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Intervento del Presidente del Consiglio Berlusconi su

Alitalia

Un grande Paese di sessanta milioni di abitanti, uno dei Paesi economicamente più sviluppati
come l’Italia deve avere strumenti adeguati per proteggere e promuovere la propria economia,
il proprio patrimonio culturale, la propria immagine nel mondo.

Uno di questi strumenti fondamentali è una grande, solida, efficiente compagnia aerea di
bandiera. Tutti i più importanti Paesi del mondo ce l’hanno.

Non è una questione di nazionalismo fuori moda.

Una compagnia di bandiera è indispensabile se si vuole che i turisti da tutte le parti del mondo
vengano in Italia piuttosto che andare in altri Paesi.

Una compagnia di bandiera è indispensabile se si vuole che i nostri imprenditori e i nostri


manager possano recarsi all'estero per conquistare i mercati internazionali senza venire
penalizzati in termini di tempo e di denaro rispetto ai loro colleghi degli altri Paesi.

L'ltalia ha una delle più antiche e gloriose compagnie aeree del mondo: l'Alitalia. Quando
vediamo un aereo dell’Alitalia ovunque nel mondo ognuno di noi sente l’Italia vicina.

L'Alitalia ha un rilevante patrimonio di capitale umano e tecnologico. II suo personale è tra i


meglio addestrati.

I suoi piloti sono tra i migliori del mondo.

I suoi aerei tra i più sicuri.

A questi dati di fatto positivi corrisponde purtroppo una situazione aziendale molto negativa.

L'azienda Alitalia non si è adeguata alle mutate condizioni del mercato mondiale
dell'aviazione. II risultato è che è diventata una azienda che perde milioni di euro al giorno,
centinaia di milioni di euro all’anno.

Non può continuare così. Ce lo proibisce l'Europa, ma soprattutto ce lo proibisce il rispetto


dei contribuenti, che non devono vedersi costretti a ripianare di continuo, con i soldi delle loro
imposte, i bilanci in rosso dell'Alitalia.

Come sapete il nostro Governo ha ereditato dal Governo della sinistra diverse situazioni
davvero pesanti: i conti pubblici, la tragedia dei rifiuti di Napoli e questa situazione irrisolta
dell’Alitalia, per la quale il Governo Prodi aveva tentato, senza riuscirci, una svendita ad Air
France, cioè alla Francia, il nostro principale concorrente nel turismo.

Avevamo il dovere di intervenire, e siamo intervenuti. Lo abbiamo fatto con rapidità e con
concretezza, aiutati da una grande banca italiana, oggi tra le prime dieci nel mondo.

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Il nostro intervento consente di creare una Alitalia nuova, una compagnia aerea più efficiente,
finanziariamente in equilibrio, tecnologicamente avanzata.

Una compagnia di bandiera veramente al servizio dell’Italia e degli italiani, che non peserà
più sulle spalle dei contribuenti.

Un’azienda affidata, come mi ero impegnato a fare, ad una compagine italiana, alla nostra
migliore imprenditoria privata e a degli ottimi manager.

Naturalmente, almeno all’inizio, ci sono da fare dei sacrifici perchè le passate gestioni
dell'Alitalia non possono essere cancellate con un colpo di bacchetta magica.

Si deve procedere ad un ridimensionamento del personale, il cui numero attuale non è


compatibile con una gestione economicamente sana dell’azienda. Basta comparare i numeri
dell'Alitalia con quelli delle altre compagnie aeree internazionali per rendersene conto.

Questo ridimensionamento sarà comunque inferiore a quello che si sarebbe verificato con la
svendita di Alitalia.

Ma il personale in eccedenza non sarà certo abbandonato perchè non è giusto che siano i
singoli a pagare gli errori delle gestioni del passato e non saranno abbandonati neppure i
piccoli risparmiatori che in Alitalia hanno creduto, investendo in titoli azionari ed
obbligazionari della compagnia.

In questa vicenda il Governo è stato guidato da una esigenza primaria: il rispetto dell’interesse
generale del Paese.

La nuova Alitalia è la scelta giusta, ma voglio sottolineare che è anche l’unica scelta possibile.
Come alternativa c’era solo il fallimento di Alitalia e la rinuncia quindi ad una nostra
compagnia di bandiera.

Con la soluzione anche di questa crisi abbiamo fatto un altro passo avanti importante per il
nostro Paese.

Ne sono orgoglioso perché dopo l’ICI e le altre misure di riduzione della pressione fiscale,
dopo la finanziaria triennale, dopo le misure per la sicurezza, dopo Napoli e la Campania,
manteniamo anche l’impegno che avevo annunciato di risolvere questo problema con la
messa in campo di una compagine di imprenditori italiani evitando così quella che al Governo
precedente sembrava l’unica soluzione possibile, cioè la svendita ad una compagnia straniera,
per di più la compagnia di un Paese in diretta concorrenza con noi nel settore importantissimo
del turismo internazionale.

Se la nuova compagnia aerea italiana ritenesse utile allearsi con la compagnia di un altro
Paese, quest’ultima potrà entrare soltanto come socio di minoranza.

Un risultato, ne sono certo, di cui tutti gli italiani saranno non solo lieti ma anche orgogliosi.

Vi ringrazio

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Sintesi dell’ intervento del Presidente del Consiglio, Silvio
Berlusconi, alla firma del Trattato di amicizia,
partenariato e cooperazione tra Italia e Libia
Un ringraziamento affettuoso e cordiale al vostro Leader che ha voluto fortissimamente
arrivare a firmare questo accordo. Accordo che giunge dopo quei momenti tragici e
drammatici dell’occupazione italiana del vostro Paese.

A nome del popolo italiano, come capo del governo, mi sento in dovere di porgere le scuse e
manifestare il nostro dolore per quello che è accaduto tanti anni fa e che ha segnato molte
delle vostre famiglie.

Il vostro Leader ha voluto mettere fine a questo periodo, a questi lunghi anni in cui i nostri
due Paesi hanno sì collaborato, ma sono stati divisi nel ricordo di quello che è successo in
quegli anni. Il vostro Leader ha voluto che guardassimo avanti e costruissimo per tutti, ma
soprattutto per i nostri giovani, un'amicizia che potesse rendere i nostri popoli più felici.

Perciò abbiamo avuto la felicità di poter preparare e firmare qui, davanti a voi, questo Atto,
che denuncia la nostra volontà di lasciare alle spalle tutto il passato e il suo dolore, e di
guardare al futuro con una collaborazione concreta in tutti i campi, anche in campo
internazionale, dove saremo fianco a fianco per diffondere la pace nel mondo.

Colgo questa occasione per dare un pubblico riconoscimento al vostro Leader per l’opera che
ha saputo svolgere in questi anni portando il vostro popolo alla piena dignità e facendo del
vostro Paese un protagonista della politica internazionale e, con la sua moderazione, incitare
alla moderazione tutti i popoli.

Ho approfittato di questa occasione per ripetere a lui la preghiera che continui ad essere
promotore di una unione più forte tra tutti i Paesi dell’Africa. Oggi tutti i popoli dell’Africa
guardano alla Libia, guardano al vostro Leader, e sanno bene che soltanto uniti potranno
migliorare nel benessere e contare nel mondo alla pari con l’Europa e con gli altri continenti.

Lascio a voi in questa giornata il mio cuore, felice, veramente felice di essere riuscito a
mettere da parte tutto ciò che non era amore e guardare verso il futuro con quei sentimenti che
soli portano la felicità e il benessere all’uomo, che sono l’amicizia, la fratellanza e l’amore.

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11 settembre: dichiarazione del presidente Berlusconi

“L’11 settembre è una giornata dolorosa per tutti noi. Per tutto il mondo. Una giornata che ha
colpito in particolare gli Stati Uniti d’America, ma anche tutti coloro che si riconoscono nei
valori della libertà e della democrazia.

Da allora sono passati otto anni. Ricordo che presiedevo il G8 e mi feci subito portavoce dello
sgomento e della solidarietà comuni dicendo che ci sentivamo, come ci sentiamo, tutti
americani. Non potrò mai dimenticarlo.

E ricordare, oggi, è un dovere. La lotta contro l’estremismo fanatico e il terrorismo, infatti,


non è conclusa e le crisi aperte in diverse aree del pianeta ce lo testimoniano ogni giorno.

Sconfiggere l’odio richiede determinazione, coraggio, pazienza e capacità di dialogo.

Credo che i messaggi rivolti dal Presidente Obama negli ultimi mesi, soprattutto verso il
mondo arabo-islamico, siano la giusta risposta per contenere e battere la strategia terroristica e
opporsi alla propaganda dell’odio.

Un autentico e proficuo dialogo tra civiltà è segno di forza e di tolleranza”.

11. rujan: izjava premijera Berlusconija

„11. rujan je bolan dan za sve nas. Za cijeli svijet. Dan koji je najviše pogodio Sjedinjene
Američke Države, ali i sve one koji se prepoznaju u vrijednostima slobode i demokracije.

Od tada je prošlo osam godina. Sjećam se da sam tad bio na čelu G8 i da sam odmah kao
glasnogovornik izrazio zaprepaštenje i ujedno solidarnost rekavši kako se svi osjećamo kao
amerikanci. Nikad to neću zaboraviti.

A danas je dužnost sjećati se toga. Borba protiv fanatičkog ekstremizma i terorizma, zapravo,
nije još završena, a kao dokaz tome su svakodnevne krize u različitim sferama zemaljske
kugle.

Poraziti mržnju iziskuje odlučnost, hrabrost, strpljenje i sposobnost dijalogiziranja.

Vjerujem da su poruke Predsjednika Obame zadnjih mjeseci, pogotovo one upućene arapsko
– islamskom svijetu, ispravan odgovor, a koje obuhvaćaju ne samo terorističku strategiju već
se ujedno i suprotstavljaju toj promidžbi mržnje.

Jedan autentičan i produktivan dijalog među civilizacijama je znak snage i tolerancije.“

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incontro Berlusconi - Kosor

"Ho avuto un importante incontro come quello che si può avere con il rappresentante di un
Paese amico con cui vogliamo rafforzare le nostre relazioni". Ha affermato il Presidente del
Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, al termine dell'incontro avuto con il Primo Ministro
della Croazia, Jadranka Kosor, nella sua dichiarazione alla stampa a Villa Gernetto in località
Lesmo.

"Nei nostri colloqui - ha spiegato Berlusconi – abbiamo parlato del percorso verso l'Europa,
della Croazia, che noi abbiamo sostenuto, sosteniamo e sosterremo. Le negoziazioni in ambito
comunitario sono avanzate e pensiamo che entro la fine di quest'anno ci possa essere la
dichiarazione ufficiale di candidato alla membership europea e che quindi l'adesione alla Ue
possa avvenire entro il 2011".

Berlusconi ha quindi spiegato che con il Primo Ministro e con il Ministro dell'economia croati
sono stati affrontati anche temi di natura economica: "Abbiamo affrontato temi che possono
rafforzare la nostra collaborazione economica e commerciale. C'è un comitato già istituito che
si è già riunito in luglio a Roma e che si riunirà prossimamente in Croazia e che cercherà di
varare iniziative per il settore dell'energia, dell'ambiente, delle infrastrutture e dei trasporti".

"Per quanto riguarda la politica - ha proseguito il Presidente Berlusconi - ho espresso il nostro


apprezzamento per la moderazione che è sempre stata quella del Governo croato e per la
normalizzazione dei rapporti soprattutto con la Serbia che credo possa essere definitivamente
risolta con l'ingresso di questi paesi nella Ue".

Da parte sua il Primo Ministro croato, Jadranka Kosor, ha ringraziato il Presidente Berlusconi
per il sostegno che l'Italia ha dato e darà al suo Paese per il suo futuro ingresso nella Ue:
"Siamo grati per l'appoggio dato dall’Italia al nostro Paese per l'ingresso nella Ue. E' stato
veramente un appoggio di particolare importanza".

susret Berlusconi – Kosor

„Imao sam jedan važan susret poput onih koji se imaju sa predstavnikom jedne Zemlje –
prijatelja sa kojom želimo pojačati naše odnose.“ To je potvrdio talijanski Premijer, Silvio
Berlusconi na završetku susreta sa Premijerkom Hrvatske, Jadrankom Kosor, u svojoj izjavi
za tisak u Vili Gernetto u Lesmu (Lombardija).

"Za vrijeme naših razgovora – pojasnio je Berlusconi – pričali smo o uspinjanju Hrvatske ka
Europi, što smo mi podržavali, podržavamo i podržat ćemo. Pregovori o Europskoj uniji su
uznapredovali i smatramo kako bi do kraja ove godine mogla stići i službena izjava kandidata
za članstvo u Europskoj Uniji i da bi se tako pristup Hrvatske EU mogao dogoditi unutar
2011“.

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Berlusconi je zatim pojasnio da sa hrvatskom Premijerkom te Ministrom financija suočio i sa
tematikama ekonomske prirode: „Diskutirali smo i o tematikama koje mogu pojačati našu
ekonomsku i trgovačku suradnju. Postoji već utemeljen odbor koji se sastao u srpnju u Rimu i
koji će se uskoro sastati u Hrvatskoj i koji će pokušati odobriti inicijative u sektoru za
energiju, okoliš, infrastrukture i transport.“

„Što se politike tiče – nastavio je Premijer Berlusconi – izrazio sam naše štovanje za
umjerenost koja je uvijek bila prisutna kod hrvatske Vlade i za poboljšanje odnosa posebno
sa Srbijom koje bi vjerujem moglo biti definitivno riješeno ulaskom tih dviju zemalja u
Europsku Uniju.“

Sa svoje strane hrvatska Premijerka, Jadranka Kosor, zahvalila je Premijeru Berlusconiju na


podršci koju je Italija dala i koju će pružiti njenoj zemlji za njen budući ulazak u EU:
„Zahvalni smo za potporu koju je Italija pružila našoj Zemlji za ulazak u EU. Bila je to
stvarno potpora od posebne važnosti.“

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