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In quel momento, Origami Tobiichi riprese conoscenza, aprendo gli occhi con
sorpresa.
“......, …...”
Anche se aveva dormito tutto il tempo, la sua respirazione era irregolare.
Dopo essersi seduta, Origami fece dei profondi respiri per regolare il suo battito
cardiaco. Aria con una lieve traccia di disinfettante si insinuò nel suo naso.
Tornata a respirare normalmente, Origami si guardò lentamente attorno, cercando di
capire dove fosse.
Un tetto bianco, un muro bianco. Con la punta dell'occhio, vide una sacca usata
probabilmente per la flebo.
Si rese subito conto di trovarsi nella stanza dell'ospedale della JGSDF, dove veniva
medicata sempre. Inoltre, era una stanza personale preparata solo per lei.
“........”
Senza parole, si strofinò la fronte. La sua testa era stata bendata con cura, ma era
bagnata a causa della sudorazione durante il sonno. Ovviamente, aveva altre bende
oltre a quelle sulla testa, e la sua vestaglia era umida. Origami si allargò i vestiti,
cercando di asciugarli.
Di norma non avrebbe mai sudato così tanto durante il sonno... forse, era a causa del
sogno che aveva appena fatto.
5 anni fa. La scena della morte dei suoi genitori.
Poco dopo era venuta a sapere dell'essere che glieli aveva portati via, che lei aveva
scambiato per un angelo.
Disastri viventi, spiriti. Quella creatura disumana aveva causato una potente
esplosione.
Ma ––– era tanto che non faceva più quell'incubo. Perché così all'improvviso?
“–––!”
Se ne ricordò, e trattenne il respiro.
Si ricordò del perché era lì.
“Shido.....!”
Chiamò il nome della persona che amava. Sì. Origami stava combattendo sul terrazzo
con uno spirito, Kurumi Tokisaki ––– e aveva perso conoscenza dopo essere stata
colpita.
Era estremamente preoccupata per lui e per Mana, per le ragioni di Kurumi (c'era
anche quella sottospecie di forma di vita che qualcuno potrebbe tranquillamente
confondere con un sacco di spazzatura, anche se sarebbe sempre meglio non notarla
affatto). Visto che lei era ancora viva, era molto probabile che anche gli altri lo
fossero. … Ma non poteva dire altro. In ogni caso, aveva bisogno di sapere.
Origami chiuse gli occhi cercando di ricordare tutto quello che poteva ––– in quel
momento, deglutì.
Mentre Origami veniva tramortita dai cloni di Kurumi, mentre lei si avvicinava a
Shido,
Dal cielo, era apparso qualcosa di incredibile.
“Lo spirito... del fuoco...!”
Origami si ricordò dell'immagine che era entrata nel suo campo visivo, parlando con
una voce imbevuta d'odio.
Lo spirito del fuoco. Nome in codice: [Efreet]. Lo spirito che 5 anni fa aveva dato
fuoco a Tenguu Nankou.
––– Davanti ai suoi occhi era apparso lo spirito che le aveva portato via i suoi
genitori.
“Ti ho trovato. Finalmente......”
Per 5 anni non aveva mai smesso di cercare il suo nemico. Con l'obiettivo di uccidere
il suo obiettivo anche a costo della sua vita. Anche se per pura coincidenza, Origami
lo aveva trovato.
Il suo cuore ricominciò a battere all'impazzata, e il suo respiro tornò ad affannarsi. Il
suo più profondo desiderio stava finalmente per avverarsi, e nella sua testa sentì una
sensazione simile all'estasi.
Ma... perché? Mancava qualcosa. Lo spirito del fuoco che era apparso sul terrazzo
––– il volto di [Efreet], rispetto a quello di 5 anni fa, era in qualche modo diverso.
Ma qual'era il problema? Anche pensandoci, non capiva perché. Origami ci pensò su
alcuni minuti prima di alzare la testa e scendere dal letto. Si mise le pantofole lì
vicino e si alzò.
Non era un problema se non riusciva a capirlo adesso. Visto che Origami era lì, ciò
voleva dire che anche Mana doveva essere in ospedale. Lei dovrebbe avere
informazioni più dettagliate.
Origami ignorò la confusione mentre camminava –– ma fu trattenuta dalla flebo che
aveva ancora attaccata al braccio.
Parte 2
Eppure, le braccia di Origami erano ancora attorno al suo collo. Shido aggrottò le
sopracciglia, rendendosi conto che qualcosa non andava. –– Capì subito il motivo:
insieme al suono tipico della respirazione, sembrava quasi che qualcuno gli stesse
alitando sul collo.
“O-Origami.......!?”
Hu—Ha—Hu—Ha—.
“Ferma un secondo...”
Hu—Ha—Hu—Ha—.
“Hey hey......”
In difficoltà, Shido si guardò dietro, ma...
“Hyi!?”
In quel momento il suo collo sentì qualcosa che non si aspettava e lui non poté fare a
meno di trasalire.
Anche se le mani di Origami erano ferme, Shido sentì comunque una strana
sensazione lungo la spina dorsale, molto simile al solletico.
“Cosa!? Che cosa hai appena fatto!?”
Shido riuscì finalmente a riordinare i suoi pensieri, scattando verso la stanza 305 e
mettendo Origami sul letto che era lì dentro.
“............”
Per qualche ragione, dopo essersi messa sul letto, Origami si leccò le labbra.
“Haa........ haa....”
Anche se non aveva camminato molto e Origami non era certo così pesante, adesso
Shido si sentiva veramente stanco. Si appoggiò sul muro per regolare la sua
respirazione.
Dopo circa un minuto e dopo essersi tranquillizzato, si guardò attorno.
La stanza era principalmente bianca. In uno spazio di circa 3 tsubo c'erano un letto,
un armadietto, un televisore e delle sedie, probabilmente aveva da poco ricevuto
ospiti perché c'erano fiori sul vaso vicino al letto e c'era un cesto di mele.
“A-allora Origami... io vado.”
Poi, non appena Shido ebbe finito di parlare, lo stomaco di Origami brontolò.
“? Non hai mangiato?”
Origami scosse la testa.
“Capisco... dovrei chiamare un'infermiera?”
“............”
Ma Origami alzò improvvisamente la testa, prendendo una mela dal cesto.
E poi, prendendo un coltello da frutta li diede entrambi a Shido.
“Sbucciala tu.”
“Eh? Aaah... va bene.”
Non aveva ragione di rifiutare. Shido si mise su uno sgabello, prendendo mela e
coltello, mettendo il cesto sulle sue ginocchia e cominciò a sbucciare la mela.
Per Shido, che era abituato a cucinare, questo era veramente facile. Non ci mise
nemmeno un minuto a dividerla in otto spicchi e a metterle in fila su un piatto.
“Perfetto, ecco a te.”
Con queste parole, le passò il piatto. Ma Origami non sembrava soddisfatta,
scuotendo la testa. Non prese il piatto.
“? Che hai, Origami?”
“Imboccami.”
“Che...”
Shido rimase immobile con il piatto in mano e le sue spalle tremarono per un attimo.
Ma non poteva restare così per molto. Facendo finta di tossire, cominciò a parlare.
“No... almeno quello lo puoi fare no?”
“Mi è stato detto di evitare gli sforzi eccessivi.”
“Ma prima stavi camminando da sola.”
Origami lo ignorò, aprendo la bocca con un “Ah –––”.
“..., Sul serio... non mi lasci scelta.”
Sospirando, prese uno spicchio di mela e lo portò vicino alla bocca di Origami. Poi,
lei aggrottò le sopracciglia come se fosse veramente sorpresa.
“Se proprio non puoi muovere le mani almeno la bocca –––”
“........! Don!”
Non terminò la frase. Perché Origami morse improvvisamente la mela,
interrompendolo.
Origami guardò Shido mentre mangiava metà della mela, masticò e mando giù, poi
aprì ancora la bocca, sembrava che volesse anche l'altra metà in mano a Shido.
“Uh, a te.”
E poi, quando Shido le avvicinò la mela ––– Origami, mise in bocca la mela e le dita
di Shido.
“Uu!?”
Questo era oltre le sue aspettative. Emise un suono shockato.
“Ha, haha... sei proprio sbadata, eh?”
Shido sorrise debolmente, lasciando la mela nella bocca di Origami e riprendendosi le
sue dita. In quel momento, lei gli prese il polso, impedendogli di ritirarsi.
“Eh...? Eeeeh!?”
“..........”
Ignorando lo strillo di Shido, Origami non liberò il polso e cominciò a leccargli,
succhiargli e baciargli le dita. *Lick* *Lick lick* *Lick lick lick* *Suck suck* *kiss*
*suck*
“Hey, hey, Origami...! No, aspetta, davvero ––– O-Origami-san!?”
Shido urlò con voce acuta e cominciò ad agitare le mani nel panico, riuscendo
finalmente a sfuggire alla presa di Origami. Le dita di Shido e le labbra di Origami
erano ancora collegate da un sottile filo di saliva... che scena provocante, Shido non
riuscì a non arrossire.
“Grazie del pasto.”
Origami si pulì la bocca e unì le mani, abbassando la testa in un inchino. Shido si pulì
le mani mentre sudava freddo.
“V-va bene adesso?”
Shido aveva appena finito la frase quando Origami indicò il bagno.
“Quello.”
“Uh?”
Guardando nella direzione indicata da Origami, vide un semplice termometro
elettronico.
“Devo misurarmi la febbre.”
“Ahhh, giusto.”
Shido prese il termometro e lo passò a Origami. Ma Origami non lo prese.
“Uh, che hai adesso? Non volevi misurarti la febbre?”
“È difficile farlo da sola. Vorrei che mi aiutassi.”
“Eeeh?”
Shido aggrottò le sopracciglia.
“N-no no no. Non devi solo metterlo sotto il braccio?”
“Sforzo eccessivo.”
“..... Va bene va bene, ho capito.”
In qualche modo gli sembrava che lo stesse prendendo in giro ma non poteva farci
niente. Shido sospirò mentre estraeva il termometro dalla scatola.
“Adesso che me lo dici... come dovrei fare? Io non posso fare niente, no?”
“Siediti qui.”
Origami indicò il letto.
“Eh? Eeeh...”
Shido inclinò la testa guardando il suo posto, Origami si tirò su, sedendosi davanti a
lui dandogli le spalle, sembrava quasi che lui la stesse abbracciando. Sarà stata una
coincidenza ma adesso le loro posizioni erano invertite.
“! O-Origami...?”
Poteva quasi vedere la sua nuca bianco neve vicino ai suoi occhi attraverso gli spazi
tra i capelli. Shido distolse lo sguardo.
Ma Origami non ci pensò mentre sbottonava la sua vestaglia, mostrando il suo petto.
“...!? C-c-c-c-c-c-c-c-c-c-che stai facendo Origami!?”
“Quando Kurumi Tokisaki si è trasferita a scuola, tu eri attratto da quello che faceva.”
“Eh... eh?”
“Ho capito che essere aggressiva funziona.”
Origami mormorò a se stessa, afferrando la mano di Shido che reggeva il termometro.
E poi, la avvicinò lentamente alla sua ascella sinistra.
“––– Mettilo dentro, Shido.”
“......!?”
“Il termometro.”
Anche se tecnicamente non stavano parlando di nulla di indecente, Shido si sentiva
estremamente imbarazzato.
“No, questo... è veramente...”
“Se non ce la fai, allora per favore aiutami a lavarmi e a cambiarmi –––”
“Lo faccio! Non vedo l'ora di misurarti la temperatura, non aspettavo altro!”
“Capisco.”
Origami sembrò un po' delusa mentre annuiva, tornando a guardare avanti. Shido
deglutì mentre avvicinava il termometro all'ascella di Origami.
“.........!”
Poi, non appena la punta del termometro toccò la pelle di Origami, lei tremò.
“S-stai bene, Origami?”
“Sì. È solo... un po' freddo.”
“D-davvero...?”
Ricomponendosi, mosse di nuovo il termometro.
“..... Ah –––..... Uh –––”
Ogni volta, Origami faceva qualche suono che solo lui poteva sentire, gemeva e
ansimava con una voce indescrivibile.
La solita Origami non avrebbe mai fatto dato voce a suoni così gentili e seducenti.
Ogni volta che li sentiva, Shido si sentiva in paradiso.
“Uh... Shido, ancora ––– più in fondo, di più.”
“... Uhm, scusami.”
“Se... non lo... metti bene... allora non puoi... misurare.”
“S-sì.”
Le stava solo misurando la febbre, allora perché, perché si sentiva come se stesse
facendo qualcosa che non doveva? Forse era solo la sua immaginazione. Doveva
essere la sua immaginazione.
Shido cominciò a recitare il Prajna Paramita Sutra [1] (anche se i versi erano un po'
rivisitati) per calmare la sua mente e mise il termometro sotto l'ascella di Origami.
“Uuuh......”
Subito, Origami tremò un attimo,come se stesse soffrendo.
Poi, il suo respiro divenne più rapido.
“O-Origamiiiiiiiiii...?”
“––– Per favore, più forte.”
“P-potrei chiedere... p-perché?”
“Il termometro... cadrà.”
“Ah... così, nn... così va bene.”
Shido mise più forza per permettere ad Origami di reggere meglio il termometro.
Sì. non sarebbe riuscito a misurarle la febbre se il termometro fosse caduto, non
poteva farci niente. Era inevitabile. Era una legge universale che non poteva essere
aggirata da un mero umano come Shido.
Nelle braccia, nel petto, nello stomaco, la morbidezza e il calore di Origami furono
trasferite a Shido senza eccezione. E nelle sue narici si infilò un leggero odore di
sudore. Gli sembrava che qualcuno gli avesse aperto la testa e tirato fuori tutto quello
che c'era dentro, col risultato che adesso non ci capiva più nulla.
––– E poi, in quel momento si sentì il suono acuto del termometro che riportò Shido
sulla terra.
“Ha!”
Shido sgranò gli occhi e tirò fuori il termometro dall'ascella di Origami.
“Ah........”
A quel punto, Origami tremò ancora, ma lui si distrasse guardando i numeri sul
termometro.
“36.2... n-normale direi.”
“... Capisco.”
Origami parlò con un po' di dispiacere, abbottonandosi lentamente la vestaglia. Poi, si
girò di nuovo verso Shido.
“Shido.”
“C-che c'è...?”
“S-sei veramente... bravo.”
“... D-davvero?”
Shido non aveva idea di cosa intendesse, ma aveva la sensazione che se l'avesse
chiesto si sarebbe ritrovato ancora più nei guai, quindi scosse la testa e rispose.
––––––––––––––––––––––––––––––––
1) Preghiera buddhista.
“A-allora... io adesso vado via. Origami, riguardati.”
Shido si alzò, passando attorno alla schiena di Origami e scendendo dal letto. In
questo modo, andò alla porta. Però,
“––– Un'ultima cosa?”
Origami lo chiamò da dietro.
“... Cosa c'è?”
Aveva una brutta sensazione. Che cosa poteva volere adesso? –– Ma, Origami disse
qualcosa di inaspettato.
“Ieri. Sai dirmi cosa è accaduto dopo lo scontro con Kurumi Tokisaki? ––– Dovrebbe
essere apparso un altro spirito dal cielo. Aveva un Abito Astrale simile a un kimono,
uno spirito di fuoco.”
“––––”
Shido trattenne il respiro.
Nella sua testa suonò un campanello d'allarme. Origami stava sicuramente parlando
di Kotori.
“Ti ricordi?”
“... Ah, sì.”
Shido esitò un po' prima di annuire.
Lei non ricordava nulla, ma Origami aveva visto Kotori, era inutile nasconderlo. Più
che altro, se Shido avesse detto di non aver visto nessuno spirito sarebbe parso
sospetto.
Non sapeva se Origami avesse notato o meno il suo panico, ma lei continuò a parlare
con calma.
“Quella volta, prima che Kurumi Tokisaki mi tramortisse ––– vorrei che tu mi dicessi
dove si trova lo spirito del fuoco.”
“No... quello, come dire, anche io ero svenuto, nemmeno io so dirti molto.”
“... Capisco. Se ti ricordi qualcosa, vorrei che me lo dicessi immediatamente.”
Origami tirò un sospiro di sollievo.
“S-sì.”
Shido annuì, ma si sentiva stranamente a disagio.
Origami era un membro dell'AST. Uccidere gli spiriti era la sua missione. Quindi era
normale che volesse sapere quanto più possibile su un nuovo spirito... ma , come dire,
sembrava che ci fosse qualcosa che non andava con lei.
“Perché lo vuoi sapere...?”
“Perché...”
Origami si fermò a metà del discorso, mordendosi le labbra prima di continuare.
“Ti ricordi quello che ti aveva detto?”
“Quando...?”
“I miei genitori sono stati uccisi da uno spirito.”
“––– Sì... mi ricordo.”
Shido annuì. Non potrebbe mai dimenticarselo. Il motivo dell'odio di Origami verso
gli spiriti, verso la calamità che le aveva portato via la famiglia. Nell'incidente di 5
anni fa.
“5 anni fa, la causa di quell'incendio a Tenguu Nankou, lo spirito che ha bruciato vivi
i miei genitori ––– è stato quello spirito di fuoco.”
“Co ––––”
Shido rimase senza parole.
Si mise una mano sullo stomaco, gli sembrava che i suoi polmoni potessero esplodere
ogni volta che respirava. Ogni respiro era doloroso e sentiva di stare per vomitare.
Inspirò, ed espirò profondamente. Lo fece ancora, ripensando alle parole di Origami.
––– Ma la sua mente non poteva dimenticare tutto così facilmente.
Lei... lo aveva detto sicuramente.
Lo spirito di fuoco aveva ucciso i suoi genitori.
Parte 3
“Shido!”
Shido usò il teletrasporto della 'Fraxinus' per spostarsi all'interno della nave, e lì ad
aspettarlo c'erano Reine e Tohka, che non si era nemmeno cambiata e lo accolse
vestita con un'uniforme militare come quella di Reine.
“S-sei tu, Tohka. Ti sei sve ––”
Senza aspettare che Shido finisse la frase, Tohka gli si gettò al collo.
“U-uwa!”
Sorpreso da quell'azione improvvisa, il suo corpo divenne rigido. Tohka non sembrò
curarsene mentre avvolgeva le sue braccia attorno al collo di Shido e stringeva.
“Nuu! Shido! Stai bene! È fantastico!”
“S-sì... grazie a te.”
Sorrise amaramente mentre la prendeva per le spalle, indicando che era ora di
lasciarlo. Tohka “Uuh”, mormorò a bassa voce, capendo cosa voleva dire Shido e
stava per lasciare la presa ––
“... Uu?”
Quando sentì qualcosa di sospetto e aggrottò le sopracciglia avvicinando il suo viso a
quello di Shido.
Come se stesse cercando di identificare un odore, cominciò ad annusarlo.
“C-cosa c'è? Qualcosa non va, Tohka?”
“No... è solo che hai un odore fastidioso. Mi chiedo perché... dovrebbe essere un
odore piacevole, ma quando l'ho sentito mi è venuta la nausea, o forse sarebbe meglio
dire che mi ha fatta arrabbiare... Aaah, giusto, è molto simile all'odore di Origami
Tobiichi.”
Disse Tohka guardandolo negli occhi. Che olfatto incredibile. Il cuore di Shido stava
per saltare via.
“–––! N-n-n-n-n-n-n-n-no, te lo stai solo immaginando.....!”
“Uu... davvero? Allora sarà così. Perché dovresti avere lo stesso odore di Origami
Tobiichi? Che stupida sono. Per avere il suo odore, avresti dovuto come minimo
portarla in spalla.”
“...! I-infatti. Non è possibile che questo accada!”
“... Basta chiacchierare, Shin.”
E poi, Reine, che se ne stava in un angolino a fissarli, scosse leggermente la testa
mentre parlava. Con la sua solita aria assonnata, sembrava che stesse per
addormentarsi lì dov'era.
“Ah... sì, scusami.”
“... Mm, da questa parte allora. Tohka, potresti restare qui a giocare con Yoshino nel
frattempo?”
“Uh? Non posso stare con Shido?”
Le sopracciglia di Tohka erano a forma di 八 mentre fissava Shido, e lui si sentì in
colpa –– ma visto che si trattava di una riunione su come conquistare Kotori, sarebbe
stato meglio far sapere il meno possibile a Tohka.
“Scusami, Tohka. Devo fare una cosa.”
“Uuu... e va bene.”
Tohka mise il broncio, ma ubbidì e se ne andò.
“... Bene, andiamo allora.”
Con queste parole, Reine cominciò a camminare barcollando. Shido la seguì in fretta.
Passando per corridoi che non aveva mai visto prima, arrivarono finalmente davanti a
una grande porta. Non appena Reine vi si mise davanti, si sentì uno squillo e la porta
si aprì.
“... Bene, entra.”
Era molto spazioso all'interno. Al centro c'era un grande tavolo circolare molti
membri dell'equipaggio seduti lì intorno. Evidentemente questo era il posto per le
riunioni strategiche.
“... Cerchiamo dei posti vuoti.”
Reine camminò barcollando nella stanza, sedendosi su una sedia libera. Shido fece lo
stesso e si mise accanto a lei. Davanti a lui c'erano un display e una tastiera.
Sembrava che ogni posto ne avesse uno.
E poi, un uomo seduto al posto del comandante si schiarì la gola e si alzò in piedi.
Capelli lunghi fino alla schiena, un volto che non sembrava giapponese. Era il
classico uomo che trovi negli shoujo manga.
Kyouhei Kannnazuki. Il vice-comandante della 'Fraxinus' e al contempo il vice-
comandante della squadra di combattimento. Ora che Kotori era in quarantena, lui
veniva subito dopo nella linea di comando.
“È bello vedervi tutti qui. A causa dell'attuale situazione d'emergenza, permettetemi
di prendere il posto del Comandante. Io, Kannazuki, condurrò questa riunione. ––
Shido-kun, è senza dubbio un onore averti qui.”
“No, è solo il mio dovere.”
Shido annuì e Kannazuki continuò soddisfatto.
“Bene, passiamo subito all'argomento principale. Quelli che già sapevano della
situazione del Comandante, quelli che lo hanno scoperto solo da poco... non importa
chi, per favore aiutateci. ––– L'argomento di oggi e la pianificazione
dell'appuntamento tra il Comandante Itsuka e Shido-kun, che si terrà dopodomani.
Per favore, forniteci tutte le informazioni a vostra disposizione e facciamo in modo
che dopodomani sia un giorno perfetto per il Comandante.”
Kannazuki guardò i membri dell'equipaggio che erano lì –– e fece un profondo
respiro.
“... Shin, faresti meglio a coprirti le orecchie.”
“Eh?”
Reine disse questa frase all'improvviso, Shido inclinò la testa, incuriosito. E poi –––
“Molto bene, ragazzi. Gentili membri del 'Ratatoskr'. È un evento importante per la
dea che noi tutti amiamo. È giunto il momento di ripagare la sua gentilezza.
Comandante! Comandante Kotori Itsuka! Il nostro supporto è di vitale importanza!
Avete tutto quello che serve!”
“SISSIGNORE!!!”
Dopo la dichiarazione di Kannazuki, i membri dell'equipaggio attorno al tavolo
risposero in coro. Quelle urla terribili scossero l'aria, le onde sonore echeggiarono sui
muri e sul pavimento e si abbatterono sui timpani di Shido.
“C-che sta succedendo!?”
Kannazuki non notò la situazione di Shido e continuò a parlare.
“Volete essere ricompensati dal Comandante!?”
“SISSIGNORE!!!”
“Volete vedere il sorriso del Comandante!?”
“SISSIGNIRE!!!”
“Volete strisciare sul pavimento mentre il Comandante vi prende a calci con il tacco
del suo stivale!?”
“SISSIGNO... eh?”
Sembrava che l'ultima non avesse tutto questo supporto. Kannazuki fece una finta
tosse.
“È giunto il momento! È giunto il momento di mostrarle il nostro amore! Gridatelo a
squarciagola! Il nome che noi tutti veneriamo!”
“KO-TO-RI!!”
KO-TO-RI!!
LO-VE-KO-TO-RI!!”
La sala riunioni era in fibrillazione. Non era la risposta ad un ordine, era più
l'incitamento allo spettacolo di una idol.
“Molto bene! Allora cominciamo il rapporto! Il desiderio del nostro Comandante, la
speranza del nostro Comandante, per far sì che si avverino, dobbiamo fare in modo
che lei si innamori!”
“Ricevuto!”
In risposta a Kannazuki, i membri dell'equipaggio usarono le apparecchiature davanti
a loro per inviar i dati.
Shido scosse la testa con le orecchie che ancora gli fischiavano.
“C-cos'era... quello?”
“... Beh, il fatto è che... tutti quanti amano Kotori.”
“Ah...”
Shido parlò mentre sudava freddo, quando si sentì uno strano rumore dall'altra parte
del tavolo. Veniva da un uomo magrolino con un accenno di capelli bianchi. Il suo
nome era ––– [Il Presidente] Mikimoto.
“Vice-Comandante! Andò io per primo!”
“Molto bene, hai il permesso di parlare!”
“Sì! Abbiamo soprattutto bisogno di un regalo! Sappiamo cosa le piace, quindi
dovrebbe essere più facile guadagnare il suo favore rispetto agli altri spiriti! Noi tutti
sappiamo che il Comandante adora i lecca lecca! Se le diamo un lecca lecca dal gusto
originale e glielo diamo ––!”
“NO! Troppo ingenuo! Per quello che ne sai, credi davvero che questo basti per
superare il suo amore per i lecca lecca!? Incidi queste parole a fuoco nel tuo cuore!
La cosa che la tua lei ama di più, è la cosa più difficile da ottenere per te!”
“...! M-mi dispiace!”
“Il prossimo!”
“Io!”
Seguendo gli ordini di Kannazuki, si alzò un altro uomo. Il suo tratto distintivo erano
gli occhiali tondi, era [Dimension Breaker] Nakatsugawa.
“Da una compagna di scuola del Comandante, una certa Kana Kiotome-chan, ho
sentito dire che il Comandante ha sviluppato recentemente un certo attaccamento per
un gioco per cellulare, Mister Pig –––”
“Fermo un momento, questo dove cavolo l'hai saputo!?”
Shido gridò senza pensare mentre Nakatsugawa rivelava un largo sorriso e alzava il
pollice.
“Non preoccuparti, l'ho pagata bene per questo, non rivelerei mai informazioni sul
'Ratatoskr', ho interpretato alla perfezione il ruolo dello [stalker pervertito che va
dietro a Kotori-chan]!”
“Ma che cavolo sta succedendo qui!?”
“Haa...... haa..... hey, bella bambina, quella persona che era con te era tua amica,
vero....? Dimmi qualcosa su di lei e ti darò dei soldi...”
“Questo è peggiooooooo! E poi, questa Kana-chan è veramente il tipo di persona che
tradirebbe un'amica per soldi!?”
“Sembra che sua madre sia gravemente malata, le servono assolutamente soldi. Dopo
averci pensato molto ha deciso di parlare. Ma poi ha abbracciato il suo cuscino e si è
messa a piangere per il senso di colpa.”
“Mi dispiace, Kana-chan, non ne aveva idea!”
Shido si mise la testa tra le mani, poi, un uomo di mezza età ––– [Bad Marriage]
Kawagoe si alzò in piedi.
“Vice-comandante, è il mio turno.”
“Molto bene. Procedi pure.”
“Sì. ––– Per prima cosa, guardi qui. È un'immagine del 2 di Maggio.”
Kawagoe premette alcuni pulsanti vicino alla sua mano. Sullo schermo apparve
l'immagine del ponte dell'areonave.
Kotori era seduta nella postazione del Comandante. Sembrava che avesse appena
finito il suo lavoro. Kotori “Uu......” si stirò massaggiandosi le spalle e parlò.
“... Phew, che stanchezza. Vorrei tanto andare alle terme per rilassarmi una volta
tanto.”
“.......!”
Quella scena eccitò tutti i membri dell'equipaggio lì presenti.
“H-ha detto... terme.....”
“Sì. Il Comandante vorrebbe sicuramente andarci. ––– E qui, avrei una proposta.”
Mentre parlava, cambiò l'immagine in quella di un tradizionale hotel termale.
“Garantisce la tranquillità che desideri. Rigenera il corpo e l'anima, un riposo in tutta
libertà! Quattro giorni e tre notti alle terme Tsukimihara! Con le terme, aiuteremo il
Comandante a rilassarsi e a sentirsi libera!”
“I-interessante...!”
“E non è finita. In quelle terme, in un certo periodo ––– è aperto il bagno misto!”
“Co........”
Ancora una volta tutti quanti tremarono. Kawagoe allargò entrambe le braccia
emettendo un'aura terrificante.
“Secondo i dati che ho raccolto, l'ultima volta che Shido-kun e il Comandante hanno
fatto il bagno insieme è stato 5 anni fa!”
“C-come fate a sapere anche questo......!”
Le urla di Shido furono perfettamente ignorate. Kawagoe continuò a parlare
appassionatamente.
“Anche se i due non sono consci del fatto di essere parenti di sesso opposto, Shido-
kun è stato inconsciamente attratto dall'improvvisa crescita di sua sorella, e lo stesso
vale per il Comandante, anche lei ha iniziato a sviluppare un particolare interesse per
il corpo del fratello...! I loro sentimenti più reconditi prenderanno il sopravvento sulla
ragione. I due si toccheranno senza volerlo mentre ognuno si accorge della presenza
dell'altro...! Ovviamente la scena sarà filmata da telecamere di qualità molto
maggiore delle solite.”
“S-sììììììì.........”
Tutti cominciarono ad urlare. Anche se c'erano delle donne lì, per qualche ragione
erano tutti carichi per l'eccitazione. Era come se o scopo originale del meeting fosse
quello.
“E l'ultima notte, i momenti felici stanno per giungere al termine. In quel momento, il
Comandante riuscirà finalmente a trovare il coraggio per parlare '….Hmpf, solo per
stanotte, possiamo dormire insieme'.”
“....! ….!”
I membri dell'equipaggio sembrarono a disagio e spaventati.
“Senza sapere chi ha preso l'iniziativa prendendo la mano dell'altro, i loro corpi si
avvicineranno tra loro. E finalmente le loro labbra si incontreranno! Aaah, è qualcosa
da festeggiare! Comandante! Questo è qualcosa da festeggiare...!”
Kawagoe si coprì gli occhi con le mani. Guadando meglio sembrava quasi che stesse
piangendo. Tutti quanti a parte Reine sembrarono commuoversi e avevano le lacrime
agli occhi.
“Shido-kun... ti affidiamo il Comandante...”
“Ti prego, dalle la felicità.”
“Uwawa....”
Con tutti quegli sguardi in lacrime puntati su di lui, a disagio, Shido si grattò la
guancia.
“No, anche se dite così......”
“! Codardo! Come fai a definirti un uomo!?”
“Esatto! Per favore assumiti le tue responsabilità!”
“Non darò mai il Comandante ad uno come te!”
Sembrava che tutti quanti si fossero trasformati nel padre di Kotori. Si mise una mano
in fronte, in difficoltà.
“Aah, ma il piano era eccellente! Ti darò una medaglia di Santa Kotori!”
“La custodirò con cura!”
Kawagoe si colpì il palmo con il pugno, inchinandosi con rispetto. Shido lo fissò e si
girò per parlare con Reine.
“Posso sapere... cos'è una medaglia di Santa Kotori?”
“... Medaglie con una foto di Kotori, le fa Kannazuki.”
“... Ah.”
Come dire, non era certo una medaglia da custodire così gelosamente.
E poi, Reine si rivolse ai membri che avevano più o meno deciso qualcosa.
“... Comunque, con quattro giorni e tre notti andremo fuori tempo limite.”
“... Ah.”
Tutti rimasero a bocca aperta, guardandosi a vicenda.
Sulle loro facce apparve un'espressione indecisa.
“U-uwu... sembra che sia così. Non potremmo semplicemente accorciare i tempi?”
“Non possiamo! La struttura portante dell'intero piano sta nell'avvicinare i due nei
primi due giorni, usando l'ultima notte come passo decisivo..........!”
“... Inoltre, più che quello che farebbe Kotori, a me sembra più quello che voi
vorreste che facesse.”
“Ah..........!”
Dopo quest'affermazione di Reine, tutti quanti rimasero senza parole.
“Uu ––– che facciamo...”
Kannazuki si lamentò con voce addolorata. Guardandolo, Reine sospirò.
“... Beh, non credo ci sia bisogno di qualcosa di così complicato.”
“Allora vuoi dire che...?”
“... Hai ragione. Shin, Kotori ti ha mai parlato di un posto dove vorrebbe andare?”
“Un posto dove vorrebbe andare... eh?”
“... Sì. Magari qualcosa che hai sentito dire da lei, o da altri. Se possibile, preferirei
che fosse un posto di cui ti ha parlato lei stessa. Direttamente a te, sottintendendo che
le piacerebbe andarci con te. Sarebbe il massimo.”
“G-giusto...”
Shido mise la ano sul mento. Se si parlava di un posto in cui lei voleva andare con lui
–––
“... Ci sono, ho trovato. Guardando una pubblicità, mi sembra di averla sentita dire
che le piacerebbe andare al Parco Acquatico di Eibu......”
“... Nn, capisco. Allora perché non andante lì?”
Reine parlò un po' a bassa voce.
“M-ma va bene? Quando l'ha detto, non era in modalità Comandante ma in modalità
Sorellina, lo sai?”
“... Non importa. Non è che si tratti di un'altra personalità come nel caso di Yoshino.
Non sarebbe meglio dire che in quel momento era in uno stato in cio le risultava più
semplice esprimere i suoi sentimenti?”
“Sì........”
Ma Kannazuki aggrottò le sopracciglia con aria dolorante.
“Parco Acquatico, eh? Beh, per un appuntamento va senz'altro bene, ma senza un
piano prestabilito...”
Gli altri sembravano dello stesso parere di Kannazuki. Nessuno sembrava essere
troppo d'accordo e avevano la bocca a へ.
“... Ma se scegliessimo il Parco Acquatico potremmo vedere il costume da bagno di
Kotori.”
“...........”
Solo quella frase di Reine bastò a lasciare tutti senza fiato.
… Il piano dell'operazione da cui dipendevano il destino di Kotori e del 'Ratatoskr' fu
stabilito semplicemente con quello.