specialmente sulle normale con valvole no-
accennata. onde corte può a volte avere val; il funzionamento, al-
altre origini, quale la presen-
za di tracce di poI vere o di trimenti normale, si ar-
CASO n. 341. Ricevitore umidità tra le armature de}.- resta a momenti, special-
normale con valvole ame- lo statore o quelle del rotore mente in seguito a qual-
ricane odal ed occhio del variabile, od anche per che commozione elettrica
magico; si lamenta il non la presenza di qualche punto che lo abbia raggiunto,
funzionamento del!' oc- in cui le armature stesse ab··
chio magico (schema 217) quale ad esempio, il se-
biano qualche deformazione gnale di un forte distur-
per cui giungano in contatto bo atmosferico od un
Misurando le tensioni, in od a strisciare molto vicino qualsiasi segnale smorza-
particolare allo zoccolo por- le une alle altre senza tutta-
tavalvola che sostiene l'oc- via toccarsi. In questi casi, il to avente ad esempio, se-
chio magico si constata che rimedio più conveniente ed de nell'impianto elettrico.
è nulla quella alla placca efficiente consiste nella so-
dell'elemento triodico; in par- stituzione della cordina di ac-
ticolare si esamina la resi- ciaio con una in sostanza non Si constata che il ricevito-
stenza corrispondente da 1 conduttrice, quale il nylon, 11 re che si sia bloccato in que-
megaohm, e si rileva che es- cotone, la seta, ecc, cordine sto modo si rimette a fun-
sa è interrotta (vedi sche- queste facilmente acquistabi- ziona,r e allorché si produca
ma); sostituita questa l'oc- li in tutti i negozi di fornitu- un qualsiasi cortocircuito e-
chio magico funziona. re per radio e televisione. lettrico nel suo interno, per
esempio. quello che si rea-
CASO n. 342. Ricevitore<- CASO n. 343. Ricevitore lizza mettendo momentanea-
normale; presenta dei- normale; funziona abba- mente a massa la placca o la
crepitii sulla gamma. del- stanza bene; ma si la- griglia della sezione oscilla-
le onde corte quando si mentano dei crepitii pilì trice della valvola converti-
manovra il condensatore o meno violenti che si trice. Solo il controllo con il
variabile attraverso la prod'u cono specialmen.te
manopola della sintonia. nella gamma delle corte, metodo della sostituzione
quando viene manovrata permette di constatare che la
la manopola dellà sinto- valvola convertitrice, una
Il rimedio consiste nel riu- EOH 81, è difettosa. Sostitui-
nire a massa con un filo mol- nia.
ta questa l'apparecchio fun-
to grosso e cortissimo, le mol- ziona perfettamente.
lette di contatto dei rotori Si tratta quasi sempre di
dei condensatori variabili di un difetto della messa a mas- (Segue nel prossimo numero)

72
DIAGNOSI E RIPARAZIONI
DEI GUASTI
NEGLI APPARECCHI RADIO
P A R1' E Q UA R1' A

fF41
CASO n. 345. RJceviiore
normale con valvole mI-
niatura; si nota Il pro- §

l
dursi di un innesco nel 6000 (,000 20.000
tratto della camma dene
onde medie, a lunrbena.
di onda macaiore, ossia 0.1 pF

I
-tHT
tra I ' " ed I 550 metri.
SCJiERHO
10000 1i1f!I)IAFP.
li difetto era determina to CAV Rl
f--o

G -- b
dal fatto che mancava sulla
linea del controllo automa-
tico d! volume CA V, il con- o
o
densatore di disaccoppiamen- CI

°'1
ti
to, del valore di 0,1 micro- IO
c->
farad a carta, ed anche per
il fatto che la linea stessa
passava in prossimità rlella
resistenza _ di carico della
placca oscillatrfce della con- nota che la sensibilità del ri- della valvola ampllficatrlce
vertitrice, aggiunto il con- cevitore diviene normale e di media , una EF5 e la mas-
densatore e rettificata la po- che, quel che più conta. essa sa; lo slittamento come si è
sizione della linea CAV il d.i- rimane stabile. Il difetto ::\- detto ha luogo nella parte a
fetta scompare del tutto. veva origine nel fatto che la lunghezza di onda minore di
valvola amplificatrice di me- qualsiasi gamma. Nello sche-
dia, present ava una debole ma 219 è illustrat a la dispo-
CASO n. 346. Ricevitore corrente di griglia una volta sizione della linea di alimen-
normale, sebbene U suo Infa tti effet tuata la sosti tu - tazione della griglia schermo
funzionamento sia posai- zione di questa, 11 difetto e di griglia anodica della val-
slone è alquanto instabi- scompare del tutto e l'appa- vola convertitrice. A ' seguito
le (schema ZI8). recch io fu nziona nelle miglio- di alcune prove ci si accorge
ri condizioni. che il difett o derivava dal
cattivo stato del condensato-
Ogni qual volta che all'ap- re elettrolitico C dello sche-
parecchio è impar tito un CASO n. 3.7. Ricevitore
normale di COIItruaione ma; ad ogni modo, 11 t en tati-
qualsiasi choc elettrico, qua- vo di mettergli in parallelo
le ad esempio, la connessio- alquanio remota ; presen-
ta un fenomeno bluar- un con densatorlno a carta da
ne od il distacco della t erra, 0,1 microfarad , permette di
l'audizione riprende poten_ ro: esiste infatti una sor- eliminare il difetto stranis-
te ma In capo a pochissi- ta di slittamento di fre- simo.
mi secondi la ricezione stessa quensa neDa ,amma del-
si indebolisce come se sia le onde medie ma so-
Influenzata da una evane- lamente nel tratto di o- CASO n. 348. Ricevitore
scenza o fading. Si constata rni camma, a lungbezsa di veecbia data; presenta
finalmente che in assenza di di onda minore, ossia nel dei crepltU cioè I sintomi
qualsiasi segnale esist e una caso delle medie, dai ZOO di una resistenu. che stia
debole tensione positiva sul- ai _ metri (scbemaZI9) carbonIDandosi (scbema
la estremità della linea CA V ZZO).
della resistenza R', vedi sche- Questo slittamento ha luo-
ma ; quando si rende ineffi- go allorché si collega un con- Molte prove sono state fat-
ciente 11 CAV convoglianrlo a densatore elettrolitico da 16 te; quale la sostituzione del-
terra il segnale d! questo, sI mF tra la griglia sahermo la resisten.za di carico clelia

34
E446 che era apparsa difet- dia. Il difetto proviene da
tosa, la sostituzione delle re- CASO n. 349. Ricevitore una fuga presente, attraver-
sistenze di fuga di bassa fre- di vecchia data; si la- so la piastrina isolante di
quenza, la sostituzione della mentano i.n nescbi (sche- supporto comune, tra i due
resistenza di alimentazione ma 2Zl). c?mpe~satori di regolazione.
degli schermi e del conden- nsp~ttlvamente di primario
satore a carta. Finalmente e dI secondario del secondo
ci si accorge che il crepitio, In apparecchi di questo ge-
trasformatore di media. Un
cessa completamente quando nere la sostituzione della controllo in tale senso può
viene soppressa la oscillazio- amplificatrice di media, AF2 esse~e condotto misu rando la
ne locale della supereterod ~­ con una E447 è possibile, ma tensIOne presente tra la mas-
na. La causa e stata poi indi- a v.olte l'aumentata amplifi- sa e le armature del compen-
viduata nella resistenza del:'!. cazIOne porta l'apparecchio satore del secondario (dissal-
griglia oscillatrice che era ed in partictolare lo stadio d~re dai terminali della bo-
difettosa. La sostituzione di di media, ai lim iti della in- ?ma del secondario stesso)'
questa resistenza permette di stabilità e dell'innesco. In ca- m tali condizioni anche co~
eliminare il difetto. Nondi- si come questo, ed anche do- un ~oltmetro in continua di
meno, si è notato che esiste- ve le valvole sostituite ed o- medIa sensibilità è faci1'~ ri-
va un residuo di rumore di riginali siano diverse da lev'a re la tensione di fug;j, di
fondo, e~o pure della appa- quelle Indicate, la lnstabilita lO ed anche di 20 voI t men-
renza dI un crepitio. Una si può ridurre grandement~ tre In condizioni nor~ali sul
buona serie di prove con- smorzando alquanto Il secon- compensatore in questione
dotte permette di constat.are dario del primo trasformato- non .dovrebbe esistere alcun!!
che questo crepitìo aumenta re di media frequenza il che
notevolmen te, quando si di- si può ottenere collega~do ne!
tenslOn.e .. Il rimedio consiste
se Poss.lblle nella sostituzione
stacca la resistenza di gri- modo indicato dallo schema della pIastrina isolante attra-
glia oscillatrice della conver- una resistenza di valore ge-
v 7rso la quale avviene la per-
titrice e, che, in queste con- neralmente compreso tra i dIta, qualora questo sia im-
dizi~ni. cessa, invece quan-
250 ed i 300 chiloohm.
poss.ibil~ conviene tentare la
do SI cortocircuita il conden - sostltuz10ne dello intero tra-
satore padding della gamma CASO n. 350. Ricevitore sformatore di media frequen-
delle onde medie. Il difetto normale; presenta un za con ~n altro se non dello
viene eliminato radicalmente crepitìio assai pronuncia- stesso tIPO,- purché risuonan-
collegando un condensatore to quando la antenna è te sulla stessa frequenza del-
di ac~opplamento da 200 pF' di~taccatli dall'apparec- la media dell'apparecchio.
nel cIrcuito di griglia oscil- chio; si ha la impressio-
latrice, conservando la resi- ne di trovarsi di fronte
stenza di fug a originale da ad un ru:more di fondo
50.000 ohm, seccmdo lo sche- assai intellSG.
ma originale n. 220. La ca u-
sa. e ~ettiva del difetto, ormai
ehmmato non viene più ri- Il crepitio, in particolare
cercata, ma si h a ragione di cessa, quando si sconnett~ il
pensare che dipenda dal pad- compensatore di taratum del
ding, difettoso. secondo trasformatore di me- In particolare il ricevitor·~
funziona regolarmente per 2
a 5 minuti da quando è stato
acceso, poi, l'emissione, an-
E447 che se si tratta di una sta-
zione molto potente si atte-
nua come se sia soggetta ad
una evanescenza o fading; in
capo ad un altro certo nu-
mero di minuti, però la rice-
oC(
00
zione torna ad essere norma-
00
00
le. Si t::-.ltta.a della sezione
00 ri.velatrice della valvola d0P-
11'10
(\oH"> pIO diodo triodo il cui catodo
separato da quello della se~
lMil
- zione trio dica della valvola
stessa, presentava una inter-

(§ ~05I'F €V ruzione intermittente, che è


stato impossibile eliminare
con qualche colpo di tensio-
ne come si è soliti fare in ca-
si analoghi.

3S
consiste nella presenza di u-
CASO n. 352. Ricevitore na fuga in un condensatore, CASO n. 355. Ricevitore
normale modern6 ; si la - il CB dello schema. In questo norm ale ma di alta qua-
ment a un a. ricezione lità con valvole rim1ock ;
pressoch~ nulla ed ac- EL84 si lamenta il prodursi in
compagnata anche da esso di crepitii piuttosto
crepitii m olto violenti violenti quando In esso si
(schema 222). manovra il potenziometro
del volume; sovente al
50000PF' crepitii si aggiungono an-
In particolare la ricezione che delle vere e proprie
appare per tempi molto brevi o interruzioni del funzio-
assai distor ta e poi scompare ~
N
o
o namento del complesso
improvvisamente. Con la mi- et ci
o (schema Z23).
surazione delle tensioni ai 51 o
varI elettrodi, si rileva che ~ o,'Zs o
e
quella di placca della sezlonè r-
q- Difetto questo tra i piÙ fre-
e quenti e che può presentarsi
t riodica preampUficatric "l di ~ <:>
Q

in una gamma vastissima di


bassa frequenz a è troppo al
disotto d ella norma, in quan-
t o è di soli 25 o 30 vol t, Si
N
@
IX r-:.
gradazioni, da leggeri rumo-
ri che disturbano l'audizione
sospettano quindi gli orga ni caso controllato il condensa-
immediatamentecollegatì con tore in questione si rileva in
la placca ed in particolare, si esso 'una fuga dell'ordine dei
sconnette 11 condensatore Cl! 25.000 ohm; da n otare, al mo-
dello schema, e si constat a mento della sostituziontl di
che appena questo viene fa t·- tale condensatore con uno
to, si ottiene l'aumento della nuovo, di evitare di fare uso
tensione di placca della se- in tale sede di un elettroliti-
zione triodica stessa, la qua- co, il quale, anche se di qua-
le torna a valori normali. che lità eccellente presenterebbe
in questo caso particolare so- sempre una fuga elevatissi-
no dell'ordine dei 120 vol ~ . Il ma , per cui comport erebbe in
difetto aveva proprio origine ultima analisi lo stesso difet-
nel condensatore Cll difetto- to presentato dal cond ensa-
so, per perdite interne, al tore da sostituire.
punto che la resistenza tr9. i a crepitii violentissimi che
suoi terminali, risul tav ~ di rendono l'audizione stessa del
poche centInaia di ohm, in CASO n. 35t. Ricevitore tutto impossibile; esso inol-
luogo dei molti. megaohm , che normale, funziona. ma tre si verifica nella maggior
avrebbe dovuto essere il suo non se ne può diminuire parte del ricevitori senza di-
valore normale. Mentre è u ti ~ il volume sonoro con la stinzione; è da imputare a
le che t ale condensatore sia manovra del potenzlome- qualche difetto di origine o
present e non occorre affatto tro a ppoaito; al tempo di usura che si verifica nel
\,..1e il valore di esso sia quel·· stesso, 111 constata anche potenziometro del volume, in
lo indicato nello schema, va- un innesco sulla pmma quanto in esso lo strato re-
lori anche vicini, quale quel- delle onde medie n el sistente, di grafite depositata
lo di 0,5 o di 0,1 microhrad tratto compreso tra l ZOO su di una basetta isolante è
possono andare altrettanto ed 1 350 metri di lun,hez- relativamente delicato, per
bene. D di onda (sehema 20). cui basta anche l'uso norma-
le e prolungato del potenzio-
CASO n. 353. Ricevitore Anche questa volta il di- metro stesso, il quale è dal
normale di produzione al- fetto èhe non è altro che una resto forse l'organo del rice-
quanto rentota; si consta- . cbmplicazione del precedent e, vitore che viene manovrato
ta che' U potenzlometro, è determinato dal cond ~ nsa­ più spesso, perché qualche
oppo~unamente mano- tore CB, che era in corto ; tratto di esso si stacchi o si
vrato non permette di ri - !'inconvenient e si verifica in incrini, per cui si verIfichino
durre in misura efficien- qpanto il pot enziometro R7 fa i difettl.Nella totalità dei ca-
te la potenza quando variare la polarizzazione ne- si, il rimedio consiste nella
l'appareceh.lo è slntonlz- gativa applicata alle griglie sostituzione del potenziome-
zato sulle stazioni locali della valvola amplificatrice, tro, il quale comunque è un
o molto potenti (sehe- se il condensatore CB è in organo di costo assai ridott o;
ma 20). corto, l'azione del potenzio- èimpratico tentare la ripa-
met ro di volume non può af- razione di tale elemento an-
Questo difet to si produce fatto esercitarsi ed esso ri- che per 11 fa tto che esso nel-
assai frequentemente in ri- mane assolutamente ineffi- le sue versioni moderne, può
cevitori di una certa serie, e ciente. essere difficilmente smonta-

36
to come occorré fare pér àC- Misurando le tensioni si t enti a quelie deboli e rispoft-
cedere alle sue parti interne nota, sulla griglia della se- ctendo anche alla centratura
per una eventuale ispezione. zione oscillatrice della valvo- delle stazioni stesse . Nel ca-
la convertitrice, una tensio- so che questo avvenga sarà
ne n egativa di valore troppo naturale il sospettare il con-
CASO n. 356. Ricevitc:-e basso ed inoltre si constata densatore disinserito che, pro-
norm:tle di costruzioue che quando i puntali del vol- vato con un ponte od anche
alqusnto remota, si J~­ metro vengono posti tra. ia con un ohmetro predisposto
menta una forte distor- massa e questo punto del cir- per una scala, risulterà .::er-
sione che si manife!lt. cuito, la nota musicale la- tamente il responsabile, a-
nel corso della ricezione mentata scompare e la rice- vendo un isolamento interno
delle sta.ztoru loca.li :l:'Q- zione delle stazioni sintoniz- assai inferiore di quello che
tenti. zate comincia ad essere rego- normalmente esso dovrebbe
lare, per tornare impossibile presentare. Il rimedio consi-
Effettuando la misurazione quando i puntali dello stru- ste semplicemente nella .')0-
delle tensioni si giunge alla mento sono distaccati. Un ul- stituzione di detto condensa-
constatazione che quella al teriore esame a freddo, per- tore. Ov,e l'indicatore conti-
catodo della valvola ampl\fi- mette di rilevare che la resi- nui a non fun zionare anche
catrice di media frequenza, stenza di griglia oscillatrice, dopo che il condensatore so-
resta fissa a circa 1.5 volt e nominalmente di 50.000 ohm. spettato sia stato tolto, è
non varia in funzione della o di valore prossimo ha chiaro che il difetto abbia
potenza del segnale capt"3to ; invece un valore di ben sede nell'indicatore stesso,
in condizioni normali, questa 2 megaohm, segno questo che sotto forma di qualche osta·-
tensione, deve invece dimi- il valore originario si è alte- colo allo spostamento del-
nuire nettamente in funzio- rato a causa di un eccessivo l'organo mobile di esso, od
ne inversa della intensità del riscaldamento della resisten- anche di una interruzione sul
segnale captato; tale misura- za da parte di qualche orga- circuito della lampadinetta di
zione di tensione rappresen- no delle vicinanze, particolar- illuminazione,
ta in genere una prova della mente caldo, od anche a Cfl.U-
e!ficienza dello stadio con- sa solamente di una cattiva
trollo automatico del volume qualità della resistenza stes- CASO n. 359. Ricevitore
o CAV. L'assenza della V3.- sa. Sostituita la resist~nza normale. Alla manovra
riazione della tensione stes- con altra di valore corretto della manopola della sln-
sa, invece porta a sospettare ed in perfette condizioni, torua non co~ponde lo
che 11 CAV non funzioni o l'apparecchio prende a fun- spostamento dell'indice
che sia bloccato per qua~che zionare perfettamente, della scala parlante, nè n
cambiamento delle sta-
zioni ricevote, a 'Volte ta-
Inconveniente. In particolase, CASO n . 358. Ricevitor e le dlfetto si pre8ellta sot-
a meno che esistano difet ti normale, di costruzione to ODa forma alquanto
più gravi quali ad esempio, alquanto remota, con in- diversa, qoale quella del-
quelli nel diodo della valvola dicatore vis;;;ale di slnto- lo spostamento dell'indi-
ecc, la mancanza di funzio- nia di tipo non a valvo- ce sulla scala ma eeua
namento del CA V stesso può la, ma ad ombra; detto li corrispondente cam-
avere come causa, quella del- indicatore non funziona, biamento delle stalllonL
la interruzione della resisten- mentre Il resto del com- od ancora con U cambia-
za di carico della linea oppu- plesso funziona regolar- mento delle stulonl cap-
re dalla andata in corto del mente. tate, ma sensa che a que-
condensatore di disaccoppia. sto, corrisponda lo spo-
mento della linea stessa; non stamento dell'lndlce del-
è possibile fornire schemi in Questo tipo di indicatore di la scala. .
questo senso, in quanto la di- sintonia si trova in genere
sposizione circuitale di tali collegato sul circuito d~ plac-
due organi (a volte posscno ca della valvola, amplificatri- Un difetto anche q'uesto, e-
anche essere in numero mag- ce di media frequenza, .se al- stremamente generiCO e mol-
glore), varia da modello a t.ri difetti nonesliStono, si to frequente da verificarsi, in
modello dell'apparecchio. prova a disinserire il conden- quanto è determinato dalla
satore da 2000 o da 5000 pF, cordina di trazione dell'Indi-
CASO n. 35'7. Rlcerltore od anche di valore analog6 ce di sintonia e della puleg-
normale; li difetto e!:2e che originariamente si rileva gia del variabilè, comandata
e!!so l'r~~ntl\ ~ Quoll" collegato ai capi della entra- dall'alberino della manopola
della aesenza c:l t;.:lal!'!a~ ta dello strumento indi\!ato- esterna di sintonia e della
rft.e'rlone, tn~lt!'l!' t1 ~Jl'!".l­ re; quasi sempre in queste puleggia del variabile, co-
tep~rlante "1!~1''' ~~~";"'~ condizioni l'indicatore visua- mandata dall'alberino <iella
~~ nota. ~t"m"~~(t ~.,~­ le riprende a funzionare cor- manopola esterna di sintonia.
Un'llat&. rettemente rispondendo ai Il difetto comunque si può
passaggi tra le stazioni po- presentare in una gamm::l va-

37
sta di forme ed il rimedio bano subire degli attriti, pas- stata fatta passa tè su tuHé
non può essere sempre lo sando magari in vicinanza di le pUlegge, ossia di quelle fol-
stesso, in quanto da una mar- spigoli metallici ecc. Prima di li, aventi solamente la fun-
ca all'altra di ricevitore ed avviare il rifacimento di un zione di permettere il muta-
anche tra modelll diversi di meccanismo di trazione sarà mento di direzione della cor-
apparecchi di una stessa mar- bene studiarne l'andamento, dina stessa,e quelle invece
ca, il sistema meccanico del- per essere certi di realizzarlo aventi una altra funzione.
la trazione e la disposizione nel modo corretto, pena più quali quella dell'indice della
delle cordine di trasmissione tardi il mancato funziona- scala parlante, quella dell'al-
è assai diverso. In tal uni casi. mento di esso poi, se tale di- berino del condensatore va-
specialmente negli apparec- sposizione sia molto difficile, riabile, quella dell'alberino
chi più recenti, tali mecca- sarà utile fare qualche prova della manopola di sintonla
nismi sono ridotti ai minimi realizzando la filatura in ecc, si tratterà di ancorare la
termini e per questo, 11 rifa- questione con un pezzo di fi- estremità libera del filo, in
cimento del sistema di tra- lo metallico molto docile, prossimità del punto in cui la
zione passante per la mano- quale ad esempio, quell') di estremità opposta era stata
pola di sintonia, per !'indi- rame che aderisce facilmen- ancorata, facendo però at-
ce scorrevole dietro alla sca- te alle pulegge e ne segue le tenzione che l'andamento del
la e per la puleggia del con- curvature, in modo da vedt'- filo sia quello corretto e che
densatore variabile, è una re se la disposizione studia- giri attorno all'ultima puleg-
impresa abbastanza sempli-
ce. Al contrario in molti ap- +I-lT
parecchi di produzione remo- EFS
ta, si nota una disposizione R 53-2Mn A
assai macchinosa, che com-
porta delle notevoli difficoltà
per la riparazione. Altre dif-
ferenze si riscontrano nei va-
rI tipi di cordine di trazione,
ve ne sono Infatti alcune di R24-1,6Ml1
C3G 50.000
metallo, e generalmente di
fili molto sottili di acciaio, in-
trecciati, ve ne sono poi, di
seta, di cotone, di lino e re-
centemente, anche di nyloll.
Non sI può dIre in modo as-
soluto che uno di questi tipi
sia veramente il migliore a -+ HT
tutti gli effetti; al contrario,
per una certa parte, inter-
vengono elementi particolari
che rendono più adatto l'uso
di uno o dell'altro di questI
tipi; ad esempio, in apparec-
chi compatti, con valvole in
serie, ben noti per la loro
tendenza a produrre molto ta sia proprio quella corret- gia di quel tratto necessario
calore nell'interno del mobi- ta, a questo punto si potrà affinché nulla impedisca lo
le è consigliabile una cordi- avviare la ricostruzione vera scorrimento dell' indice su
na di acciaio o di seta, in e propria, ancorando la cor- tutta la scala parlante nella
quanto quelle di materiale dina ad una delle estremità, completa corsa dei conden··
termoplastico quali il nylon, da quella magari in cui si satore variabile di sintonla,
tendereboero a rammollirsi trova anche la molletta di dalla posizione di tutto aper-
alquanto perdendo sotto 11 ri- tendi tura e quindi facendo to, di minima capacità, a
scaldamento molta della loro passare il filo stesso attorno quella di «tutto chiuso» os-
tenacia, vioeversa, ove si trat. alle varie pulegge nel giusto sia a quella di capacità mi-
ta di cordine da installare in ordine, aiutandosi con degli nima. All'ancoraggio della e-
una disposizione molto com- uncinetti di varia lunghezza stremità della cordina si
plessa e maccbinosacon pu- realizzati con degli spezzoni provvederà nel modo dettato
legge dI dIametro molto ri- di :filo di ferro in maniera da dalla logica, ossia in genere
dotto in cui quindi le cordi- guidare con essi il filo "ulle con un nodo particolare che
ne stesse siano assoggettate pulegge anche in punti poco non tenda a svolgersi, occor-
ad una continua e forte tor- accessibili, come è frequen- re semmai una certa atten-
sione, sono da preferire le tissimo che accada anche in zione prima di ancorare la
cordine di nylon, come anche apparecchi molto comuni. cordina stessa per accertare
in quei casi, in cui esse . deb- Una volta che la cordlna sia che essa in tutta la sua Iun-

38
ghezza passi nelle guide gIu- essa è in relazione con, il cir- chiusure dei circuiti, control-
ste e che essa non possa sal- cuito del controllo automati- lato che tali tracce non esi-
tare via dalle gole delle va- co del volume o CAV, la ten - stano ne sui contatti fissi ne
rie pulegge, un momento pri- sione in particolare è miuima sulle laminette scorrevoli che
ma di ecettuare l'ancoraggio quando n essuna emissione fanno da ponticelll su di es-
vero e proprio, poi sarà bene viene ca ptat a. si, si rileva che l'elasticità dei
controllare che essa si pre- contatti stessi, è quasi com-
senti sotto una certa tensio- CASO D. 361. Blcevitore pletamente perduta, o che
ne, e che in particolare an- normale con occhio ma- qualche parte dei contat ti in
che la molletta che si trova rico elettronico; D rice- questione manchi del tutto ;
alla estremità opposta, ossia vitore .funziona relolar- in tali casi. ove appaia im-
a quella che è stata ancorata mente ma non così l'oc- pOSSibile effettuare una ripa-
prima di iniziare la applica- chio .......co, U ,we ri- razione appropriata o quan-
zione di essa, sia' alquanto te- mane costantemente a- do sia impossibile effett uare
sa, e cioè che la sua lunghez- perto (schema W). la sostit uzione dell'Intero
za sotto tensione si presenti commutat ore o non sia gra-
di circa una volta e mezza Misurando le tensioni si dita. dal cliente la soluzione
quella originale nella quale constata che quella al pun- drastica e piuttosto dispen-
essa si presenta quando non to A dello schema è nulla, diosa della sostit uzione del-
è tesa. Caso per caso, saran- l'Intero gruppo di alta fre-
no necessari particolari ac- mentre quella che si riscon- quenza, comprendente com-
corgimenti sui quali tuttnia tra al punto B dello stesso, è mutatore e bobine, si può
non è possibile stab1l1re nor- di 250 volt circa. E' pertanto tent are una soluzione di ri-
me in partenza dato come è chiaro che si trat ta della re- piego che tuttavia in mol Lis-
stato detto che la disposizio- sistenza R5-3, la quale deve simi casi si dimostra soddi-
ne delle cordine varia in mo- essere interrotta o che co- sfacente quanto economica,
do amplissimo, nei vari mo·· munque sia difettosa e che essa consiste nella applica-
dell1 di apparecchi. presenti quindi un valore as- zione di un piccolo comlen-
sai più elevato di quellO no- satore in ceramica da 25 n 50
minale che è di 2 megaohm. pF, meglio ancora se semi-
CASO n. 360. Blcevltore La sostituzione di questa re-
Dormale con buUcatore sistenza permette la t otale e- fisso, tra il contatto di an-
elettronico di slntonla, liminazione del difetto ; in tenna del commutatore ed 11
tipo occhio maclco; In condizioni normali, la tensio- contatto della ' gamma che
particolare si lamenta ne al punto A dello schema appare difettosa, da no Ga re
che ,uesto orlano Id D- dovrebbe essere dell'ordine che quasi sempre il difetto si
lumIna ma non risponde dei 15-20 volto fa più sentire nella gamma
aUe varlulonl deUa sIn- delle onde corte. Da notare
toDia e rimane continua- che a volte la difficoltà di ef-
mente aperto (schema CASO D. 361. Ricevitore fettuare la centratura della
%24). normale; si nota qualche gamma che interessa capta-
difetto nel commutatore re con la manopola del cam-
Come sempre, si verificano del cambio di camma di bio di gamma, ha una origin e
per prima cosa le tensioni ed onda, In particolare si più semplIce ed essenzIal-
in particolare si constata che nota che q~do Il pas- mente meccanica, in partico-
11& da una pmma all'al- lare può darsi che nel com-
la tensione alla placca del tra è dlfflcUe lmmobUls- mutatore Interessato al cam-
triodo dèlla valvola indicatri- sue U commutatore nel-
ce di sintonia, ossia al pun- bio della gamma, 11 quale
la posIslone corretta la nella maggior parte dei casi,
to A dello schema è nulla. ,uale si penle anche fa.
mentre in tale punto il suo è di tipo rotant e, sia andata
cUmente durante D fDD- persa una od entrambe le sfe-
valore normale avrebbe do- zionamento dell'apparec-
vuto essere quello di 20 a 40 rette di acciaio che servono
volto Un esame a freddo dei chio causa delle vibrulo- per lo scatto del commutato-
v.arie~ementi interessati a
nI meccaniche a cui f t re stesso, ed 11 bloccaggio di
questa sezione permette. di IIOIletto D mobDe e quin- questo. esattamente In corri-
constatare che la resistenza di l'Intero complesso a spondenza con ciascuna del-
Ièplto delle vibrulonl le varie posizioni che il com-
R36 dello schema 11 cui valo- deU'altoparlaD'-' (sche-
re dovrebbe essere quello di mutatore stesso deve assu -
Dia 226). mere; In casi come questo si
2 megaohm, è invece inter-
rotta. Il rimedio consiste tratta pertanto di indagare
quindi nena sostituzione di A diritto si sospettano di - della presenza o meno di u-
tale resistenza. Da notare che rettamente I contatti del na o di entrambe le sferet te
la tensione al punto A cita- commutatore, e per prima tra 11 fondello metallico del
to, dello schema, varia In cosa si ricercano eventuali commutatore e la flangia di
funzione dell'ampiezza e del- tracce di ossidi o sui contatti acciaio leggero stampato che
la Intensità del segnale .::ap- stessi che rendano imperfet- si trova immediatamente a.l
tato dalla radio, in quanto te od addirittura precarie le disopra dL questo, in partico-

39
lare, la flangia è riconoscibI- bene, al momento del ron- Si constata che l'indicatore
le in quanto tende a girare trollo od anche della ripara- non è sensibile e che la sua
in corrispondenza delle varie zione del meccanismo della luminescenza non si eleva in
posizioni dei commutatore, cordina, si tratta di fare at- funzione della intensità del
mentre il fondello stesso ri- tenzione a che tale puleggi- segnale captato, come do-
mane fisso e trattiene attra- na venga a trovarsi esatta- vrebbe. specie nel caso di sta-
verso due lunghi bulloncini, mente sullo stesso piano ver- zioni ricevute, locali, assai
muniti di adatti spaziatorl, ticale nel quale si trova la potenti. Ammesso che non vi
anche le varie sezioni del puleggia ricevente della cor- siano presente altri difetti
commutatore in cui si trova- dina( in taluni casi si tratta più o meno gravi e che lo
no i vari contatti elettrici. La di quella del condensatore stesso bulbo a luminescenza
sferetta o le sferette che so- variabile, di diametro note- non sia difettoso, 11 rimedio
vente possono anche essere vole in altri si tratta di una consiste quasi sempre nel
ricuperate dal fondo del mo- puleggia folle ecc.), se non raddoppio della resistenza
bile dove quasi sempre ca- esiste infatti questo allinea- RlO dello schema da 25.000
dendo si fermano (o che in mento, è facilissimo che la ohm, portandone quindi Jl
caso contrario possono essere cordina sia essa lenta o ben valore a 50.000 ohm. In que-
sostituite con sferette da CH- tesa, lasci il fondo della gola ste condizioni si può avere
llcinetti, acquistabili presso della puleggìna di gomma. la quasi matematica certezz~
che la luminescenza del bul-
bo si solleva sin quasi alla
sommità e che le condizioni
di funzioncl.mento e le indi-
cazioni della lampada sono
quasi quelle normali.
PliLEGGIA
DI GOMMA
VASO n. 365. Ricevitore
SMJl normale, funziona alla
4L8EIi'Q \
M-4NOPOi4
$INn7NIA " meno peggIo, ma in cor-
+Hr rispondenza deUe stazio-
ni più potenti locaU, è
impossibile effettuare la
qualsiasi meccanico di scoo- per salire su uno dei labbri regolazione del volume
ters e moto), vanno fatte di questa e quindi priV3. di sonoro, con la manovra
scendere al loro posto dopo qualsiasi sostentamento ten- del potenziometro di vo·
avere semplicemente solleva- da a saltare via. Lo schema lume (schema. Z29) .
to per il tratto necessario, la semplificato mostra la dispo-
flangia di acciaio flessibile sizione generale in questi Anche con 11 potenziometro
sulla quale si trovano appun- casi. di VOlume al minimo, non è
to due fori destinati a fare possibile abbassare il volume
loro da culla. con cui giungono le sta~lon!
CASO n. 364. Ricevitore
supereterodina di costrll- locali potenti. Il difetto ha
CASO n. 363. Ricevitore zione remota, con indica- origine nel condensatorino da
normale, si lamenta It\ tore di sintonla rappre- 50 pF che è connesso a quei.-
impossipUltà di effettua· sentato da un bulbetto a la delle placchette della val-
re le manovre della sin· lumlnescenza al neon vola doppio diodo triodo che
tonla per la ricerca delle (tale organo era molto u- ha la funzione di diodo per
varie stazioni, in quanto sato prima deU'avvento 11 CAV, a partire dalla plac-
anche se la manopola dei moderni in dicatori di ca della valvola amplificatri-
della sintonla viene ma· sintonia a raggio catodi- ce di media frequenza. Tale.
novrata non deriva lo co, e risale alla stessa e- condensatore in particolare
spostamento deU' indice poca in cui si notavano a appare interrotto ossia privo
sulla scala parlante, nè volte indicatori di sinto- di qualsiasi capacità interna,
la rotasione del conden· nla di tipo meccanico os- la sua sostituzione permette
satore variabUe di accor- sia quelll ad ombra con la eliminazione del difetto.
do (schema 221) . tendina mobile su di una Da notare che lo stesso d1fe~­
ftnestrella illuminata da to era anche causa di un par-
una lampadinetta retro- ticolare effetto di innesco
Vi sono ricevitori in cui il stante). L'in dicatore in quando 11 potenziometro di
cavetto o la cordina di tra- questione funziona male volume veniva ruotato verso
zione, si impegna sull'alberi- e non risponde alle va- la posizione del massimo.
no della manopola di sinto- riazioni delle stazioni Nello schema è contrassegna-
nia, nella gola di una puleg- (schema 228) .• ta con C2, la posizione del
gin a di gomma indurita eb- condensatore difettoso.

40
prima vista appaiono in buo- la valvola di media. Fatta
ne condizioni. Il difetto è sta- questa modiflca temporanea,
to soppresso rapidamente si è constatato che in ta-
mettendo un condensatore a li condizioni l'apparecchiO'
mica da 100 pF in serie sulla. prendeva a funzionare rego-
connessione tra la griglia del- larmente subito dopo la sua
la sezione oscillatrice della accensione, senza il periOdO
valvola convertitrice e gli av- relativamente lungo di atte-
sa che in. precedenza era ne-
volgimenti di oscillatore del cessario. La causa dell'incon-.
gruppo di radio frequenza. In veniente era rappresentata in
Tutte le tensioni appaiono origine detta connessione e ;:R, particolare dal condensatore
normali ed anche i conden- fatta direttamente come lo a mica inserito in parallelo
satori di disaccoppiamento a indica lo schema allegato. sull' avvolgimento primario
del primo trasformatore di
media frequenza; tale con-
TRIODO OSCli.lAN'/'E
densatore infatti era difetto-
so e presentava delle perdite
neS4 EF6 solo inizialmen te, forse a
~hI5","O-~r-~~ causa di tracce di umidità ,
che poi venivano eliminate
al che l'apparecchio prende-

c 100
U CONDEI/S.
AGGII.IIIT()
}
va a funzionare regolarmen-
te. Dietro l'autorizzazione dcI
cliente si decide di effettua-
re la riparazione del guasto,
con il rimedio drastico della
sostituzione dell'intero primo
trasformatore di media fre-
+HT quenza dato che esso è facil-
EF41 o mente reperibile in commer-
o

QIIIO o
ci
''l'
cio come parte di ricambio.
Nello schema allegato è indi-
cato il modo in cui è stata
resa inefflciente la sezione di

(l amplificazione di media, nel


corso dell-e prove. Da notare
che tale alterazione momen-
tanea può essere adott,ata
senza sostanziali differenze
anche nel caso di apparecchi
forniti di valvole di diverso
tipo, in linea di massima co-
munque è anche utile distac-
care sempre l'anodica della
alimentazione della valvola
amplificatrlce di media, la
valvola ad ogni modo può es-
sere lasciata nel suo zoccolo,
ed anzi questo, nel caso di
Le tensioni sono state mi- calizzato con un espediente apparecchi con valvole in se-
surat-e nell'apparecchio sia. che in taluni casi può risul- rie è indispensabile perché
quanto esso funziona rego- tare utile ossia quello di ren- anche le altre valvole ope-
larmenteche quando esso in- dere inefficient-e uno degli ranti si aceendano corretta-
vece appare bloccato, tutta- stadi dell' apparecchio, In mente.
via non è stata constatata a1- ' particolare è stato reso inef-
cuna differenza od anomalia, ficiente lo stadio di amplifica-
e tutte le tensioni sembrano zione di media frequenza,
perfettamente stabili e nor-
mali. Si tenta senza succes-
COllegando direttamente la
placca della sezione mescola-
Abbonatevi al
so, la sostituzione della val- trice della valvola conv~rti­
vola convertitrice e di quella
ampllflcatrice di media fre-
quenza. Il difetto è stato 10-
trice il primario del secondo
trasformatore di media fre-
quenza saltando il primo e
Sistema "1\"
41
Valvole di corredo aUa maggior parte degli apparecchi
radio riceventi e loro funzione specifica

Ampliflcat,ice Oscillatrice lo- Amplifiut,ice Rivelatrice Amplifical,i •• Radd,ixzat,;ce Indicatore


CAV ele",onlco
Rario F,eq. c.le mescolatri· Media F,eq . Fi naIe Bassa mono o bipl.c.
p,eamplifìcat,i. .intoni.
Eventuale ce convertitrice una O due c. B.... F,.q. Fr.que",.. ca alim.ntaz. occhio magico

E 442· S EK90 E442 - S EBL! EBL! EY91 AMI


Rens 1204 6BE6 Rens 1204 EAC91 6AK6 UY41 AM2
24 A 6A7 24A 85 EL91 UY42 EMI
24 B 6SA7 24B 55 6F6 35W4 EM3
24 S 6A8 24S EBCi 6K6 35X4 EM4
36 6K8 36 EBC3 6L6 35Z4 EM34
6C6 12BE6 6C6 EBC4i 6V6 35Z5 EM80
6D6 12SA7 6D6 EBC8i 6W6 PY80 UMI
!
6J7 12A8 6J7 EBC90 38 80 UM34
12J7 AHI 12J7 6B6 41 81 UM80
6S7 EHi 6S7 6Q7 42 82 EPM3
6AKS EH2 6AKS 6T8 43 83 2ES
AF3 2A7 AF3 12Q7 45 84 2G5
AF7 6E8 AF7 , 12SQ7 47 5W4 6AD6
EF6 EKl EF6 12AV6 59 5X4 6AF6
EF7 EK2 EF7 75 89 5Y3 6AL7
EF8 AKl EF8 ABCI AL! 5Z3 6E5
EF9 AK2 EF9 2A6 AL2 6AX5 6G5
EF40 6AB8 EF40 6AT6 EL! 6X4 6U5
EF41 PCF80 EF41 12AT6 EU 6X5 6M2
EF42 6A78 EF42 GR7 EL3 AZI 6X6
EF80 6X8 EF80 6RS7 EL5 AZ2 1629
EF81 6J8 EF81 12R7 EL6 AZ3
EF82 6K8 EF82 12SR7 EL41 AZ4
EF83 ECH3 EF83 EABC80 EL42 EZ4
EF85 ECH4 E F85 PABC80 EL34 EZ40
6BA6 ECH41 6BA6 EAF41 EL81 EZ41
GSJ7 ECH42 6SJ7 EAF42 EL82 EZ80
GSK7 ECH81 6SK7 VAF41 EL84 EZ90
6K7 OCH42 6K7 VAF42 KT66 GZ30
12K7 OCH43 12K7 6SF7 PL81 6W4
12SJ7 OCH41 12SJ7 6B7 PL82 6AW5
12SK7 6TE8 12SK7 6B8 PL83 RGN504
OF41 6TE9 VF41 6BN8 PL84 RGN1404
EAF41 EQ40 EAF41 2B7 UL41 RGN1503
EAF42 EQ80 EAF42 6AD8 UL84 RGNI054

42
Amplific.I,ice O.ci Il.I,i ce L... Amplifical,ice Rivelal,ice Amplìfical,ice Radd,inal,ice Indicalo,e
R.,io F,eq. tale me.colal.i. Media F,eq. CAV elett,onico
Finale B.... ,"ono o bi pl.Co
p,e.mpllfical,i. sintoni.
Evenluale ce convertit.ice un. o due F,eque.1Za
ce B.... f,a,q . ca .Iimen!n. occhio m3gioo

VAF41 6BE7 VAF41 EBFl E443· H IV


VAF42 6AJ8 VAF42 EBF2 E453 OZ4
2B7 2B7 EBF32 RES664D oppure :
6B7 6B7 EBF35 RENS1374- raddrizza-
6B8 6B8 EBF80 2A5 tore al se ,
6BN8 6BN8 VBF2 6CA7 lenio
EBFl EBFI VBF80 6AQ5
EBF80 EBF80 6CL6
VBF80 VBF80 35B5
32 32 35D5
34 ' . 34 35L6
35 35 50A5
50B5
57 57 50C5
58 58 50L6

Caso di apparecchi a batterie . a Valvole

Amplifical,ice Oscillal,ice L~ Rivel.lrice AMpliflcal,ice Indic.lo,e


Amplifical,ice
Ra,io F,eq. ule melcolal,i· CAV Raddrizzal.ice elett,onico
Fin.le Bass.
Media F"q. p.eampllflcal,l. sinloni.
Iv.n!uale ce convertit,ice molto 'ra,.
ce B.... Freq. Frequen .... occhio magico

• DF91 lR5 DF91 DAF91 DM70


lQ5
DF92 DK91 DF92 DAF96 lS4 DM71
DF96 DK96 DF96 lLD5 IS5 2525
DAF96 DK92 DAF96 lLH4 3Q5 U7Z3
lN5 lA7 lN5 DAC21 3Q4
lLN5 lLA6 lLN5 DAC22 DL91
lL4 lLC6 lL4 DBC21 DL92
lT4 DCH2S 1T4 I
DL93
lV4 lV4 DL96
DF22 DF22

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