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Bianco Riccardo IV F 16-04-2015

La Carboneria: Che cos’è, qual è la sua organizzazione, quali sono i suoi punti di
forza e i suoi limiti, le ragioni dei sui insuccessi.

In seguito alla Restaurazione (1815), gli ideali rivoluzionari e i principi illuministi, erano
sopravvissuti, nonostante le limitazioni imposte dai nuovi sovrani assoluti, grazie a una serie
di organizzazioni clandestine, o società segrete, di cui la più importante ad operare in Italia fu
la Carboneria. Le sue origini non sono del tutto chiare ma pare che si sia sviluppata con
l’intento di rovesciare la dominazione Francese a Napoli e nel resto dell’Italia, e che si sia
ispirata alla struttura “piramidale” massonica: l’unità di base era una cellula locale chiamata
vendita; un gruppo di vendite era controllato da una vendita madre, a sua volta sottoposta a
un’alta vendita. Per mantenere la massima segretezza, gli affiliati, provenienti soprattutto
dall’ambiente militare e nobiliare, conoscevano un numero molto limitato di altri affiliati, e i
segni di riconoscimento e le parole d’ordine (provenienti dal linguaggio dei carbonai, dai quali
prende il nome l’organizzazione), venivano cambiati regolarmente da direttive dell’ alta
vendita. Anche l’identità dei capi era tenuta segreta ai soci ordinari, come il completo piano
d’azione e il fine ultimo della società ovvero la realizzazione di idee egualitarie radicali. I veri
punti di forza dell’organizzazione erano i benefici sociali e le reti di sostegno e solidarietà , di
cui gli affiliati godevano, e il suo carattere religioso dal momento che molti linguaggi e rituali
facevano riferimento alla liturgia e al simbolismo cristiani. D’altra parte però l’estrema
segretezza e indiscrezione limitavano il contatto tra i membri e il coordinamento delle forze
rivoluzionarie nelle insurrezioni, che fallirono miseramente poiché non coinvolsero mai il
popolo, vera forza rivoluzionaria, ma si limitarono a una stretta cerchia elitaria di intellettuali
aristocratici, appartenenti al ceto militare e tutt’al più borghesi .

Bibliografia:
CHIAROSCURO vol.2, Francesco Maria Feltri, Torino 2012
La Carboneria, Enciclopedia Treccani Online (www.treccani.it)

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