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Fig. 1.17
Diagramma di Goodman-Smith
di un acciaio, riferito a cicli di
trazione-compressione con
differente tensione media.
'
– –
Fig. 1.18
Meccanica, Macchine ed Energia – articolazione Energia 2 – Giuseppe Anzalone, Paolo Bassignana, Giuseppe Brafa Musicoro • Copyright © Ulrico Hoepli Editore S.p.A.
Diagrammi di Goodman-Smith
per flessione, trazione-compressione
e torsione.
Fig. 1.20
Diagramma del coefficiente
di finitura superficiale C2 per le
diverse lavorazioni: superfinitura,
con rugosità 0,25 Ra (1); rettifica fine,
con rugosità 0,4÷0,5 Ra (2);
rettifica normale, con rugosità
0,6÷1,6 Ra (3); tornitura, fresatura
e simili, con rugosità 1,6÷4 Ra (4);
sgrossatura, con rugosità 12 Ra (5);
greggio di laminazione (6); con
corrosione in acqua pura (7);
con corrosione in acqua salata (8).
Fig. 1.21
Diagramma delle tensioni, nel tratto
a sezione variabile, di un corpo
cilindrico con due diametri diversi,
sottoposto a trazione.
Meccanica, Macchine ed Energia – articolazione Energia 2 – Giuseppe Anzalone, Paolo Bassignana, Giuseppe Brafa Musicoro • Copyright © Ulrico Hoepli Editore S.p.A.
dove Kt, detto fattore teorico di concentrazione delle tensioni per effetto
poliglotta di intaglio o, semplicemente fattore di intaglio teorico, è un coefficien-
Fattore di intaglio teorico te numerico che dipende dalla forma ma non dalle dimensioni del corpo
GB: Theoretical notch sensitivity in esame.
F: Facteur theorique d’entaille Il fattore di intaglio teorico, in alcuni casi, può essere determinato
D: Theoretische Kerbwirkungszahl analiticamente, ma in genere si ricorre a misure estensimetriche o foto-
elastiche o a calcoli approssimati.
Nei diagrammi rappresentati nella figura 1.22 sono riportati, come
esempio, i valori di Kt per due forme di corpi cilindrici che ricorrono di
frequente nelle costruzioni meccaniche.
I materiali fragili, che giungono a rottura senza quasi presentare de-
formazioni plastiche, subiscono completamente il fenomeno della con-
centrazione delle tensioni; invece, i materiali metallici duttili (anche la
ghisa grigia, pur essendo un materiale fragile), nel caso di sollecitazioni
statiche, non risentono di tale fenomeno e quindi si considera Kt = 1.
La resistenza a rottura di questi materiali risulta praticamente uguale
(molto spesso è maggiore) a quella che si avrebbe in un solido a sezione
costante: infatti, i materiali duttili, raggiunto lo snervamento nelle zone
più sollecitate, presentano deformazioni plastiche locali che hanno l’ef-
fetto di ridistribuire la tensione nelle zone vicine.
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resistenza dei materiali e condizioni di sicurezza
A1
Diversamente, nel caso di sollecitazioni di fatica non si ha il benefico ef-
fetto della plasticità dei materiali duttili, cosicché i corpi risentono della
concentrazione delle tensioni, con conseguente abbassamento della loro
capacità di resistenza, ma non tanto quanto lascia prevedere la teoria.
Pertanto il fattore di concentrazione delle tensioni Kt è sostituito con
poliglotta un minore fattore di riduzione della resistenza a fatica, detto fattore
Fattore sperimentale di intaglio di intaglio a fatica o fattore sperimentale di intaglio Kf , il quale
GB: Experimental notch sensitivity indica il rapporto fra la resistenza a fatica di una provetta non intagliata
F: Facteur expérimental d’entaille e quella di una provetta intagliata.
D: Experimentale Kerbwirkungszahl Una valutazione attendibile di Kf , in funzione di Kt, si ottiene me
diante la formula di Peterson:
Meccanica, Macchine ed Energia – articolazione Energia 2 – Giuseppe Anzalone, Paolo Bassignana, Giuseppe Brafa Musicoro • Copyright © Ulrico Hoepli Editore S.p.A.
Kt r + η
Kf = [1.22]
r +η
Fattore
di sensibilità 0,36 0,29 0,23 0,19 0,15 0,11 0,07 0,05 0,04
all’intaglio η
poliglotta
Coefficiente di esercizio Tabella 1.5 Coefficienti di esercizio C3 per urti
GB: Duty coefficient o sovraccarichi dinamici
F: Coefficient d’exercice
D: Betriebsfaktor Tipo di sovraccarico Tipologia di macchine Coefficiente C3
Turbine, pompe
centrifughe, compressori,
Urto leggero 1,0÷1,1
motori elettrici, mole,
rettificatrici
Macchine alternative
in genere, torni,
Urto
medio piallatrici, limatrici, 1,2÷1,5
stozzatrici, macchine
di sollevamento
Punzonatrici, tranciatrici,
Urto forte 1,5÷2,0
presse per stampaggio
poliglotta
Tensione normale ammissibile Urto molto forte Laminatoi, magli, frantoi 2,0÷3,0
a fatica
GB: Normal fatigue stress
F: Tension normale admissible Pertanto, la tensione normale ammissibile a fatica σamf assume il
à fatigue valore seguente:
D: Zulässige Normalspannung
C1 C2
σ amf = σ LF [1.26]
K f g f C3
poliglotta
Tensione tangenziale ammissibile
a fatica e analogamente, la tensione tangenziale ammissibile a fatica τamf
GB: Tangential fatigue stress vale:
F: Tension tangentielle admissible
C1 C2
à fatigue τ amf = τ LF [1.27]
D: Zulässige Schubspannung K f g f C3
a fatica normale si indica con σ 'LF; quello tangenziale, con τ 'LF; infine
le tensioni ammissibili, date sempre dalle relazioni [1.26] e [1.27], si
indicano con σ 'amf e τ 'amf; ovviamente, oltre alla simbologia, anche i va-
lori dei limiti di fatica e delle tensioni ammissibili risultano diversi, in
quanto dipendono dal tipo di sollecitazione.
Fig. 1.24
Corpo cilindrico con due diametri
Meccanica, Macchine ed Energia – articolazione Energia 2 – Giuseppe Anzalone, Paolo Bassignana, Giuseppe Brafa Musicoro • Copyright © Ulrico Hoepli Editore S.p.A.
Soluzione
Nel caso di trazione-compressione, non essendoci l’influenza dimensio-
nale, il coefficiente dimensionale vale:
C1 = 1
Dalla figura 1.22a si ricava il fattore d’intaglio teorico Kt; per d/D = 0,67
e r/t = 0,5, si ottiene:
Kt = 1,9
η = 0,19
Kt r + η 1,9 × 5 + 0 ,19
Kf = = = 1,87
r +η 5 + 0 ,19
C1 C2 1 × 0 ,88
K= = = 0 , 47
Kf 1,87
mm 2
Esempio 2
Un corpo cilindrico in acciaio, con carico di rottura a trazione statica
Rm = 400 N/mm2 e rettificato con media precisione (rugosità 0,6÷1,6 Ra),
è sottoposto a sollecitazioni assiali di trazione-compressione. Consi
derando Fmax = 12 000 N e Fmin = –4000 N, calcolare il valore della
tensione normale ammissibile a fatica σamf.
Soluzione
Per la sollecitazione di trazione-compressione il coefficiente dimensionale
vale:
C1 = 1
C2 = 0,93
ϕa = 0,50
ammissibile a fatica:
σ FAa
* 186 N
σ amf = = = 93
gf 2 mm 2
Fmin −4000
= = −0 ,33
Fmax 12 000
Rm 400 N
σ amf = = ≈ 91
nR 4 ,5 mm 2
Il sistema di forze esterne agenti su una trave può ridursi a una forza
– –
risultante R e a un momento risultante Mr, applicati nel baricentro di
una generica sezione della trave stessa. Pertanto le componenti della
risultante e del momento risultante, secondo le direzioni di un sistema
di assi cartesiani ortogonali con l’origine nel baricentro della sezione in
esame, rappresentano le caratteristiche di sollecitazione; esse ca
ratterizzano l’azione delle forze esterne indotta nella sezione in esame.
A ciascuna caratteristica di sollecitazione corrispondono specifiche
sollecitazioni della trave:
–
— forza normale o assiale N , che può essere di trazione o di com-
pressione, perpendicolare al piano yz della sezione S e diretta secon-
do l’asse x (asse longitudinale della trave);
–
— forza di taglio T y, giacente nel piano yz della sezione S e diret-
ta secondo l’asse y, perpendicolarmente all’asse longitudinale della
trave;
–
— forza di taglio T z, giacente nel piano yz della sezione S e diretta se
condo l’asse z, perpendicolarmente all’asse longitudinale della tra
ve;
–
— momento torcente Mt, rappresentato dal vettore momento per-
pendicolare al piano yz della sezione S e diretto secondo l’asse x;
–
— momento flettente Mfy, rappresentato dal vettore momento per-
pendicolare al piano xz e diretto secondo l’asse y;
–
— momento flettente Mfz, rappresentato dal vettore momento per-
pendicolare al piano xy e diretto secondo l’asse z.
7. Un getto in lega di alluminio, con sezione circolare cava, è sottoposto alla
forza di trazione in direzione assiale F = 2000 daN. Sapendo che la sezio-
ne a corona circolare ha diametro esterno de = 40 mm e diametro interno
di = 35 mm e che il carico di rottura del materiale vale Rm = 245÷340 N/mm2,
determinare il grado di sicurezza gR riferito alla rottura.