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SCRIPT MAGIA CON GIGI

Durante lo spettacolo, Gigi vuole raccontare delle barzellette per riempire dei tempi morti ma gli
dico/diciamo di no perché non fanno ridere, e nel tempo di dirlo il momento è già di nuovo vivo.
Devo fare il cubo di Rubik ma c’è il tempo morto di me che lo risolvo perché lo spettatore l’ha
mescolato molto bene ed è particolarmente difficile. Allora gli dico che adesso le può dire per
aiutarmi/ci. La barzelletta non fa ridere, quindi siamo nella merda con lui che mi chiede quando
finisco e io che gli dico “volevi raccontarle, adesso vai”. Lo faccio.
Poi partiamo con le versioni magiche e la magia prosegue normalmente e adesso è felice (sia lui sia
il pubblico, sia io) che non deve più dirle perché sono in grado. Va così fino al finale in cui il cubo è
uguale ma non alla soluzione, al cubo mescolato dallo spettatore. Quando arriviamo lì lui
ricomincia con le barzellette mentre io lo risolvo davvero, cerca di uscirne, ma gli mostro che non
serve. Il cubo è risolto, solo non come lui si aspetta.

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